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DISPENSA D’ITALIANO
(a cura della professoressa MANUELA PAGANELLI)
Nome e cognome:
____________________________
1
INDICE
ARGOMENTO PAG. ARGOMENTO PAG.
2
PREGHIERE IN ITALIANO
Grammatica:
Pronomi personali tonici
Se+presente+presente
Funzioni:
Descrivere le condizioni metereologiche
Esprimere accordo e disaccordo
Lessico:
Il clima
Civiltà:
Il clima in Italia
4
Abbina i disegni alle seguenti parole:
nebbia (__), pioggia (__), sereno (__), coperto (__), nuvoloso (__), variabile (__), vento (__), neve (__)
ASCOLTO 2 Ascolta un’altra registrazione e segna con una crocetta le affermazioni vere.
___ sono le previsioni di oggi
___ su tutta Italia cielo nuvoloso
___ temporali su tutta Italia
___ neve sull’Appennino a basse quote
___ al sud aumenterà la nuvolosità
___ il cielo al centro e al nord sarà sereno però per brevi momenti
___ temperature in aumento
___ mari poco mossi
5
Attenzione!
I punti cardinali: NORD, SUD, EST, OVEST (nord-ovest, nord-est, sud-ovest, sud-est)
Vivo nell’Italia settentrionale/meridionale/orientale/occidentale/central
Settentrione (sostantivo) → settentrionale (aggettivo)
Meridione (sostantivo) → meridionale (aggettivo)
Leggi le seguenti previsioni del tempo e collega ogni testo con il disegno corrispondente.
SE+PRESENTE+PRESENTE
6
DIALOGO 1 Metti in ordine il seguente dialogo. La prima frase è già in ordine.
1 Andrea: Mi presti il giornale?
___ Cristina: E le temperature?
___ Andrea: Per me no, invece. È un bel problema: devo andare al Nord, in Lombardia, in macchina. E se
poi nevica….
___ Cristina: Dai, a me sembra che esageri! Per due gocce d’acqua! Se vuoi vengo con te e guido io!
___ Andrea: Accidenti!
___ Cristina: Beh, per me è meglio se piove. Devo stare a casa a studiare per l’esame.
___ Andrea: Niente…sto leggendo le previsioni del tempo per domani. Guanda qua! “Da domani freddo,
pioggia e anche neve su Centro e Nord Italia. Vento forte al Centro e nebbia al Nord.
___ Cristina: Sì, volentieri.
___ Andrea: Certo, però in Sicilia, non in Lombardia dove devo andare io!
___ Cristina: Maschilista!
___ Andrea: “Temperature attorno allo zero.”
___ Cristina: Che succede?
___ Andrea: Ah, no, grazie! Sai come si dice….donna al volante: pericolo costante.
___ Cristina: Al Nord fa freddo, mentre invece al Sud, guarda, il tempo è bello e fa caldo!
Nel dialogo tra Andrea e Cristina ci sono delle espressioni evidenziate: a me, per me, con te.
Me e te sono PRONOMI PERSONALI TONICI. Si usano quando:
4) In forme esclamative.
Es: Beato te che hai vinto la lotteria!
Mia suocera viene ad abitare con noi, povero me!
Attenzione!
Con le parole DENTRO, FUORI, PRIMA, DOPO, SOPRA, SOTTO, SENZA prima dei pronomi si usa DI.
Es: Vado a fare la doccia dopo di te.
Non lasciarmi! Come farò senza di te?
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TABELLA RIASSUNTIVA DEI PRONOMI PERSONALI
TONICI ATONI
PRONOMI PRONOMI PRONOMI PRONOMI PRONOMI
PERSONALI RIFLESSIVI COMPL. OGGETTO COMPL. OGGETTO COMPL. OGGETTO
SOGGETTO (DIRETTO E IN.) DIRETTO INDIRETTO
(che cosa? chi?) (a che cosa? a chi?)
Io Mi Me Mi Mi
Tu Ti Te Ti Ti
Lui Si Lui (esso) Lo Gli
Lei Si Lei (essa) La Le
Noi Ci Noi Ci Ci
Voi Vi Voi Vi Vi
Loro (m.) Si Loro (essi) Li Gli
Loro (f.) Si Loro (esse) Le Gli
Attenzione!
Notate i seguenti esempi:
Io mi lavo tutte le mattine prima di andare a scuola. (mi= riflessivo, verbo lavarsi)
La mamma mi lava tutte le mattine prima di andare a scuola (mi= C.O.D.; la mamma lava (chi?) me)
Io mi lavo i denti tutte le mattine prima di andaré a scuola. (mi=C.O.I.; io lavo i denti (a chi?) a me)
All’inizio forse può essere problematico distinguere soprattutto tra pronomi C.O.D. e C.O.I. Per decidere
sempre dobbiamo pensare nella domanda: CHI? CHE COSA? o A CHI? A CHE COSA?
Se il verbo risponde alla domanda CHI? CHE COSA? allora devo usare il pronome C.O.D.
Se i verbo risponde alla domanda A CHI? A CHE COSA? allora devo usare il pronome C.O.I.
Nella pagina seguente trovate una lista di verbi che si usano esclusivamente con il C.O.D., una lista di verbi
che si usano esclusivamente con il C.O.I. e una ultima lista di verbi che si usano con entrambi.
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CON IL C.O.D.
CON IL C.O.I.
9
ACCORDO E DISACCORDO
10
ASCOLTO 3 Ascolta i minidialoghi e decidi quali affermazioni sono vere.
1. Le due donne pensano che il vestito sia costato molto
2. Il primo uomo adora il film
3. Alla prima donna non piace Deborah
4. L’uomo non approva la scelta della figlia
5. Secondo loro l’album di Zucchero è bello
6. Secondo il primo uomo, il giocatore argentino del Milan è fantástico
7. L’uomo non considera il libro interessante.
8. Alla prima donna piace la personalità di Stefano
9. Il secondo uomo dice che la ultima Alfa Romeo è brutta
10. All’uomo piacciono i film con Aldo, Giovanni e Giacomo
In quali dialoghi le persone sono in disaccordo? Scrivi come esprimono il loro accordo o disaccordo. Segui
l’esempio.
