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Ufficiale Piante
Grasse
dell’AIAS
Abstract: Giovanna Anceschi and Alberto Magli are two independent researchers who have been study-
ing cactus in habitat for more than 15 years. In this interview with Piante Grasse, they explain their meth-
ods and taxonomical approach, which is based upon phylogenetics, biogeography and much field work.
p Parodia claviceps. Argentina, Misiones, San Ignacio, R. N. Osununú, 100 m, 22-07-2007, A&M 246.
Giovanna Anceschi e Alberto Magli sono ni ricavate dai loro viaggi di studio, Giovanna
dei ricercatori indipendenti che da una e Alberto rappresentano sicuramente un’ec-
quindicina di anni studiano i cactus diret- cellenza italiana nel panorama cactofilo in-
tamente nel loro habitat, in particolare nel ternazionale. La Redazione di Piante Grasse
sub-continente sudamericano. Noti per le ha voluto conoscerli di persona, rivolgendo
loro numerose pubblicazioni in prestigiose loro alcune domande per meglio compren-
riviste internazionali e per il loro sito web dere i fondamenti ontologici delle loro inda-
cactusinhabitat.org, una importante risorsa gini, fino a delineare le basi di quello che è
open-access ricca di immagini e informazio- da loro stessi definito come un “sistema in-
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Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli
p Parodia rechensis. Brasile, Rio Grande do Sul, Caxias do Sul, Ana Rech, 16-11-2011, A&M 821.
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Lo studio dei Cactus in Habitat
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Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli
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Lo studio dei Cactus in Habitat
p Parodia linkii. Brasile, Rio Grande do Sul, Caxias do Sul, Ana Rech, 16-11-2011, A&M 822.
come trattarle, eppure questo era il risultato. La decisione di lavorare in modo indipenden-
Insomma, se cerchiamo di essere onesti, una te e di concedere un accesso gratuito ai no-
realtà ricostruita non sarà mai come quella stri contenuti diffusi attraverso cactusinhabi-
originaria e anche con le migliori intenzioni si tat.org e altre piattaforme scientifiche come
rischia di minare equilibri delicati, difficili da ResearchGate viene ripagata in ogni momen-
ricreare. Anche per questo abbiamo scelto di to dalla completa libertà nelle nostre scelte
non raccogliere mai materiale vivo, neanche i teoriche e operative e dalla rapidità con la
semi. quale il nostro pensiero si può espandere.
Certo questo comporta un sacrificio econo-
I vostri viaggi saranno certamente onero- mico e un duro lavoro, ma per noi l’essenziale
si sul piano economico e la gestione del- è sviluppare progetti in autonomia e senza
la ricchissima documentazione testuale e compromessi. Abbiamo esigenze molto basi-
fotografica raccolta e poi pubblicata sul che sia in viaggio (per esempio non abbiamo
vostro sito web richiede un tempo incalco- mai noleggiato un fuoristrada, usando invece
labile: non avete mai pensato di proporre sempre i mezzi locali e macchine di fortuna),
dei contenuti a pagamento? Per esempio il sia nel quotidiano, dove il bene maggiore per
classico libro, un e-book, o una guida all’e- noi consiste nella ricerca e nel dibattito con-
splorazione botanica del Sud America? tinuo che ne deriva. Che dire, siamo felici, è
una vita meravigliosa.
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Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli
p Gymnocalycium schroederianum. Argentina, Santa Fé, Vera, Bordo El Toba, 37 m, 2015-11-21, A&M 1227.
Il livello delle vostre trattazioni in ma- sintesi) afferma che la differenza sostanziale
teria di tassonomia della Cactaceae, che tra un mero specialista e un ricercatore del-
comprende statistica bayesiana, cladistica, la verità consiste nell’indipendenza creata
inferenza filogenetica (ecc.), non può es- dall’intuizione filosofica. Ovviamente, prima
sere improvvisato ed è arduo da raggiun- ancora che con le conclusioni degli autori, non
gere per degli autodidatti. Sul vostro sito possiamo che essere d’accordo con il grande
web non spendete alcuna parola sui vostri fisico. Il nostro metodo, fondato su una visio-
curricula, ma intuisco comunque una im- ne d’assieme (σύνοψις in greco) della materia
portante base scientifica. Ma chi sono re- trattata, e non solamente su metodi induttivi,
almente Giovanna e Alberto? ci permette di arrivare a formulare un diverso
approccio alla scienza oggetto del nostro stu-
È vero, non c’è improvvisazione, abbiamo dio. La tassonomia della famiglia Cactacee,
studiato e continuiamo a studiare molto, e in nella fattispecie.
