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LE LINGUE DI ARDA
LE LINGUE
DELLA
TERRA DI MEZZO
Supporto e comunicazione
Tolkien Italian Network
Associazione Italiana Studi Tolkieniani
ELDALIË
LE LINGUE DI ARDA
Introduzione al Quenya
1. FONTI, CONVENZIONI,
APPROCCIO ALLO STUDIO
Una premessa:
Tolkien ha scritto (realmente) migliaia di pagine di
appunti sulle lingue di Arda, specialmente sulle
lingue elfiche e su alcune lingue d’Uomini
La maggior parte di questi materiali non è ancora
stata diffusa: si stima che a oggi ne sia stato
pubblicato poco più di un terzo, risalente alle prime
fasi compositive (circa fino agli anni ‘20 del 1900)
Inoltre:
Da un lato, l’approccio compositivo (filologico) di
Tolkien è tale per cui tutte le sue note si basano su,
o contengono, informazioni di tipo linguistico, da cui
si possono trarre conclusioni sulle lingue di Arda
Questo comporta però che non si dispone di alcuna
trattazione organica e coerente, bensì di un vasto
ammontare di fonti che lasciano varie lacune nella
trattazione linguistica e spesso devono essere
interpretate – costringendo a scelte, in quanto
l’interpretazione non è quasi mai univoca
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Punto di attenzione
Le fonti non sono tutte coerenti: attualmente vi sono
circa 150 pagine di corpus, di cui la maggioranza
sono elenchi di vocabolario e non testi in prosa o
versi. Inoltre, non tutto il materiale risale alle
versioni più recenti: si rischia di mescolare brandelli
di «Qenya» del primo dopoguerra con campioni di
Quenya nello stile de Il Signore degli Anelli!
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3. FONOLOGIA, PRONUNZIA E
ACCENTUAZIONE
4. I SOSTANTIVI E L’ARTICOLO
1) Nominativo e numeri
Il nominativo singolare è la forma elementare non
declinata del sostantivo; non ha speciali desinenze.
Il plurale “normale” si forma aggiungendo una -r
finale ai sostantivi che terminano nelle vocali -a, -i,
-o, -u o in -ië.
Se il sostantivo termina solo in -ë o la desinenza
plurale è usualmente -i (con “caduta” della -ë
finale).
Anche i sostantivi che terminano in una consonante
formano i loro plurali in -i.
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3) Genitivo
Il genitivo ha la desinenza -o, cfr.Namárië è Vardo
tellumar ‘le Varda-volte’ o ‘(le) volte di Varda’.
Osservare che la desinenza -o rimpiazza la finale -a,
perciò Vardo, non Vardao - ma la maggior parte delle
altre vocali (sembra) non siano rimpiazzate: cfr.
MR:329 Eruo per «dell'Uno, di Eru». (Se il sostantivo
termina già in -o, la desinenza «sparisce» ed è il
contesto a indicare che il sostantivo è un genitivo. Cfr.
Indis i Ciryamo «la moglie del marinaio» dove
ciryamo significa proprio ‘marinaio’). La desinenza
genitiva plurale è -on, cfr. Silmarillion, «dei Silmaril»
e di norma si annette alla desinenza plurale.
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4) Possessivo
Da alcuni viene denominato «caso associativo» o
«aggettivale»; Tolkien stesso ne parla come di un
«genitivo... possessivo-aggettivale» in WJ:369.
Ha desinenza -va (-wa in sostantivi che terminano in
una consonante). La sua funzione generale è di
esprimere proprietà: cfr. Mindon Eldaliéva "Torre
degli Eldalië".
Per… confondersi di meno: il possessivo indica che il
sostantivo «è di», il genitivo invece indica che quel
sostantivo «proviene da».
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5) Dativo
Il dativo ha desinenza -n. Essa generalmente si
traduce come la preposizione "per" o "a"; cfr. il
pronome dativo nin "per me" (da ni "io") in Namárië:
Sí man i yulma nin enquantuva? "Chi riempirà ora
per me la coppa?"
Spesso il dativo corrisponde ad una specie di «oggetto
indiretto»: *I nís antanë i hínan anna, «the woman
gave the child a gift [lett. 'la donna diede il bambino
un dono']» (diede un dono al bambino).
