Sei sulla pagina 1di 57

LENGUAS MODERNAS V

DISPENSA D’ITALIANO
(a cura della professoressa MANUELA PAGANELLI)

Nome e cognome: ____________________________

1
INDICE
ARGOMENTO PAG. ARGOMENTO PAG.

Preghiere in italiano 3 UNITÀ 4: LAVORO A COLORI


Civiltà: Vietato l’ingresso ai cani e agli 33
italiani
UNITÀ 1: CERCANDO LAVORO Civiltà: L’Italia da paese di emigranti a 34
paese di immigrazione
Curriculum vitae 5 Le congiunzioni 35
Ascolto 1 5 Gli indefiniti 36
Avverbi 6 Ascolto 1 37
Lessico 7 Ascolto 2 37
Risposta ad un annuncio 7 I pronomi combinati 39
Ascolto 2 8 Ascolto 3: In ufficio 40
Lettura: Poche regole per il candidato di 9 Ascolto 4: Prendere appunti 40
successo
Futuro con stare + gerundio 10 Lessico: In ufficio 41
Sapere e conoscere 10
Lettura: Una favola americana 11 APPENDICE GRAMMATICALE 43
Civiltà: Unità nella diversità 12
Ti ricordi? (labirinto delle nazionalità) 13 APPENDICE LESSICALE 53
Mappa politico d’Europa 14

UNITÀ 2: STILI DI VITA


Canzone: L’italiano 16
Civiltà: Stereotipi italiani 16
Gi aggettivi bello, buono, grande e santo 18
Ascolto 1 19
Il genere dei nomi 20
I pronomi possessivi 21
Ascolto 2: Gli italiani, figli di mamma a 22
vita
Ascolto 3: Una mamma preoccupata 22

UNITÀ 3: SENTIMENTI
Ascolto 1: Problemi di cuore 24
Lessico. I sentimenti 24
Ascolto 2: Un equivoco 25
La particella ne 25
Lettura: Una lettera ad una rivista 26
La particella ci 26
Verbi pronominali 27
Tutto e ogni 28
In hotel 28
Lettura: Il principe azzurro 29
Ascolto 3: L’uomo italiano 30
Civiltà: Innamorati italiani famosi 31

2
PREGHIERE IN ITALIANO

PADRE NOSTRO E di nuovo verrà, nella gloria,


per giudicare i vivi e i morti,
Padre nostro che sei nei cieli, e il suo regno non avrà fine.
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, Credo nello Spirito Santo,
sia fatta la tua volontà che è Signore e dà la vita,
come in cielo così in terra. e procede dal Padre e dal Figlio.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e rimetti a noi i nostri debiti e ha parlato per mezzo dei profeti.
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, Credo la Chiesa,
ma liberaci dal male. una, santa, cattolica e apostolica.

AVE, O MARIA Professo un solo Battesimo


per il perdono dei peccati.
Ave, o Maria, piena di grazia,
Aspetto la risurrezione dei morti
il Signore è con te,
e la vita del mondo che verrà.
tu sei benedetta fra le donne,
Amen.
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
GLORIA
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte.
Gloria a Dio nell'alto dei cieli
Amen.
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
CONFESSO
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa,
che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,
E supplico la beata sempre vergine Maria, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre;
gli angeli, i santi e voi fratelli di pregare per me tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;
il Signore Dio nostro. tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;
tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.
CREDO Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore,
NICENO-COSTANTINOPOLITANO tu solo l'Altissimo:
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo
Credo in un solo Dio, nella gloria di Dio Padre.
Padre onnipotente, Amen.
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili. SANTO
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio, Santo, santo, santo il Signore Dio dell'universo.
nato dal Padre prima di tutti i secoli: I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Dio da Dio, Luce da Luce, Osanna nell'alto dei cieli.
Dio vero da Dio vero, Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
generato, non creato, Osanna nell'alto dei cieli.
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create. AGNELLO
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
si è incarnato nel seno della Vergine Maria abbi pietà di noi.
e si è fatto uomo. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, abbi pietà di noi.
morì e fu sepolto. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
Il terzo giorno è risuscitato, dona a noi la pace.
secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.

3
UNITÀ 1: CERCANDO LAVORO

Grammatica:
sapere e conoscere
avverbi di modo, quantità, tempo, luogo...
futuro con stare + gerundio
imperfetto e futuro (ripasso)

Funzioni:
scrivere un curriculum vitae
rispondere ad un annuncio

Lessico:
il lavoro
le professioni (ripasso)
la casa, i mobili e gli elettrodomestici (ripasso)
gli aggettivi di nazionalità (ripasso)

Civiltà:
l’Unione Europea

4
ASCOLTO 1
Ascolta il dialogo e indica se le affermazioni sono vere o false.
V F
Cristina sta cercando un lavoro.
Cristina ha letto un annuncio per baby-sitter
Cristina vuole tornare a casa
Cristina scrive bene in italiano
Andrea pensa che Cristina sia adatta per quel lavoro

Correggi le affermazioni false:


_______________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________

Adesso ascolta di nuovo il dialogo e completalo.


Andrea: Dimmi tutto: ______________ qualcosa?
Cristina: ______________ dare un’occhiata a questo annuncio?
Andrea: Che cos’è?
Cristina: ______________ una segretaria part-time; sai, ______________ di lavorare, altrimenti devo
tornare a casa.
Andrea: Hmmm, aspetta che __________ cosa dice...
Cristina: Secondo te può __________________ per me?
Andrea: Forse sì, non so se... qui ______________ varie cose...
Cristina: Vuoi vedere il mio curriculum, cosí poi ______________ qualche consiglio.
Andrea: ______________.
Cristina: Come ti sembra? _______________ degli errori?
Andrea: Errori? Ma va’! Sei bravissima! _______________ l’italiano perfettamente!
Cristina: Semttila di farmi dei complimenti, mi fai _______________ rossa!
5
Andrea: Per me il curriculum va benissimo. ___________ che sei molto giovane, che non ti
_____________ e che non hai molta esperienza...
Cristina: Quindi... non _______ scrivo...
Andrea: Perché? Se __________ lavorano molto con i paesi in lingua ________________... Poi sai lo
spagnolo e anche l’inglese...Sei perfetta!
Cristina: Perfetta?! Non dire _____________!
Andrea: Ascolta Cristina, se non gli ______________ tu, lo ____________ io per te!

AVVERBI

L’avverbio è una parte invariabile del discorso e serve a modificare, precisandolo meglio, il significato di
altre parti del discorso, come verbi, aggettivi, nomi, altri avverbi, complementi e frasi. Gli avverbi possono
essere classificati in base alla loro formazione o significato.
Esempi:
Con un verbo: Marco corre velocemente.
Con un aggettivo: Giulia è molto alta.
Con un nome: Per favore, compra solo frutta.
Con un avverbio: Oggi mi sono svegliato abbastanza presto.
Con un complemento: Pensiamo soprattutto a voi.
Con una frase: Francamente, non so cosa consigliarti.

AVVERBI DI MODO

La maggior parte dei verbi di modo termina in –mente. Si formano con il femminile dell’aggettivo + il
suffisso –mente.
Esempio: perfetto → perfetta + mente = perfettamente
veloce → veloce + mente = velocemente

Attenzione! Gli aggettivi che terminano il –le e –re, eliminano la –e finale prima di aggiungere il suffisso
–mente.
Esempio: difficile → difficil + mente = difficilmente
particolare → particolar + mente = particolarmente

Ci sono alcuni aggettivi che hanno avverbi irregolari:


buono → bene cattivo → male leggero → leggermente violento → violentemente

TI RICORDI...?

Gli avverbi di frequenza: sempre, quasi sempre, di solito, spesso, a volte, raramente, quasi mai, mai...
Gli avverbi di quantità: troppo, molto, parecchio, tanto, abbastanza, un po’, poco, quasi niente, niente,
nulla, (di) più, (di) meno, così così...
Gli avverbi di tempo: adesso, allora, domani, domattina, dopo, dopodomani, fino, già, oggi, ora, presto,
prima, poi, stamattina, stanotte, stasera, subito...
Gli avverbi di luogo: accanto, attorno, davanti, dentro, dietro, fuori, giù, intorno, laggiù, lassù, lì, là,
lontano, ovunque, dovunque, qui, qua, sopra, sotto, vicino...
Gli avverbi di giudizio: forse, magari, certo, proprio, sicuro, neppure, nemmeno, neanche, senza dubbio...
6
LESSICO.
Indovina la parola. Scegli dalla lista che segue. Attenzione! Alcune parole sono in più!
A tempo pieno, reclamizzare, mestiere, attività, consegnare, centralinista, cliente, spedire, commerciale,
dipendente, disoccupato, esportazione, licenziare, merce, posto di lavoro, società, uomo d’affari, andare in
pensione, pubblicità, ditta, sindacato, fabbrica

Sinonimo di ditta: ____________ Chi non lavora: _____________ Contrario di assumere: ______________
Cosa succede a 65 anni?: _______________________ Sinonimo di prodotti: __________ Se voglio far
conoscere la mia attività, la devo: ________________ Difende i lavoratori, tutela i loro diritti:
______________ Contrario di lavoro a tempo parziale: __________________ Dove si producono oggetti:
____________ Contrario di importazione: _________________ Sinonimo di professione: ____________

Cristina ha deciso di rispondere all’annuncio di lavoro. Metti in ordine le varie parti che compongono
la lettera di Cristina.

_______________________
_______________________
_______________________

_______________________

_____________________
_____________________
_____________________

_____________________________

_____________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________

_____________________

_____________________
Distinti saluti Egr. Direttore

Spett. Ditta OGGETTO: risposta ad annuncio Perugia, 7 febbraio 2011


CP 2312
52100 Arezzo Italia Le scrivo in risposta all’annuncio che avete pubblicato sulla Nazione di ieri,
martedì 6 febbraio.
Cristina Serra
Sono interessata al posto di lavoro che offrite e vorrei avere la possibilità di
Via Bontempi 21
sostenere un colloquio presso la vostra ditta.
06100 Perugia
In allegato troverete una mia foto e il mio curriculum vitae.
In attesa di una vostra risposta porgo
Cristina Serra
7
Secondo te, quali sono le domande che si fanno in un colloquio di lavoro?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________

ASCOLTO 2
Ascolta il colloquio di lavoro di Cristina. Secondo te, se la cava bene o male?

Adesso cerca di completare il testo del colloquio con le parti che mancano.
Direttore: Buongiorno
Cristina: _______________
Direttore: Prego, può sedersi. Che puntualità!
Cristina: Grazie. Sì, sono forse un po’ in anticipo, ____________. Non conoscevo esattamente
____________.
Direttore: Il portacenere è lì, per spegnere la sigaretta.
Cristina: Ah, sì, grazie.
Direttore: Dunque, come si chiama?
Cristina: ______________ Cristina Serra.
Direttore: Piacere, io sono Francesco Cirillo.
Cristina: ___________________
Direttore: Mi scusi, come si pronuncia esattamente il suo cognome?
Cristina: Serra, ma in brasiliano suona ___________________________
Direttore: Le dispiace se le faccio alcune domande?
Cristina: No, anzi, faccia pure.
Direttore: Mi dica, da dove viene?
Cristina: Sono _____________________________
Direttore: È in Italia da molto tempo?
Cristina: No, non moltissimo, un po’ più di un ___________
Direttore: Lei parla molto bene l’italiano, dove l’ha imparato?
Cristina: L’ _____________________ in Brasile e poi qui, all’università per stranieri di Perugia.
Direttore: Che altri studi ha fatto?
Cristina: Ho finito la scuola superiore e sono iscritta __________________. È un corso a ______________
Direttore: Conosce altre lingue straniere?
Cristina: Beh, oltre all’italiano che ____________ è una lingua straniera, conosco l’_____________
Direttore: Ma, lo conosce bene...
Cristina: Sì, sì mi scusi, ho anche il certificato della Cambridge University, il First Certificate, che ho preso
due ______________ circa...
Direttore: D’accordo, continuiamo. Ha già lavorato?
Cristina: Sì, per alcuni __________ in un _______________ di Porto Alegre. Facevo la _______________
Direttore: E sa usare il computer?
Cristina: Beh, dipende, cioè, sì, so ______________ un programma di scrittura e poi gli ______________
più importanti per ________________ messaggi o altro per via telematica, sa fra l’altro _______________
per poter ________________ con i miei in Brasile senza spendere tanti ______________
Direttore: Ah, molto bene...mi scusi, ha dei figli?
8
Cristina: No, non ho ______________ e sono _____________
Direttore: Dove abita?
Cristina: Vivo a Perugia. Ma forse vengo a ________________________, dipende se andrà bene...
Direttore: Ha la macchina?
Cristina: No, mi sposto solitamente con i _____________________, pero ho intenzione di comprarmi
_________________
Direttore: Ah, bene... ha qualche domanda da farmi sul tipo di lavoro o...?
Cristina: Sì, allora, per cominciare ____________ nulla della vostra ditta, poi __________________ si
parla di un ___________________ part-time e a tempo ____________________. Quante ore di lavoro sono
alla _____________ e fino a quando è il ________________? E.... lo _______________ ovviamente...
Direttore: Si tratta di un contratto di un anno, quindi più o meno fino a marzo del prossimo anno e le ore
sono 28 alla settimana, c’è un periodo di prova....

Secondo te, come ci si deve presentare ad un colloquio di lavoro?


_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________

LETTURA. Leggi il seguente articolo e poi decidi quali affermazioni sono vere.

