REGOLAMENTO
STATUTO AGESCI
Regolamento
metodologico
AGESCI
Regolamento metodologico
1. LA PROPOSTA EDUCATIVA E LA SUA UNITARIETÀ
Art. 1 – Modello educativo
Il metodo educativo utilizzato dall’Associazione è quello dello scautismo i cui principi fondamentali si trovano nell’opera di
Baden-Powell, sono attualizzati nello Statuto e nel Patto associativo e tradotti in un modello educativo maturato progressiva-
mente nell’esperienza dei capi. Essi sono perseguiti nelle varie branche in maniera adeguata all’età, rispettando i tempi di cre-
scita dei singoli e della comunità. Ad essi fanno riferimento i progetti educativi dei gruppi e le attività delle unità.
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
inserisce armonicamente nel program- ni propizie per esperienze forti di fede ne e di rielaborazione personale e
ma del branco e del cerchio e nelle e di ascolto della Parola. comunitaria, grazie alla parola che
diverse tappe della progressione perso- L’educazione morale conduce a ricono- illumina i fatti, le cose, i gesti, colle-
nale di ogni lupetto e di ogni coccinella. scere, accettare e interiorizzare quei gando ogni esperienza al suo signifi-
L’ambiente educativo nel suo comples- valori che, praticati, sono via per il rag- cato, per mostrare l’insegnamento
so, i rapporti positivi e il clima di gioia giungimento della felicità. che essa può offrire, per passare
tra adulti e bambini stimolano la cresci- Le celebrazioni sacramentali e i momenti dall’esperienza al concetto, proprio
ta nella fede; tuttavia, nel corso dell’an- di preghiera che coinvolgono tutto il attraverso l’efficace via del simbolo;
no, si programmano attività più specifi- reparto aiutano a condividere con gli • curare l’attenzione alle tre dimensio-
che di catechesi. Esse si pongono, di altri gioie e difficoltà e a vivere in una ni della vita cristiana: la dimensione
norma, come originale complemento dimensione di ringraziamento e di sem- profetica, educando alla capacità di
alla preparazione ai sacramenti dell’ini- plicità. ascolto della Parola di Dio, nella
ziazione cristiana che i bambini vivono In generale, tutto l’itinerario di fede del conoscenza della Scrittura e della
nella parrocchia e nella famiglia. Ciò reparto è ritmato dai tempi dell’anno Tradizione della Chiesa, attraverso la
non esclude la possibilità che l’itinera- liturgico come cammino privilegiato lettura sistematica dei libri biblici,
rio di fede in branco e in cerchio si rea- per la scoperta del mistero di Cristo, l’approfondimento tematico di alcuni
lizzi, a particolari condizioni, come per mettersi alla sua sequela e per temi biblici e teologici, il confronto
cammino di iniziazione cristiana. approfondire il valore dei sacramenti. con il Magistero della Chiesa; la
La metodologia della branca e la vita dimensione sacerdotale, educando
dell’unità offrono molteplici occasioni alla preghiera, personale e comunita-
per suscitare nel bambino e nella bam- ria, e alla partecipazione attiva ai
bina un’interpretazione religiosa e cri- sacramenti, nella consapevolezza che
stiana della propria esperienza: simboli- la liturgia è culmine e fonte di tutta la
smo e morale dell’Ambiente fantastico, vita cristiana; la dimensione regale,
il gioco, la vita nella natura, la fraternità educando a vivere il discernimento
della Famiglia Felice, l’impegno nella per seguire Gesù nelle concrete situa-
progressione personale e per le specia- zioni storiche dell’esistenza, e per
lità, le uscite e le vacanze di branco e scoprire e vivere la propria vocazione
cerchio, il rapporto con i capi, specifi- particolare facendo del servizio uno
che attività a tema, il racconto e l’e- stile di vita che rende testimoni
spressione, ecc. coraggiosi del Vangelo;
Alcuni spunti specifici appartengono • vivere la fedeltà a Dio e all’uomo:
alla tradizione del lupettismo e del coc- fedeltà a Dio nel trasmettere la sua
cinellismo cattolici: il riferimento alla Parola, senza compromessi e senza
figura di San Francesco, la spiritualità eccezioni, e fedeltà all’uomo nel
dell’“eccomi” per le coccinelle, le pre- rispettare la sensibilità, le esigenze, le
ghiere tradizionali, segni e simboli. capacità di accoglienza nel suo dive-
Queste e altre opportunità vengono nire storico e nelle sue implicazioni
valorizzate all’interno di una program- culturali e sociali. Ciò si traduce con-
mazione educativa che, non isolando la cretamente nell’attenzione ai tempi
dimensione religiosa, la articola in di ciascun rover e scolta, sia di quelli
maniera originale e pedagogicamente che hanno già maturato una scelta di
efficace. fede sia di quelli che sono ancora in
difficoltà, nel rispetto della progres-
sione personale di ciascuno; e nell’ac-
coglienza della Parola di Dio, facendo-
si conoscitori attenti di ciò che B.-P.
amava definire i “due libri” di Dio, la
Bibbia e la Natura, discepoli docili
sulle strade che in essi vengono indi-
cate, testimoni responsabili delle scel-
te di coraggio alle quali Dio chiama.
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Art. 9 - Promessa
La Promessa costituisce l’adesione alla Legge scout e ai valori in essa contenuti. Essa esprime l’appartenenza alla frater-
nità mondiale dello scautismo e del guidismo. Nei successivi passaggi di branca essa sarà rinnovata per esprimere l’ade-
sione alla nuova comunità di crescita.
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del bambino e della bambina: squadriglia e di reparto e, soprattutto, La Promessa pronunciata in età R/S, per
“Prometto, con l’aiuto e l’esempio per cominciare a scoprire il senso della i ragazzi provenienti dall’esterno, mani-
di Gesù, di fare del mio meglio per Promessa e della Legge scout. festa l’adesione allo scautismo.
migliorare me stesso/a, per aiutare gli La richiesta di pronunciare la Promessa Il rinnovo della Promessa accompagnerà
altri, per osservare la legge del bran- va fatta dal novizio, su presentazione i momenti di progressione personale
co/cerchio”. del capo squadriglia, al Consiglio della (firma della Carta di Clan e Partenza), in
I lupetti salutano con la mano destra, Legge, il quale l’accoglie non tanto cui il rover e la scolta e la comunità
portando all’altezza della tempia l’indi- valutando le capacità tecniche raggiun- tutta sono stimolati alla riscoperta adulta
ce e il medio tesi e divaricati, l’anulare te o la capacità di tenere fede all’impe- e matura dei valori della Legge
ed il mignolo ripiegati sotto il pollice. gno assunto, ma tenendo conto della
Le due dita del saluto ricordano i due comprensione delle Legge dimostrata,
articoli della Legge e le orecchie tese della sincerità e dell’entusiasmo nel
del lupo. vivere la vita di squadriglia e di reparto.
Le coccinelle salutano con la mano La Promessa, pronunciata nelle mani
destra, portando all’altezza della del capo reparto alla presenza di tutto
tempia l’indice e il medio tesi, l’anulare il reparto, che ha preparato e anima la
ed il mignolo ripiegati sotto il polli- cerimonia, su presentazione della squa-
ce. Le due dita del saluto ricordano i driglia di appartenenza, è così formula-
due articoli della Legge e le antenne ta:
della coccinella. “Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio
In entrambi i saluti il pollice pog- onore di fare del mio meglio:
giato sull’anulare e sul mignolo indi- • per compiere il mio dovere
ca l’impegno del più grande a pro- verso Dio e verso il mio Paese;
teggere i più piccoli. • per aiutare gli altri in ogni cir-
costanza;
• per osservare la Legge scout”.
La cerimonia, diversa secondo le tradi-
zioni, deve mettere in luce che in que-
sto modo si entra a far parte della gran-
de famiglia degli scout. Il reparto è pre-
sente come testimone e si impegna ad
aiutare il nuovo esploratore e la nuova
guida a mantenere la Promessa.
Tutti i significati della cerimonia vengo-
no resi chiari, oltre che con parole,
con gesti e simboli adeguati. Tra que-
sti, il saluto richiama all’esploratore e
alla guida i tre punti della Promessa. Si
effettua con la mano destra sovrappo-
nendo il pollice al mignolo come sim-
bolo di aiuto del più grande al più pic-
colo e tenendo le altre tre dita unite e
distese.
Art. 10 - Legge
La Legge esprime i valori che qualificano la proposta scout e aiuta ciascun membro dell’Associazione nella sua crescita morale,
sociale, relazionale e di fede. Ogni suo esprime concretamente un agire, un fare, che coinvolge la persona nella sua globalità.
La sua caratteristica di uniformità e universalità è essenziale, pedagogicamente, per far percepire la dimensione internazionale
dello scautismo e del guidismo e superare ogni particolarismo. Per questo motivo la Legge è anche permanente ed abitua al con-
fronto con valori di fondo che non cambiano a seconda dei momenti e delle persone.
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Il lupetto/La coccinella vive con gioia e della coscienza morale. Per questo la sti dalla Legge, il rover e la scolta sco-
lealtà insieme al branco/cerchio”. tensione verso la Legge è costante nel prono che questi possono diventare per
L’adesione alla Legge del branco/cer- tempo e favorisce negli esploratori e loro gli orientamenti fondamentali sui
chio è spontanea e gioiosa. nelle guide un riferimento lungo il sen- quali costruire la propria strada verso la
tiero della progressione personale. felicità, in cui il cammino del singolo è
Affinché non si crei nella mente dei orientato alla realizzazione del bene
ragazzi l’idea di una distanza incolmabi- comune.
le tra la pratica quotidiana e gli ideali Il senso di responsabilità e la capacità di
della Legge, i capi avranno l’attenzione essere coerenti, che si vanno progressi-
di porla come punto di riferimento vamente acquisendo nel cammino di
costante nel sentiero di ogni esplorato- Branca R/S, devono creare un ponte tra
re e guida e nelle verifiche di reparto, idealità e scelte concrete nel campo
aiutandoli a viverla come stimolo e delle relazioni, nel lavoro, nello studio e
ragione di fiducia nella propria capa- nella famiglia, poiché l’età adulta è
cità di miglioramento. tempo di esercizio di responsabilità.
La Legge è così formulata. Momento importante per iniziare a
“La guida e lo scout: rileggere la Legge Scout nell’ottica del
1. pongono il loro onore nel meritare roverismo/scoltismo, è il Noviziato.
fiducia;
2. solo leali;
3. si rendono utili ed aiutano gli altri;
4. sono amici di tutti e fratelli di ogni
altra guida e scout;
5. sono cortesi;
6. amano e rispettano la natura;
7. sanno obbedire;
8. sorridono e cantano anche nelle
difficoltà;
9. sono laboriosi ed economi;
10. sono puri di pensieri, parole e azioni.”
Art. 11 - Motto
Il motto dell’Associazione è “sii preparato”.
Ciascuna branca ha un proprio motto che, nella progressione del metodo, esprime lo spirito della proposta scout.
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Per formazione del carattere si intende la formazione della personalità in una relazione positiva con se stessi. L’educazione del
carattere ha come obiettivi la capacità di fare scelte, di scoprire ciò che si può e si vuole essere, di prendersi delle responsabilità, di
farsi dei programmi di vita consapevoli della necessità di scoprire la propria vocazione nel piano di Dio. Essa comprende tutta una
serie di virtù umane quali lealtà, fiducia in se stessi, coraggio, senso della gioia, ottimismo, rispetto dei diritti, autodisciplina, eleva-
zione del proprio pensiero e dei propri sentimenti.
Per salute e forza fisica si intende sia la conoscenza sia un rapporto positivo con il proprio corpo in quanto dono di Dio e fonte
di relazione con gli altri e con l’ambiente. Nello specifico si intende accettare e avere cura del proprio corpo, ricercare un’alimen-
tazione sana, riposarsi correttamente, ricercare ritmi naturali di vita, vivere correttamente e serenamente la propria sessualità,
saper affrontare la fatica, la sofferenza, la malattia, la morte.
Per abilità manuale si intende una relazione creativa con le cose. L’educazione all’abilità manuale mira a sviluppare una proget-
tualità pratica e una capacità di autonomia concreta nel realizzare manufatti partendo da mezzi poveri, valorizzando quello che si
ha perché lo si sa usare. La riscoperta dell’uso intelligente delle proprie mani porta con sé una serie di comportamenti positivi: la
gioia del saper fare, l’accettazione della fatica e del fallimento, la pazienza, la concretezza, l’essenzialità, il buon gusto.
Per servizio del prossimo si intende l’educazione all’amore per gli altri, al bene comune e alla solidarietà. Il servizio del prossimo
porta a scoprire la ricchezza della diversità nelle persone, a vivere e lavorare insieme per costruire un mondo più giusto, a rendersi
utili in qualunque momento ciò sia richiesto, mettendo a disposizione le proprie energie e capacità.
Art. 14 - Coeducazione
Attraverso l’incontro tra i due sessi si propone un cammino di crescita che, partendo dall’identità dell’essere uomo e donna, con-
duca alla scoperta ed alla conoscenza dell’altro, per instaurare con esso un dialogo, attraverso cui costruire, rileggere e riflettere sul
proprio modo di essere uomo o donna, per saper collaborare in modo fecondo.
Tale riconoscimento rende fondante la scelta della coeducazione che, proposta come valore e utilizzata come strumento, sostiene
l’azione educativa di tutta la proposta scout.
Nel suo significato strettamente metodologico coeducazione significa anche far vivere ai ragazzi dei due sessi esperienze insieme,
secondo un progetto educativo unico che preveda attività comuni per valorizzare le caratteristiche positive tipiche dei due sessi e
ne favorire la reciproca accettazione.
L’imparare a stare con l’altro/a va vissuto come indispensabile premessa per riuscire a fare cose più belle e interessanti.
Nelle attività, il capo pone attenzione nel far vivere l’esperienza con ruoli e coinvolgimenti differenti a seconda del sesso e dei
diversi tempi di maturazione di ragazze e ragazzi.
Per questo sarà importante:
• rispettare il mistero della persona e i suoi tempi di crescita, ponendo la massima attenzione nella programmazione della attività
e nella vita dell’unità;
• aiutare questo processo di scoperta attraverso la testimonianza dei capi quali persone che in modo sereno e maturo vivono la
propria identità e la sanno mettere in relazione con l’altro.
3 Patto associativo - La scelta cristiana
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Questi obiettivi possono essere conseguiti attraverso unità monosessuate, parallele o miste.
Per le unità monosessuate, per sostenere una completa e armonica dimensione educativa, è opportuno favorire periodicamente
l’incontro e le attività con unità di altro sesso.
Le unità miste devono prevedere anche attività separate per ragazzi e ragazze, al fine di favorire un più completo sviluppo dell’i-
dentità sessuale.
La diarchia dei capi, quale scelta fondante dell'Associazione, è testimonianza della relazione adulta uomo/donna ed è importante
strumento educativo anche in unità monosessuali.
