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00_Architettura_tecnicaI_XVI.

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Costruire l’architettura
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I riferimenti a dimensionamenti strutturali sono dati in forma semplificata a solo scopo didattico e non possono es-
sere assunti se non in riferimento alle normative vigenti e alle specifiche puntuali di progetto. Tutto quanto ripor-
tato nel presente volume deve intendersi come rappresentazione esemplificativa di possibili soluzioni realizzabili.
Queste non debbono pertanto essere interpretate come soluzioni uniche e, di conseguenza, non possono essere as-
sunte come possibile riferimento contrattuale in merito a quanto proposto dai singoli produttori.
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Enrico Dassori Renata Morbiducci

COSTRUIRE
L’ARCHITETTURA
Tecniche e tecnologie
per il progetto
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In copertina:

Walt Disney Concert Hall, Los Angeles – Frank Gehry

Retro copertina (da sinistra a destra):

Sito di Stonehenge

SIEEB – Sino-Italian Ecological and Energy Efficient Building, Pechino – Mario Cucinella Architects, China Ar-
chitecture Design & Research Group (foto di Daniele Domenicali)

Church of the Light, Ibaraki (Osaka) – Tadao Ando

Beijing National Stadium, Pechino – Herzog & De Meuron

© 2010 Tecniche Nuove, via Eritrea 21, 20157 Milano


Redazione: tel. 0239090258, fax 0239090255
e-mail: libri@tecnichenuove.com
Vendite: tel. 0239090440, fax 0239090373
e-mail: vendite-libri@tecnichenuove.com
http://www.tecnichenuove.com

ISBN 978-88-481-2298-6

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Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotoco-
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Realizzazione editoriale: Studio Parole, Milano

Copertina di Franco Beretta

Stampa: Andersen, Borgomanero (NO)


Finito di stampare nel mese di dicembre 2010
Printed in Italy
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A Silvia, Andrea e…
Beatrice, Caterina, Filippo, Francesca, Giulia
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Sommario

Autori XIII

Ringraziamenti XIV

Prefazioni XV

Capitolo 1
L’ambiente e il sito 1
1.1 La natura e la costruzione 1
1.2 Lo sviluppo sostenibile 4
1.3 Principi generali per la progettazione sostenibile 10
1.3.1 I principi ambientali 12
1.3.1.1 Il clima e i fenomeni meteorologici 12
1.3.1.2 La morfologia del sito 21
1.3.1.3 Le caratteristiche locali del sito 22
1.3.2 I principi tipologici 24
1.3.2.1 Orientamento 24
1.3.2.2 Forma 27
1.3.3 I principi di dettaglio 33
1.3.3.1 Materiali ed elementi costruttivi 33
1.3.3.2 Tecniche passive 33
1.4 Gli elementi naturali e il benessere abitativo 45
1.4.1 Il benessere igrotermico 46
1.4.2 Il benessere visivo 48
1.4.3 Il benessere acustico 55

Capitolo 2
L’organismo edilizio 57
2.1 L’analogia organica 58
2.2 Le scienze nuove 62
2.3 Storicismo e tecnicismo 64
2.4 Funzioni, tecniche e tecnologie nuove 68
2.5 Verso la modernità 78
2.6 L’America 81
2.7 Tradizionalismo e modernità 88
2.8 Oggi 91
2.9 Per una lettura dell’organismo edilizio 104

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Costruire l’architettura

Capitolo 3
Materiali da costruzione e sistemi strutturali 107
3.1 Materiali da costruzione 107
3.1.1 Proprietà dei materiali da costruzione 107
3.1.2 La pietra naturale 124
3.1.3 Le pietre artificiali 139
3.1.3.1 La terra cruda 139
3.1.3.2 I laterizi 145
3.1.3.3 I conglomerati 160
3.1.4 Il legno 196
3.1.5 Il materiale metallico 209
3.1.5.1 Le leghe ferrose 217
3.1.5.2 L’acciaio 217
3.1.5.3 Durabilità dell’acciaio 220
3.1.5.4 Le leghe non ferrose 223
3.1.6 Il vetro 230
3.1.7 Altri materiali 241
3.1.7.1 Le materie plastiche 241
3.1.7.2 Le materie plastiche fibrorinforzate (FRP) 245
3.1.7.3 I bitumi 247
3.1.7.4 I materiali isolanti 248
3.1.8 Rocce e terreni 255
3.2 Dai materiali ai sistemi strutturali 260
3.2.1 Costruzioni resistenti per massa 270
3.2.2 Costruzioni resistenti per forma 274
3.2.3 La continuità statica e il telaio 278
3.2.4 Una sintesi disciplinare 281

