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Corso «ACQUE POTABILI PROGETTAZIONE E GESTIONE OTTIMALE

DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE»


26-29 Aprile 2021

Serbatoi
Prof. Ing. Anita Raimondi

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Introduzione 2

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Introduzione 3

DEFINIZIONE
Invasi artificiali destinati all’accumulo temporaneo d’acqua e al suo
rilascio controllato in base alle richieste di valle

BENEFICI
- Ottimizzazione del funzionamento dell’impianto idraulico a valle:
adattano le portate disponibili alle portate richieste
- Aumento dell’affidabilità nella fornitura d’acqua: forniscono una
riserva nel caso di periodi di carenza idrica o di interruzioni
dell’alimentazione dal sistema idraulico di monte
- Riduzione dei costi del sistema idraulico di monte: che può essere
dimensionato per portate inferiori

UTILIZZO
Acquedotti, impianti idroelettrici, di sollevamento, di trattamento

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Introduzione 4

FUNZIONI
- Funzione piezometrica:
svincolano le pressioni del sistema idraulico a valle da quelle a monte
- Funzione di compenso: forniscono portate adeguate alle richieste
- Funzione di riserva: garantiscono la disponibilità di acqua per le
emergenze
Linee piezometriche

Max (notturna)
Min (diurna)
pmin
pmax

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Modalità di funzionamento 5

Serbatoi A GRAVITÀ:
- lo svuotamento avviene per gravità
- nella rete alimentata le quote piezometriche sono al di sotto del livello
dell’acqua nel serbatoio

Serbatoi CON POMPAGGIO:


- lo svuotamento avviene mediante pompaggio
- nella rete alimentata le quote piezometriche sono al di sopra del livello
dell’acqua nel serbatoio

Serbatoi IN PRESSIONE (idropneumatici):


- lo svuotamento avviene per differenza di pressione
- nella rete alimentata le quote piezometriche sono al di sopra del livello
dell’acqua nel serbatoio
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi - Progetto 6

La PROGETTAZIONE di un serbatoio urbano si articola nelle seguenti fasi:

- Analisi urbanistica e topografica dell’area da servire


- Stima dei consumi delle diverse tipologie d’utenza
- Progetto idraulico
- Progetto strutturale

Il PROGETTO IDRAULICO consiste nella determinazione di:

- Quote e livelli
- Ubicazione
- Tipologia
- Capacità
- Collegamenti idraulici

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Quote e livelli 7

La quota del serbatoio è legata alle pressioni massime e minime che si


vogliono nella rete a valle. Generalmente si considerano i seguenti valori:
• Pressioni minime: Ymin = 20 ÷ 25 m
• Pressioni massime: Ymax = 70 ÷ 80 m

La massima variazione del livello dell’acqua nel serbatoio è generalmente


compresa tra i valori:

• Variazione massima del livello: ΔZS = 2.5  8 m

Con i normali valori delle pressioni massime e minime si deduce che


l’area servita dalla rete allacciata ad un serbatoio deve avere:

• Massimi dislivelli topografici: ΔZmax = 60 m

• Per centri urbani con Δ>60 m servono sottoreti di distribuzione


separate, con serbatoi indipendenti

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Ubicazione 8

L’ubicazione del serbatoio viene scelta in base ai seguenti criteri:

- massima uniformità delle pressioni


- massima affidabilità
- minimo costo
- baricentrica o il più possibile vicina alla rete
- possibilmente ad una quota che permetta il funzionamento a gravità

Serbatoi nei sistemi acquedottistici:


- serbatoi nella rete di adduzione
- serbatoi nella rete di distribuzione

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Ubicazione 9

RETI DI ADDUZIONE

- Serbatoi DI ORIGINE o DI PRESA: posti in corrispondenza o


immediatamente a valle delle opere di captazione
- Serbatoi INTERMEDI DI RISERVA: ubicati lungo il percorso nelle lunghe
condotte; possono anche fungere da vasche di disconnessione idraulica
- Serbatoi INTERMEDI DI SEZIONAMENTO: ubicati in corrispondenza
delle derivazioni dell’adduttrice principale e servono sia come riserva ad
entrambe, che eventualmente come compenso per la derivazione

