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e Molise
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© Lonely Planet Publications
Abruzzo
e Molise
Teramo, Atri
e la costa
p86
Parco Nazionale
del Gran Sasso Pescara,
e Monti della Laga il mare
p150 e le valli
p102
L’Aquila, il Sirente
Velino e la Marsica Chieti
p50 e la Costa
La Majella dei Trabocchi
p181
p118
Parco Nazionale
d’Abruzzo, Lazio Campobasso,
e Molise il Matese
p215 Isernia e il Basso Molise
e le valli p236
dell’Alto Molise
p264
Da Morro d’Oro a
Campli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155
San Clemente al Vomano. . . . . 97
Pietracamela. . . . . . . . . . . . . . . 158
La costa teramana. . . . . . . . 98
Isola del Gran Sasso d’Italia 159
Silvi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
Castelli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162
Pineto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
Farindola . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164
Roseto degli Abruzzi . . . . . . . . 99
Il versante meridionale. . . . . 165
Giulianova . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
Castel del Monte . . . . . . . . . . . 165
Da Tortoreto
a Martinsicuro . . . . . . . . . . . . 100 Calascio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 166
Santo Stefano di Sessanio. . . 168
Capestrano . . . . . . . . . . . . . . . . 171
CASTELLO DI Bussi sul Tirino. . . . . . . . . . . . . 173
ROCCASCALEGNA (P147) Pescosansonesco. . . . . . . . . . . 174
Sommario
CONOSCERE
Benvenuti in
Abruzzo e in Molise
Sarà il richiamo della natura
a portarvi tra Abruzzo e Molise: monti,
parchi naturali e spiagge qui si sprecano.
Ma preparatevi a più di una sorpresa
anche a tavola, per le strade, dentro le chiese.
Mare Borghi
È lungo circa 170 km il litorale di Abruzzo e Guidando tra Abruzzo e Molise, vedrete
Molise, e in grado di soddisfare le brame bal- sbucare dal panorama centinaia di borghi
neari di qualsiasi tipologia di viaggiatore: ol- di origine medievale adagiati su colli e
tre alle sconfinate distese sabbiose, nel puro monti, con i campanili delle chiese e le torri
mood adriatico, s’incontrano infatti calette dei castelli che svettano. È il retaggio della
paradisiache nascoste tra gli scogli, piccole storia della zona, che dal X secolo ha visto il
baie rocciose, selvagge aree naturali in cui la fenomeno dell’incastellamento svilupparsi
vegetazione arriva a lambire il mare. Anche in ogni provincia. E non temete l’effetto del
dal punto di vista culturale ce n’è per tutti: ‘visto uno, visti tutti’: ciascuno ha una storia
borghi di pescatori e località vacanziere, tutta sua, con tradizioni e curiosità uniche.
abbazie millenarie e testimonianze belliche, I borghi sono anche custodi del patrimonio
antiche torri d’avvistamento e curiosi musei. culinario delle due regioni, ed è nei vicoli –
E poi ci sono i meravigliosi trabocchi, a mar- spesso davvero spopolati – che troverete le
care l’inconfondibile identità di un territorio sorprese più gustose del vostro viaggio.
in grado di sorprendere.
Molise
Montagna Siate dei pionieri. La regione più sconosciuta
Spina dorsale dell’Italia, l’Appennino in e maltrattata d’Italia non aspetta altro che la
queste due regioni regala i suoi profili più vostra presenza e il vostro stupore per una
caratteristici. A partire da quello inconfon- terra di cui nessuno parla, ma che oggi ap-
dibile del Gran Sasso, che con le sue pareti pare come una sorta di incanto sbiadito dal
rocciose dalla verticalità vertiginosa si erge tempo. Non ci troverete nessuna attrazione
spavaldo e vigila come un guardiano su tutto pop o monumento di grido (anche in quanto
il territorio. Ma non c’è solo lui: qui le mon- a chiese e cattedrali si difende benissimo),
tagne, poco addomesticate, ricamano pano- ma una miriade di borghi, una natura incon-
rami magnetici con profili aguzzi e pendii taminata e curiosa, aria pulita e cibo buonis-
selvaggi, sui quali troverete sentieri e strade simo. Il modo migliore per visitare il Molise
da percorrere a ritmo lento, per riempirvi gli è in auto, affrontando la solitudine delle sue
occhi di una bellezza incondizionata. strade guidati dalla serendipità.
NICOLA CARULLI / EDT ©
L’Aquila
Smontati i cantieri, non \ Civitella Giulianova Entroterra chietino
aspetta altro che voi (p52) del Tronto Il Guerriero di Capestrano vale da
\ Campli solo la visita, anche per chi arriva
Tordino Roseto da molto lontano (p120 e p141)
degli Abruzzi
Rocca
Santa Maria ^
# Teramo
Pineto
Amatrice \
\ Vomano Eremi Celestiniani
Basciano Potreste pensare di trovarvi
Campotosto Atri in Tibet, invece siete nel cuore
Silvi \
Fano Adriano della Majella (p210)
Lago di
Montereale Campotosto Montesilvano
Prati di Tivo \
Penne Pescara
#
^
Pizzoli Campo Gran Sasso Cavalcare a Staffoli
Imperatore # d’Italia Che sia al trotto o al galoppo,
Amiternum (2912m) ÷ Farindola
#
ä
#
Assergi Loreto ci si diverte sempre (p281)
Aprutino
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Parco Nazionale
en
#
^ e Monti della Laga #
^
ro \ Ortona
Ater Onna Chieti Fo
no ra
Calascio sca La Costa dei Trabocchi
Fossa Pe Stupefacenti macchine da pesca
Crecchio
Scafa a scandire un tratto costiero
Rocca Stiffe Bominaco
di Cambio Rocca incantevole (p127)
di Mezzo Navelli Lanciano
÷
di Mezzo Navelli Lanciano
÷ Acciano Passo Guardiagrele
Parco Naturale Popoli Lanciano Punta
ro Termoli
Regionale ng Aderci
Ovindoli Casoli Sa Ottima cucina, un
\
Sirente Velino
to
Pietrasecca Vasto borgo da cartolina, spiagge
Passo
en
\ Alba Lago di
Carsoli #
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# Celano Raiano San Leonardo libere a volontà (p253)
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Fucens Casoli
Tagliacozzo
Sulmona Atessa
Avezzano Bomba a
io ÷ n ell
r Lago di Si
Piana del Pescina ta Parco Nazionale e
git Bomba \ Termoli
Fucino Sa della Majella est
Tr
\ Colledimezzo
Trasacco \
÷ Rocca Pia
Civitella Palmoli
Parco Regionale Roveto o
i gn Guglionesi
dei Monti Simbruini ÷ Pescocostanzo Tr
Scanno \
Parco Nazionale
Capracotta
d’Abruzzo, Roccaraso \
Lazio e Molise o
ngr Lago di
Sa Guardalfiera Larino Ururi
Agnone
Pescasseroli
Alba Fucens Castel Staffoli
di Sangro Civitacampomarano
Le rovine archeologiche più
grandi della zona (p77) Pietrabbondante Lucito \
÷ Ripabottoni
Limosano
\Parco delle \ San Giuliano
no
Bominaco \
Pescolanciano Morge Cenozoiche di Puglia
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Cerro al
Bi
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Isernia ^ Lago di
lt
CAMPOBASSO Occhito
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#
^
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Parco Nazionale d’Abruzzo,
Lazio e Molise Ferrazzano Campodipietra
Al suo interno, natura e uomo Venafro Campitello
EU
convivono in perfetta simbiosi (p218) Matese
R
Saepinum
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#
Altopiano delle Cinque Miglia ÷ Sepino
EK
Uno dei paesaggi montani più Parco Regionale
conturbanti d’Abruzzo (p191 e p197) Civitacampomarano
del Matese
Cupo borgo spopolato
AD
o animato epicentro della
D
Le Morge street art? (p260)
L
Panorami lunari tra Isernia e
Campobasso (p246) Campobasso
Antico e moderno si fondono in
MAR TI RRE NO una città che stupisce (p238)
Top 18
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L’Aquila Campobasso
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PARGABRIELE / SHUTTERSTOCK © CLAUDIO GIOVANNI COLOMBO / SHUTTERSTOCK ©
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SCOTTYELLOX / SHUTTERSTOCK ©
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Atri e i calanchi Altopiano delle Rocca Calascio
4
Calanchi (p96), nei In una terra in cui la bruzzo, questa fortez-
dintorni di Atri (p93), è la natura si manifesta za, che si erge spavalda su
classica sorpresa inaspet- in forme spesso esaltanti, uno sperone di roccia, da
tata dei viaggi più arditi. dichiarare l’eccezionalità di una parte offre una vista
Dunque osate anche voi, un paesaggio può sembrare superba su Campo Impera-
lasciate l’auto al parcheggio un atto avventato. Eppure, tore con il maestoso Gran
e affrontate con riverenza i sul fatto che l’altopiano a Sasso sullo sfondo, dall’al-
sentieri che costeggiano le sud-ovest della Majella sia tra fa perdere lo sguardo sul
formazioni rocciose simili un luogo fuori dall’ordinario, territorio sottostante, che
a ciuffi, come fossero le con le sue suggestioni a spazia dall’Aquilano fino
statue di una gipsoteca en metà tra il selvaggio West e alla Majella. A completare
plein air. Poi spostatevi nel il Tibet, non può sussistere la scenografia, rendendola
centro di Atri: gli affreschi alcun dubbio: i campi deli- talmente suggestiva da
della Basilica di Santa mitati dai versanti montuo- sembrare finta, a poche
Maria Assunta uniranno la si, le chiesette, i colori che decine di metri dal castello
sagacia del tocco umano al mutano a seconda dell’ora e sorge la Chiesa di Santa
siparietto di meraviglia che delle stagioni. E, se non ba- L
Maria della Pietà, edificio a
D
AD
già la natura ha imbastito in stasse, tenete presente che pianta ottagonale costruito
zona. Aggiungiamoci che si nel 1596, nel luogo dove si
mangia bene e che c’è liqui-
le piste da sci di Roccaraso
(p197) e la meravigliosa EK
racconta che la popolazione
R
rizia ovunque: ecco che Atri
diventa imperdibile.
Pescocostanzo (p192)
sono davvero a un passo.
EU
locale abbia avuto la meglio
su una banda di briganti.
(p167)
12
minaco (p70). Non è questione di essere anche un saloon frequentato da gente che
esperti d’arte: dipinti nel Duecento, sono indossa stivali e gilet. Riaprite gli occhi: siete
scampati a guerre e terremoti e sapranno a Staffoli (p281), a due passi da Isernia,
emozionare anche chi non è in grado di nel lontano fianco nord-ovest del Molise, e
tirare una linea dritta. Inoltre, la cornice di per quanto improbabile possa sembrare, è
verde in cui è inserito il complesso benedet- tutto vero, persino il saloon. Un’esperienza
tino, all’ombra di un castello diroccato e con bellissima, non solo per i bambini.
i monti che troneggiano alle spalle, allieterà
ogni tipo di viaggiatore.
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AD
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LUIGI FARRAUTO / EDT ©
Le Morge Termoli
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è il re dei due mari: nelle giornate Un’area nella quale l’uomo e la
terse dalla sua vetta si riescono a vedere natura hanno trovato il giusto equi-
l’Adriatico e il Tirreno. Ma se i panorami librio e coesistono in una simbiosi quasi
ripagano ampiamente la fatica fatta per
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PIA NI FI CA RE I L VIAGG I O T op 1 8
le origini nobiliari si fondono con le caratte- Lanciano spicca per l’urbanistica singolare,
ristiche di un territorio di frontiera, ricco di l’atmosfera sacrale e i piacevoli musei; e c’è
grandi scambi culturali. Le piazzette, i vicoli poi l’incantevole sequenza di piccoli borghi
scoscesi, le scalinate, che si intrecciano in collinari, da Casoli a Gessopalena (p146,
un labirinto inestricabile, vi condurranno nella foto), da Roccascalegna ad Atessa. Se
fino all’inespugnabile Fortezza Borbonica, tutto questo non bastasse ancora a certifi-
una delle più importanti opere d’ingegneria care il fascino del territorio, sarà sufficiente
militare d’Europa. E dai punti panoramici la perdersi per le strade secondarie per inter-
vista spazia sul Gran Sasso e sui Monti Ge- cettare suggestivi siti archeologici e scenari
melli, e si spinge fino all’Adriatico. da film d’avventura.
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Se vi piace…
Lu Pennese Luogo di pellegri-
Artigianato naggio per i devoti della porchet- Montagne
ta. (p145)
Merletto A Pescocostanzo c’è un Monte Greco Una delle gite più
museo che approfondisce la sto- Ristoro Giuliani e Ristoro
gettonate fra i turisti a Roccara-
ria di questa intricata lavorazio- Mucciante Nel cuore di Campo
so. (p198)
ne. (p192) Imperatore, due macellerie
dove cucinarsi da soli la car- Monte Amaro Sono diversi i sen-
Ferro battuto Da secoli, a Guar- ne sulle braci sempre ardenti. tieri che raggiungono la vetta più
diagrele, abbondano le botteghe (p179) alta della Majella, ma tutti egual-
artigiane. (p205) mente spettacolari. (p214)
Macelleria Fagioli Massimo Sul-
Campane Ad Agnone si produco- la piazza di Campli, una sosta go- Majelletta L’impareggiabile
no campane da quasi 1000 an- losa per un indimenticabile pani- esperienza di sciare guardando il
ni. (p281) no alla porchetta. (p157) mare. (p213)
Confetti La più golosa tradizione Taverna Tre Monti A Civitel- Campitello Matese Grandiosi
di tutto l’Abruzzo, nella splendida la Alfedena, un’immersione nel- panorami e una natura inconta-
Sulmona. (p186) la tradizione culinaria abruzze- minata, sia in inverno sia in esta-
Ceramica Nella via centrale di se. (p225) te. (p253)
Castelli incrocerete botteghe e Lo Scalco dell’Aquila Cucina Capracotta Il luogo dove, in una
negozi dove ammirare l’abilità abruzzese in una location davve- sola notte, è scesa la nevicata più
degli artigiani che dipingono va- ro suggestiva. (p66) abbondante della storia è la meta
si, piatti, campanelle e tanti altri sciistica del Molise. (p278)
suppellettili. (p163) Osteria Mammaròssa Cucina
di alta classe e attenzione ai pro- Gran Sasso Il re incontrasta-
Lana La tradizione dell’alleva- dotti bio. (p82) to delle montagne abruzzesi e di
mento delle pecore porta con tutto l’Appennino. Dai 2912 m del
sé anche quella della lavorazio- Reale Perché tre stelle Michelin
Corno Grande, la cima più alta,
ne della lana, riscoperta a Santo non si ottengono proprio per ca-
si possono vedere l’Adriatico e il
Stefano di Sessanio. (p170) so. A Castel di Sangro. (p84)
Tirreno. (p150)
Existo A Isernia, piatti buonis-
Oro La vivace economia di Scan- Monte Camicia La parete di que-
simi in un ambiente particola-
no è fondata sull’oreficeria: fortu- sta montagna che si rivolge ver-
re. (p271)
nato chi si può permettere i pre- so l’Adriatico è una cattedrale di
ziosi gioielli realizzati con grande Fattoria Toccaferro È in centro roccia con una verticalità spaven-
maestria nelle botteghe artigia- città a Pescara, a due passi dal tosa. (p162)
ne. (p230) mare, ma l’atmosfera è bucoli-
Monte Marsicano Da Barrea si
ca. (p109)
scorge benissimo il profilo incon-
Miseria e Nobiltà A Campobas- fondibile di questa montagna, di-
La buona cucina so, la tradizione molisana unita ai venuta simbolo di un intero terri-
sapori semplici. (p242) torio. (p223)
Villa Maiella La cucina di monta-
gna al massimo della sua espres- Federico II A Termoli, un’istitu-
sività. (p205) zione in fatto di pesce. (p258)
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Parchi
PINOSUB / SHUTTERSTOCK ©
Il silenzio
Roccacaramanico D’inverno, gli
abitanti di questo piccolo borgo
si contano sulle dita di una ma-
no. (p209)
Cimitero Inglese Un semicerchio
di lapidi in un commovente sce-
nario naturale nei pressi di Torino
di Sangro, a commemorare i sol-
dati inglesi tragicamente cadu-
ti nella seconda guerra mondia-
le. (p134)
Casoli Passeggiando per le vie
scoscese di questo affascinante
borgo potrete ascoltare il rumore
dei vostri passi. (p145)
Ripalimosani Lo spopolamen- LUIGI FARRAUTO / EDT ©
Itinerari
MARCHE # Civitella
•
UMBRIA del Tronto
Parco Nazionale
del Gran Sasso
e Monti della Laga
É
Campo
Imperatore • MARE
#
A D RI A TI C O
É
Assergi •
# É Castel
# del Monte
•
Santo Stefano •
#
•
# Calascio ABRUzzO
di Sessanio
Navelli
É
•
#
•
# É
Parco Naturale
Regionale Parco Nazionale
Sirente Velino della Majella
# Sulmona
•
É
É
Pescasseroli•
É
# MOLISE
Barrea•
#
É
8 NI I parchi naturali
GIOR
Iniziate il vostro viaggio tra i parchi naturali di Abruzzo e Molise dalle mura possenti del-
la Fortezza di Civitella del Tronto, baluardo settentrionale del Parco Nazionale del
Gran Sasso e Monti della Laga; da qui, prendete il tunnel che attraversa il Gran Sasso e
raggiungete Assergi per salire fino alla spettacolare distesa di Campo Imperatore. Do-
po esservi goduti la natura e i panorami di questo luogo incredibile, scendete verso i me-
ravigliosi borghi del versante meridionale del massiccio, Castel del Monte, Calascio e
Santo Stefano di Sessanio. Attraversate quindi la piana di Navelli e lanciatevi alla sco-
perta del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, forse meno blasonato rispetto al-
le altre aree protette della zona, ma in grado di offrire spunti naturalistici e paesaggistici
davvero notevoli, soprattutto se esplorato in bicicletta. Se la vostra sete di natura non sa-
rà ancora appagata, superate i confini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Moli-
se, dove sarete impressionati dalla pacifica convivenza di uomini e animali: un equilibrio
perfetto tra affascinanti borghi montani, come Pescasseroli, Scanno e Barrea, e gran-
di spazi naturali incontaminati che permettono a lupi, orsi e camosci appenninici di es-
sere padroni incontrastati del loro territorio. L’ultima tappa del viaggio sarà il Parco Na-
zionale della Majella, dove, insieme a incantevoli aree naturali, ad attendervi ci saranno
deliziosi centri come Roccaraso, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio e Sulmona.
26
MARCHE
UMBRIA
Campli
•
# É Chiesa di Santa
Maria di Propezzano
•
#
# Atri
•
É
PIANIFICARE IL VIAGGIO I tinerari
MARE
ADRIATICO
É
L’Aquila •
# Abbazia di
San Clemente
a Casauria
•
#
Eremo di
É
Sant’Onofrio
# al
• Morrone
ABRUzzO
LAzIO MOLISE
# Abbazia
• di
San Vincenzo PUGLIA
al Volturno
É
Venafro •
#
CAMPANIA
Abruzzo e Molise sono due regioni pervase di spiritualità. Sono molte, infatti, le chiese
che hanno una porta santa, quella che si apre solo durante il giubileo, e che vi introdur-
ranno alle atmosfere mistiche di un territorio letteralmente punteggiato di luoghi di cul-
to. L’Aquila è ovviamente il punto di partenza. È qui, infatti, la Basilica di Santa Maria di
Collemaggio, il luogo dove papa Celestino V sancì quello che è considerato il primo giu-
bileo della storia. L’edificio vi ipnotizzerà, con le sue trame a scacchi e la sua semplici-
tà conturbante – e quando la porta santa è aperta, tra il 28 e il 29 agosto, passandoci ri-
medierete a ogni vostro peccato. Proseguendo verso Campli, un borgo dal fascino sospe-
so nel tempo, vi aspetta una missione impegnativa: annessa alla Chiesa di San Paolo c’è la
Scala Santa, 28 scalini in legno d’ulivo che vanno percorsi in ginocchio. Il risultato sarà
ugualmente catartico. Non lontano da Campli, superata Teramo, comincia la Valle delle
Abbazie, vanto della spiritualità teramana. Tra i tanti luoghi di culto, la Chiesa di Santa
Maria di Propezzano, in località Notaresco, vista da fuori assomiglia a un cascinale, ma
al suo fascino rurale affianca una serie di affreschi medievali sparsi qua e là e una por-
ta santa a sinistra del portico di accesso. Continuando lungo la SS553 arriverete presto ad
Atri, dove uno dei tre portali del duomo, la Basilica di Santa Maria Assunta, è ancora una
volta una porta santa, che si apre come a Collemaggio il giorno dell’Assunzione.
Dopo Atri sarà la volta di un’abbazia importantissima: quella di San Clemente a Ca-
sauria, da cui è germinato lo stile romanico-gotico in Italia. Godetevi sia gli esterni sia
gli interni, che custodiscono un ambone e un ciborio entrambi di altissima caratura. Pro-
seguendo per il Chietino, le tracce di Celestino V e del suo operato si scorgono nei tantis-
simi eremi. Tra i più spettacolari, l’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone, appollaiato sul
monte dal 1241. Entrati in Molise, fermatevi all’Abbazia di San Vincenzo al Volturno,
un complesso composto da tre basiliche antichissime, e concludete questo itinerario spi-
rituale a Venafro, dove il portale che vi salverà dal peccato è quello della Concattedrale
di Santa Maria Assunta, e dove la città vecchia è ricca di arte e architettura.
27
MARCHE
# Martinsicuro
•
#Tortoreto
•
# Giulianova
•
# Montepagano
•
Teramo
•
#
Chieti •
# # Ortona
•
•
# Abbazia di San
Crecchio Giovanni in Venere
•
#
Lanciano •
# Costa dei Trabocchi
•
#
ABRUzzO # Riserva Naturale
•
di Punta Aderci
#Vasto
•
Termoli
•
#
Campomarino
# Lido
•
I colli MOLISE
La costa
PUGLIA
Teramo sarà il punto di partenza del vo- Si parte da Martinsicuro, lambendo am-
stro itinerario sui colli abruzzesi: nel suo pie distese sabbiose, mentre dall’altra par-
centro storico, le molte tracce del passato te, sulla collina, si sdraiano i graziosi bor-
romano della città quasi sgomitano per far- ghi di Tortoreto e Montepagano. In mez-
si notare. Proseguite alla volta di Atri, per zo, fa bella mostra di sé la vacanziera Giu-
assaggiare la famosissima liquirizia pro- lianova, dove oltre al lido ci sono anche
dotta in paese e rifarvi gli occhi nei luo- eleganti palazzi, chiese e musei. Le spiagge
ghi di culto del centro. Non lontano trove- selvagge di Pineto, con la strepitosa Area
rete sia Città Sant’Angelo sia Penne, due Marina Protetta Torre del Cerrano, e quel-
borghi affascinanti, tutti da visitare a piedi, le per famiglie di Silvi Marina chiudo-
ricchi di chiese e musei legati al territorio. no alla grande il litorale teramano. Oltre la
La tappa successiva, Chieti, tira fuori dal foce del Saline, ecco l’urbanizzata area di
cilindro una delle meraviglie più iconiche Pescara, con tutta l’animazione della più
dell’Abruzzo intero: la scintillante statua grande città della regione, e, sempre cor-
del Guerriero di Capestrano; e tutto il cen- rendo verso sud, gli echi artistici di Fran-
tro storico, intorno al signorile Corso Mar- cavilla al Mare e le memorie belliche di
rucino, non è davvero niente male. Si pas- Ortona. Si entra a quel punto nel cuore
sa poi a Crecchio, con le memorie monar- della meravigliosa Costa dei Trabocchi,
chiche del Castello Ducale, per raggiungere con le stupefacenti macchine da pesca che
l’intrigante Lanciano, affascinante per l’at- punteggiano la costa, la commovente Ab-
mosfera carica di devozione, le tracce ro- bazia di San Giovanni in Venere, l’avven-
mane e la curiosa conformazione urbanisti- turosa Riserva Naturale di Punta Ader-
ca. Dopo tutti questi saliscendi, sarà tempo ci e la seducente Vasto, dall’appeal di una
di concludere l’itinerario visitando l’Abba- vera città d’arte. Chiude l’itinerario la rivie-
zia di San Giovanni in Venere, da cui le ra molisana, con la scenografica Termoli
colline si stemperano finalmente nell’azzur- a concorrere per il titolo di più affascinan-
ro dell’Adriatico. te località della zona, e, prima di entrare in
Puglia, le ultime spiagge a ridosso delle pi-
nete di Campomarino Lido.
28
Termoli
•
#
ABRUzzO
PIANIFICARE IL VIAGGIO I tinerari
Agnone •
# Civitacampomarano •
#
•
# Larino
Parco delle
•
# Morge
Pietrabbondante
•
# Cenozoiche PUGLIA
Bagnoli
del Trigno
Isernia •
#
LAzIO
•
#
Campobasso
Roccamandolfi
Venafro •
# •
#
#Saepinum
•
CAMPANIA
14NI Il Molise
GIOR
Cominciate il vostro viaggio di scoperta del Molise da Venafro, nella punta occidenta-
le della regione. Godetevi i campanili a cipolla delle chiese del centro storico, poi fate un
salto al Castello Pandone per gli affreschi cinquecenteschi. Da lì spostatevi verso Isernia,
una città che fa del suo fascino non convenzionale il suo punto di forza. Bastano un paio
di giorni per godersi le strade del centro storico, ma non dimenticate il Museo del Paleo-
litico, dove potrete ammirare le tracce di insediamenti umani antichissimi. La tappa suc-
cessiva è Pietrabbondante, un piccolo sito archeologico che custodisce preziose testimo-
nianze dell’epoca sannitica. Da lì potrete proseguire per Agnone, che ha un centro stori-
co molto bello, dove le campane delle chiese echeggiano una tradizione metallurgica qua-
si millenaria. Scendendo poi tra i fiumi Trigno e Biferno c’è il Parco delle Morge Ceno-
zoiche del Molise, un territorio caratterizzato da formazioni di enormi massi che sbu-
cano dal terreno, dove i paesi sono abbarbicati sulla roccia, come Bagnoli del Trigno.
Scendete dunque verso Campobasso e restateci per qualche giorno. Qui la città medie-
vale e quella ottocentesca si sfidano in bellezza: l’una si arrotola sul colle culminando in
un castello, l’altra si estende in pianura esprimendosi con grandi viali, parchi e giardi-
ni. Le rovine di Saepinum, le più grandi di tutta la regione, sono poco a sud di Campo-
basso e meritano davvero la visita per la stratificazione storica e urbanistica. Se foste al-
la ricerca di paesaggi montani, proseguite per Roccamandolfi: potrete fare una magni-
fica escursione per raggiungere il castello e da lì sfidare l’altitudine attraversando un cu-
rioso ponte tibetano. Tornati verso Campobasso, sarà la volta del Basso Molise. Salite ver-
so Civitacampomarano, per scoprire come l’arte possa contribuire a combattere lo spo-
polamento dei borghi, poi superate il Lago di Guardalfiera e godetevi Larino. Qui, oltre a
una delle cattedrali più belle del Molise, troverete tracce dell’antichità romana e interes-
santi B&B. Concludete il vostro viaggio in bellezza a Termoli, una cittadina fortificata sul
Mar Adriatico, dove le spiagge sono di sabbia bianchissima e i ristoranti servono il pesce
più delizioso di tutta la regione.
29
Pacentro (p193)
e il Molise
l’Abruzzo
Scoprire
GIUSEPPE MOSCA / SHUTTERSTOCK ©
30
Il meglio 1
A TAVOLA
Tradizioni contadine e cucina
di mare, materie prime
d’eccellenza e ottimi vini: a
tavola in Abruzzo e Molise
avrete grandi soddisfazioni.
ARROSTICINI
Non esiste borgo d’Abruzzo in cui i deli-
ziosi spiedini di carne di ovino non siano
di casa.
PASTA 2
Dalla De Cecco ai pastifici artigianali, le ac-
CHICCODODIFC / SHUTTERSTOCK ©
que del fiume Verde a Fara San Martino
propiziano capolavori gastronomici.
ZAFFERANO
Il più pregiato si trova a Navelli ed è servi-
to in ogni ristorante della zona.
LIQUIRIZIA
Ad Atri affonda le sue radici in una tradi-
zione molto antica.
TARTUFO BIANCO
A Carovilli e nella provincia di Chieti si tro-
va tartufo bianco in abbondanza.
FORMAGGI
Il formaggio è uno dei prodotti più cono-
sciuti e ricercati della zona.
LENTICCHIE
Presidio Slow Food, sono coltivate nei ter-
reni aridi di alta montagna tra i 1200 e i
1450 m.
1. Zafferano 2. Arrosticini
3. Spaghetti alla chitarra
31
Il meglio 1
BORGHI
TAGLIACOZZO
L’antica capitale della Marsica oggi è un
borgo che si distingue per le sue forme ele-
ganti (p83).
PESCOCOSTANZO
Una città d’arte a quota 1400 m, con un
paesaggio degno di un film western dove vi
aspettano superbe passeggiate o discese su-
gli sci (p192).
CITTÀ SANT’ANGELO
Su uno sperone collinare non lontano da
Pescara, è un misto di Medioevo e baroc-
co (p112).
VASTOGIRARDI
Minuscolo ma piacevole, l’antico borgo di
Vastogirardi (p277), in Molise, si è svilup-
pato attorno al castello angioino.
FORNELLI 2
Le mura di cinta avvolgono un borgo di
PESCHE
A due passi da Isernia, è un borgo semide-
serto che appare da lontano come un maz-
zo di case in pietra (p278).
SANTO STEFANO
DI SESSANIO
Recuperato grazie al visionario progetto di
un imprenditore, è un gioiello incastona-
to nel versante meridionale del Gran Sas-
so (p168).
SCANNO
Con i suoi vicoli scoscesi, le case in pietra
e le botteghe artigiane, Scanno (p230) è
uno dei borghi più affascinanti e più cono-
sciuti d’Abruzzo.
Il meglio 1
CASTELLI
FORTE SPAGNOLO
Anche se non è visitabile, il castello
dell’Aquila resta un grande modello di
architettura militare (p61).
CASTELLO DI
ROCCASCALEGNA
In Abruzzo i castelli scenografici spunta-
no come funghi. Ma la posizione di questo,
sulla rupe sopra il piccolo borgo di Rocca-
scalegna, sembra sfidare la forza di gravi-
tà (p147).
CASTELLO PICCOLOMINI
Il castello di Celano rispetta ogni crisma
medievale: torri con merlature, ponte leva-
toio, posizione dominante (p78).
CASTELLO MONFORTE
Per raggiungerlo occorre salire lungo tutto
il centro storico di Campobasso, ma il pa-
norama che regala è rinvigorente (p239). 2
CASTELLO DI
PIXELSHOP / SHUTTERSTOCK ©
ROCCAMANDOLFI
Diroccato ma molto affascinante, è il punto
finale di una bella escursione nei monti del
Matese (p252).
CASTELLO SVEVO
Termoli non sarebbe la stessa senza il suo
iconico forte, che si erge di fronte al ma-
re (p254).
CASTELLO PANDONE
A Venafro, per ammirare un ciclo di affre-
schi cinquecenteschi a tema unico: i caval-
li (p274).
CASTELLO DI
ROCCA CALASCIO
Uno dei simboli dell’Abruzzo, questo
castello risalente all’anno Mille si erge su
uno sperone di roccia che offre una vista
stupefacente sul Gran Sasso (p167).
1. Castello di Rocca Calascio (p167) 2. Castello di
Roccascalegna (p147) 3. Castello Piccolomini, Celano (p78)
35
Il meglio 1
EREMI
Uno degli elementi identitari
del territorio abruzzese.
EREMO DI SANT’ONOFRIO
AL MORRONE
Il luogo in cui visse per lunghi anni Cele-
stino V, al secolo Pietro da Morrone, domi-
na dall’alto il Santuario di Ercole Curino,
l’Abbazia di Santo Spirito e la conca di Sul-
mona, in un paesaggio di selvaggia bellez-
za (p189).
MONASTERO DI SAN
MARTINO IN VALLE
Potrebbe sembrare un paragone esagera-
2
to, ma la posizione in uno stretto canyon
EREMO DI SAN
BARTOLOMEO IN LEGIO
Nascosto sotto un costone roccioso, in una
parete recondita di una valle remota, è la
rappresentazione concreta del concetto di
raccoglimento (p210).
Il meglio 1
ARCHEOLOGIA
AMITERNUM
A 10 km dall’Aquila ci sono le tracce di un
antico insediamento romano, con un teatro
e un anfiteatro (p68).
MUSEO ARCHEOLOGICO
NAZIONALE D’ABRUZZO
Basterebbe uno dei simboli dell’Abruzzo, il
Guerriero di Capestrano, per renderlo un
sito da non perdere. In più, troverete statue
romane, testimonianze dei popoli italici e
una collezione numismatica (p120).
ALBA FUCENS
Un’antica città romana con i monti alle
spalle e la Chiesa di San Pietro, costruita
su un antico tempio, che aggiunge al tutto
una discreta dose di meraviglia (p77).
PELTUINUM
Minuscolo sito archeologico in una cornice
naturale davvero incantevole (p70).
SAEPINUM 2
Antica città piena di fascino (p250).
PIETRABBONDANTE
Qui per una volta i romani non c’entra-
no: è un sito ancora più antico, sannitico
(p282).
MUSEO CIVICO
ARCHEOLOGICO
ANTONIO DE NINO
Reperti provenienti dall’antico insediamen-
to italico di Aufidena (p229).
NECROPOLI DI
CAMPOVALANO
Le sue oltre 600 sepolture coprono un arco
temporale che parte dalla fine dell’Età del
Bronzo e arriva al III secolo a.C. (p157).
Il meglio 1
MARE
SPIAGGIA DI
PUNTA ACQUABELLA
Il look è quello del paradiso primordiale,
con le rocce, la vegetazione che arriva a ri-
dosso dell’acqua cristallina e poca gente. A
sud di Ortona (p129).
A CENA IN UN TRABOCCO
Qualsiasi sia la vostra idea di vacanza,
cenare in una sorta di palafitta in legno
cullati dal rumore delle onde si rivelerà
un’esperienza assolutamente indimentica-
bile (p131).
RISERVA NATURALE
DI PUNTA ADERCI
Il luogo che farà ricredere tutti coloro che
associano la costa adriatica alle monotone
spiagge per famiglie: 285 ettari di selvag-
ge praterie che accarezzano il mare, spiag-
ge da sogno, cordoni di dune e tanta, tanta
bellezza (p137). 2
ALBA ADRIATICA
PESCARA
Di Pescara si può dire tutto, ma non che le
manchino le spiagge. Sono pulite, molto
ampie e piene di zone libere (p104).
Pianificare il viaggio
Viaggiare
con i bambini
Strepitosi ambienti naturali, la possibilità di incontrare orsi e lupi,
lontre e caprioli, la cucina saporita, le lusinghe del mare e quelle dei
parchi avventura, decine e decine di castelli rendono l’Abruzzo e il
Molise un territorio avvincente anche per i bambini.
43
solleticare il vostro interesse, al Museo del
Camoscio di Opi (p223) troverete pannel-
li illustrativi e un centro di scoperta pensa-
DASHA SHELL / SHUTTERSTOCK ©
Pianificare il viaggio
Attività all’aperto
Non potrete lasciare Abruzzo e Molise senza godervi la natura immaco-
lata e le tante attività che offrono ai viaggiatori.
Il meglio…
Arrampicata Arrampicata
Mentre fate una scorpacciata di eremi nel ¨ Gran Sasso In cima alle vette più ambite, come
territorio di Roccamorice (p210), se siete il Corno Grande e il Corno Piccolo (p158).
appassionati di arrampicata potrete cimen-
tarvi su una parete con vie di diverse diffi- Bicicletta e mountain bike
coltà. Stesso dicasi di Bojano (p249), nel ¨ Via Verde dei Trabocchi Per placide pedalate
Parco Regionale del Matese. lungo la costa pianeggiante (p135).
Se amate le grandi pareti di roccia, sul
¨ Campo Imperatore Per gli ineguagliabili pano-
Gran Sasso (p158) potete togliervi la vo-
rami che regala ai ciclisti più allenati (p177).
glia affrontando lunghe vie che portano in
cima alle vette più ambite, come il Corno
Grande e il Corno Piccolo. Equitazione
¨ Rocca di Cambio Nel Sirente Velino, c’è un’ip-
povia di 300 km (p73).
Escursionismo e trekking
Bicicletta ¨ Monte Amaro La vetta del complesso montuo-
e mountain bike so della Majella è il traguardo più ambito (p214).
Il territorio di Abruzzo e Molise è preva- ¨ Parco Regionale del Matese Da Campochiaro
lentemente collinare e montuoso, perciò, (p249) partono moltissimi sentieri.
se amate cimentarvi con grandi dislivel-
li, avrete di che divertirvi. Ma anche se as- Sci
sociate l’idea della bicicletta al relax le cose ¨ Comprensorio dell’Alto Sangro Con 110 km di
non vi andranno male, perché la Via Verde piste di discesa e 60 km di piste di fondo (p197).
dei Trabocchi (p135) corre placida lun-
go la costa pianeggiante. Anche l’Altopiano Spiagge
delle Rocche, nel Parco Naturale Regiona- ¨ Costa dei Trabocchi Piccole baie pietro-
le Sirente Velino, è una distesa pianeggian- se, spiagge di sabbia e i suggestivi trabocchi
te, ma a quota 1000 m, che potrete diver- (p127).
tirvi a esplorare in bici. Restando in quota,
il Lago di Campotosto (p180) ha sponde Sport d’acqua
ideali da scoprire su due ruote, inoltre da ¨ Lago di Capo d’Acqua Per esplorare con le
qui i più allenati possono spingersi fino al- bombole un antico mulino sommerso (p172).
la piana di Campo Imperatore (p177), al-
tra strada molto battuta da ciclisti per gli
ineguagliabili panorami che regala.
A quote più basse, invece, potete lanciar-
vi alla scoperta del Tirino, il fiume più puli-
46
to d’Italia, pedalando lungo le sue sponde; si compie in un paio d’ore. Usciti dal ca-
per i più pigri, c’è la possibilità di noleggia- poluogo, a Campo Felice c’è il sentiero che
re le e-bike. conduce al Rifugio Vincenzo Sebastia-
ni (p76), da cui poi si snodano molti al-
tri itinerari.
Non meno ampio è il panorama di escur-
Equitazione sioni che potrete affrontare sulla Majella; il
PIANIFICARE IL VIAGGIO Attività all’aperto
WINEDONUTS / SHUTTERSTOCK ©
riplo del massiccio, scoprendo un territo-
rio selvaggio e affascinante, oppure di con-
quistare i 2912 m del Corno Grande, la vet-
ta più alta dell’Appennino, raggiungibile da
Prati di Tivo (p158) passando dal Rifugio
Franchetti (p158). Anche il Parco Nazio-
Sci
Per chi ama gli sport invernali l’Abruzzo
è la regione di riferimento in tutto il ter-
ritorio appenninico. Sulla Majella ci sono
gli impianti di Campo di Giove (p193) e
di Pescocostanzo (p192), inoltre si può
sciare guardando il mare sulla Majelletta
(p213). Ma è soprattutto il Comprenso- In Molise, invece, per sciare dovrete an-
rio dell’Alto Sangro (p197), che ha il suo dare a Capracotta (p278), verso il Mon-
cuore nel territorio di Roccaraso, ad atti- te Capraro, dove le nevi sono sempre ab-
rare viaggiatori da ogni angolo del Centro bondanti.
Sud, grazie a 110 km di piste di discesa e a
60 km di piste di fondo.
Nel Sirente Velino le località sciistiche
sono due: Campo Felice (p76) e Ovin-
doli (p76), entrambe con più di 20 km di
Spiagge
piste di ogni difficoltà – non tantissime ri- Da Alba Adriatica a Termoli (come in tut-
spetto ad altre stazioni, ma in una cornice to l’Adriatico), le distese di sabbia bian-
geografica di tutto rispetto. ca si susseguono senza soluzione di conti-
Nel Parco del Gran Sasso, a farla da pa- nuità. Fino a Pescara troverete un ambien-
droni sono da una parte Campo Impe- te rilassato, senza troppa ressa e con tantis-
ratore (p175), dove potrete sbizzarrir- sime spiagge libere. Quelle di Alba Adriati-
vi sulle piste da sci di discesa, sugli anel- ca (p101) sono considerate tra le più belle
li per lo sci di fondo oppure faticare con gli della costa teramana, così come l’Area Ma-
sci da scialpinismo, dall’altra Prati di Ti- rina Protetta Torre del Cerrano (p98).
vo (p158), che vi regalerà la soddisfazione Il litorale di Pescara (p104) è il più turi-
di sciare guardando il Mar Adriatico sullo stico e affollato, ma anche quello dove vi
sfondo. Nel Parco d’Abruzzo, le stazioni più attendono movida, feste ed eventi.
gettonate per lo sci di discesa sono quel- Spostandosi verso il Chietino, il parago-
le di Pescasseroli (p219) e di Passo Go- ne con Copacabana è indebito, ma la sab-
di (p231), mentre, se siete appassionati di bia dorata della lunga spiaggia di Franca-
sci di fondo, potrete faticare sulle piste del- villa al Mare ha comunque il suo fascino.
la Macchiarvana a Opi (p222) oppure su Intorno a Ortona vi attendono effetti spe-
quelle di Alfedena (p228). ciali con le selvagge e sassose Spiaggia di
Punta Ferruccio (p129), Spiaggia dei Ri-
pari di Giobbe (p129) e Spiaggia di Pun-
48
Abruzzo
on the road
Teramo, Atri
e la costa
p86
Parco Nazionale
del Gran Sasso Pescara,
e Monti della Laga il mare
p150 e le valli
p102
Parco Nazionale
d’Abruzzo, Lazio
e Molise
p215
L’Aquila, il Sirente
Velino e la Marsica
Perché andare
L’Aquila. . . . . . . . . . . . . . . 52 Ci sono infinite ragioni per visitare L’Aquila e la sua provin-
Amiternum . . . . . . . . . . 68 cia e molte di queste sono legate all’idea di tempo: qui pas-
sato, presente e futuro sono intrecciati. Il passato è anco-
Civita di Bagno. . . . . . . 68
rato all’importanza simbolica del capoluogo abruzzese, co-
Paganica . . . . . . . . . . . . 69
struito pensando a Gerusalemme, costellato di chiese ma-
Bazzano. . . . . . . . . . . . . 69 gnifiche e avvolto da misteri medievali. Il presente, inve-
Peltuinum . . . . . . . . . . . . 70 ce, porta i segni del terremoto e i cerotti delle ricostruzio-
Bominaco . . . . . . . . . . . . 70 ni. All’Aquila vedrete squarci, crepe, macerie, strade deser-
Fossa . . . . . . . . . . . . . . . . 70 te e vicoli silenziosi. Sarà dunque un susseguirsi di pieni e
Stiffe. . . . . . . . . . . . . . . . . 71 vuoti, meraviglie e disastri, antichità e modernità. Passe-
Fontecchio. . . . . . . . . . . . 72 rete per strade dal silenzio inquietante, dove l’odore di in-
Acciano . . . . . . . . . . . . . . 72 tonaco fresco può essere spaesante. Ma allo stesso tempo
avrete un assaggio dell’energia degli abruzzesi, proverbial-
Rocca di Cambio . . . . . . 73
mente poco inclini al turismo ma molto dediti alla sociali-
Rocca di Mezzo. . . . . . . . 75
tà e al dibattito. Incontrerete quartieri rinati a nuova vita,
Campo Felice . . . . . . . . . 76 con tante attività che lentamente cercano di riportare tutto
Ovindoli . . . . . . . . . . . . . . 76 com’era prima: il futuro, da queste parti, è un meccanismo
Alba Fucens. . . . . . . . . . . 77 da costruire, la memoria il suo ingranaggio.
Celano . . . . . . . . . . . . . . . 78 Uscendo dal capoluogo, la provincia dell’Aquila appa-
Aielli . . . . . . . . . . . . . . . . . 79 re molto estesa e variopinta: nel Parco Naturale Regionale
Avezzano. . . . . . . . . . . . 80 Sirente Velino le atmosfere montane anticipano quelle del
Pescina. . . . . . . . . . . . . . 83 Gran Sasso, tra la Valle dell’Aterno e la Marsica potrete per-
Tagliacozzo . . . . . . . . . . 83 dervi tra gli affreschi bizantini di Bominaco, i prati di zaf-
ferano di Navelli, le rovine di Alba Fucens e gli svariati bor-
Castel di Sangro. . . . . . 84
ghi medievali in bilico sui monti.
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Lago di
Montereale Campotosto \
Montesilvano
Prati di Tivo \
Penne
\ Pizzoli
\ Pescara \
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Parco Nazionale
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\ Aeroporto –
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\ del Gran Sasso \
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# e Monti della Laga Aprutino Francavilla
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del Monte Chieti
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Regionale Lanciano
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Fucens Parco Nazionale
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\ Lazio e Molise
Villavallelonga Roccaraso \
Pescasseroli
\ Castel
di Sangro
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\
MOLISE
e 00 20 km
10 miglia
Terremoto’, e fu di nuovo a pezzi. Crollò qua- grafo: 309 vittime, oltre 1600 feriti, 65.000
si tutto, compresi importanti luoghi di culto. sfollati e un territorio intero da ricostruire.
Dopo l’Unità d’Italia la città divenne il ca- Oltre un decennio dopo, vista da lontano ap-
poluogo della regione Abruzzi e Molise con il pare ancora come uno dei più grandi can-
nome di Aquila degli Abruzzi. È dal ’39 che si tieri d’Europa, con stormi di gru che punta-
chiama invece L’Aquila, a seguito del riordi- no al cielo ed edifici corazzati da impalca-
no provinciale imposto dal fascismo, che nel- ture. Ma ad altezza uomo continua ad affa-
la zona diede vita alle province di Pescara e scinare, e oggi più che mai ha bisogno di ri-
Rieti. Nel 1970, le regioni italiane – che fino empirsi di vita e vitalità.
allora erano solo enti statistici –, divennero
enti amministrativi, e nacque così l’Abruz- 1 Che cosa vedere
zo. La decisione di collocare molti assesso- A partire dalla sua fondazione, tra il 1254 e
rati nella neonata Pescara provocò una se- il 1266, L’Aquila è stata suddivisa in quattro
rie di disordini noti come i Moti dell’Aquila, quartieri (chiamati Quarti), due sul circon-
guidati dall’estrema destra abruzzese e do- dario orientale e due in quello occidentale. Si
po i quali L’Aquila fu confermata capoluo- tratta dei Quarti Santa Giusta, Santa Maria,
go, e a Pescara si insediarono solo gli asses- San Pietro e San Giovanni. A ciascun Quar-
sorati regionali. to corrisponde una chiesa (omonima), detta
Nel 2009 la storia dell’Aquila è stata nuo- capoquarto, e storicamente anche un castel-
vamente riscritta con l’inchiostro del sismo- lo fuori le mura (i Quarti, partendo dal cen-
54
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Ü della città, anche fuori le mura). Ogni comu-
15 ÷
Parco
nità, infatti, alla fondazione della città, ave-
del Sole va innalzato nel proprio quartiere una chie-
sa, una piazza e una fontana. È solo Piazza
Orto
Botanico del Duomo a restare esclusa da questa divi-
di Collemaggio sione: in quanto spazio pubblico per eccel-
7
SS17 lenza, e punto di riferimento della vita spi-
rituale, non poteva essere ‘dominato’ da al-
cun edificio nobiliare.
E F
56
Visitare L’Aquila è gironzolare all’interno ti. Il tratto distintivo della chiesa è la nic-
delle mura di cinta, schivare lavori in corso e chia concava posta nel livello più alto, che a
scovare frammenti di bellezza senza tempo, ogni ora crea un piacevole effetto di chiaro-
solo un po’ ammaccata. La più importante scuro. Nel terremoto del 2009 la chiesa ave-
attrazione fuori le mura, invece, è la magni- va subito pesanti danni, soprattutto al tet-
fica Basilica di Santa Maria di Collemaggio. to e alla cupola.
PIAZZA
(cartina p59; Piazza del Duomo). È una piaz- (cartina p59; Piazza del Palazzo) Era il contral-
za immensa (misura 140 x 70 m), storica se- tare civile di Piazza del Duomo, la sede del
de del potere religioso della città. Può esse- potere politico dell’Aquila, e – dal 1303 – an-
re considerata il cuore dell’Aquila, attraver- che del mercato. Va da sé, dunque, che sia
sato dalle due arterie di Corso Vittorio Ema- impreziosita da palazzi dall’elevata caratura
nuele e Corso Federico II. Nel Quattrocen- architettonica, che poco alla volta riemergo-
to la piazza pullulava di botteghe artigiane, no dalle impalcature dei lavori in corso. Ri-
chiamate le Cancelle, caratterizzate da in- conoscerete il Palazzo Margherita per l’in-
gressi con portali in pietra e archi a tutto se- tonaco arancione: sede del Municipio, dal
sto, sotto i quali veniva esposta la merce. Du- Cinquecento in poi, ha sostituito il trecen-
rante il Novecento però sono state smantel- tesco Palazzo del Capitano. La Torre Civica,
late per costruire l’edificio delle Poste, e ri- che svetta a lato del palazzo, apparteneva
collocate dietro, in Via dei Ramieri. Le due proprio all’antico edificio, e ne è l’unica te-
fontane gemelle (la Fontana Vecchia) che stimonianza. Fu costruita nel 1374, con l’in-
vedrete ai lati opposti della piazza risalgo- stallazione del terzo orologio pubblico italia-
no al XIV secolo, ma sono state restaurate no, dopo quelli di Firenze e Ferrara. Sul lato
nei primi del Novecento grazie all’opera di opposto della piazza c’è il Palazzo del Con-
Nicola D’Antino (autore anche della Fonta- vitto, in stile neoclassico, dai caratteristici
na Luminosa, p61). portici; fu sede della Biblioteca Tommasia-
na, inaugurata nel 1848. L’uomo di bronzo
Cattedrale dei Santi al centro della piazza, infine, è lo storiogra-
Giorgio e Massimo LUOGO DI CULTO fo romano Sallustio, che nacque proprio nel-
(Duomo; cartina p59; Piazza del Duomo) La sto- la vicina Amiternum (p68).
ria del Duomo dell’Aquila è un gioco di spec-
chi di costruzioni e ricostruzioni. Inaugura- Chiesa di Santa Giusta LUOGO DI CULTO
to nel Duecento, fu distrutto dal terremoto (cartina p54; % 0862 220 87; Via Bazzano) La
del 1703, rimesso in piedi e abbattuto di nuo- storia della chiesa che dà il nome al Quarto
vo dal sisma di Avezzano del 1915. Restau- Santa Giusta affonda le sue radici nell’anno
rato nel 1928 con l’aggiunta delle due tor- della prima fondazione dell’Aquila, il 1254,
ri campanarie, ha subito l’ultimo colpo nel e oggi affida la sua speranza nel futuro ai
2009, e oggi è ancora chiuso al pubblico. La restauri che stanno per restituirla alla città.
facciata, che originariamente conteneva tre Non è detto che riuscirete a vedere il bel ro-
rosoni, è in stile neoclassico, con un ordine sone, unico elemento a impreziosire un pro-
di colonne doriche nella parte inferiore. Gli spetto architettonico deliziosamente roma-
interni sono invece barocchi: l’unica nava- nico: al momento delle nostre ricerche le 12
ta, lunga più di 70 m, conferisce allo spazio figure umane che lo compongono erano na-
luce e solennità. scoste da un rivestimento. Il portale invece
si vede, così come la sua lunetta affrescata
Chiesa di Santa Maria nel Cinquecento che raffigura una Madon-
del Suffragio LUOGO DI CULTO na con il Bambino, santa Giusta e san Gio-
(cartina p59; Piazza del Duomo) È la chiesa a vanni Battista. Quando poi si potrà rientra-
cui gli aquilani sono maggiormente affezio- re nella chiesa, ci godremo il suo impianto
nati, anche più del Duomo, che le sta quasi secentesco e i tanti dipinti e affreschi nelle
accanto. Chiamata anche ‘delle Anime San- cappelle laterali. Sul lato destro della chie-
te’, è uno dei più interessanti esempi di ar- sa notate la fontana: diversamente dal soli-
chitettura settecentesca in città. Fu costruita to, non è al centro della piazza.
10 anni dopo il terremoto del 1703, in suffra-
gio delle vittime. La monumentale facciata
fu ultimata nel 1755, ed è composta da tre li-
velli raccordati tra loro da orecchie portan-
57
oBasilica di Santa Maria mane di un campanile, demolito nel 1880.
di Collemaggio LUOGO DI CULTO All’interno, i restauri degli anni ’70 hanno
(cartina p54; www.santamariadicollemaggio.it; rimosso i cassettoni barocchi del soffitto, ri-
Piazzale Collemaggio 5; h 9.30-12.30 e 15-18) I portando l’edificio alla sua struttura origi-
masselli della facciata della Basilica di Col- naria lignea (dai lavori sono riemersi an-
lemaggio sembrano gli astri di un firmamen- che gli affreschi medievali delle navate late-
to ordinato, un’ipnotica geometria allinea- rali). Il pavimento è composto da lastre di
oFontana delle 99 Cannelle FONTANA (MuNDA; cartina p54; % 0862 284 20; www.museo
(cartina p54; Piazza San Vito) La Fontana del- nazionaleabruzzo.beniculturali.it; Largo Tornimpar-
te 1; ingresso €4; h 8.30-19 mar-dom) È ospita-
L’Aquila, il Sirente Velino e la Marsica L’Aquila
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L’Aquila centro
æ Da non perdere ú Pasti
1 Basilica di San Bernardino�������������������� D3 12 Arrosticini Divini��������������������������������������D1
13 Bistrò 26������������������������������������������������� B4
æ Che cosa vedere 14 I Due Magi����������������������������������������������� B4
2 Basilica di San Giuseppe Artigiano������� A3 15 La Malandrina����������������������������������������� C2
3 Cattedrale dei Santi 16 Makkaroni Bros���������������������������������������C1
Giorgio e Massimo����������������������������� A4
4 Chiesa di Santa Maria û Locali
del Suffragio��������������������������������������� B4 17 Bar Fratelli Nurzia����������������������������������� B4
5 Chiesa di Santa Maria Paganica�������������C1 18 Il Vermuttino��������������������������������������������C1
6 MAXXI L’Aquila����������������������������������������C1 19 Le Petit Clos���������������������������������������������C1
7 Piazza del Duomo���������������������������������� B4
8 Piazza del Palazzo���������������������������������� B2 þ Shopping
ÿ Pernottamento 20 Inestasy��������������������������������������������������� B4
21 Libreria Colacchi������������������������������������ C2
9 B&B Celestino V��������������������������������������B1
10 B&B Palazzo Cappa��������������������������������B1
11 Dimora Fortebraccio������������������������������ D4
60
LE MURA DELL’AQUILA
Impossibile non notarle, qualunque sia il mezzo con cui entrerete all’Aquila: le mura di
cinta misurano in totale quasi 6 km, originariamente con 86 piccoli torrioni e 12 por-
te d’accesso, e cingono come in un grande abbraccio l’intero centro storico, rimanen-
do l’emblema primo della sua protezione ultima. Le mura che vedrete sono state co-
L’Aquila, il Sirente Velino e la Marsica L’Aquila
struite in conci regolari a partire dal XIII secolo, durante la seconda fondazione dell’A-
quila, con la ricostruzione angioina, e fino a oggi non sono state mai abbattute – se non
in alcuni tratti dai terremoti, e subito ripristinate. Non sono né ornate da merlature né
particolarmente alte, dato che il territorio su cui sorge L’Aquila è già di per sé arduo da
conquistare. Inoltre i terremoti le hanno spesso smussate in altezza: sono mura ‘a sac-
co’, composte cioè da due pareti parallele riempite di materiale inerte e con poco legan-
te, quindi con gli anni una delle due facce si è spesso staccata, sgretolandosi sulla stra-
da. I lavori terminarono nel 1315, e già nel 1423 la cinta muraria divenne fondamenta-
le per difendere la città da un lungo assedio. Con gli anni, a seguito di cambiamenti ur-
banistici, furono aggiunti nuovi ingressi secondari, che in totale divennero 19. Di questi,
una decina sono ancora aperti e attraversabili, altri sono chiusi o inagibili. Le porte prin-
cipali sono, nell’asse nord-sud, Porta Paganica (l’accesso di riferimento per il Quar-
to Santa Maria, demolita nel 1753 per la costruzione del forte spagnolo) e Porta Rive-
ra (Quarto San Giovanni); nell’asse est-ovest Porta Bazzano (Quarto San Giorgio) e
Porta Barete (Quarto San Pietro). Uno dei momenti più magici per godersi le mura è
di notte, facendo una passeggiata extra moenia: l’illuminazione a LED è composta con
lampade calde per i rettilinei e fredde per le torrette, l’effetto di tridimensionalità creato
è davvero suggestivo.
ma ancora di essere uno spazio fisico: era il ventre primigenio della cristianità. Anche la car-
tografia la rappresentava in maniera idealizzata, seguendo alla lettera le descrizioni che ne
faceva la Bibbia anziché tracciandone la forma reale. Gerusalemme era il centro del mon-
do occidentale e di tutte le mappe medievali, e non stupisce che dinanzi all’esigenza di co-
struire una città ex novo, gli aquilani abbiano deciso di ispirarsi proprio a lei, alla città che in
molti avevano sognato, amato e rimpianto prima, durante e dopo le crociate. È lo storico se-
centesco Claudio Crispomonti a raccontarci questa analogia: “Congregaronsi tutti gli Aqui-
lani insieme tra loro per consigliare e discorrere, se, dove, ed in che luogo volevano riedifica-
re la Città”. Innanzitutto decisero di inciderne il nome nella forma: “La sua pianta è in forma
di un’Aquila con le ale aperte”, poi pensarono di attribuirle caratteristiche che avevano visto
a Gerusalemme: “Piacque tanto il modello di quella Città Santa, che se lo riportarono scol-
pito nel cuore... Lasciarono ai posteri il disegno... il che facilmente si persuade da chi consi-
dera la similitudine di questa Città con Gerusalemme”. C’era, dunque, la volontà di creare in
Italia una sorta di Gerusalemme d’occidente, che potesse in qualche modo colmare il vuo-
to morale di quella ‘vera’, in mano agli arabi. Fu poi Celestino V a sancire questa similitudi-
ne: entrando all’Aquila per l’incoronazione a papa arrivò alla Basilica di Collemaggio a dorso
d’asino, emulando l’iconico ingresso di Gesù a Gerusalemme. Volle dunque ribadire l’inau-
gurazione di una nuova città santa, in posizione speculare rispetto all’originale.
Le somiglianze tra le due in effetti ci sono, ma si tratta di riferimenti simbolici, non c’è da
gridare al miracolo urbanistico: le città di fondazione sono spesso intrise di codici. C’è da
dire che i due territori erano già geograficamente simili. Nello specifico, sia Gerusalemme
sia L’Aquila sorgono accanto alla valle di un fiume (Cedron e Aterno), a poco più di 700 m
sul livello del mare. Le mura di cinta di entrambe avevano ai tempi 12 porte d’accesso, e il
centro storico era ed è ancora diviso in 4 quartieri a Gerusalemme tanto quanto all’Aquila.
In una il luogo delle esecuzioni era il Monte Golgota, nell’altra il Monte Luco, ambedue fuori
le mura, verso occidente. Inoltre, c’è chi ha trovato similitudini tra la Fontana delle 99 Can-
nelle e l’antica Piscina di Siloam, opere di idraulica poste in un varco della città. Alla Basi-
lica di Collemaggio, che sorge a ridosso di una pendenza, corrisponderebbe in Terra San-
ta il Monte degli Ulivi. Infine il punto più alto dell’Aquila è il colle di Santa Giusta, dov’è la
sua chiesa più antica, e quello di Gerusalemme è il Monte del Tempio, l’odierna Spianata
delle Moschee. Anche il numero 99, che ricorre molto all’Aquila, è legato forse al 1099, an-
no della fondazione dell’ordine dei Templari e della prima conquista di Gerusalemme. Que-
sto è ciò che ci dicono storiografia e urbanistica. Ma c’è anche una vicenda che potrebbe
San Bernardino, l’effetto scenico della scali- San Bernardino, cinquecentesca, è conside-
nata monumentale che annuncia la basilica rata l’espressione massima del Rinascimen-
sarà una piacevole sorpresa: è larga 30 m e to abruzzese. Di romanico intravedrete for-
lunga 68, e supera un dislivello di 20 m in- se l’impianto originario, di forma rettango-
fondendo all’architettura su cui sfocia una lare, ma il fronte è stato trasformato da Co-
monumentalità gradevole (San Bernardino la dell’Amatrice ispirandosi a un progetto di
è già la chiesa più grande dell’Aquila, lunga Michelangelo per la Basilica di San Loren-
complessivamente 100 m). Le edicole che ve- zo a Firenze, che peraltro non fu mai porta-
drete ai bordi della gradinata sono un omag- ta a termine. La facciata in marmo bianco è
gio alle famiglie aquilane che finanziarono decorata da rosoni e medaglioni, e suddivi-
i lavori, che iniziarono nel 1454 e si conclu- sa in tre ordini scanditi da trabeazioni e co-
sero nel 1472. lonne (doriche in alto, ioniche al centro e co-
I detrattori del romanico qui tireranno un rinzie in basso). La lunetta del portale prin-
sospiro di sollievo: la facciata della basilica di cipale ha un altorilievo della Madonna con
63
MAPPE A CONFRONTO
L’AQUILA GERUSALEMME
di Siloam
Mura duecentesce Città antica
Asse viario Mura odierne
Asse viario
ispirare sogni da fantarcheologia: è legata al tesoro del Tempio di Salomone, che i Templa-
ri avrebbero nascosto in molti punti d’Europa prima dello scioglimento dell’ordine e forse
anche all’Aquila, e con lo zampino di papa Celestino V, che sempre nell’iperbole fantastori-
ca avrebbe poi rinunciato al potere papale proprio per occuparsene. Il papa, infatti, strinse
nella sua vita legami forti con alcuni membri dell’influentissimo ordine sacro, amicizia che
avrebbe forse anche favorito il suo passaggio di carriera da umile eremita a nuovo papa.
Che la Basilica di Collemaggio, fortemente voluta da Celestino, sia stata pensata come cas-
saforte di pietra per il tesoro? Che siano stati i Templari a finanziarla? Recenti scavi hanno
confermato la presenza di vani nascosti nel piano inferiore, che secondo alcune fonti cu-
stodirebbero delle reliquie sacre. Ciò che è certo è che i Templari sono passati dall’Aquila: la
zona è piena di simbologie nascoste, in particolare negli affreschi della Chiesa di Santa Ma-
ria ad Cryptas a Fossa (p70). A Collemaggio ce n’è uno (non visitabile) che ritrae Cele-
stino V con un cavaliere che regge lo stemma con la croce rossa. E sul suo mausoleo, sem-
pre a Collemaggio, c’è l’emblema di re Salomone: è l’indizio più amato da chi spera di ritro-
vare il tesoro nascosto, se non a Collemaggio, chissà, in una delle 99 chiese, 99 fontane o
99 piazze dell’Aquila.
Bambino tra i santi, anch’esso cinquecente- secolo. Le navate sono punteggiate di cap-
sco. La torre campanaria è coeva alla basilica pelle, dove troverete sculture lignee e tele
ma è stata ridotta in altezza dopo il terremo- realizzate dal Cinquecento in poi. Degno di
to del 1703. In quegli anni furono anche re- nota il Mausoleo di Maria Pereyra Campo-
staurati gli interni secondo il gusto barocco neschi, opera di Silvestro dell’Aquila: è una
(come molti dei luoghi di culto aquilani do- perla dell’eclettismo rinascimentale. Cerca-
po il 1703) e impreziositi dall’aggiunta, nel- telo alla sinistra dell’altare, lo riconoscerete
la navata centrale, di un soffitto ligneo inta- per il marmo bianchissimo.
gliato e rivestito in oro zecchino.
Anche l’interno della basilica ha similitu- Palazzo dell’Emiciclo PALAZZO
dini con Firenze (questa volta Santa Maria (cartina p54; Via Michele Iacobucci 4) Nel Sei-
del Fiore), come a sottolineare l’ottimo rap- cento qui c’era il Convento di San Michele
porto tra le due città, entrambe sorte su una Arcangelo, una residenza per frati cappuc-
rotta commerciale molto importante nel XV cini smantellata dopo l’Unità d’Italia. Nel
64
1888 l’edificio fu riconvertito e trasformato, 4 Pernottamento
su progetto di Carlo Waldis, nel Palazzo per B&B Lo Studio B&B €
l’Esposizione Regionale: lo riconoscerete per
(cartina p54; % 324 084 03 82; www.bblostudio.it;
la forma semicircolare del chiostro, scandi-
Via Filippo Corridoni 11; singole/doppie 40/65) Se è
ta da un colonnato neoclassico (nel percor-
vero che l’occhio vuole la sua parte, allo Stu-
so interno del chiostro troverete i busti di
dio sarà appagato da un’atmosfera moder-
sedici personalità illustri abruzzesi). Oggi
nissima ed elegante, dall’aria internazionale.
L’Aquila, il Sirente Velino e la Marsica L’Aquila
oPerdonanza Celestiniana 28-29 AGOSTO (cartina p54; % 0862 316 120; Piazzale Caduti
(Basilica di Santa Maria di Collemaggio; www.perdo 8 Dicembre; doppie/triple €75/80) Se viaggiate
nanza-celestiniana.it) Considerata il primo Giu- in treno e non avete particolari pretese, que-
bileo della storia e inserita dall’UNESCO sto hotel sarà un’ottima soluzione per visita-
nella lista dei Patrimoni orali e immateriali re L’Aquila. A due passi dalla stazione (dun-
dell’umanità, la Perdonanza Celestiniana si que tenete a mente il rumore dei treni), ca-
celebra l’ultima settimana di agosto ed è la mere modeste ma molto pulite e un como-
festività più sentita dagli aquilani. Comin- do parcheggio interno.
cia a ridosso del 23 agosto, con il Fuoco del
Morrone, la rievocazione del viaggio di Pie- B&B Palazzo Cappa B&B €€
tro da Morrone (futuro Celestino V) dal suo (cartina p59; % 349 119 11 34; www.bbpalazzocappa
eremo di Sant’Onofrio (p189) all’Aquila. .it; Via Paganica 37; doppie/triple 80/110) Dormi-
È una fiaccolata che attraversa vari comu- re al Palazzo Cappa vi proietterà nell’Aqui-
ni e termina alla Torre Civica del Palazzo la dall’eleganza medievale: è un palazzo cin-
Margherita (p56). Qui infatti è custodi- quecentesco riconvertito in parte (al secondo
ta la bolla papale con cui Celestino V rati- piano – e senza ascensore) in B&B. Le came-
ficò l’indulgenza a tutti i fedeli che fossero re a disposizione sono quattro, ciascuna con
entrati nella chiesa il giorno di San Giovan- il nome di un Quarto della città, tutte molto
ni Battista. Il 28 agosto il Corteo della Bol- spaziose e con bagni interni e riscaldamen-
la fa sfilare simbolicamente il documento – to a pavimento. La colazione si consuma in
estratto dalla torre blindata che lo custodi- una struttura convenzionata.
sce nel Municipio – portandolo alla Basilica
di Santa Maria di Collemaggio (p57). Al Hotel 99 Cannelle HOTEL €€
termine del corteo avviene l’apertura della (cartina p54; % 0862 401 979; www.hotel99canne
Porta Santa, il momento più solenne, con la lle.it; Via Borgo Rivera 21; doppie/triple/quadruple
lettura della bolla da parte del sindaco. Un €80/95/110) Sono nove le camere di questo
cardinale sancisce l’evento battendo un ra- piccolo hotel, proprio a due passi dalla Fon-
mo d’ulivo per tre volte, e ha quindi inizio la tana delle 99 Cannelle, a Borgo Rivera, rica-
marcia dei fedeli dentro la chiesa. vato da un’antica conceria quattrocentesca.
65
Un posto molto semplice ma funzionale e I Due Magi CAFFÈ, RISTORANTE €
pulito, con un comodo ristorante interno, (cartina p59; % 348 604 008; Piazza Duomo 43;
Le Origini (% 320 876 06 58; www.ristorantele pasti €25; h 7-23 lun-mer, 7-2 gio-dom) È proprio
origini.com; pasti €40; h 19-23), che cucina so- in Piazza Duomo e non faticherete a trovar-
lo con materie prime locali. lo: un comodo caffè ristorante dove godersi
il (ritrovato) viavai del centro. Dalla colazio-
B&B Celestino V B&B €€
ne all’ammazzacaffè, in ogni momento del-
(cartina p59; % 366 191 99 91; www.bbcelestino
la fondazione dell’Aquila venne costruita an- (per l’apertura della chiesa %0862 937 64, 328
che dentro le mura. 655 46 04; www.parrocchiabominacocaporciano.
it; offerta €2; h9-12 e 14-18.30 estate, 9-12 e 14-
16 inverno) Se giunti all’ingresso dell’Orato-
Peltuinum rio di San Pellegrino le porte sbarrate aves-
Non saranno certo monumentali, ma le Ro- sero interrotto il climax emotivo, non pre-
vine di Peltuinum (Prata d’Ansidonia) F occupatevi: telefonando arriverà veloce-
potrebbero regalarvi un paio d’ore di svago, mente qualcuno ad aprirvi (meglio ancora
spese a camminare sul prato in un ambien- se chiamate prima, così potete concordare
te ammantato di silenzio a metà tra il Gran i dettagli). La ragione di tanta aspettativa
Sasso e la Majella, tra le antiche mura e i for- sono gli incredibili interni del piccolo ora-
nici delle porte ancora in parte conservati. torio del 1263, completamente affrescati e
Peltuinum è il nome della città fondata dai miracolosamente scampati a terremoti e
vestini prima e dai romani poi tra il VII e il razzie. Il colpo d’occhio è sorprendente: sa-
I secolo a.C. Le sue mura un tempo segui- rà come entrare in un enorme fumetto pa-
vano tutto il pendio, ma oggi ne resta solo rietale a colori, vecchio di otto secoli e an-
qualche frammento, così come delle torri e cora tanto espressivo quanto un tempo. Ol-
del sepolcro monumentale. Sorgendo su un tre alle classiche scene dei Testamenti spic-
pianoro, durante le belle giornate a far da ca il bellissimo Calendario Valvense, un dia-
sfondo alla suggestione delle rovine c’è an- gramma che scandisce le ricorrenze liturgi-
che lo scenario delle montagne. che della diocesi locale di Valva. All’interno
è proibito fare qualunque foto, anche senza
flash; per l’illuminazione dell’aula occorre
Bominaco inserire una moneta da €2.