Capitolo 4
Elementi costruttivi 283
4.1 La muratura portante 283
4.1.1 Muratura in pietra naturale a secco 284
4.1.1.1 Opus siliceum 284
4.1.1.2 Opus quadratum 285
4.1.2 Muratura in pietra naturale legata 287
4.1.3 Muratura in pietra naturale a sacco 288
4.1.3.1 Opus caementicium 288
4.1.3.2 Opus incertum 289
4.1.3.3 Opus reticulatum 290
4.1.4 Muratura in elementi “artificiali” 291
4.1.4.1 Muratura in laterizio 292
4.1.4.2 Muratura in blocchi cementizi 303
4.1.5 Le aperture nella muratura portante 305
4.2 L’arco e la volta 307
4.2.1 L’arco 318
4.2.1.1 Terminologia e caratteri tipologici 318
4.2.1.2 Il tracciamento 320
4.2.1.3 La statica 323
4.2.2 La volta 325
4.2.2.1 Le volte semplici 327
4.2.2.2 Le volte composte 328
4.2.2.3 Le volte derivate 331

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INDICE

4.2.2.4 La statica 333


4.2.3 La costruzione di archi e volte 337
4.2.3.1 I materiali 337
4.2.3.2 La centinatura 340
4.2.3.3 La messa in opera di sistemi laterizi 344
4.2.3.4 Il disarmo 346
4.2.3.5 Gli incatenamenti 346
4.2.4 Lo spazio dell’arte e della scienza 347
4.3 Il solaio 349
4.3.1 Solai in legno 350
4.3.2 Solai misti ferro-legno 354
4.3.3 Solai misti ferro-laterizio 356
4.4 Il tetto 358
4.4.1 Tracciamento delle superfici di coperto 359
4.4.2 La struttura lignea 360
4.4.3 La capriata 363
4.4.4 Tetto “alla Mansart” 371
4.4.5 Tetto “alla genovese” 371
4.4.6 Il tetto “industriale” 372
4.4.7 Il manto di copertura 378
4.4.8 Raccolta e smaltimento delle acque 386
4.4.9 Azioni dell’acqua, della neve e del vento 389
4.4.10 L’isolamento termico 393
4.5 La costruzione in calcestruzzo armato 395
4.5.1 La struttura in opera 397
4.5.1.1 Gli elementi costruttivi 398
4.5.1.2 Le carpenterie 409
4.5.1.3 Le volte sottili 414
4.5.2 Il calcestruzzo armato precompresso 418
4.5.3 La prefabbricazione 421
4.5.3.1 I sistemi 422
4.5.3.2 Elementi specializzati per coperture 436
4.5.3.3 Il tamponamento 439
4.5.3.4 Gli inserti 447
4.6 La costruzione metallica 450
4.6.1 Prodotti per le costruzioni 458
4.6.2 Tipi strutturali 461
4.6.3 Elementi costruttivi 466
4.6.4 Componenti grecati per l’involucro 479
4.6.5 Strutture reticolari 484
4.6.6 Tensostrutture 494
4.7 La costruzione in legno lamellare 502
4.7.1 La produzione 503
4.7.2 Tipi strutturali 504
4.7.3 I collegamenti 508
4.8 La copertura piana 513
4.8.1 Le stratigrafie 513
4.8.2 Soluzioni costruttive 516
4.8.3 Dettagli costruttivi 519
4.9 Il tamponamento 525
4.9.1 I tamponamenti pesanti opachi 528
4.9.1.1 Pareti semplici opache 528
4.9.1.2 Pareti complesse opache 532
4.9.2 Il tamponamento leggero 545

