Sei sulla pagina 1di 14

Rivista

Ufficiale Piante
Grasse
dell’AIAS

Associazione Italiana Amatori


delle piante Succulente
(dal 1979)
Fasc. 2- apr-giu. 2021 Anno XLI - Vol 41
Poste Italiane S. p. A. - Sped. in abb. postale 70% - DCB -Roma - Trimestrale ISSN 0394-9990
Lo studio dei Cactus in Habitat

Lo studio dei Cactus in Habitat


intervista a Giovanna Anceschi e Alberto Magli
Redazionale Immagini dell’autore

Abstract: Giovanna Anceschi and Alberto Magli are two independent researchers who have been study-
ing cactus in habitat for more than 15 years. In this interview with Piante Grasse, they explain their meth-
ods and taxonomical approach, which is based upon phylogenetics, biogeography and much field work.

p Parodia claviceps. Argentina, Misiones, San Ignacio, R. N. Osununú, 100 m, 22-07-2007, A&M 246.

Giovanna Anceschi e Alberto Magli sono ni ricavate dai loro viaggi di studio, Giovanna
dei ricercatori indipendenti che da una e Alberto rappresentano sicuramente un’ec-
quindicina di anni studiano i cactus diret- cellenza italiana nel panorama cactofilo in-
tamente nel loro habitat, in particolare nel ternazionale. La Redazione di Piante Grasse
sub-continente sudamericano. Noti per le ha voluto conoscerli di persona, rivolgendo
loro numerose pubblicazioni in prestigiose loro alcune domande per meglio compren-
riviste internazionali e per il loro sito web dere i fondamenti ontologici delle loro inda-
cactusinhabitat.org, una importante risorsa gini, fino a delineare le basi di quello che è
open-access ricca di immagini e informazio- da loro stessi definito come un “sistema in-
68
Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli

p Parodia rechensis. Brasile, Rio Grande do Sul, Caxias do Sul, Ana Rech, 16-11-2011, A&M 821.

ternamente coerente” per la classificazione gli approfondimenti che ne sono derivati, ha


dei taxa da loro approfonditi. totalmente occupato i nostri viaggi di studio,
sin qui sei (dal 2005 al 2016), per un totale di
Vi sono delle ragioni per le quali la vostra quasi cinque anni trascorsi in habitat con le
attenzione nella scelta delle mete natura- piante, lasciando per il momento la seconda
listiche è andata soprattutto al Sud Ame- parte allo stato di ipotesi.
rica?
Quanto ritenete importante il reportage
Ancora prima della preparazione di quello di viaggio ai fini della divulgazione scien-
che è stato il nostro primo viaggio nel con- tifica nell’ambito botanico e nello specifi-
tinente sudamericano, da ottobre 2005 ad co delle piante succulente?
aprile 2006, avevamo scelto all’interno della
famiglia delle Cactaceae due generi d’ele- Viaggiando non siamo stati particolarmente
zione, le cui specie ci avrebbero idealmente attratti dall’idea di lavorare sulla narrazione
guidato. Ora possiamo dire che non avrem- in diretta, scrivendo ad esempio un diario o
mo potuto scegliere guide migliori. Da subito un blog. Il lavoro sul campo, le giornate piene,
Parodia Spegazzini è stata la designata nella gli spostamenti frequenti, la rete di relazioni
parte sud del continente americano, e Fero- da creare di volta in volta per raggiungere le
cactus Britton & Rose nella parte nord. Poi piante (e sicuramente parlare spagnolo e por-
l’impegno richiesto dagli studi in habitat rela- toghese è stato d’aiuto) non ci lasciano mai
tivi alla prima parte del programma, con tutti molto tempo, e in generale vivere le cose nel

