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TEORIA E PRATICA PROFESSIONALErEdilizia UT 6/2011 41

Il trasporto verticale negli edifici alti


di Dario Trabucco *, Aldo Norsa **

L’efficienza del sistema di trasporti ricercatore ed esperto di grattacieli, rappresentante in


Italia del mondiale Ctbuh (Council on Tall Buildings and
verticali è un aspetto fondamentale Urban Habitat) affronta l’ultimo “stato dell’arte” per un
della progettazione di un grattacielo. aspetto essenziale. Il sistema del trasporto verticale. Spe-
Gli architetti e gli ingegneri devono cificamente le soluzioni in continua evoluzione innovativa
della progettazione, installazione e gestione degli ascen-
equilibrare un sistema di ascensori sori. E ne spiega le implicazioni tipo-tecnologiche nonché
efficace con un adeguata progettazione commerciali (con specifico riferimento all’economia di
spazio perseguita per rendere commercialmente più appe-
delle planimetrie dell’edificio, con tibile la realizzazione di grattacieli. In un momento storico
un particolare occhio di riguardo al dell’economia nel quale tutte le iniziative che sembravano
valore immobiliare degli spazi interni. scontate in passato devono avere carattere di eccellenza
per “sfondare” in un mercato diventato estremamente se-
Varie soluzioni tecniche sono state lettivo per carenza di risorse ed eccesso di domanda.
sviluppate per migliorare l’affidabilità A.N.
e l’efficienza degli ascensori nel corso Il trasporto verticale negli edifici alti
dell’ultimo secolo, sia sviluppando Forse pochi sanno che l’Italia, solo nell’ultimo biennio, ha
dei sistemi di organizzazione avanzati dovuto cedere il passo alla Cina come Paese con il maggior
sia aumentando le prestazioni degli numero di ascensori al mondo. Con circa 850 mila appa-
recchi installati, l’Italia mantiene ancora un ruolo indu-
ascensori stessi. striale cruciale ospitando importanti stabilimenti produt-
In questo come in numerosi altri tivi dei principali gruppi internazionali oltre a un prezioso
tessuto industriale di piccoli costruttori e di produttori di
settori, l’avvento della tecnologia componenti. A differenza però della Cina, degli Stati Uniti,
digitale ha fornito le soluzioni più del Giappone e di alcuni altri Paesi, dove il settore high-
efficaci per trovare il giusto equilibrio rise nell’edilizia è molto importante, il mercato nazionale
vede la quasi esclusiva presenza di ascensori di piccole o
tra performance, comfort, sicurezza e, piccolissime dimensioni, molti dei quali ancora a controllo
perchè no, sostenibilità. idraulico, idonei a rispondere alle esigenze delle diffuse
minori altezze degli edifici urbani.
Tuttavia, con la comparsa di una serie di importanti pro-
Premessa getti (non solo a Milano, ma anche a Torino, Roma, Bolo-
Il tema della costruzione di grattacieli è più che mai attuale gna, … per non citare città minori come Jesolo o Latina),
in un mercato italiano che ha riscoperto il gusto di questa può essere utile fornire una veloce panoramica sul mercato
sfida – che è allo stesso tempo architettonica, tecnologica degli ascensori high-rise, destinati cioè a soddisfare l’ele-
ma anche imprenditoriale. Nell’articolo che segue Dario vata domanda di traffico interno dei grattacieli.
Trabucco, mio collaboratore all’Università Iuav di Venezia, Senza dover arrivare alle prestazioni limite delle cabine del
Burj Khalifa di Dubai, che viaggiano a una velocità supe-
riore a 16 m/s, è chiaro che anche nel mercato italiano si
(*) Professore a contratto, Università Iuav di Venezia assisterà alla diffusione di ascensori dalle prestazioni fino-
(**) Professore ordinario, Università Iuav di Venezia. ra inedite e di sistemi di organizzazione “fisica” evoluti.
