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03
02
01
Guglieri L. Ceresa D. Parenti M. Parenti G.
00 Emissione Progetto Esecutivo di Gara
SERVIZIO DI INGEGNERIA
gruppo
T.E.A. S.p.A.
T5D099781019
T.E.A. ACQUE S.r.l.
STUDIO
COSTRUZIONE DEL NUOVO LABORATORIO DI ANALISI DEL PRELIMINARE
DEFINITIVO
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO PER TEA ACQUE s.r.l. ESECUTIVO
DIREZIONE LAVORI
AS BUILT
T781019-EI-REL 202
1.1 PREMESSA
Il progetto prevede la fornitura e la posa in opera degli impianti tecnologici meccanici a servizio del nuovo
edifico laboratori presso la sede TEA di via Taliercio 3 in Mantova.
Di seguito sono riportati i valori prestazionali previsti per il reparto in oggetto oltre alle relazioni descrittive
delle varie tipologie di impianti previsti.
La progettazione impiantistica è stata elaborata nella ricerca delle migliori condizioni ambientali, intese come
parametri complessivi nei quali deve svolgersi l'attività, considerando prima gli aspetti su cui possono
incidere gli impianti.
Tutti i parametri e le prestazioni impiantistiche risultano perfettamente in linea con i livelli prescritti dalle
vigenti norme nazionali.
Si sono adottate le soluzioni impiantistiche che consentano un’economicità gestionale, intesa come
perseguimento dei minimi livelli di spesa necessari per un utilizzo completo degli impianti al massimo delle
loro prestazioni, adottando le soluzioni che consentano di prevedere una gestione impiantistica controllata
dai competenti operatori, ma esercitabile in modo automatizzato.
1.2.1 Manutenibilità
Si considererà come indice di benessere la scelta impiantistica finalizzata alla massima ergonomia possibile
per le attività di gestione e manutenzione impiantistica.
Questo sia in forma diretta (gli operatori potranno svolgere le loro mansioni nelle migliori condizioni) sia
intendendo che questa impostazione faccia derivare maggior benessere ai fruitori delle prestazioni
impiantistiche in termini di maggior affidabilità e di maggior costanza nell’erogazione delle prestazioni
medesime.
1.2.2 Microclima
Si intende il complesso di parametri che definiscono l'ambiente nel quale sono immersi gli operatori ed i
fruitori in generale della struttura.
Infine verrà impostata una configurazione di impianti destinati al benessere ambientale, capaci di realizzare
le seguenti condizioni:
- Massimo grado di flessibilità e facilità nel realizzare diverse prestazioni e condizioni ambientali,
permettendo anche localmente la selezione di quelle ottimali per l'esercizio delle varie attività.
- Massimo grado di costanza nel mantenimento delle prestazioni, con scostamenti nel tempo minimi
rispetto ai valori di taratura.
- Utilizzo di logiche di adeguamento automatiche a variazioni del grado di occupazione degli ambienti o a
modifiche di carico interno (velocità variabili sui ventilatori, valvole di regolazione sulle batterie di
erogazione termiche e frigorifere).
Si adotteranno pertanto le soluzioni che consentono di prevedere una gestione impiantistica controllata dai
competenti operatori, ma esercitabile in modo automatizzato.
Si provvederà inoltre a recuperare le energie altrimenti dissipate (ad esempio su tutte le arie in espulsione
saranno previsti sistemi di recupero).
Relazione Tecnica Specialistica – Impianti Meccanici Pag. 5/36
In generale verranno adottate tutte le soluzioni di dislocazione impiantistica che incentivano l’esecuzione
delle operazioni di controllo e di ripristino di funzionalità, favorendo posizionamenti di macchine e/o
distribuzioni di facile accessibilità ed ispezionabilità.
In particolare nella struttura oggetto della presente relazione si sono identificati i seguenti punti di
interferenza tra gli impianti e l'ambiente circostante:
- scarichi di acque bianche
- scarichi di acque nere
- rilascio delle arie di trattamento ambientale
I concetti utilizzati nella progettazione, per ridurre al minimo gli effetti inquinanti delle cause
precedentemente esposte saranno:
- acque bianche e nere: mantenimento della doppia rete.
- prese d’aria esterna ad almeno 4 metri dal piano di campagna ed espulsioni sul coperto dell’edificio.
Anche per l'inquinamento da rumore saranno previsti sistemi di abbattimento sia verso l'esterno che verso
l'interno, mediante isolamenti appropriati, utilizzo di attenuatori acustici, sistemi di ancoraggio e supporto che
limitino la trasmissione di vibrazioni; per l’unità di trattamento aria si è prevista l’installazione di silenziatori a
setti fonoassorbenti di tipo ospedaliero sia sulla presa aria esterna che in mandata, similmente per
l’estrattore recuperatore; il gruppo frigorifero condensato ad aria è in configurazione super silenziata
1.2.6 Sicurezza
La delicatezza delle attività svolte richiede che siano previste nell’ideazione del progetto tutte le precauzioni
attinenti alla sicurezza di gestione degli impianti, alla sicurezza antincendio ed alla sicurezza legata ai gas
tecnici distribuiti (comburenti e combustibili).
Verranno adottate tutte le soluzioni tecniche tendenti ad evitare il cedimento di pesi (mensolame, supporti e
basamenti).
La sicurezza ai rischi d’incendio verrà determinata sia con la previsione di sistemi di rilevazione nelle
situazioni nelle quali esso può verificarsi, sia con la previsione di compartimentazioni e vie d'esodo, che con
l'utilizzo di materiali intrinsecamente sicuri.
Particolare attenzione verrà posta nel progetto e nella realizzazione di impianti gas tecnici con opportuni
sistemi di stoccaggio, reti di distribuzione, valvole ed elettrovalvole di intercettazione ed accurata
separazione tra gas combustibili e comburenti/inerti.
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2.1 LOCALITÀ
2.3.7 Estate
2.3.8 Inverno
Per i valori puntuali di ricambio e le effettive portate d'aria per ogni singolo locale fare riferimento all'allegato
1 della relazione di calcolo.
2.3.12 Tolleranze
• Temperatura: -/+ 1°C
• Umidità: -/+ 5%
• Portate aria mandata: -/+ 5%
2.3.13 Affollamenti
2.3.15 Illuminazione
Per i singoli valori fare riferimento all’allegato alla relazione di calcolo per il dimensionamento dei carichi
termici estivi ed invernali.
