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IN 01 SU 0011 4
SPECIFICA TECNICA UNIFICATA
Divisione Mercato
Area di Business Illuminazione Pubblica
Pag. 1 di 20
Unità Responsabile:
Supporto Tecnico
Il presente Documento ha carattere RISERVATO e non può essere trasmesso o divulgato a Terzi senza
preventiva autorizzazione del Responsabile Area di Business Illuminazione Pubblica.
1 ÷ 18 1 luglio ’01
4 ÷ 10 2 aprile ’02
14 2 aprile ’02
1 ÷ 20 3 dicembre '03
7 ÷ 9 4 dicembre '04
INDICE
1 GENERALITA’ 4
1.1 Scopo 4
1.2 Campo di applicazione 4
1.3 Rispondenza a norme ed unificazioni 4
1.4 Qualità della fornitura 6
2 COSTRUZIONE 6
2.1 Caratteristiche del materiale impiegato 6
2.2 Caratteristiche costruttive generali 6
2.3 Requisiti 13
3 COLLAUDO E ACCETTAZIONE 14
3.1 Oneri di collaudo e controlli della fornitura 14
3.2 Custodia dei documenti di collaudo 14
3.3 Assistenza alle fasi di produzione e collaudo 14
3.4 Elenco delle prove e generalità 15
3.5 Descrizione delle prove 15
3.6 Prove di tipo 17
3.7 Prove di accettazione 18
4 PROVE DI TIPO. APPROVAZIONE DEL PROTOTIPO 19
5 DOCUMENTAZIONE 19
6 RIPETIZIONE DELLE PROVE DI TIPO 19
7 ESECUZIONE DELLE PROVE 19
8 PRESCRIZIONI DI FORNITURA 20
8.1 Garanzia 20
8.2 Controlli della fornitura e spedizioni 20
1 GENERALITA’
1.1 Scopo
Le presenti prescrizioni hanno lo scopo di fissare le caratteristiche costruttive e di
stabilire le modalità di collaudo di :
• Pali conici ricavati da lamiera di acciaio e saldati longitudinalmente
• Bracci tubolari curvi da innestare sui pali conici (e/o da utilizzare riportati su
pali c.a.c. o metallici, e a muro)
2 COSTRUZIONE
2.1 Caratteristiche del materiale impiegato
L’acciaio impiegato per la costruzione dei pali e dei bracci deve essere saldabile
laminato a caldo. Le caratteristiche minime sono quelle del tipo S235JR
(semicalmato G2 o calmato G3) con riferimento alla EN10025 per i pali ed alla
EN10219-1/2 per i bracci. Lo spessore minimo dell’acciaio sarà di 3 mm per i bracci
ed i pali di lunghezza fino a 5500 mm e di 4 mm per i pali > di 5500 mm.
Il materiale di provenienza deve essere prodotto da azienda qualificata dall’IGQ, o
equivalente, ossia da Ente od istituto accreditato SINCERT.
3. la presenza, sui sostegni > di 5500 mm, di un pannello di 1000x1400 mm a 3
m dal suolo (lato inferiore di 1000 mm) e posto in asse al sostegno stesso.
4. Le condizioni più sfavorevoli sul territorio nazionale circa la velocità del vento, la
rugosità del terreno ecc. (DM LL.PP. 09/01/1996 e UNI EN 40-3 1 e 2 del
2000).
I processi di saldatura devono essere conformi alle Norme EN 1011-1 e 2; i
procedimenti di saldatura devono invece essere conformi alle EN 288-1 e -2.
Sui procedimenti di saldatura si devono eseguire le prove di verifica, secondo la
Norma EN 288-3, specificate al punto 3.4 J della presente specifica
I pali possono essere sottoposti ad operazioni di finitura. Il sovraspessore della
saldatura longitudinale, se presente, dovrà essere ben avviato sui lati e non
superare sulla parte esterna 1 mm più un decimo dello spessore nominale del
nastro o della lamiera di partenza. E’ ammessa l’eliminazione di limitati difetti
superficiali con l’impiego di mezzi idonei (molatura) purché dopo l’eliminazione lo
spessore rientri nelle tolleranze ammesse.