La coeducazione è un passo essenziale ed importantissimo per un corretto percorso di educazione all’amore; è quindi necessario
coniugare l'aspetto valoriale e metodologico. 4
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Questo processo di scoperta è favorito • il senso di smarrimento che disorienta giovane comincia a gestire la propria
dalla testimonianza dei capi, quali per- ragazzi e ragazze; sessualità e il proprio corpo, accettando-
sone che in modo sereno e maturo • il differente sviluppo psicofisico (ses- ne doti e limiti, e quale custode ne cura
vivono la propria identità nella relazio- sualità genitale/sessualità spirituale); la salute, evitando tutto ciò che può
ne con l’altro, proponendo modalità di • la diarchia quale valore pedagogico arrecarvi danno. È importante proporre
relazioni e situazioni che non ricalchi- irrinunciabile nelle unità miste; sia alle unità miste sia a quelle monoses-
no ruoli stereotipati. • in ultimo, ma non perché di minore suali attività condivise con l’altro sesso e
importanza, la situazione culturale del attività separate, al fine di permettere ai
luogo in cui la proposta avviene, e di singoli rover e scolte di vivere momenti
conseguenza le esperienze di base vis- dove la propria identità di uomo e di
sute dai ragazzi e dalle ragazze. I capi donna venga vissuta come ricchezza,
sono chiamati, nella loro maturità per- capacità di accogliere, dono di sé e dia-
sonale, a vivere e a coinvolgersi nel logo con l’altro. I Capi, uomo e donna,
gioco dei ragazzi mantenendo la carat- sono chiamati a dare testimonianza del
teristica di adulti. proprio percorso sulla strada della cre-
I capi inoltre devono essere coscienti che scita personale verso l’amore, che si
il rapporto educativo è particolarmente esprime anche nella capacità di costrui-
importante in questo ambito: la loro posi- re relazioni personali e di coppia signifi-
zione di modelli e il loro comportamento cative, autentiche e vitali.
quindi devono tenere sempre presente il
grado di comprensione dei ragazzi e delle
ragazze cui si rivolgono.
In riferimento al reparto, le Comunità
capi sceglieranno, secondo linee pro-
gettuali del gruppo, le forme monoses-
suali, parallele o miste.
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
scuno faccia progredire la comu- che li aiuterà a scoprire e speri- L’esperienza del servizio è fondamentale per educare
nità cui si appartiene. mentare l’appartenenza ad una a essere buoni cittadini, nella sequela di Cristo, dive-
È nel clima gioioso e sereno che comunità sociale che supera i nendo protagonisti della vita civile ed ecclesiale, capa-
i bambini scoprono il valore del confini del proprio nucleo fami- ci di promuovere azioni che rendano migliori le realtà
“bene comune”, maturano gra- liare e della propria realtà. abitate.
dualmente la consapevolezza dei Comincia a svilupparsi la coscien- Nel proprio cammino ogni rover e scolta è stimolato a
propri diritti e comprendono za dei principi che regolano la sviluppare una dimensione di cittadinanza orientata
che sono le regole a garantirne il vita sociale, per divenire soggetto dai principi della Costituzione italiana, anche in un
rispetto. capace di assumersi la responsa- orizzonte europeo e internazionale. A partire dalla let-
Lo stile delle buone abitudini, bilità del proprio agire: ciascuno, tura della realtà e dei bisogni dei propri territori, gli
richiesto al lupetto e alla cocci- secondo le proprie possibilità, è R/S imparano a comprendere un contesto più genera-
nella, dei gesti quotidiani, sem- chiamato a fare la sua parte per il le e a interagire con la complessità, per compiere azio-
plici e concreti, promuove nei bene di questa comunità. ni mature e concrete. I rover e le scolte sono chiamati
bambini il gusto dell’agire per Strumenti privilegiati in questa a testimoniare e promuovere il rispetto, l’uguaglianza,
gli altri e li aiuta a giudicare i area educativa sono tutte le l’accoglienza e il servizio ai poveri, alle persone più
propri comportamenti e i com- strutture di cogestione del repar- deboli e emarginate, facendosi operatori di giustizia e
portamenti altrui. to, i Consigli della Legge e di pace, costruttori di dialogo secondo la scelta della
Nella vita del branco e del cer- squadriglia, nonché la realizza- nonviolenza, nello stile della fratellanza. Vivono con
chio, i bambini vivono una zione di imprese capaci di lascia- coscienza civile la legalità, promuovono la cultura del-
dimensione di agonismo, che re un segno nella realtà circo- l’onestà con l’esempio personale, lottano contro gli
significa “sentire” il confronto stante. atteggiamenti di tipo mafioso e contro ogni forma di
come stimolo a migliorarsi, ma illegalità, contribuendo alla costruzione del bene
anche come possibilità di con- comune.
flitto. Nella riflessione comunita-
ria, nella veri- fica e nel raggiun- Art. 7 bis
gimento degli obiettivi i bambini PERCORSI DI PARTECIPAZIONE E RAPPRESENTANZA
e le bambine sperimenteranno la Al fine di educare i rover e le scolte a divenire cittadi-
ricerca di soluzioni concrete ai ni capaci di entrare in relazione e impegnarsi in conte-
problemi e la possibilità di supe- sti più ampi della comunità di appartenenza, i vari
rare ostacoli e difficoltà, sce- organismi associativi, attraverso gli incaricati alla
gliendo insieme la via per Branca R/S, possono proporre alle comunità R/S occa-
riprendere il cammino comune. sioni autentiche di ascolto, confronto ed elaborazione
Strumenti privilegiati di questa di un pensiero politico condiviso. In tali occasioni i
area educativa sono: la progres- rover e le scolte sono chiamati a contribuire alla vita
sione personale, il gioco, la dell’Associazione e delle realtà in cui vivono, attraver-
buona azione, il quaderno di so l’esercizio della rappresentanza e l’assunzione di
caccia e di volo, il Consiglio responsabilità e impegni comuni. Sono elementi
della rupe, il Consiglio della essenziali: la chiarezza dell’obiettivo della proposta,
Grande Quercia. l’approccio esperienziale, la fedeltà al metodo, l’eser-
cizio della democrazia. È inoltre necessario curare il
rispetto del percorso di crescita e di progressione per-
sonale dei rover e delle scolte, il coinvolgimento dei
capi RS e il ritorno dell’esperienza dei singoli parteci-
panti nelle comunità di appartenenza.
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solennità sono le caratteristiche di ogni cerimonia scout vissuta secondo il linguaggio proprio di ciascuna branca e la tradizione
del gruppo e dell’unità. Ogni cerimonia costituisce un impegno del singolo con se stesso, con i suoi capi e con l’unità di cui fa
parte e rafforza lo spirito di appartenenza alla comunità.
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famiglia felice, dona ad ogni bambino La comunità è un luogo dove tutti possono
e bambina la sicurezza di essere accol- esprimersi, dove si impara ad accettare e rispet-
to ed inserito in un cammino persona- tare il punto di vista dell’altro e a prendere le
le di crescita da compiere insieme agli decisioni che riguardano tutti, insieme e in
altri. maniera democratica e responsabile.
La famiglia felice è alimentata da gesti, Le scelte della comunità dovranno essere
segni e momenti particolari che fac- costantemente verificate con la Legge, la Carta
ciano comprendere a ciascuno la pro- di Clan, il Vangelo.
pria importanza come singolo, con la La comunità è dinamica, accogliente e aperta
propria diversità e originalità, e il pia- all’esterno, in costante relazione con il territo-
cere di giocare insieme e di volersi rio, l’Associazione e la Chiesa locale.
bene. La comunità educa a “partire” ossia stimola i
singoli a vivere esperienze formative anche
all’esterno di essa e a condividerne il senso
nello scambio reciproco, portando ricchezza al
proprio interno.
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CONSIGLIO GENERALE 2016
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inserito pienamente nella pista di za l’insieme delle tecniche della specialità prescelta. scolta si impegnano a testimoniare.
branco e nel sentiero del cerchio. La missione verterà sulle tecniche della specialità. È scritta e periodicamente rinnova-
Il Consiglio degli Anziani decide La squadriglia e i Capi reparto inviano agli Incaricati ta dal Clan/Fuoco, quando la
insieme l’attività specifica che rea- regionali della branca E/G una relazione delle tre comunità non si riconosce più in
lizzerà, anche attraverso incarichi attività, compresa una loro valutazione, relativamen- essa oppure quando, con il passare
e responsabilità concreti e perso- te allo scopo prefisso. degli anni, la comunità cambia.
nali, nel progressivo impegno Gli Incaricati regionali valutano quanto fatto dalla Dopo pochi mesi dall’ingresso
comune verso il branco/cerchio e squadriglia e assegnano il guidoncino di specialità di nella Comunità di Clan/Fuoco i
la realtà esterna. squadriglia, che viene legato sotto la bandierina rover e le scolte firmano la Carta di
Si riunisce con continuità, curan- distintiva di squadriglia. Ogni squadriglia può otte- Clan, accettandone i contenuti e
do che tali incontri non si sovrap- nere una sola specialità, che è valida per tutto l’an- impegnandosi personalmente nella
pongano alle altre attività del no scout successivo a quello in cui è stata conqui- realizzazione degli obiettivi in essa
branco e del cerchio. stata. La specialità conseguita è confermata per un esplicitati. Questo momento sanci-
solo ulteriore anno, se la squadriglia realizza una sce la piena adesione alla
Art. 19 nuova impresa affine, che ne dimostri almeno lo Comunità di Clan/Fuoco, segna il
CONSIGLIO DELLA stesso grado di autonomia e competenza. passaggio dal cammino sui passi
RUPE/CONSIGLIO DELLA Nell’allegato 2 è compreso l’elenco delle specialità della scoperta al cammino sui passi
GRANDE QUERCIA di squadriglia. della competenza e viene sottoli-
Il Consiglio della rupe nel bran- neato con una cerimonia cui pren-
co e il Consiglio della Grande Art. 18 de parte l’intera Comunità R/S.
Quercia nel cerchio costituisco- REPARTO E SUE TIPOLOGIE Quando la Carta di Clan viene
no un momento privilegiato che L’insieme delle squadriglie forma la comunità più completamente riscritta, tutti i
la comunità vive nello spirito di ampia del reparto. Questa offre ai ragazzi e alle rover e le scolte possono firmarla
Famiglia Felice e alla luce della ragazze uno spazio di crescita e di scambio più come segno di condivisione di
Legge, per: ricco e articolato, anche per la presenza degli adul- quanto vi è stato scritto e di rinno-
• discutere, verificare e prende- ti. Per poter seguire il sentiero di ogni esploratore e vato impegno individuale e comu-
re coscienza del cammino guida, il numero dei componenti deve essere limita- nitario.
compiuto insieme; to; in particolare si otterranno risultati educativi La Carta di Clan viene presentata
• prendere le decisioni più significativi con non più di 30-32 ragazzi e ragazze. dai rover e dalle scolte al
importanti per la vita dell’in- D’altra parte, per consentire un buon clima di gioco Noviziato, che diviene così consa-
tera comunità; e avventura, sono necessari almeno una dozzina di pevole dei valori che ispirano il
• esprimere idee e aspettative componenti così da formare due squadriglie. proprio Clan/Fuoco di riferimento.
tese alla costruzione di uno
stile e una prassi di vita indi- Per il raggiungimento degli obiettivi della branca, Art. 16
rizzati al bene comune. Il ogni reparto può avere una propria struttura: IL PROGRAMMA
Consiglio della rupe e il • reparto monosessuale; Il Programma individua le azioni
Consiglio della Grande • reparto parallelo; della comunità, definendone
Quercia scandiscono i • reparto misto. modalità e tempi di realizzazione,
momenti significativi nella Il reparto monosessuale ha il vantaggio di favorire in modo chiaro, sintetico, attuabile
vita del branco e del cerchio. un’opportuna identificazione sessuale del ragazzo e e verificabile.
della ragazza, permette un coinvolgimento graduale Il Noviziato ed il Clan/Fuoco elabo-
Art. 20 e completo nell’affrontare le varie difficoltà, grazie rano annualmente il proprio
RIUNIONI allo stimolo di un ambiente sereno e fraterno. Programma; il Clan/Fuoco terrà
Lo svolgimento delle attività, I reparti paralleli, oltre ai vantaggi dei reparti mono- conto anche delle indicazioni della
previste dal programma di unità, sessuali, permettono di dosare opportunamente i Carta di Clan.
deve poter avvenire in una tana momenti di incontro e di collaborazione con l’altro Ai rover e alle scolte è richiesto di
e in una sede del branco e del sesso. I due reparti devono essere piuttosto piccoli, maturare una mentalità progettua-
cerchio. Per garantire la conti- al massimo di tre squadriglie ciascuno. Le rispettive le, sviluppando la capacità di tra-
nuità della proposta è opportu- direzioni lavorano insieme per la preparazione e la durre le idee in azioni, valutando le
no svolgere almeno una riunio- verifica del progetto di unità; questo, uguale negli risorse a disposizione e il necessa-
ne settimanale. obiettivi, si diversifica a volte nei mezzi da usare rio impegno personale e collettivo.
date le diversità di partenza. Le due direzioni, pur Ogni attività del Programma, al suo
Art. 21 seguendo regolarmente la propria unità nelle atti- termine, prevede una verifica tesa
PROGRAMMA DI UNITÀ, vità separate dei ragazzi, preparano insieme le usci- ad individuare il raggiungimento o
PISTA DI BRANCO E te e i campi e li svolgono insieme quando è il caso. meno degli obiettivi prefissati e a
SENTIERO DI CERCHIO Il Consiglio della Legge viene tenuto per singolo cogliere utili indicazioni per le
La storia passata, l’esperienza reparto, a meno che l’impresa non li abbia coinvolti azioni future.
presente e l’orientamento futuro entrambi. Le attività di alta squadriglia possono Sarà cura dei Maestri dei novizi e
del branco e del cerchio costitui- essere svolte insieme, ma sono da prevedere anche dei Capi Clan/Fuoco fare in modo
scono la pista di branco e il sen- attività separate. che i due Programmi prevedano
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tiero di cerchio, punto d’incon- Qualora fosse presente nel gruppo una unità mista dei momenti comuni e tendano
tro del protagonismo dei lupetti nelle branche l/c è auspicabile che la proposta edu- alla realizzazione degli obiettivi del
e coccinelle e dell’azione educa- cativa di reparto sia realizzata nella struttura paralle- Progetto educativo.
tiva dei capi. La storia passata è la, al fine di offrire una spinta più forte nella direzio- I novizi e le novizie saranno coin-
la memoria del vissuto dell’u- ne della formazione della identità. volti dai Maestri dei novizi nella
nità, l’esperienza presente si Il reparto misto, formato da squadriglie maschili e costruzione del Programma. I
vive nell’attuazione del program- femminili, offre il vantaggio di una maggiore conti- rover e le scolte del Clan/Fuoco
ma annuale, l’orientamento futu- nuità d’incontro e di collaborazione tra ragazzi e avranno un ruolo sempre più atti-
ro è la tensione all’educare al ragazze che appartengono alla stessa comunità. Tale vo e influente nella sua formula-
buon cristiano e al buon cittadi- scelta è dettata da motivi pedagogici e non organiz- zione.
no. zativi. Deve comunque assicurare momenti separati
La pista di branco e il sentiero di che favoriscano l’identificazione con il proprio Art. 17
cerchio declinano gli obiettivi sesso. L’attività di squadriglia è molto potenziata al LA VERIFICA
del progetto educativo rispetto fine di recuperare momenti indispensabili di omo- La verifica è lo strumento con cui
all’età di lupetti e coccinelle, geneità sessuale. La direzione dell’unità è affidata ad la comunità rilegge le esperienze
tenendo conto delle caratteristi- un capo e ad una capo, che abbiano terminato l’iter vissute, ne coglie l’essenza dando
che dell’unità. di formazione, e ad un assistente ecclesiastico. ad esse senso e significato, per-
Il programma annuale di unità mettendo ad ognuno di collocarle
concretizza la pista del branco e Art. 19 nel proprio cammino di crescita.
il sentiero del cerchio ed è costi- REPARTI NAUTICI E LORO SPECIFICITÀ Scandisce i ritmi della vita della
tuito dall’insieme pianificato di I reparti che scelgono il mare, il lago, il fiume, come comunità e offre l’occasione di
esperienze e attività, vissute nel- ambiente educativo, possono essere in successione: verificare l’impegno di ciascuno e
l’atmosfera dell’Ambiente fanta- • reparti ad indirizzo nautico; l’effettivo raggiungimento degli
stico. Deve tener presente in • reparti nautici. obiettivi, con particolare riferi-
modo equilibrato e intenzionale Per raggiungere queste particolari specificità, il reparto, mento alla Carta di Clan.
i quattro punti di B.-P., tradotti in armonia con il progetto educativo elaborato dalla Ripensare al cammino fatto con-
nei Filoni, per contribuire allo comunità capi, si strutturerà progressivamente, ade- sente alla comunità di riprogettare
sviluppo armonico della persona guando le competenze dei capi e l’idoneità delle attrez- le esperienze tenendo conto del
e della comunità. Prevede zature. Gli staff di reparto sono tenuti a far rispettare vissuto, delle potenzialità dei sin-
opportuni momenti di verifica in con la massima attenzione le norme di sicurezza in goli e degli errori commessi, in un
staff e in Comunità capi. acqua ed a possedere particolari competenze tecniche clima di correzione fraterna, che
e metodologiche, acquisite anche tramite la frequenza aiuti ciascuno ad affrontare con
di specifici corsi organizzati dal settore Nautico. coraggio i propri limiti.