una forma che non prevede solo studi esclu-
sivamente specialistici e “scientifici”. È del Nella presentazione del vostro lavoro ac-
2019 l’uscita di un articolo di Laplane et al., cennate al fatto di avere sviluppato voi
nel quale alcuni epistemologi e scienziati con- stessi “un sistema di classificazione coe-
temporanei si interrogano circa l’importanza rente”. Cosa intendete precisamente con
fondamentale di una solida base filosofica queste parole? Si tratta di un sistema di-
nell’approccio scientifico. Apre l’articolo una verso da quelli proposti in letteratura
lettera di Albert Einstein, il quale (in estrema scientifica finora? Potreste magari citare
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Lo studio dei Cactus in Habitat
re, invocando il principio di monofilia, è una debbono essere sommate in Echinopsis s.l.
contraddizione dei principi hennigiani. Un al- per ottenere un gruppo monofiletico ben
tro esempio: da decadi i risultati delle analisi supportato secondo il principio che regge la
molecolari evidenziano che spesso non esi- teoria, noi, avendone accettato con convin-
ste una corrispondenza tra dato molecolare zione le premesse, procediamo in quella dire-
e dato morfologiico (Nyffeler & Eggli 2010, zione. Da qui per esempio la formulazione del
Schlumpberger & Renner 2012, Anceschi & nostro macrogenere Echinopsis nel 2013. Per
Magli 2013, etc.). Infatti molti caratteri usati coerenza del sistema intendiamo l’attenersi
per distinguere i taxa a livello generico (quali all’evidenza scientifica senza fare eccezioni
caratteri fiorali e sindromi di impollinazioni) si particolaristiche in quanto ancora troppo le-
sono dimostrati estremamente labili se trac- gati in modo esclusivo al senso della vista, a
ciati nelle analisi molecolari. Ma nonostante una metodologia puramente induttiva, o alla
questo sia oramai conclamato, nei maggiori consuetudine. Avendo optato per un tipo di
lexicon a noi contemporanei ancora mol- classificazione filogenetica, dove si ritiene
ti generi vengono distinti sulla base del loro che i geni siano più basali del fenotipo (meno
carattere fiorale. Se le evidenze prodotte at- soggetti a fenomeni di convergenza o paralle-
traverso i metodi e gli strumenti in uso oggi lismo), per delineare distinzioni tra i taxa, pur
dimostrano che la quasi totalità dei compo- partendo da un’approccio di tipo morfologico
nenti delle Trichocereeae o Trichocereinae attraverso un rigoroso studio delle specie nei
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Lo studio dei Cactus in Habitat
p Parodia magnifica. Brasile, Rio Grande do Sul, Toropí, 28-10-2008, A&M 256.
loro habitat naturali, sostanziamo le nostre tra il sistema di classificazione che abbiamo
attribuzioni attraverso la conferma del dato elaborato e quelli precedenti, si potrebbe
molecolare. Ancora un esempio: all’inizio dire che il nostro si distingue in tutto. Ten-
molte nostre imprese in habitat sono state teremo ora di sintetizzare per i lettori (per
mosse dalla passione e dalla ricerca per le quanto possibile nello spazio di un’intervista)
popolazioni del genere Eriocactus nel sud del i punti salienti del nostro metodo. Per mag-
Brasile, nell’estremo nord-est argentino e in giori informazioni rimandiamo ai “Materiali
Paraguay. Per quanto morfologicamente re- e metodi” della nostra synopsis sul genere
putiamo questo gruppo piuttosto diverso da Parodia Spegazzini apparsa nel 2018 su Bra-
Parodia (come parzialmente riconosciuto an- dleya (disponibile su cactusinhabitat.org alla
che da Nyffeler nelle sue analisi del 1999), per voce ‘pubblicazioni’).
