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Tav. 1521 – Evangéliaire de Lindisfarne (Lez. 15 diap.

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La tavola è l’immagine di una pagina dell’Evangelario di Lindisfarne. Realizzato nel Monastero di
Lindisfarne, ubicato nell’isola davanti le coste Northumbria,e a capo dove venne conservato fino
all’875;
È un manoscritto nello stile dell’arte insulare e scritto in latino nei caratteri delle maiuscole
irlandesi ora è conservato alla British Library di Londra.
Probabilmente lo scriba, oltre che il minatore, fu Eadfrith, realizzando l’opera nel periodo in cui fu
vescovo di Lindsfarne (698 – 721). È un testo sacro in semionciale insulare ed è distribuito su due
colonne di 24 righe e nei margini, oltre che tra le righe, la traduzione in inglese del sec. X in
minuscola insulare corsiva.
Nella traduzione et è rappresentato dal segno tachigrafico 7.
Alcuni capoversi, righe 18 e 23 della colonna A e della colonna B righe 1, 4, 7, 10, 14, 18, 21, 24
sono miniati probabilmente a colori (anche se dalla tavola non si evince) come altre miniature
dell’Evangéliaire, che evidenziano tre tipi di blu, tre di giallo e due di rosso.

Et abiit opinio eius / In totam syriam / et obtulerunt ei omnes / male habentes/ uariis
languoribus / et tormentis / comprehensos / et quia demonia/ habebant et lunati / cos et
paralyticos / et curauit eos/et secutae sunt eum / turbe multae / de Galilea et decapo/ lim et
hierosolimis / et de iudaea et de / trans iordanen. / Uidens autem turbas / ascendit in montem / et
cum sedisset accesse / runt ad eum / discipuli eius/

E la sua opinione andò / in tutta la Siria / e gli presentarono tutti / che avevano un male/ con varie
malattie / e tormenti / presi / e che avevano demoni / e quelli che erano malati / malati e paralitici
/ e si prese cura di loro / e lo seguirono / molte folle / di Galilea e dal capo/ limitrofi e
Gerusalemme / e dalla Giudea e da / oltre il Giordano. / E vedendo la moltitudine / salì sul monte /
e quando si sedette, / i suoi discepoli corsero da lui

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