69
Lo studio dei Cactus in Habitat

momento ci ha sempre assorbito e soddisfat- Dal punto di vista della conservazione


to. Dopo i primi viaggi, abbiamo cominciato a delle specie in natura, avete notato anche
chiederci come elaborare i materiali accumu- voi, come riportato da altri cactus explo-
lati e le riflessioni che andavamo maturando rers, l’insufficiente ricambio generazio-
ed è nata l’idea di costruire un grande por- nale presso diversi habitat? Piante molto
tale online per ordinare la documentazione vecchie, talvolta in sofferenza, ma poche
che con il lavoro sul campo e lo studio della o nessuna pianta giovane che possa garan-
letteratura stava prendendo forma. Così è tire la permanenza della popolazione in
nato cactusinhabitat.org, una struttura viva quell’area?
perché in continua evoluzione, destinata alla
divulgazione della metodologia per la raccol- Il problema della sopravvivenza delle spe-
ta dei dati che abbiamo sviluppato e del no- cie nei loro habitat naturali dipende fonda-
stro sistema di classificazione. Rappresenta mentalmente da due fattori: a) la capacità di
una quantità enorme di materiali strutturati adattamento delle singole specie, b) il grado
con rigore scientifico e liberamente fruibili, di aggressività dell’attività antropica nelle
un’opzione resa possibile anche dall’esplosio- aree dove vivono le popolazioni. Per quanto
ne della rete, un mezzo che ha cambiato ra- riguarda il primo punto, abbiamo esperienza
dicalmente l’accesso all’informazione. Attual- di specie che nelle stesse condizioni di stress
mente stiamo lavorando all’aggiornamento ambientale reagiscono in modo diverso. È il
del nostro sito (entro l’estate ne prevediamo caso di Parodia rechensis (Buining) F.H. Bran-
la terza uscita, con l’integrazione degli ultimi dt, una specie della quale nel 2011 abbiamo
due viaggi). Raggiungeremo così un totale probabilmente studiato l’ultima popolazione
di 346 taxa accettati a livello specifico e 46 sopravvissuta in habitat (all’epoca costituita
a livello generico all’interno del nostro siste- da 42 individui). Questa è una specie che noi
ma, il tutto illustrato da 12.800 immagini. Gli definiamo “geneticamente debole” in quan-
aggiornamenti sono affiancati dalla pubblica- to il frazionamento delle sue popolazioni do-
zione di un booklet cartaceo, che mettiamo vuto a varie attività antropiche (furti inclusi)
a disposizione anche in versione scaricabile. nell’area di Ana Rech, Caxias do Sul, RS, Brasi-
Sono questi due i nostri principali canali di le, ha isolato le poche popolazioni del taxon,
divulgazione. Abbiamo poi pensato che una causando estinzioni locali e riducendone così
serie di luoghi di pubblicazione internazionali il flusso genetico intrapopolazionale, con la
e riconosciuti, dove presentare e pubblicare conseguente perdita di variabilità. Nemmeno
articoli di maggiore respiro, avrebbero ulte- i tentativi svolti nel 2005/2006 dal professor
riormente sostanziato il nostro approccio alla R.A. Wasum del Jardim Botânico de Caxias do
materia in tema di classificazione e conser- Sul (JBCS) e dalla sua equipe per salvare il ta-
vazione dei taxa. In questo senso abbiamo xon attraverso la conservazione ex situ hanno
contribuito con studi tassonomici in Echinop- dato risultati apprezzabili, confermandone
sis s.l. su Cactaceae Systematics Initiatives la debolezza. Invece, nelle stesse condizioni
(2013) e in Parodia s.l. su Bradleya (2018) e ambientali, popolazioni di Parodia linkii (Leh-
The Cactus Explorer (2013–2014). I nostri ulti- mann) R. Kiesling, un’altra vicariante esterna
mi sforzi sui due generi hanno preso la forma del gruppo ottonis, non mostra particolari
di un numero speciale che abbiamo intera- segni di scompenso, continuando a ripro-
mente redatto per CactusWorld nel dicembre dursi liberamente sugli affioramenti rocciosi
2020. I nostri lavori sono inoltre resi disponi- dell’area di Caxias. Parodia linkii è quella che
bili su ResearchGate, il portale della ricerca noi definiamo una specie dominante in senso
scientifica. evolutivo darwiniano, più adattabile e quin-
di più variabile, composta da molte popola-