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Ubicazione 10

RETI DI DISTRIBUZIONE (serbatoi urbani)

- Serbatoi DI TESTATA: interposti tra la rete di adduzione e il centro


abitato
- Serbatoi DI ESTREMITÀ: ubicati all’estremità del centro abitato opposta
rispetto all’arrivo della rete di adduzione
- Serbatoi INTERMEDI: ubicati all’interno del centro abitato
Sono generalmente di dimensione inferiore rispetto a quelli delle reti di
adduzione

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Ubicazione 11

Serbatoio DI TESTATA

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Ubicazione 12

Serbatoio DI ESTREMITÀ con torrino piezometrico di testata

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Ubicazione 13

SERBATOIO DI ESTREMITÀ:

- ha lo scopo di affiancare ed integrare quello di testata


- in molti casi la sua costruzione avviene quando lo sviluppo urbanistico
del centro urbano rende difficile mantenere pressioni adeguate nelle
zone più lontane dal serbatoio di testata e/o quando è necessario
disporre di una capacità di compenso e di riserva maggiori.
- il suo funzionamento è alternato:
• di giorno alimenta la rete insieme al serbatoio di testata
• di notte è alimentato, tramite la rete, dal serbatoio di testata
- in alcuni casi può essere presente il solo serbatoio di estremità, quando
il centro urbano si trova in posizione intermedia tra l’alimentazione e la
zona con quote idonee alla funzione piezometrica. In questi casi in
testata si può prevedere un torrino piezometrico, senza o con modesta
capacità di compenso che ha la funzione di disconnettere idraulicamente
le reti di adduzione e di distribuzione
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi - Ubicazione 14

Sottoreti con serbatoi INTERMEDI

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Tipologia 15

POSIZIONE RISPETTO AL LIVELLO NATURALE DEL TERRENO:


- Serbatoi A TERRA (a)
- Serbatoi SOTTERRANEI (b,c)
- Serbatoi SOPRAELEVATI o PENSILI (d)
- Serbatoi MISTI

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi a terra 16

L’intera struttura del serbatoio è:


- realizzata fuori terra
- appoggiata direttamente sul suolo
- generalmente in calcestruzzo armato

In genere funzionano a gravità quindi sono realizzati in zone a quota


maggiore della rete idrica a valle

Possono essere realizzati in edifici dall’apparenza comune, che si


inseriscono facilmente nel tessuto urbano

PREGI DIFETTI
Generalmente più economici Più difficili
di altre tipologie da isolare termicamente
Consentono facilmente adeguamenti
Più visibili di quelli sotterranei
successivi e realizzazioni in tempi
e quindi più vulnerabili
differenziati (modularità)
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi a terra 17

St. Andrews, Ontario

Otay, California
Port Stanly, Ontario
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi sotterranei 18

In relazione alle modalità di realizzazione, si distinguono in:


- Interrati: hanno il massimo livello dell’acqua sotto il livello del terreno
- Seminterrati: il fondo e gran parte della struttura sono sotto il livello
naturale del terreno; il massimo livello dell’acqua è almeno in parte sopra
il livello naturale del terreno
- In galleria o in caverna: sono realizzati in cavità scavate all’interno di
colline o montagne.
I serbatoi interrati e seminterrati sono realizzati in scavi a cielo aperto e poi
ricoperti totalmente o parzialmente per un migliore isolamento termico.
PREGI DIFETTI
Sono più soggetti al pericolo di
Hanno un migliore isolamento termico
infiltrazioni esterne
Consentono facilmente adeguamenti
successivi e realizzazioni in tempi
differenziati (modularità)
Sono meno vulnerabili dall’esterno
Hanno un minore impatto visivo
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi sotterranei 19