L'ESPERTO RISPONDE Poche regole per il candidato di successo


C'è chi pensa che per i colloqui di mondo del lavoro. Vorranno
lavoro non ci si può preparare, che conoscere i vostri interessi,
tutto dipende dal curriculum e c'è gli hobby e anche il vostro carattere,
invece chi crede che i posti di lavoro quindi preparatevi a rispondere.
in Italia si conquistano solo attraverso Arrivate in anticipo se è possibile e
le raccomandazioni. Io non sono dello quando entrate, mi raccomando
stesso parere. Mi è capitato tante niente gomma da masticare né
volte di dare consigli a giovani in sigarette o lattine di bibita! Parlate
difficoltà prima e dopo un colloquio di tranquillamente, rispondete alle
lavoro, oggi provo a comunicarli a tutti domande senza fretta e dite solo le
voi, fedeli lettori. Prima di tutto il look, cose principali, andate subito al sodo,
l'aspetto, così importante al giorno ma non rispondete solo sì o no.
d'oggi. I vestiti? Eleganti, ma non Sicuramente sarete emozionati, ma
troppo. Sicuramente non vi dovete non fate vedere che siete nervosi,
mettere i jeans e la maglietta di tutti i tenete le mani sul tavolo e guardate il
giorni. E poi i capelli: possono esser vostro interlocutore negli occhi. Se
lunghi, ma sempre ordinati e curati. non capite una domanda lo potete,
Per le ragazze: un trucco curato e anzi lo dovete dire, non rispondete se
delicato, evitate di esagerare. Per i non siete sicuri di aver capito la
ragazzi: occhio alla barba, se è lunga, domanda. E soprattutto non
dovete sistemarla un po'. rispondete il falso! Fate anche voi
Prima del colloquio è importante domande: sul tipo di lavoro, sulle
informarsi sulla ditta, conoscere le condizioni che vi offrono, su quando
cose che fa, sapere dove e decideranno se vi danno il posto. Alla
come opera, sapere che tipo di fine del colloquio pensate a come
requisiti sono richiesti al candidato. Vi avete risposte e se ve la siete cavata.
faranno molte domande personali. E naturalmente in bocca al lupo!
Cercate di ricordare tutte le
esperienze che avete fatto: a scuola, PS.: Una buona dose di fortuna non
all'università nel guasta mai.

9
____ Chi scrive l’articolo pensa che ci si può preparare per un colloquio di lavoro.
____ È la prima volta che dà consigli su questo tema.
____ Ad un colloquio di lavoro bisogna andare elegantissimi.
____ I capelli e la barba negli uomini devono essere corti.
____ Non importa come sono truccate le donne.
____ È importante sapere di cosa si occupa la ditta dove ci si presenta per il colloquio.
____ Agli intervistatori non interessa conoscere il carattere degli intervistati.
____ È necessario arrivare in anticipo al colloquio.
____ Durante il colloquio bisogna parlare molto.
____ Bisogna guardare l’intervistatore negli occhi per dimostrare sicurezza.
____ Non importa se mentite un po’. L’importante è piacere all’intervistatore.
____ Anche l’intervistato può fare domande.
____ In un colloquio di lavoro la fortuna non c’entra niente.

FUTURO CON STARE + GERUNDIO

Il futuro semplice, ma soprattutto il futuro con stare + gerundio, si usano anche per fare delle ipotesi.
Esempio:
Sono le 8. Dove sarà Giovanni in questo momento? Cosa starà facendo?
Sarà in ufficio. Starà cominciando a lavorare.

SAPERE E CONOSCERE

I verbi sapere e conoscere possono essere in un certo senso sinonimi, ma si usano in contesti differenti.

CONOSCERE + NOME: Conosci Sandro? Conosci Roma? Conosci questo libro di Umberto Eco?

SAPERE + VERBO ALL’INFINITO: Sai cucinare? Sapete usare il computer?

SAPERE + FRASE: Sai come si chiama la ragazza di Franco? Sapete chi è il nuovo studente?

Attenzione!
Nelle risposte di sapere + frase normalmente nella risposta si usa il pronome neutro LO, che sostituisce
l’intera frase.
Sai come si chiama la ragazza di Franco? No, non lo so. (lo=come si chiama la ragazza di Franco)
Sapete chi è il nuovo studente? No, non lo sappiamo. (lo=chi è il nuovo studente)

Nelle risposte di sapere + verbo questo non è possibile.


Sai cucinare? No, non so cucinare
Sapete usare il computer? Sì, lo sappiamo usare.

10
LETTURA. Leggi il seguente brano e completalo con le seguenti parole secondo il senso:
capitale, assunto, test, disoccupato, tardi, possibilità, disperato, proposta, proprietario, indirizzo, pulizie,
carretto, supermercato, impero, data, realizza, diventare, esiste, consegne, previdenziale, futuro, risolve,
computer

UNA FAVOLA AMERICANA

Un ___________________ sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla Microsoft. L'addetto del
dipartimento del personale gli fa fare un _________ (scopare il pavimento) poi passa a un colloquio a alla
fine gli dice: "Sei assunto, dammi il tuo _____________ di e-mail, così ti mando un modulo da riempire
insieme al luogo e la __________ in cui ti dovrai presentare per iniziare".
L'uomo, sbigottito, risponde che non ha il ___________, né tantomeno la posta elettronica. Il tipo gli
risponde che se non ha un indirizzo e-mail significa che virtualmente non ___________ e quindi non gli
possono dare il lavoro. L'uomo esce, _____________, senza sapere cosa fare e con solo 10 dollari in
tasca.
Decide allora di andare al ________________ a comprare una cassa di dieci chili di pomodori. Vendendo
porta a porta i pomodori in meno di due ore riesce a raddoppiare il ____________, e ripetendo l'operazione
altre tre volte si ritrova con centosessanta dollari. A quel punto __________ che può sopravvivere in quella
maniera: parte ogni mattina più presto di casa e rientra sempre più _________ la sera, e
ogni giorno raddoppia o triplica il capitale. In poco tempo si compra un ___________, poi un camion e in un
batter d'occhio si ritrova con un piccolo parco di veicoli per le _____________.
Nel giro di 5 anni il tipo è il ________________ di una delle più grandi catene di negozi di alimentari
degli Stati Uniti. Allora pensa al __________ e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui e la sua
famiglia. Contatta un assicuratore; sceglie un piano _______________ e quando alla fine della discussione
l'assicuratore gli chiede l'indirizzo e-mail per mandargli la ____________, lui risponde che non ha il
computer né l'e-mail.
"Curioso - osserva l'assicuratore - lei ha costruito un __________ e non possiede una e-
mail. Immagini cosa sarebbe se avesse avuto un computer!".
L'uomo riflette e risponde "Sarei l'uomo delle __________ della Microsoft".

 Morale n.l: Internet non ti __________ la vita


 Morale n.2: Se vuoi essere ___________ alla Microsoft, cerca di avere una e-mail
 Morale n.3: Anche se non hai una e-mail, ma lavori tanto puoi ______________ miliardario
 Morale n.4: Se hai ricevuto questa storia via e-mail hai più _______________ di diventare
uomo delle pulizie che miliardario.

11
“UNITÀ NELLA DIVERSITÀ”

Anche se l’Europa è un mosaico di genti, lingue e culture diverse, esiste in questo continente una “famiglia”
di paesi che si sono impegnati a lavorare insieme a livello economico e
politico, per la pace e la prosperità dei loro paesi. Si tratta dell’Unione
Europea (UE). Fino ad oggi ne fanno parte 28 paesi: Portogallo, Spagna,
Francia, Belgio, Paesi Bassi, Italia, Austria, Germania, Danimarca, Regno
Unito, Irlanda, Finlandia, Svezia, Grecia, Lussemburgo, Estonia, Lettonia,
Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Malta,
Cipro, Bulgaria e Romania, Croazia.
Ma qual è la storia dell’Unione Europea?
L’idea nasce negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale: il primo a proporla in un discorso del 9
maggio del 1950 fu il ministro degli esteri francese, Robert Schuman. Il fatto è che le economie occidentali
erano in grave crisi a causa delle distruzioni subite; per riprendersi c’era bisogno di pace, stabilità e ampie
possibilità di esportare i propri prodotti. Era necessario un mercato comune europeo, cioè un ampio
spazio dove le merci potessero circolare senza pagare dogane. Per questo motivo nacque la CEE
(Comunità Economica Europea): con i Trattati di Roma, nel 1957, sei paesi decisero di superare i
contrasti tra loro e stringersi la mano per creare uno spazio dove potessero circolare liberamente materie
prime, prodotti, manodopera e capitali. I sei paesi erano: Belgio, Francia, Germania (quando ancora si
chiamava Repubblica Federale di Germania), Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Successivamente, nel
corso degli anni, si unirono alla CEE anche altri paesi come Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca (nel 1973),
Grecia (1981), Spagna e Portogallo (nel 1986). Col tempo i governi d’Europa hanno ampliato la loro
cooperazione che, da economica, è diventata anche politica. Ecco allora che nel 1993, col Trattato di
Maastricht, la CEE cambiò nome e diventò UE, Unione Europea. Fin dagli inizi la CEE, e oggi ancora di
più la UE, hanno creato degli organi comuni (Parlamento Europeo che ha sede a Bruxelles, Corte di
Giustizia che si trova in Lussemburgo, Consiglio Europeo e Commissione Europea che hanno sede a
Bruxelles, Banca Centrale Europea con sede a Francoforte sul Meno ...) per poter prendere tutti insieme,
democraticamente, decisioni su questioni di interesse comune.
Due importanti conseguenze del Trattato di Maastricht sono state: 1) la
Convenzione Schengen, accordo che abolisce il controllo dei documenti personali
alle frontiere degli stati della UE (nel senso che per viaggiare negli stati della UE non
è necessario visto o permessi particolari a parte la normalissima carta d’identità) 2)
l’adozione dell’Euro, cioè di una moneta unica per i paesi dell’Unione.
l’Euro è la moneta di 333 milioni di persone. È entrata in corso il 1° gennaio del
1999, non di colpo, ma sostituendo gradualmente le monete che circolavano nei
diversi paesi. Fino ad oggi i paesi che aderiscono all’Unione Monetaria Europea
(UEM), cioè i paesi la cui moneta è l’Euro, sono 18: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia,
Slovenia e Spagna. Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano utilizzano l'euro come
moneta ufficiale, nonostante non siano ufficialmente membri dell'UE e non abbiano rapporti formali con la
Banca Centrale Europea, poiché impiegavano in precedenza le valute locali che sono state sostituite dalla
moneta unica. Ma com’è l’Euro? L’Euro, in tutti i paesi dove circola, ha una delle due facce uguali; l’altra
faccia è diversa a seconda dei paesi. Normalmente quest’ultima faccia riporta le immagini di monumenti
importanti o profili di uomini illustri del paese stesso.
Simboli
La bandiera europea
Le 12 stelle dorate in cerchio su sfondo blu rappresentano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i
popoli d'Europa.

12
L'inno europeo
La melodia scelta per simboleggiare l'UE è tratta dalla Nona sinfonia di Ludwig vanBeethoven, composta
nel 1823. Questa melodia è conosciuta in tutto il mondo come “Inno alla gioia”.
Festa dell'Europa
Gli ideali all'origine dell'Unione europea sono stati enunciati per la prima volta il 9 maggio 1950 dal ministro
degli Esteri francese Robert Schuman. Ecco perché questa data è stata scelta per celebrare la Festa
dell'Europa.
Lingue
Il multilinguismo è fondamentale per la diversità culturale dell'UE. L'UE conta 24 lingue ufficiali.
Gli abitanti dell'UE hanno accesso a tutti i documenti nella lingua ufficiale del loro paese. Hanno anche il
diritto di scrivere alla Commissione e di ottenere una risposta in quella lingua.
I membri del Parlamento europeo hanno il diritto di utilizzare una qualsiasi delle lingue ufficiali dell'UE per i
loro interventi in Parlamento.
La Commissione europea dispone di uno dei maggiori servizi di traduzione al mondo, con circa 1 750
linguisti e 600 addetti ai servizi di supporto. Il servizio di interpretazione della Commissione impiega 600
interpreti permanenti, un pool di 3 000 interpreti freelance e 250 addetti ai servizi di supporto!

TI RICORDI...?

A proposito d’Europa, ti ricordi gli aggettivi di nazionalità in italiano? E sai ubicare i paesi europei?

Nella pagina seguente trovi una cartina geografica d’Europa. Ogni paese è indicato con un numero. Completa il
labirinto che segue scrivendo le nazionalità che corrispondono al paese indicato dal numero. Buon
divertimento!

Es: 7 = Italia → italiano.

1
2 3 4 5
7 6
10 8
9 11 12
13 14 15
16 17 18
19 20

21
22 23

24
25 26 27
30 28 29 31
32
33
34
35
36
37
38

13
14
UNITÀ 2: STILI DI VITA
(gli italiani visti da fuori)
Grammatica:
articoli determinativi e indeterminativi (ripasso)
gli aggettivi bello, buono, grande e santo
il genere dei sostantivi
il plurale dei sostantivi (ripasso)
gli aggettivi possessivi (ripasso)
i pronomi possessivi
presente indicativo (ripasso)

Funzioni:
descrivere la propia famiglia (ripasso e ampliamento)

Lessico:
la famiglia (ripasso)
i lavori di casa (ripasso)

Civiltà:
stereotipi italiani
gli italiani: figli di mamma a vita

15
Completa la canzone con le seguenti parole. Attenzione! Alcune si ripetono.

Maria, canzone, crema, cassetto, mano, America, carrozzeria, italiano, amore, spaghetti, moviola, chitarra,
vestito, finestra, Dio, tintoria, presidente, vero, artisti, caffè, occhi, suore, fiero

L’ITALIANO (TOTO COTUGNO, 1983)

Buongiorno Italia gli ______________ al dente Buongiorno Italia che non si spaventa
E un partigiano come _____________ E con la ___________ da barba alla menta
Con l’autoradio sempre nella ___________ destra Con un ____________ gessato sul blu
E un canarino sopra la _______________ E la _____________ la domenica in TV
Buongiorno Italia col __________ ristretto
Buongiorno Italia con i tuoi __________ Le calze nuove nel primo _____________
Con troppa _____________ sui manifesti Con la bandiera in ______________
Con le canzoni con ____________ E una 600 giù di _________________
Con il cuore
Con più donne sempre meno ___________. Buongiorno Italia, buongiorno ___________
Con gli __________ pieni di malinconia
Buongiorno Italia, buongiorno ____________ Buongiorno ________
Con gli __________ pieni di malinconia Lo sai che ci sono anch’io
Buongiorno __________
Lo sai che ci sono anch’io Lasciatemi cantare
Con la ____________ in mano
Lasciatemi cantare Lasciatemi cantare
Con la _____________ in mano Una ___________ piano piano
Lasciatemi cantare Lasciatemi cantare
Una ____________ piano piano Perché ne sono __________
Lasciatemi cantare Sono un _____________
Perché ne sono __________ Un italiano __________.
Sono un _____________
Un italiano __________.