70
Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli

zione, a loro volta composte mediamente da Parlando di conservazione ex situ, cito


un nutrito numero di individui, spesso con le vostre parole: “Certo la conservazione
un’importante estensione della presenza in all’interno di orti botanici o altro è meglio
relazione ai territori colonizzati. Per quanto di niente, ma non è la stessa cosa: ecologi-
riguarda il secondo caso, esistono esempi camente, e quindi fisiologicamente, non si
nei quali nemmeno la forza di una dominan- tratta più della stessa pianta; e, vorremmo
te (o meglio ex dominante) può qualcosa sottolineare, per la stessa ragione anche le
contro l’azione di Homo sapiens Linneo. Per piante sottratte ai loro habitat non sono
esempio, è il caso di Gymnacalycyum schro- più le stesse piante. Comunque una pianta
ederianum Osten, un taxon la cui precedente estinta in habitat è dolorosamente estinta
dominanza territoriale può essere inferita at- in senso lato.” Potreste approfondire ul-
traverso l’attuale estensione del suo areale, teriormente questo concetto per i nostri
le cui popolazioni si estendono dal nord della lettori?
provincia di Santa Fe, AR, in una parte dell’e-
coregione del Chaco Umido fino agli affiora- Questa risposta è già stata parzialmente anti-
menti rocciosi delle pampas della Provincia cipata dalla precedente. Le piante in cattività
di Buenos Aires, passando per i Blanqueales non appartengono più all’ecosistema di cui
della Mesopotamia Argentina e del Rio Negro erano parte attiva in habitat. Non possiedono
in Uruguay. Ebbene, l’attuale frammentarietà più lo stesso rapporto con le componenti mi-
di tutte le popolazioni componenti il taxon è nerali del suolo, non godono più dello stesso
dovuta al massiccio intervento antropico. A clima, né degli stessi impollinatori e disperso-
grandi linee questo è consistito nel disbosca- ri di seme. Come possiamo pensare che con-
mento nel nord, in coltivazioni di Eucalyptus tinuino ad essere le stesse unità biologiche?
nel centro (in quest’area assumono una certa Un taxon naturale è il risultato di un insieme
rilevanza anche le periodiche inondazioni) e di relazioni (simpatrie incluse) e non può per-
nell’allevamento e nell’estrazione mineraria manere lo stesso in cattività. Si mettano il
nel sud. È curioso notare come alle popola- cuore in pace coloro che sottraggono esem-
zioni sopravvissute del taxon vengano ora plari in habitat: dal momento in cui quella
assegnati distinti nomi (rispettivamente da pianta non è più parte del suo ecosistema di
nord a sud: G. schroederianum ssp. boessii riferimento, non è più la stessa pianta, e la
o G. erolesii, G. schroederianum e G. schroe- prima cosa che cambierà sarà proprio la sua
derianum ssp. bayense), oltre a distinti gradi morfologia, vale a dire ciò che ne ha motivato
di rischio secondo i parametri IUCN. Come la stupida e colpevole sottrazione all’habitat.
abbiamo scritto, non è stilando giudizi sullo Circa la fragilità di questi esseri all’apparenza
stato di conservazione dei taxa che salvere- così coriacei, possiamo ricordare un episo-
mo queste popolazioni, ma rispettando gli dio del dicembre 2005, nel corso del nostro
habitat di tutti i taxa, ricordando che le attuali primo viaggio sudamericano. Eravamo ospi-
specie dominanti possono divenire in breve ti nella struttura del parco nazionale Pan de
tempo le specie a rischio del prossimo futuro. Azucar, nella III Región de Atacama, Cile. I
Quindi, tornando alla vostra domanda, quan- guardaparques del CONAF, per creare delle
do è evidente un mancato ricambio genera- aiuole tematiche davanti alle loro cabañas,
zionale stiamo parlando di casi di “debolezza avevano spostato di poche decine di metri
genetica”, anche se nella nostra esperienza i alcuni esemplari di Copiapoa (C. cinerascens
maggiori problemi negli habitat naturali sono e C. cinerea) dal deserto roccioso retrostan-
dovuti a episodi attribuibili al secondo caso, te. Incredibile e triste a dirsi, quelle piante
cioè al massivo intervento antropico. stavano tutte morendo. Ora abbiamo ragione
di pensare che quegli uomini sapessero bene

71
Lo studio dei Cactus in Habitat

p Parodia linkii. Brasile, Rio Grande do Sul, Caxias do Sul, Ana Rech, 16-11-2011, A&M 822.

