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STUDI E RICERCHE

L’immagine sociale e professionale dell’infermiere:


risultati di una survey durante la Pandemia Covid-19
The social and professional image of the nurse: results of a survey
during the Covid-19 pandemic

Elisa Lauria1 Michela Barisone2 Erica Busca3 Danila Azzolina4


Chiara Airoldi5 Alberto Dal Molin6 Monica Casalino7

ABSTRACT
1 RN, Sant’Andrea Hospital ­ASL VC INTRODUZIONE. Nonostante l’infermieristica sia oggi, a tutti gli effetti, una professione intellettuale non
Vercelli (VC), Italy è stato ancora colmato il divario tra l’immagine sociale e quella professionale.
Email: elisa.lauria@aslvc.piemonte.it Anche nel resto del mondo l’immagine sociale dell’infermiere risente di alcuni stereotipi, non solo per-
petuati da un’erronea conoscenza da parte della popolazione, ma anche incentivati dai mass media (tele-
2 PhD, MSN, RN, Department of
Translational Medicine, University cronaca, cinema, serie televisive).
of Piemonte Orientale, Novara, OBIETTIVO. Indagare la percezione che gli studenti dell’Università del Piemonte Orientale hanno della
Italy professione infermieristica.
Email: michela.barisone@uniupo.it METODI. È stata condotta una survey tramite questionario on-line inviato nel periodo di emergenza sani-
taria legata al COVID-19 (dal 18 agosto al 15 settembre 2020).
3 PhD,MSN, RN, Department of RISULTATI. Sono stati analizzati 662 questionari. È stato indagato come gli studenti descrivono gli infer-
Translational Medicine mieri e se tale descrizione sarebbe stata la stessa anche prima dell’emergenza sanitaria COVID-19. È
University of Piemonte Orientale stato valutato quale genere ritengano più adatto a ricoprire tale professione e se i mass media abbiano
Novara, Italy
Email: erica.busca@uniupo.it influenzato la loro idea di infermiere. Gli studenti hanno descritto l’infermiere con aggettivi come
“esperto/capace”, “cortese/educato” e “accogliente/orientato all'ascolto” ed hanno affermato che avreb-
4 PhD, Dipartimento di Scienze bero utilizzato gli stessi termini anche prima dell’emergenza sanitaria. La maggioranza del campione ha
Mediche, Università di Ferrara poi ritenuto che non esiste un genere più idoneo a ricoprire il ruolo di infermiere e che le serie TV o le
Email: danila.azzolina@unife.it notizie di cronaca hanno influenzato positivamente la loro percezione. Tuttavia solo una piccola percen-
tuale del campione avrebbe preso in considerazione l’idea di fare l’infermiere.
5 PhD, Department of Translational DISCUSSIONE. È emersa una visione positiva degli infermieri che vede il superamento dello stereotipo di
Medicine, University of Piemonte genere ed una maggiore fiducia nelle loro capacità tecnico-professionali. I dati evidenziano inoltre come
Orientale, Novara, Italy
Email: chiara.airoldi@uniupo.it la considerazione positiva della professione infermieristica non sia la conseguenza della “pubblicità”
effettuata durante l’emergenza COVID-19, che ha rappresentato gli infermieri come “eroi” del Sistema
6 Department of Translational Sanitario Nazionale.
Medicine, University of Piemonte PAROLE CHIAVE: studenti, professione infermieristica, percezione, COVID-19
Orientale, Direzione delle
Professioni Sanitarie ­ A.O.U.
Maggiore della Carità di Novara,
Novara, Italy
Email: alberto.dalmolin@med.uniupo.it RIASSUNTO
INTRODUCTION. Although nursing today is an intellectual profession to all intents and purposes, the
7 MSN, RN, School of Nursing social and professional image gap has not yet been bridged.
Department of Translational Also, in the rest of the world, the social image of the nurse suffers from some stereotypes, not only per-
Medicine, University of Piemonte petuated by a wrong knowledge on the part of the population but also fostered by the mass media (com-
Orientale, Sant’Andrea Hospital ­ mentary, cinema, television series).
ASL VC, Vercelli, Italy OBJECTIVE. To investigate the perception of students at the University of Piemonte Orientale about the
Email: monica.casalino@uniupo.it nursing profession.
METHODS. A survey was conducted using an online questionnaire sent during the period of the health
emergency linked to COVID-19 (from 18 August to 15 September 2020).
RESULTS. 662 questionnaires were analysed. It was investigated how students describe nurses and whe-
ther that description would have been the same even before the COVID-19 health emergency.
Furthermore, it was assessed which gender they consider most suited for the profession and whether the
mass media has influenced their view of nurses. The students described the nurse with adjectives such
as "expert / capable", "courteous / polite" and "welcoming / listening oriented" and stated that they would
use the same terms even before the health emergency. The majority of the sample then believed that there
is no more suitable gender to fill the role of nurse and that TV series or news reports have positively
influenced their perception. However, only a small percentage of the sample would have considered the
idea of becoming a nurse.
DISCUSSION. A positive view of nurses emerged to overcome gender stereotype and a greater confidence
in their technical-professional abilities. The data also highlight that the positive view of the nursing pro-
fession is not a consequence of the "publicity" provided by the media during COVID-19 emergency,
which represented nurses as "heroes" of the National Health System.
KEYWORDS: nursing students, nurses, perception, Coronavirus

