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Enrico ventura

CAPORETTO atto unico 2009


Enrico Ventura Serg. Ecco, sior Capitano. Fatta…. Per un poco qui non ci rompono
le balle.
Caporetto Cap. Dove siamo?
Atto unico Serg. Alla cascina.
Cap. Cascina?
Personaggi Serg. Sì! Al casale… alla fattoria.
Il cappellano militare, che non parla
Il Sig. Capitano (pausa)
Il Sergente
Il soldato Cap. Merda!
La Maria Serg. La porti pazienza, quella granata non ha fatto gran danno: è so-
La Vanna lo un poca di terra negli occhi. Con un po’ di riposo passa tutto.
La Morte, che c’è ma non si vede (posato il bottino, avrà iniziato ad ispezionare, con cautela, la stan-
za).
Cap. Merda lo stesso! Non sappiamo dove siamo e dove sono gli al-
Casale in pianura, a ridosso della fascia pedemontana, nelle immediate vi- tri, vuoi dirmi come faccio in queste condizioni a raggruppare la
cinanze della sinistra - Piave. Stanza unica, sul fondo due finestre piccole, compagnia.
dalle quali si intravedono le colline prealpine. La porta d’ingresso sul fondo Serg. Se ne sbatta della compagnia…
a destra. Sulla parete di sinistra una porta verso il fondo ed in prima un Cap. Dovrei, vero?
grande camino. Sulla parete di destra una porta. Siamo all’imbrunire del Serg. Se non salviamo la pelle…
25 ottobre 1917, da quasi due giorni le truppe italiane della seconda armata Cap. Ma perché non ci è arrivato nessun ordine?… non un dispaccio,
stanno cercando di ripiegare sul fronte del Piave. non un messaggero, porco di un…
In lontananza si odono i colpi degli obici, ora più frequenti ed ora più radi, Serg. (che avrà visto in un angolo il cappellano, farà tacere il Capita-
fino talora a tacere per lunghi tratti. Ogni tanto qualche colpo di fucile di un no) C’è un uomo, lì.
cecchino vicino ed il crepitare di una mitragliatrice. Cap. Un uomo chi?
Serg. (impugnando la pistola ed avvicinandosi al Cappellano) Signor
Capitano, è… il cappellano, è ferito, credo che non ne avrà per
Scena 1 molto. (pausa) Boje di preti se arrivano sempre per primi.
Il cappellano poi il sergente ed il capitano Cap. Sergente…
Serg. Si?… (pausa) Ha ragione, Signor Capitano, ma cosa vuole? E
Vicino al camino, in penombra, il Cappellano Militare starà disteso, in si- son sempre di mezzo che non capisci mai come ci sono arrivati.
lenzio, agonizzante. Parti per l’avanzata che ti danno la benedizione e quando arrivi
Una raffica di mitraglia, poi chiarissimo il colpo del cecchino, si spalanca la dall’altra parte sono già lì che ti ribenedicono di nuovo. Sono peg-
porta ed entrano il Capitano, con gli occhi bendati alla bene e meglio gio dei generali, quelli lì…
sorretto dal sergente, con il fardello sulle spalle. Cap. Sergente…
Serg. Va bene, signor capitano. Vuole un poco d’acqua?