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Infatti bisogna considerare l’enorme importanza economi- imprenditoriale privilegiata si dice oggi che sta “ai piani
ca degli ascensori negli edifici alti, non solo per permettere alti di una società” e anche la carriera personale viene
il confortevole accesso agli occupanti (e quindi garantire spesso definita come “ascesa” o “scalata”.
un adeguato livello di servizio), ma anche - e forse soprat- L’impatto economico di questa invenzione è a dir poco
tutto - in termini di occupazione dello spazio. Per esempio, sensazionale. Se fino ai primi anni del 1860 era commer-
poter installare un ascensore con meno ingombro grazie a cialmente inutile costruire un edificio superiore ai 6 o 7
un’accorta progettazione del sistema di trasporti significa, piani, proprio a causa del bassissimo valore commercia-
in un grattacielo di 60 piani, guadagnare quasi mille metri le dei livelli più in alto, gli edifici costruiti a partire da
quadrati di superficie utile e accrescere il conseguente va- quel periodo in avanti possono liberamente elevarsi oltre
lore commerciale ricavabile dalla sua vendita o locazione. tale limite, rendendo possibile il pieno sfruttamento dei
Va ricordato che il sistema degli ascensori, e i relativi bal- vantaggi offerti della struttura metallica puntiforme degli
latoi, occupa una superficie compresa tra il 5% e il 13% edifici introdotta attorno al 1880. E se questi due elementi
della dimensione totale dell’edificio (1), in funzione dell’al- sono, per molti, gli ingredienti necessari per la diffusio-
tezza dello stesso e dei diversi sistemi “hard” o “soft” di ne dei grattacieli, secondo lo storico argentino Francisco
organizzazione che verranno descritti in seguito. Mujica (5) è sufficiente la presenza dell’ascensore per de-
cretare quale sia, tra i numerosi contendenti, il “primo”
La nascita del trasporto verticale grattacielo della storia: egli lo individua nell’Equitable Bu-
Gli strumenti per la movimentazione verticale di merci e ilding di New York proprio per il consapevole sfruttamento
persone esistono da centinaia di anni non solo sotto forma delle possibilità offerte dai moderni sistemi di trasporto
di rudimentali gru negli antichi cantieri gotici ma anche verticale.
all’interno di alcuni edifici pubblici e privati. Tuttavia, la Tuttavia, è bene sottolineare che i primi ascensori erano
nascita dell’ascensore inteso nel senso moderno del ter- ben differenti da quelli che conosciamo attualmente: la
mine va fatta coincidere con l’introduzione del sistema propulsione era affidata, nei modelli originari, a complessi
automatico di blocco inventato da Elisha Otis. Grazie a macchinari a vapore e la trazione era effettuata per mezzo
questo brevetto, presentato all’Esposizione Internazionale di catene metalliche o corde che rendevano la corsa lenta
di New York del 1854 (2), egli rendeva sicuro l’utilizzo di e rumorosa. Nonostante questo, le possibilità di queste
un macchinario che aveva da sempre causato gravi inci- nuove macchine vennero subito colte e il grande numero
denti provocati dalla rottura delle funi di trazione delle di ordinativi ricevuti dai pochi produttori dell’epoca pro-
primordiali cabine, dando il via, per usare le parole di Rem mosse un importante lavoro di ricerca e di affinamento
Koolhaas (3), alla “conquista verticale” dello spazio. Grazie delle tecnologie disponibili, portando ben presto alla sosti-
agli ascensori, si viene a infrangere la secolare stratifica- tuzione delle catene con funi metalliche e l’introduzione
zione sociale dei grossi agglomerati urbani. Nelle vecchie di potenti motori a scoppio in un primo tempo ed elettrici
architetture (dai palazzi di Venezia agli immeubles parigi- già sul finire dell’800.