I pali devono essere zincati a caldo secondo la Norma UNI EN 40 – 5 internamente
ed esternamente previo decapaggio con l’eliminazione totale delle scorie dei
processi di saldatura e dei residui di lavorazione. Lo spessore del rivestimento, nelle
aree A e B del palo, deve essere misurato in conformità della EN ISO 1461. La
zincatura deve essere eseguita dopo le lavorazioni meccaniche dei pali e dei bracci.
I pali devono portare, a 3 m dalla base, una marcatura identificativa (in rilievo o per
punzonatura), con caratteri d’altezza di circa 5 mm, effettuata prima della
zincatura, ma in modo che quest’ultima non ne impedisca la leggibilità.
La marcatura deve comprendere i seguenti dati:
- Sigla del Costruttore
- Dimensioni (lunghezza in metri, diametro alla base in mm.)
- Anno di fabbricazione
In luogo della marcatura può essere impiegata una targa o piastrina in materiale
metallico non ossidabile, nella stessa posizione di 3 m dalla base del palo,
contenente le indicazioni di cui sopra. La stessa deve essere rivettata al palo con
ribattini in alluminio o acciaio inossidabile. I fori sul palo per il fissaggio della
piastrina devono essere eseguiti prima delle operazioni di zincatura: è ammesso
ripassarli successivamente purché sia mantenuta la zincatura nei fori.
In corrispondenza della cima e della base del sostegno è consentito eseguire un
foro (di diametro non superiore a 12 mm) per l’aggancio del palo in fase di
zincatura ed agevolare l’immersione nelle vasche.
Nella pagina successiva è riportata la tabella riassuntiva dei pali.
Misure in mm
1500*/1800**
320*/620** 500
finestrella d'ispezione
45X186
D
foro passacavi
70X220
L
* pali con L ≤ 5500 mm
** pali con L > 5500 mm
Dimensioni Massa
D d indicativa
L Interr. Spess.
Codifica Codice (base) (testa) (con
zincatura)
materiale mm
mm mm
mm mm Kg
SO035CD095 3500/95 3500 95 60 500 3 21
SO045CD105 4500/105 4500 105 60 500 3 29
SO055CD115 5500/115 5500 115 60 500 3 37
SO068CD140 6800/140 6800 140 72 800 4 73
SO078CD150 7800/150 7800 150 72 800 4 86
SO088CD160 8800/160 8800 160 72 800 4 102
SO098CD170 9800/170 9800 170 72 800 4 119
SO108CD180 10800/180 10800 180 72 800 4 136
SO128CD200 12800/200 12800 200 72 800 4 175
Tolleranze :
- Circonferenza: ± 1%
- Diametro esterno: ± 3%
- Lunghezza totale: ± 25 mm
- Rettilineità: 0,3% sulla lunghezza totale
- Spessore alla base: + 0,3 – 0,1 mm.
N.B. Per i pali con L ≤ 4500 mm non è prevista la finestrella d’ispezione. A lavorazione
ultimata i pali da 6800 a 10800 mm devono permettere l’accoppiabilità con i
bracci tubolari curvi unificati.
Misure in mm
72
120
280
120°
Sez. x-x
120° 120°
Ø 19
*In alternativa foro ottenuto per punzonatura e filettato M 10 x 1
I pali con lunghezza > di 5500 mm devono essere forniti completi di 6 viti senza testa M 10x16 UNI 5929 – 67 di
acciaio inox 18-8 alloggiate nelle bussole filettate. In alternativa le viti possono essere fornite a parte in sacchetti
di plastica sigillati.