Le unità interessate all’ambiente acqua che vogliono
svolgere saltuarie attività possono essere supportate
dal settore Nautico con cui ricercheranno occasioni
d’incontro.
Il settore Nautico organizza, d'intesa con la branca
esploratori/guide, corsi ed attività per tutti gli esplorato-
ri, le guide e le unità interessate alle tecniche nautiche.
Reparti ad indirizzo nautico. Un reparto può definirsi
ad indirizzo nautico quando decide intenzionalmente
di valorizzare le potenzialità educative dell'elemento
acqua, sviluppando con continuità e progressiva com-
petenza le tecniche nautiche.
Reparti nautici. Un reparto può definirsi nautico
quando svolge sistematicamente attività nautiche,
vivendo con naturalezza sull'acqua e sfruttando tutti i
mezzi e le occasioni educative che tale ambiente
offre.
Nello svolgimento delle attività nautiche i reparti pos-
sono suddividere i ragazzi e le ragazze dell'unità in
equipaggi, in base al tipo di imbarcazioni in uso e alle
competenze richieste per la loro conduzione.
Art. 20
CONSIGLIO CAPI
Il Consiglio Capi è luogo privilegiato dove si vive la
cogestione del Reparto. È costituito dai Capisqua-
driglia, dai Capi Reparto, dall'Assistente Ecclesiastico,
18
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Art. 21
ALTA SQUADRIGLIA
L'alta squadriglia è l'ambiente educativo offerto ai
ragazzi più grandi del reparto per rispondere meglio
alle loro esigenze mutate nel passaggio dalla preado-
lescenza all'adolescenza. Lo stile e il clima dell'im-
presa che si vive in Alta squadriglia si propone per-
tanto di aiutare i ragazzi e le ragazze ad affrontare la
ricerca della loro nuova identità nel rapporto con se
stessi, con i coetanei, con gli adulti e non ha compi-
ti di gestione del reparto.
In questo momento di maturazione del ragazzo e
della ragazza, è importante che il capo approfondi-
sca il dialogo con loro, per poterli aiutare maggior-
mente nella loro crescita.
È formata dai ragazzi e dalle ragazze del reparto
che, per la loro maturazione personale, manifestano
l'esigenza di fame parte, insieme al capo e alla
capo•reparto, all'assistente e, eventualmente, agli
aiuti. Sono i capireparto e l'assistente che invitano
l'esploratore e la guida, in qualsiasi momento del-
l'anno, a valutare e scegliere la partecipazione alla
vita dell'alta squadriglia. Non vi si accede né perché
si è capo o vice caposquadriglia, né per meriti.
L'alta squadriglia svolge le attività in momenti diver-
si e indipendenti dalla vita del reparto. È importante
che l'attività non si sovrapponga a quella di reparto,
e che l'impegno dei più grandi non vada a discapito
di quello svolto in reparto e in squadriglia.
L'attività di alta squadriglia è ricca di elementi del
metodo E/G (avventura, vita all'aperto, impresa
ecc.) e di elementi peculiari (riflessione, confronto
ecc.), adatti all'età.
Per l'alta squadriglia sono maggiormente caratteristi-
ci la concretezza delle esperienze e lo stile dell’im-
presa.
Anche in alta squadriglia si vive una catechesi siste-
matica, e si sviluppa l'abitudine a pregare la Parola
di Dio e a verificare con essa la propria vita.
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
verso un itinerario di prima scoperta amici, il ragazzo e la ragazza vivono la esperienze vissute siano rilette ed inter-
della Sacra Scrittura, al fine di cono- propria avventura educativa come pos- pretate alla luce della Parola, per educa-
scere e saper raccontare la storia di sibilità di un nuovo, libero incontro re i rover e le scolte ad esercitare il
Dio e dell’uomo nei suoi passaggi con se stessi in Cristo e nel progetto discernimento che consente di scorgere
nodali e nei suoi personaggi princi- che liberamente accettano di costruire la presenza dello Spirito nella propria
pali. L’incontro personale con Gesù con Lui. vita e di individuare il modo per seguir-
e una sempre più profonda cono- Il cammino di fede in branca E/G, lo. È necessario, inoltre, poiché è nella
scenza della sua vita e del suo inse- come più in generale l’intera proposta Chiesa che la fede viene vissuta, porre
gnamento costituiscono, infatti, il rivolta a ragazzi e ragazze di questa età, attenzione a che la Comunità R/S parte-
centro e il fondamento di un’esisten- è quindi un sentiero di “educazione cipi in modo attivo alla vita della propria
za che si rivela già come chiamata a alla libertà” e di scoperta e di acco- Chiesa locale, in modo particolare con
seguirlo. glienza di Cristo come garanzia di la fedeltà alla vita liturgica e sacramenta-
• Scoprendo la presenza di Dio nella libertà. Il ragazzo e la ragazza, attraver- le. I rover e le scolte potranno così
comunità, nella natura, nella vita, i so esperienze sempre più impegnative maturare la consapevolezza di essere
bambini imparano a ringraziare il ed esplicite nel loro significato umano, parte dell’unica Chiesa che celebra il
Signore per la gioia che dona loro e religioso, cristiano, passano dall’abitu- mistero di Cristo nel tempo.
imparano a pregarlo sia insieme alla dine a fare il bene mediante la buona L’educazione morale, caratteristica di
comunità che personalmente, sia in azione a scegliere di essere sempre tutta la proposta scout, culmina in
forma spontanea che attraverso le buoni, ossia di tendere alla santità, resa Branca R/S con lo sviluppo di compe-
formule della Chiesa. L’educazione possibile dal confronto con la Parola, a tenze e acquisizioni di valori in vista del
alla preghiera e alla celebrazione partire dalle provocazioni della vita servizio come stile di vita, vocazione a
valorizza i momenti più significativi quotidiana, personale e comunitaria, vivere l’amore di Cristo per l’uomo,
dell’anno liturgico, le esperienze all’interno e fuori del reparto. nella costruzione del Regno di Dio. Il
principali della comunità, le tappe Gli strumenti tipici della progressione rover e la scolta vivranno il dinamismo
del cammino dell’iniziazione cristia- personale - tappe, specialità, compe- vocazionale della fede cristiana con lo
na vissuto dai fanciulli, dedicando tenze, verifiche progressive e puntuali, stile proprio della Spiritualità della stra-
una particolare attenzione all’Eu - confronto con i capi e con l’assistente da. La strada è caratterizzata da tratti di
carestia. ecclesiastico - offrono molteplici possi- essenzialità, fedeltà, gioia, sacrificio, pre-
• La catechesi offre un decisivo contri- bilità di concretizzare la proposta di carietà, attenzione all’altro, ed è occasio-
buto all’opera globale di educazione fede con l’educazione ai piccoli gesti e ne d’incontro e di silenzio, di scoperta
morale dei bambini che, nella vita agli impegni che preparano scelte più della bellezza del creato, di abbandono
comunitaria e nella propria progres- significative e globali. fiducioso alla Provvidenza e di condivi-
sione personale, imparano a supera- sione. Pertanto, la spiritualità della stra-
re le difficoltà e a compiere la da è disponibilità ad una continua cre-
“Buona Azione” come esercizio di scita, secondo l’azione dello Spirito, al
virtù umane e cristiane. Nella cono- confronto e superamento delle proprie
scenza e imitazione di Gesù, sull’e- paure, verso il raggiungimento della
sempio di S. Francesco e di altri piena maturità in Cristo. L’apostolo
modelli di vita cristiana, i bambini Paolo, che incontrò Cristo sulla via di
scoprono sempre più la presenza di Damasco e diventò instancabile annun-
Dio che, attraverso la legge dell’a- ciatore del Vangelo, illumina il senso
more, li chiama a vivere con sempli- profondo della strada che è attitudine al
cità e gioia il Vangelo nella vita quo- silenzio per cogliere la voce di Dio e dei
tidiana. fratelli e scuola di fedeltà all’amore di
I personaggi-simbolo di Samuele, Aron- Cristo.
ne e S. Francesco possono essere util-
mente adottati come guida nel percor-
rere armonicamente questi tre itinerari
Art. 23 - Gioco
Lo spirito del gioco pervade tutta la vita delle unità, coinvolgendo ragazzi e capi così da finalizzare ogni attività ad uno scopo
appassionante e divertente.
Il gioco è il mezzo per caratterizzare tutte le attività in un clima di gioia, di fiducia e di lealtà verso gli altri e verso se stessi.
Il gioco consente alla ragazza e al ragazzo di vivere e conoscere la realtà, di esprimere se stessi, di sviluppare creativamente le pro-
prie doti, di acquisire il senso del gratuito, di cogliere capacità e limiti personali, di comunicare e collaborare con gli altri. 11
21
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
22
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Dall’incontro ben guidato con l’am- niche dello scouting che stimolano nei lode e al ringraziamento nello stupore
biente naturale, il lupetto e la coccinel- ragazzi e nelle ragazze l’assunzione di che nasce dall’accogliere la natura come
la apprendono uno stile personale con- responsabilità, la concretezza e il senso opera del Creatore, di cui l’uomo e la
creto di rispetto e attenzione alla realtà della competenza, la padronanza di donna sono chiamati a riconoscersi
intorno a sé e all’utilizzo delle risorse. capacità organizzative e di soluzione di parte. Il contatto con la natura educa
Il rapporto con l’ambiente naturale, difficoltà impreviste, la creatività, l’es- alla conoscenza di sé, all’attenzione alle
vissuto nelle attività del branco e del senzialità e il senso del valore delle proprie azioni ed alle loro conseguenze,
cerchio, aiuta a comprendere e vivere cose, nonché la collaborazione recipro- a fronteggiare situazioni nuove con com-
con il medesimo stile di scoperta, ca fra le persone. petenza, coraggio e consapevolezza delle
attenzione e rispetto, l’ambiente La natura è l’ambiente privilegiato in proprie capacità e dei propri limiti.
umano, verso il quale vanno indirizzate cui far vivere il maggior numero di atti- La vita a contatto con la natura educa,
attività di conoscenza e giochi, come vità ai ragazzi e alle ragazze del reparto, inoltre, alla sensibilità verso l’ambiente,
occasione di comprensione dello stes- in cui sperimentare lo spirito di avven- al corretto uso delle risorse energetiche
so e dei problemi dell’uomo e dei suoi tura, la curiosità dell’esplorazione e il e naturali ed è, quindi, occasione di
sforzi di risoluzione. gusto della sfida. Aver colto la natura esercizio di responsabilità e di impegno
Nello stesso tempo il contatto con la come creato e quindi come dono gra- nei confronti delle generazioni future, e
natura diventa occasione per scoprire tuito di Dio educa alla consapevolezza di fedeltà alla vocazione che il Creatore
il proprio ruolo di creatura e lo stupore di esservi inseriti non come padroni, ha affidato all’uomo e alla donna: essere
di fronte alle meraviglie del mondo e ma come ospiti che devono rispettare custodi del giardino.
dell’uomo; per conoscere il proprio e custodirne i ritmi e la storia, coscien- È opportuno cogliere occasioni di
corpo e crescere in modo sano; per ti di esserne corresponsabili con le approfondimento adatte a promuovere
comprendere le leggi e i ritmi della generazioni passate e future. una reale conoscenza dell’ambiente
natura. La vita all’aperto, e l’ambiente più in naturale, per favorire una corretta cultu-
generale, diventano la palestra per spe- ra della sicurezza.
Art. 25 rimentare situazioni sempre nuove e In Branca R/S la vita all’aperto viene
VACANZE DI BRANCO/ diverse che richiedono, nell’affrontar- principalmente vissuta nella dimensione
VACANZE DI CERCHIO le, spirito di osservazione e conseguen- della strada.
Nel periodo estivo, come conclusione te capacità di adattamento.
dell’attività svolta durante l’anno, tutta È importante che tutti i ragazzi e le Art. 21
l’unità vive un campo in accantona- ragazze acquisiscano le capacità tecni- ROUTE
mento denominato “Vacanze di branco che generali necessarie per la vita della È il modo fondamentale di vivere il rove-
/Vacanza di cerchio” della durata da sei squadriglia e del reparto nella natura e rismo/scoltismo.
a dieci giorni. imparino, inoltre, a valutare l’impatto Presuppone più giorni di cammino, il
Le vacanze di branco e di cerchio rap- ambientale della loro presenza. pernottamento in posti diversi e lontani
presentano: fra loro, un’alimentazione sana e uno
• un momento privilegiato, il più bello Art. 25 zaino essenziale e leggero, un percorso
e il più intenso di tutto l’anno, per CAMPO ESTIVO interessante, un tema di fondo che leghi
conoscere e tessere rapporti signifi- Il campo estivo, momento privilegiato con un filo logico le giornate tra loro ed
cativi con i lupetti e le coccinelle; della squadriglia e della vita di tutto il un significativo itinerario di fede che
• la sintesi di un anno di lavoro; reparto, risponde alle esigenze dei accompagni l’esperienza.