Burlington,
Ontario

Sorrento,
Italia

Osio Sotto
(BG), Italia

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi sopraelevati o pensili 20

- Sono costituiti da una vasca posta ad una quota più elevata di quella
del terreno mediante una struttura di sostegno
- Si adottano nelle zone pianeggianti
- Hanno un forte impatto visivo, che può creare l’opposizione della
popolazione alla costruzione
- Se progettati curandone anche l’estetica possono avere un minore
impatto e diventare elementi di riferimento nel territorio
PREGI DIFETTI
Consentono l’alimentazione a gravità Sono difficili da isolare
della rete anche in zone pianeggianti termicamente
Hanno un forte impatto visivo
Hanno una minore capacità
Hanno maggiori costi
Non consentono adeguamenti
successivi e realizzazioni
in tempi differenziati
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi sopraelevati o pensili 21

Cancun, Beresford, Hong


Messico South Kong
Dakota

Horní
Jelení, Fort
Rep. Branch,
Ceca Indiana

Glasgow,
Scozia
Knoxville, Illinois
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi sopraelevati o pensili 22

Sacramento,
California

Goole, Inghilterra

Hartington,
Nebraska

Beer-Sheva,
Israel
Praga,
Rep. Ceca Vladimir, Russia
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi sopraelevati o pensili monumentali 23

Chicago Water Tower, Nassau, Bahamas Sodermalm, Svezia


Illinois

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi sopraelevati o pensili in stile arte moderna 24

Kuwait City

Malmöe, Svezia

Millington,
Michigan
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi misti 25

- I serbatoi MISTI derivano dalla combinazione di:


un serbatoio a terra o sotterraneo + un torrino piezometrico
- Consentono di avere serbatoi di grande capacità anche in zone
pianeggianti senza avere la necessità di pompare l’acqua direttamente in
rete, svincolando la pressione della rete dalle variazioni di carico a monte
- Questa tipologia deriva spesso dalla necessità di aumentare la capacità
esistente di un serbatoio pensile attraverso un’altra vasca a terra, che può
anche essere utilizzata solo nei mesi di maggior richiesta (centri turistici)

PREGI DIFETTI
Consentono l’alimentazione a gravità
Maggiori costi di gestione
della rete anche in zone pianeggianti
Minore affidabilità,
Maggiore capacità dei serbatoi pensili
dovuta alla necessità del pompaggio
Consentono facilmente adeguamenti
successivi e realizzazioni in tempi Possono avere un forte impatto visivo
differenziati (modularità)
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi - Tipologia 26

La scelta dipende molto dai vincoli locali. In generale dovrebbe tenere


conto dei seguenti criteri:

- Massima affidabilità
- Massima sicurezza
- Migliore isolamento termico
- Minimo impatto visivo
- Minimo costo

In generale sono preferibili i serbatoi A TERRA e SOTTERRANEI

Nelle zone pianeggianti i serbatoi PENSILI sono ovviamente necessari


per un’alimentazione a gravità della rete di valle

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Capacità 27

Volume di compenso (Wc)


Volume d’invaso (W) Volume di riserva (Wr)
Volume morto (Wm)
a

Wc : compenso
c

Wr : riserva d e
Wm : morto

b
a. Scarico di superficie
b. Scarico di fondo d. Presa riserva
c. Presa ordinaria e. Utilizzazione

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Capacità 28

La capacità di un serbatoio è determinata in modo che siano soddisfatte


in modo ottimale le sue funzioni di compenso e di riserva. In genere viene
definita come somma di tre termini:

• VOLUME DI COMPENSO: funzionamento ordinario


• VOLUME ANTINCENDIO
• VOLUME DI EMERGENZA

Volume antincendio + volume di emergenza = VOLUME DI RISERVA


Volume destinato ad essere utilizzato in situazioni di emergenza

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Capacità 29

Il VOLUME DI COMPENSO deve consentire la regolazione delle


portate entranti nel serbatoio in modo da ottenere il voluto andamento delle
portate uscenti.

