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DISPENSA D’ITALIANO
(a cura della professoressa MANUELA PAGANELLI)
Nome e cognome:
____________________________
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INDICE
ARGOMENTO PAG. ARGOMENTO PAG.
UNITÀ 3: AL RISTORANTE
Dialogo 1 27
Un menu italiano 28
Ascolto 1 29
I pasti del giorno: dialogo 2 29
Articoli partitivi 30
Plurale irregolare dei sostantivi 30
Ascolto 2 32
2
PREGHIERE IN ITALIANO
Grammatica:
Le preposizioni semplici
Le preposizioni articolate
Indicazioni di luogo
Articoli determinativi e indeterminativi (contrasto)
Verbi irregolari (presente indicativo)
Funzioni:
Descrivere la casa e le differenti stanze
Lessico:
Tipi di casa
Mobili ed elettrodomestici
I mesi e le stagioni
I colori
Civiltà:
Date importanti in Italia
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LA CASA
Inserisci le seguenti parole sotto il disegno corretto: tavolino, water, lavatrice, scrivania, credenza,
computer, divano, attaccapanni, mensola, stereo, doccia, letto, sedia a dondolo, comodino, frullatore, tavola,
specchio, televisore, ferro da stiro, sedia, armadio, frigorifero, caminetto, lampadario, vasca da bagno,
telefono, librería, poltrona, bidet, forno a microonde, tostapane, tappeto, cassettiera, cucina, lavandino,
lampada, lavastoviglie, frusta elettrica, asciugacapelli, quadro
5
6
ASCOLTO 1 Ascolta la telefonata e completa le frasi.
1. Cristina telefona ad Andrea per avvisare che _______________________________________________
2. Cristina abita con ____________________________________________________________________
3. La sua casa si trova __________________________________________________________________
4. Il telefono di Cristina è ________________________________________________________________
5. L’altro studente arriva _________________________________________________________________
ASCOLTO 2 Ascolta le seguenti descrizioni di case e segna con una croce le affermazioni corrette.
1) ____ l’appartamento non è molto grande
____ c’è una sala da pranzo
____ vive al quinto piano
2) ____ la sua cucina gli piace molto
____ non c’è una libreria
3) ____ vivono in un condominio
____ si trova in periferia
____ si tratta di un palazzo antico
____ l’affitto è alto
4) ____ le piace il salotto dei signori Ricci
____ i mobili sono importati
5) ____ condivide la casa con suo nonno
____ chi parla vive al primo piano
____ ha un giardino e un garage
____ sono in affitto
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LA CASA: DESCRIZIONE
Bologna, 10 febbraio
Ciao Anna, come stai? Io sto bene e ho molte novità su di me da raccontarti. Finalmente ho una stanza in un
appartamento nel centro di Bologna, tra la stazione dei treni e i Giardini Margherita. Sono molto contenta!
Abito con altre tre studentesse, tutte straniere, ma l’appartamento è molto grande e c’è spazio per tutte
quante. Quando entri c’è subito il soggiorno. A destra della porta d’ingresso c’è la sala da pranzo e di
fianco alla sala da pranzo c’è la cucina. Dopo la cucina c’è la porta del corridoio, proprio di fronte alla
porta d’ingresso dell’appartamento. Dietro la porta del corridoio, a sinistra, c’è il bagno e di fronte al bagno
c’è un ripostiglio. Di fianco al bagno ci sono due camere da letto: la prima è quella di Susan, una ragazza
australiana, e la seconda è di Tatiana, una giovane pianista russa. Di fronte alla camera di Susan c’è quella
di Carmen, una spagnola che studia medicina e l’ultima camera è la mia. Nell’appartamento ci sono anche
due balconi: uno nel soggiorno e uno nella sala da pranzo. Nel palazzo dove abito ogni appartamento ha
anche una cantina, ma non un garage perché è un palazzo antico.
Adesso ti lascio: devo sistemare la mia camera! Ci sentiamo presto. Un abbraccio.
Stefania
Osserva:
Tutte le parole in grassetto sono PREPOSIZIONI. In italiano abbiamo 2 tipi di preposizioni:
PREPOSIZIONI SEMPLICI e PREPOSIZIONI ARTICOLATE.
Ora completa la seguente tabella con le preposizioni del testo suddividendole in semplici e articolate.
………………………………………………………. ……………………………………………………….
………………………………………………………. ……………………………………………………….
+ il lo l’ la i gli le
a al alla
da
di del dell’ della dei
in nel nella
su
Come puoi vedere dallo schema, si possono formare le PREPOSIZIONI ARTICOLATE solo con le
PREPOSIZIONI SEMPLICI a, da, di, in e su. Negli altri casi la preposizione e l’articolo determinativo
restano separati: con il, per il, tra il, fra il, con la, per la, tra la, fra la……
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Nella lettera, a parte le preposizioni semplici e articolate, troviamo anche altre indicazioni di luogo. Alcune
si usano con la preposizione, altre con l’articolo determinativo.