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Relazione Tecnica Specialistica – Impianti Meccanici
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I filtri d'aria previsti e prescritti sono del tipo elencato nel seguito, in accordo alle indicazioni del progetto, ed
alla richiesta efficienza di filtrazione.
L'efficienza di filtrazione si intende determinata in accordo alla classificazione delle norme EN 779.
Pre - filtri delle unità di trattamento aria in aspirazione ed Materiale sintetico rigenerabile efficienza
espulsione ponderale media con polvere sintetica pari a
90<= Am (%) classe G4
Filtri delle unità di trattamento aria del tipo a tasche Classe del filtro F9 con efficienza spettrale
media per particelle di 0,4 µm 95<=Em(%)
La velocità di seguito specificate rappresentano i limiti minimi e massimi entro cui si è eseguito il calcolo.
Compresa tra V = 0,5 e 2,5 m/sec. per cadute di pressione comprese mediamente tra 100 e 250 Pa/ml.
Le batterie di scambio termico dei condizionatori primari di tipo convenzionale, sono calcolate con le
seguenti velocità di attraversamento:
Tutte le apparecchiature sono scelte nella curva di massimo rendimento, in via preliminare si indicano i
rendimenti minimi accettabili per le principali apparecchiature:
N.B.: tutti i motori elettrici debbono essere con classe di efficienza minima pari a IE3 secondo IEC 60034-30.
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Relazione Tecnica Specialistica – Impianti Meccanici
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Le prese dell’aria esterna, per i ricambi d’aria, saranno posizionate ad una altezza superiore ai 4 metri dal
piano di campagna.
Le espulsioni saranno portate sopra il coperto dell’edificio comunque ad una distanza minima di 8 metri dalle
prese d’aria esterna.
Dimensionamento degli impianti tale da rispettare i limiti contemplati dalla Legge n° 447 del 26 ottobre 1995
e dal DPCM 14/11/97 "determinazione dei limiti delle sorgenti sonore" e dal DPCM 05/12/97 “Requisiti
acustici passivi degli edifici”.
Dimensionamento degli impianti per rispettare i limiti prescritti dal regolamento tipo di Igiene della Regione
Lombardia, considerando la zona urbanistica di tipo A (Residenziale) e dalla normativa locale (zonizzazione
acustica) e nazionale (DPCM 14/11/97).
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Relazione Tecnica Specialistica – Impianti Meccanici
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Utenza Portata
Fabbisogno Vapore CDZ 125 Kg/h
Vaso = Ø ½"
Apparecchi sanitari = Ø ½"
Vaso = DN 110
Lavabo - bidet = DN 50
Doccia - Pred. - piletta di scarico ecc. = DN 50
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Gli impianti tecnologici oggetto del presente relazione dovranno essere realizzati in conformità delle
normative vigenti, e precisamente:
• Normative vigenti sul contenimento dei consumi energetici (Legge n. 10/1991 e regolamento di
attuazione, 192/05 e 311/06, D.A.L. Regione Lombardia);
• Disposizioni del Comando Provinciale dei VV.F.;
• Norme C.E.I. per tutta la parte elettrica degli impianti;
• Norme e prescrizioni INAIL ex ISPESL;
• Normativa CE PED;
• Legge 12 marzo 2008 n. 37 "Norme per la sicurezza degli impianti".
• D.M. 15 marzo 1991 sulla emissione del rumore all'esterno degli edifici;
• Le leggi e regolamenti vigenti relativi alla assunzione, trattamento economico, assicurativo e
previdenziale della mano d'opera;
• Il regolamento e le prescrizioni Comunali relative alla zona di realizzazione dell'opera;
• D.M. 81/08;
• Tutte le condotte rettangolari degli impianti aeraulici nella loro complessità, compresi i pezzi speciali,
le giunzioni, staffaggi e coibentazioni, dovranno essere conformi alla Norma UNI 10381, alle
normative ASHRAE e alle documentazioni pubblicate dell’AS.A.P.I.A.
UNI 9511-2: Disegni tecnici. Rappresentazione delle installazioni. Segni grafici per apparecchi e rubinetteria
sanitaria.
UNI ENV 1805-1: Comunicazione dati per rete di gestione per applicazione HVAC – Rete di comunicazione
per l’automazione ed il controllo degli edifici.
UNI ENV 1805-2: Comunicazione dati per rete di gestione per applicazione HVAC – Trasmissione dati
indipendente dal sistema per l’automazione degli edifici mediante comunicazione aperta (FND).
UNI 8199: Acustica – Collaudo acustico degli impianto di climatizzazione e ventilazione – Linee guida
contrattuali e modalità di misurazione.
UNI 8364 ed FA 146-84: Impianto di riscaldamento. Controllo e manutenzione. + Foglio di aggiornamento
UNI 8884: Caratteristiche e trattamento delle acque di circuiti di raffreddamento e di umidificazione.
UNI 9317: Impianti di riscaldamento. Conduzione e controllo
UNI 9511-1: Disegni tecnici. Rappresentazione delle installazioni. Segni grafici per impianti di
condizionamento dell’aria, riscaldamento, ventilazione, idrosanitari, gas per uso domestico.
UNI 10202: Impianti di riscaldamento con corpi scaldanti a convezione naturale. Metodi di equilibratura.
UNI 10339: Impianti aeraulici al fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la
richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura.
UNI 10344: Riscaldamento degli edifici. Calcolo del fabbisogno di energia.
UNI 10345: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Trasmittanza termica dei componenti edilizi
finestrati. Metodo di calcolo.
UNI 10346: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Scambi di energia termica tra terreno ed edificio.
Metodo di calcolo.
UNI 10347: Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Energia termica scambiata tra una tubazione e
l’ambiente circostante. Metodo di calcolo.
UNI 10348: Riscaldamento degli edifici. Rendimenti dei sistemi di riscaldamento. Metodo di calcolo.
UNI 10412: Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Prescrizioni di sicurezza.
UNI ENV 12097: Ventilazione negli edifici – Rete delle condotte – Requisiti relativi ai componenti atti a
facilitare la manutenzione delle reti delle condotte.
UNI ENV 13154-2: Comunicazione dati per la rete di campo in applicazione HVAC – Protocolli
UNI ENV 13321-1: Comunicazione dati per rete di automazione in applicazioni HVAC – BACnet, Profibus,
World FIP.
