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Raimondo Guidacci / ES arch / Studio Albori / AMDL / Adolfo Natalini / DIPRADI / Piuarch
Valentina Di Francesco / Pietro Valle / Giacomo Borella / Valerio Paolo Mosco / Franco Purini
Ifdesign / scandurrastudio / Pierluigi Nicolin, Sonia Calzoni, Giuseppe Marinoni
Cino Zucchi Architetti, Park Associati / Massimiliano e Doriana Fuksas / C+S Associati
Massimo Ferrari / gsmm architetti / Franco Purini e Laura Thermes / Mauro Galantino
Antonio Citterio Patricia Viel and Partners / Francesco Librizzi Studio / Nina Bassoli
act romegialli / Maria Vittoria Garrone / Roberto Collovà / LGB Architetti
Forum Peter Allison / Alejandro Aravena / Gae Aulenti / Juan Navarro Baldeweg / Shigeru Ban 151
Olivo Barbieri / Gabriele Basilico / Andrea Branzi / Joan Busquets / Santiago Calatrava
Mario Carpo / João Luís Carrilho da Graça / Germano Celant / Francesco Cellini / Pierluigi Cerri
Giovanni Chiaramonte / Gilles Clément / Peter Eisenman / Kenneth Frampton / Tony Fretton
Frank Gehry / Kathryn Gustafson / Brian Hatton / Herzog & de Meuron / Steven Holl
Richard Ingersoll / Arata Isozaki / Toyo Ito / Rem Koolhaas / Kengo Kuma / Josep Llinàs Carmona
Lacaton & Vassal / Michael Maltzan / Sandro Marpillero / Giancarlo Mazzanti
Catherine Mosbach / Adolfo Natalini / Pierluigi Nicolin / Jean Nouvel / Renzo Piano / Linda Pollak
Alessandra Ponte / Franco Purini / Francesco Repishti / Umberto Riva / Paolo Rosselli
Italo Rota / Kazuyo Sejima / Wang Shu / Álvaro Siza Vieira / Georges Teyssot / Tony Vidler
Peter Walker / Ai Weiwei / Mirko Zardini / Cino Zucchi
12151
9 771124 906004
Italian Theory
Chi enumera gli avvenimenti senza distinguere i piccoli e i grandi, re effettivamente se, nella progressiva scoperta del quadro di un’im- Those who list events without distinguishing between the small to assess whether, in the progressive uncovering of the frame of an
tiene conto della verità che nulla di quanto si è verificato va dato magine, la percezione maturata passo dopo passo manifesti un rife- and the great are aware of the truth that nothing of what has hap- image, the perception developed step by step actually discloses a
perduto per la storia, e questo vale soprattutto a favore delle cose rimento tangibile. Vedere davvero, toccare davvero sarebbe pened should be lost to history, and this is particularly the case with tangible reference. Really seeing, really touching would be an ex-
piccole. Guardare da vicino non è vedere in piccolo, può essere ne- un’esperienza di riconoscimento, e pertanto di riconoscenza per little things. Looking closely does not mean seeing on a smaller scale. perience of recognition, and thus of gratitude for a situation ca-
cessario per non farsi sfuggire le cose, soprattutto in Italia dove c’è una situazione capace di restituire alla più piccola presenza reale, a It can be necessary in order not to miss things, especially in Italy pable of giving to the small real presence, to every little fact, the
una determinata scala del paesaggio. I modi di fare, le strutture ogni piccolo fatto, il suo autentico valore di apparizione. where there is a particular scale of landscape. The ways things are authentic value of its appearance. For the Italians, since the times
economiche e produttive, l’organizzazione civile e insediativa con la Per gli italiani, sin dai tempi di Edoardo Persico, questo vedere è lega- done, the economic and production structures and the organization of Edoardo Persico, this seeing is linked to the faith aroused by an
forma comunale ancora al centro concorrono a determinare la scala to alla fede suscitata da un intenso bisogno, ed è un modo di fornire of civil society and settlement with the municipal form still at the intense need, and it is a way of providing circumstantial evidence
di questo paesaggio. Ciò induce a pensare che i fallimenti dei gran- prove indiziarie a uno sguardo passionalmente interessato alla causa center help to determine the scale of this landscape. This suggests for a gaze passionately interested in the cause of architecture. Our
di interventi architettonici e urbanistici non siano casuali. Ugual- dell’architettura. Anche il nostro accertamento cerca l’apertura di that the failure of major architectural and city-planning interven- investigation also seeks to open up a space for a kind of realism
mente la difficoltà di dare configurazione a grandi imprese produt- uno spazio per un genere di realismo che vede le cose con occhi cari- tions is no coincidence. All the same the difficulty of setting up that sees things with eyes filled with wonder, intent on tracking
tive non sembra un ostacolo irrimediabile allo sviluppo del nostro chi di stupore, attenti a rintracciare la pur debole energia messianica large manufacturing enterprises does not seem to be an insur- down even the weakest messianic energy with which each genera-
paese e neppure un impedimento a pensare in grande o a sviluppa- di cui ogni generazione è dotata. Questa luce messianica non per- mountable obstacle to the growth of our country, nor an impedi- tion is endowed. This messianic light does not permit the settling-
re qualche importante idea architettonica. mette l’assestamento in se stessa della storia che ci è dato di vivere, ment to thinking in a big way or developing some important archi- down into itself of the history that it is our fate to live through, but
Probabilmente è difficile immaginare di salvare il mondo con dei mi- ma introduce in essa una sofferenza interna, un’impazienza che fa tectural ideas. introduces into it an inner distress, an impatience that leads us to
crobi, sperare nei microrganismi che divorano le sostanze inquinanti aspettare un’altra storia. Infine queste visioni particolari, reperite at- It is probably hard to imagine saving the world with microbes, put- expect another history. Finally these particular visions, traced through
come profetizza il biologo Craig Venter, il quale vorrebbe risolvere i traverso un’indagine attenta anche alle minime variazioni, non si limi- ting our hope in microorganisms that devour polluting substances an investigation attentive even to the tiniest variations, are not limit-
problemi del pianeta manipolando minuscole forme di vita, e tutta- tano all’esposizione di tutte le permutazioni possibili di un dato ma- as is prophesied by the biologist Craig Venter, who wants to solve ed to the exposition of all the possible permutations of a given lin-
via vale la pena di valutare l’apporto della cultura italiana a un ap- teriale linguistico proveniente dal sistema globale della comunicazio- the planet’s problems by manipulating minuscule life forms, and guistic material coming from the global system of communication
proccio che potremmo definire molecolare all’architettura. Guarda- ne ma registrano gli effetti particolari di queste provenienze in delle yet it is worth considering the contribution of Italian culture to but register the special effects of these origins on an awareness en-
re da vicino, come particolare modalità conoscitiva, è anche un coscienze dotate di una particolare sensibilità. In alcune di queste what we might call a molecular approach to architecture. Taking a dowed with a particular sensitivity. In some of these permutations
guardare ai dettagli. Si può parlare in questo caso dell’adozione di permutazioni l’affiorare improvviso di una determinata condizione close look, as a particular mode of investigation, also means look- the unexpected appearance of a certain environmental and cultural
un “paradigma indiziario” in quanto significa riflettere su una mo- ambientale e culturale, l’emergere di una vocazione a dar forma alle ing at details. In this case we can speak of the adoption of a “cir- condition, the emergence of a talent for giving shape to things, the
dalità conoscitiva e interpretativa che a partire da dettagli, dati mar- cose, la spinta verso un inevitabile processo di redenzione, fa intrave- cumstantial paradigm” in that it signifies reflecting on a mode of drive toward an inevitable process of liberation gives a vague indica-
ginali, indizi rivelatori permette alla ragione di conquistare una nuo- dere, embrionalmente, il nuovo. Oltre al modo peculiare da parte di fact-finding and interpreting that, starting out from details, mar- tion, in embryo, of the new. In addition to the peculiar mode on the
va leggibilità di una situazione. Il detto “Dio è nei dettagli” esprime una nuova generazione di porsi nel network geografico delle relazio- ginal data and revealing circumstantial evidence, allows the reason part of a new generation of positioning themselves in the geographic
l’idea che qualsiasi cosa uno faccia deve farla in maniera accurata, ni globali, anche la famosa e quasi costrittiva relazione della cultura to attain a new understanding of a situation. The saying “God is in network of global relations, the famous and almost constrictive rela-
vale a dire senza tralasciare i dettagli che sono importanti. Ossia il italiana con la storia prende una nuova coloritura segnata dal senso the details” conveys the idea that anything one does should be tionship of Italian culture with history also takes on a new coloring
valore, la bellezza, la positività ecc. si scoprirebbero solo o soprat- del pericolo. Come nelle tesi di filosofia della storia di Walter Benja- done thoroughly, that is to say without neglecting details that are marked by a sense of danger. As Walter Benjamin put it in his Theses
tutto nei dettagli delle cose. min (1940) «articolare storicamente il passato non significa conoscer- important. In other words value, beauty, positivity, etc. would be on the Philosophy of History (1940), “to articulate the past historical-
Un’altra obiezione al tentativo di indagare anche in zone trascurate lo “come propriamente è stato”, significa impadronirsi di un ricordo discovered only or especially in the details of things. ly does not mean to recognize it ‘the way it really was’ [...]. It means
sostiene che nel percorrere i margini andando per vie traverse o an- come esso balena nell’istante di un pericolo». Another objection to the attempt to investigate neglected areas is to seize hold of a memory as it flashes up at a moment of danger.”