N° ACCORDO DISACCORDO N° ACCORDO DISACCORDO
1 Sì, credo anch’io 6
2 7
3 8
4 9
5 10
Adesso completa:
Dialogo1: Il vestito sarà costato _____________________
Dialogo2: Per me era un film __________________
Dialogo 3: Non è ____________ carina!
Dialogo 5: L’ultimo album di Zucchero non è ____________
Rispetto al suo CD precedente questo è _____________
Dialogo 6: Ma ______ giocatore! Un vero ______________________!
Dialogo 9: Per me non è _______________________!
Dialogo 10: Anch’io ________________ per Aldo, Giovanni e Giacomo!
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LETTURA Leggi il seguente testo sul CLIMA IN ITALIA.
La penisola italiana, che si estende per più di mille chilometri nel mezzo del Mar Mediterraneo, fa parte,
complessivamente, delle zone a clima temperato.
Il suo clima, però, è molto variabile e questo dipende da tre cause:
1. la sua notevole estensione in latitudine;
2. la presenza e la distribuzione su tutto il suo territorio delle montagne;
3. la presenza del mare che la circonda in buona parte.
Le differenze di temperatura durante l’anno dipendono dalla latitudine. L’estensione in latitudine fa sì che le
regioni settentrionali abbiano un clima rigido tipicamente continentale europeo, mentre quelle meridionali
sono vicine al continente africano che ha invece un clima tropicale. Anche le montagne influenzano in modo
determinante la temperatura. Sulle montagne italiane, al di sopra dei 3500 metri, ci sono condizioni simili a
quelle polari, con ghiaccio perenne e temperature quasi sempre sotto lo zero. Inoltre le Alpi, con la loro
disposizione ad arco da est a ovest, riparano durante l’inverno la Pianura Padana e la costa ligure dai freddi
venti del nord. Il mare rende il clima delle regioni costiere meno freddo durante l’inverno e meno caldo
durante l’estate. Le piogge e la temperatura sono le cause che determinano il clima di un’area geografica.
Attraverso la loro analisi possiamo capire meglio i diversi climi italiani.Le piogge in Italia sono molto
irregolari, sia in rapporto al tempo (alle stagioni dell’anno) sia in rapporto allo spazio (alle regioni). Le
quantità più elevate cadono sulle Alpi orientali, mentre la regione meno piovosa è la Puglia. In primavera le
piogge sono abbondanti su tutto il territorio, mentre durante l’estate tutta la penisola si presenta molto
asciutta, salvo poche eccezioni. In autunno piove abbastanza su tutto il territorio. Questa è certamente la
stagione più piovosa. In inverno, mentre piove molto e più o meno allo stesso modo su tutte le regioni,
quelle del nord, ad eccezione di quelle orientali, si trovano nel periodo più asciutto. In inverno nel nostro
paese abbiamo un generale e sensibile aumento della temperatura da nord a sud. Durante la stagione estiva
invece essa si mantiene più o meno uniforme in tutta la penisola e tende a diminuire solo in montagna.
Quindi, mentre l’inverno è più freddo al nord, l’estate è ugualmente calda in tutta Italia.
Concludendo, in Italia abbiamo un clima molto vario, ma complessivamente sempre moderato; qui la
temperatura non scende mai a livelli molto bassi e il caldo non diventa mai soffocante, perché la presenza
del mare e la difesa naturale delle sue montagne ne limitano gli eccessi.
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UNITÀ 2: LA CITTÀ
Grammatica:
Il SI impersonale
Il CI complemento di luogo
I verbi “volerci” e “dispiacersi”
Preposizioni semplici e articolate in contrasto
Funzioni:
Chiedere e dare informazioni stradali
Lessico:
I luoghi della città
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Scrivi sotto ad ogni imagine la parola corrispondente scegliendola nella seguente lista:
marciapiede, strada, semaforo, spartitraffico, piazza, incrocio, ponte, pista ciclabile,
curva, rotonda, via, cavalcavia, viale, strisce pedonali, passaggio a livello
IL VERBO “VOLERCI”
Osserva:
Gianni: Quanto tempo ci vuole per arrivarci?
Passante 2: Ci vogliono meno di 5 minuti.
Il verbo VOLERCI significa in generale “occorrere, essere necessario”. Può essere usato solo alla terza
persona singolare e plurale, dipendendo dal soggetto.
Es: Quanto tempo ci vuole per arrivare a Napoli da Roma? (soggetto = tempo → 3 p.s. = ci vuole)
Ci voglione circa 2 ore. (soggetto = 2 ore → 3 p.p. = ci vogliono)
Ci vuole circa un’ora. (soggetto = 1 ora → 3 p.s. = ci vuole)
IL VERBO “DISPIACERSI”
Osserva:
Gianni: Senta, scusi, mi sa dire dov’è un parcheggio?
Passante 1: Mi dispiace, non lo so.
Il verbo DISPIACERSI si coniuga come il verbo PIACERE, ma non è la sua forma negativa. Per esempio,
se è corretto dire: “Mi piace il caffè”, non è corretto dire: “Mi dispiace il caffè”.
In spagnolo possiamo tradurre il verbo DISPIACERSI con ___________________________
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“SI” IMPERSONALE
Completa la seguente canzone di Eros Ramazzotti, BAMBINO NEL TEMPO (2005) con le seguenti
preposizioni semplici ed articolate e poi ascoltala per verificare se hai completato il testo
correttamente.
a, a, a, a, a, a, a, ad, alla, con, d’, d’, della, della, di, di, di, di,
di, di, fra, in, in, nel, nel, nel, nel, nel, nel, nelle, per
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Nella canzone di Eros Ramazzotti vengono usate preposizioni semplici e articolate. Però, come posso sapere
quando devo usare le une o le altre?