Braccio semplice
A
C
5°
R B
D
480
particolare 1
misure in mm
Braccio doppio
A
C C
5°
B
R
particolare 2
particolare 1
480 D
Dimensioni
Codifica materiale Codice R
A B C D
(sporgenza)
(raggio di
(altezza)
mm curvatura)
mm mm mm Diametro del tubo
mm
φ 60,3 mm
BR125IPTUB 1250/5 1250 1000 300 150 760
BR200IPTUB 2000/5 2000 2000 210 200 1700 Spessore 3 mm
BR250IPTUB 2500/5 2500 2000 650 100 1800
BR125IPTU2 2x1250/5 2x1250 1000 300 150 760 Inclinazione 5°
BR200IPTU2 2x2000/5 2x2000 2000 210 200 1700
BR250IPTU2 2x2500/5 2x2500 2000 650 100 1800
Particolare 1
saldatura continua lungo
tutte le parti a contatto
22
14
70
80
480
92
60,3
Misure in mm
Particolare 2
4 80
100
100
2.3 Requisiti
I pali, oltre a possedere i requisiti generali di cui al punto 2.2, devono essere:
a) forniti con una protezione anticorrosiva esterna formata da guaina
termorestringente in poliolefina reticolata con adesivo interno termofusibile
che garantisca la perfetta sigillatura ed eviti l’ingresso di umidità. La
protezione deve avere uno spessore minimo di 2 mm, un’altezza di 500 mm
a prodotto installato e deve risultare ad una distanza dalla base di 320 mm
per i pali fino a 5500 mm e di 620 mm per lunghezze superiori.
b) dotati di dado di messa a terra (M 16 UNI 3740-1 Gennaio 99) saldato a filo
della superficie esterna del palo in maniera tale da non fuoriuscire dal
diametro del palo, disposto,base inferiore, a 1 cm dal limite superiore della
guaina di protezione, in asse con la finestrella di ispezione e fissato in modo
da superare le prove di collaudo di cui al punto 3.4 D. La filettatura deve
essere perfettamente libera e pulita, ingrassata e protetta da tappo in
materiale plastico stabile anche durante il trasporto ma facilmente estraibile.
Sono ammesse altre soluzioni, tipo bussola rivettata, purchè equivalenti al
dado saldato. E’ ammesso ripassare la filettatura del dado, o della bussola,
dopo la zincatura.
La zincatura dei pali e dei bracci deve presentare uniformità di colore. Non saranno
accettate zone scure o con diversità di colorazione (chiaro-scuro) di qualsiasi
dimensione. A zincatura eseguita i sostegni devono presentare superfici interne ed
esterne lisce, prive di grumi, macchie, punte, colature, e distacchi anche di minima
entità. Eventuali ritocchi devono essere eseguiti con zincante inorganico fino al
raggiungimento dello spessore richiesto e ricoperti con zincante spray.
Per particolari necessità, oltre alla zincatura potrà essere richiesta una verniciatura
con colore RAL stabilito di volta in volta.
In questo caso alla superficie zincata del palo si procederà a:
• sgrassatura con solvente idoneo ad azione emulsionante, risciacquatura e
asciugatura;
• applicazione di una mano di primer (spessore 40 µm) idoneo a superfici zincate
a caldo (epossipoliammidico atossico)
• applicazione di due mani (ognuna per uno spessore di 40 µm) di vernice
poliuretanica con indurente polisocianico alifatico, bicomponente. Le vernici
utilizzate nell’intero procedimento devono essere del medesimo fabbricante e
compatibili tra di loro. In alternativa alla verniciatura come sopra descritta,
potrà essere proposto il processo di termolaccatura.
3 COLLAUDO E ACCETTAZIONE
• prelevare, dai lotti in produzione, campioni (max 5 unità) per l’esecuzione di
prove di verifica straordinarie. Dei prelievi e degli esiti delle prove sarà
effettuata opportuna registrazione.
(1)
Pali e bracci
(2)
Pali
La verifica della rettilineità dei pali deve essere eseguita fissando comunque
due punti su una generatrice del palo, ad una distanza l compresa tra 1 m e
l’intera lunghezza del palo, misurando lo scostamento massimo (f) tra la linea
retta congiungente i due punti e la generatrice del palo. In nessun punto il
rapporto f/l deve superare il valore di tolleranza sulla rettilineità prescritto.
L’ovalizzazione dei diametri di testa e di base deve essere contenuta nel 5%
dei rispettivi diametri riportati nei sopranominati disegni.
C Verifica della massa
Consiste nel verificare che la massa rispetti i limiti fissati nelle tabelle parte
della presente. I valori della massa indicati nelle suddette tabelle
comprendono il rivestimento protettivo, non comprendono l’eventuale
guaina.