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che volendo prendere in esame certe inezie non si troverebbe gran- that in exploring the margins by indirect means or even examining
ché. Si potrebbe controbattere a questa posizione di un nichilismo certain trifles not much would be found. This position of radical
radicale dicendo che, come in filosofia, al posto di nulla “c’è qual- nihilism could be countered by saying that, as in philosophy, instead
cosa”. Una verifica di questo genere sull’architettura italiana come of nothing “there is something.” An inquiry into Italian architecture
stiamo tentando di fare in questo fascicolo di “Lotus” dovrà valuta- of the kind we are trying to conduct in this issue of Lotus will have
Trascorse le decadi postmoderne – dal Neoliberty allo Storicismo –
l’architettura italiana sospinta dall’intellighenzia internazionale riscopre
nelle nuove interpretazioni del razionalismo una matrice più autentica e più
durevole. Ma, appena riscoperta, questa eredità non si offre per essere raccolta
direttamente e l’ingiunzione a scegliere mette in discussione la sua presunta
unità. Essendo per quest’architettura il suo valore legato a un lascito, viene
richiesta una sfida all’interpretazione non essendo la cosa ereditata né
univoca, né trasparente, né naturale. La rinnovata fiducia nella visione
moderna, in mancanza di una spinta programmatica, per ora si esprime
nei modi con cui ci si impadronisce di un ricordo o in cui affiora qualche
archetipo da una struttura del profondo, con risultati che si possono
apprezzare mediante l’esercizio paziente di uno sguardo ravvicinato. / After
the postmodern decades – from Neo-Liberty to Historicism – Italian
architecture, urged on by the international intelligentsia, has rediscovered
in the new interpretations of rationalism a more authentic and lasting matrix.
But, having just been rediscovered, this inheritance is not available to be
taken up directly and the injunction to choose brings into question its
presumed unity. As the value of this architecture is linked to a legacy,
a challenge is made to its interpretation, given that the thing inherited
is neither unequivocal, nor transparent, nor natural. The renewed faith
in the modern vision, in the absence of a programmatic drive, finds expression
for now in the ways with which one takes hold of a memory or in which some
archetype comes to the surface from a deep-seated structure, with results
that can be appreciated through the patient exercise of a view from close-up.
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Nell'immagine razionale 33
C D
3 9
Sezione BB / Section BB
B B
8 4
6 7
A 5 A
C D
0 5 10 m
1
0 2m 10m 20m
Veduta generale della corte interna, sezioni, veduta della sala polivalente, pianta
del piano di accesso, scorci dello sbalzo verso ovest, dell'ingresso dal piano terra
e della sala ipetrale color indaco
General view of the internal courtyard, sections, view of the multipurpose hall,
plan of the access floor, views of the projecting part to the west, the entrance
from the ground floor and the indigo-colored hypetral hall
Il nuovo centro polivalente realizzato alla periferia sud ovest di Modica è
concepito come un corpo a "L" dal preciso rigore formale che si relaziona
con la situazione orografica e ambientale dell'area. L'edificio è composto
da un corpo allungato di servizi affiancato da un ambulacro a doppia
altezza che, conducendo dalla pineta di ingresso a un volume ortogonale
più ampio, costituisce a scala urbana una sorta di grande fondale per la
nuova piazza antistante.
8 The new multipurpose center built on the southwest edge of Modica
9
is conceived as an L-shaped block of precise formal rigor that establishes
a relationship with the orographic and environmental situation of the
area. The building is composed of an elongated block of services flanked
Davide Patanè
Davide Patanè
by a double-height ambulatory that, leading from the pinewood
at the entrance to a larger orthogonal volume, constitutes on an urban
scale a sort of grand backdrop for the new square in front.
8 9 10 11
12
0 5
0 2m
10 m
10m 20m
3 2
4 1
Sezione CC / Section CC
7
6
5
Sezione DD / Section DD
Scorci del nuovo volume dal cortile, inquadramento, pianta del piano terra e sezione
generale; veduta della zona notte verso il cortile
Views of the new volume from the courtyard, location in the context, ground-floor plan
and general section; view of the night zone looking toward the courtyard
In un piccolo centro balneare siciliano, la committenza richiede una residenza
estiva per quattro persone e due ospiti all'interno di un edificio monopiano
a falda affacciato su un cortile dalla forma irregolare. Il progetto interpreta
il controverso contesto scorporando le funzioni abitative tra il volume esistente,
il cortile e un nuovo volume con un atteggiamento brutalista e rigoroso.
Gli spazi aperti sono articolati come stanze a cielo aperto abitate dal paesaggio
siciliano, tra la lusseggiante vegetazione mediterranea e l'informale vitalità
delle stratificazioni abusive.
In a small Sicilian seaside resort, the client required a summer residence for four
people and two guests inside a single-story building with a pitched roof facing
onto a courtyard of irregular shape. The design interprets the controversial
context by parceling out the residential functions between the existing volume,
the courtyard and a new volume with a brutalist and rigorous appearance.
The open spaces are laid out as rooms open to the sky inhabited by the Sicilian
landscape, amidst the luxuriant Mediterranean vegetation and the informal
vitality of the layers of unauthorized construction.
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Vedute del complesso parrocchiale con la rampa di accesso, planivolumetrico, scorcio
dell'interno, pianta e sezione longitudinale
Views of the parish complex showing the access ramp, plan showing the disposition of masses,
partial view of the interior, plan and longitudinal section
Il progetto ha luogo a Tor Pagnotta, zona periferica interessata in anni recenti
da un forte sviluppo immobiliare e speculativo, su un lotto occupato da terra
di riporto degli scavi dei cantieri contigui. Il complesso parrocchiale ha mantenuto
una quota sopraelevata di circa quattro metri rispetto al contesto, a cui si arriva
attraverso un lungo percorso leggermente inclinato. Il volume della chiesa
è connotato da una torre di grandi dimensioni, che contiene tutto il presbiterio
aperto sull'aula. La torre è rifinita internamente in stucco bianco lucido, allo scopo
di portare all'interno la luce durante il giorno, e si configura come un elemento
di identificazione e di richiamo nel quartiere.
The project is located at Tor Pagnotta, an area on the outskirts of the city subjected
in recent years to intense property development and real-estate speculation, on a lot
occupied by fill from the excavations of the adjoining building sites. The parish complex
has maintained a level of about four meters above the surroundings, which is reached
through a long and gently sloping route. The volume of the church is characterized
by a tower of large dimensions that contains the whole of the presbytery opening
onto the hall. The tower is finished on the inside with glossy white plaster, designed
to bring light inside during the day, and serves as an element of identification and
attraction in the district.
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0 1m 10m
18 19
gsmm architetti
Struttura polifunzionale
Dueville (Vicenza), 2007-11
Veduta dell'esterno con gli ingressi ai diversi edifici, planimetria, sezione longitudinale
View of the exterior showing the entrances to the different buildings, area plan, longitudinal
section
L'intervento ha previsto la realizzazione di una palestra e spazi polivalenti per una
scuola, e si articola a partire da un'ampia copertura sfaccettata, reminiscente di alcune
recenti esperienze della produzione portoghese. La copertura, quasi un foglio di carta
ripiegato, connota con decisione l’architettura, ne dichiara la vocazione pubblica
e rappresentativa, e aggetta fino a formare un’ampia superficie esterna coperta,
che allarga lo spazio polifunzionale. Al di fuori della sala principale una parte
indipendente dell’edifico ospita tre piccoli volumi ad uso pubblico: una sala di lettura,
l’ingresso pubblico al piano interrato con una cucina ed i relativi servizi.