POP. 85 / ALT. 1000 M La visita prosegue poi verso la Chiesa di
Bominaco è una tappa obbligata nell’Aqui- Santa Maria Assunta, adiacente, che vi po-
lano: a quota 1000, alle porte del Sirente Ve- trete godere già dall’esterno, dal giardino:
lino, è incastonata in una cornice naturale noterete il retro delle tre absidi che la com-
che farà venire l’acquolina in bocca ai viag- pongono, in perfetto stile romanico. All’in-
giatori inclini all’outdoor, ma che certo non terno racconta la lunga storia del territorio:
passerà inosservata agli amanti dell’arte. In- le dodici colonne sono state prese dalle ro-
somma, questa frazione di Caporciano me- vine di Peltuinum.
rita davvero perché è intrisa di una quiete
magica. Qui, attorno all’anno Mille sorgeva
un grande complesso monastico gestito dai Fossa
benedettini, che comprendeva la Chiesa di POP. 719 / ALT. 644 M
Santa Maria Assunta e l’Oratorio di San Pel- La dolina carsica che ospita Fossa sembra vo-
legrino, gli orti e le case dei monaci. Dal Due- ler esaltare la forma del centro abitato, che
cento il castello costruito dai signori di Bo- appare come sdraiato comodo sul monte.
minaco impreziosice il panorama, con torri È una cittadina di impianto medievale sor-
rompitratta e mura di cinta all’ombra di un montata da un castello con mura a recinto,
maschio (ancora oggi imponente seppur di- costruito nel XII secolo in forma triangola-
roccato). Fu saccheggiato nel 1423, dopodi- re e distrutto nel 1423 durante l’assedio di
ché si formò il borgo odierno fuori le mura, e Braccio da Montone (p290). Il piccolo cen-
durante il periodo feudale il complesso ven- tro storico di Fossa si sviluppa attorno a due
ne usato come commenda di signori e vesco- direttrici parallele, Via Madonna delle Grotte
vi. Dal 1428 i feudatari avevano infatti otte- e Via Monticchio (lungo le quali potrete par-
nuto il permesso di eleggere i propri abati, cheggiare per proseguire a piedi). Una delle
e il monastero perse di autonomia e presti- attrazioni più importanti di Fossa è la sor-
gio. Negli ultimi anni la riscoperta dei suoi prendente Chiesa di Santa Maria ad Cryp-
71
tas (% 0862 751 120; www.comune.fossa.aq.it; Via necropoli risalente a un periodo che va dal
Roma 1), che vista da fuori non fa presagire IX secolo a.C. al I a.C., con più di 500 tombe
i tesori custoditi all’interno. In questo caso a tumulo, a fossa o a camera. Sono gli ico-
si tratta di un ciclo di affreschi tra i più bel- nici menhir a incuriosire di più i visitatori:
li dell’Abruzzo, eseguiti tra il 1264 e il 1283, pietre di altezza decrescente che denotano
e che decorano quasi totalmente l’unica na- la presenza di sepolture maschili.
vata della chiesa. Le scene rappresentate so-
no sia del Vecchio sia del Nuovo Testamento; 4 Pernottamento
Dio è raffigurato in sembianze umane nell’at- Terre di Aveja B&B €€
to di separare il sole dalla luna, e attorno va- (% 334 847 64 76; www.terrediaveja.it; Via Montic-
ri episodi della genesi vi incanteranno. Rico- chio 29; doppie/triple/quadruple €60/85/110) Un
noscerete il Peccato Originale e la Cacciata B&B immerso nel verde, costruito nel 2012
dal Paradiso Terrestre, e spostando lo sguar- con fonti di energia rinnovabile e materia-
do verso le altre campate noterete rappre- li naturali. A disposizione quattro camere
sentazioni di santi ed evangelisti, la Passione (singola, doppia, tripla e quadrupla) e due
di Cristo e scene dell’Ultima Cena e del Giu- appartamenti, un comodo parcheggio ester-
dizio Universale. Il committente dell’opera, no e una quiete di cui sentirete la mancan-
esponente dell’ordine cavalleresco, è ritrat- za, al ritorno. Ottime e abbondanti le cola-
to con uno scudo crociato. Assieme a quella zioni, servite con prodotti locali.
di Bominaco, questa chiesa costituisce uno
dei retaggi artistici più forti della spiritualità
abruzzese e della sua lunga storia.
Poco fuori dal centro, invece, potrete fare Stiffe
un giro alla Necropoli di Fossa (% 0862 751 POP. 36 / ALT. 661 M
120; www.comune.fossa.aq.it; Via S. Massimo d’A- Flotte di turisti ogni anno puntano verso
veja; h per prenotazioni scrivere a sabap-aq@beni San Demetrio ne’ Vestini (paese compreso
culturali.it), sebbene sia tutto fuorché facile nel Parco Naturale Regionale Sirente Veli-
da visitare. Si tratta di un sito molto impor- no come tutta la media valle dell’Aterno, fi-
tante, perché testimonia la presenza di una no a Castelvecchio Subequo), per raggiun-
72
gere una sua piccola frazione ed entrare nei acuto, e l’iconica Porta dei Santi. A caratte-
meandri delle Grotte di Stiffe (% 333 785 rizzare quest’ultima, una Torre dell’Orolo-
15 82; www.visitsandemetrio.it; Via del Mulino Stif- gio che un tempo era inglobata alle mura, e
fe, Stiffe; interi/ridotti €10/8,50; h 10-18), grotte che deve il nome all’antico orologio (all’ita-
carsiche createsi in seguito all’azione dell’ac- liana, ossia con una sola lancetta) che ogni
qua dalle montagne dell’Altopiano delle Roc- sera suona 50 rintocchi in ricordo dei caduti
che (p73). E se a volte fissando disperati durante l’assedio spagnolo del 1648. Il centro
L’Aquila, il Sirente Velino e la Marsica Fontecchio
Bagno
L’Aquila, il Sirente Velino e la Marsica R occa di Cambio
\
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Ate San Demetrio
Collimento Fossa \ rno
\ ne’ Vestini
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d’Ansidonia Capestrano
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Casamaina
\ Stiffe
Rocca
di Cambio \ \ Terranera \ Navelli
\ Fontecchio
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(2349m) Castelvecchio
Cafornia Ovindoli
(2424m) Velino R Subequo \
(2487m) Monte
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Forme della \ Santa Iona
\
Fucens Aielli
\ Avezzano e 0 20 km
#0 10 miglia
vita di Cristo. Nella facciata spicca il cam- do per le note saporite della salsiccia o per
panile a vela, ricostruito nel Cinquecento. i tocchi delicati del tartufo fresco o dello
zafferano. Anche il vino della casa si difen-
4 Pernottamento de molto bene.
Luna per Te B&B €€
(% 0862 196 60 26; www.lunaperte.it; Via Collalto 6 Locali
5; doppia/tripla €90/100) Dormire in un’ex di- Piano B ENOTECA
scoteca riconvertita in B&B ha il suo fasci- (% 348 408 96 55; www.pianob.wine; Via Duca de-
no; se poi ci sono stanze enormi e ogni sor- gli Abruzzi 19; h 16-2) Potreste considerarlo un
ta di comfort il gioco è fatto. A disposizio- piano B se il Caminetto, proprio accanto, fos-
ne mountain bike, un comodissimo spazio se pieno, dato che qui si servono anche gu-
giochi per i bambini, un giardino dove un’a- stosi taglieri, pinzimoni e tartare. Ma sono i
maca vi invita a sospendervi nel vuoto per vini e le birre artigianali ad attirare la clien-
un relax totale. tela di questa enoteca. Accurata la selezio-
ne della cantina tanto quanto la preparazio-
5 Pasti ne dei cocktail.
Il Caminetto RISTORANTE €
(% 0862 918 113; Via Duca degli Abruzzi 21; pasti 8 Informazioni
€30; h 12.45-14.30 e 19.45-21.30 gio-mar) Tipi- INFORMAZIONI TURISTICHE
ca locanda di montagna che sforna piat- Pro Loco Rocca di Cambio (% 0862 918 100;
ti che raccontano il territorio, dai primi al www.roccadicambio.it; Via della Costa 31; h 10-12
ragù di cinghiale agli arrosticini, passan- e 17.30-18.30)
75
Pro Loco Rocca di Mezzo (% 0862 916 125; e tre tappeti coperti) conducono in un mon-
www.roccadimezzo.org; Piazza dell’Oratorio; do di oltre 30 km di piste, tra il Monte Ca-
h 10-13 e 16-19) gno (2078 m) e il Monte Rotondo (2060 m).
Ente Parco Naturale Regionale Sirente Velino
(% 0862 91 66; www.parcosirentevelino.it; Viale 4 Pernottamento
XXIV Maggio; h 10-13 e 16-19) Rifugio
Vincenzo Sebastiani RIFUGIO €
(% 339 107 97 41; www.rifugiovincenzosebastiani
Campo Felice .it; Colletto di Pezza; mezza pensione intero/soci CAI
La stazione sciistica più conosciuta dell’al- €52/37; h metà giugno-metà settembre, weekend
topiano, nonché via d’accesso al massiccio autunnali e primaverili, su prenotazione in inverno)
del Monte Velino, è presa d’assalto in ogni Nel deserto di neve che sono i Piani di Pez-
stagione. Il suo nome non mente: in prima- za, il Rifugio Sebastiani è la storica oasi di
vera è un grande prato verde fiorito, con pietra che da sempre accoglie viaggiatori
le nevi che sciogliendosi dai monti forma- ed escursionisti. Dispone di letti in came-
no un laghetto stagionale, ma sia in estate rata, acqua calda e un’atmosfera che vi fa-
sia in inverno è terra di camminatori e pa- rà sciogliere anche in pieno inverno. Duran-
scoli, e sa trasformarsi in una distesa di ne- te le nostre ricerche era chiuso per ristrut-
ve senza fine: è un altopiano che rende alle- turazione, ma la riapertura era prevista per
gri tutto l’anno. luglio 2021. Per arrivarci, da Rocca di Cam-
Vista la sua vicinanza sia a Rocca di Cam- bio seguite le indicazioni per Campo Felice,
bio sia a Rocca di Mezzo, potrete raggiunge- e alla rotonda, dove andando dritto si arri-
re Campo Felice molto facilmente da entram- verebbe a Lucoli, girate a sinistra e troverete
be le località. Ci troverete strutture turisti- uno sterrato che costeggia un caseificio (se-
che varie, negozi e scuole di sci, ma se pen- guite le indicazioni per il ristorante Alanti-
sate di fermarvi per qualche giorno, a me- no). Da lì arriverete a un’ex miniera di bau-
no che non vogliate solo sciare, vi consiglia- xite, da cui parte il sentiero 1C. Dai Piani di
mo di pernottare nell’Altopiano delle Roc- Pezza occorre invece imboccare il sentiero
che: sarete meno isolati. 1A, ma calcolate almeno un’ora e mezza di
cammino in entrambi i casi.
2 Attività
ATTIVITÀ ESTIVE
Escursionismo Ovindoli
Campo Felice è il punto di partenza di mol- POP. 1196 / ALT. 1375 M
te escursioni. Procuratevi una mappa detta- L’Altopiano delle Rocche termina in bellez-
gliata dei sentieri del Sirente Velino (la tro- za a Ovindoli, il paese a ridosso della Mar-
verete in molti negozi della zona), vi aiute- sica da cui si gode una vista sull’Appennino
rà a districarvi tra i tanti itinerari CAI, tutti che riempie il cuore, e da cui noterete spes-
comunque ben segnati. Una delle escursio- so torri medievali spiccare dai centri abitati.
ni più conosciute è quella che porta al Rifu- Ovindoli è collegato a Campo Magnola, con
gio Sebastiani (da cui ne partono molte al- le sue piste da sci all’ombra del Monte del-
tre, troverete tutte le informazioni sui diver- la Magnola (2220 m). Tutte le vie del borgo
si itinerari e il loro grado di difficoltà al ri- portano a Piazza San Rocco, affollata di bar,
fugio). Tra i più facili, quello che in tre ore locali e ristorantini e dove ha sede il mercato
conduce al Monte Rotondo, a quota 2060 m, locale. Il panorama migliore? Seguite le in-
passando per il Fonte di Capitone e la Cre- dicazioni per il Monumento dell’Alpino (Via
sta Serralunga; tra i più impegnativi la sali- Monumento dell’Alpino) e godetevi lo spettacolo.
ta alla cima del Monte Ocre (2204 m), pas-
sando per la chiesetta degli alpini e devian-
do sul crinale del Monte Cagno.
77
2 Attività 8 Per/dal Parco Naturale
ATTIVITÀ ESTIVE Regionale Sirente Velino
Escursionismo AUTOBUS
Da Ovindoli partono numerose escursioni, a Dall’Aquila la compagnia TUA (www.tuabruzzo.it)
piedi, in bici o a cavallo. Una di queste por- organizza corse frequenti per Avezzano, con tappa
ta alla Valle d’Arano partendo dalla piazza a Rocca di Cambio (€3, 49 min), Rocca di Mezzo
San Rocco verso Via Arano, salendo sempre (€3, 58 min) e Ovindoli (€3,60, 1 h 15 min).
e godette di una certa prosperità fino all’e- dizione. E a Celano, ancora una volta, potre-
tà imperiale (è anche presente nella Tabu- te unire tatticamente cultura a natura: oltre
la Peutingeriana, la copia medievale di una al castello, la città offre sì palazzi interessan-
mappa delle vie militari dell’impero). Du- ti e chiese di notevole valore storico, ma an-
rante il Medioevo si sviluppò invece il bor- che un vertiginoso canyon lungo 3 km, re-
go di Albe, che fu incluso nella contea dei taggio della natura carsica del Sirente Veli-
marsi e dotato di un castello che dominava no (anche Celano è incluso nel parco), og-
l’allora Lago Fucino. L’area archeologica è la gi esplorabile nei suoi meandri più glorio-
più grande dell’Abruzzo, ed è racchiusa nel- si e introspettivi.
la cinta muraria dell’antica città, composta
in opera poligonale (opus siliceum): notate
come le pietre sono perfettamente incastra-
1 Che cosa vedere
te tra loro, senza l’uso di leganti cementizi. Castello Piccolomini CASTELLO
Uno dei luoghi di maggiore interesse del si- (% 0863 793 730; Largo Cavalieri di Vittorio Veneto;
to è l’anfiteatro, un’ellisse di 96 x 79 m, ma ingresso €4; h 9.30-19.30 mar-dom) Anche tra-
girando per le rovine passerete tra ciò che lasciando per un attimo la sua forma quasi
rimane degli edifici pubblici e privati della ideale, con quattro torri merlate a coronare
città, tra cui quelli di una domus, le terme, una struttura monolitica, e quell’atmosfera
il mercato e il Santuario di Ercole. che ricorda le saghe cavalleresche, di cui si
Una delle attrazioni più peculiari, però, gode dal camminamento della cinta, forse il
è l’incredibile Chiesa di San Pietro in Alba regalo più bello che il castello fa ai suoi visi-
Fucens (% per l’apertura 0863 235 61, 340 625 tatori è lo spettacolo scenografico che si apre
59 73) . Presente e passato convivono: il vec- sulla Marsica in una finestra magnifica. I la-
chio Tempio di Apollo è letteralmente inca- vori per innalzare il castello iniziarono attor-
stonato in una chiesa paleocristiana, che lo no alla fine del Trecento, con la fortificazio-
sostituì dal IV secolo d.C. Nel XII secolo la ne del colle su cui già sorgeva un edificio di-
chiesa fu poi ristrutturata, con l’aggiunta di fensivo, e terminarono nel Quattrocento. Su-
due navate laterali e del campanile (da cui perato il ponte levatoio, una loggia con due
insolitamente si entra nell’edificio). Le co- ordini di archi vi darà il benvenuto a corte.
lonne romane ora scandiscono le tre nava- All’interno è ospitato il Museo d’Arte Sacra
te. Ma la grazia corinzia delle colonne nul- della Marsica, una collezione di quadri, ar-
la può contro la superbia dell’ambone due- te lignea, oreficerie e oggetti sacri rinvenuti
centesco e dell’iconostasi, ornati di mosaici in zona, così come alcuni reperti archeolo-
colorati e intarsi in porfido. Osservateli con gici riportati alla luce dalla Piana del Fucino.
calma. Le quattro colonnine tortili dell’ico-
Chiesa di San Giovanni
nostasi hanno una storia travagliata: dan-
Battista LUOGO DI CULTO
neggiate dal terremoto del 1915, furono ri-
(Largo Beato Tommaso) Il valore ecclesiastico
composte per anastilosi in un eccellente pro-
di Celano nella Marsica è testimoniato dal-
getto di restauro negli anni ’50. Nel 1997 so-
le tante chiese che impreziosiscono il centro
no state però rubate, e ritrovate in pessimo
storico. Gran parte di queste sono state in-
stato solo due anni dopo. Quelle che vedre-
nalzate tra l’XI e il XVI secolo, salvo essere
te sono il frutto di un ultramoderno restau-
poi risistemate nei secoli dopo i vari terre-
ro 3D dei frammenti marmorei danneggia-
moti che hanno colpito l’Abruzzo. La chiesa
ti e delle tessere di mosaico staccate, usan-
dedicata a San Giovanni Battista vi riporterà
do materiali compatibili e cromie originali.
ai paesaggi urbani dell’Aquila: duecentesca,
si presenta con il suo solido portale roma-
8 Informazioni nico in pietra chiara e con la facciata libera
INFORMAZIONI TURISTICHE da ornamenti, come siamo abituati a vede-
Ufficio Informazioni Area Archeologica di Alba re da queste parti. Gli interni, ampiamente
Fucens (% 0863 449 642; www.albafucens.info) ricostruiti, sono di impianto romanico-goti-
79
co, e ancora conservano frammenti di affre- attraversa il greto del fiume, tra pareti al-
schi medievali di scuola toscana, oltre a un te più di 200 m.
ciborio in legno intagliato.
MUSÈ – Museo Preistorico
5 Pasti
La Locanda del Castello RISTORANTE €
di Celano MUSEO
(% 327 701 33 13; Via Porta Nuova 19; pasti €25;
(% 0863 790 357; SS5, Località Paludi 1; h 8.30-17
h 12-15 e 19-24 gio-mar) Se programmate una
mar e gio, 8.30-13.30 mer) La location è il villag-
I SERPARI DI COCULLO
Se capitaste a Cocullo in un qualunque periodo dell’anno potreste godervi un bel bor-
go medievale, con la Torre di San Nicola, del XII secolo, che svetta sul centro abita-
to e un’elegante fontana duecentesca a impreziosire lo scorcio urbano. Se ci capitate
per il primo maggio, però, potreste anche partecipare a un evento tra i più straordinari
L’Aquila, il Sirente Velino e la Marsica Ave z z ano
tazione), ma anche alla figura di Ignazio Si- tutti gli edifici del centro storico sono piut-
lone (era nato a Pescina, p83): in una pa- tosto recenti, e costruiti su un unico piano.
rete davanti alla torre troverete trascritto a Va da sé che la Avezzano di oggi non ha da
mano l’intero testo del romanzo Fontama- offrire ai viaggiatori attrazioni memorabili,
ra. Se curiosate tra i vicoli del paese vedre- ma è una cittadina tranquilla, cui ci si affe-
te molte opere, che ogni anno aggiungono ziona. Sarà che si mangia benissimo, e poi
un dettaglio a questo progetto di arte pub- il territorio adiacente è magnifico: usate la
blica collettiva. Insomma, se amate la street città come base per esplorarlo.
art, Aielli vi piacerà.
1 Che cosa vedere
8 Informazioni Castello Orsini-Colonna CASTELLO
INFORMAZIONI TURISTICHE (Piazza Castello). Risale al 1490 la fortezza di
Pro Loco Aielli (www.aielli.it; Via Frana 2b) Avezzano, costruita per volere del nobile con-
dottiero Gentile Virginio Orsini, ampliato
poi da Marcantonio Colonna, nuovo feuda-
tario della Marsica, mezzo secolo dopo. Du-
Avezzano rante il Novecento è stato danneggiato da
POP. 41.303 / ALT. 695 M
terremoto e bombe, e oggi è stato restaura-
Poche città in Abruzzo portano il segno del to in parte. Girandoci attorno se ne apprez-
tempo nel DNA urbano quanto Avezzano: zano le torri perimetrali circolari, di cui solo
nel 1915 fu spazzata via dal sisma, che pro- una conserva parte della muratura merlata.
vocò 44.000 vittime. Si salvò una sola casa:
in Via Garibaldi 54. La situazione si aggravò Palazzo Torlonia PALAZZO
poi con i bombardamenti del 1943-44, che (Piazza Torlonia) A fine Ottocento era il van-
diedero il colpo di grazia anche a ciò che era to della famiglia Torlonia ad Avezzano, che
stato ricostruito. È per questo motivo che sfoggiava il suo stemma su ogni finestra
81
Avezzano e
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82
storicamente si era già vista una stratifi-
Avezzano cazione di luoghi di culto, tutti dedicati a
San Bartolomeo, andati perduti nei secoli
æ Che cosa vedere
e ricostruiti con lo stile dell’epoca. Oggi si
1 Castello Orsini-Colonna����������������������� B7 presenta con una facciata neorinascimen-
2 Cattedrale di San Bartolomeo������������ C4 tale di recente restauro, e un ampio inter-
3 Chiesa di San Giovanni Decollato������� B7 no a croce latina.
4 Palazzo Torlonia������������������������������������ A5
L’Aquila, il Sirente Velino e la Marsica Ave z z ano
(Piazza Risorgimento) È conosciuta anche co- (% 0863 332 50; Via Garibaldi 388; pasti €50;
me Cattedrale dei Marsi, ed è il principa- h 19-22 mar-sab, 12.30-15 dom) Franco e Da-
le luogo di culto di Avezzano. Sorge dove niela, i due fratelli che gestiscono Mam-
maròssa, hanno mescolato tradizione e
83
modernità con un occhio di riguardo al- più Belli d’Italia). Dietro la piazza trovere-
le produzioni biologiche. Il risultato sono te la Chiesa di San Francesco, dell’XI se-
piatti che ammiccano all’alta cucina, in un colo, con il suo bel rosone gotico, un log-
ambiente minimal curato attentamente in giato con archi a tutto sesto e un discreto
ogni dettaglio. movimento a ogni ora. Poco fuori dal cen-
tro, nel quartiere Altolaterra, arriverete al-
8 Informazioni la Chiesa di Santa Maria del Soccorso (Via
Il nome odierno della città si deve al Ca- (% 0864 847 009; www.lavatoio.com; Via Para-
strum Sari, di cui si hanno testimonianze diso 20; doppie €70) Tratto dal vecchio lava-
dall’XI secolo d.C. È di quel periodo il ca- toio comunale di Castel di Sangro, questo
stello innalzato sul Colle San Giovanni, pos- hotel è il risultato di un recupero architet-
seduto dalla famiglia Borriello prima e Di tonico eccellente. Dodici le stanze a dispo-
Sangro dopo. Dal XV secolo Castel di San- sizione in un ambiente elegante, dove la
gro prosperò grazie alla sua posizione lun- pietra si fonde con il coccio e il design mo-
go la direttrice dei tratturi L’Aquila–Foggia derno all’arredamento classico. Impecca-
e Pescasseroli–Candela. Durante la seconda bile anche la colazione, servita in una sala
guerra mondiale la città fu fronte della li- luminosissima.
nea Gustav, una delle linee difensive arma-
te imbastite dai nazisti per rallentare l’avan- 5 Pasti
zata degli Alleati, che da Ortona arrivava fi- oReale RISTORANTE €€€
no al Mar Tirreno dividendo in due l’Italia. (% 0864 693 82; www.nikoromito.com; Contrada
Il 7 novembre del 1943 Castel di Sangro fu Piana Santa Liberata; menu degustazione €150;
completamente distrutta dalle truppe tede- h 12.30-15 e 19.30-23 mar-dom) Niko Romito è
sche (la linea Gustav fu poi finalmente sfon- considerato uno dei migliori chef d’Europa, il
data il 18 maggio del 1944). vero metro di paragone per la cucina abruz-
Negli ultimi anni Castel di Sangro è di- zese; in soli sette anni la sua ricerca minimal
ventata una meta molto ambita non solo da- e attenta ai sapori locali ha fatto guadagnare
gli sciatori, per la vicinanza agli impianti di al ristorante ben tre stelle Michelin. Dunque
Roccaraso (p196), ma anche dagli aman- una cena da Reale va considerata un’espe-
85
rienza, un piccolo viaggio nel viaggio. Non per i viaggiatori più golosi. Qui infatti so-
importa quanti salvadanai dovrete rompere, no in vendita prodotti di apicoltura biolo-
provare la cucina di Reale vale senza dubbio gica e il miele è venduto in ogni consisten-
la spesa. Ogni piatto è il frutto di un percor- za e barattolo: troverete persino delle inso-
so che non è soltanto culinario, ma coinvol- lite candele al miele.
ge tutti i sensi. Provare per credere.
8 Informazioni
6 Locali
MARCHE
\ Controguerra
M ARE AD RIATIC O
\ Ancarano Alba #7
Adriatica
\ Sant’Egidio
alla Vibrata \ Nereto
\ \ Tortoreto
Montone \
Ripe \
Camera #
6\ Giulianova
\ \ Mosciano \
Bellante Sant’Angelo
Campli
Campovalano \ \
Riserva Naturale
San Nicolò Borsacchio
Rocca a Tordino Cologna \ ÷
Putignano \
Santa Maria \
\
Valle
\
Castellato Morro d’Oro
\ Roseto
ola delle
Vezz \ degli Abruzzi
1 Teramo
#
\ Abbazie \ Notaresco
Tor Madonna \ #
4
din della Cona \
San Clemente Scerne \
Pagliaroli \ o Canzano \
\ al Vomano
Valle San \ Miano Castelnuovo
ano
\
Giovanni Vom Vomano Pineto \
#
5
Valle Area Marina
Basciano \
\ del \
Protetta
Crognaleto \ Vomano Cellino #
2\ Atri
Torre del Cerrano
Montorio Attanaso #
3
Nerito Fano al Vomano Riserva Naturale
\
Adriano Castel
dei Calanchi di Atri
\
\
Castagna Silvi \
Senarica \ Tavo
\ Pietracamela Bisenti \ \
Castiglione
Messer Città \ \
Sant’Angelo Montesilvano
Prati di Tivo \
Arsita \ Raimondo
\ Isola del
Gran Sasso
d’Italia \
R Castelli
Gran Sasso Traforo Cupoli \
d’Italia del Gran Sasso Penne \
(10,17km) Loreto
(2912m) Farindola Lago di
Fonte ÷ \
Aprutino
Cerreto\ Parco Nazionale Penne \ \
Senarica
del Gran Sasso
e Monti della Laga Tavo
\
Assergi
\
Passo
Cordone
e 00 10 miglia
20 km
rio della Madonna delle Grazie. E se è a ta- drale di Santa Maria Aprutiensis (dove oggi
vola che si fa il primo incontro con il cuore è Sant’Anna dei Pompetti), il vescovo loca-
dei luoghi, a Teramo preparatevi a scorpac- le decise di innalzare una nuova cattedrale
ciate di maccheroni alla chitarra e ravioli, o che potesse ospitare le spoglie di san Berar-
a perdere il conto degli arrosticini. do, demolendo parte del vecchio anfiteatro
Il centro storico ruota attorno al Duomo, romano e prelevando materiale anche dal
tra Piazza Orsini e Piazza Martiri della Li- vicino teatro. La chiesa fu consacrata nel
bertà, ed è tagliato in due dall’asse viario di 1176, trasformata nei secoli successivi, con
Corso San Giorgio e Corso Cerulli (che di- l’aggiunta di un nuovo corpo al posto del-
venta poi Corso De Michelis). le absidi – non perfettamente allineato con
il resto dell’edificio – e impreziosita di ele-
Storia menti gotici, come il portale principale, del
1332. È proprio il portale uno degli elementi
Come tutte le province abruzzesi, anche Te- più riconoscibili del Duomo. È composto da
ramo ha origini antichissime: nel suo terri- una strombatura a tre sbalzi con tre colon-
torio si erano insediati infatti i pretuzi, una ne per lato, quelle laterali sorrette da leoni
delle popolazioni italiche che abitavano la e sormontate da sculture dell’arcangelo Ga-
Penisola dal I millennio a.C. Furono spo- briele e della Vergine. Il timpano triangola-
destati nel 290 a.C. dai romani, che fecero re, decisamente slanciato verso l’alto, è sta-
dell’insediamento di Praetutium un munici- to aggiunto nel Quattrocento e dotato di tre
pio e lo chiamarono Interamnia, la città tra i edicole (contenenti le statue del Redento-
due fiumi (il Tordino e il Vezzola), diventata re, di san Giovanni Battista e di san Berar-
con il tempo Teramum. È questo il periodo a do), così come del Quattrocento sono i mer-
cui risalgono le costruzioni di teatri, terme e li ghibellini sulla facciata. La torre campa-
templi, alcuni dei quali ancora parzialmen- naria svetta per 50 m sul centro di Teramo
te visibili in centro. Nel 410 d.C. Interamnia e culmina con una torretta ottagonale, ag-
fu però distrutta dai goti di Alarico, e dalle giunta nel XV secolo.
sue rovine sorse poi un accampamento chia- All’interno del Duomo potrete ammirare
mato Castrum aprutiense, o Aprutium (no- molte opere d’arte, come il paliotto d’argen-
me derivante da Praetutium, e da cui è na- to dell’altare maggiore, del 1448, largo più
ta la parola Abruzzo). Successivamente su- di due metri e decorato con gli episodi del-
bì gli attacchi dei longobardi, per poi essere la vita di Cristo, o il polittico di Jacobello
annessa al Regno di Napoli. Nel 1155 Apru- del Fiore, con 16 tavole incorniciate che raf-
tium, che nel frattempo era tornata a chia- figurano Cristo mentre incorona la Vergine
marsi Teramum, fu quasi rasa al suolo dai (se notate, sotto c’è una piccola rappresen-
normanni, per poi risollevarsi lentamente: tazione di Teramo, con il centro abitato rac-
nel Duecento la città iniziò infatti a espan- chiuso dai due fiumi).
dersi, furono innalzati nuove chiese, con-
venti e palazzi. I secoli successivi furono ca- Chiesa di Sant’Anna
ratterizzati da lotte di potere, brigantaggio dei Pompetti LUOGO DI CULTO
e terremoti, e nei primi del Settecento la cit- (Piazza Sant’Anna) Assieme alla vicina Chiesa
tà era pesantemente danneggiata e sconvol- di Santa Caterina, un tempo anche questa
ta da un’epidemia di colera. chiesetta faceva parte del complesso della
Anche con l’arrivo di Napoleone, nel 1798, Cattedrale di Santa Maria Aprutiensis, una
le cose non migliorarono: come L’Aquila, an- basilica sorta sulle rovine di un edificio ro-
che Teramo fu saccheggiata, e le campane del mano. È composta in laterizio e pietra, con
89
soffitto a volte, e nonostante sia quasi total- Anfiteatro Romano SITO ARCHEOLOGICO
mente spoglia, la sua semplicità la rende una (Via Luigi Paris) Caso quasi unico nel mondo
delle chiese più particolari di Teramo. Pic- romano, l’anfiteatro di Teramo era a pochi
cole porzioni di affreschi databili tra il XII passi dal Teatro. Aveva pianta ellittica con
e il XV secolo sono sopravvissute al tempo. asse di 74 x 56 m; sono però giunte fino a
Proprio accanto alla chiesa c’è la Torre Bru- noi solo parti della muratura in laterizio. Il
ciata, ciò che resta di un avamposto mili- resto è stato inglobato nella città (come in
tare romano del II secolo a.C. trasformato fondo è accaduto al Teatro).
poi in torre campanaria, e bruciato dai nor-
Santuario della Madonna
manni nel 1156.
delle Grazie LUOGO DI CULTO
Chiesa di San Domenico LUOGO DI CULTO (% 0861 250 392; www.teramoculturale.it; Largo
(www.inabruzzo.it; Corso Porta Romana; h 7-20) Lo Madonna delle Grazie; h 9-19) Si trova giusto
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1 Tordino Vezzola ezz
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Teramo
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1 Cattedrale di Santa Maria 13 Antica Interamnia������������������������������������E3
Assunta����������������������������������������������� C3 14 Hotel Gran Sasso & SPA�������������������������B1
15 Zaraca������������������������������������������������������B1
æ Che cosa vedere
2 Anfiteatro Romano��������������������������������� C3 ú Pasti
3 Castello della Monica�������� fuori cartina A1
16 Da Mauro������������������������������������������������ C2
4 Chiesa di San Domenico������������������������ B4
17 Il Maggese����������������������������������������������� D4
5 Chiesa di Sant’Anna dei Pompetti..........D3
18 Oishi�������������������������������������������������������� B2
6 Chiesa di Sant’Antonio��������������������������� D3
19 Spoon������������������������������������������������������ B2
7 Domus e Mosaico del Leone����������������� D3
20 Strabacco����������������������������������������������� E4
8 Pinacoteca Civica������������������������������������A1
9 Santuario della Madonna
û Locali
delle Grazie������������������������������������������F3
10 Teatro Romano��������������������������������������� C3 21 Empatia��������������������������������������������������� B3
22 Monkeys�������������������������������������������������� B2
Ø Attività 23 Spazio Des Artistes�������������������������������� C2
11 Parco Fluviale Tordino Vezzola���������������D1
12 Real Bike������������������������������������������������� E4 þ Shopping
24 Antica Salumeria Sant’Antonio������������� D3
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0 200 m vostra bici potrete risolvere ogni eventua-
0 0,1 miglia
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È un evento davvero particolare, capace di
o coinvolgere tutta la popolazione teramana.
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Ivan Graziani dei Mosaici 12; singole/doppie €40/50-60) Visti la
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i 12 camere e i prezzi proposti, questo bel B&B
della Libertà #
Villa
ú 20 Romana ha un rapporto qualità-prezzo molto vantag-
4 gioso. Il palazzo che lo ospita è stato restau-
rato recentemente: gli intonaci bianchi con-
vivono con gli archi in pietra, come per au-
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mentare la suggestione.
Zaraca B&B €
tato com’è dalle abitazioni adiacenti che an- (% 338 402 51 20; www.zaraca.it; Piazza Giuseppe
nullano lo sforzo paesaggistico alla base del- Garibaldi; singole/doppie €40/70) È a ridosso
la sua costruzione. Oggi è proprietà del Co- dell’ingresso occidentale della città e offre
mune e in fase di restauro. stanze semplicissime e pulite, alcune con an-
golo cottura. La colazione non brilla per ab-
2 Attività bondanza, ma spesso è un’ottima scusa per
Parco Fluviale concedersi poi un pranzo luculliano.
Tordino Vezzola JOGGING, BICICLETTA
(Fiume Tordino e Fiume Vezzola) Le sponde dei oHotel Gran Sasso & SPA HOTEL €€
due fiumi che circondano Teramo possono (% 0861 245 747; www.hotelgransassoteramo.it; Via
essere percorse in bicicletta o a piedi: il Par- Luigi Vinciguerra 12; camere a partire da €55, roman-
co Fluviale che si è sviluppato ad anello at- tic room con vasca idromassaggio €120) Che ne di-
torno alla città avrebbe forse bisogno di un te di un po’ di relax dopo una giornata spesa
po’ di manutenzione, ma è interamente ci- a camminare per Teramo? Questo elegante
clabile, dunque comodo e sicuro. hotel tre stelle propone ai clienti dalle sin-
gole alle quadruple, ma il fiore all’occhiello
Real Bike BICICLETTE sono le suite con idromassaggio. Se le suite
(%0861 240 228; Corso de Michetti 82; noleggio non rispettassero il vostro budget (ma sul si-
biciclette €4 all’ora; h8.30-13 e 16-19.30 lun-sab) to ci sono spesso offerte vantaggiose), potre-
Se i dintorni di Teramo vi avessero ispira- te comunque usufruire del centro benesse-
to il desiderio di un’esplorazione lenta, qui re: avrete a disposizione un vasca con idro-
potrete affittare le biciclette per farlo. È massaggio, la jacuzzi, una sauna, il bagno
una ciclofficina, dunque se viaggiate con la turco e una sinestetica doccia emozionale.
92
viti piatti rigorosamente teramani: arrosti-
DI NECESSITÀ... cini, formaggi fritti, spaghetti alla chitarra.
MINESTRONE Il personale è gentilissimo e garbato, l’at-
mosfera elegante e rustica al tempo stesso.
Se i serpenti di Cocullo (p80) vi
avessero fatto fuggire spaventati oSpoon RISTORANTE €€
dall’Aquilano, sappiate che a Teramo (% 345 037 07 64; spoonteramo.business.site; Via
e dintorni il Primo Maggio è celebra- Mario Capuani 61A; pasti €25-30, menu degusta-
to con un rito forse meno adrenalinico, zione €38; h 19.30-24 mar-sab) Lo chef Marco
ma di certo più succulento, e in ogni Cozzi proviene dalla scuola di Niko Romito
caso abbastanza impegnativo. In tutte (p84), e la sua ricerca culinaria si è incen-
le case si preparano infatti le Virtù trata sulla sostenibilità e sulla qualità delle
Teramane: è un piatto di tradizione materie prime. Ecco dunque che dalla cuci-
Teramo, Atri e la costa T eramo
antichissima, legato a un rito che cele- na escono piatti belli e succulenti, come gli
bra i ritmi stagionali della terra, la sta- gnocchi all’ortica, tarassaco e gorgonzola o
gione passata e quella futura. Non esi- il baccalà con la crema di cipolle e lo spina-
ste una vera e propria ricetta: in buona cino. Ma il vero prodigio sono i prezzi, deci-
sostanza è un minestrone ‘potenzia- samente vantaggiosi.
to’, composto da legumi, verdure, pa-
ste varie (all’uovo o di grano duro), ar- oOishi GIAPPONESE €€€
ricchito poi da parti di maiale, come (% 391 394 24 29; www.oishiteramo.it; Via Capuani
orecchie e piedini, infine abbondan- 47; pasti €40-50; h 20-22.30 mar-dom) Ecco un
temente speziato. Era un modo prati- totale cambio di toni: qui la cucina è un con-
co per svuotare la dispensa invernale nubio perfetto tra Italia e Giappone, e di al-
(e prepararsi a riempirla), da condivi- tissima qualità. Dunque ben vengano sushi,
dere con amici e parenti. In caso di ne- uramaki e nigiri ma anche piatti cucinati e
cessità, a maggio le Virtù sono servite con sapori nostrani. Dopotutto oishi signi-
in ogni ristorante della zona, nelle tan- fica squisito, ed è l’aggettivo che più si ad-
te interpretazioni diverse. dice a questo ristorante.
6 Locali
Spazio Des Artistes
5 Pasti CAFFÈ
(% 0861 199 15 27; www.desartistes.net; Piazza Mar-
oDa Mauro TRATTORIA € tiri della Libertà; h 6-1 dom-gio, 6-3 ven e sab) Sarà
(% 0861 240 010; Via Cesare Battisti 69; pasti €15- impossibile evitare una tappa al caffè Des Ar-
20; h 12-14.20 lun-gio, 12-14.20 e 20-22 ven e sab) tistes, vista la sua posizione privilegiata, nel
Le trattorie vecchio stile, dove il vino scor- cuore di Piazza Martiri della Libertà. È un lo-
re a fiumi e le porzioni sono abbondanti, so- cale giovane e trendy, con le opere dell’arti-
no sempre casa per i viaggiatori. È così che sta Millo sulla parete dietro al bancone. L’a-
vi sentirete da Mauro: qui si esaltano i pro- peritivo è abbondante e ricco di sfiziosità,
dotti locali e la qualità è impeccabile. I prez- ma in ogni momento della giornata potrete
zi, poi, vi stupiranno. Un posto imperdibile mettere qualcosa sotto i denti. Buonissime,
a Teramo, ma meglio prenotare, dato che è a proposito, le mezzelune ripiene.
tra i più popolari.
oEmpatia WINE BAR
Strabacco OSTERIA €€ (% 0861 242 716; Via Giannina Milli 4; h 7-24 lun-
(% 0861 245 655; www.strabaccoteramo.it; Circon- sab) Di wine bar come Empatia ne servireb-
vallazione Spalato 66; pasti €25; h 18.30-24 gio- be uno per quartiere, in ogni città. Atmosfera
mar) In questa bella osteria potrete prova- informale, personale giovane e simpatico, li-
re alcuni dei piatti della tradizione, come la bri ovunque, bella musica. Un posto dove si
trippa alla teramana, lo spezzatino di castra- sta bene, e tra una chiacchiera e l’altra fini-
to e succulenti arrosticini. Se amate la pin- rete per fare nuove amicizie o trovare ispi-
sa, poi, ne troverete di tutti i tipi. razioni letterarie, sempre accompagnati da
buon vino o da una pinta di birra. Si organiz-
Il Maggese RISTORANTE €€
zano spesso concerti e presentazioni varie.
(% 348 290 30 90; ristorante-il-maggese.business.
site; Via Stazio; pasti €30; h 19.30-23 mer-lun) Sot-
to le volte a botte del Maggese vengono ser-
93
Monkeys PUB
ATRI E LA VALLE
(% 392 311 38 71; Piazza Benvenuto Cellini 4; h 19-
2) Un pub verace, dove si seleziona attenta- DEL VOMANO
mente la birra artigianale proveniente da Se non siete mai passati da queste parti, pre-
produttori locali e si preparano hamburger paratevi a sorprese multiformi: Atri e la Val-
strabordanti di formaggio fumante (tra i tan- le del Vomano occupano sulla mappa una
ti, provate uno degli ‘spietati’). posizione fortunata, con picchi di visiona-
ria bellezza e spunti di una geologia unica
7 Shopping nella regione. È una terra di sapori forti, do-
Antica Salumeria ve non mancano le occasioni culturali: tra
Sant’Antonio ALIMENTARI Morro d’Oro e San Clemente al Vomano fer-
(% 0861 250 397; Corso de Michetti 4; h 7.30-13 marsi per curiosare dentro e fuori un com-
plesso religioso è sempre un’ottima scusa
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1 Basilica di Santa Maria 9 Bar Jolly�������������������������������������������������� C3
Assunta����������������������������������������������� B2 10 Hostaria Zedi������������������������������������������ B2
11 Tosto�������������������������������������������������������� B2
æ Che cosa vedere
2 Belvedere������������������������������������������������ A2 û Locali
3 Chiesa di San Nicola di Bari������������������� A2 12 Il Barretto������������������������������������������������ D2
4 Chiesa di Santa Reparata���������������������� C2 13 Kamàra���������������������������������������������������� A2
5 Museo Capitolare����������������������������������� C2
6 Palazzo Ducale dei Duchi þ Shopping
d’Acquaviva���������������������������������������� B2 14 Bottega della Liquirizia�������������������������� B3
ÿ Pernottamento
7 Al Belvedere���������������������������������������������B1
8 Don Aurelio��������������������������������������������� A2
ta dai barbari, dai pirati illirici, dai sarace- vissimi al centro storico, che oggi non è co-
ni e dagli ungari, per poi essere abbando- sì diverso da come appariva un tempo. Se
nata. Dal Duecento in poi gli annali atria- ne intravedono l’impianto classico romano,
ni testimoniano i primi episodi di rinasci- con cardo e decumano, la rinascita romani-
ta: nel 1251 fu istituita da papa Innocenzo co-gotica – che ha come fulcro Piazza Duo-
IV la diocesi, e nel 1305 innalzata la catte- mo e si riconosce in tutti i monumenti del-
drale. Alla fine del XIV secolo Atri fu guida- la città –, il fitto mantello urbano di stam-
ta dai Duchi d’Acquaviva, che per 400 anni po medievale, il retaggio degli Acquaviva e,
risiedettero in città. non ultimi, i gioielli artistici rinascimentali.
I terremoti tra Trecento e Cinquecento
hanno causato danni per fortuna non gra-
95
1 Che cosa vedere ci. Tutt’attorno, poi, sculture e dipinti realiz-
zati fino al Settecento.
oBasilica di Santa
Maria Assunta LUOGO DI CULTO Chiesa di Santa Reparata LUOGO DI CULTO
(Duomo; %085 871 02 18; www.cattedraleatri.it; (Corso Elio Adriano 1) Attaccata al Duomo, sul
h9-12.30 e 15.30-18 lun-ven, 9-12.30 e 15.30-18.30 fianco destro si apre la Chiesa di Santa Re-
sab, 9-11 e 15.30-18 dom) La sua facciata sembra parata, che spesso passa inosservata, dopo
il petto di un rapace in pietra d’Istria appol- l’incanto rinascimentale del Duomo. Ha una
laiato fieramente su Piazza Duomo, con il facciata barocca, con quattro semicolonne
campanile geometrico che culmina a pira- e un portale nella parte inferiore (la statua
mide come fosse un becco d’aquila gotica. nella lunetta è di Santa Reparata che regge
Simmetrica e possente, raffinata nella sua un modellino cinquecentesco della città di
semplice complessità, il Duomo di Atri è un Atri). All’interno, al centro dello spazio spic-
Pescara,
il mare e le valli
Perché andare
Pescara . . . . . . . . . . . . . 104 In un certo senso Pescara sa compensare le mancanze di
alcune delle province vicine: dinamica fino a notte fonda,
Montesilvano . . . . . . . . 111
garantisce la vita notturna che all’Aquila non è ancora del
L’entroterra tutto ripartita. Offre inoltre un litorale chilometrico che sa
pescarese . . . . . . . . . . . 111
bene come sedurre i viaggiatori, con sabbia bianca e atmo-
Spoltore. . . . . . . . . . . . . 111 sfera festaiola. In compenso, però, come meta turistica po-
Città Sant’Angelo. . . . . 112 trebbe deludere. Nuovi musei e spazi espositivi aprono con
Moscufo. . . . . . . . . . . . . 113 sempre maggior frequenza, ma resta vero che il centro di
Loreto Aprutino . . . . . . 113 Pescara paga troppo duramente un passato segnato da una
pioggia di bombe che ha raso al suolo ogni forma di bellez-
Penne. . . . . . . . . . . . . . . 114
za. Tra un negozio e l’altro non aspettatevi dunque troppi
La Valle del Pescara. . . 116 slanci estetici, monumenti o palazzi antichi. Anche Pesca-
Alanno . . . . . . . . . . . . . . 116 ra Vecchia ha oramai di vecchio solo il nome, pur essendo
Castiglione la zona più vivace di tutto l’Abruzzo.
a Casauria. . . . . . . . . . . 116 Fuori dal centro abitato, seguendo il corso del fiume, si
Tocco da Casauria . . . . 117 incontrano borghi medievali molto suggestivi, con località
contraddistinte dal rosso del laterizio; proseguendo sem-
pre più in profondità, la Valle del Pescara è disseminata di
chiese importantissime, che hanno fatto germinare lo sti-
Il meglio – Locali le romanico in tutta la regione.
¨ Bukowski Lungo Bar (p110)
¨ Ruff (p110)
Quando andare
¨ Scumm (p110)
L’estate è il momento clou della riviera adriatica, quando
le spiagge sono affollate e i ristoranti pieni. In autunno e
in inverno Pescara è vivacissima grazie ai suoi locali, ma
scordatevi la movida nei borghi.
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Attanaso \ Atri
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Bisenti \ Montesilvano
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Arsita \ Montesilvano
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Picciano Sul Tavo 1 Pescara
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Moscufo Caprara
Parco Nazionale d’Abruzzo
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del Gran Sasso al Mare
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\ Navelli Castiglione \ 7 Abbazia di
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Casauria Lanciano \ Guardiagrele
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Parco Nazionale
\ Castel di Ieri della Majella \ Casoli
Raiano \ Roccacaramanico
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Casoli
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20 km
LA FORTEZZA DI PESCARA
Proprio come L’Aquila, anche Pescara nel Cinquecento era dotata di una fortezza spa-
gnola. Anch’essa con una forma a punte di lancia, rafforzata da bastioni per essere pro-
tetta dall’artiglieria, collegava le due rive del fiume nell’odierna Pescara Vecchia. Fu in-
nalzata per volere di Carlo V d’Asburgo, e con quelle di Capua, Gaeta e Reggio Calabria
era una delle piazze d’armi più importanti del regno. Dalla fortezza partiva una cinta di
mura trapezoidale che proteggeva il centro abitato dalle incursioni di francesi e sarace-
ni, e si univa a precedenti fortificazioni bizantine e normanne. I lavori iniziarono nel 1510
e durarono più di 50 anni. Dall’Ottocento il sistema protettivo non fu più necessario e le
mura difensive furono smantellate per far spazio alla crescente città. Rimasero in pie-
di solo le caserme, usate poi come carcere, e parti dei bastioni, ma dopo le bombe del
1943 della fortezza non rimase nulla. Il bastione della riva settentrionale fu abbattuto e
sostituito dal Teatro Massimo.
in poi Pescara si è lentamente risollevata, re, questo museo è dedicato a chi ama l’ar-
no dunque un’unica città, della quale anco- (%085 422 34 26; www.museopaparelladevlet.com;
ra non si è deciso il nome ufficiale, che po- Via Regina Margherita 1; interi/ridotti €5/3;
h16.30-19.30 mar-dom) La cornice è una bel-
trebbe essere ‘Nuova Pescara’.
la villa liberty di fine Ottocento, l’esposizio-
1 Che cosa vedere ne una sfilata di 151 eleganti opere in cera-
mica create tra il Cinquecento e l’Ottocen-
Piazza della Rinascita PIAZZA to. Il museo è intitolato a Raffaele Paparel-
(Piazza della Rinascita) Dopo il 1943 di Pesca- la Treccia e a sua moglie Margherita Devlet,
ra restava poco o nulla. Quest’ampia piaz- che donarono la loro collezione di maioliche
za circondata da palazzoni, uno snodo tra di Castelli a una fondazione che oggi por-
il centro e il litorale, fu costruita negli anni ta il loro nome.
’40 come simbolo della rinascita della cit-
tà. Da allora è anche chiamata Piazza Sa- Ponte del Mare PONTE
lotto, epicentro del gossip pescarese e sede (Lungomare Cristoforo Colombo) Se passeggia-
di eventi cittadini. te o pedalate sul lungomare dal centro ver-
so sud noterete il ponte ultramoderno che
Imago Museum MUSEO connette le due rive del Pescara. È un’ope-
(% 085 205 90 56; www.imagomuseum.it; Corso ra del 2009 progettata da Walter Pinchler,
Vittorio Emanuele II; interi/ridotti €10/7; h 10.30- ed è ciclopedonale, dunque potrete godervi
13.30 e 16-20 lun-ven) Fresco di inaugurazio- il panorama in santa pace.
ne, questo spazio espositivo in pieno centro
è interamente dedicato alla pop art, in par- Cattedrale di San Cetteo LUOGO DI CULTO
ticolare ad Andy Warhol e Mario Schifano. (Piazza San Cetteo) Anche se la facciata in
Ci troverete 101 opere, tra serigrafie, stam- marmo bianco evoca in qualche modo l’an-
pe, foto, disegni e poster, oltre a mostre tem- tico, la Cattedrale di San Cetteo (intitola-
poranee di arte moderna e contemporanea. ta al patrono di Pescara) è stata completa-
ta nel 1938. Il luogo su cui sorge, però, nel
Museo di Arte Moderna cuore di Pescara Vecchia, ha una storia mol-
Vittoria Colonna MUSEO to lunga. Qui infatti si trovava un tempio pa-
(%085 428 37 59; Via Gramsci 1; h9-13 mar-sab, leocristiano, la Chiesa di Santa Gerusalem-
mar e gio anche 15-17.30) F Ospitato in un me, a pianta circolare, inglobata poi nella
enorme edificio del 1953 che guarda il ma- Chiesa del Santissimo Sacramento. Questa,
106
Pescara
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Museo Casa Natale
Pescara di Gabriele D’Annunzio CASA-MUSEO
(% 085 603 91; www.casadannunzio.beniculturali.it;
æ Che cosa vedere
Corso Manthonè 116; interi/ridotti €4/2; h 9-14
1 Aurum – Ex Kursaal��������fuori cartina H7 mar, gio e dom, 14-20 mer, ven e sab) Il nome di
2 Cattedrale di San Cetteo��������������������� G2 D’Annunzio è onnipresente a Pescara: il Va-
3 Imago Museum������������������������������������ A3 te nacque e visse infatti parte della sua vi-
4 Museo Casa Natale di ta nel cuore di Pescara Vecchia, in Corso
Gabriele D’Annunzio������������������������ G2
Manthonè. Gli appassionati di case-museo
5 Museo delle Genti d’Abruzzo����������������G1
apprezzeranno l’allestimento, che ripercor-
6 Museo di Arte Moderna
Vittoria Colonna������������������������������� C2 re la vita del poeta attraverso i suoi oggetti
7 Museo Paparella Villa Urania����������������B1 personali, e la sua casa, perfettamente ar-
8 Piazza della Rinascita�������������������������� B2 redata in stile ottocentesco. Il museo ospita
9 Pineta Dannunziana����������������������������� H7 anche mostre temporanee di artisti abruz-
10 Ponte del Mare������������������������������������� G4 zesi vissuti tra Otto- e Novecento.
Museo delle Genti d’Abruzzo MUSEO
Ù Spiagge
(%085 451 00 26; www.gentidabruzzo.com; Via
Pescara, il mare e le valli P escara
to. Forse ancora più suggestivo della sua ar- (Corso Vittorio Emanuele; www.visitcittasantangelo
chitettura è il panorama che vi guadagnere- .it) Proseguendo lungo il corso, sempre sul
te se oserete spingervi sul colle prospicien- fianco destro della strada troverete quest’al-
te la cittadina (a piedi ci metterete cinque tra chiesa magnifica, con interni bianchissi-
minuti): spazia dalla Majella al Gran Sasso. mi e pavimenti mosaicati (del 1845). La pri-
ma pietra fu posata nel 1327, ma, come si in-
tuisce dallo stile misto con cui è composta, è
stata rimaneggiata più volte nei secoli, qua-
Città Sant’Angelo si sempre dopo un terremoto.
POP. 14.833 / ALT. 320 M
Venite a Città Sant’Angelo in mattinata, o Chiesa di Santa Chiara LUOGO DI CULTO
nei fine settimana, magari verso il tramon- (Vico III Santa Chiara; www.visitcittasantangelo.it)
to: questo paesino, l’ennesimo sviluppatosi Vale la pena di affacciarsi in questa chieset-
su uno sperone collinare, ha un centro sto- ta connessa al convento delle clarisse per
rico pedonale di evidente impianto medieva- apprezzarne l’insolita forma: un triango-
le che nasconde una profusione di barocco, lo equilatero inscritto in una circonferenza
e si pone come una sorta di vetrina sull’A- (la cupola), abitudine che andava molto di
bruzzo. Sedetevi su una panchina all’ingres- moda durante il Seicento in Europa (è l’u-
so del borgo per ammirare il panorama in nica con questa caratteristica in Abruzzo).
ogni direzione, poi oltrepassate la porta Pare che un tempo fosse una cappella pri-
d’accesso (sono quattro, Porta Borea, Porta vata del convento, trasformata poi nei pri-
Casale, Porta Sant’Egidio e Porta Nuova) e mi del Settecento.
godetevi questa cittadina dal fascino genti-
le, recentemente inserita nella lista dei Bor- MuseoLaboratorio –
ghi più Belli d’Italia. Il centro si sviluppa at- Ex Manifattura Tabacchi MUSEO
vero punto di forza di questo B&B è la sim- Viaggiando verso Loreto Aprutino il pano-
patia del proprietario, che vi coccolerà co- rama è un’enorme distesa di uliveti sui col-
me foste un suo parente. La villa è immersa li: questa zona, infatti, da secoli è conosciu-
nel verde a pochi minuti dal centro di Città ta per la produzione di un olio eccellente.
Sant’Angelo e, volendo, anche dal mare, se Giunti in città, gli edifici in mattoni vi ri-
viaggiate in macchina. Le stanze sono spa- corderanno il passato medievale del paese,
ziose e tutte con un bel panorama, ma, se sorto a 300 m sul livello del mare arroto-
amate la fotografia, fiondatevi sul terrazzo. landosi sul colle, fino al castello e all’abba-
zia benedettina. Una passeggiata nel bor-
5 Pasti go merita davvero, anche se non siete in-
teressati ai musei civici (che in ogni caso
Hosteria Cavour OSTERIA €
non vanno sottovalutati): Loreto Aprutino
(% 085 969 280; Largo Cavour 9; pasti €20; h 19-
è una cittadina piacevole, che si fa scopri-
23 lun, mar, gio e sab, 12-17 ven, 12.30-14.30 e 19-23
re vicolo dopo vicolo e dove potrete passa-
dom) La posizione non può essere più cen-
re una giornata all’insegna dell’aria buona
IL ROMANICO ABRUZZESE
Dal punto di vista dell’esperienza architettonica, un viaggio in Abruzzo è senza dubbio
un approfondimento dell’arte romanica, che come avrete notato è onnipresente in tut-
ta la regione. Il romanico si è sviluppato in Europa dopo l’anno Mille e contemporanea-
mente in Francia, Italia, Spagna, Germania e Inghilterra, per cui è difficile attribuirne a
un singolo paese la paternità: gli stili si sono fusi tra loro, e in ciascun territorio si so-
no affermate componenti peculiari. È il caso del romanico abruzzese, per esempio, che
fu la moda dominante tra gli architetti del XII secolo. Ed è proprio quello il periodo in
cui venne innalzata gran parte dei monasteri benedettini e cistercensi in Abruzzo, dopo
che i terremoti avevano spazzato via tutto ciò che si era salvato dalle invasioni barbari-
che. È stato lo storico Carlo Ignazio Gavini a introdurre una tassonomia di stili di roma-
nico abruzzese, tra cui spiccano la scuola aprutina, di Teramo, il cui simbolo è il Duo-
mo (p88), la scuola della Majella, i cui mastri furono chiamati per San Clemente a
Casauria, e la scuola aquilana, la più tarda, influenzata dal crescente stile gotico, che
ha come massima espressione la Basilica di Santa Maria di Collemaggio (p57). Tra
le caratteristiche del romanico abruzzese, la semplicità: le facciate monumentali, tri-
Chieti
e la Costa dei Trabocchi
Perché andare
Chieti . . . . . . . . . . . . . . . 120 La Costa dei Trabocchi è una delle attrattive più affascinan-
Dintorni di Chieti . . . . . 125 ti dell’Abruzzo intero. Le macchine da pesca, o trabocchi ap-
La Costa punto, che scandiscono i 60 km di litorale chietino sono un
dei Trabocchi. . . . . . . . . 127 poetico ornamento a un territorio già di per sé splendido; e
Francavilla al Mare. . . . 127 l’alternarsi di ampie spiagge sabbiose, calette delimitate da
una vegetazione selvaggia e tratti rocciosi, l’abbondanza di
Ortona . . . . . . . . . . . . . . 129
riserve naturali e qualche meraviglia artistica sparsa qua e
San Vito Chietino. . . . . 132
là come l’Abbazia di San Giovanni in Venere rendono ogni
Da Fossacesia chilometro percorso pieno di sorprese. E ancora, ci sono la
a Casalbordino. . . . . . . 133
pista ciclopedonale Via Verde a unire i graziosi borghi ma-
Vasto . . . . . . . . . . . . . . . 136
rinari in modalità green e una città come Vasto a elevare il
La Val di Sangro . . . . . . 141 profilo culturale dell’area. Ma anche l’entroterra ha i suoi
Lanciano . . . . . . . . . . . . 141 motivi d’interesse: Chieti è una città non priva di lusinghe,
Casoli. . . . . . . . . . . . . . . 145 e anche se così non fosse basterebbe uno dei più grandi ri-
Gessopalena. . . . . . . . . 146 trovamenti archeologici italiani del secolo scorso, il Guer-
Roccascalegna. . . . . . . 146 riero di Capestrano, a giustificare una visita; Lanciano offre
Bomba . . . . . . . . . . . . . . 148 un inconsueto profilo urbanistico e qualche bel museo; e poi
Atessa . . . . . . . . . . . . . . 148 c’è la sfilza di borghi da cartolina che nobilitano un paesag-
gio collinare dolce e nostalgico, a cui cascate, laghi e rovine
archeologiche aggiungono un carisma del tutto peculiare.
Il meglio –
Ristoranti Quando andare
¨ Il Trionfo di Bacco (p124)
La maggior parte dei visitatori considera l’estate il periodo
¨ La Neviera (p126) d’elezione per visitare il territorio. Del resto, se volete fare
¨ Prospettive (p128) vita di mare e cenare nei trabocchi, i mesi giusti sono quel-
¨ Cibo Matto (p139) li, magari evitando i pienoni di agosto. Tuttavia, per percor-
¨ Taverna Anxa (p144)
rere la Via Verde senza grondare di sudore dopo 100 m, le
stagioni da preferire sono la primavera e l’autunno, quan-
¨ La Masseria (p149)
do gli straordinari cromatismi della vegetazione rappresen-
tano un ulteriore valore aggiunto. Le medesime considera-
zioni valgono per la visita dell’entroterra, per quanto le se-
Il meglio – Hotel re estive nei borghi di collina possano regalare una frescura
¨ Best Western Hotel Parco insperata. L’inverno, infine, non è pregiudizievole alle visi-
Paglia (p124) te improntate all’arte e la cultura, e per gironzolare a Chieti
¨ Il Giardino fra gli Ulivi (p135) e Vasto può essere una buona opzione. E poi, le passeggia-
¨ Residenza Amblingh (p138)
te in spiaggia hanno il loro perché anche in questo periodo.
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noTorricella Montalfano \
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Castel MOLISE Civitacampomarano
di Sangro \ Vastogirardi
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40 km
rebbe stato nientepopodimeno che Achille, seo sfoggia altri ritrovamenti semplicemen-
nel 1181 a.C., che la ribattezzò Teate in ono- te straordinari: la poderosa statua di Ercole
re di sua madre Teti. Quel che è certo, inve- a banchetto (I secolo a.C.) nell’androne, per
ce, è che la posizione strategica del colle tra esempio; o, sempre in relazione alla figura
i bacini dei fiumi Pescara e Alento attrasse di Ercole, i cippi, le colonne e la smagliante
popolazioni già in epoche molto remote. E statuetta bronzea (I secolo d.C.) provenien-
così, prima di diventare municipio romano ti dal Santuario di Ercole Curino (p189); e
nel I secolo a.C., la città fu il principale cen- ancora, il raffinatissimo e misterioso letto in
tro dei marrucini. Dopo la caduta dell’impe- osso rinvenuto in una tomba di Fossa, con il
ro, Chieti seguì le sorti di buona parte del ter- volto barbuto di Dioniso raffigurato nel ci-
ritorio, rimbalzando dalla dominazione lon- lindro delle gambe. Chiude il tour una ster-
gobarda a quella normanna, dagli Angioini minata collezione di monete.
agli Aragonesi (che la elessero capoluogo), fi-
no al Regno di Napoli. La realizzazione della Museo e Parco Archeologico
linea ferroviaria Roma–Pescara nella secon- La Civitella MUSEO, SITO ARCHEOLOGICO
da metà dell’Ottocento, infine, accompagnò (% 0871 631 37; www.musei.abruzzo.beniculturali.it;
l’espansione dell’area pianeggiante a ovest Via Pianell 1; interi/ridotti €4/2; h 8.30-19.30 mar-
del borgo, ulteriormente accentuata nel se- dom) Nel luogo più alto della città, dove ave-
condo dopoguerra. va sede l’acropoli e la vista abbraccia il Gran
Sasso e la Majella, il secondo museo archeo-
8 Orientamento logico di Chieti completa l’approfondimen-
Da un punto di vista turistico non ci sono ra- to tematico con un percorso accattivante,
gioni per visitare la parte bassa di Chieti, or- agli antipodi dallo stereotipo della polvero-
mai inglobata nell’area metropolitana di Pe- sa collezione da museo di provincia: il dia-
scara, dove sono collocate le principali realtà logo tra la struttura contemporanea e la ve-
produttive. Il fascino della città sta tutto nel nerabile antichità dei pezzi esposti, gli ausi-
centro storico in collina. li multimediali, i giochi di luce rendono in-
fatti la visita particolarmente movimentata.
1 Che cosa vedere Le sezioni sono tre e abbracciano i ritrova-
oMuseo Archeologico Nazionale menti della zona a partire dal Paleolitico. In
d’Abruzzo MUSEO particolare, i reperti e la ricostruzione dei
(MANDA; % 0871 33 16 68; www.musei.abruzzo. frontoni di tre templi di epoca repubblicana
beniculturali.it; Via Costanzi 2; interi/ridotti €4/2; permettono di nutrire la fantasia sulla fisio-
h 8.30-19.30 mar-dom) Immerso nella villa co- nomia della Chieti del III secolo a.C., men-
121
tre l’anfiteatro riconduce alle magnificenti Marrucino 135; h 10-12 lun, mar e ven) F, che
forme della Roma imperiale. espone l’Arca dei Quattro Cantoni, un avve-
Per risparmiare qualche euro, tenete pre- niristico polittico dell’artista chietino Fran-
sente che, visitando entrambi i musei archeo- cesco Manzini. Poco dopo, di fronte al mix di
logici cittadini nella stessa giornata, nel se- influenze architettoniche fasciste e medieva-
condo avrete diritto ad acquistare il bigliet- li del Palazzo della Camera di Commercio,
to ridotto. la Chiesa di San Domenico richiama l’at-
tenzione per la sobria facciata secentesca e
Museo Universitario MUSEO la poderosa torre campanaria in cotto. Nei
(% 0871 355 35 14; www.museo.unich.it; Viale IV locali adiacenti si trova il Museo Diocesa-
Novembre; interi €3; h 9-19.30 lun-ven, 15-20 sab e no (% 0871 359 12 06, 0871 359 12 14; Corso Mar-
dom) L’enorme allosauro all’ingresso cala im- rucino 133), chiuso ai tempi delle nostre ricer-
mediatamente il visitatore nel mood di que- che. C’è poi Palazzo de’ Mayo (% 0871 33 10 79;
sta ricca collezione di scienze naturali. Fer- www.fondazionebanconapoli.it/pallazzo-de-mayo;
mo restando che un cranio di pesce corazza- Largo Martiri della Libertà 2; h orario variabile)
to non si vede tutti i giorni, il percorso col- F, sede di un interessante museo d’arte,
pisce per ampiezza ed eterogeneità, con re- con opere che spaziano dall’Ottocento alla
perti che spaziano dalla paleontologia alla contemporaneità, e di un fitto calendario di
strumentistica. E così, tra scheletri di rospo mostre temporanee, a nobilitare la vita cul-
e grifoni impagliati, macchine fotografiche turale cittadina. Infine, dopo gli ultimi, ele-
d’epoca e una raccolta di sculture di tarta- ganti edifici porticati, il corso si spegne alle-
ruga, ne avrete abbastanza per un paio d’o- gramente in Piazza Valignani, secondo alcu-
re intriganti e spensierate. ni abitanti l’angolo più ‘parigino’ di Chieti.
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Chieti
æ Da non perdere ÿ Pernottamento
1 Museo Archeologico 16 Antico Borgo������������������������������������������� B5
Nazionale d’Abruzzo�������������������������� B7 17 Best Western Hotel
Parco Paglia������������������� fuori cartina A1
æ Che cosa vedere 18 Civico 35��������������������������������������������������C1
2 Anfiteatro������������������������������������������������ A6
3 Cattedrale di San Giustino�������������������� C2 ú Pasti
4 Chiesa della Trinità��������������������������������� B5 19 Gran Caffè Vittoria���������������������������������� C3
5 Chiesa di San Domenico 20 Il Trionfo di Bacco��������������fuori cartina A4
e Museo Diocesano��������������������������� C4 21 Ristorante Nino�������������������������������������� B5
6 Corso Marrucino������������������������������������ B4 22 RistOsteria Mangiafuoco������������������������D1
7 Liceo Vico������������������������������������������������ C4 23 Taverna Teate�������������������������������������������D1
8 Museo d’Arte Costantino Barbella�������� C3
9 Museo e Parco Archeologico û Locali
La Civitella������������������������������������������ A6
24 Casina dei Tigli��������������������������������������� B6
10 Museo Universitario������������������������������� B5
11 Palazzo de’ Mayo������������������������������������ C4 ý Divertimenti
12 Palazzo della Camera
di Commercio������������������������������������� C4 25 Teatro Marrucino������������������������������������ C3
13 Teatro romano���������������������������������������� B5
þ Shopping
14 Tempietti Romani����������������������������������� B4
casa. Il posteggio privato costa €5 al giorno. tino. Oltre alla qualità delle materie prime,
poi, i piatti hanno quel tocco di creatività che
5 Pasti allieta qualsiasi avventore. Raccomandato.
Gran Caffè Vittoria BAR, PASTICCERIA €
(% 347 918 70 58, 0871 33 08 44; www.caffevittoria 6 Locali
chieti.it; Corso Marrucino 89; h 6.30-23.30) Loca- Casina dei Tigli BAR, RISTORANTE
le simbolo di Chieti, dove da più di un seco- (% 0871 39 73 63; www.casinadeitiglichieti.wordpress
lo si commentano i piccoli e grandi avveni- .com; Piazza Mazzini; h 17-24 lun, 8-24 mar-gio, 8.30-
menti della vita cittadina. Più che per il caf- 24.30 ven-dom) Nel verde della villa comunale,
fè, i biscotti secchi e i gelati, è riconoscibile è indicato per la colazione, un pranzo velo-
per l’architettura liberty che vivacizza l’auste- ce dopo la visita del museo archeologico, un
ro sviluppo dell’ultima parte di Corso Mar- drink all’aperitivo, ma anche una cena con
rucino. Non male l’aperitivo. musica dal vivo. Il servizio non è sempre ef-
ficientissimo, ma l’amenità del posto com-
Ristorante Nino RISTORANTE € pensa alla grande.