La mia casa non è molto grande e non ho una sala da pranzo e un salotto. Ho un’unica stanza che fa da
entrambi. Quando entri dalla porta d’ingresso, di fronte vedi subito una grande portafinestra che dà sul
balcone. Di fianco alla portafinestra, a sinistra e a destra, ci sono due piante in un vaso di terracotta. A destra
della porta d’ingresso c’è una tavola ovale con 6 sedie. Nell’angolo, sempre a destra della porta d’ingresso,
c’è una lampada alta. Nella parete di fianco alla lampada ci sono due quadri. Tra una pianta e i quadri, nella
parete di fronte alla tavola, c’è una credenza con moltissimi bicchieri e piatti. A sinistra della porta
d’ingresso, nella parete di fronte ai quadri, c’è una grande libreria con 6 ripiani. Nell’angolo tra la libreria e
la finestra c’è un piccolo mobile con il televisore e lo stereo. Di fronte alla libreria c’è un divano e due
comode poltrone ai lati. Tra la libreria e il divano infine c’è un tavolino rettangolare e sotto il tavolino un
tappeto persiano.
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LE PREPOSIZIONI SEMPLICI: ALCUNI USI
Come abbiamo visto le preposizioni semplici sono: DI, A, DA, IN , CON, SU, PER, TRA e FRA.
Vediamo adesso alcuni usi di queste preposizioni e confrontiamole con lo spagnolo.
Indica il materiale di cui è composto qualcosa. Questa camicia è di seta. Esta camisa es de seda.
Indica chi è l’autore di qualcosa. Questo romanzo è di García Esta novela es de García Márquez.
Márquez.
Indica il proprietario di qualcosa. Di chi è questa matita? È di Marco. ¿De quién es este lápiz? Es de
Marco.
Davanti ai nomi dei giorni della settimana o alle parti del giorno. Di sera guardo la TV. De noche miro la TV.
Di domenica vado allo stadio. Los domingos voy al estadio.
Indica l’età di una persona. Giacomo è un ragazzo di 19 anni. Jaime es un chico de 19 años.
Indica l’argomento di cui si parla, si legge, si scrive. Carlo parla molto di política. Carlos habla mucho de política.
A Indica moto a luogo o stato in luogo con i nomi delle città e delle Io vado a Parigi. Voy a París.
piccole isole. Io abito a Parigi. Vivo en París.
Di solito facciamo le vacanze a Normalmente pasamos las
Capri. vacaciones en Capri.
Indica moto a luogo o stato in luogo con una serie di nomi. Vado a scuola. Voy a la escuela.
Vado a teatro. Voy a teatro.
Indica il posto dove qualcuno va davanti un verbo all’infinito. Domani vado a ballare. Mañana voy a bailar.
Vado a fare la spesa. Voy a hacer compras.
Con le parole davanti, di fianco, di fronte, vicino. Fabio è seduto vicino a te. Fabio está sentado cerca de ti.
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Indica l’età in cui una persona ha fatto, faceva, farà… qualcosa. A 26 anni Paolo si è sposato. A los 26 años Paúl se casó.
Davanti ai nomi dei giorni importantI. A Natale vado a Messa a mezzanotte. En Navidad voy a la Misa de
A Pasqua preparo la colomba. medianoche.
En Semana Santa preparo la
“paloma”.
Con la preposizione DA indica l’inizio e la fine di un periodo di Lavoro dalle 3 alle 5. Trabajo desde las 3 hasta las 5.
tempo. Ho dormito da mezzanotte a Dormí desde medianoche hasta
mezzogiorno. mediodía.
Indica l’ORA precisa in cui accadde qualcosa. Ci vediamo alle 3 del pomeriggio Nos vemos a las 3 de la tarde.
Vado sempre a letto a mezzanotte. Voy a dormir siempre a medianoche.
Con la preposizione DA indica lo spazio presente tra due città. Da Parma a Bologna ci sono 90 Desde Parma a Bologna hay 90
chilometri. kilómetros.
Si usa con i mezzi di trasporto non meccanici. Vado al lavoro a piedi. Voy al trabajo a pie.
Ieri sono andato a cavallo. Ayer fui a caballo.
Si usa sempre dopo il verbo GIOCARE. Mi piace giocare a calcio. Me gusta jugar futbol.
(GIOCARE + A + NOME DEL GIOCO O SPORT)
DA Indica origine e provenienza con il verbo VENIRE. Roberto viene da Roma. Roberto viene desde/de Roma.
Indica il luogo (rappresentato da una persona) dove si va o dove ci Vado da mia nonna. Voy donde mi abuela.
si trova. Significa “a casa di” Sono da Paolo. Estoy donde Paúl.
Oggi vado dal dentista. Hoy voy al dentista.
Con la preposizione A indica l’inizio e la fine di un periodo di Lavoro dalle 3 alle 5. Trabajo desde las 3 hasta las 5.
tempo. Ho dormito da mezzanotte a Dormí desde medianoche hasta
mezzogiorno. mediodía.
Con la preposizione A indica lo spazio presente tra due città. Da Parma a Bologna ci sono 90 Desde Parma Bologna hay 90
chilometri . kilómetros.
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Indica un periodo di tempo che va dal passato al momento Abito a Bologna da 10 anni. Vivo en Bologna desde hace 10 años.
presente in cui si parla.
IN Indica moto a luogo o stato in luogo con i nomi degli stati, Io vado in Francia. Voy a Francia.
continenti, regioni e isole grandi. Io abito in Francia. Vivo en Francia.
Io vivo in Emilia Romagna. Vivo en Emilia Romagna.
Indica il luogo con le vie e le piazze. Abito in via Garibaldi numero 8. Vivo en calle Garibaldi número 8.
Il concerto rock è in piazza Verdi. El concierto rock está en plaza Verdi.
