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Janice L. Hinkle · Kerry H.

Cheever Brunner - Suddarth

Kerry H. Cheever
Janice L. Hinkle
Infermieristica
Brunner - Suddarth
Infermieristica
Volume 2 medico-chirurgica
medico-chirurgica

Infermieristica medico-chirurgica
Brunner - Suddarth
La quinta edizione del Brunner – Suddarth, Infermieristica medico-chirur-
gica, mantiene inalterate tutte le caratteristiche che hanno fatto delle Janice L. Hinkle · Kerry H. Cheever
precedenti edizioni un punto di riferimento indispensabile per studenti ASSISTENZA • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE • DIAGNOSI
INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE
di infermieristica e professionisti infermieri. DELLA SALUTE • RISULTATI • RISTULTATI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • INTEGRAZIONE
Inoltre, il manuale si arricchisce di nuove caratteristiche per andare PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA
INFERMIERISTICA • NANDA-I • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE •
sempre più incontro alle necessità degli infermieri del nuovo millennio. DIAGNOSI INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE •
I casi clinici che aprono le diverse unità del testo, accompagnati dalla PROMOZIONE DELLA SALUTE • RISULTATI • INTERVENTI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA
• INTEGRAZIONE PROFESSIONALE • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA INFERMIERISTICA
pianificazione assistenziale con le diagnosi infermieristiche NANDA-I, i • VALUTAZIONE • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE • DIAGNOSI
risultati di salute NOC e gli interventi infermieristici NIC, sono stati ar- INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE
DELLA SALUTE • RISULTATI • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • INTERVENTI • NOC • NIC • QUALITÀ
ricchiti con domande che richiedono al lettore di ragionare utilizzando • INFORMATICA • INTEGRAZIONE PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA •
particolari conoscenze e capacità importanti per gli infermieri nel cor- PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA INFERMIERISTICA • ASSISTENZA • PROCESSO INFERMIERISTICO
• VALUTAZIONE GLOBALE • DIAGNOSI • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE
so della loro attività professionale quotidiana per sviluppare specifiche DELLA SALUTE • INTERVENTI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • PRATICA BASATA SU
competenze cliniche messe in evidenza dall’istituto QSEN (Quality and EVIDENZE • COLLABORAZIONE INTERDISCIPLINARE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA
• PIANI DI ASSISTENZA • NOC • NIC • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE
Safety Education for Nurses). • DIAGNOSI INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • PIANIFICAZIONE •
All’interno del testo sono inoltre stati inseriti nuovi box denominati PIANIFICAZIONE • NOC • NIC • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE DELLA SALUTE • RISULTATI •
INTERVENTI • VALUTAZIONE GLOBALE • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • INTEGRAZIONE
Concetto importante – Attenzione che evidenziano e chiariscono concetti PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA • LAVORO DI SQUADRA • NANDA-I
infermieristici fondamentali per migliorare la comprensione da parte • PROCESSO INFERMIERISTICO • LAVORO DI SQUADRA • DIAGNOSI INFERMIERISTICA •
PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE DELLA SALUTE
del lettore degli argomenti più complessi o di quelli che potrebbero • RISULTATI • INTERVENTI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • INTEGRAZIONE
essere fraintesi. PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA
INFERMIERISTICA • ASSISTENZA CENTRATA SULLA PERSONA • DIAGNOSI INFERMIERISTICA
Un manuale sempre più ricco e completo, presentato anche in questa • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE DELLA SALUTE
quinta edizione in due volumi, il primo con tutta l’infermieristica me- • RISULTATI • INTERVENTI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • INTEGRAZIONE
PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA
dico-chirurgica di base e il secondo dedicato all’infermieristica medi-
INFERMIERISTICA • ASSISTENZA • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE
co-chirurgica specialistica. • DIAGNOSI INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE
• PROMOZIONE DELLA SALUTE • RISULTATI • INTERVENTI • SICUREZZA • QUALITÀ •
INFORMATICA • INTEGRAZIONE PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA
• PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA INFERMIERISTICA • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA

Quinta edizione Volume 2


Volume

2
BRUNNER*INFERM CHIRURGICA 2 5ED(CEAKQ
ISBN 978-88-08-18790-1

Al Pubblico  € 94,00•••
L’edizione originale in lingua inglese è pubblicata da P. Cop.  € 90,38
9 788808 187901
Brunner - Suddarth

Infermieristica
medico-chirurgica
Quinta edizione
volume 2

Janice L. Hinkle
Associate Professor
The Catholic University of America
Washington, DC

Kerry H. Cheever
Professor and Chairperson
Department of Nursing
Moravian College
Bethlehem, Pennsylvania

Edizione italiana a cura di


Giorgio Nebuloni

con la collaborazione di
Pierluigi Badon
Silvia Mareggini

Revisione clinica
Massimo Vanoli
Prefazione

La prima edizione (americana, N.d.C.) del testo Brunner la definizione delle priorità sono stati incrementati per dare
& Suddarth, Infermieristica medico-chirurgica, venne pubblica- agli infermieri l’opportunità di migliorare le loro capacità di
ta nel 1964 a cura di Lillian Sholtis Brunner e Doris Smith decision-making clinico.
Suddarth.
Lillian e Doris diedero origine a un manuale di infermieri-
stica medico-chirurgica che è diventato negli anni una risor-
Organizzazione dell’opera
sa didattica affidabile e fondamentale. Lillian e Doris hanno La tredicesima edizione del manuale Brunner & Suddarth, In-
poi scelto Suzanne Smeltzer e Brenda Bare per continuare fermieristica medico-chirurgica è organizzata in 17 unità che ri-
il loro lavoro. Per diversi decenni Suzanne e Brenda hanno calcano quelle delle precedenti edizioni sia pure con alcune
proseguito la ricerca dell’eccellenza nell’infermieristica medi- differenze. Il contenuto del testo è distribuito in queste dicias-
co-chirurgica iniziata da Lillian e Doris, supervisionando in sette unità e sono presenti numerosi rimandi incrociati tra i
maniera meticolosa tutti gli aggiornamenti e le revisioni delle diversi capitoli che trattano argomenti correlati. Le unità dalla
varie edizioni di questo testo. Suzanne e Brenda sono state a 1 alla 4 trattano i concetti di base relativi alla pratica infermie-
loro volta la nostra guida nel corso della lavorazione di diverse ristica medico-chirurgica. Le unità dalla 5 alla 17 sono dedica-
edizioni di quest’opera e ora hanno passato a noi l’incarico di te alla discussione delle condizioni di salute che richiedono un
proseguire la loro ricerca dell’eccellenza. Questa tredicesima trattamento medico o chirurgico. La sequenza di alcune uni-
edizione (americana, N.d.C.) è il risultato di questa successio- tà è stata modificata e ora queste si susseguono in un ordine
ne editoriale, avvenuta in modo tale da non creare disconti- più logico. Per esempio, l’unità 9 dedicata alla funzione mu-
nuità nel processo di crescita del manuale. scoloscheletrica ora segue l’unità 8 (funzione immunologica)
L’infermieristica medico-chirurgica ha fatto grandi passi in in modo che la trattazione delle malattie reumatiche preceda
avanti a partire dal 1964 ma continua a essere influenzata in quella dei problemi ortopedici. La trattazione della funzio-
modo significativo dall’evoluzione di diverse altre discipline ne ematologica non si trova più in un capitolo dell’unità che
e dallo sviluppo tecnologico, così come dagli innumerevo- tratta la funzione cardiovascolare ma è stata approfondita e ora
li cambiamenti, in ambito sociale, culturale, economico e occupa un’unità a se stante (unità 7) di tre capitoli organizzati
ambientale, avvenuti in tutto il mondo. Oggi, gli infermieri in maniera analoga a quelli che si trovano nelle altre unità.
devono avere capacità particolari di pensiero critico e di deci- Tutte le unità, infatti, sono strutturate secondo uno schema
sion-making clinico, così come devono sapersi confrontare e standard che facilità lo studio degli argomenti trattati.
integrare con gli altri componenti del team di assistenza mul- • Il primo capitolo dell’unità è dedicato alla valutazione
tidisciplinare. e comprende cenni di anatomia e fisiologia del sistema
Assieme ai cambiamenti con cui gli infermieri moderni corporeo trattato.
si devono confrontare, ci sono anche molte opportunità per • I capitoli successivi dell’unità sono dedicati alla gestione
fornire assistenza infermieristica competente e sensibile, in e al trattamento di patologie e problemi specifici attra-
un elevato numero di contesti differenti, a persone di tutte verso la descrizione della fisiopatologia, delle manifesta-
le età che si trovano in punti diversi del continuum tra salu- zioni cliniche, dagli esami diagnostici, del trattamento
te e malattia. Allo stesso modo, ci sono molte opportunità di medico e dell’assistenza infermieristica. Paragrafi speci-
farsi carico della promozione della salute delle persone e del- fici, dedicati al processo di assistenza infermieristica per
le comunità, attività che costituisce una parte fondamentale alcune condizioni cliniche, chiariscono e approfondi-
dell’assistenza infermieristica. scono qual è il ruolo dell’infermiere nell’ambito dell’as-
Questa tredicesima edizione del Brunner & Suddarth, In- sistenza alle persone che presentano queste condizioni.
fermieristica medico-chirurgica, continua la tradizione delle do-
dici precedenti edizioni nel preparare gli infermieri a pensare
criticamente e a esercitare la professione nella pratica cli-
Caratteristiche particolari
nica all’interno dello stimolante e complesso sistema salute Durante l’attività professionale, l’infermiere assume molte fun-
attuale. Questo manuale punta la sua attenzione su come i zioni differenti tra cui quelle di consulente, di educatore, di
concetti di fisiologia, fisiopatologia e psicologia sociale sono advocacy e di ricercatore. Molte caratteristiche di questo testo
collegati con l’assistenza infermieristica e pone molta atten- sono state pensate proprio per aiutare l’infermiere nel farsi ca-
zione nell’integrare concetti tratti da altre discipline quali rico di queste funzioni.
la nutrizione, la farmacologia e la gerontologia. I contenuti Un aggiornamento importante per la pratica clinica è co-
relativi ai bisogni delle persone con disabilitò, alla ricerca stituito da una nuova pagina di apertura delle diverse unità
infermieristica, alle considerazioni etiche, alla pratica basata dedicata alle competenze QSEN. Si tratta di competenze
sulle evidenze scientifiche, al trattamento dell’obesità e al- cliniche specifiche messe in evidenza dall’istituto QSEN
xii Prefazione ISBN 978-88-08-18784-0