ni) è infatti facile riscontrare una sovrapposizione di classi
sociali la cui stratigrafia è dettata dall’accessibilità degli L’organizzazione degli ascensori in un
spazi occupati a partire dal livello stradale: a un piano
terreno, occupato da locali commerciali o da magazzini si
edificio alto
sovrappongono generalmente le unità residenziali più pre- Se in un edificio tradizionale l’ascensore è un elemento
giate (lontane dai rumori e dai cattivi odori della strada ma spesso considerato secondario, in un grattacielo il siste-
facilmente accessibili). I piani più alti, progressivamen- ma di trasporto verticale svolge un ruolo fondamentale nel
te più scomodi da raggiungere, sono occupati dalle classi garantire la funzionalità della costruzione. Le performance
borghesi, dai militari e funzionari pubblici e, infine, dalle di un sistema di elevazione meccanica si misurano in base
stanze della servitù, accessibili solo percorrendo numerose alla capacità di movimentare, in un lasso di cinque minuti,
rampe di scale (4). L’ascensore, che inizia immediatamente una certa percentuale della popolazione interna dell’edifi-
a diffondersi nelle architetture di New York e di Chicago, cio. Questo parametro, definito five minute handling capa-
ribalta invece la situazione, trasformando i livelli più alti city, varia a seconda della destinazione d’uso e può essere
di un edificio nelle proprietà più pregiate (in virtù della del 10-12% per le residenze ma può aumentare fino al
migliore ventilazione e illuminazione naturale) e portando 18-20% per i più efficienti edifici per uffici e alberghi. In
a un cambiamento tanto radicale da influenzare anche al- un grattacielo di una certa dimensione si ha quindi l’esi-
cuni modi di dire: una persona che occupa una posizione genza di movimentare alcune centinaia di passeggeri in un
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arco di tempo brevissimo: dalle adeguate prestazioni degli progressiva riduzione del numero di cabine di cui un grat-
ascensori dipende infatti gran parte del successo, anche tacielo aveva bisogno (e quindi la superficie occupata).
commerciale, di un grattacielo. Tanto per fare un esempio, Il primo espediente utilizzato, e che rappresenta anco-
il “secondo” Equitable Building di New York, ultimato nel ra la base dell’organizzazione dei trasporti all’interno di
1916, venne costruito con l’obiettivo di avere “il miglior un grattacielo, è la tecnica dello zoning: negli edifici più
sistema di ascensori del mondo” (6), ben memori degli in- alti, anziché consentire a tutte le cabine di percorrerne
successi del vicino Woolworth Building noto, sul mercato l’intera altezza, si suddivide l’edificio in due o più se-
immobiliare di Manhattan, per le pessime prestazioni del- zioni di circa 20 piani, ognuna servita da un gruppo di
la mobilità in verticale con utenti costretti spesso a este- cabine. Così facendo, terminata la zona di servizio di un
nuanti attese nelle ore di punta. gruppo di ascensori, lo spazio da essi liberato viene reso
Da sempre quindi il tentativo dei progettisti di ascensori disponibile a funzioni remunerative dell’edificio. Oltre i
è stato quello di garantire il miglior servizio possibile ai 65-70 piani (pari quindi a 3-4 zone) questo accorgimen-
costruttori dei grattacieli bilanciando le esigenze trasporti- to non è più sufficiente e si tende a privilegiare il si-
stiche con i costi di installazione e di funzionamento degli stema a skylobby: L’edificio viene virtualmente suddiviso
impianti ma, soprattutto con il loro “ingombro” all’interno in due torri più piccole, ognuna servita da un sistema a
dell’edificio. Infatti, oltre all’incidenza economica diretta zone. Se alla parte inferiore si accede direttamente dal
sul costo di realizzazione, l’ascensore occupa una certa livello stradale, ai gruppi di ascensori che partono dalla
percentuale della superficie utile del grattacielo, superficie skylobby della zona superiore si accede tramite un ser-
ovviamente non remunerativa per il promotore dell’inter- vizio di cabine navetta che collegano la skylobby con il
vento immobiliare. piano terreno. Questo sistema (vedere figura) consente di
Nel corso dei primi decenni del ’900 si sono quindi sus- risparmiare una notevole superficie ma costringe gli uten-
seguite una serie di innovazioni tecnologiche e organiz- ti dei piani più alti a effettuare un cambio di ascensore
zative che hanno contribuito a migliorare l’efficienza dei con una conseguente riduzione del comfort percepito.