STEREOTIPI ITALIANI

Gli italiani e il loro fascino


Sono belli, alti, con capelli scuri e occhi chiari, tutti con il naso grande e la
pelle olivastra.
Simpatici e giocherelloni, aperti e vivaci. Non esistono italiani tristi.
Gli uomini italiani ritengono di essere i migliori amanti del mondo, mentre gli
altri li ritengono dei Don Giovanni impenitenti incapaci di condurre un
qualsiasi tipo di relazione seria.
Gli italiani sono donnaioli, romantici e melensi tanto da provocare il diabete.
Sono artisti e cantano... cantano continuamente: sono allegri, sfaccendati e
sempre pronti a improvvisare una canzone con il loro mandolino. L’italiano
tipico è il gondoliere veneziano che canta “O sole mio”!

16
Gli italiani e la famiglia
Gli uomini italiani hanno una malsana ossessione per le loro madri: se potessero, le
sposerebbero. Ma, visto che non possono, allora si sposano con donne il più
possibile simili alle loro mamme. Alcuni poi non si sposano affatto e rimangono nel
loro nido a vita.
In ogni caso, come dice Johnny Stecchino: “Non nominare mia madre!”

Gli italiani e la cucina


In Italia si mangia meglio che in qualunque altra parte del mondo. Tutti gli italiani
sanno cucinare e bene. Regolarmente mangiano spaghetti a pranzo e pizza per
cena. La pasta è considerata una vitamina essenziale in Italia. In Italia ci sono i
famosi "spaghetti meatballs", spaghetti al sugo e polpette di
carne mischiati nello stesso piatto. Gli italiani ne sono ghiotti!
L’italiano è poi un caffeinomane: beve caffè a colazione, pranzo, cena, in qualsiasi
momento della giornata. Nelle vene e arterie dell’italiano non scorre sangue, ma
caffè!

Gli italiani e il comportamento


Sono inaffidabili, ipocriti, arroganti, disorganizzati, confusionari, non accettano di buon grado le regole e la
disciplina. Sono degli scansafatiche, sempre pronti a evitare qualunque tipo di lavoro che implichi sforzo
fisico e in generale non hanno voglia di lavorare. Non rispettano la legge, perdono la pazienza facilmente, e
fumano troppo.
La burocrazia italiana è assolutamente inefficiente e fa diventare matti.
Guidano male e in modo folle. Non fanno attraversare i pedoni.
Le autostrade sono percorse solo da Lamborghini, Ferrari e Maserati che
sfrecciano a 300 km/h.
Non sono per niente patriottici e se non sanno intonare prontamente “L’italiano”
di Toto Cotugno, vengono guardati in malo modo. Gli stranieri credono che sia
l’inno nazionale italiano.

Gli italiani e la comunicazione


Cosa succede ad un italiano se gli leghi le mani? Diventa muto perché l’italiano parla
praticamente con i gesti. D’altronde, la lingua italiana è facile, basta finire tutte le parole
con qualche vocale.
Considerando che tutti gli italiani (chi piú, chi meno) sono mafiosi, tutti parlano come
Marlon Brando nel “Padrino” o come i bambini nella pubblicità dei “Pannolini”.
Per quanto riguarda le altre lingue, sono de veri e propri ignoranti e, se le parlano, lo
fanno in stile maccheronico.

Gli italiani e la mafia


A parte di scansafatiche, l’taliano viene visto sempre con sospetto perché considerato
furbo e inaffidabile, pronto a ‘fregare il prossimo’ per il proprio profitto. La mafia è il primo
termine che lo straniero associa all’Italia: tutti gli italiani sono mafiosi o hanno qualche
parente o amico o conoscente o vicino mafioso.

Gli italiani e lo sport


Il calcio è lo sport nazionale degli italiani: in Italia solo si pratica il calcio. Per questo sport sono dei
fenomeni, ma per tutto il resto non valgono una cicca.

17
GLI AGGETTIVI: BELLO, BUONO, GRANDE E SANTO

Come si comportano gli aggettivi bello e buono quando si trovano davanti ad un sostantivo? Guarda
la tabella e deduci la regola.

BELLO BUONO
maschile femminile maschile femminile
singolare bel bambino bella ragazza buon bambino buona ragazza
bell’albero bell’idea buon artista buon’amica
bello spettacolo buono studente
plurale bei bambini belle ragazze buoni bambini buone ragazze
begli alberi belle idee buoni artisti buone amiche
begli spettacoli buoni studenti

L’aggettivo bello si comporta come _________________________________________________________


L’aggettivo buono al singolare si comporta come _____________________________________________
L’aggettivo buono al plulare si comporta come _______________________________________________

E adesso vediamo come funzionano gli aggettivi grande e santo.

GRANDE SANTO
maschile femminile maschile femminile
singolare grand’/grande uomo grand’/grande amica Sant’Antonio Sant’Anna
gran/grande film gran/grande casa San Francesco Santa Chiara
grande spettacolo grande scatola Santo Stefano
plurale grandi uomini grandi amiche Santi Pietro e Paolo Sante Teresa e Maria
grandi film grandi case
grandi spettacoli grandi scatole

L’aggettivo grande al singolare: 1) si può elidere davanti a sostantivi che iniziano per vocale; 2) si può
troncare davanti a sostantivi che iniziano per consonante (escluse le consonanti z, s impura, gn e ps); rimane
invariato davanti ai sostantivi che iniziano per z, s impura, gn e ps.
Al plurale si comporta come tutti gli altri aggettivi.

L’aggettivo santo al singolare: 1) si elide davanti ai nomi che iniziano per vocale; 2) si tronca davanti ai
nomi maschili che iniziano per consonante (esclusa la s impura e la z); 3) rimane invariato con i nomi
maschili che iniziano per s impura o z e con i nomi femminili che iniziano per consonante.
Al plurale si comporta come tutti gli altri aggettivi.

18
ASCOLTO 1
Ascolta l’intervista e segna i lavori di casa che senti.

Ascolta nuovamente e indica se le affermazioni sono vere o false.

V F
1. L’intervistato si chiama Rudolf.
2. Ha 24 anni.
3. Prima di sposarsi viveva già da solo.
4. Ha sempre fatto il letto ogni giorno.
5. A sua moglie piace fare la spesa.
6. Lui sa cucinare.
7. Sheila, sua moglie, sa cucire.

Adesso correggi le frasi false.


_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________

Forma delle frasi usando gli elementi proposti nelle tre colonne e scrivile nello spazio sotto.

stirato i piatti a mano non ha ancora comprato una lavatrice nuova


lavato le camicie di mio nonno stasera ho due amici a cena
pulito le calze di Carlo mio marito non aveva tempo
Ho cucinato la casa di Mauro perché la lavastoviglie è rotta
cucito i letti non sa farlo
fatto una specialità emiliana il suo ferro è rotto
fatto il bucato per Paolo mi ha chiesto di aiutarlo

_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________

19
IL GENERE DEI NOMI

Come sappiamo, in italiano ci sono nomi maschili e femminili. Come distinguere se sono maschili o
femminili? Vediamo la tabella.

DESINENZA MASCHILE FEMMINILE

-O La maggior parte: Alcuni, tra i quali abbreviazioni:


Il libro, il cucchiaio, il cielo l’auto, la foto, la moto, la radio, la biro,
la pallacanestro, la pallavolo, la
pallanuoto, la mano, la polo

-A Alcuni nomi di animali, per esempio: La maggior parte:


il boa, il cobra, il gorilla, il koala, il panda, il la penna, la carta, la busta
lama, il puma....
Alcuni altri nomi, tra i quali alcuni che Attenzione! I nomi che terminano in
derivano dal greco: il clima, il poema, il -TÀ sono esclusivamente femminili:
diploma, il dramma, l’enigma, il pianeta, il la novità, la città, la bontà
pigiama, il poema, il prisma, lo schema, il
sistema, lo stemma, il tema, il teorema, il
trauma
Altri esempi:
il baccalà, il papà, il sofà, il babà

-E Alcuni, per esempio: Alcuni, per esempio:


il mese, il seme, il fiume, il ponte, il dente la mente, la sete, la notte

Attenzione! Normalmente i nomi che Attenzione! Normalmente i nomi che


terminano in –TORE, -ORE, -ONE, -ALE, terminano con –IONE, -IE, -ICE sono
-ILE, sono maschili: femminili:
il predatore, il fiore, il sapone, il giornale, il la lezione, la serie, la lavatrice
fucile

-I Alcune eccezioni, tra le quali parole straniere: Normalmente femminili:


il brindisi, il bisturi, il bikini, il bonsai la crisi, la tesi, la diagnosi

-CONSONANTE Normalmente maschili: lo sport, il film... Eccezioni: la gang, la holding

-TÙ Eccezione: il tutù Esclusivamente femminili:


la virtù, la schiavitù

ATTENZIONE! Esistono nomi che possono essere sia maschili che femminili, ma cambiano di
significato quando cambiano di genere. Esempi:
il/la capitale; il/la fine; il/la fronte; il/la lama; il/la radio; il/la polo...

20
I PRONOMI POSSESSIVI

Ricordi gli aggettivi possessivi? Cerca di completare la seguente tabella.

MASCHILE MASCHILE FEMMINILE FEMMINILE


SINGOLARE PLURALE SINGOLARE PLURALE
IO
TU
LUI/LEI
NOI
VOI
LORO

Bene. E adesso, ti ricordi qual è la regola generale dell’uso dell’articolo determinativo con l’ggettivo
possessivo?
_______________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________
E con i nomi che indicano relazioni familiari? Guarda l’esempio e scrivi la regola corrispondente.
1. Mio padre e mia madre sono pensionati.
_____________________________________________________________________________________
2. Il mio papà si chiama Renato e la mia mamma si chiama Donata.
____________________________________________________________________________________
3. Mio fratello è ingegnere e mia sorella è farmacista. Mio zio e mio nonno si chiamano entrambi Luigi.
_____________________________________________________________________________________
4. Il mio fratellone è un genio in matematica e la mia sorellina una ballerina classica.
_____________________________________________________________________________________
5. Il mio zio di Roma è fotografo di moda. Il mio nonno paterno era contadino.
_____________________________________________________________________________________
6. I miei fratelli sono studenti universitari. I miei genitori sono sposati da 45 anni.
____________________________________________________________________________________
7. Come si chiamano i genitori di Davide e Lucia? Il loro padre si chiama Remo e la loro madre Rita.
____________________________________________________________________________________

Adesso guarda i seguenti esempi dove troviamo aggettivi e pronomi possessivi.


La mia ragazza si chiama Maria, e la tua?
I nostri studenti sono molto bravi, e i vostri?
Il suo lavoro è molto faticoso, e il loro?
I pronomi possessivi sono diversi dagli aggettivi possessivi, o no? ________________________________

21
ASCOLTO 2. GLI ITALIANI: FIGLI DI MAMMA A VITA

Ascoltate le interviste ad alcune persone che spiegano i motivi per i quali hanno deciso di continuare a
vivere con i genitori. Completate la tabella.

PERCHÉ CONTINUANO A VIVERE CON I GENITORI?

VALENTINA
Età:
Professione:

LORELLA
Età:
Professione:

GASPARE
Età:
Professione:

E voi, cosa ne pensate?


A che età pensate voi che i ragazzi dovrebbero uscire di casa e andare a vivere da soli? Perché?
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________

ASCOLTO 3. UNA MAMMA PREOCCUPATA

Ascolta la conversazione telefonica e decidi quali delle seguenti affermazioni sono vere.
____ La mamma chiama una sua amica
____ La signora che chiama la mamma si chiama Marinella
____ La mamma vuole sapere come andrà la relazione sentimentale che ha attualmente suo figlio
____ Suo figlio e la sua ragazza sono dello stesso segno zodiacale
____ La mamma accusa la ragazza di suo figlio di essere gelosa
____ Il figlio è molto felice grazie alla sua attuale relazione sentimentale
____ Marinella dice che la relazione terminerà
____ I due ragazzi hanno progettato di sposarsi
____ La mamma è contenta del responso di Marinella

Correggi le affermazioni false.


_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________

22
UNITÀ 3: SENTIMENTI

Grammatica:
gli indefiniti tutto e ogni
la particella ci
la particella ne

Funzioni:
esprimere stati d’animo ed emozioni
in un hotel

Lessico:
i sentimenti

Civiltà:
innamorati italiani famosi

23
ASCOLTO 1. PROBLEMI DI CUORE

Decidi se le seguenti affermazioni sono vere o false. (Chiameremo la ragazza del dialogo: Silvia)
____ Silvia di solito esce di sera con gli amici.
____ Carla è la migliore amica di Silvia.
____ Silvia non esce perché non esce nemmeno la sua migliore amica.
____ Carla e Franco sono andati a mangiare insieme.
____ La madre conosce Franco.
____ Franco si è pentito di essere uscito con Carla.
____ Silvia ha risposto male a Franco.
____ Silvia ha organizzato un piano per vendicarsi di Franco.
____ La madre di Silvia appoggia la decisione di sua figlia.