(Quality and Safety Education for Nurses)1 che risultano ti. Nuovi di questa edizione sono gli avvisi Concetto importante
applicabili ai casi clinici che aprono le unità del testo e che – Attenzione che evidenziano e chiariscono concetti infermie-
vengono evidenziate attraverso domande che richiedono al ristici fondamentali per migliorare la comprensione da parte
lettore di ragionare utilizzando particolari conoscenze e capa- del lettore degli argomenti complessi o che potrebbero essere
cità importanti per gli infermieri nel corso della loro attività fraintesi. Questi argomenti sono stati selezionati analizzando
professionale quotidiana. i dubbi e gli errori di centinaia di studenti di infermieristica
Nel corso del testo, nuove icone evidenziano i paragrafi medico-chirurgica che seguono il programma di studio Lippin-
dedicati alla gestione dell’obesità o all’assistenza a persone cott’s Adaptive Learning in tutti gli Stati Uniti.
obese. Per una presentazione completa delle caratteristiche del te-
Inoltre, gli avvisi denominati Qualità e sicurezza – Attenzio- sto consigliamo di leggere la Guida all’uso del manuale che si
ne, le schede di genetica nella pratica infermieristica e quelle trova nelle pagine seguenti.
dedicate ai dilemmi etici sono stati aggiornati sia nel formato
È con immenso piacere che presentiamo questa tredicesima
sia, soprattutto, nei contenuti.
edizione del manuale Brunner & Suddarth, Infermieristica medi-
Il testo fornisce anche strumenti didattici sviluppati per
co-chirurgica. Il nostro principale obiettivo durante la lavora-
aiutare i lettori a evidenziare a capire i concetti più importan-
zione del testo è stato fornire conoscenze che aiutassero i pro-
fessionisti infermieri e gli studenti di infermieristica a erogare
1
  L’istituto QSEN (Quality and Safety Education for Nurses In- assistenza di qualità a persone, caregiver, famiglie, gruppi e co-
stitute) è un’associazione statunitense che promuove lo studio e la munità nei diversi contesti di cura e a domicilio. Speriamo di
formazione relativamente ad alcuni concetti chiave che forniscono aver raggiunto questo obiettivo e saremo grate ai nostri lettori
un quadro delle conoscenze, delle capacità e degli atteggiamenti ri- che vorranno inviarci i loro pareri in proposito.
chiesti agli infermieri per dimostrare le proprie competenze in alcune
aree chiave della pratica clinica. Si veda in proposito la descrizione Janice L. Hinkle, PhD, RN, CNRN
presentata a pagina XXV (N.d.T.). Kerry H. Cheever, PhD, RN

Le diagnosi infermieristiche citate nel corso del testo sono tratte da Herdman, T. H. & Kamitsuru, S. (a cura di). (2014) NANDA International
Diagnosi Infermieristiche: Definizioni e Classificazione, 2015-2017. Milano: Casa Editrice Ambrosiana. Copyright © 2014, 2012-1994 NANDA
International, Inc. – Copyright © 2015, 2012-2004 C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana. Riproduzione autorizzata da John Wiley & Sons Limited.
Per una diagnosi infermieristica sicura ed efficace utilizzando la tassonomia NANDA-I è indispensabile fare riferimento alle definizioni e alle
caratteristiche definenti di ciascuna diagnosi che sono riportate nel testo citato.
Guida all’uso del manuale

L a tredicesima edizione (americana, N.d.C.) del manuale Brunner & Suddarth,


Infermieristica medico-chirurgica, è stata migliorata e aggiornata per riflettere la complessa na-
tura dell’infermieristica moderna. Questo manuale presenta molte caratteristiche pensate
per aiutare i lettori ad acquisire e applicare le conoscenze necessarie per affrontare con suc-
cesso le sfide e le opportunità della pratica clinica. In più, queste caratteristiche sono state
pensate per aiutare i lettori ad assumere in modo consapevole le molte funzioni che l’infer-
miere si trova a ricoprire nell’esercizio della professione.

Caratteristiche di apertura Unità

L’apertura di ciascuna unità mette la persona al centro dell’assistenza e sottolinea co-


noscenze e capacità importanti per gli infermieri così come applicazioni del processo
8 Funzione immunologica

di assistenza infermieristica.
Caso clinico UNA PERSONA IMMUNOSOPP
• NOVITÀ   Caso clinico con focus sulle competenze QSEN  Ogni uni- L
CON STORIA DI INFEZIONI RESSA

a signora Wilkins è una


DEL CAVO ORALE

tà si apre con un caso clinico su cui è richiesto di ragionare utilizzando una


donna di 67 anni che
e di giorno si occupa soffre di una grave artrite
dei suoi tre nipoti in età reumatoide
al giorno di prednisone prescolare. Sta assume
da 6 mesi, nell’ambito ndo 10
che comprende anche di un programma di trattame mg
farmaci antinfiammatori nto

delle competenze QSEN: assistenza centrata sulla persona, lavoro di squadra di fondo. Il suo medico non steroidei e farmaci
curante ha cercato di antireumatici
che la dose viene ridotta ridurre il cortisone, ma
la signora Wilkins va incontro ogni volta
della sua artrite reumato a una riacutizzazione
ide e a sintomi di astinenz

e collaborazione interdisciplinari, pratica basata sulle evidenze scientifiche,


riferisce che quando i a da steroidi. La signora
sintomi si riacutizzano, Wilkins
Ha presentato due episodi assume una dose extra
di candidosi orale nei di prednisone.
delle alte vie respiratorie. precedenti 3 mesi e frequen
ti infezioni

miglioramento della qualità, sicurezza e uso dell’informatica. In questo modo


il lettore prende confidenza con le conoscenze, le capacità e gli atteggiamenti
professionalizzanti richiesti all’infermiere per fornire un’assistenza sicura e di
qualità.
• Linguaggi e classificazioni della professione infermieristica   Il caso
clinico di apertura di ciascuna unità viene sviluppato utilizzando le classifi-
cazioni infermieristiche e il linguaggio NANDA-I, NOC e NIC, anche at-
traverso una mappa concettuale che riassume i collegamenti tra gli elementi
delle tre tassonomie (diagnosi infermieristiche NANDA-I, risultati di salute
NOC e interventi infermieristici NIC).

