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SCOUT
n.
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ascoltarsi
TABIL
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AVVENTURA
PO
L
•••••2021
B I O PL A
VARADABI S
E
TI * C O M
CA
“Ascolta il rumore delle onde del mare
parliamo di... di Erika Polimeni
Volpe che percorre il sentiero fino in fondo
#Ascoltarsi
disegno di Raffaele Pollastro
ed il canto notturno dei mille pensieri dell’umanità, Volpe laboriosa
che riposa dopo il traffico di questo giorno,
e di sera s’incanta davanti al tramonto che il sole le dà.
q
Respira e da un soffio di vento raccogli
il profumo dei fiori che non hanno chiesto che un po’ d’umiltà.
ualche anno fa suonavo in
E se vuoi puoi cantare e cantare che hai voglia di dare,
orchestra. Ciò che – anco-
e cantare che ancora nascosta può esister la felicità…”.
ra oggi – mi dà i brividi è
ascoltare, prima di ogni concer-
Canto La Gioia to, gli strumenti che si accorda-
no al La dell’oboe. Il caos inizia-
le di tutte quelle note che cerca-
no l’equilibrio, quelle voci che si
sovrappongono apparentemen-
te indifferenti l’una dell’altra e
poi… che magia! L’accordo! Re-
sta un solo, unico, La.
Silenzio. Questione di sguardi.
E il direttore d’orchestra può ini-
n.2 2021
sta? “Parla, perché il tuo servo ti rispetto dell’altro. le onde che si infrangono sulla
ascolta!”. E, come il Capo Squadriglia è in- spiaggia.
Che meraviglia sentirsi chiama- vitato ad ascoltare i più picco- E, adesso… silenzio!
Foto di Giorgio Cusma 3
SCOUT
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delle tue doti di lettore curioso, di
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a quali grandi imprese ti stai preparando…
gli e/G raccontano
30 io capo... tu? La redazione sarà pronta a fare
del proprio meglio per te!
Che Impresa il reparto! Il braccio destro Per scrivere, inviare materiale,
8 14 32
c/o Erika Polimeni
2 parole sulla parola Voci della natura Via Vecchia Provinciale Archi n. 150
89121 Reggio Calabria (RC)
Vocazioni Le origini e birdwatching Oppure: scout.avventura@agesci.it
dell'AGESCI
10
Puoi anche seguirci on line sul sito:
34
www.avventura.agesci.it
le infografiche play Sulla pagina Facebook:
Scout-Avventura ... posta, condividi e clicca “I like”!
#Ascolto Play in ascolto Sulla pagina Instagram:
AGESCI Scout Avventura - scoutavventura
12 36
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scout
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Avventura. Il giornale degli Esploratori e delle Guide dell’Agesci.
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Capo redattrice: Erika Polimeni. In redazione: Martina Acazi, Valentina Anza-
Incarichi di squadriglia lone, Gianni Aureli, Francesco Bertazzo, Franco Bianco, Laura Binotto, Mauro
La magia e albo d'oro Bonomini, Gabriele Cammisa, Gennaro Carbonara, Elisa Cella, Lucio Costan-
tini, Chiara Cusma, Giorgio Cusma, Elisabetta Damini, don Luca Delunghi,
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chetti, Stefania Simionato, Simona Spadaro, Ilaria Stronati, Salvo Tomarchio,
Sono qui, Luigi Tripodi, Paolo Vanzini, Fabio Vettori, Riccardo Villanova, Jean Claudio
Vinci. Copertina: di Tommaso Pedullà. Grazie a: reparto “Pietra del Sole” del
Gruppo Caltanissetta 9 “Santa Barbara”, Greta Tassone, Giorgia Lipani, Ber-
ti ascolto nadette Guarrera, Centro Documentazione Agesci, Andrea Padoin - AICOS.
Impaginazione: Studio editoriale Giorgio Montolli (progetto grafico Valentina
Montemezzi), redazione@smartedizioni.it
n.2 2021
Numero chiuso in redazione il giorno 15 aprile 2021. Tiratura: 60.000 copie. Fi-
nito di stampare nel mese di maggio 2021. Comunicazioni, articoli, foto, disegni
e materiali vanno inviati all’indirizzo scout.avventura@agesci.it Sito internet:
www.avventura.agesci.it Pagina Facebook: www.facebook.com/Scout-Av-
Le ricette della nonna ventura
Associato all’Unione
Stampa Periodica
Italiana
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gli e/G raccontano driglia della storia del gruppo.
La consegna dei distintivi di ca-
CHE IMPRESA
po squadriglia è stata una gran-
dissima emozione e qualcosa
che ci ha riempito di orgoglio:
ancora non avevamo la camicia
IL REPARTO!
dell’uniforme però… i nostri ge-
nitori ce le hanno regalate a Na-
tale!
Purtroppo, le continue restrizio-
ni non ci hanno aiutato, ma non
ci siamo mai arresi e i primi di di-
s
cembre noi capi squadriglia ab-
biamo chiesto di pronunciare
iamo Ileana e Simone, una la tanto attesa Promessa scout.
guida e un esploratore del
di Ileana e Simone del Reparto “Pietra del Sole”, Caltanissetta 9
po, imparando ad orientarci nel stoni in legno con un puntale, al vo e il pettirosso, due volatili che Alla fine dell’estate, i capi ci han- della sede, che diventerà sem-
n.1 2017
nostro quartiere, a leggere mes- quale abbiamo legato delle ban- facilmente si trovano nel nostro no chiesto di nominare i capi pre più la nostra casa.
saggi “in codice” e ad aiutarci a dierine bianche; durante un gio- territorio e, con della tela rossa, squadriglia e, con nostra immen- Buona caccia!
vicenda per raggiungere i nostri co abbiamo scelto gli animali che abbiamo ritagliato i simboli del- sa gioia, siamo i primi capi squa- Ileana e Simone
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2 parole sulla parola
VOCAZIONI
q uando ho iniziato a ra-
gionare sul mio futuro,
ho anche iniziato a pormi
domande sulla mia vocazione e
la vita del prete; era il periodo
dovevo fare i conti con ciò che
questo comportava: rinunciare a
una famiglia propria e all’obiet-
tivo dell’archeologia. La scelta
Un sì detto a
qualcuno comporta
del liceo e avevo davanti a me, di percorrere una strada signi- il no a mille altre
come orizzonte più prossimo, fica necessariamente non im- possibilità: questo
quello dell’Università. Avevo boccarne un’altra, un sì detto a
è il tesoro prezioso
scelto di andare al liceo perché qualcuno comporta il no a mil-
mi piaceva l’arte, avevo interes- le altre possibilità: questo è il
per cui vale la pena
giocarsi.
di don Luca Delunghi - disegno di Fabio Vettori
tanto grande e, se volete, radi- che ha lasciato tutto, la sua sto- e a quelle famiglie che nessuno bilità di una discendenza, di una nel cuore, cosa muove i nostri ed Elisabeth che hanno cono-
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cale. ria di fidanzamento, il suo futu- avrebbe mai voluto e tutto que- stirpe. Dio sembra metterlo alla passi e quali sono i desideri sciuto l’amore di una madre e un
Certo, nella scelta di entrare in ro promettente come docente sto non credo sia facile, credo prova, non più adornato di quel- che siamo pronti a seguire im- padre capaci di essere amici di
seminario e studiare teologia di matematica all’università e la solo che sia bello. la veste amicale con cui l’ave- parando a fare le nostre scelte. Dio.
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Inquinamento acustico
le infografiche
#ASCOLTO Quante parolacce ascoltiamo
ogni giorno?
È una forma di inquinamento che
ambiente effetti 1
301
troviamo in zone con alto parolacce
rumore. Rumori forti e di lavoro aumento della (inserite nel Database BADIP)
indesiderati sono alla base pressione arteriosa
macchine industriali,
dell’inquinamento acustico e
cantieri, martelli
e della frequenza ANNI 90 2020
danneggiano la qualità della vita respiratoria
pneumatici, strumenti
SE ED EFFET
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dell’uomo e dell’ambiente.
messa in pagina Valentina Anzalone - Gazzella Timida
di lavoro che
Essere esposti per lungo tempo a provocano rumore CAU TI
rumori oltre i 100 decibel può effetto 2
causare problemi alla salute. espressioni espressioni
disturbi volgari volgari
Se persistente, oltre alla cattiva gastrointestinali utilizzate utilizzate
qualità della vita, provoca delle 301 parole inserite delle 301 parole inserite
problemi all’udito che può essere nel database BADIP nel database BADIP
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categorie di strumenti musicali e sulla musica
liturgica, l’estensione dei diversi tipi di voce e la
scelta della tonalità adatta a ciascun canto.
Suona almeno uno strumento, e lo utilizza
1887 1963 1995 durante durante le attività.
NON È NECESSARIO
definizione? astratta sia possa essere consi- suono principale
«In effetti non ci ho mai pensato derata concretezza». della nostra vita
(a parte mal sopportare la defi- – Molti parlano di lei senza mai o viceversa.
nizione genio). Non faccio altro averla ascoltata...
SENTIRE
che partire da un qualcosa, a «Il problema è che molti parlano
volte qualcosa di molto sempli- della mia musica anche avendola squisitamente numerica, ma io
ce che potrebbe sembrare insi- sentita ma non ascoltata. Per me credo che fossero molto più for-
gnificante. questo è un aspetto molto im- ti, diciamo così… incontrollabili.