coerenza coi risultati delle analisi accorpiamo
1) Lavoro sul campo e prima classificazio-
Eriocactus in Parodia. Se incolpare oggi i me-
ne dei taxa: Tutte le nostre conclusioni che
todi di Backeberg è anacronistico (seppure
derivano dalla morfologia delle piante sono
sotto mentite spoglie, il suo “impriting” è an-
relative a studi condotti in habitat, mai nelle
cora piuttosto sentito), è altrettanto vero che
serre. Ognuno dei nostri A&M (acronimo che
rifiutare le nuove rilevanti evidenze mostrate
identifica attraverso un numero progressivo i
dalle analisi non è scientifico.
nostri rilevamenti in habitat) ha durata media
Per quanto riguarda gli elementi di diversità
di 2-6 ore e sintetizza in un pacchetto di infor-
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Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli
p Parodia claviceps. Argentina, Misiones, San Ignacio, R. N. Osununú, 100 m, 22-07-2007, A&M 246.
mazioni costituito da immagini fotografiche ha preso sostanza l’idea che a vicinanza mor-
collegate ad appunti e schizzi, i dati relativi fologica possa corrispondere vicinanza gene-
alla olomorfologia del taxon, cioè allo spettro alogica.
completo dei caratteri morfologici ed ecolo-
2) Lavoro al tavolo e conferma delle prime at-
gici esibiti dal taxon così come è stato incon-
tribuzioni: Questa seconda fase può avvenire
trato in habitat. Questo avviene attraverso la
a mesi se non ad anni di distanza dalla pri-
ricerca e il riconoscimento dei semaphoronts
ma. È qui che le centinaia di pagine di appunti
che lo identificano (fasi discrete e peculiari
circa la morfologia e le dimensioni dei taxa
nella sua ontogenesi), unitamente alla regi-
correlate alle centinaia di foto degli stessi in-
strazione di una media degli elementi dimen-
dividui assumono tutta la loro importanza. È
sionali degli individui che ne costituiscono la
come se le piante dell’habitat fossero nuova-
popolazione secondo i nostri standard (cioè
mente con noi mentre le stiamo ri-studiando.
mappando esemplari in distinte fasi dell’on-
Questo momento è fondamentale in quanto
togenesi). A questo si aggiungono le annota-
le nuove descrizioni scientifiche che ne deri-
zioni delle preferenze ecologiche relative a
vano sono rappresentative di un taxon reale,
impollinatori, dispersori di seme, tipologia di
nelle sue complesse evoluzioni morfologiche
habitat, ed eventuale simpatria con altri taxa.
e geografiche, è cioè una descrizione che
Il lavoro in habitat è fondamentale per una
compendia le popolazioni, non il tipo, che
prima caratterizzazione del taxon oggetto di
andrebbe sempre verificato a livello popola-
studio. D’altronde è dai tempi di Darwin che
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Lo studio dei Cactus in Habitat
zionale. Infatti è il tipo che deve corrispon- o gruppo monofiletico e polifiletici i gruppi
dere alle popolazioni non il contrario. Non è ai quali mancano due o più specie o gruppi
casuale che la maggior parte delle descrizioni monofiletici. Nella scelta tra le possibili op-
scientifiche riportate sui lexicon e sulle fonti zioni filogenetiche evidenziate dalle analisi
con le quali confrontiamo i nostri materiali molecolari, laddove non sempre è semplice
siano spesso deficitarie rispetto ai dati delle eleggere reali sinapomorfie a distinzione dei
popolazioni reali. Ora, come si può arrivare a gruppi, i criteri anche quantitativi (oltre che
fare attribuzioni corrette partendo da defini- qualitativi) di Nelson sono molto utili.
zioni imprecise o addirittura sbagliate? 4) Il sistema dominante-vicarianti: I gruppi
monofiletici così confermati vanno a far par-
3) Il supporto del dato molecolare: L’attribu-
te, nella nostra comprensione delle relazioni
zione raggiunta attraverso il dato morfolo-
tra le specie nei loro habitat naturali, di un
gico va poi sostanziata a livello molecolare.