• un momento per impegnare mag- ragazzi che chiedono autonomia, La route consente di esercitare la
giormente le energie dei bambini e avventura, condivisione; risponde inol- pazienza, la tenacia, la sobrietà e di vive-
per stimolare in loro il desiderio di tre all’offerta di momenti educativi re con un atteggiamento di disponibilità
fare meglio; anche per quanto riguarda bisogni e attenzione agli altri. Attraverso l’espe-
• un momento che consente di rivede- meno espressi. Il campo è un banco di rienza della route si assapora lo spirito
re con chiarezza il cammino dell’u- prova per i ragazzi per quanto riguar- della scoperta degli altri e delle cose, il
nità in un’atmosfera di semplicità e da: gusto dell’avventura, il contatto con la
Famiglia Felice, con uno stile di • le capacità tecniche maturate; natura, vivendo le giornate con ritmi
responsabilizzazione e di partecipa- • i rapporti vissuti; nuovi in semplicità ed essenzialità, nella
zione; • l’autonomia raggiunta dalle tensione continua al superamento dei
• un’apertura verso un nuovo anno di squadriglie; propri limiti.
attività. • la gestione delle attività; Deve essere vissuta in diversi momenti
• lo spirito di adattamento all’ambien- dell’anno, ed è anche occasione per vive-
Art. 26 te circostante. re le cerimonie, che trovano lungo la
CACCIA DI BRANCO Il reparto vive questo momento curan- strada scenario ideale di collocazione. La
E VOLO DI CERCHIO do che le attività e le tradizioni siano route estiva è occasione privilegiata per
Per Caccia di Branco e Volo di Cerchio vissute con serietà, essenzialità, diverti- fare sintesi del cammino compiuto nel-
si intende l’insieme di esperienze e di mento, nello stile di impresa che carat- l’anno per il singolo e l’intera comunità.
attività che il Branco e il Cerchio vivo- terizza tutta la durata del campo. Viene progettata e organizzata con cura
dai ragazzi supportati attivamente dallo
23
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Art. 22
ALTRE FORME DI CAMPO
Eccezionalmente possono emergere esi-
genze particolari per cui la comunità
sceglie, anziché la route, un’altra moda-
lità di campo (ad esempio campi di spi-
ritualità o di servizio, esperienze interna-
zionali, pellegrinaggi). La scelta deve
essere sostenuta da un progetto signifi-
cativo condiviso con la Comunità capi
all’interno del Progetto educativo di
Gruppo, deve portare ad una risposta
concreta alle esigenze emerse e deve
tenere conto anche delle proposte offer-
te dall’Associazione.
Art. 25 - Scouting
Tipico della proposta scout è lo scouting, atteggiamento di proiezione verso l’ignoto, animato dal gusto di esplorare che spinge ad
andare oltre la frontiera: in Agesci è inteso come quel sistema di giochi e di attività, incentrato "sull'opera e le qualità dell'uomo dei
boschi". Esso risulta caratterizzato sia dal rapporto diretto con l'ambiente naturale sia dalla capacità di osservare la realtà e di dedur-
ne comportamenti utili per la propria esistenza.
Lo scouting, vissuto nel gioco dell'Ambiente fantastico, nell'avventura della vita di squadriglia, nelle esperienze di servizio vissute
nella comunità R/S, costituisce l'ambiente educativo entro il quale è possibile provocare e riconoscere la crescita della persona.
I bambini, i ragazzi ed i giovani “imparano facendo”, privilegiando l’esperienza attraverso l’esercizio continuo dell’osservazione,
della deduzione, dell’azione e della verifica.
Questo atteggiamento si realizza prevalentemente attraverso l’acquisizione di abilità e di tecniche scout. 13
24
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
• il fare esperienza per mezzo delle ragazze. L’impresa è prima di tutto ne in ogni sua fase, prevedere la partecipa-
del gioco ed un ampio uso di uno stile, il modo di fare le cose. zione e il coinvolgimento di tutti, deve
danze, canti e simboli specifici L’impresa è anche un metodo per impa- avere una durata certa ed occupare solo una
dell’Ambiente fantastico rare a progettare ciò che si vuol essere e parte dell’anno e può prevedere un’espe-
Giungla e Bosco; ciò che si vuole realizzare, e a esserne rienza di servizio.
• la vita all’aperto, vivendo l’e- consapevoli. È importante che i Capi prestino attenzione
sperienza fuori dalla tana e È uno stile che vale non solo per il a mantenere sempre alta la qualità del lavo-
dalla sede, principalmente momento particolare dell’impresa, ma di ro svolto insieme e vivo l’impegno dei rover
nella natura; tutta la vita del reparto: il sentiero di ogni e delle scolte per tutta la sua durata.
• l’attenzione alla verifica, anche esploratore e guida, le riunioni e le uscite La conclusione di un Capitolo può essere
attraverso l’utilizzo del di reparto, di squadriglia o di alta squadri- l’occasione per integrare la Carta di Clan;
Consiglio della Rupe e della glia dovranno essere permeati da questo può rendere consapevoli di nuovi impegni e
Grande Quercia. stile. nuove strade che si aprono innanzi. Si con-
Ogni impresa è scandita da sei fasi: clude con azioni concrete, come ad esem-
Art. 28 • ideazione pio di informazione, sensibilizzazione, servi-
CACCIA/VOLO DI SPIRITUA- • lancio zio sul territorio.
LITÀ CRISTIANA • progettazione Pur essendo attività più tipicamente rivolta
Per Caccia/Volo di Spiritualità • realizzazione al Clan/Fuoco, è utile che anche i novizi e le
Cristiana, anche chiamata di • verifica novizie siano coinvolti in alcune fasi del
Atmosfera o Religiosa, si intende • fiesta. Capitolo, così da comprendere il valore e le
una attività improntata alle dimen- La struttura delle fasi è tale da richiedere potenzialità di questo strumento.
sioni profetica, sacerdotale e rega- uno spirito di collaborazione che deve
le. Queste tre dimensioni si realiz- coinvolgere tutti i ragazzi e le ragazze. Art. 24
zano attraverso l'incontro, l'ascol- L’impresa deve realizzarsi in un periodo IMPRESA R/S
to, la condivisione, l'esperienza, il di tempo non troppo lungo e richiede L’impresa R/S è un’attività pratica, che preve-
simbolismo, e sono vissute in partecipazione organizzata di tutti, pre- de un obiettivo da realizzare insieme. Essa è
un'atmosfera raccolta e gioiosa parazione e realizzazioni accurate, tutte avventura, gioia di stare insieme e gusto della
che favorisca l'incontro con Gesù commisurate agli esploratori e alle guide, scoperta, è intensa e limitata nel tempo.
attraverso personaggi significativi, autentici protagonisti di ogni impresa. Prevede l’ideazione, la Programmazione, lo
modello di vita cristiana. La cac- L’ideazione e la scelta sono compiute svolgimento e la verifica.
cia/volo francescana, che si fonda grazie ad una “mappa delle realizzazio- È importante che l’impresa valorizzi le com-
sulla vita e opere di San ni”, elaborata dai ragazzi e dalle ragazze, petenze acquisite in Branca E/G e ne faccia
Francesco, e la caccia/volo maria- contenente le loro aspirazioni, i sogni e i scaturire di nuove. Può essere impresa
na, che si fonda sulla figura di desideri, nati dall’osservazione della un’attività manuale, un’attività avventurosa
Maria, ne sono un esempio. realtà circostante; oltreché dalle verifiche all’aria aperta, un’attività di espressione.
di attività precedenti. La mappa consiste L’impresa è uno strumento metodologico
Art. 29 in cose concrete da realizzare. utilizzato prioritariamente dal Noviziato.
ATTIVITÀ NATURA In caso di impresa di reparto, una volta
L'attività natura è finalizzata alla fatta la scelta, si costituisce il Consiglio Art. 25
scoperta dell'ambiente naturale, d'Impresa, che comprende tutti i respon- HIKE
in primo luogo quello a diretto sabili dei vari gruppi necessari per la pre- L’hike è un momento di avventura irrinun-
contatto con i bambini. Essa si parazione e la realizzazione della stessa. ciabile nel percorso in Branca R/S, vissuto
realizza attraverso il rapporto fisi- Tali gruppi, quando è opportuno, posso- dai rover e dalle scolte che da soli partono
co ed emotivo con ogni suo com- no non tenere conto della composizione per una breve route. Esso è un’occasione
ponente, educando al gusto per le delle squadriglie; in tal caso i responsabili significativa per apprezzare il dono di un
cose belle ed allo stupore per il possono non coincidere con i capi squa- tempo per riflettere con se stessi e pregare
meraviglioso, attraverso l'osserva- driglia. Compito del Consiglio d'Impresa individualmente, dominare le proprie paure,
zione delle differenze, il coinvol- è coordinare tutta la preparazione e la sentire il bisogno e scoprire la gioia dell’in-
gimento dei sensi, allo scopo di realizzazione, individuando i posti d'azio- contro con l’altro sulla strada. Viene vissuto
contemplare e comprendere il ne necessari per la buona riuscita dell'im- in uno stile di severa essenzialità, sperimen-
senso più vero dei suoi equilibri, presa, che saranno contenuti in una tando la dimensione di povertà. L’hike è un
dei suoi ritmi e dinamiche, con- "Mappa delle opportunità" dalla quale prezioso momento di vita interiore, occasio-
sentendo ai bambini di fare pro- ogni esploratore e guida attinge secondo ne per riflettere sul proprio Punto della stra-
prie le norme basilari di un com- il sentiero percorso. da, per offrirne poi il risultato al confronto
portamento corretto nella natura. Il Consiglio d'Impresa si scioglie automa- con i Capi o con la comunità. Il tipo di hike,
ticamente in occasione della festa finale la sua durata e la meta da raggiungere sono
Art. 30 con cui si conclude l'impresa. commisurati al percorso del ragazzo nella
ATTIVITÀ MANUALI Per le imprese di squadriglia, i compiti sua progressione personale. Particolari esi-
Nell'ambito delle normali attività del consiglio di impresa sono assunti dal genze della comunità, delle persone o delle
25
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
di branco e di cerchio, grande Consiglio di squadriglia che distribuisce i situazioni possono consigliare che tale espe-
rilevanza va data a quelle espe- posti d'azione in relazione al sentiero e rienza venga effettuata a coppie, conservan-
rienze che permettono ai bambini alle competenze di ciascuno. done le caratteristiche essenziali.
di godere del piacere di realizzare È essenziale che al termine dell'impresa
qualcosa con le proprie mani. Tali si verifichi quanto è stato vissuto, per- Art. 26
attività devono stimolare la creati- ché a tutti sia chiara la situazione del DESERTO
vità e la fantasia, educando al gruppo e dei singoli. Ciò è compito del Il deserto è un’esperienza individuale di pre-
gusto per il lavoro ben fatto ed Consiglio della Legge, in caso di impresa ghiera ed ascesi, uno spazio di silenzio per
alla semplicità. di reparto, e del Consiglio di squadriglia, un tempo prolungato che predispone all’a-
I capi porranno particolare atten- in caso di impresa di squadriglia. scolto e alla meditazione. L’esperienza di
zione nel trasmettere ai bambini, La verifica considera sia i risultati rag- deserto è occasione significativa di matura-
attraverso la manualità, lo stile di giunti e le modalità di raggiungimento, zione spirituale in continuità con il cammi-
essenzialità e gratuità che con- sia il comportamento e l'atteggiamento no quotidiano di preghiera, di revisione e
traddistingue il metodo scout, sti- tenuti, confrontandoli con gli scopi che sintesi della propria vita. In questo senso
molando in essi la ricerca di solu- il reparto o la squadriglia si erano prefis- può costituire un essenziale momento pre-
zioni creative con l'uso di mezzi si all'inizio. È necessario quindi che tali paratorio al Punto della strada.
semplici ed adeguati alla loro età. scopi, sia tecnici sia di crescita, siano
Le attività devono essere caratte- ben chiari all'inizio e fissati formalmen- Art. 27
rizzate da una progettazione, te. CHALLENGE
anche molto semplice, che veda Frutto della verifica saranno, tra l'altro, Il challenge è un incontro incentrato soprat-
protagonisti i bambini. la coscienza delle positività e delle tutto su attività fisiche e tecniche in cui pre-
carenze personali e comunitarie rispetto domina il senso della sfida con se stessi
Art. 31 alla Legge, nonché l'individuazione di attraverso l’avventura e il gioco. In esso si
ATTIVITÀ A TEMA nuove realizzazioni di impresa da inseri- sperimentano le proprie capacità e i propri
Le attività a tema impegnano il re nella mappa. limiti, si impara ad affrontare difficoltà
branco e il cerchio in un lavoro È bene che la fiesta conclusiva sia fatta impreviste, ad essere pronti, a non scorag-
che si sviluppa in un periodo di sempre, indipendentemente dai risultati giarsi, a condividere la fatica e la gioia, a
tempo relativamente lungo. Sono ottenuti: occorre in ogni caso festeggiare cooperare per raggiungere la meta.
finalizzate al raggiungimento di il lavoro compiuto insieme. È un esercizio di competenza al quale ci si
un obiettivo comune, concreto, Nel reparto si sviluppano interessi perso- prepara durante l’anno, va preparato e com-
chiaramente conosciuto dai bam- nali e comunitari che non sempre sono misurato alle caratteristiche dei partecipanti.
bini. integrati nelle imprese del momento. Solitamente viene vissuto a coppie.
Le attività a tema: Questi sono comunque stimolati e segui-
• permettono ai bambini di orga- ti dai capi utilizzando l'atmosfera d'im- Art. 28
nizzare comunitariamente presa. Se questi interessi sono coltivati LAVORO MANUALE
un’attività scegliendo tempi e da gruppi stabili, i capi faranno in modo Attraverso il lavoro manuale i rover e le scol-
modi di realizzazione; che le relazioni personali all'interno di te si mettono in gioco anche sporcandosi le
• danno a tutti la possibilità, data tali gruppi e i ruoli di ciascuno siano mani, impegnandosi in azioni concrete che
la molteplicità dei ruoli, di par- educativamente positivi, secondo i prin- rispondono ad un bisogno, operando al ser-
tecipare e di esplicitare le pro- cipi generali utilizzati in tutta la vita del vizio degli altri, realizzando oggetti di utilità.
prie capacità; reparto. Il lavoro manuale è un modo concreto per
• offrono l’opportunità di imparare esprimere se stessi e mettersi al servizio
tecniche nuove; comportano il Art. 27 degli altri. Educa alla semplicità, all’essenzia-
momento finale di verifica comu- ABILITÀ MANUALE lità, alla cura nel fare le cose realizzate con
ne di ciò che si è raggiunto. L’acquisizione e l’esercizio della manua- le proprie mani, imparando così ad apprez-
lità è un elemento essenziale nel percor- zare la dignità del lavoro pratico.
Art.32 so educativo degli esploratori e delle I rover e le scolte vengono incoraggiati ad
LAVORO DI GRUPPO guide. apprendere e sviluppare abilità specifiche,
Il branco e il cerchio possono Fare le cose con le proprie mani sviluppa partecipando anche ad attività come i campi
sud- dividersi in piccoli gruppi l’abitudine all’autonomia, educa alla valo- di specializzazione e proposte analoghe.
formati con criteri di volta in rizzazione di ciò che si possiede, stimola
volta modifica- bili, per lavori la creatività sia nelle progettazioni che Art. 29
semplici e concreti, attività nelle realizzazioni concrete. Allo stesso VEGLIA R/S
manuali. Il lavoro di gruppo mira tempo l’abilità manuale, sviluppando nei La veglia R/S è uno strumento con cui la
a suscitare nuovi interessi, a pro- ragazzi e nelle ragazze il gusto del lavoro Comunità R/S incontra altre persone e
muovere nuove tecniche, ad abi- finito, li rende maggiormente protagoni- comunica loro le proprie esperienze e rifles-
tuare alla collaborazione in picco- sti delle loro imprese e li stimola a sioni. Oltre ad essere un momento di espres-
li gruppi, ad assumere iniziative. migliorarsi e a mettere a disposizione di sione, è anche un gesto di valore politico
tutti le loro capacità. attraverso cui la collettività viene sollecitata,
arricchita, provocata dalle esperienze della
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Art. 27 - Autoeducazione
La ragazza e il ragazzo, aderendo liberamente alla proposta dello scautismo, intraprendono un cammino di autoeducazione che li
rende protagonisti della propria crescita.
