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Luciano Berio

UN RE IN ASCOLTO
AZIONE MUSICALE IN DUE PARTI
LIBRETTO DI ITALO CALVINO

PERSONAGGI

Prospero basso-baritono
Regista tenore
Venerdì recitante
Protagonista soprano
Soprano I soprano
Soprano II soprano
Mezzosoprano mezzosoprano
3 cantanti tenore, baritono, basso
Infermiera soprano
Moglie mezzosoprano
Dottore tenore
Avvocato basso
Pianista

Prima rappresentazione:
Salisburgo, Großes Festspielhaus
8 agosto 1984

Regista Kim Begley tenore


Venerdì Claudio Desderi recitante
Protagonista Kathryn Harries soprano
Sorano
Dottore Brad Cresswell tenore
Berio: Un re in ascolto - parte prima

PARTE PRIMA
ARIA I (Prospero) (imitando il regista)

Il sipario si apre lentamente quando l’orchestra Silenzio, silenzio.


comincia a suonare. Sulla sinistra della scena una fra poco in questa
sezione di palcoscenico in penombra. A destra la notte magica
stanza di Prospero. All’alzarsi del sipario Prospero si giungerà
ha appena ricevuto un messaggio da un fattorino all’azione
che si allontana rapidamente. Appartato e assorto il e tu -- e tu…
Mimo osserva Prospero. e tutti…
(imitando il regista)
PROSPERO e tutti tratterranno
(come sognando, ora “lontano” ora “vicino” -- con il fiato
improvvisi soprassalti) mentre una coppia
non curante
Ho sognato un teatro, un altro teatro, walzeggia sulla
esiste un altro teatro, corda tesa
oltre il mio teatro, come se non ci fosse
un teatro non mio che pur io conosco, morte
io ricordo, o speranza di cadere
ossia io ricordo d’aver dimenticato e il po -- e il po...
solo questo (molto espressivo)
un teatro dove un io che non conosco canta. e il povero vecchio
Canta la musica che non ricordo ha paura
e che io adesso vorrei cantare e il povero vecchio
non ricordo... ha paura,
e tutti si faranno
La sezione di palcoscenico si illumina a poco a
beffe
poco. Entrano tre ballerini, tre cantanti con un pia-
delle sue rughe
nista, il regista, lo scenografo con alcuni assistenti,
e gli tireranno la
la sarta, alcuni acrobati, una signora da segare
barba
in due, un clown e una figura esotica e ripugnante
(Impaziente)
(Venerdì).
mentre lui l’altro..
PROSPERO mentre lui l’altro
.raccoglierà tutte le
Non ricordo cosa ho sognato,
armi della seduzione
ma solo il vuoto che quel sogno m’ha lasciato,
coniugando la faccia
il vuoto in me,
coraggiosa di un
quel vuoto da cui vengono i suoni
eroe
e che ora tace.
con la bellezza di
DUETTO I (Regista e Venerdì) quella figura,
la for-- la for…
Il palcoscenico è in piena attività: si sta provando (aggressivo)
uno spettacolo. La scena è un’isola. Tutti fanno la forza magica d’un
qualcosa mentre il regista prova con Venerdì, che ha riso…
la forza magica d’un
VENERDÌ REGISTA riso
(cercando le parole (correggendo Venerdì) con quegli occhi
pieni di desiderio.
intimidito) una bocca fatta per
Silenzio… silenzio… baciare