immunitaria
1085
della funzione
35 Valutazione
Capitolo

08-18784-0
ISBN 978-88-
08-18784-0
ISBN 978-88-
1086 Unità 8
Funzione immu
nologica nologica
Funzione immu
Unità 8
1084
Focus sulle com ISBN 978-88-

petenze QSEN:
08-18784-0

Le complessit Pratica basata sulle evi


à intrinseche
dell’odierno sistem denze scientific
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ioni e Classificazio hie ra Sherwood, G., respiratorie? infezioni delle
ieristiche: Definiz ric iglio Institute of Medic Barnsteiner, J., alte vie
Diagnosi Inferm et al. (2007)
. NAND A International e Ambrosiana. m Insegnamento: QSEN Institute
ine.(2003). Health
professions . Quality and safety
S. (a cura di). (2014) Milano: Casa Editric di (2012). Comp education for
& Kamitsuru, i infermieristici. : Casa Editrice
Ambrosiana. (5616) etencies: Prelice education: A bridge to quality nurses. Nursin
Herdman, T. H. e Ambrosiana. ne NOC dei risultat ieristici, Milano Conoscenze: attraverso farmaci prescritti nsure KSAs. Dispo . Washi
nibile all’indirizzo: ngton, DC: National Acade
g Outlook, 55(3),
122–131.
Milano: Casa Editric (2013). Classificazio interventi inferm migliorare
M., Swanson E. icazione NIC degli mies Press.
Disponibilità a richiede qsen.org/com
Johnson M., Maas C. M. (2014). Classif farmaci (1808) petencies/pre
Moorhead S., J. M., Wagner salute di migliorare
-licensure-ksas
M., Butche r H., Dochterman la gestione della
Bulechek G.
(00162)
xiv Guida all’uso del manuale ISBN 978-88-08-18784-0

L’apertura di ciascun capitolo, invece, presenta caratteristiche • Glossario  Fornisce un elenco di parole chiave con le
pensate per organizzare l’apprendimento. relative definizioni in modo da consentire al lettore di
• Obiettivi di apprendimento  Presentano un somma- prendere confidenza con i termini che incontrerà nel
rio di ciascun capitolo e identificano la conoscenze che corso del capitolo. Costituisce anche un’utile risorsa
devono essere acquisite, permettendo di focalizzare la per il ripasso e per la ricerca del significato di termini
lettura e lo studio. specifici.

Capitolo
o

35
Valutazione
della funzione immunitaria

Obiettivi di apprendimento
Completando lo studio di questo capitolo lo studente sarà in grado di:
1 Descrivere la risposta immunitaria generale del corpo. 4 Descrivere gli effetti di specifiche variabili sulla funzione del
2 Discutere gli stadi della risposta immunitaria. sistema immunitario.
3 Distinguere una risposta immunitaria cellulare da una umo- 5 Usare parametri di valutazione per determinare lo stato del-
rale. la funzione immunitaria degli assistiti.

Glossario
agglutinazione: effetto dell’azione di un anticorpo che crea epitopo: porzione della molecola di un antigene che agisce
degli agglomerati di antigeni come determinante antigenico e consente il legame di un
determinato anticorpo
anticorpo: sostanza proteica prodotta dall’organismo in ri-
sposta a un antigene specifico, col quale interferisce immunità: la risposta specifica di protezione dell’organismo
da agenti o organismi estranei; resistenza alla malattia, in
antigene: sostanza che induce la produzione di anticorpi particolare alle malattie infettive
apoptosi: morte cellulare programmata che deriva dalla dige- immunopatologia: studio dei disturbi causati da disfunzioni
stione del DNA da parte delle endonucleasi del sistema immunitario
cellule B (linfociti B): componenti del sistema immunitario immunoregolazione: complesso sistema di controlli ed
coinvolti nella risposta immunitaria umorale equilibri che regola o controlla le risposte immunitarie
cellule fagocitarie: cellule che inglobano e distruggono corpi ingegneria genetica: complesso di tecniche che permetto-
estranei o tossine no l’isolamento di geni e il loro inserimento nel DNA di un
organismo per sostituire geni mancanti o difettosi
cellule memoria: cellule responsabili del riconoscimento di
antigeni grazie a precedenti esposizioni e capaci di orga- interferoni: famiglia di proteine prodotte in risposta alla pre-
nizzare una risposta immunitaria senza di virus o altri agenti estranei, capaci di attivare altri
componenti del sistema immunitario
cellule natural killer (NK): linfociti di difesa contro microrga-
nismi e cellule maligne linfochine: sostanze rilasciate dai linfociti sensibilizzati quan-
do vengono a contatto con gli antigeni specifici
cellule staminali: cellule precursori di tutte le cellule; risiedo-
linfociti non B e non T: linfociti privi di marker tipici dei linfo-
no principalmente nel midollo osseo
citi B e dei linfociti T; distruggono antigeni già ricoperti da
cellule T (linfociti T): cellule responsabili della risposta immu- anticorpi
nitaria cellulare opsonizzazione: processo in cui la copertura dei complessi
cellule T citotossiche: linfociti che lisano cellule infette da vi- antigene-anticorpo da parte di sostanze adesive (opsoni-
rus; hanno un ruolo anche nel rigetto dei trapianti ne) ne facilita la fagocitosi

PROCESSO INFERMIERISTICO
Caratteristiche per sviluppare La persona con sindrome coronarica acuta
il ruolo professionale dell’infermiere Valutazione iniziale
Uno degli aspetti più importanti dell’assistenza ai soggetti
Una delle funzioni principali del professionista infermiere prevede che con sindrome coronarica acuta è la valutazione, che permette
egli si prenda cura in maniera olistica delle persone che assiste e delle loro di stabilire la condizione di base dell’assistito, identificare i
suoi bisogni e definirne le priorità. La valutazione sistematica
famiglie, sia in modo autonomo sia integrandosi con gli altri professioni- comprende la raccolta accurata della storia clinica focalizza-
sti della salute. Speciali inserti distribuiti nei diversi capitoli sono pensati ta soprattutto sulla sintomatologia: dolore toracico, difficoltà
proprio per aiutare il lettore nella pratica clinica. alla respirazione (dispnea), palpitazioni, affaticamento in-
consueto, svenimenti (sincope) o altri possibili indicatori di
• Processo infermieristico  Queste schede sono organizzate secon- ischemia del miocardio. Ogni sintomo deve essere valutato
rispetto al tempo di insorgenza, alla durata, ai fattori che ne
do le diverse fasi del processo di assistenza infermieristica, il fonda- facilitano la scomparsa e a quelli scatenanti e comparato con
mento di tutta la pratica clinica infermieristica. Aiutano a chiarire sintomi precedenti. Una valutazione fisica mirata è fonda-
le responsabilità dell’infermiere nell’ambito dell’assistenza a persone mentale per rilevare eventuali complicanze e variazioni del-
le condizioni cliniche dell’assistito. La Scheda 27-6 riporta
con specifici problemi di salute. gli aspetti che devono essere valutati e i possibili riscontri.
ISBN 978-88-08-18784-0 Guida all’uso del manuale xv

• Piano di assistenza infermieristica  Per alcune patologie selezionate viene fornito un


esempio di piano di assistenza infermieristica che mostra come il processo infermieristico vie-
ne applicato per soddisfare i bisogni e le necessità delle persone assistite.

