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Emanuele Fidone / M.

Giuseppina Grasso Cannizzo / Monestiroli Architetti Associati

Raimondo Guidacci / ES arch / Studio Albori / AMDL / Adolfo Natalini / DIPRADI / Piuarch

Valentina Di Francesco / Pietro Valle / Giacomo Borella / Valerio Paolo Mosco / Franco Purini
Ifdesign / scandurrastudio / Pierluigi Nicolin, Sonia Calzoni, Giuseppe Marinoni
Cino Zucchi Architetti, Park Associati / Massimiliano e Doriana Fuksas / C+S Associati
Massimo Ferrari / gsmm architetti / Franco Purini e Laura Thermes / Mauro Galantino

Antonio Citterio Patricia Viel and Partners / Francesco Librizzi Studio / Nina Bassoli
act romegialli / Maria Vittoria Garrone / Roberto Collovà / LGB Architetti
Forum Peter Allison / Alejandro Aravena / Gae Aulenti / Juan Navarro Baldeweg / Shigeru Ban 151
Olivo Barbieri / Gabriele Basilico / Andrea Branzi / Joan Busquets / Santiago Calatrava
Mario Carpo / João Luís Carrilho da Graça / Germano Celant / Francesco Cellini / Pierluigi Cerri
Giovanni Chiaramonte / Gilles Clément / Peter Eisenman / Kenneth Frampton / Tony Fretton
Frank Gehry / Kathryn Gustafson / Brian Hatton / Herzog & de Meuron / Steven Holl
Richard Ingersoll / Arata Isozaki / Toyo Ito / Rem Koolhaas / Kengo Kuma / Josep Llinàs Carmona
Lacaton & Vassal / Michael Maltzan / Sandro Marpillero / Giancarlo Mazzanti
Catherine Mosbach / Adolfo Natalini / Pierluigi Nicolin / Jean Nouvel / Renzo Piano / Linda Pollak
Alessandra Ponte / Franco Purini / Francesco Repishti / Umberto Riva / Paolo Rosselli
Italo Rota / Kazuyo Sejima / Wang Shu / Álvaro Siza Vieira / Georges Teyssot / Tony Vidler
Peter Walker / Ai Weiwei / Mirko Zardini / Cino Zucchi

Luca Molinari / Gabriele Mastrigli / Pippo Ciorra


Italian Theory Lotus 151

12151

9 771124 906004

Italia € 27,00 CH Sfr. 75,00 D € 56,00


E € 49,00 GB Lst. 29,00 GR € 46 P € 45,40
Lotus international 151

Italian Theory

04_Pierluigi Nicolin 96_Nel quasi nulla / In the Almost Nothing


Un pensiero per l'architettura italiana 98_Maria Vittoria Garrone
A Thought for Italian Architecture Casa a Santa Margherita Ligure,
06_Nell'immagine razionale / In the Rational Image Santa Margherita Ligure (Genova), 2011-12
08_Emanuele Fidone 102_Roberto Collovà
Centro civico polivalente, Modica (Ragusa), 2002-08 Una via tre piazze, Gela (Caltanissetta), 2006-12
12_M. Giuseppina Grasso Cannizzo 108_Antonio Citterio Patricia Viel and Partners
Casa GNS, Scoglitti (Ragusa), 2002-04 Piazza Michele Alboreto, Rozzano (Milano), 2005-06
16_Monestiroli Architetti Associati, Massimo Ferrari 110_LGB Architetti
Complesso Parrocchiale San Carlo Borromeo, Roma, 2005-10 Showroom Benetton, Vicenza, 2009
20_gsmm architetti 112_Studio Albori
Struttura polifunzionale, Dueville (Vicenza), 2007-11 Trattoria Pastamadre, Milano, 2011
24_Franco Purini, Laura Thermes 114_Francesco Librizzi Studio
Complesso Parrocchiale San Giovanni Battista, Lecce, 1999-2006 Casa C., Milano, 2009-10
28_Mauro Galantino 116_Critica / Criticism
Centro civico e religioso Gesù Redentore, Modena, 2001-08
117_Nina Bassoli, Valentina Di Francesco
32_Nel palinsesto / In the Palimpsest Il paradosso dell'Italian theory
34_Raimondo Guidacci The Paradox of Italian Theory
Due Case, Orsara (Foggia), 1999-2004 119_Pietro Valle
36_ES arch – enricoscaramelliniarchitetto Operare diviso
Microrifugio alpino, Madesimo (Sondrio), 2010 Operating in Division
38_Studio Albori 121_Giacomo Borella
Casa solare, Vens (Aosta), 2010-11 Per una nuova architettura minore
For a New Minor Architecture
40_Emanuele Fidone
Basilica paleocristiana di San Pietro, Siracusa, 2002-08 123_Valerio Paolo Mosco
Alla ricerca degli autori
42_AMDL In Search of Authors
Biblioteca di storia dell'arte, Fondazione Cini,
Isola di San Giorgio, Venezia, 2009 125_Franco Purini
Il margine come inizio
46_Adolfo Natalini The Margin as Beginning
Uffizi, Scala di Ponente, Firenze,
127_Luca Molinari
52_DIPRADI In attesa di un salutare senso di vertigine
Città Universitaria della Conciliazione, Grugliasco, Torino, 2002-04 Waiting for a Salutary Sense of Vertigo
56_Piuarch 129_Gabriele Mastrigli
Quattro Corti, San Pietroburgo, 2006-10 La differenza italiana
60_Nel paesaggio / In the Landscape The Italian Difference
62_Ifdesign 131_Pippo Ciorra
Centro Civico NoiVoiLoro, Erba (Como), 2007-11 Prescrizioni
Prescriptions
66_scandurrastudio
Mac 9 - Zurich Insurance Company Italian Headquarters, Milano, 2006-09
72_Pierluigi Nicolin, Sonia Calzoni,Giuseppe Marinoni
Parti interne del Nuovo Centro Congressi al Padiglione 6 della Fiera
di Milano, Milano, 2011
80_Cino Zucchi Architetti/Park Associati
Salewa Headquarters, Bolzano, 2007-11
84_Massimiliano e Doriana Fuksas
Chiesa San Paolo, Foligno (Perugia), 2001-09
88_C+S Associati
Urban Lake Housing, Pordenone, 2008-10
90_C+S Associati
Scuola Elementare, Ponzano Veneto (Treviso), 2009
94_act romegialli
Padiglione Canottieri Moto Guzzi, Mandello Lario (Lecco), 2010
Pierluigi Nicolin
Un pensiero per l’architettura italiana
A Thought for Italian Architecture

Chi enumera gli avvenimenti senza distinguere i piccoli e i grandi, re effettivamente se, nella progressiva scoperta del quadro di un’im- Those who list events without distinguishing between the small to assess whether, in the progressive uncovering of the frame of an
tiene conto della verità che nulla di quanto si è verificato va dato magine, la percezione maturata passo dopo passo manifesti un rife- and the great are aware of the truth that nothing of what has hap- image, the perception developed step by step actually discloses a
perduto per la storia, e questo vale soprattutto a favore delle cose rimento tangibile. Vedere davvero, toccare davvero sarebbe pened should be lost to history, and this is particularly the case with tangible reference. Really seeing, really touching would be an ex-
piccole. Guardare da vicino non è vedere in piccolo, può essere ne- un’esperienza di riconoscimento, e pertanto di riconoscenza per little things. Looking closely does not mean seeing on a smaller scale. perience of recognition, and thus of gratitude for a situation ca-
cessario per non farsi sfuggire le cose, soprattutto in Italia dove c’è una situazione capace di restituire alla più piccola presenza reale, a It can be necessary in order not to miss things, especially in Italy pable of giving to the small real presence, to every little fact, the
una determinata scala del paesaggio. I modi di fare, le strutture ogni piccolo fatto, il suo autentico valore di apparizione. where there is a particular scale of landscape. The ways things are authentic value of its appearance. For the Italians, since the times
economiche e produttive, l’organizzazione civile e insediativa con la Per gli italiani, sin dai tempi di Edoardo Persico, questo vedere è lega- done, the economic and production structures and the organization of Edoardo Persico, this seeing is linked to the faith aroused by an
forma comunale ancora al centro concorrono a determinare la scala to alla fede suscitata da un intenso bisogno, ed è un modo di fornire of civil society and settlement with the municipal form still at the intense need, and it is a way of providing circumstantial evidence
di questo paesaggio. Ciò induce a pensare che i fallimenti dei gran- prove indiziarie a uno sguardo passionalmente interessato alla causa center help to determine the scale of this landscape. This suggests for a gaze passionately interested in the cause of architecture. Our
di interventi architettonici e urbanistici non siano casuali. Ugual- dell’architettura. Anche il nostro accertamento cerca l’apertura di that the failure of major architectural and city-planning interven- investigation also seeks to open up a space for a kind of realism
mente la difficoltà di dare configurazione a grandi imprese produt- uno spazio per un genere di realismo che vede le cose con occhi cari- tions is no coincidence. All the same the difficulty of setting up that sees things with eyes filled with wonder, intent on tracking
tive non sembra un ostacolo irrimediabile allo sviluppo del nostro chi di stupore, attenti a rintracciare la pur debole energia messianica large manufacturing enterprises does not seem to be an insur- down even the weakest messianic energy with which each genera-
paese e neppure un impedimento a pensare in grande o a sviluppa- di cui ogni generazione è dotata. Questa luce messianica non per- mountable obstacle to the growth of our country, nor an impedi- tion is endowed. This messianic light does not permit the settling-
re qualche importante idea architettonica. mette l’assestamento in se stessa della storia che ci è dato di vivere, ment to thinking in a big way or developing some important archi- down into itself of the history that it is our fate to live through, but
Probabilmente è difficile immaginare di salvare il mondo con dei mi- ma introduce in essa una sofferenza interna, un’impazienza che fa tectural ideas. introduces into it an inner distress, an impatience that leads us to
crobi, sperare nei microrganismi che divorano le sostanze inquinanti aspettare un’altra storia. Infine queste visioni particolari, reperite at- It is probably hard to imagine saving the world with microbes, put- expect another history. Finally these particular visions, traced through
come profetizza il biologo Craig Venter, il quale vorrebbe risolvere i traverso un’indagine attenta anche alle minime variazioni, non si limi- ting our hope in microorganisms that devour polluting substances an investigation attentive even to the tiniest variations, are not limit-
problemi del pianeta manipolando minuscole forme di vita, e tutta- tano all’esposizione di tutte le permutazioni possibili di un dato ma- as is prophesied by the biologist Craig Venter, who wants to solve ed to the exposition of all the possible permutations of a given lin-
via vale la pena di valutare l’apporto della cultura italiana a un ap- teriale linguistico proveniente dal sistema globale della comunicazio- the planet’s problems by manipulating minuscule life forms, and guistic material coming from the global system of communication
proccio che potremmo definire molecolare all’architettura. Guarda- ne ma registrano gli effetti particolari di queste provenienze in delle yet it is worth considering the contribution of Italian culture to but register the special effects of these origins on an awareness en-
re da vicino, come particolare modalità conoscitiva, è anche un coscienze dotate di una particolare sensibilità. In alcune di queste what we might call a molecular approach to architecture. Taking a dowed with a particular sensitivity. In some of these permutations
guardare ai dettagli. Si può parlare in questo caso dell’adozione di permutazioni l’affiorare improvviso di una determinata condizione close look, as a particular mode of investigation, also means look- the unexpected appearance of a certain environmental and cultural
un “paradigma indiziario” in quanto significa riflettere su una mo- ambientale e culturale, l’emergere di una vocazione a dar forma alle ing at details. In this case we can speak of the adoption of a “cir- condition, the emergence of a talent for giving shape to things, the
dalità conoscitiva e interpretativa che a partire da dettagli, dati mar- cose, la spinta verso un inevitabile processo di redenzione, fa intrave- cumstantial paradigm” in that it signifies reflecting on a mode of drive toward an inevitable process of liberation gives a vague indica-
ginali, indizi rivelatori permette alla ragione di conquistare una nuo- dere, embrionalmente, il nuovo. Oltre al modo peculiare da parte di fact-finding and interpreting that, starting out from details, mar- tion, in embryo, of the new. In addition to the peculiar mode on the
va leggibilità di una situazione. Il detto “Dio è nei dettagli” esprime una nuova generazione di porsi nel network geografico delle relazio- ginal data and revealing circumstantial evidence, allows the reason part of a new generation of positioning themselves in the geographic
l’idea che qualsiasi cosa uno faccia deve farla in maniera accurata, ni globali, anche la famosa e quasi costrittiva relazione della cultura to attain a new understanding of a situation. The saying “God is in network of global relations, the famous and almost constrictive rela-
vale a dire senza tralasciare i dettagli che sono importanti. Ossia il italiana con la storia prende una nuova coloritura segnata dal senso the details” conveys the idea that anything one does should be tionship of Italian culture with history also takes on a new coloring
valore, la bellezza, la positività ecc. si scoprirebbero solo o soprat- del pericolo. Come nelle tesi di filosofia della storia di Walter Benja- done thoroughly, that is to say without neglecting details that are marked by a sense of danger. As Walter Benjamin put it in his Theses
tutto nei dettagli delle cose. min (1940) «articolare storicamente il passato non significa conoscer- important. In other words value, beauty, positivity, etc. would be on the Philosophy of History (1940), “to articulate the past historical-
Un’altra obiezione al tentativo di indagare anche in zone trascurate lo “come propriamente è stato”, significa impadronirsi di un ricordo discovered only or especially in the details of things. ly does not mean to recognize it ‘the way it really was’ [...]. It means
sostiene che nel percorrere i margini andando per vie traverse o an- come esso balena nell’istante di un pericolo». Another objection to the attempt to investigate neglected areas is to seize hold of a memory as it flashes up at a moment of danger.”
4 5
che volendo prendere in esame certe inezie non si troverebbe gran- that in exploring the margins by indirect means or even examining
ché. Si potrebbe controbattere a questa posizione di un nichilismo certain trifles not much would be found. This position of radical
radicale dicendo che, come in filosofia, al posto di nulla “c’è qual- nihilism could be countered by saying that, as in philosophy, instead
cosa”. Una verifica di questo genere sull’architettura italiana come of nothing “there is something.” An inquiry into Italian architecture
stiamo tentando di fare in questo fascicolo di “Lotus” dovrà valuta- of the kind we are trying to conduct in this issue of Lotus will have
Trascorse le decadi postmoderne – dal Neoliberty allo Storicismo –
l’architettura italiana sospinta dall’intellighenzia internazionale riscopre
nelle nuove interpretazioni del razionalismo una matrice più autentica e più
durevole. Ma, appena riscoperta, questa eredità non si offre per essere raccolta
direttamente e l’ingiunzione a scegliere mette in discussione la sua presunta
unità. Essendo per quest’architettura il suo valore legato a un lascito, viene
richiesta una sfida all’interpretazione non essendo la cosa ereditata né
univoca, né trasparente, né naturale. La rinnovata fiducia nella visione
moderna, in mancanza di una spinta programmatica, per ora si esprime
nei modi con cui ci si impadronisce di un ricordo o in cui affiora qualche
archetipo da una struttura del profondo, con risultati che si possono
apprezzare mediante l’esercizio paziente di uno sguardo ravvicinato. / After
the postmodern decades – from Neo-Liberty to Historicism – Italian
architecture, urged on by the international intelligentsia, has rediscovered
in the new interpretations of rationalism a more authentic and lasting matrix.
But, having just been rediscovered, this inheritance is not available to be
taken up directly and the injunction to choose brings into question its
presumed unity. As the value of this architecture is linked to a legacy,
a challenge is made to its interpretation, given that the thing inherited
is neither unequivocal, nor transparent, nor natural. The renewed faith
in the modern vision, in the absence of a programmatic drive, finds expression
for now in the ways with which one takes hold of a memory or in which some
archetype comes to the surface from a deep-seated structure, with results
that can be appreciated through the patient exercise of a view from close-up.
32
Nell'immagine razionale 33

In the Rational Image


Emanuele Fidone 1. nuova piazza pubblica/new public square
Centro civico polivalente 2. pineta/pinewood
3. giardino interno/internal garden
Modica (Ragusa), 2002-08
4. campo bocce/bocce court
5. ingresso/entrance
6. rampa terrazza/terrace ramp
Emanuele Fidone
7. giochi tv//TV-games room
Con/With: Amilcare La Corte, 8. passaggio aereo/elevated passageway
Francesco Cacciatore, Angelo Barone 9. sala ipetrale/hypetral hall
Coll.: S. Romano, A. Mauro, D. Patanè,
P. Cavallo, S. Binanti
Foto di/Photos by: Lamberto Rubino
Sezione AA / Section AA

C D

3 9

Sezione BB / Section BB
B B
8 4

6 7
A 5 A

C D
0 5 10 m

1
0 2m 10m 20m

Veduta generale della corte interna, sezioni, veduta della sala polivalente, pianta
del piano di accesso, scorci dello sbalzo verso ovest, dell'ingresso dal piano terra
e della sala ipetrale color indaco
General view of the internal courtyard, sections, view of the multipurpose hall,
plan of the access floor, views of the projecting part to the west, the entrance
from the ground floor and the indigo-colored hypetral hall
Il nuovo centro polivalente realizzato alla periferia sud ovest di Modica è
concepito come un corpo a "L" dal preciso rigore formale che si relaziona
con la situazione orografica e ambientale dell'area. L'edificio è composto
da un corpo allungato di servizi affiancato da un ambulacro a doppia
altezza che, conducendo dalla pineta di ingresso a un volume ortogonale
più ampio, costituisce a scala urbana una sorta di grande fondale per la
nuova piazza antistante.
8 The new multipurpose center built on the southwest edge of Modica
9
is conceived as an L-shaped block of precise formal rigor that establishes
a relationship with the orographic and environmental situation of the
area. The building is composed of an elongated block of services flanked

Davide Patanè

Davide Patanè
by a double-height ambulatory that, leading from the pinewood
at the entrance to a larger orthogonal volume, constitutes on an urban
scale a sort of grand backdrop for the new square in front.

Nell'immagine razionale · In the Rational Image


Nell'immagine razionale Nell'immagine razionale
1. servizi/services
2. ambulacro/ambulatory
3. terrazza/terrace
4. giardino interno/internal garden
5. sala polivalente/multipurpose hall
6. passaggio aereo/elevated passageway
7. sala ipetrale/hypetral hall
8. ambulatorio medico/surgery
9. coordinamento/coordination
10. servizio sociale/social service
11. pluriuso/multiuse
12. bar ristoro/snack bar
5

8 9 10 11
12

0 5
0 2m
10 m
10m 20m

3 2
4 1
Sezione CC / Section CC

7
6
5
Sezione DD / Section DD

Veduta della loggia verso la terrazza, scorcio dell'ambulacro,


sezioni trasversali, pianta del piano terra, veduta della sala
polivalente con il passaggio aereo e la rampa sullo sfondo
View of the loggia looking toward the terrace, view
of the ambulatory, cross sections, ground-floor plan, view
of the multipurpose hall with the elevated passageway
and the ramp in the background
Realizzato in materiali e tecnologie low cost (per un prezzo
complessivo di 725 euro/mq), l'edificio può avere
un utilizzo molto flessibile grazie alla diversificazione
dei percorsi e all'accessibilità dell'impianto. Materiali
elementari come il cemento faccia a vista lisciato, utilizzato
per il basamento e i pavimenti, gesso per le pareti
e pannelli di legno mineralizzato grezzo per la sala
polivalente, sono alternati a scenografici riverberi
cromatici dati dall'uso del giallo e dell'indaco in relazione
a drammatici tagli di luce e alla lamiera microforata che
riveste il passaggio aereo.
Constructed with inexpensive materials and technologies
(at an overall cost of 725 euros/sqm), the building can be
used in a very flexible way thanks to the diversification
10 of routes and the accessibility of the layout. Simple 11
materials like smoothed raw concrete, used for the base
and floors, plaster for the walls and panels of raw
mineralized wood for the multipurpose hall, alternate
with spectacular chromatic effects produced by the use
of yellow and indigo in relation to dramatic blades
of light and the micropore sheet metal that lines the
elevated passageway.
M. Giuseppina Grasso Cannizzo
Casa GNS
Scoglitti (Ragusa), 2002-04

M. Giuseppina Grasso Cannizzo


Con/With: M. Flaccavento, S. Maderna, M. Poli, S. Sgarlata
Coll.: I. Alrahman (Strutture/Structures),
Giovanni Ottaviano (Impianti/Plants)
Foto di/Photos by: Hélène Binet

Scorci del nuovo volume dal cortile, inquadramento, pianta del piano terra e sezione
generale; veduta della zona notte verso il cortile
Views of the new volume from the courtyard, location in the context, ground-floor plan
and general section; view of the night zone looking toward the courtyard
In un piccolo centro balneare siciliano, la committenza richiede una residenza
estiva per quattro persone e due ospiti all'interno di un edificio monopiano
a falda affacciato su un cortile dalla forma irregolare. Il progetto interpreta
il controverso contesto scorporando le funzioni abitative tra il volume esistente,
il cortile e un nuovo volume con un atteggiamento brutalista e rigoroso.
Gli spazi aperti sono articolati come stanze a cielo aperto abitate dal paesaggio
siciliano, tra la lusseggiante vegetazione mediterranea e l'informale vitalità
delle stratificazioni abusive.
In a small Sicilian seaside resort, the client required a summer residence for four
people and two guests inside a single-story building with a pitched roof facing
onto a courtyard of irregular shape. The design interprets the controversial
context by parceling out the residential functions between the existing volume,
the courtyard and a new volume with a brutalist and rigorous appearance.
The open spaces are laid out as rooms open to the sky inhabited by the Sicilian
landscape, amidst the luxuriant Mediterranean vegetation and the informal
vitality of the layers of unauthorized construction.

12 13

Nell'immagine razionale · In the Rational Image


Scorci e dettagli degli interni, sezioni
Views and details of the interiors, sections
Nel volume esistente sono raccolti
gli ambienti collettivi, mentre all’interno
del nuovo volume-contenitore, è ospitata
la zona notte. Una struttura metallica,
chiusa tra due piani di laminato
stratificato, contiene gli impianti e separa
le funzioni: da una parte uno spazio
verticale per contenere quattro posti
letto, dall’altra un passaggio, che collega
due porzioni di cortile, per contenere
il bagno e, sovrapposto a questo, un altro
bagno.
The communal spaces are all located
in the existing volume, while the new
volume-container houses the night
zone. A metal structure, enclosed
between two panels of stratified
laminated wood, contains the
installations and separates the functions:
on the one hand a vertical space
containing four beds, on the other a
passage linking two portions of the
courtyard and housing the bathroom,
with another bathroom on top.

14 15
Vedute del complesso parrocchiale con la rampa di accesso, planivolumetrico, scorcio
dell'interno, pianta e sezione longitudinale
Views of the parish complex showing the access ramp, plan showing the disposition of masses,
partial view of the interior, plan and longitudinal section
Il progetto ha luogo a Tor Pagnotta, zona periferica interessata in anni recenti
da un forte sviluppo immobiliare e speculativo, su un lotto occupato da terra
di riporto degli scavi dei cantieri contigui. Il complesso parrocchiale ha mantenuto
una quota sopraelevata di circa quattro metri rispetto al contesto, a cui si arriva
attraverso un lungo percorso leggermente inclinato. Il volume della chiesa
è connotato da una torre di grandi dimensioni, che contiene tutto il presbiterio
aperto sull'aula. La torre è rifinita internamente in stucco bianco lucido, allo scopo
di portare all'interno la luce durante il giorno, e si configura come un elemento
di identificazione e di richiamo nel quartiere.
The project is located at Tor Pagnotta, an area on the outskirts of the city subjected
in recent years to intense property development and real-estate speculation, on a lot
occupied by fill from the excavations of the adjoining building sites. The parish complex
has maintained a level of about four meters above the surroundings, which is reached
through a long and gently sloping route. The volume of the church is characterized
by a tower of large dimensions that contains the whole of the presbytery opening
onto the hall. The tower is finished on the inside with glossy white plaster, designed
to bring light inside during the day, and serves as an element of identification and
attraction in the district.

Monestiroli Architetti Associati,


Massimo Ferrari
Complesso Parrocchiale
San Carlo Borromeo
Roma, 2005-10

Antonio Monestiroli,Tomaso Monestiroli,


Massimo Ferrari
Coll.: M. Alesi, C.Tinazzi
Foto di/Photos by: Marco Introini

16 17

0 1m 10m

Nell'immagine razionale · In the Rational Image


Scorci dell'aula liturgica, sezione prospettica
Views of the church hall, perspective section
La chiesa è un’aula pressoché quadrata, delimitata
da quattro muri ciechi rivestiti con lastre di tufo
sia all’esterno che all’interno. L’aula è coperta
da un tetto piano che crea una penombra
appena rischiarata sul perimetro da una stretta
lama di luce radente al muro. Sull’altare la luce
arriva in modo diretto da un lucernario zenitale
e si riflette sulle pareti interne della torre,
alta sopra il presbiterio.
The church is an almost square hall, bounded
by four blank walls faced with slabs of tuff
on the outside as well as inside. The hall is covered
by a flat roof that creates a semidarkness barely
alleviated around the edge by a narrow blade
of light grazing the wall. Light arrives directly on
the altar from a skylight overhead and is reflected
on the inside walls of the tower, high above the
presbytery.

18 19
gsmm architetti
Struttura polifunzionale
Dueville (Vicenza), 2007-11

Giorgio Santagostino, Monica Margarido


Con/With: Olga Chiaramonte
Foto di/Photos by: Michele Gusmeri

Veduta dell'esterno con gli ingressi ai diversi edifici, planimetria, sezione longitudinale
View of the exterior showing the entrances to the different buildings, area plan, longitudinal
section
L'intervento ha previsto la realizzazione di una palestra e spazi polivalenti per una
scuola, e si articola a partire da un'ampia copertura sfaccettata, reminiscente di alcune
recenti esperienze della produzione portoghese. La copertura, quasi un foglio di carta
ripiegato, connota con decisione l’architettura, ne dichiara la vocazione pubblica
e rappresentativa, e aggetta fino a formare un’ampia superficie esterna coperta,
che allarga lo spazio polifunzionale. Al di fuori della sala principale una parte
indipendente dell’edifico ospita tre piccoli volumi ad uso pubblico: una sala di lettura,
l’ingresso pubblico al piano interrato con una cucina ed i relativi servizi.
The project has entailed the construction of a gym and multipurpose spaces for
a school, and is organized around a large faceted roof, reminiscent of some recent
examples of Portuguese production. The roof, which looks almost like a folded
sheet of paper, connotes the architecture in a decisive way and declares its public and
representative function. It projects far enough to form a large covered external area
that enlarges the multifunctional space. Outside the main hall an independent part
of the building houses three small volumes for public use: a reading room, the public
entrance to the basement with a kitchen and related services.

