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Leonardo Da Vinci - Codice Trivulziano (Solo Trascrizione)
Leonardo Da Vinci - Codice Trivulziano (Solo Trascrizione)
Leonardo da Vinci
© Biblioteca Italiana
2005
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Se 'l Petrarca amò sì forte il lauro, fu perch' egli è bon fra la salsiccia e < 'l
> tor[do].
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Foglio 2
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Cornelio Celso.
8/8 1/8
Pagina 6
BA-F-DC
Se F fia un lume in una lanterna, cioè in mezzo, se 'l dilatare che fa lo suo
splendore in C D, entra nel superiore disgregamento 2 volte, ancora
giudicherai 2 volte essere più presso al lume che A B.
32-DC-BA-1
Ogni peso fa la somma del suo carico sotto la sua resistenzia <per>
perpendiculare linia.
Se hai un peso sopra una bilancia, il quale sia molto distante, come appare
A B, C D, e sia tutto unito come la dimostrazione, dico: se porrai sopra C 2
e sopra D 3, quell' un più apparirà in nella bilancia B e ristorarai A con una
libbra più di B.
97-57
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Foglio 4
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Foglio 5
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Foglio 6
Muovesi l' amante per la cos' amata come il senso e la sensibbile e con
seco s' unisce e fassi una cosa medesima.
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Quella cosa che arà più conformità collo elemento che la circunda, con più
tardo moto uscirà di quello.
Ciascun de' 3 più levi elementi non istabilirà in sé alcuna cosa fori di sua
natura.
Quando la forza genera più veloce moto che la fuga della inresistente aria,
viensi essa aria a condensarsi a similitudine delle piume premute e calcate
dal peso del sonnolente. E quella cosa che cacciava l' aria, trovando in essa
resistenzia, risalta a similitudine della balla percossa nel muro.
Tolli una carta e falle busi co' 'n' agucchia e per essi busi riguarda il sole.
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Foglio 7
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De' 5 sensi vedere, uldir, odorato sono di poca proibizione, tatto e gusto
no.
L' odorato mena con seco il gusto nel cane e altri golos' animali.
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Foglio 8
L' arco riverscio è megliore per fare ispalla che l' ordinario, perché il
riverscio trova sotto sé muro resistente alla sua debolezza e l' ordinario non
trova nel suo debole se non aria.
Avida.
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L' ochio che si troverà in mezzo fra l' ombre e lumi circundatori delli
o<m>brosi corpi, vederà in essi corpi le maggiore ombre che in esse sieno,
riscontra<r>si con seco infra equali angoli. Cioè, della incidenzia visuale.
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Foglio 11 (12)
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Colonna 1
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Questo inganno fu usato dai Galli contro a' Romani e seguìne tal mortalità
che tutta Roma si vestì a bruno.
lume - B A - D C
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Foglio 12 (13)
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Foglio 13 (14)
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Foglio 29 (30)
Ogni omo sempre si trova nel mezzo del mondo e sotto il mezzo del suo
emisperio e sopra il centro d' esso mondo.
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P-RCNA-B-D
B-CA-NM-ED-GF
I labbri della finestra che sieno alluminati da 2 vari lumi d' equale
chiarezza, non metteranno lume dentro all' abitazione d' equale qualità.
Se B fia una candela et A C sia il nostro emisperio, l' uno e l' altro allumina
i labbri della finestra M N; ma il lume B non alluma se non F G e lo
emisperio A C alluminerà insino in D E .
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Foglio 27 (28)
Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata
dà lieto morire.
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Foglio 27
C B X V A - F - G - T L dove si fermerà?
Quella cosa che infra la linia dell' equalità si troverà più lontana dal suo
fermamento, manco fia da quello sostenuta, come si dimostra in M N di
sotto.
NM-QP
Quella cosa che fia più lontana dal suo fermamento, manco fia da quello
sostenuta; onde con più libertà seguirà suo natural desiderio.
Il moto violente quanto più s' esercita più s' indebolisce - liberamente più
obbedisce.
Quella cosa che fia più distante al suo fermamento, manco fia da esso
sostenuta; essendo manco sostenuta, più participerà di sua libertà, e perché
il peso libero sempre discende, la cosa adunque sendo ponderosa, pi[ù]
presto discenderà.
Quella parte dell' aste che fia più lontana al suo fermamento, manco fia da
esso fermamento sostenuta; essendo manco sostenuta, più liberamente
ritien di osserva<r> sua natura; essendo ella ponderosa e la natura delle
cose ponderose desiderando discendere, adunque questa più che alcun'
altra parte più presto discenderà.
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Foglio 25 (26)
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Foglio 24 (25)
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Capoverso
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Foglio 23 (24)
Capoverso
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B-A
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Quel medesimo.
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Foglio 19 (20)
Fuoco greco.
