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DELL’INFORMAZIONE
PER LA SICUREZZA
RELAZIONE
ANNUALE
SULLA POLITICA
DELL’INFORMAZIONE
PER LA SICUREZZA
Versione interattiva
ISTRUZIONI
Come utilizzare la versione interattiva della Relazione
Indice
generale
Indice
infografiche
Il conflitto russo-ucraino
e le sue ricadute
L’instabilità globale:
teatri e fattori di crisi
La tutela della
sicurezza nazionale MENU DI NAVIGAZIONE
Presente in tutte le pagine, permette di muoversi
Il ruolo della Turchia e gli accordi sul grano
Particolarmente profilato il ruolo assunto dalla Turchia in merito alla guerra in Ucraina. rapidamente tra i vari capitoli
Sin dall’inizio del conflitto, Ankara ha mostrato un significativo attivismo
diplomatico, proponendosi come mediatore tra Russia e Ucraina. La Turchia ha
della Relazione, nonché tornare all’indice
assunto, infatti, una posizione caratterizzata dalla ricerca di un equilibrio tra le posizioni
occidentali (sostegno diplomatico all’Ucraina e all’integrità territoriale con la Crimea,
generale e a quello delle infografiche.
blocco degli Stretti del Mar Nero, condanna dei referenda delle quattro regioni ucraine a
fine settembre) e quelle di Mosca (mantenimento di canali di dialogo, non adesione alle
sanzioni contro la Russia, prosecuzione dell’acquisto dei flussi energetici), ritagliandosi
uno spazio preminente come mediatore e ospitando le tornate negoziali tra le parti nella
primavera del 2022.
Indice generale
Il ruolo di Ankara è stato importante soprattutto su tre dossier relativi alla crisi
ucraina: a) il raggiungimento dell’accordo sul “corridoio del grano”, la c.d. Black Sea
Grain Initiative-BSGI, tra Russia e Ucraina, promosso da Turchia e ONU, che permette
il transito in sicurezza di grano e cereali ucraini nel Mar Nero e la sua esportazione
sui mercati globali. L’accordo, siglato a luglio, ha istituito procedure condivise per
Indice infografiche
trasportare in sicurezza il grano in modo da ridurre parzialmente la crisi alimentare
Capitolo 1
che ha investito soprattutto l’area del Nord Africa e del Medio Oriente (vds. infografica
“Insicurezza alimentare nel mondo” pag. 39). La BSGI è stata poi rinnovata a novembre,
prigionieri, rispetto ai quali la Turchia si è fatta anche diretta garante ospitando i soldati
del Battaglione Azov liberati; c) le discussioni congiunte all’Agenzia Internazionale per
l’Energia Atomica-AIEA di Vienna per convincere le parti a creare una zona di sicurezza
intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
L’instabilità globale: teatri e fattori di crisi
Le ricadute nei Balcani occidentali
La guerra in Ucraina ha rafforzato l’attenzione verso i Balcani occidentali, percepiti Capitolo 3
come un punto debole dell’architettura di sicurezza europea e vulnerabili ad azioni di
ingerenza da parte della Russia. Mosca si connota come rilevante fattore esterno di
La tutela della sicurezza nazionale
destabilizzazione del quadrante: con lo scopo di deteriorare la percezione dell’Unione
Europea e della NATO e rallentare le prospettive di integrazione euro-atlantica, e,
contestualmente, alimentando le tensioni interetniche (ad esempio, in Kosovo) e
sostenendo le politiche destabilizzanti di alcuni leader locali, come quello della Republika
INDIETRO
Srpska (Bosnia-Erzegovina).
L’allargamento della UE nei Balcani occidentali, dopo il summit di Bruxelles
Questa icona, durante la navigazione tra
del giugno 2022, ha realizzato dei passi in avanti attraverso l’avvio dei negoziati per
l’adesione di Macedonia del Nord e Albania, la liberalizzazione dei visti per il Kosovo a
le pagine, permette di tornare alla vista
partire dal 2024 e la concessione dello status di candidato UE alla Bosnia Erzegovina.
I Paesi della regione sono stati negativamente colpiti dalla guerra in Ucraina, anche a
precedente.
PAGINA
Dichiarazione di
indipendenza dell'Ucraina
dall'URSS
Referendum popolare
sull'indipendenza
(sì: 90,32%)
Elezione Presidente Leonid
Kravčuk (61,59%)
Kučma (52,14%)
22 feb
Occupazione russa della
Crimea
26 feb
Firma delle disposizioni politiche del
trattato sull'Accordo di associazione tra
18 mar
Ucraina e UE
21 mar
Elezione Presidente Petro
Oleksijovyč Porošenko
25 mag
Ucraina e UE
27giu
Invasione russa LINK
1991 1994 1999 2004 2010 2013 2014 2019 2022
55 2018
stesso.
23 febbraio 298 vittime del volo MH17
23 novembre Adozione del primo della Malaysian Airlines,
5° serie di attacchi missilistici pacchetto di sanzioni alla abbattuto dai separatisti 117 2017
alle infrastrutture energetiche Russia filo-russi del Donbass
Rivne Kiev
BRE
25 febbraio
11 novembre Polonia Zhytomyr Adozione del secondo pacchetto
Kharkiv
ZO
OTTO
Romania
alle infrastrutture energetiche
APRI
Slovacchia
29 marzo
TEMB
Austria
TO
Cipro
Iniziative ONU Danimarca
Centrali nucleari attive Estonia
21 settembre 3 giugno Finlandia
Annuncio della mobilitazione Bombardamenti aerei e missilistici russi Adozione del sesto pacchetto di Francia
parziale in Russia sanzioni alla Russia Georgia
RESTO D’EUROPA
1 milione
precedente.
GIUG 23 giugno Germania
11 settembre IO Consiglio Europeo concede
Ritiro russo da Kharkiv LUGL NO
18%
all’Ucraina lo status di Paese
2,9 milioni
Grecia
candidato all’UE Islanda
6 settembre 3 30 giugno
Irlanda
Inizio della controffensiva 22 luglio 21 luglio 173 mila Italia
Firma dell’accordo sulla Black Ritiro russo dall'Isola dei
ucraina nella regione orientale di Adozione del settimo pacchetto Serpenti Lettonia
Kharkiv Sea Grain Initiative di sanzioni alla Russia della popolazione Liechtenstein
Lituania
I numeri della guerra Lussemburgo
Malta
Portogallo
INDICI
Entrambi gli indici (quello generale e quello delle
infografiche) sono completamente navigabili e
ogni elemento porta alla relativa pagina.
INDICI
Nota introduttiva ............................................................................................................................................................5
Figura 1 - Prospetto output informativo AISE e AISI ....................................................................................................6
Indice
Box – Il Trattato di delimitazione marittima tra Libano e Israele .......................................................................... 48
2.4. Le dinamiche di Sahel, Corno d’Africa e Africa Centrale e Australe .................................................................. 49
Infografica – Dinamiche di Sahel, Corno d’Africa e Africa Centrale e Australe .................................................. 51
3
2.5. La regionalizzazione del jihad ........................................................................................................................................ 54
Box – L’eliminazione dei vertici del jihad ....................................................................................................................... 56
Infografica – I fronti del jihad in Africa subsahariana ................................................................................................ 57
2.6. Equilibri e tensioni nel quadrante asiatico ................................................................................................................ 59
Box – La Cina dopo il XX Congresso del PCC ................................................................................................................ 60
Infografica – Le aree di crisi nel Continente asiatico ................................................................................................. 63
ALLEANZE
Dichiarazione di Elezione Presidente Leonid Rielezione Presidente Elezione Presidente Viktor Sospensione da parte del governo della Fuga del Presidente Annessione russa della Inizio del conflitto militare in Firma delle restanti disposizioni del
indipendenza dell'Ucraina Kravčuk (61,59%) Leonid Kučma (56,25%) Juščenko (52,00%) firma dell'Accordo di associazione tra Janukovyč in Russia Crimea Donbass tra governo e trattato sull'Accordo di associazione tra anno: 1991 scopo: politico Federazione Russa Bielorussia Moldavia Pakistan
INDICE DELLE
dall'URSS Ucraina e UE separatisti filo-russi Ucraina e UE CSI OTSC UEE
OCS Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai BIELORUSSIA CSI OCS OTSC UEE Armenia
Kirghizistan
Georgia
Azerbaijan
India
Cina
22 feb 26 feb 18 mar 21 mar 6 apr 25 mag 27giu
anno: 2001 scopo: economico Tajikistan Uzbekistan
1991 1994 1999 2004 2010 2013 2014 2019 2022 Turkmenistan
OTSC Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva
Cronologia eventi 1991-2022 16 dicembre 19 dicembre 24 dicembre
anno: 2002 scopo: militare
CSI OTSC UEE OCS
Bielorussia
Adozione del nono pacchetto 9° serie di attacchi alle 10° serie di attacchi alle UEE Unione Economica Euroasiatica KAZAKISTAN
16 dicembre di sanzioni alla Russia infrastrutture energetiche (droni) infrastrutture energetiche Ucraina
anno: 2015 scopo: economico Kazakistan
8° serie di attacchi alle CSI
29 dicembre
infrastrutture energetiche
11° serie di attacchi alle Civili morti a causa del conflitto dal 2014 UCRAINA
Federazione Russa Moldavia
E
MBR
13 dicembre infrastrutture energetiche Confini della ex Unione Sovietica (1991) Esce nel 2014 Georgia
DICE
CSI OCS
Approvazione del Regolamento (missili e droni) Uzbekistan Kirghizistan
Confini della Federazione Russa
CSI UZBEKISTAN Armenia
europeo per l’assistenza
finanziaria all’Ucraina nel 2023 Cronologia eventi 2022 7.068 2022 GEORGIA
CSI OTSC OCS Azerbaijan
Turkmenistan
Entra nel 1993 KIRGHIZISTAN Tajikistan
aggiornato al 22 gennaio 2023 Interventi russi dal 1990 al 2022 Esce nel 2009 Cina
10 dicembre Offensive russe e controffensive ucraine Inizia qui 26 2021
7° serie di attacchi alle Kazakistan
Ucraina Iran
infrastrutture energetiche (droni)
E 22 febbraio 26 2020 Pakistan
INFOGRAFICHE
BR Riconoscimento russo
dell'indipendenza delle
Interventi russi dal 1990 al 1997 India
5 dicembre M autoproclamate repubbliche 27 2019 CSI OTSC OCS
6° serie di attacchi missilistici = 200 persone
VE
di Donetsk e di Luhansk TRANSNISTRIA (Moldavia) TAJIKISTAN
alle infrastrutture energetiche Bielorussia Federazione Russa
NO
23 febbraio 298 vittime del volo MH17 55 2018
23 novembre Adozione del primo della Malaysian Airlines, Guerra per la secessione della
5° serie di attacchi missilistici pacchetto di sanzioni alla abbattuto dai separatisti 117 2017 regione dalla Moldavia CSI
Tajikistan
OCS Interventi russi dal 2014 al 2022
alle infrastrutture energetiche Russia filo-russi del Donbass MOLDAVIA PAKISTAN
Sostegno ai separatisti dal 2017 OCS
112 2016 CINA CRIMEA (Ucraina) LIBIA
17 novembre 24 febbraio Siria
Rinnovo dell’accordo sulla Black Invasione russa su quattro fronti: da nord Truppe regolari CSI OTSC UEE CSI Occupazione e annessione della Guerra civile
Sea Grain Initiative (dal confine bielorusso verso Kiev), da est 954 2015 ARMENIA AZERBAIJAN regione Compagnia privata militare russa Wagner
Khernihiv (dal confine russo verso Kharkiv), da sud Volontari
Černobyl (dalla Crimea), da sud-est (dal Donbass) CSI Truppe regolari
15-17 novembre 2.084 2014 dal 2019
4° serie di attacchi missilistici Sumy TURKMENISTAN MALI
Lutsk Forza congiunta di peacekeeping Membro associato dal 2014
alle infrastrutture energetiche Libia
MAR
Rivne Kiev (Russia, Moldavia, separatisti)
BRE
25 febbraio OCS Presenza militare russa
11 novembre Polonia Zhytomyr Adozione del secondo pacchetto 1990-1992
OCS DONBASS (Ucraina)
Kharkiv IRAN
ZO
Sostegno al regime
OTTO
Ritiro russo da Kherson Leopoli di sanzioni alla Russia dal 2021 INDIA
Khuhuiv OSSEZIA DEL SUD (Georgia) dal 2017 Guerra per la secessione del
Ternopil Khmelnyckyj
31 ottobre Poltava 28 febbraio Donetsk e Luhansk Compagnia privata militare russa Wagner
3° serie di attacchi missilistici Kherkasy Adozione del terzo pacchetto di Rifugiati ucraini registrati in tutta Europa Guerra per la secessione della
alle infrastrutture energetiche
Vinnytsia 3 sanzioni alla Russia regione dalla Georgia Mali Sostegno ai separatisti dal 2021
1 SUDAN
2 marzo Bulgaria Sostegno ai separatisti
Sudan Interventi russi dal 1999 al 2009 Truppe regolari
21-22 ottobre Dnipro L'Assemblea Generale condanna Presenza militare russa
PAESI CONFINANTI
2° serie di attacchi missilistici l'invasione russa Rep. Ceca
alle infrastrutture energetiche Južnoukraïnsk Zaporizhzhia
Forza congiunta di peacekeeping DAGHESTAN (Russia) Compagnia privata militare russa Wagner Sostegno al regime
Luhansk Ungheria
15 marzo (Russia, Georgia, separatisti)
Invasione di brigate cecene a dal 2014
1,5 milioni
19 ottobre Adozione del quarto pacchetto 1991-1992 Compagnia privata militare russa Wagner
Introduzione legge marziale Donetsk di sanzioni alla Russia sostegno di ribelli separatisti SIRIA
Moldavia Polonia
Repubblica 2019
nelle regioni ucraine annesse Mykolaiv ABKHAZIA (Georgia) Sostegno al governo
25 marzo 1 Centrafricana Guerra civile
Inizio del contrattacco ucraino KAZAKISTAN
10-12 ottobre Moldavia Guerra per la secessione della Sostegno al regime di Bashar al Assad
Mariupol nel nord Truppe regolari
1° serie di attacchi missilistici Odessa Kherson regione dalla Georgia
RE
Romania Stabilizzazione del Paese
alle infrastrutture energetiche
APRI
Slovacchia
29 marzo 1999
TEMB
Sostegno ai separatisti Bombardamenti aerei Truppe nell’ambito dell’OTSC
CAPITOLO
CAPITOLO
CAPITOLO
Inizio del ritiro russo a nord
8 ottobre Romania CECENIA (Russia)
LE
Attacco al ponte di Kerch che 8 aprile Bielorussia Bombardamenti aerei Flotta navale nel Mar Mediterraneo 2022
SET
collega la Federazione Russa Adozione del quinto pacchetto
con la Crimea Guerra per il reintegro della Truppe regolari
UCRAINA
di sanzioni alla Russia Forza di peacekeeping (Russia) Cecenia nella Federazione Russa
6 ottobre Isola dei Serpenti Invasione (e annessione di quattro
RUSSIA
2,8 milioni
Adozione dell’ottavo pacchetto di 2 1992-1993 Donbass Compagnia privata militare russa Wagner
14 aprile 2 Federazione Transnistria Truppe regolari regioni sud-orientali)
sanzioni alla Russia Affondamento dell'incrociatore Russa
Sebastopoli TAJIKISTAN dal 2015 Truppe regolari
lanciamissili Moskva, nave Milizie cecene
30 settembre ammiraglia della flotta russa