© 2022
Professioni Infermieristiche
Vol. 752 2022

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94 L’immagine sociale e professionale dell’infermiere: risultati di una survey durante la Pandemia Covid-19

INTRODUZIONE maggiormente il peso del giudizio esterno. Giudizio che


può anche ripercuotersi negativamente nell’attività lavora-
Nonostante l’infermieristica sia oggi, a tutti gli effetti, tiva (Girotto & Chiarello, 2019), (Karanikola, Doulou-
una professione intellettuale con una formazione universi- geri, Koutrouba, Giannakopoulou, & Papathanassoglou,
taria, la cui pratica assistenziale è basata su evidenze scien- 2018).
tifiche, non è stato ancora colmato il divario tra l’imma- La conoscenza della percezione che la fetta della popo-
gine sociale, spesso stereotipata e quella professionale. lazione più giovane ha dell’infermiere è importante, perché
Il paradosso sta nell’essere riconosciuta come una permette di comprendere quanto gli stereotipi possano
professione socialmente utile ma che non viene valorizzata essere interiorizzati in quella porzione di popolazione che
dal punto di vista professionale ed intellettuale (Capone, generalmente non ha ancora avuto contatti con la profes-
Sambati, Montanari & Antonazzo, 2017). sione e che potrebbe essersi creata una propria visione degli
Anche nel resto del mondo l’immagine sociale dell’in- infermieri, esclusivamente con esperienze indirette o attra-
fermiere risente di alcuni stereotipi, non solo perpetuati da verso i media.
un’erronea conoscenza da parte della popolazione, ma
anche incentivati dai vari mass media (telecronaca, cinema,
serie televisive) (Ten Hoeve, Jensen & Roodbol, 2014), OBIETTIVO
(Girvin et al., 2016). Uno degli stereotipi è quello di
genere. La popolazione vede nella donna il genere più L’obiettivo del presente studio è di indagare la perce-
adatto all’assistenza infermieristica perché ritenuta più zione che gli studenti dell’Università del Piemonte Orien-
sensibile ed in grado di approcciarsi all’utente in maniera tale hanno della professione infermieristica.
quasi “materna”, andando così ad escludere la professiona-
lità (Ten Hoeve et al., 2014). D’altronde per secoli l’assi-
stenza è stata una prerogativa femminile: sono state le METODI
donne che, prima per i familiari e poi come figure religiose, È stata condotta una survey tramite questionario. La
si sono occupate di assistenza al malato (Pascucci & Tavor- popolazione è rappresentata dagli studenti dei vari Dipar-
mina, 2012). Un altro stereotipo è quello dell’infermiera timenti dell’Università del Piemonte Orientale (UPO),
angelo/eroina, secondo il quale l’infermiera, spesso donna, escludendo quelli dei Dipartimenti di Medicina Traslazio-
sceglierebbe la professione infermieristica non per la possi- nale e Scienze della Salute (afferenti alla Scuola di Medi-
bilità di carriera ma per pura missione caritatevole: questa cina), tutti coloro che hanno rifiutato di partecipare allo
visione “angelicata” spingerebbe il cittadino a considerarla studio e chi svolge o aveva svolto attività lavorativa in
più come una donna premurosa che non come un vero ambito sanitario. Non sono stati inclusi gli studenti della
professionista sanitario (Ten Hoeve et al., 2014). Infine, Scuola di Medicina per la possibilità che potessero avere
l’infermieristica può essere vista come professione scarsa- una percezione della figura infermieristica influenzata da
mente intellettuale e poco adatta agli studenti più talen- precedenti contatti avuti con gli infermieri durante gli
tuosi (Girvin et al., 2016). La visione negativa della profes- stage di tirocinio. Da evidenziare che l’Università del
sione infermieristica, come carriera poco autonoma e non Piemonte Orientale è un campus diffuso e che i vari Dipar-
intellettuale, determinerebbe quindi un impatto negativo timenti insistono su territori differenti nelle città di Ales-
nel reclutamento di futuri infermieri (Girvin et al., 2016). sandria, Novara e Vercelli.
Anche se considerata una professione che fornisce un
impiego sicuro, all’infermieristica in realtà non viene rico- Modalità di raccolta dati
nosciuta la possibilità di uno sviluppo di carriera in senso I dati sono stati raccolti attraverso un questionario on-
verticale ma solo orizzontale, intesa unicamente come line nel periodo di emergenza sanitaria legata al COVID-
modifica di setting lavorativo (Glerean, Hupli, Talman & 19 e precisamente dal 18 agosto 2020 al 15 settembre
Haavisto, 2019). 2020, attraverso la piattaforma “REDCap” (Research
Tra i fattori che partecipano ad una buona o cattiva Eletronic Data Capture).
percezione dell’infermiere abbiamo la visione rimandata
dai media (televisione, Internet) (Ten Hoeve et al., 2014), Lo strumento
(Girvin et al., 2016). In alcune serie TV di successo (Grey’s Il questionario è stato reperito da un precedente studio
Anatomy, Dr. House, Scrubs, ecc), gli infermieri sono (Capone et al., 2017) e ne è stata richiesta ed ottenuta l’au-
rappresentati meno dei medici e quando lo sono, interpre- torizzazione all’uso. Il questionario è costituito da tre
tano stereotipi ormai obsoleti come l’infermiere semplice sezioni. La prima sezione indaga la situazione sociodemo-
esecutore di prescrizioni del medico (Weaver, Salamonson, grafica (sesso, età, nazionalità, corso di studio) e se gli
Koch & Jackson, 2013). Anche l’influenza dei pari, dei studenti hanno familiari che lavorano in ambito sanitario o
familiari e degli insegnanti (Glerean, Hupli, Talman, & se hanno effettuato esperienze di volontariato. La seconda
Haavisto, 2017) e il self-concept degli stessi infermieri, sezione indaga le attività effettuate dall’infermiere, gli
cioè la percezione che gli infermieri hanno di loro stessi aggettivi utilizzabili per descrivere la figura infermieristica,
può influenzare la percezione generale. Il self-concept quale sia il genere più adatto allo svolgimento della profes-
risulta influenzato dall’opinione che la popolazione ha sione, se l’infermiere può svolgere la libera professione, la
della professione e di conseguenza l’infermiere può sentire conoscenza della figura dell’infermiere di famiglia e l’in-