UNI EN 442-2: Radiatori e convettori. Metodi di prova e valutazione.
UNI 8065: Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile.
Tutti gli impianti di nuova realizzazione dovranno essere eseguiti nel pieno rispetto delle vigenti normative
antisismiche ed in particolare:
• Categoria di edifici di interesse strategico la cui funzionalità assume rilievo fondamentale per le
finalità di protezione civile;
• Categoria di edifici che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale
collasso;
• Norme tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008 (cap. C8A.9) con le modifiche ed
integrazioni di cui alla Circolare esplicativa del 02/02/2009 n. 617 C.S.LL.PP. “Istruzioni per
l’applicazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni…”;
• “Linee guida per la riduzione della vulnerabilità di elementi non strutturali, arredi e impianti” della
Presidenza del Consiglio dei Ministri del giugno 2009;
• “Linee di indirizzo per la riduzione della vulnerabilità sismica dell’impiantistica antincendio” del
Ministero dell’Interno del dicembre 2011;
Nello specifico per la parte impianti meccanici sono da prevedere, ricompresi nei prezzi delle tubazioni e
canalizzazioni come pezzi speciali, irrigidimenti per i terminali e reti oltre alla posa di opportuni sistemi di
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Relazione Tecnica Specialistica – Impianti Meccanici
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Tutte le successive modifiche ed integrazioni delle leggi, regolamenti, decreti e circolari sopra richiamate.
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Si sono esaminate le varie funzioni previste e le attività da svolgere all’interno dei singolo locali giungendo
ad individuare specifiche zone microclimatiche in base all’esposizione, alla destinazione d’uso dei locali, ai
carichi dovuti alle potenze interne ed alla presenza di persone.
Come menzionato in precedenza, data la diversa tipologia dei locali da trattare e le varie attività
specialistiche, si è ritenuto opportuno realizzare impianti di condizionamento molto flessibili e in grado di
assicurare le condizioni termoigrometriche ed i ricambi d'aria richiesti.
Per i locali trattati in questa sezione si è previsto un impianto a tutt’aria esterna con un numero di ricambi
pari a quanto riportato nella sezione concernente i dati di riferimento.
Onde assicurare sempre una corretta temperatura ambiente e compensare l’apporto fortemente discontinuo
e variabile delle apparecchiature presenti si è previsto un impianto base di tipo idronico con mobiletti
ventilconvettori a 4 tubi ad incasso in controsoffitto.
Si sono inoltre previsti opportuni sistemi di regolazione ed estrazione per i terminali ambiente di ripresa sia
generali sia connessi a cappe, armadi aspirati e aspiratori da banco.
L’aria trattata dalla nuova U.T.A. è distribuita ai locali mediante canalizzazioni generali poste per le tratte
dorsali sul coperto del nuovo edificio e per le tratte terminali di distribuzione all’interno del controsoffitto di
piano.
Per il trattamento dell’aria da immettere in questi locali, ubicati al piano terra del nuovo edificio, si è prevista
l’installazione di una UTA dedicata completa di estrattore recuperatore del tipo aria/aria con by pass.
Per garantire un’adeguata riserva si è prevista l’acquisizione già in questa fase di gara di un motore sia per il
ventilatore di mandata sia per quello di estrazione con conferimento degli stessi presso i magazzini della
Stazione Appaltante.
La collocazione consente sia di confinare i rumori prodotti dalle parti in movimento, che di attuare ordinate
operazioni gestionali senza interferire con le attività laboratoristiche.
L'abbattimento dei rumori provenienti dall’unità di trattamento dell'aria e dal relativo espulsore recuperate, è
perfezionato con l'inserimento a bordo delle macchine di silenziatori a setti fonoassorbenti di tipo ospedaliero
in mandata e sulla presa aria esterna e silenziatori a setti fonoassorbenti di tipo normale in espulsione.
La macchina di trattamento risulta del tipo per esterno con tettuccio parapioggia e vano tecnico a semplice
parete per il contenimento dei gruppi di regolazione automatica, produttore indiretto di vapore di tipo elettrico
a resistenze corazzate immerse e per l’installazione degli inverter a servizio dei ventilatori con relative
aperture e convogliamenti per ventilazione e raffreddamento.
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Il trattamento dell’aria, costituita dal 100% di aria esterna, avviene in un condizionatore centralizzato a
sezioni componibili in cui si eseguiranno i seguenti trattamenti:
a) In inverno
- pre-filtrazione dell'aria con filtri piani con classe di filtrazione G4
- sezione di preriscaldamento a mezzo recuperatore statico di tipo aria/aria completo di by pass con
azionamento a mezzo confronto entalpico tra aria esterna ed aria di estrazione
- preriscaldamento dell'aria a mezzo batteria in rame alluminio alimentata con acqua calda.
- sezione ventilante con ventilatore direttamente accoppiato tipo plug fan, con motore dotato di inverter
con by-pass e filtro armonico di adeguate caratteristiche
- filtrazione dell'aria con filtri a media efficienza con classe di filtrazione F9
- umidificazione con produttore indiretto del tipo a resistenze corazzate immerse
- post riscaldamento dell'aria a mezzo batteria in rame alluminio alimentata con acqua calda.
- immissione aria ambiente mediante terminali ad alta induzione
b) In estate
- pre-filtrazione dell'aria con filtri piani con classe di filtrazione G4
- sezione di pre raffreddamento a mezzo recuperatore statico di tipo aria/aria completo di by pass con
azionamento a mezzo confronto entalpico tra aria esterna ed aria di estrazione
- sezione ventilante con ventilatore direttamente accoppiato tipo plug fan, con motore dotato di inverter
con by-pass e filtro armonico di adeguate caratteristiche
- filtrazione dell'aria con filtri a media efficienza con classe di filtrazione F9
- raffreddamento e deumidificazione dell'aria con controllo del punto fisso di saturazione, realizzato a
mezzo batteria di raffreddamento, costruita in rame con alettatura di alluminio, alimentata con acqua
refrigerata a + 7ºC
- immissione aria ambiente mediante terminali ad alta induzione
Le macchine che effettuano i necessari trattamenti sull'aria esterna ed in espulsione, sono del tipo a sezioni
componibili, costruite con profilati in acciaio ed involucro in doppia lamiera con interposto materiale isolante
in classe A1, interni in acciaio zincato.