(% 0871 637 81; www.ninoristorante.it; Via Principes-
sa di Piemonte 7; pasti €15-20; h 12-15 e 19-22 mar- 3 Divertimenti
sab) Dal 1961 sforna i piatti tipici della tradi-
Teatro Marrucino TEATRO
zione con maestria e passione. Da allora, oltre (% 0871 32 14 91; www.teatromarrucino.eu; Via Cesa-
alle pietanze (dalle sagne e ceci alle chitarri- re De Lollis 1) Massimo vanto culturale di Chie-
ne ‘centerbe, ove e bastardoni’ – i bastardo- ti, questo teatro con più di due secoli di sto-
ni sono peperoni dolci essiccati), anche l’ar- ria spicca per i sontuosi interni, con un sipa-
redamento è rimasto invariato, come si evin- rio dipinto da Giovanni Ponticelli (1875), e il
ce dall’acquario, i puzzle appesi alle pareti e prestigioso palinsesto di spettacoli, dalla liri-
il pavimento da casa della nonna. Il venerdì ca alla prosa. Nella stagione estiva, poi, vanno
sono previsti piatti di pesce. in scena Le Notti del Marrucino, con film e
Taverna Teate TRATTORIA €€ concerti, talvolta nella cornice dell’anfiteatro
(%0871 34 92 56; Via Salomone 26; pasti €25; romano nel Parco Archeologico La Civitella.
h12.30-14.30 e 19.30-22.30) Per creare l’atmosfe-
ra da vecchia trattoria, i mattoni a vista, alcu- 7 Shopping
ni pezzi d’arredamento come la macchina per Forte e Gentile PRODOTTI TIPICI
cucire e un menu con piatti semplici funzio- (% 0871 39 66 71; Via Toppi 13; h 9.30-13 e 16.30-20
nano sempre. Gli impiattamenti dei dolci, pe- lun-mer e ven-sab, 9.30-13 gio) Sarebbe un vero
125
peccato tornare a casa senza aver assaggia- ma. La SS81 conduce a Guardiagrele e Casoli, la
to l’amaro teatino. Per non parlare del pan SS649 a Francavilla al Mare.
d’Achille, con mandorle e frutta secca, dato
TRENO
che all’eroe dell’Iliade è ascritta la fondazione
Il treno (www.trenitalia.com) è il mezzo più velo-
della città. Ma tra dolcini e viagra d’Abruzzo ce per raggiungere Pescara (€1,90, 20 min), da cui
(salsa a base di peperoncino), troverete tan- partono le coincidenze per varie località costie-
ti altri prodotti interessanti. re. Per L’Aquila (a partire da €8,60, a partire da 2 h
30 min) bisogna cambiare a Sulmona (€5,30, 1 h).
Libreria dei Piccoli Rimedi LIBRERIA
La stazione si trova in Piazzale Marconi, nella par-
(% 0871 45 14 32; Via San Paolo 1/2; h 9.30-13 e te bassa della città.
16.30-20) Libreria indipendente nel centro
di Chieti, gestita con passione, in cui ogni
volume è accompagnato da specifiche indi- 8 Trasporti urbani
cazioni e suggerimenti. Assortimento vario. Se non avete l’auto, potreste dover ricorrere agli
autobus urbani di La Panoramica (% 0871 34 65
65; www.gruppolapanoramica.it). La linea n. 1 col-
8 Informazioni lega il centro storico con la stazione ferroviaria
IAT (cartina p122, B4; % 0871 659 67; www. (€1,20, 15 min). Ci sono corse ogni 15 minuti.
abruzzoturismo.it; Via Spaventa 47; h orario
variabile) Ai tempi delle nostre ricerche era chiuso,
ma quando è in funzione fornisce materiale infor-
mativo e suggerimenti su tutta la provincia. Dintorni di Chieti
Le immediate vicinanze del capoluogo non
8 Per/da Chieti rientrano tra le aree più entusiasmanti della
rievoca uno storico avvenimento risalente al est dell’abitato. La segnaletica non è capilla-
XIV secolo, allorché in lite con gli abitanti di re, ma potrete richiedere una visita guidata
Chieti, ormai prossimi alle mura del borgo, presso il centro o aiutarvi con le indicazioni
i bucchianichesi si misero a correre a zigzag presenti nel sito internet. Al tempo delle no-
in abiti colorati, per sembrare più numero- stre ricerche il CeDTerra si era temporanea-
si e far desistere il nemico dall’assalto. Per il mente spostato in Via Mascagni.
corteo in costume le donne del paese realiz-
zano ogni anno ben 100.000 fiori di carta; lo
fanno di sera recitando il rosario.
z Feste ed eventi
Festa della Terra SETTEMBRE
Ortona ORTONESI
POP. 22.167 / ALT. 72 M FAMOSI NEL MONDO
La storia recente è stata spietata con que-
sta città 12 km a sud di Francavilla: colloca- Gli ortonesi scherzano sul poliedrico
ta nel margine estremo della linea Gustav, panorama di personaggi celebri asso-
che nella seconda guerra mondiale separò ciati alla città. La menzione d’onore va
il territorio occupato dai tedeschi dalle aree ovviamente a san Tommaso, che a Or-
in mano agli alleati, Ortona fu rasa al suo- tona non è nato, ma le cui spoglie ripo-
lo in una cruenta battaglia. Per questo, ine- sano nella cattedrale cittadina da più di
vitabilmente, si presenta oggi come una cit- 800 anni. Agli antipodi rispetto alla fi-
tà moderna, nel senso meno lusinghiero del gura dell’apostolo c’è poi la pornostar
termine. Ma questo non significa che sia una Rocco Siffredi, le cui performance sono
destinazione ordinaria o banale: passeggian- riconducibili secondo molti abitanti al-
do per le sue strade, infatti, sono ancora per- la salubrità del clima di Ortona. A metà
cepibili le multiformi tracce di un passato il- strada tra sacro e profano, infine, ecco
lustre, in cui il viavai di nobiluomini e mer- un ricco manipolo di artisti di spicco tra
canti, pellegrini e marinai contribuiva a crea Ottocento e Novecento, tra cui il mu-
re un’atmosfera culturalmente briosa e fer- sicista Francesco Paolo Tosti e i pittori
vida. I tragici eventi bellici, poi, sono narra- Tommaso e Michele Cascella.
ti in un toccante percorso museale. E, ovvia-
mente, c’è il mare, che accompagnerà i vo-
stri balzi temporali con un assortimento di fievolisca un po’ le fantasie di epiche batta-
con i pezzi originali dopo i bombardamenti, 4 km a sud della città. Nonostante la sempli-
e le decorazioni di Tommaso Cascella nella cità delle lapidi in ricordo del loro sacrificio,
Cappella di San Tommaso (1968). Nell’adia- e l’assenza di architetture che in sé giustifi-
cente museo diocesano (www.museodiocesa chino una visita, si tratta di un luogo emo-
noortona.it; ingresso €3; h 17-19 mar e dom, 9.30- zionante e dalla solenne potenza evocativa.
12 mer e ven, 9.30-12 e 17-19 gio e sab apr-ott, 16-18
mar e dom, 9.30-12 mer e ven, 9.30-12 e 16-18 gio e 4 Pernottamento
sab nov-marzo) sono esposte opere originaria- Maison Charmante B&B €€
mente collocate nella chiesa e in altri luoghi (% 327 537 81 01; www.maisoncharmantebeb.blog
di culto cittadini. Tra i dipinti, spiccano i no- spot.com; Via Marconi 6; singole/doppie/triple €50/
tevoli Il volto santo di Lucca e il miracolo del 70/90; W a ) Questo B&B in pieno centro è
giullare e una Madonna con fanciullo, risa- davvero grazioso, con qualche tocco proven-
lenti al XV secolo. zale a ingentilire ulteriormente l’atmosfera.
Museo della Battaglia MUSEO La pulizia e la gentilezza della proprietaria,
(% 085 906 82 07; www.comune.ortona.ch.it; Corso poi, vi faranno vivere il vostro soggiorno con
Garibaldi 19; h orario variabile) F La presa di il sorriso. Unico neo, la colazione con prodot-
Ortona fu uno dei più feroci e complessi epi- ti confezionati.
sodi della riconquista della Penisola da parte Cielo e Terra Ecoresort B&B €€
degli Alleati durante la seconda guerra mon- (% 333 444 64 07; Contrada Santa Liberata 42; dop-
diale. Data la necessità di infondere ottimi- pie €90; W a p ) Questa casetta con tre came-
smo in tutto il fronte anglo-canadese e propa- re circa 3 km a sud-ovest di Ortona produce
gandare una grande vittoria, nel 1943 la città energia tramite pannelli fotovoltaici. Le stan-
divenne un simbolo della lotta contro il na- ze, per quanto semplici, sono davvero calde
zismo ancor prima di essere espugnata; i lo- e accoglienti, e dispongono anche della mac-
goranti combattimenti per la presa di ogni china per caffè. Un bel giardino dove rilas-
singolo edificio, di ogni singola stanza, poi, sarsi, poi, fa sempre la differenza.
le valsero l’appellativo di ‘Stalingrado d’Ita-
lia’. Il museo, all’interno dell’ex Convento di
Sant’Anna, ripercorre le drammatiche vicen-
5 Pasti
de attraverso cimeli, fotografie, mappe e do- Il Gambero RISTORANTE €/€€
cumenti. C’è anche un plastico dell’Ortona (% 085 906 44 93; Via Monte Maiella 32; pasti €20-
prebellica. Al tempo delle nostre ricerche il 25; h 19-23 mar-sab, 12-15 e 19-23 dom) Affidabi-
museo era chiuso per lavori. lissimo ristorante di mare, dove i primi ab-
binano gusto e abbondanza, e grigliare be-
ne il pesce è considerata una questione della
131
A CENA IN UN TRABOCCO
Che le si paragonino alle palafitte dei paradisi tropicali, a fiabesche sentinelle silenziosa-
mente acquattate nel mare o a “ragni colossali”, come fece D’Annunzio, le macchine da
pesca che si susseguono per decine di chilometri da San Vito a Vasto rappresentano l’e-
lemento identitario più riconoscibile di tutta la costa adriatica abruzzese. Tecnicamen-
te, si tratta di strutture in legno sospese sull’acqua, collegate alla terraferma attraverso
passerelle e dotate di due o più bracci per sostenere un’enorme rete detta ‘bilancia’. Ma al
di là della loro funzione (che permetteva ai pescatori di evitare pericolose uscite in mare
aperto), e dell’origine antichissima (c’è chi dice fossero presenti già in epoca preromana,
di sicuro nel Medioevo), è il lirismo di quel traballante intreccio di pali e assi, eroicamen-
te in grado di sfidare la furia del maestrale, a calamitare lo sguardo di qualsiasi viaggiato-
re. Oggi, però, la maggior parte dei trabocchi è stata convertita in ristoranti, e alla strug-
gente possibilità di contemplazione si è aggiunta quella di fare una bella scorpacciata di
pesce in una location d’eccezione. Le aperture sono stagionali (di solito tutti i giorni d’e-
state e nel weekend in primavera e autunno). Il menu in genere è fisso (calcolate una me-
dia di €60) e la prenotazione con ampio anticipo assolutamente necessaria. Ecco una ri-
stretta selezione da nord a sud.
Trabocco Mucchiola (% 347 543 58 30; www.gliostinatirestaurant.it; SS16, Km 477, Ripa-
ri Bardella Ortona) Non solo materie prime d’eccezione, ma anche un estro creativo che
rende la cucina davvero irresistibile. Superba la cacio e pepe ai frutti di mare. Nel week-
end è disponibile su prenotazione un menu per l’aperitivo (€25).
massima serietà. Servizio curato e buon rap- stalgica che si viene in questo ristorante: gli
porto qualità-prezzo. Per i viaggiatori più go- gnocchi agli scampi, infatti, sono annovera-
losi c’è un lauto menu degustazione a €35. bili tra i migliori di tutta la costa. Ineccepi-
bile anche il menu di terra.
Terramia RISTORANTE €€
(% 085 219 03 43; Via Dommarco 63; pasti €25;
h 12.30-15 e 20-23 lun-mar e gio-sab, 12.30-15 dom) 6 Locali
C’è la musica anni ’60 di sottofondo, qualche Enoteca Regionale d’Abruzzo ENOTECA
arzillo vecchietto ai tavoli e l’arredamento (% 085 906 40 24; www.vinidabruzzo.it; Corso Mat-
dalla caratterizzazione un po’ confusa, con re- teotti 2; h 16.30-24 mar-dom 15 giu-15 set, 15-22
ti da pesca e attrezzi agricoli alle pareti. Tutta- mer-dom 16 set-14 giu) All’interno di Palazzo
via, non è per l’atmosfera piacevolmente no- Corvo, al piano terra, offre un’ampia sele-
132
zione di vini abruzzesi, oltre a organizzare Trento e Trieste), da cui lo sguardo domina l’A-
eventi legati al vino e degustazioni guidate. driatico e riverisce la Majella. La parte bas-
sa dell’abitato, invece, non presenta partico-
3 Divertimenti lari ragioni d’interesse. Tuttavia, l’atmosfera
Teatro Tosti TEATRO animata, l’abbondanza di ristoranti di buon
(% 085 421 21 25; www.teatrotosti.it; Corso Garibaldi livello e il fatto che il mare è pur sempre il
7) Con quel suo mix di razionalismo, neoclas- mare ne fanno un luogo piacevole e allegro.
sicismo e liberty e l’affaccio sul mare, l’ex Tea-
tro Vittoria, ultimato nel 1930, è certamente r Spiagge
uno degli edifici più rappresentativi di Orto- A nord del paese si trova la Spiaggia di Cala-
na. Il palinsesto spazia dal teatro alla musica. ta Cintioni, ciottolosa, tranquilla (tranne che
nei periodi di massimo affollamento) e dalle
8 Informazioni acque limpidissime. Per giocare con secchiel-
IAT (% 085 906 38 41; www.comuneortona.ch.it; lo e paletta, invece, potrete optare per i lidi
Piazza della Repubblica 9; h 8.30-12.30 lun-mer e nei pressi del molo. Il meglio del litorale di
ven-sab, 15.30-19.30 gio) Per informazioni aggior- San Vito, tuttavia, è ancora più a sud. Prima
nate sulle aperture dei musei. ci sono i sassi della lunga Spiaggia di Rocco
Mancini, poi quelli di uno degli angoli più si-
8 Per/da Ortona gnificativi di tutta la Costa dei Trabocchi: de-
AUTOBUS limitata dalla vegetazione, infatti, la Spiaggia
Un paio di volte all’ora circa gli autobus di TUA di Calata Turchino sorge a un passo dal più
(% 800 76 26 22; www.tuabruzzo.it) collegano famoso di tutti i trabocchi, il Trabocco Tur-
Ortona a Pescara (€2,40, 55 min), passando per chino, paragonato da D’Annunzio a un “an-
Chieti e la Costa dei Trabocchi San V ito C hietino
Francavilla (€1,70, 25 min). Ci sono anche corse fibio antidiluviano”. Ai tempi delle nostre ri-
meno frequenti per Chieti (€3,60, 45 min) e Lan- cerche ne era stata annunciata la ristruttu-
ciano (€3, 40 min). razione, per renderlo uno spazio comunale
dedicato a eventi e manifestazioni.
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
Raggiungere Ortona è facile, grazie all’omonima
uscita sull’autostrada A14 e al passaggio della
4 Pernottamento
SS16, che percorre il litorale adriatico. La SS538 Il Nido B&B €€
corre in direzione sud-ovest verso Guardiagrele. (% 328 125 86 99; Corso Matteotti 54; camere €95;
W a ) La cura amorevole si percepisce in ogni
TRENO minimo dettaglio, dalle decorazioni delle ca-
La ferrovia (www.trenitalia.com) è il mezzo più ra- mere al profumo di pulito. La colazione, poi,
pido per raggiungere Pescara (€3, 25 min), dove è una sfilata di delizie, con torte, tortine, brio-
bisogna cambiare per Chieti (€3,60, 1 h 5 min), e
ches e opzioni salate e senza glutine. Splen-
Vasto (€4,30, 30 min).
dida la vista dalla terrazza.
Il Turchino APPARTAMENTI €€
San Vito Chietino (% 366 701 10 66; www.ilturchino.it; SS16, San Vito
POP. 5320 / ALT. 122 M Chietino Marina; appartamenti a patire da €80 a not-
È nel territorio di questa piccola località che te; W a p ) Il mare è appena oltre la strada,
lo sguardo del viaggiatore inizia ad abbrac- il posteggio un benefit non di poco conto e
ciare i trabocchi, uno dopo l’altro, fin dove gli appartamenti sono gradevoli e ben equi-
l’orizzonte lo consente. E così, che sia per una paggiati. In sostanza, una buona soluzione
fugace passeggiata o per un soggiorno pro- per qualche giorno in pieno relax.
lungato, San Vito costituirà certamente una
tappa del vostro itinerario lungo la costa. 5 Pasti
Il paese è suddiviso in un nucleo stori- La Locanda del Mare TAVOLA CALDA €
co posto su uno sperone roccioso e una più (% 366 109 12 76; www.locandadelmaresanvito.it;
moderna area sviluppatasi lungo il litorale. Via Feltrino 30; pietanze €6; h 12-15.30 e 19-22.30
Il primo è grazioso, nonostante i danni dei ven-mer) Tutti i piatti costano solo €6, dal tris
bombardamenti della seconda guerra mon- di carpacci ai calamari ripieni, dal risotto al-
diale, con la candida Chiesa di San Vito Mar- lo scoglio ai fritti. Non aspettatevi porzioni
tire (Corso Matteotti), che conserva all’interno superabbondanti, ma la qualità è al di sopra
una croce in argento cesellato del XV seco- delle aspettative. Si pasteggia con piatti e po-
lo, e lo strepitoso Belvedere Marconi (Corso sate compostabili.
133
re l’avveniristica Torre Vinaria. Infine, se pidi, i filari di ulivi che sembrano proseguir-
viaggiate con i bambini, non perdete lo ne la corsa, l’azzurro del mare a delimitare
Zoo d’Abruzzo (% 0872 61 80 12; www. l’orizzonte: il cimitero dei soldati inglesi che
zooabruzzo.it; Contrada Scalzino; interi/ri- morirono durante la seconda guerra mondia-
dotti €13/9; h 10-17 sab e dom set-mag, le lungo la linea Gustav è un luogo di grande
10-17 mer-lun giu-agosto), con oltre 50 bellezza, che sottolinea per contrasto l’imma-
specie di animali, tra cui giraffe, rinoce- ne tragedia che ne ha determinato la realiz-
ronti, elefanti e canguri. zazione. Si può raggiungere in auto o a pie-
di, seguendo il sentiero L2 della Lecceta di
Torino di Sangro.
turale, 2 km a est dell’attuale Fossacesia, per
Santuario della Madonna
consacrare un tempio alla dea dell’amore: i
dei Miracoli LUOGO DI CULTO
panorami sul sinuoso serpeggiare della co-
(Piazza Giovanni Paolo I, Casalbordino; h 6.30-12 e
sta, gli uliveti e le albe infuocate, infatti, in-
15-18.30 lun-sab, 6.30-12.30 e 15-18.30 dom nov-mar-
tridono il luogo di pagana bellezza. Il sito
zo, 6.30-12 e 15-19.15 lun-sab, 6.30-12 e 15-19.30 dom
non perse la sua atmosfera romantica ne-
apr-ott) Da un punto di vista artistico non è
anche quando, nell’VIII secolo, fu costruita
niente di speciale, ma il fatto che rappresen-
una chiesa sulle sue rovine, e neppure con
ti uno dei luoghi pulsanti della spiritualità
le successive ricostruzioni e gli ampliamen-
abruzzese, nonché oggetto delle descrizioni
ti dei secoli XI e XII. E dopo i restauri della
di Michetti e D’Annunzio, lo rende una me-
seconda metà del Novecento l’abbazia conti-
ta allettante per una rapida sosta. Il santua-
nua a distinguersi come uno dei monumenti
rio, di una certa qual imponenza, fu costruito
più seducenti di tutta la regione. In partico-
per celebrare l’apparizione della Madonna a
lare, lascia a bocca aperta la Porta della Lu-
tal Alessandro Muzio nel 1576 e a tutt’oggi è
na: i pannelli laterali in marmo con episodi
raggiunto da un copioso flusso di pellegrini.
dell’Antico Testamento e della vita di Giovan-
Per arrivarci, dalla statale adriatica tra Lido
ni Battista e la lunetta con un Cristo in trono
di Casalbordino e Vasto, seguite la SP216 ver-
sintetizzano l’essenza della scultura romani-
so l’interno per 3 km.
ca. Di grande impatto sono anche le decora-
zioni delle absidi dalla parte opposta dell’e-
dificio, caratterizzate da arcate cieche e mo- r Spiagge
tivi ornamentali dal fluire ipnotico. L’inter- Partendo da nord, Fossacesia Marina è co-
no rivela invece l’influenza cistercense, con nosciuta per la lunga spiaggia di ciottoli, in
i poderosi pilastri cruciformi, il presbiterio cui tratti liberi si alternano agli stabilimen-
sopraelevato e la cripta, che custodisce qual- ti. Stesso paesaggio anche a sud della foce
135
del Sangro con la Spiaggia della Borgata si mangia con posate di plastica), questo è il
Marina (Via Costa Verde, Torino di Sangro), men- posto per voi: si spende pochissimo, le por-
tre la Spiaggia Le Morge (Lungomare Le Mor- zioni sono giuste e la qualità è superiore al-
ge, Torino di Sangro) sfodera una piacevole di- le aspettative.
stesa di sabbia fine. Poco distante troverete
anche la prima spiaggia naturista (% 392 Palucci RISTORANTE €€
285 95 54; www.abruzzonaturista.it; Località Lago- (% 0873 91 11 88; Contrada Valle Caterina 3, Torino di
dragoni) d’Abruzzo. Infine, ci sono le spiagge Sangro; pasti €30; h 12-15 e 19-22 mar-dom estate,
di Lido di Casalbordino, in cui sabbia e sas- 12-15 mar-ven, 12-15 e 19-22 sab e dom inverno) C’è
si si alternano amichevolmente. chi viene da lontano per gustare gli antipa-
sti di questo ristorante prettamente di ma-
4 Pernottamento re. Ma anche se lo facesse per i paccheri agli
scampi, le chitarrine allo scoglio o le delica-
C’era una Volta San Giovanni B&B €€
te fritture non ci sarebbe nulla da eccepire.
(%347 678 89 02; www.ceraunavoltasangiovanni.
Ambiente ricercato e buon servizio.
com; Viale San Giovanni in Venere 13, Fossacesia;
camere €80; Wap) La conversione di tipici A un Passo dal Mare RISTORANTE, PIZZERIA €€
ambienti agricoli, dalla stalla al silos, carat- (% 334 858 09 93, 0873 91 80 29; www.a-un-pas
terizza questo piacevole B&B. Il pezzo forte so-dal-mare.business.site; Via Bachelet 134, Casal-
è il magnifico giardino, ma anche la colazio- bordino; pasti €25; h 12.30-14.15 e 19.30-22.15 mar-
ne non è di quelle che passano inosservate. dom) In una tranquilla traversa sul lungoma-
Camere semplici, ma di grande personalità. re, propone pizze gustose e saporiti piatti di
mare. Il locale è un po’ freddino, ma l’atmo-
oIl Giardino fra gli Ulivi AGRITURISMO €€
sfera vacanziera e le pietanze sopra la me-
PARADISI BALNEARI
Se poteste visitare una sola area costiera in tutta la Costa dei Trabocchi, la scelta dovreb-
be ricadere senz’altro su Punta Aderci. In nessun altro tratto, infatti, l’Adriatico esprime
un simile scintillante lirismo come in questo promontorio eroicamente proteso sul ma-
re. Ma è tutto il territorio a lasciare a bocca aperta: nei 285 ettari della Riserva Natura-
le di Punta Aderci (% 334 629 05 93, 345 337 85 75; www.puntaderci.it; Località Punta Penna;
h 24 h) F, ampie praterie, campi coltivati e uliveti lambiscono il mare, amalgaman-
do suggestioni campestri e ispirate vedute costiere. E poi ci sono ovviamente le spiagge,
in tutti i casi libere, delimitate da un cordone di dune decorate di arbusti profumati: a est
del promontorio la Spiaggia di Punta Penna, l’unica sabbiosa, che separa la riserva dal
porto di Vasto, e poi la Spiaggia dei Libertini; a ovest la Spiaggia di Punta Aderci e la
Spiaggia Mottagrossa, dove l’acqua è più profonda.
La riserva ha diversi punti d’accesso: quello della zona industriale di Vasto, 9 km a nord
del centro, ha un ampio posteggio gratuito (ma per trovare posto d’estate dovete arriva-
re il mattino presto) e un punto informazioni (Z.I.; h 9-12 e 16.30-19.30 lug e agosto) do-
ve si noleggiano le bici (mezza giornata/giornata intera €5/10); molto frequentato è anche
il poco distante ingresso di Punta Penna, anch’esso fornito di punto informazioni (Lo-
calità Punta Penna; h 9-12 e 16.30-19.30 lug e agosto), oltre a un servizio di noleggio canoe
(singola/doppia €5/10 all’ora). Dal primo, d’estate è attivo un servizio navetta gratuito per
la Spiaggia di Punta Aderci, ma noi consigliamo decisamente di farsela a piedi lungo lo
spettacolare sentiero di meno di 1 km, e magari di proseguire per altri quattro fino alla fo-
ce del fiume Sinello, all’estremità occidentale della riserva. Purtroppo, a fine agosto 2020
un incendio è divampato nel territorio, causando gravi danni ambientali.
138
le gambe o fare due chiacchiere con qualche 4 Pernottamento
anziano del posto, proseguendo lungo la sca- Bellavista B&B €€
linata in direzione sud raggiungerete la ver- (% 351 732 99 83; www.bellavistavasto.it; Via Lota;
deggiante Villa Comunale (Viale Rimembranza). doppie €70; W a ) Le camere sono semplici e
Piazza Rossetti PIAZZA pulite, l’azzurro domina le pareti in tutte le
Altro incantevole salotto cittadino, nel mar- sue sfumature e la vista è come il nome del-
gine occidentale del centro storico, concen- la struttura promette. In sostanza, gli ingre-
tra piacevoli aiuole, un elegante mix di clas- dienti per un piacevole soggiorno ci sono tut-
sico e moderno negli edifici che la delimita- ti, a patto che disponiate di un mezzo pro-
no e al centro il monumento all’omonimo prio, perché sia il mare sia il centro città non
poeta e patriota carbonaro. Qualche sugge- sono comodissimi.
stione medievale è poi accesa dalla cilindrica Locanda dei Baroni HOTEL €€
Torre Bassano, fatta costruire da Giacomo (% 329 163 39 73; Via San Francesco d’Assisi 68; dop-
Caldora nella prima metà del XV secolo co- pie/triple €100/120; W a ) In effetti, c’è qualco-
me rafforzamento della cinta muraria citta- sa di nobiliare nella struttura, con gli elegan-
dina, mentre la facciata vagamente neoclas- ti tendaggi e i mobili in legno. L’abbondan-
sica della Chiesa di San Francesco da Pao- za della colazione, invece, soddisferà i vostri
la conferisce quel tocco di ieratica solennità più triviali appetiti. Ottima posizione, a due
che non guasta mai. Infine c’è il quattrocen- passi da Via Adriatica.
tesco Castello Caldoresco (che affaccia però
nella retrostante Piazza Barbacani), con tanto oResidenza Amblingh SUITE €€€
di ponte levatoio e massicci bastioni; la strut- (% 0873 36 27 02, 391 300 48 58; www.amblingh.it;
Chieti e la Costa dei Trabocchi Vasto
tura è di proprietà privata e non è visitabile. Via Portone Panzotto 13; suite €230; W a ) S Le
suite in pieno centro storico sono stupende,
r Spiagge tutte diverse fra loro, di grande personali-
È lunga, sabbiosa e a forma di falce la striscia tà e dai ricercatissimi arredi. Va considerata
di sabbia che accompagna lo sviluppo di Va- poi la possibilità di scegliere il cuscino con
sto Marina, 2 km a sud-est del centro stori- cui dormire e altre coccolose opzioni come il
co. A nord ne sancisce il limite La Bagnan- book crossing e la possibilità di sorseggiare
te, una splendida scultura in bronzo posta un drink in terrazza. In più, la struttura per-
sopra uno scoglio, ormai simbolo indiscusso segue l’ideale dell’ecosostenibilità. Il risulta-
della Vasto in versione balneare. Subito do- to è una delle più seducenti dimore di que-
po è un susseguirsi di stabilimenti balneari sto tratto di costa adriatica.
indicatissimi a chi viaggia in famiglia, alter-
nati a qualche fazzoletto di spiaggia libera,
che proseguono anche oltre il pontile. Per
5 Pasti
ombrellone e due sdraio calcolate una spesa Il tipico piatto cittadino è il celeberrimo bro-
media di €20 al giorno. Ancora più a sud, fi- detto alla vastese, preparato in pentole di ter-
no a San Salvo, si estende la Riserva Natu- racotta, in cui i pesci vengono cucinati interi.
rale Marina di Vasto (SS16), dove il dialogo Era Ora BRACERIA €€
tra la lunga striscia di sabbia e la vegetazio- (% 331 126 86 73; Via Circonvallazione Histonien-
ne è al massimo della sua eloquenza. se 202; pasti €25; h 12.30-15 e 19.30-23 mer-dom)
Troverete angoli interessanti per una Sì, gli arrosticini sono la specialità della ca-
giornata di relax anche nel tratto compre- sa, ma non pensate che sia una braceria co-
so tra Vasto Marina e Punta Aderci (v. let- me tante altre. Prima di tutto, la versione fe-
tura p137), seguendo la SS16. In direzione gato e cipolla non è che si trovi ovunque, e
nord, ecco in sequenza la Spiaggia di Ca- gli arrosticini XL tagliati a mano vi faranno
sarza (in corrispondenza di un posteggio), venire l’acquolina in bocca per mesi solo a ri-
selvaggia e ciottolosa, ma con qualche can- cordarli. Le bistecche di carni internaziona-
tuccio di sabbia, la Spiaggia di San Nicola li, lo speck di anatra, i vari carpacci comple-
(scendete la rampa sulla destra, seguendo il tano un menu sorprendente.
cartello per un posteggio e l’ospedale, e pas-
sate sotto il cavalcavia), più ampia, ma non Il Corallo RISTORANTE €€
meno spettacolare, e infine la Spiaggia della (% 346 524 06 45; Via Adriatica 31; pasti €35;
Canale (non ci sono indicazioni, ma con Go- h 12.30-14.30 e 19.45-22.30 mar-sab, 12.30-14.30
ogle Maps andrete sul sicuro), impreziosita dom) La grandissima competenza nel tratta-
da un bel trabocco sul margine meridionale. re le materie prime ittiche rende anche i piat-
139
ti più semplici vere e proprie esperienze ga-
stronomiche. Una menzione speciale va agli L’ULTIMO PAESE D’ABRUZZO
antipasti, crudi e cotti, e all’abbondantissima
grigliata mista. Mangiando fuori, poi, potre- Se state percorrendo la Costa dei Tra-
te godere anche dello splendido panorama. bocchi, sarebbe un vero peccato non
Servizio all’altezza delle aspettative. completare l’opera con l’ultimo comu-
ne prima del Molise. Oltre che per ra-
Da Peppe TRATTORIA €€ gioni di esaustività geografica, infatti,
(% 0873 36 21 69; Via Laccetti 16; menu fissi €30- San Salvo merita una visita per un pic-
35; h 20-23 mar-sab, 13-15 dom) Il posto giusto colo, ma significativo, pacchetto di at-
per chi anche al mare preferisce i sapori di trazioni: sulla costa sabbiosa, la spiag-
terra, i chilometrici antipasti di salumi e for- gia punteggiata di stabilimenti è pre-
maggi, la salsiccia che sfrigola sulla brace: la ceduta a nord dal Giardino Botanico
cucina di Peppe, casereccia nell’accezione più Mediterraneo (% 392 641 65 16; www.
lusinghiera del termine, è infatti davvero gu- legambiente.it; Lungomare Cristoforo
stosa. Molto piacevole l’atmosfera familiare, Colombo; h 10-13 e 16.30-19.30 lug e ago-
per la quale si rischia di andare oltre l’ora- sto, orario variabile nel resto dell’anno)
rio di chiusura bevendo bicchieri di genzia- F, dove fioriscono i gigli di mare,
na a profusione. Date le dimensioni ridotte con un compendio della vegetazione
del locale, conviene prenotare. delle aree costiere del territorio. Il bor-
go, 4 km all’interno, può invece anno-
oCibo Matto RISTORANTE €€€
verare l’interessante museo di tradizio-
(% 0873 37 06 25; www.cibomatto.it; Via Crispi 36;
ni popolari La Giostra della Memoria
pasti €50; h 12-15 e 19.30-23 mer-lun) Il must è
Miracoli Punta
\ Aderci
÷#
2
\ Casoli
Riserva Naturale
Regionale
L
Bosco Don Venanzio #
\
1 Vasto
Lago di
ro
Casoli o # 3\
ent
ng
Roccascalegna Atessa Monteodorisio
Os \ Cupello
Sa
\
\
o
San Salvo
in
lla
Bomba ne
nt
\
SP184
Tornareccio Si
e
\ \
Av
Montalfano
\
Lago di
Carpineto te
Bomba es
\
\
Sinello Tr
Colledimezzo
#
4 Palmoli
\
\ Mafalda MOLISE
Roio del Carunchio #
5
\
Sangro \
o
ign Palata \
SP212 Tr
\
Capracotta Guardiabruna
\
\ Castelmauro
Agnone
\ K # Schiavi
d’Abruzzo
6\ \ Guardalfiera
Vastogirardi \ Civitacampomarano
\
e 00 20 miglia
40 km
Itinerario in auto
u L’entroterra vastese
re dodecagonale, ospita l’interessante Museo
INIZIO VASTO
della Civiltà Contadina (%0873 95 51 21; www.
FINE SCHIAVI D’ABRUZZO
LUNGHEZZA 77 KM; 7 H museodellaciviltacontadina.business.site; Via Vitto-
rio Veneto; ingresso su offerta; h9-12 e 16-19 sab e
Prima tappa da 1Vasto è la 2Riserva Na- dom); oltre che dal profluvio di attrezzi agricoli, la
turale Bosco Don Venanzio (%348 287 41 51; visita è movimentata dall’apparato multimedia-
www.comunedipollutri.it; Località Crivella, Pollutri; le e da una vista sontuosa dall’alto. Anche la tap-
h24 h) F, di 78 ettari, per una refrigerante pa successiva, 5Carunchio, 9 km a sud-ovest,
passeggiata tra carpini, olmi e frassini. D’estate, ha i suoi effetti speciali: grazie al portale cinque-
sulla SP154 c’è un infopoint dove noleggiare le centesco e ai coevi affreschi con le Storie della
bici (mezza giornata €5) con cui raggiungere Passione, la sua Chiesa di Santa Maria delle
Punta Aderci, lungo il sentiero misto di 9 km che Grazie (Piazza Vittorio Emanuele) si erge su tutti i
segue il corso del fiume Sinello. Non sarà il vo- luoghi di culto del territorio. Si arriva così al gran
stro caso, però, perché dovrete risalire in auto e finale a 6Schiavi d’Abruzzo, tra lande sem-
puntare a sud verso 3Monteodorisio, il clas- pre più selvagge e dai panorami superbi anche
sico borgo abruzzese in collina, con qualche ma- per gli alti standard abruzzesi. L’area archeolo-
landato palazzo nobiliare, vicoli profumati di anti- gica dei Templi Italici (Contrada Colle della Tore;
co e un bel castello medievale, in questo caso se- h24 h) F, 3 km a sud del borgo, custodisce
de del Museo Archeologico del Vastese i resti di due templi costruiti tra il III e il I secolo
(%0873 31 61 31; Largo Castello; h20-23 sab e dom a.C., con il più antico dei due che presenta intat-
lug e agosto, 15-18 sab e dom set-giu) F: in espo to il podio con scalinata (peccato per le lamiere
sizione, reperti dalla preistoria al XIV secolo. Da che li ricoprono). In paese, infine, c’è un piccolo
lì, si prosegue in direzione sud-ovest tra colline, museo archeologico (%389 181 23 11; Piazzale
campi coltivati e boschetti fino a 4Palmoli, do- Purgatorio; ingresso su offerta; h10-13 dom, o su pre-
ve il Castello Marchesale, dall’inconsueta tor- notazione), con reperti recuperati nell’area.
141
le catarrette morbide, il catalogo dei prodot- LA VAL DI SANGRO
ti è un tripudio di golosità, oltre che un’oc-
casione per imparare il dialetto del posto. Il secondo fiume dell’Abruzzo attraversa un
territorio multiforme, in cui morbidi colli in-
Nuova Libreria LIBRERIA coronati da borghi da cartolina, campi colti-
(% 0873 36 55 60; Piazza Barbacani 9; h 9-13 e 16- vati e rilievi lacerati dai calanchi movimen-
20 lun-mer e ven-sab, 9-13 gio) Libreria indipen- tano un paesaggio che dalle ultime propag-
dente che a un buon catalogo può sommare gini montuose scivola sinuosamente verso il
passione e competenza del personale. Si or- mare. Da un punto di vista culturale, gli sti-
ganizzano anche laboratori ed eventi. moli non sono meno sfaccettati: dai castel-
li dall’appeal cinematografico alle sofisticate
8 Informazioni suggestioni letterarie, dai siti archeologici ai
IAT (% 327 177 18 20; www.comune.vasto.ch.it; santuari vibranti di devozione, la Val di San-
Piazza Pudente; h 9.30-12.30 lun-dom 16 giu-15 gro compendia tutto il repertorio di attrazio-
set, 9.30-12.30 sab e dom 16 set-15 giu) Di fian- ni tipiche della regione. Così, è difficile non
co a Palazzo d’Avalos, fornisce cartine della città e convenire con gli abitanti di questo territo-
della riserva di Punta Aderci. rio quando sostengono che, pur senza sfog-
giare destinazioni indimenticabili, esso espri-
8 Per/da Vasto ma lo spirito dell’Abruzzo più autentico. De-
AUTOBUS dicategli almeno un paio di giorni di visita.
Diverse compagnie servono l’autostazione di Va-
sto (www.terminalbusvasto.com; Via dei Conti Ric-
ci), 1,5 km a nord-ovest della città di fronte al ci- Lanciano
no (XVIII secolo) non lascino indifferenti, la colo) e il floreale Palazzo del Capitano, e, su-
ragione della sua eccezionalità sta nella col- bito dopo, la Torre di San Giovanni, campa-
locazione su un sistema di ponti, costruiti a nile di una perduta chiesa romanica. Per un
loro volta sulle fondamenta di un viadotto di superbo panorama sulla città, si può salire in
epoca romana (III secolo d.C.). Per apprezza- cima (€1), chiedendo le chiavi alla Bottega del
re tale particolarità imboccate il corridoio che Viaggiatore Errante (p144). Si prosegue con
si apre sulla destra (dove spesso sono allesti- due graziose chiesette: la Chiesa di Sant’Ago-
te mostre temporanee), da cui alcuni oblò stino, dalla leggiadra facciata gotica trecen-
danno la misura dell’altezza della struttura tesca, e la Chiesa di Santa Croce (1583), mi-
rispetto al parco sottostante. In alternativa, meticamente addossata alle case adiacenti. E
dall’esterno della chiesa prendete la passerel- le sorprese non sono finite, perché all’angolo
la sulla sinistra, affacciata sulla gola ricoper- con Piazza dei Frentani si riconoscono le porte
ta di vegetazione (il fiume è stato intubato). gotiche di una casa-bottega medievale. Infi-
Di grande impatto è anche la possente torre ne, dopo aver dribblato la semplice Chiesa di
campanaria a tre ordini, eretta isolatamente San Biagio, dall’originario impianto romani-
a sinistra della chiesa all’inizio del Seicento. co, si conclude la bella passeggiata con la Por-
ta di San Biagio (XIV secolo), unica superstite
Santuario delle nove che scandivano la cinta medievale.
del Miracolo Eucaristico LUOGO DI CULTO
(% 0872 71 31 89; www.miracoloeucaristico.eu; Cor- Chiesa
so Roma 1; h 7.30-12.30 e 15-19.30) In un giorno di Santa Maria Maggiore LUOGO DI CULTO
imprecisato della prima metà dell’VIII se- (Via Santa Maria Maggiore) Il quartiere di Civi-
colo, un monaco basiliano, scampato con i tanova non è certo avaro di edifici eleganti,
compagni alla furia iconoclasta di Leone III specie in Via Garibaldi, ma nessuno di que-
Isaurico in Oriente, assisté durante una mes- sti può rivaleggiare in maestà con questo su-
sa alla trasformazione del vino in sangue e perbo luogo di culto, di influenza borgognona
del pane in carne: per la Chiesa Cattolica si e risalente al Duecento (con rifacimenti nel
trattò del primo miracolo eucaristico ricono- XIV e XVI secolo). Il pezzo forte è certamente
sciuto, da cui discende, che abbiate o meno la facciata in arenaria, divisa in due parti: a
fede nel fatto soprannaturale, la straordina- sinistra, il trecentesco portale strombato, con
ria importanza storica di un sito da secoli og- il gruppo scultoreo della Crocifissione nella
getto di fervidi pellegrinaggi. L’interno della lunetta e il sovrastante timpano, è uno dei
chiesa dedicata a san Francesco non è par- capolavori del gotico abruzzese; meno spu-
ticolarmente interessante, tranne che per la meggiante il fronte di destra, nonostante la
cantoria d’organo con stucchi dorati e il bel raffinatezza del rosone cinquecentesco. Me-
143
ritano attenzione anche il portale duecente- Fonte del Borgo FONTANA
sco nel lato sinistro, tra due sottili colonne, (Piazza Petrosa) In sé, questa fontana cin-
e i due portali e la slanciata torre campana- quecentesca a 12 archi, a ridosso del quar-
ria sul retro (corrispondente a Via Garibal- tiere di Borgo, è anche parecchio suggesti-
di). Di sicuro, poi, non manca di suggestio- va, se non fosse per i palazzoni che la sof-
ne l’interno, scandito da archi a sesto acuto, focano. Un centinaio di metri più a sud, in
che sfoggia nell’altare maggiore un crocifis- compenso, il cilindrico Torrione Aragone-
so processionale di Nicola di Guardiagrele se (Via del Torrione) permette di volare con la
(1422). Ai tempi delle nostre ricerche la chie- fantasia a epoche di aspre battaglie, oltre a
sa era chiusa per restauri. Ci si poteva con- segnare il limite delle mura della Lanciano
solare, però, con la visita della vicina Casa quattrocentesca.
Spoltore (%366 894 69 78, 337 94 26 63; www.
Polo Museale di Santo Spirito MUSEO
facebook.com/casamuseofedericospoltore; www.
(% 0872 70 05 78; www.mablanciano.it; Via Santo
fondoambienteitaliano; Via Spoltore 4; ingresso su
Spirito 77; h 9-13 e 15-18 mar e gio, 9-13 lun, mer e
offerta; hsu prenotazione, consultare la pagina Fa-
ven, 16-18 sab e dom ott-giu, 9-13 e 15-18 mar e gio,
cebook), che trabocca di opere del noto ritrat-
9-13 lun, mer e ven, 17-19 sab e dom lug-set) F
tista frentano del XX secolo.
Il recupero di un antico monastero celesti-
Museo Diocesano MUSEO
niano nella periferia sud della città ha rega-
(% 0872 71 26 48; www.museodiocesanolanciano.it; lato alla città un suggestivo spazio cultura-
Largo dell’Appello 2; interi/ridotti €5/3; h 9.30-12.30 le, in cui la fanno da padrone l’archeologia,
mar e gio, 9.30-12.30 e 16.30-19 ven-dom) Se ama- con i ritrovamenti nell’area tra il V millen-
te le collezioni d’arte sacra, quella all’inter- nio a.C. e l’Alto Medioevo, e l’arte contempo-
fici gentilizi: nella maggior parte dei casi, si (% 0872 98 13 87, 368 54 47 27; Via Piano Aventino;
tratta di strutture che hanno visto tempi mi- pasti €15; h 8-22 mar-dom) Nei weekend estivi,
missime posizioni. Non serve altro per ren- sfera familiare e il ciambellone a colazione
dere Roccascalegna una meta assolutamen- sono i punti di forza di questa struttura nel
te imperdibile per chi passi da queste parti. pieno centro di Roccascalegna. Le tre came-
re profumano di pulito e qualche arredo d’e-
1 Che cosa vedere poca ne eleva il tono; tenete presente, però,
Castello Medievale CASTELLO che solo una ha il bagno privato.
Parco Nazionale
del Gran Sasso
e Monti della Laga
Perché andare
Civitella del Tronto. . . . 153 Sentinella del Centro Italia, il Gran Sasso è il re dei due mari:
Campli . . . . . . . . . . . . . . 155 nelle giornate terse, dai 2912 m della vetta del Corno Gran-
Pietracamela. . . . . . . . . 158 de, lo sguardo abbraccia l’Adriatico a oriente e il Tirreno a
occidente. E attorno alle sue immense pareti rocciose e lun-
Isola del Gran Sasso
d’Italia . . . . . . . . . . . . . . 159 go le sue pendici, l’area del Parco Nazionale del Gran Sasso
e Monti della Laga custodisce una preziosa varietà di spe-
Castelli. . . . . . . . . . . . . . 162
cie animali, che cerca di convivere con l’uomo in un delicato
Farindola . . . . . . . . . . . . 164
equilibrio. A segnarne il territorio, sono una serie di incan-
Castel del Monte . . . . . 165 tevoli borghi, che nei secoli hanno scandito le vicissitudini
Calascio. . . . . . . . . . . . . 166 travagliate di queste terre. E sono proprio le case di pietra,
Santo Stefano le chiese, i castelli e gli eremi che vi sveleranno la storia di
di Sessanio . . . . . . . . . . 168 questi luoghi, fatta di terremoti, abbandono e spopolamen-
Capestrano . . . . . . . . . . 171 to, ai quali gli abruzzesi reagiscono con la fierezza dei popo-
Bussi sul Tirino. . . . . . . 173 li di montagna, provando a ricostruire, a rilanciare l’econo-
Pescosansonesco . . . . 174 mia e a ritornare a fiorire. Anche se la qualità dell’offerta tu-
Assergi e dintorni. . . . . 174 ristica è lontana dagli standard che si trovano in tante loca-
Campo Imperatore . . . 177 lità alpine, le montagne del Gran Sasso hanno quel fascino
inusuale dell’Appennino, che si presenta selvaggio, genuino
e autentico, qualità che sono garanzia di un viaggio avven-
Il meglio – Hotel turoso a stretto contatto con la natura. E se rimarrete affa-
¨ Agriturismo La Quercia di
scinati dalla bellezza di Civitella del Tronto, Campli, Rocca
Calascio e Santo Stefano di Sessanio, sarà l’immenso altopia-
Sabatino (p161)
no di Campo Imperatore a rapire il vostro cuore: una diste-
¨ L’Altro Canto (p165) sa di venti chilometri dove troverete mucche e pecore al pa-
¨ Rifugio della Rocca (p168) scolo, cavalli che corrono liberi e camosci, cervi, lupi e cin-
¨ Sextantio (p170) ghiali che vivono in completa armonia nel loro ambiente.
del Tronto
MARCHE Leofara \ \ Mosciano \
Bellante Sant’Angelo
Campli #
6
\
Putignano
\
Rocca \ \ Castellato
LAZIO Santa Maria
Madonna \ Teramo
della Cona \ \ Canzano
Pagliaroli \ Tordin
o \
Castelnuovo
ano
\ Amatrice Cortino \ Vom Vomano
Crognaleto \
\ Basciano \ Cellino
\ Montorio Attanaso
Campotosto al Vomano
Poggio \ \ Nerito Fano Adriano
Castelli \ \
\
Castel
L’AQUILA
\
Preturo del Monte
\ Santo Stefano \
\ Paganica di Sessanio Rocca
#
2
\ Calascio Nora
\ Bazzano
#
1 Ofena
\
\ \
Barisciano Calascio
Bagno \
Fossa \ Carapelle
At
\
\
er
Collimento Calvisio
no
\ Prata Capestrano
\
Stiffe d’Ansidonia
Ti
\
rin
o
Pescosansonesco \
Bussi sul Tirino #
8
\
e 00 10 miglia
20 km
(Via Sicurtà) Dedicata all’antico protettore San con Bambino, la Madonna dei Lumi, statua
Lorenzo Martire, in origine sorgeva al di fuo- rinascimentale lignea policroma, realizzata
ri delle mura cittadine, ma venne trasformata da Giovanni di Blusuccio nel 1489. Nella zo-
in bastione per la difesa del borgo nell’assedio na conventuale, il chiostro, sul lato destro
del 1557 per poi essere ricostruita all’interno della chiesa, è formato da archi a tutto sesto
delle mura. Nonostante le trasformazioni ba- con ghiera di mattoni sostenuti da colonne
rocche della fine del XVIII secolo, l’edificio ottagonali in pietra.
conserva ancora la facciata rinascimentale,
il portale e i grandi finestroni dalla profon- Abbazia di Santa Maria
da strombatura. L’interno, a croce latina, è in Montesanto ABBAZIA
composto da una sola navata, ma non è visi- (Frazione Villa Lempa) Sebbene la tradizione at-
tabile per i danni del terremoto. tribuisca la fondazione dell’Abbazia a san Be-
nedetto abate nel 542, la prima testimonian-
Chiesa di San Francesco LUOGO DI CULTO
za scritta relativa a quest’edificio costruito sul
(Via Guglielmo Marconi 1) Fu fondata nel 1326 dal Montesanto risale all’anno Mille. Nel XIII se-
conventuale civitellese fra’ Guglielmo, dive- colo, l’abbazia godeva di una giurisdizione
nuto poi Arcivescovo di Brindisi e di Bene- molto vasta e di ampia autonomia, ma dopo
vento. La facciata, in quel tipico stile roma- essere caduta in disgrazia alla fine del XV se-
nico abbellito da elementi gotici, è caratteriz- colo, viene soppressa nel 1797. A partire dal
zata dal rosone trecentesco in pietra con cor- 1992, dai ruderi rimasti gli edifici sono sta-
nice intagliata proveniente, secondo la tradi- ti gradatamente ricostruiti. All’abbazia si af-
zione, dalla Chiesa di San Francesco di Cam- fiancano la Chiesa di Santa Maria, romanica e
pli (p156). L’interno a navata unica, riela- a navata unica, e il campanile a base quadra-
borato in stile barocco, conserva un coro in ta. Il parco che si percorre a piedi per arriva-
noce con colonnine tortili del Quattrocento re al complesso monastico ospita statue che
e l’abside a pianta quadrata dalla volta a cro- simboleggiano tutte le fedi dell’uomo, dalla
ciera e costoni gotici. menorah ebraica al totem dei nativi ameri-
cani, fino all’astronauta che rappresenta la
fede nella scienza.
155
2 Attività FARMACIE
ATTIVITÀ ESTIVE Farmacia Izzi Gianfranco (% 0861 91 373; Via
Per; h 9-13 e 16-19.30 lun-ven, 9-13 sab)
Escursionismo
Una delle passeggiate più gettonate, che re-
gala scorci meravigliosi, è quella alle Gole 8 Per/da Civitella del Tronto
del Salinello (partenza dal borgo di Ripe; 2 h; cir- AUTOBUS
ca 7 km e 130 m di dislivello positivo), ben segnala- L’azienda di trasporto locale TUA Trasporto Uni
co Abruzzese (% 085 49 601, 800 762 622; www.
ta, che vi porterà a inoltrarvi nella forra per-
tuabruzzo.it) collega Teramo a Civitella del Tronto
correndo il letto del torrente Salinello, che in (€1,90, 45 min).
estate va in secca. Nel corso dei secoli, il Sa-
linello ha scavato una profonda gola che ha AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
diviso i Monti Gemelli, la Montagna dei Fio- Dalla A14 (Bologna-Bari), prendete l’uscita Val
ri (Monte Girella) e la Montagna di Campli Vibrata, procedete in direzione di Nereto e Sant’E-
(Monte Foltrone). Lungo l’itinerario incroce- gidio alla Vibrata e poi seguite le indicazioni per
rete numerose grotte di piccole e grandi di- Civitella. Potete anche uscire a Teramo-Mosciano
mensioni che hanno avuto per lunghissimo Sant’Angelo e da qui procedere lungo la SS81
tempo la funzione di eremi: tra le altre, po- verso Ascoli Piceno, per 18 km. Il collegamento
trete visitare la suggestiva Grotta Sant’An- con il Tirreno è invece assicurato dalla A24 (Roma-
Teramo): anche in questo caso, giunti a Teramo,
gelo (€2), un antro alto 30 m e largo 15 m do-
proseguite sulla SS81, in direzione Ascoli Piceno.
ve gli scavi archeologici hanno portato alla
luce reperti che vanno dal Neolitico all’Età TRENO
del Ferro, oltre a una parete stratigrafica di La stazione ferroviaria di Teramo dista 15 km, da lì
3 m, che custodisce punte di frecce, raschia- si prosegue con gli autobus di TUA Trasporto Uni
toi e altro materiale ancora. co Abruzzese (% 085 49 601, 800 762 622; www.
tuabruzzo.it).
4 Pernottamento e pasti
Zunica 1880 HOTEL €€
Campli
to funerario: da inumazioni singole si passa (% 0861 56 99 484, 389 23 06 178; Corso Umberto I
a grandi tumuli familiari. Nell’area, è possi- 115) Fermatevi qui per una pausa all’insegna
bile visitare l’interno di un tumulo nel qua- di ottime birre artigianali da bere tra un arro-
le è stata fedelmente riprodotta una tomba, sticino e l’altro al ritmo di musica, anche dal
mentre i reperti degli scavi sono conservati vivo se capitate nella serata giusta.
nel Museo Archeologico.
8 Informazioni
Chiesa di San Pietro LUOGO DI CULTO EMERGENZE
(Campovalano) Edificata nell’VIII secolo dai Ambulanza (% 118)
benedettini, questa chiesa fu completamen- Polizia locale (% 0861 56 116; Piazza Vittorio
PN del Gran Sasso e Monti della Laga Isola del Gran Sasso d’Italia
escursioni, fermatevi a bere una birra rige- va, Fano Adriano) ha vissuto una storia
nerante accompagnata da buona musica e travagliata fatta di chiusure e riapertu-
qualche stuzzichino. In inverno, fare l’après- re e, a tutt’oggi, il futuro degli impianti,
ski qui è d’obbligo. chiusi al momento delle nostre ricer-
che, è ancora incerto.
Bar Prati di Tivo BAR La località offre piste per lo sci di di-
(% 0861 95 96 37; Piazzale Amorocchi 14; h 9-20 scesa che si sviluppano alle pendici
dic-marzo e giu-ott) Tanto in inverno quanto in del Monte Corvo, dai 1400 m di quota
estate, questo locale è una certezza per una della partenza fino ai 1800 m del Col-
tappa rifocillante: panini, qualche piatto ve- le Abetone. In inverno, ci sono anche
loce e ottime birre saranno la ciliegina sulla 20 km di piste per praticare lo sci di
torta della vostra giornata. fondo e uno snowpark.
In estate, i pendii lasciano spazio agli
8 Informazioni appassionati delle due ruote, che si lan-
EMERGENZE ciano con le mountain bike sui diversi
Ambulanza (% 118) sentieri lungo le tre linee di discesa del
Soccorso Alpino (% 800 25 82 39) Prato Selva Bike Park: sponde, radi-
ci, ripidi naturali, pietraie e salti artificia-
INFORMAZIONI TURISTICHE li mettono alla prova anche i biker più
SIGET (% 0861 95 96 05; www.pratiditivo.it; esperti e permettono di vivere una gior-
Piazzale Amorocchi; h 8-18)
nata all’insegna dell’adrenalina. Non
mancano poi le possibilità di escursio-
8 Per/da Prati di Tivo nismo e trekking, e in questa località
AUTOBUS transita anche l’Ippovia del Gran Sas-
L’azienda di trasporto locale TUA Trasporto Unico so a Prati di Tivo, che con un anello di
Abruzzese (% 085 49 601, 800 762 622; www. 320 km è la più lunga d’Italia.
tuabruzzo.it) collega Pietracamela a Prati di Tivo
(€1,20, 10 min).
160
Parco Nazionale del Gran Sasso e
#0
0
R
Corno
Piccolo R
(2652m) Corno
Grande
(2912m)
Monte R
Aquila
R (2498m)
Pizzo Mon
Cefalone Tremo
(2533m) T Campo Torri
di R R Monte (2331
Imperatore R R
Casanova Prena Monte
R
(2362m) Monte (2561m)
Infornace Camicia
R
(2469m) (2564m)
Monte della
Scindarella
(2233m)
\
Assergi
SR17bis R
Monte SR17bis
Archetto
÷ (1831m)
R
Parco Nazionale Monte
del Gran Sasso Bolza
\ Filetto e Monti della Laga (1904m)
SP97 \ Caste
del M
\ Pescomaggiore
Santo Stefano
PN del Gran Sasso e Monti della Laga Isola del Gran Sasso d’Italia
di Sessanio
\
\ Picenze Valle S
Barisciano \ di Viano P7 Calascio
\
colline ai piedi del Gran Sasso, che qui mo- 1 Che cosa vedere
stra tutta l’imponenza del paretone di roccia Chiesa di San Giovanni
chiara alto 2500 m. Il nome ‘Isola’ deriva dal ad Insulam LUOGO DI CULTO
fatto che il borgo è circondato dal torrente (Contrada San Giovanni) La chiesa è nota anche
Ruzzo e dal fiume Mavone; attorno all’abi- con il nome di San Giovanni al Mavone per
tato la vista si perde lungo i pendii ricoper- la vicinanza al fiume. La cripta, risalente alla
ti dai campi sagomati dal lavoro dell’uomo fine dell’XI secolo e divisa da tre navate con
con vigneti, oliveti e frutteti, e attorniati da copertura a volta a crociera, è il nucleo più
una natura selvaggia fatta di boschi e pascoli. antico dell’edificio, mentre la parte superio-
Come in altre località abruzzesi, sugli archi- re è stata costruita intorno alla metà del XII
travi in pietra di molte porte e finestre del- secolo. Nell’abside si trovano i resti di un af-
le case del centro storico si leggono iscrizio- fresco del 1421, dove, racchiusi in una man-
ni in latino che riportano modi di dire popo- dorla, sono raffigurati il Redentore tra la Ver-
lari e religiosi. Per la sua posizione partico- gine e san Giovanni Battista. A fianco della
lare, Isola del Gran Sasso è definita ‘il paese chiesa si trovano alcuni ruderi appartenen-
dove il sole sorge due volte’: all’alba e al tra- ti all’antico monastero benedettino di San
monto, quando i raggi si riflettono sulle roc- Vincenzo al Volturno, forse distrutto da un
ce della montagna. terremoto. Attualmente l’interno della chie-
sa è completamente rinforzato da impalca-
ture di sostegno: se volete visitarlo, chiede-
te le chiavi al ristorante-bar-tabaccheria di
fronte al parcheggio.
161
Eremo di Santa Colomba LUOGO DI CULTO
e
#
0
0
5 km
2,5 miglia
(Località Pretara) Questo eremo sorge ai piedi
del Monte Infornace, a 1250 m di quota, nel
luogo dove, secondo la leggenda, la giovane
Colomba, contessa di Pagliara, sorella di San
Berardo si ritirò a vita solitaria e in peniten-
za nel XII secolo. Si racconta che su di una
roccia che si incontra salendo all’eremo sia
Monte rimasta impressa l’impronta della mano del-
Tremoggia la santa, mentre si dice che le incisioni paral-
R Monte (2331m)
Prena
R
R
lele su una roccia nei pressi dell’eremo siano
Monte i segni del suo pettine. Il primo settembre,
(2561m) Camicia
(2564m) Monte
R molti fedeli vengono qui per rendere omag-
Siella gio alla santa o per guarire dall’emicrania ap-
(2027m) poggiando il capo nella buca che si dice tol-
ga il mal di testa. L’eremo si trova in un pun-
to molto panoramico; per arrivarci occorre
salire lungo un sentiero che parte da Preta-
ra e che attraversa i boschi di abeti e faggi.
PN del Gran Sasso e Monti della Laga Isola del Gran Sasso d’Italia
SR
nergia e la tecnologia.
\ Villa Santa
Lucia degli
Calascio
\ Ofena \ Abruzzi 4 Pernottamento e pasti
Agriturismo San Giovanni
ad Insulam AGRITURISMO €
Santuario di San Gabriele (% 349 44 22 982; www.sangiovanni.abruzzo.it; Con-
dell’Addolorata LUOGO DI CULTO trada San Giovanni 69-71; singole/doppie €25/58;
(%0861 97 72 166, 0861 97 721; Via del Santua- W p ) Soggiornare in questa struttura vi farà
rio 187) Al patrono d’Abruzzo e dei giovani assaporare uno spaccato di vita rurale abruz-
è stato dedicato questo santuario che ogni zese. I muri in pietra, l’arredamento d’epoca
anno richiama più di un milione di pelle- e il giardino curatissimo accompagneranno
grini. Il complesso comprende tre struttu- i vostri momenti di relax.
re: il convento del XVI secolo, dove nel 1862
morì san Gabriele dell’Addolorata; la chiesa oAgriturismo La Quercia
costruita nel 1908 in onore di san Gabrie- di Sabatino AGRITURISMO €
le; e la chiesa moderna, edificata nel 1970 (% 0861 69 83 50, 328 71 48 104; www.laquercia
per accogliere i numerosi pellegrini. L’edi- agriturismo.it; Contrada Cretara; pernottamento/
ficio vecchio ha una facciata neoclassica mezza pensione/pensione completa €35/55/65;
con un ordine di tre arcate a loggiato e af- W p s ) Le camere sono essenziali, ma il va-
freschi, e all’interno ospita la cripta in stile lore aggiunto di questa struttura sono la pi-
neogotico che contiene il corpo del santo. scina con una vista spettacolare sul Gran Sas-
Il santuario moderno, invece, iniziato sot- so e l’ottima cucina.
to la direzione dell’ingegner Rino Rossi e
completato dall’architetto Eugenio Abruz- 8 Informazioni
zini, è stato realizzato in cemento, vetro e EMERGENZE
acciaio: la struttura forma una grande cro- Ambulanza (% 118)
ce greca con quattro braccia collegate da Carabinieri (% 0861 97 61 22; Contrada Petruccia
ampi ventagli. 341)
162
8 Per/da Isola lenaria tradizione della ceramica dipinta, na-
del Gran Sasso d’Italia ta grazie alla capacità di lavorare l’argilla dei
AUTOBUS calanchi che circondano il borgo, è così radi-
L’azienda di trasporto locale TUA Trasporto Unico cata da aver dato origine anche al caratteri-
Abruzzese (% 085 49 601, 800 762 622; www. stico dipinto del paesaggio castellano, che ri-
tuabruzzo.it) collega Teramo a Isola del Gran Sas- trae un panorama bucolico con un albero in
so d’Italia (€3,60, 1 h 20 min circa). primo piano e un edificio rurale sullo sfon-
do e con il quale vengono decorati piatti, ca-
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA raffe, campanelle e tanti altri oggetti di uso
Dalla A14 (Bologna–Bari), prendete l’uscita comune. Il centro storico si sviluppa lungo
Teramo-Mosciano Sant’Angelo e seguite le una stretta via e sbocca in una spettacolare
indicazioni per Teramo sulla SP22. Immettetevi
balconata che si affaccia sulla valle sottostan-
nella A24 e procedete fino all’uscita San Gabriele-
Colledara, dove troverete le indicazioni per Isola te. Vi basterà alzare lo sguardo per rimane-
del Gran Sasso d’Italia. Se arrivate da Roma, re affascinati dalla spettacolare parete nord-
percorrete la A24, attraversate il tunnel sotto il est del Monte Camicia che incombe sul bor-
Gran Sasso e uscite a San Gabriele-Colledara. go con un salto di quasi 1000 m, che termi-
na nel Fondo della Salsa, il nevaio perenne
più basso d’Europa.
Castelli
POP. 1051 / ALT. 497 M 1 Che cosa vedere
Castelli si esprime con il linguaggio delle ce- Chiesa di San Giovanni
ramiche dipinte: questo borgo di montagna Battista LUOGO DI CULTO
vi trasporterà in un viaggio nel tempo a spas- (Piazza Roma) La data del 1601 riportata sul
so tra le tante botteghe artigiane. Camminan- portale indica il periodo di realizzazione di
do per le vie del paese, troverete maioliche quest’edificio, costruito riutilizzando par-
che rappresentano momenti storici, come il ti dell’antica Abbazia di San Salvatore, che
celebre passaggio della borraccia tra Coppi sorgeva nei pressi del paese. Al portale rina-
e Bartali, statue che danzano in mezzo alla scimentale si giunge percorrendo la scalina-
PN del Gran Sasso e Monti della Laga Castelli
piazza, e ancora decine di chalet zeppi di ce- ta che proviene dall’antica abbazia, alla qua-
ramiche, sedi provvisorie dei negozi inagibi- le apparteneva anche la lastra in pietra raffi-
li per i danni del terremoto del 2009. La mil- gurante un grifone con i simboli degli evan-
AUTOBUS
65 635; h visite guidate a numero chiuso) – rina-
L’azienda di trasporto locale TUA Trasporto Unico
Abruzzese (% 085 49 601, 800 762 622; www. turalizzata per favorire l’insediamento e la ri-
tuabruzzo.it) collega Teramo a Castelli (€4,30, 1 h produzione di questo piccolo anfibio ende-
30 min circa). mico dell’Italia appenninica settentrionale
e centrale – e ammirare il salto di 28 m del-
le Cascate della Vitella d’Oro, visibili quasi
unicamente in primavera poiché l’acqua del
no del paese chiamato così perché le signore L’azienda di trasporto locale TUA Trasporto Uni
che aspettavano il proprio turno per la cottu- co Abruzzese (% 085 49 601, 800 762 622; www.
ra del pane ingannavano il tempo raccontan- tuabruzzo.it) collega L’Aquila a Castel del Monte
(€4,30, 1 h 10 min).
do storie, pettegolezzi e danzando.
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
2 Attività Castel del Monte si raggiunge da L’Aquila in un’ora
ATTIVITÀ INVERNALI circa: prendete la SS17 in direzione di Pescara,
Sci di fondo all’altezza di Castelnuovo seguite la diramazione
La zona per lo sci di fondo si trova nella vici- per Castelvecchio Calvisio e continuate sulla SP8
na piana di Campo Imperatore, a pochi chi- fino a Castel del Monte.
lometri dal paese, tra il Piano di Cretarola,
dove c’è un anello di 5 km piuttosto impe-
gnativo, e la Fonte Pietrattina, dove si snoda Calascio
un anello di 10 km, più facile. Le piste sono POP. 133 / ALT. 1210 M
preparate dal Comune che le mette gratui- Sulla strada che collega Santo Stefano di Ses-
tamente a disposizione. sanio e Castel del Monte questo paese di ori-
gine medievale è conosciuto perché punto
z Feste ed eventi di accesso a Rocca Calascio, uno dei luoghi
La Notte delle Streghe AGOSTO più iconici dell’Abruzzo. All’ingresso del bor-
Nata dalle leggende popolari sulle streghe in go, sarete accolti dalla scritta fascista ‘crede-
Abruzzo raccontate dal poeta-pastore France- re, obbedire, combattere’, una delle tante te-
sco Giuliani, questa festa si celebra il 17 ago- stimonianze degli anni del Ventennio nella
sto. L’appuntamento inizia con un banchet- regione. Passeggiando tra le vie selciate del
to di specialità abruzzesi e poi, al calar del paese, troverete la Chiesa Parrocchiale di
sole, basta passeggiare per le vie del borgo San Nicola (Via di Mezzo), edificio addossato
per incontrare streghe che mettono in sce- alle case arricchito da un portale ligneo del
na racconti ed esorcismi. Cinquecento intagliato con scene dell’Antico
Testamento e della vita del santo, e da un in-
terno barocco-neoclassico.
167
8 Per/da Calascio territorio sottostante, spaziando dall’Aquila-
AUTOBUS no fino alla Majella (p181). Sebbene il pri-
L’azienda di trasporto locale TUA Trasporto Unico mo documento storico che ne attesta la pre-
Abruzzese (% 085 49 601, 800 762 622; www. senza sia del 1380, si ritiene che la Rocca sia
tuabruzzo.it) collega L’Aquila a Calascio (€3,60, stata costruita nell’anno Mille, in origine co-
50 min). stituita solo da una torre d’avvistamento di
forma quadrangolare. Nel XIV secolo, l’edifi-
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA cio appartiene a Leonello Acclozamora della
Calascio si raggiunge da L’Aquila in poco meno di baronia di Carapelle, mentre verso la fine del
un’ora: prendete la SS17 in direzione di Pescara, fi-
secolo successivo viene concesso da re Ferdi-
no al bivio per Barisciano, superate il paese e pro-
seguite per la strada provinciale fino a Calascio.
nando ad Antonio Todeschini della famiglia
Piccolomini, che rafforza la fortificazione do-
tandola di una cerchia muraria in ciottoli e
Rocca Calascio quattro torri di forma cilindrica a uso mili-
tare. Durante questo periodo la Rocca, dal-
Costruito nel medioevo sul punto più alto
la quale poteva essere controllata la transu-
della zona per controllare il territorio, que-
manza delle pecore sulla direttrice del trattu-
sto borgo medievale è il centro storico più
ro verso Foggia, vede crescere il proprio po-
alto degli Appennini e sicuramente una del-
tere economico e ai suoi piedi nasce un pic-
le tappe più suggestive del vostro viaggio
colo borgo. Nel 1579, viene acquistata insie-
in Abruzzo. Da Calascio, il castello si può
me al borgo di Santo Stefano di Sessanio dal-
raggiungere a piedi con una camminata di
la famiglia Medici per sfruttare il commer-
mezz’ora (3 km).
cio della lana. Devastati da un terremoto nel
1703, la Rocca e il borgo vengono abbando-
1 Che cosa vedere nati da numerose famiglie, per poi rimane-
oCastello di Rocca Calascio CASTELLO re completamente disabitati nel XX secolo.