1
Berio: Un re in ascolto - parte prima

in mano un costume che dove la senso della


indosserà dopo. nostra vita vita
con quelle guance (enfatico) è al riparo della il
fresche e-- e-- -- Ecco, ecco... cambiata tempesta. mormorio…
Il mormorio
della foresta…
ecco, lui è il padrone VENERDÌ 3 CANTANTI
e forse ha inizio il Fra poco in questa La natura propizia
suo trionfo. notte magica degli
Forza fantasmi che si aggiungerà uomini
avete insidiato all’azione e delle cose
la sua vita, e tutti tratterranno il ci rassicura
indicategli ora la (impaziente)
Silenzio, silenzio... fiato e noi ci arrendiamo
strada. mentre un coppia al silenzioso
noncurante dissolversi
walzeggia su del mare.
silenzio, silenzio, una corda tesa
il ferito piange come se non ci
mentre il clown fosse morte
raddoppia il senso di Oh, oh...
o speranza di
quello che fa. Oh... cadere.
(ironico)
oh come ridono... REGISTA
Oh, oh,
Dove la nostra vita…
(enfatico)
oh come ridono i bambini... PIANISTA
Dove la nostra vita è
cambiata…
I bambini e il povero
i bambini.. vecchio ha paura
e tutti si faranno
(tossisce) beffe
(enfatico) delle sue rughe
Ehi, ombra della e gli tireranno la
madre barba
svegliati nella (zittisce perentoriamente mentre lui, l’altro
tempe... Venerdì) raccoglierà tutte le
armi della
seduzione.
REGISTA
Il palcoscenico è un caleidoscopio di azioni. Il regi- (al pianista)
sta continua a provare con Venerdì e con i 3 cantanti
accompagnati dal pianista (che accenna con la voce Mi guardo indietro
alla parte di una cantante assente). mentre il sole scende…
Ecco, lui è il
padrone
PIANISTA 3 CANTANTI REGISTA e forse ha inizio il
Mi guardi Ma noi In questo suo trionfo.
indietro in questo luogo Silenzio. Il ferito
mentre il luogo piange
sole scende tranquillo mentre ilo clown
dietro e solitario raddoppia
quell’isola godiamo il al riparo…
2
Berio: Un re in ascolto - parte prima

il senso di quello Ascolta quanti terrori


che fa. ci minacciano nella notte…
Oh come ridono i
bambini Entra un giovane soprano per un’audizione, col suo
quando i tamburi pianista. Il regista interrompe bruscamente la prova.
rullano Prospero si fa loro incontro con premura. Le azioni
e la bella signora è sul palcoscenico si calmano.
segata in due. Audizione I (Soprano, Regista, Prospero)
Entra il coro con le parti in mano. Il registra
mostra loro la posizione) SOPRANO
Mi guardo indietro
VENERDÌ 3 CANTANTI mentre il sole scende
Ehi, ombra della Ma noi dietro quell’isola
madre in questo luogo dove i nostri affetti sono cambiati.
svegliati nella tranquillo Un letto è vuoto, Prospero,
tempesta e solitario la mia persona è mia
mostraci che il godiamo il senso della forse nessuno conoscerà
mondo concreto vita la fiamma
che noi amiamo al riparo della che mi brucia nel buio.
è tutta roba tempesta. Il tutto di te
immateriale Il mormorio della è parziale, Prospero,
e che tutto il resto foresta il tuo bisogno di amare
dall’altra parte del la natura propizia degli non si incontrerà
muro uomini mai con me.
è silenzio… e delle cose Io sono io
Oh quale autorità ci rassicura per scelta, adesso
dà all’esperienza e noi ci arrendiamo sono solo me stessa.
la sua sorpresa? al silenzioso La mia lingua tace,
dissolversi il mio linguaggio è mio.
del mare. Addio.

Il regista continua a provare infaticabile. Dà spetta- REGISTA


colo dimostrando egli stesso i gesti da compiere e (correggendo enfaticamente il soprano)
le posizioni da assumere. Può dire ogni tanto dei sì
e dei no e così a tempo di walzer. Prospero lascia Addio!
la stanza e fa il suo ingresso sul palcoscenico,
pensieroso e assente. Il mimo lo conduce attraverso SOPRANO
i diversi aspetti dello spettacolo in prova. Il regista (come il regista)
continua a provare con Venerdì, i 3 cantanti, il
pianista, il coro e un messaggero che deve imparare Addio!
come consegnare rapidamente un messaggio.
PROSPERO
CORO (correggendo il soprano dolcemente)
Che silenzio.
Addio!
Nuovi presentimenti
dopo nove anni di potere
SOPRANO
lassù pronta a distruggere
c’è un’armata di nuvole. Addio!
Più scuri gli scogli.
Le acque si increspano. REGISTA
Più cupe ondeggiano Addio!
le cime degli alberi
3
Berio: Un re in ascolto - parte prima