Come abbiamo già detto altre volte, il tema delle preposizioni non è semplice: a volte esistono regole precise
a volte no. Per quanto riguarda l’uso della preposizione articolata in contrasto con la preposizione semplice
possiamo fare affidamento solo su due regole.
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UNITÀ 3: PROGETTI FUTURI
Grammatica:
Il futuro semplice
Il periodo ipotetico della realtà
Funzioni:
Fare previsioni, ipotesi,
Progetti al futuro
Lessico:
L’oroscopo
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ASCOLTO 1 Ascolta una prima volta la canzone IN TE (1993) di Nek. Di cosa parla?
Adesso cerca di completare la canzone con i seguenti verbi e dopo ascoltala per verificare se hai scritto
i verbi al posto giusto.
Cambierò, saremo, potrà, farà, proteggerò, dormirà, risalirò, andrò, lavorerò, scalcerà,
insaponerò, venderò, berrà, fumerò, sarò, si accuccerà, aiuterò, comprerò, spalmerò
Lui ________________
dai tuoi seni ___________
con i pugni vicini
tra noi _____________
e un po’ ______________
____________ i cuscini noi due
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Tutti i verbi che mancano nella canzone sono al _____________
Notiamo che quasi tutti i verbi terminano con una vocale _____________ Infatti questa è una tipica
caratteristica del futuro semplice in italiano, nella 1 e 3 persona singolare.
Ora cerchiamo di ricavare l’infinito dai verbi coniugati della canzone:
Considerando che, come nel caso del presente, anche il futuro si forma a partire dalla radice del verbo
all’infinito, quali verbi della tabella sono regolari e quali irregolari?
REGOLARI IRREGOLARI
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Tutti questi verbi irregolari possono essere riuniti in gruppi. Per esempio:
Osserva l’esempio:
Se domani pioverà, rimarrò a letto tutto il giorno.
Spesso in italiano si usa il presente indicativo al posto del futuro semplice e quindi l’esempio sopra può
diventare: Se domani piove, rimango a letto tutto il giorno.
In ogni caso, il periodo ipotetico della realtà si forma con:
SE+FUTURO SEMPLICE+FUTURO SEMPLICE
2. Adesso segna con una crocetta le affermazioni sono vere. (Ragazzo senza nome: Davide)
___ Davide e la sua fidanzata stanno ancora programmando il viaggio per le vacanze di Natale.
___ Passeranno il giorno di Natale in Spagna.
___ Visiteranno per ultimo la Francia
___ Torneranno a casa in aereo
___ Il viaggio costa molto
___ Davide e la sua fidanzata hanno deciso di comprare molti regali da portare a casa
___ Aldo andrà a casa dei genitori di Stefania
___ Aldo è contento di restare da solo in città
___ Aldo e i suoi amici hanno prenotato un ristorante per la cena di San Silvestro
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UNITÀ 4: QUANDO ERO PICCOLO
Grammatica:
L’imperfetto indicativo
Stare (imperfetto) + gerundio
Funzioni:
Descrivere un avvenimento al passato
Lessico:
I giochi e le attività del tempo libero (ripasso)
Il cibo (ripasso)
Civiltà:
I dialetti in Italia
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I RICORDI DELLA SIGNORA PORTA
LETTURA 1 Completa con le frasi mancanti il seguente brano dove la signora Porta racconta come
era la sua vita quando era piccola.
Io sono cresciuta in città, ma come tanti bambini della mia epoca, sono nata in campagna dove ho vissuto
fino all’età di 4 anni. ___
I Miei fratelli erano più grandi di me e andavano già a scuola…___
Nelle scuole di campagna poi i maestri erano molto più tolleranti.___
È del matrimonio di mia zia. Vedete? Non c’erano macchine per strada; qui di fianco a mio zio ce n’è una,
ma è quella del matrimonio.___
Non avevamo tutti i giocattoli che hanno i bambini di oggi: solo una palla e non sempre, un po’ di gesso,
pezzi di legno, tappi di bottiglie, ma quelli di metallo…___
Sopra di noi vivevano cinque bambini, tutti piccoli e non vi dico che fatica per abituarsi a sentire tutto quel
rumore sopra le nostre teste.___
In città invece avevo solo un gatto!___
L’unico momento di festa in città era quando, in estate, la mamma mi lasciava comprare un gelato: pensate,
uno ogni due settimane!___
Però non eravamo infelici…. Io ho un bellissimo ricordo!
1 La cosa che più mi mancava della campagna erano gli animali: io vivevo tra loro, in mezzo a galline, ai
conigli.
2 Ho tanti ricordi d’infanzia… Vedete qui, questa foto?
3 Poi mio padre ha trovato lavoro in città e siamo venuti a vivere in questa casa. Vedete? Questa qui in
mezzo.
4 E poi il mangiare: le uova fresche, il latte appena munto!
5 La scuola… hanno avuto tanti di quei problemi, soprattutto perché in casa noi parlavamo solo in dialetto e
invece a scuola dovevano leggere, scrivere, parlare ed ascoltare solo in italiano.
6 Eravamo davvero poveri allora. Molto poveri.
7 C’erano moltissimi bambini allora, ogni famiglia ne aveva tre o quattro.
8 Noi bambini potevamo giocare tranquillamente in strada o lì dietro, nel cortile…
Adesso scrivi i verbi evidenziati nella tabella dividendoli in verbi al PRESENTE, al PASSATO
PROSSIMO nel nuovo tempo che impareremo in questa unità.
PRESENTE PASSATO PROSSIMO NUOVO TEMPO
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Come traduciamo i verbi del “nuovo tempo”?