Firma dell'atto di annessione Guerra civile REPUBBLICA CENTRAFRICANA
nel Mar Nero Crimea Mozambico 1999-2009 Bombardamenti aerei
alla Russia delle regioni ucraine Sostegno al governo
di Donetsk, Luhansk, Kherson e GEORGIA Guerra civile
Zaporizhzhia Blocco navale nel Mar Nero
20 maggio Sostegno al governo
Presenza militare russa prima dell’invasione Caduta di Mariupol
Truppe di frontiera
Albania
Occupazione delle regioni Compagnia privata militare russa Wagner
Azioni russe dell’Ossezia del Sud e
M
23-27 settembre Territori conquistati dalla Russia al 31/12/2022 Armenia 1992-1997 Compagnia privata militare russa Wagner
AG
Austria
dell’Abkhazia dalla Georgia (e
TO
Referendum russi nelle quattro Azioni ucraine Azerbaijan CECENIA (Russia) dal 2022
G
regioni ucraine occupate Territori liberati dalle controffensive ucraine
IO
OS Belgio Daghestan riconoscimento russo della loro dal 2018
(Donetsk, Luhansk, Kherson e AG Iniziative UE Bosnia Herzegovina
indipendenza) Ucraina
Zaporizhzhia) Centrali nucleari chiuse Croazia Guerra di secessione della MOZAMBICO
2,4 milioni
Cipro Cecenia
Iniziative ONU Danimarca Cecenia dalla Federazione Russa Truppe regolari Kazakistan
Centrali nucleari attive Abkhazia
21 settembre 3 giugno Estonia
Finlandia Ossezia
Presenza militare russa Mali
Bombardamenti aerei e missilistici russi Adozione del sesto pacchetto di Truppe regolari
Annuncio della mobilitazione Francia del Sud Bombardamenti aerei Compagnia privata militare russa Wagner
parziale in Russia sanzioni alla Russia Georgia Libia
RESTO D’EUROPA
1 milione
Bombardamenti Sudan
Flotta navale nel Mar Nero 2019
GIUG 23 giugno Germania
11 settembre IO Consiglio Europeo concede 1994-1996 Mozambico
Ritiro russo da Kharkiv LUGL NO 2008
18%
all’Ucraina lo status di Paese
2,9 milioni
Grecia
candidato all’UE Islanda Cecenia Repubblica
6 settembre 3 Irlanda Centrafricana
22 luglio 30 giugno Tajikistan
Inizio della controffensiva 21 luglio Ritiro russo dall'Isola dei 173 mila Italia Georgia
ucraina nella regione orientale di Firma dell’accordo sulla Black Adozione del settimo pacchetto Lettonia Abkhazia
Sea Grain Initiative Serpenti Siria
Kharkiv di sanzioni alla Russia della popolazione Liechtenstein
Lituania
Cecenia
I numeri della guerra Lussemburgo Ossezia del Sud
Donbass
Malta Daghestan Crimea
2,6 milioni
Portogallo
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
Svizzera
(al 31 dicembre 2022) (al 22 gennaio 2023) (al 22 gennaio 2023) 13,5% della popolazione 18% della popolazione Turchia
Regno Unito
(al 5 dicembre 2022) (al 10 gennaio 2023)
Condanna dell’occupazione della Crimea Condanna dell’aggressione all’Ucraina CONCENTRAZIONE AZIENDE GASIVORE
Milano
CONCENTRAZIONE AZIENDE ENERGIVORE Milano
1° PACCHETTO
23 febbraio 2022
2° PACCHETTO
25 febbraio 2022
3° PACCHETTO
28 febbraio 2022
4° PACCHETTO
15 marzo 2022
5° PACCHETTO
8 aprile 2022
6° PACCHETTO
3 giugno 2022
7° PACCHETTO
21 luglio 2022
8° PACCHETTO
6 ottobre 2022
9° PACCHETTO
16 dicembre 2022
Come si legge
Napoli Brescia
Parma Bergamo Finanziarie La visualizzazione riporta cronologia e tipologia delle misure
Modena Vicenza contenute nei nove pacchetti sanzionatori, i principali flussi di
Bari Torino Export esportazioni russe, antecedenti al conflitto, verso Europa, Americhe,
Salerno Varese Asia e Africa, nonché l’andamento dei prezzi delle commodity per le
Roma Treviso
Import quali la Russia deteneva una quota significativa dell’export globale.
Top 20 gasivore Top 20 energivore
RISOLUZIONE ONU RISOLUZIONE ONU Brescia Modena
Mantova Parma
27 MARZO 2 MARZO Verona Verona Business
Cuneo Milano Milano Padova
2014 2022 Torino
Treviso Napoli Brescia
Lecco
Como Individuali
Vicenza Mantova
Reggio Emilia Parma Bergamo Bologna
PAESI Padova
Modena Vicenza Roma
193 Catania Udine
Bologna
Bergamo
Bari Torino Monza e Brianza
Reggio Emilia
Legenda Grano Gas TTF Petrolio Brent
Palermo
Bolzano
Salerno Varese Firenze
Cuneo
Sanzioni finanziarie 441,1 69,9 122,71
Cremona Roma Treviso Napoli
USD barile
Caserta Pordenone Sanzioni sull’export
Piacenza Brescia Modena Biella
Perugia Lucca
Mantova Parma Sanzioni sull’import
USD BTU
Foggia Salerno
Messina Perugia
Teramo Verona Verona Bari Sanzioni commerciali 81,50
Firenze Cremona
Udine Cuneo Padova Pavia gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
Sanzioni individuali
100 58 11 24 141 34 5 13
Trapani
Trento Torino Lecco Pesaro Urbino
Prato 321,9
FAVOREVOLI
ALLA CONDANNA
ASTENUTI CONTRARI
ALLA CONDANNA
ASSENTI FAVOREVOLI
ALLA CONDANNA
ASTENUTI CONTRARI
ALLA CONDANNA
ASSENTI Reggio Calabria
Avellino
Treviso Como Alessandria
Trento Export Russia
Invasione russa dell’Ucraina gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
DELLA RUSSIA DELLA RUSSIA DELLA RUSSIA DELLA RUSSIA Genova
Sassari
Vicenza Mantova Ravenna
Novara 20,8
Cosenza Reggio Emilia Bologna Venezia Petrolio
Novara Ancona gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
Cagliari Padova Roma Macerata Gas Naturale
Lecco Chieti Energia
Latina Catania Udine Teramo Carbone
I voti dei 193 Paesi nel 2014 e nel 2022 raggruppati per continente Venezia Ferrara Ferro Grano
Ravenna Bologna Monza e Brianza Bolzano
PAESI PAESI PAESI PAESI PAESI Mais
Albania
Forlì Cesena
Varese Bergamo Reggio Emilia Pistoia
Caserta
147,3
44 35 53 47 14 Palermo Firenze Fertilizzanti Agroalimentare
AMERICA
EUROPA
Ferrara Frosinone
Austria Rame
AFRICA
Ancona Latina
Belgio Ragusa Catania
Bulgaria Alessandria Concentrazione aziende gasivore Concentrazione aziende energivore Rovigo
Petrolio Alluminio
Top 10 gasivore ed energivore Gas Naturale
ASIA
> 40%
sulle Risoluzioni adottate dall’Assemblea Generale dell’ONU Elevata concentrazione di aziende Ferro laminato a caldo Ferro laminato a caldo
+ Vicenza
Italia Bhutan Sondrio Veneto venti provincie per numero di imprese Pescara gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
Ucraina Federazione Russa Benin nel 2014 e nel 2022. Siracusa sia gasivore che energivore Potenza
Lettonia Cabo Verde Botswana Corea del Sud energivore e gasivore sul totale del campione
Liechtenstein Burkina Faso Filippine
Voto 2014 Livorno Emilia Romagna Verona Gas naturale
analizzato, classificando le provincie in base alla
Sondrio
Ciad Benevento Cagliari
Georgia
Voto 2022
Pavia Treviso concentrazione di tali aziende sul proprio Arezzo Alluminio
Lituania
Lussemburgo 2014
Isole Mauritius
Liberia
Camerun
Comore Giappone Paese
Paese
Paese
Paese
Vercelli
Nuoro
Regioni in cui il valore aggiunto dei settori Umbria
Marche
Roma
Energia elettrica
territorio. Sono evidenziate, inoltre, le regioni Livorno AMERICHE 3.498,4
Macedonia del Nord Occupazione della Crimea
Malawi Congo Giordania Lucca
energivori e gasivori, sul totale del valore Abruzzo nelle quali il valore aggiunto industriale Belluno
L'Aquila Fertilizzanti
CONTINENTE aggiunto industriale è superiore al 40% prodotto dai settori energivori e gasivori è Platino e Palladio
2014
2022
2014
2022
2022
Romania Siria Libano Grosseto =1,00 Brindisi Mais
Costarica Giamaica Mali Kenya
San Marino Guatemala Guyana Mozambico Lesotho Bangladesh Oman Pisa Euro/Smc Ogliastra Fertilizzanti
2.224,8
AFRICA
Matera Matera
EUROPA AMERICA AFRICA ASIA OCEANIA
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
Le votazioni dell’Assemblea Generale 19 Le ricadute della congiuntura energe- 23 Le conseguenze del conflitto e delle 27
dell’ONU sulla crisi ucraina tica sul tessuto produttivo nazionale sanzioni sui mercati delle commodity
Paesi di primo ingresso UE Eventi climatici estremi Scostamento della temperatura media del pianeta Criticità securitarie
Sfollati interni* e rifugiati in: Come si legge (rispetto alla media degli anni 1850-1900)
1
I PRIMI 5 PAESI Serbia
e
Siria 7.100.000 Giordania 3.050.000 Libia 856.000
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O
L’infografica ritrae le rotte migratorie terrestri e
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Italia Spagna Grecia Cipro Bulgaria 2022
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Iraq 6.440.000 Pakistan 1.700.000 Iran 849.000
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marittime di ingresso in Italia (cartina in basso) e
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Yemen 4.400.000 Striscia di Gaza 1.475.000 Mali 453.000
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Sudan 4.200.000 Libano 1.342.000 Egitto 360.000 quelle percorse dai migranti per raggiungere i Paesi
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Burkina Faso
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Turchia 4.000.000 Ciad 1.100.000 India 250.000 di partenza e transito prima di intraprendere l’ultima
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Afghanistan 3.600.000 Bangladesh 930.000 Algeria 102.000
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tratta verso il territorio nazionale (cartina in alto).
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Nigeria 3.200.000 Cisgiordania 871.500 Tunisia 9.500
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Ciò si arricchisce con i dati sulle maggiori aree di crisi 1.0°
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umanitarie o di instabilità socio-politica (didascalia
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Etiopia
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* include gli sfollati interni rientrati nelle loro aree di origine
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Libano su sfollati interni e rifugiati) così come con quelli
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sulle richieste di asilo e le prime 10 nazionalità
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20
dichiarate dai migranti in ingresso/sbarco/transito
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Immigrazione irregolare 35 Insicurezza alimentare nel mondo 39 Principali criticità dell’area MENA 45
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interetniche in Darfur situazione securitaria anche jihadisti 2,1 milioni Mazar-i Sharif 16/01
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Violente operazioni militari di contro Quadro politico stabile Attivismo di gruppi insorgenti al Sud XX AQIS rifugiati e Badakhshan
PAKISTAN 26/01
terrorismo (anche con Compagnia Tensioni al confine con l’Etiopia X Risorsa mineraria Al Qaida in the Indian Subcontinent richiedenti asilo Balkh
29/01 ICBM - missile balistico intercontinentale
privata militare russa Wagner) Crisi alimentare nelle regioni Contrapposizioni etnico-claniche Attivismo di milizie di matrice Elezione a Presidente di Hassan 2.348 3.390 3.000 Vg I 10 Paesi più poveri al mondo
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24/02 Invasione russa dell’Ucraina Non noto
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Giunta militare (in fase di transizione) del lago Ciad Presenza di cellule jihadiste 2.750 Badghis Kapisa
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02/03 Voto della Corea del Nord a favore della Russia in sede ONU
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Legenda 714 1.912 Tehrik-e-Taliban Pakistan Bamiyan Parwan
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Tentativi di ricomposizione dei Herat $ 221,47 04/03
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Crisi alimentare Accordi Marocco 1° 04/05 Fallito
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Minaccia EVENTI 574 585 544 579 594 626 593 691 702 668 599 556 Uruzgan Insediamento nuovo Presidente della Corea del Sud
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Eventi da segnalare Zabol 24/05 Corea
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Attivismo jihadista contro obiettivi Repubblica Democratica del del Sud 112,69
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e decisione di dispiegare forze Sud Kivu Botswana 41,46 IV trimestre 2022 C Spratly Islands
regolari in Nord Kivu Missioni di respiro europeo con cappello francese
nell’area saheliana Camerun 42,21
Cobalto 39,98 42,05 Indonesia
Tensioni con Ruanda e Uganda 39,93 Porti Zone Economiche
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del Congo (RDC)
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21,52 mld
Australia
31,88 mld
2° “strozzatura” al mondo
Hong Kong
66,28 mld
Singapore
42,05 mld
Stretto
Giappone
88,22 mld
BMIS
92
Cina
205,12 mld
Altro
221,37 mld
Dinamiche di Sahel, Corno d’Africa e 51 I fronti del jihad in Africa 57 Le aree di crisi nel Continente asiatico 63
Africa Centrale e Australe subsahariana
2
Inizia qui Top 10 Paesi UE per rapporto Debito/PIL Rapporto Debito/PIL UE, Area Euro e G7 Debito pubblico - Italia TARGET PRIVATI
VS pre Covid 2019 2022 pre Covid 2019 2022 24% privati 56%
Target privati
USA CINA
milioni nel 2100; gli Stati Uniti invece seguiranno una traiettoria demografica di crescita
.573 miliardi
40% della domanda globale. La Cina è il mercato in più rapida crescita al mondo.
lenta e costante, da 338 milioni nel 2022 a 394 milioni nel 2100. 2020
ANNO
2022
ANNO
2100
LEGENDA ANNO
2022
ANNO
2100
1,4% 9,1%
+15% 7% non meglio identificati 1%
.678 miliardi
0,5% 9,4%
Grecia
181,1% 176,2% 1° UE27
79,1% 86,9% 2021 9%
Farmaceutico/Sanitario
1%
ATTORI
1.500 mln
USA CINA
$ Non residenti Banca d’Italia code injection, usate per attaccare – abusiva e occulta di software malevolo
sql injection tramite lo sfruttamento di specifiche nei sistemi del target, con l’intenzione di
23% blind sqli 14,6% vulnerabilità – applicazioni che compromettere la riservatezza,
università
1,2% 10,3% l’integrità o la disponibilità dei dati, delle Trasporti
97,6% 105,2% gestiscono dati attraverso database 18% 18%
Belgio 6° accessibili con linguaggio SQL, al fine di applicazioni o dei sistemi operativi degli
SEMICONDUTTORI MACROECONOMICO 26,9% 26,1% 20,1%
bug hunting (scanning,
3,7% stessi.
pad, backdoor, targeting) accedere alle funzioni di
2.765
Gli Stati Uniti sono i leader globali nel settore dei semiconduttori in termini Con 15 trilioni di dollari, la Cina è la seconda economia più grande del pianeta amministrazione del sistema, oltre che
di vendite, profitti e innovazione. Tuttavia, gli Stati Uniti dipendono dalla Cina dopo quella degli Stati Uniti, pari a oltre 21 trilioni di dollari.