SOPRANO, REGISTA, PROSPERO REGISTA


(a tre) Tu dicevi che il re si confida solo con un servi-
tore
Addio!
che è come un animale: brutto e sordo.
Il pianista si allontana con un gesto di stizza, trasci-
nando con sé il soprano. PROSPERO
Forse, ma è anche una creatura delicata e invi-
Duetto II (Regista e Prospero) sibile,
che è soggiogata dall’immaginazione del re,
REGISTA che canta.
Dove siamo adesso? È una voce fra le tante che solo lui ascolta.
Tu dicevi che tutto comincia all’improvviso
e che c’è subito tanta agitazione. REGISTA
Non solo. Tu dicevi che i servitori informano il
PROSPERO re
No, io pensavo a un silenzio come fosse che la regina lo tradisce,
un’attesa. e che il suo regno è in pericolo.
L’attesa del canto.
PROSPERO
REGISTA Forse non è un sogno, i fatti sono sottili come
E dopo dicevi che il silenzio è riempito dalla soffi.
voce Sento dei passi!
come se dentro alla musica ci fosse un silenzio
che vuol farsi udire. Sulla scena tutti prestano attenzione a Prospero e al
Regista.
PROSPERO
REGISTA
Forse, ma udire e ascoltare non sono la stessa
cosa Ma tu dicevi anche di un coinvolgimento gene-
Io vorrei che questo teatro potesse contenere rale,
l’ascolto come fosse una tempesta.
in tutte le sue forme.
PROSPERO
REGISTA Forse una tempesta, o una rivoluzione, ma
Solo il desiderio d’udire apre l’orecchio. pacifica,
E tu cercavi una voce di donna che canta come in un sogno. Non so.
un’aria
su una scena che è come un labirinto. REGISTA
E lo spettacolo è la storia di un re che tende Una tempesta che rende drammatico l’intero
l’orecchio. universo?
È come un’isola deserta, come un teatro vuoto.
Teme una congiura, tende l’orecchio ad ogni PROSPERO
rumore. Con un personaggio che possa visitare altre
menti...
PROSPERO tante menti diverse.
È un re che ascolta con le orecchie degli altri.
Quando ascolta coi propri orecchi, La sarta prova costumi diversi. Venerdì indossa con
cogliendo l’eco del palazzo, nulla lo rassicura. impaccio il suo costume.
Non ha orecchi per un lamento che viene dalla
prigione.
Ode, ma non ascolta.
È solo, ti ricordi?
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Berio: Un re in ascolto - parte prima

Concertato II con figure (Pianista, Venerdì, 3 CANTANTI


Regista, 3 Cantanti, Coro) Che silenzio!
Il regista riprende a provare con Venerdì, coi 3 can-
tanti, coi 3 ballerini, gli acrobati, il coro, la signora
VENERDÌ
segata in due, un messaggero, il clown. Immobile, Ehi, ombra della madre,
Prospero segue la prova di questo spettacolo indeci- svegliati nella tempesta,
frabile. mostraci che il mondo concreto
che noi amiamo
è tutta roba immateriale.
PIANISTA Silenzio, silenzio. Eccetera.
Mi guardo indietro…
CANTANTE (tenore)
VENERDÌ Che silenzio!
Fra poco in questa
notte magica VENERDÌ
si giungerà all’azione (fra sé, quasi incomprensibilmente, come studiando
e tu… la parte)
PIANISTA Fra poco in questa notte magica
Mentre il sole scende… si giungerà all’azione,
e tutti tratterranno il fiato,
VENERDÌ mentre una coppia noncurante
walzeggia su una corda tesa.
e tu… Lassù, pronta a distruggere
REGISTA c’è un’armata di nuvole.
E tutti… E il povero vecchio ha paura.
E tutti tratterranno il e tutti si fanno beffe di lui,
fiato delle sue rughe e gli tireranno la barba.
mentre lui, l’altro
(a Venerdì, gridando) (si toglie il copricapo)