sistema dinamico composto alla base da spe-
Riteniamo che cladogrammi (diagrammi o
cie dominanti in senso evolutivo darwiniano,
alberi filogenetici) inferiti su dati molecolari
relazionate alle loro vicarianti interne (razze
siano più basali rispetto a cladogrammi basa-
geografiche, sottospecie, demi) ed esterne
ti su dati morfologici, in quanto i geni sono
(parenti stretti). Sottolineiamo che il nostro
più basali del fenotipo, e quindi meno sogget-
sistema dominante-vicarianti sostituisce lo
ti alle pressioni dell’habitat. Ma ancora più
statico sistema specie-sottospecie. Andiamo
importante della metodologia (le sequenze
brevemente a una definizione dei componen-
molecolari) e dei modelli filogenetici parame-
ti del sistema:
trici e dei test statistici (BA, ML, MP) scelti per
analizzare e sostanziare la migliore probabi- 4a) Per dominante in senso evolutivo darwi-
lità di relazioni parentali tra i taxa esaminati niano intendiamo le specie più opportuniste
è la coerenza con la teoria che si è deciso di e quindi maggiormente adattabili a distinte
seguire inizialmente nella valutazione dei ri- condizioni di habitat, il che dà luogo a una
sultati (le distinte opzioni filogenetiche risul- maggiore progressione numerica di individui
tanti dai cladogrammi). Senza una salda base e popolazioni, oltre a una maggiore variabi-
teorica che illumina il metodo siamo fermi lità.
alla tecnica, non siamo ancora entrati nella
4b) Per vicarianti interne intendiamo, se-
scienza. In questo, come è condiviso da tutta
guendo la definizione di specie di Hennig
la moderna sistematica (almeno a parole), ri-
(1966), “un complesso di comunità vicarian-
teniamo che i gruppi da eleggere come “natu-
ti di riproduzione”. Sostanzialmente defini-
rali” debbano essere in accordo con Hennig,
re uno o più taxa come vicarianti interne di
monofiletici vs. gruppi “non naturali”, cioè
una specie significa riconoscere che almeno
parafiletici e polifiletici (ossia comprendere
potenzialmente (è il concetto di specie bio-
tutti i taxi provenienti da un recente comu-
logica di Mayr nella sua prima definizione,
ne progenitore, attraverso il riconoscimento
quella del 1942) tutte queste componenti si
di reali sinapomorfie, i carattari omologhi
possono incrociare tra loro come parti della
distintivi del gruppo). A nostro giudizio l’ap-
stessa unità biologica. A livello morfologico
proccio più semplice e cristallino per arrivare
i caratteri “distintivi” delle vicarianti interne
a questa definizione consiste nell’utilizzo del-
sono rilevabili con lievi variazioni anche nel-
le ridefinizioni dei concetti di parafilia e polifi-
le popolazioni tipo della specie, per questa
lia di un successivo membro della scuola cla-
ragione non sono da noi distinguibili a livello
distica (la scuola di sistematica filogenetica
tassonomico, ma eventualmente identificabi-
discendente da Hennig), vale a dire le ridefi-
li con il generico termine “popolazione”, ad
nizioni di Nelson (1971). Lo studioso definisce
esempio “popolazione submammulosa” (una
parafiletici i gruppi ai quali manca una specie
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Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli
delle vicarianti interne nel complesso di Paro- specifico alla tassonomia e alla sistematica
dia mammulosa (Lamaire) N. P. Taylor). filogenetica, e quindi all’analisi di monografie
4c) Per vicarianti esterne intendiamo quelle e “papers” di argomento scientifico. Inoltre
specie provenienti dalla medesima linea an- coltiviamo un ampio ventaglio di passioni che
cestrale, per le quali, nonostante la vicinanza vanno dall’interesse per la letteratura divul-
morfologica e territoriale, un reale o poten- gativa che si occupa della fisica in generale e
ziale flusso genetico non sia evidente o pre- della meccanica dei quanti in particolare fino
sumibile. Solitamente le vicarianti esterne allo studio della filosofia antica e tardoanti-
mostrano semaphoronts (distinte fasi nell’on- ca. A questo mix di interessi e conoscenze e
togenesi) peculiari, che le distinguono dalle alla ricerca di diversi punti di osservazione è
popolazioni della dominante. probabilmente dovuta quella nuova visione
d’assieme che ci contraddistingue.