PIANO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA


Scheda
27-11 Assistenza alla persona con infarto miocardico acuto non complicato
DIAGNOSI INFERMIERISTICA: Rischio di perfusione tissutale cardiaca ridotta (00200) correlata alla riduzione del flusso coronarico
OBIETTIVO: Riduzione/scomparsa del dolore toracico

Interventi infermieristici Razionale Risultati attesi


1. Valutare, documentare e riferire al medi- 1. Questi dati consentono di identificare la • Riferisce immediatamente la regressione
co i seguenti aspetti: causa e l’effetto del dolore toracico e co- del dolore toracico e degli altri sintomi.
stituiscono un termine di confronto per lo • Riferisce di sentirsi meglio, è asintomatico.
stato clinico dell’assistito dopo la terapia. • La frequenza respiratoria, la frequenza
a. La descrizione che l’assistito fornisce a. Il dolore toracico è associabile a molti cardiaca e la pressione arteriosa tornano
del dolore toracico, compresi la sede, stati patologici. CI sono segni clinici ai valori precedenti il quadro sintomatolo-
l’intensità, l’irradiazione, la durata e i caratteristici del dolore e della sinto- gico.
fattori che lo influenzano. La presenza matologia ischemica. • La cute è tiepida e asciutta.
di altri sintomi come nausea, sudora- • Un’adeguata gittata cardiaca si evidenzia
zione, astenia inusuale. in base a:
b. L’effetto dell’ischemia coronarica sulla b. L’infarto miocardico riduce la contrat- • Elettrocardiogramma stabile o miglio-
perfusione cardiaca (per esempio, va- tilità del miocardio e l’efficacia del ven- rato
riazioni della pressione arteriosa, o del tricolo, e può provocare la comparsa • Frequenza e ritmo cardiaci
ritmo cardiaco), cerebrale (per esem- di aritmie. La gittata cardiaca è ridotta, • Pressione arteriosa
pio, alterazioni dello stato di coscien- con conseguente diminuzione della • Stato mentale
za), renale (per esempio, oliguria), cu- pressione arteriosa e della perfusione • Diuresi
tanea (per esempio, variazioni del co- degli organi. • Azotemia e creatininemia
lorito e della temperatura). • Colorito, temperatura e umidità della
2. Effettuare un ECG a 12 derivazioni in 2. L’ECG effettuato in presenza dei sintomi cute.
concomitanza con la sintomatologia, se- è utile per la diagnosi dell’ischemia. • Nessuna reazione avversa da farmaci.
condo prescrizione, per valutare l’ische-
mia in corso.
3. Somministrare ossigeno secondo pre- 3. L’ossigenoterapia aumenta l’apporto di
scrizione. ossigeno al miocardio.
4. Somministrare la terapia farmacologica 4. La terapia farmacologica (nitroglicerina,
prescritta e valutarne sistematicamente morfina, beta-bloccanti, ASA ) è il princi-
gli effetti. pale strumento per preservare il tessuto
miocardico.
5. Assicurare il riposo. Alzare la testata del 5. Il riposo riduce il consumo di ossigeno
letto per migliorare il comfort. Sommini- da parte del miocardio. La paura e l’ansia
strare, se tollerata, la dieta. Usare la co- aggravano lo stress, aumentando i livelli
moda accanto al letto. Usare prodotti per delle catecolammine endogene che a lo-
mantenere morbide le feci al fine di pre- ro volta aumentano il consumo di ossige-
venire le difficoltà nell’evacuazione. Pre- no da parte del miocardio.
disporre un ambiente riposante, ridurre
l’ansia e la paura con un atteggiamento
di sostegno, calmo e competente. Indivi-
dualizzare le visite in base alle reazioni
dell’assistito.

• Valutazione  Queste schede si concentrano sui dati che • Fattori di rischio  Queste schede mettono in evidenza i
devono essere raccolti durante la fase di valutazione inizia- fattori che possono compromettere la salute.
le del processo infermieristico.

VALUTAZIONE FATTORI DI RISCHIO


Scheda Scheda
29-1 Insufficienza cardiaca 27-1 Fattori di rischio per coronaropatia

Porre attenzione alla presenza dei seguenti segni e sintomi: I fattori di rischio non modificabili sono circostanze su cui una
Congestione persona non ha alcun controllo. I fattori di rischio modificabili
sono invece circostanze o comportamenti su cui una persona
• Dispnea
può esercitare il controllo, come, per esempio, modificare lo stile
• Ortopnea di vita o un’abitudine personale o utilizzare farmaci. Un fattore di
• Dispnea parossistica notturna rischio può funzionare indipendentemente o in associazione con
• Tosse (da sdraiato o da sforzo) altri fattori di rischio. Più sono i fattori di rischio che una persona
• Crepitii polmonari che non spariscono con i colpi di tosse ha, maggiore è la probabilità di malattia coronarica (CAD). Per
• Aumento ponderale (rapido) le persone a rischio si consiglia lo svolgimento di esami medici
• Edemi declivi regolari e l’osservanza di comportamenti salutari (azioni intenzio-
nali per ridurre il numero e la portata dei rischi).
• Gonfiore o fastidio addominale
• Ascite Fattori di rischio non modificabili
• Distensione delle vene giugulari Storia familiare di CAD (parente di primo grado con malattia
• Disturbi del sonno (ansia o fame d’aria) cardiovascolare a 55 anni di età o più giovane per gli uomini e
• Affaticabilità di 65 anni di età o più giovani per le donne).
Avanzamento dell’età (più di 45 anni per gli uomini; più di 55 anni
Scarsa perfusione/bassa gittata cardiaca per le donne).
• Diminuita tolleranza all’attività Sesso (gli uomini sviluppano una coronaropatia molto più preco-
• Atrofia o debolezza muscolare cemente rispetto alle donne).
• Anoressia o nausea Razza (l’incidenza delle cardiopatie è maggiore tra gli afro-
• Perdita ponderale senza causa nota americani rispetto ai caucasici).
• Fotofobia o vertigini Fattori di rischio modificabili
• Confusione o alterazione dello stato mentale in assenza di al- Iperlipidemia
tre cause Fumo di sigaretta, uso di tabacco
• Tachicardia a riposo Ipertensione arteriosa
• Oliguria diurna con nicturia notturna Diabete mellito
• Estremità fredde o vasocostrette Mancanza di estrogeni nelle donne
• Pallore o cianosi Obesità
Scarsa attività fisica
Institute for Clinical Systems Improvement. (2011). Heart failure in adults.
Consultabile su: www.guidelines.gov/content.aspx?id=34840&search=heart+
xvi Guida all’uso del manuale ISBN 978-88-08-18784-0

• Linee guida  Le linee guida indicano interventi infermieristici (con il relativo razionale
scientifico) per specifiche situazioni di assistenza.

LINEE GUIDA
Scheda
20-11 Assistenza alla persona durante la toracentesi
Materiale occorrente
• Teli sterili • Rubinetto a tre vie, tubo di raccordo sterile, cerotto
• Guanti sterili e monouso • Anestetico locale
• Garze sterili o tamponi • Siringa da 2,5 o 5 mL con ago da 22-24 G per anestesia locale
• Cuffia, mascherina, camice sterile • Antisettico cutaneo
• Aghi da 16-18 G, lunghi 5-7 cm o aghi cannula (aghi con mandrino) • Provette per esami chimico-fisici e microbiologici
• Siringa da 20 e 50 mL • Contenitore con formalina (se biopsia pleurica)
• Contenitore a tenuta per il liquido pleurico