Ma cosa fai là in Fra poco questa notte magica,


mezzo? eccetera…
mentre lui, l’altro Mentre una coppia solitaria
raccoglierà tutte le walzeggia su una corda tesa.
armi della Eccetera.
seduzione…
Ecco lui è il padrone (si siede a terra)
e forse ha inizio il suo £ CANTANTI
trionfo.
Forza fantasmi che Nuovi presentimenti
avete insidiato la sua dopo nove anni di potere…
vita,
indicategli ora la CORO
strada… Fra poco in questa notte magica
(A Venerdì, impaziente) si giungerà all’azione;
oh!
Eccetera!
Ora il regista prova diverse posizioni del coro e di VENERDÌ REGISTA
un messaggero che deve imparare come consegnare (come un suggeritore)
velocemente un messaggio.
Fra poco in questa Fra poco in questa
notte magica notte magica
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Berio: Un re in ascolto - parte prima

si giungerà si giungerà (“Serenata”)


all’azione all’azione
e tutti tratterranno il e tutti tratterranno il VENERDÌ
fiato fiato Silenzio, il tempo piange,
mentre una coppia mentre una coppia mentre il clown
noncurante… noncurante… raddoppia il senso
di quello che fa.
(infastidito) Oh, come ridono i bambini
Su!--sì--sì--sa--no! quando i tamburi rullano
CORO e la bella signora è segata in due!
Nuovi presentimenti Silenzio,
dopo nove anni ehi, ombra della madre,
di potere… silenzio,
Così!--sì!--sì!--su!-- svegliati nella tempesta,
sa!--sa!--sì mostraci che il mondo concreto
3 CANTANTI che noi amiamo
è tutta roba immateriale,
Nuovi presentimenti e che tutto il resto
dopo nove anni di dall’altra parte del muro
potere. è silenzio.
Più scuri gli scogli.
Prospero rientra nella sua stanza.
CORO
Oh quale autorità
Le acque si increspano.
dà all’esperienza la sua sorpresa?
3 CANTANTI Aria II (Prospero)
Dopo nove anni di
potere Sul palcoscenico stanno provando un “effetto mare”
con lunghe strisce di stoffa blu.
REGISTA, 3 CANTANTI E CORO
È finita la festa PROSPERO
È così, sì, è così, (assorto e lontano)
sì, siete spiriti Mentre l’azione lenta-
nell’aria. mente si calma, il mes- I suoni arrivano al porto, al teatro,
Sì, nell’aria, saggero porta messaggi all’orecchio,
sciolti nell’aria, a tutti. Il regista è vicino al grande porto del teatro orecchio.
sì così svaniranno. a Prospero, immobile; Io sto nel punto da dove i suoni irradiano
svaniranno le torri, clown, acrobati e bal- per raggiungere il porto.
i palazzi sontuosi, lerini ripetono, sempre Io sto qui a orecchio teso e ascolto l’orecchio
i templi, più lentamente, i loro teatro.
e questo immendo numeri. Qui tornano i suoni partiti da qui
mondo: in questo stesso momento.
svaniranno senza Il mio orecchio teso accoglie quei suoni
traccia, Spari dietro la scena. all’arrivo:
come un sogno. Venerdì è terrorizzato. diversi da com’erano partiti.
Sono i suoni con in più l’ascolto dei suoni.
Spari e sirene dietro la scena. Venerdì si avvicina, Cerco qualcosa che mi viene detto fra i suoni
agitato, al proscenio col copricapo in mano. Si e ch’io non so se devo aspettare
rivolge a tutti, come chiedendo attenzione. con desiderio o con paura.

6
Berio: Un re in ascolto - parte prima

Sul palcoscenico entra un’altra cantante per un’au- Tu pensavi.


dizione. Il regista interrompe la prova. Io pensavo che il mio regno è in pericolo.
Audizione II (Mezzosoprano) Nella tempesta, nella rivoluzione.
Dove sono?
Prospero ascolta l’audizione. È immerso nei suoi Sono qua.
pensieri. Un fattorino gli porta un altro messaggio. Dov’è?
Cosa?
MEZZOSOPRANO Mi sfugge...
Oh notte grave immensa chiara, Tu pensi.
guarda il nostro vascello: Mi perdo.
la sua scia rimane intatta Forse questo perdersi è trovarsi.
sul mare e sul silenzio. Forse è già venuta la fine.
Gli occhi guardano altrove, Prospero. Forse è già calato il sipario e le luci si
La mia bussola è mia. spengono.
I marinai nostalgici non sanno Tu pensavi.
in quali acque io navigo
sola, da sempre. (esce)

