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Dispensa

Cos’è il giornalismo investigativo?

L’UNESCO definisce il giornalismo investigativo come “la rivelazione di questioni che sono nascoste
deliberatamente da qualcuno in una posizione di potere, o accidentalmente, dietro una massa caotica di fatti e
circostanze – e l’analisi e l’esposizione di tutti i fatti rilevanti al pubblico.”2

“Il giornalismo investigativo è una forma di giornalismo in cui i giornalisti vanno in profondità per indagare su una
singola storia che può scoprire la corruzione, rivedere le politiche del governo o delle grandi aziende o attirare
l’attenzione su tendenze sociali, economiche, politiche o culturali. Un giornalista investigativo, o un gruppo di giornalisti,
può dedicare mesi o anni alla ricerca di un singolo argomento. A differenza del giornalismo convenzionale, in cui i
giornalisti si affidano a materiale fornito dal governo, dalle ONG e da altre agenzie, il giornalismo investigativo dipende
dal materiale raccolto su iniziativa del giornalista. La pratica mira a esporre questioni pubbliche che altrimenti sarebbero
nascoste, deliberatamente o accidentalmente.

Il giornalismo investigativo richiede che il giornalista scavi in profondità in una questione o argomento di interesse pubblico.
L'"interesse pubblico" si riferisce a una qualità per cui una comunità sarà svantaggiata nel non conoscere queste informazioni, o
trarrà beneficio (materialmente o attraverso un processo decisionale informato) dal conoscerle. A volte, le informazioni che
avvantaggiano una comunità possono svantaggiarne un’altra. Ad esempio, gli abitanti delle foreste possono chiedere prezzi migliori
se conoscono il valore di mercato degli alberi che le società di disboscamento vogliono vendere. Naturalmente, l’industria del
legname non vuole che queste informazioni vengano rivelate, poiché i prezzi degli alberi aumenteranno. Non è necessario che un
intero paese venga toccato da questa storia e, in effetti, l'“interesse pubblico” viene spesso differenziato dall'“interesse nazionale”.
Quest’ultimo termine viene talvolta utilizzato dai governi per giustificare atti illegali, pericolosi o non etici o per scoraggiare i
giornalisti dal riferire su un problema significativo.

Il giornalismo investigativo non è istantaneo. Si sviluppa attraverso fasi riconosciute di pianificazione, ricerca e
reporting e deve aderire a standard accettati di accuratezza e evidenza. La base di un'inchiesta è il
lavoro proattivo di un giornalista e, dove le risorse lo consentono, del suo team. Dopo aver ricevuto un
suggerimento, i giornalisti sviluppano ipotesi, pianificano ulteriori ricerche, decidono sulle domande rilevanti
e vanno a indagare su di esse. Devono raccogliere prove testimoniando e analizzando le risposte da soli, in modo
tale da andare ben oltre la semplice verifica della soffiata. La storia finale dovrebbe rivelare nuove
informazioni o assemblare informazioni
precedentemente disponibili in un
modo nuovo per rivelarne il
significato. Una singola fonte
può fornire rivelazioni
affascinanti, accesso a
approfondimenti e informazioni che
altrimenti rimarrebbero nascoste. 6
Ma finché la storia proveniente
da quella fonte non viene
confrontata con altre fonti –
ateinltoai'zlleA
L
d

esperienziali, documentarie e
umane – e il suo significato non viene esplorato, non si classifica come indagine.
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Giornalismo convenzionale Giornalismo investigativo

Informazioni raccolte e riportate secondo un programma fisso Le informazioni non possono essere pubblicate finché non ne viene
(giornaliero, settimanale, mensile). garantita la coerenza e la completezza.

La ricerca è stata completata rapidamente. Non vengono effettuate La ricerca continua finché la storia non viene confermata e potrebbe
ulteriori ricerche una volta completata la storia. continuare dopo la pubblicazione.
Ricerca

La storia si basa sulle informazioni minime necessarie. La storia si basa sulla massima quantità di informazioni e può essere
Può essere molto breve. molto lunga.

La dichiarazione delle fonti può sostituire la La segnalazione richiede documentazione a sostegno o smentita delle
documentazione. dichiarazioni di fonte.

Si presume la buona fede delle fonti, spesso senza verifica. Non si può presumere la buona fede delle fonti; nessuna informazione
può essere utilizzata senza verifica.

Le informazioni ufficiali sono spesso nascoste ai giornalisti, perché

Le fonti ufficiali offrono liberamente informazioni al giornalista.
la loro rivelazione può compromettere interessi, individui o istituzioni.

Relazioni
Il giornalista deve accettare la versione ufficiale di una storia, Il giornalista può contestare o negare esplicitamente la versione
sebbene possa contrastarla con altri materiali originali. ufficiale di una storia, sulla base di informazioni provenienti da 7
fonti indipendenti.

Spesso le fonti non possono essere identificate per motivi di sicurezza.

Le fonti sono quasi sempre identificate.

Il giornalismo è visto come un riflesso del mondo e il giornalista non Il reporting ha lo scopo di penetrare o esporre una determinata
spera in risultati che vadano oltre l'informazione del pubblico. situazione per riformare, denunciare o promuovere un esempio di un
modo migliore.

La segnalazione non richiede un impegno personale da parte del Senza un impegno personale da parte del giornalista, la storia non sarà
giornalista. mai completata.

Risultati
Il giornalista cerca di essere giusto e scrupoloso nei confronti dei fatti
Il giornalista cerca di essere obiettivo, senza pregiudizi o giudizi
della storia e, su tale base, designa le sue vittime/sopravvissuti, gli “eroi”
nei confronti di chiunque sia coinvolto nella storia.
e i trasgressori.

La struttura drammatica della storia non è primaria in quanto la storia

La struttura drammatica è essenziale per il suo impatto e porta a
non ha necessariamente una fine perché la notizia è continua.
una conclusione offerta dal giornalista o dalla fonte.

Gli errori espongono il giornalista a sanzioni formali e informali e

Gli errori nella segnalazione sono inevitabili e di solito non hanno
possono distruggere la sua credibilità e quella dei media.
gravi conseguenze.
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http://wayback.archive-it.org/10611/20160906193350/http://unesdoc.unesco.org/images/0019/001930/193078e.pdf, P. 9.