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Tommaso spiega molto bene perché mette mano alla Summa di teologia nel prologo a quest’opera

3.
Il motivo che ha spinto Tommaso a mettere insieme questa summa non è di carattere speculativo, l’obbiettivo di
1.
Tommaso non è quello di costruire un sistema di teologia, il suo obbiettivo è didattico
L’obbiettivo è quello di esporre tutto quello che concerne la religione cristiana nel modo più adatto alla formazione
5.
dei principianti
Tommaso ritiene che serva un’opera di questo genere perché è insoddisfatto dei manuali di teologia allora in uso
7.
9.
nelle facoltà teologiche
Tommaso osserva che nei giovani principianti di teologia nella loro formazione incontrano tanti ostacoli
11.
Il primo ostacolo è il fatto che i manuali contengono troppi argomenti, che portano i principianti fuori strada, e che
13. inutili per una efficacia formazione teologica
sono
Il secondo ostacolo è il fatto che nei manuali le cose da imparare non vengono illustrate secondo l’ordine della
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materia, ma vengono illustrate secondo quanto è richiesto da un commento di certi libri oppure alle occasioni delle
dispute
Secondo Tommaso questo modo di insegnare non è strutturato in modo tale da acquisire i fondamenti della
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teologia, perché porta i principianti a perdersi
Un terzo ostacolo è che nei manuali si ripetono ossessivamente sempre le stesse cose, e questo secondo Tommaso
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genera negli animi dei fruitori fastidio, confusione e noia
Tommaso intende risolvere questi problemi allestendo uno strumento per l’insegnamento della teologia che sia
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coordinato, che sia strutturato in modo da garantire in maniera ordinata l’acquisitone dei fondamenti del sapere
teologico, e che sia chiaro, semplice e preferibilmente breve
La struttura della Summa di teologia è tripartita, la prima parte ha per oggetto Dio, e in particolare indaga
22.
l’esistenza di Dio, i suoi attributi, le sue operazioni, e sviluppa uno studio sui rapporti tra le persone di cui è
composta la Trinità, poi si indaga Dio in quanto creatore e reggitore del mondo
La seconda parte ha per oggetto il movimento della creatura razionale verso Dio, in questa parte Tommaso si
24.
sofferma in maniera particolare sulla facoltà appetitiva, cioè quella facoltà che, poiché coniugata alla parte
razionale dell’anima, è in grado di mettere l’uomo in condizione di fare delle scelte
Quindi la facoltà appetitiva è quella facoltà è quello che rende l’uomo libero, padrone dei suoi atti
28.
In questa parte allora Tommaso indaga il modo in cui la creatura razionale, dotata di libero arbitrio, è in grado di
26.
proiettare la propria azione in vista del ritorno a Dio
Allora si indaga il fine della creatura razionale, che è il raggiungimento del sommo bene, e si indagano i mezzi
30.
necessari per conseguire il sommo bene
Il tema è così ampio che Tommaso suddivide la seconda parte della Summa in due sottosezioni, la prima sezione
32.
della seconda parte della Summa ha per oggetto l’agire umano in generale
La seconda sezione della seconda parte della Summa ha invece per oggetto l’agire umano in particolare, si indagano
34.
perciò le virtù e i vizi, che caratterizzano le devianze dell’azione
La seconda parte della Summa è un vero e proprio trattato di psicologia, perché Tommaso indaga con grande
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profondità la struttura dell’animo, le ragioni che sottostanno alle sue scelte
La terza parte della Summa ha per oggetto il Cristo in quanto strumento in grado di ricondurre l’uomo a Dio, quindi
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il Cristo in quanto mediatore della salvezza
Tommaso ancora una volta recupera l’andamento circolare di derivazione neoplatonica, questa struttura per
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Tommaso consente di esprimere pienamente l’essenza della teologia cristiana, che si fonda sulla creazione divina e
sul ritorno della creatura razionale a Dio
Questa struttura circolare consente anche di rendere conto di Cristo quale α e ω, di Cristo che è primo atto
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dell’emanazione di Dio e che nello stesso tempo è conclusione, quindi via in grado di ricondurre tutto al principio
Qui abbiamo un recupero di un’intuizione che Tommaso aveva già avuto nel commento alle Sentenze di Pietro
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Lombardo, dove Tommaso aveva riformulato la materia delle Sentenze adattandolo allo schema neoplatonico di
uscita e ritorno a Dio
Ogni parte della Summa è strutturata in questioni, queste questioni hanno per oggetti i problemi fondamentali
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della teologia organizzati in ordine propedeutico, e ogni questione è strutturata in diversi articoli, il numero degli
articoli può variare a seconda della complessità del problema
Ogni articolo ha la struttura della questio, quindi abbiamo la fase dell’utrum, la fase del videtur quod non, la fase
48.
