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Il Titolare Il Tecnico
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RIFERIMENTO NORMATIVO
Per il calcolo del carico di incendio si applicano le presenti norme tecniche di prevenzione incendi:
• Decreto del Ministero dell’Interno del 3 agosto 2015 “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi,
ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139”.
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GENERALITA' COMPARTIMENTI
La presente relazione di calcolo del carico di incendio è relativa a n° 1 compartimenti dei quali si dà un sintetico
elenco:
La finalità della resistenza al fuoco è quella di garantire la capacità portante delle strutture in condizioni di
incendio nonché la capacità di compartimentazione, per un tempo minimo necessario al raggiungimento degli
obiettivi di sicurezza di prevenzione incendi.
Per la il calcolo del carico di incendio e la verifica della resistenza al fuoco delle strutture si è fatto riferimento ai
capitoli S.3 e S-4 del D.M: 3 Agosto 2015.
Livelli di prestazione
Il D.M. 3 Agosto 2015 al capitolo S.2.2 prevede diverse richieste di prestazione delle opere da costruzioni, in funzione
degli obiettivi di sicurezza prefissati, così come individuate nei livelli del seguente schema:
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Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione
Il livello di prestazione relativi alla resistenza al fuoco delle strutture è stato determinato in osservanza dei criteri di
attribuzione stabiliti dal punto 1 del capitolo S.2.3 del D.M. 3 Agosto 2015.
In particolare alle opere da costruzione oggetto della presente relazione tecnica è assegnato il seguente livello di
prestazioni:
Il livello di prestazione è stato assegnato in quanto per le opera da costruzione non è stato possibile applicare i criteri di
attribuzione dei livelli I e II.
Soluzioni Progettuali
Per garantire il livello di prestazione III, il paragrafo S.2.4.3 del D.M. 3 Agosto 2015, prevede le classi di
resistenza al fuoco riportate nella tabella seguente, in funzione del carico d’incendio specifico di progetto (qf,d).
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CALCOLO del Carico di Incendio Specifico di Progetto
Con il termine Carico di Incendio si intende, ai sensi delle definizioni di cui al punto 4 del paragrafo G.1.12 del D.M. 3
Agosto 2015:
il potenziale termico netto della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio, corretto in base ai parametri
indicativi della partecipazione alla combustione dei singoli materiali. Limitatamente agli elementi strutturali di legno, è
possibile considerarne il contributo tenendo conto del fatto che gli stessi devono altresì garantire la conseguente
resistenza al fuoco. Tale contributo deve essere determinato tramite consolidati criteri di interpretazione del fenomeno.
Il carico di incendio è espresso in MJ; convenzionalmente 1 MJ è assunto pari a 0,057 kg di legna equivalente.
Carico d'incendio specifico: carico di incendio riferito all'unità di superficie lorda di piano, espresso in MJ/m2.
Carico d'incendio specifico di progetto: carico d'incendio specifico corretto in base ai parametri indicatori del rischio
di incendio del compartimento antincendio e dei fattori relativi alle misure antincendio presenti. Esso costituisce la
grandezza di riferimento per le valutazioni della resistenza al fuoco delle opere da costruzione.
Il carico di incendio specifico di progetto, indicato più brevemente con qf,d, è stato calcolato mediante l’introduzione
di fattori moltiplicativi e riduttivi riferiti a:
dove:
δq1 è il fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione alla dimensione del compartimento e i quali
valori sono definiti in tabella S.2.4 del D.M. 3 Agosto 2015
Tabella S.2.4
δq2 è il fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo di attività svolta nel compartimento e
i quali valori sono definiti in tabella S.2.5 del D.M. 3 Agosto 2015
Tabella S.2.5
II Aree che presentano un moderato rischio di incendio come probabilità d’innesco, 1,00
velocità di propagazione di un incendio e possibilità di controllo dell’incendio stesso da
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parte delle squadre di emergenza
Aree che presentano un alto rischio di incendio in termini di probabilità d’innesco,
III velocità di propagazione delle fiamme e possibilità di controllo dell’incendio da parte 1,20
delle squadre di emergenza
è il fattore che tiene conto delle differenti misure di protezione e i quali valori sono definiti in
tabella S.2.6 del D.M. 3 Agosto 2015
Tabella S.2.6
Misura antincendio minima δni
rete idranti con protezione interna δn1 0,90
Controllo dell'incendio (Capitolo S.6) con
livello di prestazione III rete idranti con protezione interna
ed esterna δn2 0,80
Controllo di fumi e calore (Capitolo S.8), con livello di prestazione III δn8 0,90
Rivelazione ed allarme (Capitolo S.7), con livello minimo di prestazione III 0,85
δn9
Operatività antincendio (Capitolo S.9), con soluzione conforme per il livello di
prestazione IV δn10 0,81
[1] Gli addetti antincendio devono garantire la presenza continuativa durante le 24 ore.