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Cap. No! Vedi invece come sta quel cappellano. Si udirà un colpo del cecchino
Serg. (che non si sarà mai mosso) Glielo ho detto, Signore, male. Credo
che non ci senta nemmeno, respira appena. Sol. (d.d.) Vacca can del porco… (si aprirà di colpo la porta ed il
Cap. Dove è stato colpito? Soldato ruzzolerà per terra. Altro colpo di fucile del cecchino)
Serg. Non so. Non vedo la ferita. C’è tanto sangue dappertutto, come se lo Toh! Ti to’ morti cani… (e chiuderà la porta ansimando, poi len-
avessero trascinato fin qui. Forse, qualcuno ce lo ha portato e poi è tamente si rialza e si guarda intorno. Accorgendosi del sergente…)
scappato. Non credo ci sia arrivato da solo. Ahn, ci sei anche tu, sergente? Se non ero svelto, quel fiol d’un can
Cap. Ci sono finestre? d’un cecchino mi trombava, mi… (si accorgerà del capitano) Ah!
Serg. Sì! Due… Guarda c’è anche il capitano, c’è. Ben’ meglio, così ci facciamo
Cap. Chiudile! compagnia.(risata grassa)
Serg. Sì, signore. (e chiude le finestre lasciando appena uno spiraglio per Cap. (al sergente) Chi è?
poter vedere fuori.) Ha freddo, Signor Capitano? Accendo un poco di Serg. Un soldato della VI^ compagnia:
fuoco: c’è un bel camino. Cap. Di Chiodetti?
Cap. No! Il fumo si vede da lontano… L’artiglieria ci sparerebbe addos- Serg. Sì, del Capitano Chiodetti.
so. Lla loro e la nostra. Cap. Chi sei, soldato?
Sol. (mettendosi istintivamante sull’attenti) Sol… (ripensandoci su-
(pausa) bito) Ma per chi mi avete preso?. Se non mi riconoscete, mica ve
lo dico a voi chi sono.
Serg. Cosa facciamo, Signor Capitano? Cap. Non fare lo scemo…
Cap. Non so! Sol. Non fare lo scemo tu. Ma ti pare che te lo dico a te chi sono.
Serg. (che spierà da una finestra) Verme di un cecchino, è sempre là. Ma Serg. Soldato att-tenti!
non muoiono mai quei vermi lì. Sol. Toh! Mettitelo, lo sai dove, il tuo attenti. Io, sto attento a farmi
Cap. Crepano anche loro, come tutti, solo che poi ne arriva un altro. i fatti miei e tu i tuoi... (e mentre il sergente accennerà ad una rea-
Serg. Ma qui, non c’erano i nostri, fino a ieri? Come hanno fatto ad esser- zione, imbraccerà il fucile che era caduto a terra) Non fare il mona,
ci già i cecchini? sergente, il capitano mi pare orbo e…. e tu dammi la pistola…
Cap. E chi sa dove siamo? Merda. Serg. Mettilo giù!
Serg. Capitano, cerchi di riposare, che io faccio la guardia e poi cerchia- Sol. Fossi matto.
mo di scappare da qui. Serg. Mettilo giù!
Cap. Sento puzza di fumo. Sol. Prova a cavarmelo tu dalle mani!
Serg. (che si sarà avvicinato al camino) (a mezza voce) Signor Capitano, Serg. Se non lo metti giù, ti giuro che ti aspetta la Corte Marziale.
c’è il camino ancora tiepido. Sol. E quando mi ci porti davanti alla tua Corte? Eh?… Eh? Allora,
Cap. Allora c’era qualcuno qui! come mi ci porti? In mezzo a tutto questo casino… Sono due gior-
ni che si scappa e non si sa dove si va, e non si mangia… Sono due
Scena seconda giorni che si muore come le mosche… che qui non si sa più chi ti
Il soldato e detti spara… e se vuoi saperlo per me è una vera fortuna. Perché io so
dove devo andare, io so dove è casa mia. Perché adesso cerco un