The project has entailed the construction of a gym and multipurpose spaces for
a school, and is organized around a large faceted roof, reminiscent of some recent
examples of Portuguese production. The roof, which looks almost like a folded
sheet of paper, connotes the architecture in a decisive way and declares its public and
representative function. It projects far enough to form a large covered external area
that enlarges the multifunctional space. Outside the main hall an independent part
of the building houses three small volumes for public use: a reading room, the public
entrance to the basement with a kitchen and related services.
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YDULDELOH
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33 33
20
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Nell'immagine razionale · In the Rational Image
Veduta dell'interno della palestra, scorcio dello spazio esterno coperto, pianta del piano terra
e del piano interrato
View of the interior of the gym, partial view of the covered external space, plan of the ground
floor and basement
L’interno, vetrato su tre lati, e l’esterno sono legati tra loro dalla copertura che sembra
fluttuare sullo spazio sottostante. La quota di pavimento ribassata rispetto alla strada
permette di rispettare le proporzioni del contesto, così che la struttura appare come
un manufatto eccezionale ma in accordo con la scala degli edifici circostanti. I materiali
impiegati nella costruzione sono d’uso comune, utilizzati valorizzandone la resa
estetica: i volumi all’ingresso e la parete posteriore della sala sono realizzati
in calcestruzzo armato a vista, la sala della palestra è rivestita all’interno in pannelli
di legno-cemento dalla quota di pavimento al livello dell’ingresso ed è vetrata
con serramenti in acciaio fino all’imposta della copertura. Quest’ultima ha una struttura
in acciaio rivestita con erba sintetica sull’estradosso e con pannelli di cartongesso
all’intradosso, in continuità tra interno ed esterno.
The interior, glazed on three sides, and the exterior are linked together by the roof,
which seems to float above the space beneath. The lowering of the floor below street
level has made it possible to respect the proportions of the context, so that the
structure has the appearance of an exceptional building but on the same scale of those
surrounding it. The materials employed in its construction are common ones, used
in such a way as to make the most of their aesthetic qualities: the volumes at the
entrance and the rear wall of the main hall are in exposed reinforced concrete, while
the hall of the gym is lined on the inside with panels of wood-concrete composite from
the floor to the level of the entrance and has windows with steel frames reaching up
to the impost of the roof. The latter has a steel structure covered with artificial turf
on the upper surface and panels of plasterboard on the lower surface, creating
a continuity between inside and outside.
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Scorci dell'interno con la struttura di pilastri e travi e i lucernari, pianta del piano terra, veduta
dell'esterno, sezione, pianta a metri 5,65
Views of the interior showing the structure of pillars and beams and the skylights, ground-floor
plan, view of the exterior, section, plan at the level of 5.65 meters
La chiesa di San Giovanni Battista a Lecce sorge nel Quartiere Stadio, un insediamento
di edilizia economica e popolare realizzato negli anni Settanta, nel quale dominano
vuoti urbani senza una forma precisa. L'intervento è articolato a partire da una serie
di operazioni formali di scomposizione del quadrato e di interferenza con il volume
cubico dell’aula: questa ha pianta quadrata di ventiquattro metri di lato in cui
è inserita una grande struttura formata da quattro pilastri che sostengono
una travatura a circa dieci metri di altezza. Questo elemento strutturale marca
fortemente lo spazio interno e sostiene il piano della copertura che è staccato
dal perimetro, così da far penetrare la luce dai lati.
The church of San Giovanni Battista in Lecce stands in the Quartiere Stadio, a cheap and
subsidized housing project built in the seventies in which urban voids without a precise
form dominate. The intervention is organized around a series of formal operations
of breakdown of the square and interference with the cubic volume of the hall: this
has a square plan of twenty-four meters on a side in which is inserted a large structure
formed from four pillars that support a set of beams at a height of around ten meters.
This structural element strongly characterizes the internal space and supports the level
of the roof, which is detached from the perimeter, to allow light to penetrate from
the sides.
0 2m 10m
25
Moreno Maggi
0 5m 25m
0 2m 10m
Scorci dell'esterno con il lungo muro di cinta, il percorso sopraelevato e il campanile, planimetria, sezione
Views of the exterior showing the long boundary wall, the elevated walkway and the bell tower, area plan,
section
Il progetto si affianca a una piccola chiesa preesistente, incorporandola, ed è costituito da una serie
26 27
di volumi che si raccolgono a definire una corte interna: una piazza lastricata delimitata dal volume
dell’aula e da quello delle opere, collegati da un percorso a quota superiore e delimitati da un lungo
muro di cinta dal quale si stacca verticalmente il campanile, che contrasta la massa cubica dell’aula.
The project is located alongside a small existing church, incorporating it, and is made up of a series
Moreno Maggi
of volumes that come together to define an inner courtyard: a paved square bounded by the volume
of the hall and that of the works, connected by a walkway at a higher level and delimited by a long
boundary wall from which the bell tower rises, contrasting with the cubic mass of the hall.
Mauro Galantino
Centro civico e religioso Gesù Redentore
Modena, 2001-08
Mauro Galantino
Con/With: Ester Garzonio
Coll.: E. Brichard,T. Cigarini, D. Frattini Frilli, A. Frenkel,
P. Lorenzoni,V. Misgur, P. Mancia, P. Orecchioni, P. Rigodanzo,
C. Rivi, A. Saruggia, P. Sturla
Artista/Art: Bert Van Zelm
Foto di/Photos by: Alberto Muciaccia
Veduta generale del complesso, scorci della facciata su strada e del sagrato, sezione longitudinale, pianta
General view of the complex, partial views of the street front and the church square, longitudinal section, plan
L’edificio, di chiara immagine razionale, si trova alla periferia sud di Modena, in un sito oblungo
occupato da due corpi di fabbrica: da una parte si trovano i servizi parrocchiali, dall’altra la chiesa,
la cappella feriale, le abitazioni del clero e una casa di accoglienza, connessi da una galleria
che definisce il sagrato, di poco sopraelevato rispetto al piano stradale, direzionandolo verso la città.
La chiesa si presenta all’esterno con volumi candidi pressoché ciechi. Verso il sagrato la facciata
principale è segnata da un portale monumentale e dal nartece in pietra grigia, sormontati da un'alta
tettoia a sezione trapezoidale. Verso la strada le uniche finestre visibili all’esterno sono le bucature
e i tagli disposti irregolarmente in corrispondenza del battistero.
The building, which has a clearly rational look, is located on the southern outskirts of Modena,
on an oblong site occupied by two blocks: on one side are located the parish services, on the other
the church, the weekday chapel, the accommodation of the clergy and a shelter home, connected by
a gallery that defines the church square, raised slightly above the level of the road, directing it toward
the city. On the outside the church presents almost blank white volumes. Toward the parvis the main
façade is characterized by a monumental portal and a narthex of gray stone, surmounted by a tall
canopy with a trapezoidal section. Toward the street the only windows visible on the outside are
the holes and cuts arranged irregularly on the exterior of the baptistery.
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30 31
È assai frequente il richiamo a svolgere la funzione architettonica nel palinsesto
di configurazioni già esistenti in un paese, come si sa, molto edificato e che tende
a rifuggire dalle opere di demolizione sino a costringere la nuova architettura a un
compito di sofferta demolizione delle sue strutture forti. L’arte della mediazione
messa a punto nel corso di una lunga vicenda ricca di conflitti viene ripresa
di nuovo in un confronto serrato tra i precedenti architettonici e una sorta
di sovrascrittura. Nello svolgimento di questo compito si sommano
le interpretazioni di due eredità, per così dire, dal momento che il nuovo testo
è composto di una scrittura moderna ereditata e dalle tracce materiali più o meno
resistenti dell’architettura da preservare. Proprio in queste difficili condizioni
il confronto serrato tra due mondi, quello dell’interpretazione di un’eredità e quello
della legittimazione del nuovo, in qualche caso fa emergere un’attitudine
perfezionata a dar forma alle cose di un mondo nuovo. Una cosa difficile da fare
e molto bella quando riesce. / It is very common to hear a call for the
architectural function to be carried out in the palimpsest of configurations
that already exist in a country which is, as everyone knows, already very
built-up and which tends to shrink from works of demolition, to the point
of obliging new architecture to undertake the painful task of demolishing its
strong structures. The art of mediation developed over the course of a long
story filled with conflict is taken up again in a head-to-head between the
architectural precedents and a sort of overwriting. In carrying out this task
the interpretations of two legacies, as it were, are added together since new
text is composed of an inherited modern script and by the more or less
resistant material traces of architecture to be preserved. Under just these
difficult conditions the confrontation of two worlds, that of the interpretation
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Nel palinsesto of a heritage and that of the legitimation of the new, in some cases brings
out a polished effort to give form to the things of a new world. A hard thing
31
Raimondo Guidacci
Coll: Leonardo Guidacci
Foto di/Photos by: Alberto Muciaccia
0 1m 5m
Scorci dei due fronti su strada, sezione, pianta del piano terra e del secondo piano, scorci
dei prospetti sul cortile interno
Views of the two street fronts, section, plan of the ground floor and third floor, partial views
of the fronts onto the inner courtyard
Il progetto riguarda due piccoli edifici collocati all’interno di un lotto di forma irregolare
posizionato ai margini del centro storico di Orsara tra due vie caratterizzate
dalla presenza di edifici molto disomogenei. L'intervento, un infill di sapore fortemente
urbano, completa l’isolato chiudendo i due fronti strada e lasciando scoperto un piccolo
spazio interno che consente di illuminare i due nuovi edifici mettendoli in relazione
tra loro. Quest’ultimo, delimitato dal basamento dei fabbricati adiacenti, è il vero cuore
del progetto. I volumi degli edifici si articolano seguendo la particolare geometria
del lotto seguendo gli allineamenti presenti ai vari livelli: l'edificio più alto
è caratterizzato nel prospetto verso il cortile da una doppia rotazione intorno all'asse
del camino d'angolo, determinando la formazione di terrazzi.