Oltre alla catena di filtrazione ed alle batterie di trattamento vi è una rampa di umidificazione per vapore
prodotto con unità a resistente elettriche corazzate immerse ed i ventilatori di mandata e ripresa di tipo plug
fan, di adatta portata e prevalenza, comandati a mezzo di variatori di velocità digitali che permettono di
trattare una portata d'aria variabile, in relazione all'effettivo utilizzo e mantenere costante la pressione in
mandata e ripresa.
Su ogni unità sono previste opportune serrande di intercettazione di tipo motorizzato con fine corsa per
l’esclusione in automatico della macchina in caso di intervento del termostato antigelo o per manutenzioni
programmate.
La portata dell'aria trattata di mandata deve rimanere costante indipendentemente dalla sporcamento dei
filtri piani ed a tasche presenti in macchina; si sono previsti opportuni pressostati di adeguata scala per
valutare la perdita delle singole sezioni considerando che si possa raggiungere il doppio di quello dei filtri
nuovi.
L’aria, dopo aver subito i vari trattamenti a seconda delle stagioni, viene distribuita agli utilizzi.
L'aria, viene quindi convogliata negli ambienti mediante canalizzazioni in lamiera zincata, isolate
esternamente con lastre di elastomero estruso a celle chiuse classe di reazione al fuoco Bs3d0; le
canalizzazioni raggiungono il controsoffitto del piano attraverso calate attraverso il solaio tra piano terra e
vano tecnico, per distribuirsi successivamente alle utenze attraverso il controsoffitto di piano; sulle
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Relazione Tecnica Specialistica – Impianti Meccanici
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canalizzazioni sono previsti sportelli e portine di ispezione per garantire l’accessibilità ad ogni tratto ed
eseguire periodiche operazioni di pulizia.
Il collegamento tra le canalizzazioni primarie e le singole zone viene effettuato mediante condotti rettangolari
completi di isolamento termo acustico; le connessioni con i singoli terminali di mandata risultano di tipo
circolare flessibile fono assorbente; come da vigenti disposizioni di prevenzione incendi la lunghezza dei
tratti flessibili di raccordo non può superare i 5 diametri.
Per la distribuzione all’interno dei locali sono previsti dei diffusori ad alta induzione completi di serranda di
taratura e plenum di diffusione.
La distribuzione così realizzata presenta notevoli effetti di omogeneizzazione delle temperature in ambiente,
elevato “lavaggio” di tutte le porzioni di locale trattato, e limitazione delle velocità terminali, sotto i valori
prescritti dalla vigente normativa tecnica.
L'impianto, prevede nel periodo di non utilizzo e durante le ore notturne, la possibilità di una riduzione della
portata, tale da garantire la sterilità degli ambienti con sensibile risparmio energetico, tramite la
programmazione dell’impianto di regolazione automatica.
L'aria esausta, in parte, viene estratta direttamente dagli ambienti trattati con l'installazione di griglie di
ripresa a semplice ordine di alette con serranda di taratura, ed in parte, dai servizi igienici con l’installazione
di porte sollevate e valvole di ventilazione; altra quota parte significativa dell’aria di ripresa è aspirata dalle
cappe, armadi aspirati ed aspiratori da banco.
Una quota di tali apparecchiature viene ripresa direttamente con l’impianto centralizzato previo
interposizione di adeguati sistemi meccanici di regolazione della portata costante, una quota viene invece
ripresa ed espulsa direttamente all’esterno da cappe ed aspiratori asserviti ad opportuni ventilatori di
estrazione dedicati posti anch’essi in copertura.
Le condotte di ripresa circolari e rettangolari risultano tutte realizzazione in acciaio inox per impedirne la
corrosione da parte dei fumi dei vari sistemi di estrazione.
Tutte le apparecchiature che lo richiedono, sono dotate di regolazione automatica di tipo elettronico digitale,
con la quale, vengono effettuati i controlli delle energie di erogazione in funzione dei carichi richiesti,
mediante valvole motorizzate a due vie con servocomandi elettronici installate sulle macchine di trattamento
aria e sulle batterie dei mobiletti a 4 tubi comandate da sonde da condotta ed ambiente.
Il sistema distributivo dell'acqua calda e refrigerata alle batterie del condizionatore di trattamento aria esterna
ed ai mobiletti, consiste in reti generali che dalla nuova sottocentrale termo frigorifera, raggiungono le utenze
da servire.
Tutte le tubazioni previa verniciatura con due mani di vernice antiruggine sono isolate con ottimo materiale
coibente in classe di reazione al fuoco Bs3d0; si è prevista la posa di coppelle di lana minerale con spessore
di 50 mm con finitura in alluminio nei tratti a vista per le reti acqua calda, materassino a doppio strato 19+32
per reti acqua refrigerata con finitura in alluminio per tutte le tratte a vista, guaina da 32 mm per reti mobiletti
ventilconvettori e radiatori con finitura in alluminio nelle tratte a vista.
Per le valvole acqua refrigerata sono previste scatole di contenimento con isolamento coibente, realizzate in
lamierino di alluminio di adeguato spessore e tipologia smontabile mediante clips.
Data la tipologia di utilizzo dei locali, come già anticipato, si è previsto un impianto base a mobiletti
ventilconvettori a 4 tubi in grado di garantire negli ambienti, condizioni termoigrometriche controllate sia in
estate sia in inverno.
I mobiletti riceveranno alimentazione sulle due batterie dalle linee specifiche acqua di riscaldamento ed
acqua refrigerata; sulla rete calda sono inoltre presenti stacchi per alimentare i radiatori tubolari di reparto.
I mobiletti presentano comando a parete con rimando al sistema centrale di telecontrollo, valvole di
regolazione a due vie con servomotore, intercettazioni, giunti dielettrici, ecc.
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In ogni ambiente, sono installati uno o più mobiletti posti nei quadrotti di controsoffitto con opportuna griglia
frontale con ripresa centrale completa di filtro piano G4 e mandate al perimetro.
Tutti i mobiletti risultano dimensionati alla media velocità e sono in grado di eliminare nella stagione estiva il
calore sensibile residuo degli ambienti e nella stagione invernale i carichi dovuti alle dispersioni.
I mobiletti devono essere ancorati al solaio di copertura mediante tasselli ed opportuni rimandi per centrale
al meglio il mobiletto con la maglia del controsoffitto.