La mia musica inizia così, maga- portante. Nella nostra vita quo- Oggi le macchine, le fabbriche,
ri con una nota, magari con un tidiana quanti rumori di fondo ci la stessa fruizione della musica
D
nato a Bonn il 16 le fondamenta e poi continua in contando qualcosa. È tutta una ta o viceversa».
i interviste impossibili ne- fesso che fa paura anche un po’ dicembre 1770. altezza. Ecco, anche io parto dal- questione di priorità, di concen- – Eppure, lei ha continuato ad
gli anni e nei tempi se ne a me». trazione e di allena- ascoltare senza aver più sen-
sono viste parecchie. Dai – Ma sveliamo ai nostri giovani mento. tito.
personaggi più remoti, dai primi lettori lei chi è. Priorità in ciò a cui vo- «Prima dei trent’anni ho perso
uomini che abitavano la terra, ai «Ludwig Van di nome, Beetho- gliamo dare importan- l’udito. Ero disperato, pensavo
personaggi dell’antichità e dei ven di cognome. Nazionalità za, concentrazione nel che la mia carriera fosse finita.
grandi imperi fino ad arrivare ai Tedesca, nato a Bonn il 16 di- prestare attenzione so- Chi può essere un musicista sen-
giorni nostri. cembre 1770». lo a ciò che ci interessa za più sentire la musica? Si, ma-
Forse in queste pagine se ne – Ci racconti come è iniziata la davvero e allenamen- gari avrei potuto ancora suonare
sono viste poche. Ma questa sua passione per la musica… to perché… mica crede cose che avevo composto pri-
è un’intervista impossibile per «A casa mia la musica era di casa che sia facile!». ma e che conoscevo a memoria,
due motivi. Il primo perché ab- (sorride) – scusate il gioco di pa- – Ludwig, certo, lei ma non sarebbe stato lo stesso.
biamo fatto un salto indietro di role – però era davvero così. Mio la fa facile, nel 1770 Non sono mai stato uno che fa-
due secoli, il secondo perché il nonno era un musicista e più di i rumori che c’erano cesse qualcosa meccanicamen-
nostro interlocutore durante la mio padre – anche lui musicista erano molti meno ri- te. Io ero la mia musica e non
sua vita ha perso anche l’udito. e tenore – mi accompagnò sul- spetto a quelli di oggi. avrei potuto mai smettere di far-
Ma una grande persona si ve- la strada bella ma impegnativa «Lei ne è sicuro? Sicu- la. Così ho imparato ad ascoltare
de da questo, si può smettere di della musica. Non ho avuto un ramente erano diversi, diversamente. Ci sono riuscito?
ascoltare ma non di sentire. buon rapporto con mio padre, ma dire che erano me- Dovreste dirmelo voi - visto che
AVVENTURA
– Buongiorno maestro, la pos- venuto a mancare molto presto, no non so se sia corretto. io non sentivo (ride ancora) – ma
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so chiamare Ludwig? la musica sicuramente mi ha aiu- Forse erano meno – nu- da quello che mi hanno fatto ca-
«Certamente sì, non amo essere tato a esprimere ciò che non sa- mericamente parlando pire le persone del mio tempo
chiamato per cognome, ti con- rei riuscito a fare con le parole». – facendo una somma sembra proprio di sì».
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LE ORIGINI
DELL'AGESCI anche delle Squadri-
glie miste!
Oggi, ad essere misti
sono i Gruppi; le Comunità Ca-
pi; i Branchi, lupetti e lupette,
mentre sono più rari i Cer-
a
duti o in piedi, lungo un muretto eccezione. ratore” dell’ASCI e “La Guida”
vete sentito parlare di ‘68 poco lontano dalle sedi del Clan Viene introdotta la coeduca- dell’AGI.
di Giorgio Cusma - disegno di Simona Spadaro
(1968)? Di movimenti stu- e Fuoco, piuttosto che nelle ri- zione, parola seria dal signifi- Si incrementa la competenza as-
denteschi? Di cambiamen- spettive riunioni. cato semplice: mettere insieme sociativa con i campi del setto-
ti sociali? Ve ne darò un accenno Al tempo stesso non era insolito, Guide ed Esploratori per vivere re Specializzazioni (oggi settore
soltanto, per non annoiarvi. In ed in modo del tutto spontaneo, l’Avventura! Per condividere tut- Competenza) a partecipazione
quell’anno, nel mondo, vi furono che femmine e maschi parteci- te le esperienze di vita scout e mista. Anche il settore Nautico
parecchi eventi, che portarono passero insieme agli eventi di crescere insieme contribuendo diventa misto, sia nelle strutture
i cittadini, soprattutto giovani, zona delle branche: Cacce, S. ciascuno con le proprie caratte- che nelle attività.
a richiedere (purtroppo anche Giorgio, Challenge ecc. ristiche, femminili o maschili! Inevitabile il cambiamento del
con sommosse, disordini e mor- Passa qualche anno e nel 1974 Rimangono i livelli, ben 5, già in look associativo: viene creata
ti) nuove concezioni di demo- le due Associazioni si decido- uso nell’ASCI, che però nel 1979 una nuova ed unica uniforme
crazia, partecipazione e libertà. no di dichiarare ufficialmente la vengono sostituiti dalle 4 tap- per tutti, quella in uso anco-
L’Italia, con gli studenti in prima loro fusione: 20.000 socie AGI pe anche al posto delle 2 clas- ra oggi! Le uniformi precedenti
linea, non rimase alla finestra e (Associazione Guide Italiane… si usate dalle Guide. erano del tutto diverse dall’at-
partecipò attivamente nell’in- cattoliche) e 60.000 soci ASCI Le Specialità rimangono, per il tuale: le guide dell’AGI porta-
trodurre tali principi anche nella Il rinnovamento arrivò lenta- e le prime cotte, ma ci si scam- (Associazione Scout Cattolici momento, le stesse ma vengo- vano un capellone di colore blu,
nostra società. mente in modo spontaneo e de- biavano pure le esperienze del- Italiani) diventano, circa, 80.000 no abbandonate le precedenti una camicia beige chiaro, gon-
Poiché tra le Guide e gli Scout, mocratico, senza eccessi: come la comune vita scout: “… ma ci soci/e AGESCI (Associazione liste delle prove uguali per tutti, na e calzettoni blu, cintura con
come succede ancora oggi, da nostro stile! Mentre i Capi e andate in uscita? Come fate a Guide E Scout Cattolici Italiani)! che vengono sostituite da azioni fibbia associativa. L’ASCI, da
molti erano gli studenti, va da le Capo si confrontavano nelle prendere una specialità? Quan- I regolamenti AGI ed ASCI ven- concrete mirate per ogni singo- qualche anno aveva una nuova
sé che le nuove idee entrassero opportune sedi associative, ra- to tempo vi ci vuole per fare la nero modificati ed adattati alla lo E/G: personali, partecipate e uniforme: camicia grigia, panta-
AVVENTURA
anche nelle nostre file. I cambia- gazzi e ragazze si incontravano, Promessa? ...” Ecc. nuova realtà: da questo momen- responsabili fino ad arrivare alla loni e calzettoni grigi, capellone
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menti ci coinvolsero: ma ci vol- a livello personale, alla fine del- Scolte e Rover facevano lo stes- to non si pensa più femminile/ Carta di specialità di oggi. grigio ma anche basco blu con
le un po’ di tempo prima che si le attività nei comuni spazi par- so e, dalle mie parti, tale realtà si maschile ma soltanto MISTO! Le riviste: l’attuale Avventura, distintivo e cintura con fibbia lo-
concretizzassero. rocchiali. Nascevano le amicizie tradusse nel “Clan del Muretto”, Al punto che, all’inizio, ci furono nel 1976, sostituisce “L’Esplo- gicamente ASCI.
14 15
don gigi e...
...SAMUELE
Non basta ascoltare
con le orecchie,
bisogna ascoltare
anche con la testa e
AD ASCOLTARE!
tante volte.
D
mo il nostro nome capiamo che
« on Gigi – la squadriglia
Puma stava correndo verso
avevi fatto una predica su que-
sto episodio invitandoci a riflet-
c’è qualcuno che ha qualcosa
da dirci, che ci chiede di essere
di don Andrea Meregalli - disegno di Riccardo Donatone
don Gigi che stava in quel tere su quali sono le condizioni ascoltato, il nome ce lo abbiamo
momento uscendo dalla chiesa per metterci in ascolto degli al- per essere chiamati».
– abbiam una cosa da chieder- tri…». «Quando mamma a casa mi
ti!». «Proprio – aggiunse don Gigi – chiama – commentò Marcello – il
Don Gigi si armò di pazienza, provate a partire da qui, uno ti più delle volte io faccio finta di
decise di mettere da parte le chiama e dice: “ho una cosa da non sentire e quando poi arriva
cose che pensava di fare e in- dirti” tu cosa fai?». in stanza e non posso più far fin-
vitò i Puma a mettersi seduti at- «Beh, poco fa abbiamo fatto così Quei pochi che non «Anche a casa mia succede così c’era solo silenzio». ta di niente cerco qualche scusa
torno alla panchina del piazzale, con te e tu ci hai fatto venire qui avevano le orecchie – aggiunse Giuseppe – quando «Marcello vedo che sei sulla per giustificarmi e dire che pri-
«Io ho i mie anni, ho bisogno di e ti sei seduto pronto ad ascol- la sera ci raduniamo per la cena buona strada, il silenzio è una ma non l’avevo sentita».
