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Entra in crisi il sistema delle poleis scia di distruzione e morte che segnò l’inizio del
declino. Ad entrare in crisi fu il sistema del polis stesso siccome la Grecia del mondo antico
non è mai riuscita ad unirsi e tutti i tentativi di unificazione in un organismo politico più ampio
fallirono.
Sparta non è in grado di esercitare l’egemonia sulla Grecia grazie alla vittoria, Sparta
divenne la nuova potenza egemonica della Grecia, quest’elemosina duro solo una trentina di
anni. Sparta era incapace di sostituire Atene per diverse ragioni. Possedeva primato oltre che
militare per la flotta, anche economico e soprattutto culturale. Sparta invece era da sempre
stata isolata da ideali di progresso al livello intellettuale era chiusa in se stessa con un
sistema profondamente rigido. Incontro delle difficoltà dal momento che la lega del
Peloponneso racchiudeva poleis circoscritte e limitate alla stessa penisola, senza andare ad
espandersi oltre. Problema principale: spartiati troppo pochi per riuscire a mantenere
contemporaneamente l’egemonia sul Peloponneso e riuscire a reprimere la rivolta ilota
pertanto insediò regimi aristocratici comandati da presidi militari per tutta la Grecia che si
rivelarono addirittura peggiori della imposizione della democrazia assoluta ateniese.
Con la pace del Gran re Sparta rinuncia a proteggere la Ionia su Sparta ricadeva il compito
di difendere le poleis greche dell’Asia minore dai persiani di lì a poco pero si accorse che
l’impegno militare era troppo ingente, 386 Sparta e impero persiano stringono la pace del
Gran Re pace di Antalcida (nome del diplomatico spartano) in cambio del riconoscimento
della propria egemonia sulla Grecia, Sparta riconosceva alla Persia il controllo delle poleis
dell’Asia Minore. Così Sparta andò incontro alla ribellione e al discredito nei suoi confronti. A
sostituirsi a Sparta fu