Attuazione
Interventi infermieristici Razionale
1. Prima della procedura verificare che siano state prescritte ed ef- 1. Le radiografie del torace in proiezione postero-anteriore e laterale
fettuata la radiografia del torace o l’ecografia, che la persona sia sono utilizzate per localizzare il liquido e l’aria nella cavità pleurica
stata informata adeguatamente e abbia espresso il proprio con- e aiutare a determinare la sede di puntura. Quando il liquido è or-
senso. ganizzato (isolato in una tasca del liquido pleurico), si effettua un’e-
cografia per scegliere la sede migliore per l’aspirazione con l’ago.
2. Verificare l’identità della persona (non usare il numero di stanza o 2. Questi controlli garantiscono la sicurezza della persona assistita
di letto); valutare la sede della toracentesi; valutare l’eventuale al- e prevengono gli eventi avversi come le reazioni allergiche e l’e-
lergia dell’assistito al lattice, all’antisettico o all’anestetico locale; morragia.
controllare la coagulazione (PT, PTT e conta piastrinica).
3. Informare la persona sulla natura della procedura e su: 3. Una spiegazione aiuta a orientare la persona alla procedura, a
a. L’importanza di rimanere immobile. mobilizzarne le risorse e offre l’opportunità di fare domande e
b. Le sensazioni di pressione che proverà. verbalizzare l’ansia.
c. Il disagio che proverà dopo la procedura.
4. Valutare lo stato di coscienza, il respiro, il circolo, il dolore. Som- 4. Valutare e documentare questi dati guida nella gestione della se-
ministrare la sedazione, se prescritta. dazione e offre dei termini di confronto per la valutazione dopo la
procedura. La sedazione aiuta la persona assistita a collaborare
durante la procedura e ne favorisce il rilassamento.
5. Posizionare comodamente la persona con dei sostegni adeguati. 5. La posizione seduta facilita la rimozione del liquido che di soli-
Se possibile, aiutare l’assistito ad assumere una delle seguenti to si localizza alla base del torace, inoltre allontana le coste po-
posizioni: steriori ampliando gli spazi intercostali, facilitando l’inserimento
a. Seduto sul bordo del letto con i piedi appoggiati su un sup- dell’ago. Una posizione confortevole aiuta la persona a rilassarsi
porto, gli arti superiori e la testa su un cuscino posto sopra un ed evita che faccia movimenti pericolosi durante la procedura.
tavolo.
b. Seduto a cavalcioni di una sedia con gli arti superiori e la testa
appoggiati sullo schienale.
c. Disteso sul lato sano con il terzo superiore del letto elevato da
30 a 45°, se non è possibile la posizione seduta.

FARMACOLOGIA
Scheda
• Tabelle e schede di farmacologia  Mettono in evidenza considera- 29-2 Somministrazione e monitoraggio
zioni significative in relazione alla somministrazione e al monitoraggio della terapia diuretica
della terapia farmacologica. 9HUVDPHQWR Quando l’assistenza infermieristica implica la gestione di una te-
SOHXULFR rapia diuretica per il trattamento dell’edema polmonare o dell’in-
VLQLVWUR sufficienza cardiaca, l’infermiere deve somministrare i farmaci e
valutare le risposte dell’assistito come segue:
TABELLA 29-3 Farmaci comunemente usati per il trattamento dell’insufficienza cardiaca • Prima di somministrazione il diuretico, verificare i risultati dei
test di laboratorio per deplezione elettrolitica; in particolare
Farmaco Effetti terapeutici Considerazioni di carattere potassio,
infermieristico
sodio e magnesio.
Inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori) • Prima di somministrare il diuretico, verificare eventuali segni e
Captopril Riduzione della pressione arteriosa e del lavoro cardiaco. Monitorare per ipotensione sintomatica, iperkaliemia
sintomi di deplezione del volume dei liquidi, quali ipotensione
Lisinopril Alleviamento dei segni e dei sintomi dell’insufficienza e peggioramento della funzioneposturale,
renale. stordimento e vertigini.
Enalapril cardiaca. • Somministrare il diuretico in un momento favorevole allo stile
Prevenzione della progressione della patologia. di vita dell’assistito, per esempio nelle prime ore del giorno per
evitare la nicturia.
Bloccanti i recettori6. Sostenere e rassicurare la persona durante la procedura.
dell’angiotensina 6. I movimenti improvvisi e inattesi dell’assistito, come quelli asso-
Valsartan a. AvvisareRiduzione
l’assistito
delladella sensazione
pressione arteriosa edidel
freddo provocata Monitorare
postcarico. ciati alla tosse, possono
per ipotensione • Monitorare
determinare
sintomatica, la diuresi nelledella
la lesione
iperkaliemia ore successive
pleura vi- alla somministrazio-
Losartan dall’antisettico cutaneo
Alleviamento e della
dei segni sensazione
e sintomi di pressione
di insufficienza cau- e peggioramento
cardiaca. scerale e deldella
polmone dane,
funzione e analizzare
parte
renale. dell’ago. il bilancio E/U e il peso giornaliero per valutare
sata dall’infiltrazione
Prevenzione delladell’anestetico
progressione locale.
della patologia. la risposta al trattamento.
b. Invitarlo a trattenersi dal tossire. • Continuare a monitorare gli elettroliti sierici per deplezione.
Idralazina e isosorbide
7.dinitrato Vasodilatazione.
Esporre tutto il torace: la sede per l’aspirazione è identificata at- Monitorare per ipotensione
7. Se è presente sintomatica.
aria nella cavità pleurica,
Reintegrare la sede della
il potassio toracentesi
con una maggiore assunzione orale
traverso la Riduzione
percussione della
e pressione arteriosa
la radiografia e del postcarico.
del torace. Se nella cavità è di solito nel secondo odi terzo spazioricchi
alimenti intercostale sulla linea
di potassio emi-
o integratori con potassio.
pleurica c’è del liquido, la sede della toracentesi viene determinata claveare, perché l’aria tende a salire nel
Reintegrare torace. se necessario.
il magnesio,
Bloccanti beta-adrenergici (beta-bloccanti)
dalla radiografia del torace, dall’ecografia e dall’esame obiettivo,
Metoprololo Vasodilatazione. • Monitorare per iperkaliemia i soggetti trattati con diuretici
ponendo attenzione alla sede di massima ottusità alla percussione. Monitorare per diminuzione della frequenza cardiaca,
risparmiatori di potassio.
Carvedilolo Riduzione della pressione arteriosa e del postcarico. ipotensione sintomatica, vertigini e stanchezza.
Alleviamento dei segni e sintomi di insufficienza cardiaca. • Continuare a valutare i segni di deplezione del volume dei
Miglioramento della capacità di esercizio. liquidi.
• Monitorare la creatininemia per rilevarne un aumento dei livelli,
indicativo di disfunzione renale.
• Monitorare il livello di acido urico e segni e sintomi di gotta.
• Valutare i suoni respiratori e l’edema per valutare la risposta
alla terapia.
• Monitore per reazioni avverse, come disturbi gastrointestinali
e aritmie.
• Dopo la somministrazione della dose, incoraggiare la posizio-
ne supina, che facilita gli effetti del diuretico.
• Assistere la persona a gestire la frequenza e l’urgenza urinaria
associata alla terapia diuretica.
ISBN 978-88-08-18784-0 Guida all’uso del manuale xvii

• Aggiornato   Qualità e sicurezza  • Attenzione • Considerazioni relative all’invecchiamento  Sono


Queste schede si trovano in tutti i capitoli del testo e of- schede, grafici e tabelle identificati da una specifica icona
frono consigli per una migliore pratica clinica e avverti- che presentano informazioni specifiche relative all’assi-
menti da bollino rosso che consentono di evitare gli errori stenza delle persone anziane. Nei Paesi occidentali, gli an-
più comuni. ziani costituiscono la fascia di popolazione il cui numero
cresce più rapidamente.
Qualità e sicurezza • Attenzione
Scheda
Agli assistiti va raccomandato di provare l’acqua del bagno 14-1 Riconoscere lo shock
prima di immergervisi e di evitare l’uso di borse dell’acqua
calda e di tavolette termiche alle estremità. È preferibile nelle persone anziane
applicare la borsa dell’acqua calda sull’addome, per indurre I cambiamenti fisiologici associati all’invecchiamento, insieme
il riflesso della vasodilatazione alle estremità. alle condizioni patologiche talvolta croniche, espongono le
persone anziane ad aumentato rischio di sviluppare uno stato di
shock e una sindrome da disfunzione multiorgano (MODS). Gli
anziani possono riprendersi dallo shock se questo viene identifi-
cato e trattato precocemente con terapie aggressive e di soste-
gno. Gli infermieri svolgono un ruolo chiave nella valutazione e
nell’interpretazione di lievi alterazioni della risposta degli anziani
alla malattia.
• I farmaci come i beta-bloccanti (per esempio, metoprololo)
usati per trattare l’ipertensione possono mascherare la tachi-
• Area critica  Una specifica icona permette di identifica- cardia – un meccanismo primario di compensazione per au-
re i paragrafi dedicati all’assistenza a persone in condizioni mentare la gittata cardiaca – durante gli stati di ipovolemia.

critiche.

