Sei sulla pagina 1di 9

500 anni fa Lutero pubblicava le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono https://www.avvenire.

it/chiesa/pagine/95-tesi-di-lutero-riforma

(/)

500 anni fa Lutero pubblicava


le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono
Giacomo Gambassi martedì 31 ottobre 2017

La questione delle indulgenze e le parole contro il Papa al centro delle Tesi di Lutero che
danno inizio alla Riforma. Dall'anniversario «una nuova comprensione degli eventi del XVI
secolo»

Il portale con le 95 Tesi di Lutero nella chiesa del castello a Wittenberg in Germania

Sul portale della chiesa del castello di Wittenberg in Germania le 95 Tesi del monaco
agostiniano Martin Lutero sono oggi incise nel bronzo delle due ante. È facile trovare
gruppi di turisti o pellegrini che si fermano di fronte al cancello che protegge questo
“simbolo” della Riforma. Già, perché soltanto di un segno si tratta nonostante la

1 di 9 03/11/2017, 19:15
500 anni fa Lutero pubblicava le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/95-tesi-di-lutero-riforma

tradizione voglia che Lutero abbia affisso le Tesi all’ingresso della chiesa della cittadina
tedesca che adesso viene considerata una sorta di capitale mondiale del luteranesimo.
Proprio cinquecento anni fa, nella giornata di oggi, il 31 ottobre 1517, il religioso
propose alla pubblica discussione la sua dichiarazione sull’efficacia delle
indulgenze. E lo fece, come lui stesso scrisse, «per amore e desiderio di elucidare la
verità».

Cattolici e luterani: una nuova comprensione della Riforma che


portò alla separazione
Nelle celebrazioni per i 500 anni della Riforma, «tra le benedizioni sperimentate» c’è il
fatto anche, «per la prima volta, luterani e cattolici hanno visto la Riforma da una
prospettiva ecumenica». E «ciò ha reso possibile una nuova comprensione di quegli
eventi del XVI secolo che condussero alla nostra separazione». È quanto si legge nel
comunicato congiunto della Federazione luterana mondiale e del Pontificio
Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani reso noto oggi a conclusione
dell’anno di ricordo della Riforma. Nel testo si spiega che «si è trattato di una
commemorazione condivisa non solo tra noi ma anche con i nostri partner ecumenici a
livello mondiale. Allo stesso tempo, abbiamo chiesto perdono per le nostre colpe e per
il modo in cui i cristiani hanno ferito il Corpo del Signore e si sono offesi
reciprocamente nei cinquecento anni dall’inizio della Riforma ad oggi». I due organismi
si dicono «profondamente riconoscenti per il cammino ecumenico che abbiamo
intrapreso insieme negli ultimi cinquant’anni» che ha portato «al superamento dei
pregiudizi, all’intensificazione della comprensione reciproca e al conseguimento di
accordi teologici decisivi». Il comunicato ricorda come questi mesi siano stati segnati
da «eventi ecumenici di incisiva importanza» che sono iniziati il 31 ottobre 2016 «con
la preghiera congiunta luterana-cattolica celebrata a Lund, in Svezia» da papa
Francesco e dal vescovo Munib A. Younan, allora presidente della Federazione
luterana mondiale, durante la quale è stata firmata una dichiarazione comune
«impegnandosi a proseguire insieme il cammino ecumenico verso l’unità per la quale
Cristo ha pregato» ed è stato confermato «il nostro servizio comune a favore di coloro
che sono bisognosi del nostro aiuto e della nostra solidarietà» rafforzato «grazie ad una
lettera di intenti firmata dalla Caritas Internationalis e dalla Lutheran World Federation
World Service». I due organismi chiariscono di essere «lieti» per «la Dichiarazione
congiunta sulla dottrina della giustificazione» nel 1999 che oggi «viene accolta e

2 di 9 03/11/2017, 19:15
500 anni fa Lutero pubblicava le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/95-tesi-di-lutero-riforma

recepita dalla Comunione Anglicana nel corso di una solenne cerimonia nell’Abbazia di
Westminster». Infine l’impegno «a proseguire il nostro cammino comune» e a
«discernere la nostra interpretazione di Chiesa, Eucaristia e Ministero, sforzandoci di
giungere ad un consenso sostanziale al fine di superare le differenze che sono tuttora
fonte di divisione tra di noi».

La preghiera ecumenica con il Papa a Lund in Svezia per i 500 anni della Riforma nell'ottobre 2016

Wittenberg, la “città-santuario” della Riforma


Wittenberg, “paese-santuario” della Riforma che adesso conta 46mila abitanti e si trova
nel Land della Sassonia-Anhalt, è invaso da striscioni, manifesti e stand riempiti di
tazze, borse, gadget che celebrano il religioso agostiniano. Non serve fare la coda per
entrare nella Schlosskirche (la chiesa del castello) in cui è sepolto Martin Lutero
accanto al suo amico e primo collaboratore Filippo Melantone. L’antico portale delle
95 Tesi, andato perduto nell’incendio del 1760, fu sostituito nel 1858 da uno in bronzo,
dono del re di Prussia Federico Guglielmo IV alla città. Nel 1997 Wittenberg è stata
inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco insieme ad Eisleben, la città
in cui Lutero nacque e morì. Nel cuore di Wittenberg si trova la chiesa di Sant’Andrea
dove il “riformatore” predicava. E all’uscita ecco il Memoriale concepito come omaggio
al popolo ebraico contro cui Lutero si era scagliato più volte.