Professioni Infermieristiche
E. Lauria et al. 95

fluenza dei media sulla percezione degli studenti, sia prima dobbiamo sottolineare che quasi la metà del campione non
che dopo l’emergenza COVID-19. Infine, la terza sezione conosce la figura dell’infermiere di famiglia, mentre il
indaga se gli studenti hanno considerato l’idea di fare. l’in- 43.3% riterrebbe utile potersi rivolgere a questo professio-
fermiere e le motivazioni a favore e contro la scelta. nista come avviene per il medico di base. Nella tabella 2
Bisogna evidenziare che, rispetto al questionario origi- sono riporti i risultati di tale rilevazione.
nale, sono state integrate 4 domande contestuali a seguito Solo 147 intervistati hanno preso in considerazione
della revisione della letteratura e/o legate all’ emergenza l’idea di fare l’infermiere, principalmente perché la riten-
sanitaria da COVID- 19. gono una professione stimolante e ammirevole, perché
affascinati dalle discipline mediche o interessati ad aiutare
Analisi statistiche chi soffre. Viceversa, la scelta non ricade su questa profes-
Sono state descritte le caratteristiche del campione e sione per 498 soggetti per ragioni legate principalmente al
sono state analizzate le frequenze assolute e percentuali per non essere portati, ad aver paura della malattia o perché
le variabili qualitative, mentre per quelle di natura quanti- non attratti dall’ambiente ospedaliero ed infine il 14.1 %
tativa è riportata la media e la deviazione standard DS o la dei soggetti non la scelgono perché ritengono la retribu-
mediana e il range interquartile [Q1-Q3]. Sono stati zione inadeguata. Nella tabella 3 i risultati nel dettaglio.
eseguiti il test chi-quadro di Pearson e di Fisher per valu- Sono state poi effettuate alcune correlazioni che hanno
tare la presenza di associazioni tra le variabili categoriche permesso di evidenziare che gli studenti che conoscono
più di interesse (per esempio l’utilità dell’infermiere di l’infermiere di famiglia (sia che lo ritengano o meno utile)
famiglia, la conoscenza della libera professione e l’interesse hanno più frequentemente un familiare o un amico che
da parte degli studenti di intraprendere la professione lavora in ambito sanitario (57.4% vs 45.6%; p=0.003) e
infermieristica). Sono stati utilizzati modelli di regressione che il 64% di coloro che avrebbero preso in considerazione
logistica per valutare la forza delle relazioni tra alcune l’idea di diventare infermiere ha familiari impegnati in
informazioni di maggiore interesse e le variabili demogra- ambito sanitario, versus il 48% che non li ha (p=<0.001).
fiche. Sono state calcolate le stime degli Odds Ratio con i Inoltre, il 72% dei soggetti che avrebbero pensato di
rispettivi intervalli di confidenza al 95% [IC 95%]. La diventare infermiere ha rappresentato quest’ultimo come
soglia di significatività è stata fissata a 0.05 (due code) e le “accogliente e orientato all’ascolto”, rispetto al 56.4% di
analisi sono state condotte con il software statistico SAS quelli che hanno risposto con accezioni negative
9.4. (p=<0.001).
Gli studenti che hanno preso in considerazione la
RISULTATI carriera infermieristica hanno ricevuto più spesso consigli
Tabella 1. Caratteristiche del campione.
Hanno risposto al questionario 680 Studenti su 9775,
Variabile N (%)
corrispondenti al 6.9% degli studenti iscritti ai Diparti-
Genere
menti inclusi nel campione. Sono stati eliminati 18
questionari perché i rispondenti avevano concluso o inter- Femmina 509 (77.1)
rotto il percorso universitario o svolto attività lavorativa di Maschio 151 (22.9)
infermiere, operatore socio sanitario, medico o tecnico in Età, anni
ambito sanitario. Sono stati analizzati 662 questionari. In
seguito a considerazioni statistiche si è ritenuto di lasciare Media (DS) 24.3 (6.2)
inseriti i questionari nei quali il partecipante non aveva Mediana [Q1­Q3] 22 [21­25]
risposto ad alcune variabili, perché non compromettenti il Nazionalità
risultato finale. Dettagli riguardanti le caratteristiche
demografiche e la provenienza degli studenti sono ripor- Italiana 634 (96.1)
tate in tabella 1. Altro 26 (3.9)0
La maggior parte del campione descrive l’infermiere Polo universitario
come “esperto/capace, “cortese/educato”,
“accogliente/orientato all’ascolto”. Solo il 18.0% indica Alessandria 177 (27.3)
l’infermiere come “frettoloso” e il 5.1% come “maleducato Novara 256 (39.6)
e arrogante”. Da evidenziare che il 97,4% afferma che Vercelli 203 (31.4)
avrebbe utilizzato gli stessi aggettivi per descrivere l’infer-
miere anche precedentemente all’emergenza sanitaria Altro 11 (1.7)
legata al Sars-Cov-2. Inoltre, emerge come gli studenti non Dipartimento
associno il genere femminile alla professione. Più della Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali 86 (13.3)
metà dei rispondenti non è a conoscenza che l’infermiere
possa lavorare come libero professionista, ma il 50.3% ha Scienze del Farmaco 117 (18.1)
ricevuto consigli sanitari da un infermiere, soprattutto Scienze e Innovazione Tecnologica 206 (31.9)
nell’ambito delle medicazioni, degli stili di vita e della Studi Umanistici 105 (16.3)
prevenzione. Anche i media e gli eventi della pandemia
hanno influenzato positivamente i nostri studenti. Infine, Studi per l'Economia e l'Impresa 131 (20.3)