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Costruire l’architettura

4.9.2.1 Pareti leggere opache 545


4.9.2.2 Pareti leggere trasparenti 546
4.10 Serramenti 567
4.10.1 Serramenti esterni 567
4.10.1.1 Finestre e portefinestra 567
4.10.1.2 Lucernari 578
4.10.1.3 Schermature esterne 579
4.10.1.4 Porte esterne 581
4.10.2 Serramenti interni 581
4.11 I completamenti 585
4.11.1 L’intonaco 585
4.11.2 I prodotti vernicianti 589
4.11.3 I rivestimenti 591
4.11.4 I divisori interni 604
4.11.5 I pavimenti 606
4.11.6 I sistemi a secco 613
4.12 Sistemi di comunicazione verticale 617
4.12.1 Scale 617
4.12.1.1 Elementi funzionali 617
4.12.1.2 Schemi funzionali 618
4.12.1.3 Sfalsamento di rampe rettilinee 624
4.12.1.4 La struttura 625
4.12.1.5 Le finiture 634
4.12.2 Le scale a tenuta di fumo 634
4.12.3 Gli impianti meccanici 635
4.13 La costruzione e il terreno 638
4.13.1 Fondazioni 639
4.13.2 Opere di sostegno 644
4.13.3 Vespai e intercapedini 648

Capitolo 5
Requisiti e prestazioni 651
5.1 Fabbisogni e prestazioni tecniche 653
5.2 Requisiti e prestazioni igrometriche 656
5.3 Requisiti e prestazioni acustiche 659
5.4 Requisiti e prestazioni visive 661
5.5 Esempi di verifica delle prestazioni degli elementi costruttivi 662
5.6 La certificazione delle prestazioni 722
5.6.1 La certificazione delle prestazioni energetiche 722
5.6.1.1 Definizioni 723
5.6.1.2 Criteri e parametri di valutazione 725
5.6.1.3 Valutazione/certificazione in fase di progettazione dell’edificio 726
5.6.1.4 Valutazione/certificazione in fase di realizzazione dell’edificio 729
5.6.1.5 Valutazione/certificazione in fase di gestione dell’edificio 730
5.6.1.6 Certificazione del fabbisogno energetico 732
5.6.2 La certificazione delle prestazioni acustiche 736
5.6.2.1 La certificazione del benessere acustico 736
5.6.2.2 L’inquinamento acustico 737
5.6.2.3 Definizioni 737
5.6.2.4 Modalità di certificazione del benessere acustico 737
5.6.2.5 Parametri di valutazione 738
5.6.2.6 Isolamento acustico standardizzato di facciata 738
5.6.2.7 Potere fonoisolante apparente dei divisori interni 739

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INDICE

5.6.2.8 Livello di rumore di calpestio di solai normalizzato 740


5.6.2.9 Rumorosità provocata da impianti e apparecchi tecnologici 741
5.6.2.10 Livelli prestazionali minimi dei requisiti acustici passivi degli edifici 741
5.6.2.11 Certificazione in fase di progettazione dell’edificio 742
5.6.2.12 Certificazione in fase di realizzazione dell’edificio 742
5.6.2.13 Certificazione in fase di gestione dell’edificio 743
5.6.2.14 Criteri di valutazione dei dati 743
5.6.2.15 Classificazione del requisito benessere acustico 743
5.6.2.16 Descrizione del certificato 744
5.6.2.17 Evoluzione della legislazione: la classificazione acustica 744
5.6.3 La certificazione del benessere termico 744
5.6.3.1 Definizioni e simboli 745
5.6.3.2 Riferimenti normativi 745
5.6.3.3 Modalità di certificazione del benessere termico 745
5.6.3.4 Parametri di valutazione 745
5.6.3.5 Certificazione in fase di progettazione dell’edificio 746
5.6.3.6 Certificazione in fase di realizzazione dell’edificio 747
5.6.3.7 Certificazione in fase di gestione dell’edificio 747
5.6.3.8 Criteri di valutazione dei dati 747
5.6.3.9 Suggerimenti 748
5.6.3.10 Durata di validità e modalità di rinnovo del certificato 748
5.6.3.11 Descrizione del certificato 748
5.6.4 La certificazione del benessere luminoso in luce artificiale 749
5.6.4.1 Definizioni e simboli 749
5.6.4.2 Riferimenti normativi 750
5.6.4.3 Modalità di valutazione del requisito 750
5.6.4.4 Certificazione in fase di progettazione dell’edificio 753
5.6.4.5 Certificazione in fase di gestione dell’edificio 753
5.6.4.6 Descrizione del certificato 753
5.6.4.7 Durata di validità e modalità di rinnovo del certificato 753
5.7 I modelli di certificazione della sostenibilità 754
5.7.1 L’Italia e il protocollo ITACA 754
5.7.2 I modelli di certificazione europei 755
5.7.3 Un modello di certificazione internazionale: il sistema LEED 757
5.7.3.1 Il LEED Italia 758