(% 0862 93 01 32) Con il suo inconfondibile Grazie al successo di alcuni film ambientati
profilo, si erge spavaldo su uno sperone di qui, come Lady Hawke e Il nome della rosa
oRifugio della Rocca HOTEL €€ d’Italia concorre anche questa, che più che
(% 338 80 59 430, 348 35 45 845; www.rifugiodella una via è un pertugio. In paese la chiamano
rocca.it; Loc. Rocca Calascio; doppie €90; pasti €25; la buscella (in dialetto la buscia è un picco-
Wp ) Albergo diffuso, ristorante e bar, questa lo varco) e in origine era nata per contare le
struttura ha fatto rinascere il borgo ai piedi pecore che transitando da qui erano obbliga-
della Rocca. Le camere sono frutto della ri- te a passare una per volta. Nel tempo, è poi
qualificazione di antichi ruderi e vi faranno diventata la Via del Bacio e attorno a essa è
169
nata la leggenda romantica secondo la quale Cappella della Madonna
in questo passaggio si davano appuntamen- del Lago LUOGO DI CULTO
to gli innamorati per potersi scambiare un (Via Umberto I) Vicino al laghetto di Santo Ste-
bacio senza essere visti. fano, questa cappella pastorale, costruita nel
XVII secolo, ha un’unica navata e un portico
Torre Medicea TORRE
sulla facciata. Danneggiata dal terremoto del
(Via della Torre) L’imponente torre merlata di 2009, è in fase di restauro.
forma cilindrica, distrutta dal terremoto del
2009 e pazientemente ricostruita, è tornata
a svettare sul borgo antico. Costruita in pie-
2 Attività
ATTIVITÀ ESTIVE
tra concia locale con caditoie e finestre per le Equitazione
balestre risale al XIV secolo. Sotto il dominio
Potete vivere un’esperienza particolare con-
dei Medici l’edificio è stato dotato di una sca-
tattando Gira e Rigira (% 328 84 11 477; www.
la a chiocciola e della merlatura ghibellina.
giraerigira.info; Via del Lago; €15 per persona), che
Chiesa Madre organizza escursioni tutto l’anno portan-
di Santo Stefano Martire LUOGO DI CULTO do i bambini a dorso d’asino lungo percor-
(% 0862 93 01 45; Via C. Battisti) L’edificio ori- si che partono dal paese e portano alla sco-
ginario risalente al XIII secolo è stato rico- perta di Rocca Calascio e Castelvecchio Cal-
struito dopo il terremoto del 1703: la chie- visio. Se però preferite i cavalli e volete emu-
sa attuale presenta un impianto rettangola- lare le poderose cavalcate di Terence Hill nel
re con facciata quadrata all’aquilana (v. let- film Lo chiamavano Trinità, il Centro Equi-
tura p117), un oculo centrale in asse con il turistico The Dream (% 340 76 98 447; Loca-
portale inquadrato da una cornice in pietra lità Capo La Madonna; €50 per persona) è quello
bianca con arco a tutto sesto, e una lunetta che fa per voi.
anticamente decorata da un affresco. L’inter-
Escursionismo
no è diviso in tre navate e l’altare è barocco,
Da Santo Stefano di Sessanio partono nume-
decorato da fastosi pennacchi e stucchi, con
rosi sentieri che danno la possibilità di rag-
la statua del santo. L’edificio è stato danneg-
invece acquistare gli oggetti della tradizio- sta bottega senza un souvenir.
ne che arredano le stanze, come i bicchieri Azienda Agricola
in ceramica, le candele o le stoffe realizzate Ventidio Ciarrocca PRODOTTI TIPICI
dalle tessitrici abruzzesi. (% 348 33 09 131; Piazza Medicea 13; h 10-20) Ve-
nite qui per acquistare le prelibate lenticchie
di Santo Stefano di Sessanio, coltivate da Et-
tore nei terreni di montagna. Le particolari
DA NON PERDERE
ta nel 756 dal re Desiderio dei longobardi e (Valico di Forca di Penne) L’antica torre a pian-
rinnovata nel 1100, quest’abbazia benedetti- ta quadrangolare sorge in corrispondenza
na, a pochi passi dal fiume Tirino, conserva dell’omonimo valico, al confine tra la provin-
al suo interno diviso in tre navate un mae- cia dell’Aquila e quella di Pescara. Costruita
stoso ciborio del 1200 e un affresco raffigu- nel XII secolo, era utilizzata per il control-
rante Cristo con i quattro evangelisti. Sulla lo del tratturo. L’edificio, del quale non re-
facciata principale, a destra del portone d’in- sta che un rudere, è stato parzialmente dan-
gresso, è scolpito l’enigmatico quadrato magi- neggiato dal terremoto del 2009.
co del Sator: la frase palindroma Rotas Opera
Tenet Arepo Sator, che significa ‘Il seminato- z Feste ed eventi
re con l’aratro tiene in movimento le ruote’, è La Sagra della Trota AGOSTO
una preghiera a Dio, motore di ogni cosa. L’i- Le trote del fiume Tirino fanno parte da sem-
scrizione latina è visibile su un vasto numero pre della cucina locale: questa festa, organiz-
di reperti archeologici, in Italia e in Europa. zata nella piazza davanti al convento di San
Giovanni, la celebra con piatti della tradizio-
Area Archeologica ne, musica e danze.
di Capestrano SITO ARCHEOLOGICO
(% 347 605 44 89; SS602, SS153) A valle del bor- 4 Pernottamento e pasti
go, vicino al fiume Tirino, si trova quest’area
archeologica che corrisponde al sito dell’an-
oTerra di Solina AGRITURISMO €€
(% 331 67 66 139, 333 66 66 634; www.terredeltiri
tica città vestina di Aufinum: grazie agli sca-
no.it; Nucleo Capodacqua 4; doppie €100; pasti €28;
vi iniziati dal 1934 sono stati portati alla lu-
W p ) Arredamenti moderni, camere confor-
ce una vasta necropoli e i resti di una cavea
tevoli, ottima cucina e panorama incante-
e di una cinta muraria. L’area è uno dei siti
vole: da questo posto faticherete ad anda-
archeologici più importanti d’Abruzzo e van-
PN del Gran Sasso e Monti della Laga Capestrano
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
8 Informazioni Percorrendo la A25, uscite al casello Bussi-Popoli
FARMACIE e proseguite in direzione L’Aquila seguendo le indi-
Farmacia Comunale (% 085 98 03 02; Via Caduti cazioni per Bussi sul Tirino.
sul Lavoro 3; h 8.30-12.30 e 16-19 lun-ven, 8.30-
12.30 sab)
INFORMAZIONI TURISTICHE IL VERSANTE
Per avere informazioni, rivolgetevi al Centro Turi
stico e Formativo Valle del Tirino (% 085 98 08 OCCIDENTALE
009, 351 64 65 042; www.valledeltirino.it; Via Ca-
podacqua 6; h 9-17)
Assergi e dintorni
8 Per/da Bussi sul Tirino POP. 524 / ALT. 895 M
AUTOBUS Assergi, la frazione che proietta L’Aquila ver-
L’azienda di trasporto locale TUA Trasporto Unico so il massiccio del Gran Sasso, è un antico
Abruzzese (% 085 49 601, 800 762 622; www. borgo fortificato: le mura, le torri e le porte
tuabruzzo.it) collega Pescara a Bussi sul Tirino d’accesso, risalenti all’XI secolo, sono state in
(€6 ,45 min). buona parte inglobate nelle costruzioni suc-
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
cessive. Sulle vie del centro storico, una delle
quali decorata con coloratissimi ombrelli ap-
Percorrendo la A25, uscite al casello Bussi-Popoli
pesi, si affacciano case e palazzi storici, molti
e proseguite in direzione L’Aquila seguendo le
dei quali segnati dal terremoto del 2009 e an-
PN del Gran Sasso e Monti della Laga P escosansonesco
(2912m)
Rifugio Duca # 7 Cupoli \
R Monte
degli Abruzzi
Aquila R Monte
Torri di R
Campo # (2498m) R Prena
R
6 Casanova Monte
Imperatore (2362m) Monte (2561m) \
Infornace Camicia Farindola
Fonte (2469m) (2564m)
Cerreto \
\
#
\5 Fonte Vetica
Assergi
÷
Parco Nazionale
del Gran Sasso R Monte
e Monti della Laga Tremoggia
(2331m)
Castel
del Monte #4
L# 1
\ Rocca
Santo Stefano
di Sessanio Calascio
#
3
\ # 2\
\ Ofena
Barisciano Calascio
e 00 5 miglia
10 km
u IInpanorami
auto o in bicicletta
infiniti di Campo Imperatore
Dopo alcuni tornanti, davanti a voi si aprirà
INIZIO SANTO STEFANO DI SESSANIO
una distesa infinita di pascoli ondulati, con ca-
FINE RIFUGIO DUCA DEGLI ABRUZZI
LUNGHEZZA 65 KM; 6 H
valli che corrono liberi, mandrie di mucche
e di pecore al pascolo, coronati sulla destra
dai profili del Monte Camicia, del Monte Pre-
Quando la neve che ha ricoperto di un velo na e del Monte Infornace che culminano con
candido la vasta piana di Campo Imperatore si il maestoso Corno Grande, la vetta più alta del
scioglie, potete prendere l’auto, o la bici, e go- Gran Sasso e dell’Appennino. State entrando
dervi una scampagnata che vi resterà impres- nel cuore di Campo Imperatore (p177). Pro-
sa a lungo nella memoria per le bellezze dei seguite fino a 5Fonte Vetica (p179), do-
borghi e del paesaggio, e per gli animali che ve vi invitiamo a fermarvi in una delle due ma-
incontrerete sul vostro cammino. Dopo aver cellerie (p179): il profumo di carne alla bra-
camminato tra le suggestive vie di 1Santo ce che emanano è irresistibile. Dopo la sosta
Stefano di Sessanio (p168), uno dei paesi godereccia, rimettetevi in viaggio per raggiun-
più belli dell’intera regione, andate verso gere la parte alta, dove arriva la 6Funivia del
2Calascio (p166): qui lasciate l’auto nel Gran Sasso (p177) e dove si trovano l’Alber-
parcheggio e salite, a piedi o con la navetta, fi- go di Campo Imperatore (p178) e l’Osser-
no a 3Rocca Calascio (p167) per ammi- vatorio Astronomico (p178). Qui potete fare
rare i resti dello splendido castello e il panora- due passi lungo il sentiero che si inerpica ver-
ma che si apre dalle sue torri. Ripartite poi alla so il 7Rifugio Duca degli Abruzzi (p178)
volta di 4Castel del Monte (p165) e dopo per guadagnare quota e abbracciare meglio
una breve passeggiata, facendo attenzione al- l’incredibile panorama che si apre davanti a
le streghe e soffermandovi nei diversi punti del voi. Una volta che il vostro sguardo sarà suffi-
museo diffuso che racconta l’antica vita rura- cientemente appagato, ripartite verso L’Aquila,
le del paese, iniziate a salire lungo la SR 17bis. da qui è tutta discesa.
177
4 Pernottamento e pasti questo luogo è stato soprannominato il Pic-
Camping Funivia
colo Tibet dall’alpinista Fosco Maraini, che lo
del Gran Sasso CAMPEGGIO €
ha paragonato alla valle di Phari Dzong. An-
(% 348 03 12 329; www.campingfuniviadelgransas
che se per molti aspetti può ricordare l’alto-
so.com; Fonte Cerreto; posto tenda €6/8; h mag-
piano asiatico o le immense distese sudame-
set) In alta stagione non è sempre facile tro-
ricane della Patagonia, Campo Imperatore è
vare posto negli hotel: se il vostro viaggio in bello perché è un posto unico in Italia, ricco
Abruzzo è on the road, avere una tenda in di natura, di storia, di tradizioni rurali che si
macchina può essere una soluzione che vi to- mischiano a quelle montanare e che riusci-
glie le castagne dal fuoco. Qui troverete una ranno a scatenare in voi le emozioni più pro-
piccola oasi di pace. fonde. Luogo di pastori, transumanza, cavalli
che corrono liberi, ma anche di camosci, cer-
Nido dell’Aquila HOTEL €€ vi, lupi e cinghiali, questo posto è un angolo
(% 0862 60 68 40, 349 42 32 288; www.nidodellaqui italiano di wilderness abbracciato dalle vet-
la.it; Fonte Cerreto; mezza pensione €80 a perso- te del massiccio del Gran Sasso. Se viaggiate
na; W ps ) Oltre a essere una delle miglio- in camper o in furgone prevedete di dormi-
ri strutture della zona, questo hotel arreda- re qui almeno un paio di notti per assapo-
to in stile montano offre anche la possibili- rare i colori dorati del tramonto e le luci in-
tà di soggiornare nel vicino rifugio, ricava- tense dell’alba, e per lasciarvi cullare dai ru-
to da un casale in pietra dell’Ottocento, una mori notturni della natura mentre ammira-
soluzione inusuale per isolarsi in un antico te indimenticabili cieli stellati.
mondo rurale senza rinunciare ai comfort. Lungo circa 18 km e largo 8, a un’altitudi-
ne che va dai 1800 ai 2200 m di quota, l’al-
La Villetta RISTOPUB €
topiano è una distesa che si perde tra pasco-
(% 348 47 15 115; Fonte Cerreto; pasti €18; h 12-16 li ondulati e piccoli laghetti. In estate, i prati
mar-gio, 12-16 e 17-22 ven-dom) Sotto una torret- si colorano di sfumature che vanno dal giallo
ta in stile tirolese che attirerà il vostro sguar- paglierino al verde brillante, mentre in inver-
do, troverete questo pub dove bere un aperi- no il velo bianco della neve, che da novem-
tivo in veranda, stuzzicare qualcosa oppure
quasi del tutto abbandonati a se stessi: i si- no molti gli appassionati di attività outdoor
smi hanno lasciato in eredità cicatrici pro- che arrivano qui per percorrere il lungola-
fonde mai rimarginate, case pericolanti e go, un anello pianeggiante di circa 40 km,
tanta desolazione. Qui l’agognata ricostru- a piedi, in bicicletta o a cavallo, oppure per
zione non è mai iniziata. praticare sport acquatici come il windsurf
e la canoa. I ciclisti che cercano anche un
po’ di salita possono spingersi fino al Passo
Lago di Campotosto
PN del Gran Sasso e Monti della Laga L ago di Campotosto
La Majella
Perché andare
Sulmona . . . . . . . . . . . . 184 La ‘montagna madre’ del popolo abruzzese non è una mon-
Pettorano sul Gizio . . . 190 tagna come tutte le altre: da millenni, l’uomo si rifugia negli
Pescocostanzo. . . . . . . 192 intimi anfratti delle sue vallate per cercare il contatto con il
divino. E così, il suo territorio è oggi disseminato di eremi,
Rivisondoli. . . . . . . . . . . 195
romitori, abbazie e monasteri di straordinario fascino e im-
Roccaraso . . . . . . . . . . . 196
portanza storica. I borghi da cartolina, poi, sono svariati, ar-
Palena . . . . . . . . . . . . . . 198 roccati sui versanti più impervi, immersi nei boschi o mor-
Lama dei Peligni. . . . . 200 bidamente adagiati su più dolci declivi. Alcuni di questi, co-
Fara San Martino . . . . . 201 me Sulmona, Pescocostanzo e Guardiagrele, hanno il profi-
Pennapiedimonte. . . . 203 lo di vere e proprie città d’arte. Tuttavia, nonostante tale ric-
Guardiagrele. . . . . . . . 204 chezza culturale, il principale motivo d’attrazione della Ma-
Caramanico Terme. . . 207 jella (o Maiella) è la straordinaria offerta di attività all’aria
Sant’Eufemia aperta: le occasioni di escursionismo sono molteplici, dalla
a Maiella. . . . . . . . . . . . 209 dura ascesa al Monte Amaro (seconda vetta più alta di tut-
Abbateggio . . . . . . . . . . 210 to l’Appennino) a più comode passeggiate da fare in fami-
Pretoro. . . . . . . . . . . . . . 212 glia, mentre d’inverno ci si può dilettare nel più grande com-
prensorio sciistico del Centro-Sud. E anche se amate sempli-
cemente contemplare grandiosi panorami, la varietà di sce-
nari, che spaziano da fitte faggete ad altopiani dall’allure ti-
Il meglio – betano, dagli stretti canyon rocciosi ai pianori sommitali,
Ristoranti renderà le vostre esplorazioni appassionanti e mai scontate.
¨ Gino (p188)
¨ I Tre Frati (p194)
Quando andare
¨ L’Osteria del Tarassaco
(p196)
Il periodo più idoneo per visitare la Majella cambia a secon-
da delle attività cui volete dedicarvi. Se amate fare trekking,
¨ Villa Maiella (p205)
l’autunno e la primavera sono generalmente le soluzioni mi-
¨ La Locanda del Barone gliori, sia per la mitezza del clima sia per i colori sensazio-
(p208) nali di cui si tingono i versanti della montagna. Se però vo-
lete ascendere alle vette più alte, bisognerà optare per l’e-
state, stagione in cui sarete allietati anche dal ricco palin-
Il meglio – Hotel sesto di festival e sagre. L’inverno, invece, è gettonatissimo
dagli amanti dello sci, grazie alla presenza dei comprenso-
¨ Il Marchese del Grillo (p187)
ri di Roccaraso, Campo di Giove e della Majelletta. Per vi-
¨ Il Balzolo (p204) sitare borghi e cittadine, infine, qualsiasi mese dell’anno è
¨ La Grotta dei Raselli (p206) buono, pur con le inevitabili differenze in termini di ani-
¨ Hotel Reserve (p208) mazione e fermento culturale.
182 IL LUPO
APPENNINICO Il Parco
Il lupo appenninico (Ca- È fatto di montagne, nell’accezione più spettacolare del ter-
nis lupus italicus) è il mine, eppure vicinissimo al mare (che dista appena a 30
simbolo del parco, pre- km dal confine orientale). In questo dialogo tra opposti si
sente con una decina distribuisce il territorio del Parco Nazionale della Majella,
di branchi riproduttivi. che si compone in prevalenza di rilievi carbonatici (Majel-
La specie si nutre quasi la, Morrone, Porrara, Pizzalto e Rotella), tra i quali si esten-
esclusivamente di prede dono vasti pianori carsici. La quota minima è di 130 m sul
selvatiche, in particolare livello del mare, la più elevata di 2793 m (Monte Amaro),
cinghiali ma anche cervi seconda di tutta la catena appenninica.
e caprioli. I fossili presenti nelle rocce calcaree testimoniano la loro
Le sue abitudini sono origine marina, mentre si deve alla presenza dei ghiacciai
in prevalenza notturne, quaternari e all’azione del carsismo e delle acque fluviali la
pertanto non è facile da modellazione di alcuni spettacolari paesaggi, che compren-
osservare. dono anche zone autenticamente selvagge ricche di biodiver-
sità animale e vegetale. Tra le montagne non mancano con-
testi ambientali particolarmente severi per la sopravviven-
za, veri e propri habitat estremi all’interno dei quali le po-
Notizie utili che specie vegetali presenti (alcune piante erbacee e pochi
cespugli legnosi) devono essere capaci di adattarsi a condi-
Sito: www.parcomajella.it
zioni di temperature molto rigide e a forti venti.
Anno di istituzione: 1991 Le specie vegetali censite sono oltre 2100, cifra corrispon-
Superficie: 74.095 ettari dente a quasi un terzo di tutta l’intera flora italiana. Di que-
ste 140 sono endemiche, e alcune hanno un areale di distri-
buzione ristretto alla sola zona centrale dell’Appennino. È
il caso della delicata viola della Majella (Viola magellensis),
del piccolo ranuncolo della Majella (Ranunculus magellen-
sis) o ancora dell’aquilegia della Majella (Aquilegia magel-
lensis), tutte con lo specifico riferimento geografico ‘magel-
lensis’ nel nome della specie, mentre tra le specie esclusive
del parco si può citare la soldanella del calcare (Soldanella
minima), dai fiori color lillà. Di rilievo è anche il patrimo-
nio forestale dell’area protetta, per due terzi della sua esten-
sione rappresentato da boschi e per un terzo da arbusteti.
Numerosi sono gli spunti offerti dalle Terre di Maja (il cui
nome affonda le radici in miti e leggende tramandate anco-
ra oggi), dalle emergenze naturali alle superbe testimonianze
archeologiche e storico-architettoniche. Al primo gruppo ap-
partengono per esempio il Monte Porrara, le valli dell’Avello,
di Fara e dell’Orta, gli Altopiani Maggiori e la Tavola dei Bri-
ganti, mentre nel secondo rientrano abbazie (Santo Spirito
del Morrone, San Liberatore a Majella) e affascinanti eremi
storici (San Bartolomeo in Legio e Sant’Onofrio del Morrone).
Va inoltre ricordato che il territorio del Parco Naziona-
le della Majella accoglie complessivamente oltre il 78% del-
le specie di mammiferi (a eccezione dei cetacei) presenti
in Abruzzo e oltre il 45% di tutte quelle italiane. Tra que-
ste l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico (Canis lu-
pus italicus), il camoscio appenninico (Rupicapra pyrenai-
ca ornata) e il cervo. Di particolare interesse sono anche al-
cune specie di uccelli, rettili e anfibi. Tra questi ultimi si ci-
tano l’ululone appenninico (Bombina pachypus) e la sala-
mandra appenninica (Salamandra gigliolii).
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Bucchianico \
Crecchio \
\ Scafa
Capestrano
\ Manoppello
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Bolognano \ Rapino
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Musellaro \ # 6 Lanciano
Eremo di San Bartolomeo
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Acciano Salle \ O Guardiagrele
\ \ Popoli rta in Legio ed Eremo di Santo
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Roccacasale Riserva Naturale ÷
Valle dell’Orfento Parco Nazionale
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d’Abruzzo Scanno
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Lazio e Molise
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Sulmona
æ Che cosa vedere 11 Porta Napoli�������������������������������������������� D5
1 Acquedotto medievale��������������������������� C4 12 Statua di Ovidio�������������������������������������� C3
2 Cattedrale������������������������������������������������A1 13 Villa Comunale����������������������������������������B1
3 Chiesa dell’Annunziata��������������������������� B3
ÿ Pernottamento
4 Chiesa di San Filippo Neri���������������������� D3
5 Chiesa di San Francesco della Scarpa��� C4 14 Hotel Rojan��������������������������������������������� B3
6 Chiesa di Santa Maria della Tomba������� C4 15 Il Marchese del Grillo������������������������������ B3
7 Complesso dell’Annunziata������������������� B3
ú Pasti
8 Museo Pelino dell’Arte e della Tecnologia
Confettiera��������������������fuori cartina C5 16 Don Ciccio����������������������������������������������� C4
9 Piazza Garibaldi�������������������������������������� C4 17 Gino��������������������������������������������������������� C4
10 Polo Museale di Santa Chiara���������������� C4 18 Hostaria dell’Arco����������������������������������� B4
186
SULMONA E I CONFETTI
Certo, Sulmona è piena di cose da vedere, la Majella e il Gran Sasso sono a un tiro di
schioppo e molteplici personaggi illustri sono gravitati da queste parti. Tuttavia, la ragio-
ne per cui la città è nota alla maggior parte delle persone è assolutamente univoca: i con-
fetti. Basta percorrere Corso Ovidio, dove i negozietti che li vendono, sfusi o in compo-
La Majella S ulmona
lo campanile. La sua edificazione, sulle rovi- gusti: dalla collezione proveniente dall’Ab-
ne di un antico tempio pagano, risale proba- bazia di Santo Spirito al Morrone (p188)
bilmente all’epoca altomedievale, ma tra in- dopo la soppressione dell’ordine celestinia-
cendi, terremoti e assalti vari fu oggetto nei no, con dipinti di Anton Raphael Mengs e
secoli di molteplici rifacimenti. Da un punto Sebastiano Conca, ai reperti preromani, da-
di vista artistico, i pezzi forti sono le due sta- gli scarsi resti della Domus di Arianna, i cui
tue di san Panfilo e san Pelino (1391) nelle pavimenti in mosaico sono stati calcati dal
edicole gotiche ai lati del portale e, all’inter- I secolo a.C. alla metà del II secolo d.C., agli
no, il Mausoleo di Bartolomeo De Petrinis abiti ottocenteschi che raccontano il costu-
(1422) in pietra locale, dopo l’ingresso a si- me popolare e la transumanza. Completa la
nistra, oltre a un crocifisso ligneo trecente- nutrita offerta culturale la Chiesa dell’An-
sco nella navata destra. Anche la cripta ha il nunziata, dal confettoso color pesca, come si
suo perché, con una cattedra episcopale del conviene in questa città famosa per i dolcet-
XII secolo e le reliquie legate alla figura di ti ovali, e dalle candide stuccature.
Celestino V nell’aula attigua.
Piazza Garibaldi PIAZZA
Complesso dell’Annunziata EDIFICIO STORICO Nelle giornate terse, l’immenso salotto cit-
(Via degli Agghiacciati) Questo scintillante com- tadino sembra dilatarsi a dismisura, al di là
plesso è al contempo il più insigne monu- degli allegri palazzi che lo cingono, fino alle
mento cittadino, una sintesi delle vicende infinite tinte di grigio e verde della Majella.
artistiche di Sulmona, e l’inevitabile oggetto Ma oltre al grandioso panorama c’è molto da
di imbambolante contemplazione per qual- vedere anche da un punto di vista architet-
siasi visitatore. Con il suo muto splendore, tonico: sul lato nord-orientale, la secentesca
infatti, la facciata del palazzo che si incon- Chiesa di San Filippo Neri presenta la fac-
tra passeggiando su Corso Ovidio raccon- ciata del XIV secolo della scomparsa Chie-
ta con eloquenza il passaggio dal Medioevo sa di Sant’Agostino, smontata e ricostruita.
al Rinascimento: dei tre portali, quello sot- Sul lato opposto ci sono l’acquedotto me-
to l’orologio, così come la soprastante trifo- dievale, simbolo della Sulmona sveva, con
ra, evidenzia influenze gotiche, il secondo le possenti arcate che la separano da Corso
richiama invece modelli del primo rinasci- Ovidio, e lo strombatissimo portale laterale
mento fiorentino e il terzo, privo di timpa- della Chiesa di San Francesco della Scarpa
no, obbedisce a ideali cinquecenteschi, più (Via Mazara). Infine, sul lato sud-orientale, ec-
sobri e maturi. E mentre il vostro sguardo si co il Polo Museale di Santa Chiara (% 0864
sposta, sarete accompagnati dall’esplosione 21 29 62; www.visit-sulmona.it; Piazza Garibaldi; in-
di putti, animali fantastici e scene di lotta e tero/cumulativo con Museo Civico €4/6; h 9-13 e
amore che scorrono lungo il tralcio di vite 15.30-18.30 mar-dom), nell’omonimo ex mona-
della cornice marcapiano. All’interno, il Mu- stero. Qui da vedere c’è la collezione diocesa-
seo Civico (% 0864 21 29 62; www.visit-sulmona. na, con pastorali, calici, un dente di sant’A-
it; intero/cumulativo con Polo Museale di Santa Chia- pollonia, pitture locali, paramenti sacri e sta-
ra €4/6; h 9-13 e 15.30-18.30 mar-dom) è diviso tue lignee come se non ci fosse un domani, e
in diverse sezioni e ce n’è davvero per tutti i poi una raccolta di opere pittoriche moder-
187
ne in alcune sale e lungo il chiostro, e infi- Sulmona
ne il presepe realizzato con più di 1000 pez- International Film Festival NOVEMBRE
zi in legno da Enzo Mosca. (www.sulmonafilmfestival.com) Storico appunta-
mento cittadino, oggi incentrato sui corto-
2 Attività metraggi, che dal 1983 anima la vita cultu-
Transiberiana rale di Sulmona. Oltre alle proiezioni, è pre-
d’Italia ESCURSIONE IN TRENO D’EPOCA visto un ricco programma di workshop, re-
La Majella S ulmona
(% 0872 22 21 19; www.latransiberianaditalia.com) trospettive e mostre.
Le distanze sono decisamente più ridotte ri-
spetto a quelle coperte dalla grande ferrovia 4 Pernottamento
russa, ma l’emozione di viaggiare in un treno oIl Marchese del Grillo B&B €€
d’epoca, contemplando 128 km di grandiosi (% 327 357 08 89; www.bebilmarchesedelgrillo.it;
paesaggi montani fino a Isernia, può non es- Via Corfinio 62; doppie/triple €90/120; W a )
sere da meno. Si parte da Sulmona ogni sa- Struttura dalla personalità strabiliante, con
bato e domenica. Sono disponibili biglietti arredi d’epoca, meravigliose finiture e un
(interi/ridotti €40/26) per l’andata e il ritorno rapporto qualità-prezzo da urlo. La camera
o pacchetti più articolati. Don Bastiano, poi, tutta in pietra, è degna
di un romanzo d’avventura. La terrazza e il
z Feste ed eventi barbecue aggiungono altri punti.
Settimana Santa PASQUA
Hotel Rojan HOTEL €€€
(www.madonnachescappainpiazza.it) Il culmine
(% 0864 95 01 26; www.hotelrojan.it; Via degli Ag-
delle celebrazioni pasquali è nella giornata
ghiacciati 15; singole/doppie/triple €110/140/180;
di domenica, quando viene rappresentata la
W a p ) Gli amanti delle soluzioni eleganti e
scena della ‘Madonna che scappa in piazza’,
raffinate facciano una X sulla cartina in cor-
con la statua di Maria che viene trasportata
rispondenza di questo centralissimo bouti-
di corsa per abbracciare Gesù nel momento
que hotel: camere graziose, colazione dolce e
della scoperta della sua Resurrezione.
salata da Champions League, efficiente servi-
Giostra Cavalleresca LUGLIO zio concierge. In bassa stagione, i prezzi pos-
(www.giostracavalleresca.it) Storica manifesta- sono rivelarsi particolarmente competitivi.
zione cittadina, interrotta nel 1643 e riorga-
nizzata a partire dal 1995, che vede in gara i 5 Pasti
cavalieri di sette quartieri di Sulmona, impe- A parte i confetti, il prodotto gastronomico
gnati a centrare con la lancia anelli di diver- sulmonese per eccellenza è l’aglio rosso. Da
se dimensioni. La cornice, come nel Rinasci- provare assolutamente se non avete un ap-
mento, è Piazza Garibaldi. Si svolge nell’ul- puntamento galante.
timo fine settimana di luglio, con il corredo
di un suggestivo corteo storico.
ORGOGLIO CITTADINO
‘Sulmo mihi patria est’ dichiarava più di 2000 anni fa il figlio prediletto della città, Ovidio.
Con la stessa fierezza, i suoi concittadini hanno inserito l’acronimo del verso (SMPE) nel-
lo stemma cittadino, dedicato alla memoria del poeta la strada più importante del borgo
ed eretto una solenne statua (Piazza XX Settembre) in suo onore. E se da un punto di vista
architettonico non rimane nulla dell’epoca in cui il grande poeta nacque, secondo i sul-
monesi più eruditi lo spirito dei suoi versi è ancora pienamente percepibile: la consapevo-
lezza dell’intrinseca mutevolezza delle cose alla base della sua opera più celebre, Le me-
tamorfosi, è raggiungibile anche con la contemplazione delle vestigia di differenti epoche,
dal Medioevo al Rinascimento, dal barocco all’età moderna, che incontrerete nelle vostre
esplorazioni cittadine; l’afflizione per la condizione di esule alla base dei Tristia è la stes-
sa di molti giovani che ancora oggi lasciano l’Abruzzo per incontrare maggiori opportuni-
tà lavorative; e, soprattutto, può essere di grandissimo interesse per i visitatori dal tem-
peramento romantico la qualificata esperienza descritta nell’Arte di amare, che pare co-
stituire una prerogativa degli abitanti della città.
188
Don Ciccio TRATTORIA € 2 h 30 min). L’autostazione (cartina p185, D2) si
(% 320 751 43 39; Corso Ovidio 79/81; pasti €20; trova sulla Circonvallazione Orientale.
h 12-14 e 19-21.30 mar-sab, 12-14 dom) Locale
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
d’altri tempi, dove le porzioni sfidano gli ap-
La SS17 collega Sulmona a L’Aquila in direzione
petiti più famelici, i paccheri alla morrone-
nord-ovest e a Roccaraso, Castel di Sangro e Iser-
se e le pallotte cacio e uova badano alla so- nia in direzione sud-est. Con la SR479 si raggiunge
stanza, e si spende davvero poco. Da prova- Scanno. L’uscita più comoda dall’autostrada A25
La Majella S ulmona
re, tranne per i puristi della cucina gourmet. per Roma è Sulmona-Pratola Peligna, 8 km a nord-
est del borgo.
Hostaria dell’Arco OSTERIA €€
(% 0864 21 05 53, 338 404 03 67; Via Manlio d’Era- TRENO
mo 60; pasti €25; h 12.30-14.30 e 20-22.30 mar- La ferrovia di Trenitalia (www.trenitalia.com) per-
sab, 12.30-14.30 dom) Non sappiamo se il nome mette di raggiungere Pescara (€5,90, 1 h 15 min),
faccia riferimento a uno degli archi cittadi- Chieti (€5,30, 1 h), L’Aquila (€5,90, 1 h) e Roma
ni che fa bella mostra sulla strada o a quel- (€11,45, 2 h 30 min). La stazione si trova 2,5 km a
li che separano i ruspanti ambienti interni nord-ovest del centro.
dell’osteria. Quel che non lascia dubbi, inve-
ce, è la golosità della cucina casereccia, che Dintorni di Sulmona
dalle pappardelle al ragù di lepre alle sagne
e fagioli interpreta i classici della tradizio- Il centro storico di Sulmona è certamen-
ne abruzzese. L’antipasto a buffet è un must. te attraente, ma per gli effetti speciali biso-
gna spostarsi di qualche chilometro in di-
oGino RISTORANTE €€ rezione nord.
(% 0864 522 89; www.lalocandadigino.it; Piazza
Plebiscito 12; pasti €25; h 12.30-15 lun-sab) Sto-
oAbbazia di Santo Spirito
al Morrone ABBAZIA
rico locale nel cuore del centro che propo-
(%347 654 46 15, 0864 328 49; www.santospiritoal
ne sia i classici piatti delle nonne abruzzesi
morrone.beniculturali.it; Via Badia 38; interi/ridotti
sia pietanze concettualmente più ricercate.
€4/2; h9-14 mar-ven, 10-18 sab e dom) In quest’ab-
Servizio, carta dei vini e location, in un sug-
bazia 5 km a nord di Sulmona, per più di 500
gestivo edificio ottocentesco, sono di livello
anni il suono di preghiere, canti e orazioni si
superiore. Superbi i formaggi. Sono dispo-
è mescolato al sibilo dei gelidi venti inverna-
nibili anche piacevoli camere (singole/dop-
li della Majella. Tutto ebbe inizio intorno al-
pie/triple €80/95/140) con affaccio su Piaz-
la metà del XIII secolo, quando Pietro Ange-
za del Plebiscito.
lerio (v. lettura p189) vi stabilì la sede della
neonata Congregazione dei Celestini. I primi
8 Informazioni decenni furono di grande prosperità, culmi-
IAT (cartina p185, B3; % 0864 21 02 16; www. nata con la salita di Pietro al soglio pontifi-
comune.sulmona.aq.it; Palazzo SS. Annunziata, cio nel 1294. E con il passare dei secoli, l’ab-
Corso Ovidio; h 9-13 e 16-20 lun-dom giu-agosto, bazia rinsaldò un ruolo di rilevanza cultura-
9-13 e 15.30-19.30 mar-dom set-ott e apr-mag, le nel territorio, grazie all’istituzione di una
9-13 e 15-18 mar-dom nov-marzo) Offre cartine,
Scuola di Lettere e Filosofia e alla frequenta-
materiale vario e anche informazioni alberghiere.
zione di artisti e scrittori. Il declino giunse a
partire dal XVIII secolo: prima il terremoto
8 Per/da Sulmona del 1706, poi la soppressione dell’Ordine nel
AUTOBUS 1807 condannarono la struttura a nuove de-
Come nel resto dell’Abruzzo, l’autobus non è il stinazioni d’uso, tra cui quella di carcere, fino
mezzo più idoneo per spostarsi da queste parti. al 1993. Oggi, l’aura spirituale dell’abbazia è
Tuttavia, TUA (% 800 76 26 22; www.tuabruzzo.it) tornata a vibrare: l’ampio cortile centrale in-
ha qualche corsa diretta, tra le altre, per Avezzano gentilito dai platani non ha perso nulla della
(€6,90, 1 h), Popoli (€1,90-2,40, 25-50 min), Pe- sua antica, austera maestà; la chiesa vuota,
scara (€6,80, 1 h 50 min) e Pescocostanzo (€4,30,
in cui permangono la fastosa cantoria d’or-
1 h 5 min), mentre Satam (% 0871 34 49 69;
www.satambus.it) permette di raggiungere una o gano del 1681 e il coro settecentesco, sembra
più volte al giorno Chieti (€7, 40 min) e Pescara ancora echeggiare le voci sommesse dei mo-
(€8, 1 h) da un lato, e Caserta (€17, 2 h 30 min) e naci; e la cripta, con un affresco di Pietro che
Napoli (€21, 2 h 50 min) dall’altro. Infine, Sangri dispensa la regola ai confratelli (XIV secolo);
tana (% 0872 54 82 24; www.sangritana.it) colle- la Cappella Caldora (chiusa ai tempi delle no-
ga Sulmona due volte al giorno con Roma (€14,60, stre ricerche) e il refettorio palpitano ancora
189
La Majella C orfinio
la vita eremitica, che praticò nei più sperduti angoli della Majella. Il suo carisma lo portò
ad accogliere intorno a sé una cerchia di devoti, con cui fondò la Congregazione dei fra-
telli di Santo Spirito (poi detta dei Celestini), approvata da papa Gregorio X nel 1275. Poi,
quando Pietro si apprestava a vivere in serenità gli ultimi anni della sua esistenza, ecco
avvenire l’imponderabile: nel radicale disaccordo tra i porporati per l’elezione del papa
tra il 1292 e il 1294, si decise di scegliere una personalità aliena alle dinamiche mondane,
che riavvicinasse la Chiesa al popolo. Così, a più di 80 anni, Pietro fu incoronato con il no-
me di Celestino V il 29 agosto 1294. Ma fu un pontificato breve: un uomo spirituale come
lui, infatti, non era in grado di svolgere un ruolo che richiedeva macchinazioni, sotterfu-
gi e spietatezza politica. Lacerato dai dubbi e profondamente infelice, il 13 dicembre del-
lo stesso anno rinunciò alla sua carica. Due anni dopo morì, imprigionato dal suo succes-
sore Bonifacio VIII. La sua fama, invece, era appena sbocciata: da Dante (che pochi anni
dopo lo avrebbe posto tra gli ignavi nell’Antinferno) a Silone (che nel 1968 gli dedicò L’av-
ventura di un povero cristiano), Pietro abita da secoli l’immaginario di artisti e scrittori.
E tra i personaggi della storia abruzzese è certamente, a tutt’oggi, uno di quelli più ama-
ti dal popolo.
dei riti quotidiani praticati per secoli. E an- infatti, si trovano le vestigia di un luogo di
che se la maggior parte degli ambienti appare culto preromano. Da vedere non c’è molto,
spoglia e disadorna, basta un po’ di fantasia ma la posizione isolata può rivaleggiare in
per immergersi nell’atmosfera contemplativa suggestione con siti ben più rinomati. Pec-
del luogo. E poi, chissà, forse l’abbazia è più cato solo per l’assenza di pannelli esplicativi
fedele oggi all’indole umile del suo fondato- e di un’adeguata pulizia. Dal posteggio per
re di quando rifulgeva di ricche decorazioni. l’Eremo di Sant’Onofrio, percorrete il sentie-
ro in discesa per cinque minuti.
Eremo di Sant’Onofrio al Morrone EREMO
(%0864 413 04, 349 847 44 70; Via Badia; h9-18 lun-
dom giu-set, 9-17 sab e dom ott-mag) F Fu in
questo rifugio, dove solo le aquile ardirebbero Corfinio
POP. 997 / ALT. 346 M
costruire il nido e il cielo è più prossimo della
valle sottostante, che visse buona parte della Classica miscela tutta abruzzese di case di-
sua vita Pietro da Morrone. E anche se la vi- roccate, eleganti edifici che hanno visto tem-
sta dal fianco della montagna a cui è aggrap- pi migliori e stradine scandite da anziane so-
pato non è più la stessa, con gli stabilimen- spiranti sugli usci, questo piccolo borgo sor-
ti industriali e i campi sportivi, la sua atmo- ge in prossimità della Corfinium romana.
sfera è ancora in grado di riempire il cuore di Per un tuffo nel suo passato potrete visita-
serenità. Da vedere c’è un affresco della Cro- re il museo civico (% 329 347 47 60, 329 484
cifissione, rude e semplice come si conviene 08 83; www.museocorfinio.it; Via del Liceo 2; inte-
a un luogo simile, e la cella dove dormiva il ri/ridotti €5/3; h 9.30-12.30 lun-ven, 9.30-12.30 e
futuro Celestino V. Per arrivarci, dall’Abbazia 16-19 sab e dom lug-agosto, su prenotazione nel re-
di Santo Spirito seguite per 1,5 km la strada sto dell’anno), con una significativa collezio-
in salita e lasciate l’auto al piccolo posteggio. ne di reperti rinvenuti in loco, che spaziano
Da lì, a piedi sono circa 15 minuti. dal IV secolo a.C. al Medioevo. Si organizza-
no anche visite guidate al parco archeolo-
Santuario di Ercole Curino SANTUARIO gico (visite guidate/solo accesso €7/4; h su pre-
(Via Badia; h orario variabile, di giorno quasi sempre notazione), sparso a macchia di leopardo nel
aperto) F Ci dev’essere un’intensa energia territorio, che include una domus romana
spirituale in quest’area, se ben prima di Ce- con pavimento mosaicato e un lapidarium.
lestino V l’uomo la frequentava per cercare A dispetto dei bagordi archeologici, tuttavia,
il contatto con gli dèi. Proprio sotto l’eremo, il vero pezzo da 90 del borgo è la medieva-
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le Concattedrale di San Pelino (Piazzale San sta molto suggestiva (nonostante le recinzioni
Pelino), 500 m a sud del centro, dalla pietra degradate tolgano un po’ d’atmosfera). Dalla
chiara e delicata come gli stati d’animo che chiesa, seguite la strada in salita e, superate le
accende nel visitatore. All’interno spiccano ultime case, addentratevi nel bosco di lecci e
lo splendido ambone (1176-80) e il Mauso- roveri. Ultima attrazione cittadina è il Centro
leo di Sant’Alessandro (XI secolo), innestato Visita del Lupo (%085 980 80 09; www.ilbosso.it;
sul fianco destro della chiesa, che attraverso Località Inpianezza; interi/ridotti €8/5; hvisite gui-
La Majella P opoli
un pavimento vetrato permette di vedere i date alle 10.30 sab e dom ott e apr-lug, solo dom nov-
basamenti di antiche strutture romane. Per marzo, mar-dom agosto), 7 km a est del centro;
ammirare le decorazioni di figure animali e oltre a un’area in cui sono ospitati esempla-
fitoformi dell’abside, invece, bisogna fare il ri vittime di bracconaggio o di vari incidenti,
giro da dietro, seguendo il sentiero che co- e a un piccolo museo in cui imparare a rico-
steggia i campi di granturco. noscere gli ululati, ci sono anche recinti che
accolgono cervi, daini e cinghiali. Il luogo è
8 Per/da Corfinio perfetto per un picnic.
AUTOBUS
TUA (% 800 76 26 22; www.tuabruzzo.it) permet- 5 Pasti
te di raggiungere Popoli (€1,70, 25 min) e Sulmo- La specialità locale, celebrata anche in una
na (€1,70, 25 min). sagra ad agosto, sono i gamberi di fiume.
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA La Vecchia Trattoria TRATTORIA €€
Corfinio si trova 15 km a nord-ovest di Sulmona, (% 331 398 46 00; Via Papa Giovanni XXIII 18; pasti
alla quale è collegata attraverso la SS17. €25; h 12.30-15 e 19.30-23 mar-sab, 12.30-15 dom)
Di vecchio, nell’accezione più lusinghiera del
termine, c’è la gentilezza e la cura nel ser-
Popoli vizio, la genuinità delle preparazioni, la tra-
POP. 5172 / ALT. 254 M dizionalità del menu. Se non siete di queste
Martoriato dai terremoti nel corso dei secoli, parti, invece, gli antipasti di gamberi e le va-
Popoli non può certo essere annoverato tra rie preparazioni di trota potranno rivelarsi
i borghi più caratteristici della regione. Tut- una piacevole novità. Ottimi i primi.
tavia, se capitate da queste parti (e conside-
rando la vicinanza all’autostrada, l’ipotesi è 8 Per/da Popoli
tutt’altro che remota), sappiate che c’è di che AUTOBUS
riempire una mezza giornata di visita senza TUA (% 800 76 26 22; www.tuabruzzo.it) per-
alcuna difficoltà. Il cuore del paese è Piazza mette di raggiungere Pescara (a partire da €5,20,
della Libertà, su cui si affaccia la Chiesa di 1 h 30 min, corse dirette o con cambio a Bussi sul
San Francesco, dal bel rosone quattrocente- Tirino), L’Aquila (€5,20, 1 h 45 min) e Sulmona
sco nella facciata; l’interno a navata unica è (€1,90-2,40, 25-50 min).
abbastanza ordinario, riscattato però dall’af-
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
fresco della Pietà nel transetto destro e dal pa-
La presenza dell’uscita Bussi-Popoli sull’A25 e la
liotto in ceramica nella seconda cappella a si-
posizione lungo la SS17 per L’Aquila fa di Popoli
nistra. A due passi, in una viuzza laterale, ecco una località facilmente raggiungibile.
il gioiello medievale del centro storico, la Ta-
verna Ducale (%085 98 67 01; www.tavernaducale TRENO
popoli.beniculturali.it; Via Garibaldi 12; hsu prenota- La ferrovia di Trenitalia (www.trenitalia.com) può
zione) F, una casa bottega trecentesca, con essere un mezzo da considerare per raggiungere
otto scudi e sette bassorilievi in facciata ad ac- Pescara (€5,30, 1 h), Chieti (€3,60, 35 min) o Sul-
cendere fantasie cavalleresche nei visitatori; mona (€1,90, 15 min). La stazione si trova 500 m
all’interno si può visitare una collezione lapi- a ovest del centro storico.
dea. Chiude il tour del centro storico la Chie-
sa della Santissima Trinità (Via Cavour), an-
nunciata dalla lunga scalinata che la collega Pettorano sul Gizio
a Piazza della Libertà, con il dialogo di linee POP. 1385 / ALT. 625 M
curve e rette tra il campanile e il tiburio. A Percorrendo la SS17, capita a chiunque di fan-
quel punto, sarete sufficientemente caldi per tasticare su quel borgo di case antiche sfac-
affrontare l’ascesa di una quarantina di minu- ciatamente in mostra, immerso in un ver-
ti fino alle rovine del Castello Cantelmo (Via de perentorio in posizione sopraelevata, che
Castello; h24 h) F, da cui si gode di una vi- s’incontra tra Sulmona e Rocca Pia. Pettorano
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sul Gizio, infatti, ha il profilo fiabesco per il 5 Pasti
quale innamorarsi dell’Abruzzo è spesso ine- I piatti tipici a Pettorano sono la polenta ro-
vitabile. Una visita approfondita, poi, non fa gnosa e i mugnoli, un vegetale a metà stra-
che confermare le sognanti impressioni ini- da tra il cavolo e la rapa.
ziali: portali elegantissimi, il gorgoglio inces-
sante delle fontane di acqua gelata e picco- Il Torchio RISTORANTE €€
le chiesette profumate d’incenso scandisco- (% 0864 485 41, 333 640 35 77; Piazza Zannelli 14;
dell’Appennino, ed ecco a voi la sintesi es- lo (1617), all’inizio della navata sinistra, rega-
senziale di un territorio semplicemente in- la una spruzzata di gravità barocca lombar-
dimenticabile. do-piemontese. Sempre a sinistra si apre la
Cappella del Santissimo Sacramento, note-
vole per i delicati marmi dell’altare, il dos-
Pescocostanzo sale in pietra alle sue spalle, ma soprattutto
POP. 1073 / ALT. 1395 M
la parte superiore del cancello in ferro bat-
Il fatto che un borgo della Majella, affacciato tuto (1699-1717) che lo precede. E ancora, di
sui pascoli dell’altopiano del Quarto Gran- fianco all’altare maggiore, la duecentesca
de, a est dell’altopiano delle Cinque Miglia, statua della Madonna con bambino richia-
sia in grado di deliziare gli appassionati di ma a una spiritualità più immediata, sen-
attività all’aria aperta e offrire scorci subli- za fronzoli. Prima di uscire, infine, riserva-
mi sulle montagne in sé non ha nulla di stu- te la vostra attenzione residua all’elabora-
pefacente. Ma che quello stesso borgo pos- ta cantoria d’organo e al fonte battesima-
sa aggiungere il profilo artistico di una cit- le settecentesco.
tà d’arte e le fulgide tracce di pittori e archi- Piazza del Municipio PIAZZA
tetti che l’adornarono tra XV e XVIII secolo, Con i tavolini dei bar, l’inusuale forma trian-
oltre all’eleganza propria delle località cultu- golare e la fontana settecentesca, il salotto
ralmente più vivaci, questo sì che è una vera cittadino è un luogo in cui ciondolare pigra-
sorpresa. Ed è il motivo per cui Pescocostan- mente per ore tra un drink e l’altro. Princi-
zo è una meta assolutamente da non perdere. pale attrazione, sul lato orientale, è l’aggra-
ziato Palazzo Fanzago, progettato dal cele-
1 Che cosa vedere bre architetto nel 1624; le opprimenti nicchie
Esplorando il centro storico, prestate atten- al posto delle finestre si devono alla sua ori-
zione alle case affiancate dal ‘vignale’, la ti- ginaria funzione di monastero di clausura,
pica scalinata esterna che compone la for- mentre i draghi alati intagliati che sorreg-
ma di una V, spesso rivestita di lussureggian- gono le grondaie obbediscono a ragioni pu-
ti infiorescenze. ramente estetiche. All’interno, in due sale,
trova posto il Museo del Merletto (% 380 523
Chiesa di Gesù e Maria LUOGO DI CULTO
49 54; h 10.30-13 e 15-18 sab e dom set-giu, 10.30-
(Viale Cosimo Fanzago) Lasciando l’auto nel po-
13 e 16.30-19.30 lun-dom lug-agosto) F, che
steggio all’inizio del paese, il primo edificio
racconta la secolare lavorazione del tombo-
di pregio che s’incontra è questa chiesa se-
lo, imperdibile se il ricamo è la vostra pas-
centesca realizzata da Cosimo Fanzago. Se-
sione, ma di un certo interesse anche per chi
condo alcuni abitanti, i colori bruni di mar-
ha hobby meno delicati. Alcuni pezzi espo-
mi e dell’intonaco ricordano quelli dei pasco-
sti sono in vendita.
li sotto l’abitato, arsi dal sole estivo, mentre
la rotondità della volta a botte imita quella Via Roma STRADA
delle alture che lo circondano. Tra gli arredi La più elegante strada cittadina diparte dalla
barocchi spicca lo scenografico altare mag- piazza principale e, tra volumi rinascimenta-
giore, anch’esso di Fanzago. li, eleganti facciate, capricci barocchi e botte-
ghe artigiane, è appagante a ogni sguardo. La
oCollegiata pluralità architettonica non cessa nemmeno
di Santa Maria del Colle LUOGO DI CULTO
imboccando Via San Francesco, al suo ter-
(Largo della Collegiata) Vedendo il prospetto mine sulla sinistra, e proseguendo poi drit-
squadrato dal basso della scalinata, parzial- to su Largo Fontana e Via Bisanti.
mente coperto dalla perpendicolare Chie-
sa di Santa Maria del Suffragio dei Morti, Peschio BELVEDERE
l’impressione è di immediata e intima sem- (Largo Porta di Berardo) A est di Piazza del Mu-
plicità. Così, appena varcata la soglia, lo stu- nicipio, una scalinata sale verso il luogo in
pore è grande nel trovarsi di fronte uno dei cui nacque il primo insediamento di Pesco-
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Prata
\ Peligna Roccacaramanico
\
\ Bagnaturo
Passo
San Leonardo
\
÷
Parco Nazionale
della Majella
Sulmona K Pacentro #
2
SR487
L#
\
1
3 Fonte
#
\
Romana
SR487
#
4 Campo
di Giove
#
5
\
Cansano
SS17
Palena
Pettorano \ \
sul Gizio
e 00 5 miglia
10 km
Itinerario in auto
u Nel cuore della Majella
ott, tutti i giorni agosto), per una discesa mozza-
INIZIO SULMONA
fiato di 1000 m. Quindi, per un po’ di relax, la
FINE SULMONA
DURATA 47 KM, 8 H contemplativa strada montana verso la fagge-
ta di 3Fonte Romana capiterà a fagiolo. Ma
Da lontano, la Majella appare come una mu- ci sarà solo il tempo per una breve passeggiata,
raglia di roccia impenetrabile: insinuarsi da prima di ripartire per 4Campo di Giove, do-
1Sulmona nelle valli nascoste che precedo- ve gli impianti di risalita (%348 018 73 50; Lo-
no gli altopiani sommitali, in direzione est, ha un calità Le Piane) garantiscono divertimento sia in
che di proibito. La prima tappa, 2Pacentro, a estate (andata /ritorno €15; horario variabile, sab
soli 8 km, ha il physique du role del piacente e dom lug-agosto) sia in inverno (skypass interi/ri-
borgo medievale, con le luminose casette in dotti €30/26) con 20 km di piste di tutti i livelli di
pietra, la candida Chiesa di Santa Maria del- difficoltà. Infine, una spruzzata di archeologia
la Misericordia (Piazza del Popolo), ma soprat- darà il tocco finale: 5Cansano propone sia un
tutto il Castello Caldora (%0864 411 14; www. Centro Documentazione (%0864 402 66, 392
comune.pacentro.gov.it; Via Castello; interi €2; h10- 659 06 65, 320 813 49 97; Piazza XX Settembre)
20 lug-agosto, 10-13 e 15-17 ott-marzo, 10-13 e 15-19 sull’antico insediamento italico e romano di
apr-giu e set), dalle tre torri slanciate che evoca- Ocriticum nell’ampia piazza principale (l’edificio
no reminiscenze sangimignanesche. Ci sono non è ben segnalato: dalle panchine gremite di
poi la Casa di Marlurita (%0864 411 14; Via San- anziani dirigetevi verso la strada in salita), sia
ta Maria Maggiore; h9-20) F, una guaritrice un suggestivo parco archeologico (Località
dal malocchio gettonatissima per decenni in Pantano; h24 h) F 3 km a ovest del centro,
tutta la Majella, qui morta nel 1978, e la Zipline con gli scarni resti di un’area templare e uno
Majella (%366 727 97 24; www.ziplinemajella.com; scenario naturale di grande effetto. E così, tor-
Piazza del Popolo 13; ingresso/supplemento agosto nati a Sulmona verso sera, di fronte a un buon
€40/45; h10-12 e 15-18 sab e dom marzo-lug e set- bicchiere di vino avrete molto di cui parlare.
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costanzo. A dire il vero, di tale epoca non ri- a tutto tondo. Consultate sul sito web il ca-
mane nulla, e la Chiesa di Sant’Antonio che lendario degli eventi.
qui sorge è spesso chiusa. Tuttavia, la vista
dall’alto sull’altopiano, il borgo e le monta- 4 Pernottamento
gne vale la fatica per la rapidissima ascesa. Donna Matilde B&B €€
(% 0864 64 17 27; www.donnamatilde.business.site;
2 Attività doppie €100; Via Sabatini 6; W a ) Questa strut-
La Majella P escocostan zo
partenenti al Consorzio SkiPass Alto San- (% 347 628 77 60; SS84 Frentana, Km 6; doppie/
gro (v. lettura p197), ma accessibili anche triple/quadruple €80/95/110; W p ) Per un sog-
da altre località. In confronto a Roccaraso, giorno autenticamente country, questa ca-
qui le piste non sono molto estese, ma ci so- sa di campagna sull’altopiano, con l’odore
no un baby park, uno snowpark e linee per il del fieno e il camino scoppiettante, risve-
freeride. D’estate, le seggiovie si aprono alle glierà lo spirito rurale che alberga in voi. I
biciclette (bikepass 1/2 giorni interi €20/35, 1/2 proprietari sono pronti a fornire utili drit-
giorni ridotti €16/28), ma si può usare la seg- te per le esplorazioni nei dintorni, ma nulla
giovia (sola andata/andata e ritorno €7/9) an- vieta di dedicarsi al relax e organizzare un
che solo per fare una passeggiata in altura. barbecue in giardino.
La Majella R ivisondoli
Da Paolino RISTORANTE €€ no per gli impianti di Pizzalto, Aremogna e il Pe-
(% 0864 64 00 80; www.ristorantedapaolino.it; Stra- scocostanzo Mountain Resort (v. lettura p197).
da Vulpes 34; pasti €35; h 13-15 e 20-22.30) Piace
per il servizio curato, una certa qual monta- AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
nara eleganza e il menu che va oltre la tradi- L’auto è decisamente il mezzo ideale per esplo-
zione. Vero marchio di fabbrica sono i primi, rare il territorio. L’uscita più comoda sulla A25 da
Roma o Pescara è Sulmona, mentre da Napoli bi-
dalle fettuccine di grano saraceno ai taglio-
sogna uscire a Caianello sulla A1 e poi proseguire
lini cacio e pepe con tartufo. Il rustico vino sulla SS85 e la SS17.
della casa, poi, va giù che è un piacere. Ri-
cordatevi di prenotare.
Il Faggeto RISTORANTE €€ Rivisondoli
(% 0864 46 71 00; www.ilfaggeto.it; Località Bosco POP. 683 / ALT. 1320 M
di Sant’Antonio; pasti €30; h 12.30-14.30 e 19.30- Ok, non potrà sfoderare il profilo leggiadro
22.30 mar-dom) Il locale che ci si aspetta di di Pescocostanzo, dal quale dista solo 4 km
trovare in un bosco (in questo caso quello in direzione sud, ma questo piccolo borgo
di Sant’Antonio), con le corna di cervo alle sul margine orientale dell’Altopiano delle
pareti, il camino scoppiettante e la cucina Cinque Miglia ha comunque le sue cartuc-
semplice che valorizza i prodotti del terri- ce da sparare: oltre ai panorami da Sturm
torio. Buone le carni alla griglia. und Drang, infatti, il pacchetto formato dal-
la buona offerta di ristoranti e alberghi, dalla
7 Shopping posizione comoda per le piste da sci (v. lettu-
Lana d’Abruzzo ABBIGLIAMENTO E TESSUTI ra p197) e da una manifestazione dall’appe-
(% 338 856 60 17; www.creakitshop.com; Via Vul- al internazionale qualifica un’attitudine tu-
pes 1; h 10-13 e 16-20 sab, 10-13 dom set-giu, 10-13 ristica. E poi, anche se il sovrappiù di edifici
e 16-20 lun-dom lug-agosto) Come si evince dal- moderni fa storcere un po’ il naso, il nucleo
la tradizione della lavorazione del merletto, di case del centro storico scampate ai terre-
a Pescocostanzo sulla tessitura la sanno lun- moti riesce ancora ad accendere qualche fle-
ga. Anche la lana autoctona è di grande pre- bile fantasia sui secoli perduti.
gio, e in questa boutique, che valorizza ogni
passaggio della produzione, troverete un’am- 1 Che cosa vedere
pia scelta di maglioni ed elementi di arredo. Museo Civico MUSEO
(% 0864 691 14; www.comune.rivisondoli.aq.it; Piaz-
La Bottega dell’Orafo GIOIELLI
za Garibaldi 13; h 9-13 e 16-20 lun-dom lug-agosto e
(% 0864 64 21 91; Via Porta di Berardo 3; h 9.30- periodo natalizio, 10-13 e 15-18 ven-dom gen-marzo)
20 mar-sab, 9-13.30 dom) L’oreficeria è un’altra F Quasi uno spin-off dell’evento per cui
forma di artigianato da secoli diffusa nel bor- la cittadina di Rivisondoli è nota nel mon-
go. Qui, in particolare, si lavora la filigrana, do, la collezione civica raccoglie dipinti sul
producendo pendagli, orecchini e collane. tema della Natività, sculture e presepi arti-
stici. Nonostante il tema tradizionale, lo sti-
8 Informazioni le e gli ambienti della maggior parte delle
IAT (% 0864 64 14 40, 333 429 11 09; www.comu opere hanno un gusto sorprendentemente
ne.pescocostanzo.aq.it; Via delle Carceri 4; h 10- contemporaneo. Vi si svolgono anche mo-
13 e 16.30-20 lun-dom metà giu-metà set, 10-13 e stre temporanee.
16-19 sab e dom metà set-metà giu) Per fare incet-
ta di materiale informativo. Si organizzano escur-
sioni, soprattutto nei mesi estivi.
2 Attività
Terme Alte TERME
(% 0864 626 20, 339 116 78 48; www.termealte.
it; Località La Difesa; percorso Acqua €30 mar-ven,
€35 sab e dom; h 9.30-13 e 15-19 mar-sab, 9.30-19
196
dom) Si dice che per godere al massimo del- rienza gastronomica a tutto tondo, arricchi-
la montagna si debba fare trekking o sciare, ta da una narrazione competente e dalla ri-
ma anche la pigrizia ha i suoi diritti. E così, il marchevole ricercatezza di ogni singolo in-
percorso con sauna, bagno turco, docce emo- grediente, dagli oli ai formaggi.
zionali, vasca con acqua sulfurea e sala re-
lax di questo piccolissimo stabilimento gode 8 Informazioni
giustamente di una certa popolarità in zona. Ufficio turistico (%327 038 73 08; www.rivisondo
La Majella R occaraso
Sono disponibili trattamenti di vario genere. liturismo.it; Viale Regina Elena; h 10-13 e 17-20
lug-agosto, orario variabile nel resto dell’anno)
z Feste ed eventi
Presepe Vivente GENNAIO 8 Per/da Rivisondoli
(www.presepeviventerivisondoli.it) Oggi le mani- AUTOBUS
festazioni di questo tipo sono alquanto nu- Gli autobus di TUA (% 800 76 26 22; www.tua
merose, ma quella di Rivisondoli si distingue bruzzo.it) collegano Rivisondoli a Roccaraso
perché risale al 1951 e per il fervore religio- (€1,20, 15 min), Pescocostanzo (€1,20, 5 min) e
so con cui a tutt’oggi viene vissuta. E così, il Sulmona (€3,60, 45 min).
5 gennaio di ogni anno, migliaia di visitato- AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
ri sfidano il gelo per assistere allo spettacolo Rivisondoli si raggiunge con la SS17 da Sulmona e
allestito da circa 300 figuranti, per la mag- Castel di Sangro, e con la SS84 dalle località della
gior parte abitanti del territorio. In partico- Majella orientale e da Lanciano.
lare, da tradizione, Gesù bambino è rappre-
sentato dall’ultimo nato in paese.
Roccaraso
4 Pernottamento POP. 1637 / ALT. 1236 M
Cipriani Park Hotel HOTEL €€ Signore e signori, benvenuti nella più impor-
(%0864 64 11 05; www.ciprianiparkhotel.com; Via tante località sciistica di tutti gli Appennini.
D’Annunzio 159; doppie/triple €120/150; Wap) Con la sua successione di negozi di artico-
Davvero un’ottima struttura, con tutti i li sportivi, i complessi residenziali dai tetti
comfort per un soggiorno gaudente: ampio spioventi accatastati l’uno sull’altro, i baret-
parco con solarium, palestra, animazione, ser- ti in cui prendere una cioccolata calda a fi-
vizio navetta per le piste da sci, colazione da ne giornata, Roccaraso ha quell’inconfondi-
campioni. Considerati tutti questi lusinghie- bile allure urbanistica, vicace e un po’ sgra-
ri elementi, il fatto che qualche camera appa- ziata, che caratterizza molte delle destina-
ia un po’ datata non è poi così penalizzante. zioni di punta del turismo invernale. La sua
storia, invece, è del tutto peculiare: fino al-
5 Pasti la seconda guerra mondiale, infatti, il bor-
go era così affascinante da elevarsi al ran-
Da Giocondo RISTORANTE €€
go di prestigiosa meta di villeggiatura per
(% 0864 691 23; www.ristorantedagiocondo.it;
la nobiltà romana e partenopea. Nel 1943,
Via Roma 30; pasti €30; h 12.30-15.30 e 19.30-23
però, i tedeschi lo rasero al suolo nella lo-
mer-lun) C’è chi viene anche da molto lonta-
ro precipitosa ritirata verso nord, e la rico-
no per gustare i primi di pasta fatta in casa,
struzione mirò più a ristabilire la funzio-
come i cazzarielli con fagioli o le tagliatel-
nalità turistica che a recuperare le notevoli
le alla Morronese. Dietro la parvenza rusti-
emergenze artistiche. Così, del patrimonio
ca e il menu tradizionale, infatti, si cela l’au-
architettonico medievale e rinascimentale
tentica sapienza gastronomica, impreziosi-
di Roccaraso non rimane oggi più niente.
ta da una sofisticata carta dei vini. Il locale
Nulla, al contrario, è cambiato negli strepi-
è piccolo, quindi non mancate di prenotare.
tosi scenari naturali dei dintorni, che sod-
oL’Osteria del Tarassaco RISTORANTE €€€ disfano le brame di attività dei visitatori in
(% 348 743 42 69; Piazza sotto la Casa Universale 6; qualsiasi stagione.
menu comprensivi di abbinamento dei vini €60-70;
h 12.30-14.30 e 19.30-23.30 mar-sab, 12.30-14.30 2 Attività
dom) Si spende decisamente più della media Parco Avventura Roccaraso PARCO AVVENTURA
abruzzese, ma il percorso di degustazione (% 0864 632 28, 349 442 33 32; www.roccaraso
comprende antipasti, due primi, due secon- turismo.it; Via Vallone San Rocco; percorsi €8-15;
di, formaggi e dolce, abbinati al calice con h 10.30-13.30 e 16-20 metà giu-metà set) Quat-
vini da tutto il mondo. Ne consegue un’espe- tro percorsi in un bellissimo bosco di pi-
197
MERAVIGLIE SCIISTICHE
Se amate la neve, il comprensorio del Consorzio SkiPass Alto Sangro (% 0864 84 50
49; www.roccaraso.net; skypass mattina/pomeriggio/1 giorno/2 giorni/3 giorni/7 giorni interi
€36-39/33-36/42-45/81-87/119-128/251-272, skypass mattina/pomeriggio/1 giorno/2 giorni/3
giorni/7 giorni ridotti €32-35/29-32/37-40/71-77/104-113/216-237), nelle montagne a sud-
La Majella R occaraso
ovest della Majella, è un luogo davvero paradisiaco: grazie a 110 km di piste di discesa,
60 km di piste di fondo, quattro cabinovie, oltre 30 fra seggiovie, tapis roulant e sciovie, e
il più grande impianto di innevamento programmato in Italia, il divertimento è garantito
per gli sciatori di qualsiasi livello di preparazione. Il territorio in cui si dispiega il compren-
sorio, poi, è davvero ampio, dato che oltre a Roccaraso, che ne rappresenta il centro ne-
vralgico, comprende Rivisondoli (le cui piste sono integrate con quelle di Roccaraso), Pe-
scocostanzo (p194) e Pescasseroli (p221). Da Roccaraso non c’è accesso diretto agli
impianti, ma bisogna prendere l’auto e raggiungere le località di Pizzalto (a 8 km), Are-
mogna (10 km) o Monte Pratello (5,5 km; stessa distanza da Rivisondoli). Se non dispo-
nete di un mezzo privato, ve la caverete alla grande con le navette di Skibus Alto San-
gro (% 348 074 90 32; www.skibuspass.com), che effettuano quattro corse (andata/andata e
ritorno €7/10) al giorno per Pizzalto, Aremogna e il Pescocostanzo Mountain Resort, sia da
Roccaraso sia da Rivisondoli. È prevista anche una linea circolare intercomunale tra Pe-
scocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso (€5 a corsa).
Alcuni impianti, per esempio la seggiovia di Pizzalto (andata/andata e ritorno €6-8/10-
12), sono aperti anche d’estate, per le discese in bici ma anche per una passeggiata in al-
tura o una scorpacciata di polenta in baita. I più pigri potranno sfruttare la Seggiovia
dell’Ombrellone (Via Vallone San Rocco), che parte direttamente dal borgo e raggiunge il
Colle Belisario; la discesa tra i boschi dura meno di un’ora.
ni proprio al margine meridionale del bor- Nel periodo invernale non si può piantare
go. Quello verde è adatto anche ai bambini, la tenda, ma sono comunque disponibili i
mentre per il nero bisogna avere qualche at- pulitissimi bungalow.
titudine tarzanesca.
La Piazzetta AFFITTACAMERE €€
Roccaraso Bike Tour BICICLETTA (% 0864 634 26; www.lapiazzettaroccaraso.it; Piaz-
(% 349 664 55 72; www.roccarasobiketour.it; Via za XX Settembre; doppie/triple €90/130; W ) Una
Roma; tour €35; noleggio mountain bike ed e-bike di quelle sistemazioni in cui i piccoli detta-
2 h/mezza giornata/giornata intera €6-15/9-25/15- gli fanno la differenza: la location è coccolo-
40) La bici è un mezzo strepitoso per esplo- sa, grazie alle camere ampie e ben arredate,
rare il territorio. Negli altopiani non c’è da mentre la colazione è di quelle che permet-
far troppa fatica, mentre per salire sui ver- tono di iniziare la giornata nel modo giusto.
santi delle montagne, oltre che sulle vostre Nonostante la posizione centrale, intorno so-
gambe, potrete fare affidamento su un’am- no disponibili posteggi gratuiti.
pia scelta di e-bike. Molto gettonati i tour
di una giornata. 5 Pasti
Per un pranzo lungo le piste, consultate il
4 Pernottamento sito o chiamate il numero di Neve&Gusto
Lo IAT (p198) vi fornirà la lunga lista de- (% 0864 26 63 23; www.nevegusto.com), che for-
gli hotel del paese. nisce informazioni su tutti i rifugi del com-
prensorio.