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vestito decente, lascio giù questa divisa e me ne torno a casa. E voglio Cap. Come sta il cappellano?
proprio vedere chi si accorgerà che non ci sono più. Prova a indovinare Serg. (che si sarà avvicinato lentamente al cappellano, sempre sotto
quanti morti senza nome ci sono là fuori! Beh! Io sono uno di quelli. tiro del soldato) Male, sempre male ma respira ancora.
Cap. Soldato… Sol. (che si sarà accorto solo ora del cappellano) Eh già, ci manca-
Sol. Non farmi la morale, caro Capitano, che io ne ho le balle piene della vano solo i preti…
gente come te e di questa schifo di guerra. Per me la guerra è finita Serg. Sta morendo!
adesso e me ne torno a casa. Sol. Come tanti altri come lui e anche meglio di lui.
Cap. Se te ne vuoi andare vattene, ma c’è un problema, lì fuori. Se re- Serg. E’ vero, ci si accorge sempre se muoiono i migliori mentre…
stiamo uniti, forse ce la facciamo a fregare quel verme di… Sol. Cosa vuoi dire?
Sol. Ma mi prendi per scemo? Lo so io come va a finire: che tu comandi Serg. (cambiando discorso) Signor Capitano, vado a fare un giro.
al sergente, che quello comanda a me e che poi se anche freghiamo il Cap. Attento, sergente.
cecchino voi due fregate me. A me di questa guerra non me ne importa Serg. Attento! (uscirà dalla porta a fianco al camino)
niente e non dovrebbe importarvene niente neanche a voi. Quindi io me
ne vado, da solo, e voglio proprio sapere come mi fermate… Dammi la Scena Terza
pistola, sergente. Detti, poi Maria e Vanna
Serg. (lancerà la pistola) L’unica speranza è aspettare che quel cecchino si
addormenti e tentare una sortita. Noi possiamo riposare e lui no! Ve- (pausa durante la quale il soldato, posato senza rumore il fucile, lenta-
diamo se c’è un punto dal quale si può fare la guardia e spiarlo. mente si avvicina al Capitano e si assicura che non ci vede; poi
Sol. Ecco, sergente, guarda e poi fai il primo turno di guardia e anche sempre senza rumore si risiede)
tutti gli altri.
Cap. Mi dispiace, sergente. Cap. Da dove vieni, soldato?
Serg. Non si preoccupi capitano. Sol. (risata aspra)
Sol. Che commozione! Cap. Non voglio farti dire quello che non vuoi.
Serg. Tutti eroi, questi disertori, quando sono col fucile in mano davanti a Sol. Tanto non ci riesci!
due disarmati. Cap. Casa tua non è tanto lontana, vero?
Sol. Cosa vuoi dire? Sol. (altra risata c.s.).
Serg. Quello che ho detto. Cap. La mia, sì!
Sol. Non mi provocare… Guarda che me lo avete insegnato voi a usare Sol. Non mi interessa, a me mi interessa della mia.
questo. E non è la prima persona che accoppo. Cap. Non credere che non abbia anch’io, a casa una mamma ed un
Serg. Non era ammazzare i fratelli che ti abbiamo insegnato… babbo che mi aspettano ed una fidanzata che, forse…
Sol. Chi sarebbero i miei fratelli? Quelli che se scappo mi sparano alle Sol. A me, casa, non mi aspetta nessuno... anzi mi aspetta mio padre
spalle? Come il caro Generale Cadorna o il comandante dell’Armata, che c’è da arare, to! Che si arrangino i miei fratelli più piccoli.
Badoglio? Se vuoi saperlo, sergente, per me sono più fratelli i todeschi L’unica cosa bella di questa schifo di guerra è che il fucile pesa
di questi e anche di te. meno del vanghetto e che ti davano da mangiare almeno una volta
Serg. Ma anche i “todeschi” ti sparano addosso! Forse nessuno gli ha det- al giorno.
to che sei loro fratello. Cap. Anche tua madre ti aspetta..