Il calcolo di questo volume si effettua integrando l’equazione di continuità


del serbatoio:

dW ( t )
Q e ( t )  Qu ( t ) 
dt

W(t): volume invasato al tempo t


Qe(t): portata entrante al tempo t
Qu(t): portata uscente al tempo t

Serbatoi – Progetto e verifica


Volume di compenso 30

Integrando l’equazione si ottiene:

W(t) = Δ + We(t) – Wu(t) – WSF(t)

We(t): volume cumulato entrante al tempo t


Wu(t): volume cumulato uscente al tempo t
W(t): volume invasato al tempo t
Δ: volume invasato all’istante iniziale
WSF(t): volume cumulato sfiorato al tempo t

WSF(t) = 0 : regolazione completa


WSF(t) > 0 : regolazione con sfiori
WSF(t) < 0 : regolazione con deficit
Serbatoi – Progetto e verifica
Regolazione completa 31

Qe(t)
Q(t)
Qu(t)

+ – +


+ –

t
W(t)
max. assoluto
max relativo
max relativo
WC Δ Δ
min. relativo
min. relativo
min. assoluto

T t
volume di riserva
Serbatoi – Progetto e verifica
Regolazione completa 32

Volumi cumulati ENTRANTI


Volumi cumulati USCENTI
W(t) Volumi cumulati entranti TRASLATI

Serbatoio
vuoto

Δ−

Δ−
WC
Δ+ WC = Δ + + Δ − =
= max{We–Wu} +|min{We–Wu}|
Δ−

T
Serbatoi – Progetto e verifica
Regolazione completa 33

Volumi cumulati ENTRANTI


Volumi cumulati USCENTI
W(t) Volumi cumulati entranti TRASLATI

Δ−

WC
Δ+

Serbatoio
vuoto
Δ− WC = Δ + + Δ − =
= max{We–Wu} +|min{We–Wu}|
Δ−

T
Serbatoi – Progetto e verifica
Regolazione completa 34

Volumi cumulati ENTRANTI


Volumi cumulati USCENTI
W(t) Volumi cumulati uscenti TRASLATI

WC
Δ−

Δ+
WC = Δ + + Δ − =
= max{We–Wu} + |min{We–Wu}|

T
Serbatoi – Progetto e verifica
Regolazione con sfiori 35

Volumi cumulati ENTRANTI


Volumi cumulati USCENTI
W(t) Volumi cumulati uscenti TRASLATI
ΔtSF 2

Serbatoio P? Δ
pieno
WSF,TOT
P?
WC
WSF 2
ΔtSF 1
P? Max SVASO
Serbatoio
pieno WSF 1
WC = max{Wu,TR–We}
Δ
T
Serbatoi – Progetto e verifica
Regolazione con deficit globale 36

Volumi cumulati ENTRANTI


Volumi cumulati USCENTI
W(t) Volumi cumulati entranti TRASLATI
ΔtDEF 2

Serbatoio V? Δ
ΔtDEF 1 vuoto
WDEF,TOT
Serbatoio V?
WC vuoto WDEF 2
WDEF 1

Max INVASO

V? WC = max{We,TR–Wu}
Δ
T
Serbatoi – Progetto e verifica
Volume di riserva antincendio 37

Il volume da destinare allo spegnimento degli incendi Want può essere


calcolato come prodotto della portata da erogare dall’idrante Qant per il
tempo di erogazione tant:

• Volume antincendio
Want = Qant·tant

Portata antincendio:
Qant = 10  200 [l/s]
Qant = 6 [l/s] (formula di Conti)
P: popolazione [103 ab]

Tempo di erogazione:
tant = 35 [ore]

Serbatoi – Progetto e verifica


Volume di riserva per le emergenze 38

Il volume di riserva da utilizzare in caso di emergenze che comportino


l’interruzione dell’alimentazione del serbatoio, derivanti da guasti, rotture
o anche manutenzioni programmate dipende dalla probabilità dell’evento
e dalla sua durata media. I valori considerati normalmente sono:

• Volume di riserva:
Wr = (1/3  1/2  1) Wu,g
Wr = 0.2 (WC + WANT)

dove Wu,g è il volume erogato nel giorno di massimo consumo

La valutazione delle componenti della capacità è basata su dati incerti e


valutazioni soggettive. Inoltre, sommare i tre volumi non sarebbe corretto,
sia perché le varie emergenze non capitano contemporaneamente,
sia perché quando avvengono si può ammettere una erogazione ridotta
per il servizio ordinario

Serbatoi – Progetto e verifica


Indicazioni PRGA 2006 sui volumi dei serbatoi urbani39

Volume complessivo da attribuire al serbatoio per assolvere alle


funzioni di compenso, riserva e antincendio. Ab: numero di abitanti

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Verifica 40

La verifica idraulica di un serbatoio può essere di due tipi:

1. Verificare che il volume di compenso sia compatibile con


assegnati andamenti delle portate entranti ed uscenti 

Di semplice soluzione. Basta calcolare la capacità necessaria per il


compenso che si ottiene per gli assegnati andamenti delle portate entranti
ed uscenti e confrontarla con la capacità data.