Sindrome coronarica acuta


e infarto miocardico • NOVITÀ   Considerazioni relative all’obesità  Nuove
La sindrome coronarica acuta (SCA) è una situazione d’emer- icone evidenziano i paragrafi dedicati alla gestione dell’o-
genza caratterizzata da un esordio acuto di ischemia miocardi- besità o all’assistenza a persone obese.
ca che determina la morte del miocardio (infarto del miocar-
dio) se non si attuano immediatamente interventi risolutori.
Obesità
L’obesità non è semplicemente una condizione, ma una ma-
lattia metabolica, caratterizzata dall’accumulo di grassi in mi-
sura tale da compromettere la salute (American Society for
Metabolic and Bariatric Surgery [ASMBS], 2012). Le persone
• Genetica nella pratica infermieristica  Queste sche-
de riassumono e sottolineano gli aspetti della valutazione
e dell’assistenza infermieristica che sono collegati al ruolo
della genetica in relazione a specifiche patologie.
Fisiologia Fisiopatologia

GENETICA NELL A PRATICA INFERMIERISTICA


Scheda 'LVIXQ]LRQHPLRFDUGLFD
25-1 Malattie cardiovascolari
‡&DUGLRSDWLDLVFKHPLFD
‡,SHUWLURLGLVPR
Diversi disturbi cardiovascolari sono associati ad anomalie geneti- • Valutare se sono stati effettuati test per mutazioni del DNA‡,QIDUWRPLRFDUGLFR
o
che. Alcuni esempi sono: altri test genetici su un membro malato della famiglia. ‡3DWRORJLHYDOYRODUL
‡$EXVRGLDOFRORFRQVXPR
• Familiarità per ipercolesterolemia GLVRVWDQ]HVWXSHIDFHQWL
Valutazione dell’assistito
• Cardiomiopatia ipertrofica ‡,SHUWHQVLRQH
• Sindrome del QT lungo • Valutare per segni e sintomi di iperlipidemia (xantelasmi, arcus
• Emocromatosi ereditaria corneale, dolore addominale di origine inspiegabile).
JLWWDWDFDUGLDFD $WWLYD]LRQH
SUHVVLRQHDUWHULRVDVLVWHPLFD GHLEDURFHWWRUL
• Livelli elevati di omocisteina • Valutare per debolezza muscolare.
SHUIXVLRQHUHQDOH
‡YHQWULFRORVLQLVWUR
Valutazioni infermieristiche Gestione specifica degli aspetti genetici ‡DUFRDRUWLFR

Valutazione della storia familiare • Se indicato, inviare per una nuova consulenza e valutazione ge- ‡VHQRFDURWLGHR
$WWLYD]LRQHGHOVLVWHPDUHQLQD
netica in modo che la famiglia possa discutere dell’ereditarietà,
DQJLRWHVLQDDOGRVWHURQH
• Valutare tutti gli assistiti con sintomi cardiovascolari per corona-
del rischio per gli altri familiari e della disponibilità a effettuare
ropatia (CAD), a prescindere dall’età (insorgenza precoce della 6WLPROD]LRQH
test genetici, così come interventi basati sulla genetica.
CAD). GHLFHQWULQHUYRVL
• Offrire informazioni e risorse genetiche appropriate (per esem-
$QJLRWHQVLQRJHQR GLUHJROD]LRQHYDVRPRWRULD
• Valutare la storia familiare per morte improvvisa in soggetti
pio, il sito web della Società Italiana di Genetica Umana [SIGU],
che possono essere o non essere stati diagnosticati per CAD
della Società Italiana di Cardiologia).
(soprattutto se l’esordio è stato precoce). $QJLRWHQVLQD,
• Fornire sostegno alle famiglie con nuova diagnosi di malattia $WWLYD]LRQHGHOVLVWHPD
• Chiedere se ci sono stati casi di morte improvvisa in bambini, QHUYRVRVLPSDWLFR
cardiovascolare correlata a problemi genetici.
adolescenti o adulti fino ad allora asintomatici. 3ROPRQL
• Chiedere se ci sono persone in famiglia con patologie biochimi- Risorse 5HQLQD $OGRVWHURQHULODVFLDWR
GDOODFRUWHFFLDVXUUHQDOH &DWHFRODPLQH
che o neuromuscolari (per esempio, emocromatosi o distrofia Per altre risorse sulla Genetica, si veda il Capitolo 8 (Scheda 8-6). DGUHQDOLQD
muscolare). HQRUDGUHQDOLQD
9DVRFRVWUL]LRQH

$OGRVWHURQH
$QJLRWHQVLQD,, 5LPRGHOODWH 1RUPDOL

‡ULWHQ]LRQHLGULFDHGLVRGLR
‡DUJLQLQDYDVRSUHVVLQD 9DVRFRVWUL]LRQH
‡HQGRWHOLQD 3RVWFDULFR
‡FLWRFKLQHVL
 IDWWRUHGLQHFURVLWXPRUDOH_ 3UHVVLRQHDUWHULRVD
)UHTXHQ]DFDUGLDFD

• Fisiologia e fisiopatologia  Queste figure contengono 5LPRGHOODPHQWR


YHQWULFRODUH

illustrazioni e schemi che descrivono i processi fisiologici e ‡LSHUWURILDHGLODWD]LRQH


YHQWULFRODUL
‡LQJURVVDPHQWRGHOOHFHOOXOH
fisiopatologici.
FIGURA 29-1 • Fisiopatologia dell’insufficienza cardiaca. La riduzione della git-
tata cardiaca determina l’attivazione di diversi meccanismi neurormonali, che in ‡DOWHUD]LRQL
ultima analisi causano i segni e i sintomi dell’insufficienza cardiaca. GHOODFRQWUDWWLOLWj
xviii Guida all’uso del manuale ISBN 978-88-08-18784-0

Caratteristiche per sviluppare la funzione di educatore dell’infermiere


L’educazione alla salute è una delle responsabilità fondamentali del professionista infermiere. L’assistenza infermieristica è finaliz-
zata alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute; alla prevenzione delle malattie e al sostegno a persone e famiglie
nell’adattarsi alle condizioni di malattia cronica. L’educazione degli assistiti e la promozione della salute costituiscono un elemen-
to fondamentale di tutte queste attività.

• Educazione dell’assistito  Le schede dedicate all’educazione dell’assistito aiutano l’infermiere


a fornire alle persone e alle famiglie informazioni sulle procedure a cui saranno sottoposte, ad
assisterle nella comprensione del loro stato di salute e a spiegare loro come dedicarsi all’autocura.

E D U C A Z I O N E D E L L’A S S I S T I TO
Scheda
25-6 Guida alla cura di sé dopo cateterismo cardiaco

La persona dimessa dall’ospedale dopo una procedura di catete- • Chiamare il medico in caso di comparsa di: tumefazione, nuovi
rismo cardiaco dovrà seguire queste linee guida per la cura di sé: ematomi o dolore al punto di inserimento del catetere, tempera-
• Se è stata usata un’arteria del braccio o del polso: nelle 48 ore tura corporea superiore a 38,5 °C.
successive, evitare di sollevare qualsiasi cosa più pesante di • Se i risultati dell’esame indicano la presenza di coronaropatia,
2,5 chilogrammi ed evitare movimenti ripetitivi della mano e del parlare con il proprio medico delle opzioni di trattamento, com-
polso interessati. presa l’attuazione di un programma di riabilitazione domiciliare.
• Se è stata utilizzata un’arteria inguinale: per le successive 24 • Parlare con il medico dei cambiamenti da apportare allo stile di
ore, non flettere il busto, non sforzarsi troppo e non sollevare vita per ridurre il rischio di ulteriori problemi cardiaci (smettere
oggetti pesanti. di fumare, ridurre i livelli di colesterolo, modificare la dieta, intra-
• Non immergere in acqua il sito d’inserzione. Evitare di fare il prendere un programma di attività fisica, perdere peso).
bagno nella vasca; se necessario fare la doccia. • Il medico curante può prescrivere uno o più nuovi farmaci, se-
• Consultare il proprio medico per sapere quando tornare al lavo- condo i fattori di rischio (farmaci antiipertensivi o per abbassare
ro, riprendere a guidare o a svolgere attività faticose. il colesterolo, acido acetilsalicilico o clopidogrel per prevenire la
• In caso di emorragia, sedersi (in caso di inserzione dal braccio formazione di coaguli di sangue). Tutti i farmaci devono essere
o dal polso) oppure sdraiarsi (in caso di inserzione dall’inguine) assunti secondo le istruzioni. Se si ritiene che qualcuno dei
e applicare una pressione decisa sul sito di inserimento per farmaci causi effetti collaterali, chiamare immediatamente il me-
10 minuti. Informare il medico curante nel più breve tempo dico curante. Non sospendere la terapia prima di aver parlato
possibile e seguire le istruzioni. Se il sanguinamento è copioso, con il medico curante.
chiamare il 118. Non guidare fino all’ospedale.