Camping del Sole CAMPEGGIO €/€€
(% 389 484 34 39, 0864 625 32; www.campingdel Panificio Campagnone ALIMENTARI €
soleroccaraso.it; Piana del Leone; tenda 2/3/5 po- (% 331 782 31 10; Largo Luigi di Savoia 4; panini
sti €8/10/15, adulti/bambini €8/5, bungalow per €3,50; h 8-19 lun-sab) Si può prendere il pane
2/3/4 persone €90/135/150; Wp ) Ottima op- e aggiungere qualche insaccato e formaggio.
zione per chi ama il contatto ravvicinato con Verso l’ora di pranzo, il profumino della fo-
la natura, questo campeggio 3 km a sud-est caccia con mortadella e provolone può ad-
del centro spicca per l’ampia area relax sot- dirittura generare un po’ di coda all’esterno.
to le fronde, con barbecue e parco giochi. Per un pasto veloce e gustoso.
198
sui sentieri n. 101 o 102, entrambi con dislivelli lievi, lunghi meno di un’ora. Partono all’al-
tezza del Parco Avventura Roccaraso (p196); così come il n. 105, che pur con dislivel-
li moderati vi intratterrà fra tratti boschivi e radure per circa quattro ore. Più dura, invece,
è la salita di 5 km fino al Monte Greco (2283 m) da Aremogna (1650 m), ma il panorama
dalla cima più alta dei Monti Marsicani vale ogni goccia di sudore versata. Per un pellegri-
naggio laico, infine, si può raggiungere (anche in auto) il Monumento ai Caduti di Lim-
mari (Via Gamberale Pietransieri 2), 5 km a est del borgo, luogo di un’atroce strage nazista
ai danni di 128 civili, avvenuta il 21 novembre 1943.
La Majella Palena
è attiva una foresteria (€25 per persona a not-
museogeopaleontologicopalena.it; h 10-13 e 16-19 te). Da Palena, seguite la SS84 in direzione
mar-dom metà lug-agosto, 10-13 e 15-18 sab, 10-13 sud per 9 km e prendete la strada sulla de-
dom apr-metà lug e set, su prenotazione nel resto stra, ben indicata.
dell’anno) F, con fossili di varie parti del
mondo, mandibole, zanne di elefanti e tut- 2 Attività
to quel che servirà a far felice il paleontolo- Abruzzo Adventures TORRENTISMO, ARRAMPICATA
go che è in voi. Particolare attenzione è poi (% 335 165 05 98; www.abruzzoadventures.it; Piaz-
dedicata ai ritrovamenti nella zona di Pale- za Municipio; h 10-13 e 16-19 mar-dom) Si posso-
na, da cui proviene lo scheletro di una sor- no organizzare discese di torrentismo (inte-
ta di lepre preistorica di 7 milioni di anni ri/ridotti €40) lungo l’Aventino o sessioni di
fa, vera star del percorso. Chiudono la visi- arrampicata (interi/ridotti €25/20), ma anche
ta una piccola sezione dedicata a pittori lo- uscite di rafting e trekking, per completare
cali e la supervista a 360° dalla torre dell’o- un’offerta di attività all’aria aperta molto va-
rologio, oltre il cortile. riegata. Si noleggiano anche e-bike (mezza
MOM – Museo dell’Orso Marsicano MUSEO giornata/giornata intera €20-30/35-45).
(% 339 862 91 65; Rione Sant’Antonio; interi/ridot-
ti €3/1,50, con visita guidata €5/3; h 10-13 e 17-19 z Feste ed eventi
lun-dom giu, 9-13 e 16-20 lun-dom lug-agosto, 9-13 Palena Film Festival AGOSTO
sab e dom set-mag) Se volete sapere tutto sul (www.premiocinematograficopalena.com) L’aver
simpatico mammifero, dall’utilizzo della sua dato i natali allo sceneggiatore Ettore Mar-
figura nell’araldica alle abitudini alimenta- gadonna e ai genitori del cantante americano
ri, dall’interazione con l’uomo ai cartoni di
Baloo e Winnie The Pooh, questo museo
in un’ala dell’ex Convento di Sant’Antonio, UN BORGO FIABESCO
1 km a sud-ovest del paese, è il posto giusto Non c’è molto da vedere in questo pic-
per voi. Il percorso costituisce il preludio al- colo centro una ventina di chilometri a
la visita dell’Area Faunistica dell’Orso Bru- sud-est di Palena, ma lo sguardo incan-
no (interi/ridotti €8/4; h visite guidate su preno- tato che Pizzoferrato riesce a estorce-
tazione alle 9.30, 11, 16, 17.30 e 19 nei giorni di aper- re a qualsiasi viaggiatore, grazie all’er-
tura del museo, chiuso dic-feb), che si raggiun- to sperone roccioso che sembra uscito
ge con la propria auto dopo aver fatto il bi- da una fiaba, alle allegre casette appol-
glietto al museo: camminando intorno al laiate alla sua base e alle infinite sfuma-
perimetro, avvisterete le due aitanti sorelle ture di verde che contornano il quadro,
Caterina e Iris, e la più vecchia e malandata è sufficiente a giustificare la deviazione.
Margherita, che non riesce più ad arrampi- Mentre ci siete, salite fino alla Chiesa
carsi sugli alberi. della Madonna del Girone (Località
Eremo della Madonna dell’Altare EREMO Madonna del Girone), sulla sommità del-
(% 347 951 15 35, 0872 22 21 99; Località Madonna la rupe, e visitate l’encomiabile Centro
dell’Altare; h 9.30-13 e 15-18 lun-dom giu-agosto, Avifauna (% 339 40 77 60; www.centro
9.30-13 e 15-18 sab e dom set-ott e apr-mag, su pre- avifauna.it; Località La Chiarenza; h 9-13 e
notazione nel resto dell’anno) F È la forma 14.30-19.30 sab e dom giu-set o su prenota-
zione) F che accoglie animali e vo-
dello sperone roccioso a dare il nome al luo-
go sacro, eretto dai celestiniani nel XIV se- D
latili feriti. Se poi dovesse venirvi fame, i L
colo, nel sito in cui si ritirò in preghiera tra AD
primi della Casa del Pastore (% 0872
il 1235 e il 1238 Pietro da Morrone (p189).
REK
94 65 13; Via Abetti 23; Località Valle del So-
le; pasti €25; h 12.30-15 e 19.30-22.30) ri-
E in tutti questi secoli, i boschi circostanti,
la sensazione di isolamento assoluto, l’atmo- EU
solveranno la situazione alla grande.
sfera di ieratica pace sembrano rimasti del
200
PALENA E LE ORCHIDEE
Nessun abitante di Palena ci ha saputo spiegare il motivo per cui, nel territorio cittadino,
è presente ben il 60% delle specie di orchidee dell’Abruzzo, e addirittura il 35% di tutta la
Penisola. Ma che sia questione di suoli, esposizione o altitudine, di un primato del gene-
re c’è davvero di che andare molto orgogliosi. La grandiosa esperienza floreale si vive nei
La Majella L ama dei P eligni
mesi tra aprile e giugno. E per quanto la maggior concentrazione di esemplari si trovi sui
versanti più impervi della montagna, basta prendere la stradina dalla parte opposta del-
le sorgenti dell’Aventino (3,5 km a sud del borgo, sulla SS84), meritevoli in sé di una vi-
sita per la loro gorgogliante atmosfera, per raggiungere in un quarto d’ora la Chiesa di
San Cataldo (Contrada San Cataldo), immersi in una passeggiata autenticamente mul-
ticolor. Per vedere l’Orchis purpurea, invece, è sufficiente fare due passi lungo la statale,
mentre la delicata Orchis simia abbonda nei dintorni dell’Eremo della Madonna dell’Altare
(p199). In un weekend primaverile, infine, si segnala la Festa delle Orchidee (www.face
book.com/orchideepalena), con eventi e visite guidate.
L’Incontro B&B €€
(% 328 432 56 05; Via Colle Veduta; doppie €75; 8 Per/da Palena
Wp ) Pulizia, cordialità del servizio e vista AUTOBUS
d’eccezione sulla Majella dalla terrazza so- Le possibilità di spostamento con gli autobus di
no i punti di forza di questa struttura appe- TUA (% 800 76 26 22; www.tuabruzzo.it) sono
na defilata dal centro del paese. Anche l’ab- piuttosto limitate. È possibile raggiungere Casoli
(€3, 1 h) e Lanciano (€5,20, 1 h 40 min), da cui av-
bondantissima colazione, però, non è da sot-
venturarsi verso le altre località della regione.
tovalutare, e il fatto di poterla ritirare la se-
ra è particolarmente utile in caso dobbiate AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
partire la mattina presto per un’escursione. La SS84 attraversa Palena e conduce da un lato
C’è anche un ristorante (pasti €25) di cuci- all’Altopiano delle Cinque Miglia e dall’altro a Ca-
na tradizionale. soli e Lanciano.
Da Lucia TRATTORIA €
(% 0872 91 81 92; Via Colle Salardo 44; pasti €20;
h 12-15 e 19-21 mar-dom) Classico bar di paese,
Lama dei Peligni
POP. 1155 / ALT. 669 M
dove ci si ritrova a tutte le ore per un caf-
Se, più che l’arte e l’architettura, è la natu-
fè e il racconto di com’è andata la raccolta
ra a scaldarvi il cuore, allora una gitarella
dei funghi la domenica precedente. La sala
in questo borgo 10 km a nord di Palena po-
sul retro, invece, è rivolta ai molti avventori
trà rivelarsi una scelta più che dilettevole.
che si affidano alla cucina semplice e sapo-
rita. E in effetti, salumi e formaggi, gnocchi
al sugo e arrosticini, scamorze e agnello al
1 Che cosa vedere
forno non deludono affatto. Prezzi stracciati. Museo Naturalistico Archeologico
‘M. Locati’ MUSEO
Casa dell’Orso RISTORANTE €€ (% 0872 91 60 67, 389 689 79 59, 340 680 74 79;
(% 320 197 71 93; www.casadellorsowixsite.com; www.comune.lama-dei-peligni.ch.it, www.coopera
Rione Sant’Antonio; pasti €25; h 12-15 e 19.30- tivamajella.it; Località Colle Madonna; interi/ridot-
22.30 ven-mer set-lug, tutti i giorni agosto) Non ti €3/1,50; h 10-13 e 16-19 lun-dom giu-set, 10-13
capita tutti i giorni di mangiare di fronte e 16-19 sab e dom ott-dic e marzo-mag) La sezio-
a un dipinto dell’Ultima cena o in un chio- ne naturalistica espone animali impagliati
stro affrescato. E invece, in questo ristoran- e un plastico dettagliatissimo sulla Majella,
201
quella archeologica vari reperti dalla preisto- 8 Informazioni
ria al Medioevo, più il calco dell’Uomo della Centro Visita del Parco Nazionale della Majella
Majella, risalente al 5500 a.C. La parte più (% 0872 91 60 67, 389 113 86 21, 340 680 74 79;
interessante, però, è costituita dal giardino www.parcomajella.it, www.majaexperience.it; Lo-
botanico, con ben 500 specie endemiche e calità Colle Madonna; h 10-13 e 16-19 lun-dom
la ricostruzione di una capanna neolitica. giu-set, 10-13 e 16-19 sab e dom ott-dic e marzo-
mag) All’interno del museo cittadino, offre tonnel-
Area Faunistica del Capriolo AREA FAUNISTICA late di consigli e materiale informativo per le vo-
davvero un fatto fuori dal comune. Il se- luogo simile non sia mai stato degnamente
greto riconosciuto di tale proliferazione celebrato. Per decifrare le rovine del mona-
sta tutto nelle acque incontaminate del stero, risalente all’epoca medievale e ogget-
fiume Verde, oltre che in attitudini im- to di rifacimenti fino al XVIII secolo, è asso-
prenditoriali trionfalmente sviluppate a lutamente raccomandata la visita guidata
partire dall’Ottocento. Fiore all’occhiello (% 389 113 86 21, 340 680 74 79; www.majaexperien
della produzione è di sicuro la De Cec- ce.it; interi/ridotti €6/4; h verificare sul sito gli orari
co (www.dececco.com), nel cui negozio aggiornati), con tanto di caschetti di protezio-
aziendale (% 0872 98 61; Via De Cecco; ne ad acuire il brivido; nella bella stagione,
h 9-17 lun-sab) ci si può sbizzarrire con troverete il chioschetto informativo nel po-
l’acquisto di quasi 200 formati di pasta, steggio. Per inoltrarvi nella natura selvaggia,
tra cui alcune tipologie introvabili nei invece, basta continuare a seguire il sentie-
supermercati. Qualora capitiate da ro che permette di raggiungere addirittura
queste parti ad agosto, poi, la Sagra la cima del Monte Amaro (v. lettura p214)
della Pasta De Cecco saprà saziare le
brame di carboidrati dei più famelici Parrocchiale di San Remigio LUOGO DI CULTO
viaggiatori. (Largo Piano dei Santi) A causa dei molti terre-
moti e bombardamenti, questa chiesa risa-
lente al XIII secolo non presenta nulla del-
la struttura originale. Tuttavia, a elevarne
vi, prendono d’assalto le sorgenti del fiume
l’appeal ci pensa la presenza di una delle te-
Verde per refrigeranti picnic o anche solo per
le più importanti di tutto il territorio: la Cir-
riempire borracce e bottiglie. Tuttavia, non è
concisione del piemontese Tanzio da Varal-
per ragioni idriche che vale la pena di venire
lo (1610), cupa, solenne e dalla prospettiva
a Fara San Martino, bensì per visitare uno
teatrale. Si trova nel primo altare a destra.
dei più strabilianti siti di tutta la Majella.
La Majella P ennapiedimonte
ni, dove i servizi sono eccellenti, si può sguaz- cola esposizione naturalistica.
zare in piscina, giocare a calcetto o allenarsi
nell’area fitness, avete trovato il posto giusto 8 Per/da Fara San Martino
per voi. C’è anche un ristorante (pasti €30, AUTOBUS
menu €20-36) affidabile, se dopo tutto quello TUA (% 800 76 26 22; www.tuabruzzo.it) ha qual-
sport vi sarà venuta fame. Sul sito web del- che sparuta corsa per Lanciano (€3,60, 50 min),
la struttura sono spesso disponibili pacchet- Casoli (€1,90, 25 min) e Guardiagrele (€3, 1 h)
ti a prezzi ridotti.
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
5 Pasti Fara San Martino si trova lungo la SP214, che co-
steggia il margine orientale della Majella. Da Chieti
La Villetta BAR, RISTORANTE €€
e Guardiagrele bisogna prendere la SS81, mentre
( % 0872 98 04 52; Via Nazionale; pasti €25; dalla Costa dei Trabocchi la SS652 e seguire le in-
h 12.30-15 e 19.30-22.30) L’atmosfera infor- dicazioni per Casoli.
male è da bar del paese, la qualità del cibo,
invece, di livello superiore. Potrete mangia-
re la pizza, gli arrosticini, qualche secondo
di carne o le paste provenienti dai pastifici Pennapiedimonte
del territorio, e in tutti i casi uscirete soddi- POP. 445 / ALT. 669 M
sfatti e con la pancia piena. Si trova nel ver- Classico borgo abruzzese aggrappato a un
de della villa comunale. Disponibili vari ti- costone roccioso, che sottopone polpacci e
pi di menu. quadricipiti dei visitatori a sforzi immani e
sfoggia una bella Parrocchiale (Via San Roc-
Locanda Mastrangelo RISTORANTE €€ co) barocca, eretta nel Settecento dagli scal-
(% 338 908 78 90; Via Colle San Leonardo 7, Civitella pellini del posto. La vista di cui si gode dalla
Messer Raimondo; pasti €25; h 20-23 mar-sab, 12- parte alta del paese, che spazia dall’Adriatico
14.30 e 20-23 dom) Appena qualche centinaia al canyon del fiume Avella, invece, è straor-
di metri a sud del borgo, ma nel comune di dinaria anche per gli elevatissimi standard
Civitella Messer Raimondo, è una soluzione regionali. La cittadina di Pennapiedimon-
di grande personalità. In questo piccolo loca- te è conosciuta soprattutto per i trekking (v.
le, infatti, si parte dal territorio per poi com- lettura p203) che partono dal Belvedere
piere scorribande verso altri sapori, in una Balzolo (Via del Cantiere). Da visitare, però,
proposta sempre molto curata e non priva di c’è anche la torre romana (% 0871 89 71 30;
guizzi arditi. Buon rapporto qualità-prezzo. Via Umberto I; h orario variabile) F, che a ve-
derla oggi proprio romana non sembra, ma
all’interno conserva una piccola collezione
SENTIERI DA PENNAPIEDIMONTE
Un avviso a chi sta progettando una rapida sosta a Pennapiedimonte: già solo la vista del
selvaggio vallone dal Belvedere Balzolo è così invitante da far fremere i piedi di qualsiasi
visitatore. Con l’individuazione della serpeggiante striscia del sentiero G2, a mezza costa
sul versante nord, però, il pericolo di non voler intraprendere la camminata si farà davvero
altissimo. Tanto vale, allora, prepararsi in anticipo all’escursione, con 11 km molto faticosi,
1450 m di dislivello in salita, ma anche ininterrotti scorci sognanti su gineprai e boschi
di pino fino alle Gobbe di Selvaromana. Alquanto impegnativo è anche il sentiero G1,
che collega a uno dei crocevia più noti del parco, il Rifugio Pomilio (p213). Si parte dalla
Pinna, l’inconfondibile arco di roccia che si trova proprio sopra il belvedere, e si procede
tra i faggi e i prati (nella parte finale del percorso) per circa 6,5 km di costante ascesa.
204
archeologica sui reperti rinvenuti in una ne- 1 Che cosa vedere e fare
cropoli fuori città. Collegiata
di Santa Maria Maggiore
2 Attività LUOGO DI CULTO
(Piazza Santa Maria Maggiore) Questo edificio è
Vertical Park PARCO AVVENTURA al contempo una delle espressioni più inte-
(% 0871 33 55 44; www.parconaturalemajella.it; Lo- ressanti dell’architettura medievale abruz-
calità Valleriana; biglietto valido 3 h €30; h su pre- zese, il simbolo indiscusso della città e una
La Majella G uardiagrele
La Majella G uardiagrele
tura p205), dall’oreficeria al ferro battuto,
dal vetro al tombolo. La strada prosegue tra colo, l’orefice Nicola da Guardiagrele
deliziose vetrine e palazzi gentilizi, e dopo diffondeva con finissimi ostensori e cro-
aver superato la Collegiata incontra la Chie- cifissi il buon nome del suo luogo nata-
sa di San Nicola (Via Roma 195), con un por- le in tutto il territorio. Oggi, l’artigiana-
tale tardocinquecentesco e decorazioni ba- to guardiese si declina soprattutto nel-
rocche all’interno. Conclude la passeggiata la lavorazione del ferro battuto, come
la massiccia mole del trecentesco Torrione si evince dalla concentrazione di botte-
Orsini (Largo Garibaldi), oltre il quale lo sguar- ghe poste intorno a Porta San Giovan-
do si ricongiunge finalmente con i selvaggi ni (l’ingresso nord-occidentale del bor-
versanti della Majella. go), ma anche dalle insegne di molti ne-
gozi e dall’estrosa fontana di Largo
Piazza San Francesco PIAZZA, MUSEI Garibaldi. La Mostra dell’Artigianato
(Piazza San Francesco) Questo ridente spa- Artistico Abruzzese (www.artigianato
zio urbano ha più di un motivo d’interesse abruzzese.com), allestita all’interno del
per ghermire i visitatori di passaggio. Il più Museo dell’Artigianato (p205) e vero
lampante è la Chiesa di San Francesco, il must dell’agosto cittadino, spazia inve-
cui portale cuspidato fa bella mostra di sé ce tra i materiali più disparati, con pro-
sul lato nord. Nell’interno, esuberantemen- dotti ogni anno di altissimo livello.
te barocco, spicca l’elegante iconostasi, ol-
tre la quale un piccolo coro ligneo profu-
ma d’antico e le spoglie di san Nicola Greco San Giovanni, una delle facce più lussureg-
accendono una fervente devozione. Il chio- gianti di tutta la Majella.
stro della chiesa, invece, ospita il Museo del
Costume (% 0871 22 60 33; h 10-12.30 e 16.30- 2 Attività
19.30 lun-dom agosto, 10-12.30 e 16-19 sab e dom Parco Naturale Majella PARCO AVVENTURA
set-lug) F, per scoprire le abitudini in fat- (% 0871 33 55 44; www.parconaturalemajella.it; Lo-
to di arredamento e outfit dei guardiesi tra calità Piana delle Mele; percorsi per bambini €8-16,
Ottocento e Novecento. Il Museo Archeolo- per adulti €20, biglietto valido 3 h; h 10-19 sab e dom
gico e Antiquarium Medievale (% 0871 808 apr-mag e seconda metà set, 10-19 lun-dom giu e pri-
62 03, 333 758 68 60; h 17-20 sab e dom lug, 10- ma metà set, 10-20 lun-dom lug-agosto, 10-17 sab e
12.30 e 17-20 lun-dom agosto, su prenotazione nel dom ott, 10-17 dom nov-dic) Tra i più grandi d’I-
resto dell’anno) F, infine, espongono rispet- talia, include passerelle, ponti tibetani, tun-
tivamente ornamenti, ceramiche e armi rin- nel e ogni sorta di tarzanesco tracciato. Il
venute in una vicina necropoli (IX-III seco- Park B si rivolge a bambini dai due anni di
lo a.C.), e vari materiali scultorei delle chie- età. Si raggiunge da Bocca di Valle, con una
se del centro storico. salita in auto tra i boschi di 5 km.
Bocca di Valle ESCURSIONI A PIEDI, TREKKING
(Località Bocca di Valle) Sono due le ragioni per 4 Pernottamento e pasti
cui i guardiesi sono soliti frequentare que- oVilla Maiella HOTEL, RISTORANTE €/€€
sta piccola frazione, 4 km a ovest del centro: (% 0871 80 93 19; www.villamaiella.it; Via Sette Dolo-
la più solenne è la presenza della grotta-sa- ri 30; singole/doppie uso singole/doppie €60/70/90
crario di Andrea Bafile, un eroe della prima con prima colazione; menu €60-95; h 12.30-
guerra mondiale che qui riposa con altri ca- 14.30 e 20-22 mar-sab, 12.30-14.30 dom; W ap )
duti abruzzesi; quella dilettevole, invece, è Le 14 camere sono graziose, con vista super-
legata all’accesso a diversi sentieri del Parco: ba e dettagli che rimandano all’artigianato
l’F1 s’inerpica fino al Rifugio Pomilio (v. let- abruzzese. Ma è il ristorante a fare la diffe-
tura p213), per 5,5 km di ripidissima asce- renza: il dialogo serrato tra la creatività più
sa, mentre il più temperato F2 compone un ardimentosa e la tradizione nei menu, gli ar-
anello di 7 km che passa per le Cascate di redi di design, la grandiosa terrazza sono i
206
principali fattori di un’esperienza gastrono- mentare l’insieme. Il menu territoriale ha i
mica davvero entusiasmante. Ma anche nel- suoi picchi negli antipasti e nei primi, con le
la carta dei vini, nel servizio o nel rappor- chitarre alla salsiccia a far la parte del leone.
to qualità-prezzo la sostanza non cambia: Tenete presente che, tra una portata e l’al-
semplicemente, una delle migliori struttu- tra, può capitare di dover aspettare un po’
re della regione. più del dovuto.
vello, grazie alla pasta fatta in casa che lascia (% 338 264 56 81; Porta San Giovanni; h tutti i gior-
il segno, al rispetto della stagionalità e alla ni con orario variabile) Il posto giusto qualora vi
buona proposta di opzioni per vegetariani. servisse un tavolo o un letto in ferro forgia-
Sono disponibili anche menu degustazione. to, o siate alla ricerca di qualche meno im-
pegnativo complemento d’arredo; o anche
Ristorante Santa Chiara RISTORANTE €€ solo per curiosare.
(% 389 195 04 12; Via Roma 10; pasti €25; h 12.30-
14.30 e 20-23 mer-lun) La location nella via Il Tempio del Gusto GASTRONOMIA
principale del borgo è davvero carina, con (% 0871 834 63; Via Roma 212; h 8-13 lun e dom,
i pavimenti in legno, gli archi in mattoni e 8-13 e 16.30-20 mar-sab) Evitate di varcarne la
qualche tela d’arte contemporanea a movi- soglia quando siete particolarmente affama-
ti o il profumo dei prosciutti e la vista degli
scaffali ricolmi rischieranno di farvi perde-
re il controllo. Qui si vendono prodotti tipi-
LE SISE DELLE MONACHE ci, dalla ventricina di Guilmi (salume a gra-
na media, molto speziato) alla mozzarella
Racconta la leggenda che, nei secoli abruzzese, dal miele ai funghi.
passati, le timoratissime monache
guardiesi avessero elaborato un inge-
8 Informazioni
gnoso stratagemma per proteggere la
IAT (% 0871 820 63; www.lineaverde.biz; Piazza
propria virtù: l’inserimento di una vo-
San Francesco 11; h 9-13 e 15-20 apr-ott, 9.30-
luminosa protuberanza sotto la tonaca 12.30 e 15.30-19.30 nov-marzo) Non solo ufficio
proprio al centro del petto. Rendendo informazioni, ma anche galleria del gusto con in
meno evidente il seno, infatti, il rigonfia- vendita prodotti agricoli, olio e pasta di grani anti-
mento era in grado di confondere qual- chi. Si organizzano visite guidate su richiesta.
siasi sguardo bramoso. E così, il tipico
dolce cittadino, con tre rigonfiamenti di 8 Per/da Guardiagrele
pan di spagna farciti di crema pasticce- AUTOBUS
ra, celebra proprio la castità delle sante TUA (% 800 76 26 22; www.tuabruzzo.it) permet-
donne con una peccaminosissima ri- te di raggiungere Chieti (€3,60, 1 h), Casoli (€1,90,
cetta. I posti migliori per assicurarsi 35 min), Lanciano (€3, 45 min) e, una volta al gior-
la condanna al girone dei golosi sono no, Francavilla (€4,30, 45 min). Ci sono anche cor-
la Pasticceria Palmerio (% 0871 827 se per Ortona (€4,30, 40 min), ma non partono
27; Via Roma 70; h 9-20 mar-dom) e la dal centrale Largo Garibaldi, bensì dalla SP538, al
Pasticceria Lullo (% 0871 822 42; www. Km 24 (3 km a est della città).
pasticcerialullo.it; Via Roma 105; h 9-13 e
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
16-19.30 mar-sab, 9-13 dom).
Guardiagrele si trova sulla SS81, tra Casoli e Chie-
ti. Per Ortona bisogna prendere la SS538.
207
IL VERSANTE la vostra fantasia non sarà così distante da
quanto vi attende percorrendo il Sentiero
SETTENTRIONALE delle Scalelle, il più noto della riserva, per
Profonde valli incidono il fianco nord della regalarvi un’ora di strabuzzamenti d’occhi e
Majella, che stempera la sua ruvidità in de- sguardi incantati (dal ponte sulla SR486, do-
clivi rotondeggianti, per poi ammansirsi una ve termina il sentiero, bisogna tornare a pie-
volta per tutte verso il bacino del fiume Pe- di in paese o prendere la navetta; il bigliet-
gotico (1452) sul fianco sinistro, con l’espressiva e un po’ rude Incoronazione della Ver-
gine scolpita nella lunetta, di evidente matrice germanica. Tappa successiva è la Chie-
sa di San Domenico (Via San Domenico), anch’essa realizzata da maestranze nordi-
che, che fonde suggestioni romaniche e gotiche nel portale strombato e nel rosone del-
la facciata. Sempre più giù sulla stessa strada, ecco poi apparire la Chiesa di San Ni-
cola (Piazza Garibaldi), in un’allegra piazzetta, che spicca per il contrasto tra l’esube-
ranza ornamentale del portale e la misurata decorazione della facciata. Infine, supera-
ta qualche antica fontana in pietra, nel punto più basso del paese s’incontra l’ex Con-
vento delle Clarisse, sede del Museo della Fauna (%085 92 23 43; www.majambiente,it;
Via San Maurizio; interi/ridotti/visite guidate €5/3/10; h16.30-19.30 mar-dom lug e agosto o
su prenotazione, chiuso al tempo delle nostre ricerche), con oltre 1000 esemplari tra mam-
miferi, rettili e anfibi.
18 sab e dom apr-giu e set-ott, 10-20 lun-dom lug- 22.30 mar-dom inverno, lun-dom estate) È molto,
agosto) Se la Riserva Naturale Valle dell’Or- molto difficile non uscire soddisfatti da que-
fento ha acceso la vostra voglia di avventura, sto rinomatissimo ristorante. Il menu è tra-
i funambolici percorsi tra gli alberi di questo dizionale, ma con qualche guizzo gourmet,
parco completeranno una splendida giorna- le carni sono di quelle che non si dimentica-
ta nella natura. Dai due anni in su. no, dai semplici arrosticini tagliati al coltel-
lo all’agnello e il rapporto qualità-prezzo è
4 Pernottamento strepitoso. Non azzardatevi a non prenotare.
Antico Borgo B&B €€
Taverna Ducale RISTORANTE €€
(% 349 124 04 76; www.anticoborgobb.it; Via San
(% 085 201 09 96, 388 893 28 69; Via Santa Croce
Maurizio 7; singole/doppie €60/80; W a ) Le ca-
7/9; pasti €25-30; h 12-15 e 20-23 lun e mer-sab,
mere sono graziose, il panorama è da urlo,
12-15 dom) L’ambiente interno fa davvero la
c’è anche un bel giardino e la colazione è
sua figura, grazie ai muri in pietra, alle vol-
tutt’altro che ordinaria. In sostanza, un’op-
te e alla sobria eleganza degli arredi; anche
zione più che affidabile.
la cucina, tuttavia, ha i suoi colpi a effetto,
oHotel Reserve HOTEL €€€ con le chitarrine guanciale, pomodorini e pe-
(% 085 923 95 02/03, 334 159 53 84; www.lareser corino da applausi. Ottimi i dolci.
ve.it; Località Santa Croce; mezza pensione bassa/
alta stagione €200/240; Waps ) I prezzi so- 8 Informazioni
no altini, ma la possibilità di godere delle ac- Centro visita del Parco Nazionale della Majella
que termali nelle piscine e nella spa costitui- (% 085 92 23 43, 347 036 70 84; www.parcoma
sce un impareggiabile valore aggiunto. L’al- jella.it, www.majambiente.it; Via del Vivaio; h 9-
tro punto di forza è il ristorante interno, Le 13 16 set-15 giu, 9-13 e 15-19 16-giu-lug e 1-15 set,
Regard (% 085 923 95 07; www.leregard.it; pasti 8-19 agosto) Collocato nel centro visita della Ri-
serva Naturale Valle dell’Orfento, vi darà dritte
€35, menu degustazione €40-50), che propone
e materiale informativo per pianificare le vostre
un utilizzo dei prodotti del territorio audace esplorazioni.
e vocato alla leggerezza. Il design degli arredi
Infopoint (% 085 92 22 02; www.comunecara
colloca definitivamente la struttura tra le più manicoterme.it; Viale Roma; h 9-13 sab e dom
accattivanti del territorio. Sono disponibili apr-giu e set, 9-13 lun-dom lug-agosto e periodo
pacchetti abbinati ad attività all’aria aperta. natalizio)
mi e il mosaico delle foglie cadute conferi- (%329 236 32 28; www.bbfontedimarco.it; Cor-
scono a questa faggeta di 1300 ettari un’au- so Umberto I, Roccacaramanico; doppie/triple
ra di intima spiritualità. Stati d’animo deci- €70/105; W) Nato dal recupero di un vecchio
samente meno quieti, al contrario, sono evo- rudere all’inizio del paese, offre camere sem-
cati dalla strada piena di buche che diparte plici e pulite, un placido giardino e un’atmo-
dalla SR487, 6 km a sud del paese. Lascia- sfera così rilassata da annientare all’istan-
ta l’auto dopo circa 3 km (vedrete il sentie- te qualsiasi ansia vi tormenti. Si può anche
ro segnato da una staccionata e le indicazio- usare la cucina al piano terra. Colazione dol-
ni), potrete percorrere l’anello pianeggiante ce e salata.
che raggiunge Fonte Lama Bianca e Fonte
della Fratta, perfette anche per un picnic, in 5 Pasti
una piacevole passeggiata di circa un’ora e L’Astoria RISTORANTE €€
mezza. L’alternativa per arrivarci è il verdeg- (% 085 92 02 19; Via Roma 5; pasti €25; h 12-15 e
giante sentiero di 3 km che parte dal Giardi- 19-23 lun-dom) Sant’Eufemia non è certo una
no Botanico Daniela Brescia. località molto rinomata dal punto di vista
della ristorazione, ma un bel tris di primi
nell’unico locale cittadino vi darà la giusta
210
carica per esplorare il territorio. Nel menu
si segnalano anche le pizze cotte nel forno a Abbateggio
legna. Impeccabile l’agnello. POP. 365 / ALT. 450 M
Per quanto sia un borgo grazioso, con le ca-
8 Informazioni sette in pietra gradevolmente restaurate, il
Centro visita del Parco Nazionale della Majella pavè nelle strette viuzze e il prode arrocca-
(% 085 92 23 43; www.parcomajella.it, www.maj mento su un colle, si viene ad Abbateggio per
La Majella A bbateggio
ambiente.it; Via Roma 99; h 10-13 e 16-19 sab e visitare le suggestive attrazioni dei dintorni.
dom 15 apr-15 giu e set, 10-13 e 16-19 lun-dom 16
giu-agosto) Chiosco sulla strada principale del
paese che fornisce utili informazioni sui sentie-
1 Che cosa vedere
ri della zona. Ecomuseo
del Paleolitico MUSEO, VILLAGGIO PREISTORICO
(% 348 494 58 29; Località Valle Giumentina; ingres-
8 Per/da Sant’Eufemia so €3, con visita guidata €5; h 9-18.30 ven-dom)
a Maiella La ricostruzione nei pressi del sito archeo-
AUTOBUS logico di sei capanne preistoriche, dai tipi-
TUA (% 800 76 26 22; www.tuabruzzo.it) permet- ci tetti a cupola in pietra a secco, e l’allesti-
te di raggiungere comodamente Caramanico Ter- mento didattico all’interno sono già di per sé
me (€1,20, 15 min), ma ci sono anche un paio di
di un certo interesse. A far la differenza, pe-
corse al giorno per Pescara (€5,20, 1 h 45 min).
rò, è l’ambiente agreste della splendida Val-
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA le Giumentina, 6 km a sud del paese, con la
Sant’Eufemia si trova lungo la SR487. I paesi più morbidezza dei declivi, il verde perentorio
prossimi sono Caramanico a nord e Pacentro a sud. in ogni direzione e l’assenza di edifici mo-
La Majella A bbateggio
€2/1; h 15-19 mar-dom, 10-13 e 16-19 sab e dom); per organizzare i vostri spostamenti, potre-
te usufruire anche di un centro visita del Parco Nazionale della Majella (% 085 92 23
43, 366 779 22 46; www.parcomajella.it; Piazza San Nicola; h 9-13 sab e dom marzo-mag, 10-13 e
17-19 lun-dom giu, 10-13 e 16-20 lun-dom lug-15 set, 10-13 e 16-19 sab e dom 16 set-30 set e dic). A
quel punto sarebbe un peccato dimenticarsi di Rapino, 6 km ad est di Pretoro. Non che
sia un borgo elettrizzante, ma se amate l’artigianato il Museo delle Ceramiche (% 0871
80 06 42; Piazza Cappelletti; h 10-13 e 15-19 sab e dom) F vi regalerà un’oretta di svago.
La Grotta del Colle (Contrada Piano del Colle; h 24 h), profonda 50 m e sede di un anti-
co luogo sacro dei marrucini, è invece uno di quei posti che genera profonda riverenza nei
confronti della natura; si trova 3 km a ovest del borgo: una volta lasciata l’auto, dopo aver
seguito l’indicazione lungo la SP539, si prosegue per una ventina di minuti a piedi.
derni all’orizzonte. È presente anche un’area premiate ogni anno opere che trattano te-
picnic. La strada per arrivarci è un po’ scon- matiche ambientali e inerenti al rapporto
nessa, ma tutto sommato in linea con l’am- tra uomo e natura. La cerimonia di premia-
biente pastorale. Qualora le atmosfere prei- zione si svolge in una ridente serata di luglio.
storiche vi appassionassero, tenete presen-
te che il Parco della Majella ha allestito nel 4 Pernottamento
territorio il Sentiero delle Capanne di Pie- Il Portone AGRITURISMO €€
tra, una rete di percorsi poco impegnativi (% 085 854 35 12, 347 933 10 82, 347 483 66 28;
che tocca analoghi complessi in pietra. L’e- www.borgosanmartino.eu; Strada Comunale San
comuseo è inserito nell’anello CP4, di 5,5 km. Martino; €55 per persona con prima colazione;
W a p ) Uno di quei posti che appaiono nel-
Cascata di Cusano CASCATA
(Località Cusano) In uno degli angoli più lus-
la mente quando s’immagina di mollare tut-
sureggianti del territorio, questa spettacola- to e scappare dalla città. L’agreste struttura
re cascata apre una breccia spazio-tempora- in pietra è di grande personalità, ma anche
le verso foreste esotiche e paradisi inconta- le camere, quanto ad atmosfera, sanno de-
minati. Per arrivarci bisogna lasciare l’auto a cisamente il fatto loro. La mezza pensione
poco meno di 2 km a est del borgo, nei pres- costa €23 al giorno per persona.
si di un uliveto (solo un cartello sulla stra-
da da Abbateggio fornisce l’indicazione: se 5 Pasti
avete dubbi chiedete alla gente del posto), Abbateggio è rinomata per la produzione
e inoltrarsi nel bosco fino al torrente. Da lì di farro, portata avanti da piccoli produt-
inizia l’avventura: la risalita controcorren- tori locali.
te in un canyon sempre più angusto (calza- Col di Gotte RISTORANTE €€
te scarpe adatte), una vasca di acqua gelata (% 085 857 43 64; Via Col di Gotte 15; pasti €25;
profonda 1,5 m, in cui è necessario immer- h 12-15 e 19.30-23 mar-dom) La vista sulla Ma-
gersi per proseguire, e poi il getto che pro- jella dai tavoli all’esterno, con in sottofon-
rompe spumeggiante tra le rocce. Davvero do il profumo della carne alla brace e l’alle-
spettacolare. gro vociare degli avventori, è lo spot di que-
Al tempo delle nostre ricerche, la casca- sto ristorante a conduzione tipicamente fa-
ta era inagibile per problemi di sicurezza. miliare. Servizio e prezzi sono quelli che ci
z Feste ed eventi aspetta in un posto del genere. Ottimi i ra-
violi di ricotta.
Premio Parco Majella LUGLIO
(www.comune.abbateggio.pe.it) La particolarità
di questo festival letterario è il tema dichia-
ratamente green: dal 1998, infatti, vengono
212
8 Informazioni di Pretoro possono dormire sonni tranquilli,
Centro visita del Parco Nazionale della Majella il rapporto con il mammifero è rimasto pe-
(% 085 92 23 43; www.parcomajella.it; Via Ventu- rò strettissimo: il Museo del Lupo (%333 570
ra, Roccamorice; h 9.15-13.15 e 15.30-18.30 sab e 35 08; www.visitpretoro.info, www.facebook.com/
dom mag-giu e seconda metà set, 9.15-13.15 e 15- ProlocoPretoroMirastelle; Via Purgatorio; ingresso su
19 mar-dom lug, 9.15-13.15 e 15-19 lun-dom ago- offerta; h10-12.30, 15-18.30 tutti i giorni estate, sab
sto e prima metà set) A Roccamorice, 3 km a sud- e dom nelle altre stagioni) approfondisce la sto-
est del borgo, è il centro visita del parco più vicino
La Majella P retoro
CAPOLAVORI MEDIEVALI
Laddove i rudi versanti della Majella si addolciscono in morbide colline solcate da calan-
chi, lievi ondulazioni e campi coltivati al posto di rocce e faggete, i comuni di Serramona-
cesca e Manoppello tirano fuori dal cilindro due delle architetture medievali più impor-
tanti della regione. La prima è la romanica Abbazia di San Liberatore a Majella
(Contrada San Liberatore, Serramonacesca; h 10-13 e 14-18 sab e dom mag-giu e set-ott, 10-13 e
14-18 mar-dom lug e agosto), che sarebbe il palcoscenico ideale per un film in costume, con
la facciata a salienti, gli archetti pensili e il maestoso campanile incorniciato nel verde dei
fitti boschi circostanti. Risalente all’XI secolo, fu il cuore nevralgico del monachesimo be-
nedettino cassinese in Abruzzo, prima di un lungo periodo di decadenza a partire dal
Quattrocento. All’interno, spiccano il pavimento a mosaico cosmatesco (1275) nella na-
vata centrale e l’ambone a cassa quadrata, dalle fantasiose decorazioni zoomorfe.
Dall’abbazia parte anche un esuberante sentiero lungo il fiume Alento, lungo il quale è
possibile ammirare alcune tombe rupestri.
Sempre benedettina, ma di derivazione cistercense, è l’impronta architettonica
dell’Abbazia di Santa Maria di Arabona (Via Santa Maria, Manoppello; h 9-12.30 e 16-
18.30), 6 km a nord di Manoppello. Come un frammento di Borgogna lungo la valle del Pe-
scara, fu fondata nel 1208 sul sito di un antico tempio pagano. I rosoni gotici e, all’inter-
no, le ipnotiche linee a spirale del trecentesco candelabro pasquale, il tabernacolo e i di-
pinti di Antonio Martini di Atri (1373) nel coro impreziosiscono l’apparato decorativo della
struttura. Da vedere anche il bel giardino prospiciente (chiuso ai tempi delle nostre ricer-
che). Se poi vi avanzasse tempo, a Manoppello vale la pena di dare un’occhiata anche al
Santuario del Volto Santo (% 085 85 91 18; www.voltosanto.net; Via Cappuccini). L’edificio,
che custodisce sopra l’altare maggiore un veneratissimo volto di Cristo ritratto su un ve-
lo, non presenta in sé particolari ragioni di interesse; tuttavia, la fervida devozione di cui è
oggetto è degna di mete di pellegrinaggio ben più celebri.
213
La Majella P retoro
Majelletta, Pretoro; letti in camerata da 4/6 posti €28 per persona + €3 di contributo per il riscal-
damento; pasti €20; Wp ), a quota 1930 m, dove la cucina è ruspante e il caffè inappunta-
bile, e da cui parte l’Itinerario Indro Montanelli: si tratta di una strada asfaltata di poco
più di 2 km, percorribile anche da persone con disabilità, che corre tra i prati fino all’edi-
cola della Madonna del Blockhaus. Per chi vuole proseguire, da lì in poi la piacevole pas-
seggiata si trasforma nell’impegnativo trekking che raggiunge la vetta del Monte Ama-
ro (v. lettura p214). Oltre che per i panorami da sogno, l’area è nota per il comprensorio
sciistico Passo Lanciano-Majelletta (% 0871 89 61 60; www.majellettawe.it; Località Fon-
te Tettone; alta stagione o festivo intero/alta stagione o festivo ridotto/feriale o bassa stagione in-
tero/feriale o bassa stagione ridotto €25/20/19/17); non aspettatevi la varietà di piste di una
località alpina, ma considerata la varietà dei paesaggi non manca davvero nulla per una
piacevole giornata di svago: l’abitato e le piste di Passolanciano, infatti, si trovano 5 km
a nord (e 350 m più in basso) rispetto alle piste della Majelletta, e agli spazi ampi e aper-
ti di queste ultime oppongono lo scenario di una fitta foresta di faggi. Per arrivare da Pre-
toro bisogna salire lungo la SS614 per circa 12 km, mentre dall’autostrada A25 convie-
ne uscire ad Alanno-Scafa e prendere la SP65; infine, la SP22 è comoda per chi proviene
da Roccamorice.
del quale potrete visitare anche la botte- tro storico. Le camere, poi, sono calde e ac-
ga (Via Fonte Pretoro); la Chiesa di San Nico- coglienti, e la colazione dolce e salata è ab-
la sfoggia invece un arco porticato, il porta- bondante e varia. Impeccabile la pulizia.
le tardo cinquecentesco e, negli interni dalla
struttura irregolare, alcune gradevoli statue 5 Pasti
lignee. Ne consegue un borgo interessante, La Maielletta RISTORANTE, PIZZERIA €
con tutto il fascino popolare che questo su- (% 0871 89 82 04; Via Cona 22; pasti €20; h 12-15
perbo territorio sa sprigionare. mar-gio, 12-15 e 19-22 ven-dom) Se siete alla ri-
cerca di locali di tendenza, è meglio che fac-
z Feste ed eventi ciate retromarcia e vi dirigiate altrove. Ma
Festa di San Domenico e il Lupo MAGGIO se l’arredamento demodé non vi urta, an-
(www.comune.pretoro.ch.it) La vicenda è tra- teponete la pienezza dei sapori alla ricerca
mandata da tempi antichissimi: un lupo gastronomica e volete provare i piatti della
particolarmente astuto rapisce un neonato, tradizione, allora La Maielletta potrebbe es-
mentre i genitori sono nel bosco a raccoglie- sere il posto giusto per voi. Ottimi gli anel-
re la legna. A quel punto interviene san Do- li alla pecorara.
menico di Sora, che convince l’animale a ri-
nunciare alla preda e la restituisce alla ma- La Torre di Pretoro RISTORANTE €€
dre. Ogni anno, la prima domenica di mag- (% 0871 89 84 00; www.torredipretoro.com; Via Rua
gio, una rievocazione in costume reinterpre- di Livio 1; pasti €30; h 12.30-15 e 19.30-22 mer-lun)
ta l’evento. Ma conviene arrivare in paese già Costa un po’ più della media abruzzese, ma
al mattino presto per la processione dei ser- l’ambiente scavato nella roccia conferisce
pari (per tradizione, san Domenico protegge quel non so che di atmosfera che fa la diffe-
dal morso dei serpenti), in cui vengono pre- renza. E poi il servizio è curato e gli antipa-
miati i cacciatori degli esemplari più lunghi. sti di salumi e formaggi con marmellate so-
no una bomba. Nel menu, a far la parte del
4 Pernottamento leone ci sono l’agnello e i primi di pasta fre-
sca. Nel cuore del centro storico.
Casa Mila B&B €€
(% 334 992 55 08; Via Roma 3; singole/doppie
€50/80; W ) Il panorama da sogno è il vero
punto di forza di questa struttura nel cen-
214
centri visita del parco, acquistare la carta escursionistica del Parco Majella 1:25000
di Dream Italia (disponibile anche per smartphone con l’app AvenzaMaps) o quella delle
edizioni Il Lupo, della stessa scala, oppure affidarvi alla segnaletica lungo le vie, general-
mente molto buona. Tra i vari percorsi, oltre a quelli segnalati nel capitolo, risaltano quelli
fino alla più alta vetta della Majella (oltreché la seconda di tutto l’Appennino): il Monte
Amaro (2793 m). Le opzioni sono tante, tutte molto faticose, necessitanti di una buona
scorta d’acqua e in grado di lasciare a bocca aperta una volta raggiunti gli altopiani som-
mitali, dove, se non fosse per l’esercito di camosci zompettanti più in basso, il biancheg-
giante paesaggio ricorderebbe più una landa lunare che un ambiente montano. E così,
si può partire: dal Monastero di San Martino in Valle (p202) a Fara San Martino (12 km
per un dislivello in salita di quasi 2400 m); da Guado Sant’Antonio (8 km a est di Cara-
manico), toccando prima le cime del Monte Rapina (2046 m) e del Monte Pescofalcone
(2646 m); da Rava del Ferro, dove finisce la strada della Riserva Naturale di Lama Bianca
(p209), sentendosi come caprioli lungo il massacrante sentiero B5 (poco più di 4 km
per 1300 m di dislivello!); da Fonte Romana (p193), attraversando nella prima parte
una vasta area boschiva. E, infine, c’è il percorso più battuto, che sale gradualmente dal
Rifugio Pomilio (v. lettura p213), passando per il colle di Blockhaus (calcolate 11 ore tra
andata e ritorno).
All’interno del parco sono stati allestiti anche sentieri tematici della durata di più giorni
come il Sentiero dello Spirito, che tocca in quattro tappe alcuni dei più significativi luo-
ghi legati alla figura di Celestino V: parte dall’Abbazia di Santo Spirito al Morrone (p188)
nei pressi di Sulmona, si conclude all’Abbazia di San Liberatore (p212) e prevede il rila-
scio di una credenziale da far timbrare presso i diversi eremi. Scandito in quattro giornate
è anche il Sentiero del Parco, che attraversa invece il territorio trasversalmente, da Po-
poli a Palena, passando per la vetta del Monte Amaro.
Parco Nazionale
d’Abruzzo,
Lazio e Molise
Perché andare
Dentro i confini Da qualunque strada arriviate, vi accorgerete immediata-
del parco . . . . . . . . . . . . 218 mente di essere all’interno di un’area protetta: non solo per i
Ortona dei Marsi. . . . . . 218 cartelli ben visibili che ne indicano gli accessi, ma soprattut-
to perché vi sentirete in una zona nella quale l’uomo e l’am-
Pescasseroli . . . . . . . . . 219
biente hanno trovato un equilibrio quasi perfetto che per-
Opi . . . . . . . . . . . . . . . . 222 mette loro di vivere in simbiosi tra montagne e valli selvag-
Civitella Alfedena. . . . 224 ge. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, uno dei più
Villetta Barrea. . . . . . . 225 antichi d’Italia, è un esempio virtuoso del rispetto dell’uomo
Barrea . . . . . . . . . . . . . . 227 per la natura e della tutela di un territorio, valori che qui so-
no entrati nel DNA degli abitanti. Nato per salvaguardare in
Alfedena. . . . . . . . . . . . 228
particolare l’orso marsicano, il lupo appenninico e il camo-
Scanno e dintorni. . . . 230 scio, il parco conserva una molteplicità invidiabile di specie
Scanno. . . . . . . . . . . . . 230 animali e vegetali, in un contesto paesaggistico dal fascino
Villalago. . . . . . . . . . . . 233 primitivo fatto di laghi romantici, spaventose forre e aspre
montagne. E poi ci sono i borghi, come Pescasseroli, Scan-
no e Barrea che, dall’alto degli speroni di roccia sui quali
sono aggrappati, raccontano storie antiche di popoli italici,
Il meglio – Hotel pastorizia e transumanza, tramandando tradizioni secolari.
¨ Il Poggio di Ortona (p219) Vi basterà camminare tra le loro strette vie lastricate di pie-
tra che si intersecano formando labirinti, per scoprire un’I-
¨ Alle Vecchie Arcate (p222)
talia antica, fatta di persone che la sera si siedono fuori ca-
¨ Ostello dagli Elfi (p228) sa per chiacchierare, di piatti saporiti, di botteghe artigiane
¨ Agriturismo Miralago e di abitanti che sapranno accogliervi con attenzione e cor-
(p230) tesia per farvi vivere un viaggio indimenticabile.
\
Celano Passo
\ San Leonardo
Prezza Sulmona ÷
o
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\ \
tta
\ Avezzano Cocullo Vella Parco Nazionale
gi
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della Majella
Sa
\ Pescina \ Bugnara
\
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Borgo San Benedetto \ Campo
Introdacqua \ di Giove
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Ottomila dei Marsi \ Ortona
\
\ \ Cansano
dei Marsi
Anversa
degli Abruzzi Pettorano
sul Gizio \ Palena \
Trasacco \ \
Gioia
\
dei Marsi
Ortucchio Rocca Pia \
Villalago
\ Frattura
\
Bisegna Lago di
\
÷ Scanno
Parco Nazionale #7\ Scanno
Collelongo \ Pescocostanzo
d’Abruzzo \
Lazio e Molise
Villavallelonga \ #
1 Rivisondoli \
Valle Chiara
Ecorifugio \ R
della Cicerana Monte Roccaraso \
Monte
Marsicano Godi
(2242m) (2011m)
\ Roccavivi R
Pescasseroli
\ #
2 Riserva Naturale gro
Centro Integrale San
Val Fondillo
Visitatori La Camosciara
del Parco \ Opi #3
#5 Lago di Castel \
R Barrea di Sangro
Monte Petroso #4 #6
\ Barrea
(2247m) Area Faunistica Scontrone
LAZIO del Lupo \
\
Appenninico Alfedena
Sora \
MOLISE
\
Cerro al
Volturno
e 00 10 miglia
20 km
VALE IL VIAGGIO
rizzato con i droni. In particolare, per quanto riguarda i sentieri, il disciplinare identifica in
maniera puntuale quelli del parco (attenzione perché esistono cartine e guide che ripor-
tano sentieri abusivi che addirittura si addentrano in zone di riserva integrale), che pos-
sono essere percorsi solo a piedi e senza cani al seguito, quelli che possono essere per-
corsi anche a cavallo, quelli che possono essere percorsi con cani esclusivamente al guin-
zaglio e quelli che possono essere percorsi in MTB.
Un altro aspetto molto delicato è rappresentato dalle interazioni dei turisti con la fau-
na. In alcune zone del parco è facile avvistare animali selvatici, come volpi, cervi e specie
a rischio di estinzione come il camoscio appenninico e l’orso marsicano: per evitare di di-
sturbare la fauna, apportando così un danno fisiologico al benessere degli animali, è sta-
to predisposto il seguente decalogo che elenca le norme che ogni turista deve osservare
per ridurre al minimo il suo impatto.
¨ Chi li ama non li segue: seguire un animale selvatico è causa di stress e potenziale
pericolo per l’esemplare. Non ci credi? Pensa se fosse lui a seguire te.
¨ In macchina, vai piano: l’investimento è tra le prime cause di morte per gli animali sel-
vatici. Per favore, modera la velocità.
¨ Rimani sui sentieri: gli animali tendono a utilizzare luoghi meno frequentati dall’uo-
mo: invaderai i loro spazi alterando il loro comportamento e il loro benessere.
¨ Lascia il drone a terra: far volare un drone senza autorizzazione nelle aree protette è
vietato dalla legge. L’uso arbitrario di droni può danneggiare la fauna e, in particolare, l’a-
vifauna.
¨ Dai loro spazio: se ti accorgi di essere in prossimità di un animale selvatico, non pen-
sare a prendere il telefono per fotografarlo, ma allontanati immediatamente mantenen-
do la calma.
¨ Il parco pulito è più bello: la natura non ha bisogno dei tuoi rifiuti! Quando sei in
escursione riponili nel tuo zaino e riportali a casa. Fai sempre la raccolta differenziata e
attento a dove smaltisci gli scarti alimentari: potrebbero attirare animali selvatici!
¨ Non dare da mangiare: gli animali selvatici non sono animali domestici! Il nostro cibo
è dannoso per loro e non ne hanno alcun bisogno.
no anche il Museo della Foresta, che raccon- (% 0863 91 07 72; www.lapieja.it; Via Salita la Cro-
ta la storia della Val Fondillo e del rapporto ce; doppie €60; W p ) Situata in cima al paese,
tra l’uomo e i boschi. questa struttura regala una vista invidiabile
sul Monte Marsicano e su tutta la valle. L’ac-
Museo dello Sci di Fondo MUSEO coglienza è calorosa, le camere pulite, anche
(% 0863 91 06 22; www.prolocopi.it; Via San Giovan- se un po’ retrò, la cucina eccellente.
ni; h 9.30-12.30 e 15.30-18.30 gio-mar inverno, 9.30-
13 e 16-19 estate) F Nella sede del comune 8 Informazioni
trova spazio questo museo che ripercorre la FARMACIE
storia degli sci stretti partendo dagli attrez- Farmacia Catallo (%0863 91 27 58; Via San Gio-
zi usati nel secolo scorso. vanni 6; h9.30-13 e 16.30-19.30 lun-ven, 9-13 sab)
Bisegna \ Frattura
\
Lago di
Scanno
\ \ Scanno
Gioia
\ Collelongo Vecchio Pescocostanzo \
\
Rivisondoli \
Villavallelonga ÷
\
Valle Chiara Parco Nazionale Roccaraso \
d’Abruzzo
Lazio e Molise
\ Pescasseroli
Villetta
Barrea
Opi \ \
Lago di Castel \
R \ Barrea di Sangro
Monte Petroso Civitella \
gro
(2247m) Alfedena Barrea San
LAZIO
Alfedena\
Sora \
e 00 10 miglia
20 km MOLISE
IL LAGO DI BARREA
Coronato dai profili inconfondibili dei Monti Marsicani, il Lago di Barrea, sulle cui acque
si specchiano Civitella Alfedena, Villetta Barrea e Barrea, è un invaso artificiale realizzato
negli anni ’50 sbarrando il corso del fiume Sangro. Il lago, oltre a essere un habitat ideale
per tante specie animali che vivono nei boschi limitrofi, tra i quali orsi marsicani, lupi, lin-
ci, cervi e caprioli, permette di praticare molte attività come la pesca sportiva, l’escursio-
nismo, il canottaggio, escursioni in mountain bike o a cavallo. Inoltre, sulle sponde ci sono
diverse spiagge attrezzate per rilassarsi, fare il bagno e prendere il sole. In una di queste,
La Gravara (%338 25 12 476; Strada Statale Marsicana, Km 62, Barrea; h8-20), avrete la pos-
sibilità di affittare lettini, sdraio e ombrelloni, noleggiare pedalò, canoe e windsurf e risto-
rarvi dalle fatiche mangiando qualche buon piatto al ristorante. Se invece prima dei pia-
ceri della tavola non avete necessità di cimentarvi in attività sportive, andate alla Taver-
na del Lago (%0864 88 193; www.ristorante-taverna-del-lago.business.site; Via Sarentina 64;
pasti €22; h11-17 lun-sab, 11-21.30 dom) dove, seduti nel dehors all’ombra degli alberi, potre-
te lasciarvi sedurre dagli spaghetti alla chitarra e dalla grigliata mista di carne innaffian-
doli con un bel bicchiere di vino.
228
lago che hanno rivelato una necropoli sanni- 8 Informazioni
ta risalente al VII secolo a.C. FARMACIE
Castello di Barrea CASTELLO
Farmacia Di Vito Nicola Vincenzo (% 0864 88
119; Via Sarentina 10; h 9-13 e 17-19.30 lun-mer e
(% 339 45 02 101, 339 66 76 274; Via Castello; in-
ven-sab, 9-12.45 gio).
gresso €1; h 10-13 e 16-20 lug-15 set, 10-13 e 16-19
sab e dom 16 set-giu) Caratterizzato da una tor- INFORMAZIONI TURISTICHE
re quadrata e una circolare collegate da una Per avere informazioni, rivolgetevi alla Pro Loco
cinta muraria fortificata a pianta irregolare, di Barrea (% 0864 88 227; Via Roma; h 9-13 e
il castello in pietra bianca locale è stato co- 16-20). Molte informazioni potete trovarle anche
struito dai feudatari Di Sangro intorno al XII sul sito www.vallisregia.it.
secolo. L’edificio, danneggiato dal terremoto
del 1984, ospita eventi culturali. 8 Per/da Barrea
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise A lfedena
AUTOBUS
Lo Studio MONASTERO
L’azienda di trasporto locale TUA Trasporto Unico
(Via Ciolfia) Appena fuori dal centro storico, ar- Abruzzese (% 085 49 601, 800 762 622; www.
roccati su uno sperone di roccia, si trovano i tuabruzzo.it) collega L’Aquila a Barrea (€12,40, 3 h
resti di quest’edificio, raro esempio di conven- 30 min circa).
to-fortezza edificato intorno all’anno Mille da
monaci benedettini per scopi difensivi dopo la AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
distruzione del monastero di San Michele Ar- Percorrendo la A25 Roma–Pescara, uscite al
cangelo in Barreggio. Attualmente è proprie- casello di Pescina. Da qui proseguite sulla SS83,
superate Gioia dei Marsi e Gioia Vecchio, oltrepas-
tà privata e non si può visitare in quanto pe-
sate il Passo del Diavolo e seguite le indicazioni per
ricolante. Nel corso dei secoli, la struttura in Pescasseroli e successivamente per Villetta Barrea.
stato di abbandono ha subito molti danni: il
terremoto del 1984 ha provocato il crollo del-
la parete nord, mentre nell’inverno 2006 un
cedimento ha portato al crollo di quella ovest.
Alfedena
POP. 830 / ALT. 914 M
(%0864 87 114; SS83, Km 38; h9.30-12.30 e 16.30- (% 0864 87 512; Via Principe di Napoli 1; pasti €25;
VALE IL VIAGGIO
è evoluto in modo autonomo. A questo si tion, davanti alla Fontana Saracco che nel
aggiunge l’agiatezza di quasi tutte le fa- dehors offre un piacevole sottofondo sonoro,
miglie del paese, che ha permesso alle rende magico questo ristorante dove la cuci-
donne di abbellire i loro abiti con accorgi- na raffinata si sposa alla perfezione con una
menti costosi per primeggiare in bellez- cantina fornitissima. Non perdetevi il gela-
za, fascino ed eleganza. Il costume è for- to allo zafferano.
mato da una gonna, che può arrivare a
pesare 15 kg, un corpetto e un copricapo.
6 Locali
Bar della Liquirizia BAR
te, cucina ruspante, aria frizzantina, pano- (% 347 12 26 874; Via Abrami; h 8-20 gio-mar) Tipi-
rama invidiabile. co bar di paese infarcito di oggetti e di sup-
pellettili, dove verrete inebriati dal profumo
Il Palazzo B&B €€
intenso della liquirizia, che qui potete degu-
(% 0864 74 78 60, 331 80 96 480; www.ilpalazzobb.
stare e acquistare in tutte le forme possibi-
it; Via Ciorla 25; doppie €80; Wp ) Al secondo pia-
li e immaginabili.
no di un palazzo dei primi del XIX secolo in
pieno centro, in questo B&B troverete came-
re spaziose con arredi retrò e tanta cortesia. 7 Shopping
Il parcheggio privato risolve molti problemi. Cocco ALIMENTARI
(% 0864 74 363; www.coccosaporidabruzzo.com;
Garnì Mille Pini HOTEL €€
Largo Chiaffredo Bergia; h 8-13 e 15.30-19.30) Sa-
(% 0864 74 387, 347 11 75 515; millepiniscanno.com;
lumi, miele, vini, liquori tipici abruzzesi e
Via Pescara 2; doppie €100; Wp ) La definizione
il mitico pan dell’orso, dolce di mandorle e
garnì, così come i balconi in legno decorati
miele ricoperto di cioccolato: se volete por-
da coloratissimi gerani e le camere arreda-
tarvi a casa un gustoso souvenir dell’Abruzzo,
te in stile alpino, ricordano le strutture del
quest’antica bottega è il posto giusto.
Trentino-Alto Adige. Non aspettatevi però
di sentire parlare tedesco o ladino, siete pur Orafi Rotolo OREFICERIA
sempre in Abruzzo. (% 0864 74 518; www.orafirotolo.it; Via Abrami 18;
h 9-13 e 16-20 mer-sab) In questa bottega aperta
5 Pasti dalla famiglia Rotolo alla fine dell’Ottocento
Pan dell’Orso PASTICCERIA € viene tramandata un’arte orafa elegante e raf-
(% 0864 74 475; www.dimassoscanno.net; Viale del finata. Tra anelli, orecchini, ciondoli, braccia-
Lago 20; h 8-18 lun-ven) La pasticceria stori- li e collier sarà difficile resistere a non met-
ca del paese propone il dolce tipico (v. lettu- tere mano al portafogli.
ra p231) in due versioni, ricoperto e con le
gocce di cioccolato. Qui trovate anche un’in- Effetto Lana LANA
finità di prelibatezze, come ceraselle, ama- (% 0864 74 671; www.effettolana.it; Via Roma 34;
h 9.30-13 e 16-20) Berretti, sciarpe, scialli di
retti e mandorlini. Sarà difficile resistere al-
le tentazioni. ogni forma e colore: se non trovate quello
che vi piace, potete sempre comprare i go-
Lo Sgabello TRATTORIA € mitoli e sferruzzare per confezionarvelo da
(% 0864 74 74 76; www.losgabelloscanno.it; Via dei soli nelle lunghe sere d’inverno. In un po-
Pescatori 45; pasti €20; h 12-15 e 19.30-22) Que- sto che per anni ha basato la propria econo-
sto locale vi accompagnerà per mano alla mia sull’allevamento delle pecore, non pote-
scoperta dei sapori locali, grazie a una cuci- va mancare un negozio così.
233
VALE IL VIAGGIO
8 Informazioni
EMERGENZE LE GOLE DEL SAGITTARIO
Carabinieri (% 0864 74 319)
Il fiume Sagittario ha eroso la roccia cal-
FARMACIE
carea scavando delle gole profondissime
Farmacia Macinelli (% 0864 74 348; Strada
che si possono percorrere a piedi. L’area,
Abrami 13; h 9-13 e 17-20 lun-sab, 11.30-13 e
19-20 dom). divenuta riserva naturale regionale nel
1997, si estende su una superficie di 450
INFORMAZIONI TURISTICHE ettari e, tra i 500 m di quota del fondoval-
Per avere informazioni, rivolgetevi allo IAT le vicino al paese di Anversa, dal quale si
(% 0864 74 317; www.parcoabruzzo.it/infopoint. accede a un sentiero ben indicato, fino ai
php; Piazza Santa Maria della Valle), dove trove- quasi 1500 m del Pizzo Marcello, presen-
rete anche l’ufficio informazioni del Parco Nazio-
Molise
on the road
Campobasso,
Isernia
il Matese
e le valli
e il Basso Molise
dell’Alto Molise p236
p264
Campobasso, il Matese
e il Basso Molise
Perché andare
Campobasso. . . . . . . . 238 Snobbato dal turismo, introvabile sugli atlanti, ignorato dalle
Ripalimosani. . . . . . . . 245 statistiche, dimenticato dagli incontri istituzionali e spopo-
lato dal destino, si è guadagnato la reputazione recente solo
Matrice. . . . . . . . . . . . . 245
per sottrazione: “il Molise non esiste” (v. lettura p283). Si è
Jelsi . . . . . . . . . . . . . . . 248 scherzato spesso sulla regione più giovane del paese (sepa-
Gambatesa . . . . . . . . . 248 rata dall’Abruzzo nel 1963), che si è trovata al centro di quiz
Sepino . . . . . . . . . . . . . 249 sulla geografia più volte di quanto non sia stata inclusa ne-
Campochiaro . . . . . . . 252 gli itinerari dei viaggiatori. In fondo si presenta priva delle
Roccamandolfi. . . . . . 252 icone ‘pop’ che rendono le (si direbbe, tutte le) altre regioni
Campitello Matese. . . 253 conosciute nel mondo ‘almeno per un motivo’. Risulterà ba-
Termoli. . . . . . . . . . . . . 253 nale ribattere che il Molise è persino bello. Anzi, in un’epoca
Guglionesi. . . . . . . . . . 259 in cui si tende a consumare i luoghi rimbalzando tra un ca-
Roccavivara. . . . . . . . . 259 polavoro e l’altro, tra un’attrazione e quella successiva, una
Civitacampomarano. . 260 regione mai sfiorata dal turismo di massa è un orizzonte ra-
Larino. . . . . . . . . . . . . . . 261 ro. Basta accettare la sfida. Allora se non conoscete il Moli-
se ritenetevi fortunati, perché è come quando si scopre di es-
sersi persi un film che è una chicca, con gli amici che dico-
no: “Vorrei essere al tuo posto”. E se Proust diceva che il ve-
Il meglio – ro viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’ave-
Panorami re nuovi occhi, in Molise riuscirete sia a cercare nuove terre
¨ Le Morge (p246) sia a scoprire nuovi occhi. Due in uno.
¨ Campitello Matese (p253)
Iniziate il vostro viaggio da Campobasso, con le sue chie-
se, i musei e gli ottimi ristoranti. Usciti dal capoluogo ci so-
¨ Civitacampomarano (p260) no i panorami da Guerre stellari delle Morge; rovine, mon-
tagne e ponti tibetani come in Indiana Jones; colline, pra-
ti e laghi artificiali che culminano in una costa dove per
Il meglio – un attimo sarete a Malibu. Salterete in auto come in Thel-
Ristoranti ma & Louise, spesso per le strade non volerà una mosca e
i borghi disabitati sembreranno le oasi incastellate di un
¨ Aciniello (p242)
deserto collinare, con le torri che si vedono da lontano ma
¨ Miseria e Nobiltà (p242) non sono miraggi: vi sentirete gli unici carovanieri nel rag-
¨ Eattico Pesce di Strada gio di chilometri. E questa è solo una metà, del Molise.
(p255)
¨ Sottovento (p255)
Quando andare
¨ Osteria sul Mare (p258)
Per la costa di Termoli ovviamente meglio la bella stagione
¨ Federico II (p258) (maggio e giugno per i festival di Ururi e dintorni), per la
¨ Ribo (p259) restante provincia ogni momento è quello giusto.