Indica moto a luogo o stato in luogo con una serie di nomi. Vado in discoteca. Voy a la discoteca.
Vado in ufficio. Voy a la oficina.
Si usa con i mezzi di trasporto meccanici. Vado al lavoro in autobus. Voy al trabajo en bus.
Indica l’anno esatto (preposizione articolata). Sono nato nel 1970. Nací en 1970.
Indica il periodo di tempo dentro il quale si compie un’azione. Ha finito l’esame in due ore. Terminó el examen en dos horas.
CON Introduce il complemento di compagnia. Ieri sono andata al cinema con un Ayer fui al cine con un amigo.
amico.
Introduce i mezzi di trasporto con l’articolo determinativo. Andiamo al mare con la macchina? ¿Vamos a la playa en carro?
Indica gli strumenti che usiamo per lavorare o per fare le cose di Lavoro con il computer. Trabajo con la computadora.
tutti i giorni.
A volte indica l’argomento di cui si parla, si legge si scrive. Ho letto un articolo su Dante Leí un artículo sobre Dante Alighieri.
Alighieri.
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PER Indica il luogo dove qualcuno o qualcosa va con il verbo Il treno per Firenze sta partendo. El tren para Florencia está saliendo.
PARTIRE.
Indica quanto tempo si continua a compiere un’azione. Ho letto il libro per due ore. Leí el libro por dos horas.
Indica la causa di un’azione. Mario è a letto per l’influenza. Mario está en cama por la gripe.
Introduce i mezzi che usiamo come strumento per comunicare. Ho parlato per telefono con mia Hable por teléfono con mi madre.
madre.
Si usa per esprimere un’opinione. Per me hai ragione tu. Según yo tienes razón tú.
TRA/FRA Indica dopo quanto tempo avviene un’azione. L’aereo per l’Italia parte tra due ore. El avión para Italia sale en dos horas.
Indica lo spazio che manca per arrivare ad un determinato posto. Fra 10 chilometri arriviamo. Faltan 10 kilómetros y llegamos.
Indica lo spazio presente tra due città. Fra Parma e Bologna ci sono 90 Entre Parma y Bologna hay 90
chilometri. kilómetros.
Indica lo spazio in mezzo al quale si trova qualcosa o qualcuno. Anna è seduta tra Fabio e Tiberio. Ana está sentada entre Fabio y
Tiberio.
Si usa per scegliere tra due o più cose o persone Tra la pizza e le lasagne, preferisco Entre la pizza y la lasaña, prefiero
mangiare le lasagne. comer la lasaña.
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PREPOSIZIONI DI LUOGO
PREPOSIZIONI DI TEMPO
DA Lavoro dalle 3 alle 5. TRA/FRA L’aereo per l’Italia parte tra due ore.
Ho dormito da mezzanotte a mezzogiorno.
Abito a Bologna da 10 anni.
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A A 26 anni Paolo si è sposato. IN Sono nato nel 1970.
DI Di chi è questa matita? È di Marco. DI Questa camicia è di seta. DI Questo romanzo è di García Márquez.
A Vado al lavoro a piedi. IN Vado al lavoro in autobus, in bicicletta, in treno… CON Andiamo al mare con la macchina?
Ieri sono andato a cavallo.
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PREPOSIZIONE CHE INDICA IL COMPLEMENTO DI TERMINE
A Io do un regalo a Luca.
CON Lavoro con il computer. PER Ho parlato per telefono con mia madre.
CON Ieri sono andata al cinema con un amico. TRA/FRA Tra la pizza e le lasagne, preferisco mangiare le lasagne.
PREPOSIZIONE DI OPINIONE
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I COLORI
Scrivi almeno 3 cose o animali per ogni colore con l’articolo determinativo.
ROSSO: _____________________________________________________________________________
VERDE: ____________________________________________________________________________
GIALLO: ___________________________________________________________________________
BIANCO: ___________________________________________________________________________
ARANCIONE: _______________________________________________________________________
ROSA: ______________________________________________________________________________
MARRONE: _________________________________________________________________________
NERO: _____________________________________________________________________________
AZZURRO/BLU: _____________________________________________________________________
VIOLA: _____________________________________________________________________________
GRIGIO: ____________________________________________________________________________
LE STAGIONI E I MESI
Martina: ___________?
Giuseppe: Ciao, Martina. Sono Beppe.
Martina: Ciao, come _______?
Giuseppe: Bene, e tu?
Martina: _________ bene, grazie.
Giuseppe: Oggi è il 29 maggio, vero? Buon _________________!
Martina: Che __________! Sei il primo che mi fa gli ___________! Grazie.
Giuseppe: Così non puoi dire che non mi ___________ mai di te.
Martina: Sai che ho una ___________ novità?
Giuseppe: Dai, racconta!
Martina: Vado a __________ con Michele in una nuova casa _________________!
Giuseppe: Davvero? Che bello! ____________ la casa?
Martina: È abbastanza ___________, a San Lorenzo. È un piccolo appartamento in una vecchia casa di
_____________ ristrutturata. È la mia casa ___________! Cieli azzurri, prati verdi…
Giuseppe: Che romantica! _______________ in primavera e in estate deve essere bellissimo, ma in
inverno… Beh, io ______________ il mio monolocale in centro!
Martina: Tutta invidia, lo so! Facciamo il ____________ il 12 giugno. Vieni a dare una _________?