dove:
gi massa dell’i-esimo materiale combustibile [kg]
Hi potere calorifico inferiore dell’i-esimo materiale combustibile [MJ/kg]
mi fattore di partecipazione alla combustione dell’i-esimo materiale combustibile pari a 0,80 per il
legno e altri materiali di natura cellulosica e 1,00 per tutti gli altri materiali combustibili
ψi fattore di limitazione della partecipazione alla combustione dell’i-esimo materiale combustibile pari
a:
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0 per i materiali contenuti in contenitori appositamente progettati per resistere al fuoco per un
tempo congruente con la classe di resistenza al fuoco;
0,85 per i materiali contenuti in contenitori non combustibili, che conservino la loro integrità
durante l'esposizione all'incendio e non appositamente progettati per resistere al fuoco (es. fusti,
contenitori o armadi metallici, ...);
1 in tutti gli altri casi (es. barattoli di vetro, bombolette spray, ...);
A superficie lorda del piano del compartimento [m2]
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ELENCO MATERIALI COMPARTIMENTO: Laboratorio cantieristica navale
Il calcolo del carico di incendio è effettuato considerando i valori statistici riportati dalla letteratura specialistica
di settore, in quanto risulta molto difficoltoso effettuare una analisi corretta dei carichi termici, a tale scopo sono stati
riportati i valori dal volume "La prevenzione incendi nella piccola e media industria" dell'Ing. Giacomo Elifani e dal
volume "Manuale di prevenzione incendi" di Leonardo Corbo.
Come previsto al punto 2.2 del D.M. 9 marzo 2007, si dichiara che si è fatto riferimento a valori con probabilità
di superamento inferiore al 20%.
Altresì, come specificato nella Lettera Circolare del 28 marzo 2008, avendo considerato dei valori medi per il
carico di incendio e tenendo conto che l’attività in esame risulta simile rrispetto al carico di incendio dell’attività
riportato dalla letteratura, si applica a tale valore un coefficiente amplificativo nella misura di 1.2.
Si ha pertanto che per l'attività in considerazione, cioè " CANTIERE NAVALE " la letteratura riporta il valore 630 MJ /
mq che moltiplicato per il precedente coefficiente amplificativo dà il seguente risultato:
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DETERMINAZIONE DELLA CLASSE DEL COMPARTIMENTO: Laboratorio cantieristica navale
Per quanto indicato al paragrafo 2.3.9 del D.M. 3 Agosto 2015 si ha che il carico di incendio specifico di progetto è
determinato dalla [1] qf,d = δq1× δq2 ×δn ×qf [MJ/m2].