come trattarle, eppure questo era il risultato. La decisione di lavorare in modo indipenden-
Insomma, se cerchiamo di essere onesti, una te e di concedere un accesso gratuito ai no-
realtà ricostruita non sarà mai come quella stri contenuti diffusi attraverso cactusinhabi-
originaria e anche con le migliori intenzioni si tat.org e altre piattaforme scientifiche come
rischia di minare equilibri delicati, difficili da ResearchGate viene ripagata in ogni momen-
ricreare. Anche per questo abbiamo scelto di to dalla completa libertà nelle nostre scelte
non raccogliere mai materiale vivo, neanche i teoriche e operative e dalla rapidità con la
semi. quale il nostro pensiero si può espandere.
Certo questo comporta un sacrificio econo-
I vostri viaggi saranno certamente onero- mico e un duro lavoro, ma per noi l’essenziale
si sul piano economico e la gestione del- è sviluppare progetti in autonomia e senza
la ricchissima documentazione testuale e compromessi. Abbiamo esigenze molto basi-
fotografica raccolta e poi pubblicata sul che sia in viaggio (per esempio non abbiamo
vostro sito web richiede un tempo incalco- mai noleggiato un fuoristrada, usando invece
labile: non avete mai pensato di proporre sempre i mezzi locali e macchine di fortuna),
dei contenuti a pagamento? Per esempio il sia nel quotidiano, dove il bene maggiore per
classico libro, un e-book, o una guida all’e- noi consiste nella ricerca e nel dibattito con-
splorazione botanica del Sud America? tinuo che ne deriva. Che dire, siamo felici, è
una vita meravigliosa.

72
Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli

p Gymnocalycium schroederianum. Argentina, Santa Fé, Vera, Bordo El Toba, 37 m, 2015-11-21, A&M 1227.

Il livello delle vostre trattazioni in ma- sintesi) afferma che la differenza sostanziale
teria di tassonomia della Cactaceae, che tra un mero specialista e un ricercatore del-
comprende statistica bayesiana, cladistica, la verità consiste nell’indipendenza creata
inferenza filogenetica (ecc.), non può es- dall’intuizione filosofica. Ovviamente, prima
sere improvvisato ed è arduo da raggiun- ancora che con le conclusioni degli autori, non
gere per degli autodidatti. Sul vostro sito possiamo che essere d’accordo con il grande
web non spendete alcuna parola sui vostri fisico. Il nostro metodo, fondato su una visio-
curricula, ma intuisco comunque una im- ne d’assieme (σύνοψις in greco) della materia
portante base scientifica. Ma chi sono re- trattata, e non solamente su metodi induttivi,
almente Giovanna e Alberto? ci permette di arrivare a formulare un diverso
approccio alla scienza oggetto del nostro stu-
È vero, non c’è improvvisazione, abbiamo dio. La tassonomia della famiglia Cactacee,
studiato e continuiamo a studiare molto, e in nella fattispecie.
una forma che non prevede solo studi esclu-
sivamente specialistici e “scientifici”. È del Nella presentazione del vostro lavoro ac-
2019 l’uscita di un articolo di Laplane et al., cennate al fatto di avere sviluppato voi
nel quale alcuni epistemologi e scienziati con- stessi “un sistema di classificazione coe-
temporanei si interrogano circa l’importanza rente”. Cosa intendete precisamente con
fondamentale di una solida base filosofica queste parole? Si tratta di un sistema di-
nell’approccio scientifico. Apre l’articolo una verso da quelli proposti in letteratura
lettera di Albert Einstein, il quale (in estrema scientifica finora? Potreste magari citare
73
Lo studio dei Cactus in Habitat

p Gymnocalycium schroederianum. Argentina, Buenos Aires, Olavarria, a nord ovest di Olavarria,


281 m, 11-01-2014, A&M 956.

alcuni esempi di vostre proposte originali, classificazione “naturale” dell’entomologo te-


