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Analisi del Testo

La protagonista del testo di Virginia Wolf è una donna vissuta ai tempi di Shakespeare, anzi è proprio una
possibile sorella del famoso autore.

Il testo descrive la vita di una donna che al contrario degli uomini, non avrebbe avuto nessuna possibilità di
poter fare teatro, né di studiare o di lavorare. Questa giovane donna è molto intelligente e curiosa del
mondo. Come il fratello vorrebbe studiare e fare teatro, ma purtroppo la famiglia non le da le stesse
possibilità. Dal momento in cui è nata donna, doveva occuparsi solo delle faccende di casa e non pensare al
teatro.

Purtroppo sono gli uomini a segnare la vita di questa donna. Prima di tutti il fratello di cui me la immagino
gelosa e per questo ogni tanto prende i libri in prestito per leggere e studiare. Poi il padre che vuole farla
sposare con un cardatore e quando lei si oppone la picchia duramente, infine un impresario al quale la
ragazza si rivolge per poter fare teatro ma viene derisa.

Alla fine rimane incinta molto presto, proprio dell’impresario, ma lei si uccide per il dolore di non poter fare
ciò che voleva nella vita.

Ad un certo punto, questa ragazza ha due possibilità: restare a casa e occuparsi delle faccende di casa
oppure scappare da questo mondo.

Nel primo caso si sarebbe sposata giovane, avrebbe fatto figli molto giovane e avrebbe passato l’intera vita a
crescere i suoi figli, occuparsi della casa e del marito.

Nel secondo caso avrebbe corso molti rischi. Sicuramente avrebbe accettato lavori squallidi per mantenersi,
sarebbe stata derisa e forse qualcuno se ne sarebbe approfittato, però forse avrebbe fatto la scelta giusta
perché avrebbe conosciuto il mondo, sia nel bene che nel male.

Questa storia ha un grande valore perché ci fa capire ancora una volta come le donne sono state sempre
considerate.

Purtroppo esse sono sempre state valutate al di sotto degli uomini. Esse hanno sempre avuto il compito di
accudire la famiglia e la casa. Questa idea di donna come custode della casa, protettrice dei figli, è un’idea
che c’è sempre stata in tutti i paesi del mondo e in tutte le epoche. Anche se ci sono stati anni e culture in
cui le donne venivano considerate uguali agli uomini. Esse hanno dovuto lottare per ottenere tanti diritti,
per il diritto al voto, il diritto al divorzio, il diritto ad avere la stessa paga sul lavoro e ancora oggi c’è
disuguaglianza tra uomini e donne. Il testo di Virginia Wolf ci vuole far riflettere sul fatto che nascere uomini
o donne significava anche avere un destino diverso, un destino già scritto. Shakespeare forse, non avrebbe
avuto fortuna se fosse stato donna, non sarebbe stato studiato e conosciuto in tutto il mondo, ma
probabilmente, se fosse stato una donna, i suoi scritti sarebbero stati buttati, derisi, mai letti e interpretati
perché considerati meno importanti di testi scritti da un uomo. Questo perché ai tempi alle donne non era
consentito neanche studiare, quindi senza studio anche la creatività e la fantasia di un’autrice non
sarebbero state considerate alla pari di un uomo.
Oltre il testo

Nei secoli le donne hanno lottato tanto per conquistare gli stessi diritti dell’uomo e in parte ci sono riuscite.
Oggi le donne possono studiare e cercare un lavoro alla pari di un uomo. Sembra una cosa scontatat ma in
realtà non c’è niente di scontato. Fino a poco tempo fa, anche in Italia le donne erano considerate inferiori
agli uomini. Non potevano continuare a studiare, dovevano sposarsi presto, fare una famiglia e dedicare
tutta la vita ai propri figli e al proprio marito.

In alcune famiglie del sud era il padre che sceglieva il marito per la donna, segnando il suo destino
inevitabilmente.

Le donne fino a qualche decennio fa erano limitate in tutto, non potevano neanche votare! Erano
considerate proprio inferiori agli uomini e questa è un’idea più che sbagliata.

Ci sono state donne che hanno lottato duramente per affermare i propri diritti e per fortuna non si sono mai
arrese.

Oggi le donne possono essere libere di scegliere la propria vita. Possono scegliere che studi fare e che
possono lavorare liberamente. Molte riescono a ricoprire ruoli importanti sul lavoro. Le donne hanno
ottenuto giustamente il diritto al voto, sono presidenti, responsabili, dirigenti. Insomma tutto dipende dalla
propria intelligenza. Se sono in grado di affermarsi non ci sono più leggi sociali che glielo impediscono.

Anche se spesso si sentono in tv storia di violenza sulle donne che purtroppo fanno capire che la mentalità
maschilista non è stata ancora del tutto sconfitta.

Sono ancora molti uomini a pensare che le donne sono un proprio oggetto e credono di poter avere il
controllo su di esse. Alcuni uomini vietano loro di uscire con le amiche, oppure sono estremamente gelosi.

Al di la della violenza fisica che è un dato di fatto drammatico, ci sono molte situazioni che fanno capire che
c’è ancora un po’ di mentalità maschilista. Molte donne si lamentano che sul lavoro hanno stipendi più bassi
rispetto agli uomini. Un altro esempio viene dai social. Spesso sui social le donne vengono derise o
insultate. Sono un “facile” bersaglio perché considerate più deboli. Questo pensiero è frutto di una
mentalità che per tanto tempo ha dominato la cultura popolare. Ma è ora di smetterla con questi pregiudizi
e tocca alla nostra generazione far capire che queste differenze di genere non hanno senso, sono immorali e
ingiuste,

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