Nella concezione di Democrito l’universo è composto di atomi, minuscoli frammenti di Essere, invisibili e indivisibili, 1. che si muovono nello spazio vuoto Democrito utilizza la parola atomos, che è composta dall’alfa privativo e una parola derivata dal verbo temno, che 3. significa tagliare, quindi la stessa parola atomo significa indivisibile Poiché gli atomi non possono essere divisi non possono andare a pezzi, quindi sono imperituri ed eterni, inoltre gli 5. atomi sono qualitativamente omogenei fra loro, tuttavia differiscono fra loro per aspetti quantitativi Alcuni atomi muovendosi incessantemente attraverso il vuoto entrano in collisione con altri e formano con loro degli 7. intrecci, è esattamente in questo modo che gli enti visibili vengono all’essere, si generano, però questa loro generazione non va affatto intesa in senso letterale, si tratta invece di un semplice comporsi Democrito con questa concezione si qualifica come un pensatore paradossale, inteso nel senso letterale del termine, 9. in quanto delinea una netta linea di separazione tra la doxa e la Verità Per Democrito un ente non è propriamente un ente, si tratta di una collezione di atomi in movimento nel vuoto ai 11. quali è accaduto di collegarsi assieme, ma che presto si separeranno, però per fare questo Democrito rifiuta esplicitamente la testimonianza della doxa L’esistenza degli atomi viene postulata sulla base di una riflessione razionale, che nell’indagare le condizioni di 13. possibilità del mondo d’esperienza, conclude che soltanto gli atomi e il vuoto sono davvero reali La teoria atomica di Democrito, diversamente dalla concezione parmenidea dell’Essere, può essere verificabile 15. empiricamente Per quanto la teoria atomica sia teoricamente compatibile con una forma moderna di empirismo, si colloca sul 17. versante opposto a quello dell’esperienza ordinaria, e per è questo è paradossale Significativa è la frase di Democrito: ”Secondo convenzione è il colore, secondo convenzione il dolce, secondo 19. convenzione l’amaro, mentre in realtà esistono gli atomi e il vuoto” Questa frase è importante perché fa riferimento a una delle antitesi dominanti dell’intera storia della filosofia, e 21. soprattutto della filosofia greca, cioè l’opposizione tra nomos e physis Nella frase Democrito in verità non parla di natura, ma di realtà o di Essere, soltanto gli atomi esistono in sé, in modo 23. del tutto indipendente da quello che gli esseri umani dicono o pensano di loro, invece le qualità non esistono oggettivamente, appartengono in termini esclusivi all’esperienza umana Per Democrito la sensazione della dolcezza del miele è il risultato di un’interazione, quando gli atomi del miele 25. interagiscono con gli atomi della mia lingua, si crea tra loro un intreccio dal quale scaturisce la sensazione della dolcezza Democrito spiega che questa sensazione rientra esclusivamente nel dominio della doxa, in realtà non dà alcuna 27. informazione sulla natura del miele Nella dichiarazione di Democrito: “Secondo convenzione è il colore, secondo convenzione il dolce, secondo 29. convenzione l’amaro, mentre in realtà esistono gli atomi e il vuoto” è implicita anche l’opposizione tra quelle che i filosofi moderni chiameranno qualità primarie e qualità secondarie Le qualità primarie appartengono agli oggetti indipendentemente da qualsiasi conoscenza umana di quegli stessi 31. oggetti, quindi non dipende in alcun modo dalla percezione o dall’osservazione umana Per Democrito alla domanda se il miele è in sé amaro o dolce la risposta di Democrito è che il miele non è amaro o 33. dolce in sé stesso, il suo gusto dipende dalle condizioni di chi lo percepisce Invece indipendentemente dal gusto che il miele ha per qualcuno, il miele sarà sempre composto di un determinato 35. numero di atomi dotati di una certa conformazione e di determinate dimensioni Le qualità primarie quindi possono essere enunciate in un linguaggio capace di esprimere in modo rigoroso gli aspetti 37. quantitativi della realtà, cioè nel linguaggio della matematica Perciò per Democrito gli unici asserti veri che si possono fare sugli atomi sono quelli formulabili in linguaggio 39. matematico Le qualità secondarie invece, proprio per il loro carattere soggettivo, possono essere espresse solo nel linguaggio 41. ordinario, in cui si rispecchia la doxa