Come si chiama questo tempo verbale in spagnolo? __________________________________________
In italiano si chiama ___________________________________________
Come nel caso del futuro anche questo tempo si forma a partire dalla radice del verbo all’infinito.
Di conseguenza, nel racconto della signora Porta ci sono verbi irregolari? Quali? _________________
Adesso vediamo come funziona la coniugazione dei verbi regolari ed irregolari.
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LETTURA 2 Leggi il seguente brano che parla dei giochi di un tempo e coniuga i verbi tra parentesi
all’imperfetto indicativo.
I GIOCHI DI UN TEMPO
Un altro gioco (essere) ________ nascondino: un bambino (stare) ___________ “sotto” e (contare)
____________ fino a cento. Tutti gli altri bambini a quel punto (nascondersi) __________________; poi il
bambino che (stare) __________ sotto (cominciare) ________________ a cercarli e, quando ne (trovare)
____________ uno, (dovere) ____________ tornare al punto di partenza, toccarlo e gridare “Bomba!” più il
nome del bambino trovato. Se un bambino nascosto (essere) _______ più veloce del bambino cacciatore,
(potere) ____________ correre a sua volta al punto di partenza, toccarlo e gridare “Bomba libera tutti!” e
liberare se stesso. Alla fine del gioco, (essere) ______ turno del primo bambino “catturato” di diventare
cacciatore.
(Noi giocare) ______________ anche a bandierina: i giocatori erano divisi in due squadre uguali e
numerati, un altro giocatore (fare) __________ da giudice di gara, (tenere) ___________ in mano un
fazzoletto che (servire) ____________ da “bandierina” e (chiamare) ______________ i giocatori per
numero. I giocatori convocati (correre) ______________ verso il giudice e (dovere) ____________ rubargli
la bandierina per portarla alla loro squadra. Ogni volta che i giocatori (prendere) _________________ la
bandierina, la squadra (conquistare) _______________. Il gioco (terminare) _____________ quando tutti i
numeri erano stati chiamati.
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USI DELL’IMPERFETTO
In italiano, come in spagnolo, esistono vari tipi di passato. Allora, quando usiamo l’imperfetto?
L’imperfetto si usa:
1) Per esprimere azioni in svolgimento nel passato interrotte da altre espresse con il passato prossimo (o
il passato remoto).
Es: Mentre camminavo in centro, ho incontrato Franco.
2) Per esprimere azioni ripetute o abituali nel passato.
Es: Quando ero piccola, passavo le vacanze dai miei nonni, in campagna.
3) Per esprimere due o più azioni di durata indeterminata, contemporanee nel passato.
Es: Ieri sera alle 9 io guardavo la tv, mia moglie lavava i piatti e mio figlio dormiva.
4) Per descrivere persone, ambienti, luoghi, situazioni.
Es: Mio zio Luigi era molto simpatico e raccontava barzellette divertenti.
La casa della mia infancia era molto grande, c’erano molte stanze.
Ieri sono andata al mare: il tempo era bello, c’era il sole e il mare era calmo.
Nella canzone dei Nomadi, CANZONE PER UN’AMICA, decidi quali verbi vanno coniugati
all’imperfetto, quali al passato prossimo e quali al presente (secondo il contesto e il senso logico).
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STARE (IMPERFETTO) + GERUNDIO
Come sappiamo STARE (PRESENTE) + GERUNDIO indica un’azione in svolgimento nel presente. Questa
formula può essere usata anche per indicare un’azione in svolgimento nel passato. In questo caso è necesario
usare il verbo STARE all’IMPERFETTO.
Es: Stamattina stavo dormendo beatamente quando è suonata la sveglia.
L’uso di questa forma non è obbligatorio. Al suo posto si può usare tranquillamente l’imperfetto.
Attenzione! Normalmente questa forma si usa con i verbi che indicano un’azione. Non si usa con i verbi che
indicano sentimento, opinione e con essere, avere, dovere, volere, potere, sapere, stare, ecc..
Contare i dial etti è veramente difficile, se non impossibile. È difficile tracciare il confine tra un dialetto e
l'altro. Infatti in ciascun paese e in ogni villaggio il dialetto ha spesso caratteristiche che lo differenziano da
quello del paese o del villaggio vicino. In genere si fa riferimento a regioni, a province o a grandi città per
definire i dialetti. E così parliamo di dialetto calabrese, piemontese o lombardo, milanese, cosentino, e così
via. Ma in realtà sono denominazioni molto larghe e imprecise, perché spesso le differenze sono tali che non
vi è possibilità di comprensione reciproca perfino all'interno della stessa regione.
Inoltre, i suoni dei dialetti dell'Italia settentrionale, centrale e meridionale possono essere notevolmente
diversi tra loro. Parte di questa diversità dipende addirittura dalle lingue che vi erano parlate prima della
diffusione del latino. Insomma i conti precisi non si possono fare. Data questa estrema diversità, si può
tentare una classificazione dei dialetti? Gli studiosi, pur consapevoli dell'inevitabile imprecisione, hanno
proposto una classificazione dei dialetti italiani basandosi più sulle somiglianze che sulle differenze.
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Che differenza c'è tra una lingua e un dialetto?
Nemmeno gli studiosi trovano una risposta unica e condivisa sulle differenze tra una lingua e un dialetto. A
ogni modo, si può dire che il dialetto potrebbe essere definito come una lingua utilizzata da un gruppo
ristretto di persone, in un luogo specifico e che non ha usi ufficiali: si dice che una lingua ha usi ufficiali se è
utilizzata nella scuola e nell'amministrazione, per esempio negli uffici pubblici e nei tribunali.
Un patrimonio rivalutato
I dialetti sono un patrimonio culturale di straordinario valore. E tuttavia durante i secoli hanno spesso avuto
una reputazione negativa, poiché considerati lingue inferiori che impedivano l'apprendimento dell'italiano.