                


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YDULDELOH

YDULDELOH
YDULDELOH




























      




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Nell'immagine razionale · In the Rational Image
Veduta dell'interno della palestra, scorcio dello spazio esterno coperto, pianta del piano terra
e del piano interrato
View of the interior of the gym, partial view of the covered external space, plan of the ground
floor and basement
L’interno, vetrato su tre lati, e l’esterno sono legati tra loro dalla copertura che sembra
fluttuare sullo spazio sottostante. La quota di pavimento ribassata rispetto alla strada
permette di rispettare le proporzioni del contesto, così che la struttura appare come
un manufatto eccezionale ma in accordo con la scala degli edifici circostanti. I materiali
impiegati nella costruzione sono d’uso comune, utilizzati valorizzandone la resa
estetica: i volumi all’ingresso e la parete posteriore della sala sono realizzati
in calcestruzzo armato a vista, la sala della palestra è rivestita all’interno in pannelli
di legno-cemento dalla quota di pavimento al livello dell’ingresso ed è vetrata
con serramenti in acciaio fino all’imposta della copertura. Quest’ultima ha una struttura
in acciaio rivestita con erba sintetica sull’estradosso e con pannelli di cartongesso
all’intradosso, in continuità tra interno ed esterno.
The interior, glazed on three sides, and the exterior are linked together by the roof,
which seems to float above the space beneath. The lowering of the floor below street
level has made it possible to respect the proportions of the context, so that the
structure has the appearance of an exceptional building but on the same scale of those
surrounding it. The materials employed in its construction are common ones, used
in such a way as to make the most of their aesthetic qualities: the volumes at the
entrance and the rear wall of the main hall are in exposed reinforced concrete, while
the hall of the gym is lined on the inside with panels of wood-concrete composite from
the floor to the level of the entrance and has windows with steel frames reaching up
to the impost of the roof. The latter has a steel structure covered with artificial turf
on the upper surface and panels of plasterboard on the lower surface, creating
a continuity between inside and outside.

23
Scorci dell'interno con la struttura di pilastri e travi e i lucernari, pianta del piano terra, veduta
dell'esterno, sezione, pianta a metri 5,65
Views of the interior showing the structure of pillars and beams and the skylights, ground-floor
plan, view of the exterior, section, plan at the level of 5.65 meters
La chiesa di San Giovanni Battista a Lecce sorge nel Quartiere Stadio, un insediamento
di edilizia economica e popolare realizzato negli anni Settanta, nel quale dominano
vuoti urbani senza una forma precisa. L'intervento è articolato a partire da una serie
di operazioni formali di scomposizione del quadrato e di interferenza con il volume
cubico dell’aula: questa ha pianta quadrata di ventiquattro metri di lato in cui
è inserita una grande struttura formata da quattro pilastri che sostengono
una travatura a circa dieci metri di altezza. Questo elemento strutturale marca
fortemente lo spazio interno e sostiene il piano della copertura che è staccato
dal perimetro, così da far penetrare la luce dai lati.
The church of San Giovanni Battista in Lecce stands in the Quartiere Stadio, a cheap and
subsidized housing project built in the seventies in which urban voids without a precise
form dominate. The intervention is organized around a series of formal operations
of breakdown of the square and interference with the cubic volume of the hall: this
has a square plan of twenty-four meters on a side in which is inserted a large structure
formed from four pillars that support a set of beams at a height of around ten meters.
This structural element strongly characterizes the internal space and supports the level
of the roof, which is detached from the perimeter, to allow light to penetrate from
the sides.

Franco Purini, Laura Thermes


Complesso Parrocchiale
San Giovanni Battista
Lecce, 1999-2006

Franco Purini, Laura Thermes


Con/With: Adriano Cornoldi
Coll.: M. Rapposelli, A. Sdegno, M. De Meo,
C. Meo Colombo, L. Paglialunga
Artisti/Art: Armando Marrocco, Mimmo Paladino
Foto di/Photos by: Massimilano de Meo
Moreno Maggi

0 2m 10m

25

Nell'immagine razionale · In the Rational Image


Moreno Maggi

Moreno Maggi
0 5m 25m

0 2m 10m

Scorci dell'esterno con il lungo muro di cinta, il percorso sopraelevato e il campanile, planimetria, sezione
Views of the exterior showing the long boundary wall, the elevated walkway and the bell tower, area plan,
section
Il progetto si affianca a una piccola chiesa preesistente, incorporandola, ed è costituito da una serie
26 27
di volumi che si raccolgono a definire una corte interna: una piazza lastricata delimitata dal volume
dell’aula e da quello delle opere, collegati da un percorso a quota superiore e delimitati da un lungo
muro di cinta dal quale si stacca verticalmente il campanile, che contrasta la massa cubica dell’aula.
The project is located alongside a small existing church, incorporating it, and is made up of a series

Moreno Maggi
of volumes that come together to define an inner courtyard: a paved square bounded by the volume
of the hall and that of the works, connected by a walkway at a higher level and delimited by a long
boundary wall from which the bell tower rises, contrasting with the cubic mass of the hall.
Mauro Galantino
Centro civico e religioso Gesù Redentore
Modena, 2001-08

Mauro Galantino
Con/With: Ester Garzonio
Coll.: E. Brichard,T. Cigarini, D. Frattini Frilli, A. Frenkel,
P. Lorenzoni,V. Misgur, P. Mancia, P. Orecchioni, P. Rigodanzo,
C. Rivi, A. Saruggia, P. Sturla
Artista/Art: Bert Van Zelm
Foto di/Photos by: Alberto Muciaccia

Veduta generale del complesso, scorci della facciata su strada e del sagrato, sezione longitudinale, pianta
General view of the complex, partial views of the street front and the church square, longitudinal section, plan
L’edificio, di chiara immagine razionale, si trova alla periferia sud di Modena, in un sito oblungo
occupato da due corpi di fabbrica: da una parte si trovano i servizi parrocchiali, dall’altra la chiesa,
la cappella feriale, le abitazioni del clero e una casa di accoglienza, connessi da una galleria
che definisce il sagrato, di poco sopraelevato rispetto al piano stradale, direzionandolo verso la città.
La chiesa si presenta all’esterno con volumi candidi pressoché ciechi. Verso il sagrato la facciata
principale è segnata da un portale monumentale e dal nartece in pietra grigia, sormontati da un'alta
tettoia a sezione trapezoidale. Verso la strada le uniche finestre visibili all’esterno sono le bucature
e i tagli disposti irregolarmente in corrispondenza del battistero.
The building, which has a clearly rational look, is located on the southern outskirts of Modena,
on an oblong site occupied by two blocks: on one side are located the parish services, on the other
the church, the weekday chapel, the accommodation of the clergy and a shelter home, connected by
a gallery that defines the church square, raised slightly above the level of the road, directing it toward
the city. On the outside the church presents almost blank white volumes. Toward the parvis the main
façade is characterized by a monumental portal and a narthex of gray stone, surmounted by a tall
canopy with a trapezoidal section. Toward the street the only windows visible on the outside are
the holes and cuts arranged irregularly on the exterior of the baptistery.

28 29

Nell'immagine razionale · In the Rational Image


Scorci dell'aula, con la vasca d'acqua e il giardino degli ulivi, sezione longitudinale
Views of the hall, showing the pool of water and the garden of olives, longitudinal section
L’aula della chiesa è organizzata da un duplice sistema di assi che intersecano un impianto quasi
quadrato. Il primo, parallelo alla facciata su strada, comincia con il portale maggiore, passa a fianco della
vasca ottagonale per il battesimo e si conclude con la cappella feriale, dove si trova il tabernacolo.
La vasca genera una fontana che, attraversata la vetrata angolare, forma una piscina a cielo aperto,
schermata dal muro che ne impedisce la visione dalla strada. Sul secondo asse, perpendicolare all’altro,
si dispongono ambone, altare, e un giardino che allude all'orto degli ulivi, anch’esso visibile dall’interno
attraverso una grande vetrata. La disposizione dell'assemblea si trova ruotata rispetto
a soluzioni più tradizionali. Le aperture vetrate contribuiscono a smaterializzare la scatola muraria,
così come la copertura dell’aula, costituita da una grande vela lignea appesa che sembra fluttuare
e smaterializzarsi.
The hall of the church is organized by a dual system of axes that intersect an almost square layout. The first,
parallel to the street front, commences with the main portal, runs past the octagonal baptismal font and
concludes with the weekday chapel, where the tabernacle is located. From the font runs a stream of water
that, passing through the glass wall at the corner, forms an open-air pool, screened by the wall that
prevents it being seen from the road. On the second axis, perpendicular to the first, are laid out the ambo,
altar and a garden that alludes to the garden of Gethsemane, also visible from the inside through a large
glass wall. The layout of the assembly is rotated with respect to more traditional arrangements. The glazed
openings help to dematerialize the walls of the hall, as does the roof, consisting of a hanging wooden
vault that seems to float and lose its substance.

30 31
È assai frequente il richiamo a svolgere la funzione architettonica nel palinsesto
di configurazioni già esistenti in un paese, come si sa, molto edificato e che tende
a rifuggire dalle opere di demolizione sino a costringere la nuova architettura a un
compito di sofferta demolizione delle sue strutture forti. L’arte della mediazione
messa a punto nel corso di una lunga vicenda ricca di conflitti viene ripresa
di nuovo in un confronto serrato tra i precedenti architettonici e una sorta
di sovrascrittura. Nello svolgimento di questo compito si sommano
le interpretazioni di due eredità, per così dire, dal momento che il nuovo testo
è composto di una scrittura moderna ereditata e dalle tracce materiali più o meno
resistenti dell’architettura da preservare. Proprio in queste difficili condizioni
il confronto serrato tra due mondi, quello dell’interpretazione di un’eredità e quello
della legittimazione del nuovo, in qualche caso fa emergere un’attitudine
perfezionata a dar forma alle cose di un mondo nuovo. Una cosa difficile da fare
e molto bella quando riesce. / It is very common to hear a call for the
architectural function to be carried out in the palimpsest of configurations
that already exist in a country which is, as everyone knows, already very
built-up and which tends to shrink from works of demolition, to the point
of obliging new architecture to undertake the painful task of demolishing its
strong structures. The art of mediation developed over the course of a long
story filled with conflict is taken up again in a head-to-head between the
architectural precedents and a sort of overwriting. In carrying out this task
the interpretations of two legacies, as it were, are added together since new
text is composed of an inherited modern script and by the more or less
resistant material traces of architecture to be preserved. Under just these
difficult conditions the confrontation of two worlds, that of the interpretation
30
Nel palinsesto of a heritage and that of the legitimation of the new, in some cases brings
out a polished effort to give form to the things of a new world. A hard thing
31

In the Palimpsest to do and very fine when it comes off.


Raimondo Guidacci
Due Case
Orsara (Foggia), 1999-2004

Raimondo Guidacci
Coll: Leonardo Guidacci
Foto di/Photos by: Alberto Muciaccia

0 1m 5m

Scorci dei due fronti su strada, sezione, pianta del piano terra e del secondo piano, scorci
dei prospetti sul cortile interno
Views of the two street fronts, section, plan of the ground floor and third floor, partial views
of the fronts onto the inner courtyard
Il progetto riguarda due piccoli edifici collocati all’interno di un lotto di forma irregolare
posizionato ai margini del centro storico di Orsara tra due vie caratterizzate
dalla presenza di edifici molto disomogenei. L'intervento, un infill di sapore fortemente
urbano, completa l’isolato chiudendo i due fronti strada e lasciando scoperto un piccolo
spazio interno che consente di illuminare i due nuovi edifici mettendoli in relazione
tra loro. Quest’ultimo, delimitato dal basamento dei fabbricati adiacenti, è il vero cuore
del progetto. I volumi degli edifici si articolano seguendo la particolare geometria
del lotto seguendo gli allineamenti presenti ai vari livelli: l'edificio più alto
è caratterizzato nel prospetto verso il cortile da una doppia rotazione intorno all'asse
del camino d'angolo, determinando la formazione di terrazzi.
The project concerns two small buildings located inside a lot of irregular shape situated
on the margins of the historic center of Orsara between two streets characterized by the
presence of buildings of very different appearance. The intervention, an infill of strongly
34 urban flavor, completes the block, closing the two street fronts and leaving uncovered 35
a small space inside that lets light into the two new buildings, establishing a connection
between them. Bounded by the base of the adjacent constructions, this is the real heart
of the project. The volumes of the buildings are articulated to suit the particular geometry
of the lot, following the alignments present at the various levels. The tallest building
is characterized on the front onto the courtyard by a double rotation around the axis
of the corner chimney, leading to the formation of terraces.

Nel palinsesto · In the Palimpsest


Vedute della facciata esterna, scorcio dell'interno, piante e sezione, diagramma
della composizione della facciata
Views of the external façade, partial view of the interior, plans and section, diagram
of the composition of the façade
Il progetto prevede la realizzazione, per un committente privato,
di un microrifugio immerso nel paesaggio della Valchiavenna e luogo
di contemplazione per i fine settimana. Una piccola scatola lignea
si incastra dunque tra due edifici preesistenti. I toni caldi del legno sono
mantenuti per gli interni, mentre le superfici dell'esterno vengono trattate
con vernici grigio argentee le cui sfumature ricordano i colori dei legni
centenari degli edifici rurali circostanti. I singoli pannelli lignei della
facciata sono montati variando in maniera alternata l'andamento delle
venature del legno e reagiscono per questo in maniera variegata
all'incidenza della luce dando alla piccola facciata una sottile varietà
compositiva geometrica.
The project entailed the construction, for a private client, of a micro-refuge
immersed in the landscape of the Valchiavenna to serve as a place of
contemplation for the weekend. A small wooden box is squeezed between
two existing buildings. The warm tones of the wood are maintained for
the interiors, while the external surfaces are treated with silvery gray paint
in shades that recall the colors of the centuries-old wood of the surrounding
rural buildings. The individual wooden panels of the façade are mounted
in a way that alternates the direction of the wood’s grain and thus react
in a variegated manner to the light, giving the small façade a subtle variety
of geometric composition.

ES arch – enricoscaramelliniarchitetto
Microrifugio alpino
Madesimo (Sondrio), 2010

Enrico Scaramellini
Con/With: Cristina Pusterla, Luca Trussoni
Foto di/Photos by: Marcello Mariana

36 37

Nel palinsesto · In the Palimpsest


Piano secondo / Third floor Piano primo / Second floor Piano terra / Ground floor
Giovanni Forte

Giovanni Forte
0 1m 10m

Veduta panoramica dell'edificio nel suo contesto, sviluppo dei prospetti, scorcio dell'abitazione, diagramma sul funzionamento
energetico; piante dei tre livelli, veduta dei prospetti, sezione, esploso assonometrico della struttura lignea, scorci della facciata sud
e di un interno
Panoramic view of the building in its context, development of the elevations, view of the house, energy function diagram; plans
Studio Albori of the three levels, view of the fronts, section, exploded axonometric projection of the wooden structure, views of the south front
Casa solare and an interior
Vens (Aosta), 2010-11 Un sistema costruttivo basato su materiali locali e autocostruzione sottolinea la retorica dell'autosufficienza e del rispetto
dell'ambiente e del paesaggio. La facciata a sud accumula energia solare attraverso aperture e vetrate con sali minerali PCM
Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, (Phase Change Material) in grado di immagazzinarla e rilasciarla più lentamente, mentre gli altri tre lati sono fortemente
Francesca Riva isolati e rivestiti con assi di larice locale non trattato. In questo modo, grazie ai pannelli fotovoltaici posti sulla copertura
Coll.: Lorenza Crotti,Virginia Chiappa Nunez, e alla stufa a legna che provvede al riscaldamento, l'abitazione è completamente autosufficiente.
Panagiotis Veizis
A system of construction based on local materials and self-building emphasizes the elements of self-sufficiency and respect
Foto/Photos by: Alberto Sinigaglia
for the environment and the landscape. The south front accumulates solar energy through openings and glazing coated
with PCM (Phase Change Material) mineral salts that are able to store it and release it more slowly, while the other three sides
are heavily insulated and covered with untreated planks of local larch. In this way, thanks to the photovoltaic panels set
on the roof and the wood stove used for heating, the house is completely self-sufficient.

38 39

Nel palinsesto · In the Palimpsest


Emanuele Fidone
Basilica paleocristiana
di San Pietro
Siracusa, 2002-08

Emanuele Fidone
Coll.: Angelo Troia, Sabrina Nastasi,
Salvo Romano (3d), Nick Nicastro (3d)
Angelo Zingale (plastici/Models);
Enzo Bauso (opere in acciaio/Steel Works)
Foto di/Photos by: Lamberto Rubino

Veduta della navata centrale, inquadramento urbano a poché, pianta, veduta esterna, dettaglio della volta lignea, sezione
longitudinale
View of the nave, location in the urban context in poché, plan, external view, detail of the wooden vault, longitudinal section
Il progetto di restauro della basilica paleocristiana di San Pietro a Ortigia trae la sua forza dal recupero
della stratigrafia delle superfici, evidenziando le tracce degli affreschi e delle pavimentazioni bizantine da un lato
e l'aspetto di rovina del monumento dall'altro. Pochi essenziali elementi architettonici conferiscono una nuova unità
spaziale all'edificio. L'accesso è segnato da un solido portale in acciaio corten scorrevole, il pavimento è reso continuo
da un battuto di cocciopesto trattato a cera, mentre un controsoffitto in lamelle di legno si imposta, senza mai toccare
la fabbrica, all’altezza degli appoggi della volta a botte di età paleocristiana, ricostruendone virtualmente la spazialità
e dando forma a una nuova poetica successione di luci e ombre.
The project of restoration of the early Christian basilica of San Pietro at Ortigia derives its force from the recovery
of the stratigraphy of the surfaces, bringing out the traces of the frescoes and the Byzantine paving on the one
hand and the ruined appearance of the monument on the other. A few essential architectural elements confer
a new spatial unity on the building. The access is marked by a solid sliding portal of Cor-Ten steel, the floor has
been made continuous with a pavement of opus signinum treated with wax, while a false ceiling of wooden
battens has been installed, without ever touching the structure, at the height of the bearings of the tunnel vault
of the early Christian period, reconstructing its spatiality virtually and giving rise to a new and poetic pattern
of light and shade.

40 41

Nel palinsesto · In the Palimpsest


AMDL
Biblioteca di Storia dell'Arteunga
Fondazione Cini, Isola di San Giorgio, Venezia, 2009

Michele De Lucchi
Con/With: Angelo Micheli (Project Manager),
Giovanni Battista Mercurio, Laura Parolin, Lorenzo Fattorel
Coll.: Francesco Faccin, Agnieszka Drews (Maquettes)
Alessandro Pedron - Studio PLT (Local Architect)
Foto di/Photos by: Alessandra Chemollo

Veduta del salone centrale della Manica Lunga, sezione dell'edificio


View of the central hall of the Manica Lunga, section of the building
Il progetto si inserisce in una lunga serie di interventi che nel corso dei secoli ha mutato le condizioni
della quattrocentesca ala della fondazione Cini, la Manica Lunga progettata da Giovanni Buora,
originariamente destinata a dormitorio dei monaci benedettini ed oggi divenuta sede
di una importante biblioteca di storia dell'arte. L'opera di restauro ha interessato distintamente il
salone centrale e le celle laterali. Il grande salone trasformato in biblioteca è caratterizzato
da lunghe scaffalature in metallo aperte per tutta l'estensione delle pareti e da tavoli
per la consultazione al centro. Un secondo livello di scaffali è realizzato con una leggera balconata
in metallo alla quale si accede da scalette a rampa diretta.
The project is the most recent in a long series of interventions that over the centuries have altered Veduta dal lago, schizzo di progetto, prospetto nord-
the conditions of the 15th-century wing of the Fondazione Cini, the Manica Lunga designed by est, veduta dell’edificio da sud-est e planimetria
Giovanni Buora, originally used as a dormitory for the Benedictine monks and now the seat generale
of an important library of art history. The restoration work on the central hall and the lateral cells View from the lake, design sketch, northeast elevation,
has been carried out separately. The large hall converted into a library is characterized by open metal view of the building from the southeast and general
shelves running the entire length of the walls and tables for reading in the middle. A second level plan
of shelving has been constructed with a light metal balcony to which access is provided by ladders. L’edificio, una casa per uno scrittore, si affaccia
sul lago Champlain
rimanendo in parte nascosto alla vista grazie alle
alberature che
lo circondano. Le caratteristiche del rivestimento
metallico, la forma non regolare del volume e la
posizione delle finestre contribuiscono
a mimetizzare l’edificio inserendolo nel paesag-
gio per analogia
e non per contrasto.
The building, a house for a writer, faces onto
Lake Champlain while
remaining partly hidden from view by the trees
that surround it.
The characteristics of the metal facing, the irregu-
lar form of the volume and the position of the
windows help to camouflage the building,
making it look like part of the landscape rather
than contrasting with it.

AMDL
Fondazione Cini. Biblioteca di Storia
dell'Arte e restauro della Manica Lunga
42 Venezia, Isola di S. Giorgio, 2009 43

Gianmatteo Romegialli, Angela Maria Romegialli, Erika Gaggia


Foto di/Photos by: Marcello Mariana

Nel palinsesto · In the Palimpsest


66

9.8
9.8

227.3
Sezione del salone centrale, scorcio dei portali in legno che sostengono la balconata,
schizzo progettuale e scorci delle celle, pianta e sezione di una cella
Section of the central hall, view of the wooden doorways that support the balcony, design

97.0

97.0
sketch and views of the cells, plan and section of a cell
Le porte di accesso alle celle, già segnate da cornici in pietra, sono ulteriormente
evidenziate da portali in legno che hanno sia la funzione di sostenere
la balconata sia di segnare, con la loro cadenza ritmica, la visione prospettica
del lungo salone che termina con la trifora affacciata sul bacino di San Marco.
Le piccole celle laterali, destinate a varie funzioni e caratterizzate da una certa
flessibilità di utilizzo, sono concepite tutte uguali per ricostruire l'originale
ambiente monastico. Le pareti interne sono interamente rivestite di scaffalature
tranne che per le porte che connettono tra loro le stanze e che sono posizionate
al centro delle pareti divisorie, tutte in asse le une con le altre in maniera da 33 33
7.0

ottenere una marcata visione prospettica dell'infilata di celle.

20.0
20
The doors leading to the cells, already marked by stone moldings, have been
further emphasized by wooden portals that have the dual function of supporting
the balcony and underlining, with their rhythmic cadence, the vista of the long hall
that ends in a three-light window facing onto St. Mark’s Basin. The small cells

28W

28W
at the sides, intended to perform various functions and characterized by a certain
flexibility of use, have all been treated in the same way to reconstruct the original
monastic setting. The internal walls are completely lined with shelves except

28W

28W
for the doors, used to connect the rooms, which are positioned at the center
of the dividing walls, all in line with one another in such a way as to permit a vista 28W

of the whole row of cells.

44 45
Natalini Architetti Scorci attraverso Loggia dei Lanzi, veduta virtuale della torre, nuova
Uffizi, Scala di Ponente planimetria distributiva delle funzioni con la scala di ponente evidenziata
Firenze, 2003-2011 in giallo
Views through the Loggia dei Lanzi, virtual view of the tower, new plan of
Adolfo Natalini the distribution of functions with the west staircase highlighted in yellow
Con/With: SINTER, Alessandro Chimenti, Il progetto per la redistribuzione delle funzioni nel complesso
Alessandro Moroni sistema (funzionale e spaziale) degli Uffizi, sviluppato
Con/With: Enzo Giusti (Impianti/System); in collaborazione con il MIBAC, il DARC, e la Soprintendenza
Piero Castiglioni, Massimo Iarussi BAPSAE di Firenze Pistoia e Prato, dà corpo anche a un intervento
(Illuminotecnica/Light design) museografico, indicando le soluzioni per il raddoppio
Coll.: M.Vivoli, G. Mori, L. Biffoli,T. Barni, della capacità espositiva del museo con l'estensione della galleria
G. Dellarosa, L. Privitera, G. Santini al piano nobile e il riordino delle funzioni ad essa connesse:
Foto di/Photos by: Paolo Rosselli laboratori, depositi e servizi. Il nuovo percorso museale,
che si articola attraverso gli antichi "corridoi" ricuciti,
consente di attraversare l'edificio da parte a parte conferendo
finalmente una continuità espositiva e spaziale delle gallerie
grazie all'inserimento di nuovi collegamenti verticali.
The project for the redistribution of functions in the complex
(functional and spatial) system of the Uffizi, developed
in collaboration with the MIBAC, the DARC and the Soprintendenza
BAPSAE of Florence, Pistoia and Prato, has also given substance
46 to a museological intervention, indicating solutions for doubling 47
the museum’s display capacity with the extension of the gallery
to the second floor and the reorganization of the functions
connected with it: workshops, storerooms and services. The new
route through the museum, which passes along the old, reconnected
“corridors,” makes it possible to cross the building from end to end,
at last bestowing an expository and spatial continuity on the
galleries thanks to the insertion of new vertical connections.

Nel palinsesto · In the Palimpsest


+0,68m. Piano terra/Ground floor +6,92 m. Piano ammezzato/Mezzanine +12,55m. Piano primo/Second floor +18,82m. Piano ammezzato/Mezzanine

Piante dei vari livelli, veduta della scala attraverso la corte, scorcio e schizzo dell'avvio
e scorcio di un mezzanino
Plans of the various levels, view of the staircase through the courtyard, partial view and sketch
of its beginning and view of a mezzanine
La nuova Scala di ponente ha trovato posto in una piccola corte in prossimità della Loggia
dei Lanzi. Pensata come un corpo autonomo dal carattere radicale e "tradizionale"
al tempo stesso, la scala si configura come una torre di pietra longilinea che si insinua tra
le strutture storiche evocando scorci e spazialità tipiche dei centri storici medievali italiani,
ma anche nuovi punti di vista prospettici sull'edificio stesso e sul panorama fiorentino.
The new west staircase has been located in a small courtyard near the Loggia dei Lanzi.
Conceived as an autonomous block of an at once radical and “traditional” character, it takes
the form of a slender stone tower that is squeezed between the historic structures, evoking
+22,12m. Piano secondo/Third floor Copertura/Roof
views and a spatiality typical of medieval Italian historic centers, as well as offering new
perspectives of the building itself and the panorama of Florence.