sed contra, poi abbiamo la soluzione del maestro e infine abbiamo la risposta del maestro a tutte le obiezioni
possibili alla sua tesi
La Summa di teologia ha al suo interno la trattazione del tema del rapporto tra filosofia e teologia
52.
La Summa di teologia non è il primo testo in cui Tommaso mette a fuoco il problema del rapporto tra filosofia e
50.
teologia, infatti Tommaso mette a fuoco questo rapporto già nel commento alle Sentenze di Pietro Lombardo
Nella Somma di teologia Tommaso recupera quelle considerazioni e le struttura in modo più articolato e più
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consapevole
Il punto di partenza di questa riflessione sul rapporto tra filosofia e teologia è la questione relativa alla natura della
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teologia, e questo è l’argomento della prima questione della prima parte della Somma di teologia
Secondo Tommaso è necessaria un’altra disciplina oltre alla filosofia, che accompagni l’uomo nel suo percorso
58.
terreno, perché il fine ultimo dell’uomo è la conoscenza di Dio, la beatitudine consiste nella conoscenza di Dio
Per potersi rivolgere a Dio come proprio fine in modo consapevole è necessario che esista una disciplina che ci
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consenta di superare i limiti della ragione e avere una qualche nozione di Dio, in modo da avere consapevolezza del
fine a cui rivolgere le azioni della nostra vita
La filosofia non è sufficiente perché fondandosi esclusivamente sulla ragione non consente a un uomo di avere una
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consapevolezza chiara del fine ultimo a cui dover indirizzare la propria azione
Allora per questo Tommaso sostiene che sia necessario un sapere fondato su qualcosa di diverso dalla ragione che
64.
dica all’uomo già in anticipo qualcosa di Dio, e questo sapere è proprio la teologia
Tommaso propone una seconda argomentazione per giustificare la sua tesi per cui è necessaria la teologia, per
66.
quanto la ragione possa dire qualcosa di Dio attraverso la teologica aristotelicamente intesa, cioè scienza dell’ente
ultimo, questa forma di sapere è riservata a pochi ed è esposta per sua natura al rischio di molti errori
Allora è necessaria una forma di sapere, che, pur fondandosi sulla ragione, preannunci già qualcosa di Dio che poi
68.
accerteremo dopo la vita terrena
Tommaso procede poi a confutare tutti gli argomenti che ha riscontrato poter essere sollevati contro la sua tesi
72.
Per Tommaso all’argomento che sostiene, rifacendosi all’Ecclesiastico, che l’uomo non deve spingersi verso ciò che
70.
supera la sua ragione, è possibile rispondere ampliando la citazione, e dilatando la citazione mostra che quella
stessa parte del testo può essere anche utilizzata per appoggiare la propria tesi
Tommaso mostra che in un altro passo dell’Ecclesiastico viene detto: “Molte cose ti sono mostrate superiori
74.
all’umane sentire”, quindi l’uomo deve accogliere con fede ciò che Dio gli rivela
Tommaso all’argomento che sostiene che non sia necessario ammettere un’altra scienza oltre le discipline
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filosofiche, in quanto la filosofia tratta di ogni ente e anche di Dio, risponde che certamente esiste anche un
discorso su Dio che può fare la filosofia, e quindi la teologia aristotelicamente intesa
Però dice è anche evidente che ci sono diverse discipline che possono avere come proprio oggetto di studio una
78.
stessa cosa, e il dio cui parla la teologia dei filosofi è diverso dal Dio di cui parla la teologia dei teologi, allo stesso
modo in cui la stessa conclusione di valore scientifico può essere raggiunta attraverso la fisica o la matematica
La verità quindi non è univoca, ci sono vari riflessi della verità, ciascuno dei quali può essere colto da discipline
80.
