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NORMA ITALIANA Specifiche per pali per illuminazione pubblica di UNI EN 40-5
acciaio
Seconda edizione
MAGGIO 2001
Lighting columns
Specification for steel lighting columns
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica i requisiti per pali per illuminazione pubblica di acciaio
e include la descrizione dei materiali e il controllo di conformità. Si applica
a pali diritti che non superano i 20 m di altezza per apparecchi di illumina-
zione con attacco cima-palo e a pali con bracci che non superano i 18 m di
altezza per apparecchi di illuminazione con attacco laterale.
RELAZIONI NAZIONALI La presente norma è la revisione della UNI EN 40-5:1985 e nel con-
tempo, unitamente alla UNI EN 40-6, sostituisce la UNI EN 40-3:1985 e
la UNI EN 40-4:1985.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 DEFINIZIONI 2
4 MATERIALI 2
5 DIMENSIONI 2
7 SALDATURA 2
8 GIUNTI 3
9 PROVA D’URTO 3
12 MARCATURA 4
13 CONTROLLO DI CONFORMITÀ 5
prospetto 1 Dimensione del campione di controllo in base alla dimensione del lotto .................................. 5
figura 1 Calibro in acciaio per la verifica della rettilinearità ............................................................................ 6
14 CRITERI DI ACCETTAZIONE 7
15 RIESAME 9
APPENDICE C BIBLIOGRAFIA 12
(informativa)
APRILE 2000
Lichtmaste
EUROPÄISCHE NORM Regeln für Maste aus Stahl
DESCRITTORI
ICS 93.080.40
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 2000 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati,
successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se
introdotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimen-
ti non datati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 40-1 Lighting columns - Definitions and terms
prEN 40-2:1999 Lighting columns - General requirements and dimensions
EN 40-3-1 Lighting columns - Design and verification - Specification for
characteristic loads
EN 40-3-2 Lighting columns - Design and verification - Verification by testing
prEN 40-3-3 Lighting columns - Design and verification - Verification by calculation
EN 287-1 Approval testing of welders - Fusion welding - Steels
EN 288-1 Specification and approval of welding procedures for metallic
materials - General rules for fusion welding
EN 288-2 Specification and approval of welding procedures for metallic
materials - Welding procedure specification for arc welding
EN 288-3 Specification and approval of welding procedures for metallic
materials - Welding procedure tests for arc welding of steels
EN 288-8 Specification and approval of welding procedures for metallic
materials - Approval by a pre-production welding test
EN 970 Non-destructive examination of fusion welds - Visual examination
EN 1011-1 Welding - Recommendations for welding of metallic materials -
General guidance for arc welding
prEN 1011-2 Welding - Recommendations for welding of metallic materials - Arc
welding of ferritic steels
prEN 1011-3 Welding - Recommendations for welding of metallic materials - Arc
welding of stainless steels
EN ISO 1461 Hot dip galvanized coatings on fabricated iron and steel articles -
Specifications and test methods (ISO 1461:1999)
EN 10025 Hot rolled products of non-alloy structural steels - Technical delivery
conditions (includes amendment A1:1993)
EN 10088 Stainless steels
EN 10149-1 Hot-rolled flat products made of high yield strength steel for cold
forming - General delivery conditions
EN 10149-2 Hot-rolled flat products made of high yield strength steel for cold
forming - Delivery conditions for thermomechanically rolled steels
EN 10204 Metallic products - Types of inspection documents
3 DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano le definizioni della EN 40-1.
4 MATERIALI
4.1 Acciaio
L’acciaio usato deve essere conforme ai requisiti di almeno una delle seguenti norme e
deve essere zincabile a caldo, quando è richiesto questo tipo di protezione superficiale.
Non si deve usare acciaio effervescente.
Lamiera di acciaio: EN 10025 eccetto grado S185/
EN 10149-1 e EN 10149-2
Tubo di acciaio trafilato a caldo: EN 10210
Tubo di acciaio trafilato a freddo: EN 10219
Acciai inossidabili: EN 10088
5 DIMENSIONI
Le dimensioni devono essere conformi al prEN 40-2.
7 SALDATURA
8 GIUNTI
8.1 Generalità
Tutti i giunti devono essere progettati in base ai requisiti specificati in 6.
Nota 1 I dettagli dei giunti dovrebbero essere progettati in modo tale da evitare la ritenzione dell’umidità e la corro-
sione.
9 PROVA D’URTO
Deve essere effettuata una prova di tipo su ciascun tipo di base, o parte, del palo, a con-
dizione che ogni estremità della parte si estenda almeno 0,3 m sopra e sotto la finestrella
d’ispezione. La prova deve essere conforme alla categoria di protezione dagli urti IK08,
come specificato nella EN 50102, con portella montata. Questa prova può essere effet-
tuata prima oppure dopo l’applicazione di qualsiasi protezione contro la corrosione.
L’attrezzatura di prova deve essere costituita da un pendolo o da un maglio a caduta libera.
Devono essere applicati cinque colpi su tutta la circonferenza a metà altezza della portel-
la. In caso di pali circolari, i colpi devono essere distribuiti a uguale distanza sulla parte ri-
manente della circonferenza, esclusa la portella. In caso di pali ottagonali, i colpi devono
essere applicati su ognuno dei lati adiacenti, esclusa la portella.