The project concerns two small buildings located inside a lot of irregular shape situated
on the margins of the historic center of Orsara between two streets characterized by the
presence of buildings of very different appearance. The intervention, an infill of strongly
34 urban flavor, completes the block, closing the two street fronts and leaving uncovered 35
a small space inside that lets light into the two new buildings, establishing a connection
between them. Bounded by the base of the adjacent constructions, this is the real heart
of the project. The volumes of the buildings are articulated to suit the particular geometry
of the lot, following the alignments present at the various levels. The tallest building
is characterized on the front onto the courtyard by a double rotation around the axis
of the corner chimney, leading to the formation of terraces.
ES arch – enricoscaramelliniarchitetto
Microrifugio alpino
Madesimo (Sondrio), 2010
Enrico Scaramellini
Con/With: Cristina Pusterla, Luca Trussoni
Foto di/Photos by: Marcello Mariana
36 37
Giovanni Forte
0 1m 10m
Veduta panoramica dell'edificio nel suo contesto, sviluppo dei prospetti, scorcio dell'abitazione, diagramma sul funzionamento
energetico; piante dei tre livelli, veduta dei prospetti, sezione, esploso assonometrico della struttura lignea, scorci della facciata sud
e di un interno
Panoramic view of the building in its context, development of the elevations, view of the house, energy function diagram; plans
Studio Albori of the three levels, view of the fronts, section, exploded axonometric projection of the wooden structure, views of the south front
Casa solare and an interior
Vens (Aosta), 2010-11 Un sistema costruttivo basato su materiali locali e autocostruzione sottolinea la retorica dell'autosufficienza e del rispetto
dell'ambiente e del paesaggio. La facciata a sud accumula energia solare attraverso aperture e vetrate con sali minerali PCM
Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, (Phase Change Material) in grado di immagazzinarla e rilasciarla più lentamente, mentre gli altri tre lati sono fortemente
Francesca Riva isolati e rivestiti con assi di larice locale non trattato. In questo modo, grazie ai pannelli fotovoltaici posti sulla copertura
Coll.: Lorenza Crotti,Virginia Chiappa Nunez, e alla stufa a legna che provvede al riscaldamento, l'abitazione è completamente autosufficiente.
Panagiotis Veizis
A system of construction based on local materials and self-building emphasizes the elements of self-sufficiency and respect
Foto/Photos by: Alberto Sinigaglia
for the environment and the landscape. The south front accumulates solar energy through openings and glazing coated
with PCM (Phase Change Material) mineral salts that are able to store it and release it more slowly, while the other three sides
are heavily insulated and covered with untreated planks of local larch. In this way, thanks to the photovoltaic panels set
on the roof and the wood stove used for heating, the house is completely self-sufficient.
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Emanuele Fidone
Coll.: Angelo Troia, Sabrina Nastasi,
Salvo Romano (3d), Nick Nicastro (3d)
Angelo Zingale (plastici/Models);
Enzo Bauso (opere in acciaio/Steel Works)
Foto di/Photos by: Lamberto Rubino
Veduta della navata centrale, inquadramento urbano a poché, pianta, veduta esterna, dettaglio della volta lignea, sezione
longitudinale
View of the nave, location in the urban context in poché, plan, external view, detail of the wooden vault, longitudinal section
Il progetto di restauro della basilica paleocristiana di San Pietro a Ortigia trae la sua forza dal recupero
della stratigrafia delle superfici, evidenziando le tracce degli affreschi e delle pavimentazioni bizantine da un lato
e l'aspetto di rovina del monumento dall'altro. Pochi essenziali elementi architettonici conferiscono una nuova unità
spaziale all'edificio. L'accesso è segnato da un solido portale in acciaio corten scorrevole, il pavimento è reso continuo
da un battuto di cocciopesto trattato a cera, mentre un controsoffitto in lamelle di legno si imposta, senza mai toccare
la fabbrica, all’altezza degli appoggi della volta a botte di età paleocristiana, ricostruendone virtualmente la spazialità
e dando forma a una nuova poetica successione di luci e ombre.
The project of restoration of the early Christian basilica of San Pietro at Ortigia derives its force from the recovery
of the stratigraphy of the surfaces, bringing out the traces of the frescoes and the Byzantine paving on the one
hand and the ruined appearance of the monument on the other. A few essential architectural elements confer
a new spatial unity on the building. The access is marked by a solid sliding portal of Cor-Ten steel, the floor has
been made continuous with a pavement of opus signinum treated with wax, while a false ceiling of wooden
battens has been installed, without ever touching the structure, at the height of the bearings of the tunnel vault
of the early Christian period, reconstructing its spatiality virtually and giving rise to a new and poetic pattern
of light and shade.
40 41
Michele De Lucchi
Con/With: Angelo Micheli (Project Manager),
Giovanni Battista Mercurio, Laura Parolin, Lorenzo Fattorel
Coll.: Francesco Faccin, Agnieszka Drews (Maquettes)
Alessandro Pedron - Studio PLT (Local Architect)
Foto di/Photos by: Alessandra Chemollo
AMDL
Fondazione Cini. Biblioteca di Storia
dell'Arte e restauro della Manica Lunga
42 Venezia, Isola di S. Giorgio, 2009 43
9.8
9.8
227.3
Sezione del salone centrale, scorcio dei portali in legno che sostengono la balconata,
schizzo progettuale e scorci delle celle, pianta e sezione di una cella
Section of the central hall, view of the wooden doorways that support the balcony, design
97.0
97.0
sketch and views of the cells, plan and section of a cell
Le porte di accesso alle celle, già segnate da cornici in pietra, sono ulteriormente
evidenziate da portali in legno che hanno sia la funzione di sostenere
la balconata sia di segnare, con la loro cadenza ritmica, la visione prospettica
del lungo salone che termina con la trifora affacciata sul bacino di San Marco.
Le piccole celle laterali, destinate a varie funzioni e caratterizzate da una certa
flessibilità di utilizzo, sono concepite tutte uguali per ricostruire l'originale
ambiente monastico. Le pareti interne sono interamente rivestite di scaffalature
tranne che per le porte che connettono tra loro le stanze e che sono posizionate
al centro delle pareti divisorie, tutte in asse le une con le altre in maniera da 33 33
7.0
20.0
20
The doors leading to the cells, already marked by stone moldings, have been
further emphasized by wooden portals that have the dual function of supporting
the balcony and underlining, with their rhythmic cadence, the vista of the long hall
that ends in a three-light window facing onto St. Mark’s Basin. The small cells
28W
28W
at the sides, intended to perform various functions and characterized by a certain
flexibility of use, have all been treated in the same way to reconstruct the original
monastic setting. The internal walls are completely lined with shelves except
28W
28W
for the doors, used to connect the rooms, which are positioned at the center
of the dividing walls, all in line with one another in such a way as to permit a vista 28W
44 45
Natalini Architetti Scorci attraverso Loggia dei Lanzi, veduta virtuale della torre, nuova
Uffizi, Scala di Ponente planimetria distributiva delle funzioni con la scala di ponente evidenziata
Firenze, 2003-2011 in giallo
Views through the Loggia dei Lanzi, virtual view of the tower, new plan of
Adolfo Natalini the distribution of functions with the west staircase highlighted in yellow
Con/With: SINTER, Alessandro Chimenti, Il progetto per la redistribuzione delle funzioni nel complesso
Alessandro Moroni sistema (funzionale e spaziale) degli Uffizi, sviluppato
Con/With: Enzo Giusti (Impianti/System); in collaborazione con il MIBAC, il DARC, e la Soprintendenza
Piero Castiglioni, Massimo Iarussi BAPSAE di Firenze Pistoia e Prato, dà corpo anche a un intervento
(Illuminotecnica/Light design) museografico, indicando le soluzioni per il raddoppio
Coll.: M.Vivoli, G. Mori, L. Biffoli,T. Barni, della capacità espositiva del museo con l'estensione della galleria
G. Dellarosa, L. Privitera, G. Santini al piano nobile e il riordino delle funzioni ad essa connesse:
Foto di/Photos by: Paolo Rosselli laboratori, depositi e servizi. Il nuovo percorso museale,
che si articola attraverso gli antichi "corridoi" ricuciti,
consente di attraversare l'edificio da parte a parte conferendo
finalmente una continuità espositiva e spaziale delle gallerie
grazie all'inserimento di nuovi collegamenti verticali.