servizi di trasporto aumentando il numero di passeggeri Negli edifici caratterizzati da una forma particolarmente
che una singola cabina è in grado di trasportare in un snella, il sistema si complica ulteriormente e si presen-
dato lasso di tempo e, di conseguenza, consentendo una ta la possibilità di utilizzare una skylobby con il sistema
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loro, che viaggiano in tandem all’interno dello stesso


vano di corsa. Le cabine, che necessitano di una lobby a
due livelli per consentire il simultaneo riempimento delle
due piattaforme sovrapposte, si muovono verticalmente
servendo l’una i piani pari del grattacielo, e l’altra i piani
dispari. Questo sistema, che consente un risparmio teori-
co del numero di cabine del 50% (anche se nella realtà è
ben inferiore), necessita comunque di una lobby più spa-
ziosa e si adatta bene solo agli edifici nei quali il traffico
interpiano sia modesto (come per esempio le residenze o
gli edifici per uffici ripartiti in unità molto piccole). Solo
negli ultimi anni, con l’introduzione di avanzati sistemi
elettronici per il controllo della posizione delle cabine e
della sicurezza di marcia è stato possibile “rispolverare”
la vecchia idea del Dual Elevator consentendo di realiz-
zare un sistema di sicurezza che previene la collisione tra
le due cabine che si muovono indipendentemente all’in-
terno dello stesso vano di corsa. Il nuovo sistema, che è
brevetto esclusivo di una delle principali aziende mon-
diali del settore, consente un importante risparmio nella
top-down: la sezione inferiore dell’edificio funziona come gestione dello spazio interno di un grattacielo.
in un grattacielo tradizionale mentre dalla skylobby par-
tono anche gli ascensori che consentono l’accesso a una I sistemi di traffic boosting elettronici
sezione di piani posti al di sotto di essa. Questa soluzio-
Con il progressivo affinarsi dell’elettronica nel corso de-
ne, pur contribuendo a un ulteriore risparmio di spazio,
gli anni ’70, si assiste anche nel comparto ascensoristi-
viene percepita come controproducente dagli utenti (che co all’introduzione di sistemi software di potenziamento
sono di fatto costretti a salire a un determinato livello per della capacità di trasporto degli ascensori. Oltre a siste-
poi scendere nuovamente verso la destinazione finale) e mi relativamente semplici, che durante le fasi di “mor-
viene pertanto utilizzata in casi estremamente rari. bida” del traffico interno ridistribuiscono lungo l’altezza
Oltre a questi sistemi organizzativi, si è da sempre studia- del grattacielo gli ascensori vuoti in modo da renderli più
ta anche l’ipotesi di consentire a due ascensori di circo- rapidamente disponibili al momento della chiamata al pia-
lare all’interno dello stesso vano di corsa. Negli anni ‘30 no, sono introdotte vere e proprie tecnologie rivoluzionarie
diversi produttori si concentrarono su questa idea per- che consentono ora un risparmio nel numero delle cabine
venendo in almeno un caso a un risultato interessante. superiore a qualsiasi dotazione hard o sistema di organiz-
Tuttavia, nonostante ci sia traccia di un brevetto “funzio- zazione concepito nel corso dell’ultimo secolo. Il sistema,
nante”, dettagliatamente descritto nell’articolo “the Dual che assume caratteristiche e nomi differenti a seconda
Elevator has come” del 1931 (7), la limitata sicurezza del dei produttori, consiste all’utente, tramite una pulsantiera
sistema ne impedì una diffusione commerciale degna di o una scheda magnetica, di selezionare il piano di desti-
nota. Bisogna infatti considerare che fino all’inizio degli nazione prima dell’ingresso in cabina e non, come negli
anni ’40 gli ascensori non disponevano di alcun sistema ascensori tradizionali, solo al suo interno. Il software di ge-
di controllo automatico e la loro circolazione era affidata stione, registrata la chiamata, indirizza l’utente verso uno
alle manovre di un macchinista che, a bordo, comandava specifico ascensore della batteria. Lo scopo è raggruppare
a mano le apparecchiature di trazione: in angloamericano tutti i passeggeri destinati a un certo piano o a livelli limi-
era chiamato “lift” con lo stesso nome della macchina trofi all’interno di una stessa cabina, consentendo così di
che guidava. La coesistenza di due cabine indipendenti ridurre il numero di fermate e il tragitto medio che una ca-
era quindi impossibile per motivi di sicurezza nonostante bina dovrebbe invece effettuare (8) in caso di riempimento
i notevoli vantaggi che questo tipo di soluzione avrebbe casuale. Il vantaggio è evidente negli edifici caratterizzati
consentito di realizzare. Un compromesso venne trovato da una grande domanda concentrata nelle ore di punta e
negli anni ’60 con l’introduzione degli ascensori double- permette un risparmio di circa il 30-40% del numero di
deck, costituiti da due cabine sovrapposte, vincolate tra ascensori rispetto a un sistema tradizionale.
