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Il vagone dell'Armistizio

Il vagone dell'armistizio o vagone di Compiègne era il vagone ferroviario in cui furono firmati sia l'armistizio
di Compiègne dell'11 novembre 1918 che quello del 22 giugno 1940.[1]

Dall'estate 1918 era divenuto la carrozza personale del comandante supremo delle forze dell'Intesa,
maresciallo di Francia Ferdinand Foch e fu successivamente esposto nei musei francesi. Dopo il crollo della
Francia nel giugno 1940, Adolf Hitler fece riportare il carro nel luogo esatto della firma del 1918 per ripetere
la cerimonia, questa volta con la Germania vittoriosa. Il vagone fu trasferito in Germania nel 1944 e molto
probabilmente fatto saltare in aria dalle Schutzstaffel nel 1945.

STPRIA
Il vagone fu costruito nel 1914 a Saint-Denis come carrozza ristorante n. 2419D e fu operato con
questa funzione durante la prima guerra mondiale dalla Compagnie Internationale des Wagons-Lits,
nota per supervisionare il funzionamento dell'Orient Express. Nell'agosto 1918 fu requisito dall'esercito
francese e trasformato in ufficio e quartier generale mobile del maresciallo di Francia Ferdinand Foch:
egli, comunque, cominciò a farne uso solo da ottobre.[2][3] L'8 novembre Foch e rappresentanti delle
potenze alleate e dell'Impero tedesco si incontrarono proprio nel vagone per discutere i termini della
cessazione delle ostilità in Europa, infine accettate e rese ufficiali l'11 novembre. Da allora il veicolo, fu
detto "vagone dell'armistizio" o "vagone di Compiègne".
La carrozza fu successivamente restituita alla Compagnie Internationale des Wagons-Lits, ma nel
settembre 1919 fu donato al Musée de l'Armée di Parigi; dal 1921 al 1927, in particolare, rimase in
esposizione al Cour d'honnoure dell'adiacente Hôtel des Invalides. Su richiesta del sindaco di
Compiègne e con l'appoggio dell'americano Arthur Henry Fleming, la carrozza fu restaurata e inviata a
Compiègne per essere incastonata in un monumento commemorativo detto Radura dell'Armistizio: il
vagone fu collocato in un piccolo edificio costruito appositamente, a pochi metri dal luogo esatto della
cerimonia della firma[senza fonte].
Verso la fine del giugno 1940 Adolf Hitler si recò a Parigi per presenziare alla cerimonia di resa
della Francia sconfitta e, pertanto, ordinò che il numero 2419D fosse spostato esattamente nello stesso
luogo del novembre 1918 per un secondo "armistizio a Compiègne", a parti invertite, fissato per il 22
giugno e avvenuta in un'atmosfera umiliante per i rappresentanti francesi. Il vagone fu in seguito
trasferito a Berlino ed esposto nel Duomo della capitale. Nel 1944, per preservarlo dai
distruttivi bombardamenti alleati, fu spostato in Turingia dapprima nel paese di Ruhla, poi a Crawinkel,
vicino a un vasto sistema di tunnel. Lì rimase fino al marzo 1945, quando le Schutzstaffel,
all'approssimarsi delle divisioni statunitensi, lo distrussero mediante dinamite o incendiandolo: questa è
la versione generalmente accettata. Testimonianze oculari di SS cadute prigioniere e di civili, però,
parrebbero sostenere l'ipotesi che il veicolo fosse andato perduto nell'aprile 1944, durante un attacco
aereo vicino a Ohrdruf (sempre in Turingia).[4]

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