D Verifica della resistenza meccanica del dado di messa a terra o della bussola
Consiste nell’avvitare il morsetto di terra unificato nel dado di messa a terra (
o bussola) e nel verificare che non si manifestino fessurazioni o incrinature
nel dado ( o bussola) e nelle immediate vicinanze serrando la vite mediante
chiave dinamometrica con un momento torcente di 100 Nm. La chiave
dinamometrica deve risultare tarata e corredata di certificazione di taratura
eseguita da laboratori riconosciuti.
E Prova tipo secondo la Norma EN 40-3-2/2000
Consiste nell’eseguire tutte le prove indicate nella EN 40-3-2/2000 ad
esclusione della prova di rottura limite (punto 5.6).
I risultati verranno riassunti nel “Certificato di prova tipo secondo la EN 40-3-
2/2000”.
F Verifica della zincatura e, se presente della verniciatura o della termolaccatura
Deve essere effettuata in base a quanto prescritto dalle norme UNI EN 40 – 5
e UNI EN ISO 1461. La misura dello spessore dello strato di zinco può essere
eseguita mediante apparecchi a flusso magnetico. A tale proposito deve
essere mostrata a richiesta, la certificazione di taratura eseguita da laboratori
riconosciuti. In caso di contestazioni si farà riferimento al risultato della
misura eseguita con metodi di laboratorio. Non sono in ogni caso accettati
valori inferiori ai minimi richiesti. Per la verniciatura, o la termolaccatura, si
verificherà:
• Il numero e lo spessore in µm degli strati di vernice
• L’assenza di sgocciolature, imperfezioni, rugosità
• La corrispondenza del colore al RAL richiesto
G Verifica dell’aderenza della guaina termorestringente
La prova consiste nel verificare l’avvenuta adesione della guaina sul palo per
mezzo del collante interno. La guaina viene incisa nell’intero spessore e per
tutta la lunghezza con due tagli paralleli distanti 50 mm. Successivamente si
effettuano una serie di tentativi di distacco: la prova è ritenuta conforme se la
guaina rimane fissata alla superficie del palo. Al termine della prova la guaina
deve essere comunque sostituita.
H Verifica delle caratteristiche del materiale
La verifica deve essere effettuata in base a quanto prescritto dalle Norme UNI
EN 10002-1 e UNI ISO 2859. L’esecuzione delle prove può essere omessa, ad
insindacabile giudizio da Enel Sole, qualora il Fornitore presenti certificazione
di collaudo attestante i risultati di tutte le prove prescritte effettuate su
campioni prelevati dai prodotti forniti e ad essi correlabili. La prova di
trazione serve a determinare che le caratteristiche meccaniche dell’acciaio
utilizzato per la realizzazione del lotto dei pali interessati, corrispondano a
quelle eseguite nelle prove di tipo dei pali relativi.
I Verifica della resistenza meccanica delle bussole filettate
La verifica si esegue serrando, mediante chiave dinamometrica con un
momento torcente di 4 da N x m nelle bussole, viti dello stesso passo dei
grani previsti. Non devono manifestarsi fessurazioni o incrinature nelle
immediate vicinanze delle bussole. La chiave dinamometrica deve risultare
tarata, e corredata di certificazione di taratura eseguita da laboratori
riconosciuti.
J Prove di qualifica dei procedimenti di saldatura
Elenco delle prove:
a) Il controllo radiografico del 50% dello sviluppo della saldatura
longitudinale partendo dalla zona d’incastro.
La radiografia deve avere sensibilità (1) pari almeno al 2%. All’esame
radiografico possono essere accettate la presenza d’indicazioni
corrispondenti ai gradi di difettosità ammissibili previsti dal raggruppamento
F della Norma UNI 7278-74.
b) La prova di trazione sottoponendo a trazione una provetta ricavata
trasversalmente al giunto saldato e contenente il cordone di saldatura. La
provetta deve essere ricavata da un saggio costituito da uno spezzone di
palo spianato avente altezza di alcuni centimetri e poi provata secondo la
Norma UNI EN 10002-1. Il valore del carico di rottura ottenuto deve essere
maggiore o uguale al valore tabellare del materiale base.
k) Rispondenza al campione che ha superato le prove di tipo
La verifica si esegue confrontando i valori, i dati e le quote dimensionali dei
vari campioni prelevati con quelli registrati nelle prove di tipo.