Per assicurare l’alimentazione ai mobiletti si è prevista la formazione di opportuni stacchi sulle dorsali di
piano con inserzione di tratto terminale in rame preisolato.
Tutti i mobiletti presentano valvole di intercettazione, giunti rame/acciaio, tratto di collegamento alla batterie
realizzato in rame, isolamento delle valvole e dei tratti di tubazione interna al mobiletto.
La circolazione dei fluidi caldi o freddi viene realizzata mediante nuove reti di distribuzione posizionate per i
tratti verticali nel cavedio creato nella struttura e per i tratti orizzontali nei controsoffitti del corridoio di piano;
la circolazione dei fluidi è assicurata da coppia di elettropompe (di cui una di riserva); i fluidi vengono
prelevati dai rispettivi circuiti secondari di acqua calda e acqua refrigerata mediante un sistema a
spillamento.
Alla sommità dei montanti sono previsti opportuni sfoghi punti alti oltre a scarichi e targhette indicatrici.
Per ciascun ambiente è prevista una unità di regolazione di temperatura operante su una o più unità
terminali.
Tale regolazione, viene effettuata mediante l'installazione di termostati ambiente posti a parete con sonda di
temperatura, comando velocità e potenziometro di ritaratura.
Per quanto non prevista la formazione di condensa sulle batterie dei mobiletti, si è predisposta comunque
una rete di scarico e raccolta condensa collegata a mezzo tubazione in plastica alla bacinella di scarico di
ogni unità.
L'acqua di condensazione viene raccolta e smaltita mediante rete in PVC posata a soffitto con le opportune
pendenze; le reti di scarico condensa vengono quindi convogliate, previo inserzione di opportuni sifoni, alle
reti generali di scarico o nei pluviali.
Il sistema di estrazione generale pertanto è stato dimensionato per una portata complessiva tale da
assicurare la ripresa totale dell’impianto con le necessarie condizioni di pressione relativa dei singoli locali,
come evidenziato nel tabellone riepilogativo allegato alla relazione di calcolo, avendo tutti i sistemi di
espulsione diretta in atmosfera fermi.
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Le unità ambiente identificate dal personale di laboratorio come connesse a lavorazioni non pericolose e che
non determinano produzione di vapori o polveri nocive o con possibilità di reazione chimica in caso di
combinazione nelle canalizzazioni di espulsione, vengono riprese direttamente dalla condotta generale
previo inserzione di opportuni regolatori meccanici a portata costante con possibilità di taratura locale.
Sulle varie riprese ambiente dalle aree laboratori si sono previste opportune serrande di intercettazione
servomotorizzate di tipo ON/OFF con due micro di fine corsa per sezionare le varie riprese in base
all’attivazione delle espulsioni all’esterno mediante cappe ed armadi aspirati, il tutto con controllo dal sistema
di regolazione automatica per gestire anche la velocità di rotazione dell’inverter di ripresa generale onde
mantenere costante la pressione nella condotta e modulare la portata di espulsione seconda le effettive
esigenze dell’impianto.
- cappe KAC 3, KACe1, KACe2, KCD, KAC 4, KAC 1 e KAC 2 – estrazione mediante sistema dedicato
per singola cappa con estrattore dotato di inverter; il sistema prevede successivamente il
convogliamento dell’aria espulsa direttamente all’esterno. Risultano tutte cappe a portata variabile.
Nello specifico il sistema prevede che all’attivazione della singola cappa si rilevi il segnale a sistema di
regolazione automatica, si attivi l’estrattore e si regoli l’inverter di quest’ultimo in base alla posizione
dell’encoder di rilievo dell’apertura frontale della cappa per mantenere la corretta portata richiesta in
espulsione. All’attivazione di ognuna di tali cappe ad espulsione all’esterno il sistema di regolazione
automatica provvede a sezionare la ripresa ambiente con azionamento dei servocomandi sulle serrande
ON/OFF asservite alle singole griglie di ripresa per mantenere in generale le corrette condizioni di
pressione relativa modulando al contempo, in base alle cappe a totale espulsione attive, la portata
dell’estrazione a mezzo dell’inverter sul ventilatore di estrazione generale agendo secondo la curva di
funzionamento impostata in fase di taratura d’impianto con il trasmettitore di pressione differenziale.
- cappe KAS 3, KACe 3 e KAS4 – estrazione mediante sistema dedicato per singola cappa con estrattore
a portata costante; il sistema prevede successivamente il convogliamento dell’aria espulsa direttamente
all’esterno. Risultano tutte cappa a portata costante.
Nello specifico il sistema prevede che all’attivazione della singola cappa si rilevi il segnale a sistema di
regolazione automatica e si attivi l’estrattore corrispondente. All’attivazione di ognuna di tali cappe ad
espulsione all’esterno il sistema di regolazione automatica provvede a sezionare la ripresa ambiente con
azionamento dei servocomandi sulle serrande ON/OFF asservite alle singole griglie di ripresa per
mantenere in generale le corrette condizioni di pressione relativa modulando al contempo, in base alle
cappe a totale espulsione attive, la portata dell’estrazione a mezzo l’inverter sul ventilatore di estrazione
generale agendo secondo la curva di funzionamento impostata in fase di taratura d’impianto con il
trasmettitore di pressione differenziale
- estrazione costante in continuo per apparecchiature specialistiche: EX0, EX1, AS2, AC1 x 2, AB1, AS1,
EX2 – estrazione mediante sistema dedicato per singola apparecchiatura con estrattore a portata
costante sempre attivo. Risultano apparecchiature a portata costante sempre attive. Per tali casi la
portata di espulsione è già stata considerata direttamente nel tabellone riepilogativo in allegato alla
relazione di calcolo con detrazione di tali portate dalla portata di ripresa ordinaria dei singoli locali
interessati pertanto risultano già valutate e considerate nel bilancio aerualico generale.
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Il sistema distributivo dell'acqua calda, sarà realizzato mediante stacchi sulle reti acqua calda mobiletti
ventilconvettori a 4 tubi.
Le reti di distribuzione si dipartiranno dalla nuova centrale e raggiungeranno le singole utenze del nuovo
edificio.
Saranno predisposti stacchi valvolati e reti di alimentazione generali che come detto serviranno sia i mobiletti
a 4 tubi sia il circuito radiatori; la stessa rete risulta alimentare le batterie di pre e post riscaldo della nuova
UTA posta in copertura.