The project for the redistribution of functions in the complex
(functional and spatial) system of the Uffizi, developed
in collaboration with the MIBAC, the DARC and the Soprintendenza
BAPSAE of Florence, Pistoia and Prato, has also given substance
46 to a museological intervention, indicating solutions for doubling 47
the museum’s display capacity with the extension of the gallery
to the second floor and the reorganization of the functions
connected with it: workshops, storerooms and services. The new
route through the museum, which passes along the old, reconnected
“corridors,” makes it possible to cross the building from end to end,
at last bestowing an expository and spatial continuity on the
galleries thanks to the insertion of new vertical connections.
Piante dei vari livelli, veduta della scala attraverso la corte, scorcio e schizzo dell'avvio
e scorcio di un mezzanino
Plans of the various levels, view of the staircase through the courtyard, partial view and sketch
of its beginning and view of a mezzanine
La nuova Scala di ponente ha trovato posto in una piccola corte in prossimità della Loggia
dei Lanzi. Pensata come un corpo autonomo dal carattere radicale e "tradizionale"
al tempo stesso, la scala si configura come una torre di pietra longilinea che si insinua tra
le strutture storiche evocando scorci e spazialità tipiche dei centri storici medievali italiani,
ma anche nuovi punti di vista prospettici sull'edificio stesso e sul panorama fiorentino.
The new west staircase has been located in a small courtyard near the Loggia dei Lanzi.
Conceived as an autonomous block of an at once radical and “traditional” character, it takes
the form of a slender stone tower that is squeezed between the historic structures, evoking
+22,12m. Piano secondo/Third floor Copertura/Roof
views and a spatiality typical of medieval Italian historic centers, as well as offering new
perspectives of the building itself and the panorama of Florence.
48 49
Scorci e schizzo del lucernario, veduta della terrazza, schizzi di studio e sezioni
Views and sketch of the skylight, view of the terrace, study sketches and sections
L'involucro in pietra racchiude una spirale spezzata di rampe rivestite in bronzo
che affiorano dalle grandi feritoie fuoriscala della torre. Le scale sono rivestite
interamente in bronzo, fatta eccezione per il sistema di illuminazione integrato
che sottolinea in modo drammatico la linea spezzata ascendente. Una copertura
parzialmente vetrata e un sistema di finestre danno alla scala protezione e luce,
fino a condurre alla terrazza panoramica con bar e ristorante, riaperta al pubblico
50 51
grazie al nuovo intervento.
The stone shell encloses a broken spiral of flights faced in bronze that emerge from the
disproportionately large embrasure of the tower. The stairs are faced entirely in bronze,
with the exception of the integrated lighting system that underlines the broken
ascending line in dramatic fashion. A partially glazed roof and a system of windows
provide shelter and light for the staircase, which leads to the panoramic terrace with
bar and restaurant, reopened to the public thanks to the new intervention.
DIPRADI
Città Universitaria della Conciliazione
Grugliasco (Torino), 2002-04
0 5m 25m
58 59
Questo paesaggio italiano si distingue da molti altri per esservi intimamente
Nel paesaggio compresa la mano dell’uomo e per il fatto che gli edifici vi fanno parte assieme
agli elementi della natura. Perciò questa recente architettura paesaggistica che
In the Landscape pubblichiamo in “Lotus’’ rifugge da una mimesis verdolatrica, conferma l’idea
di mantenere la distinzione tra naturale e artificiale nella fiducia, confermata
dall’esperienza, che natura e artificio si combineranno in un’idea “latina’’
di paesaggio. Questa architettura non cerca i modi della sparizione adottando
tecniche di camouflage, ma cerca un dialogo sofisticato con gli elementi della
natura e in certi casi “serve’’ il paesaggio creando viste, scorci, o combinandosi
sintatticamente in rapporti inediti di figura-sfondo, interno-esterno, ecc. E poi,
nel confermare i termini della classica opposizione natura/artificio, non prospetta
la possibilità di un cambio transgenico come in quell’architettura neo organica,
mobile, eventuale, sensitiva, in una parola biotech, con le sue pretese di farsi
“natura’’. / This Italian landscape differs from many others in having been
intimately shaped by the human hand and in the fact that buildings are part
of it along with the elements of nature. So this recent landscape architecture
that we are publishing in Lotus shuns green-worshiping mimesis, reinforcing
the idea of maintaining the distinction between natural and artificial
in the faith, borne out by experience, that nature and artifice will be
combined in a “Latin” idea of landscape. This architecture does not try
to disappear by adopting techniques of camouflage, but seeks to hold
a sophisticated dialogue with the elements of nature and in certain cases
“serves” the landscape by creating vistas and views, or by syntactically
arranging itself in novel relationships of figure-ground, interior-exterior, etc.
And then, in confirming the terms of the classical opposition of nature and
36
artifice, it does not hold out the possibility of a transgenic change like in that 37
Veduta generale della corte più interna con il palcoscenico all'aperto e la panca per la pista da ballo integrata
alla facciata, scorcio da est, veduta del modello dell'intervento completo
General view of the innermost courtyard with the open-air stage and the bench for the dance floor integrated
into the façade, partial view from the east, view of the model of the complete intervention
Situato in un'area prevalentemente industriale dell'alta Brianza, NoiVoiLoro è un centro civico e sociale
per l’assistenza alle persone disabili. A causa della totale assenza di finanziamenti pubblici, il centro è stato
progettato in modo da ospitare una serie di attività collaterali e utili alla comunità locale in grado
di finanziare i servizi di assistenza: dal bar ristorante con cucine professionali, al teatro, laboratori di danza,
uffici di grafica, attività lavorative, residenze temporanee e un centro di rieducazione e grandi feste
popolari all’aperto popolate in estate da migliaia di persone. L'edificio è poi pensato con una grande
flessibilità programmatica tanto che la sua costruzione può essere realizzata per lotti distinti. Partendo
da questi presupposti, l'intervento ha preso forma a partire dal disegno dello spazio aperto, grazie
alla modellazione del terreno di scavo mantenuto nell'area e alla realizzazione di due corti affiancate
per attività all'aperto, che, con una sorta di prevalenza ordinativa dello spazio comunitario rispetto
al privato, anticipano la posizione degli edifici in tutte le fasi della realizzazione.
Situated in a predominantly industrial area of northern Brianza, NoiVoiLoro is a civic and social center
providing assistance to the disabled. Owing to the total lack of public funding, the center has been
designed in such a way as to house a series of collateral activities for the local community that can be used
to fund the assistance services: from a bar-restaurant with professional kitchen equipment to the theater,
62 dance workshops, offices of graphic design, working activities, temporary accommodation and 63
a rehabilitation center and large open-air festivals attended by thousands of people in the summer.
The building has also been conceived with a great flexibility of program so that its construction can be
carried out in separate lots. Starting from these premises, the intervention has taken form on the basis
of the design of the open space, thanks to the modification of the excavated earth maintained in the area
and the creation of two courtyards side by side for activities in the open that, with a sort of regulating
predominance of community space over the private, anticipate the position of the buildings in all
the phases of realization.