Fonti delle illustrazioni 761

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Autori

Enrico Dassori (Genova, 1952), architetto, è Professore Ordinario di Architettura Tecnica presso la Facoltà di In-
gegneria dell’Università degli Studi di Genova. Tiene i Corsi di Architettura Tecnica I e Architettura delle grandi
strutture nei Corsi di Studio in Ingegneria Civile Ambientale, Ingegneria delle Costruzioni e Ingegneria Edile-Ar-
chitettura. I suoi interessi di ricerca riguardano le Tecniche e le Tecnologie di base, in relazione anche al loro svi-
luppo storico, e l’industrializzazione dei processi produttivi e costruttivi.

Renata Morbiducci (Genova, 1966 ), architetto, è Ricercatore Confermato di Architettura Tecnica presso la Fa-
coltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Genova. Tiene i Corsi di Architettura Tecnica II e Progettazione
Integrale nei Corsi di Studio in Ingegneria Civile Ambientale, Ingegneria delle Costruzioni e Ingegneria Edile-Ar-
chitettura. I suoi interessi di ricerca riguardano l’applicazione di tecniche quantitative a supporto del progetto di ar-
chitettura e la progettazione sostenibile.

Il presente lavoro è stato svolto dagli Autori secondo un disegno unitario. Tuttavia, ai fini di eventuali attribuzioni
dei contributi specifici, si precisa quanto segue:
Enrico Dassori
Concezione e revisione generale
Paragrafi: 1.1, 3.1.8, 3.2, 4.2.4, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6, 4.7, 4.8, 4.10, 4.11, 4.12, 4.13, 5.6
Capitolo 2
Renata Morbiducci
Paragrafi: 1.2, 1.3, 1.4, 3.1, 4.1, 4.2, 4.9, 5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5

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Ringraziamenti

Gli Autori ringraziano:


Tutti i Colleghi dell’SSD ICAR10 (Architettura Tecnica) i cui lavori di ricerca hanno fornito materiale utile alla pub-
blicazione
Marina Fumo e Giovanni Fatta, cui debbono la prefazione
I Colleghi di Dipartimento Luigi Gambarotta, Riccardo Berardi e Roberto Passalacqua
Lorenzo Orsenigo e Alberto Lodi di ICMQ spa
Le Associazioni di categoria AIPPEG, ANDIL, ANIT, AITEC, ASSIAD, ASSOBETON, ATECAP, CAGEMA,
CONFINDUSTRIA MARMI, CONPAVIPER, FEDERCHIMICA, FEDERLEGNO, SITEB per il supporto in-
formativo
Tutte le Aziende il cui materiale informativo è stato utilizzato per la pubblicazione
Tecniche Nuove per aver consentito l’iniziativa editoriale
Marco Airoldi e Adriano Lembi per il paziente e competente lavoro di editing

Enrico Dassori, in particolare, ringrazia Edino Valcovich per i preziosi consigli e la sincera amicizia.