48 49
Scorci e schizzo del lucernario, veduta della terrazza, schizzi di studio e sezioni
Views and sketch of the skylight, view of the terrace, study sketches and sections
L'involucro in pietra racchiude una spirale spezzata di rampe rivestite in bronzo
che affiorano dalle grandi feritoie fuoriscala della torre. Le scale sono rivestite
interamente in bronzo, fatta eccezione per il sistema di illuminazione integrato
che sottolinea in modo drammatico la linea spezzata ascendente. Una copertura
parzialmente vetrata e un sistema di finestre danno alla scala protezione e luce,
fino a condurre alla terrazza panoramica con bar e ristorante, riaperta al pubblico
50 51
grazie al nuovo intervento.
The stone shell encloses a broken spiral of flights faced in bronze that emerge from the
disproportionately large embrasure of the tower. The stairs are faced entirely in bronze,
with the exception of the integrated lighting system that underlines the broken
ascending line in dramatic fashion. A partially glazed roof and a system of windows
provide shelter and light for the staircase, which leads to the panoramic terrace with
bar and restaurant, reopened to the public thanks to the new intervention.
DIPRADI
Città Universitaria della Conciliazione
Grugliasco (Torino), 2002-04

DIPRADI (ora DAD – Dipartimento Architettura e Design,


Politecnico di Torino): Antonio De Rossi, Massimo Crotti,
Marie-Pierre Forsans, Liliana Bazzanella
Con/With: Francesca Camorali, Andrea Delpiano,
Ilaria Fattori, Jessica Jacqueminaz, Chiara Lucchini
Con/With: Atc Projet.to srl: Carlo Novarino,
Sebastiano Ciavarella con/with Carlo Bongiovanni,
Vittorio Schettini
Foto di/Photos by: Michele D'Ottavio

Veduta a volo d'uccello e planimetria


Bird’s-eye view and area plan
Il luogo scelto per la costruzione del nuovo centro per i servizi alle famiglie con asilo nido
e scuola materna è un'area residuale, tra i margini della città di Torino e la campagna
urbanizzata in modo discontinuo, caratterizzata da scarsi servizi e ampi vuoti. Il progetto
prevede dunque la costruzione di una cittadella, una struttura articolata all'interno della
quale verranno suddivise le varie funzioni in una maglia tenuta insieme da un asse
centrale, completamento di una strada preesistente, da passaggi interni e collegamenti
52 con il discontinuo tessuto circostante. 53
The site chosen for the construction of the new center for services to families with a crèche
and nursery school is a residual area between the edges of the city of Turin and the unevenly
urbanized countryside, characterized by poor services and large empty spaces. So the project
envisaged the construction of a citadel, a complex structure within which the various
functions would be subdivided in a grid held together by a central axis, the extension of an
existing road, internal passages and connections with the discontinuous surrounding fabric.

Nel palinsesto · In the Palimpsest


Prospetti e sezione, dettaglio del portale, scorci degli interni e del porticato esterno
Elevations and section, detail of the portal, views of the interiors and the external colonnade
L'elemento base che, replicato lungo tutta la lunghezza dei due volumi, compone gli edifici
è un portale ibrido di acciaio zincato e legno lamellare sbiancato che varia di volta in volta la propria
campata e la pendenza della trave in rapporto alle esigenze spaziali degli ambienti sottostanti.
Le differenti funzioni si distribuiscono lungo il perimetro delle corti e dei patii interni, porticati
e tra loro collegati, affacciate sui lati sud, est e ovest. I volumi delle stanze sono caratterizzati
dai colori e ampie vetrate permettono allo sguardo di attraversare in profondità gli ambienti interni.
I porticati esterni fungono da collegamento e punto di accesso alle strutture e connotano fortemente
gli edifici così come l'estesa doppia copertura irregolare, traforata dagli spazi geometrici delle corti
interne, che conferisce un'unità plastica e morfologica all'intero blocco di volumi.
The basic element, replicated along the entire length of the two volumes, of which the buildings
are composed is a hybrid portal of galvanized steel and bleached laminated timber that varies in its
span and in the slope of the beams in relation to the spatial requirements of the rooms underneath.
The different functions are distributed along the perimeter of the internal courtyards and patios,
54 porticoed and linked together, facing onto the south, east and west sides. The volumes of the rooms 55
are characterized by colors and large expanses of glass that allow the gaze to penetrate deep into
the internal spaces. The external colonnades act as a connection and point of access to the structures
and strongly characterize the buildings, as does the extended and irregular double roof, perforated
by the geometric spaces of the internal courtyards, which confer a plastic and morphological unity
on the entire block of volumes.
.
Piuarch
Quattro Corti
San Pietroburgo, 2006-10

Francesco Fresa, Germán Fuenmayor, Gino Garbellini,


Monica Tricario
Con/With: Miguel Pallares
Coll:Y. Aizawa, M. Asano, I. Balouka, F. Carcano, C. Castelli,
E. Cazzaniga, M. Chiriki, G. Crocco,T. Giorgi, E. Greco,
O. Labetskaya, A. Laner, A. Mauri, L. Mazzeo, E. Migliorati,
H. Oishi, A. Palaia, N. Pelucchi, E. Petko, L. I. Quatela,
D. Reimondo, D. Scarpa, M. Sesana, R. Songini, J. Spagnolatti,
O. Strika, S.Trianni, E.Venturini
In collaborazione con/In collaboration with: Andrea Fabbri
Foto di/Photos by: Andrea Martiradonna

Veduta generale del progetto, foto del modello


General view of the project, photo of the model
Il progetto si colloca nel centro di San Pietroburgo,
e ha comportato la realizzazione di un edificio
e la riconversione di due edifici settecenteschi in un
nuovo complesso per uffici e ristorante. Le due facciate
preesistenti su strada sono state restaurate e conservate,
mentre all'interno del nuovo volume sono state scavate
quattro corti che danno luce agli spazi che vi si affacciano.
I due edifici sono uniti alla nuova edificazione da una
copertura in metallo che riconnette con una forma
continua le diverse inclinazioni delle falde.
The project is located in the center of St. Petersburg, and
has entailed the construction of a new building and the
56 conversion of two 18th-century buildings into a new 57
office complex and restaurant. The two preexisting
street fronts have been restored and preserved, while
four courtyards have been created inside the new
volume that let light into the spaces facing onto them.
The two buildings are linked with the new construction
by a metal roof that connects up the different slopes
of the pitches with a continuous form.

Nel palinsesto · In the Palimpsest


Scorci delle diverse corti, pianta del primo e del terzo piano, vista del modello
in sezione, dettaglio delle facciate vetrate
Views of the different courtyards, plan of the second and fourth floor, view
of the model in section, detail of the glazed façades
La conformazione introversa dell’edificio, oltre a essere conseguenza
delle preesistenze, tradizionalmente affacciate con un unico lato sulla strada
e gli altri tre circondati da alti muri di confine, è stata fondamentale
per controllare la dispersione termica e la luminosità. Nelle corti si crea infatti
un microclima che attutisce le rigide condizioni dell’inverno pietroburghese.
Le facciate interne sono tutte trasparenti con vetri specchianti colorati
realizzati in quattro diversi colori ispirati alle facciate delle residenze storiche
della città. I pannelli di vetro (di 75 cm di larghezza e 4 metri di altezza)
seguono inclinazioni diverse e ruotano rispetto al filo della facciata,
scomponendo i punti di vista in un effetto caleidoscopico che si modifica
col variare della luce. Gli spazi sono pensati come luoghi di incontro aperti
ad attività pubbliche, installazioni artistiche e mostre.
The introverted configuration of the building, in addition to being a
consequence of the preexisting structures, traditionally with just one side
facing onto the street and the other three surrounded by tall boundary walls,
has been fundamental to controlling loss of heat and luminosity. In fact a
microclimate is created in the courtyards that mitigates the harsh conditions
of the St. Petersburg winter. The inner façades are all transparent with panes
of reflective glass in four different colors inspired by the façades of the city’s
historic houses. The glass panes (75 cm wide and 4 meters high) are set at
different angles and rotate with respect to the line of the front, breaking up
the points of view in a kaleidoscopic effect that alters with variations in the
light. The spaces are conceived as meeting places open to public activities,
art installations and exhibitions.

0 5m 25m

58 59
Questo paesaggio italiano si distingue da molti altri per esservi intimamente
Nel paesaggio compresa la mano dell’uomo e per il fatto che gli edifici vi fanno parte assieme
agli elementi della natura. Perciò questa recente architettura paesaggistica che
In the Landscape pubblichiamo in “Lotus’’ rifugge da una mimesis verdolatrica, conferma l’idea
di mantenere la distinzione tra naturale e artificiale nella fiducia, confermata
dall’esperienza, che natura e artificio si combineranno in un’idea “latina’’
di paesaggio. Questa architettura non cerca i modi della sparizione adottando
tecniche di camouflage, ma cerca un dialogo sofisticato con gli elementi della
natura e in certi casi “serve’’ il paesaggio creando viste, scorci, o combinandosi
sintatticamente in rapporti inediti di figura-sfondo, interno-esterno, ecc. E poi,
nel confermare i termini della classica opposizione natura/artificio, non prospetta
la possibilità di un cambio transgenico come in quell’architettura neo organica,
mobile, eventuale, sensitiva, in una parola biotech, con le sue pretese di farsi
“natura’’. / This Italian landscape differs from many others in having been
intimately shaped by the human hand and in the fact that buildings are part
of it along with the elements of nature. So this recent landscape architecture
that we are publishing in Lotus shuns green-worshiping mimesis, reinforcing
the idea of maintaining the distinction between natural and artificial
in the faith, borne out by experience, that nature and artifice will be
combined in a “Latin” idea of landscape. This architecture does not try
to disappear by adopting techniques of camouflage, but seeks to hold
a sophisticated dialogue with the elements of nature and in certain cases
“serves” the landscape by creating vistas and views, or by syntactically
arranging itself in novel relationships of figure-ground, interior-exterior, etc.
And then, in confirming the terms of the classical opposition of nature and
36
artifice, it does not hold out the possibility of a transgenic change like in that 37

neo-organic, mobile, prospective, sensitive, in a word biotech architecture


with its pretensions of becoming “nature.”
ifdesign
Centro Civico NoiVoiLoro
Erba (Como), 2007-11

Franco Tagliabue, Ida Origgi


Con/With: Chiara Toscani
Coll.: Elena Oggioni, Mattia Cipriani;
Vittorio Montanini (Strutture/Stuctures)
Foto di/Photos by: Andrea Martiradonna

Veduta generale della corte più interna con il palcoscenico all'aperto e la panca per la pista da ballo integrata
alla facciata, scorcio da est, veduta del modello dell'intervento completo
General view of the innermost courtyard with the open-air stage and the bench for the dance floor integrated
into the façade, partial view from the east, view of the model of the complete intervention
Situato in un'area prevalentemente industriale dell'alta Brianza, NoiVoiLoro è un centro civico e sociale
per l’assistenza alle persone disabili. A causa della totale assenza di finanziamenti pubblici, il centro è stato
progettato in modo da ospitare una serie di attività collaterali e utili alla comunità locale in grado
di finanziare i servizi di assistenza: dal bar ristorante con cucine professionali, al teatro, laboratori di danza,
uffici di grafica, attività lavorative, residenze temporanee e un centro di rieducazione e grandi feste
popolari all’aperto popolate in estate da migliaia di persone. L'edificio è poi pensato con una grande
flessibilità programmatica tanto che la sua costruzione può essere realizzata per lotti distinti. Partendo
da questi presupposti, l'intervento ha preso forma a partire dal disegno dello spazio aperto, grazie
alla modellazione del terreno di scavo mantenuto nell'area e alla realizzazione di due corti affiancate
per attività all'aperto, che, con una sorta di prevalenza ordinativa dello spazio comunitario rispetto
al privato, anticipano la posizione degli edifici in tutte le fasi della realizzazione.
Situated in a predominantly industrial area of northern Brianza, NoiVoiLoro is a civic and social center
providing assistance to the disabled. Owing to the total lack of public funding, the center has been
designed in such a way as to house a series of collateral activities for the local community that can be used
to fund the assistance services: from a bar-restaurant with professional kitchen equipment to the theater,
62 dance workshops, offices of graphic design, working activities, temporary accommodation and 63
a rehabilitation center and large open-air festivals attended by thousands of people in the summer.
The building has also been conceived with a great flexibility of program so that its construction can be
carried out in separate lots. Starting from these premises, the intervention has taken form on the basis
of the design of the open space, thanks to the modification of the excavated earth maintained in the area
and the creation of two courtyards side by side for activities in the open that, with a sort of regulating
predominance of community space over the private, anticipate the position of the buildings in all
the phases of realization.

Nel paesaggio · In the Landscape


Scorcio dell'interno del ristorante, pianta del piano terra, sezione , scorci del teatro,
veduta dall'esterno
View of the interior of the restaurant, ground-floor plan, section, views
of the theater, view from outside
La copertura produce una piega che si ripete in tutte le parti del progetto,
assumendo differenti significati e differenti misure in ogni blocco
funzionale. Così, nel teatro è la rottura del suono per forma, nel ristorante
rettifica la differenza di livello del pavimento, in altre parti restituisce
il carattere domestico delle residenze temporanee, per diventare alla fine
la forma tradizionale degli shed dei laboratori.
The roof produces a fold that is repeated in every part of the project,
assuming different significances and different measurement in each
functional block. Thus, in the theater it is the breaking of the sound by form,
in the restaurant it rectifies the difference of the level of the floor, in other
parts it conveys the domestic character of the temporary accommodation,
turning finally into the traditional form of the shed of the workshops.

1. foyer/foyer 9. galleria/arcade
2. hall principale/main hall 10. locali tecnici/technical
3. bagni/toilets 11. ristorante/restaurant
4. palco/scene 12. bar/cafeteria
5. palco all'aperto/outdoor scene 13. rampa/slope
6. camerini/dressing room 14. sala riunioni/meeting room
16 14 3 14 7. sala da ballo all'aperto/outdoor dance floor 15. cucine/kitchens
8. panca scavata/outdoor carved bench 16. secondo lotto/second lot

12

11

9
5 7

8
13
1
64 4 2 3 15 65

10
scandurrastudio Veduta generale dell'edificio affacciato sul parco, scorcio dalla piazza sopraelevata, planimetria, pianta del piano terra
Mac 9 - Zurich Insurance Company General view of the building facing onto the park, partial view from the raised square, area plan, ground-floor plan
Italian Headquarters L'intervento ha riguardato la costruzione della nuova sede italiana di una compagnia di assicurazioni, nell'ambito
Milano, 2006-09 della riqualificazione dell'area ex Carlo Erba a nord di Milano. Quest'ampia zona, in precedenza occupata
dall'industria farmaceutica, è stata in anni recenti oggetto di una riconversione prevalentemente a terziario,
Alessandro Scandurra caratterizzata da un gruppo di progetti indipendenti molto eterogenei per tipologia e linguaggio. L’edificio, grazie
Con/With: Marco Barin, Martino De Leonardis, Davide Sala alla propria monumentalità, si staglia sull'uniforme paesaggio milanese, affacciandosi a est sulla strada e a ovest
Foto di/Photos by: Filippo Romano sul nuovo parco.
The intervention has concerned the construction of the new Italian headquarters of an insurance company, as part
of the redevelopment of the former Carlo Erba area to the north of Milan. This large zone, previously occupied by the
pharmaceutical industry, has in recent years undergone conversion predominantly to service use and is characterized
by a group of independent projects that are very diverse in their typology and language. Thanks to its monumentality,
the building stands out from the uniform Milanese landscape, facing onto the street to the east and onto the new park
to the west.

4 3
2
4

1
66 67
5

0 5m 20m

Nel paesaggio · In the Landscape


Scorci dell'esterno e dell'attacco a terra, prospetto sud, pianta del primo piano, dettaglio della facciata vetrata,
prospetto ovest
Views of the exterior and the base, south elevation, plan of the second floor, detail of the glass façade, west elevation
L'edificio è un ibrido tipologico in cui il volume dell'edificio su pilotis è sollevato sopra un alto
basamento minerale. Il piano terra è definito da una piastra a tronco di piramide rivestita in tufo,
uno spazio semipubblico attraversabile che racchiude una corte alberata al suo centro. Ad essa
è sovrapposto un ordine di grandi pilastri a "V", che sostengono una terrazza sopraelevata affacciata
sia internamente che esternamente.
The building is a typological hybrid in which the volume of the building on pilotis is raised above a tall
mineral base. The ground floor is defined by a slab in the shape of a truncated pyramid faced with tuff,
a traversable semipublic space that encloses a tree-lined courtyard at its center. On top of it is set a tier
of large V-shaped pillars that support an elevated terrace facing onto the inside as well as the outside.

13 13 9

7 12

6 10

8 9 11

1. galleria/gallery
2. giardino interno/inner gardern
3. ingresso/entrance
4. uffici/offices
5. ingresso parcheggi/parking entrance
6. corte interna/inner court
7. hall
8. fitness area
9. terrazza/terrace
10. foyer
11. auditorium
12. academy
13. bar/canteen
68 69
14. uffici open space/open space offices
15. locali di servizio/facilities room
16. ascensori e servizi/elevators and toilets
14 16 14 16

14 15 15 12

14 16 14 16

Scorci della corte interna e della piazza sopraelevata, pianta di un piano di uffici, sezioni trasversale e longitudinale
Views of the inner courtyard and the raised square, plan of a floor of offices, cross and longitudinal sections
La terrazza sopraelevata è punto di snodo dei percorsi di distribuzione agli uffici principali e secondari
e attorno si concentrano le funzioni comunitarie aziendali. Il progetto ha una complessa articolazione,
che scompone e riassembla i volumi sospesi che contengono gli uffici, aumentando le superfici esposte
all'aria e alla luce e ottenendo una moltiplicazione dei punti di vista in pianta e in sezione. Le dimensioni
del grande corpo di fabbrica sono così dissimulate, anche grazie al particolare trattamento delle facciate
con schermi inclinati.
The elevated terrace is the point of junction of the routes of circulation to the main and secondary offices
around which the company’s community functions are concentrated. The project has a complex articulation
that breaks up and reassembles the suspended volumes containing the offices, increasing the surfaces
exposed to the air and the light and obtaining a multiplication of points of view in plan and in section.
In this way the dimensions of the large block are dissimulated, thanks in part to the special treatment
of the façades with inclined screens.

70 71
Pierluigi Nicolin, Sonia Calzoni,Giuseppe Marinoni
Parti interne del Nuovo Centro Congressi
al Padiglione 6 della Fiera di Milano
Milano, 2011

Pierluigi Nicolin, Sonia Calzoni, Giuseppe Marinoni


Committente/Client: Sviluppo Sistema Fiera Milano
Realizzazione/Realization: Costruzioni Giuseppe Montagna s.r.l.
Foto di/Photos by: Paolo Rosselli

Sezione AA / Section AA

Scorci del Foyer interno a quota +15.00, sezioni e veduta della reception, a quota +7.00
Views of the internal foyer at the +15.00 level, sections and view of the reception
at the +7.00 level
L'intervento di trasformazione si situa nel contesto del polo fieristico del Portello
di Fieramilanocity e interessa le strutture del Padiglione 6, poste alla testata sud
del complesso, che vanno ad ampliare e integrare con nuove sale e funzioni l'esistente
padiglione 17. La scelta progettuale per la definizione degli spazi interni è indirizzata
a creare, con l'utilizzo di elementi strutturali leggeri e modulari, luoghi distinti
facilmente riconoscibili. L'utilizzo del colore come elemento caratterizzante le varie
aree/funzioni permette di dare un ordine allo spazio e uno strumento di orientamento
ai visitatori nell'ampia estensione del complesso del MIC. Il foyer di registrazione
di 2000 mq costituisce l'accesso principale al Centro convegni, da cui si può salire
agli ambienti del piano superiore. A quota +15.00 si trova il foyer interno, un ampio
spazio a forma di "U" (o di anello annettendo una delle sale) sul quale si affacciano
sia il blocco delle aule flessibili sia la grande sala plenaria e intorno al quale si sviluppa
la manica di un mezzanino con la sistemazione di piccole sale e delle postazioni
di servizio.
The intervention of transformation is situated in the context of the exhibition center
of Fieramilanocity in the Portello district and concerns the structures of Pavilion 6,
located at the southern end of the complex, which will serve to extend the existing
Pavilion 17 and add new rooms and functions. The choice of design for the definition
of the internal spaces is aimed at creating distinct and easily recognizable places
through the use of light and modular structural elements. The use of color as an
element characterizing the various areas/functions makes it possible to give an order
to the space and provide a means of orientation for visitors in the large extension
of the MIC complex. The 2,000 sqm registration foyer constitutes the main access
to the Convention Center, from which one can climb to the rooms on the upper floor.
At the +15.00 level is located the internal foyer, a large U-shaped space (which can be
turned into a ring by appending one of the rooms) onto which face both the block
of flexible lecture halls and the large plenary chamber and around which runs the wing
of a mezzanine containing small rooms and service points.

72 73

Sezione BB / Section BB

Nel paesaggio · In the Landscape


Sezione CC / Section CC

Pianta della quota +15.00, vedute della sala


E plenaria, scorcio della sala dal foyer, sezione
C
Plan of the +15.00 level, views of the plenary
chamber, view of the chamber from the foyer,
section
Nella definizione architettonica degli spazi
D la scelta di utilizzare materiali e finiture
da cantiere così come la scelta, nel caso
della sala plenaria, di lasciare visibili
i macromoduli strutturali della copertura
D a piastra ortotropa, con la luce del sole
che filtra dall'alto, danno agli ampi spazi
una qualità informale che connota
maggiormente gli ambienti e li rende
più accoglienti.
In the architectural definition of the spaces
the decision to use builders’ yard materials
and finishes as well as the choice, in the
houses of the plenary chamber, to leave the
structural macro-modules of the orthotropic
slab roof visible, with the light of the sun
filtering from above, bestows an informal
quality on the large spaces that gives the
rooms a greater connotation and renders
them more welcoming.

74 75

E A C
Pianta della quota +24.50 con evidenziato l'auditorium, vedute dell'auditorium
e scorcio dell'ingresso, sezione
Plan of the +24.50 level with the auditorium highlighted, views of the auditorium
and partial view of the entrance, section
Sia la sala plenaria, sia tutti gli ambienti di connessione e di sosta
(sale convegni ed espositive) sono caratterizzati da un'estrema flessibilità
dimensionale, funzionale e di capienza grazie a una disinvolta suddivisione
modulare e organizzazione degli spazi, in risposta alle variabili esigenze
delle attività ospitate dal Centro congressi. L'informalità nell'utilizzo
di materiali, luci e del colore caratterizza anche gli ambienti del piano
dell'auditorium, situato nella zona soprastante l'esistente rampa
camionabile. Sezione DD / Section DD
Both the plenary chamber and all the spaces used for connection and
staging activities (conference and exhibition rooms) are characterized
by an extreme flexibility of dimension, function and capacity thanks
to a fluent modular subdivision and organization of the spaces, in response
to the variable requirements of the activities that will take place at the
Convention Center. Informality in the utilization of materials, lighting
and color also characterizes the rooms on the floor of the auditorium,
situated in the zone above the existing ramp for use by trucks.

76 77
Vedute dell'area del Connettivo, sezione
Views of the Connective area, section
Un ampio ambiente a doppia altezza caratterizza lo snodo del Connettivo, una zona di cerniera
che collega tra loro ad altezze diverse il padiglione 6 all'Auditorium e al padiglione 17. Anche
in questo caso l'utilizzo di materiali di cantiere per le finiture e la modellazione dell'ambiente
attraverso la variazione delle altezze connotano fortemente l'ambiente e segnano il luogo
del passaggio focalizzando l'attenzione delle persone in transito.
A large double-height space characterizes the junction of the Connective, a hinge zone linking Pavilion 6
to the auditorium and to Pavilion 17 at different heights. In this case too the use of yard materials for
the finishes and the modeling of the room through variation of the heights strongly connote the space
and mark the place of passage, focusing the attention of people in transit.

78 79

Sezione EE / Section EE
Cino Zucchi Architetti/Park Associati
Salewa Headquarters
Bolzano, 2007-11

Cino Zucchi, Filippo Pagliani, Michele Rossi


Con/With: Elisa Taddei (responsabile di progetto/Project Manager),
Alice Cuteri, Lorenzo Merloni, Marco Panzeri, Davide Pojaga,
Alessandro Rossi, Giada Torchiana, Fabio Calciati (rendering)
Foto di/Photos by: Alberto Sinigaglia

Prospetto sud/South elevation Prospetto ovest/West elevation

Cino Zucchi
Cino Zucchi

Planimetria generale, vedute dalla strada e dal parcheggio, prospetti


General plan, views from the street and the parking lot, elevations
Il nuovo headquarters dell'azienda di abbigliamento tecnico da montagna
è situato nei pressi di un vincolo autostradale alla periferia sud di Bolzano,
ai piedi del Monte Pozza. Per assolvere a una duplice funzione estetica,
da un lato l'integrazione mimetica nel pregevole panorama naturalistico,
dall'altro l'esigenza di un landmark capace di rappresentare il brand
aziendale e interagire con la dimensione dinamica del movimento
automobilistico, l'edificio si configura in una serie di volumi funzionali
nascosti da una grande copertura metallica, la cui geometria spezzata
si integra a quella delle montagne circostanti.
The new headquarters of the technical mountain wear manufacturer is
80 located in the vicinity of an expressway junction on the southern outskirts 81
of Bolzano, at the foot of Monte Pozza. To perform a dual aesthetic
function, on the one hand the mimetic integration into the beautiful
natural panorama and on the other the need for a landmark capable
of representing the company brand and interacting with the dynamic
dimension of the traffic, the building is configured into a series of functional
volumes concealed by a large metal roof, whose broken geometry blends
into that of the surrounding mountains.