2. Determinare un andamento delle portate uscenti (entranti)


compatibile con una data capacità 

Difficile da risolvere analiticamente ma abbastanza semplice per via


grafica.

Serbatoi – Progetto e verifica


Serbatoi - Verifica 41

Volumi cumulati ENTRANTI


Volumi cumulati entranti TRASLATI
W(t) Volumi cumulati USCENTI 1
Volumi cumulati USCENTI 2

Serbatoio VUOTO

compatibile qualsiasi andamento


monotono crescente INTERNO
alla “striscia” ampia WC

WC Serbatoio PIENO
Δ

T
Serbatoi – Progetto e verifica
Serbatoi - Verifica: regola del filo teso di Conti 42

Volumi cumulati ENTRANTI


Volumi cumulati entranti TRASLATI
Volumi cumulati USCENTI (con portate più regolari possibili)
W(t) 1° ciclo 2° ciclo

Serbatoio VUOTO
Δ

Serbatoio PIENO
WC Δ T t

T’ t’
Serbatoi – Progetto e verifica
Numero delle vasche 43

In genere è consigliabile dividere la capacità del serbatoio in più vasche,


per i seguenti motivi:

- Maggiore affidabilità
- Maggiore flessibilità operativa
- Realizzabilità per gradi

Il numero di vasche dipende da vari fattori, quali la capacità, la tipologia


costruttiva..

E’ consigliabile che sia almeno pari a 2.

I serbatoi pensili hanno generalmente una sola vasca, raramente due


concentriche

Serbatoi – Progetto e verifica


Forma delle vasche 44

Circolare  E’ la più conveniente (minore perimetro a parità di area)


Rettangolare o quadrata  La più diffusa. E’ di facile realizzazione
Poligonale (6 o 8 lati)  E’ usata in casi particolari (più rara)

Nel caso della sezione rettangolare, il rapporto tra lunghezza (L) e


larghezza (l) è generalmente di 4 su 3 o di 3 su 2.
Se si considera il minore sviluppo delle murature per n vasche affiancate si
ottiene il rapporto ottimale teorico:
L/l = (2n)/(n + 1)

Nei serbatoi sotterranei in galleria o in caverna le vasche sono


generalmente più allungate, con larghezze comprese tra 4 e 6 m.

La larghezza della vasca è limitata sia dalle caratteristiche delle macchine di


perforazione, sia dalla stabilità della volta della galleria.

Serbatoi – Progetto e verifica


Setti interni 45

Per evitare zone di ristagno dell’acqua le


vasche sono divise con setti interni che
guidano il flusso dall’arrivo fino alla presa.

- Nelle vasche rettangolari non molto larghe


è sufficiente un solo setto nella direzione
della lunghezza
- Nelle vasche larghe si creano più setti
alternati in direzione della larghezza
- Nelle vasche circolari si usa un solo setto
diametrale o a spirale

Serbatoi – Progetto e verifica


Setti interni 46

Le vasche devono avere una certa pendenza sia in direzione del flusso
idrico, che trasversalmente, in modo da agevolare l’avviamento dei
depositi verso lo scarico.
Tale pendenza è generalmente del 12%.
Nelle vasche circolari la pendenza è data verso il centro, posizionando lo
scarico nel punto più basso.

Gli spigoli interni devono essere ad angolo ottuso e/o arrotondati per
evitare ristagni.

