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L’Übermensch, l’oltreuomo
Nell’oltreuomo, nell’Übermensch, si consumano tutti i desideri di Nietzsche
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"L'uomo è un fallimento: possiamo dire di sì, audacemente e allegramente. Il superuomo è vicino al mio cuore. È il
mio primogenito e mio figlio; lui e non solo l'uomo, non solo il mio vicino, né il povero, non l'uomo sofferente, non
l'uomo migliore. Quello che posso amare nell'uomo è questo, che è sia una transizione che un fallimento”
"Dio è morto; e così anche noi dovremmo desiderare di morire, affinché l’oltreuomo possa vivere”
Forse l’oltreuomo ora ci fornirà le informazioni che abbiamo desiderato
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"Una volta o l'altra deve venire da noi, questo uomo redentore che dà alla terra il suo scopo, questo conquistatore
di Dio e del nulla”
Ma questo superuomo non viene, se scrutassimo i vari testi in cui Nietzsche scrive di questo fenomeno, ci
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accorgeremmo che ci veniva mostrato un quadro sbiadito: il compito è stabilito, le richieste sono espresse e
descritte con frasi nuove, e siamo rallegrati da quanto tutto questo sarà bello e meraviglioso
Manca il contenuto, quel contenuto che ci strapperebbe dal puro biologismo e naturalismo
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In questo, però, ci rendiamo conto della difficoltà che affligge il problema: Nietzsche ha rifiutato quella che per lui
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era una morale antiquata
Qui Nietzsche cerca di darci non semplicemente un brutale uomo naturale, ma un uomo nuovo che si lascia alle
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spalle tutto il passato
Il superuomo costituisce una "razza con una propria sfera di esistenza, con un surplus di forza e bellezza, di
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coraggio e cultura, di grazie che vanno all'intellettuale, una razza affermativa a cui è permesso di godere di ogni
lusso, abbastanza forte da ostentare la tirannia della virtù, abbastanza ricco da fare a meno della frugalità e della
pedanteria, al di là del bene e del male, una serra per crescite esotiche”
Ciò che è ancora più deplorevole, Nietzsche stesso si rese conto di non aver compiuto ciò che si era prefissato di
fare: «In verità, mai siamo stati trascinati in alto, cioè nel regno delle nuvole: su questi disponiamo sgargianti
burattini, e poi li chiamiamo dei e oltreuomini: non sono abbastanza leggeri per quelle sedie! Tutti questi dèi e
superuomini? Ah, come sono stanco di tutti gli inadeguati che si pretendono reali! Ah, come sono stanco dei poeti”
Se qualcuno analizza criticamente Nietzsche e tenta di trovare un contenuto definito per quanto riguarda
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l’oltreuomo nei suoi scritti, sarà accolto dal fallimento
È un dato di fatto tragico che Nietzsche non sia riuscito a mostrarci in che cosa consiste effettivamente il suo
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oltreuomo
Nietzsche ha iniziato fissandosi un obiettivo preciso, non raggiungerlo costituisce la sua tragedia
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La sua idea alla fine divenne farsesca, in particolare a quel punto in cui proponeva di allevare una razza di
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oltreuomini come un ibrido di ufficiali nobili del confine prussiano ed ebrei
Nietzsche suggerì il seguente schema per allevare oltreuomini: "E' logico che i tipi più potenti e fortemente
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marcati del nuovo germanismo possano entrare in rapporto con gli ebrei con la minima esitazione, sarebbe
interessante per molti versi vedere se il genio del denaro e della pazienza, e soprattutto un po' d'intelletto e
d'intellettualità, purtroppo carenti nel luogo citato, non possano inoltre essere annessi e addestrati all'arte
ereditaria di comandare e obbedire, per entrambi i quali il paese in questione ha ormai una reputazione classica”

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