già occupate erano
stare con la schiena appoggiata, tarci!». c’è la televisione accesa e se io buona occasione perché noi «Queste cose mi sembra che ba-
ma voi potete sedervi a terra at- «Ma avrei anco potuto risponde-
concentrati a cerco di dire qualcosa papà mi possiamo sentire e ascoltare an- stino per dire che Samuele ci in-
torno alla panchina». re – aggiunse don Gigi – guarda- chattare sul loro risponde: “aspetta che devo se- che chi, come fa il Signore con segna come si può imparare ad
«Marcello sta preparandosi a te adesso ho una cosa da fare, smartphone... guire questa notizia al telegior- noi, non grida, non fa di tutto ascoltarsi e che solo quando ab-
chiedere il Brevetto di Liturgista non ho tempo, facciamo un’altra nale” oppure mamma è tutta per attirare la nostra attenzione, biamo imparato ad ascoltarci tra
e i Capi gli hanno chiesto di pre- volta, invece ho deciso che po- concentrata su ciò che sta ve- ma cerca una buona situazione di noi forse potremo anche im-
parare per il Reparto una pre- tevo rimandare i miei altri impe- ma di me avevano gli auricolari dendo e se la interrompo dice per essere ascoltato». parare ad ascoltare quello che il
ghiera partendo dal racconto gni e dedicarvi del tempo». nelle orecchie, chi per ascolta- che poi perde la trama di quel- «Anche con Giuseppe – forse Signore ha da dirci. O almeno a
della vocazione di Samuele (1 «Sì per ascoltare qualcuno biso- re la musica, chi guardava qual- lo che sta seguendo, poi qual- per via del nome che portava si cercare qualcuno che, come fa
Samuele 3,1-10)». gno decidere di dedicargli del che video, quei pochi che non che altra volta che sono io che ricordava di questi racconti – Dio Eli con Samuele, ci insegni a ri-
«Bene, avete letto, e che idee vi tempo…» intervenne Giuseppe. avevano le orecchie già occu- non ho voglia di parlare mi tem- parlava nei sogni!». conoscere la voce del Signore!»
siete fatti?» domandò don Gigi «Ma l’altro giorno - disse Franco pate erano concentrati a chat- pestano di domande a cui non «Ancora più interessante que- concluse don Gigi.
che non amava fare lezioni, ma – quando ho preso l’autobus per tare sul loro smartphone, mi è ho voglia di rispondere…». sta osservazione Giuseppe – ag- «Grazie don Gigi, ci penseremo,
aiutare tutti a ricavare dalla let- andare a scuola avevo voglia sembrato che non ci fosse pro- «Forse è per questo che Dio a giunse ancora don Gigi –, forse perché non basta ascoltare con
AVVENTURA
tura della Bibbia degli insegna- di raccontare a qualcuno di un prio nessuno che aveva voglia di Samuele ha parlato di notte, anche Samuele stava dormendo e orecchie, bisogna ascoltare
n.2 2021
menti. problema che non mi aveva fat- ascoltarmi, mi sono scoraggia- quando non c’erano altre parole quando ha sentito che qualcuno anche con la testa e con il cuo-
«Mi sono ricordato – interven- to dormire quella notte, ma tutti to e anch’io mi sono chiuso nei che occupavano le sue orecchie lo chiamava, ma poi si è senti- re, questo ce lo hai insegnato tu
ne Marcello – che una volta tu ci i mie amici che erano saliti pri- miei pensieri». e la sua testa, quando attorno to chiamato. Avete mai pensato tante volte».
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eco friendly tips
VIS A VIS
TRA ECOLOGISTI
«Ad esempio?».
«Le cannucce, dove le buttere-
Un caffè tra luoghi comuni sti?».
«Nella plastica, ovvio» rispon- Paghiamo e
e balle ecologiche do di getto, «e invece no. So- usciamo. Pren-
no troppo piccole e leggere Per informarti do lo scontrino e sto per get-
per i nastri degli attuali impian- un po’ meglio segui tarlo d’istinto nel cestino della
ti, andrebbero buttate nell’indif- carta, Titti mi blocca: «Che fai?».
p
il sito dell’ISPRA!
ferenziata... e così le posate di «Butto nella carta?!».
«
www.isprambiente.
ronto… Titti sono arrivato, questione am- plastica… piccoli coriandoli di Falso mito. Lo scontrino non è
ti aspetto fuori!». bientale, ma non plastica non riutilizzabili che for-
gov.it carta riciclabile, va gettata nel
di Luigi Tripodi - disegni di Tiziana Musmeci
Ci sono caffè che restano perdiamo l’u- mano una montagna!». Penso cestino.
in sospeso per settimane, mesi, morismo. a tutte le cannucce buttate nel- Penso che scrivere questo arti-
anni. Abbiamo rimandato que- Mentre cammi- la mia vita nella plastica convin- colo sui falsi miti ecologici sarà
sto caffè tantissimo tempo e, fi- niamo vedo una to di fare la cosa giusta e un po’ buonissimo. Le racconto che a più facile del previsto. Ridiamo.
nalmente, possiamo andare a montagna di ri- mi vergogno. scuola mia c’è una specie di ceri- Per informarti un po’ meglio se-
prenderlo. Ci sono tante idee, fiuti. «Certo che questo argomento monia: la pausa caffè delle 10:00 gui il sito dell’ISPRA!
progetti di cui vogliamo parla- «Ci risiamo, le dei falsi miti ecologici sarebbe non si fa alle macchinette ma in https://www.isprambiente.gov.
re… non c’è niente di meglio di discariche sono proprio interessante da appro- aula docenti, dove il signor Car- it/it
una tazzina di caffè fumante… piene… ma per- fondire… » Tiziana mi guarda melo prepara un
l’aroma del caffè, quello non ché la gente non sorridendo. ottimo caffè
passa attraverso lo schermo di impara a fare «Ci potremmo scrivere un per tutti, con
un computer! la differen- bell’articolo “BALLE ECOLOGI- la sua magica
Eccola che arriva. ziata!» CHE”». Camminando e moka. È un mo-
«Ciao Gigi, eccomi qua, pronto Titti fa un chiacchierando siamo do per socializza-
per andare?». lungo so- arrivati al bar: il pro- re. Fa bene a noi
Titti mi ha promesso che andre- spiro… «Sa- fumo del caffè è e fa bene
mo a prendere il caffè in un po- rebbe un inizio, inebriante e non all’ambien-
sto speciale. Mi fido. ma non basta!». to è che l’ordine è sbagliato, vedo l’ora di entra- te, sai quan-
«È un bar che utilizza prodotti «Che intendi?». dovrebbe essere Ridurre, Riu- re. te capsule si
AVVENTURA
locali a chilometro zero e cam- «Ricordi le tre 5R?». «Sì! Riutiliz- tilizzare, Riciclare, Raccogliere, Seduti al tavo- risparmia-
n.2 2021
buse critiche?». «No, fanno solo zare, Ridurre, Riciclare, Racco- Recuperare… produciamo trop- lo io ordino un no? Meno
un ottimo caffè!». gliere, Recuperare…». pi rifiuti e non tutti sono ricicla- caffè, Titti un plastica, più
Ridiamo. Prendiamo sul serio la «Ecco», esclama Tiziana «il pun- bili». cappuccino. È buonumore.
18 19
SONO QUI,
il mondo e magari, un po’, anche e nel confronto, tutte le persone noscimento da parte del nostro
noi stessi. Un’altra dimensione coinvolte se ne vadano con un piccolo gruppo…
dell’ascolto è quella del corpo: sorriso, di consolazione, di ami- spesso a scapito della coeren-
noi comunichiamo anche attra- cizia. Bisogna partire con il pie- za, della ricerca della verità, che
TI ASCOLTO
verso il corpo, questo tipo di co- de giusto… nell’ascolto i piedi è, a volte, molto scomoda da ac-
municazione è molto più diretta giusti sono una mente e un cuo- cettare. C’è un motto, che per un
e immediata rispetto alle sole re che si liberano dai pregiudizi, ascolto libero da condizio-
parole. Vedere l’atteggiamento dalle certezze, dalle sicurezze. namenti e sereno,
delle altre persone, con attenzio- Perché ascoltando si può dice “noi siamo
ne, apre nuovi spazi di compren- fare una cosa che è diffi- ciò che siamo per
sione. Una smorfia, il chiudere le cilissima: si ciò che sono gli
nostre braccia, il vol- altri”. Noi crescia-
tarsi da un’altra mo e sviluppiamo
parte, il non guar- le nostre capacità
dare negli occhi perché qualcun al-
c
la persona che ci tro ci è vicino. E sta-
i sono parole che danno sempre, le più sta parlando, sono re vicino alle persone,
un’indicazione precisa, con deboli, le più tutti messaggi. anche e soprattutto a
il loro significato. Si può sole, quelle In questo confron- quelle che hanno bisogno, ci
“sentire” un rumore, distratta- con più proble- to, anche di atteggia- fa crescere, ci rende più forti,
mente un dialogo, una musica. mi. Inoltre, molte menti, potremo scoprire ci rende in grado di rispetta-
Ascoltare, al contrario, ha in sé di queste persone molto di noi stessi: vedere re il punto della nostra Legge
di Mauro Bonomini - disegni di Elisa Cella
un processo attivo, da parte no- avrebbero tanto, quanto diversi sono il modo quello che recita :”La Gui-
stra, significa porre attenzione da dire, cose interes- di porsi e reagire di un’al- da e lo Scout sono amici di
a ciò che sentiamo con le orec- santi, storie, pensieri, ma tra persona, specialmen- tutti e fratelli di ogni altra
chie. nessuno che le ascolta. Av- te una persona sola o Guida e Scout”. Essere
Moltissime volte “sentiamo” la vicinarsi a queste persone debole, per confronto, ci amici significa ascol-
voce delle persone accanto a e offrire loro la nostra atten- può rivelare sia le tarci, conoscerci,
noi senza ascoltarle davvero. E zione può essere un grande, nostre sicurezze accettarsi. Un impe-
le persone che importantissimo servizio. Bi- che le nostre am- gno, grande, che, se
meno ven- sogna fare qualche sforzo, biguità o insicu- portato a termine da
g o n o non lo si può negare. rezze. Avere uno spirito aperto tutti noi, sicuramente renderà il
ascol- È molto più le che hanno i nostri stessi gusti verso la comprensione profon- può cam- biare, noi e gli al- Mondo un po’ migliore.