o anche di vostri schieramenti argomen- desco, poggia, per i taxa superiori, sull’accet-
tati verso proposte di riclassificazione già tazione della sua interpretazione del principio
avanzate da altri ma che non hanno anco- di monofilia vs. quelli di polifilia e parafilia (il
ra riscosso il dovuto successo? principio di parafilia non esisteva nei termini
dell’attuale comprensione prima di Hennig,
“Sistema internamente coerente” significa derivando infatti da una sua concezione origi-
che i metodi e i risultati che lo caratterizza- nale). Si noti che il principio di monofilia sen-
no non producono contraddizioni interne, nel su Hennig (in quanto contrapposto a quello di
senso che sono concordanti con i postulati te- parafilia appunto) è quello usato attualmente
orici sui quali il sistema stesso (in questo caso per distinguere i taxa, anche (per esempio)
tassonomico) si basa. Facciamo un esempio: nei risultati delle analisi molecolari. Nono-
seguendo la moderna sistematica per l’in- stante questa premessa sia accettata a livello
terpretazione dei taxa all’interno del nostro teorico, esiste nella pratica una tendenza a
sistema, optiamo per l’utilizzo di criteri filo- interpretare i risultati delle analisi nella dire-
genetici per raggiungere una classificazione zione di un frazionamento dei taxa in piccoli
genealogica in accordo con Darwin (1859), o cladi (composti da un basso numero di spe-
una classificazione naturale in accordo con cie), anche se la teoria è stata ideata dal suo
Hennig (1966), espresse attraverso il siste- autore per grandi numeri di specie (nella sua
ma binomiale gerarchico linneiano (1753). Il opera cita famiglie, sottordini, ordini, sotto-
secondo punto, cioè la concordanza con la classi e classi). Questa modalità di procede-
74
Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli

p Gymnocalycium schroederianum. Argentina, Buenos Aires, Olavarria, a nord ovest di Olavarria,


281 m, 11-01-2014, A&M 956.

re, invocando il principio di monofilia, è una debbono essere sommate in Echinopsis s.l.
contraddizione dei principi hennigiani. Un al- per ottenere un gruppo monofiletico ben
tro esempio: da decadi i risultati delle analisi supportato secondo il principio che regge la
molecolari evidenziano che spesso non esi- teoria, noi, avendone accettato con convin-
ste una corrispondenza tra dato molecolare zione le premesse, procediamo in quella dire-
e dato morfologiico (Nyffeler & Eggli 2010, zione. Da qui per esempio la formulazione del
Schlumpberger & Renner 2012, Anceschi & nostro macrogenere Echinopsis nel 2013. Per
Magli 2013, etc.). Infatti molti caratteri usati coerenza del sistema intendiamo l’attenersi
per distinguere i taxa a livello generico (quali all’evidenza scientifica senza fare eccezioni
caratteri fiorali e sindromi di impollinazioni) si particolaristiche in quanto ancora troppo le-
sono dimostrati estremamente labili se trac- gati in modo esclusivo al senso della vista, a
ciati nelle analisi molecolari. Ma nonostante una metodologia puramente induttiva, o alla
questo sia oramai conclamato, nei maggiori consuetudine. Avendo optato per un tipo di
lexicon a noi contemporanei ancora mol- classificazione filogenetica, dove si ritiene
ti generi vengono distinti sulla base del loro che i geni siano più basali del fenotipo (meno
carattere fiorale. Se le evidenze prodotte at- soggetti a fenomeni di convergenza o paralle-
traverso i metodi e gli strumenti in uso oggi lismo), per delineare distinzioni tra i taxa, pur
dimostrano che la quasi totalità dei compo- partendo da un’approccio di tipo morfologico
nenti delle Trichocereeae o Trichocereinae attraverso un rigoroso studio delle specie nei

75
Lo studio dei Cactus in Habitat

p Parodia magnifica. Brasile, Rio Grande do Sul, Toropí, 28-10-2008, A&M 256.

loro habitat naturali, sostanziamo le nostre tra il sistema di classificazione che abbiamo
attribuzioni attraverso la conferma del dato elaborato e quelli precedenti, si potrebbe
molecolare. Ancora un esempio: all’inizio dire che il nostro si distingue in tutto. Ten-
molte nostre imprese in habitat sono state teremo ora di sintetizzare per i lettori (per
mosse dalla passione e dalla ricerca per le quanto possibile nello spazio di un’intervista)
popolazioni del genere Eriocactus nel sud del i punti salienti del nostro metodo. Per mag-
Brasile, nell’estremo nord-est argentino e in giori informazioni rimandiamo ai “Materiali
Paraguay. Per quanto morfologicamente re- e metodi” della nostra synopsis sul genere
putiamo questo gruppo piuttosto diverso da Parodia Spegazzini apparsa nel 2018 su Bra-
Parodia (come parzialmente riconosciuto an- dleya (disponibile su cactusinhabitat.org alla
che da Nyffeler nelle sue analisi del 1999), per voce ‘pubblicazioni’).
coerenza coi risultati delle analisi accorpiamo
1) Lavoro sul campo e prima classificazio-
Eriocactus in Parodia. Se incolpare oggi i me-
ne dei taxa: Tutte le nostre conclusioni che
todi di Backeberg è anacronistico (seppure
derivano dalla morfologia delle piante sono
sotto mentite spoglie, il suo “impriting” è an-
relative a studi condotti in habitat, mai nelle
cora piuttosto sentito), è altrettanto vero che
serre. Ognuno dei nostri A&M (acronimo che
rifiutare le nuove rilevanti evidenze mostrate
identifica attraverso un numero progressivo i
dalle analisi non è scientifico.
nostri rilevamenti in habitat) ha durata media
Per quanto riguarda gli elementi di diversità
di 2-6 ore e sintetizza in un pacchetto di infor-