Nel paesaggio · In the Landscape


Prospetto est/East elevation

Prospetto nord/North elevation

Andrea Martiradonna
Sezione trasversale/Cross section
Veduta da nord, pianta del piano terra, prospetti e sezioni, veduta dell'atrio e di un interno
View from the north, ground-floor plan, elevations and sections, view of the entrance hall and of an interior
Il complesso ospita gli showroom, un negozio, una palestra di roccia che si può aprire per
manifestazioni pubbliche, un asilo, un fitness per i dipendenti, una sala polifunzionale e uffici.
Grazie alla copertura piegata, la disposizione delle funzioni nei diversi volumi genera una serie di spazi
di relazione e una sequenza di paesaggi esterni e interni che aiutano il pubblico a orientarsi in rapporto
ai diversi gradi di privacy degli ambienti. La copertura è composta da pannelli in alluminio forato
ed elettrocolorato, in tre tonalità di grigio-azzurro studiate per fondersi con il panorama delle
montagne circostanti; essa riveste il grande volume dei magazzini, realizzato in struttura prefabbricata
con lucernari a microshed, i tre volumi più alti degli uffici sul lato sud, fungendo anche da schermo
frangisole, e, con un grande sbalzo sul lato sud, l'area di carico. Sul lato nord grandi pareti vetrate
senza bisogno di elementi oscuranti donano agli ambienti di lavoro luce e viste sul paesaggio.
The complex houses the showroom, a store, a climbing gym that can be opened for public events,
a crèche, a fitness center for employees, a multifunctional hall and offices. Thanks to the bent roof,
the arrangement of the functions in the different volumes generates a series of relation spaces
82 and a sequence of external and internal landscapes that help the public to gain its bearings in relation 83
to the different degrees of privacy of the rooms. The roof is composed of panels of perforated and
electro-colored aluminum, in three shades of gray-blue designed to blend into the panorama of the

Andrea Martiradonna
surrounding mountains, and covers the large volume of the warehouses, realized in prefabricated
structure with micro-shed skylights, the three taller volumes of the offices on the southern side, also
acting as a sun screen, and, with a large overhang on the southern side, the loading area. On the
northern side large glass walls with no need for screening elements bring light into the workspaces
and offer views of the landscape. Sezione longitudinale/Longitudinal section
Massimiliano e Doriana Fuksas
Chiesa San Paolo
Foligno (Perugia), 2001-09

Massimiliano e Doriana Fuksas


Structures And Engineering: Ai Engineering s.r.l.,Torino;
Engineer Gilberto Sarti, Rimini
Artistic Intervention: Enzo Cucchi and Mimmo Paladino
Foto di/Photos by: Moreno Maggi

Vedute e scorcio dell'esterno dell'edificio, pianta del primo piano, inquadramento


e prospetto sud
Views of the exterior of the building, plan of the second floor, location
in the context and south elevation
Il complesso parrocchiale che si staglia come un imponente volume sullo
sfondo della Valle Umbra è costituito da due elementi principali: la chiesa,
un monolite di geometria pura collegato da un corpo traslucido,
la cappella feriale, al secondo parallelepipedo, allungato e basso,
che ospita la sagrestia, i locali del ministero e la casa canonica. Al volume
della chiesa, elevato di un metro e mezzo dal piano della campagna,
si accede percorrendo il sagrato, una lunga passerella che conduce
all’ingresso, un taglio netto orizzontale che spezza alla base l’assoluta
compattezza del prospetto anteriore, rivolto ad occidente.
The parish complex that stands out as an imposing volume against the
backdrop of the Valle Umbra consists of two main elements: the church,
a monolith of pure geometrical shape connected by a translucent block,
the weekday chapel, to a second, low and elongated parallelepiped that
houses the sacristy, the rooms of the ministry and the parsonage. Access
to the volume of the church, raised a meter and a half above the level
of the countryside, is provided by a long walkway across the parvis that leads
to the entrance, a sharp horizontal cut that breaks at the base the absolute
solidity of the front, facing to the west.

84 85

Nel paesaggio · In the Landscape


Scorci dell'interno, veduta della facciata a nord, sezioni
Partial views of the interior, view of the north front, sections
Il volume della chiesa è caratterizzato da due
parallelepipedi – in cemento armato il più esterno
e in cemento alleggerito il più interno – inseriti uno
dentro l’altro e attraversati da aperture che consentono
alla luce di perforare la massa compatta del monolite.
I fasci di luce tagliano il doppio volume sia
trasversalmente che verticalmente andando
a illuminare gli elementi principali della chiesa come
l’altare, l’ambone e il fonte battesimale.
The volume of the church is characterized by two
parallelepipeds—the outer one in reinforced concrete
and the inner one built of perforated concrete blocks—
inserted one inside the other and traversed by openings
that allow light to enter the compact mass of the
monolith. The beams of light pass through the double
volume crosswise and vertically, illuminating the main
elements of the church like the altar, the ambo and the
baptismal font.

Sezione BB / Section BB

86 87

Sezione AA / Section AA
0 5 10m
C+S Associati
Urban Lake Housing
Pordenone, 2008-10

Carlo Cappai, Maria Alessandra Segantini


Con/With: Carolin Stapenhorst, Guido Stella
Foto di/Photos by: Alessandra Bello and Luca Casonato

Planimetria del progetto, scorci della piazza e del parco sul lago, sezione
Plan of the project, views of the square and the park on the lake, section
Il progetto si estende nel cuore dell'area urbana di Pordenone collegando
due aree, situate a quote diverse, con un percorso che dalla piazza della
chiesa di San Giorgio porta al retrostante parco affacciato sul lago.
A cavallo di quest'area, tra paesaggio urbano e naturale si trovano i nuovi
edifici per le residenze e i servizi alla parrocchia di San Giorgio. I volumi
degli edifici, caratterizzati da lievi variazioni cromatiche, crescono
in altezza man mano che dalla piazza di accesso si addentrano nel parco,
e i prospetti sono caratterizzati dai serramenti in legno delle ampie vetrate
affacciate sul paesaggio del verde e del lago. Il percorso si snoda dalla
piazza pubblica al piano terra degli edifici, ideato come "sottoportego"
e come collegamento con il parco retrostante, e con le sponde del lago,
quest'ultimo attraversato da due ponti uno dei quali sospeso su pilastri
metallici inclinati.
The project lies in the heart of the urban area of Pordenone, connecting
two areas, situated at different levels, with a route that leads from the
square of the church of San Giorgio to the park at the rear facing onto
the lake. Spanning this area, between urban and natural landscape, are the
new buildings for the residences and services of the parish of San Giorgio.
The volumes of the buildings, characterized by slight variations in color,
increase in height the further they are located from the access square
and the more they penetrate into the park, and the fronts are characterized
by the wooden frames of the large windows facing onto the vegetation
and the lake. The route winds from the public square to the ground floor
of the buildings, conceived as a Venetian sotoportego and a connection with
the park behind and the shore of the lake, which is spanned by two bridges,
one of them standing on inclined metal pillars.

88 89

Nel paesaggio · In the Landscape


C+S Associati
Scuola Elementare
Ponzano Veneto (Treviso), 2009

Carlo Cappai, Maria Alessandra Segantini


Con/With: Guido Stella, Mauro Tonello,
Andrea Dal Ferro, Nicola Di Pietro, Giulia Riso,
Fabiana Aneghini, Matteo Bandiera
Foto di/Photos by: Pietro Savorelli

Veduta dell'esterno, scorcio della corte interna e sezione


prospettica
View of the exterior, partial view of the inner courtyard
and perspective section
Il nuovo edificio, centro scolastico e luogo di incontro
per la comunità, è situato in un'area fortemente segnata
dal fenomeno dello sprawl e il nuovo volume diviene
dunque un punto di riferimento nel paesaggio extraurbano.
Lungo i prospetti sud-est e sud-ovest le aule si affacciano sul
territorio con un ampio perimetro vetrato il cui confine
è segnato da una particolare trama rossa di sottili pilastri
in acciaio disposti in diagonale che "cuce" il terreno alla
copertura. Sulla facciata si crea così nel corso della giornata
una variazione di disegni di luci e ombre che è possibile
schermare grazie a un sistema di tende esterne.
The new building, a school and meeting place for
the community, is located in an area strongly affected
by the phenomenon of sprawl and so the new volume has
become a point of reference in the suburban landscape.
On the southeast and southwest fronts the classrooms face
onto the surrounding territory with a broad glazed perimeter
whose edge is marked by a distinctive red framework
of slender steel pillars arranged diagonally that “stitches”
the ground to the roof. In this way a varying pattern of light
and shade is created over the course of the day on the façade,
which can be screened by a system of external awnings.

90 91

Nel paesaggio · In the Landscape


Pianta del piano interrato / Plan of the basement floor Pianta del piano terra / Ground-floor plan Pianta del primo piano / Second-floor plan

Scorci della corte interna, della copertura, della facciata esterna e degli interni, piante
Views of the inner courtyard, the roof, the external façade and the interiors, plans
La trasparenza della facciata prosegue all'interno dell’edificio, costruito
attorno una corte interna e alla palestra ribassata. Aule e corridoi sono
separati da arredi fissi e pareti in legno attrezzate che si fermano a quota
130 cm, un'altezza che permette ai bambini seduti nelle aule di non essere
distratti mentre lo sguardo e la luce naturale penetrano l’intero edificio
fino alla palestra ribassata, attraverso le vetrate superiori. I colori sono
utilizzati per definire il codice di utilizzo dell'edificio, il verde ad esempio
è il colore degli spazi di relazione mentre il grigio scuro è il colore delle
aule speciali. L'intero progetto, svolto con il contributo della popolazione
locale, è stato sviluppato con la finalità di ridurre al minimo i costi
di realizzazione, di gestione e, grazie all'orientamento, ai sistemi
di schermatura solare, all’isolamento termico e all'uso di nuove tecnologie,
ridurre al minimo i costi energetici.
The transparence of the façade continues inside the building, constructed
around an inner courtyard and a sunken gymnasium. Classrooms and
corridors are separated by fixed furniture and fitted wooden walls that
rise to a height of 130 cm, a level that allows the children sitting in the
classrooms not to be distracted while the gaze and natural light are able
92 to penetrate the whole building as far as the sunken gym through the panes 93
of glass above. Colors are used as a code to define the use of different parts
of the building: for example, green is the color of the relation spaces while
dark gray is the color of the special classrooms. The entire project, carried out
with the contribution of the local population, has been developed with the
aim of keeping construction and running costs to a minimum, as well, thanks
to the building’s orientation, systems of solar screening and thermal
insulation and the use of new technologies, as its energy costs.
act romegialli
Padiglione Canottieri Moto Guzzi
Mandello Lario (Lecco), 2010

Gianmatteo Romegialli, Angela Maria Romegialli, Erika Gaggia


Foto di/Photos by: Marcello Mariana

Vedute e scorcio dell'esterno, scorcio dell'interno, inquadramento, pianta e sezione dell’edificio


Views of the exterior, partial view of the interior, location in the context, plan and section of the building
Il progetto di un deposito imbarcazioni e centro servizi del comune per le attività legate
al canottaggio è situato in un parco a Mandello, sulle rive del lago di Como. L'edificio è composto
da due padiglioni distinti, contigui ma leggermente slittati tra loro, con coperture indipendenti
e una fascia di collegamento centrale destinata ai servizi. I padiglioni sono posti
longitudinalmente lungo la riva; una lunga striscia vetrata continua evidenzia l'affaccio sul lungo
lago permettendo di godere dall'interno di un'ampia visuale sul paesaggio. La sagoma a timpano
dei padiglioni è semplice, caratterizzata dai tetti a due falde, così come i materiali utilizzati
per la costruzione, calcestruzzo con impronta di cassero OSB nel caso delle limitate partiture
di muratura strutturale a vista e lamiera ondulata zincata per le coperture. Sono previsti sistemi
di ventilazione naturale e forzata mentre la superficie esterna dei padiglioni è in parte ricoperta
da verde.
The project for a boat shed and municipal service center for activities linked to boat racing is
located in a park at Mandello, on the banks of Lake Como. The building is made up of two distinct
pavilions, adjoining but shifted slightly with respect to one another, with independent roofs and
a central connecting band intended for services. The pavilions are set lengthwise to the shore;
a long and unbroken strip window emphasizes the prospect onto the lakefront, offering a broad
view of the landscape from the inside. The gable shape of the pavilions is simple, characterized by
their saddle roofs, as are the materials utilized for the construction, concrete with the pattern left
by OSB formwork visible in the case of the limited sections of structural walling and galvanized
corrugated iron for the roofs. Systems of natural and forced ventilation are provided while the
outer surface of the pavilions is partly covered with vegetation.

sezione trasversale 1:

94

Nel paesaggio · In the Landscape


Il quasi-niente di cui sospettiamo l’assenza presente senza saperne il nome
o determinarne la natura, lo chiamiamo, negativamente, in virtù del suo carattere
evasivo, il non-so-che. E tuttavia questo non-so-che così evasivo e controverso
è la cosa più importante del mondo, sostengono alcuni, e la sola che valga la pena.
Infatti succede che un certo comportamento sia perfetto e che non si trovi in esso
nulla da ridire, e che tuttavia tanta perfezione susciti in noi un inesplicabile
disagio, un’insoddisfazione senza precisi motivi. La storia del non-so-che, questa
idea estetica tanto capace di tracimare fuori dai propri argini, fecondando
un terreno vastissimo, ci mostra che la logica non esaurisce il pensiero per cui non
basta pensare con rigore, e pensare nei limiti dell’intelletto; progettare con rigore
e progettare nei limiti dell’ordinabile e del prevedibile. Questi progetti
di architettura sviluppati nel “quasi nulla’’ suggeriscono il “sentimento che c’è
altro’’, dandosi come pura “nostalgia di qualcos’altro’’, convertendosi in pathos,
pathos dell’incompletezza, o pathos dell’altrimenti. / The almost-nothing of
which we suspect the present absence without knowing its name or being able
to determine its nature, we refer to, negatively, owing to its evasive character,
as je ne sais quoi. And yet in some people’s view this so evasive and
controversial je ne sais quoi is the most important thing in the world, and the
only one of any worth. In fact it may happen that a certain mode of conduct
is perfect and that no fault can be found in it, and yet so much perfection
stirs in us an inexplicable sense of unease, a dissatisfaction without precise
motives. The history of the je ne sais quoi, this aesthetic idea so liable
to burst its banks, fertilizing a vast terrain, shows us that logic is not the whole
of thought, and so it is not enough to think rigorously, and to think within
the limits of the intellect; to design rigorously and design within the limits
34
Nel quasi nulla of what can be ordered and predicted. These architectural projects developed
in the “almost nothing” convey the “feeling that there is more,” presenting
35

In the Almost Nothing themselves as pure “nostalgia for something else” and turning into pathos,
a pathos of incompleteness, or pathos of the otherwise.
Maria Vittoria Garrone
Casa a Santa Margherita Ligure
Santa Margherita Ligure (Genova), 2011-12

Maria Vittoria Garrone


Coll.: Umberto Giolli (verde/Landscaping)
Foto di/Photos by: Paolo Rosselli

Scorci della zona giorno, dei percorsi verticali e della parete


attrezzata tra la cucina e il soggiorno
Views of the day zone, of the vertical routes and of the fitted
wall between the kitchen and living room
La casa è situata nella parte superiore di un terreno
degradante a fasce lungo il crinale tra Rapallo e Santa
Margherita Ligure. Integrata con il contesto, non
solo mimeticamente ma anche grazie alla scelta
di proporzioni e materiali, si affaccia a sud verso il mare
con ampie aperture a tutta altezza e a est su un intimo
patio racchiuso tra la scala ispirata alle crêuze liguri
e una vasca a sfioro in calcestruzzo trattato che riflette
ed esalta il paesaggio circostante.
The house is situated in the upper part of a plot of land
that slopes downward in strips on the ridge between
98 Rapallo and Santa Margherita Ligure. Blended into the 99
context, not just mimetically but also through the choice
of proportions and materials, it faces to the south onto
the sea with large full-height openings and to the east
onto an intimate patio enclosed between the staircase
inspired by the Ligurian lanes known as crêuze and an
overflow pool in treated concrete that reflects and
enhances the surrounding landscape.

Nel quasi nulla · In the Almost Nothing


Scorcio attraverso l'apertura a sud, veduta del patio, dettaglio della
piscina a sfioro; pianta del piano terra, scorcio dall'esterno, planimetria,
dettaglio di un imbotte e del lavello esterno
View through the opening to the south, view of the patio, detail of the
infinity pool; ground-floor plan, view from the outside, site plan, detail of
an intrados and the outdoor sink
La copertura, piantumata con agavi, aloe, opuntie e yucche,
è integrata con il terreno a monte, mentre il piano terra in diretta
continuità con il patio, è pensato come una stanza all'aperto
copribile grazie a una tenda avvolgibile. Camminamenti,
partizioni interne, infissi, lavelli e alcuni arredi, sono disegnati
su misura con l'intenzione di fornire all'edificio una speciale
domesticità, un'affordance che promuove un rapporto
tra gli elementi della casa e il paesaggio.
100 The roof, planted with agaves, aloes, prickly pears and yuccas, is 101
integrated with the ground above, while the ground floor in direct
continuity with the patio is conceived as a room open to the sky
that can be covered by a rollup awning. Walkways, internal
partitions, fixtures, sinks and some pieces of furniture have been
designed to measure with the intention of giving the building a
special air of domesticity, an affordance that promotes a
relationship between the elements of the house and the landscape.
Roberto Collovà
Una via tre piazze
Gela (Caltanissetta), 2006-12

Roberto Collovà
Con/With: Giuseppe Fascella,
Leonardo Foto, Antonio Molica Bisci,
Raffaella De Simone, Marco Enia,
Maria Di Gregorio, Simona Perrotta,
Silvia Urbano
Coll.: Francesco Nicita
Foto di/Photos by: Roberto Collovà

Planimetria generale con il disegno delle pavimentazioni, della vegetazione e degli arredi, dettagli
General plan of the area showing the design of the paving, the vegetation and the furniture, details
Il progetto, vincitore nel 1994 del concorso di idee per la riconnotazione dello spazio
urbano del centro storico di Gela, affida al disegno delle pavimentazioni, oltre che della
vegetazione e dell'illuminazione, il ruolo di elemento centrale per l'individuazione di nuove
situazioni urbane. Grazie a questa idea, l'intervento si declina attraverso un minuto
ridisegno dello spazio pubblico in grado di descrivere il contesto, definire nuove relazioni tra
102 gli elementi urbani e differenziare gli spazi connotando ogni luogo con una nuova preziosità. 103
Winner, in 1994, of the competition of ideas for the redevelopment of the urban space
of the historic center of Gela, the project has settled on the design of the paving, as well as
the vegetation and lighting, as the central element for the individuation of new urban
situations. Thanks to this idea, the intervention has taken the form of a detailed redesign
of the public space capable of describing the context, defining new relations between the
urban elements and differentiating the spaces by giving each place a new character.

Nel quasi nulla · In the Almost Nothing


Dettaglio delle lamiere colorate, schizzo di progetto, scorcio trasversale
dello spazio e veduta generale
Detail of the colored metal sheets, design sketch, view across the space
and general view
Grazie al disegno particolarmente articolato del suolo e degli arredi,
un attraversamento degradato sul fianco di piazza Salandra diviene
un nuovo passaggio pedonale dal centro alla circonvallazione,
ma anche un luogo urbano di qualità che prima non esisteva.
La pavimentazione mista fatta di lastre di pietra calcarea bianca
e di getti di calcetruzzo grigio bianco e nero di varia dimensione,
forma e grana segna il nuovo percorso, mentre nove lastre di lamiera
graffiata e colorata a schermare le finestre di un edificio scolastico,
alcune panche lapidee e piante rampicanti lungo i muri conferiscono
all'intervento orizzonale la terza dimensione.
Thanks to the particularly well-structured design of the ground and
the furniture, a degraded crossing at the side of Piazza Salandra has
been turned into a new pedestrian route running from the center
104 to the beltway, but also an urban location of quality that did not exist 105
previously. The mixed paving of white limestone flags and areas
of gray, black and white concrete of various sizes, shapes and textures
marks the new route, while nine pieces of scratched and colored sheet
metal used to screen the windows of a school building, several stone
benches and climbing plants on the walls add the third dimension
to the horizontal intervention.
Planimetria dell'intervento di piazza Salandra con il nuovo passaggio, dettaglio delle sedute e della terrazza in quota a conclusione
del percorso di via de Sanctis; scorcio di piazza Salandra, sezione lungo piazza San Francesco, la piazza-cavea lungo un asse trasversale
individuato dal disegno del progetto
Plan of the intervention in Piazza Salandra showing the new passage, detail of seats and of the raised terrace at the end of the route
on Via de Sanctis; view of Piazza Salandra, section through Piazza San Francesco, the square-auditorium along a transverse axis
identified by the design of the project
L'intervento diffuso si è occupato di trovare un disegno ordinario delle tipologie di pavimentazione ricorrenti, di volta
in volta diverso e specifico per ciascuna delle tre piazze a partire dall’operazione urbana che l'avrebbe caratterizzata.
Le superfici carrabili sono caratterizzate da una composizione di basole di pietra calcarea bianca e di pietra lavica nera,
diversamente distribuite, mentre le pavimentazioni delle superfici pedonali sono composte da basolette cubiche di 10
106 cm di lato, di pietra lavica e calcarea, disposte casualmente e annegate in un getto di calcestruzzo con pietrisco lavico- 107
calcareo, trattato con ritardanti e poi lavato a pressione.
The diffuse intervention has set out to find an ordinary design made up of common types of paving, different and specific
to each of the three squares as part of the urban operation to characterize the area. The surfaces for vehicles are composed
of flags of white limestone and black lava, arranged in different ways, while the paving of the pedestrian areas is made up
of small cubes of lava and limestone measuring 10 cm on a side, laid in a haphazard pattern and set in concrete made with
crushed lava and limestone, treated with retardants and then washed under pressure.
Antonio Citterio Patricia Viel and Partners Vedute della piazza, pianta, dettagli della pavimentazione in cotto e della duna
Piazza Michele Alboreto Views of the square, plan, details of the brick paving and the dune
Rozzano (Milano), 2005-06 Il progetto riguarda una piazza di circa 8000 mq a Rozzano, alla periferia di Milano. La piazza è pavimentanta
in cotto e divisa in due zone: una parte dedicata alla sosta e al riposo in cui tigli e acacie definiscono una zona verde
Antonio Citterio, Patricia Viel ombratile; una parte libera, di forma ovale e leggermente ribassata, in cui alcune panchine sono collocate vicino
Coll: Claudio Raviolo, Daniele Raimondi ad apparecchi d’illuminazione bassi in grado di definire zone più raccolte. Non lontano sorge un edificio
Foto di/Photos by: Leo Torri di piccole dimensioni, realizzato in acciaio e vetro, che ospita uno sportello informativo. Sul lato che fiancheggia
la trafficata via Toscana, è stata progettata una duna, la cui funzione è di mitigare la vista ed il rumore del traffico.
The project concerns a square of around 8,000 sqm in Rozzano, on the outskirts of Milan. The square is paved with bricks
and divided into two zones: one part devoted to rest in which lime and acacia trees define a shady area of greenery; an
unencumbered part, oval in shape and sunken slightly, in which some benches are located close to low sources of light
that are able to define more intimate areas. Not far away stands a building of small size, constructed of steel and glass,
that houses an information desk. On the side that flanks the busy Via Toscana a dune has been designed to mitigate
the view and abate the traffic noise.

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Nel quasi nulla · In the Almost Nothing


LGB Architetti
Showroom Benetton
Vicenza, 2009

Luciano Giorgi, Liliana Bonforte


Coll.: Andrea Rubini, Alberto Scorletti
Foto di/Photos by: Luciano Giorgi

Veduta attraverso stradella San Giacomo verso corso Palladio, pianta del piano
terra, scorcio attraverso la vetrina all'ultimo piano. Dettaglio della facciata, prospetti,
sezioni di facciata, scorcio di stradella San Giacomo verso il retro
View across Stradella San Giacomo toward Corso Palladio, ground-floor plan,
view through the store window on the top floor. Detail of the façade, elevations,
sections of the façade, view of Stradella San Giacomo looking toward the back
of the showroom
Le superfici esterne di un edificio commerciale nel centro di Vicenza,
intonacate uniformemente in grigio ombra e coperte da una sorta di wall
drawing in cavetti di acciaio, sono trasformate in un segno grafico astratto
che fa da contrappunto alla monumentalità della città storica. La maglia
metallica fa da supporto a una vegetazione rampicante che modificherà
nel tempo e durante le diverse stagioni il carattere della facciata, mentre
le aperture a tutta altezza, trasparenti o specchianti a seconda
dell'incidenza luminosa, mettono in mostra il continuo e complesso
rapporto tra interno ed esterno.
The external surfaces of a commercial building in the center of Vicenza,
110 111
uniformly plastered in umbra gray and covered by a sort of wall drawing
in steel wire, have been turned into an abstract graphic sign that acts
as a counterpoint to the monumentality of the historic city. The metal mesh
provides support for climbing plants that will modify the character of the
façade over time and in different seasons, while the full-height openings,
transparent or reflective depending on the direction of the sun’s rays, reveal
the continuous and complex relationship between interior and exterior.

Nel quasi nulla · In the Almost Nothing


Studio Albori
Trattoria Pastamadre
Milano, 2011

Progetto e costruzione/Project
and Construction: studio Albori
(Emanuele Almagioni, Giacomo Borella,
Francesca Riva)
Coll.: Matteo Benvenuti, Pietro Zaglio,
Panos Veizis, Erica Borsa,
Virginia Chiappa Nunez e altri amici
Foto di/Photos by: Stefano Frattini

Scorcio del bancone verso la bussola d'ingresso, schizzi sugli arredi autocostruiti;
dettaglio del soffitto antirumore, schizzo e scorcio dei motivi decorativi su una
parete, veduta generale della sala da pranzo
View of the counter facing the entryway, sketches of the self-built furniture;
detail of the soundproof ceiling, sketch and view of the wall decorations, overall
view of the dining room
Il progetto per l'interno di una piccola trattoria casalinga nel centro
di Milano è l'occasione per sperimentare tecniche di autocostruzione fuori
dalle rotte del mercato tradizionale mettendo in moto una rete di amici
per recuperare i materiali così da evitare il ricorso a imprese di costruzione.
Il controsoffitto per l'assorbimento acustico, per esempio, è composto
da circa 650 tubi di cartone da plotter recuperati da vari studi di architettura,
mentre le casse utilizzate per la realizzazione degli arredi sono quelle degli
imballaggi delle opere minimaliste americane della collezione Panza
di Varese.
The project for the interior of a small and unpretentious trattoria
in the center of Milan provided the opportunity to try out self-building
techniques off the beaten track of the traditional market, calling
112 113
on a network of friends to salvage materials in order to avoid having
to rely on building contractors. The false ceiling for sound absorption,
for example, is made out of around 650 cardboard tubes of paper rolls for
plotters collected from various architectural offices, while the crates used
to build the fittings are the ones in which the American minimalist works
of art of the Panza collection in Varese were packed.