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sanitari da infermieri rispetto a coloro che non scegliereb- di carriera conosce la figura dell’infermiere di famiglia
bero questa professione (p=0,008). Inoltre, questi (p=<0.001) rispetto al 39% di quelli che non la sceglie-
soggetti sono significativamente (p=0.003) più propensi rebbero.
a farsi interpretare i parametri vitali dagli infermieri I modelli logistici sono successivamente stati imple-
(54.4% vs 40.8%). Infine il 58% di chi è più propenso a mentati considerando come variabili di outcome l’utilità
scegliere la professione infermieristica come opportunità dell’infermiere di famiglia (nei soli soggetti che lo cono-
Tabella 2. Parte 1
Variabili N=662
N (%)
SECONDO TE, COSA FA L’INFERMIERE?
o Assistenza 431 (65.1)
o Collabora con il medico 467 (70.5)
o Assiste il medico 368 (55.6)
o Somministra la terapia 444 (67.1)
o Controlla i parametri vitali 496 (74.9)
o Rassicura il paziente 483 (73.0)
o Esegue i prelievi ematici 527 (79.6)
o Esegue medicazioni 553 (83.5)
o Rifacimento letti 146 (22.1)
o Primo soccorso 338 (51.1)
o Esegue iniezioni 503 (76.0)
o Somministra flebo 544 (82.2)
o Igiene dei pazienti 296 (44.7)
o Altro 9 (1.4)
*dato mancante in 20 questionari. Erano previste più opzioni di risposta
QUALI AGGETTIVI USERESTI PER DESCRIVERE L’INFERMIERE?
o Cortese, educato 399 (60.3)
o Esperto, capace 437 (66.0)
o Accogliente, orientato all’ascolto 387 (58.5)
o Maleducato, arrogante 34 (5.1)
o Frettoloso 119 (18.0)
o Nervoso 40 (6.0)
o Altro 28 (4.2)
* dato mancante in 22 questionari. Erano previste 3 opzioni di risposta
AVRESTI UTILIZZATO GLI STESSI AGGETTIVI PER DESCRIVERE L’INFERMIERE, ANCHE PRECEDENTEMENTE ALL’ATTUALE EMERGENZA SANITARIA (COVID­19)?
o Si 625 (97.4)
o No 17 (2.6)
* dato mancante in 20 questionari
SECONDO TE QUAL È IL GENERE PIÙ IDONEO A RICOPRIRE IL RUOLO DI INFERMIERE?
ìo Genere femminile 69 (10.7)
o Genere maschile 2 (0.3)
o Non esiste un genere più idoneo 573 (89.0)
*dato mancante in 19 questionari
HAI MAI SENTITO PARLARE DI LIBERA PROFESSIONE INFERMIERISTICA?
o No 376 (58.5)
o Si 267 (41.5)
*dato mancante in 20 questionari
HAI MAI RICEVUTO CONSIGLI SANITARI DA UN INFERMIERE?
o No 319 (46.7)
o Si 323 (50.3)
*dato mancante in 21 questionari
SE SÌ, SU COSA?
o Terapia 65 (20.1)
o Stili di vita 114 (35.3)
o Medicazioni 200 (61.9)
o Gestione di patologie comuni 80 (24.8)
o Pareri su problemi di routine 104 (32.2)
o Prevenzione 109 (33.8)
o Consigli sull’alimentazione 45 (13.9)
o Consulenza per rilevazione e interpretazione dei parametri vitali 48 (14.9)
o Visite specialistiche 42 (13.0)
o Gestione post­operatoria 80 (24.8)
o Quesiti clinici 44 (13.6)
o Altro 9 (2.8)
Erano previste più opzioni di scelta. Erano previste più opzioni di risposta