76
Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli

p Parodia claviceps. Argentina, Misiones, San Ignacio, R. N. Osununú, 100 m, 22-07-2007, A&M 246.

mazioni costituito da immagini fotografiche ha preso sostanza l’idea che a vicinanza mor-
collegate ad appunti e schizzi, i dati relativi fologica possa corrispondere vicinanza gene-
alla olomorfologia del taxon, cioè allo spettro alogica.
completo dei caratteri morfologici ed ecolo-
2) Lavoro al tavolo e conferma delle prime at-
gici esibiti dal taxon così come è stato incon-
tribuzioni: Questa seconda fase può avvenire
trato in habitat. Questo avviene attraverso la
a mesi se non ad anni di distanza dalla pri-
ricerca e il riconoscimento dei semaphoronts
ma. È qui che le centinaia di pagine di appunti
che lo identificano (fasi discrete e peculiari
circa la morfologia e le dimensioni dei taxa
nella sua ontogenesi), unitamente alla regi-
correlate alle centinaia di foto degli stessi in-
strazione di una media degli elementi dimen-
dividui assumono tutta la loro importanza. È
sionali degli individui che ne costituiscono la
come se le piante dell’habitat fossero nuova-
popolazione secondo i nostri standard (cioè
mente con noi mentre le stiamo ri-studiando.
mappando esemplari in distinte fasi dell’on-
Questo momento è fondamentale in quanto
togenesi). A questo si aggiungono le annota-
le nuove descrizioni scientifiche che ne deri-
zioni delle preferenze ecologiche relative a
vano sono rappresentative di un taxon reale,
impollinatori, dispersori di seme, tipologia di
nelle sue complesse evoluzioni morfologiche
habitat, ed eventuale simpatria con altri taxa.
e geografiche, è cioè una descrizione che
Il lavoro in habitat è fondamentale per una
compendia le popolazioni, non il tipo, che
prima caratterizzazione del taxon oggetto di
andrebbe sempre verificato a livello popola-
studio. D’altronde è dai tempi di Darwin che
77
Lo studio dei Cactus in Habitat