Giuseppe: Non so. Ti chiamo la _____________ settimana.
Martina: D’accordo. Ciao, Beppe.
Giuseppe: Ciao.
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UNITÀ 2: LA VITA QUOTIDIANA
Grammatica:
Verbi riflessivi (presente indicativo)
Avverbi di tempo
Aggettivo possessivo (II parte)
Aggettivo dimostrativo (II parte)
Verbi irregolari (presente indicativo)
Funzioni:
Descrivere la propria giornata
Dire l’ora
Lessico:
I giorni della settimana
Le parti del giorno
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LA VITA QUOTIDIANA: LESSICO
Andare a scuola, giocare a calcio, vestirsi, pregare, fare i compiti, svegliarsi, fare colazione, leggere,
mettersi il pigiama, addormentarsi, lavarsi i denti, suonare, lavarsi, pranzare, guardare la TV,
pettinarsi
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Quali altre azioni si possono fare durante la giornata?
ASCOLTO 1 Ascolta una tipica giornata di Mirella, decidi se le affermazioni sono vere (V) o false (F)
e poi correggi le frasi false.
Ovviamente esistono verbi che hanno le due forme: riflessiva e non riflessiva. Esempio:
Svegliare: Io sveglio sempre mio figlio alle 6. Svegliarsi: Io mi sveglio sempre alle 6.
Chiamare: Domani chiamo mia madre al telefono. Chiamarsi: Io mi chiamo Alessandro.
Alzare: Io alzo un pacco pieno di libri. Alzarsi: Io mi alzo sempre alle 7.
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CHE ORE SONO?
Sono le due e un quarto. Sono le cinque e mezza/o. Sono le sette e tre quarti.
Sono le due e quindici. Sono le cinque e trenta. Sono le sette e quarantacinque.
Sono le quattordici e un quarto. Sono le diciassette e mezza/o. Sono le diciannove e tre quarti.
Sono le quattordici e quindici. Sono le diciassette e trenta. Sono le diciannove e 45.
Sono le otto meno un quarto.
Sono le venti meno un quarto.
Manca un quarto alle otto.
Manca un quarto alle venti.
AVVERBI DI FREQUENZA
ASCOLTO 2 Adesso ascolta due giovani italiani che parlano dei lavori di casa e completa la tabella.
MAURIZIO FRANCO
sempre
quasi sempre
di solito
spesso
a volte
raramente
quasi mai
mai
Normalmente la posizione dell’avverbio di frequenza è dopo il verbo.
Es: Mi sveglio sempre alle 5/Mi sveglio quasi sempre alle 5/ Mi sveglio spesso alle 5/ Mi sveglio a volte alle
5/ Mi sveglio raramente alle 5.
Possiamo trovare però l’avverbio di frequenza anche in altre posizioni.
Es: Spesso mi sveglio alle 5/A volte mi sveglio alle 5/Raramente mi sveglio alle 5.
Con MAI e QUASI MAI devo usare NON.
Es: Non vado mai in vacanza/Non vado quasi mai in vacanza.
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GLI AGGETTIVI DIMOSTRATIVI QUESTO E QUELLO
Singolare Plurale
Maschile
Femminile
Adesso osserva gli esempi con l’aggettivo dimostrativo QUELLO e poi deduci la regola.
Dagli esempi e dalla tabella sopra, come pensi che funzioni l’uso di QUELLO? Ti ricorda una regola che già
conosci? Quale? _______________________________________________________________________
QUESTO O QUELLO?
In italiano uso QUESTO quando indico un oggetto, animale o persona che si trovano vicino a chi parla.
In italiano uso QUELLO quando indico un oggetto, animale o persona che si trovano lontano da chi parla.
Vicino e lontano sono concetti che possono riguardare il tempo e lo spazio.
Como posso capire quando usare QUESTO o QUELLO? Sicuramente dal contesto della frase, ma esistono
parole o elementi che ci aiutano, per esempio:
Questo Quello
qui, qua lì, là
vicino lassù, laggiù
verbi al tempo presente in generale in alto
in fondo
lontano, in lontananza
ieri
verbi al passato in generale
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GLI AGGETTIVI POSSESSIVI
Ricordi gli aggettivi possessivi delle prime 3 persone singolari? Completa la tabella.
MASCHILE FEMMINILE
Singolare Plurale Singolare Plurale
Io Io
Tu Tu
Lui/lei Lui/lei
Noi Nostro Nostri Noi Nostra Nostre
Voi Vostro Vostri Voi Vostra Vostre
Loro Loro Loro Loro Loro Loro
Come puoi notare dalla tabella l’aggettivo NOSTRO e VOSTRO seguono la regola dell’aggettivo
qualificativo per formare il femminile e il plurale. L’aggettivo LORO non cambia mai.
NO articolo: SÌ articolo:
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UNITÀ 3: AL RISTORANTE
Grammatica:
L’articolo partitivo
Plurale irregolare dei sostantivi
I numerali ordinali
Verbi irregolari (presente indicativo)
Funzioni:
Dialogo nel ristorante
Lessico:
Il cibo
Civiltà:
Il menu italiano
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AL RISTORANTE
ordinare, produzione, caffè, tavolo, ecco, buonissimo, menu, bere, servizio, mangiare, favore, torno,
finestra, benissimo, bottiglia, dolce, prendere, cameriere
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UN MENU ITALIANO
Usando il dialogo della pagina precedente come modello e il menu qui sopra, scrivete un dialogo
cambiando i piatti che ordinano i clienti. Ricordate che siete in Italia e gli italiani non bevono il
cappuccino a pranzo!