Oggi è difficile crederci, ma al momento dell'unificazione (1861) solo 2 o 3 Italiani su 100 parlavano
l'italiano, il resto della popolazione parlava solo dialetto.
Molti pensarono di insegnare l'italiano senza tenere conto che il dialetto era la lingua materna, cioè la prima
lingua: la lingua parlata prima di andare a scuola e fuori della scuola. Il dialetto era proibito a scuola, dove si
doveva usare solo l'italiano, anche se per molti era una vera e propria lingua straniera. Dalla seconda metà
del secolo scorso a oggi la situazione è radicalmente cambiata. Grazie a una notevole crescita economica e
sociale, a un impegno più incisivo nell'istruzione e alla diffusione della radio e della televisione, oggi quasi
tutti (oltre il 95% della popolazione) conoscono e usano l'italiano. Tuttavia questo non vuol dire che il
dialetto è scomparso, poiché circa il 50% continua a usarlo. In altre parole circa trenta milioni di Italiani
conoscono e usano sia l'italiano sia il dialetto: in relazione alle circostanze o a chi ci si rivolge molti
scelgono se usare l'uno o l'altro. Anzi, perfino nella stessa frase spesso ci sono parole o espressioni sia
italiane sia dialettali.
ARTICOLI INDETERMINATIVI
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante un dei
Prima di s+cons, z, gn, ps, x uno degli
Prima di una vocale un degli
FEMMINILE
Prima di una consonante una delle
Prima di una vocale un’ delle
ARTICOLI DETERMINATIVI
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante il i
Prima di s+cons, z, gn, ps, x lo gli
Prima di una vocale l’ gli
FEMMINILE
Prima di una consonante la le
Prima di una vocale l’ le
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante questo questi
Prima di una vocale quest’ questi
FEMMINILE
Prima di una consonante questa queste
Prima di una vocale quest’ queste
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante quel quei
Prima di s+cons, z, gn, ps, x quello quegli
Prima di una vocale quell’ quegli
FEMMINILE
Prima di una consonante quelle quelle
Prima di una vocale quell’ quelle
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PRONOME DIMOSTRATIVO
QUESTO QUELLO
MASCHILE S. MASCHILE PL. MASCHILE S. MASCHILE PL.
questo questi quello quelli
FEMMINILE S. FEMMINILE PL. FEMMINILE S. FEMMINILE PL.
questa queste quella quelle
AGGETTIVO POSSESSIVO
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-ÌO (con accento -II (a volte, al posto della -ii Zio/zii
tonico sulla ì) si una la -î) Addio/addii
-IO -I Figlio/figli
Bacio/baci
-E -I (se femminili) Ape/api Bue/buoi (m)
-I (se maschili) Dente/denti
Note:
1) la parola uomo fa al plurale uomini, Dio fa dei e la parola eco è femminile al singolare, ma al plurale
diventa maschile: l'eco/gli echi.
2) Alcuni nomi maschili in -o al plurale diventano femminili e prendono la desinenza -a. Esempi:
centinaio/centinaia, migliaio/migliaia, osso/ossa, paio/paia, uovo/uova..
3) Attenzione!!! Ci sono alcuni nomi invariabili, cioè che non cambiano desinenza dal singolare al
plurale e sono:
a) alcuni nomi maschili in -a: il boa/i boa, il cinema/i cinema, il gorilla/i gorilla, il sosia/i sosia..;
b) alcuni nomi femminili in -o: l'auto/le auto, la biro/le biro, la foto/le foto, la moto/le moto, la radio/le
radio..;
c) i nomi che finiscono al singolare in -i: l'analisi/le analisi, il bisturi/i bisturi, l'oasi/le oasi.....;
d) i nomi formati da una sola sillaba: il re/i re, la gru/le gru;
e) i nomi che finiscono con vocale accentata: la città/le città, il caffè/i caffè, il ragù/i ragù, il tè/i tè, il
colibrì/i colibrì....;
f) i nomi di origine straniera che finiscono in consonante: il bar/i bar, il film/i film, lo sport/gli sport, il
tram/i tram.......
PREPOSIZIONI SEMPLICI
di, a, da, in , con, su, per, tra, fra
PREPOSIZIONI ARTICOLATE
+ il lo l’ la i gli le
a al allo all’ alla ai agli alle
da dal dallo dall’ dalla dai dagli dalle
di del dello dell’ della dei degli delle
in nel nello nell’ nella nei negli nelle
su sul sullo sull’ sulla sui sugli sulle
TONICI ATONI
PRONOMI PRONOMI PRONOMI PRONOMI PRONOMI
PERSONALI RIFLESSIVI COMPL. OGGETTO COMPL. OGGETTO COMPL. OGGETTO
SOGGETTO (DIRETTO E IN.) DIRETTO INDIRETTO
(che cosa? chi?) (a che cosa? a chi?)
Io Mi Me Mi Mi
Tu Ti Te Ti Ti
Lui Si Lui (esso) Lo Gli
Lei Si Lei (essa) La Le
Noi Ci Noi Ci Ci
Voi Vi Voi Vi Vi
Loro (m.) Si Loro (essi) Li Gli
Loro (f.) Si Loro (esse) Le Gli
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CON IL C.O.D.
CON IL C.O.I.
35
LE PREPOSIZIONI SEMPLICI: ALCUNI USI
Come abbiamo visto le preposizioni semplici sono: DI, A, DA, IN , CON, SU, PER, TRA e FRA.
Vediamo adesso alcuni usi di queste preposizioni e confrontiamole con lo spagnolo.
Indica il materiale di cui è composto qualcosa. Questa camicia è di seta. Esta camisa es de seda.
Indica chi è l’autore di qualcosa. Questo romanzo è di García Esta novela es de García Márquez.
Márquez.
Indica il proprietario di qualcosa. Di chi è questa matita? È di Marco. ¿De quién es este lápiz? Es de
Marco.