M A R E A D R IA T IC O
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Petacciato
Marina
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ABRUZZO Montenero
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Campomarino \
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Castelmauro
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Agnone di Abruzzo Roccavivara Guardalfiera
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Ururi
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Civitacampomarano
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Trivento \ Lupara
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5 Lucito \ Casacalenda
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Parco Guardiaregia
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Regionale
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Campobasso FS Museo dei Misteri MUSEO
(% 328 555 65 49, 327 595 40 28; www.misterietra
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Via vo dizioni.com; Via Trento 3; ingresso su offerta; h 16-
N ob Ca 18 su prenotazione) Gli X-Files non c’entrano:
il e Via
questo museo custodisce una collezione di
6 misteri, cioè raffigurazioni sacre sotto forma
di statue meccaniche, che possono muoversi
a
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de
ria rustica, restaurato recentemente, La Lu- in pesce con un piacevole dehors, da preno-
na nel Pozzo è un B&B gestito da personale tare per tempo in estate.
attento che non vi farà mancare nulla. Tre
le piccole stanze disponibili, tutte con sof- Il Sagittario RISTORANTE €€
fitti in legno e riscaldamento a pavimento. (%0874 698 413; Via Michelangelo Ziccardi 74; pasti
I prezzi sono davvero bassi, anche se cresco- €30; h13-15 e 20-23.30 lun e mer-sab, 13-15 dom)
no un po’ in alta stagione. L’atmosfera verace del Sagittario, storico ri-
storante a conduzione familiare, ispira i cam-
Dimora Monforte B&B € pobassani da sempre. Piatti genuini, porzio-
(% 346 361 66 76; Corso Vittorio Emanuele II 29; ni abbondanti, cibo fresco. Uno dei piatti for-
doppie €60) Il signor Antonio, che vi accoglie- ti è la tagliata, spesso servita su pietra con
rà nella sua dimora, farà di tutto per rendere il fornello per poterne gestire la cottura, ma
il vostro viaggio speciale e farvi innamora- tra antipasti e dolci sarete coccolati qualun-
re del Molise. L’ambiente è molto signorile, que cosa scegliate.
forse non il massimo per i giovani in viag-
gio, ma decisamente ben gestito. Kudetà FUSION, COCKTAIL BAR €€
(% 0874 186 55 22; Via Guglielmo Marconi 37; pasti
Il Palazzo Vecchio B&B € €30; h 12-15 e 18.30-1 lun-mer, 12-15 e 18.30-2 gio-
( % 338 186 77 29; www.beb-campobasso.busi sab) Nei vicoli del borgo medievale questo
ness.site; Via Sant’Antonio Abate 32; doppie €55- locale spicca come un baobab in un prato
60) L’atmosfera di questo ‘vecchio palazzo’ di margherite: un ristorante e cocktail bar
è quella del focolaio domestico, con arredi dai toni moderni e trendy, dagli interni scu-
rustici e pareti colorate. Belle e spaziose le ri e sofisticati. Qui potrete non solo provare
camere, per un’esperienza intima con il bor- la cucina, una fusione tra Italia e Asia che
go medievale. è un tripudio di pesce crudo e cotto in ogni
salsa, ma anche gli ottimi cocktail.
Mixage Living B&B €€
(% 393 923 34 65; www.mixageliving.it; Viale Regina Osteria Cannavina OSTERIA €€
Elena 24; doppie €90) Dal balcone della vostra (% 0874 422 207; osteriacannavina.wordpress.com;
stanza sovrasterete Piazza Bernardino Mu- Via Vittorino Cannavina 29; pasti €35-40; h 10-
senga e la sua movida. Un B&B semplice ma 23 mer-dom) Un ristorante che penetra nei
modernissimo, al terzo piano di un palazzo sotterranei del borgo medievale, e attira i
del centro, da cui potrete raggiungere como- clienti con le sue volte in pietra e un’atmo-
damente a piedi anche il borgo medievale. sfera ricercata. La cucina è locale e propo-
ne ottimi spaghetti alla chitarra con guan-
5 Pasti ciale e pecorino, stracotti e tagliate. Da pro-
oAciniello TRATTORIA €/€€
vare anche i dolci.
(% 328 558 54 84; www.ristoranteaciniello.com;
oMiseria e Nobiltà RISTORANTE €€
Via Torino 4; pasti €20-25; h 11-22.30) L’atmo-
(% 0874 942 68; Via Sant’Antonio Abate 16; pasti
sfera shabby chic non distragga dai piatti, €40; h 13-14.30 e 20-22.30) La location non è
preparati dal 1948 con passione struggen-
243
indimenticabile, ma il cibo sì, ed è quello che prirete con piacere passeggiando dal cen-
conta. La cucina non ha troppi fronzoli e va tro verso il borgo medievale. Ci troverete
dritta al punto: tradizione, qualità, gusto e negozi di artigianato e di articoli vintage,
un briciolo di innovazione. Provate un pri- oltre all’Otter Lounge Bar (www.otter-loun
mo a caso e godetevi l’esplosione di sapori; ge-bar.business.site), un baretto dove rilassar-
per il secondo tra pesce e carne non si sba- si con una bella birra e osservare il viavai
glia mai. Non dimenticatevi, poi, di dolce e della piazzetta.
ammazzacaffè locali.
Chocolat ARTIGIANATO E CIBO
stel di Sangro–Lucera sia quello che da Ce- La Chiesa di Santa Maria della Strada
lano porta a Foggia passano di qui. Da lon- (%0874 415 662; Contrada Santa Maria della Stra-
tano il borgo assomiglia a una costruzione da) spicca su una collinetta circondata da
piramidale fatta della somma di tante ca- una stradina poco distante dal centro di
se in pietra, che culminano con il campa- Matrice ed è una piccola perla romanica in
nile della Chiesa di Santa Maria Assunta mezzo alla campagna molisana. Anch’es-
(SP59, Piazza del Popolo), risalente al XIV se- sa posta nel passaggio dei tratturi, risale
colo ma restaurata con influenze barocche. al 1148 e da allora è rimasta pressoché in-
Al suo interno è custodita una delle poche tatta, con il suo edificio diviso in tre na-
copie della Sindone, il cui originale è a Tori- vate e la torre campanaria separata. Sulla
no, prodotta su commissione nel 1594. Sem- lunetta del portale più piccolo c’è un bas-
pre in piazza troverete anche il Palazzo Du- sorilievo che rappresenta l’ascesa in cielo
cale, castello dell’XI secolo trasformato in di Alessandro Magno; in quello principa-
dimora nel Cinquecento. Oggi Castello di le sono rappresentati simboli, geometrie
Ripa (% 074 647 48; www.castellodiripa.it; Piazza e animali in uno stile naïf molto potente.
del Popolo 1; €30 per persona) è una residenza Al suo interno (ma durante le nostre ricer-
privata con quattro miniappartamenti. Pro- che era chiuso) troverete un prezioso sar-
prio di fronte, tra una panchina e l’altra, ve- cofago trecentesco, in pietra: l’Arca di Be-
drete una delle croci stazionarie che incon- rardo d’Aquino.
trerete in molte città del Molise (tra le più Qualche centinaio di metri a nord della
belle, quella di Roccamandolfi, p252). È in chiesa, oltre il parcheggio, sono emersi i re-
pietra e risale al 1562; poggiata su una co- sti di una villa romana (SP140), di cui intra-
lonna con capitello ionico, porta numerose vedrete qualche muro.
iscrizioni, blasoni e bassorilievi, che ne fan-
no un oggetto ricco di simbologie religiose.
246
ABRUZZO K \
#
7 Trivento
\ Civitacampomarano
\
Lucito
o
ign
Tr
Bagnoli del #
6
\ #
4\ Sant’Angelo
Trigno SP47 Morgia \ Limosano
dei Briganti
#
\5
Pietracupa #
3\ Limosano
\
Civitanova
del Sannio
\
Duronia o
Torella ern
del Sannio \ Bif
SS647
\
Castropignano #
2\ Matrice
\
Ripalimosani
Frosolone
L
\
#
1 Oratino
\
e 00 5 miglia
10 km CAMPOBASSO
\
Itinerario in auto
u Perdere le coordinate tra le Morge
dai briganti della zona. Spesso vedrete queste
INIZIO ORATINO
grandi rocce comparire nei centri abitati; al-
FINE TRIVENTO
LUNGHEZZA 75 KM, 2 H
tre volte spunteranno tra un colle e l’altro, o fa-
ranno da sfondo o da pilastro per case e chie-
se. Vi consigliamo un itinerario molto affasci-
Le Morge sono formazioni sedimentarie che nante, che passa per gran parte dei comuni
sbucano dal terreno come dei massi, talvolta del parco. Si parte da 1Oratino, nella media
più simili a grandi formazioni lunari che a roc- valle del Biferno, a pochi chilometri da Campo-
ce terrestri. Si tratta del fondale di un mare an- basso. È inserito nella lista dei Borghi più Bel-
tichissimo ‘esploso’ in superficie a causa di li d’Italia, dunque aspettatevi un centro stori-
movimenti tellurici. In particolare tra Oratino co impeccabile, fatto di case in pietra che ruo-
e Trivento, al confine tra la provincia di Cam- tano attorno alla piazza principale. Qui potrete
pobasso e di Isernia, alcuni comuni hanno isti- visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta
tuito il Parco delle Morge Cenozoiche del (Piazza Chiesa 11), totalmente mimetizzata tra
Molise (www.parcodellemorge.it), una rete mira- le case del borgo. Oratino poggia su una rupe
ta allo sviluppo del turismo di comunità, in cui calcarea punteggiata di ruderi di torri e manie-
i viaggiatori possono immergersi nel territorno ri oggi scomparsi: la Rocca di Oratino
e apprezzarne non solo le bellezze naturali, ma (% 0874 384 18; SS41, Contrada Rocca), a 5 km
anche le specialità gastronomiche e la cultura. dal centro, è una delle più suggestive; risale al-
Quello delle Morge è un paesaggio molto parti- l’XI secolo e la riconoscerete per la pianta qua-
colare, che si estende tra il Trigno e il Biferno e drata e la vertiginosa posizione. Proseguendo
si esprime in un paesaggio spesso spettacola- oltre il Biferno si incontra 2Castropignano,
re, arido, a tratti straniante, dove l’antropizza- comune minuscolo ma dalla storia molto anti-
zione è minima. Nel Novecento le Morge, con ca. Oggi le tracce più evidenti del passato sono
le loro grotte, sono state usate come rifugio offerte dallo struggente Castello d’Evoli
247
(% 0874 503 132; Via Leone). Appare come un mulino. Il borgo più affascinante, però, è for-
castello di sabbia dopo il passaggio di un’on- se 6Bagnoli del Trigno, in provincia di Iser-
da, con le sue pareti sbeccate, ma ancora con- nia. Sorto a 600 m di altitudine, è caratteriz-
serva l’imponenza di un tempo; fu costruito zato da edifici in pietra e formazioni sedimen-
dai normanni, che sostituirono un precedente tarie inglobati gli uni nelle altre, creando un
forte romano. Durante le nostre ricerche non unicum in cui natura e cultura sono mirabil-
era visitabile, ma poco importa: qualora fos- mente intrecciate, in bilico sul calcare. Qui, il
se in restauro, potrete ammirarlo da fuori e fa- Castello Sanfelice (Via Mandriglio), in cima
re quattro passi nel prato attorno. Il castello è a una rupe, risale all’XI secolo ed è passato di
l’appendice del borgo, e lo protegge dallo spe- mano in mano fino a diventare proprietà dei
rone nel suo margine nord-orientale. Anche il feudatari Sanfelice dal 1806. Oggi è chiuso
centro storico di Castropignano merita una vi- per restauro, ma la sua mole è ancora sugge-
sita. Tra i luoghi di culto, segnaliamo la cinque- stiva. La Chiesa di San Silvestro Papa (Via
centesca Chiesa di Santa Maria delle Gra- Giuseppe Garibaldi), invece, sembra appesa
zie (Via Umberto I), dal portale rinascimenta- sullo sperone ai piedi del castello, con il suo
le composto da colonne con capitelli ionici che campanile a cipolla ricoperto di maioliche co-
sorreggono una volta in pietra. lorate. Fu innalzata eroicamente nel Trecento
È un blocco di tufo invece a sorregge- e restaurata dopo i terremoti settecenteschi.
re 3Limosano, un paese microscopico che L’ultima tappa del vostro itinerario nelle
forse conoscete come meta delle vacanze di Morge, superato il centro abitato di Selcito, è
Checco Zalone nel film Sole a catinelle. Seb- 7Trivento, raggiungibile con la SS747 in di-
bene sia stato scelto per rappresentare il sim- rezione nord. La strada che conduce al bor-
bolo del classico paese sperduto e privo di at- go è una sorta di passerella sopra i 500 m di
trazioni, resta inserito in una cornice geogra- quota, che culmina con una scalinata da cui
fica di tutto rispetto. Fatevi un giro tra le case accederete al centro storico. Trivento fu abi-
in pietra del borgo, superato il Palazzo Duca- tata dai sanniti e colonizzata dai romani, an-
le (Via Roma 29), tra la Chiesa di Santo Ste- che se non restano tracce di quel periodo.
fano (Via Umberto I) e quella di Santa Maria La Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e
Maggiore (Via Guglielmo Marconi 69), per go- Vittore (%0874 871 745; Piazza della Cattedrale;
dervi il piccolo centro abitato. Qualche chi- h7.30-13 e 16.30-19) fu costruita sopra un an-
lometro oltre Limosano, proseguendo sulla tico Tempio di Diana e ampliata nel XIII seco-
SS73, in località Pietravalle, vale la pena di fa- lo. L’aspetto odierno è tipicamente barocco,
re una capatina alla 4Morgia dei Brigan- grazie a restauri avvenuti nel 1726, ma il mo-
ti (% 0874 418 960; Contrada Pietravalle). È un tivo per visitare la cattedrale è la Cripta di
agriturismo sorto proprio di fronte a una del- San Casto, paleocristiana, che conserva an-
le Morge più spettacolari del Molise, la Morgia cora sette navate, volte a botte e colonne ro-
Pietravalle, alla quale bada la famiglia Cicca- maniche di pietra. Girate poi tra i vicoli stret-
relli, che gestisce la struttura. Seguite il sen- ti del borgo antico, tra Via Torretta e Via Ro-
tiero per avvicinarvi alla roccia: sono chiara- ma, cercate i balconi e i punti panoramici che
mente visibili le cavità scavate dall’uomo alla si affacciano sull’Abruzzo e la valle del Trigno.
sua base, usate come insediamento tempora- Se guidare e camminare vi avessero messo
neo sulla via dei tratturi o come nascondiglio. appetito, il ristorante 7cento (%0874 871 227;
Nell’agriturismo potrete prenotare un pranzo Via Piano 33; pasti €30; h8-23 gio-mar) è una
(cucina molisana DOC) e acquistare alcuni dei buona scelta. Ricavato in un opificio restau-
prodotti dell’azienda agricola interna, come rato a un centinaio di metri dalla cattedrale,
cereali, legumi, salumi e pasta fatta in casa. serve sia pizze sia piatti della tradizione mo-
Per raggiungere 5Pietracupa occor- lisana, interpretati in chiave moderna. Sot-
re una piccola deviazione sulla SP47, e ne va- to Natale potrete assaggiare anche le ceppel-
le la pena perché si tratta di un borgo mol- liate di Trivento, uno dei dolci tipici della zona:
to suggestivo. Ancora una volta il centro abi- delle mezzelune di frolla ripiene di marmella-
tato si è sviluppato attorno alla morgia, che ta di amarene. A sud del centro storico, inve-
supera in altezza il campanile della Chie- ce, in Contrada Montelungo c’è La Rosa dei
sa di Sant’Antonio Abate (Salita Campani- Venti (%0874 873 039; larosadeiventitrivento.
le). Se la visitate non perdetevi la sua chiesa com; Contrada Montelungo 4A; pasti €30; h13-
rupestre, ottenuta scavando nel calcare del- 15 e 20-23 mar-dom), una vera istituzione a Tri-
la morgia, con le sedie disposte a cerchio at- vento grazie alle magie culinarie della chef Ri-
torno a un altare ottenuto con la macina di un ta Ciccarella.
248
nel Museo di Comunità della Festa del Gra-
IN BICI SULLA BIFERNINA no (%328 952 38 34; www.mufeg.it; Contrada Con-
vento; ingresso €2; h8.30-13 e 15.30-19 mar-dom)
Da Campobasso a Termoli in bici? Si potrete vedere molte delle opere che sfilano,
può fare. Il percorso è di un’ottantina di sculture di grano (notevole la riproduzione
chilometri lungo la Statale 87 Sanni- di Piazza San Pietro), e conoscere le fasi del-
tica, storico collegamento tra il Mar Tir- la lavorazione del cereale.
reno e l’Adriatico, oggi sostituito dal più
veloce tracciato della Statale 647. Par- 5 Pasti
tendo dal capoluogo dovrete avviarvi in La Traglia RISTORANTE €€
direzione Matrice, poi proseguire sulla (%333 180 77 89; Via Roma 7; pasti €25; h10-24
Bifernina fino a Casacalenda (p262) mer-lun) È difficile trovare a Jelsi una cuci-
e Larino (p261), per poi raggiunge- na più verace di quella della signora Concet-
re Termoli. ta. Sedetevi comodi e assaggiate le fugnate-
glie, una zuppa di pomodoro, peperoni, ci-
polla, uova e salsiccia secca tipica della zo-
4 Pernottamento na; anche il baccalà della casa non scherza.
Da Mary
Campobasso, il Matese e il Basso Molise J elsi
B&B €
(% 327 888 78 56; www.bbdamary.com; SP140;
doppia €45) Ecco il posto dove staccare la Gambatesa
spina, godersi la natura, lavorare da remo- POP. 1359 / ALT. 468 M
to o semplicemente sollazzarsi in giardino Nel cuore delle campagne del Molise cen-
con un libro. Se ciò che vi serve è aria buo- trale e a pochi chilometri dal Lago di Oc-
na, atmosfera rilassata e sonni tranquilli, te- chito, Gambatesa è conosciuta ai più per
lefonate subito alla signora Maria. le sale cinquecentesche del Castello di Ca-
pua (% 0874 719 261; Via Eustachio 7; interi/ridot-
ti €3/2; h 9-13 mar-sab, 9-13 e 15-19 dom), una
Jelsi struttura possente con merlatura guelfa. Gli
POP. 1738 / ALT. 580 M affreschi che decorano le sale interne risal-
Ciò che rende Jelsi degno di una visita è gono al periodo in cui il castello, di origi-
l’architettura del centro storico, ricca di bei ne longobarda, fu restaurato dai vari pro-
palazzi storici, spesso dagli intonaci colora- prietari nel Medioevo. Gli ultimi, la fami-
ti. Per visitarlo basta farsi un giro lungo la glia dei Di Capua, lo resero la dimora nobi-
Statale 17, che ci entra dentro (diventando liare che si mostra oggi, attorno al 1550. Le
Via Roma) e lo attraversa in toto. Arrivan- sale del piano nobile conservano ancora le
do da est, troverete subito alla vostra sini- decorazioni originali, soggetti mitologici e
stra il Palazzo Valiante-Capozio (Via Valian- paesaggi di grande valore, realizzati da Re-
te 10), una residenza settecentesca fortifica- nato Decumbertino.
ta con le due torri inglobate nell’edificio. A
ridosso del Palazzo Ducale della famiglia 4 Pernottamento
Carafa, cinquecentesco ma restaurato dopo Contea Sannita B&B €
il terremoto del 1805, c’è la Cappella del- (% 333 744 61 41; www.conteasannita.it; Via Eu-
la Santissima Annunziata (% 333 173 37 18; stachio 99; doppie €50-60) Ai piedi del castel-
Largo Chiesa Madre). Entrandoci potrete go- lo, una struttura su due piani: al pian ter-
dervi alcuni frammenti di affreschi trecen- reno con due camere, bagno comune e sog-
teschi sopravvissuti al tempo (e allo stacca- giorno; al primo piano una stanza matrimo-
mento dell’intonaco) che raffigurano episo- niale. È un posto molto piacevole, in cui po-
di della vita di Cristo. In caso fosse chiusa trete anche acquistare vini biologici di una
accontentatevi del portale, che segna la da- cantina locale.
ta di costruzione della chiesa: 1363. Per ar-
rivarci, seguite le indicazioni per la Chiesa 8 Per/dal Molise centrale
di Sant’Andrea Apostolo. AUTOBUS
Da più di 200 anni, il 26 luglio a Jelsi si Con gli autobus di ATM (www.atm-molise.it)
celebra sant’Anna con la Festa del Grano, potrete arrivare da Campobasso a Ferrazzano
una sfilata di carri allegorici composti pro- (13 min) e Bagnoli del Trigno (1 h 15 min). Sa
prio intrecciando il grano. Analogamente al- ti (www.satiautobus.com) effettua corse per Jel-
la festa dei Misteri di Campobasso (p304), si (40 min) e Gambatesa (46 min). Per orari e ta-
249
riffe chilometriche consultate i rispettivi siti in- inclusa la parte campana. In particolare or-
ternet. ganizzano rafting sul Biferno (che ha origi-
ne proprio a Bojano) e canoa sul Lago del
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
Matese (in provincia di Caserta), in quello
Da Campobasso imboccate le provinciali che par-
tono dalla città in ogni direzione. Per il Parco delle
di Castel San Vincenzo (Isernia) e in quel-
Morge Cenozoiche del Molise seguite i segnali per lo di Campolattaro (Benevento). Per gli ap-
Matrice e poi proseguite lungo la SP73. Per Jelsi e passionati di arrampicata, c’è la parete del-
Gambatesa occorre prendere prima la Provincia- la Falesia Donna Mira di Bojano, con 20 vie
le 165, poi la SS17. (di difficoltà tra il 4c e il 6b). Controllate sul
sito internet le attività disponibili e, se sie-
TRENO te interessati, contattateli un paio di giorni
Da Campobasso l’unica città raggiungibile in treno prima del vostro arrivo. In programma an-
è Matrice (€1,50, 15 min). La stazione è Matrice- che trekking nel Parco del Matese e uscite
Montagano-San Giovanni in Galdo.
di birdwatching.
CicloLago del Matese BICICLETTA
.
#
Porta .
#
Tammaro SS
ú
# 87
# #
Porta # Teatro
Bojano
#
Terme
o
De im
cu
s
as
m
an
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o
M
rd
sim
# o
Macellum
#
Basilica
Foro # Impluvium
#
#
#
#
Mulino
Arco di Trionfo Fontana
di Lucius Neratus del Grifo
Priscus
Porta
Terravecchia Mausoleo di
Caius Ennius
Marsus
Porta
Benevento #
nata del teatro sono sorti, tra Settecento e no i lavori (e di cui troverete, al centro del-
Novecento, casali rustici e abitazioni colo- la piazza, un’iscrizione commemorativa in-
niche. Sebbene di piccole dimensioni, è uno cisa sulla pietra per 17 m). È piuttosto spo-
spazio molto affascinante, in cui noterete le glio, privo com’è delle tante stutture che lo
varie fasi della storia di Saepinum. Ancora affollavano un tempo. Dell’Arco di Trionfo
intatti i due splendidi tetrapili posti alla fi- di Lucius Neratus Priscus (un importante
ne dell’emiciclo della cavea: quello di de- tesoriere e consigliere dell’imperatore Tra-
stra era (ed è) l’ingresso al teatro, a pianta iano), che si innalzava nel foro, è stata ri-
quadrata, con una porta per faccia; quello costruita la struttura con il ferro, in cui so-
di sinistra è stato inglobato nelle abitazioni no stati inseriti alcuni dei blocchi originali.
successive. Godetevi le imponenti strutture Ma è la basilica ad attirare maggiormente
della cavea e delle mura, poi visitate il pic- gli sguardi e gli scatti dei turisti nel foro; a
colo Museo della Città e del Territorio (€3; pianta rettangolare, presenta un peristilio
h 9.30-18.30 mar-dom), che espone una colle- con venti colonne ioniche.
zione di reperti rinvenuti a Saepinum tra le A Decumano Massimo
stanze di un casale settecentesco.
Il Decumano Massimo di Sepino scorre tra
A Foro Porta Bojano e Porta Benevento. Partendo
L’incrocio tra cardo e decumano segna per da Porta Bojano, avrete sulla sinistra ciò che
antonomasia l’inizio del foro, centro della resta del più grande dei tre edifici terma-
vita commerciale e politica. Oggi si presen- li di Saepinum. Proseguendo sul decuma-
ta come una piazza lastricata in pietra cal- no, incontrerete sulla destra le fondamen-
carea grazie a dei magistrati che finanziaro- ta di alcuni edifici, finché riconoscerete una
252
struttura di forma esagonale: è la pianta del estesa, gestita dal WWF, in cui potrete svol-
macellum, il mercato dei generi alimenta- gere tantissime attività. Sono qui infatti le
ri. Quella che spicca al centro della vasca è famigerate Gole di Arcichiaro, un immen-
la macina di un frantoio. so canyon scavato dal torrente Quirino, e
Superato il foro, sul lato sinistro del de- numerose grotte, tra cui il Pozzo della Ne-
cumano spuntano ulteriori rovine, ciò che ve, un abisso che scende a quota -1048 m,
resta di edifici pubblici, templi e case pri- e il Cul di Bove (-913 m), entrambi visita-
vate, tra cui una casa con un impluvium e bili con un’escursione guidata. Sono molti
una con un interessante mulino ad acqua i sentieri nel parco e le escursioni organiz-
e alcune vasche. Si pensa che siano collega- zate dall’oasi (per i dettagli controllate sul
te alla presenza di un frantoio, ma anche di sito, si possono anche scaricare le mappe
strutture simili a concerie, che testimonie- di ciascun percorso per muoversi in auto-
rebbero l’importanza del tratturo e dell’eco- nomia); si tratta per lo più di anelli che si
nomia locale legata alla transumanza. Sul la- compiono in un’oretta. Tra i più suggesti-
to opposto della strada, infine, incontrerete vi il Sentiero del Cervo, tra i più faticosi il
la Fontana del Grifo, così chiamata per il Sentiero Mutria, che in nove ore vi porte-
rilievo dell’animale con le ali ripiegate che rà in cima alla vetta. Durante le vostre cam-
decora il prospetto della fontana. minate occhio alle orchidee: nel territorio
della riserva ne sono state censite almeno
40 specie diverse, tutte spontanee.
Campochiaro
POP. 625 / ALT. 750 M
Anche Campochiaro si è sviluppata lungo Roccamandolfi
il tratturo, alle falde del Matese. Vale la pe- POP. 896 / ALT. 850 M
na di visitare il borgo, ancora cinto da pos- Sebbene sia tecnicamente nella provincia
senti mura da cui spicca la torretta angio- di Isernia, Roccamandolfi si visita como-
ina, a pianta circolare. In località Civitella damente durante un itinerario nel Parco
poi, a sud del centro di Campochiaro, se- del Matese. È una cittadina dal tipico sa-
guendo le segnaletiche sulla strada che sa- pore montanaro, con un centro storico im-
le sul colle potrete raggiungere un tempio macolato, i vicoli stretti e le tante scalina-
italico sannita, identificato con il Santua- te di pietra. Una delle attrazioni principali
rio di Ercole. Ne restano solo le fondamen- è l’affascinante castello medievale, che si
ta, ma, come spesso accade, la bellezza sta raggiunge con un bel sentiero tra i boschi.
nel percorso per raggiungerlo. Proseguen- È probabilmente il castello più scenografi-
do ancora verso sud, si incontra invece la co del Molise, dunque, se voleste visitarne
Riserva Naturale Regionale Guardiare- solo uno, fareste bene a scegliere questo. Ne
gia-Campochiaro (%338 367 30 35; www.oasi restano, in verità, solo le mura perimetrali e
guardiaregiacampochiaro.it) , un’oasi molto cinque torri, ma lo spettacolo è offerto dal-
253
la natura del Massiccio del Matese, coi tet- 4 Pernottamento e pasti
ti di Roccamandolfi che creano un disegno Rifugio Jezza RIFUGIO, RISTORANTE €
color mattone e che vedrete rimpicciolirsi (% 0874 784 188; www.rifugiojezza.it; pasti €25;
man mano che salite. Superato il castello, doppie €60) Aperto tutto l’anno, il Rifugio
risparmiate il fiato per proseguire ancora Jezza è un punto di riferimento storico a
un po’ seguendo le indicazioni per la Riser- Campitello, che vi offrirà ospitalità, buona
va Naturale Torrente Callora. È qui il Ponte cucina, un bel bicchiere di vino e un’atmo-
Tibetano, sospeso a 140 m di altezza e lun-
sfera molto intima.
go 234 m. Sarà un attraversamento adrena-
linico e, se riuscirete a staccare le mani dal
corrimano, scatterete ottime foto.
8 Per/dal Matese
Tornati nel borgo, gironzolate per le stra- AUTOBUS
dine di Roccamandolfi. Degni di nota la Gli autobus di ATM (www.atm-molise.it) rag-
giungono da Campobasso Altilia (25 min), Sepi-
Chiesa di San Giacomo Maggiore (% 0865
no (35 min) e Roccamandolfi (1 h). Per Campi-
816 133; Via Roma Vico 8) e la croce staziona-
tello Matese dovrete prima passare per Bojano
ria (v. lettura p252), trecentesca, con un in- (30 min). Per orari e tariffe chilometriche consul-
solito Cristo che indossa delle braghe sot- tate i rispettivi siti internet.
to la tunica.
VICOLO
sta è corteggiata dall’alba al tramonto da (Tra Vico II Castelli e Via Nocchiere Marinucci Salva-
fotografi e bagnanti. Il Castello di Termo- tore 9) A meno che non siate di Ripatranso-
li fu costruito in pietra calcarea e arenaria ne, un comune in provincia di Ascoli Piceno
su un precedente forte normanno attorno che rivendica un simile record – e dunque
al XIII secolo, sull’onda delle fortificazioni potreste innescare un’aspra diatriba campa-
innalzate o restaurate in tutto il Meridione nilistica con i termolesi – potrete vantarvi
da Federico II di Svevia. Gli interni non so- con i vostri amici di essere passati per il vi-
no visitabili. colo più stretto d’Italia: misura infatti solo
41 cm di larghezza ed è uno degli scorci più
oCattedrale di Santa gettonati del borgo antico.
Maria della Purificazione LUOGO DI CULTO
(%0875 708 025; Piazza Duomo 1) Tra i più im- Torretta Belvedere TORRE
portanti luoghi di culto del Molise, la catte- (Via del Porto) È l’unica delle sei torri merlate
drale è un capolavoro di romanico pugliese, della cerchia muraria a essere sopravvissu-
con influenze islamiche e pisane, attribuita ta al tempo e dà il benvenuto ai visitatori a
ad Alfano da Termoli. Fu costruita nel XIII Termoli. In prossimità della torre c’è infatti
secolo sul punto più alto del borgo, dove, Porta Nuova, uno degli antichi accessi alla
come spesso accade, già esisteva una chie- città vecchia. Il suo nome è dovuto alla bel-
sa fin dal VI secolo, e si presenta in modo la terrazza da cui si gode di un panorama
semplice, con una facciata con sette arca- che sa come emozionare.
te, il portale d’accesso in quella centrale
Corso Nazionale STRADA
e una ricca decorazione scultorea. Le due
(Corso Nazionale) È la strada che collega la zo-
statue che sovrastano il portale ritraggono
na della stazione con il centro, passando per
San Basso e, probabilmente, San Sebastia-
Piazza Vittorio Veneto. È la classica via del-
no (il cui volto è perduto), mentre nella lu-
lo struscio ornata di luminarie, ricca di ne-
netta c’è un bassorilievo della Presentazio-
gozi, bar e ristoranti e tra i luoghi più traf-
ne al tempio. Tutte le lunette della faccia-
ficati fuori dalle mura di Termoli vecchia.
ta erano anticamente rivestite d’oro, tanto
che i marinai chiamavano la Cattedrale ‘il
faro di giorno’.
r Spiagge
L’interno è diviso in tre navate, e in quel- Le spiagge di Termoli sono due. Giusto a
la centrale (così come nell’abside sinistra) ovest del paese vecchio si estende la Spiag-
potrete vedere frammenti di mosaici della gia di Sant’Antonio (cartina p256; ombrel-
chiesa precedente, con simbologie anima- lone €20-30), che comincia proprio ai piedi
li composte attorno all’XI secolo. La crip- del castello. È un arenile di sabbia bianca,
ta, infine, ospita le spoglie di san Timoteo molto esteso e punteggiato di strutture ri-
e san Basso, i santi patroni della città, rin- cettive dove potrete affittare canoe e peda-
venute nel 1945. lò, ma anche giocare a beach volley, e natu-
ralmente fermarvi a pranzo. Più vi allonta-
nerete dal castello, meno vi costeranno let-
255
tini e ombrelloni (il primissimo lido pro- 4 Pernottamento
pone cifre esorbitanti, a partire da €30-60,
ma vicino al frangiflutti c’è un fazzoletto
oNonna Maria B&B, TRATTORIA €€
(% 0875 815 85; www.nonnamaria.it; Via Gugliel-
di spiaggia libera e da lì in poi i lidi costa-
mo Marconi 48; doppie €80) A poca distanza
no meno). La Spiaggia di Rio Vivo (cartina
dall’ingresso del borgo antico, ma anche
p256; ombrellone da €10) occupa invece tut-
dalla spiaggia e dalla stazione, Nonna Maria
to il litorale a sud del porto, e se non vi pe-
offre un appartamento moderno con stanze
sa rinunciare alla vista sul borgo spendere-
con ogni comfort. Al B&B è anche collegata,
te ancor meno che a Sant’Antonio. Si par-
dietro l’angolo, un’eccellente (e omonima)
cheggia molto più facilmente ed è una zo-
trattoria (Via Oberdan 14, pasti €25-30; h 12.15-
na tranquilla, frequentata dai surfisti per il
14.30 e 19.30-22.30), molto nota in paese per
vento favorevole.
i piatti di mare, davvero deliziosi.
2 Attività Dimora Marinucci HOTEL €€
Termoli Sotterranea TOUR (% 349 548 86 29; www.dimoramarinucci.it; Piaz-
(% 377 094 49 33; www.facebook.com/TermoliSot za Bisceglie 3; doppie €90-120) Un affascinan-
terranea; Palazzo Vescovile; ingresso €5; h 9-12, 18- te B&B, arredato in tinte chiare, in stile ma-
20 e 21-22.30 agosto) Un’infiltrazione di acqua rinaro ma senza ancore appese alle pareti,
po la processione di San Basso è l’assalto ot- (% 345 475 16 32; www.sottoventotermoli.it; Porto
tomano al borgo antico, avvenuto nel 1556. Turistico, Marina di San Pietro; pasti €25-30; h 8-3)
Una serie di spettacoli pirotecnici ‘infuoca- Viaggiare è collezionare esperienze: quel-
no’ la zona del Castello Svevo. la che Sottovento vi propone è un’esperien-
za culinaria di pura magia, dalla colazione
Sagra del Pesce ULTIMA DOMENICA DI AGOSTO all’ammazzacaffè, nel porto turistico di Ter-
Come celebrare al meglio la fine dell’estate? moli. Ovviamente si mangia pesce, e la fre-
Con una scorpacciata di frittura termolese schezza è garantita tutto l’anno. Nel menu,
da mangiare comodi nel piazzale del porto. oltre ai classici primi e secondi, sono molto
gettonati gli antipasti crudi e cotti (le maz-
zancolle con zenzero e passion fruit, per
esempio, meriterebbero un premio).
256
Termoli e
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Campobasso, il Matese e il Basso Molise T ermoli
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Bus di Termoli Via Cesare
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(400m)
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0,1 miglia
F Termoli
æ Da non perdere
1 Cattedrale di Santa Maria
1 della Purificazione��������������������������D2
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# Traghetti
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9 Spiaggia di Sant’Antonio���������������������B2
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11 Dimora Marinucci��������������������������������D2
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14 Borgomastro���������������������������������������C2
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Marina 17 Federico II��������������������������������������������D3
di San Pietro
18 L’Opera�������������������������������������������������B4
19 Osteria sul Mare����������������������������������C3
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Via Carlo del Cro
20 Nonna Maria����������������������������������������C3
21 Sottovento������������������������������������������� E5
22 Svevia��������������������������������������������������� D1
21 ú 23 Z’bass���������������������������������������������������C3
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24 Louis’s Pub�������������������������������������������C4
25 Microbar�����������������������������������������������B6
þ Shopping
8٠26 La Luna nel Borgo�������������������������������D3
6
Z’bass TRATTORIA €€
(% 0875 706 703; www.trattoria-zbass.business.
site; Via Oberdan 8; pasti €30-35; h 12-15 e 19-23
mar-dom) Storica trattoria termolese, che di
recente ha cambiato gestione confermando-
si tra i locali migliori della città. Pesce cotto
e crudo, grigliato o in brodo, e dall’antipa-
7
sto al dolce non avrete nulla da ridire. Inol-
tre il personale è simpatico e gentilissimo.
E F
258
Svevia RISTORANTE €€€
Duomo 10; pasti €35; h 12-15.30 e 18.30-24) Stan- stingue i piatti dell’Opera, una trattoria pu-
chi del pesce? Qui la carne è eccellente, ser- rosangue adorata dai termolesi. È il pesce
vita in carpaccio o tartare, grigliata o in pa- la sinfonia più suonata in cucina: se cerca-
della. E che dire della wagyu, il prelibatissi- te qualcosa di diverso provate la zuppa di
mo bovino giapponese? pesce, crostacei e verdure, o la razza molli-
cata alla termolese.
Da Nicolino RISTORANTE €€
(% 0875 706 804; www.ristorantenicolino.it; Via 6 Locali
Roma 13; pasti €40; h 12.30-15 e 19.30-22.45 ven- Microbar BAR, ENOTECA
mer) Da Nicolino è dove assaggerete due (% 0875 706 238; www.barenoteca.termoli.cb.it;
piatti della tradizione: il primo è il brodet- Corso Umberto I 26; h sempre aperto) Sarà pu-
to alla termolese (u’ brudette), la specialità re un micro bar, ma il dehors su Piazza Vit-
della casa (€33), un brodo di pesce nato co- torio Veneto è decisamente macro: passate-
me piatto povero, in cui si cuocevano tutti ci per un drink in mezzo ai giovani del po-
i pesci avanzati, per diventare un raffinato sto, ma anche per mettere qualcosa sotto i
brodo di pescato fresco, insaporito dai pepe- denti, a tutte le ore.
roni verdi. L’altro sono i calamari ripieni in
purgatorio, un piatto in verità paradisiaco. Louis’s Pub PUB
( % 340 903 73 45; Corso Fratelli Brigida 38;
oOsteria sul Mare OSTRICHE €€ h 18.30-24) Un irish pub purosangue, dove
(% 347 933 65 72; www.oysterfish.it; Largo Piè di passare una piacevole serata in compagnia
Castello; pasti €40; h 12.30-14.30 e 19.30-22.30) di una buona birra artigianale – ampia la
È il ristorante collegato all’Hotel Santa Lu- selezione – e di un hamburger, come si con-
cia, con il suo bel dehors quasi in riva al ma- viene nei migliori pub.
re. Qui le ostriche sono servite senza pausa,
ma il menu è molto raffinato: pinze di mare, 7 Shopping
crudité, ma anche qualche piatto di carne. La Luna nel Borgo ARTIGIANATO
oFederico II PESCE €€
(% 349 730 91 04; Via Duomo 32; h 17.30-23.30
(% 0875 854 14; www.ristorantefedericoii.it; Via mar, 10.30-13 e 17.30-23.30 mer-dom, aperto solo
Duomo 30; pasti €45; h 19.45-23 mar-dom) Un’i- in estate) Se non volete lasciare Termoli sen-
stituzione culinaria nel borgo vecchio, dove za un ricordo del posto, qui troverete mol-
lo chef serve pesce freschissimo e lo inter- te ceramiche, oltre a prodotti locali come
preta in piatti piacevoli a tutti i sensi, per olio, vino e miele.
la consistenza delle materie prime, il pro-
fumo del mare, la croccantezza dei fritti, la 8 Informazioni
bellezza delle composizioni e naturalmen- INFORMAZIONI TURISTICHE
te il gusto eccellente. InfoPoint Turistico Termoli (www.termolitu
ristica.com; Via Federico II di Svevia 61; h 18-
23.30). C’è anche un centro informazioni davanti
alla Torretta Belvedere (h 8-13 e 15-20).
259
8 Trasporti urbani
La stazione ferroviaria di Termoli è a ridosso del AL MARE A PETACCIATO
centro: se viaggiate in treno vi potrete poi muove-
re tranquillamente a piedi. Gli autobus arrivano in- Il segmento di costa molisana di Ma-
vece un po’ più a sud, nella città nuova, al Termi rina di Petacciato si estende a nord-
nal Bus di Termoli (% 0875 827 05; www.termi ovest di Termoli in direzione Abruzzo.
nalbustermoli.it). Per i traghetti che partono dal Anche qui troverete spiagge libere e del
Porto verso le Tremiti. tutto prive di antropizzazione, con pic-
cole dune di sabbia e un’acqua cristalli-
na. Per raggiungere la marina, dal cen-
Campomarino (Këmarini) tro abitato sul colle dovrete attraver-
POP. 7803 / ALT. 52 M sare una fitta pineta per qualche mi-
L’ultimo frammento di Molise prima del- nuto, poi la spiaggia sarà libera e tut-
la Puglia è Campomarino, un piccolo bor- ta per voi.
go sorto a sud della foce del Biferno, uno
dei quattro comuni di tradizione albane-
se del campobassano (è chiamata dai locali 1 Che cosa vedere
Këmarini, v. lettura p260). È una località Chiesa di Santa
dra vincitrice che il giorno successivo porterà in sfilata una croce di legno per il paese, e
per un anno intero porterà il vanto della vittoria nel cuore.
Altri paesi albanesi nel campobassano sono Campomarino (Këmarini, p259), Por-
tocannone (Portkanuni) e Montecilfone (Munxhufuni); li riconoscerete, tra una bandie-
ra albanese e un murale dedicato a Skanderberg, anche per i segnali stradali, in doppia
lingua. Ma questo splendido melting pot circum-Adriatico non finisce qui. In Molise abi-
ta anche una minoranza linguistica croata, che si è stabilita tra la valle del Biferno e quel-
la del Trigno, specialmente a Montemitro (Mundimitar), San Felice del Molise (Filič) e
Acquaviva Collecroce (Živavoda Kruč). Gli abitanti odierni sono i discendenti di coloro
che furono costretti a lasciare le loro terre dopo che la Battaglia della Piana dei Merli, del
1389, sancì la sconfitta dei cristiani e diede inizio all’avanzata ottomana nei Balcani. An-
che la loro lingua, una variante del croato, è legata a quella che si parlava 400 anni fa, tra
la Dalmazia e l’Erzegovina. Com’era quella frase sul Molise che non esiste?
in armonia con il verde circostante e con ti trovati i resti di una villa romana del III
la torre che termina con merlature. Gira- secolo d.C., da cui probabilmente sono stati
tele attorno: potrete leggerne la forma, con ricavati alcuni dei materiali di spoglio usati
le tre piccole absidi semicircolari sul retro, per innalzare il santuario.
poi tornate verso il portale e osservatene la
lunetta in bassorilievo e l’estrema sempli-
cità degli spazi, quasi del tutto privi di or- Civitacampomarano
namento, salvo qualche iscrizione romana POP. 341 / ALT. 520 M
o lapide medievale di spoglio. Dopodiché Arrivandoci in auto in una mattina d’estate,
entrate: la vista sarà immediatamente ra- è probabile che Civitacampomarano appa-
pita dal pregevole ambone, con una cas- ia come un borgo fantasma, emblema afo-
sa sorretta da capitelli corinzi su cui pog- so dello spopolamento molisano. Il Castello
giano le sculture di sei monaci (notate i lo- Angioino, che si stacca nel centro del bor-
ro sguardi beati) dentro nicchie a tutto se- go, sembra abbia esaurito ogni ragione per
sto. Sull’edicola centrale un’aquila è poggia- difendere la cittadina, ora dai vicoli spen-
ta sulla colonna: un tempo con le sue ali fa- ti eppure così accesi. È infatti il luogo do-
ceva da leggìo per le prediche. In fondo alla ve ogni anno si svolge un festival che ha re-
navata centrale, poi, una statua lignea del- so questo comune (che conta meno di 350
la Madonna di Canneto, trecentesca, guar- abitanti) famoso in tutta Italia. Civitacam-
da sorridendo (è chiamata anche la Vergi- pomarano si è infatti totalmente consacra-
ne del Sorriso) un Cristo in croce. Gli inter- ta alla street art, con intere case oramai va-
ni sono dominati dalla pietra, di cui è com- riopinte. Procuratevi una mappa del borgo
posto anche l’altare, su cui si scorgono bas- (ci sono dei dispenser sparsi per i vicoli) e
sorilievi. Nei paraggi della chiesa sono sta- fate un graffiti tour, ce n’è di ogni tipo, in-
261
clusa la celebre scritta ‘il Molise non esiste’, mo di Larino si volesse staccare dal corpo
con una riga rossa che corregge con ‘resiste’ romanico dell’edificio. Il portale stromba-
il classico sfottò molisano (v. lettura p283). to, composto da quattro ordini di archi a
sesto acuto, con i suoi grifoni e i leoni che
1 Che cosa vedere sorreggono le colonne affusolate, sembra
Castello Angioino CASTELLO mimare un dinamismo aggettante; l’ange-
(% 0874 431 352; Via Vincenzo Cuoco 2; h 10-13 lo che spunta sopra il Cristo crocifisso per
e 17-20 dom) Il classico castello delle fiabe: porgergli la corona, con accanto San Gio-
pianta quadrata, quattro torri cilindriche – vanni e la Vergine, aggiunge al movimento
due ancora in buono stato –, un ponte d’ac- una narrazione, mentre gli occhi sono con-
cesso e una struttura imponente. Fu innal- fusi dagli intarsi geometrici sempre diversi
zato per volere di Carlo d’Angiò nel Trecen- che sovrastano la lunetta, naturale prosecu-
to e ampliato nei secoli successivi. È diffi- zione delle colonne del portale. Spostando
cile entrarci: se siete interessati, è meglio verso l’alto un’ipotetica telecamera, la regia
telefonare. si concentrerebbe sul rosone e sui suoi in-
soliti 13 raggi, come condannati a una rota-
z Feste ed eventi zione perpetua in quel labirinto fatto cer-
chio dai mastri scalpellai. Era il 1319 e La-
Isernia e le valli
dell’Alto Molise
Perché andare
Isernia . . . . . . . . . . . . . 266 Anche se in un ipotetico brainstorming su Isernia la bellez-
Macchia d’Isernia. . . . . 271 za non sarebbe la prima caratteristica a emergere, il secon-
Monteroduni. . . . . . . . . 271 do capoluogo molisano resta una città unica, decisamente
non convenzionale e che perciò va visitata a prescindere.
La Valle del Volturno. . . 272
Qui la storia non ha elargito capolavori artistici e, tra inva-
Venafro. . . . . . . . . . . . . . 272
sioni barbariche e bombe, il centro storico – un unico corso
Fornelli. . . . . . . . . . . . . . 275 stretto tra due vie – nulla ha potuto contro la violenza del
Cerro al Volturno . . . . . 275 nemico. Quando tornano in patria per le feste comanda-
Castel San Vincenzo. . . 275 te, i giovani di Isernia sparsi per l’Italia affollano in massa
L’alta Valle del Trigno i bar di Piazza Celestino V, lasciando nel resto dell’anno la
e la Valle del Verrino. . . 277 città alla sua silenziosa solitudine. Il vostro viaggio nell’Al-
Pescolanciano . . . . . . . 277 to Molise sarà un itinerario piuttosto solitario, di introspe-
Carovilli . . . . . . . . . . . . . 277 zione. In alcuni pomeriggi di agosto le colline sembreran-
Vastogirardi. . . . . . . . . . 277 no montagne sciolte sotto il sole, con i borghi talvolta de-
Capracotta . . . . . . . . . 278 serti e quasi sinistri: il rumore dei vostri passi creerà un’e-
Agnone. . . . . . . . . . . . . 280 co sorda nelle piazze. Ecco però che, tra una pala eolica e
Pietrabbondante . . . . 282 l’altra, sbucheranno anche posti di grande fascino e vita-
lità, orizzonti in cui l’esistenza è legata al corso delle sta-
gioni, la natura è incontaminata e le tradizioni non hanno
mai abbandonato l’animo degli abitanti, legati intimamen-
Il meglio – te alla propria terra (tra le meno inquinate e cementifica-
Esperienze te in Italia). Lasciatevi trasportare dal versante orientale
outdoor del Molise: cavalcando nelle praterie della Valle del Trigno
verso le Mainarde, frugando il cielo con il binocolo in cer-
¨ Staffoli Horses (p281) ca di nibbi e falchi lungo il Volturno, o stregati dalle dan-
¨ Oasi delle Mainarde (p276) ze ancestrali di curiosi uomini-cervo.
¨ Cascate di Carpinone
(p278)
Quando andare
Natale, Pasqua e l’estate sono i momenti migliori per goder-
Il meglio – si Isernia e l’Alto Molise, dato che molti dei molisani emi-
Borghi e cittadine grati ritornano dai loro familiari; bar e ristoranti sono pie-
ni e c’è una discreta vitalità. La primavera è la stagione più
¨ Pesche (p278) piacevole e colorata, mentre in autunno nei borghi inizia a
¨ Fornelli (p275) fare freddo, e il silenzio ammanta ogni cosa.
¨ Frosolone (p279)
\ Roccapia ÷
Parco Nazionale Carunchio
della Majella \
ABRUZZO
Pescocostanzo \
\
Pescopennataro
Rivisondoli \
Roccaraso \
7\ Capracotta
#
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Schiavi
gr
R Agnone
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di Abruzzo
Sa
Monte Valle \
Castel (1730m)
di Sangro Civitacampomarano
Poggio \ Trivento
\
\
\ Vastogirardi Sannita
\
Barrea
\
Staffoli #
5
\
#4 \ Salcito
Villa San \
Michele Pietrabbondante Lucito
Parco Nazionale \
Rionero
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d’Abruzzo \ Carovilli Valle
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\ Sannitico
Lazio e Molise Roccasicura del Trigno Bagnoli del
Tr
÷ \ \ \
Trigno Sant’Angelo
Forlì del
\ Limosano
R Abbazia di
Sannio
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al Volturno Cerro al
\ Limosano
Meta \ Volturno Civitanova
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Castel San #
\
(2241m) 3 \ del Sannio o
del Sannio ern
Vincenzo Rocchetta Vandra \ Bif
\ a Volturno
\
Fornelli Pesche Castropignano
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Scapoli \
#
1
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Ripalimosani
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Valle Isernia #
2
\
Carpinone Frosolone
Montaquila del Volturno
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LAZIO \
Macchia
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CAMPOBASSO \
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d’Isernia Macchiagodena
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Filignano
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Monteroduni Longano Colle \
\ \ d’Anchise Ferrazzano
\
Roccamandolfi
\ Vinchiaturo
Venafro \
#
\
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\
Bojano San Giuliano
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\ Campitello del Sannio
Matese ÷
Matese \
Parco Regionale Guardiaregia
Sesto del Matese \ \
Campano \ Saepinum
Lago del
Matese Sepino \
San Gregorio \
Presenzano \
Matese
CAMPANIA
e 00 20 km
10 miglia
nia affermano sia nato proprio qui; v. let- serete sotto l’Arco di San Pietro, gotico a
ture p62 e p189), una ai moti del 1860 ogiva, parte della torre campanaria trecen-
contro i garibaldini e una al merletto a tom- tesca della cattedrale (poi restaurata negli
bolo, storica tradizione isernina. anni). Agli angoli dell’arco vedrete quattro
belle statue romane di spoglio: due figure
Cattedrale di San Pietro femminili e due uomini togati che sembra
Apostolo LUOGO DI CULTO
provengano dall’antico foro romano.
(% 0865 508 48; www.cattedraleisernia.org; Piazza
Andrea d’Isernia; h 9-11 e 17-19) Il luogo di cul- Tempio della Colonia
to più importante di Isernia è la cattedrale, Latina di Aesernia SITO ARCHEOLOGICO
sorta dove in epoca romana era stato innal- (Piazza Andrea d’Isernia; h 10-13 e 16-18) F Da
zato il tempio della Triade Capitolina (Gio- un ingresso sul fianco della cattedrale potre-
ve, Giunone e Minerva), costruito a sua vol- te scendere nell’ambiente ipogeo, dove so-
ta su un tempio italico del III secolo a.C. (e no state trovate le fondamenta del tempio
di cui si intravede, sul lato dell’edificio, una minore, uno dei tre templi romani costruiti
parte di podio, con due lastre di travertino nel foro (v. lettura p267). In particolare si
disposte a cuscino). L’aspetto odierno si de- sono conservati parti di intonaco con deco-
ve a restauri altomedievali, con una facciata razioni pittoriche, frammenti di capitelli in
in stile greco-bizantino. Nella cappella del calcare e della pavimentazione originale –
Santissimo Sacramento, sulla pala dell’alta- un lastricato di blocchi di pietra. La presen-
re, spicca la Virgo Lucis, una preziosa ico- za di sarcofagi e sepolture altomedievali è
na bizantina del XV secolo. Se arrivate alla l’ennesima prova della grande stratificazio-
cattedrale da sud lungo Corso Marcelli, pas- ne urbana del centro di Isernia.
268
Isernia e
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0 200 m
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Isernia
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1 Museo Nazionale del di Aesernia������������������������������������������ B4
Paleolitico����������������������fuori cartina D2
ÿ Pernottamento
æ Che cosa vedere 12 Antica Dimora Isernia���������������������������� B5
13 Dal��������������������������������������������������������� A6
2 Cattedrale di San Pietro Apostolo��������� B4
14 Residenze Portacastello������������������������ A5
3 Chiesa di San Francesco������������������������ B5
4 Chiesa di Santa Chiara��������������������������� B3 ú Pasti
5 Ex Convento di Santa Maria
15 Antiche Mura������������������������������������������ C2
delle Monache������������������������������������ A6
16 Existo������������������������������������������������������� B3
6 Fontana Fraterna������������������������������������ C3
17 Osteria Paradiso������������������������������������� B3
7 Museo Civico della Memoria
e della Storia�������������������������������������� C3 18 Retrogusto���������������������������������������������� C2
8 Piazza Celestino V���������������������������������� C3
û Locali
9 Santuario dei Santi Cosma
e Damiano������������������������������������������ B7 19 Barriquebar�������������������������������������������� B3
10 Spazio Arte Petrecca����������������������������� B5 20 Umami���������������������������������������������������� C3
in opus spicatum, ossia composto unendo i (Via San Cosmo) Per raggiungerlo si è da sem-
mattoni a lisca di pesce. pre percorsa la mulattiera che esce dal cen-
tro storico a sud-est, verso un’ansa del Car-
Spazio Arte Petrecca SPAZIO ESPOSITIVO pino – e dovrete farlo anche voi (ci si met-
(% 345 506 80 36; www.artepetrecca.org; Corso te un attimo). Il Santuario di Cosma e Da-
Marcelli 180) L’arte contemporanea e gli arti- miano si erge fiero su un colle fuori dalla
sti emergenti hanno la loro vetrina a Iser- città, riconoscibile grazie alla sua cupola
nia: da un’idea di Gennaro Petrecca, avvo- che spunta dal verde. Nell’antichità al suo
cato e gallerista, è nato questo spazio ospi- posto sorgeva un tempio dedicato forse al
tato in un bel palazzo del centro storico lun- culto pagano di Priapo, il protettore della
go Corso Marcelli. Si organizzano anche pre- virilità. A confermarlo, una tradizione che
sentazioni di libri, concerti ed eventi didat- si è perpetuata fino al Settecento: dal 26
tici e culturali. Controllate il palinsesto sul al 28 settembre i fedeli erano soliti porta-
sito internet. re in processione fino alla chiesa dei ceri
270
a forma di genitali come ex voto, per com- la sua avarizia. Chiesto al figlio un aiutino
battere l’infertilità e propiziare nuove gra- per essere trasferita in paradiso, si appel-
vidanze. Proseguendo in questa interpre- lò al suo unico episodio di gentilezza in vi-
tazione, anche la lanterna allungata in ci- ta: l’aver donato a una donna affamata una
ma alla cupola sarebbe un simbolo fallico. cipolla cotta che le era caduta in un fiume
Il santuario attuale è cinquecentesco e al mentre la sciacquava. Quel gesto le bastò
suo interno sfoggia una cupola magnifica- per convincere Gesù a concederle il favori-
mente affrescata nel Seicento, con scene tismo, che lei però sprecò proprio per ava-
della vita di Cosma e Damiano (due fratel- rizia: appesa a una treccia di cipolle per il
li medici martirizzati durante il regno di trasferimento in paradiso, fu assediata dal-
Diocleziano). le anime dei dannati che volevano un pas-
saggio, ma lei, scacciandoli per salvarsi da
oMuseo Nazionale sola, ruppe la treccia, tornando inesorabil-
del Paleolitico MUSEO mente all’inferno. Severo, ma giusto.
(% 0865 290 687; Località La Pineta; interi/ridot-
ti €4/2; h 8.15-19.15 mar-dom) Il fatto che una
delle zone meno popolate d’Italia fosse abi-
4 Pernottamento
Antica Dimora Isernia B&B €
tata tra i 700 e i 500.000 anni fa suona co-
(% 351 661 83 17; www.anticadimoraisernia.com;
me una beffa, eppure i reperti rinvenuti nel
Corso Marcelli 191; doppie €60-70) Un cambio
1978 appena fuori dal centro di Isernia so-
no tra le testimonianze più importanti al di tono netto rispetto al Dalì: qui l’atmo-
mondo di quell’epoca, a cui si è aggiunto il sfera è meno giovanile e più elegante, con
minuscolo dente da latte di un bambino di stanze ammobiliate in stile antico. Nel cuo-
re del centro storico, paga un po’ la posizio-
Isernia e le valli dell’Alto Molise I sernia
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA
Da Isernia si diramano cinque grandi strade, cia- gio comodissimo), e da lì potrete poi salire
scuna delle quali serve a raggiungere una zona verso il castello.
dell’isernino: la Statale 85 per Venafro, la SS627
per la Valle del Volturno, la SS650 per l’alta Valle Concattedrale di Santa
del Trigno e infine la SS17, che vi condurrà verso Maria Assunta LUOGO DI CULTO
il Matese. Occhio ai tanti autovelox, più o meno (% 0865 508 49; Via Duomo) Date un’occhiata
nascosti. alla facciata: riconoscerete pietre diverse
dalle altre, prese dal teatro romano di Vena-
TRENO fro, poco distante. La cattedrale risale infat-
Da Isernia il collegamento più comodo è Venafro ti al V secolo e ha inglobato un precedente
(€2,10, 30 min). tempio pagano – cercate decorazioni e bas-
sorilievi antichi disposti in ordine casuale.
Quanto all’edificio, è tornato al suo aspet-
LA VALLE to romanico-gotico negli anni ’70, quando
DEL VOLTURNO è stato liberato dagli appesantimenti baroc-
chi. Tra i cinque portali dell’edificio, quello
Superata Monteroduni si arriva a Venafro, a destra del principale è una Porta Santa
la ‘porta del Molise’, e da lì, proseguendo (v. anche p57, p95 e p97).
verso nord seguendo il fiume, sarete nella
Valle del Volturno, un territorio verdissimo Chiesa della Santissima
e dalle antiche tradizioni, che sfuma nel- Annunziata LUOGO DI CULTO
le Mainarde (p276) e nel Parco Naziona- (Via de Utris) Sono molte le chiese di Vena-
le d’Abruzzo, Lazio e Molise (p215). Rino- fro (in analogia con L’Aquila, è chiamata
mata per l’eccellente olio d’oliva, questa zo- la ‘città delle 33 chiese’), ma questa le su-
na offre ai viaggiatori non solo piacevoli so- pera tutte. E non è solo un fatto di altezza:
ste enogastronomiche, ma anche panorami vero è che il suo campanile troneggia sul
evocativi, tantissima natura e un comples- paese, terminando con una cupola che ri-
so monastico conosciuto in tutta la regione. corda quelle della Campania (fino all’863
Venafro è stata in provincia di Caserta).
La chiesa fu innalzata nel Trecento, e an-
Venafro che in questo caso si è fatto grande uso di
POP. 11.209 / ALT. 222 M materiale romano di spoglio. A differen-
Nell’antichità l’olio prodotto a Venafrum za della concattedrale, oggi appare baroc-
era una sorta di brand conosciuto in tutte chissima: entrate nell’atrio e sollevate gli
le province dell’impero romano e celebra- occhi al ciclo di affreschi. Sparse nella na-
273
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Venafro
æ Da non perdere 7 Palazzina Liberty������������������������������������ B3
1 Castello Pandone e 8 Teatro Romano��������������������������������������� A2
Museo Nazionale del Molise��������������C1 9 Torre Caracciolo������������������������������������� C2
vata, anche varie tele realizzate tra Seicen- saceo e un sontuoso portale decorato con la
to e Settecento. statua della Madonna Immacolata. All’inter-
no ci sono interessanti altari di marmo po-
Cattedrale licromo e tracce di edifici precedenti, visi-
di San Francesco LUOGO DI CULTO
bili da una lastra di vetro.
(Piazza Merola Nicola Maria) La cattedrale de-
dicata a San Francesco è settecentesca e si
presenta con una facciata dall’intonaco ro-
274
rilievo e rappresentano un vero e proprio (Corso Lucenteforte) Costruito con una tor-
campionario equestre: 26 cavalli dipinti – re che svetta sul laghetto, è uno degli edi-
l’intera scuderia del proprietario –, ciascu- fici più curiosi di Venafro, tratto dall’anti-
no con una didascalia che ne riporta alcu- co Mulino della Corte dall’ingegnere Gio-
ne peculiarità. acchino Luigi Mellucci, un maestro del li-
Al secondo piano del castello c’è anche il berty napoletano. L’edificio fu trasformato
Museo Nazionale del Molise, una raccolta poi in centrale elettrica e successivamente
d’arte prodotta tra Medioevo e Settecento in un cinema. Oggi è un centro polifunzio-
proveniente da chiese e collezioni locali. Si nale che arricchisce il panorama cittadino.
parte dalle pitture del VII secolo per arri-
vare agli acquerelli novecenteschi, passan- Teatro Romano SITO ARCHEOLOGICO
do per sculture e gioielli. (Via Mura Ciclopiche 7) Non stupisce che del
teatro romano sia rimasto ben poco, avendo
Museo Archeologico MUSEO i venafrani usato gran parte delle sue pietre
(% 0865 900 742 48; Strada Garibaldi 10; biglietti per contribuire alla costruzione delle tante
€2; h 8.15-13.45 mar-dom) Il monastero secen- chiese del paese. La sua scena era imponen-
tesco di Santa Chiara ospita una collezione te: circa 60 m, con una cavea capace di ac-
275
cogliere 3500 persone; la sua posizione, a
ridosso di un colle, lo avvicina più ai teatri Fornelli
di origine greca. Lo potrete tranquillamen- POP. 1836 / ALT. 530 M
te vedere da fuori, dal cancello. Orgoglioso di essere nella lista dei Borghi
più Belli d’Italia, Fornelli è un paese di chia-
Anfiteatro Romano SITO ARCHEOLOGICO
ro stampo medievale. La sua caratteristi-
(Via delle Milizie) Peccato che l’intera area ne-
ca è il nucleo urbano circolare, ancora cin-
cessiti di una risistematina, perché l’anfitea
to da mura normanne molto ben conserva-
tro romano di Venafro, nella parte moder-
te, scandite da cinque torri di vedetta (sulle
na della città, è diventato con il tempo un
otto presenti originariamente) e penetrabili
complesso rustico che segue l’antica ellisse
attraverso quattro porte (Porta Muraverde,
della platea, di diametro di 110 m per 85.
Porta Castello, Portanova e Porta Carmigna-
È chiamato Verlascio, volgarizzazione del
no). Vale la pena di fare un giro in paese, per
termine tardoantico perielasium che ricor-
quattro passi nei camminamenti di ronda e
da il nome di un altro anfiteatro, lucchese,
per godersi il panorama sul Volturno e sul-
il Perlascio (dal greco perielasis, girare at-
le Mainarde. Accedendo al borgo c’è il Pa-
torno). Fino a qualche anno fa la struttura
lazzo Baronale (Piazza Umberto I), discenden-
era una stalla, recentemente è in program-
te del castello normanno di Fornelli, men-
ma un piano di restauro.
tre nel punto più alto la Chiesa Madre di
4 Pernottamento San Michele Arcangelo (Via San Pietro Marti-
re 28), settecentesca, con il suo bel campa-
Dimora del Prete B&B €€ nile del 1738.
(%0865 900 159; www.dimoradelprete.com; Via
veniteci anche solo per un drink. Questo paesino dell’alta valle è conosciuto
principalmente per l’Abbazia di San Vincen-
8 Informazioni zo al Volturno, un importantissimo centro
religioso che ha influenzato tutta la zona,
INFORMAZIONI TURISTICHE ma ci troverete anche un bel laghetto arti-
Pro Loco Venafro (% 327 564 87 32; www. ficiale e l’accesso ai monti delle Mainarde.
prolocovenafro.it: Corso Lucenteforte, Palazzina
Liberty) 1 Che cosa vedere
oAbbazia di San Vincenzo
al Volturno LUOGO DI CULTO
(%0865 955 246; www.abbaziasanvincenzo.org;
SS158 Rocchetta Alta; interi/ridotti €5/2; h8.30-
276
14 mar-sab, 10-16 dom, visita cripta su prenotazio- in opus sectile (una tecnica di costruzione
ne 10 e 12 mar-sab, 10, 12 e 15 dom) Una premes- che prevedeva l’utilizzo di marmi per crea-
sa fondamentale: il complesso dell’abbazia re motivi regolari).
abbraccia due zone. Quella alla sinistra del
A Basilica di San Vincenzo Minore
Volturno comprende le basiliche antiche,
La Cripta di Epifanio, costruita dall’abate
San Vincenzo Maggiore e Minore, di origi-
Epifanio tra l’824 e l’842, è miracolosamen-
ni longobarde, che si presentano come un
te scampata a secoli di distruzione e il rega-
grande scavo archeologico, in cui passere-
lo che ha fatto all’umanità è una delle più
te per antichi refettori, loggiati e cappel-
importanti testimonianze dell’arte altome-
le, e dove potrete scendere nella cripta af-
dievale in Europa (gli affreschi risalgono al
frescata. Dall’altro lato del fiume, invece,
IX secolo). Attraverso una piccola porta si
sorge il complesso duecentesco, composto
scende in un mondo cupo fatto risplende-
dall’Abbazia Nuova e dal convento moder-
re dal ciclo di affreschi. Sono un po’ sbiaditi
no ancora oggi in funzione. A connettere
ma ancora eloquenti, e rappresentano scene
le due aree il Ponte della Zingara, un pon-
bibliche e vite di martiri e santi. Notate an-
te di pietra a unica arcata risalente al Sei-
che la Mano dell’Eterno Padre, dipinta sul-
cento che sostituì quello medievale, abbat-
la volta, e la Madonna Regina sull’abside:
tuto nell’881.
incanteranno anche il viaggiatore più laico.
Come accaduto per l’Abbazia di San Cle-
mente a Casauria (in provincia di Pescara, A Basilica di San Vincenzo Maggiore
p116), sono i diari dei monaci medieva- Più defilato sulla sinistra, San Vincenzo
li a raccontarci le vicende dell’abbazia; in Maior, l’edificio più grande di tutti (supe-
questo caso il Chronicon Vulturnense, scrit- ra i 50 m di profondità), fu innalzato nella
Isernia e le valli dell’Alto Molise Castel San V incen zo
to nel XII secolo dal monaco Giovanni, ci metà dell’VIII secolo. Ne restano però solo
narra una storia lunghissima, che comincia le mura perimetrali, oltre all’area absidale
nel 703 d.C., con la costruzione di un’abba- dove è sopravvissuto l’altare. Sotto le nava-
zia con oratorio e di un cimitero sulla riva te laterali c’è la cripta, che custodiva le reli-
sinistra del Volturno. Alla fine dell’VIII se- quie di San Vincenzo; curiosate tra le pare-
colo era già diventato uno dei più influenti ti in muratura e i pavimenti in opus sectile,
centri benedettini del tempo. In epoca caro- scorgerete alcuni brani di affreschi affasci-
lingia l’abbazia fu ingrandita fino a diventa- nanti, anche se non comparabili alla mera-
re una città monastica. Con gli anni il com- viglia di cui avete appena fatto esperienza
plesso fu conteso tra franchi e longobardi, nella basilica Minor.
per poi essere colpito da un terremoto e dai
saccheggi dei saraceni. Ma era già un cen- oOasi delle Mainarde PARCO NATURALE
Pescolanciano Vastogirardi
POP. 829 / ALT. 806 M POP. 662 / ALT. 1200 M
Se ‘pesco’ sta per sperone roccioso, si intui Vastogirardi è un girotondo di pietra che
sce facilmente dove troveremo Pescolan- danza attorno a un castello angioino sor-
ciano: proprio lì, appoggiato sulla roccia. to nel 1200 in cima al colle, con la sua cor-
È anche sovrastato da un castello di origini te fortificata sviluppatasi poi in seguito, che
antichissime, il Castello d’Alessandro (Via oggi non appare tanto diversa da com’era nel
Guglielmo Marconi). Si pensa sia sorto nel VI Medioevo. Le antiche mura sono state in-
secolo, trasformato poi in fortezza dai nor- globate nei palazzi, da cui oggi ancora sbu-
manni e in dimora residenziale dai signori cano le torri cilindriche che ne accrescono
che lo possedettero nel Medioevo. La città il fascino scenografico. Di certo la quiete è
è famosa per la ceramica, grazie a una fab- incantevole, e rende il panorama sui mon-
brica inaugurata già nel Settecento dal du- ti che attorniano il paese davvero rilassante
ca Pasquale d’Alessandro. alla vista. La restante parte del paese scen-
de verso valle; poco a nord del centro abi-
tato, in direzione Sant’Angelo, potrete rag-
Carovilli giungere ciò che resta di un tempietto san-
POP. 1286 / ALT. 860 M nitico del II secolo a.C.