Adattato da Durham, K. A. (2012). Cardiac catheterization through the radial artery. American Journal of Nursing, 112(1), 49–56; and Woods, S. L., Froelicher, E. S.,
Motzer, S. A., et al. (2009). Cardiac nursing (6th ed.). Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins.

• Checklist per l’assistenza domiciliare  Queste schede riassumono i punti che devono essere
affrontati nel corso degli interventi di natura educativa che precedono la dimissione dell’assistito
dalla struttura in cui è ricoverato e il suo ritorno a casa.

C H E C K L I S T P E R L’ A S S I S T E N Z A D O M I C I L I A R E
Scheda
29-6 La persona con insufficienza cardiaca
Al termine del programma di assistenza domiciliare, l’assistito/il caregiver sarà in grado di: ASSISTITO CAREGIVER

• Riconoscere che l’insufficienza cardiaca è una patologia cronica che può essere gestita con l’assunzione ✔ ✔
di farmaci e comportamenti adeguati.
• Assumere i farmaci giornalmente, rispettando le prescrizioni. ✔ ✔
• Monitorare gli effetti dei farmaci, come i cambiamenti nella respirazione o la comparsa di edema. ✔ ✔
• Conoscere i segni e i sintomi dell’ipotensione ortostatica e i modi per prevenire questa condizione. ✔ ✔
P R O M U OV E R E L A S A L U T E
• Pesarsi quotidianamente alla stessa ora e con lo stesso abbigliamento. Scheda

• Limitare il consumo di sodio a 2 g/die: adattare la dieta esaminando le etichette nutrizionali degli alimenti ✔
29-4 ✔
Programma di esercizio per le persone
per verificare il contenuto di sodio per porzione, evitare alimenti trattati o conservati in scatola, mangiare cibi con insufficienza cardiaca
freschi o surgelati, consultare il programma dietetico scritto e l’elenco degli alimenti consentiti e di quelli
Prima di intraprendere l’attività fisica, devono essere fornite
da consumare con moderazione, evitare l’uso del sale da cucina; evitare di mangiare o bere eccessivamente.
all’assistito le seguenti linee guida:
• Effettuare sistematicamente il programma di attività fisica prescritto. ✔
• Parlare con il medico curante per ottenere raccomandazioni
• Seguire un programma giornaliero di esercizio fisico. su un programma di esercizi specifici.
• Aumentare gradualmente il tempo dedicato all’attività fisica (per esempio, camminare) a condizione • Iniziare con attività a basso impatto, come camminare, andare
che ciò non causi astenia e dispnea. in bicicletta o fare esercizi in acqua.
• Conservare l’energia alternando l’attività con periodi di riposo. • Iniziare con attività di riscaldamento, seguita da sessioni di
• Evitare attività in ambienti troppo caldi o freddi, in quanto aumentano il lavoro cardiaco. durata gradualmente maggiore fino a circa 30 minuti.
• Riconoscere che l’aria condizionata può essere essenziale se fa troppo caldo o c’è umidità. • Svolgere attività di defaticamento dopo l’esercizio.
• Evitare di svolgere attività fisiche all’esterno in condizioni di
• Sviluppare un metodo per la prevenzione e la gestione dello stress. ✔
caldo, freddo o umidità estremi.
• Evitare l’uso di tabacco.
• Dopo i pasti, attendere 2 ore prima di svolgere attività fisica.
• Evitare il consumo di alcolici.
• Assicurarsi di essere in grado di parlare durante l’attività fisica;
• Partecipare ad attività sociali e di svago. se non può farlo, riduca l’intensità dell’attività.
• Interrompere l’attività in caso di grave mancanza di respiro,
dolore o vertigini.

• Promuovere la salute  Le schede di promozione della Adattato da Andreuzzi, R. (2010). Does aerobic exercise have a role
in the treatment plan of a patient with heart failure. Internet Journal
salute propongono spunti che è necessario discutere con le of American Physician Assistants, 7(2), 1–29; and Flynn, K. E., Piña, I. L.,
Whellan, D. J., et al. (2009). Effects of exercise training on health status
persone assistite al fine di prevenire l’insorgenza di proble- in patients with chronic heart failure: HF-ACTION randomized controlled trial.
Journal of the American Medical Association, 301(14), 1451–1459.
mi di salute comuni.
ISBN 978-88-08-18784-0 Guida all’uso del manuale xix

Caratteristiche per sviluppare la funzione di advocacy dell’infermiere


Gli infermieri assistono le persone e le famiglie nella difesa dei loro diritti (incluso il diritto di assistenza sanitaria) e nell’assunzio-
ne di decisioni informate relative alle loro condizioni di salute.

• Aggiornato   Dilemma etico  Queste schede presentano una situazione clinica con diversi
spunti di riflessione e alcune domande che aiutano il lettore ad analizzare i principi etici fonda-
mentali relativi allo scenario descritto.

DILEMMA ETICO
Scheda
27-9 È appropriato sottoporre a procedure invasive persone anziane con sindrome coronarica acuta?
Descrizione del caso Analisi
Una signora di 80 anni è ricoverata in seguito a una sindrome • Descrivi i principi etici che sono in conflitto in questo caso
coronarica acuta (SCA). Il cardiologo comunica con i due figli della (Scheda 3-3). Quali principi hanno la preminenza per orientare il
donna e consiglia un cateterismo cardiaco e la possibilità di effet- trattamento migliore per questa persona anziana?
tuare un’angioplastica percutanea. La signora, nonostante abbia • Uno dei figli ritiene apertamente che la madre non debba essere
piene capacità cognitive per scegliere autonomamente, preferisce sottoposta a una procedura potenzialmente inutile e dolorosa
che siano i figli a decidere il suo trattamento. Uno dei figli è pre- (principio di non maleficità); il fratello spera che la madre ab-
occupato per la procedura invasiva perché è potenzialmente ad bia la possibilità di guarire (principio di beneficialità). Questi due
alto rischio, dolorosa, costosa e probabilmente inutile. Il fratello, principi etici sono necessariamente in conflitto con qualche al-
invece, pensa che sia meglio sottoporre la madre alla procedura se tro principio? Come ti poni nei confronti dell’assistita e dei suoi
ci sono buone possibilità di successo. figli per essere certo che abbiano ricevuto tutte le informazio-
ni necessarie per prendere una decisione che garantisca, nel
Discussione modo più rispettoso possibile, l’autonomia della signora?
Molti dei soggetti affetti da SCA sono anziani, che spesso sof- • Quali sono le informazioni disponibili che ti permettono di mi-
frono di patologie croniche come il diabete o l’artrite. Le per- gliorare il dialogo con l’assistita e i suoi figli?
sone anziane sono trattate, tradizionalmente, con una terapia
farmacologica conservativa. Attualmente, invece, sono spesso Bibliografia
consigliate procedure invasive come il cateterismo cardiaco e Ionescu, C. N., Amuchastegui, M., Ionescu, S., et al. (2010)
l’angioplastica percutanea, poiché molti studi dimostrano che le Treatment and outcomes of nonagenarians with ST-elevation.
persone anziane beneficiano, tanto quanto i soggetti giovani, del- Journal of Invasive Cardiology, 22(10), 479–480.
le procedure di riperfusione coronarica, in termini di riduzione dei
decessi o di infarto miocardico (Ionescu, Amuchastegui, Ionescu, Risorse
et al., 2010). Per altre risorse sull’Etica, si veda il Capitolo 3 (Scheda 3-6).