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ASCOLTO 1 Ascolta le seguenti registrazioni e segna con una crocetta la affermazioni vere.
1. a) L’uomo non prende gli spaghetti al pesto perché non gli piacciono
b) Decide mangiare il secondo e non il primo
c) Non vuole mangiare l’antipasto
2. a) La donna è indecisa su che tipo di pasta ordinare
b) Vuole mangiare una pasta col ragù
3. a) La donna normalmente mangia la pizza al prosciutto e funghi
b) Vuole ordinare qualcosa di diverso
4. a) L’uomo cambia opinione tre volte
b) Decide di mangiare gli spaghetti alle vongole
c) Vuole la pasta molto cotta
5. a) Per fare le bruschette servono pane, olio, pomodoro e aglio
6. a) L’uomo prende la panna cotta
b) Normalmente mangia sempre il tiramisù
Osserva le varie cose che gli italiani mangiano normalmente a colazione. E tu, cosa mangi a colazione, pranzo e
cena? Puoi usare le seguenti espressioni: a me piace.../mi piace/di solito mangio.../di solito bevo.../preferisco
mangiare..../preferisco bere.../non mangio mai../mangio sempre
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GLI ARTICOLI PARTITIVI
L'articolo partitivo si forma con la preposizione DI e gli articoli determinativi. Indica una parte non ben
determinata di un tutto più grande.
Usato al singolare indica una certa quantità di qualcosa col significato di UN PO'
Es: Vorrei dell'aranciata (= vorrei un po' di aranciata)
Metti ancora dello zucchero nel latte (= metti ancora un po' di zucchero nel latte)
In italiano il plurale dei nomi si forma cambiando la desinenza del singolare secondo il seguente schema
generale.
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-CO -CHI, -GHI Parco/parchi Amico/amici
-GO (se sono parole piane, cioè Antico/antichi Nemico/nemici
con accento tonico su Fungo/funghi Porco/porci
penultima sillaba) Albergo/alberghi Greco/greci
-CI, -GI
(se sono parole sdrucciole, Manico/manici Carico/carichi
cioè con accento su Tecnico/tecnici Arcipelago/arcipelaghi
terzultima sillaba) Asparago/asparagi
-IO -I Figlio/figli
Bacio/baci
Note:
1) la parola uomo fa al plurale uomini, Dio fa dei e la parola eco è femminile al singolare, ma al plurale
diventa maschile: l'eco/gli echi.
2) Alcuni nomi maschili in -o al plurale diventano femminili e prendono la desinenza -a. Esempi:
centinaio/centinaia, migliaio/migliaia, osso/ossa, paio/paia, uovo/uova..
3) Attenzione!!! Ci sono alcuni nomi invariabili, cioè che non cambiano desinenza dal singolare al
plurale e sono:
a) alcuni nomi maschili in -a: il boa/i boa, il cinema/i cinema, il gorilla/i gorilla, il sosia/i sosia..;
b) alcuni nomi femminili in -o: l'auto/le auto, la biro/le biro, la foto/le foto, la moto/le moto, la radio/le
radio..;
c) i nomi che finiscono al singolare in -i: l'analisi/le analisi, il bisturi/i bisturi, l'oasi/le oasi.....;
d) i nomi formati da una sola sillaba: il re/i re, la gru/le gru;
e) i nomi che finiscono con vocale accentata: la città/le città, il caffè/i caffè, il ragù/i ragù, il tè/i tè, il
colibrì/i colibrì....;
f) i nomi di origine straniera che finiscono in consonante: il bar/i bar, il film/i film, lo sport/gli sport, il
tram/i tram.......
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ANDIAMO A FARE LA SPESA
ASCOLTO 2 Ascolta il seguente dialogo tra Andrea e Cristina e, leggendo il testo, trova le
differenze.
Andrea: Allora Cristina, devo andare a fare la spesa per la festa di domani sera, vero?
Cristina: Sì, io resto qui a pulire un po’.
Andrea: Di cosa hai bisogno?
Cristina: Non lo so, guarda cosa c’è nel frigo.
Andrea: Non c’è quasi niente. Allora: vino, uova, yogurt, formaggio... no, il formaggio c’è. Birra,
almeno venti bottiglie di birra.
Cristina: In quanti siamo a cena?
Andrea: A cena siamo in otto, poi altri tre arrivano dopo cena.
Cristina: Allora compra due chili e mezzo di carne di maiale per fare delle braciole... E un chilo di carne
macinata per fare un ragù alla bolognese. Ah, io vorrei anche due o tre etti di prosciutto e un melone
come antipasto.
Andrea: Nient’altro? Grappa, whisky?
Cristina: Possibile che pensi solo a bere? Se hai sete compra della coca cola e un pacchetto di caffè.
Andrea: Posso andare adesso?
Cristina: Sì, ci vediamo più tardi e non dimenticare di comprarmi il giornale, per favore!
Andrea: Ciao. Ah, e i soldi? Io ho solo 50 euro con me.
Cristina: Tieni. Di quanti soldi hai bisogno?
Andrea: Di altri 70 euro almeno.
Cristina: Ecco. Ciao.