zionale. Infatti è il tipo che deve corrispon- o gruppo monofiletico e polifiletici i gruppi
dere alle popolazioni non il contrario. Non è ai quali mancano due o più specie o gruppi
casuale che la maggior parte delle descrizioni monofiletici. Nella scelta tra le possibili op-
scientifiche riportate sui lexicon e sulle fonti zioni filogenetiche evidenziate dalle analisi
con le quali confrontiamo i nostri materiali molecolari, laddove non sempre è semplice
siano spesso deficitarie rispetto ai dati delle eleggere reali sinapomorfie a distinzione dei
popolazioni reali. Ora, come si può arrivare a gruppi, i criteri anche quantitativi (oltre che
fare attribuzioni corrette partendo da defini- qualitativi) di Nelson sono molto utili.
zioni imprecise o addirittura sbagliate? 4) Il sistema dominante-vicarianti: I gruppi
monofiletici così confermati vanno a far par-
3) Il supporto del dato molecolare: L’attribu-
te, nella nostra comprensione delle relazioni
zione raggiunta attraverso il dato morfolo-
tra le specie nei loro habitat naturali, di un
gico va poi sostanziata a livello molecolare.
sistema dinamico composto alla base da spe-
Riteniamo che cladogrammi (diagrammi o
cie dominanti in senso evolutivo darwiniano,
alberi filogenetici) inferiti su dati molecolari
relazionate alle loro vicarianti interne (razze
siano più basali rispetto a cladogrammi basa-
geografiche, sottospecie, demi) ed esterne
ti su dati morfologici, in quanto i geni sono
(parenti stretti). Sottolineiamo che il nostro
più basali del fenotipo, e quindi meno sogget-
sistema dominante-vicarianti sostituisce lo
ti alle pressioni dell’habitat. Ma ancora più
statico sistema specie-sottospecie. Andiamo
importante della metodologia (le sequenze
brevemente a una definizione dei componen-
molecolari) e dei modelli filogenetici parame-
ti del sistema:
trici e dei test statistici (BA, ML, MP) scelti per
analizzare e sostanziare la migliore probabi- 4a) Per dominante in senso evolutivo darwi-
lità di relazioni parentali tra i taxa esaminati niano intendiamo le specie più opportuniste
è la coerenza con la teoria che si è deciso di e quindi maggiormente adattabili a distinte
seguire inizialmente nella valutazione dei ri- condizioni di habitat, il che dà luogo a una
sultati (le distinte opzioni filogenetiche risul- maggiore progressione numerica di individui
tanti dai cladogrammi). Senza una salda base e popolazioni, oltre a una maggiore variabi-
teorica che illumina il metodo siamo fermi lità.
alla tecnica, non siamo ancora entrati nella
4b) Per vicarianti interne intendiamo, se-
scienza. In questo, come è condiviso da tutta
guendo la definizione di specie di Hennig
la moderna sistematica (almeno a parole), ri-
(1966), “un complesso di comunità vicarian-
teniamo che i gruppi da eleggere come “natu-
ti di riproduzione”. Sostanzialmente defini-
rali” debbano essere in accordo con Hennig,
re uno o più taxa come vicarianti interne di
monofiletici vs. gruppi “non naturali”, cioè
una specie significa riconoscere che almeno
parafiletici e polifiletici (ossia comprendere
potenzialmente (è il concetto di specie bio-
tutti i taxi provenienti da un recente comu-
logica di Mayr nella sua prima definizione,
ne progenitore, attraverso il riconoscimento
quella del 1942) tutte queste componenti si
di reali sinapomorfie, i carattari omologhi
possono incrociare tra loro come parti della
distintivi del gruppo). A nostro giudizio l’ap-
stessa unità biologica. A livello morfologico
proccio più semplice e cristallino per arrivare
i caratteri “distintivi” delle vicarianti interne
a questa definizione consiste nell’utilizzo del-
sono rilevabili con lievi variazioni anche nel-
le ridefinizioni dei concetti di parafilia e polifi-
le popolazioni tipo della specie, per questa
lia di un successivo membro della scuola cla-
ragione non sono da noi distinguibili a livello
distica (la scuola di sistematica filogenetica
tassonomico, ma eventualmente identificabi-
discendente da Hennig), vale a dire le ridefi-
li con il generico termine “popolazione”, ad
nizioni di Nelson (1971). Lo studioso definisce
esempio “popolazione submammulosa” (una
parafiletici i gruppi ai quali manca una specie
78
Piante Grasse 41 (2) - aprile-giugno 2021 Giovanna Anceschi e Alberto Magli