Nel quasi nulla · In the Almost Nothing


Scorci dell’appartamento, pianta, sezioni
Views of the apartment, plan, sections
Il progetto è un delicato “quasi nulla”, nel quale la ristrutturazione di un piccolo appartamento milanese datato
1900 avviene con piccoli gesti che tratteggiano poeticamente una condizione minima dell'abitare. Lo spazio ha una
pioppo verniciato ad acqua
sezione alta e stretta, ed è segnato fortemente da elementi tradizionali: porte, finestre e il pavimento in cotto
lombardo e vecchie piastrelle esagonali colorate. A questi elementi, mantenuti nel progetto in modo suggestivo,
è sovrapposta una zona notte sospesa, protetta da una rete sottile, a cui si accede grazie a una nuova scala
realizzata in ferro pieno il cui disegno è ridotto a un reticolo essenziale.
The project is a delicate almost nothing, in which the renovation of a small apartment in Milan dating from 1900
has been carried out by means of little gestures that poetically outline a minimum living condition. The space has
a tall and narrow section, and is strongly characterized by traditional elements: doors, windows and a floor in Lombard
terracotta and old colored hexagonal tiles. Over these elements, preserved in an evocative way in the project, is laid
pioppo verniciato ad acqua
a suspended night zone, protected by a thin mesh, to which access is provided by a new staircase made of solid iron
whose design has been reduced to an essential lattice.

pioppo verniciato ad acqua

14 x 14 mm

14 x 14

Francesco Librizzi Studio


Casa C.
Milano, 2009-10

Francesco Librizzi, Matilde Cassani


Coll: Carolina Martinelli
Foto di/Photos by: Giovanna Silva
14 x 14 mm

14 x 14 mm

14 x 14 mm

114 115

Nel quasi nulla · In the Almost Nothing


Nina Bassoli
Valentina Di Francesco
Il paradosso dell’Italian Theory
The Paradox of Italian Theory

Lavorare a un numero di una rivista tematica di passate e presenti ideologie senza fare cenno ai mente, lampeggiante in attesa di nuove coordi-
architettura sovente risulta più o meno comples- progetti ben riusciti, ai nuovi gruppi emergenti o nate, in un momento in cui torniamo miracolo-
so a seconda dello specifico argomento affron- ai notevoli successi dell’architettura italiana con- samente tutti alla pari. È in questo momento
tato. Un numero interamente dedicato all’Italia temporanea a livello internazionale. Non si può che inizia il nostro viaggio in Italia, in cerca di
era nell’aria da tempo così come nei programmi negare che, salvo pochissime eccezioni, anche i nubi di innovazione (innovation blur) nascoste in
delle riunioni, ma la difficoltà nel trovare una protagonisti del nostro forum abbiano mostrato luoghi inaspettati dove trova sfogo quell’energia
giusta chiave di lettura che non lo rendesse una una certa perplessità rispetto alle risorse proget- inventiva latente, non registrabile attraverso mi-
semplice antologia di progetti più o meno riusci- tuali dell’Italia contemporanea, né che da diversi suratori universali. Così, con il passare delle set-
ti ha fatto posticipare il compito. anni l’Italia si trovi a essere piuttosto marginale timane, forse per merito di un nuovo sguardo
Come accade però nei casi più fortunati, con rispetto al mainstream del dibattito sulla materia, ravvicinato, un’appassionata ricerca di indizi e
progetti lasciati sedimentare a lungo, alla fine è soprattutto dal punto di vista del progetto. Ep- metonimie, una nuova attenzione rivolta più ad
emerso quello che poteva sembrare finalmente pure, la ricerca che abbiamo tentato attraverso ambienti interessanti che a singole emergenze,
il giusto sguardo. Non approfondiremo in que- l’accidentato territorio italiano per comporre il l’iniziale insicurezza è stata rapidamente guarita
sto contesto le lunghe riflessioni articolate tra il mosaico di questo numero di “Lotus”, ci ha por- dalla certezza dell’interesse dei progetti presen-
pensiero vivente di Esposito, il beauty contest di tato piuttosto a verificare uno stato di allinea- tabili. Il paziente e caparbio ricamo dei pavimen-
Keynes e i brevi cenni sull’universo di Gramsci: mento del nostro paese rispetto al dibattito con- ti di Gela durato più di quindici anni (Roberto
l’impianto teorico a un certo punto era pronto e temporaneo, a mettere in discussione l’idea di ri- Collovà), il lento lavoro di limatura delle opere di
chiaro quasi che l’intera redazione fosse stata tardo, e con essa quella di progresso, almeno in- Maria Giuseppina Grasso Cannizzo o le nuove
pervasa da quella attitudine realista e da quella tesa in senso lineare e univoco. Il fatto che l’Italia espressive figure di Emanuele Fidone e Vincenzo
intrinseca adattabilità così chiaramente riscon- non sia salita su un’onda che si è già nuovamen- Latina a Ortigia ci restituiscono un’immagine
trata nell’animo dell'architettura italiana. te rovesciata sposta la nostra posizione rispetto nuova, fresca e poetica di una delle aree più
Italiani, popolo flessibile e dal senso pratico, po- al baricentro del progresso, questo è vero, ma problematiche d’Italia. Un centro sociale nato
polo di traduttori e di anti ideologi; dunque, le siamo sicuri che questa dissociazione si debba in- per trovare il modo di finanziare un’associazione
basi teoriche erano chiare, meno chiaro, inizial- tendere come ritardo, come una posizione arre- in mezzo al paesaggio industriale brianzolo ci
mente, l'impianto progettuale che avrebbe do- trata su una irrevocabile linea del tempo? racconta di nuove possibili relazioni sociali e ter-
vuto sostenere la teoria. Gli italiani sono da sempre abituati a districarsi ritoriali (IfDesign). Interventi minimi, quasi invisi-
Da questa, possiamo dire, iniziale insicurezza è tra limitazioni e difficoltà e a inventare soluzioni bili, come le trame aeree sulla facciata di un ne-
forse nata la scelta di costruire un impianto criti- articolate per aggirare gli evidenti ostacoli che gozio (LGB architetti) o una scaletta metafisica

Luigi Ghirri, Italia dall'Alto, 1989 (particolare/detail) © Archivio Editoriale Lotus


co di sostegno alla tesi del numero, una tavola popolano il nostro Paese quanto le bellezze na- in un appartamento milanese (Librizzi e Cassa-
rotonda virtuale di professionisti e studiosi in turali. E non c’è dubbio che questa sia un’attitu- ni), ci fanno riscoprire quell’esigenza dei proget-
qualche maniera coinvolti nell’argomento chia- dine particolarmente preziosa proprio per gli ar- tisti italiani di eccedere l’ambito consacrato
mati a riflettere su questo prossimo, nuovo, au- chitetti, e che lo sia a maggior ragione in un all’architettura per invadere altri campi di pro-
spicato, trainante ruolo dell’attitudine italiana ri- momento di crisi come questo, dove i nodi ini- getto, come il design o l’arte. Gli interventi inca-
spetto all’orizzonte internazionale. ziano a venire al pettine e l’inflazione di iconicità strati tra il palinsesto del contesto, evidente co-

Critica
Recentemente, Michael Webb scriveva su “Ar- non basta più a coprire le debolezze progettuali me nel caso della Manica Lunga (De Lucchi), o
116 chitectural Review” che, dopo aver partecipato e la crisi nella produzione in serie indotta dalle in buona misura inventato, riscoperto, come ne- 117
a una tavola rotonda promossa dall’Istituto Sviz- nuove tecnologie digitali. Potrebbe essere, que- gli interventi montani degli Albori e di Scaramel-
zero di Roma sullo stato dell’architettura italia- sto della crisi, un momento paradossalmente lini ci raccontano come la stratificazione italiana
na, non riusciva a capacitarsi di come tanti critici buono per le capacità italiane di districarsi tra induca a una sorta di convincente empirismo