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Sol. Non parlare di mia madre che non c’entra. Sol. Lascia fare. (va dalla più vecchia: Maria) Dove avete messo la
Cap. Una madre che vede partire il proprio figlio lo aspetta sempre. roba da mangiare? (estrae la baionetta) Dove avete messo la roba
Sol. Ma stai cercando di commuovermi?... Stai cercando di fregarmi!... da mangiare?
Cerchi di farmi pensare a casa e così speri che poi ci ripenso su e do il Mar. Non ce n’è.
fucile al sergente. Sol. Dove?
Cap E’ che anch’io non vedo casa da tanto tempo. E questa è una casa! Mar. E’ da ieri che non mangiamo. Fino ad adesso saranno passati a
Non so, non la posso vedere. Ma entrare qua dentro è stato un poco centinaia dei vostri e si sono portati via tutto.
come rientrare in casa. Sol. (Guardando Vanna) Mica tutto, qualche bocconcino lo hanno
Sol. (altra risata c.s.) Sarà stata una casa e, quando era a posto, prima lasciato.
della guerra, forse assomigliava alla mia, ma non certo alla tua. Mar. (Accenna una reazione).
Cap Perché? Sol. (Puntandole la baionetta alla gola). Non la ho mica ancora toc-
Sol. Ma sei mona? Tu sei un signore, sei un ufficiale, non vivevi mica in cata… ma se non tirate fuori quello che avete nascosto…
una casa di mezzadri con altre dieci famiglie.
(Viene interrotto dal riprendere dei combattimenti. Va alla finestra a
Un colpo di mortaio interrompe il dialogo, qualche calcinaccio cade dal sbirciare mentre il sergente offre la borraccia alle donne che faran-
soffitto. Si sentirà appena un piccolo grido soffocato. I due si rannic- no cenno di rifiutare)
chiano in silenzio per qualche istante. Silenzio assoluto senza spari.
Sol. (girandosi di scatto) Cosa fate lì dietro? Eh? Sergente vai a fare
Cap. Questo era proprio vicino! la balia al Capitano e voi due, una da una parte e l’altra dall’altra.
Sol. Zitto.
(Le donne eseguono sedendosi separate e guardandosi con paura)
(pausa)
Sol. Ma che bella scena. (Si siede vicino a Vanna e comincia a toc-
Sol. Sai che ci mangiamo anche un bel pollo? (esce dalla porta di destra carle le gambe)
si sente un poco di trambusto, qualche grido soffocato, riprenderanno in Serg. Ma sei proprio una bestia!
lontananza i rumori della guerra) (rientrando con due donne) Non c’era Sol. Fatti i fatti tuoi.
il pollo, c’erano due galline. Una vecchia e una giovane. Peccato, non si Cap. Cosa succede.
mangia... . Serg. Se la sta prendendo con la più giovane.
Cap. Posso capire che tu ce l’abbia col mondo, ma queste cosa ti
(le due donne non parleranno) hanno fatto?...
Sol. (Continuando ad infastidire pesantemente Vanna) Ancora nien-
Serg. (rientrando) Tutto bene Capitano? Questo non ci ha colpiti per un te, ma non si sa mai!
soffio. Una vera fortuna. Mar. Lasciala stare!
Cap. Tutto bene. (poi sottovoce) Chi c’è? Sol. Dipende da te. Io non ho niente da perdere, ma ho fame e sono
Serg. Due donne. stanco. Sono nato in campagna io, e a casa mia c’era dei posti dove
Cap. Guarda se hanno bisogno di qualche cosa.