1. foyer/foyer 9. galleria/arcade
2. hall principale/main hall 10. locali tecnici/technical
3. bagni/toilets 11. ristorante/restaurant
4. palco/scene 12. bar/cafeteria
5. palco all'aperto/outdoor scene 13. rampa/slope
6. camerini/dressing room 14. sala riunioni/meeting room
16 14 3 14 7. sala da ballo all'aperto/outdoor dance floor 15. cucine/kitchens
8. panca scavata/outdoor carved bench 16. secondo lotto/second lot
12
11
9
5 7
8
13
1
64 4 2 3 15 65
10
scandurrastudio Veduta generale dell'edificio affacciato sul parco, scorcio dalla piazza sopraelevata, planimetria, pianta del piano terra
Mac 9 - Zurich Insurance Company General view of the building facing onto the park, partial view from the raised square, area plan, ground-floor plan
Italian Headquarters L'intervento ha riguardato la costruzione della nuova sede italiana di una compagnia di assicurazioni, nell'ambito
Milano, 2006-09 della riqualificazione dell'area ex Carlo Erba a nord di Milano. Quest'ampia zona, in precedenza occupata
dall'industria farmaceutica, è stata in anni recenti oggetto di una riconversione prevalentemente a terziario,
Alessandro Scandurra caratterizzata da un gruppo di progetti indipendenti molto eterogenei per tipologia e linguaggio. L’edificio, grazie
Con/With: Marco Barin, Martino De Leonardis, Davide Sala alla propria monumentalità, si staglia sull'uniforme paesaggio milanese, affacciandosi a est sulla strada e a ovest
Foto di/Photos by: Filippo Romano sul nuovo parco.
The intervention has concerned the construction of the new Italian headquarters of an insurance company, as part
of the redevelopment of the former Carlo Erba area to the north of Milan. This large zone, previously occupied by the
pharmaceutical industry, has in recent years undergone conversion predominantly to service use and is characterized
by a group of independent projects that are very diverse in their typology and language. Thanks to its monumentality,
the building stands out from the uniform Milanese landscape, facing onto the street to the east and onto the new park
to the west.
4 3
2
4
1
66 67
5
0 5m 20m
13 13 9
7 12
6 10
8 9 11
1. galleria/gallery
2. giardino interno/inner gardern
3. ingresso/entrance
4. uffici/offices
5. ingresso parcheggi/parking entrance
6. corte interna/inner court
7. hall
8. fitness area
9. terrazza/terrace
10. foyer
11. auditorium
12. academy
13. bar/canteen
68 69
14. uffici open space/open space offices
15. locali di servizio/facilities room
16. ascensori e servizi/elevators and toilets
14 16 14 16
14 15 15 12
14 16 14 16
Scorci della corte interna e della piazza sopraelevata, pianta di un piano di uffici, sezioni trasversale e longitudinale
Views of the inner courtyard and the raised square, plan of a floor of offices, cross and longitudinal sections
La terrazza sopraelevata è punto di snodo dei percorsi di distribuzione agli uffici principali e secondari
e attorno si concentrano le funzioni comunitarie aziendali. Il progetto ha una complessa articolazione,
che scompone e riassembla i volumi sospesi che contengono gli uffici, aumentando le superfici esposte
all'aria e alla luce e ottenendo una moltiplicazione dei punti di vista in pianta e in sezione. Le dimensioni
del grande corpo di fabbrica sono così dissimulate, anche grazie al particolare trattamento delle facciate
con schermi inclinati.
The elevated terrace is the point of junction of the routes of circulation to the main and secondary offices
around which the company’s community functions are concentrated. The project has a complex articulation
that breaks up and reassembles the suspended volumes containing the offices, increasing the surfaces
exposed to the air and the light and obtaining a multiplication of points of view in plan and in section.
In this way the dimensions of the large block are dissimulated, thanks in part to the special treatment
of the façades with inclined screens.
70 71
Pierluigi Nicolin, Sonia Calzoni,Giuseppe Marinoni
Parti interne del Nuovo Centro Congressi
al Padiglione 6 della Fiera di Milano
Milano, 2011
Sezione AA / Section AA
Scorci del Foyer interno a quota +15.00, sezioni e veduta della reception, a quota +7.00
Views of the internal foyer at the +15.00 level, sections and view of the reception
at the +7.00 level
L'intervento di trasformazione si situa nel contesto del polo fieristico del Portello
di Fieramilanocity e interessa le strutture del Padiglione 6, poste alla testata sud
del complesso, che vanno ad ampliare e integrare con nuove sale e funzioni l'esistente
padiglione 17. La scelta progettuale per la definizione degli spazi interni è indirizzata
a creare, con l'utilizzo di elementi strutturali leggeri e modulari, luoghi distinti
facilmente riconoscibili. L'utilizzo del colore come elemento caratterizzante le varie
aree/funzioni permette di dare un ordine allo spazio e uno strumento di orientamento
ai visitatori nell'ampia estensione del complesso del MIC. Il foyer di registrazione
di 2000 mq costituisce l'accesso principale al Centro convegni, da cui si può salire
agli ambienti del piano superiore. A quota +15.00 si trova il foyer interno, un ampio
spazio a forma di "U" (o di anello annettendo una delle sale) sul quale si affacciano
sia il blocco delle aule flessibili sia la grande sala plenaria e intorno al quale si sviluppa
la manica di un mezzanino con la sistemazione di piccole sale e delle postazioni
di servizio.
The intervention of transformation is situated in the context of the exhibition center
of Fieramilanocity in the Portello district and concerns the structures of Pavilion 6,
located at the southern end of the complex, which will serve to extend the existing
Pavilion 17 and add new rooms and functions. The choice of design for the definition
of the internal spaces is aimed at creating distinct and easily recognizable places
through the use of light and modular structural elements. The use of color as an
element characterizing the various areas/functions makes it possible to give an order
to the space and provide a means of orientation for visitors in the large extension
of the MIC complex. The 2,000 sqm registration foyer constitutes the main access
to the Convention Center, from which one can climb to the rooms on the upper floor.
At the +15.00 level is located the internal foyer, a large U-shaped space (which can be
turned into a ring by appending one of the rooms) onto which face both the block
of flexible lecture halls and the large plenary chamber and around which runs the wing
of a mezzanine containing small rooms and service points.
72 73
Sezione BB / Section BB
74 75
E A C
Pianta della quota +24.50 con evidenziato l'auditorium, vedute dell'auditorium
e scorcio dell'ingresso, sezione
Plan of the +24.50 level with the auditorium highlighted, views of the auditorium
and partial view of the entrance, section
Sia la sala plenaria, sia tutti gli ambienti di connessione e di sosta
(sale convegni ed espositive) sono caratterizzati da un'estrema flessibilità
dimensionale, funzionale e di capienza grazie a una disinvolta suddivisione
modulare e organizzazione degli spazi, in risposta alle variabili esigenze
delle attività ospitate dal Centro congressi. L'informalità nell'utilizzo
di materiali, luci e del colore caratterizza anche gli ambienti del piano
dell'auditorium, situato nella zona soprastante l'esistente rampa
camionabile. Sezione DD / Section DD
Both the plenary chamber and all the spaces used for connection and
staging activities (conference and exhibition rooms) are characterized
by an extreme flexibility of dimension, function and capacity thanks
to a fluent modular subdivision and organization of the spaces, in response
to the variable requirements of the activities that will take place at the
Convention Center. Informality in the utilization of materials, lighting
and color also characterizes the rooms on the floor of the auditorium,
situated in the zone above the existing ramp for use by trucks.
76 77
Vedute dell'area del Connettivo, sezione
Views of the Connective area, section
Un ampio ambiente a doppia altezza caratterizza lo snodo del Connettivo, una zona di cerniera
che collega tra loro ad altezze diverse il padiglione 6 all'Auditorium e al padiglione 17. Anche
in questo caso l'utilizzo di materiali di cantiere per le finiture e la modellazione dell'ambiente
attraverso la variazione delle altezze connotano fortemente l'ambiente e segnano il luogo
del passaggio focalizzando l'attenzione delle persone in transito.
A large double-height space characterizes the junction of the Connective, a hinge zone linking Pavilion 6
to the auditorium and to Pavilion 17 at different heights. In this case too the use of yard materials for
the finishes and the modeling of the room through variation of the heights strongly connote the space
and mark the place of passage, focusing the attention of people in transit.
78 79
Sezione EE / Section EE
Cino Zucchi Architetti/Park Associati
Salewa Headquarters
Bolzano, 2007-11
Cino Zucchi
Cino Zucchi
Andrea Martiradonna
Sezione trasversale/Cross section
Veduta da nord, pianta del piano terra, prospetti e sezioni, veduta dell'atrio e di un interno
View from the north, ground-floor plan, elevations and sections, view of the entrance hall and of an interior
Il complesso ospita gli showroom, un negozio, una palestra di roccia che si può aprire per
manifestazioni pubbliche, un asilo, un fitness per i dipendenti, una sala polifunzionale e uffici.
