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La programmazione nel calcio giovanile

Giuseppe Trucchi
La programmazione nel calcio giovanile (2)
Giuseppe Trucchi

Nella programmazione dell’allenamento


un principio di grande importanza è

L’individualizzazione dell’allenamento

L’allenamento ideale è quello che può essere


programmato per il singolo soggetto, che quindi
tiene conto di tutti i parametri personali.
Non facile da realizzare quando si interviene sul
gruppo di giocatori che costituiscono una squadra
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La divisione dei giocatori


in gruppi funzionali
Per portare l’allenamento il più vicino possibile
all’individualizzazione si possono dividere i giocatori
in gruppi diversi a seconda delle capacità.
È ovvio che tanto meno numerosi sono i componenti
dei gruppi tanto più ci si può avvicinare
all’individualizzazione
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Può essere prevista:


una periodizzazione dell’allenamento
o un’organizzazione in blocchi

I diversi mezzi di allenamento che intendiamo


utilizzare devono sempre essere ordinati in modo
sistematico, con un’oculata scelta dei parametri
intensità e quantità
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Un aumento rapido di intensità dell’allenamento


specifico fa spesso raggiungere più in fretta
prestazioni specifiche elevate, ma condiziona
negativamente il mantenimento nel tempo delle
stesse prestazioni.

È indispensabile quindi osservare scrupolosamente i


principi di progressività e di gradualità distribuendo
gli esercizi su periodi di tempo adeguatamente
lunghi
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La periodizzazione dell’allenamento

Generalmente prevede:

a) periodo preparatorio
(generale e preagonistico)
b) periodo agonistico
c) periodo di transizione
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Il periodo preparatorio generale


è caratterizzato da un aumento progressivo del
carico di allenamento in cui inizialmente ha la
prevalenza la quantità (volume) con un
aumento più lento dell’intensità. Questa
aumenterà nell’ultima parte del periodo per
sopravanzare la quantità.
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Il periodo preparatorio preagonistico o specifico


vede un aumento consistente degli esercizi e delle
esercitazioni che allenano le capacità specifiche
della prestazione e un aumento dell’intensità
(comunque con l’osservanza del principio
dell’alternanza tra lavoro e riposo)
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o) deve prevedere un giusto alternarsi di periodi di carico e di scarico con


tti bene i periodi preparatori gli esercizi e le esercitazioni saranno prevale
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Il periodo di transizione che coincide praticamente con


le vacanze estive, pur non prevedendo una gestione
diretta, con le età più avanzate (quarta fascia) può dare
l’occasione di fornire ai singoli giocatori un programma
personalizzato, rivolto sia alla necessità di presentarsi
già pronti all’inizio della preparazione precampionato
sia, eventualmente, a intervenire su eventuali carenze
specifiche (generalmente fisico atletiche) evidenziate
nel campionato precedente
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Il concetto dei blocchi, può essere inteso con


particolare riferimento all’attività giovanile.

Sono rivolti a realizzare un allenamento significativo


delle
più importanti capacità condizionali (sempre, nei
limiti del possibile, combinate con le capacità
tecnico tattiche)
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La successione più funzionale dei blocchi nel


periodo del campionato può essere:

• A prevalenza resistenza


• A prevalenza forza
• A prevalenza velocità
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Un andamento funzionale dei carichi di allenamento


sia nei blocchi sia nella singola seduta può essere
quello in cui sia prevista l’alternanza di carichi intensi e
carichi più leggeri:
possiamo definirlo a carattere ondulatorio
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Ma dobbiamo mettere in grande evidenza un concetto


assolutamente fondamentale nell’attività giovanile

gli OBIETTIVI
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OBIETTIVI

Possiamo dividerli in:

• Primari
• Secondari
• Di seduta
• Di esercizio
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OBIETTIVI

Gli obiettivi secondari, di seduta e di esercizio generalmente


saranno più di uno, ma il loro numero deve essere sempre
molto controllato. Un numero elevato di obiettivi compromette
sicuramente il loro raggiungimento.
Allo stesso modo non è funzionale il raggiungimento parziale
dell’obiettivo.
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OBIETTIVI

Solo dopo aver raggiunto l’obiettivo prefissato ci si può dedicare


al successivo.

Nel perseguimento degli obiettivi si devono applicare con


estremo rigore i principi di gradualità e progressività.

Solo attraverso una gestione molto attenta degli obiettivi


possiamo ottenere risultati validi ed apprezzabili
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Salendo di categoria e di qualità si programmerà una


attenta distribuzione dei periodi di carico e di scarico.
Essi potranno presentare un andamento irregolare in
funzione dei periodi e delle condizioni fisiche dei giocatori.
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La Periodizzazione ciclica dell’allenamento


che ha preso forma partendo dagli studi di Matveev si è poi
evoluta in diversi rivoli che comunque sono basati sul concetto
che, per essere efficace, l’allenamento deve riprendere la forme
di lavoro già proposte e riproporle con un aumento sia della
quantità sia dell’intensità.
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Nell’ambito della
Periodizzazione ciclica dell’allenamento
si parla quindi di cicli di allenamento
(Megaciclo, mesociclo, microciclo)
con durate differenziate a seconda delle necessità
contingenti
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Preparazione precampionato.

L’organizzazione degli allenamenti del periodo precampionato


presenta una serie numerosissima di variabili (tempo a
disposizione, numero di sedute giornaliere e settimanali,
impianti, attrezzature, numero di giocatori, ecc.) praticamente
impossibili da esaminare in un contesto unitario.
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Preparazione precampionato.
Come principio generale possiamo affermare che, rispettando
rigorosamente i principi di progressività e gradualità, si deve
cominciare privilegiando la quantità per passare successivamente
all’aumento dell’intensità.
Per semplificare e riferirci alla fisiologia diremo che inizialmente
avranno prevalenza i lavori aerobici e successivamente quelli
lattacidi (ma già dall’inizio, a mio personale parere) si possono
introdurre, in forma ridotta, esercizi lattacidi.
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Situazioni particolari si possono verificare quando sia


prevista una interruzione invernale di una certa
durata (4/6 settimane).
In questi casi si può prevedere una forma di
progressione di lavoro che ricalchi la preparazione
precampionato.
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Un compito che il bravo allenatore dovrà senz’altro


accollarsi sarà quello di preparare con molta
accuratezza le

Schede di allenamento

con tutti i programmi previsti e le variazioni che sono


state necessarie. Sono fondamentali le annotazioni
personali da apportare dopo ogni allenamento.
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Per finire un principio da inculcare nei giocatori


(ma, forse più spesso, nei dirigenti e negli
allenatori stessi)

NON SEMPRE PERDERE È UNA SCONFITTA


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