Si ha pertanto
δn1 = 0.90 (Strategia Controllo dell’Incendio (S.6 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di prestazione III –
Rete idranti con protezione interna)
δn2 = - (Strategia Controllo dell’Incendio (S.6 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di prestazione III –
Rete idranti con protezione interna ed esterna)
δn3 = - (Strategia Controllo dell’Incendio (S.6 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di prestazione IV –
Sistema automatico ad acqua o schiuma e rete idranti con protezione)
δn4 = - (Strategia Controllo dell’Incendio (S.6 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di prestazione IV –
Altro sistema automatico e rete idranti con protezione interna)
δn5 = - (Strategia Controllo dell’Incendio (S.6 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di prestazione IV –
Sistema automatico ad acqua o schiuma e rete idranti con protezione interna ed esterna)
δn6 = - (Strategia Controllo dell’Incendio (S.6 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di prestazione IV –
Altro sistema automatico e rete idranti con protezione interna ed esterna)
δn7 = 0.90 (Strategia Gestione della sicurezza antincendio (S.5 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di
prestazione II – Gli addetti antincendio devono garantire la presenza continuativa durante le 24
ore)
δn8 = - (Strategia Controllo dei Fumi e Calore (S.8 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di prestazione III)
δn9 = 0.85 (Strategia Rivelazione e Allarme (S.7 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di prestazione III)
δn10 = - (Strategia Operatività Antincendio (S.9 del D.M. 3 Agosto 2015) con livello di prestazione IV)
Eseguendo la [1] si ha che il carico di incendio specifico di progetto è qf,d= 874,45, MJ/m2 da cui
ne discende che la classe del compartimento per la tabella S.2.3 è 60
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RESISTENZA AL FUOCO DELLE OPERE DA COSTRUZIONE COMPARTIMENTO
Le caratteristiche di resistenza al fuoco degli elementi portanti orizzontali e verticali nonché di separazione tra i
compartimenti antincendio sono rispondenti ai criteri e alle modalità specificate dal paragrafo S.2.15 del D.M. 3 Agosto
2015. Modalità per la classificazione in base a confronti con tabelle.
Le murature non portanti sono state definite secondo quanto indicato ai punti S.2-37, S.2-38, S.2-39, S.2-40 del D.M. 3
Agosto 2015:
Descrizione Valore
Tipologia muratura Murature di blocchi di calcestruzzo leggero
Percentuale di foratura ---
Tipo intonaco ---
Tipologia del blocco Blocco monocamera
Spessore (escluso intonaco) 150,00
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STRUTTURA PORTANTE: Travi
Le strutture portanti sono state definite secondo quanto indicato ai punti S.2-37, S.2-38, S.2-39, S.2-40 del D.M. 3
Agosto 2015:
Descrizione Valore
Tipo struttura Trave in calcestruzzo armato precompresso
Tipo sezione Costante
Larghezza sezione (diametro) 600,00 mm
Larghezza d’anima ---
Esposizione fronti di fuoco ---
Tipo armature Pretese
Distanza d’asse delle armature 60,00 mm
Tipo intonaco Nessun tipo di intonaco
Spessore intonaco 0,00 mm
Rapporto superficie\volume
Tipo protezione
Spessore protezione
Le strutture portanti sono state definite secondo quanto indicato ai punti S.2-37, S.2-38, S.2-39, S.2-40 del D.M. 3
Agosto 2015:
Descrizione Valore
Tipo struttura Pilastro in calcestruzzo armato precompresso
Tipo sezione Rettangolare
Larghezza sezione (diametro) 600,00 mm
Larghezza d’anima ---
Esposizione fronti di fuoco Esposto su più lati
Tipo armature Pretese
Distanza d’asse delle armature 60,00 mm
Tipo intonaco Nessun tipo di intonaco
Spessore intonaco 0,00 mm
Rapporto superficie\volume
Tipo protezione
Spessore protezione
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STRUTTURA ORIZZONTALE: Solaio Magazzino
I solai sono stati definiti secondo quanto indicato ai punti S.2-42, S.2-43 del D.M. 3 Agosto 2015:
Descrizione Valore
Tipo solaio Solaio a travetti con alleggerimento
Spessore soletta 250,00 mm
Tipo armature Lente
Distanza d’asse delle armature 20,00 mm
Tipo intonaco Normale
Spessore intonaco 20,00 mm
Spessore strato isolante (copertura) 100,00 mm
Spessore strato calcestruzzo (copertura) 50,00 mm
Dalle caratteristiche geometriche impostate si ha che il solaio Solaio Magazzino risulta R 90 ed EI 120
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Conclusioni
Dall'esame delle varie strutture presenti all'interno del compartimento per le quali è stata effettuata
la verifica tabellare della resistenza al fuoco, si osserva che presentano una: R 90 , compatibile con
la classe 60 del compartimento.
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