Andrea: Ciao.
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UNITÀ 4: IL TEMPO LIBERO
Grammatica:
Participio passato (verbi regolari e irregolari)
Passato prossimo
Funzioni:
Parlare delle attività del tempo libero
Descrivere avvenimenti al passato
Lessico:
Attività del tempo libero
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IL TEMPO LIBERO
ASCOLTO 1 Silvia è una maestra d’asilo e oggi la intervista una radio locale. Ascolta la prima parte
dell’intervista e scrivi quali sono le attività che fa Silvia nel tempo libero.
_________________________________________ _________________________________________
_________________________________________ _________________________________________
_________________________________________ _________________________________________
_________________________________________ _________________________________________
_________________________________________ _________________________________________
TEMPO
LIBERO
ASCOLTO 2 Ascolta la seconda parte sell’intervista a Silvia e completa il brano con i verbi della
seguente lista:
Sono salita, sono ripartita, ho ricevuto, ho visto, sono arrivata, hanno fatto, hanno dato
hanno confermato, ha vinto, sono partita, ho trovato, ho telefonato, ho ripreso
Dieci giorni fa ________________ una lettera con un biglietto con scritto: “Complimenti! Lei
_______________ un week end di sport presso il Centro Natura e Salute”, poi l’indirizzo e il numero di
teléfono. Così ____________________ e mi _______________________ tutto, ma non hanno detto perché
_________________ questo premio proprio a me.
Però l’idea di fare una bella vacanza senza pagare mi è piaciuta: __________________ e quando
_________________ là, ____________________ molte altre persone. Anche loro con una lettera del
Centro Natura e Salute. Mi hanno dato una stanza e la chiave. _________________ nella mia camera e,
curiosa come sempre, _______________ sul tavolo vicino alla finestra un foglio. C’erano i prezzi: per la
pensione completa il prezzo era di 80 euro al giorno comprese le attività sportive. Poi c’era scritto: “Se hai
vinto un week-end di sport, gli sport sono gratuiti, devi pagare solo 65 euro al giorno”. Ti puoi immaginare
la mia rabbia e la velocità con cui me ne sono andata via. _________________ i miei documenti e, urlando,
_____________________. Gli altri “vincitori” probabilmente _________________ la stessa cosa…
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Ora riflettiamo:
1) Che tempo verbale rappresentano i verbi della lista? ______________________________________
2) Come si chiama in spagnolo questo tempo verbale? _________________________________________
3) E in italiano? _______________________________________________________________________
4) Come si forma in spagnolo questo tempo verbale?
RIASSUMENDO
Ora andiamo a vedere come si forma il participio passato in italiano e confrontiamolo con lo spagnolo.
In italiano, come in spagnolo, esistono verbi regolari ed irregolari.
Esempi di verbi regolari in spagnolo: ______________________________________________________
Esempi di verbi irregolari in spagnolo: _____________________________________________________
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PARTICIPIO PASSATO: VERBI REGOLARI
Ora dividi i verbi della lettura della pagina precedente in regolari e irregolari, ricavando la forma
infinita del verbo.
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LETTURA 1 Leggi la seguente lettera di Valerio, trova i verbi al passato prossimo e scrivili nella
tabella, dividendoli in regolari e irregolari. Scrivi la forma dell’infinito.
REGOLARI IRREGOLARI
Passato pross. Participio pass. Infinito Passato pross. Participio pass. Infinito
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LA SCELTA DELL’AUSILIARE
Abbiamo visto che in italiano si possono usare due ausiliari per fare il passato prossimo: ESSERE e
AVERE. Come decido quando usare uno o l’altro? Qui di seguito vediamo la regola.
USO ESSERE USO AVERE
1) sempre con i verbi riflessivi: vestirsi, lavarsi.. 1) sempre con i verbi transitivi: mangiare,
vedere..
2) coi verbi di cambiamento o mantenimento di stato: 2) con alcuni verbi intransitivi: dormire.
nascere, morire, ingrassare, dimagrire, invecchiare, camminare, agire, pranzare, cenare, funzionare,
divenire, diventare, rimanere, restare, stare, scadere, mentire, nuotare, parlare, ridere, telefonare,
scomparire, svenire, esistere, crescere... viaggiare, ballare, riflettere, procedere, tossire,
reagire, piangere...
3) alcuni verbi intransitivi (capitare, succedere,
sembrare, riuscire), come per esempio alcuni verbi di
movimento: andare, arrivare, cadere, entrare, giungere,
partire, provenire, ritornare, tornare, scappare, uscire,
venire, fuggire...
Ho un complemento oggetto diretto (c.o.d.) quando dopo il verbo posso domandarmi: CHE COSA? o CHI?
Io mangio (che cosa?) una mela.
Tu scrivi (che cosa?) un libro.
Carlo saluta (chi?) la maestra.
Noi aiutiamo (chi?) la mamma.
In italiano il c.o.d. non è MAI introdotto da una preposizione. Se è introdotto da una preposizione, allora non
è complemento oggetto diretto, ma indiretto.
Io regalo un libro a Martina.
Io= soggetto regalo= verbo un libro= compl. oggetto diretto a Martina= compl. oggetto indiretto
Io regalo (che cosa?) un libro (a chi?) a Martina.