delle vicarianti interne nel complesso di Paro- specifico alla tassonomia e alla sistematica
dia mammulosa (Lamaire) N. P. Taylor). filogenetica, e quindi all’analisi di monografie
4c) Per vicarianti esterne intendiamo quelle e “papers” di argomento scientifico. Inoltre
specie provenienti dalla medesima linea an- coltiviamo un ampio ventaglio di passioni che
cestrale, per le quali, nonostante la vicinanza vanno dall’interesse per la letteratura divul-
morfologica e territoriale, un reale o poten- gativa che si occupa della fisica in generale e
ziale flusso genetico non sia evidente o pre- della meccanica dei quanti in particolare fino
sumibile. Solitamente le vicarianti esterne allo studio della filosofia antica e tardoanti-
mostrano semaphoronts (distinte fasi nell’on- ca. A questo mix di interessi e conoscenze e
togenesi) peculiari, che le distinguono dalle alla ricerca di diversi punti di osservazione è
popolazioni della dominante. probabilmente dovuta quella nuova visione
d’assieme che ci contraddistingue.
4d) Gli altri elementi a completamento del
nostro sistema di riferimento per definire le
relazioni tra le specie nei loro habitat sono: Suggerimenti di lettura
le specie relativamente dominanti in aree ri- Anceschi, G. & Magli, A. (2012). The Last Pop-
strette, le ex-dominanti, ora con distribuzio- ulations of Parodia rechensis (Buining) F. H.
ne frazionata (le abbiamo già incontrate nel Brandt, in The Cactus Explorer 5, pp. 30-34.
corso dell’intervista, nella terza risposta) e
infine le specie non dominanti (quelle sog- Anceschi, G. & Magli, A. (2013a). Observa-
gette a diversi gradi di rischio di estinzione). tions concerning Parodia (Eriocactus), in The
L’utilizzo dei due concetti di vicarianza in ab- Cactus Explorer 7, pp. 27-39.
binamento per una migliore definizione delle
relazioni tra i taxa oggetto di studio è signifi- Anceschi, G. & Magli, A. (2013b). The New
cativamente innovativo. In senso tradiziona- Monophyletic Macrogenus Echinopsis. No Risk
le infatti, cioè come utilizzato dalla moderna of Paraphyly, and the Most Convincing Hy-
biogeografia, il concetto di vicarianza tende pothesis in Phylogenetic Terms, in Cactaceae
a identificare uno dei modi di speciazione al- Systematics Initiatives 31, pp. 24-27.
lopatrica, cioè quando una specie ancestrale Anceschi, G. & Magli, A. (2018). A Synopsis of
è geograficamente divisa da una barriera fisi- the Genus Parodia Spegazzini s.l. (Cactaceae),
ca o climatica, con conseguente speciazione; in Bradleya 36, pp. 70-161.
quindi classicamente la relazione di vicarian-
za è sempre “esterna” alla specie dalla quale Anceschi, G. & Magli, A. (2020). Dominant
proviene (come compendiato nel trattato di Species in Parodia Spegazzini s.l. Cactaceae, in
Wiley & Liebermann del 2011, per esempio), CactusWorld 38(4) Special Issue, pp. 3-26.
mentre, come già detto, nel concetto di spe-
cie di Hennig (1966) l’idea di vicarianza iden- Darwin, C.R. (1859). On the Origin of Species
tifica rapporti di flusso genetico interni allo by Means of Natural Selection, or the Preser-
spazio biologico e geografico di una specie. vation of Favoured Races in the Struggle for
Sottolineiamo che al punto 4b abbiamo indi- Life, New York 2006.
cato l’utilizzo del concetto di specie biologica Hennig, W. (1966). Phylogenetic Systematics,
di Mayr nella sua prima più ampia formulazio- translated by D.D. Davis & R. Zangler, Urbana.
ne ed estensione (1942) come concetto ope-
rativo per definire i taxa. Laplane, L. et al. (2019). Why Science needs
Quando non viaggiamo, ovviamente dedi- Philosophy, in Proceedings of the National
chiamo molto tempo al lavoro di aggiorna- Academy of Sciences of the United States of
mento relativo agli studi di botanica, nello America 116(10), pp. 3948-3952.

79
Lo studio dei Cactus in Habitat

p Parodia schumanniana. Paraguay, Paraguarí, Carapeguá, M. N. Macizo Acahay, 480 m, 16-07-2007,


A&M 243.

Linnaeus, C.L. (1753). Species Plantarum, Schlumpberger, B.O. & Renner, S.S. (2012).
Stockholm. Molecular Phylogenetics of Echinopsis (Cacta-
ceae): Polyphyly at All Levels and Convergent
Mayr, E. (1942). Systematics and the Origin of Evolution of Pollination Modes and Growth
Species, New York. Forms, in American Journal of Botany 99(8),
Nelson, G.J. (1971). Paraphyly and Polyphyly: pp. 1335-1349.
Redefinitions, in Systematic Zoology 20, pp. Wiley, E.O. & Liebermann, B.S. (2011). Phy-
471-472. logenetics: the Theory of Phylogenetic System-
Nyffeler, R. & Eggli, U. (2010). A Farewell to atics, New Jersey.
Dated Ideas and Concepts: Molecular Phyloge-
netics and a Revised Suprageneric Classifica-
tion of the Family Cactaceae, in Schumannia
6, pp. 109-149.
Nyffeler, R. (1999). Notocactus versus Paro-
dia: the Search for a Generic Classification of
the Subtribe Notocactinae, in Cactaceae Con-
sensus Initiatives 7, pp. 6-8.
80

Potrebbero piacerti anche