12 MARCATURA
Tutti i pali e i bracci devono essere contrassegnati in modo chiaro e duraturo con:
a) il nome o il simbolo del fabbricante;
b) l’anno di produzione;
c) un riferimento alla presente norma;
d) un codice per l’identificazione univoca del prodotto.
La marcatura deve essere indicata mediante pittura, stampaggio oppure un’etichetta at-
taccata saldamente.
13.2 Campionatura
Per la verifica deve essere prelevato a caso un campione di controllo da ogni lotto presen-
tato per la prova. Tutti i pali per illuminazione e/o i bracci prodotti devono essere sottoposti
a tale verifica. Il numero minimo di articoli di ogni lotto richiesto per formare il campione di
controllo deve essere conforme con quanto indicato nel prospetto 1.
Un lotto deve essere costituito da pali o bracci della stessa altezza nominale/sbraccio, tipo
e resistenza di progetto.
prospetto 1 Dimensione del campione di controllo in base alla dimensione del lotto
13.8.4 Pittura
Prima dell’applicazione di qualsiasi rivestimento di pittura, le superfici esterne (zone A e B),
salvo le superfici zincate a caldo, devono essere sottoposte a prova mediante comparatore
per accertarne la conformità al grado Sa 22 secondo quanto previsto dalla ISO 8501-1.
13.10 Registrazioni
I dettagli relativi a tutti i materiali, le procedure e le modalità operative usate, i particolari
di campionamento e prova e i risultati dell’addestramento del personale devono essere
registrati e conservati per almeno sette anni e messi a disposizione per la verifica, quando
richiesta.
14 CRITERI DI ACCETTAZIONE
14.2 Dimensioni
Tutti i parametri dimensionali, applicabili al lotto, dell’elenco di controllo definito in 13.3 de-
vono rientrare nei limiti delle tolleranze specificate.
14.3 Rettilinearità
Metodo A: In caso di verifica in base al metodo A illustrato in 13.4, nessuna misurazione
tra il filo e il palo deve superare quella calcolata per la lunghezza del palo in conformità al
5.1 del prEN 40-2:1999.
Metodo B: In caso di verifica in base al metodo B illustrato in 13.4, le due estremità del
calibro non devono essere a contatto con il palo in nessun punto.
14.4 Materiale
I certificati devono confermare che la qualità del materiale e lo spessore nominale non so-
no minori a quelli indicati per il progetto.
14.5.2 Saldature
Le superfici da saldare devono essere prive di scorie, angoli vivi, spruzzi e sostanze con-
taminanti.
Le dimensioni del cordone delle saldature testa a testa e le dimensioni apparenti del cor-
done delle saldature d’angolo, misurate con calibro per saldature e tenuto conto dell’ag-
giustaggio insufficiente, non devono essere minori di quelle specificate, ad eccezione di
scostamenti locali fino a 0,5 mm che devono essere accettati, a condizione che la media
di qualsiasi lunghezza non sia minore delle dimensioni specificate.
L’angolo della linea d’attacco della superficie al metallo base non deve essere minore di 110°.
La superficie di tutte le saldature deve essere priva di cricche e non deve presentare fu-
sione incompleta né sovrapposizioni. Una porosità discontinua isolata deve essere accet-
tata a condizione che non danneggi la protezione superficiale che deve essere prevista.
Non è ammessa una rientranza che comporti una riduzione della sezione maggiore del
5% su 50 mm di lunghezza del giunto né la sua profondità deve superare il più piccolo dei
seguenti valori: 0,5 mm o il 10% dello spessore nominale.
La saldatura deve essere considerata accettabile se soddisfa i criteri sopracitati.
14.6 Progetto
Deve essere fornito un certificato di conformità secondo 13.7.
14.7.3 Fosfatazione
Lo strato e lo spessore di fosfato devono soddisfare i requisiti previsti dalla ISO 9717.
14.7.4 Pittura
La verifica mediante comparatore deve confermare la conformità con il grado Sa 22 se-
condo quanto previsto dalla ISO 8501-1.
14.9 Registrazioni
Dalla verifica deve risultare che tutte le registrazioni specifiche sono aggiornate e disponibili.
15 RIESAME
Se un articolo nel primo campione di controllo non risulta conforme a uno dei criteri di ac-
cettazione previsti da 14.2 a 14.9, devono essere prelevati altri due campioni di controllo
e sottoposti a una nuova verifica delle proprietà pertinenti.
Se i campioni supplementari soddisfano i criteri di accettazione previsti (da 14.2 a 14.9),
il lotto deve essere considerato accettabile.
Se uno dei due nuovi campioni di controllo non risulta conforme, tutti gli articoli del lotto
devono essere isolati finché non si concordino ulteriori procedure di controllo o rettifica.
A.4 Pittura
La preparazione delle superfici delle zone A e B, che riceveranno il rivestimento dovrebbe
essere fatta mediante sabbiatura al grado Sa 22 in conformità con la ISO 8501-1.
Si dovrebbero applicare nelle 24 h successive:
Zona A: uno strato di primer;
Zona B: uno strato di primer o uno strato di bitume o simile;
Zona C: uno strato di bitume o simile.