Criticism di diverse provenienze e generazioni fossero tut-


ti intenti a evocare i tesori passati e disquisire
con notevole erudizione su danni e valori delle
meccanismi impossibili, poiché di fronte alle dif-
ficoltà, quell’inafferrabile punto all’orizzonte
lungo la linea del progresso si ferma improvvisa-
poetico.
Curiosamente un’immagine che fin dall’inconsa-
pevole inizio ha accompagnato ogni nostra ri-
flessione è stata una celebre fotografia di Luigi origins and generations were all taken up with pected places where that latent creative energy, cato, non esiste più custom made. La migliore of- relazioni sito, programma e tecniche – sviluppo
Ghirri che mostra un’Italia da atlante in parte evoking the treasures of the past and expatiat- not detectable through universal gauges, finds ferta nei computi metrici estimativi delle opere costruttivo – realizzazione materiale – riproduzio-
celata da una fitta nebulosa e in parte illuminata ing with remarkable erudition on the defects an outlet. So, with the passing of the weeks, pubbliche è una roulette che gira tra opzioni pos- ne fotografica del manufatto finale – diffusione
attraverso degli intensi sprazzi di luce. Nella co- and values of past and present ideologies with- perhaps thanks to a new and closer look, an en- sibili per cadere, imprevista, nella casella del mas- comunicativa dell’edificio costruito se ne è ormai
struzione dell’impianto definitivo del numero è out making any reference to projects that have thusiastic search for clues and metonyms, a new simo ribasso. Dopo di essa avviene il montaggio sostituita un’altra: selezione (inconscia o strategi-
apparso infine chiaro il significato di questa im- turned out well, to emerging new groups or to attention focused more on interesting environ- delle parti acquistate e la loro possibile integra- ca) dei modelli iconici da impiegare – loro adatta-
magine come principio guida della ricerca: the notable successes of contemporary Italian ments than on individual phenomena, the initial zione con gli altri comparti dell’edificio. mento (anche per parti) al programma e al sito –
sprazzi di luce e improvvise radure tra le nubi architecture at the international level. It cannot uncertainty rapidly gave way to the certainty Le tecniche, ormai abbandonata qualsiasi pretesa diffusione e promozione del progetto in forma
della critica hanno messo in evidenza luoghi, oc- be denied that, with very few exceptions, even that the projects we could present would be of di scientificità, inseguono il mercato nel proporre virtuale – traduzione non mediata delle forme nel
casioni e aspirazioni inattese, brevi cenni proget- the participants in our forum have shown a de- interest. The patient and dogged work on the la continua sostituzione di gadgets: leggerezza, costruito per farlo corrispondere a una realtà del-
tuali concreti con una forza teorica intrinseca gree of perplexity with regard to the architec- paving of Gela’s squares that has lasted for over Pietro Valle ecologicità, green economy, passività, informatiz- le immagini preformata – diffusione, seconda e
che forse gran parte della critica teorica non ha tural resources of contemporary Italy, nor that fifteen years (Roberto Collovà), the slow process zazione sono parole che producono nuovi compo- finale del manufatto costruito come prova della
più, ed ecco infine l’Italian theory. for many years Italy has found itself in a fairly
marginal position with respect to the main-
of honing of the works of Maria Giuseppina
Grasso Cannizzo or the new expressive figures
Operare diviso nenti per involucri a ogni stagione. L’architetto hi-
gh-tech in Italia si allinea al designer della collezio-
corrispondenza tra immagine e realtà fisica. Que-
sto modo di operare coniuga il consumismo di
Working on an issue of a theme-based archi- stream of the debate on the subject, especially of Emanuele Fidone and Vincenzo Latina at Or- Operating in Division ne d’annata. In ciò incarna un’anima pubblicitaria immagini staccate dalla materialità con la parcel-
tectural magazine can be a more or less compli- from the viewpoint of the project. And yet the tygia present us with a new, fresh and poetic erede di una tradizione dell’apparire. Se un senso lizzazione della produzione edilizia promossa dal
cated affair, depending on the specific subject research that we have tried to carry out across picture of one of the most problematic areas of Curioso fenomeno di moltiplicazione dell’identità unitario dell’edificio si disperde in mille immagini, mercato. Forma e costruzione si riuniscono para-
tackled. An issue devoted entirely to Italy had the checkered Italian territory in order to com- Italy. A social center set up to find a way of di un edificio nei diversi linguaggi che dividono gli involucri edilizi, l’hardware, rimangono. Dicono dossalmente nell’alienazione.
been in the air for some time, as well as on the pose the mosaic of this issue of Lotus has led us funding an association in the midst of the indus- l’architettura italiana: quello burocratico degli ap- che il compito del futuro sia la riconversione ma Anche l’unità dell’urbanistica è un simulacro spes-
agenda of meetings, but the difficulty in finding not so much to find that our country is falling trial landscape of Brianza tells us about possible palti pubblici, quello accademico, quello mediati- essa non significa più risuscitare le vite del passa- so vuoto. L’immagine del planivolumetrico e degli
the right key of interpretation that would not into line with the contemporary debate as to new social and territorial relations (IfDesign). co. Essi non offrono diverse prospettive sullo stes- to, ma iniettare nuove identità temporanee in ca- studi di fattibilità non è vincolante nei piani ap-
turn it into a simple anthology of more or less question the very idea of lag, and with it that of Minimal, almost invisible interventions, like the so manufatto, producono più edifici alternativi. daveri edilizi orfani di significazione. Questo non provati in Italia. Essa è un’icona dietro alla quale si
successful projects had led to its postponement. progress, at least understood in a linear and un- airy patterns on the façade of a store (LGB ar- L’architettura è soggetta a un processo di perso- riguarda solo la ridefinizione dell’esistente, ma an- celano, inesorabili, lo zoning, le quantità costrui-
However, as happens in the most fortunate cas- ambiguous sense. It is true that the fact that Ita- chitetti) or a metaphysical staircase in a Mila- nalità multipla. che la creazione di un senso per parti di edifici bili e le norme tecniche di attuazione, frutto della
es with plans that are left to settle for a long ly has chosen not to ride a wave which has al- nese apartment (Librizzi and Cassani), allow us L’impossibilità di una prassi relazionata a una nuovi ormai concepiti come pura sommatoria di contrattazione economica. La divisione in lotti ri-
time, what seemed to be the right perspective ready reversed its direction again shifts our posi- to rediscover that need on the part of Italian ar- qualche forma di pensiero unitario, ha diviso gli mondi paralleli e tra loro incomunicabili. spetterà solo confini e quantità riproponendo l’in-
eventually emerged. In this context we will not tion with respect to the center of gravity of chitects to stray beyond the domain of architec- architetti in burocrati che si celano dietro regola- Costruire è diventato sinonimo di stratificare. Non dividualismo della collezione di oggetti diversi
go into the long reflections ranging between progress, but are we sure that this dissociation ture and into other fields, such as design or art. menti manipolati, accademici che reiterano esiste edificazione che significhi interamente se ognuno promosso da un diverso operatore. L’ur-
Esposito’s living thought, Keynes’s beauty con- should be seen as backwardness, as a position Interventions wedged into the palimpsest of the un’ormai impossibile autonomia della disciplina e stessa ma una divisione tra struttura e rivestimen- banistica facilita il sorgere di singole architetture
test and brief references to Gramsci’s universe: out of step with an irrevocable line of the time? context, evident as in the case of the Manica giovani editorialisti che inseguono il vento del ti, tra lavorazioni grezze e finiture, tra parte na- staccate tra loro. Queste poi reiterano lo stesso
at a certain point the theoretical framework was Italians have always been accustomed to extri- Lunga (De Lucchi) or to a great extent invented, momento. La progettazione stessa è divisa in scosta e facciata esterna. La stratificazione è an- meccanismo di divisione all’interno degli edifici.
ready and clear, as if the whole editorial staff cating themselves from limitations and difficul- rediscovered, as in Albori and Scaramellini’s proj- molteplici ruoli. In Italia fioriscono i team, le engi- che concettuale: non si può più intendere il pro- Le infrastrutture dettano legge sulla forma urba-
had been pervaded by that bent for realism and ties and inventing complex solutions to get ects in the mountains, demonstrate how the neering, i raggruppamenti temporanei. Mentre getto come un’unità, esso è un processo di accu- na: i criteri per la realizzazione dei parcheggi e
that intrinsic adaptability so plainly discernible in round the evident obstacles which are as plenti- stratification of Italy induces a sort of persuasive da un lato si affermano singoli protagonisti, mulazione in cui le ultime scelte cancellano quelle delle strade prevalgono nei nuovi quartieri e nei
the spirit of Italian architecture. ful in our country as are its natural beauties. poetic empiricism. dall’altro si disperde l’autore delle architetture in precedenti senza nostalgia. centri storici. Il volano economico dell’edilizia na-
Italians are a flexible and practical people, a And there is no doubt that this is a particularly Curiously an image that has accompanied all our mille figure specialistiche richieste dalle norme su- Nel seguire il percorso dal progetto alla costruzio- sconde gli interessi dei costruttori di strade, i qua-
population of translators averse to ideology. So valuable aptitude for architects, and that it is reflections right from the ignorant start has been gli appalti pubblici e dalla prassi dei grandi lavori. ne si può cercare di mantenere l’insieme riaffer- li hanno appalti più ricchi di quelli dei singoli edi-
the theoretical bases were clear, but less clear, even more so in a moment of crisis like this, a celebrated photograph by Luigi Ghirri that L’identità di queste unioni parziali e forzate sta mandone l’unità o, forse, è meglio disperdere il fici. Le società di gestione dei parcheggi per con-
initially, was the framework of projects that when the truth comes out and the inflation of shows us an Italy straight out of the atlas partly nell’accumulo di titoli, fatturati, esperienze som- progetto e modificarlo in ogni sua fase di svilup- to delle amministrazioni comunali dettano legge
would have to support the theory. iconicity is no longer enough to cover up weak- concealed by a thick haze and partly illuminated mate, anche se non relazionate tra loro. L’archi- po seguendo i canoni parcellizzati che il mercato sulla configurazione e accessibilità delle città per
Perhaps it was out of this, let us say, initial un- nesses in design and the crisis in mass produc- by intense flashes of light. In constructing the tettura è divisa e re-identificata a ogni occasione impone. La strategia delle varianti che si è diffusa via della ricca rendita che riescono a produrre.
certainty that came the choice to construct a tion induced by the new digital technologies. definitive framework of the issue the significance concorsuale. Ogni progettista è un mutante che in Italia negli ultimi anni non è solo un espediente Nei centri antichi, si produce un doppio registro
critical structure of support for the thesis of the This period of crisis could turn out to be a para- of this image as guiding principle of the research si riafferma in diverse aggregazioni di specialità in per recuperare i ribassi sulle offerte, è un modo di stallo urbanistico-vincolistico da un lato e liber-
issue, a virtual forum of professional architects doxically good time for the skills Italians have has at last appeared clear. Gleams of light and modo sempre nuovo. per lasciare aperto il progetto fino alla fine e for- tà infrastrutturale dall’altro. Lo spazio pubblico è
and scholars in some way involved in the subject developed at getting themselves out of impossi- sudden breaks between the clouds of criticism L’identificazione pubblica dell’architettura “di se anche dopo quando, durante la commercializ- interpretato dal doppio registro della funzionalità
called on to reflect on this imminent, new, ble mechanisms since, in the face of difficulties, have drawn attention to places, occasions and qualità” in Italia vuole staccarsi dall’edilizia di zazione, si continuano a modificare le divisioni in- infrastrutturale e della visibilità dei puri monu-
hoped-for, leading role of the Italian approach that elusive point on the horizon along the line unexpected aspirations, little hints of concrete massa che costituisce la maggioranza del paesag- terne dietro a involucri edilizi indifferenti. È cam- menti da consumare. Si consolidano spazi cre-
118 in the international panorama. of progress comes to a sudden halt, flashing its designs with an intrinsic theoretical force that gio del paese, ma vi ritorna subdolamente ogni biato il modo di lavorare in architettura: il proget- sciuti nella diversità imbalsamandone il processo 119
Recently, Michael Webb wrote in The Architec- lights as it waits for new coordinates, at a mo- much of theoretical criticism perhaps no longer volta che intende attivare i meccanismi per ren- to è sempre più ottimizzazione di figure parziali storico ma si provvede un parcheggio interrato
tural Review that, after taking part in a sympo- ment in which we all find ourselves miraculously has, and here at last is the Italian Theory. dere edificabile uno specifico manufatto. La co- che diventano realtà costruita. Alla tradizionale per farvi accedere i turisti. Il progettista trova così
sium staged by the Swiss Institute in Rome on on an equal footing again. It is in this moment struzione non sublima il processo di consenso che sequenza composta di analisi del programma e un’insperata libertà dalla quota zero in giù: qui gli
the state of Italian architecture, he was unable that we begin our journey through Italy, in l’ha resa possibile, lo declina. Tutta la costruzione del sito – processo di ricerca progettuale – elabo- è permesso tutto ciò che è vietato in elevazione.
to understand how so many critics of different search of “innovation blurs” hidden in unex- è diventata assemblaggio di componenti di mer- razione di una forma architettonica unitaria che Il verde e il paesaggio, nelle città e nella suburbia,
sono passati dal retino dello zoning al pattern is divided and re-identified for each competition. of accumulation in which the later choices can- from one another. These then repeat the same to cosa ciò significhi, e pure nel quadro della
grafico dei motivi decorativi dei landscape desi- Each designer is a mutant who reasserts his iden- cel out the earlier ones with no regret. mechanism of division within the buildings. globalizzazione che tutto omologa, sappiamo
gners. Anche qui vi è una maschera grafica che tity in different aggregations of specialties in a In following the route from design to construc- Infrastructures lay down the law on urban però che un'architettura che non riconosce i
nasconde, invece di rivelare, la realtà progettata. way that is new on every occasion. tion one can choose to maintain the whole by form: the criteria for the realization of parking luoghi (per quanto disintegrati) e le loro infinite
Il diagramma riempie i vuoti in modo graziosa- The public identification of “quality” architec- reasserting its unity or, perhaps, it would be bet- lots and roads prevail in new districts and in his- differenze, che non prende sul serio la loro di-
mente decorativo ma indica anch’esso un uso del ture in Italy aims to break away from the kind of ter to break up the project and modify it in each toric centers. The economic engine of the con- sperata deriva o possibile generosità, non è
suolo. La superficie dello spazio pubblico diviene mass-produced building that makes up the phase of development in line with the principles struction industry conceals the interests of road un'architettura onesta.
una nicchia dove si consuma un ulteriore speciali- greater part of the country’s landscape, but re- of subdivision imposed by the market. The strat- builders, who obtain more profitable contracts Dall'altro lato, quindi, si pone eccome la dimen-
smo progettuale ed esso ha fagocitato l’intero turns to it through the back door every time it egy of alterations to plans that has spread in Ita- than the ones for single buildings. The compa- sione locale dell'architettura, e si pone con ur-
territorio. Topografia uguale superficie e vicever- activates the mechanisms to render a specific ly in recent years is not just a ploy to obtain nies that run car parks on behalf of local au- genza maggiore quanto più la crisi del senso dei
sa: c’è ormai completa reciprocità nella manipola- structure suitable for building. The construction even lower bids. It is also a way of leaving the thorities call the tune on the configuration and luoghi e della nostra capacità di abitarli si esten-
zione virtuale del paesaggio. Tutto è un flusso, does not elevate the process of consensus that project open until the end and perhaps even af- accessibility of cities by way of the large reve- de e approfondisce, ma confinarla nella dimen-
ma ha poco spessore. L’earthwork è diventato has made it possible, but inflects it. ter it, when, during commercialization, internal nues they are able to produce. In old city cen- sione dell'identità nazionale non mi sembra di
una pezza di tessuto di cui si celebrano le pieghe: The whole construction has become an assem- divisions continue to be modified behind the ters this results in a double deadlock, with the alcun aiuto. È la stessa condizione umana e pla-
non ha, non può avere inerzia. Altrimenti come si bly of market components. The custom-made unchanging shells of buildings. constraints of city-planning regulations on one netaria attuale, la deriva ecologica del pianeta,
modella? no longer exists. The best offer in the estimates The way of working in architecture has changed: side and the freedom of infrastructure on the la coscienza dell'incompatibilità tra il nostro mo-
Edifici con personalità multiple, discorsi parziali, of costs for public works is a roulette wheel that design is increasingly an optimization of partial other. Public space is interpreted by the dual dello di sviluppo e le risorse naturali disponibili,
percezioni deviate, progetti parcellizzati, città divi- turns between possible options only to fall—sur- figures that become constructed reality. The tra- level of infrastructural functionality and the visi- a porre la questione del rapporto tra architettura
se, territori ridotti a pattern, conformismo iconi- prise, surprise—into the pocket of the lowest ditional sequence composed of analysis of the bility of monuments purely for consumption. e luoghi in un modo molto più drastico, diretto
co, ruoli settoriali: in tale situazione si continua a bid. After it comes the assembly of the pur- program and the site—process of design re- Spaces that have developed in diversity are con- e pratico. Sono le questioni che riguardano le ri-
evocare una presunta unità della disciplina archi- chased parts and their possible integration with search—formulation of a coherent architectural solidated by freezing the historical process, but sorse, i consumi, l'ambiente, l'energia, i rifiuti, i
tettonica. Questa, purtroppo risiede ormai solo the other sections of the building. form that relates site, program and techniques— an underground car park is provided to give trasporti, il clima, a interrogare in profondità le
nell’immaginazione. La realtà richiede di esplora- With the abandon of any pretense to being sci- development of the construction—material real- tourists access to them. Thus the designer finds forme e le finalità dell'architettura, a porre il te-
re queste divisioni, anche se non si sa dove esse entific, the techniques follow the market in pro- ization—photographic reproduction of the final an unhoped-for freedom below ground level: ma dei luoghi in modo nuovo (in buona parte
portino. posing the continual substitution of promotional structure––publicizing of the constructed build- here he is permitted everything he is forbidden antichissimo): da questo punto di vista, se preso
giveaways: lightness, environmental compatibili- ing has now been replaced by another: (uncon- above ground. sul serio, ogni luogo, ogni frammento del crea-
A curious phenomenon of multiplication of ty, green economy, passivity and computeriza- scious or strategic) selection of the iconic models Parkland and the landscape, in the city and in to, ogni costruzione, in barba a ogni globalizza-
the identity of a building in the different lan- tion are slogans that produce new components to be used—their adaptation (even in parts) to suburbia, have passed from the half-tone of the zione, torna a essere irrimediabilmente unico
guages that divide Italian architecture: the bu-
reaucratic one of public contracts, the academ-
for shells with every season. The high-tech ar-
chitect in Italy falls into line with the designer of
the program and the site—distribution and pro-
motion of the project in virtual form—unmediat-
zoning plan to the graphic patterns of the deco-
rative motifs used by landscape designers. Here
Giacomo Borella per il suo irripetibile mix specifico di condizioni
fisiche, meteorologiche, climatiche, microtopo-
ic one and the one used by the media. They do the year’s fashion collection. This embodies a ed translation of the forms into the constructed too there is a graphic mask that hides the grafiche, di ombreggiamento, ventilazione, so-
not offer different perspectives on the same spirit of advertising that is the heir of a tradition building to make it match the preformed reality planned reality instead of revealing it. The dia- Per una nuova leggiamento e disponibilità di risorse. La que-
structure, but produce alternative buildings. of appearances. of the images—second and final distribution of gram fills the empty spaces in an attractively stione ecologica che ci viene posta in modo ulti-
Architecture is subject to a process of multiple If a coherent sense of the building is shattered the built structure as proof of the correspon- decorative manner but also indicates a use of architettura minore mativo dalla nostra condizione contemporanea
personality.
The impossibility of a practice related to any
into a thousand images, the structural shells,
the hardware, remain. They say that the task of
dence between image and physical reality. This
mode of operation combines the consumption
the land. The area of the public space turns into
a niche for a further specialization in planning
For a New Minor mette di nuovo in rapporto l'architettura con la
necessità e con la dimensione pratica e corporea
form of coherent thinking has divided architects the future will be their conversion, but this no of images detached from materiality with the and it has swallowed up the entire territory. To- Architecture dei luoghi, dalle quali il delirio di onnipotenza
into bureaucrats who hide behind manipulated longer means resurrecting the lives of the past. subdivision in the production of buildings pro- pography equals surface and vice versa: by now della modernità l'aveva fatta, per un periodo
regulations, academics who harp on about a Instead it signifies injecting new and temporary moted by the market. Form and construction are there is complete reciprocity in the virtual ma- Da un lato, non sono mai riuscito ad appassio- tutto sommato molto breve, divorziare.
now unworkable autonomy of the discipline and identities into the corpse of buildings stripped of reunited paradoxically in alienation. nipulation of the landscape. Everything is a flow, narmi al tema dell'architettura italiana. Parafra- In questo contesto si può guardare, come voi
young columnists who go whichever way the their significance. This does not concern solely The unity of city planning is also often an empty but has little depth. The earthwork has become serei, un po' per ridere, un vecchio slogan im- suggerite, all'architettura italiana e alla sua tra-
wind is blowing. the redefinition of what exists but also the cre- pretense. The image presented in the plan show- a length of fabric of which we celebrate the polverato: «l'architettura non ha nazione, inter- dizione intellettuale come a una riserva di sen-
The act of design itself is divided among multiple ation of a meaning for parts of new buildings ing the disposition of masses and in the feasibili- folds: it does not, cannot have inertia. Other- nazionalismo, rivoluzione», se non fosse che in- so? Non molto, temo, per quanto riguarda le
roles. In Italy teams, engineering and temporary that are now conceived as pure summation of ty studies is not binding in schemes approved in wise how could it be modeled? ternazionalismo fa pensare a International Style, sue figure e genealogie consolidate: la condizio-
groupings are flourishing. While individual pro- parallel worlds that do not communicate with Italy. It is a picture behind which are concealed, Buildings with multiple personalities, partial dis- uno dei frutti più velenosi dell'architettura del ne attuale rende di fatto inservibili gran parte
tagonists are making names for themselves, the one another. inexorably, zoning, constructible quantities and courses, diverted perceptions, subdivided proj- Novecento (che oggi, peraltro, alcuni giovani degli strumenti, delle tecniche e dei lessici che la
author of the architecture is being split into a Constructing has become synonymous with lay- technical standards of implementation, the prod- ects, divided cities, territories reduced to patterns, colleghi mi sembra stiano cercando di ripropi- cultura architettonica del Novecento ci ha tra-
120 thousand specialized figures as is demanded by ering. There is no building that signifies entirely uct of economic bargaining. The division into conformism of imagery, sectorial roles: in this sit- narci in versione photoshoppata). Non vorrei smesso, compresi molti dei suoi filoni più critici 121
the rules on public contracts and the praxis of itself, but a division between structure and clad- lots will respect only boundaries and quantities, uation people continue to speak of a presumed semplificare troppo ma, più che fare i conti con verso la modernità ortodossa, la cui messa in
major works. The identity of these partial and ding, between rough working and finishing, be- re-proposing the individualism of the collection unity of the architectural discipline. This, unfortu- problemi di identità nazionale, oggi come ieri, a questione in tanti casi oggi ci appare troppo me-
forced alliances lies in the accumulation of titles, tween concealed part and outer façade. The of different objects, each promoted by a differ- nately, now lies solely in the imagination. The re- me sembra si tratti sostanzialmente, come Um- ramente stilistica e formale (Aldo Rossi, dal pun-
turnover and experiences that are added togeth- stratification is conceptual too: the act of design ent operator. City planning facilitates the cre- ality requires us to explore these divisions, even if berto Saba diceva della poesia, di fare un'archi- to di vista ambientale ed energetico era assolu-
er, even if unrelated to one another. Architecture can no longer be seen as a unity; it is a process ation of single works of architecture detached we don’t know where they are going to take us. tettura “onesta”. Anche se non sappiamo affat- tamente un modernista). Tolto ciò, rimane qual-
cosa? Rimane moltissimo. Intanto, c'è da fare secolo, neutralizzandone ogni vitalità, imponen- Saba said of poetry, of creating “honest” archi- handed down to us, including many of its cur- “more modern than any modern man.” The in-
un'opera di scavo dentro la cultura professionale dogli una camicia di forza classicista e storicista, tecture. Although we have no idea what that rents most critical of orthodox modernity, whose ventive force and symbiotic genius of pre-mod-
e universitaria, ai suoi margini, nei suoi interstizi, traducendola in un abaco di precetti, soprattut- means, even within the framework of the glo- questioning in many cases today appears merely ern anonymous architecture—which specifically
tra gli outsider, tra figure poco familiari alla sce- to nella versione stantìa praticata dai suoi epigo- balization that standardizes everything, we do stylistic and formal (from the environmental and in our “backward” country has had the chance
na più patinata: ciò che è stato elaborato da co- ni nelle università. Lo sguardo che, in modo iro- know that an architecture that does not recog- energy viewpoint, Aldo Rossi was absolutely a to extend and infiltrate itself (even in big cities:
loro che nell'ombra si occupano da quarant'anni nico, affettuoso e geniale, più ne ha saputo co- nize places (however disintegrated) and their in- modernist). If we take all this away, is anything it suffices to think of certain housing develop-
di tecnologie intermedie, energie alternative, ar- gliere gli aspetti dirompenti ed eversivi verso le finite differences, that does not take seriously left? A lot. For one thing, there is excavation ments in Rome) all the way into mature moder-
chitetture informali, contesti comunitari – in alienazioni della modernità, sul terreno degli stili their desperate drift or possible generosity, is work to be done in professional and university nity, and is therefore still fairly “young”—will
qualche caso in contatto con tendenze e scuole di vita, dei modelli di civiltà, così come sul piano not an honest architecture. culture, on its margins, in its cracks, among the not be released, however, if we do not free it
riconosciute (scarpiana, decarliana, olivettiana, ambientale, figurativo, dell'invenzione spaziale, On the other hand, therefore, we have the outsiders, among figures not very familiar to the from the shackles of the well-known morpho- Valerio Paolo Mosco
ecc..), in altri casi di ascendenze più defilate – resta quello di Bernard Rudofsky: senza nessuna problem of the local dimension of architecture, slicker scene: everything that has been pro- typological interpretation, which has almost ex-
che fino a pochi anni fa nelle nostre università
erano considerati poco più che folcloristici fric-
condiscendenza, nessun «poveri ma belli», quel-
le architetture sono prese sul serio, come pro-
and it is one that is posed with all the more ur-
gency the more the crisis in the sense of places
duced by those who have been working in the
shadows for forty years on intermediate tech-
ercised a monopoly in Italian architectural cul-
ture over the last half century, neutralizing all its
Alla ricerca degli autori
chettoni. Molto di quel patrimonio sotterraneo prie contemporanee, lo siano realmente o no. and our capacity to inhabit them widens and nologies, alternative sources of energy, informal vitality, forcing it into a classicist and historicist In Search of Authors
di ricerche, più che di edifici, ripreso in mano Tra i tanti testi italiani, molto corroboranti risul- deepens, but confining it to the dimension of works of architecture, community contexts—in straitjacket and translating it into a grid of pre-
oggi, soprattutto se comparato con tanta archi- tano oggi gli studi di alcuni maestri delle nostre national identity does not seem to me to be of some cases in touch with recognized tendencies cepts, especially in the stale version practiced by Scriveva Goethe nel 1774: «penso ad una ripro-
tettura ufficiale a esse contemporanee, appare discipline geografiche, per esempio Lucio Gam- any help. and schools (those of Scarpa, De Carlo, Olivetti, its imitators in the universities. The gaze that, in duzione del mondo che mi circonda mediante il
di grande interesse. Per queste e altre strade c'è bi: la mitica collana La casa rurale in Italia edita It is the current condition of humanity and the etc.), in others of lower profile—people who an ironic, affectionate and inspired manner, has mondo interiore». Goethe descrivendo il senso
molto da scavare, fino ad arrivare, ma è solo un da Olschki tra i Cinquanta e i Settanta è un im- world, the environmental drift of the planet, the just a few years ago were regarded in our uni- best been able to grasp its disruptive and sub- del Faust per estensione ci da una delle più con-
esempio, al lavoro di Alberto Magnaghi e della pressionante catalogo che stravolge ogni idea awareness of the incompatibility between our versities as little more than colorful freaks. versive aspects with respect to the alienations of vincenti definizioni di chi sia un autore. L’assun-
scuola territorialista, quasi completamente snob- convenzionale di tradizione, nel quale ci si può model of growth and the natural resources Much of that underground stock of research, modernity, on the terrain of life styles, of mod- to secondo il quale un autore è colui il quale ha
bato dalla cultura architettonica italiana più imbattere in edifici veneti o lucani degli anni available, that raises the question of the rela- rather than of actual buildings, taken up again els of civilization, as well as on the environmen- la capacità di trasmutare costantemente il sog-
“avanzata”: ci vuole Gilles Clément per spiegar- Cinquanta (del Novecento, non del Trecento), tionship between architecture and places in a today, and especially when compared with so tal and figurative plane, and that of spatial in- gettivo nell’oggettivo e viceversa è alla base
ci che Il progetto locale, il testo fondativo che costruiti in paglia e canne, per noi oggi più eso- far more drastic, direct and practical way. It is much of the official architecture that is contem- vention, remains that of Bernard Rudofsky: dell’estetica di Benedetto Croce. Croce chiama
Magnaghi ha scritto quindici anni fa, è un libro tici dei templi balinesi. Ma, come sempre, nessu- questions concerning resources, consumption, porary with it, appears to be of great interest. without any condescension, no hint of the ciò capacità poetica, un atto dato da un’«intui-
molto utile e importante in una prospettiva na scorciatoia libresca può sostituire l'esperienza the environment, energy, waste, transport and For these and other roads there is much digging “poor, but handsome,” those buildings are tak- zione lirica», ovvero da un’accelerazione figura-
post-sviluppista. diretta, quotidiana, corporea, tattile dell'archi- the climate that are interrogating in depth the to be done, until we arrive, to take just one ex- en seriously, as contemporary works, whether tiva sintetica che porta a compimento il senso
E poi, soprattutto, fuori da università e profes- tettura. forms and the aims of architecture, that are rais- ample, at the work of Alberto Magnaghi and they really are or not. Among the many Italian dell’immagine stessa, rendendolo autonomo ma
sione, c'è l'immenso catalogo, ancora in qual- In sostanza, ho cercato di dire questo (e mi sem- ing the theme of places in a new way (but one the territorialist school, almost completely texts, much corroboration comes today from sempre in relazione con ciò che lo circonda. Ag-
che modo vivo, per quanto dilaniato e corroso, bra valga per il nostro paese come per gli altri): that is to a great extent very old too): from this snubbed by more “advanced” Italian architec- the studies of some masters of our geographic giunge Croce che l’intuizione lirica è un proces-
dell'architettura minore premoderna, con la sua nel tempo presente l'architettura epigona del point of view, if taken seriously, every place, tural culture: it has taken Gilles Clément to ex- disciplines, such as Lucio Gambi: the legendary so a priori in quanto deriva dalla personale ricer-
inventiva, modestia, saggezza mirabolanti e moderno rischia di assomigliare a una Harley every piece of creation, every construction, in plain to us that Il progetto locale, the funda- series La casa rurale in Italia brought out by ca dell’autore stesso, dalla sua poetica e dalla
quotidiane, nella quale tecnologie povere e ap- Davidson: esibizione di potenza, idrocarburi dis- defiance of all globalization, becomes irremedia- mental text that Magnaghi wrote fifteen years Olschki between the fifties and the seventies is lenta strutturazione della stessa. Cito Goethe e
propriate, parsimonia energetica, astuzia sipati, roboanti vibrazioni, di cui a questo punto bly unique again for its unrepeatable and spe- ago and published in French as Le projet local, a stunning catalogue that shakes up any con- Croce in quanto noto che nell’architettura italia-
nell'uso e riuso delle risorse, frugalità, reciproci- faremmo volentieri a meno. Una nuova architet- cific mix of conditions: physical, meteorological, is a very useful and important book in a post- ventional idea of tradition: in it we can find na coloro i quali stanno scomparendo sono pro-
tà ambientale, equilibrio tra calcolo e improvvi- tura minore, anonima, terrestre, potrebbe essere climatic and microtopographic, as well as those development perspective. buildings constructed in the Veneto or Basilicata prio gli autori, un fenomeno quanto meno pre-
sazione, si incarnano nel corpo stesso della co- cordiale e silenziosa come una bicicletta. Ma of shading, ventilation, exposure to the sun and And then above all, outside the university and in the fifties (of the 20th century, not the 14th) occupante se si considera il fatto che proprio
struzione. Torna alla mente il canto di Pasolini ogni civiltà ha i mezzi che si merita. availability of resources. The environmental profession, there is the immense catalogue, still out of straw and reeds, for us today more exot- l’architettura italiana si è caratterizzata per esse-
allo spirito di queste architetture: esso viene question that is being put to us in peremptory living to some extent, however mangled and ic than Balinese temples. But, as is always the re stata essenzialmente un’architettura d’autore.
«dai ruderi, dalle chiese, / dalle pale d'altare, dai On the one hand, I have never been able to fashion by our contemporary condition brings worn it may be, of pre-modern minor architec- case, no shortcut in book form can substitute Il risultato è che oggi, nella latitanza degli auto-
borghi / dimenticati sugli Appennini o le Preal- get worked up about the subject of Italian archi- architecture back into relationship with necessity ture, with its amazing and everyday inventive- for the direct, daily, corporeal, tactile experience ri, l’architettura nazionale è diventata un pro-
pi», ma guardato dal nostro “Dopostoria”, è tecture. Partly as a joke, I might paraphrase a and with the practical and corporeal dimension ness, modesty and wisdom: an architecture in of architecture. dotto scialbo e dimenticabile e di certo consola
«più moderno d'ogni moderno». La forza inven- dusty old slogan, “architecture has no country, of places, from which modernity’s delusion of which low and appropriate technologies, spar- In essence, what I am trying to say is this (and it solo in parte costatare che non pochi progettisti
tiva e il genio simbiotico dell'architettura anoni- internationalism, revolution,” if it were not for omnipotence had, for what was after all a very ing use of energy, astuteness in the use and re- seems to me to hold as true for our country as facciano un lavoro più che rispettabile. La rispet-
ma premoderna – che specificamente nel nostro the fact that internationalism calls to mind the short period, divorced it. use of resources, frugality, environmental reci- for others): at the present time the architecture tabilità di certo non risarcisce la latitanza degli
paese “arretrato” ha avuto modo di protrarsi e International Style, one of the most poisonous In this context can we look, as you suggest, on procity and balance between calculation and descended from the modern runs the risk of re- autori, caso mai l’enfatizza.
infiltrarsi (anche in grandi città: si pensi a certe fruits of 20th-century architecture (which today, Italian architecture and its intellectual tradition improvisation are given concrete expression in sembling a Harley Davidson: exhibition of pow- Diverse e interrelate tra loro le cause che hanno
122 borgate romane) fin dentro alla modernità ma- however, some young colleagues seem to be as a reserve of meaning? Not much, I fear, as far the body of the construction itself. I am remind- er, profligate use of hydrocarbons, booming vi- prodotto questa condizione. La prima, la più
tura, ed è quindi ancora piuttosto “giovane” – trying to serve us up again in a Photoshopped as its established figures and genealogies are ed of Pasolini’s paean to the spirit of these brations, all of which at this point we could preoccupante, è il discredito che l’autorialità ha
non si sprigiona però se non lo liberiamo dalle version). I don’t want to oversimplify matters concerned: in fact the present state of affairs works of architecture: it comes “from the ruins, happily do without. A new minor, anonymous, incontrato in questi ultimi decenni, un periodo
pastoie della ben nota lettura morfo-tipologica, but, rather than having to reckon with problems has rendered unserviceable a great deal of the the churches, / the altarpieces, the villages / down-to-earth architecture could be as friendly in cui un comune pensare si è orientato verso il
che nella cultura architettonica italiana ne ha of national identity, today, as in the past, it instruments, techniques and vocabulary that the abandoned in the Apennines or foothills / of the and quiet as a bicycle. But every civilization gets nefasto precetto che le questioni riguardanti il
quasi detenuto il monopolio nell'ultimo mezzo seems to me essentially a question, as Umberto architectural culture of the 20th century has Alps,” but looked at from our “Posthistory,” is the means it deserves. linguaggio e la forma si sarebbero dovute consi-
derare subalterne rispetto a delle supposte più mente esotiche da risultare, almeno dalle nostre it is precisely the authors who are disappearing; of satisfying neither one nor the other field. dizione attuale del mondo una sorta di autoillu-
alte ragioni. L’iconoclastia strutturalista, concet- parti, inutili, come lo sviluppo delle città asiati- a phenomenon that is worrying to say the least The third critical factor has been the establish- sione sulla probabilità che il genius loci, la cui
tuale e post-moderna ha dunque fatto dell’ar- che. Nei casi peggiori sono invece diventati or- if we consider the fact that Italian architecture is ment over time of a deviant relationship be- presenza era stata fortemente rivendicata negli
chitettura italiana la sua vittima più illustre e og- ganizzatori di eventi e pleonastici convegni, ov- characterized as having been essentially an ar- tween theory and practice. In fact what has anni precedenti, continuasse a essere riconosciu-
gi che il post-moderno sta lentamente evapo- vero degli ossequiosi cerimonieri dei regimi cul- chitecture d’auteur. The result is that today, in happened in recent years has been an uncritical to e operante. Al contrario l’atopia è divenuta la
rando, la scelta di aver messo da parte il discor- turali correnti, alimentati il più delle volte da una the absence of authors, the country’s architec- alignment with that postmodern international- “forma simbolica” della globalizzazione, produ-
so critico sul linguaggio dimostra tutta la sua sonnolenta accademia sempre più delegittimata ture has become a lackluster and forgettable ism founded on the principle that theorizing cendo per inciso quella “città generica” teoriz-
imbarazzante grossolanità. dal suo stesso operare. Prezzo della nefasta tra- product, and certainly it is only a partial consola- corresponds to reading the phenomena under- zata dal già ricordato Koolhaas come esito di
Un’altra ragione dell’attuale situazione è ancor sformazione è stato l’interruzione di quel dialo- tion to see that quite a few architects are doing way, deconstructing them and recomposing una cancellazione radicale di ogni individualità
più lontana nel tempo. Edoardo Persico negli go tra parola e progetto, tra teoria e prassi che work that is more than just respectable. This ad- them in ways capable of revealing the brilliance urbana.
anni Trenta lamentava, indignandosi, la tenden- per vie dirette o indirette ha la capacità di rige- equacy in no way compensates for the lack of of this interpretation. An attitude that has dele- Parallelamente la storia, come pensiero tenden-
za dell’architettura italiana al compromesso, a nerare entrambe. authors; if anything it emphasizes it. gitimized any understanding of phenomena on zioso che descrive e argomenta avvenimenti ri-
non prendere una posizione definita, a non A questo punto è giusto chiedersi se sia possibi- The causes of this state of affairs are different the basis of what were once called critical guardanti il passato, il presente e il futuro, ha
chiarire per pavidità e miope convenienza le pro- le la ricostruzione della autorialità, o se non al- but interrelated. The first, and most alarming, is schemes, i.e. in accordance with those a priori Franco Purini dovuto cedere il passo al solo termine mediano,
prie vertenze. Questa attitudine a dire il vero è tro delle condizioni che ne possono favorirne the disrepute into which “authoriality” has fall- ideas without which criticism itself disappears, totalizzato in ogni suo aspetto, un termine di-
andata offuscandosi negli anni Sessanta e Set- una rinascita. Ciò a mio avviso è possibile attra- en in the last few decades, a period in which losing itself in the play of mirrors of occasional sgiunto da ogni intenzionalità militante. Ridu-
tanta, quando alla luce di un forte assunto ideo- verso determinati passaggi: innanzitutto il recu- there has been a common tendency to accept interpretations. Deprived of a priori ideas critics Il margine come inizio cendosi al solo presente il tempo si è idealmente
logico, l’architettura nazionale ha radicalizzato
le proprie scelte teoriche e figurative. La scelta è
pero dell’autorialità come valore primario, un re-
cupero che vuol dire tornare a parlare di lin-
the pernicious precept that questions concern-
ing language and form ought to be regarded as
have turned into pseudo-intellectuals interested
in sterile phenomenologies, such as the relation-
The Margin arrestato e con esso si sono dissolti i conflitti,
che nascevano da diversi e anche opposti pro-
stata ripagante come dimostra il perdurare del guaggio, possibilmente attenendosi allo specifi- subordinate to supposedly higher consider- ship with the media or the virtual, or that are so as Beginning getti temporali, conflitti che sono stati nascosti
successo internazionale della Tendenza e dei ra- co disciplinare. Tradotto in termini estetici ciò ations. Thus structuralist, conceptual and post- exotic as to appear pointless, at least in our da una incessante “ripetizione dell’identico”,
dical, un successo che è andato persino aumen- vuol dire mettere tra parentesi le questioni ico- modern iconoclasm has found its most illustrious neck of the woods, such as the development of La globalizzazione ha compiuto da poco vent’an- che ha fatto impallidire l’omologazione, a suo
tando quando gli apparati ideologici che soste- nologiche, quelle in generale tematiche, per tor- victim in Italian architecture, and now that the Asian cities. In the worst cases they have be- ni. Essa ha visto non solo il baricentro dell’econo- tempo temuta e avversata da Pier Paolo Pasolini.
nevano le due espressioni sono andati inesora- nare a parlare di iconografia, di come ci si espri- postmodern is slowly evaporating the decision come organizers of events and redundant con- mia mondiale spostarsi tra l’India e la Cina, ma Vanificato il progetto urbano, coinvolto nella “li-
bilmente svanendo. La rinata tendenza al com- me. Parallelamente a questo ribaltamento di to put aside the critical discourse on language is ferences, i.e. obsequious masters of ceremonies ha soprattutto affermato una nuova idea di cul- quefazione” di teorie e di pratiche indagata da
promesso che ha caratterizzato gli ultimi anni e orizzonti è auspicabile l’interruzione di una serie proving to have been an embarrassing blunder. for the current cultural regimes, bolstered most tura, considerata come una sorta di sincretica Zygmunt Baumann, l’architettura è divenuta un
che a ben vedere è da considerarsi intimamente di questioni sempre più sterili, come l’identità Another cause of the current situation lies even of the time by a somnolent academia whose au- compresenza di forme linguistiche diverse e con- semplice “codice di accesso” a quella “epica del
legata alla deresponsabilizzazione nei confronti dell’architettura italiana, la “misura” della stessa farther back in time. In the thirties an indignant thority is increasingly undermined by its own ac- trastanti, tanto più comunicative quanto più te- post” che riguarda ormai uno spettro di conte-
del linguaggio, si è espressa anche sul come in- o la sua effettiva o supposta marginalità, que- Edoardo Persico lamented the tendency of Ital- tivities. The price of this pernicious transforma- maticamente semplificate, nonché sradicate dai nuti che vanno dall’umano alla megalopoli.
terpretare il proprio ruolo. Si è scelto così di por- stioni legittime ma che sospingono il dibattito in ian architecture to compromise, not to take a tion has been the interruption of the dialogue loro contesti originali. Forme spettacolari dalle Lo schiacciarsi sul presente ha prodotto un’altra
si a metà tra il mercato e la ricerca operando di quei vicoli ciechi dove regnano incontrastate le definite position, not to clear up its own con- between word and design, between theory and quali è stato eliminato ogni valore conoscitivo ed importante conseguenza. Quella “distanza criti-
fatto un doppio gioco in cui si è cercato di fare bolse rendite di posizione. troversies out of cowardliness and shortsighted practice, that by direct or indirect means has the espressivo a favore di una loro nuova natura, ca” dalla realtà, che Vittorio Gregotti ritiene es-
gli autori nel mercato e i mercanti nel mondo expediency. To tell the truth this attitude began capacity to regenerate both. quella di “evento” dotato di una unicità assolu- sere necessaria per un’azione culturale dotata di
della cultura, con il risultato, per altro prevedibi- In 1774 Goethe wrote “the beginning and end to fade in the sixties and seventies, when in the At this point it has to be asked whether it is ta, di un carattere irripetibile ed estremo, di una senso, è resa pressoché impossibile dal sommar-
le, di non soddisfare né uno né l’altro campo. of all writing is the reproduction of the world light of a strong ideological assumption the possible to re-create authoriality, or at least the pervasiva polivalenza mediatica. La cultura si è si di ogni fatto e di ogni fenomeno, di ogni cosa
La terza criticità è stata l’istaurarsi nel tempo di around me by that inner world that lays hold of country’s architecture radicalized its theoretical conditions that might favor its rebirth. In my fatta così il più potente strumento di un assecon- e di ogni persona in una visione appiattita, tal-
un rapporto deviato tra teoria e prassi. Ciò che è everything.” Describing the meaning of Faust, and figurative choices. This has proved reward- view this could be achieved by taking some par- damento della realtà, quando non si è tradotta mente ravvicinata da non permettere di decifra-
accaduto infatti negli ultimi anni è stato un alli- Goethe by extension gives us one of the most ing, as is shown by the enduring international ticular steps: in the first place the revival of au- in una sua vera e propria celebrazione. Al con- re in alcun modo ciò che si vorrebbe compren-
neamento acritico nei confronti di quell’interna- convincing definitions of what it is to be an au- success of the Tendenza and Radical Architec- thoriality as a primary value, a revival that tempo essa si è trasformata in una derivata pri- dere. La grande enfasi sul tempo ha compresso
zionalismo post-moderno fondato sul principio thor. The argument that an author is someone ture; a success that has even continued to grow means returning to speaking of language, if ma della geopolitica, favorendo in molti intellet- sempre di più lo spazio, il principale effetto della
secondo il quale fare teoria corrisponde a legge- who has the capacity to constantly turn the sub- while the ideological underpinnings of the two possible sticking to the specific character of the tuali e artisti l’errata convinzione che lo stesso la- fine della vitale dialettica tra “estensione” e
re i fenomeni in atto, decostruirli e ricomporli jective into the objective and vice versa is at the movements have inexorably faded away. The discipline. Translated into aesthetic terms this voro culturale abbia ormai acquisito il potere di “durata”.
secondo modalità capaci di mettere in scena la root of Benedetto Croce’s aesthetics. Croce renewed tendency to compromise that has would mean shelving iconological questions, incidere a livello planetario, dopo essersi final- Non certo per una scelta cosciente, quanto per
brillantezza di tale lettura. Un’attitudine questa called this poetic ability something that springs emerged in recent years, and that on close ex- which are generally thematic, and going back to mente svincolato dal controllo della finanza glo- una sorta di volontà continuista nei confronti di
che ha delegittimato qualunque lettura dei fe- from a “lyrical intuition,” i.e. from a synthetic amination has to be regarded as closely linked talking about iconography, about how one ex- bale per conquistare una più pronunciata capaci- quanto ha realizzato nel Novecento, l’architettu-
nomeni secondo quelle che un tempo venivano figurative quickening that completes the sense to the loss of a sense of responsibility for lan- presses oneself. In parallel to this switch of hori- tà di interpretare e di modificare l’intero pianeta. ra italiana ha rappresentato una delle più vistose
chiamate griglie critiche, ovvero secondo quelle of the image itself, rendering it autonomous but guage, has also found expression in the way zons we can hope for the dropping of a series Se si pensa ad esempio all’architettura di Rem anomalie rispetto a quanto è stato esposto nei
124 idee a priori senza le quali la critica stessa scom- always in connection with what surrounds it. the architect interprets his role. The choice has of increasingly futile questions, such as the iden- Koolhaas si comprende facilmente il limite di paragrafi precedenti. La sua potrebbe essere de- 125
pare, perdendosi nel gioco di specchi delle inter- Croce adds that lyrical intuition is an a priori pro- been to place himself halfway between the tity of Italian architecture, its “measure” or its questa idea, generosa quanto ingannevole. finita un’azione di resistenza sia alle tematiche
pretazioni occasionali. Privati delle idee a priori i cess in so far as it derives from the author’s per- market and research, playing in fact a double actual or supposed marginality; questions that Nel quadro brevemente esposto il compromesso del “formalismo elegante” di marca iberica, sia
critici si sono allora trasformati in pseudo intel- sonal quest, from his poetics and the slow game in which an attempt has been made to are legitimate but which push the debate into compensativo del glocal, una nozione senz’altro agli eccessi celebrativi high-tech sia, ancora,
lettuali interessati a fenomenologie sterili, come course of its structuring. I cite Goethe and Croce find authors in the market and merchants in those blind alleys where broken-winded posi- suggestiva, seppure nella sua forte ambiguità, all’archiscultura installativa e autoreferenziale di