Correggi le frasi false.


_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________

A giudicare dalla conversazione, come si sente Silvia?


____________________________________________________________________________________

LESSICO. Nella tabella qui sotto trovi alcuni sostantivi che indicano SENTIMENTI o stati d’animo.
Ricava l’aggettivo che deriva dal sostantivo, come nell’esempio.

Vendetta → vendicativo Sorpresa →


Rabbia → Spavento →
Allegria → Depressione →
Felicità → Preoccupazione →
Tristezza → Eccitazione →
Infelicità → Delusione →
Indifferenza → Vanità →
Egoismo → Orgoglio →
Generosità → Umiltà →
Noia → Amicizia →

Come ti senti quando...?


... c’è il sole? ... piove? ... sei malato? ... torni da un lungo viaggio? ... hai un esame importante?

24
ASCOLTO 2. UN EQUIVOCO.
Completa il seguente dialogo con le parole mancanti.

Andrea: Pronto?
Cristina: Ciao, Andrea. Sono Cristina. Come va?
Andrea: Ciao Cristina, bene e ______?
Cristina: Sto bene, grazie. Oggi è San Valentino!
Andrea: Ah, già, e chi se ______ ricordava?... In Italia non è una festa così importante, è un modo per far
spendere soldi alla gente e basta.
Cristina: Allora non sei stato ______...
Andrea: ______? A fare?
Cristina: ______ è arrivato uno splendido mazzo di rose... credevo che... ma no, scusa...
Andrea: Dai, te ______ ho già detto: in Italia San Valentino....in realtà non me ______ ricordo mai...
Cristina: Allora, vai a Venezia o no?
Andrea: Penso di sì; ______ vado domenica... ma non cambiare discorso...
Cristina: C’è anche una cartolina. ______ hai spedita una simile a tua cugina quando eravamo a Firenze...
Andrea: Scusami di nuovo, ma non ______ so nulla!
Cristina: Va bene, se non ______ sai nulla, non te ______ parlo.
Andrea: Ogni volta ______ metto nei guai con ______! Non sono un vero italiano! Forse ______ hai
appena incontrato uno che ha tutte le carte in regola... con tutti i fiori e le belle parole che sa scrivere!
Cristina: ______ hai anche ______ e non dire stupidate sugli uomini italiani, non sono così ingenua...

Tutte le parole che mancavano nel dialogo sono _____________________________________________


Adesso dividili come nell’esempio:
pronomi personali soggetto: tu, __________________________________________________________
pronomi riflessivi: _____________________________________________________________________
pronomi tonici: _________________________________________________________________________
pronomi C.O.D.: ______________________________________________________________________
prnomi C.O.I.: ________________________________________________________________________
CI di luogo: __________________________________________________________________________
pronomi sconosciuti: ____________________________________________________________________

LA PARTICELLA NE

1) si usa quando parliamo di una quantità. In Quante sigarette fumi al giorno? Ne fumo 3
questo caso si chiama NE PARTITIVO Leggi molti libri? No, ne leggo pochi

2) il NE PARTITIVO non si usa quando è Quante sigarette hai fumato oggi?


presente la parola TUTTO. Si usano invece i Ne ho fumate 3/ Le ho fumate tutte
pronomi diretti LO, LA, L', LI, LE
3) Il NE PARTITIVO si usa anche quando la Quante sigarette hai fumato oggi? Non ne ho fumata
quantità è ZERO nessuna
4) quando NE PARTITIVO è prima di un tempo Quante sigarette hai fumato oggi? Ne ho fumate 3
composto, il participio passato si accorda col Quanti libri hai letto quest'anno? Ne ho letti 7
nome sostituito da NE
5) quando il NE PARTITIVO è prima di un tempo Quante sigarette hai fumato oggi? Non ne ho fumata
composto ma con quantità ZERO, il participio nessuna
passato è sempre al singolare, ma si accorda in Quanti libri hai letto quest'anno? Non ne ho letto
genere col nome sostituito da NE nessuno
25
6) sostituisce una parola o frase introdotta da DI* Hai bisogno di soldi? No, non ne ho bisogno
Paola ti ha parlato di Antonio? Sì, me ne ha parlato
Vuoi parlare di quello che è successo? Sì, ne voglio
parlare
7) sostituisce una parola o frase introdotta da DA* Sei rimasta sorpresa dalla notizia?
Sì, ne sono rimasta sorpresa

*Ecco alcuni verbi che usano NE con la rispettiva preposizione che reggono:
accorgersi DI qualcuno/qualcuno essere soddisfatti DI qualcuno/qualcosa
avere bisogno DI qualcuno/qualcosa importare DI qualcosa/qualcuno
avere fiducia DI qualcuno intendersi DI qualcosa
avere la possibilità DI fare qualcosa occuparsi DI qualcuno /qualcosa
avere nostalgia DI qualcosa parlare DI qualuno/qualcosa
avere paura DI qualcuno/qualcosa pensare qualcosa DI qualcosa/qualcuno
avere voglia DI qualcosa pentirsi DI qualcosa
dimenticarsi DI qualcosa/qualcuno rendersi conto DI qualcosa
essere riconoscenti DI qualcosa A qualcuno ricordarsi DI qualcosa /qualcuno
essere sicuro DI qualcosa sapere qualcosa DI qualcuno

LETTURA. UNA LETTERA AD UNA RIVISTA.

Cara Cuore Solitario,


io e Paola siamo grandi amiche: siamo andate a scuola insieme, anche le nostre mamme erano amiche e,
quando la mamma di Paola mi invitava a casa loro, io ci andavo sempre molto volentieri e ci rimanevo
spesso anche a dormire. Oggi però Paola mi ha detto che ha visto il mio ragazzo in discoteca con
un’altra e io non ci ho creduto. Io e Sandro, il mio ragazzo, non abbiamo mai avuto probemi, lui mi ha
sempre detto la verità e, quando l’altra sera mi ha detto che restava in casa perché non si sentiva
bene, io gli ho creduto. Lo so che Paola è un’amica, so anche che su lei ci posso sempre contare, ma io
sono così innamorata di Sandro! Ci tengo troppo! Che devo fare? Chiedergli una spiegazione? Sono così
confusa, più ci penso e più mi sento disperata! Non voglio litigare con Paola per colpa di un ragazzo, ma
non voglio nemmeno chiudere con Sandro. Aiuto!

Sottolinea tutti i CI che trovi con il verbo corrispondente. Come puoi notare non si tratta di CI
pronome riflessivo o diretto o indiretto. In due casi abbiamo il CI locativo (ci andavo, ci rimanevo),
ma negli altri casi? Che cosa sostituisce CI?
a) Ci ho creduto= ho creduto a lei/ ho creduto a lui/ ho creduto a questa cosa
b) Ci posso contare= contare su Paola/ contare su Sandro/ contare su questa cosa
c) Ci tengo troppo!= tengo a Paola/tengo a Sandro/ tengo all’amore
d) Ci penso= penso a questa cosa/ penso a Paola/penso a Sandro

LA PARTICELLA CI

1) sostituisce un luogo Sei mai stato a Parigi? Sì, ci sono stato la settimana scorsa
Vieni al cinema? Sì, si vengo volentieri
2) sostituisce una parola o frase introdotta Pensi sempre a Rita? No, non ci penso
da A* Credi a quello che ha detto Mario? Sì, ci credo
3) sostituisce una parola o frase introdotta Esci con Francesca? Sì, ci esco domani sera
da CON*

26
4) sostituisce una parola o frase introdotta Credi in Dio? No, non ci credo
da IN*
5) sostituisce una parola o frase introdotta Posso contare sul tuo aiuto? Ci puoi contare sicuramente
da SU*
6) con il verbo AVERE (CI diventa CE) Chi ha le chiavi? Ce le ha Luca
Dov'è la camicia? Ce l'ho io
7) indica il riflessivo Oggi ci siamo alzati alle 7
8) è un pronome diretto e indiretto Ci chiami domani? (ci=noi)
Ci passi il sale, per favore? (ci=a noi)
9) con il verbo ESSERE Vicino a casa mia c'è un grande parco
Ci sono delle uova nel frigorifero?

*Ecco alcuni verbi che usano CI con la rispettiva preposizione che reggono:
abituarsi A qualcuno/qualcosa pensare A qualcuno/qualcosa
andare d’accordo CON qualcuno provare A fare qualcosa
contare SU qualcuno/qualcosa riflettere SU qualcosa
credere A qualcuno/qualcosa, IN qualcuno/qualcosa riuscire A fare qualcosa
fare caso A qualcuno/qualcosa scommettere SU qualcuno/qualcosa
tenere A qualcuno/qualcosa

I VERBI PRONOMINALI

I verbi pronominali sono verbi che si coniugano con uno o due pronomi. Eccone alcuni:

ANDARSENE AVERCELA CAVARSELA FARSENE


Io Me ne vado Ce l'ho Me la cavo Me ne faccio
Tu Te ne vai Ce l'hai Te la cavi Te ne fai
Lui Se ne va Ce l'ha Se la cava Se ne fa
Noi Ce ne andiamo Ce l'abbiamo Ce la caviamo Ce ne facciamo
Voi Ve ne andate Ce l'avete Ve la cavate Ve ne fate
Loro Se ne vanno Ce l'hanno Se la cavano Se ne fanno

FREGARSENE METTERCI POTERNE (RI)TORNARSENE


Io Me ne frego Ci metto Ne posso Me ne ritorno
Tu Te ne freghi Ci metti Ne puoi Te ne ritorni
Lui Se ne frega Ci mette Ne può Se ne ritorna
Noi Ce ne freghiamo Ci mettiamo Ne possiamo Ce ne ritorniamo
Voi Ve ne fregate Ci mettete Ne potete Ve ne ritornate
Loro Se ne fregano Ci mettono Ne possono Se ne ritornano

SENTIRCI STARSENE VEDERCI VOLERCI


Io Ci sento Me ne sto Ci vedo
Tu Ci senti Te ne stai Ci vedi
Lui Ci sente Se ne sta Ci vede Ci vuole
Noi Ci sentiamo Ce ne stiamo Ci vediamo
Voi Ci sentite Ve ne state Ci vedete
Loro Ci sentono Se ne stanno Ci vedono Ci vogliono

27
TUTTO E OGNI

Tutto può essere pronome e aggettivo. Vediamo degli esempi:


Pronome: Ho capito tutto: tu non mi ami più!/ Tutti ti considerano antipatico e arrogante.
Aggettivo: Tutti i giorni mi alzo allo 6./ Ho studiato tutta la notte e adesso sono stanchissimo.

Tutto è variabile (maschile, femminile, singolare, plurale). Quando è aggettivo è seguito dall’articolo o dal
dimostrativo. Es:
Ho letto tutto il libro in un giorno./ Dove hai imparato tutte queste cose?

Quando tutto è seguito da un numero, tra tutto e il numero si usa una e. Es:
Tutte e tre le sorelle di Fabio vivono a Bologna.

Ogni può essere usato solo come aggettivo, si usa solo al singolare ed è invariabile. Es:
Ogni volta che vado a Venezia visito la basilica di San Marco.
Ogni oggetto di questo negozio è fatto a mano.

IN HOTEL.

Il seguente dialogo tra Cristina e il receptionist non è in ordine. Mettilo in ordine e poi ascoltalo per
vedere se il tuo ordine è corretto.

____ Buongiorno, signorina. Posso esserle utile?


____ Mi dà un documento? Passaporto, carta d’identità, per favore?
____ No, grazie, posso portarlo io. Una domanda: c’è il telefono in stanza?
____ Sono Cristina Serra. Dovrebbe esserci una prenotazione a nome mio per una stanza singola.
____ Ecco la sua chiave. Tutte le nostre camere hanno il bagno o la doccia... Ecco la 341... Anzi, no... lei è
una ragazza così carina, le do questa. Ha una vista insuperabile. È la 332.
____ Grazie. Di notte c’è sempre qualcuno? È sempre aperto?
____ Sì certo, ecco qua.
____ Sì, guardi, ogni nostra stanza ha il telefono, la radio, la televisione. Comunque, guardi qui, in questo
opuscolo ci sono tutti i nostri servizi... Vede: ogni nostra stanza ha l’aria condizionata, poi naturalmente c’è
il frigobar; se vuole rilassarsi può farsi fare un massaggio e c’è anche la sauna. Se ha qualcosa da mettere
bella cassetta di sicurezza, la trova nella stanza.
____ Esatto, con colazione.
____ Sì certo. Ma, mi tolga una curiosità... Lei è già stata nella nostra città?
____ Mi faccia guardare... sì, eccola qui. Una singola con bagno per tre notti.
____ Ha bisogno di un facchino per portare in stanza il bagaglio?
____ E non le piacerebbe che la portassi a scoprire le cose più belle, come si vive qui, cosa fa la gente di
sera...
____ Grazie, è molto gentile.
____ No, non ci sono mai stata prima...

28
Leggi l’opuscolo sull’hotel che ha ricevuto Cristina e indica quai affermazioni sono vere.
____ Per chiamare la reception bisogna formare il numero 9.
____ Le tariffe per chi chiama dall’hotel sono uguali a quelle dei telefoni pubblici.
____ Nel ristorante dell’hotel si mangia bene.
____ Alla reception si trovano tutti i giornali.
____ Ogni giorno il personale addetto pulisce la stanza e cambia gli asciugamani.
____ Il giorno della partenza bisogna lasciare la stanza entro le 12, altrimenti si paga il 10% in più.
____ Il servizio lavanderia è gratuito.
____ I servizi vari sono gratuiti.