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6) Locativo
Il locativo ha la desinenza -ssë, che reca il significato
"su" o "in". Nella versione di Namárië in RGEO, il
poema è intitolato Altariello Nainië Lóriendessë,
"Lamento di Galadriel in Lóriendë (Lórien)".
Al plurale, tale desinenza ha la forma -ssen, cfr. il
vocabolo mahalmassen "sui troni" in UT:305 cfr. 317
(mahalma "trono").
Sostantivi che terminano in -l od -n possono avere
locativi in -dë, cfr. meneldë, cemendë come forme di
menel "cieli", cemen "terra" (VT43:13,17).
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7) Ablativo
L'ablativo ha la desinenza -llo, che reca il significato
"da" o "fuori di". Un esempio da Namárië è
sindanóriello, "fuori dalla grigia campagna" (sinda-
nórie-llo: "grigia-campagna-da"). Vi è anche il
termine Rómello, *"da(ll') Est", contrazione di
*Rómenello (Rómen "[l'] Est").
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8) Allativo
L'allativo ha desinenza -nna a indicare «a», «entro» o
«sopra». Sia l'ablativo che l'allativo sono esemplificati
nelle parole pronunciate da Elendil quando giunse alla
Terra di Mezzo dopo la Caduta di Númenor, ripetute da
Aragorn alla sua incoronazione (SdA3/VI cap. 5): Et
Eärello Endorenna utúlien. «Giungo dal [lett. fuori
dal] Grande Mare nella Terra di Mezzo» (Endor(e)-nna
‘Terra di Mezzo-a’). L'allativo può anche recare il
significato ‘sopra’; cfr. i falmalinnar «sulle onde
spumeggianti» in Namárië (-linnar essendo la
desinenza per il partitivo plurale allativo).
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9) Strumentale
Il caso strumentale ha desinenza -nen e contrassegna
lo strumento col quale qualcosa è fatto, o la ragione
del perché qualcosa avviene. Esempio da Namárië:
laurië lantar lassi súrinen, «come oro cadono [le]
foglie al [o nel] vento».
Un esempio di uno strumentale più tipicamente
‘strumentale’ è fornito dalla frase i carir quettar
ómainen, «coloro che formano parole con voci»
(WJ:391), dove ómainen è il plurale strumentale di
óma ‘voce’.
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?) Rispettivo
Rispettivo è il nome con cui alcuni hanno chiamato un
caso elencato in una lettera che Tolkien spedì a Dick
Plotz nella seconda metà degli anni ‘60 (la cosiddetta
Lettera Plotz è la principale fonte di informazione circa
i casi Quenya).
La desinenza è -s (plurale -is), ma Tolkien non
identificò tale caso con alcun nome, né lo si è mai visto
usato in un testo.
La sua funzione è pertanto completamente ignota; è
noto agli studiosi come il Caso Misterioso.
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RIEPILOGO
Nominativo: Sg. nessuna desinenza, pl. -r o -i, part. pl. -li
(Quenya Letterario -lí), duale -t o -u.
Accusativo (solamente in Quenya Letterario): Sg. allungamento
della vocale finale (se ve n'è una), pl. -i, part. pl. lí, duale:
probabilmente allungamento della finale u in ú (nessun distinto
accusativo nel caso di t-duali?)
Dativo: Sg. -n, pl. -in, part.pl. -lin, duale -nt (ma con ogni
possibilità -en seguendo un duale in -u)
Genitivo: Sg. -o, pl. -on (aggiunto al nom.pl.), part.pl. -lion, duale
-to.
Possessivo: Sg. -va, pl. -iva, part.pl. -líva, duale -twa.
Locativo: Sg. -ssë, pl. -ssen, part.pl. -lisse(n), duale -tsë.
Allativo: Sg. -nna, pl. -nnar, part.pl. -linna(r), duale -nta.
Ablativo: Sg. -llo, pl. -llon or -llor, part.pl. -lillo(n), duale -lto.
Strumentale: Sg. -nen, pl. -inen, part.pl. -línen, duale -nten.
Rispettivo: Sg. -s, pl. -is, part.pl. -lis, duale -tes.
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vanya "attraente"
morna "nero"
6. INTRODUZIONE AI VERBI
Presente
Passato
Perfetto
Futuro
Infinito
Gerundio
Imperativo
7. I PRONOMI
Gianluca Comastri
gianluca@eldalie.it
(e sui principali network sociali)