Tale percorso si sviluppa attraverso una graduale e consapevole progressione, vivendo le esperienze con senso critico alla luce
della Legge, della Promessa e del Motto. 15
5. PROGRESSIONE PERSONALE
Art. 28 - Progressione Personale
In Agesci si definisce Progressione Personale (P.P.) il processo pedagogico che consente di curare lo sviluppo graduale e globale
della persona, mediante l'impegno ad identificare e realizzare le proprie potenzialità.
Il ragazzo avrà la possibilità di realizzare la sua P.P. cogliendo le occasioni offerte dall'attività scout, vissute insieme alla comunità di
appartenenza, nello spirito di gioco, di avventura, e di servizio tipico di ognuna delle tre branche. Per spirito di gioco, spirito di
avventura e spirito di servizio si intende quel particolare clima, stile, atteggiamento che diviene struttura connettiva di tutto il pro-
cesso educativo.
Art. 30 - Gradualità
La P.P. è graduale.
Come tutto il Metodo educativo scout, essa non procede secondo una linea ascendente retta ma seguendo una specie di spira-
le: esperienze di significato analogo si ripetono nel tempo, ma vengono vissute dal ragazzo a livelli sempre più profondi di
interiorizzazione, perché diverse sono la maturazione e la capacità di lettura degli avvenimenti con cui le affronta.
La pista del lupetto e il sentiero della coccinella, il sentiero della guida e dell'esploratore, la strada del rover e della scolta sono
gli strumenti metodo logici concreti attraverso cui è possibile promuovere lo sviluppo graduale e globale della persona.
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Sulla pista, sul sentiero e sulla strada i ragazzi scopriranno sempre di più la Legge e comprenderanno sempre meglio che cosa,
nel giorno della Promessa, si sono impegnati a vivere.
Per ogni fascia di età la crescita e lo sviluppo della persona si attuano secondo momenti principali, presenti nel cammino di
ogni Branca, che la pedagogia Agesci caratterizza come:
• Scoperta
• Competenza
• Responsabilità
La fase della scoperta coglie il naturale desiderio del ragazzo di "buttarsi nel gioco" per suscitare la volontà di conoscere e
sperimentare esperienze nuove, al di fuori di schemi precostituiti o usuali, per mettere alla prova le proprie potenzialità.
In questo periodo di conoscenza il ragazzo maturerà la convinzione di voler pronunciare (o rinnovare) la propria Promessa. Essa
rappresenta la libera adesione, espressa dal ragazzo, al gioco dello scautismo ed alla vita della comunità e segna l’ingresso nella
famiglia delle guide e degli scout di tutto il mondo. La Promessa non è, dunque, un altro momento od una sorta di “pre-momen-
to” del cammino di progressione personale; evidentemente però, l’espressione di questa “libera adesione” comporta la conoscen-
za minimale delle regole e della vita dell’unità, cosa che normalmente avviene nei primi mesi di permanenza in essa.
La fase della competenza assume ciò che è stato scoperto come “interessante per la propria vita” e stimola il desiderio di
approfondirlo, per impadronirsene pienamente. In questa fase si sperimentano nel concreto i propri talenti, ci si scontra con i
propri limiti e si impara – con l’aiuto del Capo – a superarli ed accettarli serenamente; si impara come i propri compiti vadano
affrontati con serietà ed impegno per produrre risultati.
La fase della responsabilità è la risposta concreta, con le conoscenze e competenze che si sono acquisite, data con pron-
tezza nelle situazioni di bisogno che si presentano qui e ora, attraverso la quale si manifesta quello stile di “appartenenza” tipi-
co della cittadinanza attiva proposta dallo scautismo.
Le tre fasi vanno comprese nella loro interdipendenza e necessaria complementarietà: indicano i tre passaggi pedagogici
essenziali che, per ogni ciclo di età, i Capi devono far vivere ai propri ragazzi.
Art. 31 - Continuità-discontinuità
Lungo il cammino scout, il ragazzo sarà chiamato a vivere dei momenti di passaggio in relazione al percorso fatto fino a quel
punto. Questi momenti si identificano principalmente nei passaggi tra una Branca ed un’altra caratterizzati da uno spirito di
accoglienza. Essi, attraverso simboli e cerimonie adeguati e nella concretezza tipica della proposta scout, rendono presenti al
ragazzo che:
• che ci sono momenti della vita in cui crescere significa progredire, lasciarsi alle spalle il percorso compiuto, “cambiar
pelle” per gettarsi in un’avventura nuova. Per fare ciò, c’è bisogno di staccarsi (anche fisicamente) dalle cose conosciute,
dalle amicizie e dalle consuetudini vissute all’interno della comunità di appartenenza. È il momento di riprendere lo zaino e
rimettersi in cammino;
• che il cammino percorso, le esperienze e le competenze acquisite non sono qualcosa da tenere esclusivamente per se, ma
devono invece essere rese dono.
Progressivamente, nel percorso delle tre Branche, le capacità acquisite si trasformeranno in competenze e sfoceranno nella
capacità di servire gli altri: atteggiamento proprio dell’uomo e della donna della Partenza.
Attraverso il passaggio, si educa sia al senso della provvisorietà, e della scelta, sia a saper riconoscere i cambiamenti propri e
quelli altrui. Per questo si avrà cura che questi momenti siano compresi dai ragazzi e vissuti con gesti e cerimonie che ne sot-
tolineino l’importanza, ponendo attenzione a che essi non vengano percepiti come squalificanti dell’esperienza acquisita.
Proprio l’importanza di questi momenti, richiede che all’interno di ogni Branca il ragazzo abbia l’occasione di vivere tutti i
momenti del cammino di P.P. Perderebbe di significato, infatti, un cammino incompiuto nel quale il passaggio fosse vissuto
esclusivamente come allontanamento.
All’interno di ogni singola fase del cammino di crescita sarà chiesto al ragazzo di impegnarsi, nella fiducia che verrà ricono-
sciuto l’impegno a fare del proprio meglio.
Questo insieme articolato di impegni, sforzi, passaggi, realizza nella pedagogia scout, un percorso di iniziazione alla vita in cui
il ragazzo si trova coinvolto in un “lavoro” di accesso-uscita da un livello ad un altro e di definizione progressiva della propria
identità.
Art. 32 - Globalità
La P.P. è globale, ossia il ragazzo è spinto a crescere armonicamente in tutte le dimensioni della vita nell’accettazione serena
delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Per questo motivo la proposta scout si attua secondo i 4 punti di B.-P., che rappresentano la dimensione etica e spirituale, la
dimensione psico-fisica, la dimensione cognitiva e la dimensione sociale. Essi, inoltre, traducono la strategia pedagogica in
proposte attuabili e verificabili in un clima di autoeducazione.
Il ragazzo viene stimolato ad utilizzare le capacità acquisite e a testimoniare le virtù umane comprese come determinanti in
ogni ambiente di vita, secondo quelle modalità che fanno del gioco dello Scautismo la "parabola" del gioco della vita.
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Proprio "personalizzando" il cammino di scoperta e conquista dell'identità, nel contesto di articolate dinamiche relazionali (in
equilibrio tra esperienze personali e collettive), viene promossa la capacità di vivere ed interpretare, entro uno stile persona-
le, la propria identità biologica ed i modelli culturali. È un cammino volto alla conquista di una identità solida, generatrice di
libertà interiore e di accettazione di se stessi e degli altri.
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
porzionati all’età ed al momen- • due passaggi, denominati rispettivamente impegni singolo si prefiggerà, adeguati
to di crescita, nel rispetto della e mete. alle sue possibilità e collegati alle
personalità di ciascuno. • una scansione temporale in tre “tappe” varie dimensioni relazionali.
• i momenti di verifica. La progressione personale si arti-
Art. 35 cola nei tre momenti che in
MOMENTI DELLA PISTA Art. 31 Branca R/S prendono il nome di
DEL LUPETTO E GLI IMPEGNI Passi di scoperta, Passi di compe-
DEL SENTIERO L'impegno costituisce il passo mediante il quale tenza e Passi di responsabilità.
DELLA COCCINELLA l'E/G cammina lungo il sentiero. I giovani e le giovani vengono
La pista e il sentiero si svilup- Per essere efficaci, gli impegni devono essere: aiutati a identificare, leggere,
pano in tre momenti: scoperta, • concreti esprimere ed esperire le loro
competenza e responsabilità. • verificabili potenzialità, sviluppando tutte le
• condivisi nella comunità loro capacità fisiche, psichiche,
Momento della scoperta • puntuali, cioè limitati nel tempo intellettuali e spirituali, anche
Nella dimensione del branco e • orientati al raggiungimento della tappa. attraverso la presenza e la testi-
del cerchio, il lupetto e la coc- Gli impegni vengono assunti da ogni E/G vivendo le monianza del Capo.
cinella cominciano a scoprire occasioni di: Questo percorso si concretizza
se stessi, i loro bisogni e le loro • posti d'azione nel corso dell'impresa attraverso il progredire e lo svi-
capacità, scoprono progressi- • specialità individuali lupparsi delle quattro dimensioni
vamente gli altri e vivono la • incarichi di squadriglia relazionali fondamentali della
famiglia felice. Essi scoprono • buone azioni vita:
che la comunità ha norme pro- • altre occasioni concrete che si presentino nello • la relazione con se stessi, con
prie che ne regolano e ne sviluppo della vita di reparto ed al di fuori di esso. il proprio corpo, con la pro-
garantiscono la vita. Il numero degli impegni non è definibile a priori, ma pria storia, con le percezioni,
La comunità accoglie i cuccioli legato all'unicità del sentiero di ogni E/G. Sono visua- le emozioni, i sentimenti, gli
e le cocci con gioia; attraverso lizzati secondo le differenti tradizioni, per essere ideali ed i pensieri: in una
le esperienze ed il gioco nella messi a conoscenza di tutta la comunità di parola con la propria interio-
giungla e nel bosco, la vita di reparto e,in modo particolare, della comunità di rità;
comunità stimola il desiderio di squadriglia. • la relazione con Dio: il dialogo
voler farne parte e la loro curio- fra la creatura e il Creatore
sità; in questo momento essi Art. 32 nella riflessione sulla Parola,
scelgono di aderirvi pronuncian- LE METE nella preghiera e nei
do la Promessa. La meta è la prospettiva di cambiamento che l'E/G Sacramenti;
I bambini, aiutati dai capi e intuisce e definisce e verso cui orienta i suoi impe- • la relazione con l’altro, nella
sostenuti dalla comunità di gni per il raggiungimento della tappa. famiglia, nella coppia, nei rap-
branco e di cerchio, comincia- Viene individuata dall'E/G mediante il confronto con porti con gli amici, nella comu-
no ad assumere e a realizzare i i capi, realizzabile negli spazi e nei tempi concessi in nità di riferimento;
propri impegni personali. ogni momento dalla vita del reparto, e accogliendo • la relazione con il mondo, con
quanto è stato espresso nei consigli della Legge. l’ambiente, con il lavoro, con la
Momento della competenza Le mete derivano dalla lettura della propria attuale società complessa nel suo vario
Il lupetto e la coccinella si apro- condizione rispetto alla proposta della tappa da per- articolarsi.
no agli altri, iniziano a compren- correre e devono essere: Fondamentale è il Punto della stra-
derli e vengono coinvolti consa- • di respiro temporale sufficientemente ampio; da come strumento di progettazio-
pevolmente nella vita del bran- • impegnative, ma proporzionate alle forze dei ne, Programma zione e verifica
co e del cerchio. ragazzi e delle ragazze; della progressione personale. La
Intuiscono di avere potenzia- • legate alla vita quotidiana dell'esploratore e della partecipazione agli Eventi di pro-
lità da alimentare attraverso il guida; gressione personale a partecipa-
proprio impegno personale, • verificabili da sé e dagli altri; zione individuale (EPPPI) è ulterio-
sentendosi parte integrante • devono richiedere sforzo e tenacia per il loro rag- re occasione di progressione per-
della comunità. giungimento. sonale.
Con la loro attività contribui- Perché siano individuate direttamente dagli E/G,
scono personalmente e con vengono introdotte progressivamente nel sentiero Art. 32
gioia alla vita di branco e di quando il/la ragazzo/a sarà in grado di definirle. PASSI DI SCOPERTA
cerchio coltivando i propri Sino ad allora l'E/G utilizzerà per il cammino lungo il Il cammino sui Passi della scoper-
talenti. proprio sentiero solo lo strumento degli impegni e ta comincia con l’ingresso in
per prenderli avrà come riferimento i contenuti di Comunità R/S e si conclude con
Momento della scoperta, competenza e responsabilità delineati nelle la firma della Carta di Clan duran-
responsabilità singole tappe. te i primi mesi di Clan/Fuoco.
Il lupetto e la coccinella hanno Anche la durata delle mete varierà secondo la cresci- La guida e l’esploratore che
sufficiente fiducia, conoscenza ta dell'E/G: saranno più a breve termine quando ini- lasciano il reparto, o il giovane
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
e consapevolezza delle proprie zieranno ad essere utilizzate, e più articolate e di più sedicenne proveniente dall’ester-
possibilità per porsi in con- lungo respiro mano a mano che l'E/G cresce nella no, vivranno la prima parte dei
dizione di trascinare la comu- loro definizione e nel loro impiego. Passi di scoperta nell’anno del
nità e mettono in gioco tali Come gli impegni, anche le mete saranno variabili Noviziato. I novizi e le novizie
possibilità individuando auto- nel numero e nei contenuti specifici per ogni tappa. saranno accolti nella Comunità
nomamente le occasioni per Per favorire la globalità e l'armonizzazione della cre- R/S con una cerimonia preparata
realizzare gli impegni personali scita dell'E/G nei differenti ambiti di vita, è utile che dal Clan/Fuoco. Chi si avvicina
che si assumono. almeno qualche meta riguardi quanto è esterno al allo scautismo in una età maggio-
Essi sono in grado di fare propo- reparto: la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari,... re vivrà i Passi di scoperta nel
ste operative che coinvolgono il Come gli impegni, anche le mete sono visualizzate Clan/Fuoco.
branco e il cerchio; sono pronti secondo le differenti tradizioni (ad eccezione di Con l’ingresso in Comunità R/S i
a mettere a disposizione della quelle particolarmente delicate), per essere messe a giovani accettano di sperimentare
comunità le proprie capacità. conoscenza di tutto il reparto ed in modo particolare la proposta del roverismo/scolti-
Il lupetto e la coccinella, anche della squadriglia. smo in una tensione alla disponibi-
al di fuori del branco e del cer- lità e al cambiamento. Questo mo-
chio, si pongono in atteggia- Art.33 mento è caratterizzato da un pas-
mento di disponibilità, come LE TAPPE saggio di crescita importante nella
testimoni dei valori della comu- Il sentiero di ogni esploratore e guida è scandito in ricerca e nella riformulazione della
nità alla quale appartengono. reparto da tre tappe: propria identità. Si abbandona la
Al termine di questo momento i • scoperta sicurezza dei ruoli sperimentati in
lupetti e le coccinelle hanno • competenza reparto per andare verso esperien-
fatto proprie tutte le occasioni • responsabilità. ze ed impegni nuovi. Il singolo
di crescita che il branco e il cer- Ognuna di esse, ispirandosi a momenti successivi di sperimenta quanto la proposta
chio hanno saputo offrire. È il maturazione della personalità dei ragazzi e delle del roverismo/scoltismo, declina-
momento della salita al reparto. ragazze, ne sottolinea un aspetto predominante che ta e vissuta nella specifica
non esclude tuttavia gli altri, ugualmente presen- Comunità R/S di appartenenza,
Art. 36 ti all’interno del percorso di ogni tappa. risponda alle proprie esigenze di
STRUMENTI DELLA PISTA Anche il cammino di crescita nella fede è vissuto, crescita. Vivere questo passo è
E DEL SENTIERO PERSO- nelle tre Tappe, con la dinamica unitaria di “scoper- utile per diventare consapevoli
NALE ta, competenza, responsabilità” in quanto momenti delle proprie capacità, aspettati-
La globalità, espressa dal con- ricorrenti che caratterizzano la progressione perso- ve, incertezze e paure, per aprirsi
tenuto dei 4 punti di B.-P., nale unitaria dell'AGESCI. al confronto reciproco e orientar-
viene vissuta dal bambino e La progressione del Sentiero di ogni E/G attraverso si verso la Partenza.
proposta dal capo attraverso le tre tappe non ha corrispondenza automatica con Per il giovane proveniente dall’e-
tutti gli strumenti del metodo. gli anni di permanenza in Reparto; dipende invece sterno questo primo momento
Il capo è garante affinché ogni dai tempi di crescita di ogni persona. sarà anche il periodo opportuno
strumento sia nella disponibi- Per far meglio comprendere agli E/G il senso delle per aderire, attraverso la
lità del bambino. tappe, e nello stesso tempo non precludere ai singoli Promessa, allo scautismo.