Davanti ai nomi dei giorni della settimana o alle parti del giorno. Di sera guardo la TV. De noche miro la TV.
Di domenica vado allo stadio. Los domingos voy al estadio.
Indica l’età di una persona. Giacomo è un ragazzo di 19 anni. Jaime es un chico de 19 años.
Indica l’argomento di cui si parla, si legge, si scrive. Carlo parla molto di política. Carlos habla mucho de política.
A Indica moto a luogo o stato in luogo con i nomi delle città e delle Io vado a Parigi. Voy a París.
piccole isole. Io abito a Parigi. Vivo en París.
Di solito facciamo le vacanze a Normalmente pasamos las
Capri. vacaciones en Capri.
Indica moto a luogo o stato in luogo con una serie di nomi. Vado a scuola. Voy a la escuela.
Vado a teatro. Voy a teatro.
Indica il posto dove qualcuno va davanti un verbo all’infinito. Domani vado a ballare. Mañana voy a bailar.
Vado a fare la spesa. Voy a hacer compras.
Con le parole davanti, di fianco, di fronte, vicino. Fabio è seduto vicino a te. Fabio está sentado cerca de ti.
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Indica l’età in cui una persona ha fatto, faceva, farà… qualcosa. A 26 anni Paolo si è sposato. A los 26 años Paúl se casó.
Davanti ai nomi dei giorni importantI. A Natale vado a Messa a mezzanotte. En Navidad voy a la Misa de
A Pasqua preparo la colomba. medianoche.
En Semana Santa preparo la
“paloma”.
Con la preposizione DA indica l’inizio e la fine di un periodo di Lavoro dalle 3 alle 5. Trabajo desde las 3 hasta las 5.
tempo. Ho dormito da mezzanotte a Dormí desde medianoche hasta
mezzogiorno. mediodía.
Indica l’ORA precisa in cui accadde qualcosa. Ci vediamo alle 3 del pomeriggio Nos vemos a las 3 de la tarde.
Vado sempre a letto a mezzanotte. Voy a dormir siempre a medianoche.
Con la preposizione DA indica lo spazio presente tra due città. Da Parma a Bologna ci sono 90 Desde Parma a Bologna hay 90
chilometri. kilómetros.
Si usa con i mezzi di trasporto non meccanici. Vado al lavoro a piedi. Voy al trabajo a pie.
Ieri sono andato a cavallo. Ayer fui a caballo.
Si usa sempre dopo il verbo GIOCARE. Mi piace giocare a calcio. Me gusta jugar futbol.
(GIOCARE + A + NOME DEL GIOCO O SPORT)
DA Indica origine e provenienza con il verbo VENIRE. Roberto viene da Roma. Roberto viene desde/de Roma.
Indica il luogo (rappresentato da una persona) dove si va o dove ci Vado da mia nonna. Voy donde mi abuela.
si trova. Significa “a casa di” Sono da Paolo. Estoy donde Paúl.
Oggi vado dal dentista. Hoy voy al dentista.
Con la preposizione A indica l’inizio e la fine di un periodo di Lavoro dalle 3 alle 5. Trabajo desde las 3 hasta las 5.
tempo. Ho dormito da mezzanotte a Dormí desde medianoche hasta
mezzogiorno. mediodía.
Con la preposizione A indica lo spazio presente tra due città. Da Parma a Bologna ci sono 90 Desde Parma Bologna hay 90
chilometri . kilómetros.
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Indica un periodo di tempo che va dal passato al momento Abito a Bologna da 10 anni. Vivo en Bologna desde hace 10 años.
presente in cui si parla.
IN Indica moto a luogo o stato in luogo con i nomi degli stati, Io vado in Francia. Voy a Francia.
continenti, regioni e isole grandi. Io abito in Francia. Vivo en Francia.
Io vivo in Emilia Romagna. Vivo en Emilia Romagna.
Indica il luogo con le vie e le piazze. Abito in via Garibaldi numero 8. Vivo en calle Garibaldi número 8.
Il concerto rock è in piazza Verdi. El concierto rock está en plaza Verdi.
Indica moto a luogo o stato in luogo con una serie di nomi. Vado in discoteca. Voy a la discoteca.
Vado in ufficio. Voy a la oficina.
Si usa con i mezzi di trasporto meccanici. Vado al lavoro in autobus. Voy al trabajo en bus.
Indica l’anno esatto (preposizione articolata). Sono nato nel 1970. Nací en 1970.
Indica il periodo di tempo dentro il quale si compie un’azione. Ha finito l’esame in due ore. Terminó el examen en dos horas.
CON Introduce il complemento di compagnia. Ieri sono andata al cinema con un Ayer fui al cine con un amigo.
amico.
Introduce i mezzi di trasporto con l’articolo determinativo. Andiamo al mare con la macchina? ¿Vamos a la playa en carro?
Indica gli strumenti che usiamo per lavorare o per fare le cose di Lavoro con il computer. Trabajo con la computadora.
tutti i giorni.
A volte indica l’argomento di cui si parla, si legge si scrive. Ho letto un articolo su Dante Leí un artículo sobre Dante Alighieri.
Alighieri.
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PER Indica il luogo dove qualcuno o qualcosa va con il verbo Il treno per Firenze sta partendo. El tren para Florencia está saliendo.
PARTIRE.
Indica quanto tempo si continua a compiere un’azione. Ho letto il libro per due ore. Leí el libro por dos horas.
Indica la causa di un’azione. Mario è a letto per l’influenza. Mario está en cama por la gripe.
Introduce i mezzi che usiamo come strumento per comunicare. Ho parlato per telefono con mia Hable por teléfono con mi madre.
madre.
Si usa per esprimere un’opinione. Per me hai ragione tu. Según yo tienes razón tú.