Professioni Infermieristiche
E. Lauria et al. 97

scono), il descrivere l’infermiere come capace, l’aver sori sono invece state il genere, l’aver svolto attività di
sentito parlare della libera professione, il considerare volontariato o avere familiari che svolgono attività in
l’idea di intraprendere la professione infermieristica, il ambito sanitario. È emerso che le femmine, rispetto ai
rivolgersi all’infermiere per farsi misurare i parametri maschi, ritengono più utile l’infermiere di famiglia
vitali, il farsi dare consigli sanitari da un infermiere. Le (OR=1.90, 95% IC 1.05-3.42), sceglierebbero più
variabili utilizzate (in maniera univariata) come regres- frequentemente di fare l’infermiere (OR=1.94, 95% IC
Tabella 2. Parte 2
Variabili N=662
N (%)
A CHI TI RIVOLGERESTI SE TU O UN TUO FAMILIARE AVESTE BISOGNO DI RILEVARE I PARAMETRI VITALI (PRESSIONE ARTERIOSA, GLICEMIA, FREQUENZA CARDIACA, SATURI­
MENTRIA)?
o Medico 455 (68.7)
o Infermiere/a 283 (42.8)
o Amico o familiare 77 (11.6)
o Farmacista 190 (28.7)
o Altro 14 (2.1)
*dato mancante in 22 questionari. Erano previste più opzioni di risposta
E SE I PREDETTI VALORI FOSSERO ELEVATI, A CHI CHIEDERESTI AIUTO?
o Medico 621 (96.4)
o Infermiere 23 (3.6)
*dato mancante in 18 questionari
HAI MAI SEGUITO UN CORSO DI PRIMO SOCCORSO (PER ESEMPIO: COSA FARE IN CASO DI COLPO DI CALORE, PUNTURA DI INSETTO, FOLGORAZIONE, USTIONE, ECCETERA)
E/O UN BLSD (BASIC LIFE SUPPORT DEFIBRILLATION)?
o No 330 (51.2)
o Si 315 (48.8)
*dato mancante in 17 questionari
SE SÌ, CHI ERA IL TUO ISTRUTTORE?
o Medico 44 (14.0)
o Soccorritore 184 (58.6)
o Infermiere/a 39 (12.4)
o Non lo so 47 (15.0)
LE SERIE TV O LE NOTIZIE DI CRONACA IN CHE MODO HANNO INFLUENZATO LA TUA IDEA DI INFERMIERE?
o Positivamente 538 (87.2)
o Negativamente 79 (12.8)
*dato mancante in 45 questionari
GLI ULTIMI EVENTI LEGATI ALL’ATTUALE EMERGENZA SANITARIA (COVID­19) COME HANNO INFLUENZATO LA TUA IDEA DI INFERMIERE?
o Positivamente 593 (93.3)
o Negativamente 39 (6.2)
*dato mancante in 30 questionari
RITERRESTI UTILE POTERTI RIVOLGERE AD UN INFERMIERE DI FAMIGLIA, COME AVVIENE PER IL MEDICO DI BASE?
o Si 279 (43.3)
o No 59 (9.2)
o Non conosco la figura dell’infermiere di famiglia 306 (47.5)
*dato mancante in 18 questionari
HAI MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE L’IDEA DI FARE L’INFERMIERE?
o No 498 (77.2)
o Si 147 (22.8)
*dato mancante in 18 questionari
SE SÌ, PERCHÈ?
o Mi piace aiutare chi soffre 39 (26.5)
o Ritengo sia una professione stimolante e ammirevole 61 (41.5)
o Ritengo sia una professione remunerativa 3 (2.0)
o Mi piacciono le discipline mediche 44 (29.9)
SE NO, PERCHÈ?
o Non sono portato/a, sono troppo emotivo/a 271 (57.8)
o Non ho pazienza 49 (10.5)
o Ho paura della malattia/non mi piacciono gli ospedali 83 (17.7)
o Retribuzione inadeguata per un lavoro logorante e con troppe responsabilità 66 (14.1)

Vol. 75 2 2022


98 L’immagine sociale e professionale dell’infermiere: risultati di una survey durante la Pandemia Covid-19

Tabella 3
HAI MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE L’IDEA DI FARE L’INFERMIERE?
o No 498 (77.2)
o Si 147 (22.8)
*dato mancante in 17 questionari
SE SÌ, PERCHÈ?
o Mi piace aiutare chi soffre 39 (26.5)
o Ritengo sia una professione stimolante e ammirevole 61 (41.5)
o Ritengo sia una professione remunerativa 3 (2.0)
o Mi piacciono le discipline mediche 44 (29.9)
SE NO, PERCHÈ?
o Non sono portato/a, sono troppo emotivo/a 270 (57.7)
o Non ho pazienza 49 (10.5)
o Ho paura della malattia/non mi piacciono gli ospedali 83 (17.7)
o Retribuzione inadeguata per un lavoro logorante e con troppe responsabilità 66 (14.1)
*dato mancante in 47 questionari