differenti
Perciò il fatto che esista una teologia filosofica aristotelicamente intesa non preclude la possibilità che l’uomo possa
82.
costruire una teologia differente che si fonda sulla verità rivelata e che ci dica di Dio delle cose diverse rispetto a
quello che possiamo costruire con la filosofia
L’andamento di Tommaso nella Summa è essenziale e strutturato in modo tale da giungere a una soluzione, che a
84.
sua volta si pone come punto di riferimento per costruire altre verità
Ciascuno di questi articoli porta a una soluzione e ciascuna di queste risposte è il mattone di un sapere, che va
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costruendosi piano piano in forma deduttiva e in forma accumulativa
Nel secondo articolo della prima questione della prima parte della Summa si chiede se la sacra dottrina sia scienza
90.
Tommaso sostiene che la sacra dottrina sia scienza perché si fonda su principi primi non evidenti per noi, ma
88.
evidenti per Dio, è il sapere che Dio ha di sé stesso ed è il sapere che di Dio hanno i beati
La teologia non parte da principi primi di per sé evidenti, ma trae questi principi dalla Rivelazione
94.
Dunque la teologia è scienza nella misura in cui pur non avendo dei principi primi di per sé evidenti, li trae da una
92.
scienza a sé superiore, cioè la conoscenza che di sé ha Dio e la conoscenza che di Dio hanno i beati
Tommaso qui sta recuperando il principio aristotelico della subordinazione delle scienze, principio che Tommaso
96.
ricava dagli Analitici secondi di Aristotelici
Già Aristotele negli Analitici secondi osserva che non tutte le scienze sono uguali, in quanto ci sono delle scienze che
98.
come punto di partenza hanno principi primi di per sé evidenti, ai quali esse stesse possono giungere tramite
l’intelletto
Però ci sono anche discipline, che, pur non partendo da principi primi che esse sono in grado di porsi
100.
autonomamente, traggono i principi primi da scienze che sono a esse superiori, ma non per questo non sono
scienze
Il fatto che siano scienze subordinate ad altre scienze superiori non nega loro lo statuto di scienze, la teologia è
102.
scienza in questo senso, cioè nel senso che trae i principi primi da una scienza che le è superiore, principi primi che
al momento attuale non sono per noi evidenti, ma su cui la Rivelazione fa da garante
Tommaso utilizzando la dottrina della subordinazione delle scienze definisce la scientificità del sapere, che si
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occupa di ciò che sfugge alla scienza utilizzando un criterio razionale-filosofico
Tommaso poi va a confutare gli argomenti che sembrano contrari alla sua tesi
106.
All’argomento che diceva che la Bibbia è un insieme di casi particolari, e che per questo il sapere che si fonda sulla
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Bibbia non può assurgere a livello scientifico, perché non ha per oggetto gli universali, Tommaso risponde che qui
casi particolari non sono l’oggetto proprio delle Scritture
Tommaso dice quei casi particolari sono ricordati nelle Scritture come modelli di riferimento e come esempi, sono
110.
eventi che vengono descritti per sancire l’autorevolezza di quelle figure, per giustificare la loro importanza
Il cuore delle Scritture è la verità rivelata, non gli esempi particolari con cui quella verità rivelata viene confermata
114.
Il procedere è analogo a quella del primo articolo, abbiamo la proposta di una solutio, che viene ad essere un altro
112.
mattone dell’edificio della conoscenza, perché a sua volta questa soluzione diviene un punto di partenza possibile
per altre questioni
Tommaso nell’articolo 8 precisa anche che questa scienza procede con metodo dialettico, rispondendo così a
116.
quanti precedentemente avevano ritenuto che la teologia non potesse fondarsi su un metodo dialettico
Per esempio Pseudo-Dionigi Areopagita elabora un metodo dialogico secondo cui è possibile avvicinarci a Dio solo
118.
per successive negazioni, fino ad arrivare alla visione di ciò che è ineffabile, questa è la cosiddetta via negativa
Tommaso reagisce contro questa corrente teologica secondo cui non è possibile dire di Dio nulla di affermativo
122.