Carovilli è una sosta dedicata ai palati fini, Nel territorio di Vastogirardi si estende
specie quelli sensibili al tartufo, e non un anche la Riserva Naturale di Montedimez-
tartufo qualsiasi, ma quello bianco, e di qua- zo (% 0865 940 134; www.riserva-naturale-statale
lità da intenditori. Sono definiti ‘diamanti -montedimezzo.business.site; Strada Provinciale
vegetali’ (basta leggerne il prezzo per capi- Carovillense; h 9-17), una riserva MAB (Man
re il perché), ma se amate il genere sarete and the Biosphere) in cui i più piccoli po-
nel posto giusto al momento giusto. Volete tranno osservare moltissimi animali (dai
provarli? Fiondatevi da Profumo di Bosco cervi ai mufloni, passando per nibbi e alloc-
dell’Alto Molise (% 0865 838 457; www.facebook chi) camminando lungo i sentieri che pene-
278
trano nel verde. Fino a qualche anno fa, nei
boschi della riserva troneggiava il Re Fajo-
Itinerario in auto
ne, un faggio monumentale che, dopo una
gloriosa vita lunga più di 300 anni (era tra u Verso Frosolone
i più grandi d’Italia), è stato abbattuto da
un’ondata di maltempo nel 2017. INIZIO ISERNIA
FINE FROSOLONE
LUNGHEZZA 43.7 KM, 1 H
Capracotta
POP. 833 / ALT. 1421 M
Basta uscire di poco da Isernia per adden-
Nel 2015 il Molise è finito incredibilmen- trarsi verso l’alta Valle del Trigno in dire-
te sotto i riflettori di tutto il mondo – come zione Frosolone, un territorio molto vici-
per riscuotere un credito di fama – grazie no a quello delle Morge, che, volendo, po-
alle stupefacenti condizioni meteo di Capra- trete raggiungere proseguendo verso Ba-
cotta, che hanno fatto sì che in paese si re- gnoli del Trigno (p247). Da Isernia, im-
gistrasse la più grande nevicata che la sto- boccando la Statale 650, vedrete subito
ria dell’uomo abbia mai misurato: ben 256 sulla sinistra un paesino che potrebbe di-
cm di neve, in una notte. Una di quelle co- strarvi dalla guida per la sua posizione: è
se da Guinness dei Primati (lo dimostrano 1Pesche. Diversamente dal solito, non
non solo l’iscrizione al record, ma anche le sorge in cima a un monte, ma si è svilup-
tacche dipinte su un palazzo a imperitura pato su tutto il suo fianco fin dall’anno Mil-
memoria) e con buona pace di Silver Lake, le – in questo caso sul Monte San Marco.
la cittadina statunitense che deteneva il me- Le case in pietra chiara formano un tutt’u-
Isernia e le valli dell’Alto Molise Capracotta
desimo titolo da quasi 100 anni (nel 1921 in no, come in un presepe. Pesche ha un cen-
Colorado ne caddero 193 cm). Non è stata tro storico interessante, con le classiche
certo una doccia fredda per gli abitanti di vie strette e saliscendi. Se seguite il cam-
Capracotta, non proprio un posto dal clima panile più alto, arriverete al principale luo-
mite e dalle precipitazioni minime: non a go di culto, la Parrocchia di San Michele
caso è uno dei due centri sciistici della re- Arcangelo (Piazza degli Eroi), cinquecente-
gione (l’altro è Campitello Matese, p253). sca. In cima al borgo si intravedono inve-
Dunque valgono le solite regole: in alta sta- ce i ruderi del Castello (Via Torre). Un po’
gione prenotate gli alberghi per tempo e go- fuori dal centro storico, ma facilmente rag-
detevi l’aria buona di montagna. giungibile in macchina, anche il santuario
Il borgo, tra i più visitati in Molise, è mol- di Santa Maria del Bagno (Via Santa Ma-
to vivace in ogni stagione; partite da Corso ria del Bagno), costruito nel Quattrocento
Sant’Antonio verso la Chiesa Madre e go- su una sorgente sulfurea, oggi scomparsa.
detevi l’atmosfera d’alta quota. Deviando poi sulla Statale 17, potreste fare
una tappa molto piacevole a 2Carpino-
1 Che cosa vedere ne, un borgo circondato dai boschi. Qui in-
fatti, a due passi dal paese, si aprono due
Chiesa Madre di Santa
meravigliose cascate, con una pozza d’ac-
Maria Assunta in Cielo LUOGO DI CULTO
qua (gelida) in cui potrete tranquillamente
(% 0865 949 210; Via Carfagna 82) La chiesa
bagnarvi. Sono state rese agibili dai giovani
simbolo di Capracotta svetta sulla parte al-
di Molise in Action (www.moliseinaction.it)
ta del borgo e risale al 1725, come si nota dai
e negli ultimi anni stanno davvero riscuo-
tratti della facciata, barocchi. Il campanile
tendo successo.
in pietra è a base quadrata e si stacca sulla
Per un cambio di tono ma non di vibra-
Valle del Sangro; dal sagrato infatti c’è un
zioni, seguendo la segnaletica per Castel-
bellissimo panorama, motivo in più per cui
petroso vi consigliamo una piccola sosta
vale la pena di raggiungere la chiesa. All’in-
al 3Santuario della Madonna Addo-
terno è affrescata da artisti capracottesi vis-
lorata (Via Santuario, Castelpetroso; h 6.30-
suti tra Sei- e Settecento, ma è molto me-
20). Sarà senza dubbio piacevole accostar-
no solenne di quanto non dimostri da fuori.
si per vederlo da vicino: non è, come sem-
Giardino della Flora brerebbe, una cattedrale gotica, ma un edi-
Appenninica GIARDINO ficio costruito nel 1975 in stile, la cui pre-
(% 349 610 74 87; www.giardinocapracotta.unimol. senza si deve a una presunta apparizione
it; SP84; h su prenotazione 9-13 lun-ven, 9-12.30 della Vergine, avvenuta qui nell’Ottocen-
279
\
Civitanova
del Sannio
\ Vandra
\
Sessano
del Molise Lago di
Civitanova
Pesche #
1
K
#
5 Frosolone
\
Isernia \ 2 Carpinone
#
L SS17
SS618
\ Macchia \ #
4
d’Isernia Castelpetroso Macchiagodena
Santuario della #
3
Madonna
Addolorata
\ Monteroduni \ Longano
÷ Parco Regionale
del Matese \ Roccamandolfi
CAMPANIA e 00 5 miglia
10 km
to. La chiesa ha torri a cuspide triangolare e ke, è il momento di usarla per andare a zonzo
una grande cupola ottagonale, affiancata dal- nelle stradine che partono dal paese. A Froso-
la torre campanaria. Non è una chiesa di par- lone meritano una menzione la Parrocchia
ticolare valore artistico, ma è un luogo molto di Santa Maria Assunta (Corso Giuseppe
caro ai molisani; inoltre il suo stile, che si di- Garibaldi 6), dalla facciata barocca e con de-
scosta così tanto da ciò che siete abituati a gli interessanti affreschi all’interno, e la Chie-
vedere, ne fa una destinazione tanto curiosa sa di Santa Maria delle Grazie (Via Alighie-
quanto interessante. ri), con annesso Convento dei Cappuccini.
Tornati sulla strada maestra, la Stata- Entrambi risalgono al XVI secolo; nella chie-
le 17, superate Castelpetroso per raggiunge- sa vedrete un bell’altare ligneo ricco di dipin-
re 4Macchiagodena. Qui torniamo ai clas- ti. Camminando per le vie del centro note-
sici molisani: è un borgo medievale sovrasta- rete una croce stazionaria (Piazza San Pie-
to da un castello piuttosto possente, inca- tro; v. lettura p252) del 1660 e le prospetti-
strato sullo sperone assieme alle sue due tor- ve inscenate dai palazzi che seguono il cor-
ri angolari. Se vi interessa soggiornare in zo- so del monte. In paese ha anche sede un’im-
na, c’è il B&B L’Antica Dimora (% 371 488 99 portante tradizione di coltelleria artigianale e,
34; www.anticadimoramolise.com; Via Francesco se siete interessati, troverete qualche bottega
Jovine 2; doppie €45), un sontuoso B&B dove nel centro storico: Rocco Petrunti (% 0874
starete davvero in mezzo alla natura. L’ultima 890660; www.roccopetrunti.com; Via Giovan-
tappa dell’itinerario è 5Frosolone. E dopo ni Antonio Calozza 13; h 9.30-20) è uno dei più
un borgo conturbante, un tuffo, un santuario conosciuti. Al Museo dei Ferri Taglienti
e un castello, al mosaico dell’alta Valle del Tri- (% 0874 890 435; Via Selva; h chiuso durante le
gno manca solo un po’ di attività fisica: le pa- ricerche) invece si ripercorre la storia dell’ar-
reti rocciose calcaree della Morgia Quadra, te dei coltellai. Coronate la giornata con un
una falesia meta preferita degli appassionati pranzo alla Taverna (% 388 569 70 55; Via del
di free climbing di tutta la zona (che però du- Risorgimento 10; pasti €25; h 7-24), un bar-trat-
rante le nostre ricerche era stata tempora- toria che cucina un fantastico baccalà con
neamente chiusa). Se avete una mountain bi- peperoni e friarielli.
280
e 14-17 sab e dom) Un prezioso orto botani- te Santa Lucia, che serve prodotti locali e
co naturale gestito dall’Università del Mo- piatti di montagna.
lise, dove potrete prendere una boccata d’a-
ria in estate, circondati da 513 specie bota- BiancaNeve B&B €€
niche più o meno rare: officinali, palustri (% 0865 943 120; www.biancaneve.info; Via Papa
o prative che siano, rendono il giardino un Giovanni Paolo II; singole/doppie €50/75) Tutto
luogo speciale. perfetto: stanze pulite, un panorama che la-
scia a bocca aperta, gentilezza diffusa e po-
2 Attività sizione strategica nel centro di Capracotta.
La notte, poi, se uscite in giardino, assiste-
ATTIVITÀ ESTIVE
Escursionismo
rete a una pioggia di stelle.
Attorno a Capracotta potrete perdervi tra i
sentieri in mountain bike o dedicarvi all’e-
5 Pasti
scursionismo uscendo dal paese pratica- L’Elfo RISTORANTE €€
mente in ogni direzione, compiendo un (% 0865 949 131; www.ristorantelelfo.it; Via Cam-
anello e immaginando un’ipotetica transu- panelli; pasti €35-40; h 12.45-15 e 19.45-23 mar-
manza. Un classico sono le Cascate del Ver- dom) Se fuori nevica c’è un bel camino nella
rino, a sud-est del centro storico, o il sen- sala, se invece è primavera potrete godere
tiero che dal paese porta a Prato Gentile e del dehors; tutto l’anno, comunque, sarete
alla pista di sci di fondo (in inverno meglio accolti con simpatia. Tra i piatti intramon-
avere le ciaspole). Passerete per il Sentie- tabili, i tagliolini al tartufo e le diverse va-
ro degli Stupori, con molte sculture nella riazioni a tema carne e arrosticini.
roccia. Fate un giro alla Pro Loco Capracot-
Isernia e le valli dell’Alto Molise Agnone
ATTIVITÀ INVERNALI
Sci di discesa e fondo Agnone
Il Comprensorio Sciistico di Capracotta POP. 4901 / ALT. 830 M
(www.capracotta.com, www.pratogentile.net; ski- La tradizione della metallurgia ad Agnone
pass adulti/adolescenti €18/16; h 9.30-19) sorge rimbomba da mille anni tramandandosi di
alle pendici del Monte Capraro tra i 1380 e padre in figlio: è infatti la sede di una delle
i 1630 m e comprende due impianti di ri- fonderie più importanti al mondo, celeber-
salita e piste di ogni difficoltà (poche, ma rima per le sue campane, orgoglio molisa-
buone), circondate da boschi di faggio, abe- no conosciuto nei quattro angoli della cri-
te e acero. Vicino agli impianti troverete le stianità – ma già in epoca sannitica qui si
classiche scuole di sci e i negozi per l’affit- fondevano le statue per decorare templi e
to dell’attrezzatura. A Prato Gentile gli ap- forgiare armature. Ma anche tralasciando
passionati di sci di fondo avranno a dispo- i gong delle campane, nel centro storico di
sizione un anello di 15 km di tracciato e la Agnone risuona un’eco antica, con i vicoli
pista intitolata a Mario di Nucci, il campio- della città vecchia e del quartiere venezia-
ne capracottese orgoglio dei locali. no che aprono su chiese romaniche, salgo-
no sul pendio e proiettano lo sguardo sui
4 Pernottamento monti e sulle valli dell’isernino. Partite da
Hotel Monte Campo HOTEL € Corso Garibaldi e percorretelo tutto fino in
(% 0865 945 374; www.hotelmontecampo.com; fondo, passerete per vecchie botteghe e lo-
Contrada Santa Lucia; doppie €60, pasti €35) È cali alla moda.
il classico albergo di montagna, vicino al
Giardino della Flora Appenninica e in po- 1 Che cosa vedere
sizione immacolata, immersa in uno scena- Solo nel centro storico spunteranno una de-
rio spettacolare. Potrete sia farci base per le cina di chiese, che risalgono tutte all’XI se-
vostre scorribande in montagna sia passar- colo circa e fanno di Agnone una sorta di
ci per un pranzo: all’interno c’è il Ristoran- museo a cielo aperto, definito da alcuni ‘l’A-
281
tene del Sannio’. Non tutte le strutture sa- infatti si stacca fiero per 30 m accanto alla
ranno aperte ma se trovaste le porte spalan- Chiesa di Sant’Antonio Abate. La chiesa ha
cate non esitate a curiosare, spesso le nava- pianta a croce latina e una facciata sempli-
te regalano sorprese artistiche e occasioni ce; tutt’altro tono all’interno, a navata uni-
di raccoglimento. ca, baroccamente decorato.
Chiesa di Sant’Emidio oMuseo della Campana
4 Pernottamento Pietrabbondante
La Campana B&B €€ POP. 664 / ALT. 1027 M
Isernia e le valli dell’Alto Molise P ietrabbondante
(% 338 843 59 67; www.locandalacampana.com; Vi- Se qui la pietra non fosse un po’ ovunque,
co Polito 15; camere a partire da €69) Okay, sull’o- forse vi trovereste in un paese dal nome un
riginalità del nome si potrebbe avere da ri- po’ diverso; ma sono proprio le rocce la chia-
dire ma dovendo offrire ospitalità e non ve di lettura di Pietrabbondante: è un pitto-
consulenze di marketing, il B&B si difen- resco borgo costruito sopra, sotto e incastra-
de con un’accoglienza sorridente e un am- to nella parete rocciosa, a poca distanza dal
biente molto ben curato e pulito. Lo trovere- complesso monumentale sorto nell’antichi-
te vicino alla Chiesa di Sant’Antonio Abate. tà – e dove la pietra è intagliata magistral-
mente. Il territorio qui si avvicina geogra-
5 Pasti e locali ficamente a quello delle Morge (p246), e
Caffè Letterario CAFFÈ €
il centro abitato di Pietrabbondante sfugge
(% 0865 792 03; Piazza Plebiscito 8; pasti a partire spesso ai viaggiatori, che si fiondano al san-
da €20; h 6-1) Difficile non notarlo: è al cen- tuario accontentandosi di vederlo da lonta-
tro della piazza che si pone nel cuore del vo- no. Ma fatevi un giro, prendete come rife-
stro itinerario che dalla salita Giuseppe Ver- rimento Piazza Vittorio Veneto (quella con
di prosegue in direzione ovest, verso il bel- la statua del Guerriero Sannita) e puntate
vedere. Bello il dehors e l’atmosfera elegan- verso la Chiesa Madre di Santa Maria As-
te e un po’ trendy tipica dei caffè letterari. sunta (Via Castello 13), lungo Corso Sannitico
prima e Corso Diaz poi. La chiesa, di aspet-
oTerra Mia RISTORANTE, BRACERIA € to barocco, è nata nel Duecento per dotare
(% 0865 778 43; Piazza Plebiscito 4; pasti a parti- il castello di una cappella, poi con il tempo
re da €30; h 19.30-22.30 lun, 12.30-14.30 e 19.30- è divenuta uno dei luoghi di culto centra-
22.30 mar-dom) Accomodatevi se cercate un’e- li del paese. È conosciuta soprattutto per la
sperienza culinaria soddisfacente e ispira- presenza di lapidi osche, inglobate nelle sue
ta dai sapori del territorio. Noi siamo rima- pareti. Girando per il paese, noterete anche
sti colpiti dai ravioli fritti ripieni di baccalà, una bella torre medievale, del XIII secolo,
ma nel menu propongono anche invitanti l’unica – delle tante un tempo esistenti – so-
grigliate di carne, taglieri misti, ottimi for- pravvissuta alle demolizioni ottocentesche.
maggi e dolci davvero ricercati.
1 Che cosa vedere
7 Shopping oTeatro e Tempio Italico
Di Nucci CASEIFICIO di Pietrabbondante SITO ARCHEOLOGICO
(% 0865 771 16; www.caseificiodinucci.it; Via Roma (% 0865 761 29; Località Calcaterra; h 10.15-17.15
12; h 7.30-13.70 e 16.15-20.30 lun-sab, 8-13.30 dom) mer-dom) Incontrare un tempio antico in Ita-
283
lia non è certo cosa rara, ma, spostandosi costruzione che prevedeva l’utilizzo di mar-
dall’egemonia delle antichità romane, dif- mi che creavano dei motivi regolari) per go-
fuse capillarmente in tutta la Penisola, ecco dervi il panorama sulla Valle del Trigno, che
che un santuario italico, sorto sul declivio rende il sito pittoresco soprattutto quando
di un colle a 900 m di altezza, si differenzia cala il tramonto.
davvero dalla moltitudine. Qui le pietre par- La data di fondazione del santuario si ag-
lano solo sannitico, senza ingerenze di po- gira tra il II e il I secolo a.C., quando la zo-
poli successivi, e il tempio esprime davvero na era abitata dai sanniti pentri, ma il com-
un altro linguaggio formale rispetto a quel- plesso non ebbe molta fortuna, finendo ab-
lo a cui romani e greci ci hanno abituato. Si bandonato già prima dell’epoca romana.
trattava infatti di un teatro-tempio dedicato L’esperienza di Pietrabbondante com-
(forse) alla dea Vittoria, alla quale veniva- prende la visita al Tempio A, di cui rima-
no consacrate proprio lì le armi come tro- ne solo il grande podio, e al Tempio B, a
fei bellici (ne sono state trovate parecchie). cui era collegato il teatro. Questo è il fio-
Il sito è piccino ma va visitato con calma – re all’occhiello del sito, ed è particolare per
non dimenticate di staccare gli occhi dagli l’influenza ellenistica delle architetture, che
incastri impossibili delle pietre delle mura- hanno fornito agli storici indizi importan-
ture (niente di impossibile in realtà, è ope- ti sul modo in cui si è evoluta poi l’architet-
ra poligonale, o opus sectile, una tecnica di tura romana (c’è qualcosa di simile a Tivoli,
www.facebook.com/prolocopietrabbondante;
Piazza Vittorio Veneto)
© Lonely Planet Publications
Conoscere
l’Abruzzo
e il Molise
STORIA����������������������������������������������������������������������� 286
Terre di remotissimi insediamenti e di antiche civiltà, l’Abruzzo e
il Molise sono passati attraverso millenni di storia mantenendo
inalterati molti tratti della propria identità.
CUCINA ����������������������������������������������������������������������315
Città e borghi sono popolati da buongustai che, da sempre,
creano capolavori di schietta genuinità con le materie prime
a disposizione, il tutto condito da un’ospitalità senza pari.
AMBIENTE����������������������������������������������������������������� 324
Dalla costa adriatica all’Appennino, la grande eterogeneità
di paesaggi e habitat è tutelata da ben tre parchi nazionali:
Abruzzo, Lazio e Molise; Majella; Gran Sasso e Monti della Laga.
286
Storia
Estesi dall’Appennino alle coste adriatiche, terra di remotissimi insediamenti e di antiche
civiltà, spesso periferici ma mai marginali, l’Abruzzo e il Molise sono passati attraverso
millenni di storia mantenendo inalterati molti tratti della propria identità.
Le origini. I sanniti
La presenza dell’uomo nel territorio degli odierni Abruzzo e Molise è at-
testata fin dall’era paleolitica. Ritrovamenti archeologici relativi a quest’e-
poca sono avvenuti nella zona del Fucino, in Val Vibrata e presso il si-
to di Isernia La Pineta, dove è stata portata alla luce una serie di reperti
stratificati, risalenti a un periodo compreso tra 700.000 e 500.000 anni
fa: si tratta soprattutto di utensili in calcare e in selce, cui si aggiungo-
no resti di animali oggi non più presenti in Europa ma allora diffusi co-
me il rinoceronte e l’elefante.
In epoca molto meno remota, a partire dal IV millennio a.C., si svilup-
pò in Abruzzo la cultura di Ripoli, che prende il nome dall’insediamento
La comunità rinvenuto a metà Ottocento nella zona di Teramo. Gli scavi hanno rive-
portante del popolo
sannita era quella
lato l’esistenza di alcune decine di capanne di varie forme e dimensioni,
dei pentri, stanziati protette da un fossato largo e profondo. Sono state scoperte inoltre di-
nel Sannio cen- verse grotte che servivano probabilmente da luoghi di culto, come sug-
trale, tra la catena gerisce la presenza di resti di offerte e di sacrifici. Nei villaggi della cul-
montuosa delle tura di Ripoli i mezzi di sostentamento erano l’agricoltura, l’allevamen-
Mainarde e il mas-
siccio del Matese. La
to, la caccia e la pesca.
radice del loro nome Con l’Età del Ferro si insediarono nella regione varie popolazioni ita-
significa ‘genti delle liche: in Abruzzo sabini, piceni, marsi e peligni, in Molise i frentani e so-
alture’. prattutto i sanniti, che avrebbero svolto per secoli un ruolo di primissi-
mo piano nell’Italia del tempo. Bellicosi e fieri, abituati da sempre alle
asperità della vita in montagna, i sanniti erano divisi in varie tribù, ma
erano capaci di mettersi insieme in nome di una sorta di unità naziona-
le quando le circostanze lo richiedevano. Questa caratteristica, insieme
a una grande attitudine per la guerra e alle doti di alcuni eccellenti con-
dottieri, fece di loro il nemico numero uno del nascente espansionismo
romano nella penisola.
L’epoca romana
I romani consolidarono il loro dominio fondando colonie, assoggettando
centri già esistenti, come gli insediamenti originari di Teramo e di Iser-
Storia L’ epoca romana
Durante la guerra
sociale, la coalizione nia, e agevolando i collegamenti grazie alla costruzione di strade: la Via
dei popoli ribelli Tiburtina Valeria, dapprima limitata al tratto Roma–Tivoli, venne pro-
stabilì la propria ca- lungata attraverso la Marsica in direzione dell’Adriatico fino ad Aternum,
pitale a Corfinium, dove oggi sorge Pescara. Negli ultimi tre secoli dell’era precristiana, tut-
non lontano da dove tavia, Roma dovette far fronte a minacce molto serie. La seconda guer-
oggi sorge L’Aquila,
e le diede il nome di ra punica (218-202) vide i cartaginesi di Annibale imperversare nell’Ita-
Italica. lia centrale e in Puglia prima della vittoriosa reazione romana, mentre
la guerra sociale del 91-88 a.C. rappresentò l’ultimo tentativo dei popo-
li italici di riacquistare l’antica indipendenza. Marsi, marrucini, peligni,
vestini, sanniti e altre genti si coalizzarono contro Roma, ma non riu-
scirono a prevalere. Al termine del conflitto, l’intero territorio a sud del
Po si vide riconoscere la cittadinanza romana: un provvedimento molto
importante, volto alla pacificazione, al controllo e alla riorganizzazione
amministrativa della penisola.
L’impatto dei romani si fece sentire anche sull’ambiente, in partico-
lare nella conca del Fucino, che 2000 anni fa era occupata da un lago. I
primi lavori di prosciugamento e di bonifica iniziarono a metà del I se-
colo d.C., quando l’imperatore Claudio fece costruire un sistema di ca-
nali e di pozzi per far defluire l’acqua e rendere coltivabili gli appezza-
menti ricavati. Con il declino dell’impero, i canali si ostruirono e le ac-
que ritornarono a invadere il bacino, facendo registrare notevoli fluttua-
Due grandi letterati zioni di livello nel corso dei secoli, fino al definitivo prosciugamento ot-
latini erano di tenuto nel 1878 a opera di Alessandro Torlonia.
origine abruzzese. Con il riassetto dell’Italia voluto da Ottaviano Augusto all’inizio del
Sallustio, storico I secolo d.C., l’Abruzzo e il Molise si trovarono all’interno della Regio
e uomo politico,
autore tra l’altro Samnium, con la sola zona di Teramo accorpata al Picenum: un territo-
de La congiura di rio molto esteso, diviso a grandi linee tra l’entroterra montuoso, dedito
Catilina, nacque ad ad attività come la pastorizia e la produzione di lana, e la costa adriati-
Amiternum nell’86 ca, più aperta ai commerci.
a.C. Il poeta Ovidio,
cui si devono Le
metamorfosi, era
Longobardi, franchi, normanni
invece nativo di Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente (476), la regione fu oc-
Sulmona (43 a.C.). cupata dagli ostrogoti e quindi dai bizantini, vincitori della cruentissima
guerra greco-gotica, che dal 535 al 553 sconvolse l’Italia. La diffusione del
cristianesimo e il radicamento delle istituzioni a esso collegate svolse un
ruolo molto importante in questo scenario di anarchia e miseria: a par-
Nella prima metà del Trecento, durante il lungo regno di Roberto d’An-
giò, la regione si mantenne relativamente prospera, nonostante i violen-
ti terremoti che scossero l’Abruzzo nel 1315 e nel 1348-49: la marcata si-
smicità dell’Appennino abruzzese e molisano sarà causa di molti mali nei
secoli a venire. Dopo la morte di Roberto (1343), si aprì tuttavia una cri-
si che si sarebbe protratta a lungo, aggravata da una terribile epidemia
di peste che falcidiò la popolazione.
Nei tre piccoli Nel 1422, L’Aquila fu al centro di un importante fatto d’armi: la città,
comuni di San Felice infatti, si ribellò al governatore dell’Abruzzo, il capitano di ventura Brac-
del Molise, Monte- cio da Montone, che nel maggio del 1423 la cinse d’assedio. Nei 13 mesi
mitro e Acquaviva successivi, ogni tentativo di prendere L’Aquila risultò vano, e fu anzi Brac-
Collecroce, in
provincia di Cam- cio a cadere, ferito mortalmente durante l’ultimo assalto, cui prese parte
pobasso, è presente anche un contingente inviato dal duca di Milano in aiuto degli aquilani.
una minoranza Nel 1443, Alfonso d’Aragona fu incoronato re di Napoli e di Sicilia. Si
linguistica croata. ricomponeva così l’antico regno normanno-svevo del Sud Italia, e all’ege-
La sua origine risale monia francese si sostituiva quella spagnola. Pochi anni dopo, nel 1456,
probabilmente
ai secoli XV-XVI, un nuovo terremoto devastò il Sannio e uccise circa 30.000 persone.
quando numerosi
abitanti della costa Tempi difficili
dalmata, per sfug- Nella seconda metà del Quattrocento, l’Italia intera fu attraversata da con-
gire all’invasione giure, guerre e lotte per il potere. Nel settembre del 1494, il re di Fran-
turca, si trasferirono
sull’altra sponda
cia Carlo VIII calò in Italia e nel febbraio successivo occupò Napoli. Le
dell’Adriatico, città dell’Abruzzo appoggiarono in maggioranza i francesi, che tuttavia
fondando diverse finirono per ritirarsi e per lasciare il paese agli Aragonesi. All’inizio del
comunità lungo la Cinquecento, l’Italia meridionale divenne un vicereame dipendente dal-
costa e nell’entro- la Corona di Spagna. I 200 anni successivi furono difficili per l’Abruz-
terra.
zo e il Molise, flagellati dai terremoti (fortissimo quello che nel 1703 col-
pì L’Aquila) e impoveriti dallo sfruttamento feudale, dalla scriteriata fi-
scalità imposta dagli spagnoli e dagli effetti della crisi che nel Seicento
si abbatté sull’Europa.
Nel 1714, i trattati di pace di Utrecht e Rastatt misero fine alla guer-
ra di successione spagnola, riconfigurando l’assetto della penisola ita-
liana: Abruzzo e Molise, come tutto il Regno di Napoli, passarono dalla
Spagna agli Asburgo d’Austria; ma già nel 1738 si verificò un nuovo av-
vicendamento dinastico, con l’ascesa al trono di Carlo di Borbone, figlio
di Filippo V di Spagna.
Storia I l R isorgimento
popolare. L’amministrazione francese si dimostrò in ogni caso molto ef- l’insediamento della
popolazione, il re la
ficiente nella ricostruzione di Campobasso, riconosciuta tra l’altro uffi- dispensò per cinque
cialmente come capoluogo della Provincia Molisana del regno. Nel 1816, anni dal pagamento
dopo la caduta di Napoleone, il Regno di Napoli venne accorpato al re- dei tributi: da questa
sto dell’Italia meridionale: nasceva così il Regno delle Due Sicilie, con i circostanza deriva
Borbone ricollocati sul trono. il curioso nome
palindromo del
Il Risorgimento paese, che in greco
antico significa
L’Abruzzo contribuì al Risorgimento italiano con personaggi come Ga- ‘senza imposte’.
briele Rossetti, poeta di idee liberali costretto all’esilio dopo il fallimen-
to dei moti del 1820, e Silvio Spaventa, che dopo i fatti del 1848 trascor-
se diversi anni in carcere prima di riparare a Torino, dove lavorò a stret-
to contatto con il conte di Cavour. Nel maggio del 1860, Giuseppe Gari-
baldi sbarcò in Sicilia alla guida delle Camicie rosse, che in poche setti-
mane, di vittoria in vittoria, presero il controllo dell’isola e iniziarono a
risalire dalla Calabria verso Napoli. Le notizie dell’avanzata garibaldina
vennero accolte con sentimenti contrastanti in Abruzzo e Molise, dove
alle speranze dei liberali facevano da contraltare le preoccupazioni del-
le campagne, in buona parte legate al vecchio regime.
Il 6 settembre, Francesco II, salito al trono da appena un anno, lasciò
Napoli a Garibaldi. Dal nord, intanto, stava arrivando un agguerrito cor- Alla battaglia del
passo del Macerone
po di spedizione piemontese, inviato da Vittorio Emanuele II e da Cavour partecipò Francesco
per prendere il controllo dei territori conquistati dai Mille. Il 12 ottobre, i De Feo, veterano
piemontesi varcarono il confine del Regno delle Due Sicilie e il 20 scon- della prima guerra
fissero un contingente borbonico al valico del Macerone, sul crinale tra di indipendenza,
Abruzzo e Molise. Il 26 ottobre iniziò l’assedio di Civitella del Tronto, che che nell’agosto di
quel 1860 aveva
sarà l’ultima roccaforte dei Borbone a cadere, nel marzo del 1861, pochi innalzato il tricolore
giorni dopo la proclamazione del Regno d’Italia. a Campobasso ed
era stato nominato
Abruzzo e Molise nell’Italia unita governatore del
Per i territori del Centro-Sud si aprì una fase difficile: molti gravi errori Molise.
furono commessi nel processo di costruzione del nuovo stato e di integra-
zione delle regioni appena acquisite. Tasse, burocrazia, povertà accesero
lo scontento popolare e incoraggiarono fenomeni come il brigantaggio,
che le autorità considerarono sempre alla stregua di criminalità comu-
ne, ma che aveva in sé anche una componente di protesta e di nostalgia
montagne abruzzesi
prima e dopo l’Unità Molise, i soli centri litoranei di qualche rilevanza erano stati, fino ad al-
d’Italia, più volte lora, Ortona, Pescara e Termoli. La costa era povera, interrotta dalle lar-
arrestato e infine ghe foci di numerosi fiumi e torrenti, tutti soggetti a piene violente. La
condannato a 24 ferrovia, che correva a pochi passi dal mare, incoraggiò la bonifica del-
anni di carcere nel
1873, ha ispirato il
le pianure, propiziò un timido sviluppo industriale, lanciò le prime for-
nome del protago- me di turismo. Il successivo ampliamento della rete ferroviaria all’entro-
nista di Fontamara, terra (tratta Terni–Sulmona e Sulmona–Isernia) ruppe l’isolamento di
di Ignazio Silone, molti centri, storicamente esclusi dalle principali vie di comunicazione.
ambientato nella Questa innovazione, va detto, non bastò a risollevare le condizioni di
Marsica ai tempi del
fascismo.
Abruzzo e Molise, che si mantennero critiche e costrinsero moltissime
famiglie a emigrare: tra il 1901 e il 1914, le regioni persero in media qua-
si il 4% della popolazione ogni anno.
.
293
Durante la seconda guerra mondiale, l’Abruzzo fu teatro di alcuni episodi
legati alla caduta del fascismo e della monarchia sabauda. Benito Mus-
solini, deposto il 25 luglio 1943, rimase per un paio di settimane prigio- Tra le formazioni
niero a Campo Imperatore, sul massiccio del Gran Sasso, prima di esse- partigiane operative
re liberato da un manipolo di paracadutisti tedeschi (12 settembre). Ne- nell’Abruzzo occu-
gli stessi giorni, la famiglia reale e i vertici delle forze armate, in fuga do- pato si distinse la
po l’armistizio di Cassibile, attraversarono l’Abruzzo e si imbarcarono da Brigata Maiella, che
Arte e tradizioni
È il movimento millenario e periodico di uomini e greggi alla base dello sviluppo dell’arte
e delle tradizioni di Abruzzo e Molise: la transumanza è anche scambio culturale e com-
merciale, osmosi tra territori lontani resa più intensa dalla centralità delle due regioni
lungo la Via degli Abruzzi, divenute, soprattutto durante il Rinascimento, punto d’incon-
tro fra le culture del Nord e del Sud Italia.
I CASTELLI
Il fenomeno dell’incastellamento (X-XIII secolo) ha segnato il paesaggio al punto da fa-
re dell’Abruzzo una sorta di museo a cielo aperto di architetture difensive, da torri a strut-
ture più grandi e complesse, edificate talvolta in modo ardito o trasformate per l’evolversi
delle tecniche di difesa e delle armi oppure per farne residenze. Non solo la straordinaria
Arte e tradizioni A rte e architettura in A bru z zo
Castelli che, già distintasi dal Cinquecento con Orazio Pompei, riceve pre-
Nel borgo di gio e fama dalla famiglia Grue: spiccano il caposcuola Carlantonio e suo
Castelli è da figlio Francesco Antonio Saverio che, oltre ad aver fondato altre officine
visitare la Chiesa nel Teramano, viene chiamato dal re Carlo III di Borbone a Capodimonte.
di San Donato,
con il suo soffitto L’intenso panorama artistico tra Otto e Novecento
a spioventi intera-
mente rivestito di L’Ottocento vede un vivace proliferare di artisti impegnati nel racconto
antiche maioliche dell’Abruzzo più autentico, capace di travalicare i confini regionali, come
variopinte. La nel caso dei quattro fratelli Palizzi, nativi di Vasto e formati alla scuola
raccolta più vasta del realismo napoletano. Il secolo del Risorgimento e dell’Unità d’Italia
di maioliche si trova
nel Museo Acerbo di
proietta l’Abruzzo nella rivoluzione industriale, con la costruzione del-
Loreto Aprutino, che le reti ferroviarie di collegamento transappenninico e tirreno-adriatico,
con oltre 600 pezzi e dello sfruttamento idroelettrico, ma anche nelle contraddizioni sociali
ripercorre la storia del brigantaggio: la dolorosa realtà degli umili trova, con realismo cru-
della produzione do e quasi caravaggesco, un intenso narratore in Teofilo Patini, nato a
castellana dal XV al
XIX secolo.
Castel di Sangro, dove si conserva la sua opera più famosa, Bestie da so-
ma (1886). È però Francesco Paolo Michetti, poliedrico pittore e fotogra-
fo, il protagonista del rinnovamento artistico e culturale tra Otto e No-
vecento: nel suo ‘conventino’ di Francavilla al Mare, un fervido cenaco-
lo frequentato da D’Annunzio e da altri personaggi di altissimo livello
culturale (tra cui il compositore Francesco Paolo Tosti, Edoardo Scarfo-
glio e Matilde Serao, gli scultori Costantino Barbella e Nicola D’Antino),
si producono contaminazioni e ispirazioni tra linguaggi artistici diversi,
come nel caso del dipinto più famoso di Michetti, La figlia di Iorio, sog-
getto della nota tragedia dannunziana, conservato nel Palazzo della Pro-
vincia di Pescara. Nello stesso periodo si costruiscono teatri all’italiana,
veri gioielli di arte, architettura e acustica: dal Marrucino di Chieti, il più
antico, al Caniglia di Sulmona, il più grande, passando per Atri, Ortona,
Lanciano, Vasto, Tagliacozzo, L’Aquila. Lo stile liberty, caratterizzato da
un eclettismo neogotico e neoclassico, si esprime nell’edilizia borghese e
industriale: da Giulianova (Palazzo Re, stazione ferroviaria, Kursaal), pas-
sando per Pescara (ex fabbrica del liquore Aurum e molti villini con tor-
retta e giardino all’italiana, Teatro Michetti e altri palazzi civili), Lancia-
no (Banco di Roma e altra edilizia civile) e Mozzagrogna (Villa Marcan-
tonio), dove opera il grande Gino Coppedè, fino a Vasto (Palazzo Florio e
altri), dove svetta il faro di Punta Penna del 1906, il secondo più alto d’I-
talia; ma anche a Teramo (Casa Muzii e Castello della Monica), L’Aqui-
la (Villa Silvestrella, Villa Nurzia), Sulmona (fabbrica di confetti Pelino
e altra architettura civile) e Pratola Peligna (negozi di Piazza Garibaldi).
L’Abruzzo del Novecento, già sconvolto dal sisma di Avezzano del 1915,
commemora i caduti della Grande Guerra nella grotta-sacrario di Bocca
di Valle a Guardiagrele, dove grandi e originali pannelli ceramici, realiz-
zati da Basilio Cascella e restaurati dal figlio Tommaso, rappresentano la
Pietà e il Sacrificio. Una dinastia di artisti, quella dei Cascella, il cui ca-
postipite Basilio (litografo, illustratore, ceramista e pittore) frequenta il
cenacolo michettiano: i suoi figli, Tommaso, Michele e Gioacchino, sono
pittori e ceramisti, Andrea e Pietro, figli di Tommaso, rinomati sculto-
ri dal linguaggio astratto, assemblato in forme squadrate di marmo, tra-
vertino e pietra. In particolare, la fontana La Nave (1987) di Pietro Ca-
scella, sul lungomare di Pescara, è simbolo del volto nuovo del capoluogo
di provincia abruzzese. L’architettura razionalista vede episodi rilevan-
299
ti soprattutto nelle grandi città, come L’Aquila (Istituto INPS) e Pescara
(Palazzo delle Poste e dei Telegrafi, Municipio e Palazzo della Provincia).
La seconda guerra mondiale stravolge diversi borghi dell’Abruzzo
montano e costiero; la linea Gustav porta bombardamenti, crimini civili
e cruente battaglie, come quella di Ortona nel Natale 1943: i cimiteri di
guerra Moro River (Ortona) e Sangro River (Torino di Sangro), dove ri-
posano migliaia di giovani caduti, sono oggi due gioielli di architettura
Le tendenze contemporanee
L’Abruzzo è forse poco noto per l’arte contemporanea, ma diverse e pe-
culiari – internazionali o legate alla regione – sono le collezioni, alcune
alimentate da prestigiosi premi-acquisto: è il caso della Pinacoteca di Ar-
te Moderna e Contemporanea di Sulmona, della Pinacoteca di Avezzano
e del MuSpAC (attualmente non agibile) dell’Aquila che espone, tra l’al-
tro, opere di Joseph Beuys, artista tedesco molto attivo in Abruzzo ne-
gli anni ’80 e ’90 con installazioni nel borgo di Bolognano. Un contribu-
to cardine si deve al gallerista e mecenate Alfredo Paglione, che con mo-
stre, eventi e corposi lasciti in favore di varie istituzioni ha trasformato
l’Abruzzo in un museo diffuso di arte contemporanea: sue le donazioni
al Museo Sassu di Atessa, al Museo Staurós nel Santuario di San Gabrie-
le a Isola del Gran Sasso, al Museo delle Ceramiche di Castelli, ai musei
civici di Vasto, al Polo Museale Santo Spirito di Lanciano, al Museo Vit-
toria Colonna e (in parte) al neonato Imago Museum di Pescara; corpo-
se quelle del Museo Barbella e del Palazzo de’ Mayo in Chieti e sua l’idea
che, a Tornareccio, arricchisce annualmente i muri del borgo di mosaici
d’autore. Diverse iniziative, negli ultimi anni, hanno mostrato una voca- Il progetto Arte-
zione regionale alla land art, che conta eventi periodici come Arteparco, parco porta l’arte
nel PNALM, e la più grande installazione di Yona Friedman (No man’s contemporanea in
land, in località Contrada Rotacesta) a Loreto Aprutino, un grande dise- uno dei luoghi natu-
ralistici più antichi
gno di sassi di fiume, 1000 canne di bambù e un dizionario immaginario e suggestivi d’Italia:
inciso su 200 alberi di noce. Rimarchevoli per l’architettura contempora- il Parco Nazionale
nea sono l’Auditorium del Parco del Castello a L’Aquila, ideato da Ren- d’Abruzzo, Lazio e
zo Piano e inaugurato nel 2012, e il futuristico Ponte del Mare a Pescara: Molise. Ogni anno,
progettato da Walter Pichler e fruibile dal 2009, è il più grande ponte ci- un artista si con-
fronta con le Foreste
clopedonale d’Italia. Numerose opere di street art, spontanee o collega- Vetuste, dichiarate
te a progetti specifici, colorano la regione: da quelle spesso politicamen- nel 2017 Patrimo-
te impegnate, sorte negli anni seguenti il sisma del 2009 a L’Aquila, pas- nio dell’UNESCO,
sando per Teramo e per i luoghi della provincia (come Nepezzano, con rendendole così,
la splendida Alice Pasquini), Lanciano e la provincia chietina, dove ope- non solo cornice,
ma parte dell’opera
ra il nativo Macs, fino a Pescara, con le grandi realizzazioni di Millo, la stessa, realizzata
spontaneità di artisti anonimi e il contesto organizzato di piazza Muzi, e interamente con
a Montesilvano; ma anche a Sulmona, con le riqualificazioni delle cabi- materiali ecologici.
ne Enel di Murale Ovidiano, e al grande evento annuale Borgo Univer-
so, che ha dotato il paese montano di Aielli di molte opere e un primato:
l’intero romanzo Fontamara di Ignazio Silone trascritto su una parete.
Tradizioni in Abruzzo
Transumanza e artigianato
La vasta eredità di tradizioni e manifestazioni folkloristiche, di grande ri-
chiamo turistico, è frutto di una cultura agropastorale antichissima, diffusa
e stratificata nella cornice del grande fenomeno economico, sociale e cultu-
rale della transumanza. Il Rilievo della Transumanza e un cippo conservati
nel Museo Civico di Sulmona sono tra le testimonianze più antiche e pre-
ziose di questa pratica armentizia, che con l’istituzionalizzazione da parte
degli Aragonesi diviene struttura fondamentale per l’economia del regno
e principale fonte di arricchimento per l’Abruzzo. Il percorso del Trattu-
300
ro Magno serve in buona parte quella Via degli Abruzzi, mezzo di contat-
ti e contaminazioni, sulla quale viaggiano, tra il nord e il sud della peni-
sola, lane, seta, zafferano, metalli e maestranze attratte dalle necessità di
ricostruzione. Si generano così microeconomie che danno vita a forme di
alto artigianato: tessitura, oreficeria e lavorazione della pietra, del rame e
del ferro battuto. La tecnica basata sull’ausilio di un particolare cuscino
cilindrico (il tombolo) e di fuselli per la creazione di merletti in seta o lino
Arte e tradizioni T radi z ioni in A bru z zo
è attestata già dal XVI secolo nel borgo di Scanno, presso le ricche fami-
glie dedite all’attività armentizia, come acquisita dalle donne arrivate dal
Nord Italia in Abruzzo con le loro famiglie per scambi commerciali o ope-
re di ricostruzione: i merletti artistici impreziosivano sia il vestiario fem-
minile sia quello maschile e scuole di tombolo sono attestate a L’Aquila e,
dalla fine del Quattrocento, a Pescocostanzo dove, nel secentesco Palazzo
Fanzago, è allestito un piccolo ma interessante museo dedicato. Anche la
tecnica della filigrana, con disegni e tipologie ricorrenti, caratterizza i ma-
nufatti dell’oreficeria locale (ciondoli, orecchini, anelli, bottoni, amuleti).
E sempre a Pescocostanzo emerge la lavorazione del ferro battuto, che tra-
manda eredità dei secoli XVII e XVIII, quando Santo di Rocco e suo nipote
Ilario realizzano manufatti memorabili come il cancello della Cappella del
Santissimo Sacramento nella collegiata. Anche Guardiagrele conserva la
La ‘presentosa’, tradizionale lavorazione di metalli, che raggiunge i livelli più alti tra Otto-
ciondolo ottocente- cento e Novecento: tra le più note icone regionali è la conca in rame, reci-
sco generalmente piente di uso femminile per attingere e trasportare acqua. Sopravvive an-
in oro o metallo cora a Taranta Peligna la produzione, industrializzata nell’Ottocento, del-
placcato oro, indos-
le tipiche coperte abruzzesi, multicolori e dall’ordito senza dritto né rove-
sato ancora oggi
dalle donne nelle scio, bordate da frange e decorate con motivi floreali o putti.
occasioni di festa, è
citato da D’Annunzio Folklore e religiosità
nel suo romanzo La civiltà agropastorale si esprime anche per mezzo di un complesso di
Il trionfo della morte ritualità che scandiscono i ritmi agricoli di semina e raccolto e celebrano
(1894).
la sacralità della natura. Il calendario liturgico è denso di eventi, caratte-
rizzanti ancora oggi il folklore locale. La Festa di San Martino, l’11 no-
vembre, corona il tempo della vendemmia e della vinificazione, celebra-
to con l’accensione di grandi falò, di cui le Glorie di Scanno rappresen-
tano tuttora una delle testimonianze più arcaiche e suggestive: ogni 10
novembre, all’imbrunire, altissime colonne di legna, costruite nei giorni
precedenti, sono accese sui tre colli che circondano il borgo, dando vita
a una gara dal clima goliardico, mangereccio e festoso. Il fuoco è prota-
gonista anche ad Atri con la Festa dei Faugni: tra la sera del 7 dicem-
bre e la mattina del giorno dell’Immacolata, in Piazza Duomo è acceso
un grande falò e la città si anima di concerti, spettacoli ed eventi fino al-
le 5 del mattino, quando si incendiano i faugni, fasci di canne secche le-
gate tra loro, portati in un corteo fiammeggiante tra le vie della città e
poi gettati all’alba tra i resti ardenti del falò.
Le feste natalizie sono segnate dal Presepe Vivente di Rivisondoli,
la cui prima rappresentazione risale al 1951, dalla Fiera dell’Epifania
a L’Aquila e dai mercatini natalizi frequentati dai viaggiatori dei treni
storici attivi sull’antica linea ferroviaria Sulmona–Carpinone, che attra-
versa i suggestivi paesaggi innevati degli Altopiani Maggiori. Pacentro e
la vicina Sulmona interpretano la tradizione presepiale con la statuaria
artistica in terracotta di Giuseppe Avolio e il presepe in legno dipinto di
Enzo Mosca, custodi di arti, mestieri e quotidianità popolare dell’Abruz-
zo a cavallo tra Otto e Novecento. Lanciano ha una sua propria tradizio-
ne, risalente al Seicento: il 23 dicembre, dalle 18 alle 19, la Squilla, una
campanella posta sulla sommità della torre campanaria in Piazza Plebi-
scito, risuona avvertendo l’arrivo del Natale. Segna le feste invernali an-
che la ricorrenza, il 17 gennaio, di sant’Antonio abate, figura cardine della
religiosità popolare: a Fara Filiorum Petri, la sera precedente si incendia-
301
no le Farchie, imponenti fasci di canne alti fino a 10 m, rinnovando il si-
gnificato di quei culti solari che attraverso il fuoco propiziavano il ritorno
della luce e la risalita del sole nel cielo prima dell’equinozio primaverile.
Legati alla rinascita della natura sono invece i numerosi riti di pri-
mavera, primo fra tutti quello della Madonna che scappa in piazza a
Sulmona, gioioso e toccante, che ha luogo al mattino della domenica di
Pasqua; l’evento, retaggio di liturgie medievali, rappresenta l’increduli-
I MISTERI DI CAMPOBASSO
La processione dei Misteri nasce dalla necessità di ‘insegnare mostrando’, attraverso
gli esempi più alti della fede cristiana. Nel 1740, questa necessità spinse Paolo Saverio
di Zinno a combinare le sue capacità di prolifico scultore di opere in legno con la gran-
de abilità dei mastri ferrai campobassani, per realizzare 24 ‘macchine’ o ‘ingegni’: strut-
Arte e tradizioni A rte e architettura in M olise
ture in ferro fucinato dallo sviluppo verticale, simili ad alberi ai cui ‘rami’ sono poste im-
bracature che accolgono e sostengono i bambini scelti per rappresentare madonne,
angeli, santi e diavoli. Dei 24 iniziali sono rimasti 13 ingegni, che oggi sfilano, portati a
spalla lungo le strette stradine del centro storico della città, sotto lo sguardo stupito,
commosso e meravigliato dei partecipanti, come apparizioni piene di bimbi che sem-
brano muoversi sospesi nel vuoto, avvolti dalla luce di fine primavera.
Tradizioni in Molise
Il calendario rituale in Molise
Arte e tradizioni T radi z ioni in M olise
IL CARNEVALE MOLISANO
Simboli arcaici caratterizzano il Carnevale molisano: a Tufara, il Martedì Grasso un uo-
mo con pelli di capra letteralmente cucite addosso e una spaventosa maschera nera e
rosso lucido (personificazione del Diavolo) corre per le vie del paese saltando e roto-
landosi a terra, inseguito da figuranti con falci e catene. Simili al Diavolo, ma rivisitate
Letteratura e cinema
L’Abruzzo ha dato i natali al poeta Ovidio, allo scrittore Gabriele D’Annunzio e al roman-
ziere Ignazio Silone, mentre in Molise è nato uno dei più famosi fumettisti di sempre,
Benito Jacovitti. Anche nel campo cinematografico c’è fermento, perché queste due re-
gioni sono state e continuano a essere il set di ciak memorabili, da rivivere visitandole.
Letteratura
Gli albori, la storiografia e la letteratura dialettale
Per ritrovare le prime testimonianze di produzione letteraria abruzzese
potremmo tornare indietro fino a Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-17 o 18
d.C.), poeta d’epoca romana nato a Sulmona, tra i più noti, che nei Tri-
stia e negli Amores cita proprio la città della Valle Peligna. Si potrebbe
anche ricordare, relativamente al Molise, che il territorio del Samnium,
più volte citato nelle opere di storiografi romani del calibro di Tito Livio,
Plinio il Vecchio e Tacito, e Venafro compare in opere dei greci Strabone
e Polibio. E potremmo ricordare le prime cronache di epoca medievale,
narrazioni storiche in latino misto al volgare, e i laudari, completamen-
te in volgare, che costituiranno le basi abruzzesi e molisane del teatro
medievale, con tanto di struttura perfetta per la messa in scena, oltre al
Chronicon Vulturnense (XII secolo) del monaco Giovanni, che narra la
storia dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno. Ma il nome a cui si lega
la nascita della letteratura abruzzese è quello di Buccio di Ranallo (1294
circa-1363), punta di diamante delle cronache aquilane, storico autore
di una cronaca in versi, di notevole importanza, sulla storia dell’Aquila,
nella quale ipotizza anche la data della fondazione della città, ovvero il
1254. La poesia rinascimentale è invece ben rappresentata dal sulmone-
se Giovanni Quatrario (1337-1407), autore di componimenti di ispirazione
classica, mentre sul finire del Quattrocento anche l’Abruzzo vede la sua
prima tipografia, fondata all’Aquila da un allievo di Johannes Gutenberg.
Curioso è che, attorno alla metà del Cinquecento, in Abruzzo nasce il
genere letterario dell’itinerario, una sorta di cronaca di viaggio per rac-
contare le bellezze della terra abruzzese; questo è anche il momento del-
la riscoperta della storiografia, che diventa il genere predominante: è del
1570 circa il trattato Annali storici della città di Aquila di Bernardino Ci-
rillo, mentre Muzio Muzii (1535-1602) compone la Storia di Teramo. Dia-
loghi sette, primo trattato storico sulla città; senza dimenticare la Storia
ecclesiastica e civile di Teramo di Niccola Palma, l’opera più completa
sulla città, elaborata in 30 anni di ricerche e scrittura, e gli Annali degli
Abruzzi (1771) di Anton Ludovico Antinori (1704-78), nei quali si cita an-
che il Molise. Il Settecento in Abruzzo, oltre che della storiografia, è an-
che il secolo delle accademie letterarie e dei circoli culturali, promossi
dalle famiglie nobili e ispirati all’Accademia dell’Arcadia, nata a Roma
nel 1860, e della letteratura dialettale abruzzese.
lustrarla chilometro per chilometro, chiedere agli abitanti del posto, ma non troverem-
mo mai il villaggio di Fontamara, in cui è ambientato il celebre romanzo di Ignazio Silo-
ne: il paese dell’Abruzzo marsicano è infatti un luogo immaginario, simbolo dell’univer-
so contadino. Un brutto giorno, gli abitanti di Fontamara si ritrovano senza elettricità
perché non riescono a pagare le bollette; ben presto, ingannati, perdono anche l’acqua,
che si è accaparrata con un imbroglio il ricco possidente della zona, don Carlo Magna,
simpatizzante del regime fascista e da esso spalleggiato nello sfruttare e umiliare gli in-
genui abitanti del paese. Parallelamente alle vicende della sfortunata comunità, Silo-
ne racconta, con tono spesso colloquiale e vicino alla gente, quelle personali di Berardo
Viola, una sorta di eroe del villaggio, e la sua triste fine. I compaesani fondano un gior-
nale per denunciare i soprusi subiti da Berardo a opera dei fascisti, ma per vendetta
vengono uccisi anche loro. Si salveranno solo tre persone, i tre narratori della vicenda,
ovvero Matalè, Giuvà e il loro figlio, voci di un romanzo che è una dura denuncia sociale.
Cinema in Abruzzo
È singolare pensare che uno dei primi documenti cinematografici sull’A-
bruzzo sia legato a una tragedia, ovvero il terremoto della Marsica del
rio e Trieste, a Sulmona, in Abruzzo. I riti del Natale sono il sottofondo di una dirompen-
te notizia: i due anziani, non più autosufficienti, vorrebbero che uno dei loro figli li pren-
desse in casa. Inizia così una lotta tra fratelli, nessuno dei quali vuole farsi carico dei ge-
nitori; e questa è solo la miccia che accende il fuoco delle recriminazioni e delle frustra-
zioni personali, culminanti nell’omicidio dei due poveri anziani. C’è un retroscena sul-
le riprese: lo sceneggiatore Carmine Amoroso, di Lanciano, avrebbe preferito che il film
fosse girato nella sua città, dalla quale aveva tratto ispirazione, ma il regista ha scelto
Sulmona per le sue bellezze e per la vicinanza a Roma; tuttavia, tanti riferimenti alla cit-
tà in provincia di Chieti sono rimasti, come i cognomi dei protagonisti. La pellicola è sta-
ta anche un bello spot per Sulmona, che compare in diverse scene.
Cinema in Molise
Per piccina che sia, anche la regione Molise ha ospitato importanti pro-
duzioni cinematografiche, grazie ai suoi paesaggi e ai borghi che ben si
prestano alle narrazioni della settima arte. Tra i primi film girati in Mo-
314
jazz. Proprio in questo periodo, inizia a ottenere i primi contratti discografici come au-
tore: negli anni ’60 compone la musica di alcune celebri canzoni di Gianni Morandi, co-
me ‘In ginocchio da te’, ‘Non son degno di te’, ‘Se non avessi più te’ e diverse altre. Sono
sue anche ‘La bambola’ di Patty Pravo e ‘Lettera di un soldato’ di Domenico Modugno.
Spesso i fruitori di musica non lo sanno, ma dietro gli enormi successi dei cantanti ci
sono parolieri e compositori che ne scrivono il destino. Nel 1970 Zambrini fonda la sua
casa discografica e lancia il gruppo musicale Cugini di Campagna, ma è solo negli an-
ni ’80 che si affaccia al cinema iniziando a comporre colonne sonore, pur continuando
a scrivere per Morandi, Andrea Bocelli ed Eros Ramazzotti, tra gli altri. La prima è quella
di Innamorato pazzo (1981), diretto da Castellano e Pipolo, con Adriano Celentano e Or-
nella Muti; ma è solo l’inizio, perché la carriera cinematografica di Zambrini si rivelerà
molto fortunata. Uno dei personaggi più popolari ai quali è legata la sua musica è quel-
lo del ragioner Ugo Fantozzi, protagonista della celebre saga ispirata ai libri di Paolo Vil-
laggio. Ultimamente, ha composto per le pellicole di Fausto Brizzi. La prossima volta, al-
la fine di un film, leggete i titoli di coda: potreste scorgere il suo nome.
Cucina
In queste regioni tranquille e imperturbabili, che fanno da ponte tra nord e sud d’Italia,
anche dal punto di vista enogastronomico, le tavole sono imbandite di umiltà e sem-
plicità: nel concreto, con pane e vino. Ma questi due alimenti non sono mai da soli: in
Abruzzo, tra gli Appennini e il Mare Adriatico, si inerpicano città e borghi popolati da
buongustai che, da sempre, creano capolavori di schietta genuinità con le materie pri-
me a disposizione. Il tutto condito da un’ospitalità senza pari che trova continuità anche
in Molise, dove la cucina accoglie alcune ricette abruzzesi anticipandone altre pugliesi.
Pane e salame
La tradizione norcina e la grande varietà degli insaccati locali sono l’e-
redità di un sapere contadino che di necessità sapeva davvero far virtù:
virtù dai nomi come ventricina, tra cui la famosa ventricina del Vaste-
316
se Presidio Slow Food. Si tratta di un insaccato di carne di maiale con
una notevole percentuale magra rispetto a quella grassa, condita con sa-
le, pepe, finocchietto e peperoncino, poi fatta stagionare per circa tre me-
La ventricina tera- si. Nel Teramano, la ventricina si fa invece con le parti più grasse, come i
mana, al contrario
di quella vastese, è
ritagli della testa, pancetta e sugna di suino. L’annoia, un altro insacca-
composta da una to prodotto in tutto l’Abruzzo, ma questa volta ottenuto con le parti me-
maggiore percen- no nobili del maiale, aromatizzate con peperoni o peperoncino, aglio, se-
Cucina U na ricca cucina povera
tuale di grasso, ma mi di finocchio e bucce di arancia, si può consumare fresca o cotta in pa-
ha una stagionatura della. Altri salumi particolari sono le mortadelle di Campotosto, Presi-
molto più breve,
per cui può anche
dio Slow Food, conosciute anche con il meno elegante nome di ‘coglioni
essere spalmata su di mulo’: si distinguono da altri salami perché, una volta affettate, mo-
una fetta di pane tie- strano inserito nell’impasto un candido lardello centrale. Altro Presidio
pido e abbrustolito: Slow Food abruzzese è il salsicciotto frentano, che si produce nell’area
una vera bontà. di Lanciano e nella zona della Majella orientale e si ottiene da tagli pre-
valentemente magri e nobili; il salsicciotto di Guilmi (Chieti), invece,
ha la particolarità che, per tradizione, non si potrebbe vendere, ma solo
barattare in cambio di favori.
Ma il salame da queste parti si fa anche con la carne più amata dal-
la gente del posto, ovvero quella di pecora, che però viene ammorbidita
con grasso di maiale e aromatizzata con erbe locali.
Uno degli insaccati più diffusi in entrambe le regioni è la salsiccia
di fegato, anch’essa Presidio Slow Food. Si trova in diverse varianti, ma
quella più comune prevede di tritare bene fegato, cuori e polmoni del
maiale; il macinato viene poi arricchito di sale, pepe o peperoncino, aglio,
buccia d’arancia e foglie di alloro tagliate. Nell’Aquilano si trova invece
il fegato dolce, al cui impasto vengono aggiunti miele, canditi di cedro e
di arancia, pinoli e pistacchi.
Nel Molise, l’insaccato più famoso è una signora; o, meglio, la signora
di Conca Casale, altro Presidio Slow Food (anche qui, come in Abruzzo,
molte specialità hanno bisogno di essere tutelate, altrimenti rischiano di
scomparire). La ‘signora molisana’ prende vita nei mesi invernali solo a
Conca Casale, in provincia di Isernia, ed è riconoscibile per la sua forma
più tozza e rigonfia rispetto a un comune salame. La preparazione, oggi
limitatissima, è tradizionalmente affidata alle donne del paese, che con-
ciano la carne con sale, pepe in grani, peperoncino piccante in polvere,
semi di finocchietto e coriandolo. Solo le mani più sapienti sono in gra-
do di riempire perfettamente e in modo uniforme il budello; d’altronde,
l’insaccato era un tempo preparato per i ricchi signori, da cui il nome. Il
La soppressata salume viene poi stagionato per almeno sei mesi, quindi può essere con-
del Molise viene
sumato anche nella stagione più calda. A parte questa ormai rara preli-
preparata con carne
tagliata a mano, batezza, fortunatamente il Molise è ricco di tanti altri salumi più facili da
aromatizzata e poi reperire e assaggiare: come la soppressata, le salsicce al finocchio o al
insaccata, infine pepe nero, oppure le mulelle al peperoncino. Altro simbolo della salu-
pressata sotto meria molisana è infine la ventricina prodotta in provincia di Campobas-
dei pesi e lasciata
so, da consumare adagiata su spesse e fragranti fette di pane casereccio.
asciugare in locali
dove, d’inverno,
viene acceso un Pane e formaggio
camino. Il fumo Essendoci sempre meno pastori a camminare su queste montagne, sono
dona al salume una ormai poche le persone che conoscono i segreti e l’essenza del pecorino;
lieve e caratteristica ma questo latticino rimane ancora la prova tangibile dell’unicità stori-
affumicatura.
ca, geografica e culturale dell’Abruzzo, nonché il suo formaggio più rap-
presentativo. Più o meno stagionato e con tante varianti almeno quan-
ti sono i comuni di produzione, il pecorino entra infatti in buona parte
delle preparazioni locali, ma anche e semplicemente nei taglieri, maga-
ri accompagnato da un dolce cucchiaino di miele e da un calice di vino.
Il pecorino di Atri si produce durante la bella stagione e può essere
insaporito con spezie e conservato sott’olio all’interno di contenitori in
vetro. Il pecorino di Farindola è un Presidio Slow Food, in quanto si pro-
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duce in piccole quantità in una ristretta area del versante orientale del
massiccio del Gran Sasso; ma la sua particolarità è rappresentata dal ca-
glio, che proviene – come da antica tradizione – dal maiale e conferisce
al formaggio un aroma e un sapore unici. Del pecorino, così come del
maiale, non si butta via niente: dalle vecchie forme si ottiene il cacio
marcetto, formaggio tipico e forte da spalmare sul pane, caratterizzato
dalla presenza dei piccoli vermi bianchi che normalmente si formano in
Cucina I primi
queste tipologie di latticini. Dal latte delle pecore si ottiene anche il ca-
nestrato di Castel del Monte, nell’Aquilano; dalla forma cilindrica come
il canestro usato per contenerlo, ha un sapore intenso e leggermente pic-
cante ed è ottimo da mangiare a fette, ma anche grattugiato sulla pasta.
Dalla tradizione casearia locale e dalla sapiente unione di pane e peco-
rino si ottiene un altro simbolo dell’Appennino abruzzese, nonché il ma-
nifesto di una cucina profondamente e candidamente semplice: le pal-
lotte cacio e uova (pallotte cace e ove). Si tratta di polpette, simili a quel-
le di carne, ma vegetariane: la carne è infatti rimpiazzata da pane raffer-
mo e pecorino legati dall’uovo, il tutto impastato fino a formare palline
tanto gustose quanto nutrienti, che spesso vengono fritte e poi saltate in
un sughetto di pomodoro e basilico.
Anche il Molise è rinomato per la produzione di pecorino, come quel-
lo del Matese, da latte di pecora di razza pagliarola misto a latte di capra,
o quello del Sannio, riconoscibile per la crosta scura; ancor più ricercato
è il pecorino di Capracotta, dalle origini antichissime e dal sapore deci-
so quando è stagionato. Un’altra vera specialità casearia del Molise è la
treccia di Santa Croce di Magliano, un formaggio a pasta filata, lavo-
rato fino a fargli assumere la forma di lunghe trecce, che i pastori porta-
no a tracolla durante la festa della Madonna dell’Incoronata, l’ultimo sa-
bato di aprile. Per l’occasione, la treccia viene distribuita ad amici e pa-
renti; attualmente, però, questa specialità è prodotta da una sola azienda.
In entrambe le regioni non mancano le ricotte, le caciotte, il cacio-
cavallo (come quello di Agnone, prodotto nell’Alto Molise e stagionato
in grotte naturali per almeno tre mesi) e le filanti scamorze classiche o
affumicate, spesso legate in coppia e ottime anche arrostite sulla griglia.
I primi
La pasta
Tra i tanti formati di pasta che queste regioni offrono, i più famosi sono
indubbiamente quelli ottenuti grazie a uno strumento che fa cantare tan-
ti primi piatti: la chitarra. Che cosa sarebbero, infatti, le tavole di Abruz- I maccheroni alla
zo e Molise senza i mitici maccheroni alla chitarra, spaghetti all’uo- chitarra con le
vo a sezione quadrata che prendono il nome dall’attrezzo usato per pro- polpettine di carne
(le pallottine) sono
durli? Da queste parti, appunto, la chitarra è anche un telaio per la pa- diventati uno dei
sta con fili metallici, la cui forma ricorda lo strumento musicale. La sfo- simboli della cucina
glia, non troppo sottile, viene appoggiata alla chitarra e pressata in mo- tricolore, soprat-
do uniforme con il mattarello, per ricavarne questi spaghetti lunghi e tutto all’estero.
quadrati. Particolarmente ruvidi e quindi adatti a trattenere bene il su-
go, sono spesso e volentieri conditi con un ragù arricchito da polpettine
di carni miste di agnello, vitello e maiale, ma – a seconda della stagione
o del luogo – anche con funghi, peperoni, asparagi, pomodorini freschi e
pecorino. Sulla costa adriatica, non sarà difficile trovare gli spaghetti al-
la chitarra accompagnati da un sughetto di pesce, che cambierà a secon-
da della zona e del pescato del giorno.
La forma degli altri tipi di pasta è, invece, normalmente piuttosto ir-
regolare; come quella delle fregnacce, una pasta fatta in casa, tagliata a
grossi pezzi più o meno quadrati, poi condita con sugo di carne e abbon-
dante pecorino; oppure dei tacconi, simili a grossi maltagliati. I cencio-
ni, simili a tagliatelle tozze, sono impastati con farina di grano e di ceci,
318
con l’aggiunta di uova per legare il tutto. Le laganelle si mangiano in-
vece in una minestra di fagioli ed erbe aromatiche, così come i pappic-
ci o le spesse sagne, dalla forma romboidale: come in ogni cucina pove-
ra, ma altamente gustosa, non poteva infatti mancare la classica pasta e
fagioli, qui chiamata sagne e fasciul.
Le origini della fa- Prodotti con l’autoctono grano di Solina sono i cazzillitti, tipici della
mosa pasta all’ama- zona di Scanno e ottimi se accostati a sughi di carne – ma anche di ver-
Cucina I primi
GARE DI ARROSTICINI
Gli arrosticini, in dialetto ‘rrustelle, sono i tipici spiedini abruzzesi di carne di pecora cot-
ti sulla brace. Non ammettono varianti, anche perché sono una sorta di cartolina dall’A-
bruzzo: il simbolo di benvenuto e di allegre cene all’insegna della convivialità. Indicati-
vi della derivazione pastorale della gastronomia delle aree interne, gli arrosticini sono
Cucina L e carni
amati e diffusi nell’intera regione e sono i protagonisti di molte sagre popolari. Portati a
tavola in gran quantità, in vasi da cui spuntano a mazzi, come rose, questi quadratini di
carne allo spiedo sono alternati a pezzettini di grasso che li rendono più morbidi e suc-
culenti e vanno mangiati rigorosamente con le mani, accompagnati da pane grigliato e
fiumi di vino rosso. Chi vuole calarsi nella parte di un vero abruzzese, a patto che abbia
lo stomaco ben allentato, potrà partecipare a una delle tante gare di mangiatori di ar-
rosticini: attualmente, il Guinness dei primati va a Tony: 142 arrosticini in 20 minuti, re-
cord conquistato durante il campionato Man VS Arrosticini (https://arrosticinidabruz
zo.com/man-vs-arrosticini).
Le carni
Oltre che negli arrosticini (v. lettura p319), la pecora qui trova spazio
in moltissimi secondi piatti, come la pecora alla cottora (o al cotturo,
o ancora alla callara), irrorata di vino e odori dei monti abruzzesi e stu-
fata nel paiolo per ore e ore, almeno fino a quando la carne non diventa
così morbida da sfaldarsi. Il capretto alla neretese, tipico piatto di Ne-
reto, in provincia di Teramo, è cotto in umido in compagnia di pepero-
ni, cipolle, pomodori e chiodi di garofano.
Anche l’agnello abbonda in queste cucine, soprattutto nei giorni festivi.