Tutte le reti di alimentazione previa spazzolatura e verniciatura con due mani di vernice antiruggine verranno
isolate con ottimo materiale coibente.
La dorsale risulta in acciaio nero SS serie media con isolamento coibente in guaina elastomerica a cellule
chiuse da 32 mm in classe di reazione al fuoco minima pari a Bs3d0.
Le tratte terminali al singolo radiatore presenteranno disgiuntore dielettrico e tratto finale in rame
precoibentato.
Il gruppo risulta completo di antivibranti a molla, scheda seriale di dialogo per interfaccia con il centro di
controllo, valvolame di intercettazione interno per lo scambio in automatico tra le due elettropompe di
circolazione, di cui una di totale riserva, serbatoio con funzione di volano termico ed opportune scatole
smontabili con coibentazione in materassino elastomerico a cellule chiuse con funzione anticondensa su
valvole, serbatoio e giranti elettropompe.
Il gruppo risulta ubicato su una piazzola nell’area tecnologica in prossimità delle centrali gas medicinali.
La nuova rete di adduzione prevede una tratta interrata sino al nuovo edificio realizzata con tubo in acciaio
nero preisolato e completa di tutti gli accessori e pezzi speciali a corredo.
Le reti generali acqua refrigerata alimentano sia la nuova UTA in copertura sia le batterie fredde dei mobiletti
a 4 tubi presenti nei controsoffitti del nuovo edificio laboratori.
Le reti risultano formate in acciaio nero SS serie media con isolamento coibente adeguato e finitura
superficiale in lamierino di alluminio nelle tratte a vista.
Le tubazioni risultano complete di doppia mano di vernice antiruggine e di adeguati pozzetti per l’inserzione
degli elementi di campo regolazione automatica, manometri, termometri, ecc..
Per il carico delle nuove linee si è prevista una rete derivata dalla centrale idrica generale di edificio con
opportuno gruppo di disconessione e di carico automatico.
Si è prevista la posa di un separatore ciclonico per la filtrazione in continuo delle linee e per il dosaggio dei
necessari prodotti condizionanti.
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Essendo i circuiti del tipo a portata variabile ed avendo pertanto pompe complete di inverter e di sonda di
pressione differenziale per liquidi, al termine della linea in alimento alla batteria UTA si è prevista la posa di
valvola di taratura con funzione di sfioro in continuo.
La rete generale dal contatore previsto sullo stacco dalla linea cittadina di distribuzione acqua potabile risulta
a carico della Stazione Appaltante, nel presente intervento sono ricomprese le reti all’interno della nuova
struttura.
Nel locale tecnico impianti meccanici al piano terra si ubicheranno pertanto la sottostazione di scambio con il
TLR cittadino, la nuova centrale idrica e la centrale aria compressa tecnica.
Sulla rete acqua potabile dall’acquedotto si prevede la posa di coppia di filtri autopulenti in parallelo, di cui
uno di totale riserva, successivamente si è previsto, in ottemperanza a quanto stabilito dal DPR 59/09, un
sistema di dosaggio idrodinamico.
L’acqua così trattata e filtrata viene inviata ai vari gruppi di carico impianto, alla valvola a tre vie miscelatrice
per la produzione di acqua calda sanitaria, alle utenze generali acqua fredda potabile ed al sistema di
produzione acqua calda sanitaria a mezzo pannelli solari termici con integrazione mediante resistenza
elettrica.
Per la produzione di acqua calda sanitaria si è previsto un sistema solare termico con due pannelli posti in
copertura, centralina solare, linee di connessione, scambiatore all’interno dell’accumulatore ed accessori a
corredo.
Le reti solari risultano realizzare in acciaio nero SS serie media con adeguata coibentazione ed in rame
precoibentato; anche tali linee presentano un carico impianto con disconettore dalle reti generali idriche.
L’acqua calda sanitaria accumulata nel serbatoio ed eventualmente integrata in temperatura con il sistema a
resistenza elettrica, risulta inviata alla valvola di miscela con la rete fredda potabile e con il ricircolo per
inviare acqua alle utenze a temperatura controllata pari a 48° +/- 5°C.
Tutte le reti idrico sanitarie risultano previste in acciaio zincato SS serie media con isolamento in guaina da
19 mm e finitura in alluminio nei tratti a vista.
Per mantenere a temperatura costante la rete acqua calda sanitaria si è prevista una linea di ricircolo
sanitario con elettropompa di circolazione e rete di ritorno al serbatoio di accumulo ed alla valvola di miscela
previo interposizione di adeguate valvole di sezionamento e di ritegno.
Tutta la parte di formazione delle reti acqua surriscaldata e la posa dello scambiatore monoblocco package
PED risultano a carico del committente.
La parte di competenza del presente appalto ha inizio a valle dalle valvole di sezionamento lato secondario
ad acqua calda del nuovo gruppo di scambio termico.
Da tale circuitazione si vengono a formare le linee di alimento ai circuiti caldi della nuova struttura.
Un gruppo di pompaggio con una elettropompa di funzionamento ed una di totale riserva, provvede ad
alimentare le reti per batteria pre e post riscaldo UTA e per le batteria calde mobiletti ventilconvettori a 4 tubi.
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Come detto il gruppo sarà completo di elettropompa di funzionamento, elettropompa di riserva, valvole di
intercettazione, giunti antivibranti, valvole di ritegno, filtri raccoglitori di impurità, manometri, termometri,
scarichi, sfoghi punti alti e targhette indicatrici dei circuiti.
I circuiti sono del tipo a portata variabile e pertanto le pompe saranno complete di inverter e di sonda di
pressione differenziale per liquidi; al termine delle linee sono previste valvole di taratura con funzione di
sfioro in continuo.
Tutte le apparecchiature di sottocentrale saranno realizzate per essere comandate e controllate a distanza a
mezzo sottostazione periferica di regolazione automatica.
Pertanto si dovranno prevedere i pozzetti per l’inserimento delle sonde di funzionamento e stato, le
predisposizioni per i riporti di allarmi riassuntivi ecc.
Nella sottocentrale si predisporranno gli scarichi dei punti bassi convogliati agli scarichi generali e lo sfogo
dei punti alti con opportuni barilotti di raccolta convogliati a mezzo reti, alle valvole a sfera di intercettazione
e quindi agli imbuti di scarico.