I bambini sono chiamati indivi- la scoperta di più ricchi significati, ogni tappa è desi-
dualmente ad essere protagoni- gnata da un sim- bolo e visualizzata da un distintivo Art. 33
sti attivi in particolare dai da apporre sull’uniforme (allegato 1), che ne sintetiz- PASSI DI COMPETENZA
seguenti strumenti: gioco delle za figurativamente lo spirito e i contenuti. Il La competenza in Branca R/S è la
prede e dei voli, consiglio distintivo viene consegnato all’inizio del cammino capacità di utilizzare conoscenze
degli anziani, specialità, consi- lungo quella tappa. (sapere) e abilità (saper fare),
glio della rupe e della grande Il riconoscimento da parte del Consiglio della Legge acquisite nello scautismo e al di
quercia, Buona Azione, Piccole del raggiungimento delle mete definite per il proprio fuori, per vivere la quotidianità,
Orme. percorso di tappa, o dei cambiamenti realizzati attra- affrontare le sfide della vita e ser-
La pista del lupetto e il sentie- verso gli impegni assunti dall'E/G in relazione ai con- vire il prossimo.
ro della coccinella, nello spiri- tenuti di scoperta, competenza e responsabilità deli-
to della Legge, della Promessa neati nelle singole tappe, comporta il passaggio Il cammino sui Passi della compe-
e del Motto, sono promossi dell’esploratore e della guida alla tappa successiva tenza inizia quando, terminato il
nell’ambito della vita di branco del Sentiero. periodo della scoperta, il rover e
e di cerchio. Il raggiungimento di ciascuna tappa è segnato for- la scolta raggiungono la consape-
malmente da una cerimonia in cui, con parole e gesti volezza che il roverismo/scolti-
Art. 37 adeguati, seguendo le forme stabilite dalla tradizione smo è una proposta che li coin-
IL GIOCO DELLE del reparto, si sottolinea il mantenimento della volge positivamente, per cui
PREDE E DEI VOLI Promessa realizzato con il raggiungimento delle decidono di aderirvi e di viverla
Il gioco delle prede e dei voli è diverse tappe, che testimoniano la costanza dell’im- pienamente firmando la Carta di
un’occasione privilegiata per i pegno e la correttezza dell’atteggiamento. Clan.
bambini in cui conoscere se Con la cerimonia della firma della
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
voli è definito dal bambino e dal nità, nello sforzo di essere fedeli agli impegni per- È in questo momento di crescita
capo insieme: una o più prede o sonali presi e nella crescente consapevolezza che l’esperienza della Route
voli, in base alle capacità e agli dell’importanza di portarli a termine cogliendo e Orientamento Scelte di Servizio
interessi, ai tempi personali del costruendo le occasioni (es. Buona Azione) per risulta opportuna e utile per aiu-
bambino e a quelli della stagio- realizzarli. tare il rover e la scolta a vivere
ne di caccia o di volo. Gli strumenti metodologici, che i Capi hanno a una forte esperienza di sintesi del
Il lupetto e la coccinella, in disposizione per accompagnare ogni E/G lungo que- cammino scout percorso alla
base all’ambiente fantastico di sto tratto di cammino della Tappa della Scoperta, luce della scelta della Partenza.
riferimento utilizzato in unità, sono rappresentati, fra gli altri, dalla vita di In questo momento della pro-
si impegnano, rispettivamente, Squadriglia, dall’incarico di Squadriglia, dalle gressione personale il rover e la
a cacciare con i maestri di Specialità individuali (con l’aiuto del Maestro di scolta iniziano anche a costruire
Mowgli (Baloo, Bagheera, Specialità, della Carta di Specialità e dei Campi di un progetto di vita, partendo
Akela), e a volare sul sentiero Specialità), così come dalle Specialità di Squadriglia. dalla sintesi del percorso compiu-
del prato, del bosco e della to fino a questo momento, basato
montagna: Art. 35 sui valori interiorizzati.
In caccia con Baloo SPECIALITÀ Assumono un atteggiamento pro-
per diventare lupo della legge Le Specialità offrono all’esploratore e alla guida, a positivo all’interno della vita
In caccia con Bagheera seconda delle inclinazioni ed attitudini personali, la della comunità, si pongono in
per diventare lupo della rupe possibilità di confermare le proprie capacità, di svi- modo critico di fronte alle propo-
In caccia con Akela luppare nuove potenzialità e di vivere responsabil- ste e affrontano con attenzione
per diventare lupo anziano mente un ruolo nella comunità, iniziando a mettersi gli stimoli e le informazioni che
a disposizione degli altri. giungono loro dalla società; sen-
In volo sul prato In questa prospettiva, i Capi le proporranno anche tono di essere cittadini con diritti
per diventare coccinella del come strumento per stimolare la ricerca degli E/G in e doveri verso sé, gli altri e il
prato settori a loro sconosciuti. mondo; dimostrano di aver matu-
In volo nel bosco Proprio per questa loro forte connotazione di stru- rato uno spirito di servizio vissu-
per diventare coccinella del mento di ricerca e di scoperta della persona, è to come dono e impegno conti-
bosco necessario che il maggior numero possibile di spe- nuativo.
In volo sulla montagna cialità trovi uno spazio effettivo all’interno della vita
per diventare coccinella della del Reparto, o quanto meno un aggancio significati- Così facendo il rover e la scolta
montagna vo ad essa. diventano punto di riferimento
Con la conquista di specialità, l’E/G comincia a com- per gli altri membri della
Il gioco impegna il bambino prendere che l’essere competente (ovvero “essere Comunità R/S.
nei primi tre anni della sua per- un/una ragazzo/a in gamba”) passa attraverso un pro- In questa fase il ruolo del Capo è
manenza in branco e in cer- getto personale unico, che sarà, quindi, necessaria- quello di:
chio. mente diverso dai progetti degli altri esploratori e saper cogliere e valorizzare i
Nelle unità quadriennali i bam- guide passi compiuti verso la compe-
bini dell’ultimo anno continua- Le specialità potranno essere anche un impegno del tenza da ogni rover e scolta;
no a vivere il momento della sentiero di ogni E/G, mentre i Capi le utilizzeranno individuare, in modo graduale e
responsabilità attraverso altri per sollecitarli adeguato al percorso di progres-
strumenti della pista e del sen- • alla concretezza sione personale di ognuno, i
tiero personali. • al desiderio di provarsi in campi non conosciuti segni di maturazione del senso di
• al gusto del saper essere capaci per poter essere responsabilità;
Nel branco le tre fasi del gioco utili agli altri. sollecitare con proposte specifi-
delle prede sono legate ai tre Nel percorso verso una specialità ogni E/G sarà accom- che la riflessione del rover e della
maestri di Mowgli che lo pagnato da un Maestro di Specialità, che potrà essere scolta sulle scelte della Partenza;
accompagnano nella crescita: uno scout o una guida già in possesso di quella specia- concordare un percorso che lo/la
1a fase - in caccia con Baloo lità e/o di un Brevetto di Competenza affine, un Capo porti alla maturazione della scelta
per diventare lupo della legge: oppure anche un adulto esterno all’ambito scout, in di prendere o meno la Partenza;
è la fase della scoperta della possesso delle capacità tecniche necessarie. verificare insieme al rover ed alla
legge, che Baloo insegna a La Carta di Specialità è lo strumento che consente ad scolta, al termine del tempo sta-
Mowgli; egli è introdotto ai ogni scout/guida di progettare il cammino verso la bilito insieme, l’esito di tale per-
segreti della giungla, e alle specialità, nello spirito e con lo stile dell’Impresa corso personale e l’orientamento
regole della vita del Branco. (Allegato 5). della scelta maturata.
2a fase - in caccia con Anche i Campi di Specialità possono rappresentare Solitamente i Passi di responsabi-
Bagheera per diventare lupo un importante strumento per la conquista di una lità si concludono tra la fine del
della rupe: è la fase della com- specialità: sono infatti un’occasione privilegiata di terzo e l’inizio del quarto anno di
petenza, dell'affinare l'arte incontro e confronto tra ragazzi e ragazze che stan- Clan/Fuoco.
della caccia, come Bagheera no percorrendo un analogo cammino.
insegna a Mowgli. Al riconoscimento della conquista di una specialità
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
3a fase– in caccia con Akela da parte del Consiglio della Legge corrisponde l’asse- Art. 35
per diventare lupo anziano: è gnazione del distintivo corrispondente. PARTENZA
la fase della responsabilità, di È importante ed utile valorizzare le competenze già Tra i 20 e i 21 anni i rover e le
mettere le proprie capacità a acquisite dai più piccoli durante la loro vita in scolte chiedono che i Capi e
servizio del branco. Branco/Cerchio. l’Assistente ecclesiastico della
È comunque fondamentale che l’eventuale riconferma comunità riconoscano loro la
Nel cerchio le tre fasi del gioco passi attraverso il “fare” nelle imprese, che l’E/G sali- capacità di compiere scelte auto-
dei voli si snodano lungo to/a dal Branco/Cerchio vivrà in Squadriglia/Reparto. nome e consapevoli, di essere
prato, bosco e montagna che responsabili verso loro stessi e
sono evocativi della progres- Nell’allegato 3 si trova l’elenco delle specialità indivi- verso gli altri, testimoni della
sione nella crescita individuale duali. Parola del Signore, persone capa-
(spirito dei sentieri): ci di portare, ciascuno nel pro-
1a fase: in volo nel prato per Art. 36 prio ambiente di vita, i valori
diventare coccinella del prato TAPPA DELLA COMPETENZA appresi nell’esperienza dello
(simbolo: filo d’erba): è la fase È il momento in cui il ragazzo e la ragazza cercano scautismo.
dei voli piccoli in cui si scopre sempre più di affermare la loro personalità e in cui si Scelte concrete nell’ambito della
piano piano la gioia nelle rendono conto a poco a poco delle loro aspirazioni. fede, dell’impegno politico, del
novità del prato, nei primi Con il passare dei mesi sentono sempre più forte la servizio, portano il rover e la
incontri, nella comunità del necessità di affermarsi, di scoprire un loro ruolo pre- scolta a terminare il percorso
cerchio. ciso e di trovare sicurezza, stima e fiducia. Durante educativo proposto dallo scauti-
2a fase: in volo nel bosco per questo periodo dovranno avere la possibilità di: smo con la Partenza.
diventare coccinella del bosco • sperimentare autonomia, fiducia e corresponsabi- Vivere la scelta di fede significa
(simbolo: mughetto): è la fase lità impegnandosi con ruoli significativi all’interno essere persone che, aperte all’in-
del volo un po’ più impegnati- delle imprese di Squadriglia e di Reparto, parteci- contro con il Signore che dà
vo, in cui il bambino è concen- pando per esempio ai Consigli di Impresa nelle significato e senso alla vita, sono
trato su di sé e sul far sì che la imprese che coinvolgono le competenze che si capaci di rispondere alla chiama-
gioia scoperta non sia passeg- intendono acquisire. ta del Signore, indirizzano la pro-
gera ed effimera, ma diventi • sviluppare le loro doti di osservazione e di giudi- pria volontà e le proprie capacità
parte del suo modo di essere. zio e diventare padroni delle capacità verso quello che hanno compre-
3a fase: in volo sulla montagna tecnico/organizzative che permettono di saper so come la Verità, il Bene e il
per diventare coccinella della trarre conseguenze operative immediate e concre- Bello, annunciando e testimo-
montagna (simbolo: genziana): te nelle più diverse situazioni (uscite di squadri- niando il Vangelo come membra
fase in cui il bambino, dopo glia, imprese di squadriglia, ecc.) vive della Chiesa.
aver scoperto e fatta propria la • scoprirsi parte rilevante della natura per conoscer- Vivere la scelta di servizio signifi-
gioia, decide di non tenerla per la, capirla, amarla; per riflettere su di essa e impa- ca essere capaci di riconoscere in
sé, ma di condividerla con gli rare cose nuove di se stessi mettendo in pratica tutte le persone, specialmente le
altri. nuovi atteggiamenti più sofferenti, il volto di Cristo,
• rendersi conto di alcune realtà del mondo in cui di riconoscere le ingiustizie e le
4) CONCLUSIONE DEL GIOCO viviamo per capire meglio gli altri. disuguaglianze sociali e adoperar-
Ciascun bambino verifica con i La Tappa della Competenza si caratterizza: si per superarle, di mettere a
vecchi lupi e le coccinelle • in termini di scoperta: nell'approfondimento e disposizione i propri talenti e la
anziane la conquista delle nella valorizzazione dei talenti scoperti e nella propria sensibilità in ogni situa-
prede e dei voli che ha com- scelta di orientarli verso una competenza e la con- zione di bisogno. Vivere l’impe-
piuto. quista del brevetto corrispondente gno politico significa essere citta-
I capi, inoltre, accompagneran- • in termini di competenza: nella costruzione del dini responsabili, capaci di sce-
no i bambini per far sì che, percorso personale verso l'acquisizione di una gliere, attenti alle realtà del
anche con l’aiuto della comu- specifica competenza all'interno del Reparto mondo e del territorio, sensibili
nità e la testimonianza degli • in termini di responsabilità: nella capacità di sape- verso l’ambiente, impegnati nella
altri bambini, essi possano re fare insieme agli altri ciò che si è imparato e nel realizzazione di un mondo
superare eventuali difficoltà metterlo a disposizione degli altri in Reparto e in migliore.
che dovessero incontrare Squadriglia (es. nel ruolo di Maestro di Specialità), Con la Partenza si testimoniano
durante le cacce e i voli, così come nel crescere nella consapevolezza di sé gli impegni della Promessa e la
cogliendo l’occasione per rico- all'interno delle relazioni con gli altri, imparando a fedeltà allo spirito e ai valori
noscere nuove aree di impe- vedere se stessi all'interno di un gruppo e speri- della Legge scout nella vita di
gno e obiettivi di crescita, mentando dinamiche relazionali corrette anche tutti i giorni.
creando così le condizioni per- con le persone dell'altro sesso. La Partenza va maturata lungo
ché ciascuno conquisti comun- Gli strumenti metodo logici, che i Capi hanno a tutto il cammino in Branca R/S.