Cosa c’entra il verbo transitivo con il complemento oggetto diretto? È molto semplice. Se dopo il verbo
posso fare la domanda CHE COSA? o CHI?, allora è un verbo TRANSITIVO e con i verbi transitivi sempre
uso l’ausiliare AVERE per formare il PASSATO PROSSIMO. Vediamo come si trasformano gli esempi
precedenti al passato prossimo.
PRESENTE PASSATO PROSSIMO
Io mangio (che cosa?) una mela. Io ho mangiato una mela.
Tu scrivi (che cosa?) un libro. Tu hai scritto un libro.
Carlo saluta (chi?) la maestra. Carlo ha salutato la maestra.
Noi aiutiamo (chi?) la mamma. Noi abbiamo aiutato la mamma.
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Da quanto detto in precedenza si deduce che un verbo è intransitivo se dopo non ammette la domanda CHE
COSA? o CHI?. Può ammettere altri tipi di domande: DOVE? QUANDO? PERCHÉ? COME? CON CHI?..
Io vado (dove?) a scuola (quando?) alle 7 (con chi?) con il mio amico Roberto (come?) in autobus (perché?)
per impararare.
Come si può notare, il verbo ANDARE non è transitivo, perché non ammette la domanda CHE COSA? o
CHI?. Questo significa che il verbo ANDARE non ammette il c.o.d. Ammette però altri tipi di domande, che
introducono altri complementi, per esempio:
complemento di luogo= (dove?) a scuola
complemento di tempo= (quando?) alle 7
complemento di compagnia= (con chi?) con il mio amico Roberto
complemento di mezzo= (come?) in autobus
complemento di fine= (perché?) per imparare
Quasi tutti i verbi di movimento sono intransitivi: andare, arrivare, entrare, uscire, tornare, venire....
Esistono verbi che possono essere transitivi o intransitivi, dipendendo dal contesto e che ammettono i due
ausiliari, sempre dipendendo dal contesto.
Io sono salito (dove?) sulla montagna. (intransitivivo)
Io ho salito (che cosa?) le scale. (transitivo)
Sempre riferendoci ai verbi della lettura, notiamo una cosa strana (per i parlanti spagnolo). In alcuni participi
passati, la vocale finale non è –o, ma –a: sono salita, sono ripartita, sono arrivata, sono partita.
Non è un errore del testo, ma allora, che cosa succede?
Prima di tutto notiamo che in tutti i casi del cambio di vocale finale stiamo usando l’ausiliare ESSERE. Poi
notiamo che la persona che sta parlando, Silvia, è una DONNA e in italiano la –a finale è la típica desinenza
del FEMMINILE SINGOLARE. Cosa possiamo dedurre? Possiamo dedurre che in italiano avviene una
trasformazione che n spagnolo non existe ed è la seguente:
REGOLA: quando uso l’ausiliare ESSERE per formare il passato prossimo, devo accordare la
FINALE del participio passato con il SOGGETTO del verbo. Il participio si comporta come un
aggettivo. Esempio:
Paolo è andato al mare. (maschile singolare)
Laura è andata al mare. (femminile singolare)
Paolo e Marco sono andati al mare. (maschile plurale)
Laura e Sara sono andate al mare. (femminile plurale)
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APPENDICE GRAMMATICALE
ARTICOLI INDETERMINATIVI
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante un dei
Prima di s+cons, z, gn, ps, x uno degli
Prima di una vocale un degli
FEMMINILE
Prima di una consonante una delle
Prima di una vocale un’ delle
ARTICOLI DETERMINATIVI
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante il i
Prima di s+cons, z, gn, ps, x lo gli
Prima di una vocale l’ gli
FEMMINILE
Prima di una consonante la le
Prima di una vocale l’ le
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante questo questi
Prima di una vocale quest’ questi
FEMMINILE
Prima di una consonante questa queste
Prima di una vocale quest’ queste
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE
Prima di una consonante quel quei
Prima di s+cons, z, gn, ps, x quello quegli
Prima di una vocale quell’ quegli
FEMMINILE
Prima di una consonante quelle quelle
Prima di una vocale quell’ quelle
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AGGETTIVO POSSESSIVO
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PREPOSIZIONI SEMPLICI
di, a, da, in , con, su, per, tra, fra
PREPOSIZIONI ARTICOLATE
+ il lo l’ la i gli le
a al allo all’ alla ai agli alle
da dal dallo dall’ dalla dai dagli dalle
di del dello dell’ della dei degli delle
in nel nello nell’ nella nei negli nelle
su sul sullo sull’ sulla sui sugli sulle
SEZIONE VERBI
PRESENTE INDICATIVO: VERBI REGOLARI
I coniugazione –ARE II coniugazione -ERE III coniugazione -IRE III coniugazione -IRE
Amare Vedere Sentire Finire