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il fattore nascondeva la roba al padrone e altri dove noi imboscavamo la Sol. Io ho capito benissimo che è inutile che ti ascolto, tu, invece,
roba al fattore. non hai ancora capito. (Si avvicina col fucile puntato) E adesso,
Mar. Lasciala stare… Non abbiamo niente. Gli ultimi, che sono passati, si sergente, tu vai a fare un poco di sentinella dall’altra parte della ca-
sono portati via anche le tortore che avevano il nido nel fienile. (Alzan- sa. (Spinge il sergente dietro la porta di sin e poi chiude con un pa-
dosi) Lasciala stare… letto).(A Maria) Senti tu, come ti chiami?
Sol. (Andandole addosso e puntando la baionetta alla gola) Sta seduta. Mar. Maria.
(con ironia) Sei gelosa? Sol. Maria, adesso tu vai buona, buona a trovare qualche cosa da
Cap. Lasciale perdere. Non ti pare che abbiamo già abbastanza guai. Era mangiare, e in fretta anche, perché non so mica come che faccio.
difficile andar via di qui in tre uomini, ma adesso in cinque e con due (Maria titubante, esce dalla porta di dx che il soldato si affretterà a
donne… . Senti soldato, pensiamo a risparmiare il fiato per andarcene… chiudere. Poi si siede vicino a Vanna) E’ casa vostra questa?
Se restiamo tagliati fuori dal resto del reggimento e ci trovano ci impal- Van. (fa cenno di no)
linano come passeri. Sol. (Punta la baionetta alla gola.)
Sol. Lascia perdere capitano. Se stai lì buono forse te la cavi anche tu Van. (fa cenno di sì)
con poco. Sol. Ecco, brava. Vedi che forse impariamo a conoscerci. Allora, se
Serg. (Alzandosi e cercando di difendere Vanna) questa è casa vostra, saprai dove è che la Maria ha nascosto il
Sol. (Punta la baionetta alla gola di Vanna) mangiare.
Serg. Verme vigliacco! Come tutti i disertori e gli imboscati. Prenditela Van. Non c’è più niente da mangiare. Sono due giorni che ci hanno
con me. portato via tutto.
Sol. Ma che ne sai tu dei disertori? Che ne sai, eh? Eh?... Che ne sai del Sol. E voi allora cosa ci state a fare ancora qui? Eh? Allora?... Cosa
perché uno scappa? Che ne sai della pioggia, del freddo, della fifa che ci fate ancora qui?.. Perché non siete scappate anche voi? Eh?
ci hai dentro quando qualcuno grida di andare di là dei fili spinati, che (Strattonandola in malo modo) Allora?.. Cosa credi che me la be-
si parte in cento e la mitraglia se ne mangia metà? Che ne sai, eh?.. va?
(Minacciando col fucile) Van. Non c’è più niente ti dico.
Serg. Perché, io dov’ero? E tutti gli altri che non scappano, dove erano? Sol. Va bene. Se non c’è più niente da mangiare… rimane sempre
Eh? Non erano con noi, eh? E il capitano dove era? Non eravamo tutti ancora qualcosa… (Posata la baionetta a terra, al suo fianco co-
nella stessa trincea, non c’era e il freddo e la pioggia anche per noi? E mincia lentamente a sbottonare il vestito di Vanna che resterà im-
non si ha paura anche noi della mitraglia e del cecchino? Tutti abbiamo pietrita dal terrore)
paura… Cap. (lentamente si leverà le bende dagli occhi e con gran fatica cer-
Sol. Ma c’è chi sta peggio e chi sta meglio, e qua il capitano mica stava cherà di abituarsi alla luce che gli ferisce la vista. Poi, lentamente e
come me o te! Eh? Sior capitano? Mangiava caldo e sulla tovaglia bian- senza far rumore, tirerà fuori la pistola dalla fondina e, prendendo
ca, vero capitano? la mira armerà l’otturatore).
Serg. Ma questo mica solo in guerra. Avevi la tovaglia a casa? Sol. (Girandosi di scatto al rumore della pistola) Merda!.. (pausa di
Sol. Cosa c’entra? Ma sergente, ma da che parte stai?... Neanche tu ci sei sgomento).. la pistola, mona la pistola… Eih, ma non eri orbo,
venuto da solo qui. E quando ti hanno accoppato, a casa non ti mandano merda di un capitano di merda!
neanche la pensione, non ti mandano. Cap. Alzati, e faccia al muro.
Serg. Sai cosa non hai capito?