1
- Per sensibilità s’intende il rapporto percentuale tra il diametro del più piccolo filo dell’I.Q.I.
(indicatore di qualità dell’immagine) osservabile e lo spessore del pezzo sottoposto a radiografia.
le prove di cui al punto 3.4 ad eccezione della prova K. Non sono ammessi esiti
negativi in alcuna prova.
Per ogni tipologia di bracci, le prove di tipo consistono nell’effettuare le prove A, B,
C, F, H di cui al punto 3.4 su un esemplare scelto dalla normale produzione di
serie. Non sono ammessi esiti negativi in alcuna prova.
Il Fornitore, può presentare a Enel Sole, che a suo insindacabile giudizio potrà
approvare o meno, una documentazione relativa a prove di tipo già eseguite e
relative a lotti della propria produzione tipologicamente analoga al lotto oggetto
della fornitura.
2
- In tale caso la feritoia risultante dovrà essere opportunamente chiusa con identica lamiera saldata
nella posizione di quella asportata.
Le prove hanno lo scopo di accertare su quante unità le proprietà del materiale
soggetto a collaudo si discostano oltre i limiti di tolleranza ammessi dalle
condizioni tecniche prescritte. Le prove di accettazione si attuano in accordo con la
Norma UNI ISO 2859, secondo un piano di campionamento doppio sull’entità
produttiva delle singole tipologie di pali.
Il grado di severità del collaudo deve essere inizialmente di tipo ridotto, il livello del
collaudo II° e con un livello di qualità accettabile (LQA) del 2,5%.
Il lotto è dichiarato conforme se il numero d’unità riscontrate non conformi è
minore o uguale al numero d’accettazione.
Se il numero di unità riscontrate non conformi è maggiore del numero di
accettazione e minore del numero di rifiuto viene aumentato il grado di severità
del collaudo da ridotto a ordinario.
5 DOCUMENTAZIONE
Il Costruttore, per ciascun tipo di palo e di braccio di cui richiede il superamento
delle prove di tipo è tenuto a presentare e consegnare:
• i disegni costruttivi
• gli elaborati di calcolo
6 RIPETIZIONE DELLE PROVE DI TIPO
Resta facoltà di Enel Sole richiedere, in qualsiasi momento e a sue spese, la
ripetizione in tutto o in parte delle prove di tipo. Nel caso di esito negativo di una o
più prove, l’approvazione verrà sospesa. Enel Sole dispone gli accertamenti
necessari e si riserva di adottare, nei riguardi delle forniture in corso, i
provvedimenti più idonei ivi incluso l’eventuale annullamento delle forniture stesse.
Nel caso in cui non sia possibile effettuare qualche prova presso il costruttore, le
stesse possono essere eseguite, previa autorizzazione Enel Sole, presso un
laboratorio proposto dal Costruttore stesso.
Tutte le prove, se non diversamente precisato, sono a carico del Costruttore,
restano a carico di Enel Sole in ogni caso le spese d’intervento del proprio
personale.
8 PRESCRIZIONI DI FORNITURA
8.1 Garanzia
Indipendentemente dai collaudi effettuati, il Fornitore è l’unico garante nei
confronti di Enel Sole contro tutti i difetti di progettazione, di materiale e di
costruzione e per eventuali danni derivati ai pali a causa del trasporto a
destinazione (quando il trasporto stesso é a cura del Fornitore).
Lo stesso s’impegna, per una durata di due anni a partire dalla data di consegna, a
fornire, gratuitamente, la sostituzione presso i relativi luoghi d’installazione, dei
pali e dei bracci che da accertamenti successivi al collaudo risultassero non
rispondenti alle prescrizioni della presente specifica tecnica unificata, entro un
tempo massimo di 1 mese dalla comunicazione di Enel Sole.