TRA/FRA Indica dopo quanto tempo avviene un’azione. L’aereo per l’Italia parte tra due ore. El avión para Italia sale en dos horas.
Indica lo spazio che manca per arrivare ad un determinato posto. Fra 10 chilometri arriviamo. Faltan 10 kilómetros y llegamos.
Indica lo spazio presente tra due città. Fra Parma e Bologna ci sono 90 Entre Parma y Bologna hay 90
chilometri. kilómetros.
Indica lo spazio in mezzo al quale si trova qualcosa o qualcuno. Anna è seduta tra Fabio e Tiberio. Ana está sentada entre Fabio y
Tiberio.
Si usa per scegliere tra due o più cose o persone Tra la pizza e le lasagne, preferisco Entre la pizza y la lasaña, prefiero
mangiare le lasagne. comer la lasaña.
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PREPOSIZIONI DI LUOGO
PREPOSIZIONI DI TEMPO
DA Lavoro dalle 3 alle 5. TRA/FRA L’aereo per l’Italia parte tra due ore.
Ho dormito da mezzanotte a mezzogiorno.
Abito a Bologna da 10 anni.
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A A 26 anni Paolo si è sposato. IN Sono nato nel 1970.
DI Di chi è questa matita? È di Marco. DI Questa camicia è di seta. DI Questo romanzo è di García Márquez.
A Vado al lavoro a piedi. IN Vado al lavoro in autobus, in bicicletta, in treno… CON Andiamo al mare con la macchina?
Ieri sono andato a cavallo.
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PREPOSIZIONE CHE INDICA IL COMPLEMENTO DI TERMINE
A Io do un regalo a Luca.
CON Lavoro con il computer. PER Ho parlato per telefono con mia madre.
CON Ieri sono andata al cinema con un amico. TRA/FRA Tra la pizza e le lasagne, preferisco mangiare le lasagne.
PREPOSIZIONE DI OPINIONE
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SEZIONE VERBI
PRESENTE INDICATIVO: VERBI REGOLARI
I coniugazione –ARE II coniugazione -ERE III coniugazione -IRE III coniugazione -IRE
Amare Vedere Sentire Finire
Io Am –o Ved –o Sent –o Fin –isc –o
Tu Am –i Ved –i Sent –i Fin –isc –i
Lui/lei Am –a Ved –e Sent –e Fin –isc –e
Noi Am –iamo Ved –iamo Sent –iamo Fin –iamo
Voi Am –ate Ved –ete Sent –ite Fin –ite
Loro Am –ano Ved –ono Sent –ono Fin –isc –ono
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PARTICIPIO PASSATO: VERBI REGOLARI
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FUTURO SEMPLICE: VERBI REGOLARI
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RIMANERE SAPERE STARE
Io Rimarrò Saprò Starò
Tu Rimarrai Saprai Starai
Lui/lei Rimarrà Saprà Starà
Noi Rimarremo Sapremo Staremo
Voi Rimarrete Saprete Starete
Loro Rimarranno Sapranno Staranno
TENERE VEDERE VENIRE
Io Terrò Vedrò Verrò
Tu Terrai Vedrai Verrai
Lui/lei Terrà Vedrà Verrà
Noi Terremo Vedremo Verremo
Voi Terrete Vedrete Verrete
Loro Terranno Vedranno Verranno
VIVERE VOLERE
Io Vivrò Vorrò
Tu Vivrai Vorrai
Lui/lei Vivrà Vorrà
Noi Vivremo Vorremo
Voi Vivrete Vorrete
Loro Vivranno Vorranno
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IMPERFETTO INDICATIVO: VERBI REGOLARI
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APPENDICE LESSICALE
I SALUTI LA FAMIGLIA Lavanderia
Buongiorno Padre Ingresso
(Buon pomeriggio) Madre
Buonasera Figlio/a MOBILI ED
Buonanotte Fratello ELETTRODOMESTICI
Ciao Sorella Attaccapanni
Salve Nonno/a Telefono
Piacere Zio/a Frigorifeto
Arrivederci Cugino/a Cucina
Nipote Tavolo/a
LE PROFESSIONI Cognato/a Sedia
Panettiere/fornaio Genero Credenza
Macellaio Nuora Lavastoviglie
Fruttivendolo Genitori Frullatore
Salumiere Marito Ferro da stiro
Contadino Moglie Forno a microonde
Dottore/medico Suocero/a Tostapane
Infermiere Frusta elettrica
Cartolaio LA CASA Mensola
Giornalaio Appartamento Divano
Giornalista Monolocale Poltrona
Idraulico Casa di campagna Tappeto
Falegname Condominio Librería
Elettricista Villa Tavolino
Autista Palazzo Caminetto
Spazzino Casa a schiera Quadro
Pompiere Attico Stereo
Bagnino Capanna Scrivania
Operaio Baita Computer
Impiegato Terrazza Letto
Segretario Balcone Armadio
Professore/professoressa Garage Comodino
Maestro Finestra Cassettiera
Musicista Porta Lamapada
Sarto Giardino Lampadario
Gelataio Camino Lavandino
Muratore Tetto Water
Commesso Scala Bidet
Cameriere Cucina Vasca da bagno
Pizzaiolo Bagno Doccia
Cuoco Sala da pranzo Specchio
Avvocato Soggiorno/salotto Asciugacapelli
Parrucchiere Camera da letto Lavatrice
Ragioniere Studio
Gioielliere Ripostiglio INDICAZIONI DI LUOGO
Commerciante Corridoio Vicino (a)
Regista Soffitto Di fianco (a)
Pilota Parete Davanti (a)
Giudice Pavimento Di fronte (a)
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Dietro Laggiù Arancia