MIMO
Il mezzosoprano esce. La prova è finita. Il palco-
scenico si vuota lentamente. Restano solo il mimo e (esce)
Venerdì immersi nella luce blu marina. Aria III (Prospero)
Duetto III (Venerdì, Mimo)
Prospero è sempre solo nella sua stanza. È inquieto.
L’uno di fronte all’altro, il mimo e Venerdì danno Sulla sezione di palcoscenico luci di servizio.
vita ad uno spettacolo: una parodia del precedente
PROSPERO
scontro tra Prospero e regista (Duetto II). Con
grazia malinconica il mimo mima le risposte di Pro- C’è una voce nascosta tra le voci
spero e le immagini suggerite da Venerdì. che appare e scompare.
Io la sento alle volte nettissima,
VENERDÌ e poi si perde.
Tu dicevi, Tu, dice, oppure io, dice,
Io pensavo. ricordati io ricordo il ricordo,
Tu dicevi che c’è tanta agitazione. dice, ma non voglio ricordare
Io pensavo ad un silenzio. quel ricordo che affiora.
Tu dicevi che c’è anche un re che ascolta le Forse non è il ricordo ma l’attesa,
voci di sottoterra. il momento della fine che attende
Tu pensavi ch’è solo. la mia fine, la tua,
Tu dicevi. muori, tu muori dice muoio, io muoio.
Io dicevo. C’è una voce che parla di me,
Io dicevo che parla con un animale esotico e seppellita fra le voci,
ributtante come me. dentro di me, dentro l’ascolto,
Tu dicevi. che dice muori, dice, io ho paura.
Io dicevo.
Tu pensavi a una creatura delicata e invisibile. (Prospero viene colto da malore e si accascia)
Io dicevo. Sipario lento.

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Berio: Un re in ascolto - parte prima

PARTE SECONDA
Duetto IV (Regista, Prospero) (si accascia di nuovo. Sembra dormente. Ogni tanto
sussulta e ascolta)
Sipario. Tutto (scena, luci, posizione di Prospero) è
come alla fine della Parte Prima. REGISTA
(Entra il regista) (guardandosi intorno)

REGISTA Su presto, su presto...


È stato un viaggio terribile da solo. CORO
PROSPERO (ancora fuori scena)
Adesso non siamo più una coppia. Addio, addio amici...

REGISTA REGISTA
Sembra ubriaco... Bisogna aiutarlo...
...su presto...
PROSPERO
(a Prospero)
E posso veramente credere di morire.
come stai?
REGISTA Non andargli vicino, sta molto male.
È improvvisamente lucido.
MOGLIE
PROSPERO Come sta?
Ariel! Dov’è Ariel?
REGISTA
(Entra il mimo) Sta male.
PROSPERO
CORO
Stai con me, Ariel,
Addio, addio amici, fratelli...
mentre faccio le valige,
e delizia la mia partenza col tuo primo atto
libero.
DOTTORE
Canta Ariel... Portatelo via, in ospedale...
dove sei?
Canta dolcemente INFERMIERA
dalle amare e pigre acque... Non lasciatelo qui... state indietro...

Concertato III (Prospero, Regista, Venerdì, DOTTORE


Soprano I, Infermiera, Mezzosoprano, Moglie, 3 Can-
tanti, Dottore, Avvocato, Coro) Siate calmi, vi prego!
Coraggio, mettiti seduto e respira,
Il mimo aiuta Prospero a sollevarsi, con gesti che respira finché ti scoppiano i polmoni, respira!
rivelano una consuetudine affettiva. Perdo la pazienza... respira...

PROSPERO REGISTA
...che c’è? Che c’è? Aiutate il malato... state calmi... intralciate il
Spirti fedeli, spiaggia sacra, lavoro...
venti e onde, e soli e stelle, state indietro... state calmi...
fate che si raggiunga lo scopo, amici... Dottore, parlagli, dottore, mettiti al lavoro...
lasciate quest’isola, amici...

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Berio: Un re in ascolto - parte prima

MOGLIE SOPRANO I, INFERMIERA, MEZZOSOPRANO,


Come sta? Non lo riconosco più! MOGLIE, DOTTORE, TENORE
... ce la farà...
AVVOCATO
Come sta? Può firmare? Siate pazienti! SOPRANO I
Solo lui sa il dramma che sta recitando nella
CORO sua testa,
(in scena) solo lui lo sa...
io non so chi canta e chi ascolta...
Addio, amici, fratelli, figli...
MOGLIE
SOPRANO I, INFERMIERA, MEZZOSOPRANO
Perché son qui in mezzo a tutta questa gente?
Calma, calma! Ha il solito bisogno di perdono...