il rapporto con i media o il virtuale, oppure tal- since it is well known that in Italian architecture the world of culture, with the predictable result tions of advantage reign unchallenged. ha rappresentato per molti osservatori della con- Germano Celant. Attenta a non cedere alle sire-
ne della geopolitica – tranne qualche caso isola- time it has been transformed into a first deriva- person into a flattened vision, at such close scala nazionale sia locale, ci mostra una realtà più canza di occasioni “tradizionali” ha infatti spinto
to – l’architettura italiana ha cercato di rivedere tive of geopolitics, fostering in many intellectu- range that it does not permit any kind of deci- evoluta solo rispetto a dieci anni fa. molti progettisti a cercare percorsi differenti che si
il suo tessuto tematico alla luce sia del nuovo als and artists the erroneous conviction that cul- pherment of what we would like to understand. Il quadro complessivo mostra un riallineamento di stanno dimostrando vitali e densi di quella qualità
paradigma ecologico sia di una lettura rinnovata tural work itself has now acquired the power to The great emphasis on time has compressed gusto e pratiche con il resto della scena europea, grezza e imperfetta da cui ripartire. Il limite di un
delle problematiche urbane. Il tutto in quella have repercussions on a worldwide level, after space more and more, the principal effect of the con un’architettura più giudiziosa e contestuale, appiattimento educato ai luoghi ha attivato, in
“marginalità consapevole” che ha costituito una having finally broken free of the control of glob- end of the vital dialectic between “extension” ben disegnata nell’equilibrio raggiunto tra masse alcuni contesti più estremi, forme di ricerca forte-
delle più decisive invarianti dell’architettura ita- al finance in order to achieve a more pro- and “duration.” murarie tradizionali e un uso consapevole dei ma- mente libera ed espressiva che, malgrado siano
liana moderna e contemporanea. La marginalità nounced ability to interpret and modify the en- Certainly not by conscious choice, but out of a teriali più avanzati, professionale e ragionevol- spesso vittima di un autobiografismo che rasenta
non è una condizione per sua natura negativa. tire planet. If we think of the architecture of sort of desire to maintain continuity with what mente attenta agli interessi dell’investitore, quasi lo stilismo, hanno agitato le acque rassicuranti
Al contrario, essa implica una pratica positiva Rem Koolhaas, for instance, it is easy to grasp was done in the 20th century, Italian architec- maliziosa nell’aggiornamento costante e sotto della critica ponendo interrogativi interessanti.
del “limite”, ovvero una esplorazione delle tan- the limitations of this idea, as deceptive as it is ture has represented one of the most glaring traccia con i vezzi linguistici che vanno per la mag- Penso ai lavori molto personali di Cherubino
genze, delle interferenze e delle contaminazioni generous. anomalies with respect to what has been de- giore, consapevole di non durare troppo nel tem- Gambardella e Beniamino Servino tra Napoli e Ca-
che un certo campo problematico e un determi- In the picture briefly outlined above the com- scribed above. It could be defined as an action po e, quindi, meno disposta a segnare con irrive- serta, a NOWA in Sicilia, a Italo Rota nei suoi lavo-
nato linguaggio incontrano confrontandosi con i pensatory compromise of the glocal, undoubt- of resistance to the themes of the Iberian brand renza l’identità dei luoghi. ri umbri ed emiliani, ad Alessandro Scandurra,
loro stessi confini, spesso oltrepassandoli con
improvvise incursioni in territori contigui. Tale
edly a tempting notion notwithstanding its deep
ambiguity, has represented for many observers
of “elegant formalism” as well as to the cele-
bratory excesses of high-tech and, again, the
Luca Molinari È il trionfo del politically correct contemporaneo e
di un’architettura educata e leggermente spensie-
Albori e Ifdesign a Milano oltre che a studio Elasti-
co tra il Piemonte e il nord-est.
poetica dell’“estremo” di una condizione, quasi of the current state of the world a sort of self- installation-oriented and self-referential “archi- rata. Peccato che tutto questo edificante scenario Molte di queste opere sembrano voler sondare
una dislocazione programmata, potrebbe rimet- delusion about the likelihood that the genius loci, sculpture” of Germano Celant. Careful not to In attesa di un salutare da “Truman Show” abbia sempre meno a che fa- quella dimensione inquieta e anomala che ha
tere in circolo nel dibattito disciplinare contem- whose presence had been loudly demanded in fall victim to the siren song of geopolitics—ex- re con una realtà diffusa che sta drammaticamen- spesso caratterizzato la nostra cultura architetto-
poraneo argomenti essenziali come la “misura”, previous years, would continue to be recog- cept in a few isolated cases—Italian architec- senso di vertigine te cambiando, e che sta ponendo dal punto di vi- nica spesso nelle figure isolate come Moretti,
la “necessità” e la “durata”, altrettante “stami-
nali” potenzialmente in grado di rigenerare in
nized and effective. On the contrary it is the
atopia that has become the “symbolic form” of
ture has tried to look at its thematic fabric
again in the light of both the new ecological
Waiting for a Salutary sta sociale, simbolico e culturale interrogativi e
desideri a cui anche l’architettura sarà chiamata a
Mollino, Albini, Baldessari e Sottsass, che cercaro-
no ossessivamente la condizione perturbante,
senso organico l’architettura contemporanea, globalization, incidentally producing the “ge- paradigm and a fresh interpretation of urban Sense of Vertigo offrire risposte e visioni adeguate. Quello che si sensuale e ironica nel proprio lavoro, inteso come
oggi per più motivi incoerente e artificiosa. Inte- neric city” theorized by the aforementioned problems. All in that “conscious marginality” credeva essere il necessario passaggio di reden- apertura al dubbio e all’idea che il progetto apra
riorizzando le linee ideali oltre le quali le cose si Koolhaas as the outcome of a radical erasure of which has been one of the most decisive invari- Quando guarderemo a questi anni a cavallo del zione, ovvero l’aggiornamento linguistico e for- alle questioni e che non le debba necessariamente
modificano incessantemente, l’architettura ita- any urban individuality. ants of modern and contemporary Italian archi- primo decennio del nuovo secolo in Italia credo male verso i Paesi più evoluti, spesso si è trasfor- chiudere.
liana appare oggi in grado di ridefinire in modo In parallel history, as a tendentious way of think- tecture. Marginality is not by its nature a nega- che potremo riconoscere una fase di profonda mato in un impoverimento inconsapevole di quel- La condizione del perturbante si unisce a una
innovativo alcuni nodi concettuali nati dalla glo- ing that describes and deduces events regarding tive condition. On the contrary, it implies a posi- metamorfosi i cui contorni ancora non appariva- la lateralità di sguardo e pensieri che ha rappre- emergente lettura politica della realtà in un’altra
balizzazione. Nodi i quali, osservati da uno the past, present and future, has had to give tive practice of being on the “edge,” i.e. ex- no assolutamente delineati, ma in cui era possibi- sentato l’anomalia dell’architettura italiana lungo forma di ricerca sempre più intensa e sofisticata:
sguardo periferico, possono essere più facilmen- way to the middle term alone, totalized in all its ploring the tangencies, interferences and con- le cominciare a individuare alcuni elementi di una quasi tutto il Novecento. la pratica del disegno. Anche in questo caso le
te compresi nella loro complessità. Vivere il mar- aspects; a term disconnected from any militant taminations that a certain field of problems possibile rinascita. Quando due anni fa ho deciso di intitolare “Ailati” correnti carsiche della Storia riemergono riportan-
gine e “nel” margine si può rivelare così, e non intentionality. Reduced solely to the present, and a particular language encounter on their Passato un lungo periodo precedente a cancella- il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di do al centro uno strumento che per decenni ha
solo per la città e l’architettura, come l’inizio di time has been brought to an imaginary halt, boundaries, often crossing them with abrupt in- re per strappi successivi ogni traccia di un pesante Venezia, ho voluto provocatoriamente indicare rappresentato una delle identità visive, ideologi-
un nuovo percorso conoscitivo e creativo. and with it the conflicts that stemmed from dif- cursions into adjoining territories. This poetics formalismo accademico figlio dei “maestri” degli questa duplice condizione: la lateralità debole di che e strumentali più potenti ed eversive della no-
ferent and even opposing temporal plans have of the “extreme” of a condition, almost a anni Sessanta, la buona architettura italiana, una condizione contemporanea che ci vede appa- stra cultura. Smaltita la sbornia digitale, il disegno
Globalization has recently turned twenty. Not been dissolved; conflicts that have been con- planned displacement, could bring back into muovendo dalla sua provincia, ha cominciato un rentemente alla periferia del Mondo, e il richiamo (comunque esso sia prodotto) è tornato a essere
only has it seen the center of gravity of the cealed by an incessant “repetition of the same the contemporary disciplinary debate essential lento, ma, inesorabile processo di riallineamento alla forza di una visione laterale, anomala, eretica lo strumento libero e anarchico di una generazio-
world economy shift toward India and China, thing” that has put into the shade the standard- topics like “measure,” “necessity” and “dura- con il mainstream regionalista europeo e con le con cui guardare alla realtà attuale per offrire im- ne di progettisti italiani per esprimere l’urlo e il
but above all it has asserted a new idea of cul- ization once so feared and resisted by Pier Paolo tion,” so many “stem cells” potentially capable punte stanche di un avanguardismo di riserva. magini e pensieri diversi, capaci di aprire scenari dubbio su di una realtà appiattita e scarica di
ture, regarded as a sort of syncretic simultane- Pasolini. With the frustration of the urban proj- of regenerating in an organic sense a contem- Obiettivo dichiarato era quello di liberarsi dai lac- alternativi e universali con cui confrontarsi. Quella energie.
ous presence of different and contrasting lin- ect, caught up in the “liquefaction” of theories porary architecture that is for many reasons in- ciuoli ingombranti della “composizione architet- mostra era anche fortemente condizionata dalla I lavori stampati e in rete del collettivo San Rocco,
guistic forms, all the more communicative in so and practices investigated by Zygmunt Bau- coherent and artificial today. Interiorizing the tonica” di Scuola, che sembrava deperire in tem- volontà di mostrare che esisteva una buona archi- Beniamino Servino, salottobuono, Yellow Office,
far as they are thematically simplified, as well as mann, architecture has become a mere “code of ideal lines beyond which things are incessantly po reale rispetto alla frizzante scena globale. tettura in Italia con una generazione di progettisti Baukhu, 2 a + p, Luca Diffuse, laboratorio perma-
uprooted from their original contexts. Spectacu- access” to that “epic of the post-,” which now modified, Italian architecture today appears to Adesso possiamo tranquillamente affermare che di alto livello, ma tutta la struttura concettuale di nente, Dogma, Cherubino Gambardella, France-
lar forms from which all cognitive and expressive concerns a whole gamut of phenomena that be in a position to redefine in an innovative questo processo ha portato dei risultati stabili e fondo era segnata dal richiamo al cambio di pun- sco Librizzi e Matilde Cassani, rimandano a una
value has been eliminated in order to give them range from the human to the megalopolis. way some knotty conceptual problems stem- diffusi lungo il nostro territorio nazionale, con un to di vista e dalla necessità di riprendere a ricerca- dimensione di ricerca potente e fertile, che se da
a new nature, that of an “event” endowed with This squeezing of everything into the present ming from globalization. Problems which, ob- innalzamento della media del professionismo ita- re e sperimentare al di là dei linguaggi individuali. una parte copre la disperazione di occasioni con-
126 an absolute uniqueness, with an unrepeatable has had another important consequence. That served from the periphery, can be more easily liano, soprattutto nelle ultime generazioni. Si Ma, insieme, la dimensione frammentaria e im- crete per operare nella realtà, dall’altra è diventa- 127
and extreme character, with a pervasive multiva- “critical distance” from reality which Vittorio understood in their complexity. Living on the tratta sempre di gocce nel mare rispetto alla stra- plosa della cultura architettonica italiana sta met- ta un canale originale e unico nel panorama inter-
lence in the media. Thus culture has become the Gregotti considered to be necessary for a margin and “in the” margin can therefore turn grande maggioranza delle opere costruite nel tendo in luce una serie di esperienze che potreb- nazionale di espressione di una identità instabile
most powerful instrument in a process of going meaningful cultural action is made practically out to be the beginning of a new cognitive and nostro Paese, e questo continua a essere il pro- bero offrire risposte parziali, ma necessarie, alla con cui dovremo confrontarci.
along with reality, when it has not turned into impossible by the squeezing of every fact and creative approach, and one that does not just blema più grave e ingestibile, ma la lunga se- identificazione di quegli elementi che potrebbero Non credo si tratti di liberarsi di un livello qualita-
an out-and-out celebration of it. At the same every phenomenon, of every thing and every apply to the city and architecture. quenza di premi, pubblicazioni ed eventi sia su risultare importanti per i prossimi anni. La man- tivo medio che progressivamente ricostruirà i no-
stri territori, ma di dare sempre più forza e ascolto Pity that all this edifying Truman Show scenario of Cherubino Gambardella and Beniamino Ser- cizzarla proponendo accomodanti quanto illuso- il rapporto tra antagonismo e immanenza viene
a tutte quelle ricerche che possano dare densità e has less and less to do with a widespread reality vino between Naples and Caserta, of NOWA in rie vie di uscita, quanto per definire il reale spa- portato alle sue estreme conseguenze teoriche –
universalità alla nostra cultura architettonica re- that is undergoing dramatic change, and one Sicily, of Italo Rota’s works in Umbria and Emilia, zio di movimento per l’architettura all’interno la stagione degli anni Sessanta e Settanta – la
galandoci dubbi, ombre e un leggero, ma saluta- that is raising questions and desires from the so- of Alessandro Scandurra, Albori and Ifdesign in delle condizioni date. prossimità tra pensiero politico-filosofico e quel-
re, senso di vertigine. cial, symbolic and cultural point of view to Milan and of Studio Elastico between Piedmont Proviamo allora a spostare l’asse di osservazione. lo architettonico in Italia è massima. Non è un
which architecture will also be expected to pro- and the Northeast. Noteremmo, ad esempio, che in campo filosofi- caso che, pur caratterizzato da prospettive e
When we look back at these years at the turn vide suitable responses and visions. Many of these works seem to want to probe co, questa differenza appare più chiara. Seguen- obiettivi diversi, non di rado apertamente con-
of the first decade of the new century in Italy, I What was believed to be a necessary passage of that uneasy and anomalous dimension that has do Roberto Esposito, tutto il pensiero occidenta- flittuali tra loro – penso soprattutto ai contributi
believe that we will recognize them to have liberation, i.e. a linguistic and formal updating often characterized our architectural culture, es- le contemporaneo, da quello strutturalista-deco- a cavallo tra teoria, storia e progetto di Aldo
been a phase of profound change whose out- to match more advanced countries, has often pecially in isolated figures like Moretti, Mollino, struttivista francese a quello critico-ermeneutico Rossi, alle visioni distopiche di alcuni gruppi “ra-
lines were still not absolutely clear, but in which turned into an unwitting impoverishment of Albini, Baldessari and Sottsass, who obsessively tedesco sino a quello analitico anglosassone, dicali” come Archizoom e Superstudio, al ruolo
it was starting to become possible to identify that lateral way of looking and thinking that sought a disturbing, sensual and ironic aspect in pur nelle sue diverse articolazioni si costruisce e di “reagente” che ha avuto, in questo contesto,
some elements of a potential rebirth. represented the anomalous and distinctive char- their work, understood as a willingness to em- si sviluppa intorno all’idea che tutte le proble- la critica dell’ideologia portata avanti da Tafuri e
After a long period spent erasing in fits and acteristic of Italian architecture almost all the brace doubt and the idea that architectural de- matiche filosofiche rimandano a una questione compagni a Venezia – una parte significativa del
starts every trace of a tedious academic formal- way through the 20th century. sign should be open to questions and does not generale, in ultima istanza riconducibile al pro- dibattito che si avvia in quegli anni ruota, in ma-
ism inherited from the “masters” of the sixties, When two years ago I decided to call the Italian necessarily have to provide conclusive answers blema del linguaggio (e della sua crisi). All’oppo- niera diretta o indiretta, intorno alla linea politi-
good Italian architecture, moving out of its pro- Pavilion at the Venice Biennale of Architecture to them. sto, il pensiero filosofico italiano da sempre ha co-filosofica teoreticamente più innovativa di
vincial backwater, began a slow but inexorable “At the Sides,” my provocative intention was to The condition of being disturbing is united with un carattere al tempo stesso più immanente e quegli anni, quella operaista, in cui il rapporto
process of realignment with the European re- point out this dual state: the weak laterality of an emerging political interpretation of reality in più assoluto, collocandosi in un punto di tensio- gramsciano tra antagonismo e immanenza – co-
gionalist mainstream and with the tired spear- a contemporary condition that sees us appar- another and increasingly intense and sophisti- ne nel quale eventi storico-politici estremamente me operare contro il sistema pur rimanendo al
heads of a standby avant-gardism. ently on the periphery of the world, and the cated form of research: the practice of drawing. determinati e categorie filosofiche della massi- suo interno? – è non solo messo a tema, ma let-
The declared objective was to break free from reference to the force of a lateral, anomalous, In this case too the underground currents of his- ma ampiezza concettuale vengono messi insie- teralmente sostenuto, contro ogni presunzione
the awkward snares of academic “architectural heretical view with which to look at today’s re- tory are returning to the surface, bringing back me a reagire. dialettica di ricondurre tutto all’Uno.
composition,” which seemed to be deteriorat- ality in order to offer different images and to the center an instrument that for decades Irriducibile a una qualsiasi identità nazionale e, Oggi che il sistema non è evidentemente più
ing in real time with respect to the effervescent ideas, capable of opening up alternative and represented one of the most potent and subver- anzi, a differenza degli altri paesi europei, nata, quello del paese-Italia e che la competizione si
global scene. universal scenarios to deal with. sive visual, ideological and practical aspects of Gabriele Mastrigli con Machiavelli, Bruno, Galileo e Vico, in grande svolge su un campo globale dal quale è vieppiù
Now we can confidently say that this process has That exhibition was also strongly influenced by our culture. Once the infatuation with the digi- anticipo rispetto alla formazione dello stato ita- impensabile immaginare di uscire, riconsiderare
brought lasting results all over the country, with
a raising of the average level of professionalism
the desire to show that good architecture exist-
ed in Italy, with a generation of first-rate design-
tal had worn off, drawing (however it may be
produced) again became the uninhibited and
La differenza italiana liano, la filosofia italiana, operando in un territo-
rio senza centro e senza confini politici, ha sem-
questa prospettiva non significa banalmente tro-
vare la via architettonica della “Italian Theory”,
in Italy, especially in the most recent generations. ers, but the whole of the underlying conceptual anarchic medium of a generation of Italian ar- The Italian Difference pre mantenuto in sé un approccio potenzial- confidando nella rendita di posizione che questa
These are still drops in the ocean with respect to structure was characterized by the reference to chitects, used to express their rage and doubts mente universale. Per essa i poteri politico e reli- ci può garantire.
the vast majority of the works constructed in the change of viewpoint and the need to go about a degraded and run-down situation. Sgomberiamo subito il campo. Da più parti si gioso appaiono da subito controparti teoriche, Piuttosto si tratterebbe di avviare un’operazione
our country, and this remains the most serious back to carrying out research and experimenta- The printed and online works of the San Rocco sostiene che il problema dell’architettura italiana più che rappresentazioni di principi trascenden- meno d’effetto e più di sostanza, prendendo co-
and unmanageable problem, but the long series tion that went beyond individual languages. collective, Beniamino Servino, salottobuono, Yel- sia un problema di efficienza del sistema (della tali. Il sistema non è ciò di cui vanno definite e scienza del campo concettuale in cui si colloca
of awards, publications and events on the na- But the at once fragmentary and imploded di- low Office, Baukhu, 2 a + p, Luca Diffuse, labo- formazione universitaria, dei concorsi, degli ap- seguite le regole, ma il campo conflittuale in cui oggi l’architettura (non solo in Italia) e iniziando
tional as well as local scale points to a more ad- mension of Italian architectural culture is draw- ratorio permanente, Dogma, Cherubino Gam- palti, dei rapporti con le amministrazioni pubbli- il pensiero si dispiega rimettendo ogni volta in a stabilire qualche relazione tra la situazione at-
vanced situation than just ten years ago. ing attention to a series of experiences that may bardella, Francesco Librizzi and Matilde Cassani che, ecc.). Se così fosse ci troveremmo in un pa- discussione la sua origine. Politica, storia e vita tuale e il ventennio che l’ha preceduta e in defi-
The overall picture shows a realignment of taste offer partial, but necessary, responses to the refer to a powerful and fertile dimension of re- ese (quasi) perfetto, ma non necessariamente divengono così i tre ambiti operativi di una filo- nitiva preparata. In primo luogo sottoponendo a
and practices with the rest of the European identification of elements that could turn out to search: if on the one hand this dimension serves nel Bengodi dell’architettura. Anzi, è lecito ipo- sofia, in cui la coessenzialità del conflitto all’in- critica le forme e i dispositivi di rappresentazione
scene, with a more sensible and contextual ar- be important in the coming years. to cover up the despair over the lack of concrete tizzare che al crescere dell’efficienza del sistema, terno dell’ordine che lo comprende si manifesta dell’architettura utilizzati in questi anni (il man-
chitecture, well designed in the balance it has The lack of “traditional” opportunities has in opportunities to operate in the real world, on e dunque di modernizzazione dello stesso, l’ar- come un paradigma che permane sino all’epoca tra del professionismo “di qualità”, la retorica
achieved between traditional walling and a con- fact driven many architects to take different the other it has become an original and unique chitettura continui a giocare un ruolo assoluta- contemporanea. Quella ricerca della «verità ef- della partecipazione e del network, l’ideologia
scious use of more advanced materials, profes- routes that are proving to be viable and dense channel in the international panorama of ex- mente marginale e comunque subalterno a logi- fettuale delle cose» che pervade l’azione del della sostenibilità “verde”, ma anche le relazioni
sional in its approach and reasonably attentive with a rough-and-ready quality from which to pression of an unstable identity with which we che economiche il cui destino è produrre non la Principe di Machiavelli, si ritrova così nell’idea di pericolose con l’arte, la fotografia e la grafica,
to the interests of the investor, while almost start all over again. will have to deal. tanto invocata “qualità” architettonica, ma partito in Gramsci, ovvero quel “parteggiare” fino al conformismo del nuovo “impegno”). È
arch in its constant and covert uptake of the The limitation of a well-mannered leveling out I do not believe that it is a matter of freeing our- quella condizione spaziale generica e residuale che appartiene all’idea di un mondo segnato dal infatti da questi dispositivi che parte la normaliz-
most popular linguistic quirks, aware that it is in order to adapt to places has led, in some of selves from an average level of quality that is che tutti conosciamo; una condizione prodotta conflitto e irriducibile all’identificazione hegelia- zazione del sistema – che è il vero senso della
128 not going to last for a very long time and there- the more extreme contexts, to very free and ex- going to progressively reconstruct our territories, da fenomeni di tale portata da impedire qualsia- na tra politica e stato, che ancora oggi, traslata sua “modernizzazione” – e si definiscono i “luo- 129
fore less disposed to indicate the identity of pressive forms of research that, despite often but of giving ever greater force and paying ever si ipotesi di ricorso all’architettura stessa in vista nel binomio economia-mercato, costituisce il ghi” in cui l’architettura produce plusvalore pro-
places with irreverence. being the victim of an autobiographical tenden- greater attention to all those lines of research di una possibile normalizzazione del sistema. cuore del pensiero occidentale, come anche i re- prio in virtù delle fasi di crisi come quella che
It is the triumph of the contemporary politically cy that verges on stylism, have rocked the reas- that can impart density and universality to our Se una differenza italiana c’è, andrebbe dunque centi avvenimenti legati alla crisi economica eu- stiamo passando.
correct and of a well-mannered and rather in- suring boat of criticism, raising interesting ques- architectural culture, offering us doubts, shad- cercata in quelle forme di pensiero che hanno ropea dimostrano. In secondo luogo ristabilendo quel nesso tra
souciant architecture. tions. I am thinking of the highly personal works ows and a slight, but salutary, sense of vertigo. messo a tema proprio questa crisi, non per esor- È interessante notare allora che, proprio quando progetto, storia e teoria che ci possa offrire un
nuovo modo di analizzare con attenzione il ruo- ian philosophical thinking, on the contrary, has that began in those years turned, directly or in- anno dopo che ho pubblicato un libro sulle ra- tive in una politica complessiva di modernizzazi-
lo dell’architettura in un campo temporale lun- always had a character that is at once more im- directly, around the theoretically most innovative gioni per cui l’architettura italiana soffre, mi one del paese. Gli architetti non sono però
go e allargato, preservarlo dai nuovi rappel a manent and more absolute, placing itself at a political and philosophical line of those years, pare di capire che la richiesta di “Lotus” non è dovuti soccombere al demone cattivo della po-
l’ordre disciplinari quanto dalle tentazioni di point of tension in which very special historical the laborite one, in which the Gramscian rela- tanto quella di mettere degli occhiali truccati e litica e all’insensibilità della società, ma hanno
nuovi improbabili funerali dell’architettura, per and political events and philosophical categories tionship between antagonism and imma- dire che stiamo benissimo – sarebbe davvero da piuttosto riprodotto nella disciplina e nella pro-
proiettarlo infine nelle reali prospettive politiche of the maximum conceptual breadth are nence—how to work against the system while irresponsabili – ma di cercare delle ragioni credi- fessione (se non qualche volta anticipato) quella
e sociali in cui esso si inscrive. Se politica non è brought together to react. remaining within it?—was not just discussed, bili per esercitare un po’ di ottimismo sul nostro tendenza all’immobilismo, all’autoreferenzialità,
semplicemente amministrare la cosa pubblica, Irreducible to any national identity and, indeed, but literally asserted, against any dialectical pre- futuro. Non che sia facile, ma forse le condizioni alla poca voglia di riconoscere il merito e le idee
ma rappresentare un qualsivoglia progetto di unlike in other European countries, born, with sumption of bringing everything back to unity. generali (dell’architettura e del mondo) sono tali migliori che oggi ci condanna a guardare tutti i
coesistenza tra gli uomini, nulla più dell’architet- Machiavelli, Bruno, Galileo and Vico, long be- Now that the system is evidently no longer that da offrirci qualche appiglio, quindi vale la pena giorni il borsino dello spread per sapere se con-
tura ci può segnalare quale spazio questo pro- fore the formation of the Italian state, Italian of the country Italy and competition takes place tentare, pur avvertendo che non saranno carez- tinueremo a ricevere regolarmente lo stipendio,
getto può occupare. philosophy, operating in a territory without a in a global sphere, which it is increasingly im- ze. Per cominciare, come dovrebbe fare un buon manco ci capissimo qualcosa dello spread. Due
center and without political boundaries, has al- possible to imagine leaving, reconsidering this critico, cerco di decostruire la domanda posta dimostrazioni plastiche di questa situazione so-
Let’s clear the field straightaway. It is argued ways maintained a potentially universal ap- perspective does not banally signify finding the dai redattori di “Lotus”, articolandola in una se- no facili da individuare: da un lato la fuga sem-
by many that the problem with Italian architec- proach. For it political and religious authorities architectural way of “Italian Theory,” trusting in rie di sottodomande, seguite da brevi risposte. pre più frequente all’estero di progettisti che in
ture is a problem of the efficiency of the system appeared theoretical adversaries right from the the advantageous position that this can provide. contesti diversi vedono molto più facilmente ri-
(of university education, of competitions, of start, rather than representations of transcen- Instead it would be a question of embarking on 1. È vero che l’architettura italiana è in sofferen- conosciuta la loro qualità; dall’altro la lenta ago-
contracts, of relations with public administra- dental principles. The system was not the thing an operation that is meant less for effect and za? O meglio “in ritardo”, come non piace dire nia delle nostre scuole di architettura, la cui au-
tions, etc.). If this were the case we would find whose rules needed to be defined and followed, more substantial, becoming aware of the con- ai miei amici di “Lotus”? Va da sé che io penso torevolezza diminuisce con la stessa insensata
ourselves in an (almost) perfect country, but not but the field of conflict in which thought un- ceptual domain in architecture finds itself today di sì, e che penso anche che chi lo neghi abbia velocità con cui cresce il loro numero.
necessarily in the land of architectural plenty. In- folded, bringing its origin into question each (and not just in Italy) and beginning to establish la vista un po’ annebbiata o lo faccia per neces-
deed, it is legitimate to suppose that if there time. Thus politics, history and life became the some relationship between the current situation sità, come i progettisti che devono difendere e 3. È vero che in questa fase di ridefinizione delle
were an increase in the efficiency of the system, three domains of operation of a philosophy in and the two decades that preceded and, when promuovere il proprio lavoro o chi si crede inves- gerarchie architettoniche abbiamo l’occasione
and therefore its modernization, architecture which the coessentiality of the conflict within all is said and done, prepared the way for it. In tito di quel che resta (pochissimo) del potere cul- per riposizionarci in relazione al paese e alla sce-
would continue to play an absolutely marginal the order that comprised it was expressed as a the first place by subjecting to criticism the turale “anni Settanta” e ha paura di perderlo. na architettonica internazionale? Veniamo final-
role and one that in any case would be subordi- paradigm that has persisted right up to the forms and mechanisms of the representation of Per verificare se questa affermazione sia vera mente a qualche domanda alla quale si può
nate to economic factors whose destiny is to contemporary era. Thus that search for the “ac- architecture utilized in those years (the mantra Pippo Ciorra non ci vuole molto, basta controllare le statis- rispondere con meno amarezza, altrimenti è
produce not the architectural “quality” that so tual truth of things” that pervaded the action of “quality” professionalism, the rhetoric of par- tiche sull’income medio di un architetto italiano chiaro che ai redattori di “Lotus” verrà un attac-
many are calling for, but that generic and resid-
ual spatial condition with which we are all famil-
of Machiavelli’s prince can be found again in
Gramsci’s idea of party, i.e. that “taking sides”
ticipation and the network, the ideology of envi-
ronmental sustainability, but also the dangerous
Prescrizioni e scorrere la lista degli inviti italiani di Chipper-
field alla Biennale che ha aperto a fine agosto:
co di bile e questo testo finirà in un cestino. Di-
ciamo che in qualche modo i tempi sono favor-
iar; a condition produced by phenomena of which pertains to the idea of a world marked relations with art, photography and graphic de- Prescriptions Cino Zucchi, Fulvio Irace, Vittorio Magnago evoli. L’architettura di oggi ci chiede di mettere
such scope as to prevent any hypothesis of re- by conflict which cannot be reduced to Hegel’s sign, and the conformism of the new “engage- Lampugnani e la rivista “San Rocco”. Vale a dire da parte per un po’, almeno nei paesi occiden-
course to architecture itself in view of a possible identification of politics and state and which ment”). It is in fact from these mechanisms that Quasi cinque anni fa il direttore di questa rivista un unico architetto bravo e di buon livello inter- tali, il gusto iperlussusoso e iperspettacolare de-
normalization of the system. even today, translated into the combination of the normalization of the system—which is the mi fece più o meno la stessa domanda, chieden- nazionale, uno storico recente autore di un libro gli ultimi decenni e di metterci alla ricerca di te-
If there is an Italian difference, it should there- economics and market, lies at the heart of true meaning of its “modernization”—starts domi di speculare sul tema del rapporto tra “or- sul curatore, un ex-direttore della rivista alla mi nuovi che ci portino più vicino alle urgenze e
fore be sought in those forms of thinking that Western thought, as the recent events linked to and the “places” in which architecture produces dinario e spettacolare” sul catalogo di una quale il curatore della mostra è molto legato, ai problemi delle comunità. L’architettura insom-
have chosen to focus on just this crisis, not to the economic crisis in Europe demonstrate. surplus value are defined, precisely by virtue of mostra sull’architettura italiana che lui stesso una “giovane rivista” con lo sguardo dolce- ma deve occuparsi oggi di temi legati alla politi-
avert it by proposing ways out that are as con- So it is interesting to note that, precisely when periods of crisis like the one we are passing curava. La mia risposta ovviamente non gli pi- mente (e tatticamente) rivolto all’indietro, verso ca, alla città, alle emergenze sociali, al riciclo di
venient as they are illusory, but to define archi- the relationship between antagonism and imma- through. acque un granché perché alla fine accusavo gli quell’egemonia culturale di cui così tanti hanno materiali architettonici esistenti, alla preserva-
tecture’s real room for maneuver under the giv- nence was taken to its extreme theoretical con- In the second place by reestablishing that con- italiani non di inseguire goffamente la spettaco- nostalgia. E dov’è l’architettura italiana in tutto tion (secondo il lessico koolhaasiano), alla sensi-
en conditions. sequences—in the sixties and seventies—the nection between design, history and theory that larità internazionalista, ma piuttosto di aver vo- questo? Se c’è perché Chipperfield non se ne bilità alla qualità del paesaggio e dell’ambiente.
So let us try to shift the line of attack. We can proximity of politico-philosophical and architec- can offer us a new way of attentively analyzing luto essi stessi censurare e rimuovere quella spe- accorge (come non se ne sono accorti tutti i cu- Tutti temi che hanno poco a che fare con le
note, for example, that in the philosophical field tural thinking in Italy was at its greatest. It is no the role of architecture over a long and extend- cifica attitudine alla spettacolarità sensata che ratori della mostra dal 1995 in poi)? joint-ventures tra Zaha e Ove Arup e che somi-
this difference appears clearer. According to Ro- coincidence that, although characterized by dif- ed period of time, preserving it from the new aveva caratterizzato molti esperimenti architet- gliano invece molto di più a quello che gli ar-
berto Esposito, the whole of contemporary ferent perspectives and objectives, not infre- disciplinary rappels à l’ordre as well as from the tonici del Dopoguerra italiano. Pur rimproveran- 2. È vero che l’architettura italiana ha seguito in chitetti italiani dovrebbero saper fare.
Western thought, from French structuralism and quently in open conflict with one another––I am temptation of staging new and unlikely funerals domi un po’ per la mia poca voglia di “rientrare questi anni un “percorso diverso” rispetto alla Quindi l’occasione c’è, basta darsi da fare. Ma
deconstructivism to German criticism and thinking in particular of the contributions strad- for architecture, in order to project it finally into nei ranghi”, Pierluigi Nicolin pubblicò il testo, mainstream internazionale? Mi piacerebbe tro- soprattutto basta non cadere negli errori degli
130 hermeneutics and Anglo-Saxon analytics, not- dling theory, history and design of Aldo Rossi, of the real political and social prospects in which it che poi ha vissuto una seconda vita quando è vare una risposta positiva, ma proprio non ci ultimi decenni, cioè pensare di affrontare i prob- 131
withstanding its diverse expressions, is con- the dystopian visions of some “radical” groups is inscribed. If politics is not simply administering stato selezionato per una pubblicazione del CI- riesco. O meglio sì, credo che l’architettura itali- lemi nuovi con l’armamentario del pensiero ide-
structed and developed around the idea that all like Archizoom and Superstudio and of the role the state, but representing any project of coexis- VA in cui venticinque critici raccontavano lo ana abbia seguito in questi anni lo stesso “per- alistico e la classe dirigente precedente (politica
philosophical problems refer to a general ques- of “reagent” that was played, in this context, by tence between human beings, nothing can indi- “stato dell’architettura” nei rispettivi ven- corso diverso” della società e soprattutto della docet). Di nuovo le facoltà saranno un’ottima
tion, which can in the last instance be reduced the critique of ideology made by Tafuri and com- cate better than architecture what space this ticinque paesi europei. Dovendo tornare sul luo- politica italiana rispetto all’Europa, incapace di parte per il tutto per capire se c’è davvero voglia
to the problem of language (and its crisis). Ital- pany in Venice—a significant part of the debate project can occupy. go del delitto proprio ora, vale a dire circa un elaborare le energie vitali e le mille spinte posi- di andare avanti e di fare una buona spending
review delle nostre idee. I buoni esempi non in relazione al loro tempo. Oppure come un war. While taking me gently to task for my re- 2. Is it true that Italian architecture has followed Ove Arup and that are much more like what tradition.” And they are often cultivated people,
mancano. Giuseppina Grasso Cannizzo ha ap- frammento di “storia operativa”, da rigettare luctance to “fall into line,” Pierluigi Nicolin pub- a “different course” to the international main- Italian architects ought to know how to do. So of great potential. To them, so that looking
pena vinto per la seconda volta la medaglia immediatamente nell’agone culturale contem- lished the piece, which was then given a new stream in these years? I would like to be able to the opportunity is there: we just have to get on backward does not lead to them getting a
d’oro del RIBA; diversi nostri giovani vincono e poraneo come risposta spiazzante alle questioni lease of life when it was selected for a publica- say so, but I really can’t. Or rather, yes, I believe with it. But above all we have to avoid making heavy battering, I recommend two small but
realizzano concorsi all’estero. Diamoci da fare e dello spazio contemporaneo, in ragione di una tion by the CIVA in which twenty-five critics de- that Italian architecture has in these years fol- the mistakes of recent decades, i.e. believing highly instructive trips. The first is to Paris, to the
non perdiamo tempo a dirci quanto siamo bravi. non spiegata “attualità” e di un certo venticello scribed the “state of architecture” in twenty-five lowed the same “different course” as Italian so- that we can tackle new problems with the arse- Beaubourg, to see an exhibition curated by Fré-
di moda che chiede oggi un’estetica dell’ordine different European countries. Having to return ciety and above all politics with respect to Eu- nal of idealistic thinking and the previous ruling déric Migayrou and devoted to the Italian “Ten-
4. È vero che gli architetti italiani devono fine a se stessa solo perché veniamo da un tem- to the scene of the crime today, that is to say rope, incapable of coming up with the vital ener- class (here politics is instructive). Once again the denza.” The multitude of designs assembled by
guardare alla loro storia e alla loro geografia per po di allegro caos. Dal primo approccio abbiamo about a year after I published a book on the gy and myriad positive stimuli needed for a com- university departments will serve as an excellent Migayrou, very few of which pertain to that
trovare le risposte al presente? È la questione tutto da guadagnare. Il secondo ci perderebbe reasons why Italian architecture is in distress, it prehensive policy of modernization of the coun- part for the whole to see whether there really is highly exclusive Milanese school, can be looked
più delicata, quella nella quale è più facile per confusione e inadeguatezza politica ed es- seems clear to me that Lotus is not asking me to try. However, architects have not been forced to a desire to move on and to carry out an effec- at in two ways. As a legacy that each of us
perdersi, e necessita di una risposta articolata. tetica, condannando all’isolamento un altro paio put on rose-tinted spectacles and say that we submit to the wicked demon of politics and the tive spending review of our ideas. There is no should study, promote and take on board, in or-
Secondo me ci sono diversi modi per affrontare di generazioni di architetti nostrani. are doing fine—that would be truly irresponsi- indifference of society, but instead have repro- lack of good examples. Giuseppina Grasso Can- der to understand the role and the ambition of
il presente, e ai diversi modi corrispondono seg- La seconda gita che propongo, tutt’altro che ble—but to find credible reasons to show a bit duced in the discipline and profession (if not an- nizzo has just been awarded the gold medal of those works of architecture in relation to their
menti di risposta diversi alla domanda. Un modo disinteressata, è a Roma, per vedere una mostra of optimism about our future. Not an easy task, ticipated it on some occasions) that tendency to the RIBA for the second time; several of our time. Or as a piece of “practical history,” to be
perfettamente lecito – e spesso efficace – di esposta al MAXXI, curata dal Centro archivi del but perhaps the general conditions (of architec- inactivity, to self-referentiality, to a reluctance to young architects are winning competitions thrown immediately back into the contemporary
rispondere alle sfide architettoniche attuali è museo con la consulenza di Maristella Casciato. ture and the world) are such as to offer some recognize merit and the best ideas that now abroad and seeing their designs realized. Let’s cultural arena as an unexpected response to the
semplicemente quello di appartenere piena- La mostra si chiama Models/Modelli, ed espone glimmer of hope, and so it is worth trying, while condemns us to look every day at the level of get on with it and not waste time telling our- questions of contemporary space, by virtue of
mente all’oggi, rifiutandosi di volgere lo sguardo una parte della collezione di modelli architetton- cautioning that there is going to be no flattery. the credit spread to find out whether we will go selves how good we are. an unexplained “relevance” and a certain fash-
all’indietro. Il mix di ecologia, sensibilità sociale, ici del museo. La selezione non ha pretese di To start with, as befits a good critic, I will try to on receiving our salary regularly, even if we un- ionable call today for an aesthetics of order for
curiosità costruttiva, facilità all’infedeltà disci- critica operativa (Migayrou non chiarisce fino in deconstruct the question put by the editorial derstand nothing about that spread. Two con- 4. Is it true that Italian architects have to look at its own sake solely because we are coming out
plinare e alla comunicazione possono benissimo fondo se le ha o no), ma come quella di Parigi staff of Lotus, dividing it up into a series of sub- crete demonstrations of this situation are easy to their history and their geography to find re- of a time of thoughtless chaos. From the first
comporsi in un lessico architettonico di qualità e permette una rilettura sintetica di un periodo questions, followed by brief responses. identify: on the one hand the ever more fre- sponses to the present? This is the most delicate approach we have everything to gain. The sec-
di successo, come avviene in quasi tutti gli altri (più ampio) della nostra architettura. E soprat- quent flight abroad of architects who in different question, one that can easily lead us astray, and ond would cause us to lose our way out of con-
paesi. In Italia non è facile, poiché da ogni pro- tutto ci rammenta che ci sono ampi spazi nella 1. Is it true that Italian architecture is in dis- contexts would have their quality much more requires a multifaceted response. In my view fusion and political and aesthetic inadequacy,
getto ci si aspetta la soluzione definitiva alla nostra memoria architettonica che abbiamo ig- tress? Or rather “behindhand,” as my friends at readily recognized; on the other the slow death there are different ways of approaching the condemning another couple of generations of
«querelle des anciens e des modernes», ma non norato o trascurato e che varrebbe la pena Lotus don’t like to put it? It goes without say- struggle of our schools of architecture, whose present, and to those different ways correspond our architects to isolation. The second trip I pro-
mancano esempi interessanti. Consiglierei in rimetterci a studiare per verificare le potenzialità ing that I think so, and that I also think that prestige is diminishing with the same senseless different pieces of the answer to the question. A pose, in an anything but disinterested manner, is
questo senso di guardare al lavoro delle genera- (inespresse) della disciplina. Faccio un solo es- anyone who denies it has somewhat blurred vi- speed with which their number is growing. perfectly legitimate—and often effective—way to Rome, to see an exhibition at the MAXXI cu-
zioni più giovani, come dimostrano le due an- empio tra tutti, per non rovinare la visita, vale a sion or does so out of necessity, like the archi- of responding to current architectural challenges rated by the museum’s Archive Center with the
nate di YAP e le conseguenti installazioni realiz- dire alcuni incredibili lavori di Maurizio Sacripan- tects who have to defend and promote their 3. Is it true that in this phase of redefinition of is simply to belong fully to the present day, re- advice of Maristella Casciato. The exhibition is
zate dai gruppi stARTT e da Urbanmovementde- ti, ai quali è veramente difficile attribuire una own work or who believe themselves invested architectural hierarchies we have an opportunity fusing to look back. The mix of environmental called “Modelli/Models,” and puts on display
sign nel giardino del MAXXI. Va da sé che negli data che non sia quella di oggi e una qualità che with what remains (very little) of the cultural to reposition ourselves in relation to the country and social sensitivity, curiosity about construc- part of the museum’s collection of architectural
occhi e nella testa di ogni architetto italiano ci non sia quella dei maestri di oggi. authority they had in the seventies and are and to the international architectural scene? At tion and a facility for disciplinary infidelity and models. The selection has no pretensions of
sono i due millenni abbondanti di architettura Guardiamo pure indietro amici di “Lotus”, se ne afraid of losing it. It doesn’t take much to find last we come to some questions to which it is communication can very well make up an archi- practical criticism (Migayrou does not really
che ha alle spalle, ma non tutti devono fare di abbiamo voglia, ma a patto che lo facciamo con out if this claim is true. It suffices to look at the possible to respond with less cynicism: otherwise tectural vocabulary of quality and success, as make clear whether he does or not), but like the
questo confronto un tema esplicito. Però ci sono uno sguardo libero e curioso e non con il fardel- figures on the average income of an Italian ar- it is clear that the editors of Lotus would suc- happens in almost every other country. In Italy one in Paris permits a succinct rereading of a
quelli che ambiscono proprio a questo confron- lo pesante delle risposte pronte prima ancora chitect and glance through the list of Italians in- cumb to a fit of rage and this text would end this is not easy, as every project is expected to (longer) period of our architecture. And above
to esplicito, e a misurarsi con la “nostra tra- che siano fatte le domande. vited by Chipperfield to the Biennale that up in a garbage can. Let us say that in some come up with a definitive solution to the “quar- all it reminds us that there are large areas of our
dizione”. E spesso si tratta di persone colte, di opened at the end of August: Cino Zucchi, Ful- ways the times are favorable. The architecture rel of the Ancients and the Moderns,” but there architectural memory that we have ignored or
grande potenzialità. Almost five years ago the editor of this maga- vio Irace, Vittorio Magnago Lampugnani and of today is asking us to put aside for a while, at are some interesting examples. In this sense I neglected and that it would be worth looking at
A loro, affinché guardando all’indietro non zine put more or less the same question to me, the magazine San Rocco. In other words just least in the Western countries, the hyper-luxuri- would advise looking at the work of the young- again in order to examine the (unexpressed) po-
prendano delle gran batoste, consiglio due pic- asking me to speculate on the theme of the re- one good architect with an international repu- ous and hyper-spectacular taste of the last few er generations, as reflected in the two years of tentialities of the discipline. I will take just one
cole gite, molto istruttive. La prima è a Parigi, al lationship between “ordinary and spectacular” tation, a historian and recent author of a book decades and look for new themes that will the Young Architects Program and the conse- example out of many, so as not to ruin the visit,
Beaubourg, per vedere una mostra curata da in the catalogue of an exhibition on Italian ar- on the curator, a former editor of the magazine bring us closer to the urgent needs and prob- quent installations created by the stARTT and and point to some incredible works by Maurizio
Frèderic Migayrou e dedicata all’italica “Tenden- chitecture that he was organizing. Obviously he to which the curator of the exhibition is closely lems of the community. Architecture in short Urban movement design groups in the garden Sacripanti to which it is really difficult to assign a
za”. La miriade di disegni collezionati da Mi- wasn’t all that happy with my response because linked and a “young magazine” with its gaze should be dealing today with themes linked to of the MAXXI. It goes without saying that in the date that is not that of today and a quality that
132 gayrou, tra i quali ben pochi appartengono dav- in the end I accused the Italians not of clumsily gently (and tactically) turned backward, toward politics, the city, social emergencies, the recy- eyes and heads of all Italian architects there are is not that of today’s masters. Let us look back, 133
vero a quella esclusivissima scuola milanese, running after the spectacular in the internation- that cultural hegemony for which so many are cling of existing architectural materials, preser- the two millennia and more of architecture that friends of Lotus, if we want to, but on the un-
possono essere guardati in due modi. Come alist manner, but of having chosen themselves nostalgic. And where is Italian architecture in all vation (in Koolhaas’s sense of the term) and lie behind them, but not all of them have to derstanding that we do so with unblinkered and
un’eredità che ognuno di noi deve studiare, pro- to censor and remove that specific bent for the this? Is it there because Chipperfield didn’t no- sensitivity to the quality of the landscape and make this comparison an explicit theme. Yet curious eyes and not with the heavy burden of
muovere e introiettare, per comprendere quale reasonably spectacular that had characterized tice (as all the curators of the exhibition from the environment. All themes that have little to there are some who aspire to just this explicit answers ready to be made even before the
fosse il ruolo e l’ambizione di quelle architetture many architectural experiments in Italy after the 1995 onward have failed to notice)? do with the joint ventures between Zaha and theme, and to measure themselves against “our questions have been put.
Nel prossimo numero / In the next issue:
Antonio Jiménez Torrecillas / Michael Maltzan / Alejandro Aravena / Collectif Etc
Selgas Cano / Paredes Pino / nARCHITECTS / Urban Think Tank / Giancarlo Mazzanti
Renzo Piano / Li Xiaodong / Smiljan Radic / MASS Design Group / Alexander Brodsky