1.18-3.18) e si rivolgerebbero più frequentemente agli durante l’emergenza COVID-19, che ha rappresentato
infermieri per farsi misurare i parametri vitali gli infermieri come “eroi” del Sistema Sanitario, in
(OR=1.46, 95% IC 1.00-2.12). È interessante notare quanto gli studenti hanno dichiarato che avrebbero
come lo svolgere attività di volontariato, non sembra rappresentato positivamente l’infermiere anche prima
essere statisticamente associato a nessuno degli outcome dell’emergenza (Mohammed, Peter, Killackey, &
proposti, mentre differente interpretazione può essere Maciver, 2021). Un ulteriore aspetto emerso dall’inda-
fatta per chi ha un familiare attivo in ambito sanitario. gine è il superamento dello stereotipo di genere che da
Infatti, chi ha un familiare che lavora in ambito sanitario sempre ha afflitto la professione. In tale popolazione non
descrive più frequentemente l’infermiere come capace c’è alcun dubbio: un infermiere uomo possiede le stesse
(OR= 1.81, 95% IC 1.29-2.53), conosce di più la libera capacità empatiche, relazionali, tecniche ed intellettuali
professione infermieristica (OR=1.77, 95% IC 1.29- di una collega donna, andando così a modificare quella
2.44), farebbe più volentieri l’infermiere (OR=1.92, percezione presente in alcuni studi, analizzati nella fase
95% IC 1.31-2.80), si rivolgerebbe più frequentemente preliminare, secondo i quali il genere femminile veniva
all’infermiere per farsi misurare i parametri vitali considerato quello più consono a svolgere la professione
(OR=1.50, 95% IC 1.10-2.05) e accetta volentieri infermieristica (Ten Hoeve et al., 2014), (Girvin et al.,
consigli sanitari da un infermiere (OR 2.23, 95% IC 2016).
1.63-3.06). Inoltre, si evidenzia un distacco da quanto emerso
dalle revisioni internazionali che vedevano la televisione
e internet come le principali cause della percezione nega-
DISCUSSIONE tiva della professione (Ten Hoeve et al., 2014), (Girvin
et al., 2016). Nel nostro studio è infatti emerso come gli
Con il presente studio si è cercato di esplorare la studenti siano influenzati positivamente dai media.
percezione che un gruppo di studenti universitari ha Anche se solo una piccola porzione di campione
rispetto alla figura professionale dell’infermiere. avrebbe preso in considerazione l’idea di diventare infer-
La visione dell’infermiere che emerge da questa inda- miere, la maggior parte delle persone che hanno pensato
gine è sostanzialmente positiva, infatti l’infermiere viene di intraprendere tale percorso ha risposto che lo avrebbe
considerato competente ed empatico e sembrerebbe fatto perché considera la professione infermieristica
essere proprio l’aspetto empatico della professione a ammirevole e stimolante. Gli studenti che invece hanno
spingere i più giovani a considerare la professione infer- risposto negativamente dichiarano di non essere portati e
mieristica come una possibile opportunità di carriera. troppo emotivi, considerano tale lavoro logorante, con
Mentre altri studi avrebbero individuato questo aspetto eccessive responsabilità, non adeguatamente retribuito o
in chiave negativa, perché spingerebbe la popolazione a ancora ritengono di non avere pazienza.
considerare l’infermiere come una persona premurosa Uno studio italiano, condotto da un’Università del
più che come un professionista sanitario (Ten Hoeve et Nord Italia all’inizio dell’anno accademico 2011/12, il
al., 2014). cui scopo era indagare le motivazioni di non scelta al
I dati della nostra indagine evidenziano come la Corso di Laurea in Infermieristica come corso all’imma-
considerazione positiva della professione infermieristica tricolazione, ha fatto emergere alcuni dati sovrapponibili
non derivi solo dalla “pubblicità” fornita dai media a quelli derivati dal presente studio. Infatti, la maggior