tare so- semplice e interessi, chi ci è più lontano, da degli altri, verso un ascolto at- tri, in meglio, mantenendo forti
no, quasi ascoltare, come gusti, età, cultura, fa mol- tiva a più di 360 gradi, inserendo i propri valori, ma riconoscendo
porre atten- ta più fatica ad avvicinarsi a noi. tra i valori da osservare e scopri- che la nostra solidità può esse-
zione, alle Facciamo allora noi il primo pas- re anche il confronto con l’emo- re fatta anche di maggior cono-
persone che so, cerchiamo le persone che zione, la ritrosia, le paure per il scenza, di incontro al posto di Ogni persona
riteniamo hanno bisogno di ascolto, ac- futuro, per l’oggi. Ogni persona allontanamento, di gioia al po- è un tesoro
nostre ami- cogliamone le storie, le idee, le è un tesoro di storie e di sorpre- sto del rancore. di storie
che, quel- abitudini diverse dalle nostre. se, belle o brutte che siano. C’è anche la necessità di con- e di sorprese,
AVVENTURA
Alla fine, ne usciremo con qual- Ebbene sì, anche noi ne abbia- frontarsi, prima di tutto con noi belle o brutte
n.2 2021
cuno che sarà meno solo e noi mo tante di storie, che possono stessi. Quanto di quello che fac-
che siano.
con conoscenze in più, quelle essere scambiate, condivise, in ciamo o pensiamo è legato alla
che ci fanno più capire davvero modo che alla fine, nell’ascolto ricerca di approvazione e rico-
20 21
LA RIUNIONE
DI SQUADRIGLIA
La riunione di Squadriglia è fra i momenti più importanti della vita di Squadriglia e La riunione di Squadriglia si svolge solitamente una volta alla settimana. A volte
vi partecipano tutti i componenti della Squadriglia: Capo, Vice Capo, Terzo… fi- è necessario che si viva questo momento più spesso, anche due volte a settimana,
no al Novizio appena entrato in Reparto. per esempio perché le Squadriglie si stanno preparando per dar sfoggio in riunio-
Nel corso della riunione di Squadriglia tutti i partecipanti danno sfoggio della loro ne di Reparto al risultato dell’Impresa di Squadriglia, perché il San Giorgio si avvici-
bravura nel dare valore all’incarico/posto d’azione che gli è stato assegnato. na, perché si sta preparando il Campo Estivo…
Il Capo Squadriglia coordina la riunione eventualmente seguendo una scaletta Può svolgersi prima della riunione di Repar-
con il programma e ordine del giorno stilata in collaborazione con il Vice, il Teso- to (anche se è un po’ sconsigliato dal
riere relaziona sullo stato della Cassa ed incassa le quota previste, il Magazziniere momento che a volte è bene prepa-
fa inventario o manutenzione delle casse, l’Infermiere della cassa di pronto soccor- rarsi con qualche giorno di antici-
so, il Segretario ha l’importante compito di verbalizzare ciò che viene detto e de- po rispetto alla Riunione di Reparto)
ciso durante la riunione (senza farne un poema…) e, se proprio accade qualcosa di oppure durante la settimana in un
rilevante, di appuntarlo nelle pagine del giorno/orario che vada bene a tut-
Libro d’Oro, il Liturgista de- ti gli Squadriglieri. Eh sì, a volte è diffici-
ve far sì che ognuno a ini- le incastrare gli impegni di tutti ma
zio e fine riunione, a turno, un’oretta per riunirsi tutti la si tro-
proponga una preghiera, va sempre!
la Cicala può proporre un Per organizzarla, quindi, biso-
canto per allietare la riu- gna mettere tutti d’accordo, trovare
nione ed esercitare le cor- una bella ora di tranquillità in cui tutti si-
de vocali o un ban per ano liberi e disponibili, magari doven-
tirare su il tono della do rinunciare ai propri hobby o ad
riunione, il Guardia- un’uscita con gli amici. Cosa non si fa-
no del Tempo che dovrà rebbe per stare con i propri fra- tel-
stare attento all’orologio ed av- li scout!
visare gli altri se vengono sforate
le tempistiche della riunione,
il Guardiano dell’Angolo,
infine, controlla che l’angolo
di Squadriglia sia in ordine e pulito.
La riunione di Squadriglia si svolge solitamente in sede di Reparto e nel proprio La riunione di Squadriglia serve a… eh beh! Difficile! A tanto! A programmarsi, per
Angolo di Squadriglia. esempio, a progettare nuove imprese in tutte le loro fasi, a iniziare nuove avven-
Perché l’Angolo è un luogo “sacro”, ufficiale. È stato costruito dalla Squadriglia, op- ture, organizzare un’uscita, pulire l’angolo e mettere in ordine magazzino e cas-
pure da chi vi ha fatto parte negli anni precedenti. Cosa non può mancare in un sa, lavorare per l’autofinanziamento, predisporre un ambiente proficuo per far sì
angolo di Squadriglia? Un tavolo, delle panche colorate con i colori di Squadri- che tutti i componenti della squadriglia, ognuno secondo il proprio incarico/posto
glia, il porta guidone, la cassa di Squadriglia… un murales che indichi che quello è d’azione, possano contribuire al meglio delle proprie
il vostro angolo! competenze, a darsi degli obiettivi e a rispet-
È in questo luogo che la Squadriglia prende le decisioni più importanti. tarli per tempo e, infine, semplicemen-
L’Angolo non deve necessariamente essere un’intera stanza, basta appunto “un te a parlarsi per cementare i
angolo”, che è tutto ciò che serve in realtà. Alcune volte, a seconda del tipo di at- rapporti tra gli Squadriglie-
tività da svolgere o dello scopo della riunione, il Capo potrà decidere il luogo più ri! Sì, esatto: serve a cono-
adatto, per esempio potrà decidere di spostare la riunione all’aria aperta, alla sco- scersi e a fare amicizia, a
perta del territorio, immersi nella natura. imparare l’uno dall’al-
Ad ogni modo, ciò che è più importante è l’atmosfera nella quale viene vissuta la tro!
riunione: la tranquillità è fondamentale per far sì che tutti partecipino Perciò portate durante
attivamente e riescano ad esprimersi, la riunione le chitarre,
senza distrarsi. cantate insieme! Rac-
contate di voi, progetta-
te, sognate!
Quando una Squadriglia
vive al meglio la pro-
pria riunione di squadri-
glia, porta in Reparto un
grande stimolo e con-
tributo per gli altri fra-
telli scout!
CONDIVIDERE CON LA SQUADRIGLIA LA PREGHIERA può migliorare scegliendo un maestro per imparare a essere più competenti, dei
Ricordo che su un Avventura di qualche anno fa (il numero 3 del 2018, per chi vo- posti d’azione per “l’impresa preghiera”, proponendo modalità sempre diverse per
lesse cercarlo) don Gigi – l’AE che ci stimola sempre a riflettere nella rubrica “Due non ripetere parole e gesti di cui si è un po’ perso il senso.
parole sulla Parola” – chiedeva ai capi Squadriglia se avessero trovato il tempo per Non deve essere sempre necessariamente il liturgista a proporre i momenti di pre-
pregare con le squadriglie. ghiera, ma certamente lui (o lei) potrà chiedere a qualche altro squadrigliere di oc-
E’ un bel modo per iniziare la riunione, ma anche per concluderla e ringraziare cuparsene, fornendo aiuto e supporto.
Gesù per il tempo trascorso insieme. Sicuramente all’inizio non sarà facile, ma si Pregare in squadriglia significa condividere desideri e sogni; oppure ringraziare la
squadriglia per esserci; oppure invitare l’AE a leggere insieme il Vangelo della do-
menica per capirne meglio quel significato che, ogni tanto, durante la Messa sfug-
ge; oppure scrivere ciascuno la propria riflessione su un biglietto anonimo e poi
leggerle una dopo l’altra come fossero un’unica preghiera corale; pregare in squa-
driglia significa anche cantare insieme e suonare, perché Alice suona la chitarra
e Lavinia e Sofia hanno una voce divina; oppure dedicarsi qualche ora per uscire
insieme nella natura e osservare la bellezza, il profumo, i suoni, la perfezione del
Creato; oppure impegnarsi nelle buone azioni: le prime volte dovrai portele come
obiettivo, poi con il tempo diventeranno automatiche…
E non dimenticatevi del segno della croce, il segno del cristiano: niente gesti ac-
cennati o parole sussurrate, ma consapevoli che tutto ciò che facciamo è fatto nel
Suo nome.
OGNI RIUNIONE SI LEGA ALLE ALTRE IN UN UNICO RACCONTO Di solito sono capo e vice a occuparsi della gestione e organizzazione della riu-
LUNGO UN ANNO nione, ma chi tiene il resoconto di quello che succede in quell’ora? Il segretario di
La buona riuscita di una riunione, generalmente, risiede nella continuità con le squadriglia! Un incarico da non sottovalutare e da tenere in considerazione se sei
precedenti: prendere appunti e stilare una sorta di riassunto di ogni riunione per- una persona ordinata, ti piace prendere appunti, scrivi rapidamente senza perderti
metterà di non “perdere il filo”, di tenere sotto controllo il programma (e, quindi, pezzetti di discorsi qua e là.
gli obiettivi, le tempistiche, gli incarichi…) e la scaletta che fissa gli argomenti da Più nel dettaglio di cosa si occupa il segretario? Su indicazione del capo Squadri-
trattare o le attività da svolgere. glia, manda l’avviso con la convocazione della riunione: avete un gruppo whatsapp,
snapchat o telegram? Bene, un messaggino sarà il metodo più veloce!