0,5% 8,1% sottrarre o alterare dati.
15
per il segmento dell’assemblaggio. 91,1% 94,2% 36,7% registrazione domini 41,5% PASSWORD CRACKING
Cipro 7° malevoli A zioni ostili che prevedono la violazione
41,89%
miliardi
REGISTRAZIONE DOMINI MALEVOLI delle credenziali utente impiegate per Bancario
6% 12%
21
malware (spyware, rootkit, Attività relative alla registrazione di l’accesso a sistemi informatici o a
PIL
NOMINALE 1,5% 8,6% 11,5% keylogger, ransomware) 28% protezione dei dati in essi archiviati o
70,7% 81,5% domini web malevoli e/o al loro impiego
CINA Austria 8°
USA
17,9%
USA + Cina
VANTAGGIO ECONOMICO/STRATEGICO
ASSEMBLAGGIO Resto del mondo TRILIONI 71,1%
0,8% 10,8%
76,5% Altri residenti 25,5% similitudine con quelli di siti reali,
Azioni poste in essere al fine di trarre Infrastrutture digitali/servizi IT
Croazia 9° 12,6% pubblici o privati, al fine di dirottare 6% 22%
7
Svezia 3% password cracking 0% vantaggio economico o acquisire un
, PIL MONDIALE 34,75%
Altre istituzioni Legenda inconsapevolmente gli utenti verso siti
su 15 ica L'e web compromessi. vantaggio strategico a discapito del
aut di eco str
finanziarie monetarie residenti target.
on ne più Seb no em PIL
3,3% 14,6% 5% altro 8,5%
delle più grandi aergestioe in iti. sta ben mic a PPP
65,5% 75,0% Altre istituzioni 2021
24,8%
Sta tun e o/fattenz Ungheria 10° Estonia
aziende di tria e ion Un EXPLOIT DI VULNERABILITÀ NOTE
semiconduttori dus po iaz ti
to. ite le ina
nsi nzi ion finanziarie residenti 2022 Attacchi che prevedono lo sfruttamento SPIONAGGIO
l’in lup l’av Sta
TICA
del svi del gli
, allo to vi per
nti
, rimban ariae di
angche ha Pe
on cin def chino
BA
NCA
PIL MONDIALE Slovenia
Finlandia
11°
12° Lettonia FINALITÀ di vulnerabilità già note presenti nel
software, al fine di accedere
Azioni condotte con finalità spionistica,
nel cui ambito l’attore ostile accede a dati
22%
Altro
27%
NAU
me ero rcarica
17,7
uri me o vin esi orm abusivamente ai sistemi o porre in sensibili o confidenziali per scopi
i segatt è il te di ver
col appato so RI 1,4% 8,7% Danimarca 1% discredito 31% strategici o economici.
ti RO
tut nifCina fon ate aia il il O Germania 58,8% 67,9% 13° Lituania
essere altre azioni malevole.
in e ma AE
la ssa e sosnomercama
sia ionale
nte
PUBBLICI
il
vantaggio
per
lea set
del
tut del
4%
iti for cat nd Paesi Bassi Operazioni particolarmente mirate e
to o inte
Un o to lor la
ti lor istial mo e pero sta Irlanda 23% spionaggio 3% della collettività verso un determinato persistenti, solitamente portate avanti
limi
4,5%
82 =43%
sfrorimane ress
dal ti
tec ida RISERVE UFFICIALI lo Come si legge Belgio Germania 4,3% l’impiego di malware all’interno delle reti
rap DELLE BANCHE CENTRALI 2022 4,2% 67% non noto 13%
IO
rese à
ieri.
tran si) prog
FIN
ESITI
stim non ad alcu
EMISSIONI DI DEBITO orario, descrive la sfida Slovacchia copia, il trasferimento o la sottrazione informazioni sensibili o confidenziali
Germania 3,6%
a circali di
MERCATO
INVEST TALIER anche redatta una mappa sui livelli di Ungheria 3,4% 33,6% esfiltrazione dati 0%
per tra no por
IO
3%
ON USA; quello interno (rosso) i dati cinesi. indebitamento pubblico rispetto al PIL),
del ento
PUBBLICA
TRANSFR all’Eurozona e alle economie del G7. Ciò viene Slovenia ATTIVITÀ PRODROMICHE
cio (anc han
40
Francia l’opinione pubblica, polarizzandola verso
mer inbi a Cina
59%
che he
mon sfro
La singola bandiera (evoluzione in termini nominali dal 2019 al 2022 e i 2,0% informazioni per identificare e gli obiettivi strategici dell’attore ostile
%
RISERVE UFFICIALI indica il Paese 1,9% selezionare l’obiettivo di future Strutture sanitarie pubbliche
dial ntal
suoi detentori), nonché dall’andamento dei tassi 2% 1,8% 2,2% 2,2% che le pone in essere.
com renmzi dell
DELLE BANCHE CENTRALI preminente 1,6% minaccia avanzata operazioni cibernetiche, a partire da 10% 11%
SETTORE ANALIZZATO 13,4% 1,6%
e ma iero
EMISSIONI DI DEBITO
Bulgaria 1,1%
Gli
SETTORE ANALIZZATO Nel caso di doppia condizionamento Azioni digitali ostili che provocano
IN VALUTA ESTERA 0,9% 0,8% 0%
o
Il confronto tra Stati Uniti e Cina in 10 69 Le dinamiche degli assetti di finanza 73 La minaccia cibernetica all’attenzione 79
settori chiave pubblica dei Paesi UE 2019-2023 intelligence
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
Nota introduttiva
In continuità con le più recenti edizioni, anche questa Relazione sulla politica
dell’informazione per la sicurezza relativa al 2022 intende offrire, nei limiti imposti
dal vincolo di riservatezza, una sintetica ma comunque esauriente panoramica degli
esiti dell’attività di analisi delle informazioni, raccolte con strumenti convenzionali e in
ambiente classificato, finalizzate a tutelare la sicurezza della Repubblica e a proteggerne
gli interessi politici, militari, economici, scientifici e industriali a fronte di uno scenario
della minaccia assai fluido e contraddistinto da continue evoluzioni.
Si pone, in particolare, l’accento sulla natura globale delle interazioni tra i diversi
fenomeni rilevanti nell’ottica della sicurezza nazionale, sulla dimensione planetaria delle
sfide con le quali l’Intelligence è stata chiamata a misurarsi, come pure sulle complesse
interconnessioni che legano i vettori di minaccia.
Al tempo stesso, sulle pagine che seguono si riverbera la marcata discontinuità che
ha segnato l’anno trascorso, sino a ridefinire fortemente il contenuto dei nostri interessi
Nota introduttiva
nazionali.
L’aggressione militare perpetrata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina ha infatti
rappresentato un tornante della storia che ha inciso in profondità anche sull’operare
quotidiano degli Organismi informativi, evidenziando, nei suoi plurimi impatti sulla
sicurezza dell’Italia, una sempre più stretta osmosi fra le dimensioni internazionale
e interna della minaccia. Mentre la nozione stessa di “ordine mondiale” è stata messa 5
radicalmente in discussione, al contempo l’ampio novero di ricadute geopolitiche e
geoeconomiche del conflitto ha inciso su tutte le declinazioni della nostra sicurezza.
Da qui, un impianto espositivo della Relazione che, allo scopo di riflettere la portata
di tale cesura storica, si discosta in maniera significativa da quello degli anni precedenti.
E’ innovativa l’articolazione logica, che, prendendo le mosse proprio dal conflitto
russo-ucraino e dalle sue molteplici implicazioni sugli assetti internazionali e sulla
congiuntura economica, prosegue con la disamina delle variegate sfaccettature
dell’instabilità globale (immigrazioni irregolari, insicurezza alimentare nel mondo, sviluppi
nei teatri esteri di maggiore rilievo per la nostra sicurezza, processo di regionalizzazione
del terrorismo jihadista), e culmina in una sintesi delle evidenze acquisite dal DIS, dall’AISE
e dall’AISI nella loro azione di tutela della sicurezza nazionale declinata nei suoi diversi
aspetti: dalla sicurezza economico-finanziaria a quella cibernetica; dalla prevenzione e
contrasto della minaccia ibrida alle attuali forme del terrorismo jihadista, dell’eversione e
dell’estremismo; dai profili dell’ingerenza criminale alla sicurezza ambientale.
Inedita è anche l’adozione di un ricco apparato infografico, volto a coniugare il
versante dell’approfondimento analitico con le esigenze di sintesi e di immediatezza nella
rendicontazione dei risultati che si è riusciti a ottenere grazie a un’attività info-operativa
assai articolata (vds. figura 1), realizzata in aderenza agli obiettivi indicati dal Governo nella
Pianificazione informativa vigente e sotto il costante controllo parlamentare, nonché
caratterizzata da una proficua, e particolarmente intensa, collaborazione internazionale
con i Servizi collegati esteri.
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
AISE AISI
41% 2%
Paesi Spionaggio, ingerenza e minaccia ibrida
6%
Spionaggio, ingerenza e minaccia ibrida 1%
Sicurezza ambientale e del territorio
5%
Proliferazione di armi di distruzione di massa,
di armamento convenzionale e tecnologie spaziali
17%
1% Immigrazione clandestina
Sicurezza ambientale e del territorio
11% 3%
Immigrazione clandestina Criminalità organizzata
1%
Criminalità organizzata 66%
Terrorismo ed estremismi
6 29%
Terrorismo ed estremismi
3%
2% Spazio cibernetico
Spazio cibernetico
RELAZIONE ANNUALE 2022
4% 8%
Sicurezza economico - finanziaria Sicurezza economico - finanziaria
Il conflitto russo-ucraino
e le sue ricadute
infografica
Consiglio europeo
OHCHR (Office of the High Commissioner for Human Rights, United Nations)
FONTI UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees)
Referendum popolare Elezione Presidente Leonid "Rivoluzione arancione": Elezione Presidente Viktor "Euromaidan": manifestazioni di Occupazione russa della Firma delle disposizioni politiche del Elezione Presidente Petro Elezione del Presidente
sull'indipendenza Kučma (52,14%) manifestazioni di protesta Janukovyč (48,96%) protesta contro il governo e a favore Crimea trattato sull'Accordo di associazione tra Oleksijovyč Porošenko Volodymyr Zelensky (73,23%)
(sì: 90,32%) contro i brogli elettorali dell'UE Ucraina e UE (55,46%)
Dichiarazione di Elezione Presidente Leonid Rielezione Presidente Elezione Presidente Viktor Sospensione da parte del governo della Fuga del Presidente Annessione russa della Inizio del conflitto militare in Firma delle restanti disposizioni del Invasione russa
indipendenza dell'Ucraina Kravčuk (61,59%) Leonid Kučma (56,25%) Juščenko (52,00%) firma dell'Accordo di associazione tra Janukovyč in Russia Crimea Donbass tra governo e trattato sull'Accordo di associazione tra
dall'URSS Ucraina e UE separatisti filo-russi Ucraina e UE
22 feb 26 feb 18 mar 21 mar 6 apr 25 mag 27giu
1991 1994 1999 2004 2010 2013 2014 2019 2022
Cronologia eventi 1991-2022 16 dicembre 19 dicembre 24 dicembre
Adozione del nono pacchetto 9° serie di attacchi alle 10° serie di attacchi alle
16 dicembre di sanzioni alla Russia infrastrutture energetiche (droni) infrastrutture energetiche
8° serie di attacchi alle
29 dicembre
infrastrutture energetiche
11° serie di attacchi alle Civili morti a causa del conflitto dal 2014
E
13 dicembre MBR infrastrutture energetiche
Approvazione del Regolamento DICE (missili e droni)
europeo per l’assistenza
finanziaria all’Ucraina nel 2023 Cronologia eventi 2022 7.068 2022
aggiornato al 22 gennaio 2023
10 dicembre Offensive russe e controffensive ucraine Inizia qui 26 2021
7° serie di attacchi alle
infrastrutture energetiche (droni)
E 22 febbraio 26 2020
BR Riconoscimento russo
dell'indipendenza delle
5 dicembre M autoproclamate repubbliche 27 2019
6° serie di attacchi missilistici = 200 persone
alle infrastrutture energetiche VE Bielorussia Federazione Russa di Donetsk e di Luhansk
NO
23 febbraio 298 vittime del volo MH17 55 2018
23 novembre Adozione del primo della Malaysian Airlines,
5° serie di attacchi missilistici pacchetto di sanzioni alla abbattuto dai separatisti 117 2017
alle infrastrutture energetiche Russia filo-russi del Donbass
MAR
Rivne Kiev
BRE
25 febbraio
11 novembre Polonia Zhytomyr Adozione del secondo pacchetto
Kharkiv
ZO
OTTO
PAESI CONFINANTI
2° serie di attacchi missilistici l'invasione russa Rep. Ceca
alle infrastrutture energetiche Južnoukraïnsk Zaporizhzhia Ungheria
Luhansk
15 marzo
1,5 milioni
19 ottobre Adozione del quarto pacchetto
Introduzione legge marziale Donetsk di sanzioni alla Russia
Moldavia Mykolaiv
Polonia
nelle regioni ucraine annesse
25 marzo 1
10-12 ottobre Inizio del contrattacco ucraino
Moldavia
1° serie di attacchi missilistici Mariupol nel nord
Odessa Kherson
RE
Romania
alle infrastrutture energetiche
APRI
Slovacchia
29 marzo
TEMB
LE
Attacco al ponte di Kerch che 8 aprile Bielorussia
SET
RUSSIA
Isola dei Serpenti
2,8 milioni
Adozione dell’ottavo pacchetto di 2 14 aprile 2 Federazione
sanzioni alla Russia Affondamento dell'incrociatore Russa
Sebastopoli lanciamissili Moskva, nave
30 settembre ammiraglia della flotta russa
Firma dell'atto di annessione nel Mar Nero
alla Russia delle regioni ucraine
di Donetsk, Luhansk, Kherson e
Zaporizhzhia 20 maggio
Presenza militare russa prima dell’invasione Caduta di Mariupol
Albania
Azioni russe
M
23-27 settembre Territori conquistati dalla Russia al 31/12/2022 Armenia
AG
Austria
TO
G
regioni ucraine occupate Territori liberati dalle controffensive ucraine
IO
OS Belgio
(Donetsk, Luhansk, Kherson e AG Iniziative UE Bosnia Herzegovina
Centrali nucleari chiuse Croazia
Zaporizhzhia)
2,4 milioni
Cipro
Iniziative ONU Danimarca
Centrali nucleari attive Estonia
21 settembre 3 giugno Finlandia
Annuncio della mobilitazione Bombardamenti aerei e missilistici russi Adozione del sesto pacchetto di Francia
parziale in Russia sanzioni alla Russia Georgia
RESTO D’EUROPA
1 milione
GIUG 23 giugno Germania
11 settembre IO Consiglio Europeo concede
LUGL NO
18%
Ritiro russo da Kharkiv all’Ucraina lo status di Paese
2,9 milioni
Grecia
candidato all’UE Islanda
6 settembre 3 30 giugno
Irlanda
Inizio della controffensiva 22 luglio 21 luglio 173 mila Italia
Firma dell’accordo sulla Black Ritiro russo dall'Isola dei
ucraina nella regione orientale di Adozione del settimo pacchetto Serpenti Lettonia
Kharkiv Sea Grain Initiative di sanzioni alla Russia della popolazione Liechtenstein
Lituania
I numeri della guerra Lussemburgo
Malta
infografica
15
ALLEANZE
anno: 1991 scopo: politico Federazione Russa Bielorussia Moldavia Pakistan
CSI OTSC UEE
OCS Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai BIELORUSSIA CSI OCS OTSC UEE Armenia
Kirghizistan
Georgia
Azerbaijan
India
Cina
anno: 2001 scopo: economico Tajikistan Uzbekistan
Turkmenistan
OTSC Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva
anno: 2002 scopo: militare Bielorussia
CSI OTSC UEE OCS
UEE Unione Economica Euroasiatica KAZAKISTAN Ucraina
anno: 2015 scopo: economico Kazakistan
CSI
Federazione Russa Moldavia
UCRAINA
Confini della ex Unione Sovietica (1991) Esce nel 2014 Georgia
CSI OCS
CSI UZBEKISTAN Armenia Uzbekistan Kirghizistan
Confini della Federazione Russa CSI OTSC OCS Azerbaijan
GEORGIA Turkmenistan
Entra nel 1993 KIRGHIZISTAN Tajikistan
Interventi russi dal 1990 al 2022 Esce nel 2009 Cina
Kazakistan
Ucraina Iran
Pakistan
Interventi russi dal 1990 al 1997 India
CSI OTSC OCS
TRANSNISTRIA (Moldavia) TAJIKISTAN
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
prigionieri, rispetto ai quali la Turchia si è fatta anche diretta garante ospitando i soldati
del Battaglione Azov liberati; c) le discussioni congiunte all’Agenzia Internazionale per
l’Energia Atomica-AIEA di Vienna per convincere le parti a creare una zona di sicurezza
intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
infografica
Le votazioni dell’Assemblea
Generale dell’ONU sulla crisi ucraina
UN (United Nations)
FONTI
Condanna dell’occupazione della Crimea Condanna dell’aggressione all’Ucraina
27 MARZO 2 MARZO
2014 2022
PAESI
193
100 FAVOREVOLI
ALLA CONDANNA
DELLA RUSSIA 58 ASTENUTI
11 CONTRARI
ALLA CONDANNA
DELLA RUSSIA 24 ASSENTI
141 FAVOREVOLI
ALLA CONDANNA
DELLA RUSSIA 34 ASTENUTI
5 CONTRARI
ALLA CONDANNA
DELLA RUSSIA 13 ASSENTI
I voti dei 193 Paesi nel 2014 e nel 2022 raggruppati per continente
PAESI PAESI PAESI PAESI PAESI
Albania
Andorra 44 AMERICA 35 53 47 14
OCEANIA
EUROPA
Austria
AFRICA
Belgio
Bulgaria
ASIA
Cipro
Croazia
Danimarca 2014 2022 2014 2022 2014 2022 2014 2022 2014 2022
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Grecia 2022 Come si legge
Aggressione all’Ucraina Arabia Saudita
Irlanda
Islanda Bahrain La visualizzazione descrive come i 193 Paesi hanno votato
Bhutan sulle Risoluzioni adottate dall’Assemblea Generale dell’ONU
Italia Benin nel 2014 e nel 2022.