I torcinelli molisani, per esempio, sono interiora di agnello con uova e
formaggio, avvolte in budelli e rosolate con olio e lardo, e infine bollite e
aromatizzate con erbe; mentre le mazzarelle sono involtini di coratella
d’agnello arrotolati in foglie di indivia e rosolati in olio. In Abruzzo l’a-
gnello è spesso accompagnato dai peperoni, in Molise anche da pregiate
scaglie di tartufo bianco, ma sopra ogni cosa regna l’imbattibile agnello
cace e ove, che si prepara soprattutto per Pasqua. Quest’ultima ricetta,
molto simile a tanti piatti che si trovano nei Balcani, è uno spezzatino di
agnello cotto nel vino bianco e aromi, con un’aggiunta di uova sbattute Gli amanti delle
e pecorino in uscita così da renderlo ancora più gustoso. lumache cerchino le
ciammariche, come
Non mancano poi le ricette a base di carni bianche; su tutte il coni- le chiamano da
glio alla chietina, cucinato al forno e farcito con fette di prosciutto, bur- queste parti: sono
ro e rosmarino. Il pollo alla franceschiello viene invece tagliato a pez- cotte in un sugo
zi e cotto con sottaceti, olive, olio ed erbe aromatiche, mentre il tacchi- rosso piccante.
no alla canzanese è servito freddo, con la gelatina naturale ottenuta dal
raffreddamento del liquido di cottura.
E dagli scarti del maiale di cui – com’è noto – non si butta via niente
di niente, si ottiene il cif e ciaf, una ricetta dal nome a dir poco onoma-
topeico, che richiama il suono della carne rosolata in padella semplice-
mente con olio, aglio ed erbe aromatiche.
Il pesce e i trabocchi
Nonostante l’affaccio sul mare, queste regioni sono storicamente carat-
terizzate da una cucina prevalentemente di terra. Fanno eccezione alcu-
ne località sull’Adriatico, dove il brodetto di pesce fa parte della die-
ta quotidiana e non si fatica a trovarlo nei tanti ristoranti sulla costa.
I pesci per i brodetti cambiano solitamente di località in località, ma
a Pescara, per esempio, la ricetta prevede la presenza di specie meno
pregiate (le rimanenze del pescato) ma non – solitamente – del pomo-
doro; mentre a Vasto, oltre al colore dato dall’aggiunta di pomodoro, si
320
potrebbe anche trovare il rosso del peperone e del peperoncino. Le va-
rianti sono comunque moltissime e cambiano anche a seconda del pe-
scato del giorno; si prediligono, comunque, pesci poveri, ma gustosi, co-
me accade anche per la zuppa tipica molisana: il pappone a base di pa-
ne e pesci, con l’aggiunta di un tocco di pomodoro. A Termoli, il brodet-
to (u’ brudette) è una zuppa di pesce misto, con vongole e cozze, pomo-
dori, peperoni e peperoncino.
Cucina I prodotti della terra
Per sapere tutto sui Il pesce fresco, comunque, non manca mai sulla costa, in particola-
‘giganti del mare’, re lungo il tratto meridionale del litorale abruzzese, tra Ortona e Vasto.
le strane strutture
che punteggiano la
Qui sorgono i famosi trabocchi, antiche palafitte da sempre adibite alla
Costa dei Trabocchi, pesca, ingegnose e intricate strutture paragonate a “ragni colossali” dal
e sui loro ‘traboc- poeta Gabriele D’Annunzio, dove oggi è possibile assaggiare una cucina
canti’, visitate il sito: di pesce a m0. Oltre ai brodetti, vi si possono trovare altre specialità co-
https://abruzzoturi me i calamaretti ripieni, le sogliole alle olive, le triglie ripiene. A Va-
smo.it/it/costa-dei-
trabocchi.
sto è tipico lo scapese, piatto ottenuto da pesci come la razza e il palom-
bo, fritti e marinati in aceto, poi aromatizzati con lo zafferano di Navelli.
Tra i piatti di pesce più diffusi in Abruzzo e Molise si trova, infine, an-
che il baccalà, cucinato in guazzetto con pomodoro, cipolla e peperone
oppure gratinato in forno con pan grattato, mandorle, noci e uva passa.
La pasticceria
Una tradizione di cucina povera non significa, per le affamate bocche
contadine, rimanere senza dessert a fine pasto. Infatti, non sono pochi i
Cucina L a pasticceria
dolci, derivati soprattutto dalle specialità dei giorni di festa, che decora-
no le vetrine delle pasticcerie locali. E non c’è festa religiosa, qui, senza
la cicerchiata: palline di pasta dolce, fritte, cosparse di miele e infine
Molti dessert abruz-
decorate con confettini colorati. Così come non c’è Natale senza parroz- zesi hanno a che
zo, un dolce di forma semisferica, glassato al cioccolato fondente, che è fare con le festività
un vero capolavoro di perfezione dolciaria, pur derivando da una tradi- e, in particolare,
zione ‘rozza’ (o, meglio, dal pane rozzo). Il parrozzo, infatti, è una sorta con i matrimoni. I
di panettone; ideato dal pasticciere pescarese Luigi D’Amico, che lo in- confetti di Sulmona
sono un must anche
ventò nel 1926 e ne registrò il marchio, fu battezzato da D’Annunzio, che per le unioni dei
gli dedicò celebri versi: “È tante ‘bbone stu parrozze nove che pare na reali, mentre la
pazzia de San Ciattè, c’avesse messe a su gran forne tè la terre lavorata pizza dolce non ha
da lu bbove, la terre grasse e lustre che se coce… e che dovente a poche niente da invidiare
a poche chiù doce de qualunque cosa doce…”. al moderno cake
design delle torte
Sempre tipico del periodo natalizio è il pan dell’orso, dall’origine leg- nuziali.
gendaria. La storia ha per protagonisti i pastori di Scanno e l’orso che li
risparmiò, preferendo divorare con gusto i dolcetti nelle loro borse a base
di mandorle, miele, burro e cannella glassati al cioccolato che, da allora,
prendono il nome di pan dell’orso. A Pasqua, invece, si prepara il fiado-
ne, ripieno di uova sbattute, zucchero, cannella, pecorino o ricotta dolce
e scorza di limone, ma disponibile anche in versione salata.
Infine, non c’è matrimonio senza i coloratissimi, variopinti, decorati-
vi e magistralmente preparati confetti di Sulmona (v. lettura p322),
con cui, da secoli, si creano suggestive composizioni artistiche, in parti-
colare floreali, anche se il confetto non è che una semplicissima, ma gu-
stosissima mandorla ricoperta di zucchero. Nella stessa città si può as-
saggiare la cassata sulmonese, un pan di Spagna farcito con crema al
torrone croccante.
Formaggio e pregiato miele dell’Appennino, e soprattutto il mosto cot-
to, sono ingredienti semplici, ma tra i preferiti dagli abruzzesi per la pre-
parazione di molti dolci; come i calgionetti (o calcionetti), biscotti frit-
ti ripieni solitamente di mosto cotto, ceci e spezie; o i mostaccioli, fatti
con farina, mandorle tritate, miele e mosto cotto; ma anche i bocconotti,
crostatine di pasta frolla farcite in diversi modi. Le ferratelle sono invece A Riccia, in provincia
tipiche cialde di farina, uova e zucchero che prendono il nome dallo stam- di Campobasso, il 19
po in ferro in cui vengono forgiate (ma si possono chiamare con un’in- marzo si mangiano
i calzoni di san
finità di altri nomi), anch’esse farcite con mosto cotto o altre confetture. Giuseppe, friabi-
I torroni, onnipresenti nell’area, si trovano in varietà infinite: croc- lissime sfogliatelle
canti o morbidi, al naturale o ricoperti di cioccolato. Diffusi sono an- ripiene di crema
che i pepatelli, biscottini simili ai cantucci toscani, ma speziati al pepe. di ceci, miele e
Combinazione di tutti i dolci d’Abruzzo è la multicolore e multicalori- cannella: una ricetta
giunta dal Medioevo,
ca pizza dolce, a base di pan di Spagna disposto a strati e bagnato con espressione del mix
liquore Centerbe, caffè e alchermes, il tutto intervallato da un ripieno di di culture orientali e
crema alla vaniglia, alle mandorle e al cioccolato, poi ricoperto da una mediterranee.
glassa di albumi e zucchero, a sua volta decorata con variopinti confetti-
ni: una vera bomba, insomma. Piccole bombe di bontà sono anche le si-
se delle monache, dessert simbolo di Guardiagrele, ma la cui origine è
quantomeno curiosa: l’invenzione risale al 1884 ed è attribuita al pastic-
ciere Giuseppe Palmerio, che dedicò ai tre monti, ovvero alle tre cime
montuose abruzzesi, la sua creazione; ma questi candidi dolcetti cambia-
rono nome per la loro somiglianza a nudi e delicati seni e per ricordare
322
CONFETTI REALI
L’origine dei confetti di Sulmona si perde nella notte dei tempi ed è qui che esiste e re-
siste la più antica produzione di questa mandorla colorata, simbolo di feste di ogni tipo
fin dall’epoca degli antichi romani. La loro storia moderna è invece affidata alla famiglia
Pelino, che di questi dolcetti fece un’industria, fondata nel 1783, tramandandone la ri-
Cucina Da bere
Cucina Da bere
molisano, anche se non mancano produzioni di qualità da diverse uve, giunge a compi-
in particolare dalla Tintilia, la vera portabandiera della vitivinicoltura mento con l’entu-
siasmante Festa
regionale, insieme al Biferno, bianco, rosso o rosato. Qui l’uva Montepul- dell’Uva di Riccia. La
ciano copre una buona parte del vigneto, ma si divide il territorio con il seconda domenica
Sangiovese e l’Aglianico; tra i bianchi si trova anche qui il Trebbiano to- di settembre, decine
scano, oppure il Bombino bianco, che fa da apripista alla viticoltura pu- di carri addobbati
gliese, mentre la Falanghina introduce al vigneto campano. con uva sfilano per
le strade del paese
distribuendo cibo,
Montagne di liquori uva, vino e allegria.
Un pasto in queste terre non può finire senza un assaggio di dolce rata-
fià, liquore a base di amarene e vino rosso (spesso Montepulciano d’A-
bruzzo), che ogni buon oste o padrone di casa non esiterà a offrire a tut-
to il tavolo. Il rifiuto non è contemplato, ancor più quando si tratta di
un’offerta di centerbe, altro intenso e forte liquore, che racchiude in po-
che stille i profumi e le proprietà delle centinaia di erbe e fiori dei monti
abruzzesi. Un sorso di centerbe rimette a posto lo stomaco dopo un lun-
go pasto, ma lo fa “scatenando in bocca la bufera”, come scrisse durante
il suo viaggio in Abruzzo ‘il ghiottone errante’ Paolo Monelli, reduce da
un impegnativo pranzo ai piedi del Gran Sasso. Basilico, menta, salvia,
alloro, ginepro, camomilla e tante altre sono le erbe aromatiche e offi-
cinali usate per la produzione del centerbe. Gli ingredienti, inoltre, pos-
sono variare da produttore a produttore, ma la gradazione alcolica sarà,
in ogni caso, sempre molto alta, tanto da poter raggiungere e anche su-
perare i 70°. Attenzione, quindi, a non esagerare con questo liquore! Ba-
sti pensare che, in passato, il centerbe veniva usato per curare (o forse
stordire) i malati di peste.
Ma la vostra panoramica delle proprietà balsamiche e curative degli
alcolici regionali non sarà completa finché non avrete assaggiato anche
un altro tonificante liquore che non manca mai nelle dispense abruzze-
si: quello alla genziana, così tipico da essere stato introdotto tra i Pro-
dotti Agroalimentari Tradizionali dal Ministero delle Politiche Agricole,
Alimentari e Forestali (PAT). Chi, invece, preferisce rimanere sobrio po-
trà usare le radici essiccate di questa pianta amara, che cresce solamen-
te dai 1000 ai 2500 m sul livello del mare, anche per una calda, digesti-
va e depurativa tisana.
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324
Ambiente
Abruzzo e Molise si lasciano accarezzare dalla costa adriatica della penisola così come
dall’Appennino, e mostrano una grande eterogeneità di paesaggi, che favorisce una no-
tevole ricchezza di specie vegetali e animali, e di habitat. Per questo le due regioni limi-
trofe accolgono sul proprio territorio le superfici di ben tre parchi nazionali: Abruzzo,
Lazio e Molise; Majella; Gran Sasso e Monti della Laga.
Abruzzo
Nel suo Decameron, Boccaccio fa dire a un personaggio “… più in là che
Abruzzi”, espressione con la quale intendeva porre l’Abruzzo ai confini
delle terre conosciute. La montagna, che rappresenta circa i tre quarti
dell’intera superficie di questa regione, è il motivo principale che ha fat
to sviluppare all’epoca tale pensiero, con il suo corollario immaginifico
generale che esprime asprezza dei luoghi e difficoltà d’accesso. Le vette
più alte dell’Appennino e una vasta porzione del suo acrocoro centrale so
no tuttavia diventate, con il passare del tempo e dei cambiamenti sociali,
un qualificato motivo di richiamo, che si collega oggi facilmente a periodi
da trascorrere in tranquillità, così come a opportunità di attività sporti
ve a contatto con la natura, nelle sue forme più sorprendenti e selvagge.
La montagna, però, è solo una parte dei principali macroambiti di
paesaggio che la Regione Abruzzo, nel suo Atlante dei paesaggi, atlante
fotografico realizzato con il materiale raccolto tramite il concorso ‘Pae
saggi del tempo’, suddivide in quelli delle Colline Pescaresi, Colline Tea
tine, Colline Teramane, Montagne Aquilane, Montagne Teatine, Mon
tagne Pescaresi, Montagne Teramane e Valli Interne. Un ruolo di rilie
vo per la valorizzazione dei variegati paesaggi abruzzesi e per la promo
zione di forme di turismo sostenibile va indubbiamente riconosciuto al
la presenza delle aree naturali protette, che pongono oggi questa regio
ne al vertice in Italia, e tra le prime in tutto il continente, con i suoi tre
parchi nazionali, un parco regionale, un’area marina protetta, 14 riser
ve statali, 25 riserve naturali regionali e oltre 50 siti ricadenti nella re
325
te europea Natura 2000. Questi numeri giustificano l’appellativo di ‘re-
gione verde d’Europa’.
Dei tre parchi nazionali, autentici santuari della natura italiana, sono
riportate informazioni dettagliate a p216 per quello dell’Abruzzo, Lazio
e Molise, a p182 per quello della Majella, e a p151 per quello del Gran
Sasso e Monti della Laga. Proponiamo quindi di seguito una breve caratte-
rizzazione di alcune delle altre principali aree naturali protette abruzzesi.
Ambiente A bru z zo
Il Parco Regionale Sirente Velino (www.parcosirentevelino.it) copre una
superficie di 54.361 ettari nella provincia dell’Aquila. La zona altitudi- Diffusi nel Parco
Regionale Sirente
nale più bassa è posta a 600 m sul livello del mare, la più alta a 2300 m.
Velino sono anche
I tre settori principali nei quali si suddivide sono quelli dell’Altopiano i fenomeni carsici,
delle Rocche, quello della Marsica settentrionale, del versante sud-ovest con le celebri Grotte
del Monte Sirente e del Massiccio del Velino, e ancora quello della Valle di Stiffe, nel comune
del fiume Aterno e della Valle Subequana. I paesaggi fluviali, collinari e di San Demetrio ne’
Vestini, e le Gole
montani favoriscono una ricca biodiversità vegetale, che comprende sul
di Celano, scolpite
Monte Sirente una specie esclusiva di genziana (Geum heterocarpum) e dal torrente che
sul Monte Velino il ‘fiore del vento’ (Pulsatilla alpina), così chiamato per percorre la Valle
il suo movimento pulsante al soffio dell’aria. Tra le specie faunistiche so- d’Arano, a sud-est
no presenti l’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus), il lupo di Ovindoli; queste
ultime compongono
appenninico (Canis lupus italicus) e l’aquila reale (Aquila chrysaetos).
un particolare
L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano (www.torredelcerrano.it) ha habitat che richiama
una superficie di 3431 ettari e richiama nel suo nome sia la struttura co- numerosi uccelli.
struita dagli spagnoli nel 1568 per organizzare la difesa dai pirati sara-
ceni, sia il torrente che scende dalle colline di Atri. Nel tratto compreso
tra i due comuni di Pineto e Silvi, entrambi in provincia di Teramo, l’area
marina accoglie 7 km di fascia costiera adriatica. L’ambiente è in preva-
lenza rappresentato da zone di dune costiere, suddivise in tre aree prin-
cipali. Si tratta di quelle con presenza della pianta euforbia di Terracina
(Euphorbia terracina), degli stagni temporanei mediterranei e delle du-
ne mobili con presenza della pianta erbacea Ammophila arenaria. L’a-
rea terrestre costiera accoglie specie faunistiche e vegetazionali rilevan-
ti, tra le quali per esempio quella del fratino (Charadrius alexandrinus),
il più piccolo uccello trampoliere delle spiagge d’Italia, e quella della ra-
ra pianta dello zafferanetto delle spiagge (Romulea rollii), appartenente
alla stessa famiglia dello zafferano.
Delle 14 riserve statali, la più estesa è quella di Fara San Martino
Palombaro (4202 ettari), che prende il nome dai due comuni della pro-
vincia di Chieti in cui ricade. Si tratta di un’area che presenta vaste for-
mazioni di pino mugo (Pinus mugo), boschi di faggio (Fagus sylvatica)
e pino nero (Pinus nigra), con rare specie floristiche endemiche, erba-
cee e arbustive. Tra le specie faunistiche si riscontra la presenza del ca-
Nella riserva di
priolo (Capreolus capreolus) e del cervo (Cervus elaphus), oltre a quelle Fara San Martino
dell’orso bruno marsicano e del lupo appenninico. Palombaro, di
La seconda grande riserva statale per superficie (3550 ettari in provin- grande suggestione
cia dell’Aquila) è quella del Monte Velino: il massiccio omonimo rap- è la suggestiva forra
presenta il terzo gruppo montuoso di tutto l’Appennino, dopo quelli del delle Gole di Fara
San Martino, oltre
Gran Sasso e della Majella. Di particolare interesse è la ricca componente a numerose grotte
floristica, che accoglie molte delle specie caratteristiche dell’Appennino attorno alle quali
centrale, ma anche quella faunistica, nella quale sono compresi il gatto si tramandano le
selvatico (Felis silvestris) e, tra gli uccelli, l’aquila reale, il falco pellegrino affascinanti storie
(Falco peregrinus), il lanario (Falco biarmicus) e il grifone (Gyps fulvus). dei pastori e dei
briganti che le
Tra le riserve regionali, la più estesa è quella del Monte Genziana hanno utilizzate.
Alto Gizio (3164 ettari; nel comune di Pettorano sul Gizio, in provin-
cia dell’Aquila). Il motivo principale della sua istituzione va ricondot-
to alla volontà di proteggere un vasto territorio di interesse naturalisti-
co compreso tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e quello
del Parco Nazionale della Majella. Nella riserva, che da una quota basa-
326
le di 530 m del fiume Gizio sale fino ai 2170 m del Monte Genzana, gli
ambienti naturali presenti sono molto diversificati, e comprendono zo-
ne fluviali, boschi misti a dominanza di roverelle e carpini nel piano col-
linare, più in alto boschi di faggio, per arrivare agli arbusteti e alle pra-
Nella riserva del terie delle quote più elevate.
Monte Genziana
Alto Gizio, il Molise
Ambiente M olise
centro storico di un
L’articolata superficie del Molise può essere suddivisa, secondo la lettura
comune, quello di
Pettorano, è inte- del paesaggio fornita dagli strumenti di pianificazione regionale, in sei
ramente compreso principali contesti paesistici locali. A partire dalla riviera adriatica tro-
nell’area protetta, viamo quello di ‘Termoli e la costa’, sulla porzione orientale quello delle
caso unico in tutto ‘Valli e colline del Fortore’, nella zona centrale quello della ‘Collina’, nella
l’Abruzzo.
fascia meridionale l’ambito della ‘Direttrice Isernia–Boiano e il massic-
cio del Matese’ e nella porzione occidentale quelli dei ‘Territori monta-
ni (Alto Molise e Mainarde)’ a nord e quello della ‘Direttrice Isernia–Ve-
nafro’ a sud. Rimandando a p216 per la descrizione particolareggiata
delle caratteristiche del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, for-
niamo una descrizione sintetica della rimanente porzione di territorio,
interessata dalla presenza di altre riserve e oasi di protezione faunistica,
e da oltre 80 siti della rete Natura 2000.
La Riserva Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise (www.riserva
mabaltomolise.it) appartiene alla rete delle Riserve della Biosfera Mediter-
ranea e si estende su una superficie di 25 ettari nei comuni della provin-
cia di Isernia, Carovilli, Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Rocca-
sicura, San Pietro Avellana e Vastogirardi. La quota minima è di 450 m
sul livello del mare (Valle del Verrino), la più elevata di 1730 m (Monte
Capraro). Il paesaggio presenta una matrice in prevalenza boscosa, e an-
che vaste zone formate da pascoli naturali e prati da taglio dai caratteri
morfologici tipici delle zone montuose (con alternanza di colline e pic-
coli altopiani fluviali-lacustri).
La Riserva Naturale Orientata di Pesche (utb.isernia@corpoforestale.it),
nel comune di Isernia, ha una superficie di 540 ettari, da 640 a 1130 m
sul livello del mare, nella quale sono presenti sia morfologie dolci sia ver-
santi verticali. Di particolare interesse è la collocazione dell’agro di Pe-
sche, che spazia sulla città di Isernia e sulla Valle del Volturno, e sui mon-
ti del Matese e delle Mainarde. Numerose sono le specie vegetali carat-
teristiche della macchia mediterranea, mentre, tra le specie animali, de-
sta particolare interesse la presenza, nelle acque sorgive di ‘Fonte Mau-
ri’, di un particolare anfibio, il tritone Molge vulgaris.
Sul versante a nord del Massiccio del Matese si estendono i 50 ettari
Un tratto del della Riserva del Torrente Callora (www.regionemolise.it). Il territorio che
canyon ai piedi
del Monte Miletto, la accoglie è posto tutto all’interno del comune di Roccamandolfi, in pro-
la vetta più alta vincia di Isernia: comprende la zona umida della forra del Callora con
del Massiccio del le gole dei valloni Fosso Fornello e Rio Torrone, la zona rimboschita sul
Matese (2050 m), versante meno ripido della cima e ancora quelle dei prati sulle porzioni
viene percorso dagli più elevate della forra e quella dei ghiaioni e delle rupi.
appassionati di
torrentismo. L’Oasi WWF Guardiaregia-Campochiaro (www.wwf.it), diventata Riser-
va Regionale nel 2010, copre una superficie di 3135 ettari in provincia di
Campobasso, all’interno della quale sono comprese spettacolari cascate,
canyon e profonde grotte. Di particolare interesse è la presenza di vetu-
sti esemplari di faggio, della salamandrina dagli occhiali (Salamandrina
terdigitata), del picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) e del mer-
lo acquaiolo (Cinclus cinclus).
In provincia di Campobasso è presente anche la Riserva Naturale
Bosco Casale (Oasi Casacalenda), affidata in gestione alla LIPU dal
comune di Casacalenda. L’area protetta è composta da un bosco deciduo
di 146 ettari, esteso a circa 800 m sul livello del mare, in una zona di ele-
vata vocazione agricola e di interesse per le risorse forestali.
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Guida
pratica
INFORMAZIONI . . . . 328 TRASPORTI. . . . . . . . 331
Alloggio . . . . . . . . . . . . . . . . 328 IL VIAGGIO. . . . . . . . . . . . . . 331
Assistenza sanitaria . . . . . 329 Aereo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 331
Emergenze . . . . . . . . . . . . . 329 Via mare. . . . . . . . . . . . . . . . . 331
Informazioni Via terra . . . . . . . . . . . . . . . . 331
turistiche. . . . . . . . . . . . . . . 329
TRASPORTI LOCALI . . . . . 332
Pasti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 329
Per/dall’aeroporto . . . . . . . 332
Stampa locale. . . . . . . . . . . 330
Autobus. . . . . . . . . . . . . . . . 332
Tessere sconto . . . . . . . . . . 330
Automobile e motocicletta. 333
Viaggiatori LGBTQI+ . . . . . 330
Bicicletta e mountain bike . 333
Viaggio accessibile . . . . . . 330
Imbarcazioni. . . . . . . . . . . . 334
Treno . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334
TRASPORTI URBANI. . . . . 334
328
Informazioni
mente o del tutto disabita-
Alloggio ti; a Santo Stefano di Sessa- GUIDA AI PREZZI
Nonostante le due regioni nio (p168), in Abruzzo, al-
cune abitazioni abbandonate Pernottamento
non brillino per offerta alber-
del centro storico sono sta- I prezzi indicati di segui-
ghiera, negli ultimi anni stan-
no fiorendo in ogni provincia te ristrutturate e trasforma- to si riferiscono alle tre
ottimi B&B ricavati da anti- te in strutture ricettive; ma fasce di prezzo in cui ri-
chi palazzi del centro, dimore anche nel centro medieva- entrano la categoria eco-
o cascine. Sono sistemazioni le di Termoli (p253), in Mo- nomica, quella media e
comode, economiche e mo- lise, e in alcuni paesi del Par-
quella elevata.
derne, magari sorte in stabili co Nazionale d’Abruzzo, La-
restaurati dopo il terremoto e zio e Molise. € Economici fino a €70
dunque in ottimo stato e ar- In questa guida, all’interno €€ Medi €71-160
redate con eleganza. Un’altra delle sezioni ‘Pernottamen-
tipologia di alloggio che sta to’ gli alloggi sono elencati in €€€ Elevati a partire
prendendo piede nella zona è ordine crescente di prezzo, da €161
l’albergo diffuso, molto adat- mentre per ciascuna struttu-
to alle caratteristiche del ter- ra si indica la tariffa più ele- Pasti
ritorio, ricco di borghi parzial- vata di alta stagione. Le seguenti categorie di
prezzo sono riferite al
costo di un pasto com-
pleto (primo, secondo e
Clima dolce).
Temperature medie annue (°C)
€ Economici fino a €20
5/8
€€ Medi €21-40
9/10
11/12 €€€ Elevati a partire
13/14 da €41
14/15
15/16
17/18 Siti utili
18/19 Affittacamere, strutture
microricettive e turismo
rurale: www.abruzzoturismo.
it, www.regione.molise.it.
Agriturismi e B&B: www.
agriturismo.it o www.agri
turismo.net; www.bed-and
-breakfast.it.
Alberghi diffusi e dimore
storiche: www.alberghidif
fusi.it; www.residenzede
poca.it.
Campeggi: www.camping.it,
www.touringclub.it.
329
Ostelli: www.hihostels. zioni, così come il Parco Na- re il meraviglioso patrimonio
com/it. turale Regionale Sirente culturale della regione.
Rifugi: www.cai.it. Velino (www.parcosirentevelino
.it), il Parco Nazionale
d’Abruzzo, Lazio e Molise
(www.parcoabruzzo.it) e il Par-
Pasti
Assistenza co Nazionale della Majella All’interno delle singole se-
sanitaria (www.parcomajella.it). zioni ‘Pasti’ della guida, i loca-
Emergenze
Ambulanza %118 LIBRERIE DI VIAGGIO
Carabinieri %112
Se volete partire attrezzati, non dimenticatevi una car-
Corpo Forestale dello tina della regione per gestire in totale autonomia i vostri
Stato (Emergenza incendi)
itinerari. Una buona narrativa di viaggio potrà aiutarvi e
%1515
prepararvi a capire meglio i luoghi che visiterete. Vi se-
Guardia Costiera %1530
gnaliamo alcune librerie specializzate che troverete nel-
Polizia %113
le principali città.
Protezione Civile Molise
%800 120 021 Diari di bordo (%349 782 41 61;
Soccorso Alpino e Spe- https://diaridibordo.jimdofree.com; Parma)
leologico (Emergenza in Geocart (%011 749 33 69; www.geocart-torino.com; Torino)
montagna) %118
Vigili del Fuoco %115 Gulliver (%045 800 72 34; www.gullivertravelbooks.it;
Verona)
Il Giramondo (%011 473 28 15; www.ilgiramondo.it; Torino)
Informazioni L’angolo dell’avventura (%06 572 89 275;
turistiche www.libreriaangoloavventurenelmondo.it; Roma)
Abruzzo Turismo (www. Libreria Accursio (%051 22 09 83; Bologna)
abruzzoturismo.it) è il portale
ufficiale del turismo in Abruz- Libreria Editrice Odòs (%0432 20 43 07;
zo, dove troverete molte in- www.libreria-odos.it; Udine)
formazioni utili per la piani- Libreria On the road (%055 47 14 61;
ficazione del viaggio e per il
www.ontheroadlibreria.it; Firenze)
vostro soggiorno. Nelle lo-
calità di questa guida, dove Libreria Stella Alpina (%055 41 16 88;
presenti, sono stati indicati i www.stella-alpina.com; libreria online con sede a Firenze)
contatti dei singoli uffici. Nei
piccoli borghi non sempre Libreria Viaggeria (%0461 23 33 37;
sono presenti; in caso, fate ri- www.libreriaviaggeria.it; Trento)
ferimento a quello dell’Aquila: Pangea (%0498 76 40 22; www.libreriapangea.com; Padova)
IAT L’Aquila (cartina p54, E2;
%0862 191 07 37; www.abruzzo Priamar Viaggi (%019 82 09 01; www.priamarviaggi.com;
turismo.it; Piazza Battaglione Savona)
degli Alpini; h9-13 e 15-19 lun- Travel Bookshop (%338 452 68 96; Monza)
dom). Il Parco Nazionale del
Gran Sasso (www.gransasso VEL – La Libreria del Viaggiatore (%0342 21 89 52;
lagapark.it) ha al proprio inter- www.vel.it; Sondrio)
no una rete di punti informa-
330
TESSERE SCONTO
TESSERA SCONTO CONTATTI TARIFFE
Camping Card %055 88 23 91; €43/45, tessera annuale solo
International www.campingcard capofamiglia/con coniuge o
international.com convivente
Informazioni Stampa locale
Trasporti
IL VIAGGIO Pronto Bus Italia (%085 86
76 523; www.prontobusitalia
Aggiornamenti sul traffico e
diffusione di segnalazioni da
.it). La capitale è servita an- parte degli automobilisti.
che da Sangritana (%0872 Isoradio (FM 103.3; www.iso
Aereo 54 82 24; www.sangritana.it) radio.rai.it) Canale di pubblica
Aeroporti e Clikbus (%0873 37 08 24; utilità dedicato alle informa-
www.clikbus.it). Alcune com- zioni sulla mobilità.
L’Aeroporto d’Abruzzo (ser-
pagnie, come Satam (%0871
vizio informazioni numeri a pa- Bicicletta
34 49 69; www.satambus.it),
gamento %899 13 03 10 da rete
collegano a Napoli. Se siete appassionati di ci-
fissa, 895 89 89 512 da rete mo-
A seconda della vostra cit- cloturismo e pensate di uti-
bile; www.abruzzoairport.com;
tà di provenienza, potrete lizzare questo mezzo per
Via Tiburtina, Km 229,100) si
viaggiare anche con FlixBus esplorare la regione, sui si-
trova a circa 6 km dalla sta-
Italia (%02 94 75 92 08; www. ti della Federazione Italiana
zione di Pescara. Per l’elen-
co aggiornato dei voli e delle flixbus.it). Amici della Bicicletta (www.
compagnie aeree (nazionali fiab-onlus.it e www.bicitalia.org)
Automobile troverete consigli su come
e internazionali) consultate il
sito. Per i collegamenti con il e motocicletta organizzare il viaggio.
centro città v. p332. Ecco alcuni siti utili per orga- Se desiderate viaggiare
L’Aeroporto dei Parchi nizzare il viaggio: con la formula ‘treno+bici’,
(www.aeroportodeiparchi.it) è ACI – Automobile Club consultate: Trenitalia (www.
uno scalo dedicato soprat- d’Italia (%06 499 81, soccorso trenitalia.com) – dal menu ‘Of-
tutto al volo turistico e non è stradale %803 116; www.aci.it). ferte e servizi’, sotto la voce
servito da alcuna compagnia. ‘Servizi a bordo’, cliccate su
Autostrade per l’Italia ‘Bici al seguito’; e Italo (www.
(www.autostrade.it) Traffico italotreno.it).
in tempo reale e calcolo del
Via mare pedaggio. Treno
Il Porto di Pescara (%085 Google Maps (maps.google.it) Muoversi in treno fra Abruzzo
454 681; www.marinape.com; e ViaMichelin (www.viamiche e Molise è possibile, ma non
Lungomare Papa Giovanni XXIII) lin.it/web/Itinerari) Per pro- sempre comodissimo, spe-
è il principale scalo marittimo grammare il percorso. cie se volete visitare più di
della costa abruzzese. CCISS Viaggiare Informati una destinazione nello stes-
Il Porto di Termoli (%1518, gratuito anche da so giorno. Sono molto fre-
(%0875 70 53 98; www.myc.it; cellulare, 24 h; www.cciss.rai.it) quenti, comunque, i treni di-
Molo Sud, Via del Porto) è preso
d’assalto dai viaggiatori di-
retti alle Tremiti. LE COSE CAMBIANO…
Tariffe, orari e offerte speciali cambiano con una certa
Via terra frequenza; le informazioni fornite in questo capitolo van-
no quindi prese come indicazioni di massima da verifica-
Autobus re con un’accurata ricerca personale presso gli uffici del-
Abruzzo e Molise sono col- le compagnie di trasporto o affidandosi a un’agenzia di
legati a Roma con numerose viaggi di fiducia.
corse giornaliere gestite da
332
retti per/dalle principali città
italiane, così come per le più
TRASPORTI (cartina p54, E6; Via Caldora),
al piano sotterraneo dell’au-
importanti destinazioni inter- LOCALI tostazione che troverete
nazionali. non distante dalla basilica:
Le principali linee ferrovia- le linee 2, 5, M11R e 11T
rie sono la Ferrovia Adriatica, Per/dall’aeroporto (biglietto orario valido 120 min
che collega l’Abruzzo con le €1,20) arrivano alla stazione
L’Aeroporto d’Abruzzo (ser-
regioni costiere adriatiche, e ferroviaria, ma viste le
Trasporti T rasporti locali
CARTE FERROVIARIE
Trenitalia (www.trenitalia.com) mette a disposizione dei suoi clienti tariffe agevolate, pro-
mozioni e offerte di varia natura. Per usufruirne in maniera ottimale può essere utile pro-
curarsi – a seconda delle proprie esigenze – una delle carte rilasciate da Trenitalia.
Tra queste citiamo la Carta Verde (per chi ha tra i 12 e i 26 anni non compiuti) e la Carta
Argento (per chi ha più di 60 anni), che permettono di godere di sconti su biglietti nazio-
nali e internazionali; e la CartaFRECCIA, che permette di accumulare punti e usufruire di
servizi e agevolazioni sul territorio nazionale.
Per conoscere l’offerta completa di Trenitalia collegatevi al sito www.trenitalia.com,
cliccate su ‘Offerte e servizi’ dove troverete la voce ‘Carta Verde e Carta Argento’.
333
festivi alcuni collegamenti percorsi principali; al con- no fare escursioni in bici non
potrebbero essere rari o addi- trario, le strade secondarie particolarmente impegnative
rittura inesistenti. Nelle città possono talvolta risultare e comunque appaganti. In
maggiori la stazione degli piuttosto sconnesse, spe- Molise, che è più pianeg-
autobus è spesso situata cie quelle che salgono ver- giante, la bicicletta è un
accanto o nelle immediate so i colli. ottimo modo per raggiungere
vicinanze della stazione fer- Fate attenzione, soprat- Termoli da Campobasso
roviaria. Talvolta i biglietti si tutto in Molise, agli autove- (v. lettura p248). Per una
alloggio lungo il percorso nia (%800 80 40 20; www.tir- .com); i treni TUA (www.tua
filtrando i risultati in base al renia.it) e Navigazione Libe- bruzzo.it) collegano la linea
tipo di struttura ricettiva, al ra del Golfo (%081 552 07 adriatica che va da Termoli
servizio offerto e alla tipo- 63; www.navlib.it). Da mag- a San Benedetto del Tronto,
logia di ciclista (viaggiatore gio ad agosto le navi salpa- con diramazione Giuliano-
turista, sportivo con bici da no tutti i giorni dell’anno. I va–Teramo, e il tracciato fer-
corsa o mountain biker). biglietti sono acquistabili roviario Lanciano–San Vi-
Entrambe le organizzazioni sui siti delle compagnie, do- to Marina.
propongono convenzioni ve è consigliabile verificare
per chi si muove in bicicletta
utilizzando le reti ferroviarie
le condizioni meteo-marine
per sapere se la vostra cor-
TRASPORTI
regionali (https://www.treni sa partirà (gli aggiornamen- URBANI
talia.com/it/treni_regionali/ ti sono fino a qualche minu- Nel corso della guida, nelle
treno-bici.html). to prima). varie sezioni ‘Per/da’ vengo-
no fornite le informazioni re-
lative a ogni singola località.
© Lonely Planet Publications
335
Dietro le quinte
SCRIVETECI!
Le notizie che ci inviate sono per noi molto importanti e ci aiutano a rendere migliori le nostre
guide. Ogni segnalazione (positiva o negativa) viene letta, valutata dalla Redazione e comunicata
agli autori.
Mandate i vostri suggerimenti a lettere@edt.it e visitate periodicamente lonelyplanetitalia.it
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nostri prodotti – cartacei, digitali o web – ricordatevi di comunicarcelo. Per leggere la nostra politica sulla privacy,
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I NOSTRI CONSULENTI
¨ Danilo Borri, storico dell’arte, e Maria Domenica Fracassi, guida senior, sono membri
di NaTourArte (www.natourarte.it), associazione di Guide Turistiche abilitate, attiva dal
1998 nella promozione e valorizzazione turistica e culturale dell’Abruzzo. Per questa
guida hanno scritto la parte sull’Abruzzo nel capitolo Arte e tradizioni.
¨ Stefano Cena Lavora in EDT in qualità di redattore. Oltre al capitolo Storia di questa
guida, ha scritto e curato i testi storici di molte altre guide Lonely Planet all’Italia.
¨ Anita Franzon È sommelier e lavora per diversi blog di enogastronomia. Per questa
guida ha scritto il capitolo Cucina.
¨ Adriana Malandrino È giornalista professionista, scrive di viaggi, cultura, cibo e orga-
nizza festival. Per questa guida ha scritto il capitolo Letteratura e cinema.
¨ Nella Rescigno e Michele Fratino sono membri di JustMO (www.justmo.org), un’im-
presa culturale e creativa nata in Molise che si occupa di progettazione, strategie culturali
e di promozione e cura del patrimonio materiale e immateriale della regione. Per questa
guida hanno scritto la parte sul Molise nel capitolo Arte e tradizioni.
Indice
A Amatrice, 180 Terme Romane (Chieti), Bussi sul Tirino, 173
Abbateggio, 210 ambiente, 18, 324 121 Campo Imperatore, 176
abbazie Amiternum, 68 architettura, 117, 294, 302 Costa dei Trabocchi, 135
Abbazia di San Clemente archeologici, siti, 38 arrampicata, 45 Lago del Matese, 249
a Casauria (Castiglione Aesernia, 267 Bojano, 249 Lago di Barrea, 227
a Casauria), 116 Alba Fucens, 77 Palena, 199 Lago di Campotosto, 180
Abbazia di San Giovanni in Amiternum, 68 Prati di Tivo, 158 Martinsicuro, 101
Venere (Fossacesia), Roccamorice, 210
Anfiteatro Romano Parco Fluviale Tordino
133
(Teramo), 89 Arsita, 163 Vezzola (Teramo), 91
Abbazia di San
Anfiteatro Romano arte, 294, 302 Pescara, 109
Liberatore a Maiella
(Serramonacesca), 212 (Venafro), 275 artigianato, 18, 170, 205 Pescasseroli, 221
Abbazia di San Pietro Area Archeologica di Assergi, 174 Pescocostanzo, 194
ad Oratorium Altilia-Saepinum assistenza sanitaria, 329 Prato Selva, 159
(Capestrano), 172 (Sepino), 250, 251 Riserva Naturale Bosco
Atessa, 148
Abbazia di San Vincenzo Area Archeologica di Don Venanzio, 140
Atri, 93, 94
al Volturno (Castel San Capestrano, 172 Riserva Naturale di Punta
autobus, 331
Vincenzo), 275 Cunicoli di Claudio Aderci, 137
(Avezzano), 79 automobile e motocicletta,
Abbazia di Santa Lucia Rocca di Cambio, 73
69, 331, 333
(Rocca di Cambio), 73 Domus e Mosaico del Rocca di Mezzo, 75
Leone (Teramo), 89 Campo Imperatore,
Abbazia di Santa Maria Roccaraso, 197
176, 176
di Arabona Ecomuseo del Paleolitico
entroterra vastese, 140, Statale 87 Sannitica,
(Manoppello), 212 (Abbateggio), 210
140 248
Abbazia di Santa Maria Iuvanum, 147
Isernia–Frosolone, 278, Valle delle Abbazie, 97
in Montesanto Museo e Parco
(Civitella del Tronto), 279 birdwatching, 108, 249
Archeologico La
154 Civitella (Chieti), 120 Majella, 193, 193 Bomba, 148
Abbazia di Santo Spirito Necropoli di Campovalano Morge, 246, 246 Bominaco, 70
al Morrone (Sulmona), (Campli), 157 Valle delle Abbazie, 97 borghi, 32
188 Avezzano, 80, 81 Borrello, 149
Parco Archeologico
accessibilità, 330 del Monte Pallanum Bucchianico, 125
Acciano, 72 (Bomba), 148 budget, 328
aereo, 331 Parco Archeologico di Villa B Bussi sul Tirino, 173
aeroporti, 331 Zappone (Larino), 261 Bagnoli del Trigno, 247
Agnone, 280 Peltuinum, 70 bambini, 42
Aielli, 79 Teatro e Tempio Italico di Barrea, 227 C
Pietrabbondante, 282 Bazzano, 69 Calascio, 166
Alanno, 116
Teatro Romano (Chieti), belvedere Campitello Matese, 253
Alba Adriatica, 101
121 Belvedere (Atri), 95 Campli, 155
Alba Fucens, 77
Teatro Romano (Teramo), Gole del Sangro (Barrea), Campo Felice, 76
Alfedena, 228
89 227 Campo Imperatore, 176,
alloggio, 328
Teatro Romano (Venafro), Loggia Amblingh (Vasto), 176, 177
Altopiano delle Cinque
274 137 Campobasso, 238, 240
Miglia, 191
Tempietti Romani (Chieti), Peschio (Pescocostanzo), Castello Monforte, 239
Altopiano delle Rocche, 73
121 192 Cattedrale della
Tempio della Colonia bicicletta e mountain bike, Santissima Trinità,
Latina di Aesernia 45, 331, 333 238
000 riferimenti cartine (Isernia), 267 Area Marina Protetta Torre Chiesa di San Bartolomeo,
000 riferimenti letture Tempio di Lucus Angitiae del Cerrano e Pineta 239
(Luco dei Marsi), 80 Filiani, 99 Chiesa di San Giorgio, 239
338
Chiesa di Santa Maria del Castel San Vincenzo, 275 Basilica di Santa Maria di Chiesa della Madonna
Monte, 239 castelli e fortezze, 34 Collemaggio (L’Aquila), delle Grazie (Scanno),
feste ed eventi, 242 Castel Mancino 57 231
Galleria Civica di (Pescasseroli), 221 Cappella della Madonna Chiesa della Madonna
Arte Moderna e Castello Angioino del Lago (Santo Fore (L’Aquila), 67
Contemporanea, 239 (Civitacampomarano), Stefano di Sessanio), Chiesa della Santissima
informazioni, 243 261 169 Annunziata (Venafro),
Cappella della Madonna 272
Indice C - C
Indice C - C
Chiesa di San Nicola di Chiesa di Santa Maria locali, 124
Duomo di San Flaviano
Bari (Atri), 95 della Valle (Scanno), (Giulianova), 99 Museo Archeologico
Chiesa di San Pietro 230 Nazionale d’Abruzzo,
Oratorio di San Pellegrino
(Campli), 157 Chiesa di Santa Maria 120
e Chiesa
Chiesa di San Pietro a delle Grazie (Barrea), di Santa Maria Assunta Museo d’Arte Costantino
Coppito (L’Aquila), 60 227 (Bominaco), 70 Barbella, 121
Chiesa di San Pietro Chiesa di Santa Maria di Parrocchiale di San Museo Diocesano, 121
Apostolo (Loreto Cartignano (Bussi sul Remigio (Fara San Museo e Parco
Aprutino), 113 Tirino), 173 Martino), 202 Archeologico La
Chiesa di San Pietro della Chiesa di Santa Maria Parrocchiale di Santa Civitella, 120
Jenca (Assergi), 174 di Propezzano Maria Maggiore Museo Universitario, 121
Chiesa di San Pietro e (Notaresco), 97 (Francavilla al Mare), Palazzo de’ Mayo, 121
Paolo (Pescasseroli), Chiesa di Santa Maria 127
Palazzo della Camera di
219 in Piano (Loreto Santuario dei Santi Commercio, 121
Chiesa di San Rocco Aprutino), 114 Cosma e Damiano
pasti, 124
(Castelli), 163 Chiesa di Santa Maria (Isernia), 269
pernottamento, 123
Chiesa di San Silvestro Maggiore (Caramanico Santuario del Miracolo
Terme), 208 Eucaristico (Lanciano), shopping, 124
(L’Aquila), 60
Chiesa di Santa Maria 142 storia, 120
Chiesa di San Tommaso
Maggiore (Guglionesi), Santuario del Volto Santo Teatro Marrucino, 124
Apostolo (Barrea), 227
259 (Manoppello), 212 teatro romano, 121
Chiesa di San Tommaso
Becket (Caramanico Chiesa di Santa Maria Santuario della Tempietti Romani, 121
Terme), 207 Maggiore (Lanciano), Madonna Addolorata terme romane, 121
142 (Castelpetroso), 278
Chiesa di Sant’Anna cibo e bevande, 18, 30, 71,
(Termoli), 254 Chiesa di Santa Maria Santuario della 92, 134, 186, 206, 231,
Maggiore (Vasto), 137 Madonna dei Miracoli 277, 315, 329
Chiesa di Sant’Anna dei (Casalbordino), 134
Pompetti (Teramo), 88 Chiesa di Santa Maria cimiteri e sacrari
Paganica (L’Aquila), Santuario della Madonna
Chiesa di Sant’Antonio 58 della Portella Cimitero Inglese
(Teramo), 89 (Rivisondoli), 194 (Torino di Sangro),
Chiesa di Santa Reparata 134
Chiesa di Sant’Antonio (Atri), 95 Santuario della Madonna
Abate (Agnone), 281 delle Grazie (Teramo), Cimitero Militare
Chiesa e Convento
Chiesa di Sant’Emidio 89 Canadese (Ortona),
di San Francesco
(Agnone), 281 130
(Agnone), 281 Santuario di Ercole
Chiesa di Santa Chiara Curino (Sulmona), Sacrario della Brigata
Chiesa Madre di Santa
(Città Sant’Angelo), 189 Majella
Maria Assunta in Cielo
112 (Taranta Peligna),
(Capracotta), 278 Santuario di Maria
Chiesa di Santa Chiara Santissima 201
Chiesa Madre di Santo
(Isernia), 269 dello Splendore cinema, 164, 311, 313
Stefano Martire (Santo
Chiesa di Santa Cristina Stefano di Sessanio), (Giulianova), 100 Città Sant’Angelo, 112
(Sepino), 250 169 Santuario di San Gabriele Civita di Bagno, 68
Chiesa di Santa Giusta Chiesa Parrocchiale dell’Addolorata Civitacampomarano, 260
(L’Aquila), 56 della Madonna di (Isola del Gran Sasso Civitella Alfedena, 224
Chiesa di Santa Maria a Loreto (Villalago), 233 d’Italia), 161
Civitella del Tronto, 153
Mare (Giulianova), Chiesa Parrocchiale Santuario di Santa
Maria del Canneto clima, 328
100 di Santa Maria Assunta
(Roccavivara), 259 Cocullo, 80
Chiesa di Santa Maria (Opi), 223
Assunta (Assergi), 174 Santuario e Convento di conventi e monasteri
Collegiata di San
Chiesa di Santa Maria Giovanni Battista Santa Maria dei Lumi Convento di San Giovanni
degli Angeli (Civitella (Ortona dei Marsi), (Civitella del Tronto), da Capestrano
del Tronto), 154 218 154 (Capestrano), 171
Chiesa di Santa Maria del Collegiata di San Michele Scala Santa (Campli), Convento di San Giuliano
Monte (Campobasso), Arcangelo 156 (L’Aquila), 67
239 (Città Sant’Angelo), 112 Chieti, 120, 122 Convento di Sant’Onofrio
Chiesa di Santa Maria Collegiata di Santa Cattedrale di San (Campli), 156
del Suffragio (Castel Maria del Colle Giustino, 123 Convento di Sant’Onofrio
del Monte), 165 (Pescocostanzo), 192 Chiesa della Trinità, 121 (Casacalenda), 262
340
Convento Michetti Civitella Alfedena, 225 Feste di Settembre fontane e monumenti
(Francavilla al Mare), Civitella del Tronto, 155 (Lanciano), 143 Fontana delle 99
127 Ecorifugio della Cicerana, Giostra Cavalleresca Cannelle (L’Aquila), 58
Lo Studio (Barrea), 228 218 (Sulmona), 187 Fontana di Giugno
Monastero di San Fara San Martino, 202 Gl’Cierv (Venafro), 274 (Ortona dei Marsi), 218
Martino in Valle Lago di Barrea, 227 Il Dio di Mio Padre fontana di Largo
(Fara San Martino), (Torricella Peligna), Garibaldi
202 Lago di Campotosto, 180
146 (Guardiagrele), 205
Indice c - I
Indice i - M
Museo Civico della Fontana delle 99 Monteodorisio, 140
Cannelle, 58 (Atri), 95
Memoria e della Storia, Monteroduni, 271
266 Fontana Luminosa, 61 Museo Casa Natale di
Montesilvano, 111 Gabriele D’Annunzio
Museo Nazionale del Forte Spagnolo, 61
monumenti, v. fontane (Pescara), 108
Paleolitico, 270 informazioni, 67 e monumenti Museo Centro per le
pasti, 270 locali, 66 Acque del Gran Sasso
Morro d’Oro, 97
pernottamento, 270 MAXXI L’Aquila, 58 (Isola del Gran Sasso
Moscufo, 113
Piazza Celestino V, 266 Museo Nazionale d’Italia), 161
mountain bike, v. bicicletta
Santuario dei Santi d’Abruzzo, 58 e mountain bike Museo Civico
Cosma e Damiano, 269 Museo Sperimentale Arte (Rivisondoli), 195
musei e spazi espositivi
Spazio Arte Petrecca, Contemporanea, 64 Museo Civico
Antiquarium della Civiltà
269 Palazzo dell’Emiciclo, 63 Archeologico Antonio
Safina (Barrea), 227
storia, 266 Parco del Sole, 57 De Nino (Alfedena),
Aurum – Ex Kursaal 229
Tempio della Colonia pasti, 65 (Pescara), 108
Latina di Aesernia, 267 Museo Civico d’Arte
pernottamento, 64 Centro Servizi di Villetta
trasporti, 272 Contemporanea
Piazza del Duomo, 56 Barrea, 226 (Ortona), 130
Isola del Gran Sasso d’Italia, Piazza del Palazzo, 56 Centro Visita di Val
159 Museo Civico della
Porta Barete, 60 Fondillo e Museo della Memoria e della Storia
itinerari, 25, 25, 26, 27, 28 Foresta e dell’Uomo
Porta Bazzano, 60 (Isernia), 266
Iuvanum, 147 (Opi), 223
Porta Paganica, 60 Museo d’Arte Costantino
Centro Visitatori del Barbella (Chieti), 121
Porta Rivera, 60 Parco Nazionale
J shopping, 67 d’Abruzzo, Lazio e
Museo dei Misteri
Jelsi, 248 storia, 52 (Campobasso), 241
Molise (Pescasseroli),
jogging, 91 trasporti, 67 220 Museo del Camoscio di
Opi, 223
Lago della Montagna Ecomuseo del Paleolitico
Spaccata, 229 (Abbateggio), 210 Museo del Costume
K Ex Convento di Santa
(Guardiagrele), 205
Lago di Barrea, 227
kayak, 173, 276, 282 Maria delle Monache Museo del Lupo (Arsita),
Lago di Bomba, 148 163
(Isernia), 269
Lago di Campotosto, 180 Museo dell’Acqua
L Lago di Capo d’Acqua, 172
Galleria Civica di
(Villetta Barrea), 225
L’Aquila, 52, 54, 59 Arte Moderna e
Lago di Castel San Contemporanea Museo dell’Artigianato
Auditorium del Parco, 61 Vincenzo, 276 (Guardiagrele), 205
(Campobasso), 239
Basilica di San Lago di Guardalfiera, 258 Museo dell’Olio
Imago Museum
Bernardino, 61 Lago di Penne, 115 (Loreto Aprutino), 113
(Pescara), 105
Basilica di San Giuseppe Lago di San Domenico, 234 Museo della Battaglia
MAXXI L’Aquila, 58
Artigiano, 60 (Ortona), 130
Lago di Scanno, 230 MOM – Museo dell’Orso
Basilica di Santa Maria di Museo della Campana
Lago Pio, 234 Marsicano (Palena), 199
Collemaggio, 57 Giovanni Paolo II
Lama dei Peligni, 200 MUSÈ – Museo
Borgo Rivera, 58 (Agnone), 281
Lanciano, 141 Preistorico di Celano,
Cattedrale dei Santi 79 Museo della Fauna
Giorgio e Massimo, 56 Larino, 261
Museo Acerbo delle (Caramanico Terme),
Chiesa dei Santi letteratura, 20, 133, 146, 208
Ceramiche di Castelli
Marciano e Nicandro, 187, 308
(Loreto Aprutino), 113 Museo della Lana
57 LGBTQI+, 330 (Scanno), 231
Museo all’Aperto d’Arte
Chiesa della Madonna Limosano, 247 Contemporanea Museo della Torre
Fore, 67 Loreto Aprutino, 113 Kalenarte (Villetta Barrea), 225
Chiesa di San Domenico, Luco dei Marsi, 80 (Casacalenda), 262 Museo della
60 luoghi insoliti, 21 Museo Archeologico Transumanza
Chiesa di San Pietro a (Campli), 156 (Villetta Barrea), 226
Coppito, 60 Museo Archeologico Museo delle Arti e
Chiesa di San Silvestro, M (Venafro), 274 Tradizioni Popolari
60 Macchia d’Isernia, 271 Museo Archeologico e (Villalago), 233
Chiesa di Santa Giusta, Macchiagodena, 279 Antiquarium Medievale Museo delle Ceramiche
56 Majella, 184 (Guardiagrele), 205 (Castelli), 163
342
Museo delle Genti Palazzo d’Avalos (Vasto), Palazzo Farnese Parco Naturale Regionale
d’Abruzzo (Pescara), 136 (Campli), 156 Sirente Velino, 73, 74
108 Palazzo Sipari Palazzo Ronchi (Civitella Parco Nazionale
Museo dello Sci di Fondo (Pescasseroli), 220 del Tronto), 154 d’Abruzzo, Lazio e
(Opi), 223 Pinacoteca Civica Palazzo Torlonia Molise, 215-34, 217,
Museo di Arte Moderna (Teramo), 89 (Avezzano), 80 224
e Contemporanea Polo Museale Civico di Palena, 198 Parco Nazionale del Gran
(Penne), 115 Giulianova, 99 Sasso e Monti della
Indice m - P
Palmoli, 140
Museo di Arte Moderna Polo Museale di Santa Laga, 150-80, 152, 160
parchi avventura e
Vittoria Colonna Chiara (Sulmona), 186 divertimenti Parco Nazionale della
(Pescara), 105 Majella, 182, 183, 184
Polo Museale di Santo Aqualand (Vasto), 139
Museo Diocesano Spirito (Lanciano), 143 Parco Regionale del
(Chieti), 121 Caramanico Terme, 207
Sala dei Pipistrelli Matese, 249
Museo Diocesano Gran Sasso Adventure
(Barrea), 227 Riserva Naturale Bosco
(Lanciano), 143 Park (Fonte Cerreto),
Spazio Arte Petrecca Don Venanzio, 140
175
Museo e Parco (Isernia), 269 Riserva Naturale
Archeologico La Guardiagrele, 205
Controllata Lago di
Civitella (Chieti), 120 Parco Avventura Castel di Penne, 115
Museo Etnografico N Sangro, 84
Riserva Naturale dei
(Bomba), 148 Navelli, 71 Pennapiedimonte, 204 Calanchi di Atri, 96
Museo Etnografico Notaresco, 97 Roccaraso, 196 Riserva Naturale di Lama
(Castel del Monte), 166 parchi e giardini Bianca, 209
Museo Internazionale Giardino Botanico Alpino Riserva Naturale di
della Zampogna O Vincenzo Rivera Montedimezzo, 277
(Scapoli), 277 Opi, 222 (Valloni), 178 Riserva Naturale di Punta
Museo Michetti Oratino, 246 Giardino Botanico Aderci, 137
(Francavilla al Mare), Ortona, 129 Daniela Brescia Riserva Naturale
127 Ortona dei Marsi, 218 (Sant’Eufemia a
Regionale Monte
Museo Naturalistico Maiella), 209
osservatori e laboratori, Genzana Alto Gizio, 191
Archeologico ‘M. 175, 178 Giardino dei Ligustri
Riserva Naturale Valle
Locati’ (Lama dei (Loreto Aprutino), 114
Ovindoli, 76 dell’Orfento, 207
Peligni), 200 Giardino della Flora
pattinaggio su ghiaccio, 221
Museo Nazionale Appenninica
Peltuinum, 70
d’Abruzzo (L’Aquila), 58 P (Capracotta), 278
Museo Nazionale del Paganica, 69 Parco del Sole (L’Aquila), Pennadomo, 149
Molise (Venafro), 274 palazzi ed edifici storici e 57 Pennapiedimonte, 203
Museo Nazionale del di rilievo Parco Fluviale Tordino Penne, 114
Paleolitico (Isernia), acquedotto medievale di Vezzola (Teramo), 91 pesca, 227
270 Sulmona, 186 Pineta Dannunziana Pescara, 104, 106
Museo Nina – NACT Albergo di Campo (Pescara), 108 attività, 109
(Civitella del Tronto), Imperatore (Valloni), Villa Comunale
153 Aurum – Ex Kursaal, 108
178 (Guardiagrele), 204
Museo Palazzo Pistilli Cattedrale di San Cetteo,
Auditorium del Parco Villa Comunale 105
(Campobasso), 239 (L’Aquila), 61 (Sulmona), 184
Museo Paparella Villa feste ed eventi, 109
Complesso Villa Torlonia (Avezzano),
Urania (Pescara), 105 Imago Museum, 105
dell’Annunziata 82
Museo Pelino dell’Arte (Sulmona), 186 locali, 110
parchi naturali e riserve, 19
e della Tecnologia Liceo Vico (Chieti), 121 Museo Casa Natale di
Area Faunistica del
Confettiera (Sulmona), Gabriele D’Annunzio,
Mulino di Villalago, 234 Capriolo (Lama dei
186 108
Palazzina Liberty Peligni), 201
Museo Sannitico Museo delle Genti
(Venafro), 274 Area Marina Protetta
(Campobasso), 239 d’Abruzzo, 108
Palazzo d’Avalos (Vasto), Torre del Cerrano e
Museo Sperimentale Pineta Filiani, 98 Museo di Arte Moderna
Arte Contemporanea 136
Vittoria Colonna, 105
Palazzo de’ Mayo (Chieti), Camosciara, 226
(L’Aquila), 64 Museo Paparella Villa
121 faggete vetuste, 222
Museo Universitario Urania, 105
(Chieti), 121 Palazzo dell’Emiciclo Gole del Sagittario, 233
pasti, 109
MuseoLaboratorio – Ex (L’Aquila), 63 Lecceta di Torino di
Sangro, 134 pernottamento, 109
Manifattura Tabacchi Palazzo della Camera di
Commercio (Chieti), Oasi delle Mainarde, 276 Pescara Vecchia, 105
(Città Sant’Angelo), 112
121 Parco Daini d’Abruzzo Piazza della Rinascita,
Palazzo Ducale (Larino), (Villetta Barrea), 226 105
000 riferimenti cartine 261 Parco delle Morge Pineta Dannunziana, 108
000 riferimenti letture Palazzo Ducale dei Duchi Cenozoiche del Molise, Ponte del Mare, 105
d’Acquaviva (Atri), 95 246, 246 shopping, 110
343
spiagge, 109 Q Pescocostanzo, 194 Corso Marrucino (Chieti),
storia, 104 quartieri Prati di Tivo, 158 121
Pescasseroli, 219 Borgo Rivera (L’Aquila), Prato Selva, 159 Corso Matteotti (Ortona),
Pesche, 278 58 Scanno, 231 129
Pescina, 83 Castello della Monica Valloni, 178 Corso Nazionale
(Teramo), 89 (Termoli), 254
Pescocostanzo, 192 sci di fondo, 47
Pescara Vecchia, 105 La Ciambella (Scanno),
Pescolanciano, 277 Alfedena, 229
231
Indice p-T
Pescosansonesco, 174 Rione Ricetto Alto Sangro, 197
(Castel del Monte), La Ruetta d’Italia
Pettorano sul Gizio, 190 Capracotta, 280 (Civitella del Tronto),
165
Piana del Fucino, 79 Castel del Monte, 166 153
piazze Majelletta, 213 Via Adriatica (Vasto),
Piazza Celestino V R Opi, 223 137
(Isernia), 266 rafting e torrentismo, 48 Pescocostanzo, 194 Via dei Frentani
Piazza del Duomo Castel del Giudice, 282 Santo Stefano di (Lanciano), 142
(L’Aquila), 56 Palena, 199 Sessanio, 169 Via del Bacio (Santo
Piazza del Municipio Parco Regionale del Scanno, 231 Stefano di Sessanio),
(Pescocostanzo), 192 Matese, 249 168
Valloni, 179
Piazza del Palazzo Rapino, 211 Via Roma (Guardiagrele),
Sepino, 249
(L’Aquila), 56 Rigopiano, 162 204
Serramonacesca, 212
Piazza della Rinascita Ripabottoni, 263 Via Roma
Silvi, 98 (Pescocostanzo), 192
(Pescara), 105 Ripalimosani, 245 snorkelling, 99 street art, 21, 243, 305
Piazza Garibaldi Rivisondoli, 195 spazi espositivi, v. musei e Sulmona, 184, 185
(Sulmona), 186
Rocca Calascio, 167 spazi espositivi
Piazza Rossetti (Vasto), surf, 255
Rocca di Cambio, 73 snowtubing, 221
138
Rocca di Mezzo, 75 spiagge, 40, 47
Piazza San Francesco
(Guardiagrele), 205 Rocca Pia, 191, 194 Alba Adriatica, 101 T
Rocca San Giovanni, 134 Area Marina Protetta Tagliacozzo, 83
Pietrabbondante, 282
Roccacaramanico, 209 Torre del Cerrano e Taranta Peligna, 201
Pietracamela, 158
Roccamandolfi, 252 Pineta Filiani, 98 teatri, 124, 132
Pietracupa, 247
Roccamorice, 210 Campomarino Teramo, 88, 90
Pineto, 98 (Këmarini), 259
Roccaraso, 196 Anfiteatro Romano, 89
Pizzoferrato, 199 Casalbordino, 135
Roccascalegna, 146 attività, 91
Poggio Picenze, 69 Fossacesia, 134
Roccavivara, 259 Castello della Monica,
Popoli, 190 Francavilla al Mare, 128 89
Roseto degli Abruzzi, 99
porte Lago di Scanno, 230 Cattedrale di Santa Maria
Rovere, 75
Porta Angioina (Campli), Marina di Petacciato, Assunta, 88
155 259 Chiesa di San Domenico,
Porta Barete (L’Aquila), S Martinsicuro, 101 89
60 sacrari, v. cimiteri e sacrari Ortona, 129 Chiesa di Sant’Anna dei
Porta Bazzano (L’Aquila), San Clemente al Vomano, Pescara, 109 Pompetti, 88
60 97 Chiesa di Sant’Antonio,
Punta Aderci, 137
Porta Napoli (Civitella del San Salvo, 139 89
Tronto), 153 Roseto degli Abruzzi, 99
San Valentino in Abruzzo San Vito Chietino, 132 Domus e Mosaico
Porta Napoli (Sulmona), Citeriore, 211 del Leone, 89
184 Silvi Marina, 98
San Vito Chietino, 132 feste ed eventi, 91
Porta Nuova (Termoli), Termoli, 254
Sant’Eufemia a Maiella, locali, 92
254 Torino di Sangro, 135
209 Parco Fluviale Tordino
Porta Paganica (L’Aquila), Tortoreto Lido, 100 Vezzola, 91
santuari, v. chiese e
60 santuari Vasto, 138 pasti, 92
Porta Rivera (L’Aquila), Scanno, 230 Spoltore, 111 pernottamento, 91
60 stampa, 330
Scapoli, 277 Pinacoteca Civica, 89
Porta San Francesco Stiffe, 71
Schiavi d’Abruzzo, 140 Santuario della Madonna
(Penne), 114 storia, 53, 60, 62, 79, 105,
sci di discesa, 47 delle Grazie, 89
Porta San Giovanni 129, 143, 145, 162,
(Guardiagrele), 205 Alto Sangro, 197 shopping, 93
167, 175, 180, 189, 252,
Porta Urbica (Santo Campitello Matese, 253 260, 267, 283, 286 storia, 88
Stefano di Sessanio), Campo Felice, 76 strade Teatro Romano, 89
169 Capracotta, 280 ‘A Rejecelle (Termoli), terme, 195, 207
Prati di Tivo, 158 Majelletta, 213 254 Termoli, 253, 256
Pretoro, 212 Ovindoli, 77 Corso Marcelli (Isernia), tessere sconto, 330
Punta Aderci, 137 Pescasseroli, 221 267 Tocco da Casauria, 117
344
Torino di Sangro, 134 Torrione Orsini Fara San Martino, 202 Valle dell’Aterno, 68
Tornareccio, 149 (Guardiagrele), 205 Guardiagrele, 205 Valle delle Abbazie, 97
torri Torricella Peligna, 146 Monte Amaro, 214 Valloni, 178
Torre Caracciolo Tortoreto, 100 Parco Regionale del Vasto, 136, 140
(Venafro), 272 tour, 238, 255 Matese, 249 Vastogirardi, 277
Torre del Cerrano, 99 trabocchi, 131, 254, Pennapiedimonte, 203 Venafro, 272, 273
Torre del Melatino v. anche Costa Prato Selva, 159 Villalago, 233
Indice t-Z
1 Destinazione Italia
shop.lonelyplanetitalia.it/guide
2 Lasciati ispirare
shop.lonelyplanetitalia.it/fotografici
lonelyplanetitalia.it shop.lonelyplanetitalia.it
LA NOSTRA STORIA
Un’auto vecchia e sgangherata, pochi dollari in tasca e tanta voglia
di avventura. Questo è tutto ciò di cui Tony e Maureen Wheeler
hanno avuto bisogno per il viaggio della loro vita – Europa e Asia
via terra, destinazione Australia. Hanno viaggiato molti mesi e alla
fine, senza un soldo ma pieni di entusiasmo, si sono seduti al tavolo
della loro cucina e hanno scritto e confezionato la loro prima guida
di viaggio, Across Asia on the cheap. In una settimana ne avevano
vendute 1500 copie! Era il 1972, era nata Lonely Planet.
Oggi Lonely Planet ha una rete di più di 2000 collaboratori in ogni angolo del mondo e partner in diverse
nazioni, tra cui Italia (EDT, dal 1992), Francia, Germania e Spagna. Alla base del lavoro di tutti c’è ancora
la convinzione di Tony che ‘una grande guida di viaggio deve fare tre cose: informare, istruire e divertire’.
I NOSTRI AUTORI
Remo Carulli
Chieti e la Costa dei Trabocchi; La Majella La sua passione per i viaggi è certifica-
bile dall’età di cinque anni, quando, scommettendo con sua sorella su quale fosse
la capitale della Mongolia, vinse una caramella gommosa. Come psicoterapeuta,
invece, si occupa di un altro genere di viaggi: quello delle persone che vogliono co-
noscere più a fondo se stesse. Tiene corsi di scrittura, gruppi di conoscenza sulle
tecniche meditative, e insegna Psicologia Clinica all’università IUSTO di Torino. Ha
pubblicato i romanzi Pensieri di un terzino sinistro (Zona Editrice, 2009) e Viaggio al termine di un
amore (Gesualdo Edizioni, 2021), il saggio La letterarietà del mestiere di psicologo (Libreria Universi-
taria, 2020), ed è stato autore o coautore di svariate guide Lonely Planet alle regioni italiane.
Denis Falconieri
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga; Parco Nazionale d’Abruzzo,
Lazio e Molise Nato ad Aosta, vive da sempre in mezzo alle montagne più belle
delle Alpi e, che sia estate o inverno, non perde occasione per andarci, anche se
ogni tanto ha bisogno di riposare lo sguardo sull’orizzonte piatto del mare. Ap-
passionato di golf e bici, è giornalista professionista e da febbraio 2017 ha ini-
ziato a viaggiare e scrivere per Lonely Planet, collaborando alla realizzazione di
diverse guide. A dicembre 2018 ha pubblicato il libro illustrato Alpinisti da favola (Babele Editore),
mentre da gennaio 2021 racconta il mondo delle Terre Alte sul podcast Passaggi a Nord Ovest.
Luigi Farrauto
L’Aquila, il Sirente Velino e la Marsica; Teramo, Atri e la costa; Pescara, il mare e
le valli; Campobasso, il Matese e il Basso Molise; Isernia e le valli dell’Alto Molise
Ha un PhD in Design, ma visto lo scarso senso dell’orientamento disegna solo
mappe. Ha vissuto a Porto, Amsterdam e Doha, è stato visiting researcher al MIT
di Boston e docente a contratto in varie università italiane. Oggi vive a Milano,
dove insieme ad Andrea Novali ha aperto nel 2017 il 100km studio, specializzato
in cartografia, segnaletica e wayfinding. Innamorato sia delle lingue sia di Asia e Medioriente, nel
tempo libero studia l’arabo e il cinese. Autore Lonely Planet dal 2013, ha scritto una dozzina di
guide di viaggio e la Guida per salvarsi la vita viaggiando, con Remo Carulli.
Abruzzo e Molise
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1a edizione italiana – Giugno 2021
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