Durante la riunione tiene nota di quanto si fa, si dice e si decide (suo amico insepa-
rabile sarà, dunque, il quaderno di caccia con tanti fogli e penne sempre funzionan-
ti… Si, va bene, ok, anche il tablet può andare bene), e dopo la riunione prepara il
verbale e lo condivide con tutti gli squadriglieri.
Durante le verifiche riporta ancora più dettagliatamente cosa è andato e cosa no di
una impresa perché se ne possa fare tesoro per una prossima volta: è indispensabi-
le che la verifica venga scritta e conservata dal segretario.
Insomma… sembrerebbe un compito in classe, ma mica deve ogni volta scrivere un
capitolo dei Promessi Sposi! Basterà riportare le cose importanti ed essenziali, riser-
vando alle gesta più eroiche un passaggio ben scritto sull’Albo d’oro, con tanto di
foto, selfie e citazioni!
Rileggere a fine anno i verbali di ogni riunione farà rivivere le emozioni dell’anno
concluso, come un’unica lunga storia, e stuzzicherà un sacco di altre idee per il fu-
turo.
l
re, salumi, formaggi, carne grigliata...
PREPARAZIONE: Altri abbinamenti deliziosi possono essere
e torte appena sfornate, la te che le nonne custo- prosciutto cotto, pomodoro e lattuga, oppure
pasta fatta in casa, i pranzi discono nei loro ricettari! Versate in una ciotola la farina, il sale, il bicar- bresaola, Squacquerone, zucchine grigliate...
della domenica: ognuno di E quale miglior occasione bonato e mescolate bene. Successivamente E, per i più golosi, non può mancare la piadina
noi ha i propri ricordi del tempo andare a trovare la nonna unite lo strutto e, continuando a mescolare, con la Nutella, non ve ne pentirete!
trascorso con i nonni. La nonna per raccogliere qualche versate l’acqua tiepida a filo. Una volta otte- P.S. Potete utilizzare questa ricetta per una
(come il nonno!) è una fonte di ricetta da riproporre al nuto un impasto morbido e liscio, dividetelo gara di cucina al campo,
informazioni, ci sa ascoltare, ci sa campo? in quattro pagnotte e, aiutandovi con un mat- proponendo la versio-
dare consigli utilissimi, ci vorrà Ecco dei semplici consi- tarello, stendetele a formare delle sfoglie sot- ne che più preferite,
di Chiara Cusma - disegni di Tiziana Musmeci
sempre bene e, soprattutto... è gli per realizzare un ricet- tili e rotondeggianti. dolce o salata.
una maga ai fornelli! tario pratico e organizzato: Per la cottura utilizzate una piastra o Quindi, Guide ed
La nonna ti cucina un pranzo di – Scrivete le ricette a mano per- una padella. Quando sarà ben cal- Esploratori, mu-
nozze con antipasto, primo, se- ché questo donerà un sapore da, appoggiateci la vostra piadina nitevi di carta e
condo, contorno e dolce e guai migliore ai vostri piatti renden- e bucherellatela con una for- penna e, sen-
a contraddirla! Sei sazio ti dirà: doli ancora più golosi; chetta. Dopo pochi mi- za perdere
«Ne vuoi ancora un po’?» e, no- – Organizzate le varie ricette uti- tazza, il cucchiaio o il bicchiere nuti, giratela e altro tempo,
nostante tu le dica di no, lei ti ri- lizzando lo stesso schema (ad (al campo non sempre avrete la cuocetela an- correte dal-
empirà di nuovo il piatto perché esempio: nome del piatto, tem- bilancia!). che dall’altro le nonne!
«devi crescere ed essere forte!». pi di cottura, ingredienti, proce- Mi scuso con tutti i romagnoli:
Biscotti, arrosto, patate al forno, dimento); nella mia raccolta, la ricetta del-
crostate… sono – Raccogliete le ricette in un ri- la nonna per eccellenza è quel-
tantissime cettario di Squadriglia o nel la della PIADINA! È stata scritta
le ricet- vostro quaderno di cac- su un foglietto un po’ ingiallito e
cia; stropicciato ed è attaccata a una Curiosità
– Se provate a ricreare dei pagina del ricettario con un po’ Farina, acqua e un pizzico di sale sono gli ingre-
piatti a casa e vi accorgete di colla. Ciò che mi ha sempre dienti base di moltissime pietanze tipiche di altre
che sarebbe necessaria qualche affascinata di questa ricetta è la Regioni italiane e di tanti Paesi in tutto il mondo. La
modifica alla ricetta originale, precisione delle dosi: “un pizzi- crescia nelle Marche, il pane carasau in Sardegna
annotate tutto; co”, “un terzo di manciata”, “due, e poi il roti in India e Bangladesh, la pita in Grecia,
AVVENTURA
– Invece di scrivere le tre cucchiai”... ogni volta è una il matzo della Pasqua ebraica, il tunnbrod in Svezia
n.2 2021
quantità degli ingre- sfida e, allo stesso tempo, credo e molti altri ancora! È un cibo semplice, di facile
dienti in grammi o mil- sia molto utile questo modo di cottura, di grande resa, veloce da preparare e che
lilitri, potete utilizzare dosare il tutto. Ecco la versione si conserva.
come unità di misura la di mia nonna...
22 23
LA MAGIA
DEL FUOCO l ucia, caposquadriglia delle
Gazzelle, racconta…
Il campo era iniziato ormai
da tre giorni, le costruzioni co-
muni e quelle di squadriglia era- pensa a un fuoco centrale attorno «I barattoli ve li forniremo noi
DI CAMPO
no state ultimate, quando, verso al quale radunarsi, ma quest’an- – disse Renzo –. Li taglierete. Le ne. Impostammo insieme al me-
sera, udii, ben netto, il fischio di no noi capi vorremmo, con il vo- candele non ci mancano». glio l’area destinata al fuoco.
Renzo, il capo reparto, che chia- stro aiuto, realizzare qualcosa di La cosa cominciava a piacerci. Fu una serata memorabile. Giun-
mava noi capisquadriglia: ta-ti- più. Osservate questo disegno: La riunione si prolungò ancora gemmo al fuoco in assoluto silen-
ta-ti… vi renderete conto che il fuoco di poco. Renzo ci spiegò, aiutan- zio, rispondendo al suggestivo
Marco, Francesca, Paolo ed io ci non è collocato al centro, ma la- dosi con un altro disegno, come richiamo dei capi: «O voi che al
tolò sul tavolo un grande foglio contenuto e libera dentro e so di non esse-
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sul quale aveva preventivamente nelle nostre re stata la sola, quella sera, a sen-
tracciato dei disegni. casse di tirmi così…
«Generalmente – aggiunse – si espressio-
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ASCOLTANDO più i rumori della
LE STELLE
notte incutevano
un po’ di timore.
Panico. E invece
subito dopo la si-
tuazione si sbloccò e
la mente iniziò a viag-
giare, ad ascoltare il cuo-
re, ad ascoltare il silenzio. Era
Idee e suggerimenti come se le cose che avevo “fat-
to” fossero state come la molla
per una veglia notturna che fa partire la pallina in un flip-
per: adesso la pallina era libe-
ra, e toccava ora un elemento,
ora un altro, ed era un sus-
seguirsi di emozioni e pen-
sieri, uno dopo l’altro. Era Come scritto nell’articolo, è necessario che la Veglia alle Stelle ab-
di Damiano Marino - disegni di Gabriele Cammisa
s
la prima volta che riu- bia una serie di cose “da fare”, che possano essere la molla per la
ono passati tanti anni dalla rumori e fatti da scivo ad ascoltare, con parte successiva, tutta personale, che diventerà il cuore di questa
mia prima veglia alle stel- registrare come consapevolezza e at- esperienza.
le, ma penso che rimanga particolari. tenzione, il mio cuore, Per partire con il piede giusto:
uno dei più bei ricordi e delle Mentre tutte a dare un ordine ai miei 1. Prima di tutto un equipaggiamento che ci aiuti a non sentire il
più belle esperienze che ho vis- le squadriglie pensieri, a trovare il sen- freddo o l’umidità della notte, altrimenti passeremo tutto il tempo a
suto nel mio cammino scout. Era raggiungeva- so e ad esprimere la gra- pensare a questi disagi, e avremo sprecato una grande occasione:
una notte di campo, e dopo un no la tenda, titudine per le cose fatte. qualcosa che mi isoli dal terreno, un cappello, una coperta…
fuoco di bivacco i capi invitaro- noi ci organiz- Non che fino ad allora 2. Una traccia di riflessione, un qualcosa che possa “accendere la
no la mia Squadriglia, che quel zammo in tur- fossi stato come un sas- miccia” per le riflessioni successive: può essere un brano della Paro-
giorno aveva concluso la sua im- ni di un’ora so, neutro e senza pen- la di Dio, un bel passo di qualche libro, il testo di una canzone o di
presa e che l’indomani avrebbe e mezzo sieri, ma quell’occasione una poesia, una lettera dei Capi;
fatto il Consiglio di Squadriglia per ognuno, di silenzio e di stare un 3. Risulta utile anche un diario, in cui trascrivere gli elementi princi-
per la verifica, di continuare a per coprire il tempo con me stesso mi pali di ogni turno della veglia, sia per tenerne memoria, sia per offri-
vegliare nella notte, fino a dare tempo fino al- permise di scoprire una re un punto di partenza che chi inizia il turno. E quindi a corredo di
la sveglia il giorno dopo a tutto la sveglia: alla fi- dimensione diversa. E da questo una torcia (di quelle frontali) e una penna;
il Reparto. ne di ogni turno si doveva allora non è stato più come pri- 4. La veglia può inoltre diventare un utile strumento per acquisi-
Ci consegnarono una traccia alimentare il fuoco e tornare in do iniziai non sapevo bene co- ma. Ormai avevo uno strumento re nuove tecniche, e allora può essere utile un astrolabio (nel sussi-
di riflessione per una rilettura tenda per invitare il successivo a me muovermi; all’inizio lessi la in più, tra l’altro molto piacevo- dio tecnico “Scoprire il cielo stellato” di Giorgio Cusma puoi trovare
dell’impresa fatta alla luce del- continuare la veglia. riflessione e il diario scritto nel le. Ancora adesso, specialmente tantissimi spunti), una mappa del cielo notturno, un taccuino per ri-
la Parola di Dio, una mappa del A me toccò il secondo turno e, turno precedente, poi alimentai al campo, dopo che le squadri- portare l’ascolto dei rumori della notte.