Ucraina Federazione Russa Corea del Sud
Lettonia Cabo Verde Botswana Voto 2014
Liechtenstein Ciad Burkina Faso Filippine Voto 2022
Lituania Isole Mauritius Camerun Georgia
2014 Paese Paese
Lussemburgo Liberia Comore Giappone Paese Paese
Macedonia del Nord Occupazione della Crimea Giordania
Malawi Congo
CONTINENTE
2014
2022
2014
2022
Malta Niger Costa d'Avorio Indonesia
Moldavia Nigeria Egitto Kuwait
Monaco Antigua-Barbuda Rep. Dem. del Congo Eritrea Libia
Montenegro Eswatini Maldive Afghanistan Colonna 1 Colonna 2
Argentina Seychelles Stesso voto nel Voto differente
Norvegia Belize Sierra Leone Etiopia Malesia Brunei 2014 e nel 2022 nel 2022
Paesi Bassi Bahamas Bolivia Somalia Gabon Qatar Cambogia
Polonia Barbados Brasile Tunisia Gambia Singapore Myanmar Favorevoli alla condanna Astenuti
Portogallo Canada Cuba Algeria Ghana Thailandia Nepal Contrari alla condanna Assenti
Regno Unito Cile Dominica Angola Gibuti Turchia Armenia
Repubblica Ceca Colombia Ecuador Burundi Guinea Corea del Nord Israele
Romania Costarica Giamaica Mali Kenya Siria Libano
San Marino Guatemala Guyana Mozambico Lesotho Bangladesh Oman
Slovacchia Haiti Grenada Namibia Madagascar Cina Timor Est Australia
Slovenia Honduras Nicaragua Senegal Mauritania India Emirati Arabi Uniti Isole Marshall
Spagna Messico Paraguay Sudafrica Rep. Centroafricana Iraq Yemen Isole Salomone
Svezia Panama St. Kitts e Nevis Sudan del Sud Ruanda Kazakistan Iran Kiribati
Svizzera Perù St. Lucia Tanzania São Tomé e Príncipe Mongolia Kirghizistan Micronesia Fiji
Ucraina Rep. Dominicana St. Vincent e Grenadine Uganda Sudan Pakistan Laos Nuova Zelanda Nauru
Ungheria Stati Uniti Suriname Guinea Equatoriale Togo Sri Lanka Tajikistan Palau Tonga
Bielorussia Bosnia-Herzegovina Trinidad e Tobago Uruguay Guinea Bissau Zambia Vietnam Azerbaijan Papua Nuova Guinea Tuvalu
Federazione Russa Serbia El Salvador Venezuela Marocco Zimbabwe Turkmenistan Uzbekistan Samoa Vanuatu
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
2014
2022
I voti dei 193 Paesi nel 2014 e nel 2022 raggruppati per continente e per differenza di voto
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
FIGURA 2
L’approvvigionamento energetico italiano dall’estero
72,60
miliardi di m3
70,10
miliardi di m3
57,02
milioni di tonnellate
57,06 *
milioni di tonnellate
9,53
milioni di tonnellate
13,00*
milioni di tonnellate
Russia Nord Europa Russia Stati Uniti Russia Australia
Algeria Libia Libia Arabia Saudita Stati Uniti Indonesia
22 Azerbaigian GNL Azerbaigian Kazakistan Sud Africa Colombia
Iraq Altri Spagna Altri
RELAZIONE ANNUALE 2022
infografica
> 40%
Elevata concentrazione di aziende
+ Vicenza
Sondrio Veneto venti provincie per numero di imprese Pescara
Siracusa sia gasivore che energivore Potenza
energivore e gasivore sul totale del campione
Livorno
Benevento
Emilia Romagna Verona Gas naturale
analizzato, classificando le provincie in base alla
Sondrio
Cagliari
Pavia Marche Treviso Energia elettrica concentrazione di tali aziende sul proprio Arezzo
Vercelli Regioni in cui il valore aggiunto dei settori Umbria territorio. Sono evidenziate, inoltre, le regioni Livorno
Nuoro energivori e gasivori, sul totale del valore Abruzzo
Roma nelle quali il valore aggiunto industriale Belluno
Lucca L'Aquila
Siena aggiunto industriale è superiore al 40% prodotto dai settori energivori e gasivori è Savona
Chieti superiore al 40% del totale di quello prodotto in Taranto
Rimini tale regione. Messina
Frosinone Palermo
Savona Trapani
Ascoli Piceno Terni
Catanzaro Benevento
Macerata Verbano Cusio Ossola
Taranto 1,2 0,9 0,9 1,4 1,1 1,0 1,2 1,8 2,5 2,2 1,4 1,3 Lecce
Oristano Caltanissetta
Pordenone Siracusa
La Spezia Reggio Calabria
Caltanissetta Campobasso
2022
Grosseto =1,00 Brindisi
Pisa Euro/Smc Ogliastra
Pistoia Cosenza
L'Aquila
Vibo Valentia
ANDAMENTO PREZZI GAS NATURALE ED ELETTRICITÀ Scala grafica
=100
Gorizia
Grosseto
Prato Euro/MWh Catanzaro
Terni Fermo
Crotone Isernia
Gorizia Oristano
Ogliastra Sassari
Fermo La Spezia
Isernia Agrigento
Brindisi Massa Carrara
Trieste Trieste
Barletta Andria Trani 225 212 308 246 230 271 442 543 430 212 225 365 Nuoro
Matera Matera
Asti Rieti
Rieti Imperia
Verbano Cusio Ossola Sud Sardegna
Enna Enna
Aosta Aosta
Biella
Sud Sardegna
Belluno GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
Crotone
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
Non di secondario valore, del pari, i potenziali sviluppi relativi alle materie prime e
alle tecnologie necessarie per la decarbonizzazione, volti a individuare tempestivamente
l’emergere di possibili colli di bottiglia o posizioni di monopolio suscettibili di
compromettere, in prospettiva, l’equilibrio tra sostenibilità energetica e tutela della
sovranità tecnologica europea.
materie prime, sebbene non direttamente oggetto di sanzioni, hanno subìto rincari di
prezzo e/o interruzioni, con un inevitabile impatto sul tessuto industriale nazionale ed
europeo.
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
infografica
Business
Individuali
USD barile
Sanzioni sull’export
Sanzioni sull’import
USD BTU
Sanzioni commerciali 81,50
Sanzioni individuali gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
321,9
Invasione russa dell’Ucraina gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Export Russia
20,8
Petrolio
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Gas Naturale
Energia
Carbone
Ferro Grano
147,3 Mais
Fertilizzanti Agroalimentare
EUROPA Rame
Petrolio Alluminio
Gas Naturale
Carbone Federazione Russa Nickel
Minerali
USD per 1000 Kg
Mais
Fertilizzanti Platino e Palladio
Rame
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Nickel Ferro e acciaio
Platino e Palladio
Titanio Ghisa
Ferro e acciaio
Ghisa Semilavorati in ferro Metalli
94,5 Semilavorati in ferro
Lingotti di acciaio Lingotti di acciaio
Ferro laminato a caldo Ferro laminato a caldo
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Alluminio
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Fertilizzanti
Platino e Palladio
Titanio
Ferro e acciaio
Ghisa
Semilavorati in ferro
Lingotti di acciaio
ASIA
Rame
Alluminio gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
USD per 1000 Kg
Nickel
Platino e Palladio
Titanio
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Ferro e acciaio
Ghisa
Platino e Palladio
Semilavorati in ferro
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Grano
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gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
“Coercizione economica”
La fase storica apertasi alla fine della competitori) o di beneficio condizionale
Guerra Fredda è stata caratterizzata dalla (attraverso l’offerta di vantaggi in cambio
formazione di una rete di interconnessioni di allineamento politico).
globali tra attori pubblici e privati, nei A fronte di una crescente rilevanza dei
quali transitano i flussi finanziari, di fenomeni di “guerra economica”, l’UE
informazioni, energetici e di beni. si sta dotando di strumenti finalizzati a
Lo scenario globale
Fattori molteplici e ricorrenti di medio-lungo periodo, come l’instabilità politica, i
conflitti armati, i cambiamenti climatici estremi e la forte spinta demografica, hanno
contribuito a mantenere elevata, anche nel 2022, la pressione dei flussi migratori
irregolari in direzione dell’Italia e dell’Europa, principalmente dall’Africa, dal Medio
seconda nazionalità dichiarata allo sbarco sul territorio nazionale, la spinta migratoria
risulta in aumento rispetto al 2021 (+ 60%) principalmente a causa della perdurante
crisi economico-sociale e la vicinanza geografica alle coste italiane. Tale flusso rimane
caratterizzato da una natura prevalentemente autoctona, sebbene si registri una
crescente presenza, sia in termini assoluti che percentuali, di subsahariani, spesso
presenti da tempo nel Paese.
L’immigrazione irregolare è gestita da gruppi criminali prevalentemente autoctoni,
non strutturati, talvolta attivi nel settore ittico, dediti alla gestione di un’ampia gamma
di attività criminali che vanno dal favoreggiamento dell’immigrazione clandestina,
al contrabbando di tabacchi, al traffico di sostanze stupefacenti e di idrocarburi. Al
riguardo, nel corso del 2022, sono emersi all’attenzione dell’Intelligence anche alcuni
sodalizi criminali composti da cittadini tunisini e italiani coinvolti in vari traffici illeciti tra
cui il favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.
I flussi in ingresso in Tunisia dai Paesi confinanti si confermano da Ovest (Algeria),
in coesistenza con i traffici di oli minerali, di stupefacenti e di altri beni, e da Sud-Est
(Libia).
Le imbarcazioni usate dai facilitatori sono, diversamente dal caso libico, natanti
prevalentemente di dimensioni più contenute, meno resistenti e capienti, ma veloci e
quindi difficilmente identificabili, che talvolta determinano i cc.dd. “sbarchi fantasma”,
eludendo il dispositivo di controllo nazionale.
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
infografica
Immigrazione irregolare
Eurostat
IOM (International Organization for Migration)
FONTI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Ministero dell’Interno
UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees)
UNRWA (United Nations Relief and Work Agency)
Paesi di primo ingresso UE
I PRIMI 5 PAESI
Sfollati interni* e rifugiati in: Come si legge
Serbia
Siria 7.100.000 Giordania 3.050.000 Libia 856.000
Italia Spagna Grecia Cipro Bulgaria Iraq 6.440.000 Pakistan 1.700.000 Iran 849.000 L’infografica ritrae le rotte migratorie terrestri e
Italia marittime di ingresso in Italia (cartina in basso) e
Yemen 4.400.000 Striscia di Gaza 1.475.000 Mali 453.000
Sudan 4.200.000 Libano 1.342.000 Egitto 360.000 quelle percorse dai migranti per raggiungere i Paesi
Turchia Turchia 4.000.000 Ciad 1.100.000 India 250.000 di partenza e transito prima di intraprendere l’ultima
119.031
31.219
18.308
17.284
15.605
Afghanistan 3.600.000 Bangladesh 930.000 Algeria 102.000 tratta verso il territorio nazionale (cartina in alto).