Serbatoi – Progetto e verifica


Piante, sezioni e pezzi speciali 47

PEZZI SPECIALI:
Arrivi ( A )
Prese ( P )
Sfiori di sicurezza (SF )
Scarichi ( SC )
Saracinesche ( S )
Valvole di ritegno ( S )
Misuratori di portata ( M e V )

Serbatoi – Progetto e verifica


Collegamenti idraulici 48

Ogni vasca deve essere fornita dei seguenti collegamenti idraulici:


- Condotta di alimentazione (arrivo)
- Condotta di presa
- Scarico di superficie (sfioro di sicurezza)
- Scarico di fondo

Se il serbatoio ha più vasche, le condotte dello stesso tipo sono tra loro
collegate e confluiscono in un’unica tubazione verso l’esterno. L’assetto dei
collegamenti dipenderà anche dalla tipologia del serbatoio.

Serbatoi – Progetto e verifica


Collegamenti idraulici 49

La condotta di alimentazione ha lo
sbocco al di sopra del massimo livello
della acqua, in modo che la portata
effluente non sia influenzata dalle
variazioni di riempimento.

La condotta di presa è posta ad una


quota leggermente superiore al fondo
della vasca, per lasciare uno spazio
per la sedimentazione.

L’imbocco è posto il più lontano


possibile dalla alimentazione ed è
dotato di una succhieruola.

Serbatoi – Progetto e verifica


Collegamenti idraulici 50

Per il volume di riserva antincendio


si può prevedere una presa
sussidiaria a quota più bassa.

Per evitare che rimangano volumi


d’acqua a lungo inutilizzati si può
adottare una configurazione a
sifone per la presa principale.

Serbatoi – Progetto e verifica


Collegamenti idraulici 51

Lo scarico di superficie è
costituito in genere da una
tubazione verticale di diametro
maggiore delle altre, con l’imbocco,
libero, alla quota di massimo
invaso. E’ dimensionato per la
massima portata in arrivo.

Può essere realizzato anche con


una soglia sfiorante in un canale
di raccolta.

La condotta non deve avere


nessuna valvola di
intercettazione, ma un sifone o
una chiusura idraulica.

Serbatoi – Progetto e verifica


Collegamenti idraulici 52

Lo scarico di fondo è posizionato


nel punto più basso della vasca,
spesso in un pozzetto apposito.

La tubazione è dotata di valvola di


intercettazione e deve consentire lo
svuotamento in circa 23 ore.

Serbatoi – Progetto e verifica


Camera di manovra 53

Nella camera di manovra tutte le tubazioni devono essere alloggiate in


modo da rendere facili le manovre sulle valvole e le operazioni di
manutenzione e riparazione.

In essa sono alloggiate anche le apparecchiature di misura (portata,


pressione, livello) che sono sempre previste per monitorare il
funzionamento del serbatoio.

Da tale camera si accede alle vasche mediante porte stagne, la cui


soglia è a quota maggiore del livello massimo. Tali porte conducono ad
una passerella o ad un pianerottolo da cui si può scendere nelle
vasche mediante scale metalliche o in muratura.

Serbatoi – Progetto e verifica


Illuminazione e areazione 54

Le vasche devono essere tenute al


buio completo, per evitare la
formazione di alghe.

Possono essere illuminate per le


ispezioni.

La camera di manovra può invece


avere una illuminazione continua,
anche naturale.

L’aerazione delle vasche avviene


mediante luci, protette con rete
metallica, che danno nella camera
di manovra.

Serbatoi – Progetto e verifica


Impermeabilizzazione e drenaggi 55

Le vasche devono essere impermeabilizzate per evitare la fuoriuscita


d’acqua.

Le pareti esterne e la copertura devono essere impermeabilizzate, per


evitare l’ingresso di acque, potenzialmente inquinate, nel serbatoio.

A questo scopo si prevede un vespaio con tubi di drenaggio al disotto


della platea di fondo delle vasche e, nel caso di serbatoi sotterranei,
anche fuori delle pareti esterne.

I dreni devono essere condotti in un pozzetto che consenta di verificare


e misurare eventuali perdite.

Per maggiore sicurezza si può prevedere attorno alle vasche un


cunicolo perimetrale ispezionabile.

Serbatoi – Progetto e verifica


56

anita.raimondi@polimi.it

Serbatoi – Progetto e verifica

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