AVVENTURA
cielo stellato, e ci chiesero di fino a che chi mi precedeva non il fuoco, quindi mi distesi a guar- glie sono andate a dormire, tor- 5. E poi... non avere paura a dare spazio alla riflessione personale:
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scrivere sul Quaderno di Caccia venne a darmi il cambio, rima- dare il cielo. Bene, avevo finito le no accanto alle braci del fuoco, percepirai la ricchezza e la straordinarietà di questo momento. Se
una sorta di diario della nostra si sveglio: un po’ di paura mista cose “da fare”, e adesso il tempo e mi regalo un po’ di tempo tut- poi riuscirai a condividerla con qualcuno, ti accorgerai di come que-
veglia: impressioni, riflessioni, all’emozione della novità. Quan- sembrava non passare mai, e in to per me… sta esperienza avrà un’eco e un ritorno ancora più grande.
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l’angolo del
caposquadriglia colpo eravate di nuovo all’inizio
della scala da salire. E poi anco-
ra nel passaggio dalla terza me-
dia al primo superiore.
Come possiamo fare allora a re-
ASCOLTARE
lazionarci con i piedi teneri? Ad
ascoltare le loro esigenze, e a
mixarle con quelle della Squa-
driglia? Beh, come sempre non
I PIÙ PICCOLI
c’è una ricetta unica, ma qual-
che consiglio posso darvelo. Un
buon inizio è partire dalle spe-
cialità che loro avevano in Bran-
co, valorizzando le competenze
già acquisite e magari parten-
do da lì nella costruzione del
sentiero e degli ambiti da sco-
c
A volte i nuovi prire all’interno della vita di
iao Capi Squadriglia! Come narsi con i più piccini della squa- venuti sono molto Squadriglia e di Reparto. In que-
propositivi, ed
di Gianni Aureli - disegno di Riccardo Francaviglia
state? Bentornati per un driglia è importantissimo ed è sto modo si sentiranno già utili
nuovo capitolo del manua- molto più semplice di quanto eccitati all’idea del e partecipi da subito, e maga-
le di sopravvivenza per (Capo) pensiate. A volte i nuovi venu- reparto. A volte ri questo sarà gli sarà da spro-
Squadriglia! Intanto la prima do- ti sono molto propositivi, ed ec- invece sono timidi e ne per imparare altro e scoprire
manda è: “Come sta andando citati all’idea del reparto. A volte nuovi mondi. Poi ricordatevi che
in disparte, perché
questa prima parte di anno?” E invece sono timidi e in dispar- per loro alcune cose sono com-
in questa domanda ovviamente te, perché non capiscono be-
non capiscono pletamente nuove: l’idea di ac-
c’è un mondo. Avete scelto con ne quello che sta succedendo. bene quello che sta cendere un fuoco e cucinare il
la vostra Squadriglia se conqui- Per quelli fra voi capi squadriglia succedendo. pranzo o la cena da soli, di dor-
stare un guidoncino verde? State che hanno vissuto l’esperien- mire in una tenda o magari sot-
progettando le vostre imprese di za del Branco e del passaggio, to le stelle, di costruire un tavolo,
squadriglia? E il sentiero degli questo dovrebbe essere fami- no guardato, all’epoca, al Capo o di fare una scenetta davanti al
Squadriglieri? Come va? gliare. Qualche anno fa anche Squadriglia come punto di rife- resto del reparto. E sono tutte
Ok, ok... calma, forse sono trop- voi ci siete passati no? Eravate i rimento? Come la sorella o il fra- cose affascinanti da scoprire. E forte che vi ha dato una di que- driglia, e allo stesso tempo si-
pe domande tutte insieme! Ma più grandi nel branco, facevate tello maggiore che sapeva fare loro guardano a voi per impa- ste cose e trasmettetegliela. Per curamente avranno imparato a
come scoprirete presto, o forse parte del CDA, avevate un sac- e insegnare le cose? E quante rare come si fanno queste cose me, per esempio, furono dormi- fare qualcosa, da cui poter parti-
come già sapete, sono tutte do- co di specialità, sapevate tutti i volte il vostro Capo squadriglia o per viverle insieme a qualcu- re la prima volta in tenda e il mio re per la conquista di nuovi bre-
mande legate insieme. Ma an- racconti a memoria. E, di colpo, è stato la vostra sorella o il vo- no di cui si fidano. Prendetevi il primo fuoco di bivacco ad emo- vetti o specialità! E poi, ultimo
diamo con ordine e partiamo eravate i più piccoli, in un mon- stro fratello maggiore? Per quel- tempo per fare insieme a loro zionarmi oltre ogni limite. E per consiglio fondamentale: parla-
dal sentiero, in particolare dal do che non conoscevate e di cui li di voi che non hanno vissuto delle cose che magari ormai per voi? te con loro, e divertitevi insieme!
sentiero dei più piccoli, i piedi non capivate le nuove “regole”. l’esperienza del Branco prova- voi sono scontate ma che per E per i piedi teneri che non han- A volte la soluzione ai problemi
teneri, che sono passati ades- Tutte le cose che avevate impa- te a pensare a quando siete pas- loro hanno tutto il fascino del- no fatto il Branco? A maggior è molto più semplice di quello
AVVENTURA
so adesso dal branco e stanno rato o credevate di sapere, sem- sati dalla quinta elementare alla la scoperta di un nuovo mondo. ragione, loro si trovano in un che si crede, e un sorriso fa fa-
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scoprendo questo nuovo mon- brava (e sottolineo sembrava) prima media. Nuovi amici, nuovi Certo non tutti si entusiasmano mondo tutto nuovo, quindi an- re il doppio della strada di un
do fatto di tende, fuochi, cordini che non valessero più niente. Ve insegnati, nuove materie. Erava- per le stesse cose, ma voi cer- cora di più possono apprezzare brontolio!
e avventura. Imparare a relazio- lo ricordate? Quanti di voi han- te i più grandi della scuola e di cate di ricordare l’emozione più le scoperte della vita di Squa- Buona Caccia
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io capo... tu?
Non è un ruolo
facile quello del
IL BRACCIO
Non è un ruolo facile quello del una certezza che rende possibi-
VICE
vice: assumerti responsabilità le dedicarsi al massimo alle av- vice: assumerti
vere ancora prima di aver com- venture più belle, consapevoli responsabilità vere
pletato il cammino e senza “gli che ci sarà sempre un Sam-vi- ancora prima di
DESTRO
onori” di essere ancora capo. ce Gamgee pronto a interveni- aver completato il
Ma è il momento più prezioso re con competenza ed energia cammino e senza
per imparare ad aver cura del- per portare a termine qualun-
“gli onori” di essere
la tua squadriglia e dei bisogni que impresa.
dei suoi componenti, gestire un
ancora capo.
progetto e portarlo avanti, esse-
re la pedina chiave che intervie-
ne nel momento giusto, sempre
presente, sempre sul pezzo. Es-
D
sere un buon vice ti renderà
ove sarebbe arrivata la pagnava. Ma soprattutto aveva supporto indispensabile del tuo sicuramente un ottimo ca-
Compagnia dell’Anello, Sam, sempre presente, fino agli capo squadriglia e comandante po!
senza Samvise Gamgee? ultimi passi. Un amico leale, ca- in seconda dell’equipaggio del- Le frecce al tuo arco.
Le grandi storie, le grandi impre- pace di sostenere costantemen- la nave. Ci si aspetta che tu sia un La dote più importante co-
di Paolo Vanzini - disegno di Riccardo Francaviglia
se, le azioni che richiedono scel- te il suo capo squadriglia, di solido supporto per il tuo capo, me vice è esserci sempre
te difficili e solide responsabilità dargli coraggio e forza nei mo- con tutto quello che ha da fare e saperti far ascoltare. Il
hanno sempre un co-protago- menti di sconforto, di cedergli e da pensare, e che sia in grado tuo obiettivo è diventa-
nista, al fianco di chi conduce il suo stesso cibo e infine di so- di sostituirlo quando manca. Dal re, per il capo e per
il cammino. Nel Signore degli stituirsi letteralmente a lui nella lancio dell’urlo di squadriglia al tutta la squadriglia,
Anelli di Tolkien, il più fedele e difficoltà più grande, quando l’a- controllo costante delle impre- un riferimen-
tenace amico di Frodo è Sam, nello gli aveva tolto ogni forza se, quello che sa fare lui devi im- to affidabile,
sempre concentrato sull’obiet- per proseguire. parare a farlo anche tu, perché ci
tivo finale, pronto ad aiutare il È evidente: se quell’impresa fu si aspetta che l’anno prossimo…
suo… capo squadriglia con im- portata a termine il merito vero il capo sia tu!
mensa lealtà e forza d’animo. Il è di Sam, il vice. In questo mondo tutto nuovo,
vice perfetto! Cosa ci si aspetta da un vice? di chi mi posso fidare?