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Sol. Non mi sparare. Non ti ho mica sparato io, e avrei potuto ammazza- Cap. Io dovrei ammazzarti come un cane rabbioso, qui subito, ma a
re te e il tuo sergente di… che servirebbe la tua morte? A chi?
Cap. Alzati e faccia al muro… Sol. (cambiando tono) Io devo essere processato… e no, ma guarda-
Sol. Va bene, va bene. lo l’eroe di un capitano… c’è una legge e c’è un regolamento mili-
Cap. Alzati.. tare che lo ricordo bene, sai?.. e... Tu capitano non mi puoi mica
Sol. (Si alza) sparare così, non stavo mica scappando in battaglia: siamo tutti in
Cap. Piano e senza tanti movimenti. ritirata. Così si spara a chi scappa durante l’attacco. Eh no! Ha ra-
Sol. (Obbedisce e si mette faccia al muro) gione il sergente, io sono un disertore è vero, lo dico io, sono io,
(Vanna resta immobile ed impietrita) che devo essere processato, che...
Cap. (lentamente va alla porta di sin e leva il paletto) Sergente. Cap. E allora? (alza la pistola all’altezza della testa)
Serg. Sono qua, capitano. Sol. Quello è lì fuori che mi aspetta, sai, Lui sa che sono arrivato…
Cap. Prendi il fucile e le altre armi di questo verme. Cap. E allora?
Serg. (Riprende la sua pistola, la baionetta che metterà nel cinturone e il Sol. (Apre la porta e si sentono subito due colpi di moschetto).
fucile che cercherà di scaricare). Cap. E allora?
Cap. Non scaricare il fucile, sergente! Sol. (terrorizzato, imbraccia il fucile e comincia correre)
Serg. (Guardandolo con meraviglia) cosa?
Cap. Non scaricarlo Qualche istante, un colpo di moschetto lontano, un grido. Il Capitano
Serg. (esegue) Fatto. dalla porta semiaperta prende la mira e spara al cecchino.
Cap. E adesso daglielo.
Serg. Cosa? Cap. Il cecchino non c’è più! Adesso via, in fretta. Ricordiamoci le
Cap. Daglielo ti dico. sue piastrine
Serg. Ma Capitano… Van. (scoppia a piangere)
Cap. Daglielo ed apri la porta. Cap. Adesso via, in fretta. Ricordiamoci le sue piastrine!
Serg. Ma lo vuole far scappare? Ma questo lo sbatto davanti alla Corte Serg. Ma, merda, così è morto da eroe.
Marziale dovessi… Cap. A cosa sarebbe servito fucilare un vigliacco? Almeno così alla
Cap. E’ un ordine sergente. Dagli il fucile e apri la porta. fine ha fatto qualcosa di buono suo malgrado. Le guerre hanno
Sol. (Che avrà capito) No! No!... fuori così no. sempre bisogno di eroi. E poi, pensa a sua madre: è già difficile
Cap. Cosa hai detto, quando sei arrivato?... Che tanto toccava a te andare accettare la morte di un figlio. Per sua madre sarà sempre un marti-
fuori a stanare il cecchino? Vedi, oggi ti sei proprio meritato di diventa- re, così lo è anche per gli altri.
re eroe!.... Allora sergente? Serg. (Si avvicinerà al corpo del cappellano)
Serg. (Da il fucile al soldato e lo trascina davanti alla porta d’ingresso) Cap. Come sta il Cappellano?
Sol. No! Non puoi mica farlo. Ha ragione il sergente… devo essere pro- Serg. Sta morendo…
cessato… e no porca…
Cap. Sei un verme, ma ti do una scelta: se resti sei un vigliacco morto, se SIPARIO
esci puoi restare un verme vivo.
Sol. No! Non puoi mica farlo. E no. No, no!

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QUESTO LAVORO È UTILIZZABILE IN TUTTO O IN PARTE SOLO


PREVIA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELL’AUTORE O DEI
SUOI EREDI.

Una commemorazione non una celebrazione

Sarebbe come prendersela con Dio perché ha mandato il gelo o la siccità.


Mica lo si bestemmia per questo, anzi lo si prega e più dura la siccità,
più lo si prega per farla cessare.

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