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Prefazioni

Viene da più parti sostenuto che i testi universitari a stampa abbiano per-
duto il ruolo assunto da sempre, siano prossimi alla fine in quanto inu-
tili, se non dannosi, visto lo sviluppo del web che consente di ottenere
in tempo reale una gran quantità di informazioni. Se fosse vero tutto ciò,
lo sarebbe ancora di più nel campo della costruzione dell’architettura,
così vasto e variegato, ma anche in continua evoluzione ed aggiorna-
mento.
Al contrario, una lunga esperienza didattica ci conforta nell’idea che,
pur essendo innegabile l’utilità dell’informazione sulla rete, il libro di
testo continui ad essere un canale privilegiato tra il professore e lo stu-
dente e che abbia un ruolo insostituibile e ben diverso: nell’indicare un
percorso chiaro, esso deve essere ampio a sufficienza per contenere il
sapere specifico ed i relativi riferimenti necessari per inquadrare, com-
prendere ed affrontare il processo progettuale. Deve al contempo posse-
dere la rara dote della sintesi che non lo porti oltre il limite, rischio reale
per i testi universitari che richiedono di gestire i richiami a campi diversi
del sapere, ma anche di connettere la teoria alla realizzazione.
Ed appunto nell’opera di Enrico Dassori e Renata Morbiducci è evi-
dente la continua tensione verso l’obiettivo di condurre i temi specifici
della costruzione dell’architettura su un piano più alto rispetto all’ordi-
naria pratica del progetto e della realizzazione, ed insieme la coscienza
dei confini necessari.
La materia dello studio viene sottoposta alla consueta e imprescin-
dibile catalogazione, ma viene altresì concettualizzata estraendone ed
analizzando i principi di fondo. Ci si muove con sorprendente disinvoltura dall’applicazione alla teoria, si raccor-
dano gli attuali concetti base ad una storiografia colta ed esauriente, ma anche viceversa in un processo stimolante
ed assai utile per comprendere risultati ed applicazioni, spesso a partire da lontani fondamenti disciplinari e non.
Richiami extradisciplinari del tutto pertinenti riguardano geologia, fisica, botanica, chimica, fisica tecnica, ma
anche filosofia e meteorologia, così da integrare e completare il bagaglio culturale, confermando per Architettura
Tecnica la dignità di insegnamento in grado di mettere insieme in un filo unico saperi di matrice diversa che si fon-
dono all’atto del progetto tecnologico e della sua realizzazione.
Nello sviluppo dei temi propri della disciplina e nel corso dell’“esercizio di lettura integrata dell’organismo
edilizio”, gli autori risolvono l’annosa presunta dualità tra tradizione ed innovazione attraverso l’individuazione dei
percorsi evolutivi che hanno segnato i passi ed i progressi della costruzione dell’architettura, con le aggiunte ne-
cessarie per materiali, tecniche e sistemi effettivamente originali nella loro novità. Dal filosofo allo scienziato, dalla
“coscienza spontanea” vitruviana alla “coscienza critica” post-galileiana, gli autori delineano il cammino della co-
struzione dell’architettura, dei suoi materiali, elementi e sistemi costruttivi, attraverso l’evoluzione della tecnica da
Alberti a Palladio, da Viollet-Le Duc a Labrouste fino a Gehry, raffigurando in maniera convincente il rapporto
fluido nel tempo tra architettura e costruzione, con la seconda che spesso è in grado di incidere profondamente
sulla prima.
La suddetta necessità di catalogazione, piuttosto che fornire un elenco di materiali, elementi, tecniche o sistemi,
offre le chiavi per scelte consapevoli in rapporto ad applicazioni diverse in funzione di differenti casi e condizioni;
ai consueti parametri da valutare viene aggiunta la sostenibilità del costruire ed in genere il controllo delle attività
in grado di incidere profondamente sull’ambiente e sulle risorse naturali.

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Costruire l’architettura

Interpretando un’esigenza espressa da tanti, di un testo aggiornato che comprenda i saperi ed i temi della co-
struzione dell’architettura, riconosciamo in quest’opera di Dassori e Morbiducci una risposta completa e di qualità
alla richiesta della comunità, consapevoli che si tratta del frutto di un impegno che intimorisce per la mole ed il co-
raggio dimostrato. Inutile negare che richieda uno studio ponderoso, comunque adeguato all’ambizione propria di
questo insegnamento ed alla buona tradizione di impegno dei nostri corsi d’Ingegneria.