3 di 9 03/11/2017, 19:15
500 anni fa Lutero pubblicava le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/95-tesi-di-lutero-riforma

La tomba di Lutero nella chiesa del castello a Wittenberg in Germania

Che cosa dicono le 95 Tesi di Martin Lutero


Le 95 Tesi di Lutero hanno al centro il tema delle indulgenze – o come scrive il religioso,
«la scandalosa predicazione delle indulgenze» – e spesso fanno riferimento al Papa.
Partendo da una concezione tipicamente agostiniana, Lutero spiega che «tutta la vita
dei fedeli» è «una penitenza». Poi chiama in causa il Pontefice sostenendo che «non può
né vuole rimettere altre pene, fuori di quelle che ha imposto o per volontà sua o delle
leggi ecclesiastiche». E il Papa, aggiunge il religioso, «per remissione plenaria di tutte le
pene, non intende senz’altro la remissione di tutte, ma solamente di quelle da lui
imposte». Secondo Lutero, «errano dunque i predicatori di indulgenze che dicono
che: “l’uomo può essere liberato e salvato da ogni pena mediante le indulgenze
del Papa”». E il Pontefice «non rimette alle anime in purgatorio alcuna pena che
avrebbero dovuto subire in questa vita secondo i canoni». Il monaco afferma che «la
maggior parte del popolo» è «tratta in inganno dalla indiscriminata ed esorbitante
promessa della liberazione dalla pena» e «qualunque cristiano, veramente pentito,
ottiene la remissione plenaria della pena e della colpa che gli spetta, anche senza le
lettere indulgenziali». Poi Lutero invita a non limitarsi all’«acquisto delle indulgenze»
ma a compiere «opere di misericordia», a donare «al povero» o fare «un prestito al
bisognoso» e dice che «un’opera di carità aumenta la carità e l’uomo diventa migliore».

4 di 9 03/11/2017, 19:15
500 anni fa Lutero pubblicava le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/95-tesi-di-lutero-riforma

Nelle Tesi si trova anche la nota affermazione di Lutero: «Appena il soldino gettato
nella cassa risuona, un’anima se ne vola via (dal purgatorio)». E pungola: «Se il
Papa conoscesse le estorsioni dei predicatori di indulgenze, preferirebbe che la basilica
di San Pietro finisse in cenere, piuttosto che vederla edificata con la pelle, la carne e le
ossa delle sue pecorelle». Nella concezione dell’agostiniano le indulgenze «sono cosa
minima», mentre il Vangelo «è la cosa più grande». E anticipa uno dei capisaldi della
Riforma: la centralità della Scrittura. «Il vero tesoro della Chiesa è il sacrosanto Vangelo
della gloria e della grazia di Dio», scrive nelle Tesi. E tutto ciò viene messo in
contrapposizione con l’affermazione di san Lorenzo che definiva i poveri il tesoro della
Chiesa. Per Lutero, quindi, «si devono esortare i cristiani a sforzarsi di seguire il loro
capo, il Cristo».

5 di 9 03/11/2017, 19:15
500 anni fa Lutero pubblicava le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/95-tesi-di-lutero-riforma

La chiesa del castello a Wittenberg in Germania

Le indulgenze secondo la Chiesa cattolica


L’indulgenza fa parte della storia della Chiesa ed è uno degli elementi costitutivi
dei Giubilei. In essa si manifesta la pienezza della misericordia del Padre che viene
incontro a tutti con il suo amore. Nella Bolla di indizione dell’Anno Santo straordinario,
papa Francesco spiega il senso dell’indulgenza. «Noi tutti – scrive il Pontefice –
facciamo esperienza del peccato. Sappiamo di essere chiamati alla perfezione (cfr Mt
5,48), ma sentiamo forte il peso del peccato. (...) Nonostante il perdono, nella nostra
vita portiamo le contraddizioni che sono la conseguenza dei nostri peccati». Il Papa
ricorda che «nel sacramento della Riconciliazione Dio perdona i peccati, che sono
davvero cancellati». Eppure «l’impronta negativa che i peccati hanno lasciato nei
nostri comportamenti e nei nostri pensieri rimane. La misericordia di Dio però è più
forte anche di questo. Essa diventa indulgenza del Padre che attraverso la Sposa di
Cristo (la Chiesa, ndr) raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della
conseguenza del peccato». Di fatto, con l’indulgenza, al peccatore pentito è condonata
la pena temporale per i peccati già rimessi quanto alla colpa (con la Confessione).