Tolli carbon di salcio e sale nitro e acquavite e sulfore, pegola con incenso
e canfera e lana etiopica, e fa bollire onni cosa insieme. Questo foco è di
tanto dessiderio di brusare, che seguita il legname sin sott' a l' acque. E se
aggiugnerai in essa composizione vernice liquida e olio, petrolio e
trementina e aceto forte, e misc<h>ia o<g>ni cosa insieme, e secca al sole
o ne' forno, quando n' è tratto 'l pane, e po' volta intorno a la <balla>
stoppa di canapa o altra, riducendola in forma retonda. E ficcati da ogni
parte i chiodi acutissimi, solamente lassa in detta balla un buso come
arrazza, poi la copri di colofonia e di solfo.
Ancora questo foco appiccato in sommità d' una lunga aste, la quale abbi
uno braccio di punta di ferro, a ciò non sia brusata da detto foco, è bona
per ovviare e proibire infra le nave ostili per non essere sopraffatti da
impito.
Ancora gittato vasi di vetro pieni di pegola sopra li avversi navili, intenti li
omini di quelli a la battaglia, e poi gittato di rieto, simili palle accese hanno
potenza a brusare onni navilio.
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L' acqua del mare colata dal fango, ovver terra arzila lascia in quella ogni
salsedine.
Le lane tesse alle sponde del navilio sorbiscano l' acqua dolce.
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Foglio 18 (19)
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Capoverso
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Foglio 17 (18)
Farai un palo di ferro che sia a uso d' uno largo scarpello e con quello
fregherai su per quelle creste del bronzo che riman sopra i getti delle
bombarde che dirivano dalle isc<h>iappature della forma.
Facilità di fondere.
Allega prima una parte del metallo alla manica; di poi lo metti in fornace e
questo farà principio col suo bagno al fondere de' rame.
Se avessi a fare un getto di centomila libbre, fallo con 5 fornelli con 2000
libbre ciascuno o insino a 3000 libbre il più.
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L' asse, guida della forma della bombarda, de' essere di pero e raddoppiata
dal mezzo indirieto per larghezza, di grossa asse a ciò non si torcessi, e
dove lasci in essa assa la stampa delle cornici e forma della bombarda, sia
faccia e non taglio, e quando dai con esso il sevo, brunisci detta faccia con
un dente di porco in modo sia solia; e' sevo sia sottilmente colato acciò nel
torniare non facci segni.
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Foglio 16 (17)
Farai la misura del diamitro della ballotta e quella dividi in 6 parti e una d'
esse parti fia la grossezza dinanzi e la metà sempre più dirieto. E se la
ballotta fia di libbre 700, 1/7 del diamitro della ballotta fia la sua grossezza
dinanzi; e se la ballotta fia 800, l' ottavo del suo diamitro dinanzi; e se 900,
1/8 e 1/2; e se 1000, 1/9.
Se voi ch' ella gitti una ballotta di pietra, fa la lunghezza della tromba di 6
o infino in 7 ballotte; e se la ballotta fussi di ferro, fa detta tromba insino in
12 ballotte; e se la ballotta fussi di piombo, fara' la insino in diciotto
ballotte. I' dico quando la bo<m>barda avessi la bocca atta a ricevere in sé
da 600 libbre di ballotta di pietra in su.
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Dico la cagione d' essa congelazione dirivare spesse volte da troppo foco e
ancora da legne mal secche.
Le legne sono bone quando fieno di salcio giovane ovver non potendo
avere salice, torrai ontano, e ciascuno sia ben giovane e ben secco.
Lo stagno col rame si debbe mettere, quando hai il rame condotto in acqua.
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Foglio 15 (16)
Del sevo.
Delle cornici.
Il masc<h>io.
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Capoverso
Demetrio solea dire non essere differenzia dalle parole e voce dell'imperiti
ignoranti che sia da soni e strepidi causati dal ventre ripieno di superfluo
vento. E questo non senza cagion dicea, imperò che lui non reputava esser
differenzia da qual parte costoro mandassino fuora la voce o dalle parte
inferiori o dalla bocca, che l' una e l' altra era di pari valimento e sustanzia.
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Foglio 14 (15)
Capoverso
Nulla può essere scritto per nuovo ricercare e quale cosa di te a me stesso
prometta.
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Foglio 30 (31)
Capoversi
Il fondo del fornello, 3 gradi di quadrelli grudi di terra comune e uno 1/2
dito di cenere; la volta, un solo di quadrelli crudi di Valenza e un altro solo
di quadrelli cotti.
Ciascun de' 2 camini de' essere per la metà della finestra dell' entrata della
fiamma.
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Foglio 31 (32)
Capoverso
a braccia 100 B - M
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Foglio 33 (34)
I sensi sono terresti, la ragione sta for di quelli quando contempla. Vento.
Quella parte dello panno che fia più lontana al suo firmamento, più cederà
al vento suo motore.
A-B-C
Se tirerai A C e poi lascerai andare, e' si moverà tanto più presto che B C,
q<u>anto B C entra in A C.
Quella terra che fia più mista coll' acqua, manco resisterà ai pesi sopra
postoli.