La Compagnia contava nove Sei il copilota del jet, sei il na- Anzitutto fidati di te stesso: se
elementi eccezionali. C’erano al- vigatore dell’auto da rally. Sei il sei vice significa che hai dimo-
tri due Hobbit, quattro guerrieri strato di avere le doti per far-
straordinari e un potente mago. lo. Investi tempo ed energie nel
Un gruppo di eroi tutti diversi tuo brevetto, conquista la tap-
per abilità, capacità, forza, intel- Il vice: un amico leale, pa della Competenza e mettiti in
ligenza e motivazioni. capace di sostenere cammino per la tappa della Re-
Il loro capo, quello avevano scel- costantemente il sponsabilità. Sono i passi che ti
to di seguire nell’impresa, non suo capo squadriglia, daranno le risorse e ti chiariran-
era il più forte e nemmeno il più di dargli coraggio no le motivazioni. Fidati del tuo
AVVENTURA
dotato per portarla a termine, e forza nei momenti capo squadriglia: con lui dovete
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ma ne aveva la responsabilità e costruire una collaborazione to-
di sconforto.
aveva forza e doti in abbondan- tale e una fiducia piena.
za nella squadra che lo accom- Paure, attese e riflessioni…
30 31
ti e presto sarà possibile capire
VOCI
quante sono le coppie nidifican-
ti! In figura le cartine, per sempli-
cità, sono solo 3: due iniziali e la
sintesi finale, ma questa si ottiene
con i dati di tutte le cartine com-
DELLA NATURA
pilate che, come abbiamo visto,
Fig. 3 dovrebbero essere almeno 8.
P.S. Per approfondimenti sull’arti-
colo, potete scrivere all’indirizzo
re buoni risultati sarà necessario mail: scrivimi2020@libero.it
E BIRDWATCHING
Ma per iniziare si può incomincia- garantire almeno un sopralluo-
re da soli: impegnandosi nel ri- go a settimana e non meno di
conoscere il canto di due uccelli 8 in totale!
Fig. 4
comuni, sarà possibile compilare In questo periodo, i nostri due
una mappa sulla nidificazione amici nidificano e accudiscono i
delle due specie prescelte. Non loro rampolli. Per farlo hanno bi-
Fig. 2
Dai rumori della notte è difficile!
Si può iniziare con il fringuel-
sogno del nido e per fare il nido
hanno bisogno di un territorio
all’osservazione degli uccelli lo (Fringilla coelebs) (fig.2) ed il
merlo (Turdus merula) (fig.3) , en-
che garantisca loro disponibilità
di cibo per tutta la famiglia. Can-
trambi molto comuni anche nei tano soprattutto per segnare il
giardini e parchi in prossimità di proprio territorio e “dire” ai loro
I
zone abitate. simili che quella è loro proprietà
n una veglia alle stelle si può Preparare una tabella/griglia Iniziare la preparazione tra privata e non gradiscono intrusi!
inserire un’attività che farà gu- e annotare, nella riga specifica, gennaio e febbraio. Procurar- Per cui, occhio ai maschi: un sog-
stare ancor di più l’esperienza una crocetta per ciascuna volta in VOCI DELLA NATURA: vento; si le registrazioni dei versi dei getto osservato/sentito più vol-
notturna. Negli intervalli delle cui si sente un dato rumore… se il acqua, mare; fogliame; erbe, ar- due soggetti, entrambi buoni te nella stessa zona sarà di certo
testo e disegni di Giorgio Cusma
osservazioni dedicarsi all’ascolto suono è continuo scrivere “sem- busti; rumori non identificati; ecc. canterini (www.canti-uccelli.it). sempre lo stesso.
delle “voci/suoni” della Natura. pre”. (fig.1) GLI ANIMALI: insetti; uccelli not- Ascoltarli fino a identificarli sen- Il merlo inizia a nidificare a mar-
Ecco come fare! Attenzione al momento più silen- turni; mammiferi; rane e simili; za problemi: sono inconfondibi- zo, il fringuello ad aprile, ed en-
Mantenere il silenzio e concen- zioso della notte? versi sconosciuti…; ecc. li! Imparare anche a riconoscerli trambi concludono a giugno.
trarsi su tutti i rumori, vicini e I rumori che si potrebbero sentire: Poi la luce aumenta, le stelle dalle immagini. Sul campo: per localizzarli
lontani. Fare attenzione ai suoni SUONI DELL’UOM0: voci (par- scompaiono ed i rumori cambia- Ai primi di marzo scegliere un ASCOLTARE!!! Di ogni incon-
portati dal vento e a quelli della lare); versi (gridare, ridere, ecc.); no: aumentano quelli dell’uomo percorso di un paio di Km in una tro, segnare sulla carta: posizio-
Natura più prossimi: registrare i musica; automobili, traffico; bar- e aumentano i canti degli uccel- zona, in cui realizzare l’indagine, ne e attività, indicando ciò che
dati sul Q.d.C. che; treno; campane; ecc. li: pura e sana melodia! meglio se ricca di più ambienti: l’amico pennuto stava facendo,
A questo punto ci si può dedica- giardini, parchi, ambienti coltivati usando simboli particolari (co-
Fig. 1 re al birdwatching, osservazione o boscaglia con radure. me quelli suggeriti in fondo del-
degli uccelli, ma dopo una notte Procurarsi una cartina al 5000 la fig.4) che possono anche venir
di veglia forse non è il caso! Ecco dell’itinerario prescelto, o fo- inventati o aggiunti dall’osserva-
alcune note sul come si fa! tocopiarne una al 25000 ed in- tore.
Sono necessari: un binocolo ed grandirla, aggiungendo tutti i Settimana dopo setti-
AVVENTURA
un manuale per il riconoscimen- particolari che possono servire mana le carte (fig.4),
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to degli uccelli (… o una persona come pratici riferimenti. (una per ciascuna spe-
esperta che possa aiutare nella Dalla metà di marzo si può par- cie: M sta per merlo!)
scoperta!). tire con le visite. Per ottene- si arricchiranno di da-
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play
un argomento è di appendere
PLAY IN ASCOLTO
in sede qualche tempo prima un L’AIA DELLA FATTORIA iali di correre in giardino, ai polli
foglio di carta, su cui gli Scouts È divertente e insegna agli e alle oche di andare dapper-
possono segnare i temi che vor- Scouts i gridi degli animali do- tutto, pensa che i pulcini nuoti-
rebbero trattare). mestici. no come anatroccoli e ne porta
Dopo uno o due dibattiti i ragaz- Il Capo racconta la storia di una una nidiata allo stagno col risul-
zi prenderanno maggior con- visita a una fattoria, dopo aver tato che annegano tutti, fa uscire
fidenza e saranno in grado di prima diviso gli Scouts in grup- i cavalli dalla scuderia, libera le
esprimersi correttamente. pi di differenti animali da cortine tortore dalle gabbie, spaventa i
C
Questa attività ha anche lo sco- (anche uno solo Scout per ani- tacchini e le galline faraone ecc.,
ontinua a piacerci l’idea di po di familiarizzare i ragazzi con male, se si arriva a trovare abba- insomma mette tutta la fattoria a
utilizzare gli spunti di Ba- DIBATTITI E FINTI PROCESSI terminata tesi, ed un secondo la corretta procedura usata nel- stanza animali). soqquadro.
den – Powell relativamente Un buon modo per trascorre- oratore preparato a svolgere un le assemblee pubbliche: come Ogni volta che viene menziona-
ai giochi ed alle attività giocose re una serata al campo (o in se- punto di vista diverso. presentare una mozione, ap- to un animale, gli Scouts che lo
nei luoghi e nelle modalità più de, specie d’inverno) è di tenere Dopo i primi due interventi, il poggiarla, presentare un emen- impersonano fanno il grido se-
disparate. un dibattito su un qualsiasi argo- presidente chiederà agli altri damento, rispettare le decisioni riamente e nel modo migliore
In questa puntata della rubri- mento di attualità. presenti di esporre uno dopo del presidente, votare, propor- possibile.
di Picchio Volenteroso - disegni di Riccardo Donatone
ca abbiamo voluto “giocare in Il Capo reparto o un capo pattu- l’altro la loro opinione. re un voto di plauso al presiden- Alla parola “fattoria” tutti grida-
ascolto”. glia farà da presidente della di- Alla fine metterà ai voti la pro- te ecc. no il proprio grido.
Tutti i giochi sono fedelmente scussione. posta, per alzata di mano, con- Variante: La parte dell’asino e dell’oca de-
ripresi da “Giochi Scout” scritto Egli deve predisporre le co- tando prima i voti favorevoli e invece di un dibattito, per cam- vono essere riservate come pe-
da B.-P., edito da Nuova Fiorda- se in modo che vi sia un orato- quindi i contrari. biare si può tenere un finto pro- nalità a coloro che sbagliano.
liso e facente parte della collana re preventivamente preparato a All’inizio i ragazzi saranno più cesso. Si presta ad essere giocato al
“I libri di Baden -Powell”. presentare l’argomento, soste- restii a parlare, a meno che l’ar- Il Capo reparto o il capo pattu- fuoco di bivacco.