Grecia Nigeria 3.200.000 Cisgiordania 871.500 Tunisia 9.500
Tunisia Ciò si arricchisce con i dati sulle maggiori aree di crisi
Cipro Siria umanitarie o di instabilità socio-politica (didascalia
* include gli sfollati interni rientrati nelle loro aree di origine
Libano su sfollati interni e rifugiati) così come con quelli
Afghanistan sulle richieste di asilo e le prime 10 nazionalità
Iran dichiarate dai migranti in ingresso/sbarco/transito
Algeria
in Italia. I dati rappresentati possono essere soggetti
Pakistan a successive asseverazioni.
Egitto
Libia Bangladesh Richiedenti asilo in Italia
Emirati Arabi Uniti
LE PRIME 5 NAZIONALITÀ
Bangladese
Richiedenti asilo in UE 18%
India
I PRIMI 10 PAESI Pakistana
14%
Paesi ECOWAS
Economic Community Egiziana
Nigeria of West African States 11%
Guinea Hub migratori Tunisina
243.835
156.455
117.950
101.730
75.845
36.740
36.115
32.535
20.830
19.210
Rotte intrafricane 7%
Costa
d’Avorio Rotte aeree Nigeriana
Prime 10 nazionalità dichiarate 6%
Paesi di partenza e/o transito Altre
Germania
Francia
Spagna
Austria
Italia
Belgio
Paesi Bassi
Grecia
Cipro
Bulgaria
Tunisina
18.148/223 18.371 Bosnia
ed Erzegovina Serbia
119.031
15.764
15.671/93
Bangladese Bulgaria
16.407 Italia Montenegro Kosovo
14.982/1.425
7.838/1.226 9.064
Macedonia ISTANBUL Rotta marittima
Afghana del Nord del Mediterraneo centrale
10.317
7.241/3076 Albania Rotta marittima
del Mediterraneo orientale
0/1.599 1.599
Siriana
8.594/0 8.594
6 Grecia
Rotta terrestre balcanica
Turchia
Rotta terrestre
2.292/0 2.292
Zone Search & Rescue (SAR)
Pakistana
3.188/3.034 6.222 Hub migratori
0/2.549 2.549 ATENE
1.389 Biserta
TUNISI
32.101 Paesi area Schengen
Ivoriana
5.973/0 5.973 Nabeul
3.952/0 3.952
ALGERI
Lampedusa
Malta
16.115 243
Guineana 4.473/0 Mahdia
4.473
53.119 4 Cipro NICOSIA Siria
2.526/0 2.526 Isole Kerkennah
Attività Search & Rescue 2022
Iraniana 2.326/0 2.326 Tunisia 1.603 BEIRUT
Algeria Zarzis SAR istituzionale 45.136 Libano
3.963/0 3.963
Abu Kammash
Zuwarah
Bengasi SAR operata da ONG 11.892
Indiana Benina
0/2.199 Sabratah TRIPOLI
2.199 Zawiyah Cisgiordania
0/0 Gasr Garabulli
0 Libia
Giordania
Striscia di Gaza
0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000
Israele
Mare / Terra 2022 IL CAIRO
Egitto
Mare / Terra 2021
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
Sulla rotta del Mediterraneo orientale, seconda opzione migratoria via mare per
consistenza dei flussi dopo la rotta del Mediterraneo centrale, le partenze avvengono
principalmente dalla Turchia – crocevia anche per i transiti verso l’Europa lungo la rotta
balcanica e, insieme alla Libia, uno dei più grandi bacini di migranti e rifugiati – nonché,
nell’ultimo anno, dal Libano. Nel corso del 2022, il Libano, a causa della grave situazione
economico-finanziaria nazionale, si è attestato quale nuovo Paese di partenza. Sulla
rotta marittima del Mediterraneo orientale, in cui è confermato il trend in aumento del
flusso verso le coste di Calabria, Puglia e Sicilia, vengono utilizzati vari tipi di imbarcazioni,
Come per altri beni primari, i prezzi dei prodotti agroalimentari hanno mostrato
la loro sensibilità nei confronti delle limitazioni che hanno colpito le catene globali di
approvvigionamento a causa della pandemia da Covid-19. Alle limitazioni produttive in
corso dalla seconda metà del 2020 per le politiche di contrasto alla pandemia, che hanno
provocato scarsità degli approvvigionamenti di materie prime e difficoltà logistiche –
compromettendo il funzionamento “just-in-time” delle filiere produttive globalizzate
– si sono aggiunti gli effetti di azioni speculative finalizzate ad approfittare del relativo
incremento dei prezzi.
Su questo sfondo si è inserita la crisi Russia-Ucraina che ha provocato un’ulteriore
pressione su produttori e consumatori di prodotti agroalimentari, per i quali Mosca e
Kiev detengono una posizione primaria in termini di produzione e di export (in particolare
cereali e fertilizzanti). Il blocco delle semine per circa il 30% dei terreni coltivabili in
Ucraina e le chiusure delle infrastrutture portuali ucraine – cruciali per l’export dei cereali
attraverso il Mar Nero – hanno determinato un’ulteriore tensione sui mercati che,
unitamente all’incremento dei costi dell’energia, ha portato i prezzi dei beni alimentari
a raggiungere nuovi record storici nel marzo 2022, trainati principalmente dai prezzi dei
cereali e degli oli vegetali.
38 Sebbene l’implementazione della citata Black Sea Grain Initiative - BSGI (22 luglio
2022, prolungata di ulteriori 120 giorni il 17 novembre 2022) abbia messo un freno alla
crescita dei prezzi del grano, la crisi russo-ucraina ha contribuito a esacerbare la spirale
RELAZIONE ANNUALE 2022
inflazionistica e/o la crisi alimentare in molti Paesi del Sud del mondo.
La quota di esportazioni di grano duro da Russia e Ucraina raggiunge il 45% se si guarda
al mercato africano. Il grano duro rappresenta la principale fonte alimentare per i Paesi del
Nord Africa, dove i derivati della farina forniscono oltre il 50% dell’apporto calorico giornaliero.
Il rallentamento dell’economia globale, la spirale inflattiva e le politiche monetarie
restrittive adottate dalle banche centrali per contenere i livelli di inflazione hanno
causato un aumento del rischio di credito e un aumento del costo del debito per i
Paesi in Via di Sviluppo (PVS). Molti Paesi dell’area MENA, come Tunisia ed Egitto, sono
già pesantemente indebitati e potrebbero non riuscire a garantire l’attuale livello di
importazioni. In Tunisia ed Egitto, inoltre, assume particolare rilievo il sistema dei sussidi,
che permette alla popolazione di accedere al pane a prezzi calmierati. Un’ulteriore
crescita del costo dei beni alimentari potrebbe avere risvolti anche sotto il profilo
securitario, con l’avvio di proteste di massa da parte della popolazione.
Sui prezzi del grano, per il 2023, pesano le incertezze del settore in Ucraina per:
• l’eventuale rinnovo della BSGI, in scadenza il 23 marzo p.v.;
• il calo della produzione attesa pari a circa il 45%.
Inoltre, anche in un contesto di rinnovo della BSGI, la Russia può rallentare le
procedure di export dal porto di Odessa, come ha già strumentalmente fatto durante il
mese di novembre.
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
infografica
0.6°
Libia
Mali
0.4°
Niger
0.2°
Temperatura Nigeria
media
1850-1900
Rep. Centroafricana
-0.2°
Rep. Dem. Congo
-0.4°
1880 1900 1920 1940 1960 1980 2000 2020
Siria
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I
TREM
INDICE SPEI (SICCITÀ)
Sudan
estrema acuta moderata leggera
ICI ES CRIT Sud Sudan
-2 -1.5 -1 -0.5 AT ICIT
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L’indice SPEI è un indicatore di
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dell’evapotraspirazione.
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Impatto del conflitto russo-ucraino
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Resto del mondo 0,5% Fase 1 Minima
Asia Centro-Orientale 14,8%
(Cina esclusa)
Fase 2 Sotto stress
Fase 3 Crisi
Europa 17,6% 143,7 154,7
Fase 4 Emergenza 2022
Medio Oriente e Golfo Persico 21,3% Fase 5 Carestia Circa il 2% della popolazione mondiale
IMPAT
EXPORT
Cina 21,8%
INSICUREZZA 150 milioni
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Previsione 2022
85,6 Mt PRODUZIONE
Stima 2021
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UCRAINA Indice FAO prezzi alimentari e cereali - 2022
Cereali secondari
32,2 2018
300 150 -11,43% ALIMENTARI CEREALI
20
-9,11%
Indice FAO dei prezzi
2021 2022
200
Cereali Grano
Stati Uniti
India
UE
Russia
Brasile
Argentina
Ucraina
Bangladesh
Australia
Altro elemento centrale nel contesto della sicurezza alimentare sono i fertilizzanti.
La Russia è il più grande fornitore al mondo di fertilizzanti a base di azoto, il secondo
per quelli a base di potassio e il terzo per quelli a base di fosforo.
Sebbene l’Unione Europea con il nono pacchetto di sanzioni abbia previsto norme
volte a facilitare l’export di fertilizzanti da parte della Russia, non è escluso che Mosca
possa decidere di utilizzare la sua leva commerciale sul settore come arma di ricatto
anche nelle future trattative.
Inoltre, il prezzo degli idrocarburi influenza direttamente il costo di produzione
GUN guidato da Abd al Hamid Dbeiba – che rivendicano ciascuno la propria legittimità a
operare nell’intero Paese.
Ciò ha alimentato per tutto il corso dell’anno instabilità e tensioni, specie in
occasione dei tentativi di Bashagha, tutti falliti, di entrare a Tripoli, e delle relative rese
dei conti tra fazioni armate.
Inoltre, la scarsa incisività dell’azione onusiana, almeno fino alla nomina, a luglio,
del nuovo Rappresentante Speciale del Segretario Generale ONU per la Libia, Abdoulaye
Bathily, ha favorito il proliferare di iniziative locali e internazionali non coordinate e in
strategico sul fianco Sud della NATO e del mantenimento di una piattaforma avanzata
verso il Sahel. Profilo, questo, cui l’Intelligence nazionale ha dedicato ampia attenzione.
L’incertezza delle sorti politiche si è rispecchiata in dinamiche di sicurezza connotate
da fluidità e indeterminatezza. Il territorio libico ha continuato a essere, nei fatti, diviso
in due macro-aree distinte e controllate, a Ovest, dalle milizie riferibili al GUN e, a Est,
dall’Esercito Nazionale Libico-ENL di Haftar. Specie nella prima parte dell’anno, poi,
i citati tentativi di ingresso nella Capitale da parte del Premier Bashagha hanno acuito
la conflittualità tra i principali gruppi armati tripolini e la situazione attuale, seppur
di apparente calma e di riallineamento delle milizie a favore di Dbeiba, resta delicata e
suscettibile di improvvisi picchi di tensione. Si segnala, infine, la presenza di cellule riferibili
sia ad al Qaida che a DAESH, in entrambi i casi nel quadro di rapporti di mutua assistenza
con sigle regionali.
L’attenzione informativa ha seguito anche gli altri contesti del Maghreb:
• la Tunisia si è misurata con notevoli difficoltà finanziarie ed economiche, nel contesto di
un quadro politico connotato da incertezze. Con le elezioni del 17 dicembre, distintesi per
la bassa partecipazione al voto, si è conclusa la tabella di marcia di riforme istituzionali
avviata il 1° gennaio scorso con un programma in sei tappe che ha rafforzato i poteri
presidenziali. In evidenza anche la minaccia terroristica, notevolmente ridimensionata
ma sempre all’attenzione di quelle Autorità, specie in considerazione del rischio che il
peggioramento delle condizioni sociali possa aumentare la permeabilità di frange della
popolazione al proselitismo e a percorsi “autonomi” di radicalizzazione;
44 • l’Algeria, altro perno di stabilità regionale, ha proseguito il suo percorso di
ricomposizione della classe dirigente, sebbene questa rimanga tuttora ancorata alla
RELAZIONE ANNUALE 2022
infografica
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Sebbene in uno stato ancora embrionale, simili processi hanno interessato anche
la Turchia, che ha fatto registrare progressi nei rapporti con alcuni attori nella regione,
specie Israele ed Egitto. Per quanto riguarda Israele, poi, permangono all’attenzione le
dinamiche relative alla questione palestinese, tema dal quale originano significative
tensioni che si riverberano in tutta l’area. L’eventuale adozione di iniziative a danno dei
palestinesi può avere ricadute negative sulla stabilità e sicurezza di tutta la regione.
Permangono sotto stretto monitoraggio intelligence quei teatri di crisi mediorientali
le cui criticità potrebbero comportare pregiudizio per il nostro Paese, come la Siria, dove
partner occidentali.
Un vero e proprio cambio di paradigma che, specie sulla scia di crescenti sentimenti
antioccidentali e di condizioni di sicurezza insufficienti, ha registrato la rimodulazione
dei dispositivi di assistenza militare operanti in loco (fine dell’Operazione francese
Barkhane, ridispiegamento della Task Force Takuba e riduzione degli effettivi della
Missione ONU MINUSMA in Mali). Il pressoché contemporaneo ingresso nel quadrante,
a partire dal Mali, di truppe mercenarie russofone a supporto dell’esercito regolare
ha squilibrato del tutto i rapporti di forza. La Giunta di Bamako non è, comunque,
riuscita a fornire alla popolazione i risultati promessi in termini di stabilità politica
e miglioramento dei parametri economici. Nel 2022 la situazione interna è rimasta
fortemente precaria, con complesse interlocuzioni intraistituzionali e settarie e, sul
piano della sicurezza, un accentuato attivismo delle formazioni jihadiste che, di fatto,
hanno sottratto alle Autorità di Transizione il controllo di vaste zone. Lo scadimento
politico-sociale, la presenza russa nel Paese e la decisione della Giunta militare di
prolungare la transizione per un periodo dai 6 mesi ai 5 anni hanno determinato
anche una crisi, a inizio anno, nei rapporti tra Bamako e la Communauté Economique
des Etats de l’Afrique de l’Ouest-CEDEAO che ha imposto al Mali sanzioni, seguita
dall’Unione Europea. A luglio, gran parte dell’impianto sanzionatorio è stato revocato
a seguito della decisione del Governo di Transizione di rendere pubblico il nuovo
calendario elettorale.