LETTURA.
IL PRINCIPE AZZURRO

Come deve essere il principe azzurro del nuovo millennio?


Le donne di tutte le nazionalità stanno diventando sempre più esigenti in fatto di uomini.
Si è parlato, e si parla ancora, di crisi del modello di uomo maschio e virile. Le donne sembrano preferire
un uomo più dolce e più attento alla vita della famiglia e ai figli e più pronto ad aiutare in casa. Crisi del
maschio latino, macho e un po’ rude, che torna a casa stanco dal lavoro e vuole trovare tutto pronto?
Di certo l’uomo italiano non è il massimo come uomo di casa! Se, da una parte, ha ancora la fama di
amante passionale, dall’altra, come marito, presenta alcuni difetti: aiuta poco nei lavori di casa, è
disordinato e soprattutto non è fedele. Una donna di 35 anni, divorziata da poco tempo, confessa: “Dopo la
mia esperienza matrimoniale credo che, se penserò a risposarmi, sceglierò un uomo più affidabile e meno
maschilista e comunque non sposerò mai più un italiano. Il mio ideale è l’uomo inglese, forse un po’ freddo
29
all’apparenza, ma che nella vita di tutti i giorni sa essere più presente e che soprattutto se si innamora di
un’altra, ti lascia subito senza ingannarti per anni...”
Della stessa idea pare essere Giulia, 20 anni, studentessa universitaria: “Dopo la mia esperienza di studio
all’estero ho capito che non sposerei mai un uomo italiano. Somo mammoni, poco autosufficienti nelle cose
di tutti i giorni, vogliono sempre comandare e per di più, appena si presenta l’occasione, ti tradiscono.”
Non sappiamo fino a che punto queste affermazioni corrispondano alla verità, ma è certo che nel nostro
paese i maschi nordici in generale ci appaiono più affidabili dei nostri latin lover...

Quali delle seguenti affermazioni corrispondono al contenuto dell’articolo?


____ Le donne non pretendono sempre di più dagli uomini.
____ La figura dell’uomo forte e macho è sempre meno amata dalle donne.
____ Il maschio italiano difficilmente aiuta in casa.
____ Il maschio italiano difficilmente tradisce la propria compagna.
____ Secondo le donne italiane gli uomini dei paesi nordici sono come gli italiani.
____ Tutte le donne intervistate affermano che l’uomo italiano è corretto.

ASCOLTO 3. L’UOMO ITALIANO.


Ascolta le interviste e completa la tabella scrivendo cosa risponde ogni persona alle domande.

DONNA UOMO
L’uomo italiano è un
eterno bambino?

L’italiano è un amante
perfetto e un marito
insopportabile?

È romantico?

È tenero e affettuoso?

È mammone?

Non ti aiuta nemmeno se


lo paghi?

30
CIVILTÀ: INNAMORATI ITALIANI FAMOSI.

Nei cuori spezzati trovi i nomi di 10 innamorati italiani famosi. Leggi la loro storia e cerca di
indovinare di chi si tratta, unendo nuovamente le coppie.

31
UNITÀ 4: LAVORO A COLORI

Grammatica:
gli indefiniti
i pronomi combinati
imperfetto o passato prossimo?

Funzioni:
connettori (congiunzioni)
indicazioni al telefono

Lessico:
in ufficio

Civiltà:
emigrazione italiana
immigrazione in Italia

32
CIVILTÀ.

“VIETATO L’INGRESSO AI CANI E AGLI ITALIANI”

Quando il Regno d’Italia si compie (1861), gli italiani sono poco più di 24 milioni di cui i residenti all’estero
sono 220.000: 120.000 in Europa e nell’Africa Mediterranea e circa 100.000 nelle due Americhe. Gli
emigrati sono nella stragrande maggioranza di origine centro-settentrionale. Dal 1861 al 1876 non esistono
dati ufficiali, ma gli studiosi pensano che gli emigrati siano circa 100.000/120.000 all’anno. Dal 1876 al
1900 l’emigrazione italiana è molto numerosa: oltre 5 milioni di persone di cui i tre quinti nelle Americhe e il
resto in Europa, Africa e Asia. Si valuta che questa emigrazione provenga per il 60% dalle province
settentrionali del regno, per il 10% da quelle centrali e per il 30% da quelle meridionali.
Chi sono gli italiani che emigrano? Sono miserabili contadini e proletari che hanno venduto persino la
camicia pur di acquistare un posto su di una nave. L’Italia unificata è infatti soprattutto un paese agricolo,
dove però la condizione di vita degli agricoltori è molto povera. Tanti perciò partono con gli strumenti di
lavoro, con le sementi: non hanno da offrire altro che le loro braccia e la volontà di lavorare. Sono per lo più
analfabeti, spesso non conoscono nemmeno l’italiano, ma solo il dialetto della loro regione. È quindi
normale che nei nuovi paesi essi assumano i lavori più umili e faticosi. Ciò nonostante è la loro grande
occasione per sfuggire alla misera più nera. Dal 1900 al 1914 l’emigrazione italiana diviene un’imponente
marea umana: circa 600.000 espatriati all’anno di cui tanti nelle Americhe. Siamo di fronte ad una
emigrazione di massa, poichè non espatriano più solo i lavoratori, ma intere famiglie decise a non ritornare
più. Cambia anche la composizione di questa emigrazione: il 70% è costituito da meridionali, il 20% da
centrali e il 10% da settentrionali.
La I Guerra Mondiale interrompe bruscamente il movimento emigratorio: nel periodo 1915-18 gli espatriati
sono circa 90.000 all’anno e numerose sono le persone che rientrano per combattere per la patria. Alla fine
della guerra però l’emigrazione riprende, anzi, aumenta. Nel 1925 gli italiani sparsi all’estero sono una
massa di 16 milioni e mezzo, di cui circa 4 milioni negli Stati Uniti, 4 milioni nell’America del sud e il resto in
Europa. In particolare l’America è il sogno di tanta gente disperata che ha venduto tutto per racimolare i
soldi del viaggio: nelle due Americhe spesso arrivano illegalmente, vittime di uomini senza scrupoli che
approfittano della loro ignoranza e desiderio di uscire da una vita di stenti e sofferenza.
Dopo la I Guerra Mondiale inoltre l’emigrazione non è più libera e spontanea, ma regolata dagli stati che la
ricevono. Alcuni di questi infatti non vogliono determinate razze, accettano solo gente non analfabeta e
lavoratori qualificati. Durante il fascismo all’emigrazione “normale” si aggiungono tutte quelle persone
costrette a lasciare l’Italia per motivi politici. Dopo il 1960 l’emigrazione italiana si dirige quasi tutta verso
l’Europa (Svizzera, Germania..). Qui si possono infatti trovare condizioni di particolare favore: meno caro è
il viaggio, i salari e le condizioni di previdenza e sicurezza sociali sono migliori e si è più vicini al paese
d’origine per poter progettare un futuro “ritorno” a casa. Oggi gli italiani nel mondo sono circa 25 milioni.

Dopo aver letto il brano, indica quali delle seguenti affermazioni sono vere.
____ Gli italiani cominciarono ad emigrare dopo l’unificazione d’Italia.
____ All’inizio gli emigrati provengono dalle regioni settentrionali.
____ Prima della I Guerra Mondiale la maggior parte degli italiani emigrava nelle due Americhe.
____ Prima della I Guerra Mondiale gli italiani che emigrano provegono da tutte le classi sociali.
____ All’inizio gli italiani che emigravano erano analfabeti ma parlavano tutti italiano.
____ Nei primi anni del 1900 emigravano intere famiglie.
____ Durante la I Guerra Mondiale l’emigrazione aumenta.
____ Gli italiani arrivavano in America spesso illegalmente.
____ Dopo la I Guerra Mondiale alcuni paesi non accettano tutte le razze.
____ Durante il fascismo ci sono persone che emigrano anche perché contrarie al regime di Mussolini.
____ Dopo il 1960 quasi tutti gli emigranti italiani si dirigono verso paesi extraeuropei.

33
CIVILTÀ.
Adesso leggi il prossimo brano e completalo con le parole che mancano scegliendole dalla lista che
segue:
destinati, condizioni, trovano, abitudini, fine, futuro, trasformata, supera, campo, dove, lavoro,
numero, vive, anziani, criminali, fenomeno, casa, vogliono, reale, città, nascita, radici, caso, emigrare,
sorpresa, pregiudizi, società, sofferenze, paesi, soldi

L’ITALIA DA TERRA DI EMIGRANTI A PAESE DI IMMIGRAZIONE

L’Italia si è _______________ in 40 anni da un paese di emigrazione a uno di immigrazione. L’ultima


grande ondata emigratoria dall’Italia è terminata alla ________ degli anni ‘60. Oggi, meno di quattro
decenni dopo, l’Italia ha circa 3 milioni di immigrati regolari però il numero _________ di immigrati è ben
più alto se si considerano anche gli irregolari. L’immigrazione in Italia è dunque un ____________ tanto
intenso quanto recente, che ha colto di ____________ il paese a livello politico e sociale.
I tre milioni di immigrati sono oggi il 5,2% della popolazione italiana ma sono _____________ a
raddoppiare in 10 anni. La metà di questi immigrati proviene da __________ europei, il 20% dall’Africa, il
20% dall’Asia e il 10% dall’America. Più della metà __________ nel Nord Italia e meno del 10% nel Sud.
Gli immigrati svolgono funzioni fondamentali nella ___________ italiana. Innanzitutto essi evitano che il
___________ dei cittadini italiani diminuisca. L’Italia è da molti anni un paese “a crescita zero”, cioè il
numero dei morti ___________ quello dei nati. Gli immigrati inoltre sono importantissimi perché accettano
dei lavori che gli italiani non ______________ più fare. Essi sono indispensabili in agricoltura, nei cantieri
edili, nei ristoranti, negli alberghi, nell’aiuto ad ___________ e disabili e nelle aziende di pulizia. Purtroppo
non sono rari anche i casi di immigrati costretti a lavorare in ______________ disumane, fenomeno tipico
dei paesi con immigrazione recente. In ogni ________ in Italia l’importanza degli immigrati è destinata a
crescere, proprio perché gli italiani fanno meno figli. In __________ i lavoratori italiani a disposizione delle
aziende diminuiranno ed aumenterà la richiesta di lavoratori stranieri.
Il rapporto fra i cittadini italiani e gli immigrati è difficile e caratterizzato da molti _____________, gli stessi
che venivano rivolti agli italiani quando erano loro ad ____________. Oggi il 40% degli italiani ritiene che
gli immigrati siano più coinvolti nelle attività ______________. Il rapporto della Caritas dimostra invece che
solo il 10% delle denunce riguarda cittadini stranieri, anche se in alcune _________ questo dato sale al
40%. Molti si rifiutano di affittare le proprie case agli stranieri. Sul ____________ poi gli immigrati
guadagnano meno degli italiani, spesso perché ____________ solo lavori a tempo determinato.
Nonostante tutte queste difficoltà però circa il 15% degli immigrati è proprietario della _________ nella
quale vive e circa il 70% manda dei _________ al paese dal quale proviene.
Da sempre gli uomini si spostano dal luogo di ____________ con l’intento di migliorare le proprie
condizioni di vita. Questo fenomeno comporta spesso _______________ e disagi dovuti alla necessità di
abituarsi a nuovi climi e di adattarsi a differenti ritmi ed _____________ di vita. Molti emigrati si sono ben
inseriti nei luoghi d’immigrazione arrivando persino a ricoprire cariche in __________ politico ed
economico. Altri non solo non si sono integrati, ma hanno anche perso il senso delle proprie ___________
e della propria identità, sentendosi quindi fuori posto sia nel paese ________ vivono sia in quello di
origine.

Analizziamo: che cosa sono, grammaticalmente parlando, le parole in neretto del testo?
___________________________________________________________________________________

34
LE CONGIUNZIONI

Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso che servono a collegare tra loro parole, sintagmi o
proposizioni intere specificando che tipo di legame si stabilisce tra i due elementi. Normalmente le
congiunzioni si classificano rispetto alla loro funzione: coordinative o subordinative. Esistono vari tipi di
coordinative e subordinative, per esempio:
Coordinative:
- Copulative: e, anche, neanche, nemmeno...
- Disgiuntive: o, oppure, altrimenti...
- Avversative: ma, però, tuttavia, anzi...
- Dichiarative o esplicative: cioè, infatti, ossia....
- Conclusive: dunque, quindi, allora, perciò...
- Correlative: sia...sia, e...e, o...o, né...né.....
Subordinative:
- Dichiarative: che, come..
- Interrogative: se, come, quando, perché, quanto...
- Causali: perché, poiché, giacché, siccome, visto che, dato che....
- Finali: affiché, perché...
- Consecutive: cosí...che, tanto...che...
- Concessive: benché, sebbene, quantunque, malgrado, nonostante...
- Condizionali: se, purché, qualora, a condizione che, a patto che...
- Comparative: più...che, meno...che, tanto...quanto..
- Temporali: qundo, come, dopo che, mentre, ogni volta che...
- Modali: come, come se..
- Avversative: quando, mentre...
- Esclusive, eccettuative, limitative: fuorché, tranne che eccetto che, salvo che, a meno che...

Collega le tre colonne in modo da formare delle frasi con senso logico.

1. Ho saputo perché avrai finito di fare i compiti.


2. Ho incontrato Laura che c’è troppa confusione.
3. Tu sai ma Chiara si è sposata.
4. Carlo si è sentito male dato che non ti metta a studiare seriamente.
5. Oggi vado a scuola che l’ho lasciato.
6. Domani andremo al mare quindi ho la febbre a 40.
7. Ho una congiuntivite, a meno che passeggiavo nel parco.
8. Potrai uscire a giocare solamente perché domani è il suo compleanno.
9. Hanno pagato il testimone mentre uscirà il sole.
10. Non mi piace andare in anche se una forte infiammazione agli occhi.
discoteca
11. Sabrina è molto ricca perché non raccontasse la verità in tribunale.
12. Comprerò un regalo a Sandra dopo che è antipatica.
13. Teresa è così bella se ha mangiato troppo gelato
14. Sarai bocciato cioè torna Giuseppe dalla Spagna?
15. Il mio ragazzo mi ha tradita e quando tutti i ragazzi a scuola sono innamorati di lei.