4d) Gli altri elementi a completamento del
nostro sistema di riferimento per definire le
relazioni tra le specie nei loro habitat sono: Suggerimenti di lettura
le specie relativamente dominanti in aree ri- Anceschi, G. & Magli, A. (2012). The Last Pop-
strette, le ex-dominanti, ora con distribuzio- ulations of Parodia rechensis (Buining) F. H.
ne frazionata (le abbiamo già incontrate nel Brandt, in The Cactus Explorer 5, pp. 30-34.
corso dell’intervista, nella terza risposta) e
infine le specie non dominanti (quelle sog- Anceschi, G. & Magli, A. (2013a). Observa-
gette a diversi gradi di rischio di estinzione). tions concerning Parodia (Eriocactus), in The
L’utilizzo dei due concetti di vicarianza in ab- Cactus Explorer 7, pp. 27-39.
binamento per una migliore definizione delle
relazioni tra i taxa oggetto di studio è signifi- Anceschi, G. & Magli, A. (2013b). The New
cativamente innovativo. In senso tradiziona- Monophyletic Macrogenus Echinopsis. No Risk
le infatti, cioè come utilizzato dalla moderna of Paraphyly, and the Most Convincing Hy-
biogeografia, il concetto di vicarianza tende pothesis in Phylogenetic Terms, in Cactaceae
a identificare uno dei modi di speciazione al- Systematics Initiatives 31, pp. 24-27.
lopatrica, cioè quando una specie ancestrale Anceschi, G. & Magli, A. (2018). A Synopsis of
è geograficamente divisa da una barriera fisi- the Genus Parodia Spegazzini s.l. (Cactaceae),
ca o climatica, con conseguente speciazione; in Bradleya 36, pp. 70-161.
quindi classicamente la relazione di vicarian-
za è sempre “esterna” alla specie dalla quale Anceschi, G. & Magli, A. (2020). Dominant
proviene (come compendiato nel trattato di Species in Parodia Spegazzini s.l. Cactaceae, in
Wiley & Liebermann del 2011, per esempio), CactusWorld 38(4) Special Issue, pp. 3-26.
mentre, come già detto, nel concetto di spe-
cie di Hennig (1966) l’idea di vicarianza iden- Darwin, C.R. (1859). On the Origin of Species
tifica rapporti di flusso genetico interni allo by Means of Natural Selection, or the Preser-
spazio biologico e geografico di una specie. vation of Favoured Races in the Struggle for
Sottolineiamo che al punto 4b abbiamo indi- Life, New York 2006.
cato l’utilizzo del concetto di specie biologica Hennig, W. (1966). Phylogenetic Systematics,
di Mayr nella sua prima più ampia formulazio- translated by D.D. Davis & R. Zangler, Urbana.
ne ed estensione (1942) come concetto ope-
rativo per definire i taxa. Laplane, L. et al. (2019). Why Science needs
Quando non viaggiamo, ovviamente dedi- Philosophy, in Proceedings of the National
chiamo molto tempo al lavoro di aggiorna- Academy of Sciences of the United States of
mento relativo agli studi di botanica, nello America 116(10), pp. 3948-3952.
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Lo studio dei Cactus in Habitat
Linnaeus, C.L. (1753). Species Plantarum, Schlumpberger, B.O. & Renner, S.S. (2012).
Stockholm. Molecular Phylogenetics of Echinopsis (Cacta-
ceae): Polyphyly at All Levels and Convergent
Mayr, E. (1942). Systematics and the Origin of Evolution of Pollination Modes and Growth
Species, New York. Forms, in American Journal of Botany 99(8),
Nelson, G.J. (1971). Paraphyly and Polyphyly: pp. 1335-1349.
Redefinitions, in Systematic Zoology 20, pp. Wiley, E.O. & Liebermann, B.S. (2011). Phy-
471-472. logenetics: the Theory of Phylogenetic System-
Nyffeler, R. & Eggli, U. (2010). A Farewell to atics, New Jersey.
Dated Ideas and Concepts: Molecular Phyloge-
netics and a Revised Suprageneric Classifica-
tion of the Family Cactaceae, in Schumannia
6, pp. 109-149.
Nyffeler, R. (1999). Notocactus versus Paro-
dia: the Search for a Generic Classification of
the Subtribe Notocactinae, in Cactaceae Con-
sensus Initiatives 7, pp. 6-8.
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