Quell' acqua che più participerà di terra, a maggior pondo farà resistenzia.
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Capoversi
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Capoversi
L' acqua che tocchi de' fiumi, è l' ultima di quella che andò e la prima di
quella che viene. Così il tempo presente.
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Foglio 37 (35?)
Dico: perché l' ancudine non è sospesa, non po resonare; resona il martello
nel balzo che fa dopo il colpo, e se l' ancudine sonassi, il sono fatto in essa
da ogni piccolo martello, sì come la campana per ogni varia cosa che la
batte, ha una medesima bassezza di boce, così fare' l' ancudine battuta da
ogni vario martello, e udendo tu varie voci per varie grandezze di martelli,
adunque la voce è nel martello e non ne l' ancudine.
Perchè la cosa non sospesa non sona; essendo sospesa, ogni piccolo
contatto le toglie il sono.
Se l' uccello che subito b<a>tte l' aria, debbe quella o no resonare?
Dico di no, perché l' aria che penetra per la cosa che la batte, non riceve
botta, onde non po fare sono.
Qui sona moto d' aria più potente che la resistente aria.
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Capoversi
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Foglio 37 (38)
De colpo.
O<g>ni cosa percossa in nel resistente obbietto risalta da esso obbietto con
equale angolo a quello della percussione.
C-BA-D
Questa medesima è provata nella decima proposizione del terzo libro della
natura del colpo, dove si tratta della palla percossa nel muro. E se tu
volessi sapere la profondità d' una caduta d' acqua, guarda la linia della
caduta in C B di che qualità d' obbliquità ella participi; di poi guarda la
latitudine ch' è infra la incidenzia B e 'l surgimento A, e fa l' angolo A B D
e misura come nel decimo delle percussione si dimostra.
Prospettiva.
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Foglio 38 (39)
Comparazione.
Un vaso rotto crudo rotto si po riformare, ma il cotto no.
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Il movimento della cosa visina alla cosa stabile fa spesse volte essa cosa
stabile parere trasmutarsi in nel moto della cosa movente, e la cosa
movente parere stabile e ferma.
D A - C - F B; M H G
Pittura.
Le cose di rilievo da presso viste cor un sol occhio parran simile a una
perfetta pittura. Se vederai coll' occhi A B il punto C, parratti esso punto C
in D F. E se la guardi col solo occhio G, parratti H in M, e la pittura non
arà mai in sé queste 2 varietà.
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Foglio 39 (41)
Il mezzo ch' è infra l' occhio e la cosa vista trasmuta essa cosa in nel suo
colore, come l' aria azzurra fa che le lontane montagne parano azzurre; il
vetro rosso fa che ciò che l' occhio vede dopo lui pare rosso; il lume che
fanno le stelle dintorno a sé, è occupato per la tenebrosità de la notte che si
truova infra l' occhio e l' allumazione d' essa stella.
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L' anima mai si può corrompere nella curruzion del corpo, ma fa nel corpo
a similitudine del vento ch' è causa del sono de l' organo, che guastandosi
una canna non resultava per quella del vento buono effetto.
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Foglio 42 (49)
BA
Linea equidiacente A B.
CBA
Poni due pesi, l' uno in A B, l' altro in B C, i quali pe<si> sieno
proporzionevoli alle prenominate partizioni; poi poni il peso d' A in C e
quel di C in A, e la bila<n>cia starà per linia equidiacente.
Foglio 43 (50)
Della violenzia.
Esemplo.
L' occhio riserva in sé le magine de' corpi luminosi per alquanto spazio.
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Foglio 49 (56)
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Capoversi
Se tu porterai tra 'l piè e 'l suolo della scarpa un suolo di panno tessuto di
corde di bambagia grosso uno dito, sarai siguro da' triboli che non ti si
ficcheranno ne' piedi.
Se vuoi esse<r> sicuro del sabon tenero sopra le galee, tieni seminato rena
grossa di fiume su per la corsia e dove s' ha <a> tenere i piedi, e la pece la
fermerà; e tien ne' sacchi sempre in punto per quando bisognassi.
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Foglio 53 (60)
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Farai fare que' triboli di getto alla cava del ferro colle forme di 3 pez<i> e
po' sien limate le punte.
triboli doppi
Ma a ciò che ritornando indirieto questa semenza non fussi cagione di fare
a te simile inganno, arai prima preparato i ferri a' cavalli in nella forma di
sotto figurata. Sia adunque inch<i>odato tra 'l ferro de' cavallo e 'l pié una
p<i>astra d' acciaro grossa e larga qua<n>to il detto ferro, cio<è> del
cavallo. E co<sì> a' fanti a pié siano accomodate alle sola delle s<c>arpe
piastre di ferro disnodate acciò si possa co<n> comodità alzar il calcagno e
fare i passi e correre a' bisogni sanza alcuno contrastante impedimento; e la
disnodatura sua sarà come figurato è qui di sotto.
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Foglio 55 (62)
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