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
infografica
terrorismo (anche con Compagnia Tensioni al confine con l’Etiopia X Risorsa mineraria
privata militare russa Wagner) Crisi alimentare nelle regioni Contrapposizioni etnico-claniche Attivismo di milizie di matrice Elezione a Presidente di Hassan
occidentali Percentuale rispetto alla
etnica Sheik Mohamud (già in carica dal XX% produzione estrattiva mondiale (2020)
Attivismo di gruppi jihadisti nell’area Stallo del processo di transizione 2012 al 2017)
Giunta militare (in fase di transizione) del lago Ciad Presenza di cellule jihadiste
92
ICA
federale
1,11%
Minaccia
R
Accordo di Pace di Pretoria
AF
(2 novembre) Forte presenza terroristica
2,22%
Diga GERD - Grand Ethiopian Renaissance Dam
73
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Nuova Provincia di DAESH nel 2022
2,44%
Gruppi Jihadisti
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ISM (ex ASWJ)
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Islamic State Mozambique
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Mozambico ISSP (ex ISGS)
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Presenza di truppe regolari
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ruandesi e di missioni ISCAP
internazionali nella provincia di Islamic State Central Africa Province
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Cabo Delgado, a sostegno delle ISWAP
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Attacchi jihadisti nella provincia di ISS
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ADF
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Nigeria Angola FACT
Vaste operazioni militari di contro Front pour l’Alternance et la Concorde au Tchad
Rielezione a Presidente di João
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terrorismo per il contrasto a gruppi Lourenço (MPLA) UFDC
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jihadisti 1,93% Union des Forces Démocratiques
Ruolo di mediazione nella crisi in pour le Changement
Attivismo jihadista contro obiettivi Repubblica Democratica del TPLF
militari e comunità cristiane Due colpi di Stato (gennaio e Congo Tigray People Liberation Front
settembre)
OLF
Scontri tra gruppi ribelli e Forze di Oromo Liberation Front
sicurezza Peggioramento economico e
securitario
Principali missioni/operazioni militari
S E Crisi alimentare 11,22% 1,68% 1,45%
OR
73 50
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Sentimento anti-occidentale 22 40 Missione ONU in RDC
5,95% 2,15% 2,10% 1,31% Ti Zr
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MINUSMA
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3,04% 2,57%
Attivismo jihadista
P Petrolio ATMIS
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27 73 41
41
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73
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Con due colpi di Stato in meno di un anno (24 gennaio e 30 settembre 2022)
consumatisi sull’onda del peggioramento dei parametri economici e di sicurezza, anche
la situazione in Burkina Faso è restata all’attenzione dell’Intelligence.
Il Paese pare avviato a diventare un nuovo epicentro di crisi, considerati i crescenti
livelli di agitazione politica e l’elevata violenza terroristica (anche in questo caso, circa
il 40% del territorio sarebbe fuori dal controllo delle autorità burkinabè).
A fronte di tali situazioni emergenziali, il Niger si è invece confermato piuttosto
stabile e costituisce ormai il principale riferimento occidentale nell’area saheliana,
Quanto alla Somalia, si registrano, invece, sviluppi positivi sul fronte politico. Il
complesso iter che ha condotto, a metà aprile, al giuramento dei nuovi parlamentari (eletti
in varie tornate a seconda degli Stati federali di appartenenza) ha portato all’elezione, a
maggio, del Presidente Hassan Sheik Mohamud, già in quella carica dal 2012 al 2017.
Tuttavia, se lo sblocco del processo elettorale ha costituito una prova di buona
volontà delle Istituzioni somale nel voler superare lo stallo politico, la situazione sul
terreno risulta ancora fluida e continua a risentire dei contrasti di natura clanica che si
riflettono anche nelle difficili interlocuzioni tra Stato centrale e Istituzioni regionali.
Inoltre, innumerevoli sono stati i richiami internazionali ad accelerare il programma
di ristrutturazione dell’architettura di sicurezza, anche in ragione della riconfigurazione
della African Union Mission in Somalia-AMISOM in African Union Transition Mission in
Somalia, il cui ingaggio è previsto fino al 2024.
Infine, l’attenzione intelligence si è focalizzata sul sistema regionale dei Grandi
Laghi che, accanto a progressi incoraggianti nelle interlocuzioni tra gli Stati per lo sviluppo
di meccanismi di cooperazione, ha evidenziato contesti connotati da profonde fragilità
politiche e securitarie, nonché caratterizzati dall’attivismo della locale provincia di DAESH.
In tali aree, l’instabilità politica, economica e sociale, unitamente alla forte
connotazione etnico-tribale che regola le dinamiche di potere, alimentano marginalizzazioni
sociali e spaccature generazionali, nell’ambito delle quali si insinua l’azione di proselitismo
e reclutamento sia dei gruppi insorgenti e criminali sia delle organizzazioni jihadiste.
L’attenzione informativa si è in particolare indirizzata verso le regioni orientali della
54 Repubblica Democratica del Congo e il quadrante dell’Africa Australe, in particolare
Mozambico e Angola, anche in ragione dell’apporto che tali Paesi possono offrire alla
RELAZIONE ANNUALE 2022
infografica
EVENTI VITTIME
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre 3.500 Un gruppo è più letale di un altro se, a
numero di vittime
2.349 2.988 parità di numero di eventi, ha causato
SAHEL 3.250 più vittime.
2.349
2.348
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17
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Algeria Guinea Uganda
Equatoriale ISM (ex ASWJ)
Kenya Islamic State Mozambique
Congo
Gabon ISSP (ex ISGS)
Sahara Repubblica Islamic State Sahel Province
Occidentale Democratica Ruanda
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677
575
510
673
I dati si riferiscono all’attivismo jihadista in Africa subsahariana Lesotho
16
9
7
nell’anno 2022 (aggiornamento al 3 febbraio 2023). La mappa Sudafrica Numero
mostra le aree in cui si concentrano le azioni dei principali gruppi di vittime 12.797
terroristici, mentre i grafici illustrano – in chiave temporale, Totale vittime
spaziale e in assoluto – i dati su eventi e vittime. per regione 5.241 1.902 2.257 3.397
SAHEL AFRICA AFRICA CENTRALE CORNO D’AFRICA
OCCIDENTALE E AUSTRALE
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
La proiezione globale cinese, esito del suo crescente peso economico, dell’entità
dei traguardi tecnologici e industriali raggiunti, nonché del correlato peso internazionale
sempre più rivendicato, è alla costante attenzione dell’Intelligence nazionale che ne
segue le dinamiche complessive, evidenziandone gli aspetti geopolitici e geoeconomici,
con particolari focus sugli impatti dell’evoluzione del quadro politico interno, delle
attività di influenza all’estero e degli ambiziosi obiettivi in ambito scientifico, industriale,
tecnologico e spaziale che rischiano di sottrarre anche mercati e partnership politiche al
contesto occidentale.
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
Nel più grande disegno globale, il primo centro di attenzione della Cina è la
dimensione regionale, dove Pechino manifesta l’intento di conseguire la riunificazione
con Taiwan, vedere riconosciute le sue rivendicazioni territoriali nel Mar Cinese
Meridionale e Orientale e, al confine con l’India, contrastare la presenza militare
statunitense, cercando di incrinare i consolidati sistemi di alleanze di Washington
nei quadranti indo-pacifici. Le ambizioni di Pechino vanno oltre la dimensione
regionale, come dimostrato dalla crescente assertività in seno alle Nazioni Unite,
dall’intensificazione dei tentativi di controllare la diaspora cinese nel mondo, dalla
creazione della sua prima base militare all’estero a Gibuti nel 2017 e dal lancio,
rispettivamente a settembre 2021 e aprile 2022, della Global Development Initiative e
della Global Security Initiative. Il tutto nel quadro di un’iperbole della ricerca scientifica
cinese, che ha visto la Cina affermarsi negli ultimi anni anche nel settore spaziale,
come già evidenziato nella Relazione Annuale 2021.
Ottenuti questi obiettivi, nell’ottica dei leader cinesi, l’ordine geopolitico in Asia
e nel mondo rifletterà l’enorme crescita economica del loro Paese dalla fine degli anni
’70 a oggi, che ha portato la Cina a essere il primo partner commerciale di pressoché
tutti i Paesi della regione e al centro dei più importanti accordi in materia.
infografica
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Taloqan
2,1 milioni Mazar-i Sharif 16/01
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Kunduz IRBM - missile balistico a raggio intermedio
AQIS rifugiati e Badakhshan
PAKISTAN 26/01
Al Qaida in the Indian Subcontinent richiedenti asilo Balkh
29/01 ICBM - missile balistico intercontinentale
Veicolo di lancio spaziale Km
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HAQQANI NETWORK
Faryab Samangan I 10 Paesi più poveri al mondo 24/02 Invasione russa dell’Ucraina Non noto
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PIL pro capite 2021 26/02
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Badghis Kapisa
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Burundi 02/03 Voto della Corea del Nord a favore della Russia in sede ONU
Tehrik-e-Taliban Pakistan Herat Bamiyan Parwan
Laghman $ 221,47 04/03
Wardak Kabul 16/03 Fallito
Afghanistan 24/03 m
Formazioni anti-talebane Herat Ghor
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Jalalabad
Nangarhar
$ 368,75
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National Resistance Front $ 446,98
1.00
Ghazni Kost
04/05 Fallito
AFF 07/05
Afghanistan Freedom Front $ 461,13 Rep. Centrafricana 10/05
Uruzgan Insediamento nuovo Presidente della Corea del Sud
Paktika 12/05 Km
Farah Sierra Leone 21/05 Incontro tra i Presidenti della Corea del Sud e degli USA Test dal 2006 al 2022
00
$ 480,04
< 1.0
Eventi da segnalare Zabol 24/05 Corea
31 luglio 2022 $ 491,84 Mozambico 25/05 Termine del viaggio in Asia del Presidente USA del Nord 10 SLBM
Uccisione a Kabul del leader 04/06 Esercitazioni navali congiunte tra Corea del Sud e USA
Kandahar
di Al Qaida Ayman Al Zawahiri Madagascar 05/05 135 SRBM
IRAN
$ 500,51 TOTALI
209
7 agosto 2022 Nimruz Helmand Fasi dell’insicurezza
alimentare acuta Rep. Dem. del Congo 22/08 Esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud e USA
Uccisione nella provincia di Paktika $ 577,21
del leader del TTP Omar Khalid Khorasani Kandahar Fase 1 Minima 28 MRBM
24/09
Fase 2 Sotto stress Niger $ 590,63 26/09 Esercitazioni navali congiunte tra Corea del Sud e USA 16 IRBM
28/09 7 ICBM
Fase 3 Crisi
Province ad alta intensità di scontri $ 634,83 Malawi
29/09 Visita della Vice Presidente USA in Corea del Sud 5 Veicolo di lancio spaziale
Fase 4 Emergenza 30/09 8 Non noto
Province con maggiore concentrazione Fase 5 Carestia 03/10
di nuovi sfollati interni nel 2022 Test 2022
Tipologie di missili
PIL pro capite medio UE $ 26.000 05/10
08/10
3
SLBM 2
meno di 1.000 Km
28/10 SRBM 49
2 TOTALI
più di 5.000 Km
66
COREA DEL NORD 31/10 Esercitazioni aeree congiunte tra Corea del Sud e USA MRBM 4
1
sottomarino
lanciato da
01/11 IRBM 2
02/11 Fallito ICBM 4
AFGHANISTAN Lancio missili balistici (4 agosto 2022) 03/11 Non noto 5
09/11
11/11 Vertice ASEAN in Cambogia
17/11
TAIWAN 3 18/11
19/11 Esercitazioni aeree congiunte tra Corea del Sud e USA
CINA
18/12
4 19/12 Esercitazioni aeree congiunte tra Corea del Sud e USA
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
23/12
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4
MAR CINESE MERIDIONALE LSCI - Liner Shipping
MAR CINESE MERIDIONALE
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Livello di integrazione di un
Paese nelle reti commerciali
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Stretto di Malacca navi l’anno Brunei
Malesia
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Germania
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Australia
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2° “strozzatura” al mondo
Hong Kong
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Singapore
42,05 mld
Stretto
Giappone
88,22 mld
Indonesia
USA
120,72 mld
Cina
205,12 mld
Altro
221,37 mld
Lo scenario congiunturale
In un contesto economico profondamente segnato dagli effetti della pandemia
e delle connesse politiche pubbliche di sostegno, a partire dall’inizio del 2022 il quadro
macroeconomico si è progressivamente indebolito nei principali Paesi avanzati, prima per
effetto del temporaneo peggioramento della crisi sanitaria e, dopo, per le conseguenze della
crisi russo-ucraina.
In particolare, come già accennato, a causa delle tensioni connesse al conflitto, i corsi
transnazionali a forte valenza per l’economia italiana. Duramente colpito, per esempio,
è stato il settore siderurgico, rispetto al quale sono emersi rischi derivanti non solo da
un’eventuale interruzione della continuità di realtà aziendali particolarmente esposte, ma
anche da manovre di soggetti esteri coinvolti nella governance di stabilimenti nazionali
suscettibili di compromettere, tra l’altro, i livelli occupazionali di alcune aree del Paese.
Altro settore risultato fortemente esposto allo scenario di crisi internazionale è quello
dei semiconduttori, basato su una catena fornitoriale caratterizzata da un ruolo di nicchia
dell’industria europea e nazionale e da una forte esposizione alle conseguenze negative delle
dinamiche nell’area del Pacifico, che negli ultimi due anni hanno determinato rallentamenti
e interruzioni nelle forniture globali, con ricadute pregiudizievoli per la competitività degli
operatori nazionali del settore.
L’azione di tutela degli interessi nazionali ha riguardato anche il settore automotive,
che vanta alcuni tra i più importanti attori globali, sia a livello di produzione dei veicoli sia
di componentistica ad alta tecnologia, e che continua a ricoprire un ruolo strategico per il
Paese sotto il profilo industriale e occupazionale. Nel corso del 2022, peraltro, il segmento
ha patito la disarticolazione della catena del valore dovuta alle difficoltà sul piano logistico, in
particolare legate alle citate criticità nel settore dei semiconduttori. L’attività informativa ha
consentito, inter alia, di rilevare scelte di attori esteri suscettibili di condizionare le prospettive
industriali e finanziarie di importanti siti produttivi italiani, anche qui con possibili effetti sui
livelli occupazionali.
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
infografica
USA CINA
40% della domanda globale. La Cina è il mercato in più rapida crescita al mondo. milioni nel 2100; gli Stati Uniti invece seguiranno una traiettoria demografica di crescita
lenta e costante, da 338 milioni nel 2022 a 394 milioni nel 2100.
ANNO
2022
ANNO
2100
LEGENDA ANNO
2022
ANNO
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GLOBALI
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R &S USA
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2 1 37% liceo
50%
29%
USA CINA
$
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SEMICONDUTTORI MACROECONOMICO
Gli Stati Uniti sono i leader globali nel settore dei semiconduttori in termini Con 15 trilioni di dollari, la Cina è la seconda economia più grande del pianeta
di vendite, profitti e innovazione. Tuttavia, gli Stati Uniti dipendono dalla Cina dopo quella degli Stati Uniti, pari a oltre 21 trilioni di dollari.
15
per il segmento dell’assemblaggio.