L’edizione che abbiamo uti- nendo una de- gomento scelto non li interessi glia in tal caso farà da giudice, Esempio di storia da racconta-
lizzato è la terza, risalen- talmente da costringerli ad usci- assegnando agli Scouts le par- re: Pierino, ragazzo viziato (non
te all’anno 1999. re dal loro riserbo (il modo mi- ti dell’imputato, dei funzionari è uno Scout), per ristabilirsi da
gliore per scegliere di polizia, dei testimoni, dell’av- una malattia viene inviato
vocato difensore, della pubbli- dai genitori un po’ rim-
ca accusa, del presidente della bambiti che strave-
giuria e (se vi sono abbastanza dono per lui a stare
Scouts) della giuria. dalla zia alla fatto-
La procedura di un tribunale va ria (la descrizione
seguita più da vicino possibile: per invitare Pierino dà
ognuno deve imparare le pro- una prima “sventagliata”
prie prove, le arringhe e i con- di animali).
trointerrogatori, secondo le Il primo giorno Pieri-
proprie conoscenze e la propria no eccitato si sve-
immaginazione. Naturalmen- glia presto prima
te l’imputato non è riconosciuto degli zii e visita i
AVVENTURA
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non riesce a provare la colpevo- sando disastri.
lezza alla giuria. Permette ai ma-
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topo di biblioteca di questa storia la mia scrittu- «La storia di Anita Lasker ci mo-
ra, restando il più fedele pos- stra come la persecuzione contro
SUONANDO
sibile, come era giusto che ebrei, dissidenti politici, omoses-
fosse, alla storia della prota- suali, zingari, sia stata resa possi-
gonista, e allo stesso tempo, bile a piccoli passi, sopruso dopo
renderla fruibile alle ragazze sopruso, nell’indifferenza dei più.
SUL FILO
e ai ragazzi che avrebbero Opporci alle ingiustizie, alle per-
letto. Non è stato un com- secuzioni anche quando non ci
pito facile, spero di esser- colpiscono direttamente, o ven-
ci riuscita. Quella di Anita gono fatte passare come azioni
Lasker è una storia straor- che mirano a tutelare una par-
Suonando sul filo siche inquiete dell’orchestra del- Lasker-Wallfisch, una delle ultime dinaria, pur nella dispera- te della cittadinanza a danno di
le ragazze detenute. La presenza sopravvissute ad Auschwitz, gra- zione e nell’ingiustizia da un’altra, è una responsabilità che
Autrice: Cristiana Pezzetta
della musica in un non-luogo co- zie alla musica del suo violoncello cui è scaturita». dobbiamo assumere anche oggi
Illustratore: Jean Claudio Vinci me un campo di concentramen- e alla sua presenza nell’orchestra – Perché leggere Suo- e sempre. Alla fine della Secon-
Editore: Paoline to è sicuramente un elemento delle ragazze. L’autrice, con paro- nando sul filo? da Guerra Mondiale venne istitu-
dei bisbigli dei passeggeri e i ru- giate nella disperazione. non essere indifferenti e di non re molto dalla natura». te riporta al cuore un momento zioni estreme un baluardo contro
mori del traffico; nel bosco udi- Suonando il Filo, scritto da Cri- dimenticare, mai. –Come è nata l’idea del roman- del nostro passato, fare memo- la disperazione e l’annientamen-
remo i cinguetti acuti e i frusci stina Pezzetta e illustrato da Je- zo? ria corrisponde invece a un’a- to dell’umano».
delle fronde e i fischi del vento; an Claudio Vinci per edizione «Ho incontrato la storia di Ani- zione collettiva che chiede la – Hai mai suonato il violoncel-
Ad Auschwitz… sentiremo le mu- Paoline, racconta la vita di Anita ta Lasker grazie alla sua autobio- partecipazione e la responsabili- lo?
grafia, che si intitola Ereditate la tà di ciascuno. Anche questa in- «No, per scrivere però il libro e
verità, pubblicato da Mursia Edi- tervista è fare memoria perché cercare di capire le emozioni che
tore, che ho letto decine e decine mette in relazione contesti diffe- il violoncello suscita in chi lo suo-
tissimo camminare nella pineta le ragazze e i ragazzi, ma anche nato mappe, strade, misurato rogarci, a parlarne». to. È stato un incontro luminoso,
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Ecco cosa ci ha detto che occupa un’area molto estesa per gli adulti, sia di vitale impor- distanze tra le città, ascoltato mu- –Qual è il messaggio che il li- abbiamo lavorato insieme e mi
durante la nostra piacevole del quartiere in cui vivo, alle por- tanza tornare a ristabilire un le- sica. Avevo una grande responsa- bro vuole donare a chi lo leg- ha accompagnato anche in alcu-
chiacchierata… te di Roma, una parte delle mie game profondo, fatto di ascolto bilità: quella di mettere a servizio ge? ni incontri con ragazze e ragazzi».
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MA COME
non usa le parole giuste. Vi basti non stuprare, è un ulteriore edul-
ascoltare i TG o leggere i giornali corazione del fatto, un altro gesto
quando, per esempio, narrano di di indulgenza verso lo stupratore.
un qualche fatto politico, parlano 4. E, per concludere, l’appellati-
PARLIAMO!?
di immigrati, raccontano di fatti di vo amichetto: implica che le vit-
cronaca… A seconda di chi scri- time conoscessero intimamente
ve, della sua opinione o ideolo- lo stupratore, suggerisce che ci
gia politica, la narrazione di quel fosse complicità e che in una si-
singolo fatto può essere stravolta tuazione d’alterazione dovuta al
e, se non sappiamo andare oltre bere non potesse che finire così.
o non ascoltiamo con spirito cri- E lui resta sempre e solo un ami-
tico, rischiamo di prendere fischi chetto e non uno stupratore.
Per cambiare la società, per fiaschi!
Eclatanti sono alcuni articoli che
Senza giudizi e in modo oggetti-
vo avrebbe potuto scrivere: “Ap-
basta ascoltarsi… parlano di violenza di genere, a profitta delle coetanee a una
s
verso un giudizio di “comodo”. ce, cambia il soggetto e vi sono
ei una donna con le palle! come parliamo, Partiamo da uno in particolare, di allusioni: l’idea che ci facciamo
Sei un maschiaccio! rappresenta chi sia- citare bene? Una ra- una notizia di luglio 2020. dei fatti cambia totalmente.
"UN PROGETTO SOCIALE DI
Piangi come una femmi- mo! E purtroppo mol- gazza non può costruire “Ubriache fradicie al party in L’uso delle parole determina
SENSIBILIZZAZIONE CONTRO LA
nuccia! te di queste frasi sono oggi un angolo di Squadri- spiaggia, due quindicenni vio- come percepiamo e viviamo il
VIOLENZA DELLE PAROLE"
Questo non è un gioco da fem- considerate normali perché en- glia solido e funziona- lentate dall’amichetto” mondo che ci circonda! E chi la-
mine/maschi. trate nel quotidiano. le? Un ragazzo non può Già la costruzione del titolo fa vora con le parole sa come mo- Ecco il link:
Sei acida, hai il ciclo? Bisognerebbe eliminarle dal no- piangere o sentirsi ferito e una ra- puntare il dito verso le due ra- dificare questa percezione. E noi https://paroleostili.
Stai zitta! stro linguaggio! Sono insidiose gazza non può essere arrabbia- gazze e non verso il presunto dobbiamo andare oltre, imparan- it/?fbclid=IwAR1Tckr-
Sicuramente l’ha data a qualcu- perché stereotipi che presup- ta con o senza ciclo, esattamente amichetto: la costruzione della do a leggere e ascoltare con spi- bpH82CY8QxRrLvcwLzHKGuZ-
no! pongono che, per esempio, le come accade ai ragazzi? proposizione usata dal giornali- rito critico. MELtorjzLBuq0fZajh_l5207btqdc
Non sei capace.. donne siano inferiori agli uomini. Come fare per cambiare le co- sta conduce i lettori esattamente Può sembrare difficile, ma non
Sei fortunata ad avere un ragaz- O che ci siano lavori da “maschi” se? Facile: ascoltare! Ascoltiamo a quell’idea e lo fa in maniera de- demordiamo: ascol-
zo/marito che ti aiuta in casa! e lavori da “femmina”, che un uo- quello che diciamo, come parlia- liberata: tiamo gli altri e
Fai il mammo? mo non possa piangere (il ma- mo. 1. La frase inizia con un paio di ascoltiamo noi
Auguri e figli maschi! schio è forte, dicono) e che una Ascoltare ci farà capire se il nostro aggettivi tesi a screditare le due stessi. E poi
L’avrai provocato! Cosa indos- donna non possa arrampicarsi (la linguaggio (e quello degli altri!) è ragazze, ubriache fradicie. Nella cambiamo lin-
savi? donna è debole, dicono)… Sono, esclusivo o inclusivo. Ascoltare ci nostra mente si forma l’immagine guaggio e
Z*****a! T***a! P*****a! insieme ad altre, frasi pericolose insegnerà a parlare, che ci inse- di due quindicenni che non sono facciamolo cam-
perché creano delle differenze gnerà a fare, che ci porterà a cam- capaci di intendere e volere, il let- biare agli altri. So-
Alzi la mano chi non ha mai senti- che, a loro volta, creano dispari- biare il mondo. tore già le vede disinibite per ef- lo così riusciremo a
to una di queste frasi almeno una tà, potere e violenza. No, non è affatto facile, perché fetto dell’alcool. combattere le diffe-
volta nella vita. Accade anche nei nostri Reparti: queste frasi le dicono i nostri ami- 2. Il party in spiaggia è un ulterio- renze e, citando un
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Probabilmente nessuno lo farà. perché siamo convinti che la pio- ci, i genitori, gli insegnanti... forse re strizzata d’occhio al lettore ti- certo B.-P., rendere il
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Perché tutto questo scalpore, vi nieristica sia una tecnica da ma- anche capi e AE! po che vede nei party pericolosi mondo un po’ migliore di
chiederete. schi e l’espressione da femmine? Chi lavora con il linguaggio e contesti di perdizione. come lo abbiamo trovato!
È semplice: il nostro linguaggio, Un ragazzo non può cantare o re- la comunicazione, poi, spesso 3. L’uso del verbo violentare, e
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l’ultima dei caimani