MOGLIE TENORE
Non lo riconosco più! Calma! Portatelo via... ha perduto tutto ora.
Soffre, forse tutto è perduto.
TENORE
Come sta? calma! calma! La scena si riempie di strisce di stoffa bianca.

DOTTORE BARITONO, BASSO, AVVOCATO


Calma, calma! State calmi...

REGISTA BARITONO
O finisce sul fondo! Io non so se ci ascolta...

BARITONO, BASSO, AVVOCATO AVVOCATO, POI BARITONO E BASSO


È molto cambiato... come sta? Calma, calma! Pazienza, pazienza, non lasciatelo qui...

SOPRANO I CORO
Calma, calma! Addio fratelli, luci, polvere...
Bisogna porgere la mano a chi sta cadendo...
Come sta? DOTTORE, DOPO BASSO
Forse tutto è perduto...
BASSO, AVVOCATO
È molto cambiato... SOPRANO I
Io non so chi canta e chi ascolta.
TENORE, DOTTORE, BARITONO Forse è già venuta la fine...
Calma! ...cambiato...
La separazione fra la stanza di Prospero e il palco-
scenico si fa meno netta e gradualmente scompare.
CORO
Addio amici, addio luci... MOGLIE
Nessuna pietà!
DOTTORE
Vi garantisco che ce la farà! TENORE
Che ci sta a fare qui, vada via...
BARITONO, BASSO, AVVOCATO
Io non so che succederà... MOGLIE
Smascherarlo, svergognarlo!
9
Berio: Un re in ascolto - parte prima

DOTTORE VENERDÌ
No, no, no, no... Oh canta quella verde e remota Cockagne
dove scorrono fiumi di whiskey...
TENORE
Come sta? Come sta? INFERMIERA
È molto amato...
DOTTORE
State calmi, perdo la pazienza! No, no, no, REGISTA
no... Voleva censurare un atto...

CORO VENERDÌ
Addio luci, polvere, fatica... Oh canta leggero e brillante il distacco.

VENERDÌ SOPRANO I, MOGLIE, MEZZOSOPRANO, 3 CAN-


Pazienza, pazienza, i malanni non hanno TANTI, AVVOCATO, CORO
pazienza. Addio...
Cosa gliene importa alla febbre,
del teatro e del suo re. TUTTE LE VOCI (tranne Prospero e Venerdì)
Sirene d’ambulanza dietro la scena. Amici, figli, fratelli addio...
addio luci, polvere, fatica...
AVVOCATO
La scena si trasforma a poco a poco in una incon-
Meglio una firma qui.
trollata veglia funebre.
VENERDÌ SOPRANO I
Ma voi fate silenzio, tornatevene a casa, Addio!
non disturbatelo più
MEZZOSOPRANO
(come citando)
Non so come si fa,
Oh canta leggero e brillante il distacco. io non so chi canta e chi ascolta...

MOGLIE CORO
Un cancro in gola, cagnaccio blasfemo... Addio luci, polvere,
addio fatica,
VENERDÌ addio pozzo del tempo.
Oh canta senza ansia un re,
cioè lui, cioè noi, adesso, cioè sempre. SOPRANO I, INFERMIERA, MEZZOSOPRANO,
MOGLIE, TENORE, DOTTORE
SOPRANO I Come sta?
Come sta?
SOPRANO I
VENERDÌ Dove sono?
Cotto d’amore e d’ansia,
tremando penosamente prende il silenzioso MEZZOSOPRANO
passaggio... Io non so chi canta e chi ascolta.
Lo senti?
TENORE
Ha perduto tutto... VENERDÌ
Dove sono? Forse è già venuta la fine,

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Berio: Un re in ascolto - parte prima

forse il sipario è già calato... non le pieghe dell’orecchio conchiglia di


ricordi.
TUTTE LE VOCI (TRANNE VENERDÌ ) Il mio regno è una distesa impalpabile,
Come sta? e il ponte-fiume di musica che vola,
il mare di musica quando si stacca dalle rive,
VENERDÌ dalle corde che vibrano, quando approda e fa
vibrare.
E le luci si spengono...
addio... addio amici, addio figli, fratelli, Entra la protagonista. È una superstite: il suo
addio luci, polvere, fatica... costume è stracciato. la scena è immobile.

