Sei sulla pagina 1di 1

5.1.

Democrito: gli atomi e il vuoto


Nella concezione di Democrito l’universo è composto di atomi, minuscoli frammenti di Essere, invisibili e indivisibili,
1.
che si muovono nello spazio vuoto
Democrito utilizza la parola atomos, che è composta dall’alfa privativo e una parola derivata dal verbo temno, che
3.
significa tagliare, quindi la stessa parola atomo significa indivisibile
Poiché gli atomi non possono essere divisi non possono andare a pezzi, quindi sono imperituri ed eterni, inoltre gli
5.
atomi sono qualitativamente omogenei fra loro, tuttavia differiscono fra loro per aspetti quantitativi
Alcuni atomi muovendosi incessantemente attraverso il vuoto entrano in collisione con altri e formano con loro degli
7.
intrecci, è esattamente in questo modo che gli enti visibili vengono all’essere, si generano, però questa loro
generazione non va affatto intesa in senso letterale, si tratta invece di un semplice comporsi
Democrito con questa concezione si qualifica come un pensatore paradossale, inteso nel senso letterale del termine,
9.
in quanto delinea una netta linea di separazione tra la doxa e la Verità
Per Democrito un ente non è propriamente un ente, si tratta di una collezione di atomi in movimento nel vuoto ai
11.
quali è accaduto di collegarsi assieme, ma che presto si separeranno, però per fare questo Democrito rifiuta
esplicitamente la testimonianza della doxa
L’esistenza degli atomi viene postulata sulla base di una riflessione razionale, che nell’indagare le condizioni di
13.
possibilità del mondo d’esperienza, conclude che soltanto gli atomi e il vuoto sono davvero reali
La teoria atomica di Democrito, diversamente dalla concezione parmenidea dell’Essere, può essere verificabile
15.
empiricamente
Per quanto la teoria atomica sia teoricamente compatibile con una forma moderna di empirismo, si colloca sul
17.
versante opposto a quello dell’esperienza ordinaria, e per è questo è paradossale
Significativa è la frase di Democrito: ”Secondo convenzione è il colore, secondo convenzione il dolce, secondo
19.
convenzione l’amaro, mentre in realtà esistono gli atomi e il vuoto”
Questa frase è importante perché fa riferimento a una delle antitesi dominanti dell’intera storia della filosofia, e
21.
soprattutto della filosofia greca, cioè l’opposizione tra nomos e physis
Nella frase Democrito in verità non parla di natura, ma di realtà o di Essere, soltanto gli atomi esistono in sé, in modo
23.
del tutto indipendente da quello che gli esseri umani dicono o pensano di loro, invece le qualità non esistono
oggettivamente, appartengono in termini esclusivi all’esperienza umana
Per Democrito la sensazione della dolcezza del miele è il risultato di un’interazione, quando gli atomi del miele
25.
interagiscono con gli atomi della mia lingua, si crea tra loro un intreccio dal quale scaturisce la sensazione della
dolcezza
Democrito spiega che questa sensazione rientra esclusivamente nel dominio della doxa, in realtà non dà alcuna
27.
informazione sulla natura del miele
Nella dichiarazione di Democrito: “Secondo convenzione è il colore, secondo convenzione il dolce, secondo
29.
convenzione l’amaro, mentre in realtà esistono gli atomi e il vuoto” è implicita anche l’opposizione tra quelle che i
filosofi moderni chiameranno qualità primarie e qualità secondarie
Le qualità primarie appartengono agli oggetti indipendentemente da qualsiasi conoscenza umana di quegli stessi
31.
oggetti, quindi non dipende in alcun modo dalla percezione o dall’osservazione umana
Per Democrito alla domanda se il miele è in sé amaro o dolce la risposta di Democrito è che il miele non è amaro o
33.
dolce in sé stesso, il suo gusto dipende dalle condizioni di chi lo percepisce
Invece indipendentemente dal gusto che il miele ha per qualcuno, il miele sarà sempre composto di un determinato
35.
numero di atomi dotati di una certa conformazione e di determinate dimensioni
Le qualità primarie quindi possono essere enunciate in un linguaggio capace di esprimere in modo rigoroso gli aspetti
37.
quantitativi della realtà, cioè nel linguaggio della matematica
Perciò per Democrito gli unici asserti veri che si possono fare sugli atomi sono quelli formulabili in linguaggio
39.
matematico
Le qualità secondarie invece, proprio per il loro carattere soggettivo, possono essere espresse solo nel linguaggio
41.
ordinario, in cui si rispecchia la doxa

Potrebbero piacerti anche