Tutte le reti acqua calda riscaldamento risultano realizzate in acciaio nero SS serie media con adeguata
coibentazione e finitura superficiale in lamierino di alluminio.
Le tubazioni risultano complete di doppia mano di vernice antiruggine e di adeguati pozzetti per l’inserzione
degli elementi di campo regolazione automatica, manometri, termometri, ecc..
Per il carico delle nuove linee si è prevista una rete derivata dalla centrale idrica generale di edificio con
opportuno gruppo di disconessione e di carico automatico.
Si è prevista la posa di un separatore ciclonico per la filtrazione in continuo delle linee e per il dosaggio dei
necessari prodotti condizionanti.
Nel presente intervento si è prevista la posa in opera di tutti gli elementi di campo e della periferica di
sistema per la completa attivazione e funzionamento delle apparecchiature presenti nelle centrali
tecnologiche e per quanto riguarda l’impiantistica di edificio.
L’unità periferica sarà completa di tutti i programmi residenti necessari al controllo dei valori delle funzioni da
regolare, quali: temperature, umidità, portate e pressioni.
Tutti i sistemi di ridondanza presenti saranno attivati automaticamente a mezzo sistema di regolazione con
intervento della riserva in caso di emergenza oltre a determinare una periodica rotazione della
apparecchiature per un loro invecchiamento progressivo controllato.
Nello specifico la regolazione della UTA ed espulsore recuperatore verranno gestiti con set come da
diagramma psicrometrico allegato alla relazione di calcolo oltre a prevedere il funzionamento a portata
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variabile lato acqua mediante valvole di regolazione a due vie; sono inoltre previste sonde di pressione
differenziale per gestire gli inverter ventilatori UTA ed elettropompe.
Per i sistemi secondari di regolazione portata aria è prevista la lettura dello stato delle serrande, degli
estrattori, degli encoder presenti sulle cappe ecc. onde eseguire la gestione di portata e conseguente le
condizioni di pressione relativa come descritto nella rispettiva sezione della presente relazione.
Per i mobiletti ventilconvettori a 4 tubi si è prevista la posa di valvole di regolazione a due vie
servocomandate con sonda di temperatura ambiente che funge da termostato e da interfaccia con il
personale di laboratori.
Le valvole di regolazione delle batterie UTA risultano anch’esse del tipo a due vie per funzionamento con
impianto a portata variabile e presentano sonde a di mandata con funzione di limite e di smorzamento
oscillazione e pendolamento servocomando e sonda a canale in ripresa con funzione di regolazione.
Tutti i valori di settaggio della temperature risultano indicati nei dati di riferimento e nel diagramma
psicrometrico di progetto.
Deve essere disponibile programmazione per attenuazione notturna e festiva per risparmio energetico con
settaggio al 40% della portata nominale di mandata e mantenimento delle condizioni di pressione relativa
con azionamento conseguente dell’inverter di ripresa.
In allegato alla relazione di calcolo sono riportati gli elenchi punti di regolazione automatica.
Negli elaborati grafici vi è uno specifico documento con indicazione di tutti i punti controllati ed il
posizionamento delle singole apparecchiature di campo in schema.
L’alimentazione acqua potabile, calda sanitaria e ricircolo vengono derivate dalla nuova centrale idrica posta
nel locale tecnico piano terra.
Le esigenze per i servizi igienici e utenze varie, verranno soddisfatte mediante il prelievo dei fluidi quali
acqua calda e fredda potabile dalle reti di nuova realizzazione installate nel controsoffitto di reparto.
Le reti idriche per la distribuzione dell'acqua potabile fredda e calda sono dimensionate in base alla portata
degli apparecchi, opportunamente ridotta tenendo conto della contemporaneità di utilizzo, come da norma
UNI 9182.
Ogni bagno o singolo apparecchio sarà intercettato mediante valvole di intercettazione poste a controsoffitto.
I collegamenti ai singoli apparecchi saranno eseguiti con tubazioni in acciaio zincato SS serie media
complete di isolamento in guaina da 19 mm in classe Bs3d0, gli allacci sono previsti in traccia a parete con
distribuzione sempre e solo a parete senza tratte sotto pavimento.
Gli apparecchi sanitari in porcellana vetrificata sono con superficie perfettamente lisce ed esenti da difetti.
Gli apparecchi saranno previsti del tipo sospeso con staffe di sospensione zincate a bagno.
Le rubinetterie sono del tipo pesante con cromatura uniforme; per i lavabi pubblici è previsto un sistema di
tipo elettronico a fotocellula.
Per la sicurezza del personale si è prevista la posa di due sistemi di sicurezza con lavaocchi e doccia a
diluvio di emergenza.
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Sono previsti apparecchi per portatori di handicap con sistemi completi di mancorrenti a pareti, maniglione
per porta e specchio sopra lavabo.
Si realizzerà inoltre una rete di ricircolo dell’acqua calda sanitaria onde garantire sempre acqua alla corretta
temperatura agli utilizzi; tale rete viene prolungata in prossimità delle valvola di intercettazione dei singoli
apparecchi.
Per prevenire la formazione di colonie batteriche pericolose, quali la legionella, all’interno delle reti acqua
sanitaria si eviteranno punti morti nelle reti di nuova posa.
Si prevede inoltre di formare opportuni stacchi valvolati a controsoffitto per le singole utenze apparecchiature
laboratoristiche.
La connessione tra tali stacchi e le utenze specialistiche è demandata al fornitore delle singole
apparecchiature con obbligo alle imprese di eseguire tutte le necessarie prove di funzionamento e di taratura
coordinate.
Si prevede inoltre di alimentare una apparecchiatura speciale per la produzione, stoccaggio e distribuzione
con circolazione in continuo di acqua pura.
Da tale apparecchiatura si prevede la formazione di una rete di distribuzione in acciaio inox AISI 316L con
coibentazione da 19 mm in guaina elastomerica a cellule chiuse in classe di reazione al fuoco Bs3d0.
Le reti di scarico acque sanitarie sono costituite dall'insieme delle tubazioni che collegano gli scarichi dei
singoli apparecchi e le colonne di scarico discendenti.
Nella sezione impianti meccanici sono ricompresse tutte le reti acque nere all’interno della struttura ed
all’esterno sino a giungere al pozzettone di raccolta in cui viene ubicata una elettropompa di sollevamento
con rilancio delle acque sotto quota sino ad una rete predisposta dalla Committenza per convogliare le
acque reflue sollevate nella rete generale cittadina di raccolta.