Io Am –o Ved –o Sent –o Fin –isc –o
Tu Am –i Ved –i Sent –i Fin –isc –i
Lui/lei Am –a Ved –e Sent –e Fin –isc –e
Noi Am –iamo Ved –iamo Sent –iamo Fin –iamo
Voi Am –ate Ved –ete Sent –ite Fin –ite
Loro Am –ano Ved –ono Sent –ono Fin –isc –ono
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PRESENTE INDICATIVO DEI PRINCIPALI VERBI IRREGOLARI
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PARTICIPIO PASSATO: VERBI REGOLARI
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APPENDICE LESSICALE
I SALUTI LA FAMIGLIA Lavandería
Buongiorno Padre Ingresso
(Buon pomeriggio) Madre
Buonasera Figlio/a MOBILI ED
Buonanotte Fratello ELETTRODOMESTICI
Ciao Sorella Attaccapanni
Salve Nonno/a Telefono
Piacere Zio/a Frigorifeto
Arrivederci Cugino/a Cucina
Nipote Tavolo/a
LE PROFESSIONI Cognato/a Sedia
Panettiere/fornaio Genero Credenza
Macellaio Nuora Lavastoviglie
Fruttivendolo Genitori Frullatore
Salumiere Marito Ferro da stiro
Contadino Moglie Forno a microonde
Dottore/medico Suocero/a Tostapane
Infermiere Frusta elettrica
Cartolaio LA CASA Mensola
Giornalaio Appartamento Divano
Giornalista Monolocale Poltrona
Idraulico Casa di campagna Tappeto
Falegname Condominio Librería
Elettricista Villa Tavolino
Autista Palazzo Caminetto
Spazzino Casa a schiera Quadro
Pompiere Attico Stereo
Bagnino Capanna Scrivania
Operaio Baita Computer
Impiegato Terrazza Letto
Segretario Balcone Armadio
Professore/professoressa Garage Comodino
Maestro Finestra Cassettiera
Musicista Porta Lamapada
Sarto Giardino Lampadario
Gelataio Camino Lavandino
Muratore Tetto Water
Commesso Scala Bidet
Cameriere Cucina Vasca da bagno
Pizzaiolo Bagno Doccia
Cuoco Sala da pranzo Specchio
Avvocato Soggiorno/salotto Asciugacapelli
Parrucchiere Camera da letto Lavatrice
Ragioniere Studio
Gioielliere Ripostiglio INDICAZIONI DI LUOGO
Commerciante Corridoio Vicino (a)
Regista Soffitto Di fianco (a)
Pilota Parete Davanti (a)
Giudice Pavimento Di fronte (a)
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Dietro Laggiù Arancia
Sotto Lassù Asparago
Sopra Fuori Banana
Dentro Carota
LE STAGIONI Cavolfiore
Primavera AVVERBI DI TEMPO Cetriolo
Estate Ieri Ciliegia
Autunno Oggi Cime di rapa
Inverno Domani Cipolla
L’altro ieri Fagioli
I MESI DELL’ANNO Dopodomani Fico
Gennaio Adesso Finocchio
Febbraio Dopo Fragola
Marzo Domattina Kiwi
Aprile Fino Lampone
Maggio Allora Lattuga
Giugno Già Limone
Luglio Ora Mandarino
Agosto Presto Mandorla
Settembre Prima Mela
Ottobre Poi Melanzana
Novembre Tardi Melone
Dicembre Stamattina Mirtillo
Stasera Mora
I COLORI Stanotte Noce
Giallo Subito Nocciola
Arancione Oliva
Rosso AVVERBI DI QUANTITÀ Patata
Verde Poco Peperone
Bianco Molto Pera
Nero Tanto Pesca
Azzurro (celeste) Troppo Piselli
Rosa Parecchio Pomodoro
Viola Abbastanza Pompelmo
Marrone Niente Prezzemolo
Grigio Nulla Prugna
Blu Più Radicchio
Meno Ravanello
AVVERBI DI FREQUENZA Sedano
Sempre GLI INTERROGATIVI Spinaci
Quasi sempre Come? Uva
Di solito Dove? Verza
Spesso Di dove? Zucca
A volte Quando? Zucchina
Raramente Perché? Carne
Quasi mai Quanto? (quanta/quanti/quante) Pollo
Mai Quale? (qual/quali) Maiale
Coniglio
AVVERBI DI LUOGO IL CIBO Tacchino
Vicino Frutta e verdura Manzo
Lontano Albicocca Vitello
Qui/Qua Ananas Agnello
Lì/là Anguria Cavallo
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Pesce Maiones I GIORNI DELLA
Tonno Passata SETTIMANA
Sgombro Cereali (cornflakes) Lunedì
Sardina Panino (imbottito) Martedì
Acciuga Hor dog Mercoledì
Gamberetto Hamburger Giovedì
Aragosta Merendina Venerdì
Granchio Bevande e liquori Sabato
Polipo Caffè Domenica
Calamaro cappuccino
Seppia Latte LE PARTI DEL GIORNO
Vongola Tè Mattina/o
Cozza Acqua (naturale/gassata) Pomeriggio
Trota Vino Sera
Salmone Spremuta Notte
Merluzzo Succo di frutta
Sogliola Bibite gassate
Salumi Nocino
Prosciutto (cotto/crudo) Limoncino
Mortadella Grappa
Salame
Pancetta I NUMERI
Coppa Uno
Speck Due
Wurstel Tre
Formaggi e latticini Quattro
Parmigiano reggiano Cinque
Grana padano Sei
Ricotta Sette
Mozzarella Otto
Pecorino Nove
Fontina Dieci
Yogurt Undici
Burro Dodici
Margarina Tredici
Altro Quattordici
Farina Quindici
Uovo Sedici
Zucchero Diciassette
Sale Diciotto
Olio Diciannove
Aceto Venti
Pane Trenta
Pasta Quaranta
Grissini Cinquanta
Fette biscottate Sessanta
Biscotti Settanta
Torta Ottanta
Riso Novanta
Pizza Cento
Miele
Marmellata
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