que la sua preda e il suo volo. disposizione per accompagnare ogni E/G, lungo la Durante l’ultimo anno di
Tappa della Competenza, sono rappresentati, fra gli Clan/Fuoco il rover e la scolta
altri, dai Brevetti di Competenza (con l'aiuto del avranno un rapporto privilegiato
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REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
5) DISTINTIVI Maestro di Competenza, della Carta di Competenza e con i Capi e l’Assistente ecclesia-
La consegna dei distintivi dei Campi di Competenza), dalle Specialità di stico, con un’attenzione alla pre-
avviene subito dopo che il Squadriglia, così come dai ruoli attivi che gli esplorato- ghiera personale, alla ricerca di
bambino o la bambina hanno ri e le guide possono giocare in Squadriglia, Reparto momenti di riflessione e rielabo-
concluso e verificato le prede (es. Consigli d'Impresa) ed in Alta Squadriglia. razione delle proprie esperienze
ed i voli sottolineando con ciò (hike, deserto), alla partecipazio-
l’impegno profuso per il loro Art. 37 ne a momenti di confronto con
raggiungimento. BREVETTO DI COMPETENZA altri coetanei prossimi alla
I distintivi vengono chiamati Il brevetto di competenza è uno strumento fondamen- Partenza e con altre realtà sociali.
con un nome ispirato all’am- tale per educare il ragazzo, in questa fase della crescita, Il rover e la scolta esprimono
biente fantastico: lupo della anche all’essere buon cittadino e buon cristiano attra- esplicitamente le scelte compiute
legge e coccinella del prato, verso il saper fare, e quindi per intraprendere un cam- e l’impegno futuro di servizio
lupo della rupe e coccinella mino nello spirito del servizio verso il prossimo. condividendoli con la comunità.
del bosco, lupo anziano e coc- L'esploratore e la guida conquisteranno il brevetto di La Partenza è un’occasione di
cinella della montagna. competenza, seguendo un percorso personale e speci- riflessione e di verifica per tutta
La descrizione dei distintivi e i fico, progettato con i capi del reparto e il maestro di la comunità e momento di testi-
modelli approvati sono riporta- competenza. monianza dei valori del roveri-
ti nell’allegato 1. Il sentiero verso la competenza porterà ciascun E/G ad smo/scoltismo verso i novizi/e.
aumentare la base delle proprie conoscenze tecnico- La cerimonia della Partenza, sem-
pratiche già acquisite con la conquista delle specialità plice e solenne, sarà vissuta con
Art. 38 e con i posti d’azione ricoperti all’interno delle impre- l’intera Comunità R/S.
INSERIMENTO se. Questa progressione lo renderà sempre più prota- Coloro che, al termine del per-
IN BRANCO/CERCHIO gonista nella vita della squadriglia e del reparto nella corso educativo, avranno fatto
Qualora un bambino o una realizzazione di nuove imprese. Sarà inoltre sempre scelte diverse, lasceranno il
bambina entri in branco/cer- più un punto di riferimento per i piccoli. Attraverso Clan/Fuoco salutati fraternamen-
chio in età superiore agli 8 l’esperienza progettata e vissuta nel cammino verso la te da tutta la Comunità R/S, con
anni, vivrà il momento della conquista del brevetto di competenza, l’E/G diviene le modalità che di volta in volta
scoperta conoscendo le regole consapevole della propria competenza e della bellezza stabilisce la comunità stessa.
e lo stile della comunità in di condividerla con gli altri.
branco/cerchio e pronuncerà Per queste sue caratteristiche il brevetto di competen- Art. 36
la Promessa. Nella stagione di za rappresenta un esempio concreto di meta. PUNTO DELLA STRADA
caccia/volo vivrà un primo Il Punto della strada è il principa-
breve momento di scoperta La competenza richiede: le strumento della progressione
per poi proseguire lungo il • una scelta precisa e consapevole; personale per i membri della
momento corrispondente al • un'applicazione costante e sistematica; Comunità R/S e rappresenta un
proprio grado di maturazione. • l'intenzione di farne partecipi gli altri, mettendo a momento della vita del/la giova-
frutto il saper fare già acquisito in stile di servizio al ne in cui egli/ella si ferma a medi-
Art. 39 prossimo. tare sul suo percorso di crescita,
FILONI Il percorso verso il brevetto di competenza avverrà riconosce gli obiettivi raggiunti,
I filoni di attività rappresentano con lo stile del dare il meglio di sé in ogni circostanza, le competenze acquisite e ne
la razionalizzazione e la diretta a misura delle potenzialità di ogni E/G, secondo un definisce di nuovi. Esso rappre-
applicazione dei quattro punti progetto personale che non è schematizzabile, con senta un’occasione per far sintesi
di B.-P. Sono uno strumento ad genericità, a priori. delle esperienze vissute leggendo
uso dei capi e costituiscono dei Per questi motivi, ogni ragazzo e ragazza dovrà impe- in esse coerenza e continuità.
suggerimenti per proporre gnarsi a conseguire almeno un brevetto di competen- Consente al rover e alla scolta di
esperienze mirate a realizzare la za, mettendolo a disposizione della squadriglia e del acquisire una metodologia basata
formazione globale ed armonica reparto. sulla progettazione della propria
dei bambini. Per conquistare il brevetto di competenza occorre: vita che tiene conto delle proprie
Le singole attività collegano • conquistare specialità che l’E/G riterrà più idonee conoscenze e capacità, degli
opportunamente i vari filoni, per il raggiungimento del proprio brevetto; obiettivi che si vogliono raggiun-
secondo il programma di unità. • aver convenientemente approfondito il brevetto di gere e della definizione di un per-
I filoni di attività sono i seguenti: competenza prescelto, all’interno delle imprese e corso graduale che porti al con-
• Formazione religiosa: com- della vita di squadriglia e di reparto, dimostrando seguimento degli stessi.
prende le attività che stimo- effettiva capacità, affidabilità tecnica di grado eleva- Il Punto della strada si sviluppa in
lano il lupetto e la coccinel- to in situazioni concrete, capacità di coprire ruoli di quattro fasi:
la a conoscere Gesù Cristo e responsabilità nelle imprese e comprensione del 1. fase della coscienza, in cui il/la
il suo Vangelo; a scoprirsi, concetto che si è utili soltanto se si è capaci; giovane mette a fuoco il cam-
in Lui, figli di Dio; a vivere • aver partecipato a un’occasione di confronto sul mino compiuto e si rende con-
come fratelli e sorelle di piano della competenza organizzata dentro o fuori sapevole del suo modo di esse-
ogni uomo, parte attiva e l’Associazione; re e di relazionarsi con se stes-
36
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
irripetibile nella costruzione • aver sperimentato le proprie capacità all’interno del so, con Dio, con gli altri e con
del Regno di Dio. consiglio d’impresa e come maestro di specialità in il mondo;
• Natura e vita all’aperto: squadriglia o in reparto. 2. fase del confronto, in cui il/la
comprende le attività che giovane verifica se stesso e il
sottolineano l’importanza Gli E/G saranno accompagnati nel percorso verso il proprio cammino con la
educativa della natura che brevetto di competenza da un maestro di competenza, Promessa, la Legge, la Parola
viene intesa come luogo di che sarà preferibilmente un E/G già in possesso del di Dio e la Carta di Clan, di
piacevoli e meravigliose medesimo brevetto o di uno affine, o, in essenza di fronte alla comunità e ai Capi;
avventure e fonte di molte esso, di una persona esperta. 3. fase del progetto, nella quale
scoperte. Con la carta di competenza, il maestro di competenza il/la giovane fissa o ricalibra gli
• Formazione fisica: compren- accompagna l’E/G nel progettare e conquistare il bre- obiettivi di progressione per-
de le attività che mirano a vetto, nello spirito e con stile dell’impresa, in analogia sonale a cui puntare;
far prendere coscienza del a quanto già sperimentato con la carta di specialità, ma 4. fase del Programma, dove il/la
proprio corpo, con i suoi con un livello più elevato di consapevolezza e com- giovane individua gli impegni
limiti, cercando di sviluppar- plessità. Le azioni concrete da compiere per conquista- concreti e verificabili che si
ne tutte le potenzialità e a re il brevetto di competenza saranno vissute principal- assume di fronte alla comu-
usarlo nel modo migliore, mente all’interno delle imprese di squadriglia e di nità.
anche al servizio degli altri reparto. Il Punto della strada deve essere
• Allenamento dei sensi: l’op- Al riconoscimento della conquista di un brevetto di percepito come momento di vera
portuno allenamento dei competenza da parte del consiglio della legge corri- progressione, essere occasione di
sensi, abitualmente meno sponde l’assegnazione del distintivo corrispondente. confronto e proporre esplicita-
utilizzati, permette un arric- Nell’allegato 4 compare l’elenco dei brevetti di compe- mente l’orientamento alla
chimento dell’esperienza tenza. Nell’allegato 5 si descrivono gli eventi di Partenza.
per un corretto sviluppo approfondimento della competenza. Gli obiettivi in esso definiti,
della persona. Essi sono il dovranno essere semplici, con-
mezzo principale con cui i Art. 38 creti, limitati nel tempo e tenere
bambini entrano in contatto TAPPA DELLA RESPONSABILITÀ conto delle quattro dimensioni
con la realtà. L’adolescenza è il tempo della conoscenza e della sco- relazionali (la relazione con se
• Abilità manuale: comprende perta di se stessi e degli altri ed è anche il tempo di far stessi, con gli altri, con Dio e con
le attività che servono a svi- sintesi dell’esperienza vissuta e della sperimentazione il mondo). Gli obiettivi del Punto
luppare una creativa manua- delle nuove capacità acquisite in preparazione alle della strada saranno un costante
lità, imparando il gusto di scelte definitive del futuro. I ragazzi e le ragazze: riferimento per il rover e la scol-
fare da sé. Tali attività per- • vogliono partecipare alla gestione delle comunità ta. Essi verranno condivisi con la
mettono la libera espressio- in cui vivono; comunità, rispettando la riserva-
ne della fantasia, si propon- • hanno bisogno di confrontarsi personalmente con tezza di particolari situazioni
gono un fine concreto e un gli adulti; affrontate con i Capi e
miglioramento costante, • sono alla ricerca di una propria identità personale, l’Assistente ecclesiastico.
attraverso vari livelli di diffi- anche - e principalmente come scoperta della pro- Devono essere raggiunti attraver-
coltà e l’opportuna colloca- pria sessualità nel confronto con l’altro/a; so un percorso di esperienze che
zione del lavoro individuale • hanno bisogno di esperienze di successo e di gra- contribuiscano alla formazione
in quello di gruppo. tificazione che diano loro la necessaria sicurezza dell’identità del/la giovane, vissu-
• Espressione: comprende le nel progredire verso l’autonomia; te individualmente e con la pro-
attività che stimolano l’uti- • sono alla scoperta di un senso da dare alla propria pria comunità di riferimento,
lizzazione di diverse moda- vita attraverso l’approfondimento del loro vissuto all’interno e all’esterno dello
lità comunicative che coin- e la sfida a proporsi delle scelte di fondo. scautismo.
volgono il corpo, la mimica, Il Punto della strada può essere
la parola, il disegno. Esso Durante questo periodo gli E/G saranno accompa- proposto in due - tre momenti
consente di educare la fanta- gnati a: nell’arco dell’anno, con particola-
sia e la creatività, riscopren- • riscoprire e approfondire insieme ai Capi la Legge e re attenzione alla fase di crescita
do la realtà delle cose e la Promessa scout, come provocazione continua ad che il/la giovane sta vivendo
instaurando rapporti auten- essere coerenti, e come occasione di confronto e (Passi di scoperta, competenza e
tici tra le persone. aiuto per camminare verso Cristo e verso i fratelli; responsabilità), vissuto e realizza-
• Formazione sociale: com- • testimoniare la propria competenza contribuen- to attraverso gli strumenti tipici
prende le attività che hanno do, nell’ambito della propria specializzazione, alla della Branca (strada, hike e deser-
lo scopo di far scoprire al gestione del Reparto in modo diretto ed efficace; to, ecc.).
lupetto e alla coccinella l’e- • sperimentarsi come Capi Squadriglia o in altri La partecipazione agli Eventi di
sistenza dell’altro, valoriz- ruoli di responsabilità all’interno della comunità progressione personale a parteci-
zando le diversità, l’essere di Reparto e nelle sue articolazioni (Squadriglia, pazione individuale, i momenti
parte anche di comunità più Alta Squadriglia); forti della vita della comunità
grandi del branco e del cer- • assumere nell’ambito dell’impresa, insieme con gli (Capitolo, verifica del servizio,
37
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
chio. Favorisce, inoltre, altri specialisti e soprattutto nel settore della propria compe- ecc.) e alcuni passaggi
lo svilupparsi di un tenza, responsabilità nel proprio ambiente (parrocchia, scuo- significativi nella vita per-
atteggiamento adeguata- la, quartiere, città, ecc.); sonale, possono costituire
mente critico e sereno • mantenere la propria competenza a un grado tale da poter un’occasione privilegiata
su quanto succede intor- essere pronti in ogni circostanza a servire validamente il per la verifica del Punto
no, accettando e rispet- prossimo; della strada.
tando punti di vista • proporsi come Maestri di Competenza. I Capi e l’Assistente eccle-
diversi dal proprio. siastico aiuteranno il gio-
La Tappa della Responsabilità si caratterizza: vane nella formulazione
Art. 40 • in termini di scoperta, nella ri-scoperta della propria fedeltà degli obiettivi senza però
SPECIALITÀ alla Legge e della propria appartenenza al Reparto, così sostituirsi ad esso nelle
Le specialità sono uno stru- come nell’approfondimento della conoscenza dei propri scelte.
mento della pista e del sen- mondi vitali (famiglia, scuola, quartiere, città/paese, scauti- In Noviziato il Punto della
tiero personali, tese a sco- smo, …) e nell’avvicinamento a realtà più grandi strada aiuta i novizi e le
prire e sviluppare le pro- • in termini di competenza, nell’impegno a mettere a disposi- novizie a prendere co -
prie attitudini e capacità zione della comunità le capacità scoperte ed acquisite ed a scienza di se stessi e del
individuali. mantenerle in tal modo ad un livello elevato di competenza loro ruolo all’interno della
Il lupetto e la coccinella • in termini di responsabilità, nello sperimentare in modo nuova comunità e li guida
scelgono le specialità che li nuovo la responsabilità verso se stessi attraverso la pratica attraverso obiettivi con-
interessano e concordano della responsabilità di persone e relazioni oltre che di cose creti, nei primi Passi della
con il capo le prove per e di processi. scoperta.
diventare competenti. Gli strumenti metodologici che i Capi hanno a disposizione
I lupetti e le coccinelle per accompagnare ogni E/G lungo la Tappa della
competenti possono mette- Responsabilità sono rappresentati, fra gli altri, da Legge,
re a disposizione della Promessa e Motto, dalla pratica del trapasso di nozioni, dalle
comunità le specialità Specialità di Squadriglia e dal coinvolgimento degli E/G nel-
acquisite. l’accompagnamento del Sentiero degli esploratori e guide più
L’elenco delle specialità è giovani, così come dai ruoli di responsabilità e di cogestione
riportato nell’allegato 2 del in Reparto: Caposquadriglia (e Vice Caposquadriglia),
Regolamento. Consiglio Capi, Consiglio d’Impresa, Alta Squadriglia.
Art 39
CONCLUSIONE DEL SENTIERO
Il Sentiero accompagna ogni E/G per tutto il periodo della sua
permanenza in Reparto.