35
GLI INDEFINITI

ALCUNI/ALCUNE: normalmente si usa al plurale. Si può usare come aggettivo e pronome. Es:
Ho alcuni amici stranieri. Ho alcune amiche straniere.
Ho molti amici stranieri, alcuni vivono in Italia. Ho molte amiche straniere, alcune vivono in Italia.

QUALCHE: si usa sempre con nomi al singolare ed è invariabile. È un sinonimo di “alcuni/alcune”. Si usa
solo come aggettivo. Es:
Ho qualche amico straniero. Ho qualche amica straniera.

POCO/POCA/POCHI/POCHE: si usa come aggettivo e come pronome. Es:


Ci sono pochi film interessanti al cinema.
Ho visto molte belle case a Roma, ma nella zona dove vivo ce ne sono poche.

Attenzione! Qual è la differenza tra POCO e UN PO’? Osserva gli esempi:


Hai fame? No, poca.
Hai fame? Sì, un po’.
UN PO’ indica una quantità piccola ma con significato positivo. POCO indica una quantità piccola ma con
significato negativo.

NESSUNO/NESSUNA: si usa solo al singolare. Può essere aggettivo e pronome. Quando è usato come
aggettivo si comporta cone l’articolo indeterminativo (nessun libro, nessun amico, nessuno studente,
nessuna casa, nessun’amica). Es:
Non ho nessuna voglia di andare dal dentista.
Sono andato a casa di Franco, ho suonato, ma non ha aperto nessuno.

NIENTE e NULLA: sono sinonimi, invariabili e si usano solo al singolare. Possono essere solo pronomi. Se
seguono il verbo vogliono la negazione. Es:
Nulla è cambiato tra di noi. Non e cambiato nulla tra di noi.

OGNUNO/OGNUNA: si usa solo al singolare. Può essere solo pronome. Es:


Ognuno deve portare qualcosa da bere e da mangiare alla festa dei Antonio
Ognuna di noi ha deciso che cosa fare nella sua vita.

QUALCOSA: è invarabile e si usa solo al singolare. Può essere solo pronome. Es:
C’è qualcosa da mangiare in casa?

QUALCUNO/QUALCUNA: si usa solo al singolare. Può essere solo pronome. Es:


C’è qualcuno in casa?
Ho invitato qualcuna delle tue amiche alla festa di laurea.

36
Secondo te quali possono essere i problemi che trova uno straniero che vuole vivere in Italia? Scrivi
qui sotto alcune idee.
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________

ASCOLTO 1. Adesso ascolta l’intervista a Ilaria. Parla di alcuni dei problemi che avete indicato?
Parla di qualche problema che voi non avete scritto? Quali?
_______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________

Ascolta nuovamente l’intervista e completa le frasi.


Ilaria lavora per _____________________________________. Ilaria assiste __________________ nei loro
rapporti con la ___________________________ e il mondo del ____________.
Nella zona dove si trova Ilaria non ci sono molti problemi di _____________________. I problemi sono
soprattutto con la ___________. Ci sono anche problemi per ottenere il __________________________.
La cifra dei lavoratori stranieri ogni anno è in _______________. In Italia cisono 1.700.000 lavoratori
stranieri _____________ ma molti altri sono _____________.
Circa il 10% degli stranieri è _______________, il 10-15% non ha nessun ___________ o la licenza della
________________________. Un 30-35% ha la licenza della ___________________ e gli altri un diploma
di _______________________.
Solo il 10% degli stranieri ha un lavoro da ________________ o una professione _______________ o
tecnica o fa l’_______________. Il resto fa quei lavori che non ______________ più fare gli italiani.

ASCOLTO 2. Ascolta il dialogo tra Ilaria e la sua collega di lavoro e completalo con le parole che
mancano.
Ilaria: Allora, Francesca, c’erano varie cose da fare oggi. Hai parlato con Omar e con quell’altro ragazzo
algerino della casa di Via Ognibene?
Francesca: Sì, ________ ho parlato questa mattina. Ma dicono che è troppo cara per ________.
Ilaria: Hai chiesto al proprietario se può abbassare un po’ l’affitto? ________ hanno un lavoro sicuro e
possono pagare regolarmente senza problemi.
Francesca: No, non ________ ho chiesto. Ma se vuoi ______ faccio subito.
Ilaria: Dai, proviamoci! Hai il suo numero di cellulare?
Francesca: No, __________ dai, per favore?
Ilaria: Non ________ ho qui. ______ cerco e __________ mando per e-mail.
Francesca: C’è una nuova offerta di lavoro che è arrivata ieri sera...
Ilaria: Ah, bene, _________ fai vedere?
Francesca: È un fax, _____ ho messo lì, sul tavolo di Roberto.
Ilaria: Una cooperativa di pulizie? È nuova, non _____ conosco...
Francesca: No, ha cominciato a lavorare qui già da alcuni anni; sono molto forti in Toscana. Dai, non
_________ ricordi? __________ ha parlato Elena, l’ucraina che ______ lavora.
Ilaria: Ah, è vero, non ______ ricordavo il nome! Forse va bene per le due signore peruviane che hanno
smesso di fare le badanti...
Francesca: __________ posso parlare. Sì, pronto?
37
Tutte le parole che mancavano nel dialogo sono _____________________________________________
Adesso dividili come nell’esempio:
pronomi personali soggetto: loro, __________________________________________________________
pronomi riflessivi: _____________________________________________________________________
pronomi tonici: _________________________________________________________________________
pronomi C.O.D.: ______________________________________________________________________
pronomi C.O.I.: ________________________________________________________________________
CI di luogo: __________________________________________________________________________
CI con AVERE: ______________________________________________________________________
pronomi combinati: ____________________________________________________________________

I PRONOMI COMBINATI

In italiano esistono vari tipi di pronomi combinati. Per esempio si possono combinare:
1) i pronomi indiretti con una parte dei diretti

DIRETTI
lo la li le
mi me lo me la me li me le
ti te lo te la te li te le
INDIRETTI gli/le glielo gliela glieli gliele
ci ce lo ce la ce li ce le
vi ve lo ve la ve li ve le
gli glielo gliela glieli gliele

Attenzione!
I pronomi mi, ti, ci vi si trasformano in me, te, ce, ve.
I pronomi combinati glielo, gliela, glieli, gliele si usano sia riferiti al maschile (gli) che al femminile (le) e si
scrivono in un’unica parola.
I pronomi combinati formati dai pronomi diretti lo e la si apostrofano quando sono seguiti da parola che
inizia per vocale o h.
Quando scrivi la lettera a Luigi? Gliela scrivo domani.
Chi ti ha regalato questo anello? Me l’ha regalato mio marito.

2) la particella ci (locativo) con i pronomi diretti

DIRETTI
mi ti lo la ci vi li le
ci mi ci ti ci ce lo ce la ci* ci vi ce li ce le

Attenzione! Notate la posizione e la trasformazione della particella ci con lo, la, li, le.
Mi porti a casa? Sì, ti ci porto subito.
Chi porta le ragazze a scuola? Ce le porta Giorgio.
* In italiano non posso avere ci ci, quindi si scrive solo una ci.
Chi vi porta a casa? Ci porta Paolo.

38
3) la particella ne con i pronomi indiretti

INDIRETTI
mi ti gli le ci vi gli
ne me ne te ne gliene gliene ce ne ve ne gliene

Attenzione! La particella ne va sempre dopo il pronome indiretto.


Quante sigarette mi dai? Te ne do cinque.
Chi ha parlato di Antonio a Laura? Gliene ha parlato Giuseppe.

4) la particella ci (locativo) con la particella ne (partitivo)

ne
ci ce ne

Quanti cucchiaini di zucchero hai messo nel caffè? Ce ne ho messi due.

5) il pronome riflessivo con i pronomi diretti e la particella ne

DIRETTI NE
lo la li le
mi me lo me la me li me le me ne
ti te lo te la te li te le te ne
RIFLESSIVO si se lo se la se li se le se ne
ci ce lo ce la ce li ce le ce ne
vi ve lo ve la ve li ve le ve ne
si se lo se la se li se le se ne

Di chi è questo ombrello? È mio: me lo dimentico sempre. (verbo dimenticarsi)


Di chi è questo ombrello? È di Alberto: se lo dimentica sempre.
Ti sei ricordato di studiare per l’esame di storia? Accidenti! Me ne sono dimenticato!

Adesso analizziamo i pronomi combinati del dialogo precedente e vediamo come sono formati.
Gliene= ______________________________________________________________________________
Gliel’= ______________________________________________________________________________
Me lo= ________________________________________________________________________________
Te lo= _______________________________________________________________________________
Me la= ________________________________________________________________________________
Te ne= ______________________________________________________________________________
Ce ne= ______________________________________________________________________________

39
ASCOLTO 3. IN UFFICIO.

Ascolta la conversazione telefonica tra il Sig. Del Re e la segretaria del Dott. Aloisio e indica quali
delle seguenti affermazioni sono vere.
____ Il Dott. Aloisio è occupato perché sta visitando un paziente.
____ Il Sig. Del Re è molto preoccupato.
____ Il Sig. Del Re decide di chiamare il giorno dopo.
____ La Dott.ssa Ferraro sta sostituendo il Dott. Aloisio perché quest’ultimo è in vacanza.
____ La Dott.ssa Ferraro lavora nello stesso studio del Dott. Aloisio.
____ Il Sig. Del Re non vuole parlare con la Dott.ssa Ferraro.
____ Secondo il Sig. Del Re la segretaria è stata gentile.

Ascolta nuovamente la conversazione e sottolinea le espressioni che senti.

ASCOLTO 4. PRENDERE APPUNTI. Completa la tabella con le informazioni richieste.

MESSAGGIO 1 MESSAGGIO 2 MESSAGGIO 3


DA:

PER:

MOTIVO:

40
LESSICO.
Scrivi nel labirinto il nome (al singolare) dei seguenti oggetti che si possono trovare in un ufficio.

1 2
3
4 5 6 7 8
9
11 10
12 13 14
15
16 17
18
19
20 21
22
23

24 25 26

27
28 30 29
31

32

41
42
APPENDICE GRAMMATICALE

ARTICOLI INDETERMINATIVI

SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante un dei
Prima di s+cons, z, gn, ps, x uno degli
Prima di una vocale un degli
FEMMINILE
Prima di una consonante una delle
Prima di una vocale un’ delle

ARTICOLI DETERMINATIVI

SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante il i
Prima di s+cons, z, gn, ps, x lo gli
Prima di una vocale l’ gli
FEMMINILE
Prima di una consonante la le
Prima di una vocale l’ le

AGGETTIVO DIMOSTRATIVO: QUESTO

SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante questo questi
Prima di una vocale quest’ questi
FEMMINILE
Prima di una consonante questa queste
Prima di una vocale quest’ queste

AGGETTIVO DIMOSTRATIVO: QUELLO

SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante quel quei
Prima di s+cons, z, gn, ps, x quello quegli
Prima di una vocale quell’ quegli
FEMMINILE
Prima di una consonante quelle quelle
Prima di una vocale quell’ quelle
43
PRONOME DIMOSTRATIVO

QUESTO QUELLO
MASCHILE S. MASCHILE PL. MASCHILE S. MASCHILE PL.
questo questi quello quelli
FEMMINILE S. FEMMINILE PL. FEMMINILE S. FEMMINILE PL.
questa queste quella quelle

AGGETTIVO POSSESSIVO

MASCHILE MASCHILE FEMMINILE FEMMINILE


SINGOLARE PLURALE SINGOLARE PLURALE
IO mio miei mia mie
TU tuo tuoi tua tue
LUI/LEI suo suoi sua sue
NOI nostro nostri nostra nostre
VOI vostro vostri vostra vostre
LORO loro loro loro loro

IL PLURALE DEI SOSTANTIVI

DESINENZA AL DESINENZA ESEMPI ECCEZIONI


SINGOLARE AL PLURALE
-A -E (se femminili) Casa/case Arma/armi(f)
Ala/ali (f)
-I (se maschili) Problema/problemi
Vedi nota 3
-CA, -GA -CHE, -GHE (se femminili) Oca/oche Belga/belgi (m)
Bottega/botteghe Belga/belghe (f)
-CHI, -GHI (se maschili) Duca/duchi
Stratega/strateghi
-CÌA, -CÌE Farmacia/farmacie
-GÌA -GÌE Bugia/bugie
-CHÌA -CHÌE Gerarchia/
(con accento Gerarchie
tonico sulla ì)
-O -I (se femminili) Mano/mani Vedi nota 1 , 2 e 3
-I (se maschili) Lupo/lupi
-CO -CHI, -GHI Parco/parchi Amico/amici
-GO (se sono parole piane, cioè Antico/antichi Nemico/nemici
con accento tonico su Fungo/funghi Porco/porci
penultima sillaba) Albergo/alberghi Greco/greci
-CI, -GI
(se sono parole sdrucciole, Manico/manici Carico/carichi
cioè con accento su Tecnico/tecnici Arcipelago/arcipelaghi
terzultima sillaba) Asparago/asparagi

-LOGO -LOGI Biologo/biologi


(se si riferiscono a persone) Archeologo/Archeologi
-LOGHI Dialogo/dialoghi
(se si riferiscono a cose) Obbligo/obblighi

44
-ÌO (con accento -II (a volte, al posto della -ii Zio/zii
tonico sulla ì) si una la -î) Addio/addii
-IO -I Figlio/figli
Bacio/baci
-E -I (se femminili) Ape/api Bue/buoi (m)
-I (se maschili) Dente/denti
Note:
1) la parola uomo fa al plurale uomini, Dio fa dei e la parola eco è femminile al singolare, ma al plurale
diventa maschile: l'eco/gli echi.
2) Alcuni nomi maschili in -o al plurale diventano femminili e prendono la desinenza -a. Esempi:
centinaio/centinaia, migliaio/migliaia, osso/ossa, paio/paia, uovo/uova..
3) Attenzione!!! Ci sono alcuni nomi invariabili, cioè che non cambiano desinenza dal singolare al
plurale e sono:
a) alcuni nomi maschili in -a: il boa/i boa, il cinema/i cinema, il gorilla/i gorilla, il sosia/i sosia..;
b) alcuni nomi femminili in -o: l'auto/le auto, la biro/le biro, la foto/le foto, la moto/le moto, la radio/le
radio..;
c) i nomi che finiscono al singolare in -i: l'analisi/le analisi, il bisturi/i bisturi, l'oasi/le oasi.....;
d) i nomi formati da una sola sillaba: il re/i re, la gru/le gru;
e) i nomi che finiscono con vocale accentata: la città/le città, il caffè/i caffè, il ragù/i ragù, il tè/i tè, il
colibrì/i colibrì....;
f) i nomi di origine straniera che finiscono in consonante: il bar/i bar, il film/i film, lo sport/gli sport, il
tram/i tram.......