41,89%
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Risultati USA nei vari settori Interdipendenza reciproca
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Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
72
Tecnologia 5G
3% (art. 1-bis)
RELAZIONE ANNUALE 2022
12%
Difesa e sicurezza
nazionale (art. 1)
608notifiche
0% 100%
infografica
134,1%
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145,9%
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Italia 2°
0,3% 7,8%
116,6% 115,0% 4°
Portogallo 1,4% 7,1% Detentori del debito pubblico - Italia
101,0% 114,7%
G7
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97,3% 112,5% 5°
Francia
Non residenti Banca d’Italia
1,2% 10,3%
97,6% 105,2% 6°
Belgio
26,9% 26,1%
Cipro
91,1%
0,5% 8,1%
94,2% 7°
2.765
Austria
70,7%
1,5% 8,6%
81,5% 8° 8,9%
miliardi
Finlandia
71,1%
0,8% 10,8%
76,5% Altri residenti 25,5%
Croazia 9° Svezia 12,6%
Altre istituzioni
3,3% 14,6%
finanziarie monetarie residenti
Ungheria
65,5% 75,0% 10° Estonia Altre istituzioni
finanziarie residenti
Slovenia 11°
Finlandia 12° Lettonia
Paesi Bassi
Tassi di interesse su titoli di Stato con scadenza a 10 anni
Irlanda
Polonia 5%
Come si legge Belgio
4,5% 4,3%
Germania
Repubblica
2022 4,1%
4,2%
L’infografica confronta, tra il 2019 e il 2022, i Ceca Italia
rapporti tra debito pubblico rispetto al PIL e i livelli Lussemburgo
Slovacchia 4%
d’inflazione per le 10 economie più indebitate Germania 3,6%
dell’UE. Tale analisi viene estesa ai 27 Paesi Austria
dell’Unione nel loro complesso (per i quali è stata 3,0%
anche redatta una mappa sui livelli di Ungheria 3,4% 3,3%
indebitamento pubblico rispetto al PIL), 3%
Slovenia
all’Eurozona e alle economie del G7. Ciò viene 2,4% 2,3%
seguito da un focus sul debito pubblico nazionale Francia Croazia Romania
(evoluzione in termini nominali dal 2019 al 2022 e i 2,0%
suoi detentori), nonché dall’andamento dei tassi 1,9% 2,2% 2,2%
2% 1,8%
1,6%
d’interesse dei Titoli di Stato con scadenza a 10
anni dell’Italia rispetto a quelli della Germania. 1,3%
Bulgaria 1,1%
0,9% 1,2% 1,2%
1%
0,4%
Portogallo Italia 0,2%
Grecia 0%
Spagna
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
=50%
Scala grafica
Malta Cipro
Dati e stime al 31 gennaio 2023
Indice Indice Il conflitto russo-ucraino L’instabilità globale: La tutela della
generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
Tuttavia, il possibile avvio di una fase recessiva a livello globale, connessa agli effetti
dell’aumento dei tassi di interesse, potrebbe impattare negativamente sulla capacità
di imprese e famiglie di onorare i debiti contratti nei confronti degli istituti di credito
nazionali, con un conseguente aumento del tasso di deterioramento dei portafogli
creditizi delle banche italiane. In aggiunta, la riduzione dei programmi di finanziamento
delle Autorità europee nei confronti degli istituti di credito potrebbe comportare un
taglio dei finanziamenti erogati dal sistema bancario al tessuto economico nazionale,
stante la scarsa ricettività dei mercati obbligazionari a livello europeo.
Nel settore bancario è emerso un inedito interesse di taluni primari istituti nazionali
verso operatori esteri al fine di perseguire piani di espansione in mercati internazionali, in
consentito di rilevare nuovi andamenti della minaccia che hanno determinato ricadute
a livello globale e, in misura minore, anche sul piano nazionale. In tale ambito, si è
assistito a circoscritti effetti collaterali di azioni finalizzate principalmente a degradare
o interrompere servizi essenziali in territorio ucraino, erogati attraverso infrastrutture
transnazionali. Sempre in ambito nazionale sono stati registrati attacchi alle filiere
energetica, dei trasporti, della finanza e dei servizi governativi connessi all’ampio impiego
del “ransomware” da parte di gruppi criminali e di attori strutturati sponsorizzati, in
alcuni casi, da entità statuali.
Quanto alla tipologia della minaccia, lo spionaggio cibernetico ha continuato a essere
appannaggio, in via diretta o indiretta, degli attori statuali dotati delle ingenti risorse umane
e strumentali richieste per reiterare i tentativi di penetrazione nelle reti di soggetti di rilievo
strategico, a partire dalle Istituzioni pubbliche. Con il progressivo dispiegarsi del conflitto
russo-ucraino, si è assistito a una riduzione delle attività offensive condotte dai principali
sodalizi hacktivisti verso i classici obiettivi delle loro campagne digitali, che si sono invece
indirizzate a supporto della questione ucraina, anche in risposta alle attività dei noti hacktivisti
filorussi in danno di obiettivi italiani. Solo nella fase iniziale dell’anno, azioni di sodalizi italiani
hanno avuto come obiettivo il settore sanitario nazionale, quale forma di protesta verso le
disposizioni imposte per il contenimento della pandemia da Covid-19.
Nel settore della minaccia cibernetica, le capacità intelligence di Comparto si
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generale infografiche e le sue ricadute teatri e fattori di crisi sicurezza nazionale
sono selettivamente dispiegate per rilevare e monitorare gli attacchi riconducibili per
lo più ai gruppi Advanced Persistent Threat-APT (acronimo che identifica quei gruppi,
solitamente contigui ad apparati governativi, che, per capacità intrusive e disponibilità
di risorse, sono in grado di mettere in atto campagne digitali difficilmente individuabili
e di notevole estensione temporale), caratterizzati da marcata propensione al cyber
espionage, ma anche da attacchi di tipo “disruptive” e “destructive”. Si identificano come
“disruptive” quegli attacchi di tipo “dirompente”, ossia in grado di causare violazioni di
confidenzialità, integrità e disponibilità di sistemi e informazioni ivi presenti, ma anche
malfunzionamenti su dispositivi e reti digitali o interruzioni di rete per un lasso di tempo
circoscritto. Di contro, si considerano “destructive” quelle offensive capaci di rendere
Una lieve crescita (+3 punti percentuali) è stata registrata con riferimento ai
gruppi statuali o sponsorizzati da Stati che hanno fatto ricorso ad azioni di spionaggio
cibernetico, che si sono attestate al 26% del totale. Nel periodo in esame, sono stati
osservati da parte di questi attori tentativi di sfruttamento delle vulnerabilità presenti
nei sistemi di connessione remota – utilizzati per finalità di telelavoro – con l’obiettivo
di guadagnare l’accesso a risorse informatiche di aziende e organizzazioni.
L’analisi delle tecniche, tattiche e procedure (TTP) impiegate da quei gruppi ha
messo in evidenza un sostanziale cambiamento degli strumenti utilizzati: si è passati,
infatti, dall’impiego di “malware” altamente sofisticati alla ricerca – nell’ultimo periodo
e limitatamente ai casi osservati – di strumenti “spendibili”, liberamente reperibili o
distribuiti su mercati operanti nel deep e dark web. Circostanza questa riconducibile sia
alla volontà di conferire a tali attività offensive la parvenza di comuni azioni criminali sia
al reclutamento da parte di quegli attori di nuovi operatori, più avvezzi all’uso di questa
tipologia di mezzi.
In sensibile riduzione sono state, invece, le azioni di matrice non identificabile
(18%, in calo di 22 punti percentuali), tendenza questa ascrivibile alle accresciute
capacità di rilevamento sviluppate da AISE e AISI, grazie alle quali è possibile effettuare
una più accurata classificazione e sistematizzazione degli attacchi, che restituisce una
attendibile fotografia della minaccia cibernetica all’attenzione del Comparto.
La migliorata capacità di attribuzione acquisita dall’Intelligence e il più ampio
ricorso da parte degli attori statuali o “state sponsored” a strumenti impiegati anche da
78 gruppi criminali ha consentito di rilevare una sensibile crescita degli attacchi di matrice
criminale, attestatisi al 47% del totale (+33 punti percentuali rispetto al 2021).
RELAZIONE ANNUALE 2022
Si è confermato anche per il 2022 il ricorso da parte dei principali attori della minaccia
alla registrazione di domini malevoli (circa il 41%, in aumento di 5 punti percentuali rispetto al
2021), ossia quelli connotati, per denominazione e caratteristiche, da un’elevata similitudine
con quelli di siti istituzionali e governativi, al fine di dirottare inconsapevolmente gli utenti
verso siti web compromessi (tecnica del “typosquatting”).
Seppur in forte calo, è continuata la ricerca delle vulnerabilità tecniche esposte dai
target selezionati (c.d. Bug Hunting, al 3,7%) propedeutica a tentativi di violazione delle loro
reti informatiche, nonché ad attacchi di tipo SQL Injection (al 14%).
A tale contrazione ha fatto da contraltare un incremento nell’impiego di malware
da parte di attori di matrice criminale (prevalentemente ransomware, al 28% del totale, in
aumento di oltre 15 punti percentuali rispetto all’anno precedente).
Per quanto concerne gli esiti delle azioni ostili, si è registrata una significativa
prevalenza di offensive tese a inibire l’erogazione di servizi, attraverso il ricorso ad armi
digitali in grado di eliminare dati e programmi presenti nei sistemi dei dispositivi target,
rendendoli inutilizzabili (circa il 31% del totale, in aumento di 30 punti percentuali rispetto
all’anno precedente), seguite da azioni funzionali a successivi attacchi (scese all’11%, con una
differenza di circa 30 punti percentuali rispetto al 2021).
Direttamente connesso all’incremento di azioni di matrice criminale è il sensibile
aumento di azioni finalizzate al furto di identità e/o credenziali (al 53,5%, in crescita di quasi
48 punti percentuali), messe in vendita su portali e forum dedicati del dark e deep web.
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infografica
La minaccia cibernetica
all’attenzione intelligence
L’attività info-operativa condotta dall’intelligence nel
corso del 2022 ha consentito di monitorare il panorama
9%
vantaggio
economico/strategico 53% DISCREDITO
Condotte finalizzate ad influenzare
MINACCIA AVANZATA E PERSISTENTE
(APT)
Operazioni particolarmente mirate e
PUBBLICI
negativamente le opinioni dell’utenza o
23% spionaggio 3% della collettività verso un determinato persistenti, solitamente portate avanti
target. da attori di matrice statuale o state Istituti e Agenzie nazionali
sponsored, in genere condotte mediante
2% 9%
non noto 13% l’impiego di malware all’interno delle reti
67% bersaglio al fine di mantenere attivi i
ESFILTRAZIONE DATI
Offensive che hanno avuto ad esito la canali impiegati per l’esfiltrazione di
Tale tendenza trova conferma anche nelle statistiche relative alle finalità degli
attacchi monitorati dal Comparto, ove si registra un rilevante incremento di offensive
finalizzate a garantire un vantaggio economico per l’attaccante (53%, in crescita di 44
punti percentuali rispetto all’anno precedente), analogamente al drastico incremento
delle incursioni digitali tese a minare credibilità e reputazione di quei target ritenuti
sostenitori di una delle parti coinvolte nel conflitto russo-ucraino (31%, in aumento di
30 punti percentuali), a scapito di quelle iniziative cui non è stato possibile attribuire una
chiara finalità (13%, in notevole riduzione rispetto all’anno precedente).
Le campagne con finalità di spionaggio (3%), seppur in termini numerici marginali
rispetto al totale, sono state rivolte verso i sistemi dei Dicasteri CISR e di primari fornitori
nuova generazione, per le quali appare quanto mai concreto il rischio di interferenza
statuale per mezzo di apparati realizzati da produttori non affidabili; le cc.dd. “tecnologie
di frontiera” (blockchain, intelligenza artificiale), il cui uso improprio apre a inedite
modalità di attacco da parte di attori malevoli (come nel caso dei cc.dd. “deepfake” e
“chatbots”); il passaggio a nuovi paradigmi computazionali (c.d. “quantum computing”),
le cui capacità – ancora non pienamente esplorate – paiono tali da poter facilmente
scardinare i fondamenti sui quali si basa l’attuale concetto di sicurezza informatica, in
primis in relazione alla possibilità di violare gli odierni algoritmi di cifratura.
L’efficace implementazione dell’innovazione tecnologica nel Comparto intelligence
può trarre beneficio dall’adozione di un approccio strutturato verso la ricerca e
l’innovazione. Solo attraverso il consolidamento del Partenariato Pubblico-Privato
tra Intelligence e realtà nazionali (industriali, accademiche, di ricerca, start-up) sarà,
infatti, possibile per il Comparto garantire l’attuazione della sua missione a tutela degli
interessi politici, economici e militari nazionali e del patrimonio industriale e scientifico
del Sistema Paese.
Con lo scopo di far fronte alle crescenti minacce si è assistito, negli ultimi anni, a
un impegno aggiuntivo verso la digitalizzazione e l’innovazione all’interno del Comparto,
sia per le attività giuridico-amministrative sia per quelle info-operative. Tale sforzo,
oltre a una rilevante azione di prevenzione e contrasto della minaccia, rappresenta una
notevole opportunità di potenziamento e ottimizzazione delle attività dell’Intelligence
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Sebbene l’operazione russa abbia investito diversi Paesi europei, si valuta che il
suo impatto sia stato di scarso valore, sia per il limitatissimo seguito generato sui social,
sia per la facilità con cui account, link, post e siti web sono stati identificati e rimossi.
Quanto alla Cina, al deflagrare del conflitto russo-ucraino, dopo una fase iniziale di
silenzio (circa un mese), i portavoce di Pechino hanno riposizionato, nella comunicazione
ufficiale, il loro Paese da sostenitore di Mosca ad attore neutrale. In parallelo, però,
Pechino ha sostenuto la diffusione di narrazioni pro-russe sui suoi stessi media, ove
sono state amplificate quelle più note, in particolare, l’esistenza di laboratori di armi
biologiche in Ucraina e la definizione dell’invasione russa come “operazione speciale”.
Nei media e nelle piattaforme online cinesi lo spazio dedicato al conflitto ucraino è
stato marginale. È stata comunque ribadita, sul piano generale, l’importanza del rispetto
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dell’integrità e della sovranità territoriale e sono stati evidenziati gli aiuti umanitari
cinesi alla popolazione ucraina. Grande enfasi è stata posta anche sui cc.dd. “doppi
standard” asseritamente applicati dalle democrazie occidentali, richiamando come
esempio l’”espansione NATO”, “gli errori e le bugie” dell’Alleanza Atlantica e “l’egemonia
e l’arroganza” americane.
Sul versante internazionale, la più vasta campagna ibrida cinese è stata quella
attuata verso Taiwan in risposta alla visita della Speaker della Camera statunitense
Nancy Pelosi (2-3 agosto), con l’obiettivo di influenzare il processo decisionale di Taipei.
Le esercitazioni militari a fuoco aperto dell’Esercito Popolare di Liberazione (EPL) sono
state associate a nuove restrizioni economiche, attacchi cyber contro Istituzioni,
infrastrutture e attività commerciali, disinformazione, sanzioni e divieti di ingresso
nella Repubblica Popolare Cinese ad alcuni funzionari taiwanesi. Da agosto sono
aumentati i sorvoli dell’EPL nella Air Defense Identification Zone (ADIZ) taiwanese. A
inizio dicembre Pechino ha sospeso l’import di bevande e altri prodotti ittici taiwanesi
e il 25 dicembre, dopo la firma di aiuti militari USA a Taiwan, Pechino ha anche inviato,
per la prima volta, 71 droni nello spazio aereo taiwanese nelle acque attorno alle
isole Kinmen, Dongyin e Matsu, spingendosi, altresì, oltre la c.d. “linea mediana”, poi
disconosciuta dal Ministero degli Esteri cinese.
Sul versante delle cc.dd. “operazioni di informazione” (“info-ops”), a settembre 2022
la predetta operazione di Meta ha portato anche alla rimozione da Twitter, Instagram e
Facebook di una rete di account cinesi fasulli che promuoveva narrative critiche delle
politiche di Governi europei verso l’Ucraina e la Cina e argomenti polarizzanti verso il
pubblico statunitense in vista delle elezioni di medio termine di novembre.