Per ottenere l’indulgenza, è necessario essere in stato di grazia. Poi serve che il fedele
abbia la disposizione interiore del completo distacco dal peccato; che si accosti al
sacramento della Riconciliazione; che riceva l’Eucaristia; e che preghi secondo le
intenzioni del Papa. Inoltre serve compiere un’«opera». Ci sono le opere di pietà,
ossia fare un pellegrinaggio in un santuario o luogo giubilare. Oppure ci sono le opere
di penitenza, cioè astenersi da consumi superflui (fumo, bevande alcoliche...),
digiunare o astenersi dalle carni devolvendo una somma ai bisognosi. Ad esse si
aggiungono le opere di misericordia. Esse sono corporali: dare da mangiare agli
affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli
ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E poi ci sono opere di misericordia
spirituali: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori,
consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone
moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. Nessun riferimento, quindi,
all’«acquisto» dell’indulgenza come aveva denunciato Lutero.

6 di 9 03/11/2017, 19:15
500 anni fa Lutero pubblicava le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/95-tesi-di-lutero-riforma

La statua di Lutero nel centro storico di Wittenberg in Germania

La riflessione del vescovo Spreafico sulla Riforma


Ricordare l’evento della pubblicazione delle 95 Tesi «significa ricomprenderlo nel suo
significato al di là delle incrostazioni storiche e teologiche che hanno portato cattolici e
luterani lontani per troppo tempo», spiega il vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino,
Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale Cei per
l’ecumenismo e il dialogo. «La Riforma – osserva – si inserisce in uno spirito di
rinnovamento che animava la Chiesa già dal XV secolo e che in Lutero trovò senza
dubbio un impulso decisivo. Come dice il cardinale Walter Kasper, “Lutero era un uomo
desideroso di rinnovamento, non un riformatore”. E le sue 95 Tesi non furono anzitutto
un programma di separazione dalla Chiesa cattolica, ma un’istanza di rinnovamento
profondo. Poi la storia portò a una frattura che crebbe per diversi fattori fino ad
apparire insanabile». Spreafico vede nell’anniversario che si celebra in questi mesi
l’occasione per una «rilettura della Riforma». «Tutto ciò – afferma – può rafforzare un

7 di 9 03/11/2017, 19:15
500 anni fa Lutero pubblicava le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/95-tesi-di-lutero-riforma

processo di riconciliazione tra di noi, riconoscendo le ferite della separazione,


come ha sottolineato papa Francesco un anno fa a Lund. Inoltre riconciliarsi
chiedendo perdono nella preghiera comune per il peccato della divisione
rappresenta già un passo deciso verso l’unità».
Eppure su alcune questioni restano le distanze. «I punti non sono pochi – ricorda il
presidente della Commissione Cei – e riguardano differenze dottrinali, tra cui ad
esempio la questione ecclesiologica e quindi i ministeri, alcuni Sacramenti, in
particolare l’Eucaristia, oltre al principio di autorità, strettamente legato alla dottrina
sulla Chiesa e alla successione apostolica, oppure il culto della Vergine Maria e dei
santi. Oggi tuttavia abbiamo creato un clima nuovo, frutto di tanti piccoli sforzi di molti
gruppi e comunità cristiane da ambo le parti che ci hanno permesso di superare
antiche diffidenze e pregiudizi, pur nel rispetto delle differenze. Credo che dobbiamo
continuare a incontrarci, ad ascoltarci e a parlarci. Conoscere l’altro e costruire
relazioni rimangono la via migliore per rispettarci e arricchirci reciprocamente.
Bisognerà senza dubbio continuare la riflessione teologica, come si è fatto sulla
dottrina della giustificazione. Ma ci vorranno tempo, molta preghiera e gesti di carità
condivisi».

La vita di Lutero in breve

1483: il 10 novembre Martin Lutero nasce a Eisleben (Germania)


1505: il 17 giugno entra nel convento agostiniano di Erfurt
1512: Lutero inizia a insegnare la Bibbia presso l’Università di Wittemberg
1517: Il 31 ottobre affige le 95 Tesi (anche se molti storici dubitano sulla ricostruzione
della vicenda) sul portale della chiesa del castello di Wittenberg. Questa data viene
convenzionalmene indicata come l’avvio della Riforma protestante
1520: Il1 5 giugno, con la bolla Exsurge Domine, papa Leone X intima a Lutero di
ritrattare 41 "errori" contenuti nelle Tesi e in altri suoi scritti
1520: Il 10 dicembre Lutero brucia la bolla papale in pubblico
1521: Lutero viene scomunicato
1521: Convocato alla Dieta di Worms, davanti all’imperatore Carlo V Lutero rifiuta di
ritrattare le sue posizioni con la frase: «Qui sto. Non posso altrimenti». Nel viaggio di
ritorno dalla città tedesca Filippo di Sassonia simulando un rapimento mette in salvo
Lutero al castello della Wartburg

8 di 9 03/11/2017, 19:15
500 anni fa Lutero pubblicava le sue 95 Tesi. Ecco che cosa dicono https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/95-tesi-di-lutero-riforma

1525: Lutero si sposa


1534: Lutero pubblica la Bibbia in lingua tedesca
1545: Il 13 dicembre si apre il Concilio di Trento
1546: il 17 febbraio Lutero muore a Eisleben
© RIPRODUZIONE RISERVATA

9 di 9 03/11/2017, 19:15

Potrebbero piacerti anche