CORO Aria V (Protagonista)


Addio amici, addio polvere...
PROTAGONISTA
VENERDÌ Mi guardo indietro
mentre il sole scende
Addio padrone mio,
dietro quell’isola
addio pozzo del tempo addio,
dove la nostra vita
specchio del suono,
è cambiata.
eco dei gesti.
(a Prospero)
Air (orchestra sola) Un letto è vuoto, Prospero.
La mia persona è mia.
Prospero è ora in mezzo alla scena, troneggiante su Forse non conoscerai mai la fiamma
una poltrona, come un re triste. che mi ha bruciato, sola,
nel buio.
Entra un altro soprano per farsi ascoltare. Le fanno Il lutto di te è incompleto, Prospero.
indossare a forza un costume. Sulle spalle di Pro- La mia volontà è mia.
spero viene posto un manto regale. Il tuo bisogno di possedere
Audizione III (Soprano II) non s’incontrerà più con me.
Oh notte grave immensa e scura,
SOPRANO II nascondi quell’inutile vascello:
la sua scia non ha più senso,
Oh notte grave, immensa e chiara
né sul mare, né sul silenzio.
guarda il nostro vascello.
La sua scia rimane intatta (a Prospero)
sul mare e sul silenzio.
Un volto piange il nulla, Gli occhi guardano altrove, Prospero.
la mia coscienza è mia... La mia bussola è mia.
I marinai nostalgici non sanno
Due armigeri portano via il soprano come una in quali acque ho navigato
regina colpevole. sola, da sempre.
Un suono irritante, Prospero,
Aria IV (Prospero)
la mia voce è mia,
la meraviglia è spenta, Prospero,
PROSPERO
il mio teatro è mio.
Dietro i suoni. I suoni hanno un rovescio. Il mio canto è pianto per te, Prospero,
Mi trovo dentro il suono perché sono io che lo il tuo canto è in fondo al mare,
spingo. più in fondo di quanto sia mai sceso lo
Vola, sollevati onda, nuvola passa, scorri scandaglio.
fiume: Addio!
sono io il padrone di questo fiume che scorre.
Il mio regno non si vede né si tocca, (esce)
non è le tavole di questo palcoscenico,
né la polvere sospesa del cono di luce bianca,
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Berio: Un re in ascolto - parte prima

Concertato IV (Soprano I, Mezzosoprano, Regista, Il mimo esce. I 3 ballerini tentano impacciati un


Baritono, Soprano II, Moglie, Tenore e Basso, Infermiera, passo di danza come per distogliere Prospero dai
Dottore, Avvocato, Coro) suoi pensieri.
La “folla” intorno a Prospero esplode eccitata. Aria VI (Prospero, Coro)

CORO PROSPERO
Ascolta, ascolta! C’è una voce nascosta fra le voci
nascosta nel silenzio, nel rovescio, nel fondo,
La scena si calma. A poco a poco tutti si tolgono il nel profondo, nel fondale di tela, nel giardino
costume e lasciano lentamente il palcoscenico. di notte, nel bosco, nel lago,
SOPRANO I, MEZZOSOPRANO, REGISTA, BARI- nel riflesso dell’acqua fra le foglie il rovescio,
il rovescio dei suoni nell’ombra, il buio
TONO, SOPRANO II, MOGLIE, TENORE E BASSO,
illuminato
INFERMIERA, DOTTORE, AVVOCATO, CORO dalla voce l’ombra dove il ricordo non arriva
Una cosa perduta cerca un nome perduto, il non ricordo è un lago freddo e nero
forse tutto è perduto. la memoria custodisce il silenzio ricordo del
Addio, amici, addio figli, addio polvere. futuro
Ascolta! la promessa.
Addio fatica, addio pozzo del tempo. Quale promessa?
Ascolta! Questa, che ora arrivi a sfiorare
Addio, specchio del suono, addio eco dei col lembo della voce e spezza come il vento
gesti, pozzo del tempo, addio! accarezza
il buio nella voce il ricordo in penombra
Il mimo rivolge a Prospero i suoi gesti affettuosi. un ricordo al futuro.
SOPRANO I (Prospero muore)
(si avvicina a Prospero)
Addio!

(esce)

FINE DELL’OPERA

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