Concludere la Tappa della Responsabilità non corrisponde ad
aver raggiunto la fine del Sentiero: anche successivamente,
l’E/G sarà infatti chiamato a vivere e testimoniare in maniera
sempre più piena e cosciente la propria responsabilità, tanto
nella vita scout che negli altri suoi ambienti di vita.
È comunque importante che ogni Reparto, secondo le proprie
tradizioni, viva un momento significativo che, attraverso una
cerimonia comunitaria, sottolinei la conclusione della Tappa
della Responsabilità da parte di ogni E/G e soprattutto l’impe-
gno dimostrato lungo il percorso.
Art. 40
INSERIMENTO IN REPARTO
Qualora un ragazzo o una ragazza entri nel Reparto in età
superiore a quella considerata usuale, si incamminerà lungo la
tappa della Scoperta e, una volta conosciute ed accettate le
regole del gioco del Reparto pronunciando la Promessa, pro-
seguirà lungo la tappa corrispondente al proprio grado di
maturazione, vivendo nel dinamismo interno ad ogni tappa le
tre fasi di scoperta, competenza e responsabilità.
Il periodo di permanenza nella tappa della Scoperta, seppur
breve, consentirà al Capo Reparto, di “scoprire” l’E/G, di
conoscerlo/a meglio, così da proporgli/le, subito dopo la
Promessa, di camminare lungo la tappa idonea.
38
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
Art. 33 - Verifica
Nelle varie fasi ed esperienze della Progressione Personale un momento fondamentale è costituito dalla verifica, cioè dal riesame –
effettuato con gli strumenti della metodologia di ciascuna Branca – del tratto di cammino percorso e dal confronto con gli obiettivi
che la persona o la comunità si erano prefissati.
Essa educa a ricercare i significati profondi delle esperienze vissute ed a cogliere nel cammino percorso e nel confronto con la
Legge e la Promessa, indicazioni utili per il cammino ancora da fare.
Il ragazzo è condotto così a valutare criticamente, con se stesso, con i Capi e – in determinati momenti – con la comunità cui
appartiene, il proprio impegno e comportamento, per quanto riguarda le motivazioni, lo sforzo fornito e i risultati ottenuti, al fine
di rendersi conto dei cambiamenti di rotta necessari.
39
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
• le Specialità nel Consiglio della Legge, possibil- rio di fede adeguato, la presenza di
mente dopo un passaggio di verifica con il strumenti della Branca R/S e dello
Maestro di Specialità e nel Consiglio di stile da essa proposto.
Squadriglia Affinché l’esperienza costituisca
• gli incarichi di Squadriglia all’interno del realmente occasione di crescita, è
Consiglio di Squadriglia fondamentale che il rover e la scol-
• le occasioni concrete che si sono presentate ta e le loro comunità siano coinvol-
nello sviluppo della vita di Reparto ed al di fuori te prima e dopo l’evento. In parti-
di esso nel Consiglio della Legge. colare i Capi avranno cura di: pre-
La “verifica” si esplica sia nel’autovalutazione del parare i ragazzi all’evento, illustran-
singolo che nel rapporto educativo con i Capi, cui done le finalità e le caratteristiche;
si aggiungono le diverse comunità del reparto valorizzare al ritorno l’esperienza
(Reparto, Squadriglia ed Alta Squadriglia). vissuta, prevedendo spazi che con-
sentano al rover e alla scolta di rac-
contarla, metterne a frutto le com-
petenze acquisite e rielaborarne
all’interno della propria comunità
le riflessioni suggerite.
In appendice l’elenco degli eventi
di progressione personale a parte-
cipazione individuale proposti,
con l’indicazione del momento
della progressione personale all’in-
terno del quale preferibilmente si
collocano.
Art. 34 - La relazione educativa nel metodo scout: Relazione capo-ragazzo – Ruolo della comunità –
L’acquisizione delle competenze
L’originalità della proposta scout consiste nella capacità di suscitare relazioni autentiche, durature, solide e costruttive. Il legame
significativo tra i ragazzi e tra questi e gli adulti permette a ciascuno di riconoscere la dignità dell’altro e di esaltarne le ricchezze.
È una relazione in cui al centro è posto il ragazzo, con i suoi ritmi, le sue necessità e la sua capacità di stupirsi, che vengono valo-
rizzate all’interno della comunità di riferimento.
Nel suo essere sempre nuova ed originale, tale relazione:
• vede nella comunità un contesto educativo, di stimolo e condivisione di obiettivi ed esperienze, di comune tensione verso i
valori proposti dallo scautismo;
• vede nell’adulto, fratello maggiore, la persona capace di assumere il punto di vista dell’altro, di ascoltare e di guardare le cose
con gli occhi dei ragazzi, accogliendoli nella loro originalità;
• vede nelle esperienze vissute secondo lo stile scout, occasioni che offrono al ragazzo spazi di partecipazione e autoeducazione,
attraverso personali percorsi di scoperta dei significati profondi insiti nelle esperienze stesse.
La relazione educativa nello scautismo si esprime attraverso azioni, simboli, parole... che, nascendo dalle esperienze condivise,
legano fortemente l’adulto e il ragazzo. La condivisione, infatti, crea un comune linguaggio che permette a ragazzi e adulti di
comunicare efficacemente e di arricchire la relazione stessa restituendole qualità e forza.
L’arte del Capo starà nel porre adeguata attenzione a tutte le variabili della relazione, quelle collettive come quelle interpersonali,
coniugandole con le specifiche caratteristiche della proposta educativa nelle diverse branche.
40
REGOLAMENTO METODOLOGICO AGESCI
to, e si realizza attraverso una • ad un estremo i/le preadolescenti e condivisione delle esperienze, sia quelle vis-
relazione autentica e intensa che gli/le adolescenti, portatori/trici tanto sute all’interno della comunità, sia quelle
vede il bambino protagonista di domande, speranze e sogni rispetto vissute da ciascuno dei suoi membri all’e-
all’interno della comunità di al futuro, quanto di dubbi e paure sterno di essa. La condivisione diviene, infat-
Branco e di Cerchio. • all’altro estremo gli adulti, che hanno ti, occasione di rilettura di quanto vissuto e
Lo specifico linguaggio degli accettato la sfida di porsi accanto a di elaborazione progettuale. La costruzione
ambienti fantastici, la proposta di loro non come modelli distanti ed della relazione educativa, tra singoli rover e
narrazione, l’uso del simbolismo irreali, quanto come fratelli e sorelle scolte e tra R/S e Capi avviene soprattutto
ed il clima di Famiglia di narrazio- maggiori, disposti sia a mettersi attraverso l’esperienza concreta della strada,
ne, l’uso del simbolismo ed il costantemente in discussione che ad della comunità e del servizio. La relazione
clima di Famiglia Felice sono ele- accogliere il rischio e l’avventura del tra rover e scolte è il luogo del confronto e
menti costitutivi della Parlata possibile conflitto con gli E/G. della trasmissione delle esperienze.
Nuova. Le comunità che formano il reparto rap- Il Capo è chiamato a riconoscere le poten-
presentano contesti educativi primari, zialità dei giovani e ad incoraggiarli a supe-
che sostengono le relazioni interindivi- rare le loro difficoltà, ponendosi come
duali, poiché: testimone di scelte concrete. Il Capo si
• offrono ad esse il riferimento comune dispone a vivere con passione le sfide edu-
dell’unica Legge, lo stimolo affascinan- cative e a gestire costruttivamente l’even-
te dell’avventura e uno stile particola- tuale conflitto.
re, quello dell’impresa, da condividere Anche gli altri membri della Comunità capi
e coltivare sono chiamati ad avere una funzione educa-
• le orientano nella costante e concreta tiva nella relazione con i rover e le scolte, in
tensione al raggiungimento dei tra- modo particolare durante il servizio svolto
guardi che insieme sono stati definiti. da questi nelle unità.
La vita all’aperto, l’impresa e l’avventura
costituiscono infine lo stile e la trama irri-
nunciabili, in cui le relazioni educative
trovano sia il costante richiamo alla con-
cretezza del “fare insieme”, che la carica
simbolica sprigionata dalla novità e dal
superamento del limite.
Il rapporto Capo-ragazzo
Nell'ambito della P.P. il molo del Capo è quello di accompagnare i ragazzi in tutto il loro cammino di crescita, aiutandoli a
individuare le mete educative, senza sostituirsi a loro nelle scelte e nelle esperienze.
Il Capo è colui che ascolta, conosce, stimola il ragazzo; non è l'ideatore o il "censore" del suo cammino di crescita. Come tale
cura la P.P. del singolo affinché questo cammino possa essere, attraverso mete impegnative ma proporzionate, sempre più in
mano al ragazzo, perché le buone abitudini maturate, gli ideali messi in atto, le virtù incarnate, non siano quelli di gradimento
dell'adulto ma quelli maturati e fatti propri in base alle esperienze vissute.
Altrettanto indispensabile per il Capo è la conoscenza degli ambiti in cui egli vive, in particolar modo la famiglia, che possono
essere coinvolti nella definizione degli obiettivi concreti.
Attraverso l'utilizzo del metodo scout, al ragazzo è offerta la possibilità di sperimentarsi e di crescere, di porsi obiettivi e di
realizzarli.
In questo contesto le proposte assumono maggior significato per il ragazzo quando la relazione stessa con il capo è appassio-
nante, nella misura in cui risulta dinamica (cioè in continuo divenire) e coinvolgente (cioè tocchi il suo cuore).
Il ruolo del Capo rispetto alla P.P. dei ragazzi si differenzia poi nelle tre Branche per lo spazio crescente dato all'autonomia,
per il livello di esplicitazione delle mete educative, per la figura stessa dell'adulto , pur rimanendo costantemente quella del
"fratello maggiore" e senza rinunciare alla propria responsabilità educativa, offre indirizzi significativi mentre diventa via via
più "discreta" nei supporti forniti.
Al fine di consentire ai ragazzi un cammino di P.P. sereno, chiaramente finalizzato e fraternamente supportato dall'adulto, è
indispensabile che i Capi di tutte le Unità all'interno del Gruppo testimonino e propongano con limpidezza valori comuni e
un comune stile scout.
Per gli stessi motivi è importante che ogni Capo assicuri una permanenza all’interno dell'Unità di almeno tre anni.
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La Comunità Capi è corresponsabile al fine di garantire l'unitarietà e coerenza nel cammino di progressione, aiutando i singoli Capi
a coordinare i propri interventi.
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7. ALLEGATI
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Canterino mirano alla valorizzazione di ogni ado- prio desiderio ed alla propria disponibi-
Cercatore di Tracce lescente. lità a fare del servizio uno stile di vita
Cittadino del Mondo Tali eventi, inseriti nella progressione (“essere in servizio” piuttosto che “fare
Collezionista personale nel Sentiero degli esploratori servizio”). La presentazione del servizio
Cuoco e delle guide, sono svolti nello spirito educativo in Associazione permette al
Disegnatore dell’impresa, quindi nello stile della Rover e alla Scolta di interrogarsi circa
Folclorista progettualità, del confronto, della con- la possibilità di scegliere l’AGESCI
Fotografo divisione, dell’impegno gioioso e come uno degli ambiti a cui offrire il
Giardiniere costante nel far bene ogni cosa, della proprio servizio.
Giocatore di Squadra verifica di quanto si è realizzato.
Giocattolaio Campi di specialità: sono eventi regio- Eventi per Partenti
Giornalista nali rivolti ai ragazzi ed alle ragazze in Passi di responsabilità
Guida cammino verso la tappa della Scoperta. Sono eventi rivolti ai rover e alle scolte
Infermiere Sono campi che hanno lo scopo di for- che si stanno interrogando sulle scelte
Kim nire occasioni di conoscenza e di della Partenza. L’evento si colloca nei
Maestro dei Giochi approfondimento per la conquista di passi di responsabilità, alla fine del
Maestro del Bosco singole specialità. cammino del rover e della scolta.
Maestro della Salute Per questa fascia di età e con le medesi- L’obiettivo principale è fornire la possi-
Maestro di Danze me finalità, il settore Nautico organizza bilità di un momento di sintesi del per-
Mani Abili corsi di avviamento alla nautica. corso e di verifica delle 3 scelte della
Massaio Campi di competenza: sono eventi Partenza, che si traducono in scelte
Meteorologo nazionali organizzati, in accordo con la concrete nell’ambito della fede, del-
Montanaro Branca E/G, sia dal Settore competenze l’impegno politico e del servizio.
Musicista che dal Settore nautico e sono rivolti a Sono occasioni di confronto tra ragazzi
Ripara-Ricicla ragazzi e ragazze in cammino verso le che stanno vivendo il medesimo cam-
Sarto tappe della Competenza e della mino. Essi offrono la possibilità di
Scaccia Pericoli Responsabilità. incontro con testimoni significativi
Scrittore Questi campi hanno lo scopo di offrire delle scelte della Partenza.
l’occasione per affinare uno specifico
Allegato 3 ambito di competenza attraverso l’ap-
Campetti Piccole Orme profondimento ad alto livello di una
tecnica, con l’ottica di rendere esplora-
L’esperienza di Piccole Orme è rivolta ai tori e guide pronti in ogni circostanza a
lupetti e coccinelle che stanno vivendo servire validamente il prossimo, non-
l’ultimo momento della propria P.P. in ché ad animare la squadriglia e il repar-
B/C (quello della responsabilità), ed è to di appartenenza.
proposta come momento integrante della
pista e del sentiero personale. I campetti Allegato 6
si propongono seguenti obiettivi: Nomi di squadriglia suggeriti da B.-P.:
• sviluppare l’acquisizione di nuove
abilità da mettere a disposizione del Airone, Albatro, Anatra, Antilope, Aquila,
proprio branco e cerchio; Ariete, Arzavola, Beccaccia, Beccaccino,
• promuovere se stessi giocandosi in una Bufalo, Bulldog, Cane, Canguro, Castoro,
dimensione nuova rispetto a quella Cavallo, Cervo, Chiurlo, Cicogna, Cigno,
conosciuta del proprio branco e cerchio; Cinghiale, Cobra, Coccodrillo,
• educare alla disponibilità all’altro Colombaccio, Colombo, Cormorano,
attraverso l’incontro ed il confronto Cornacchia, Corvo, Cuculo, Elefante,
di molte realtà. Fagiano, Falco, Falcone, Foca, Folaga,
Per far sì che questi obiettivi possano Gabbiano, Gallinella Terrestre, Gallo,
essere raggiunti e vissuti dal bambino nel Gallo Cedrone, Gallo di Montagna, Gatto,
proprio Branco/ Cerchio, è importante Gazzella, Gheppio, Gufo, Iena,
che la partecipazione ai campetti avven- Ippopotamo, Leone, Lontra, Lupo,
ga in tempo utile per permettere la rica- Mangusta, Martin Pescatore, Merlo,
duta dell’esperienza all’interno dell’unità. Moriglione, Nottola, Orso, Pantera,
Le Piccole Orme sono organizzate a Pavone, Pellicano, Pettirosso, Picchio,
livello Regionale, nel rispetto delle tradi- Pinguino, Pipistrello, Piviere, Procellaria,
zioni con autonomia nella scelta dei Procione, Puffino, Rinoceronte, Rondine,
contenuti. La partecipazione è indivi- Sciacallo, Scoiattolo, Serpente a Sonagli,
duale ed è estesa a Lupetti e Coccinelle Smeriglio, Storno, Succiacapre, Tarabuso,
provenienti da altre Regioni. Tasso, Tigre, Toro, Trampoliere,
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