Grazie alla copertura piegata, la disposizione delle funzioni nei diversi volumi genera una serie di spazi
di relazione e una sequenza di paesaggi esterni e interni che aiutano il pubblico a orientarsi in rapporto
ai diversi gradi di privacy degli ambienti. La copertura è composta da pannelli in alluminio forato
ed elettrocolorato, in tre tonalità di grigio-azzurro studiate per fondersi con il panorama delle
montagne circostanti; essa riveste il grande volume dei magazzini, realizzato in struttura prefabbricata
con lucernari a microshed, i tre volumi più alti degli uffici sul lato sud, fungendo anche da schermo
frangisole, e, con un grande sbalzo sul lato sud, l'area di carico. Sul lato nord grandi pareti vetrate
senza bisogno di elementi oscuranti donano agli ambienti di lavoro luce e viste sul paesaggio.
The complex houses the showroom, a store, a climbing gym that can be opened for public events,
a crèche, a fitness center for employees, a multifunctional hall and offices. Thanks to the bent roof,
the arrangement of the functions in the different volumes generates a series of relation spaces
82 and a sequence of external and internal landscapes that help the public to gain its bearings in relation 83
to the different degrees of privacy of the rooms. The roof is composed of panels of perforated and
electro-colored aluminum, in three shades of gray-blue designed to blend into the panorama of the
Andrea Martiradonna
surrounding mountains, and covers the large volume of the warehouses, realized in prefabricated
structure with micro-shed skylights, the three taller volumes of the offices on the southern side, also
acting as a sun screen, and, with a large overhang on the southern side, the loading area. On the
northern side large glass walls with no need for screening elements bring light into the workspaces
and offer views of the landscape. Sezione longitudinale/Longitudinal section
Massimiliano e Doriana Fuksas
Chiesa San Paolo
Foligno (Perugia), 2001-09
84 85
Sezione BB / Section BB
86 87
Sezione AA / Section AA
0 5 10m
C+S Associati
Urban Lake Housing
Pordenone, 2008-10
Planimetria del progetto, scorci della piazza e del parco sul lago, sezione
Plan of the project, views of the square and the park on the lake, section
Il progetto si estende nel cuore dell'area urbana di Pordenone collegando
due aree, situate a quote diverse, con un percorso che dalla piazza della
chiesa di San Giorgio porta al retrostante parco affacciato sul lago.
A cavallo di quest'area, tra paesaggio urbano e naturale si trovano i nuovi
edifici per le residenze e i servizi alla parrocchia di San Giorgio. I volumi
degli edifici, caratterizzati da lievi variazioni cromatiche, crescono
in altezza man mano che dalla piazza di accesso si addentrano nel parco,
e i prospetti sono caratterizzati dai serramenti in legno delle ampie vetrate
affacciate sul paesaggio del verde e del lago. Il percorso si snoda dalla
piazza pubblica al piano terra degli edifici, ideato come "sottoportego"
e come collegamento con il parco retrostante, e con le sponde del lago,
quest'ultimo attraversato da due ponti uno dei quali sospeso su pilastri
metallici inclinati.
The project lies in the heart of the urban area of Pordenone, connecting
two areas, situated at different levels, with a route that leads from the
square of the church of San Giorgio to the park at the rear facing onto
the lake. Spanning this area, between urban and natural landscape, are the
new buildings for the residences and services of the parish of San Giorgio.
The volumes of the buildings, characterized by slight variations in color,
increase in height the further they are located from the access square
and the more they penetrate into the park, and the fronts are characterized
by the wooden frames of the large windows facing onto the vegetation
and the lake. The route winds from the public square to the ground floor
of the buildings, conceived as a Venetian sotoportego and a connection with
the park behind and the shore of the lake, which is spanned by two bridges,
one of them standing on inclined metal pillars.
88 89
90 91
Scorci della corte interna, della copertura, della facciata esterna e degli interni, piante
Views of the inner courtyard, the roof, the external façade and the interiors, plans
La trasparenza della facciata prosegue all'interno dell’edificio, costruito
attorno una corte interna e alla palestra ribassata. Aule e corridoi sono
separati da arredi fissi e pareti in legno attrezzate che si fermano a quota
130 cm, un'altezza che permette ai bambini seduti nelle aule di non essere
distratti mentre lo sguardo e la luce naturale penetrano l’intero edificio
fino alla palestra ribassata, attraverso le vetrate superiori. I colori sono
utilizzati per definire il codice di utilizzo dell'edificio, il verde ad esempio
è il colore degli spazi di relazione mentre il grigio scuro è il colore delle
aule speciali. L'intero progetto, svolto con il contributo della popolazione
locale, è stato sviluppato con la finalità di ridurre al minimo i costi
di realizzazione, di gestione e, grazie all'orientamento, ai sistemi
di schermatura solare, all’isolamento termico e all'uso di nuove tecnologie,
ridurre al minimo i costi energetici.
The transparence of the façade continues inside the building, constructed
around an inner courtyard and a sunken gymnasium. Classrooms and
corridors are separated by fixed furniture and fitted wooden walls that
rise to a height of 130 cm, a level that allows the children sitting in the
classrooms not to be distracted while the gaze and natural light are able
92 to penetrate the whole building as far as the sunken gym through the panes 93
of glass above. Colors are used as a code to define the use of different parts
of the building: for example, green is the color of the relation spaces while
dark gray is the color of the special classrooms. The entire project, carried out
with the contribution of the local population, has been developed with the
aim of keeping construction and running costs to a minimum, as well, thanks
to the building’s orientation, systems of solar screening and thermal
insulation and the use of new technologies, as its energy costs.
act romegialli
Padiglione Canottieri Moto Guzzi
Mandello Lario (Lecco), 2010
sezione trasversale 1:
94
In the Almost Nothing themselves as pure “nostalgia for something else” and turning into pathos,
a pathos of incompleteness, or pathos of the otherwise.
Maria Vittoria Garrone
Casa a Santa Margherita Ligure
Santa Margherita Ligure (Genova), 2011-12
Roberto Collovà
Con/With: Giuseppe Fascella,
Leonardo Foto, Antonio Molica Bisci,
Raffaella De Simone, Marco Enia,
Maria Di Gregorio, Simona Perrotta,
Silvia Urbano
Coll.: Francesco Nicita
Foto di/Photos by: Roberto Collovà
Planimetria generale con il disegno delle pavimentazioni, della vegetazione e degli arredi, dettagli
General plan of the area showing the design of the paving, the vegetation and the furniture, details
Il progetto, vincitore nel 1994 del concorso di idee per la riconnotazione dello spazio
urbano del centro storico di Gela, affida al disegno delle pavimentazioni, oltre che della
vegetazione e dell'illuminazione, il ruolo di elemento centrale per l'individuazione di nuove
situazioni urbane. Grazie a questa idea, l'intervento si declina attraverso un minuto
ridisegno dello spazio pubblico in grado di descrivere il contesto, definire nuove relazioni tra
102 gli elementi urbani e differenziare gli spazi connotando ogni luogo con una nuova preziosità. 103
Winner, in 1994, of the competition of ideas for the redevelopment of the urban space
of the historic center of Gela, the project has settled on the design of the paving, as well as
the vegetation and lighting, as the central element for the individuation of new urban
situations. Thanks to this idea, the intervention has taken the form of a detailed redesign
of the public space capable of describing the context, defining new relations between the
urban elements and differentiating the spaces by giving each place a new character.
108
Veduta attraverso stradella San Giacomo verso corso Palladio, pianta del piano
terra, scorcio attraverso la vetrina all'ultimo piano. Dettaglio della facciata, prospetti,
sezioni di facciata, scorcio di stradella San Giacomo verso il retro
View across Stradella San Giacomo toward Corso Palladio, ground-floor plan,
view through the store window on the top floor. Detail of the façade, elevations,
sections of the façade, view of Stradella San Giacomo looking toward the back
of the showroom
Le superfici esterne di un edificio commerciale nel centro di Vicenza,
intonacate uniformemente in grigio ombra e coperte da una sorta di wall
drawing in cavetti di acciaio, sono trasformate in un segno grafico astratto
che fa da contrappunto alla monumentalità della città storica. La maglia
metallica fa da supporto a una vegetazione rampicante che modificherà
nel tempo e durante le diverse stagioni il carattere della facciata, mentre
le aperture a tutta altezza, trasparenti o specchianti a seconda
dell'incidenza luminosa, mettono in mostra il continuo e complesso
rapporto tra interno ed esterno.
The external surfaces of a commercial building in the center of Vicenza,
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uniformly plastered in umbra gray and covered by a sort of wall drawing
in steel wire, have been turned into an abstract graphic sign that acts
as a counterpoint to the monumentality of the historic city. The metal mesh
provides support for climbing plants that will modify the character of the
façade over time and in different seasons, while the full-height openings,
transparent or reflective depending on the direction of the sun’s rays, reveal
the continuous and complex relationship between interior and exterior.
