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PROGETTO MEDITERRANEO:

GRUPPI DI SENSIBILIZZAZIONE HIV, HBV E HCV SU SOGGETTI A RISCHIO


C.Desiderio*; S.R.Campione*; P.Uccellatore*; G.Coco*; S.Leonforte*; O.Vecchio**; S.Sapienza**; C.Iacobello**; M.Raspagliesi**
*Associazione Terra Amica, **U.O. Malattie Infettive - A.O.E. Cannizzaro CT

INTRODUZIONE/OBIETTIVI
Spot televisivi assenti su Epatiti e in continua diminuzione su HIV/AIDS, comportano una grave distorsione
nella percezione del rischio di tali patologie. Grazie al progetto di ricerca-azione, centrato sul modello a cascata
rivolto alla popolazione immigrata e autoctona, sono stati effettuati dei gruppi di sensibilizzazione su persone più
fragili rispetto alle problematiche dell’HIV, HBV e HCV.

METODI/AZIONI
I gruppi sono stati gestiti da Cultural Assistant Counselor (CAC) e
psicologi, attraverso la metodica del T-group (Sensitive Training Group),
che porta ad un cambiamento nei comportamenti e nella percezione del
rischio, e maggiore coscienza di sé e degli altri. Nelle province di Catania,
Enna, Messina e Siracusa, sono stati svolti 23 gruppi di sensibilizzazione ai
quali hanno partecipato 153 soggetti: 82 immigrati di età compresa tra 16 e
40 anni di cui l’80% di sesso maschile; e 53 studenti di età compresa tra 18
e 25 anni, il 60% di sesso maschile, la maggior parte single ed eterosessuali,
in formazione presso cinque Istituti scolastici dell’hinterland catanese.

In particolare, i giovani sono una fascia di popolazione ad alto rischio, sia per il turbamento emotivo, affettivo e
sessuale, sia perché ancora in fase di strutturazione della personalità, pertanto, sono soggetti più sensibili al
cambiamento sia dal punto di vista cognitivo (pensieri, convinzioni, stereotipi) che comportamentale.

RISULTATI
Tra i 53 studenti sensibilizzati il 66% non conosce la differenza tra HIV/AIDS e il 77% non ha mai fatto il test
HIV. Allarmante la disinformazione sulle modalità di trasmissione del virus HIV, per il quale non sono
considerate vie di contagio: 21% sangue, 30% sperma e 55% secrezioni vaginali.

È stato chiesto, inoltre, se ritenessero possibile contrarre


l’HIV tramite sesso orale con soggetto HIV+, tatuaggi o
piercing, sesso non protetto anche solo per una volta.
Gli studenti ritengono che non vi sia pericolo di contagio:
- il 55% per sesso orale con soggetto HIV+;
- il 40% attraverso tatuaggi o piercing;
- il 34% in caso di sesso non protetto anche solo
per una volta.
Rispetto alla percezione che i soggetti hanno sulle fasce di
popolazione più a rischio, si evidenzia che i “tossicodipendenti”, gli
“eterosessuali” e i “giovani” non sono considerati come soggetti a
rischio. Questi dati potrebbero derivare dalle errate convinzioni e dalla
disinformazione riguardo le droghe e i loro effetti; e dal possibile
meccanismo di identificazione con le categorie “eterosessuali” e
“giovani”, messo in atto inconsapevolmente dai soggetti intervistati.
I dati peggiorano sensibilmente in riferimento alle Epatiti: il 51% dei soggetti intervistati per HBV e il 36% per
HCV dichiarano che il sangue non è una via di trasmissione, così come secrezioni vaginali (79%) e sperma

(57% per HBV). Il 23% per HBV e il 25% per HCV non sanno quali sono le vie di trasmissione di tali virus.

CONCLUSIONI
Un buon setting comunicativo e relazionale ha permesso di affrontare il tema delle MST, in un clima di apertura,
fiducia e partecipazione attiva, tanto che i soggetti coinvolti dichiarano di sentirsi rassicurati nell’effettuare i test
diagnostici nei luoghi dove possono trovare i nostri operatori. L'importanza del test e della prevenzione sono stati
ben recepiti, così come il valore di diffondere le informazioni apprese ad altre persone. Ai soggetti sensibilizzati
è stato consegnato un Qr Droid da distribuire a compagni, amici, familiari, etc, per accedere al sito
www.mediaids.org collegato alla piattaforma Digital prevention of HIV, HBV e HCV, consentendo così di
allargare la rete di sensibilizzazione e raggiungere quei soggetti che preferiscono restare nell’anonimato. Grazie
al progetto ogni soggetto è parte attiva nella diffusione di comportamenti informati e responsabili, nel ridurre il
rischio di contagio e favorire prevenzione e diagnosi precoce per HIV/AIDS ed Epatiti.

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