PREPOSIZIONI SEMPLICI
di, a, da, in , con, su, per, tra, fra

PREPOSIZIONI ARTICOLATE

+ il lo l’ la i gli le
a al allo all’ alla ai agli alle
da dal dallo dall’ dalla dai dagli dalle
di del dello dell’ della dei degli delle
in nel nello nell’ nella nei negli nelle
su sul sullo sull’ sulla sui sugli sulle

TABELLA RIASSUNTIVA DEI PRONOMI PERSONALI

TONICI ATONI
PRONOMI PRONOMI PRONOMI PRONOMI PRONOMI
PERSONALI RIFLESSIVI COMPL. OGGETTO COMPL. OGGETTO COMPL. OGGETTO
SOGGETTO (DIRETTO E IN.) DIRETTO INDIRETTO
(che cosa? chi?) (a che cosa? a chi?)
Io Mi Me Mi Mi
Tu Ti Te Ti Ti
Lui Si Lui (esso) Lo Gli
Lei Si Lei (essa) La Le
Noi Ci Noi Ci Ci
Voi Vi Voi Vi Vi
Loro (m.) Si Loro (essi) Li Gli
Loro (f.) Si Loro (esse) Le Gli
45
CON IL C.O.D.

Aiutare (qualcuno) Frequentare (qualcosa o qualcuno) Salutare (qualcuno)


Amare (qualcosa o qualcuno) Fumare (qualcosa) Sapere (qualcosa)
Aprire (qualcosa) Girare (qualcosa) Sbagliare (qualcosa)
Ascoltare (qualcosa o qualcuno) Guadagnare (qualcosa) Scegliere (qualcosa o qualcuno)
Aspettare (qualcosa o qualcuno) Guardare (qualcosa o qualcuno) Sconfiggere (qualcosa o qualcuno)
Avere (qualcosa o qualcuno) Guidare (qualcosa) Scusare (qualcuno)
Baciare (qualcosa o qualcuno) Imparare (qualcosa) Seguire (qualcosa o qualcuno)
Bere (qualcosa) Iniziare (qualcosa) Sentire (qualcosa o qualcuno)
Cambiare (qualcosa o qualcuno) Invitare (qualcuno) Spegnere (qualcosa)
Capire (qualcosa o qualcuno) Lavare (qualcosa o qualcuno) Spendere (qualcosa)
Cercare (qualcosa o qualcuno) Mangiare (qualcosa) Sposare (qualcosa o qualcuno)
Chiamare (qualcuno) Mettere (qualcosa) Studiare (qualcosa o qualcuno)
Chiudere (qualcosa) Migliorare (qualcosa) Suonare (qualcosa)
Combattere (qualcosa o qualcuno) Parcheggiare (qualcosa) Svegliare (qualcuno)
Comincire (qualcosa) Perdere (qualcosa o qualcuno) Tagliare (qualcosa)
Conoscere (qualcosa o qualcuno) Pregare (qualcuno) Tenere (qualcosa o qualcuno)
Decidere (qualcosa) Prenotare (qualcosa) Trovare (qualcosa o qualcuno)
Desiderare (qualcosa o qualcuno) Pronunciare (qualcosa) Uccidere (qualcuno)
Dimenticare (qualcosa o Pulire (qualcosa) Vedere (qualcosa o qualcuno)
qualcuno) (qualcosa) Ricevere (qualcosa o qualcuno) Vincere (qualcosa)
Fermare (qualcosa o qualcuno) Ringraziare (qualcuno) Visitare (qualcosa o qualcuno)
Finire (qualcosa)

CON IL C.O.I.

Bastare (a qualcuno) Piacere (a qualcuno) Servire (a qualcuno)


Credere (a qualcuno) Restare (a qualcuno) Succedere (a qualcuno)
Interessare (a qualcuno) Rimanere (a qualcuno) Telefonare (a qualcuno)
Mancare (a qualcuno o a qualcosa) Rispondere (a qualcuno) Voler bene (a qualcuno)
Parere (a qualcuno) Sembrare (a qualcuno)

CON IL C.O.D. E IL C.O.I.

Cantare (qualcosa a qualcuno) Mandare (qualcosa/qualcuno a Presentare (qualcuno a qualcuno)


Chiedere (qualcosa a qualcuno) qualcuno) Prestare (qualcosa a qualcuno)
Comprare (qualcosa a qualcuno) Mostrare (qualcosa a qualcuno) Promettere (qualcosa a qualcuno)
Consigliare (qualcosa a qualcuno) Ordinare (qualcosa a qualcuno) Provare (qualcosa a qualcuno)
Cucinare (qualcosa a qualcuno) Pagare (qualcuno; qualcosa a Raccontare (qualcosa a qualcuno)
Dare (qualcosa a qualcuno) qualcuno) Regalare (qualcosa a qualcuno)
Dichiarare (qualcosa a qualcuno) Parlare (qualche lingua; a Ricordare (qualcosa a qualcuno)
Dire (qualcosa a qualcuno) qualcuno) Ripetere (qualcosa a qualcuno)
Domandare (qualcosa a qualcuno) Passare (al teléfono: qualcuno a Rubare (qualcosa a qualcuno)
Fare (qualcosa a qualcuno) qualcuno; qualcosa a qualcuno) Scrivere (qualcosa a qualcuno)
Giurare (qualcosa a qualcuno) Portare (qualcosa a qualcuno) Spedire (qualcosa a qualcuno)
Insegnare (qualcosa a qualcuno) Preferire (qualcosa/qualcuno a Spiegare (qualcosa a qualcuno)
Lasciare (qualcosa a qualcuno) qualcosa/qualcuno) Vendere (qualcosa a qualcuno)
Leggere (qualcosa a qualcuno) Prendere (qualcosa a qualcuno)
Preparare (qualcosa a qualcuno)

46
SEZIONE VERBI
PRESENTE INDICATIVO: VERBI REGOLARI

I coniugazione –ARE II coniugazione -ERE III coniugazione - III coniugazione -IRE


Amare Vedere IRE Finire
Sentire
Io Am –o Ved –o Sent –o Fin –isc –o
Tu Am –i Ved –i Sent –i Fin –isc –i
Lui/lei Am –a Ved –e Sent –e Fin –isc –e
Noi Am –iamo Ved –iamo Sent –iamo Fin –iamo
Voi Am –ate Ved –ete Sent –ite Fin –ite
Loro Am –ano Ved –ono Sent –ono Fin –isc –ono

PRESENTE INDICATIVO: VERBI IN -CARE/-CIARE, -GARE/-GIARE, -IARE

-CARE -GARE -CIARE -GIARE -IARE


Giocare Pagare Lanciare Mangiare Studiare
Io Gioc –o Pag –o Lanci –o Mangi –o Studi –o
Tu Gioc –hi Pag –hi Lanci –× Mangi –× Studi –×
Lui/lei Gioc –a Pag –a Lanci –a Mangi –a Studi –a
Noi Gioc –hiamo Pag –hiamo Lanci –amo Mangi –amo Studi –amo
Voi Gioc –ate Pag –ate Lanci –ate Mangi –ate Studi –ate
Loro Gioc –ano Pag –ano Lanci –ano Mangi –ano Studi –ano

PRESENTE INDICATIVO: VERBI RIFLESSIVI

LAVARSI (I) METTERSI (II) VESTIRSI (III)


Io mi lav-o mi mett-o mi vest-o
Tu ti lav-i ti mett-i ti vest-i
Lui/lei si lav-a si mett-e si vest-e
Noi ci lav-iamo ci mett-iamo ci vest-iamo
Voi vi lav-ate vi mett-ete vi vest-ite
Loro si lav-ano si mett-ono si vest-ono

PRESENTE INDICATIVO DEI PRINCIPALI VERBI IRREGOLARI

ANDARE=IR AVERE=TENER BERE=BEBER DARE=DAR


Io vado ho bevo do
Tu vai hai bevi dai
Lui/lei va ha beve dà
Noi andiamo abbiamo beviamo diamo
Voi andate avete bevete date
Loro vanno hanno bevono danno
DIRE=DECIR DOVERE=DEBER ESSERE=SER Y ESTAR FARE=HACER
Io dico devo sono faccio
Tu dici devi sei fai
Lui/lei dice deve è fa
Noi diciamo dobbiamo siamo facciamo
Voi dite dovete siete fate
Loro dicono devono sono fanno
47
MORIRE=MORIR PORRE=PONER POTERE=PODER RIMANERE=
QUEDAR
Io muoio pongo posso rimango
Tu muori poni puoi rimani
Lui/lei muore pone può rimane
Noi moriamo poniamo possiamo rimaniamo
Voi morite ponete potete rimanete
Loro muoiono pongono possono rimangono
SALIRE=SUBIR SAPERE=SABER SCEGLIERE= SEDERE=SENTAR
ESCOGER
Io salgo so scelgo siedo
Tu sali sai scegli siedi
Lui/lei sale sa sceglie siede
Noi saliamo sappiamo scegliamo sediamo
Voi salite sapete scegliete sedete
Loro salgono sanno scelgono siedono
SPEGNERE= STARE=ESTAR TENERE=TENER TRADURRE=
APAGAR TRADUCIR
Io spengo sto tengo traduco
Tu spegni stai tieni traduci
Lui/lei spegne sta tiene traduce
Noi spegniamo stiamo teniamo traduciamo
Voi spegnete state tenete traducete
Loro spengono stanno tengono traducono
USCIRE=SALIR VALERE=VALER VENIRE=VENIR VOLERE=
QUERER
Io esco valgo vengo voglio
Tu esci vali vieni vuoi
Lui/lei esce vale viene vuole
Noi usciamo valiamo veniamo vogliamo
Voi uscite valete venite volete
Loro escono valgono vengono vogliono

48
PARTICIPIO PASSATO: VERBI REGOLARI

Verbi in -ARE Verbi in -ERE Verbi in -IRE


-ATO (amare → amato) -UTO (credere → creduto) -ITO (finire → finito)

PARTICIPIO PASSATO: ALCUNI VERBI IRREGOLARI

Verbo Participio Verbo Participio Verbo Participio


Infinito Passato Infinito Passato Infinito Passato
Accendere Acceso Dividere Diviso Rimanere Rimasto
Accorgere Accorto Esistere Esistito Risolvere Risolto
Aprire Aperto Esprimere Espresso Rispondere Risposto
Bere Bevuto Essere Stato Rompere Rotto
Chiedere Chiesto Fare Fatto Scegliere Scelto
Chiudere Chiuso Giungere Giunto Scendere Sceso
Correre Corso Leggere Letto Scomparire Scomparso
Comporre Composto Mettere Messo Scoprire Scoperto
Concludere Concluso Mordere Morso Scrivere Scritto
Conoscere Conosciuto Morire Morto Soffrire Sofferto
Convincere Convinto Nascere Nato Sospendere Sospeso
Correggere Corretto Offendere Offeso Spegnere Spento
Crescere Cresciuto Offrire Offerto Spendere Speso
Cuocere Cotto Perdere Perso Stare Stato
Decidere Deciso Piacere Piaciuto Succedere Successo
Deludere Deluso Piangere Pianto Svenire svenuto
Difendere Difeso Prendere Preso Tradurre Tradotto
Dipingere Dipinto Produrre Prodotto Uccidere Ucciso
Dire Detto Promettere Promesso Vedere Visto
Dirigere Diretto Proporre Proposto Venire Venuto
Discutere Discusso Rendere Peso Vincere Vinto
Distruggere Distrutto Ridere Riso Vivere Vissuto

USO ESSERE USO AVERE


1) sempre con i verbi riflessivi: vestirsi, lavarsi.. 1) sempre con i verbi transitivi: mangiare,
vedere..
2) coi verbi di cambiamento o mantenimento di stato: 2) con alcuni verbi intransitivi: dormire.
nascere, morire, ingrassare, dimagrire, invecchiare, camminare, agire, pranzare, cenare, funzionare,
divenire, diventare, rimanere, restare, stare, scadere, mentire, nuotare, parlare, ridere, telefonare,
scomparire, svenire, esistere, crescere... viaggiare, ballare, riflettere, procedere, tossire,
reagire, piangere...
3) alcuni verbi intransitivi (capitare, succedere,
sembrare, riuscire), come per esempio alcuni verbi di
movimento: andare, arrivare, cadere, entrare, giungere,
partire, provenire, ritornare, tornare, scappare, stare,
uscire, venire, fuggire...