Professioni Infermieristiche
E. Lauria et al. 99

parte degli studenti aveva risposto di non essere portato BIBLIOGRAFIA


alla professione infermieristica, di avere paura di vivere
la malattia o la morte dei pazienti o ancora di avere Capone, S., Sambati, V., Montanari, E., & Antonazzo, M.
contatti con materiali biologici e solo una percentuale (2017). L'infermiere tra immagine sociale e
minore riteneva la professione poco riconosciuta, stres- professionale: esperienze dirette, stereotipi e ruolo dei
sante e sottopagata. Emerge quindi che la principale media. L'infermiere.
causa, per cui i giovani non prendono in considerazione Censis, F. (2012). L'infermiere protagonista della buona
l’idea di diventare infermiere, è principalmente legata ad sanità del futuro. (p. 1-26). Bologna.
una mancanza di attitudine verso la professione, piut- Chiosso, G., Crepet, P., & Volontè, P. (2013). Gli
tosto che per una cattiva percezione della professione atteggiamenti e gli stereotipi. In Chiosso G, Crepet P,
infermieristica (Dante, Rizzi, Ianderca & Palese, 2013). Volontè P, et al. Scienze umane. Corso integrato di
Tuttavia, lo studio presenta alcuni limiti che discen- antropologia, pedagogia, psicologia, sociologia (p. 472-
dono dalla tipologia del campione che è di tipo non 79). Milano: Einaudi Scuola.
probabilistico e dal sistema di rilevazione dei dati che Dante, A., Rizzi, L., Ianderca, B., & Palese, A. (2013). Why
non ha permesso di controllare le compilazioni multiple. do university students not choose a nursing degree at
Per sopperire a ciò, è stato effettuato un controllo incro- matriculation? An Italian cross-sectional study.
ciato ed attento dal quale non sono emersi casi di doppia International Nursing Review, 129-135.
compilazione. Anche, l’aver condotto lo studio in una Girotto, E., & Chiarello, L. (2019). Indagine sulla
sola fascia d’età, ristretta e molto giovane, impedisce di percezione del ruolo e la volontà di mantenerlo degli
generalizzare i nostri risultati in altre fasce di popola- infermieri dell'Ospedale di Rovigo. L'Infermiere.
zione, così come l’aver reclutato solo il 6.9% della popo- Girvin, J., Jackson, D., & Hutchinson, M. (2016).
lazione accessibile. Nonostante ciò, riteniamo che la Contemporary public perceptions of nursing: a
numerosità del campione raggiunto (n=662) può averci systematic review and narrative synthesis of the
garantito una buona esplorazione del fenomeno. international research evidence. Journal of Nursing
Managment, 994-1006.
Glerean, N., Hupli, M., Talman, K., & Haavisto, E. (2017).
CONCLUSIONI Young peoples' perceptions of the nursing profession:
An integrative review. Nurse Education Today, 95-102.
Seppur con alcuni limiti, i dati sono in grado di resti- Glerean, N., Hupli, M., Talman, K., & Haavisto, E. (2019).
tuirci una visione positiva dell’infermiere in contrasto Perception of nursing profession- focus group interview
con quanto rilevato da alcuni studi precedenti, che among applicants to nursing education. Scandinavian
avevano evidenziato come i giovani fossero influenzati Journal of caring sciences, 390-399.
negativamente soprattutto dai familiari e dai media Karanikola, M., Doulougeri, K., Koutrouba, A.,