Sotto Lassù Asparago
Sopra Fuori Banana
Dentro Carota
LE STAGIONI Cavolfiore
Primavera AVVERBI DI TEMPO Cetriolo
Estate Ieri Ciliegia
Autunno Oggi Cime di rapa
Inverno Domani Cipolla
L’altro ieri Fagioli
I MESI DELL’ANNO Dopodomani Fico
Gennaio Adesso Finocchio
Febbraio Dopo Fragola
Marzo Domattina Kiwi
Aprile Fino Lampone
Maggio Allora Lattuga
Giugno Già Limone
Luglio Ora Mandarino
Agosto Presto Mandorla
Settembre Prima Mela
Ottobre Poi Melanzana
Novembre Tardi Melone
Dicembre Stamattina Mirtillo
Stasera Mora
I COLORI Stanotte Noce
Giallo Subito Nocciola
Arancione Oliva
Rosso AVVERBI DI QUANTITÀ Patata
Verde Poco Peperone
Bianco Molto Pera
Nero Tanto Pesca
Azzurro (celeste) Troppo Piselli
Rosa Parecchio Pomodoro
Viola Abbastanza Pompelmo
Marrone Niente Prezzemolo
Grigio Nulla Prugna
Blu Più Radicchio
Meno Ravanello
AVVERBI DI FREQUENZA Sedano
Sempre GLI INTERROGATIVI Spinaci
Quasi sempre Come? Uva
Di solito Dove? Verza
Spesso Di dove? Zucca
A volte Quando? Zucchina
Raramente Perché? Carne
Quasi mai Quanto? (quanta/quanti/quante) Pollo
Mai Quale? (qual/quali) Maiale
Coniglio
AVVERBI DI LUOGO IL CIBO Tacchino
Vicino Frutta e verdura Manzo
Lontano Albicocca Vitello
Qui/Qua Ananas Agnello
Lì/là Anguria Cavallo
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Pesce Passata Seicento
Tonno Cereali (cornflakes) Settecento
Sgombro Panino (imbottito) Ottocento
Sardina Hor dog Novecento
Acciuga Hamburger Mille
Gamberetto Merendina Duemila
Aragosta Bevande e liquori Tremila
Granchio Caffè Quattromila
Polipo Cappuccino Cinquemila
Calamaro Latte Seimila
Seppia Tè Settemila
Vongola Acqua (naturale/gassata) Ottomila
Cozza Vino Novemila
Trota Spremuta Diecimila
Salmone Succo di frutta Ventimila
Merluzzo Bibite gassate Trentamila
Sogliola Nocino Quarantamila
Salumi Limoncino Cinquantamila
Prosciutto (cotto/crudo) Grappa Sessantamila
Mortadella Settanatamila
Salame I NUMERI Ottantamila
Pancetta Uno Novantamila
Coppa Due Centomila
Speck Tre Duecentomila
Wurstel Quattro Trecentomila
Formaggi e latticini Cinque Quattrocentomila
Parmigiano reggiano Sei Cinquecentomila
Grana padano Sette Seicentomila
Ricotta Otto Settecentomila
Mozzarella Nove Ottocentomila
Pecorino Dieci Novecentomila
Fontina Undici Un milione
Yogurt Dodici
Burro Tredici I NEGOZI
Margarina Quattordici Panetteria (forno)
Altro Quindici Macelleria
Farina Sedici Cartoleria
Uovo Diciassette Edicola
Zucchero Diciotto Salumeria
Sale Diciannove Pasticceria
Olio Venti Pizzería
Aceto Trenta Farmacia
Pane Quaranta Gelateria
Pasta Cinquanta Tabaccheria
Grissini Sessanta Pescheria
Fette biscottate Settanta Abbigliamento
Biscotti Ottanta Calzature
Torta Novanta Pelletteria
Riso Cento Gioielleria
Pizza Duecento Bar
Miele Trecento Enoteca
Marmellata Quattrocento Libreria
Maionese Cinquecento Alimentari
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Rosticceria Berretto Meridione
Supermercato Cappellino Oriente
Cravatta Occidente
LA SCUOLA Calze
Studente/studentessa Pigiama I MEZZI DI TRASPORTO
Aula Tuta da ginnastica Automobile/auto/macchina
Cattedra Pantaloncini Autobus/bus
Banco Vestito da será Aereo
Sedia Grembiule Nave
Lavagna Costume da bagno Treno
Cancellino Fazzoletto Metro
Carta geografica Scarponi Motocicletta/moto
Cestino Stivali Motorino
Computer Scarpe da uomo Bicicletta
Radio Scarpe col tacco Camion
Zaino Scarpe da ginnastica Furgone
Astuccio Sandali
Libro Ciabatte IN CITTÀ
Quaderno Pantofole Marciapiede
Diario Ombrello Strada
Penna Portafoglio Semaforo
Matita Portachiavi Spartitraffico
Colori Borsetta Piazza
Gomma Collana Incrocio
Colla Anello Ponte
Forbici Orecchini Pista ciclabile
Temperino Bracciale/braccialetto Curva
Nastro adesivo Orologio Rotonda
Righello Occhiali Via
Riga Viale
Squadra IL CLIMA Cavalcavia
Nevicare/neve Strisce pedonali
VESTITI, CALZATURE e Piovere/pioggia Passaggio a livello
ACCESSORI Grandinare/grandine Parco/giardini pubblici
Cappotto Nebbia Chiesa
Giubbotto Vento Municipio
Impermeabile Sole Discoteca
Giacca Ghiaccio Cinema
Pantaloni Freddo Teatro
Jeans Caldo Albergo/hotel
Gilet Sereno Posta
Camicia Nuvoloso Banca
Camicetta Variabile Stadio
Gonna Coperto Scuola
Maglione Brutto Università
Felpa Bello Stazione degli autobus
Maglietta Stazione dei treni
Canottiera I PUNTI CARDINALI Ospedale
Mutande Nord Stazione di polizia
Reggiseno Sud Centro commerciale
Sciarpa Est Cimitero
Guanti Ovest Aeroporto
Cappello Settentrione
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