Lotus international 152


Capability in Architecture
Dicembre / December 2012

L'idea di che cosa si possa fare con l'architettura – risolvere i problemi, stimolare relazioni inedite, dare forma
agli insediamenti – si accompagna attualmente all'idea che si debba reinventare la professione dell'architetto.
Ciò è sempre più evidente da quando sappiamo di avere a disposizione una potenzialità progettuale superiore
alla domanda tradizionale di architettura. E questo sta incrementando l'investimento nelle potenzialità del progetto
stesso traendo esiti impensati anche da situazioni un tempo ritenute trascurabili.

The idea of what can be done with architecture––solving problems, stimulating completely new relations,
giving form to settlements––currently goes hand in hand with the idea that the profession of the architect
needs to be reinvented. This has become increasingly evident since we discovered that we have at our disposal
a potentiality for design superior to the traditional demand for architecture. And this is increasing the investment
in the potentialities of design itself, obtaining unthought-of results even from situations once regarded as marginal.
Fidone / Grasso Cannizzo / Monestiroli / Ferrari / gsmm 150 149 148 147 146 145 144

Purini / Thermes / Albori / Galantino / Guidacci / ES arch


Garrone / De Lucchi / Natalini / DIPRADI / Piuarch / Zucchi
Park / C+S Associati / Ifdesign / Scandurra / Nicolin
Calzoni / Marinoni / Fuksas / Romegialli / Collovà / LGB
Lotus international 151

Citterio / Viel / Cassani / Librizzi / Bassoli / Di Francesco


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Lotus 151 Si potrebbe parlare – in analogia con


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with difficulties. An unexpected discovery has overturned Finito di stampare nel mese di ottobre 2012
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147. New Urban Housing I 146. Interior Landscape 145. Activism in Architecture 144. Above Ruins
129 128 127 126 143. Favelas, Learning from 142. Minimum 141. New Settlements in China 140. Sustainability?
139. Landscape Infrastructures 138. Architectonica 137. I Saloni 136. Sensory 135. Green Metaphor
the usually negative views of contemporary Italian 134. Performing Museums 133. Viral Architecture 132. Housing Differentiation 131. 2007 Milano Boom
130. Coming Architecture 129. Photographers 128. Reclaiming Terrain 127. Diagrams 126. Camouflage
architecture.

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