(Girvin et al., 2016). Giannakopoulou, M., & Papathanassoglou, E. (2018).
In base ai risultati è pertanto presumibile asserire che A Phenomenological Investigation of the Interplay
la visione della professione infermieristica da parte delle Among Professional Worth Appraisal, Self-Esteem and
nuove generazioni stia cambiando. Self-Perception in Nurses: The Revelation of an
Naturalmente sono ancori molti gli aspetti da Internal and External Cr. Frontiers in Psychology, 1805.
promuovere, sia la figura dell’infermiere di famiglia sia Mohammed, S., Peter, E., Killackey, T., & Maciver, J.
quella dell’infermiere libero professionista non sono (2021). The "nurse as a hero" discourse in the COVID-
ancora sufficientemente conosciute dalla maggior parte 19 pandemic: a poststructural discourse analysis.
dei partecipanti. International Journal of Nursing Studies.
Per consolidare i successi finora raggiunti dalla OPI, P. c. (2018). Noi infermieri la nostra impronta sul
professione si potrebbe cercare di sfruttare l’aiuto di quei sistema salute. Roma.
media che, in questo periodo di emergenza sanitaria, Papa, A., Masera, G., & Siri, P. (2013). La percezione della
sembrano propensi a sostenere la categoria. La promo- professione infermieristica fra i giovani. L'Infermiere.
zione di un’immagine che mette in evidenza la professio- Pascucci, I., & Tavormina, C. (2012). E l'angelo degli
nalità e l’autonomia degli infermieri potrebbe anche infermieri si fece infermiere. In La professione
favorire il reclutamento di giovani nelle Università infermieristica in Italia. Un viaggio tra storia e società
italiane (Rubbi et al., 2019). dal 1800 a oggi. Milano: McGraw-Hill.
Investire sullo sviluppo di una buona percezione da Rubbi, I., Cremonini, V., Artioli, G., Lenzini, A., Talenti,
parte del cittadino, oltre a migliorare il rapporto di I., & Caponnetto, V. (2017). Rubbi I, Cremonini V,
fiducia tra quest’ultimo e l’infermiere potrebbe anche Artioli G, LenThe public perception of nurses. An
migliorare il self-concept degli stessi infermieri che, Italian cross-sectional study. Acta Biomed for Health
sentendosi apprezzati in tutte le loro competenze potreb- Professions, 31-38.
bero creare un circolo virtuoso di promozione e miglio- Rubbi, I., Pasquinelli, G., Cremonini, V., Fortunato, F.,
ramento della qualità assistenziale, con conseguente Gatti, L., & Lepanto, F. (2019). Rubbi I, Pasquinelli
riduzione dello stress e dell’insoddisfazione lavorativa G, Cremonini V,Does student orientation improve
(Rubbi et al., 2017). nursing image and positively influence the enrolment

Vol. 75 2 2022


100 L’immagine sociale e professionale dell’infermiere: risultati di una survey durante la Pandemia Covid-19

of nursing students in the University? An observational Advanced Nursing, 295-309.


study. Acta Biomed for Health Professions, 68-67. Weaver, R., Salamonson, Y., Koch, J., & Jackson, D.
Ten Hoeve, Y., Jensen, G., & Roodbol, P. (2014). The (2013). Nursing on television: student perceptions of
nursing profession: public image, self-concept and television’s role in public image, recruitment and
professional identity. A discussion paper. Journal of education. Journal of Advanced Nursing, 2635-43.

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