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Questa tecnologia, resa possibile dal potenziamento del- un’occasione da non perdere, anche per la forte e positiva
la capacità di calcolo dei computer che sono in grado di concorrenzialità dell’offerta che la caratterizza, per un vero
indirizzare istantaneamente il passeggero alla cabina più “salto di qualità”.
conveniente, è chiaramente applicabile a tutti i modelli di
organizzazione dei sistemi di trasporto verticale descritti
in precedenza, così come agli ascensori double-deck e ai
sistemi con due cabine indipendenti all’interno dello stes- Note
so vano (9).
Negli edifici più complessi il sistema è ulteriormente svi- (1)
TRABUCCO D., A different view of elevator “sustainability”, in
luppato consentendo, durante i periodi di scarso traffico, di Elevatori, 6-2009.
(2)
LIONE R., Ascensori e altri impianti di sollevamento, Roma:
“spegnere” alcune cabine, garantendo quindi un notevole
Carocci Editore, 1998. p. 203.
risparmio energetico nei costi di funzionamento del sistema (3)
KOOLHAAS R., Delirious New York : a retroactive manifesto for
senza interferire sul livello di comfort percepito dall’utenza. Manhattan, Londra: Thames & Hudson, 1978, pagg. 263.
(4)
BERGERON L., Parigi, Il mito di una capitale, Torino: Einaudi,
Conclusioni 1993. p. 88.
Un’auspicabile evoluzione dell’appetibile mercato italia-
(5)
MUJICA F., History of the skyscraper, (New York: Archaeology
and architecture press, 1930).
no, già caratterizzato dalla presenza concorrenziale dei (6)
WEISMAN W., A new view of skyscraper history, in The rise of an
migliori operatori stranieri, deve portare alla nascita di fi- American architecture, HITCHCOCK H.R. et al. New York: Pall Mall
gure specialistiche che siano in grado di comprendere le P., 1970: 115-163.
difficili logiche (qui solo accennate) che sottendono alla (7)
NORTH A. T., The dual elevator has come, in Architectural
progettazione di un sistema di ascensori complesso. An- Forum, Febbraio 1931.
che il quadro normativo deve essere in grado di adattarsi, (8)
DE JONG J., Advances in Elevator Technology: Sustainable
recependo le esperienze internazionali più appropriate, in and Energy Implications, atti del convegno internazionale:
Tall&Green, CTBUH World Congress 2008, Dubai, UAE 2-5
modo da fornire il necessario supporto alla creazione di
Marzo 2008, a cura di WOOD A., 213-217. Chicago: CTBUH,
sistemi di trasporto verticale efficaci, energeticamente ef- 2008.
ficienti e, soprattutto, sicuri. L’attuale forte ripresa nella (9)
HAKALA H., SIIKONEN M.L., TYNI T., YLINEN J., Energy-Efficient
costruzione di grattacieli (in un certo senso “anticiclica” Elevators for Tall Buildings, 559-574 Chicago: Taylor & Francis,
rispetto all’industria delle costruzioni nel suo insieme) è 2001.

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