Tommaso precisa che la teologia, che è una scienza, procede con andamento dialettico, quindi attraverso il
120.
ragionamento
La messa a punto del rapporto tra filosofia e teologia continua in un'altra questione in cui Tommaso precisa in
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maniera ancora più efficace che rapporto c’è tra filosofia e teologia
Secondo Tommaso teologia e filosofia sono due scienze distinte, perché si fondano su principi differenti, la filosofia
128.
126.
si fonda sul lume della ragione naturale, e quindi è una forma di sapere scientifico, che l’uomo è in grado di
elaborare da sé, la teologia invece si fonda sul lume della fede, che l’uomo riceve da Dio
Tommaso dice però di prestare attenzione, perché tanto il lume della ragione quanto il lume della fede hanno
130.
un’unica medesima origine, Dio
Quindi non è possibile che queste due scienze elaborino un sapere in contrasto l’uno rispetto all’altro, perché se
132.
davvero la filosofia ci portasse a elaborare delle conclusioni contrastanti con le conclusioni della fede
significherebbe ammettere che Dio può essere autore di una falsità, e questo è assurdo per Tommaso
La comune origine del lume naturale della religione e del lume della fede fa sì che il sapere elaborato da queste due
134.
scienze non sia conflittuale
Nel caso in cui la filosofia porti a conclusioni contrastanti con la fede, Tommaso dice che è evidente che c’è un
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problema di ragionamento
Secondo Tommaso queste due scienze sono in un rapporto di carattere gerarchico, il sapere della teologia è
138.
superiore alla filosofia, perché la filosofia può arrivare solamente fino a dove le consente di arrivare la ragione
Perciò la filosofia non può dire praticamente nulla intorno all’essenza del fine ultimo dell’uomo, è la teologia che,
140.
proprio perché si fonda sulla verità rivelata, può andare oltre alla ragione e dire qualcosa intorno alla natura di Dio
Quindi la teologia è una scienza, che fondandosi sulla Rivelazione, consente di esprimere una conoscenza più
142.
elevata rispetto a quello della filosofia
La filosofia infatti procede per sua natura a partire dalla realtà sensibile, su cui si fonda tutta la conoscenza umana
146.
Qui possiamo notare che la gnoseologia tommasiana è di impronta aristotelica, già Aristotele aveva chiarito che la
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conoscenza è un percorso che parte dai sensi e che si conclude nell’intelletto
Se la conoscenza umana procede in questo senso, dai sensi all’intelletto, una forma di sapere di questo genere non
148.
può andare oltre un certo limite, contrariamente a quanto può fare la teologia, che fondandosi sulla Rivelazione
può andare anche oltre
Secondo Tommaso la filosofia e la teologia non sono del tutto incompatibili, la filosofia secondo Tommaso può
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essere molto utile alla teologia, anzi il teologo deve avvalersi della filosofia, per fare una buona teologia deve
sfruttare gli strumenti della filosofia
Secondo Tommaso la filosofia può essere utile alla teologia in tre modi fondamentali
154.
In primo luogo la filosofia può essere utile alla teologia per dimostrare i preamboli della fede, cioè quelle verità che
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è possibile dimostrare razionalmente con gli strumenti della filosofia, e che consentono di avere fede nella verità
rivelata
Secondo Tommaso l’immortalità dell’anima è un preambolo della fede, perché è un principio che si può spiegare
156.
razionalmente, e senza il quale non è possibile avere non è possibile avere fede nelle Scritture
Secondo Tommaso un altro preambolo della fede è l’esistenza di Dio, che può essere dimostrata razionalmente, e
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se non dimostro razionalmente l’esistenza di Dio non possiamo neanche avere fede nelle Scritture
In secondo luogo la filosofia può essere utile alla teologia per chiarire i contenuti delle Scritture, attraverso
160.
metafore, attraverso analogie, attraverso esempi e similitudini
Tommaso dice che spesso il contenuto delle Scritture è oscuro, è espresso con un linguaggio che non è in grado di
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rendere pienamente conto dei misteri divini, e allora la filosofia ci può soccorrere in questo modo, facendo esempi,
facendoci capire le analogie
In terzo luogo la filosofia può aiutare la teologia perché ci fornisce gli strumenti per rispondere agli attacchi degli
164.
eretici e per difendere la fede autentica

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