Giovanni Fatta
Ordinario di Architettura Tecnica
Università degli Studi di Palermo

Negli anni recenti l’architettura è salita alla ribalta del grande pubblico grazie alla pubblicazione di riviste, opu-
scoli, manuali, dossier “friendly user” talvolta in vendita addirittura con i quotidiani. Tale campagna di comunica-
zione ha favorito la diffusione di innumerevoli immagini fotografiche di architetture celebri nel mondo e degli
architetti loro ideatori. L’architettura è di tutti, è sotto lo sguardo di tutti, è un’opera di grande dimensione, gene-
ralmente irreversibile che si impone alla presenza delle comunità umane e, pertanto, ciascun fruitore è in diritto di
discuterne anche senza specifica competenza ed è giusto che sia così.
Se l’architettura è un’arte, ciascuno la misura coi propri strumenti cognitivi e culturali o, ancor prima, con gli
strumenti percettivo-spaziali di cui ognuno di noi dispone. Parafrasando Zevi, l’architettura è diversa dalle altre
arti figurative, pittura e scultura, perché possiamo entrarci dentro, può accoglierci, è stata ideata per migliorare la
vita individuale e di relazione delle persone. L’architettura produce, quindi, spazi di vita: sottrae una porzione di
suolo alla natura e lo trasforma creando spazi interni dove le attività umane possano svolgersi in migliori condizioni.
In questo processo di metamorfosi spaziale, la prima condizione da perseguire è quella della sicurezza e l’arte del
costruire è lo strumento scientifico per raggiungere l’obiettivo dell’architettura. L’architettura vissuta è solo quella
che scaturisce dalla realizzazione di un progetto, perciò la fase di costruzione è lo stadio fondamentale perché da
un’idea si giunga ad un prodotto utilizzabile. In altri termini: non c’è architettura senza sapienza costruttiva. I nuovi
spazi che un progetto di architettura prefigura si materializzano, ancor prima che nel cantiere, nella fase esecutiva
della progettazione nella quale due linee parallele possono diventare un muro di pietra, di mattoni, di legno o di
vetro. Ed è qui che subentra la competenza professionale. È su questi aspetti che la misura dell’architettura trava-
lica gli strumenti percettivi ed entra nella sfera delle competenze tecniche specialistiche. Costruire l’architettura è
un titolo concreto, accattivante che svela subito l’obiettivo dell’architettura: la costruzione. Non un gioco compo-
sitivo spaziale, non un’emozione percettiva, non un’esperienza estetica ma, oltre a queste eventuali prerogative,
soprattutto uno spazio nel quale “stare bene”.

Questo libro, nato dall’attenzione e dalla passione dei due colleghi Enrico Dassori e Renata Morbiducci e curato
con grande maestria dalla prima all’ultima pagina, rappresenta oggi un inedito strumento di formazione culturale e
di lavoro professionale nel settore della tecnica e della tecnologia del progetto di architettura. Di questo tipo di libri,
oggi, avevamo urgente bisogno, considerando che i preziosi testi disciplinari curati da Enrico Mandolesi e da Luigi
Caleca vanno inseriti nella tipologia “endiclopedie-manuali” e mal si coniugano con l’esigenza di apprendimento ra-
pido delle nuove generazioni universitarie. L’innovazione tecnologica editoriale è venuta incontro agli Autori, che
nel testo scritto hanno travasato molte immagini, schemi e disegni inediti affinché fossero chiari i meccanismi della
costruzione architettonica, raggiungendo perfettamente lo scopo divulgativo del loro lavoro. L’augurio agli Autori è
che, nonostante il peso del volume, questo libro diventi la prima pubblicazione italiana “friendly user” sul tema della
costruzione architettonica, in quanto, per il suo stile concretamente colto e leggero, possa contribuire a far evolvere
un largo pubblico di lettori dallo stadio di ammiratori dell’architettura a quello di osservatori delle opere costruite.

Marina Fumo
Ordinario di Architettura Tecnica
Università degli Studi di Napoli Federico II

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