Progetto e costruzione/Project
and Construction: studio Albori
(Emanuele Almagioni, Giacomo Borella,
Francesca Riva)
Coll.: Matteo Benvenuti, Pietro Zaglio,
Panos Veizis, Erica Borsa,
Virginia Chiappa Nunez e altri amici
Foto di/Photos by: Stefano Frattini
Scorcio del bancone verso la bussola d'ingresso, schizzi sugli arredi autocostruiti;
dettaglio del soffitto antirumore, schizzo e scorcio dei motivi decorativi su una
parete, veduta generale della sala da pranzo
View of the counter facing the entryway, sketches of the self-built furniture;
detail of the soundproof ceiling, sketch and view of the wall decorations, overall
view of the dining room
Il progetto per l'interno di una piccola trattoria casalinga nel centro
di Milano è l'occasione per sperimentare tecniche di autocostruzione fuori
dalle rotte del mercato tradizionale mettendo in moto una rete di amici
per recuperare i materiali così da evitare il ricorso a imprese di costruzione.
Il controsoffitto per l'assorbimento acustico, per esempio, è composto
da circa 650 tubi di cartone da plotter recuperati da vari studi di architettura,
mentre le casse utilizzate per la realizzazione degli arredi sono quelle degli
imballaggi delle opere minimaliste americane della collezione Panza
di Varese.
The project for the interior of a small and unpretentious trattoria
in the center of Milan provided the opportunity to try out self-building
techniques off the beaten track of the traditional market, calling
112 113
on a network of friends to salvage materials in order to avoid having
to rely on building contractors. The false ceiling for sound absorption,
for example, is made out of around 650 cardboard tubes of paper rolls for
plotters collected from various architectural offices, while the crates used
to build the fittings are the ones in which the American minimalist works
of art of the Panza collection in Varese were packed.
14 x 14 mm
14 x 14
14 x 14 mm
14 x 14 mm
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Lavorare a un numero di una rivista tematica di passate e presenti ideologie senza fare cenno ai mente, lampeggiante in attesa di nuove coordi-
architettura sovente risulta più o meno comples- progetti ben riusciti, ai nuovi gruppi emergenti o nate, in un momento in cui torniamo miracolo-
so a seconda dello specifico argomento affron- ai notevoli successi dell’architettura italiana con- samente tutti alla pari. È in questo momento
tato. Un numero interamente dedicato all’Italia temporanea a livello internazionale. Non si può che inizia il nostro viaggio in Italia, in cerca di
era nell’aria da tempo così come nei programmi negare che, salvo pochissime eccezioni, anche i nubi di innovazione (innovation blur) nascoste in
delle riunioni, ma la difficoltà nel trovare una protagonisti del nostro forum abbiano mostrato luoghi inaspettati dove trova sfogo quell’energia
giusta chiave di lettura che non lo rendesse una una certa perplessità rispetto alle risorse proget- inventiva latente, non registrabile attraverso mi-
semplice antologia di progetti più o meno riusci- tuali dell’Italia contemporanea, né che da diversi suratori universali. Così, con il passare delle set-
ti ha fatto posticipare il compito. anni l’Italia si trovi a essere piuttosto marginale timane, forse per merito di un nuovo sguardo
Come accade però nei casi più fortunati, con rispetto al mainstream del dibattito sulla materia, ravvicinato, un’appassionata ricerca di indizi e
progetti lasciati sedimentare a lungo, alla fine è soprattutto dal punto di vista del progetto. Ep- metonimie, una nuova attenzione rivolta più ad
emerso quello che poteva sembrare finalmente pure, la ricerca che abbiamo tentato attraverso ambienti interessanti che a singole emergenze,
il giusto sguardo. Non approfondiremo in que- l’accidentato territorio italiano per comporre il l’iniziale insicurezza è stata rapidamente guarita
sto contesto le lunghe riflessioni articolate tra il mosaico di questo numero di “Lotus”, ci ha por- dalla certezza dell’interesse dei progetti presen-
pensiero vivente di Esposito, il beauty contest di tato piuttosto a verificare uno stato di allinea- tabili. Il paziente e caparbio ricamo dei pavimen-
Keynes e i brevi cenni sull’universo di Gramsci: mento del nostro paese rispetto al dibattito con- ti di Gela durato più di quindici anni (Roberto
l’impianto teorico a un certo punto era pronto e temporaneo, a mettere in discussione l’idea di ri- Collovà), il lento lavoro di limatura delle opere di
chiaro quasi che l’intera redazione fosse stata tardo, e con essa quella di progresso, almeno in- Maria Giuseppina Grasso Cannizzo o le nuove
pervasa da quella attitudine realista e da quella tesa in senso lineare e univoco. Il fatto che l’Italia espressive figure di Emanuele Fidone e Vincenzo
intrinseca adattabilità così chiaramente riscon- non sia salita su un’onda che si è già nuovamen- Latina a Ortigia ci restituiscono un’immagine
trata nell’animo dell'architettura italiana. te rovesciata sposta la nostra posizione rispetto nuova, fresca e poetica di una delle aree più
Italiani, popolo flessibile e dal senso pratico, po- al baricentro del progresso, questo è vero, ma problematiche d’Italia. Un centro sociale nato
polo di traduttori e di anti ideologi; dunque, le siamo sicuri che questa dissociazione si debba in- per trovare il modo di finanziare un’associazione
basi teoriche erano chiare, meno chiaro, inizial- tendere come ritardo, come una posizione arre- in mezzo al paesaggio industriale brianzolo ci
mente, l'impianto progettuale che avrebbe do- trata su una irrevocabile linea del tempo? racconta di nuove possibili relazioni sociali e ter-
vuto sostenere la teoria. Gli italiani sono da sempre abituati a districarsi ritoriali (IfDesign). Interventi minimi, quasi invisi-
Da questa, possiamo dire, iniziale insicurezza è tra limitazioni e difficoltà e a inventare soluzioni bili, come le trame aeree sulla facciata di un ne-
forse nata la scelta di costruire un impianto criti- articolate per aggirare gli evidenti ostacoli che gozio (LGB architetti) o una scaletta metafisica
Critica
Recentemente, Michael Webb scriveva su “Ar- non basta più a coprire le debolezze progettuali me nel caso della Manica Lunga (De Lucchi), o
116 chitectural Review” che, dopo aver partecipato e la crisi nella produzione in serie indotta dalle in buona misura inventato, riscoperto, come ne- 117
a una tavola rotonda promossa dall’Istituto Sviz- nuove tecnologie digitali. Potrebbe essere, que- gli interventi montani degli Albori e di Scaramel-
zero di Roma sullo stato dell’architettura italia- sto della crisi, un momento paradossalmente lini ci raccontano come la stratificazione italiana
na, non riusciva a capacitarsi di come tanti critici buono per le capacità italiane di districarsi tra induca a una sorta di convincente empirismo
L'idea di che cosa si possa fare con l'architettura – risolvere i problemi, stimolare relazioni inedite, dare forma
agli insediamenti – si accompagna attualmente all'idea che si debba reinventare la professione dell'architetto.
Ciò è sempre più evidente da quando sappiamo di avere a disposizione una potenzialità progettuale superiore
alla domanda tradizionale di architettura. E questo sta incrementando l'investimento nelle potenzialità del progetto
stesso traendo esiti impensati anche da situazioni un tempo ritenute trascurabili.
The idea of what can be done with architecture––solving problems, stimulating completely new relations,
giving form to settlements––currently goes hand in hand with the idea that the profession of the architect
needs to be reinvented. This has become increasingly evident since we discovered that we have at our disposal
a potentiality for design superior to the traditional demand for architecture. And this is increasing the investment
in the potentialities of design itself, obtaining unthought-of results even from situations once regarded as marginal.
Fidone / Grasso Cannizzo / Monestiroli / Ferrari / gsmm 150 149 148 147 146 145 144
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Lotus international 150. Landscape Urbanism 149. Lotus in the Fields 148. New Urban Housing II
with difficulties. An unexpected discovery has overturned Finito di stampare nel mese di ottobre 2012
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147. New Urban Housing I 146. Interior Landscape 145. Activism in Architecture 144. Above Ruins
129 128 127 126 143. Favelas, Learning from 142. Minimum 141. New Settlements in China 140. Sustainability?
139. Landscape Infrastructures 138. Architectonica 137. I Saloni 136. Sensory 135. Green Metaphor
the usually negative views of contemporary Italian 134. Performing Museums 133. Viral Architecture 132. Housing Differentiation 131. 2007 Milano Boom
130. Coming Architecture 129. Photographers 128. Reclaiming Terrain 127. Diagrams 126. Camouflage
architecture.
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