contemporanei più celebri a livello internazionale, noto per la sua abilità di trasformare paesaggi e scene quotidiane in opere d'arte visivamente accattivanti. La sua ricerca si è focalizzata, in maggior modo sull'utilizzo del colore e delle geometrie, infatti possiamo dire che la sua firma distintiva è l'uso audace e vivace del colore, che dà alle sue fotografie una vitalità unica. La scelta dei soggetti, che siano paesaggi rurali, industriali o urbani, risulta sempre secondaria rispetto ai due protagonisti delle fotografie di Fontana: colore e geometrie. Fontana è maestro nell'arte di catturare l'essenza di un luogo o di un soggetto attraverso la combinazione armoniosa e vibrante dei toni e delle sfumature cromatiche. La composizione delle sue fotografie è impeccabile, con linee e forme che si fondono in un equilibrio visivo straordinario. Le sue fotografie sono un invito a guardare oltre il banale e a scoprire la poesia e l'armonia che si nascondono in ogni angolo del nostro pianeta Gabriele Basilico
Gabriele Basilico è il fotografo di paesaggi
urbani probabilmente più conosciuto. Il suo lavoro cattura la bellezza e la complessità dell'architettura e dell'ambiente urbano. Le sue fotografie sono caratterizzate da una profonda attenzione per i dettagli, una composizione impeccabile e una profonda sensibilità nell'esplorare la relazione tra l'uomo e il suo contesto urbano. Con uno sguardo attento e una prospettiva unica, Basilico riesce a trasformare gli scenari urbani più ordinari in immagini straordinarie, rivelando la loro anima nascosta e invitando gli spettatori a riflettere sulle complesse interazioni tra le persone e l'architettura che le circonda. Le sue fotografie sono una testimonianza potente e affascinante della vita urbana, dell'evoluzione delle città nel corso del tempo e delle storie silenziose che esse racchiudono. Gabriele Basilico è un maestro nell'arte di catturare l'essenza di un luogo attraverso la sua lente fotografica, regalandoci immagini che sono allo stesso tempo poetiche, evocative e di grande impatto visivo. Luigi Ghirri
Luigi Ghirri è uno dei grandi mastri della fotografia,
usa la fotografia come mezzo per mettere in discussione la realtà, attraverso immagini che fanno riflettere, sulla differenza tra ciò che vediamo, ciò che rappresentano e il loro significato. Possiamo dire che è caratterizzato da una sensibilità unica nel cogliere gli aspetti apparentemente banali e trasformarli in scene suggestive e intriganti. Ghirri era maestro nell'arte di giocare con la luce, il colore e la composizione, creando fotografie che sono vere e proprie opere d'arte. Le sue immagini sono ricche di dettagli e di stratificazioni visive, invitando gli spettatori a esplorare e a scoprire nuovi significati in ogni scatto. Con uno sguardo delicato e una prospettiva poetica, Ghirri riusciva a catturare la bellezza nascosta nella quotidianità, rendendo visibili gli aspetti più sottili e suggestivi della realtà che ci circonda. Le sue fotografie sono un viaggio emozionante tra la realtà e l'immaginazione, un invito a osservare il mondo con occhi curiosi e a trovare la bellezza anche nei dettagli più insignificanti. Luigi Ghirri è stato un artista visionario che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo della fotografia, influenzando generazioni di fotografi con il suo stile unico e la sua capacità di catturare l'anima delle cose. Mario Giacomelli Mario Giacomelli considera la macchina fotografica come parte del suo corpo, arrivando ad un utilizzo estremo della fotografia, successivamente modificato secondo precise esigenze, per cui diventa un meccanismo che va a decostruire il reale. Le sue immagini sono caratterizzate da un'impronta poetica e da una profonda introspezione emotiva. Giacomelli era maestro nell'uso del contrasto e della composizione, creando fotografie che trasmettono una forte sensazione di drammaticità e mistero. Le sue immagini spesso giocano con le ombre e le luci, creando atmosfere surreali e suggestive. Giacomelli tira fuori dalle viscere del suo vissuto per renderla a lui visibile, per questo lui stesso si definisce spettatore, e lo fa seguendo una struttura precisa: il suo metodo ritualizzato. È questo suo essere artefice-spettatore che lo rende contemporaneo: nell’abbandono dell’Oggetto, così come dell’intervento puramente soggettivo, l’artista si ritrova di fronte al suo operare creativo come di fronte a uno specchio. Il suo lavoro ha una profondità e una complessità che vanno oltre la superficie visiva, invitando gli spettatori a esplorare il significato più profondo delle sue fotografie, infatti, le sue fotografie non stanno per dichiarare quanto successo in un determinato luogo e tempo, ma assorbono al loro interno soggetti significanti, presi unicamente per le loro interrelazioni. Possiamo dire che proprio grazie al "metodo" che caratterizza le sue fotografie, Giacomelli si avvicina all'informale. Silvia Camporesi
Silvia Camporesi attraverso i linguaggi della
fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Negli ultimi anni la sua ricerca è dedicata al paesaggio italiano. Con le sue fotografie riesce a catturare momenti di intimità, bellezza e vulnerabilità, caratterizzate da una composizione impeccabile e da un uso sapiente della luce, che conferisce loro una qualità eterea e poetica. Camporesi ha un talento straordinario nel cogliere l'essenza di un soggetto e raccontarne la storia attraverso l'obiettivo della sua macchina fotografica. Le sue immagini evocano un senso di calma e serenità, ma allo stesso tempo sono in grado di suscitare profonde emozioni nel pubblico. Silvia Camporesi è un'artista appassionata che ha il dono di creare immagini che vanno al di là della superficie visiva, invitando gli spettatori a esplorare il significato più profondo delle sue fotografie e a riflettere sulle complessità dell'esperienza umana