Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Nacque a Philadelfia.
Dopo la scuola superiore fu ammessa alla DePauw University e dopo un anno, nonostante
l'opposizione di suo padre, si trasferì presso il Barnard College, dove studiò psicologia.
Qui conobbe e divenne amica di Ruth Benedict, che la persuase a diventare antropologa.
Nel 1925 si recò su un’isola samoana, dove si dedicò allo studio delle adolescenti.
Tornò e scrisse il suo primo libro Coming of Age in Samoa, nel quale sostiene che il disagio
adolescenziale era originato da aspetti culturali e non biologici.
Si trasferì in Nuova Guinea, dove si dedicò allo studio dello sviluppo dei bambini e dei
comportamenti degli adolescenti della popolazione dell'isola di Manus.
Nel 1935 pubblicò Sesso e temperamento, basato sulle ricerche condotte in Nuova Guinea su tre
popolazioni primitive ed affermò che i ruoli sessuali differivano fra le diverse società ed erano più
influenzati da aspetti culturali che non da quelli biologici.
Nel 1972 scrisse invece la sua autobiografia, Blackberry Winter.
Morì di cancro a New York il 15 novembre del 1978.
Impostazione teorica
Allieva di Franz Boas, sosteneva un approccio scientifico incentrato sulla ricerca etnografica di tipo
particolaristico e sull'approfondimento storico dell'evoluzione di ogni singola cultura.
In realtà Mead, fin dalla ricerca nelle isole Samoa, seguì un metodo differente, con:
• Uno scarso approfondimento storico;
• Paragoni continui tra l'esperienza adolescenziale in America e quella da lei studiata delle giovani
samoane.
Margaret Mead:
• Fu una femminista che rivendicava la partecipazione delle donne nella società;
• Sosteneva che le differenze di comportamento delle società non dipendono dalla genetica ma
dell’apprendimento infantile e i modelli culturali trasmessi di generazione in generazione;
• La sua era un’antropologia della libertà umana;
• Lei critica l’oppressione delle donne all’inizio nel farle arrivare vergini al matrimonio, mentre in
Samoa le donne erano libere di scegliere i partner e sperimentare la sessualità. In America invece
le ragazze, arrivate alla scuola superiore, erano costrette a un’intensa attività sessuale. La
sessualità dunque è modellata dalla cultura.
• L’adolescenza NON è per forza stressante ma un processo libero e facile. In America i problemi
degli adolescenti erano: eccesso di scelte, di pressioni;
• Mead rintracciò due errori dopo aver scritto il libro:
− la sua idea che la civiltà samoana, con il passare del tempo, sarebbe scomparsa senza il supporto
di arte, letteratura e architettura;
− non aver previsto i giovani samoani come possibili lettori dell’opera, indirizzando il libro solo a
lettori occidentali.
Mead arrivò a delle generalizzazioni osservando circa 50 ragazze in 3 villaggi diversi, descrivendo le
loro famiglie e l’ambiente in cui esse crescevano.
ADOLESCENZA IN SAMOA
Di mattina:
• I ragazzi e alcune ragazze vanno a pesca;
• Altre ragazze si mettono a tessere delle nuove stuoie per le finestre;
• I bambini non hanno compiti da assolvere e quindi fanno giochi in circolo.
Le storie romantiche vengono prese in giro dai samoani e non esiste l’idea di monogamia, che nella
nostra civiltà deriva dall’idea di cavalleria ed etica cristiana.
Il matrimonio è considerato come una combinazione economicosociale.
L’omosessualità è considerata imitazione e sostituzione delle pratiche sessuali, quindi naturale.
L’adolescenza NON era un periodo di crisi o tensione, ma uno sviluppo regolare di interessi e attività
che maturano lentamente.