49
FUTURO SEMPLICE: VERBI REGOLARI

I coniugazione –ARE II coniugazione –ERE III coniugazione –IRE


AMARE CREDERE SENTIRE
Io Am-erò Cred-erò Sent-irò
Tu Am-erai Cred-erai Sent-irai
Lui/lei Am-erà Cred-erà Sent-irà
Noi Am-eremo Cred-eremo Sent-iremo
Voi Am-erete Cred-erete Sent-irete
Loro Am-eranno Cred-eranno Sent-iranno

ATTENZIONE! Verbi in –CARE/-GARE e –CIARE/GIARE

GIOCARE PAGARE COMINCIARE MANGIARE


Io Gioc-h-erò Pag-h-erò Cominc-erò Mang-erò
Tu Gioc-h-erai Pag-h-erai Comin-erai Mang-erai
Lui/lei Gioc-h-erà Pag-h-erà Cominc-erà Mang-erà
Noi Gioc-h-eremo Pag-h-eremo Cominc-eremo Mang-eremo
Voi Gioc-h-erete Pag-h-erete Cominc-erete Mang-erete
Loro Gioc-h-eranno Pag-h-eranno Cominc-eranno Mang-eranno

FUTURO SEMPLICE: VERBI IRREGOLARI

ESSERE AVERE ANDARE


Io Sarò Avrò Andrò
Tu Sarai Avrai Andrai
Lui/lei Sarà Avrà Andrà
Noi Saremo Avremo Andremo
Voi Sarete Avrete Andrete
Loro Saranno Avranno Andranno
BERE CADERE COMPIERE
Io Berrò Cadrò Compirò
Tu Berrai Cadrai Compirai
Lui/lei Berrà Cadrà Compirà
Noi Berremo Cadremo Compiremo
Voi Berrete Cadrete Compirete
Loro Berranno Cadranno Compiranno
DARE DOVERE FARE
Io Darò Dovrò Farò
Tu Darai Dovrai Farai
Lui/lei Darà Dovrà Farà
Noi Daremo Dovremo Faremo
Voi Darete Dovrete Farete
Loro Daranno Dovranno Faranno
PORRE POTERE RIDURRE
Io Porrò Potrò Ridurrò
Tu Porrai Potrai Ridurrai
Lui/lei Porrà Potrà Ridurrà
Noi Porremo Potremo Ridurremo
Voi Porrete Potrete Ridurrete
Loro Porranno Potranno Ridurranno

50
RIMANERE SAPERE STARE
Io Rimarrò Saprò Starò
Tu Rimarrai Saprai Starai
Lui/lei Rimarrà Saprà Starà
Noi Rimarremo Sapremo Staremo
Voi Rimarrete Saprete Starete
Loro Rimarranno Sapranno Staranno
TENERE VEDERE VENIRE
Io Terrò Vedrò Verrò
Tu Terrai Vedrai Verrai
Lui/lei Terrà Vedrà Verrà
Noi Terremo Vedremo Verremo
Voi Terrete Vedrete Verrete
Loro Terranno Vedranno Verranno
VIVERE VOLERE
Io Vivrò Vorrò
Tu Vivrai Vorrai
Lui/lei Vivrà Vorrà
Noi Vivremo Vorremo
Voi Vivrete Vorrete
Loro Vivranno Vorranno

51
IMPERFETTO INDICATIVO: VERBI REGOLARI

I coniugazione –ARE II coniugazione –ERE III coniugazione –IRE


AMARE CREDERE SENTIRE
Io Am-avo Cred-evo Sent-ivo
Tu Am-avi Cred-evi Sent-ivi
Lui/lei Am-ava Cred-eva Sent-iva
Noi Am-avamo Cred-evamo Sent-ivamo
Voi Am-avate Cred-evate Sent-ivate
Loro Am-avano Cred-evano Sent-ivano

IMPERFETTO INDICATIVO: VERBI IRREGOLARI

ESSERE BERE DIRE


Io ero bev-evo dic-evo
Tu eri bev-evi dic-evi
Lui/lei era bev-eva dic-eva
Noi eravamo bev-evamo dic-evamo
Voi eravate bev-evate dic-evate
Loro erano bev-evano dic-evano
FARE COMPIERE PORRE*
Io fac-evo comp-ivo pon-evo
Tu fac-evi comp-ivi pon-evi
Lui/lei fac-eva comp-iva pon-eva
Noi fac-evamo comp-ivamo pon-evamo
Voi fac-evate comp-ivate pon-evate
Loro fac-evano comp-ivano pon-evano
RIDURRE** TRARRE***
Io riduc-evo tra-evo
Tu riduc-evi tra-evi
Lui/lei riduc-eva tra-eva
Noi riduc-evamo tra-evamo
Voi riduc-evate tra-evate
Loro riduc-evano tra-evano
* E tutti i composti di “porre”: comporre, esporre, imporre….
** E tutti i verdi che terminano in “urre”: condurre, tradurre, introdurre….
*** E tutti i composti di “trarre”: contrarre, attrarre, detrarre…

GERUNDIO PRESENTE: VERBI REGOLARI

I coniugazione: -ARE II coniugazione: -ERE III coniugazione: -IRE


-ANDO -ENDO -ENDO
(amare → amando) (credere → credendo) (dormire → dormendo)

GERUNDIO PRESENTE: VERBI IRREGOLARI

BERE → BEVENDO DIRE → DICENDO FARE → FACENDO


TRADURRE → TRADUCENDO* PORRE → PONENDO** TRARRE → TRAENDO***
* E tutti i verbi che terminano in “urre”: condurre, introdurre, ridurre…
** E tutti i composti di “porre”: comporre, esporre, imporre…
*** E tutti i composti di “trarre”: contrarre, attrarre, detrarre…

52
APPENDICE LESSICALE
I SALUTI LA FAMIGLIA Lavanderia
Buongiorno Padre Ingresso
(Buon pomeriggio) Madre
Buonasera Figlio/a MOBILI ED
Buonanotte Fratello ELETTRODOMESTICI
Ciao Sorella Attaccapanni
Salve Nonno/a Telefono
Piacere Zio/a Frigorifeto
Arrivederci Cugino/a Cucina
Nipote Tavolo/a
LE PROFESSIONI Cognato/a Sedia
Panettiere/fornaio Genero Credenza
Macellaio Nuora Lavastoviglie
Fruttivendolo Genitori Frullatore
Salumiere Marito Ferro da stiro
Contadino Moglie Forno a microonde
Dottore/medico Suocero/a Tostapane
Infermiere Frusta elettrica
Cartolaio LA CASA Mensola
Giornalaio Appartamento Divano
Giornalista Monolocale Poltrona
Idraulico Casa di campagna Tappeto
Falegname Condominio Librería
Elettricista Villa Tavolino
Autista Palazzo Caminetto
Spazzino Casa a schiera Quadro
Pompiere Attico Stereo
Bagnino Capanna Scrivania
Operaio Baita Computer
Impiegato Terrazza Letto
Segretario Balcone Armadio
Professore/professoressa Garage Comodino
Maestro Finestra Cassettiera
Musicista Porta Lamapada
Sarto Giardino Lampadario
Gelataio Camino Lavandino
Muratore Tetto Water
Commesso Scala Bidet
Cameriere Cucina Vasca da bagno
Pizzaiolo Bagno Doccia
Cuoco Sala da pranzo Specchio
Avvocato Soggiorno/salotto Asciugacapelli
Parrucchiere Camera da letto Lavatrice
Ragioniere Studio
Gioielliere Ripostiglio INDICAZIONI DI LUOGO
Commerciante Corridoio Vicino (a)
Regista Soffitto Di fianco (a)
Pilota Parete Davanti (a)
Giudice Pavimento Di fronte (a)

53
Dietro Laggiù Arancia
Sotto Lassù Asparago
Sopra Fuori Banana
Dentro Carota
LE STAGIONI Cavolfiore
Primavera AVVERBI DI TEMPO Cetriolo
Estate Ieri Ciliegia
Autunno Oggi Cime di rapa
Inverno Domani Cipolla
L’altro ieri Fagioli
I MESI DELL’ANNO Dopodomani Fico
Gennaio Adesso Finocchio
Febbraio Dopo Fragola
Marzo Domattina Kiwi
Aprile Fino Lampone
Maggio Allora Lattuga
Giugno Già Limone
Luglio Ora Mandarino
Agosto Presto Mandorla
Settembre Prima Mela
Ottobre Poi Melanzana
Novembre Tardi Melone
Dicembre Stamattina Mirtillo
Stasera Mora
I COLORI Stanotte Noce
Giallo Subito Nocciola
Arancione Oliva
Rosso AVVERBI DI QUANTITÀ Patata
Verde Poco Peperone
Bianco Molto Pera
Nero Tanto Pesca
Azzurro (celeste) Troppo Piselli
Rosa Parecchio Pomodoro
Viola Abbastanza Pompelmo
Marrone Niente Prezzemolo
Grigio Nulla Prugna
Blu Più Radicchio
Meno Ravanello
AVVERBI DI FREQUENZA Sedano
Sempre GLI INTERROGATIVI Spinaci
Quasi sempre Come? Uva
Di solito Dove? Verza
Spesso Di dove? Zucca
A volte Quando? Zucchina
Raramente Perché? Carne
Quasi mai Quanto? (quanta/quanti/quante) Pollo
Mai Quale? (qual/quali) Maiale
Coniglio
AVVERBI DI LUOGO IL CIBO Tacchino
Vicino Frutta e verdura Manzo
Lontano Albicocca Vitello
Qui/Qua Ananas Agnello
Lì/là Anguria Cavallo

54
Pesce Maionese Quattrocento
Tonno Passata Cinquecento
Sgombro Cereali (cornflakes) Seicento
Sardina Panino (imbottito) Settecento
Acciuga Hor dog Ottocento
Gamberetto Hamburger Novecento
Aragosta Merendina Mille
Granchio Bevande e liquori Duemila
Polipo Caffè Tremila
Calamaro Cappuccino Quattromila
Seppia Latte Cinquemila
Vongola Tè Seimila
Cozza Acqua (naturale/gassata) Settemila
Trota Vino Ottomila
Salmone Spremuta Novemila
Merluzzo Succo di frutta Diecimila
Sogliola Bibite gassate Ventimila
Salumi Nocino Trentamila
Prosciutto (cotto/crudo) Limoncino Quarantamila
Mortadella Grappa Cinquantamila
Salame Sessantamila
Pancetta I NUMERI Settanatamila
Coppa Uno Ottantamila
Speck Due Novantamila
Wurstel Tre Centomila
Formaggi e latticini Quattro Duecentomila
Parmigiano reggiano Cinque Trecentomila
Grana padano Sei Quattrocentomila
Ricotta Sette Cinquecentomila
Mozzarella Otto Seicentomila
Pecorino Nove Settecentomila
Fontina Dieci Ottocentomila
Yogurt Undici Novecentomila
Burro Dodici Un milione
Margarina Tredici
Altro Quattordici I NEGOZI
Farina Quindici Panetteria (forno)
Uovo Sedici Macelleria
Zucchero Diciassette Cartoleria
Sale Diciotto Edicola
Olio Diciannove Salumeria
Aceto Venti Pasticceria
Pane Trenta Pizzería
Pasta Quaranta Farmacia
Grissini Cinquanta Gelateria
Fette biscottate Sessanta Tabaccheria
Biscotti Settanta Pescheria
Torta Ottanta Abbigliamento
Riso Novanta Calzature
Pizza Cento Pelletteria
Miele Duecento Gioielleria
Marmellata Trecento Bar

55
Enoteca Reggiseno I PUNTI CARDINALI
Libreria Guanti Nord
Alimentari Sciarpa Sud
Rosticceria Cappello Est
Supermercato Berretto Ovest
Cappellino Settentrione
LA SCUOLA Cravatta
Studente/studentessa Calze Meridione
Aula Pigiama Oriente
Cattedra Tuta da ginnastica Occidente
Banco Pantaloncini
Sedia Vestito da será I MEZZI DI TRASPORTO
Lavagna Grembiule Automobile/auto/macchina
Cancellino Costume da bagno Autobus/bus
Carta geografica Fazzoletto Aereo
Cestino Scarponi Nave
Computer Stivali Treno
Radio Scarpe da uomo Metro
Zaino Scarpe col tacco Motocicletta/moto
Astuccio Scarpe da ginnastica Motorino
Libro Sandali Bicicletta
Quaderno Ciabatte Camion
Diario Pantofole Furgone
Penna Ombrello
Matita Portafoglio IN CITTÀ
Colori Portachiavi Marciapiede
Gomma Borsetta Strada
Colla Collana Semaforo
Forbici Anello Spartitraffico
Temperino Orecchini Piazza
Nastro adesivo Bracciale/braccialetto Incrocio
Righello Orologio Ponte
Riga Occhiali Pista ciclabile
Squadra Curva
IL CLIMA Rotonda
VESTITI, CALZATURE e Nevicare/neve Via
ACCESSORI Piovere/pioggia Viale
Cappotto Grandinare/grandine Cavalcavia
Giubbotto Nebbia Strisce pedonali
Impermeabile Vento Passaggio a livello
Giacca Sole Parco/giardini pubblici
Pantaloni Ghiaccio Chiesa
Jeans Freddo Municipio
Gilet Caldo Discoteca
Camicia Sereno Cinema
Camicetta Nuvoloso Teatro
Gonna Variabile Albergo/hotel
Maglione Coperto Posta
Felpa Brutto Banca
Maglietta Bello Stadio
Canottiera Scuola
Mutande Università

56
Stazione degli autobus
Stazione dei treni
Ospedale
Stazione di polizia
Centro commerciale
Cimitero
Aeroporto

57

Potrebbero piacerti anche