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In Europa e in Italia
I tre attacchi di matrice jihadista che hanno segnato il territorio europeo nel 2022
se, da un lato, paiono consolidare ulteriormente la tendenza che, negli ultimi anni, ha visto
ridursi significativamente il numero di attentati – dai 15 del 2020 ai 6 del 2021 – dall’altro,
mostrano come il livello della minaccia a cui è esposto il Vecchio Continente sia ancora
significativo.
Fortemente parcellizzata e a connotazione endogena, legata prevalentemente a
iniziative estemporanee di attori solitari, privi di legami strutturati con organizzazioni
terroristiche, anche se da queste ispirati, la minaccia trae alimento anche dal deterioramento
delle situazioni securitarie di aree strategiche nel mondo, specie nel Mediterraneo allargato.
Gli attentati, perpetrati rispettivamente in Francia (Arles, 2 marzo), Norvegia (Oslo,
nella notte tra il 24 e il 25 giugno) e Belgio (Bruxelles, 10 novembre), si sono contraddistinti
– in continuità con l’anno passato – per il bilancio contenuto delle vittime, il profilo degli
attentatori (affetti da disturbi psichici e talvolta già noti alle Autorità per le posizioni
estremiste e/o la contiguità con ambienti radicali), la scelta degli obiettivi (Forze dell’ordine e
civili). Tuttavia, come confermato dal citato attacco di Oslo, ma anche da diverse operazioni
di contrasto condotte nel periodo in esame, si è continuato a osservare interesse verso
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pianificazioni più complesse per l’utilizzo di mezzi aggressivi (armi da fuoco, esplosivi) e/o
per numero di soggetti coinvolti (spesso giovani, talvolta minorenni).
Sempre con riferimento all’attentato perpetrato in Norvegia, rileva il target selezionato:
la locale comunità LGBTQIA+. Si tratta di un obiettivo annoverato dalla narrativa jihadista tra
i simboli della decadenza occidentale e, quindi, da colpire, al pari dei Paesi europei e degli
Stati della Coalizione “crociata” internazionale, inclusa l’Italia, responsabili della sconfitta
militare di DAESH. Rileva, al riguardo, la campagna d’odio rilanciata, negli ultimi mesi del
2022, da Al Naba, l’apparato mediatico di propaganda a supporto del Califfato, nei confronti
del “nemico miscredente occidentale e dei traditori apostati arabi” per riaccendere il rancore
nei credenti musulmani e offrire nuovi spunti per la pianificazione di attacchi nei loro Paesi.
Segnali dal fronte siro-iracheno hanno confermato l’inestinto, seppur ormai residuale,
attivismo online o direttamente sul campo, di alcuni “foreign fighters” rimasti su posizioni
irriducibili. In tale contesto, è ipotizzabile che alcuni di essi tentino una ricollocazione in
territorio europeo, invece di far rientro in patria, per il timore di subire gravi conseguenze
sotto il profilo giudiziario e della sicurezza personale.
L’interesse informativo si è quindi focalizzato, come ogni anno, sulla presenza, il
rientro e/o il transito di soggetti “a rischio”, inclusi nella “lista consolidata” redatta in ambito
di Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo. Il numero complessivo di foreign fighters, a
vario titolo connessi con l’Italia, è rimasto sostanzialmente invariato, pari a 146 unità, di cui
61 deceduti e 35 “returnees”.
Sul fronte della pubblicistica istigatoria, è proseguita, nei confronti dell’Italia, la
diffusione di messaggi e video minatori da parte della galassia jihadista. Un ambito, questo,
oggetto di serrato monitoraggio per i rischi legati a possibili attivazioni violente di elementi
radicalizzati. Ne sono dimostrazione le numerose attività di contrasto condotte, nell’anno
in esame, dalle Forze dell’ordine con il determinante contributo del Comparto intelligence.
FIGURA 4
Espulsi: numeri e nazionalità
Nazionalità
17 Già precedentemente
rimpatriati
di cui
89
44 Tunisina
15 Marocchina
5 Egiziana
4 Algerina
3 Nigeriana
2 Gambiana
2022
1 Francese
2021
2020
2019
1 Irachena
1 Libica
98 59 59 79 1
1
Pakistana
Spagnola
TOTALE ESPULSI 1 Svedese
Ministero dell’Interno
FONTI
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L’anarco-insurrezionalismo
Sul fronte eversivo interno, le evidenze acquisite nel 2022, puntualmente
condivise con le Forze di polizia, hanno nuovamente qualificato la minaccia anarco-
insurrezionalista come la più concreta e vitale, caratterizzata da componenti militanti
determinate a promuovere, attraverso una propaganda di taglio fortemente istigatorio,
progettualità di lotta incentrate sulla tipica “azione diretta distruttiva”.
FIGURA 5
90
Principali “azioni dirette” di presunta matrice anarchica in Italia
Distribuzione territoriale Target
RELAZIONE ANNUALE 2022
Tecnologia/comunicazioni/trasporti
Trentino-Alto Adige
6 14
4 Lombardia
Credito/poste
Piemonte 6
1
Forze dell’ordine/giustizia/carceri
Emilia Romagna
5 5
Militare
Umbria
2
1
3 Liguria
Partiti politici
1
Lazio
7
4 Toscana Rappresentanze estere in Italia
1
Industria marmifera
1
Ministero dell’Interno
FONTI
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“grandi opere” che, come di consueto, hanno rappresentato, per quell’area grigia del
“movimentismo” libertario, terreni di sperimentazione di tattiche d’infiltrazione e di
pratiche radicali di protesta, potenzialmente suscettibili di essere riprodotte anche in
altri ambiti di contestazione.
I circuiti marxisti-leninisti
Nei ristretti ambienti dell’estremismo marxista-leninista, pur non emergendo
concreti segnali di una riattivazione operativa, si sono continuate a rilevare, in termini di
studio e propaganda, velleità di riproposizione della passata esperienza brigatista.
Realtà d’area, anche estere, hanno aderito alla citata mobilitazione anarchica a
sostegno di Alfredo Cospito, con iniziative dirette a richiamare l’attenzione pure sui
“prigionieri politici” delle BR-PCC, anch’essi sottoposti al c.d. “carcere duro”.
Il conflitto russo-ucraino ha ravvivato pulsioni antimilitariste, caratterizzate, per
tali settori, da marcate posizioni “internazionaliste” e anti-atlantiste e da una visione
che denuncia la “tendenza alla guerra” come prosecuzione del “dominio capitalista”.
Nel medesimo ambito tematico, il tradizionale attivismo in solidarietà ai popoli “vittime
dell’imperialismo” ha seguitato a evidenziare un significativo impegno nel sostegno
alla “resistenza” palestinese e curda, anche in collaborazione con omologhe reti
internazionali.
Sul versante del mondo del lavoro, le tipiche interpretazioni in chiave di
“contrapposizione di classe” delle dinamiche socio-economiche si sono nuovamente
92 tradotte in tentativi d’inserimento, ricercando peraltro il supporto di altre compagini
dell’antagonismo di sinistra e di collettivi studenteschi, in delicate vertenze occupazionali,
RELAZIONE ANNUALE 2022
Il movimento antagonista
Le molteplici ed eterogenee realtà del movimento antagonista hanno concentrato
la propria attenzione sulla sensibile congiuntura socio-economica scaturente dagli
effetti della guerra in Ucraina, tratteggiata, dalla propaganda d’area, innanzitutto come
uno scontro tra due “blocchi imperialisti”.
Nella lettura antisistema, il tema della guerra è stato strumentalmente
intrecciato ad altre, tradizionali campagne antagoniste, in una prospettiva strategica
d’“intersezionalità delle lotte”. Nel senso, le acquisizioni informative hanno rilevato
la diffusione di narrativa tesa a coniugare antimilitarismo, problematiche lavorative,
carovita, sostegno ai migranti, questione ambientale e dossier energetico, con l’intento
– apparso nei fatti, tuttavia, velleitario – di creare cartelli mobilitativi il più possibile
unitari e coesi in grado di attribuire maggior peso e visibilità alle proteste.
Si sono evidenziati tentativi di avviare processi di convergenza anche tra diverse
lotte territoriali, come, ad esempio, le mobilitazioni locali che si oppongono, in varie
aree del Paese, alle linee ferroviarie ad alta velocità, rivisitate in chiave antimilitarista in
relazione al presunto uso di tali infrastrutture per finalità di logistica militare.
Segnali di un significativo attivismo antagonista sono, poi, emersi tra le file dei
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La destra radicale
L’area dell’estrema destra, a seguito della scarcerazione di esponenti di vertice
coinvolti nell’assalto alla sede della CGIL del 9 ottobre 2021, si è principalmente
impegnata nel tracciare le future strategie di rilancio della sua presenza sul territorio in
una prospettiva di recupero del consenso e di ricerca di nuove adesioni, soprattutto nei 93
circuiti dell’attivismo giovanile.
Sono state, inoltre, rilevate progettualità di riunire diverse realtà militanti, anche
riferibili agli eterogenei aggregati No Vax e No Green Pass, al fine di favorire un rinnovato
impulso alle proiezioni di piazza, con ambizioni di superare la dicotomia “comunismo/
fascismo” e indirizzare il dissenso in chiave trasversalmente “antiglobalista”.
Altri segmenti d’area hanno, invece, continuato ad attivarsi su tematiche più
propriamente sociali, quali il carovita, l’istruzione, la questione ambientale e l’emergenza
abitativa, guardando con interesse, in un’ottica di proselitismo, anche al mondo del
lavoro.
Sul versante internazionale, e con specifico riguardo al conflitto russo-ucraino, si è
registrata una prevalente posizione di sostegno all’intervento militare di Mosca, in linea
con le classiche visioni anti-USA, anti-NATO e anti-UE, di cui si sono stigmatizzate le
presunte mire espansionistiche ai danni della Russia.
Il monitoraggio informativo non ha, poi, mancato di considerare quella nebulosa
di aggregazioni minori, di più marcata caratura nazifascista e skinhead, abitualmente
attiva in una chiara propaganda xenofoba e che, ciclicamente, fa rilevare anche spinte
aggregative in occasione di eventi commemorativi e di avvenimenti musicali d’area,
nonché sinergie con omologhe realtà estere.
Si è, infine, confermato un pericolo in costante crescita l’attivismo sul web delle
reti internazionali del suprematismo e dell’“accelerazionismo”, diffusori d’impulsi
antisistema d’impronta razziale in grado di esaltare sentimenti di rancore sociale e
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Ingerenze affaristico-criminali
A fronte di una significativa difficoltà, da parte dei sodalizi mafiosi tradizionali, nella
realizzazione di strategie criminali di ampio respiro, ascrivibile perlopiù alla pressante azione
di contrasto, le evidenze intelligence pongono in luce come la minaccia affaristico-criminale,
riferibile all’operato di un’ampia e articolata sfera di soggetti appartenenti alla c.d. “zona
grigia” (esponenti criminali, imprenditori collusi, funzionari pubblici infedeli, professionisti
facilitatori), risulti in grado di porre in essere considerevoli ingerenze nel tessuto economico
sano, nel tentativo di acquisire o mantenere indebite posizioni di vantaggio competitivo e
intercettare cospicue risorse finanziarie pubbliche.
A tal riguardo, specifica attenzione informativa è stata riservata alla peculiare
condizione di vulnerabilità dell’attuale contesto socio-economico nazionale, contrassegnata
dagli effetti delle concomitanti crisi sanitaria ed energetica, su cui incombono non solo
le instabilità di scenario derivanti dal perdurante conflitto russo-ucraino, ma anche le
conseguenze del cambiamento climatico, che contribuiscono a rendere più “fragile” il nostro
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Illeciti fiscali
Alla luce delle declinate condotte fittizi crediti fiscali, successivamente
controindicate realizzate da variegati ceduti a intermediari finanziari, nonché
attori criminali ai danni del tessuto di evidenziare specifiche vulnerabilità
socio-economico, appare evidente come del presidio nazionale di prevenzione e
le fattispecie illecite in materia fiscale controllo;
rientrino a pieno titolo nel perimetro delle » al rilascio di garanzie da parte di società di
minacce alla sicurezza nazionale. In tal servizi finanziari, non abilitate a operare
senso, l’attività di intelligence continua in Italia, a favore di società aggiudicatarie
a essere rivolta in direzione di un ampio di importanti appalti pubblici. Fenomeno,
ventaglio di criticità, acuite dalla sempre questo, suscettibile di prospettare non
più evidente connotazione transnazionale trascurabili profili di rischio per il buon
delle più raffinate strategie affaristico- esito degli affidamenti pubblici, oltre che
criminali, che nel periodo in esame si un potenziale pregiudizio all’integrità del
riconnettono soprattutto: mercato e alla libera concorrenza;
» ai crediti di imposta, con particolare » allo spregiudicato dinamismo di taluni
96 riferimento alla gestione fraudolenta imprenditori, soprattutto di origine
dei cc.dd. bonus edilizi, con la finalità cinese, in grado di porre in essere rilevanti
non solo di contribuire al recupero fattispecie di illecito fiscale realizzate
RELAZIONE ANNUALE 2022
nostro territorio, eventi climatici avversi, quali siccità, esondazioni, piogge torrenziali, frane.
L’importanza che l’ambiente ha acquisito anche in Italia è, inoltre, avvalorata
dalla modifica del dettato costituzionale, che ha inserito la tutela dell’ambiente, della
biodiversità e degli ecosistemi in un’ottica di equità intergenerazionale e ha riconosciuto
la salute e l’ambiente tra i beni fondamentali da tutelare anche rispetto all’iniziativa
economica privata.
L’attività d’intelligence nell’ambito della sicurezza ambientale risulta, pertanto,
fondamentale per la sua caratteristica intrinseca di anticipare al decisore politico criticità e
vulnerabilità, in un’ottica di sistema, per un’azione di difesa focalizzata principalmente sulla
prevenzione del rischio ambientale. Ciò può essere perseguito individuando, analizzando e
monitorando la minaccia alla sicurezza ambientale e alla salute pubblica a livello nazionale,
al fine di consentire l’esecuzione di mirate azioni che evitino il danno ambientale o che,
quantomeno, mirino a contenerne gli effetti negativi e i relativi costi di ripristino.
capacità del Paese non solo di perseguire gli obiettivi di transizione energetica nazionali
sul lungo periodo, ma anche di fornire efficaci risposte di breve periodo, in termini di
progressiva indipendenza dall’approvvigionamento di energie fossili e green dall’estero
(quali ad es. eolico, fotovoltaico, geotermico, idroelettrico e nucleare).
Per quanto concerne le fonti a minor impatto ambientale, va evidenziato come in
Italia, al 31 luglio 2022, la potenza installata di impianti di fonti energetiche rinnovabili
(FER), tra fotovoltaico ed eolico, ammontasse a circa 35,3 GW, maggiormente
concentrata nel Sud del nostro Paese e in prevalenza nella Regione Puglia. In proposito,
per il raggiungimento degli obiettivi concertati in sede europea, l’Italia, nei prossimi otto
anni, ha previsto di riuscire a produrre una potenza da FER di circa 70 GW, pari al 40%
#sicurezzanazionale