L'intero impianto di scarico sarà realizzato con tubazioni in polietilene ad alta densità in accordo alle norme
vigenti.
Tutti i pezzi speciali quali braghe, tee, curve, ecc. saranno uniti mediante saldatura di teste a polifusione, ove
non possibile con giunti dielettrici.
Nella posa verranno usati manicotti dilatatori, curve a largo raggio, braccialetti guida e braccialetti per punti
fissi.
Si sono previste opportune pilette di raccolta negli spogliatoi, nel locale tecnico impianti meccanici e nel
locale rifiuti.
Sono previsti opportuni pozzetti per ispezione in corrispondenza degli innesti dall’interno alla rete generale di
raccolta esterna.
Tutte le reti di raccolta degli apparecchi per i laboratori vengono mantenute separate dalle reti generali della
struttura all’esterno sino a pozzetti di campionamento dopo cui le reti si unificano tra loro.
Nelle reti di raccolta sono convogliate, previo opportuni sifoni, le linee di raccolta della condensa dei mobiletti
ventilconvettori e dello scarico condensa evaporante posta all’interno della cella frigorifera.
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Un altro locale ai gas comburenti e quindi ospita le centrali ossigeno ed aria compressa.
Un altro locale è dedicato alla centrale con pacchi bombole per argon, uno per la centrale con pacchi
bombole azoto ed il quinto ed ultimo alla centrale bombole per elio.
Le centrali risultano tutte realizzate con doppia fonte e scambio automatico tra fonte di funzionamento e
fonte di riserva.
Per acetilene, metano, ossigeno, aria compressa in bombole ed elio si sono previste centrali a 2 + 2
bombole mentre per argon ed azoto si sono previste centrali a 2 + 2 pacchi bombole con ogni pacco
composto da 16 bombole.
Le centrali risultano conformate come da relativa specifica con tutti i relativi organi di intercettazione,
regolazione, controllo e sicurezza.
La rete parte dal singolo locale con percorso a vista e successivamente entra all’interno di un cunicolo
tecnico dedicato.
Tale cunicolo risulta separato in due sezioni di cui una dedicata ai gas comburenti ed inerti ed una a gas
combustibili.
Il cunicolo presenta opportuni sfoghi per impedire la formazione di sacche di gas in caso di perdita.
Giunte le nuove reti in cunicolo in prossimità della parete perimetrale del nuovo edificio, le stesse escono a
vista e risalgono sino a giungere in proiezione con il controsoffitto interno.
Le reti prima di entrale nel nuovo edificio risultano dotate di valvole di intercettazione a passaggio totale di
tipo manuale e, limitatamente ai gas combustibili e comburenti quindi acetilene, metano, ossigeno ed aria
compressa in bombole, presentano elettrovalvole di intercettazione asservite al sistema antincendio.
Tali valvole sono poste in facciata all’edificio all’interno di apposito cassonetto di contenimento.
All’esterno delle centrali sono previsti allarmi per la segnalazione dello stato delle centrali stesse,
dell’eventuale esaurimento di una delle fonti, delle condizioni di alta e bassa pressione; tali allarmi risultano
inoltre, per maggior sicurezza, ripetuti ad un allarme posto all’interno dell’area open space laboratori e
rimandati al sistema generale di regolazione automatica.
Giunti all’interno della struttura le reti si distribuiscono in controsoffitto sino a giungere in corrispondenza
delle varie utenze identificate.
Ogni stacco risulta valvolato ed in predisposizione per allaccio alle utenze; l’allaccio finale risulta compreso
nella fornitura della singola apparecchiatura con relativa calata e gruppo di riduzione e stabilizzazione.
Tutte le reti risultano realizzare in acciaio inox AISI 316L e complete di guaina per evitare i contatti metallici,
staffaggi, etichette identificative, ecc..
La scelta di utilizzare acciaio inox AISI 316L risulta necessaria per assicurare l’indispensabile purezza dei
gas alle apparecchiature.
Si ricorda inoltre che al termine dell’esecuzione dell’impianto e dopo le connessioni alle apparecchiature
risulta a carico dell’impresa esecutrice l’effettuazione di tutte le necessarie prove di tenuta, funzionamento,
contemporaneità, messa in servizio e collaudo dell’impianto nel suo complesso ovvero nell’unione tra
centrali, reti ed utenze finali.
Tale impianto risulta alimentare una rete dedicata di aria compressa tecnica a servizio dei laboratori.
La rete è formata in acciaio zincato SS serie media con opportune valvole di sezionamento in
corrispondenza delle utenze.
Similmente ai gas tecnici puri gli allacci dalle valvole in controsoffitto alle apparecchiature risultano compresi
nella fornitura degli apparecchi specialistici e degli arredi.
La rete risulta inoltre dotata di opportuni scaricatori di condensa per assicurare sempre la corretta condizione
del fluido alle utenze; si rammenta che per tal motivo tutti gli stacchi avverranno dalla parte superiore della
linea dorsale e mai dalla parte inferiore, lasciando solo gli scaricatori connessi in quest’ultima maniera.
Si ricorda inoltre che al termine dell’esecuzione dell’impianto e dopo le connessioni alle apparecchiature
risulta a carico dell’impresa esecutrice l’effettuazione di tutte le necessarie prove di tenuta, funzionamento,
contemporaneità, messa in servizio e collaudo dell’impianto nel suo complesso ovvero nell’unione tra
centrali, reti ed utenze finali.
Nello specifico, a seguito della classificazione e del parete VVF, si è previsto di disporre come protezione
interna attiva, un congruo numero di estintori portatili a polvere ed a CO2.
Gli estintori da 6 kg sono ubicati in conformità alle vigenti disposizioni di legge con una densità pari ad uno
ogni 100 mq o frazione ed uno in corrispondenza di ogni locale a rischio specifico.
Anche in tal caso il mobiletto è completo di gruppo di regolazione, termostato a parete, filtro aria G4,
disgiuntori, valvole di intercettazione e regolazione, tratto terminale in rame precoibentato, rete in acciaio
nero SS serie media con isolamento in guaina da 32 mm e rete di raccolta condensa in PVC.
Si sono inoltre previste due griglie a parete sulla facciata esterna per assicurare la necessaria ventilazione al
locale.