Caratteristiche per sviluppare la funzione di ricercatore dell’infermiere


Gli infermieri devono identificare problemi e domande che possono fornire spunti per la ricerca finalizzata ad aumentare le co-
noscenze delle scienze infermieristiche e a migliorare l’assistenza. È inoltre fondamentale per la crescita della professione e delle
scienze infermieristiche che gli infermieri conoscano, utilizzino e valutino nella pratica clinica i risultati delle ricerche scientifiche.

• Profilo di ricerca infermieristica  Queste schede identificano le implicazioni e le applicazioni


dei risultati delle ricerche infermieristiche per una pratica clinica basata sulle evidenze scientifiche.

PROFILO DI RICERCA INFERMIERISTICA


Scheda
27-14 Protocollo per la prevenzione dell’aspirazione: ridurre le polmoniti postoperatorie
in persone sottoposte a cardiochirurgia
Scopo confrontata su base retrospettiva utilizzando i dati disponibili
La disfunzione polmonare postoperatoria (comprese atelettasia sull’insorgenza di polmoniti.
e polmonite) è una frequente causa di morbilità e mortalità in
soggetti sottoposti a chirurgia a cuore aperto. L’obiettivo di que-
Risultati
sto studio è stabilire se, migliorando il protocollo di prevenzione Il team interdisciplinare, composto da infermieri, medici, perso-
dell’aspirazione in soggetti postcardiochirurgici, è possibile ridurre nale amministrativo e logopedisti, che ha sviluppato e applicato
l’incidenza di polmoniti postoperatorie. questo protocollo, ha posto come obiettivo la non insorgenza di
polmonite postoperatoria per nessuno dei soggetti inclusi nello
Pianificazione dello studio studio. L’obiettivo è stato raggiunto poiché nessuno dei soggetti
È stato sviluppato e applicato un protocollo per la prevenzione ( n = 79) ha manifestato polmonite, contro l’11% ( n = 65) del gruppo
dell’aspirazione in un’unità di terapia intensiva con 24 posti letto, di controllo retrospettivo.
usando il Plan-Do-Study-Act Model per il miglioramento della
qualità promosso dall’Institute for Healthcare Improvement (IHI). Implicazioni infermieristiche
Il protocollo prevede un’estensione del tempo di digiuno preope- Il Plan-Do-Study-Act Model incoraggia la collaborazione del team
ratorio da 2 ad almeno 6 ore e la valutazione della deglutizione tra infermieri e altri colleghi portando un rapido sviluppo del ciclo
fatta al letto dell’assistito da parte di un logopedista. Dopo che la assistenziale, che si traduce in un miglioramento della qualità degli
valutazione della deglutizione era stata fatta, gli infermieri hanno esiti e della sicurezza per gli assistiti. Lo sviluppo e l’implementa-
definito un protocollo di alimentazione orale progressiva. È stato zione di questo protocollo per la prevenzione dell’aspirazione han-
arruolato per lo studio un campione di convenienza composto no permesso di raggiungere rapidamente l’ambizioso obiettivo di
da 79 soggetti adulti sottoposti a cardiochirurgia toracica nel ridurre a zero la percentuale di polmoniti postoperatorie in soggetti
periodo aprile-ottobre 2008. La percentuale di polmoniti è stata sottoposti a cardiochirurgia toracica.

Starks, B., & Harbert, C. (2011). Aspiration prevention protocol: Decreasing postoperative pneumonia in heart surgery patients. Critical Care Nurse, 31(5), 38–45.
Esercizi di pensiero critico
xx Guida all’uso del manuale ISBN 978-88-08-18784-0

2 EBM Stai assistendo un uomo di 88 anni rico-


verato per sincope. Dopo aver passeggiato in corridoio, ti • Esercizi basati sulle evidenze scientifiche
riferisce di avere dolore al petto e una leggera difficoltà Questi esercizi sono presentati alla fine dei diversi capitoli
respiratoria. In base alla tua conoscenza delle linee guida,
identifica gli interventi iniziali e le indagini diagnostiche nell’ambito degli esercizi di pensiero critico. Stimolano il
indicate per persone con questi sintomi. Descrivi il proces- lettore a pensare alle evidenze scientifiche che stanno die-
so diagnostico per l’infarto miocardico acuto. Se è stata fat- tro a ciascun intervento infermieristico.
ta diagnosi di infarto con sopraslivellamento del tratto ST,
quali opzioni di trattamento potresti considerare?

Caratteristiche per facilitare la lettura


Oltre alle caratteristiche pensate per aiutare gli infermieri in ambito clinico, il testo presenta anche strumenti sviluppati per aiu-
tare i lettori a individuare e apprendere le informazioni più importanti.

• NOVITÀ   Concetto importante  • Attenzione Concetto importante • Attenzione


Questi inserti sottolineano e chiariscono concetti infer-
mieristici fondamentali per facilitare al comprensione de- Per le persone con malattia arteriosa periferica, il flusso ematico
agli arti inferiori necessita di un supporto; perciò, l’infermiere
gli argomenti più complessi, così come sono emersi da uno incoraggia l’assistito a mantenere le gambe in posizione neutra
o penzolanti. Al contrario, per le persone con insufficienza venosa
studio compiuto su centinaia di studenti di infermieristica è il ritorno venoso al cuore a necessitare di un supporto,
medico-chirurgica che negli Stati Uniti utilizzano il pro- perciò l’assistito dovrebbe mantenere sollevati gli arti inferiori.

gramma di studio Lippincott’s Adaptive Learning.

• Esercizi di pensiero critico  Questi esercizi presenti alla


Esercizi di pensiero critico
fine di ogni capitolo sono pensati per stimolare il pensiero
1 EBM Stai assistendo una donna di 78 anni in critico e applicare a scenari clinici le conoscenze apprese
seconda giornata postoperatoria dopo una colecistecto- nel corso della lettura del testo. Oltre agli esercizi basati
mia. Non ha voluto la terapia analgesica per la paura di
sviluppare una dipendenza dai farmaci e quindi è riluttante sulle evidenze scientifiche, già descritti, alcuni esercizi, evi-
a riprendere le attività come le è stato suggerito. Ti accorgi denziati con la scritta Qualità, richiedono di individuare le
che è tachipnoica, usa la muscolatura respiratoria accesso- priorità per l’assistenza infermieristica in specifiche situa-
ria, la SpO2 è diminuita e sono presenti crepitii bilaterali
sui lobi polmonari inferiori. Basandoti sulle tue conoscenze zioni presentate nel testo dell’esercizio stesso.
della funzione respiratoria, quali complicanze respiratorie
potrebbero indicare questi dati e perché? Come completi
la valutazione? Gli ulteriori dati che raccogli come influen-
zano la tua comprensione del cambiamento del quadro • Bibliografia  Alla fine di ciascun capitolo è presente una
clinico? Descrivi gli interventi basati sulle prove di docu-
bibliografia aggiornata che elenca libri e articoli per appro-
mentata efficacia che dovresti attuare per prevenire questo
peggioramento del quadro clinico. fondire gli argomenti trattati nel capitolo.

2 Un uomo di 42 anni, a cui è stato appena diagnosti-


cato un tumore polmonare, appare ansioso e preoccupato.
Bibliografia Risorse
* L’asterisco indica pubblicazioni di ricerca infermieristica. American Academy of Allergy, Asthma & Immu
Ti dice che non ha mai fumato e vuole sapere da te come American Academy of Otolaryngology–Head an
è possibile che abbia il cancro ai polmoni. Quali elemen- American Cancer Society, www.cancer.org
ti della sua anamnesi personale, familiare e professionale Libri American Lung Association, www.lungusa.org
Bickley, L. S., & Szilagyi, P. G. (2009). Bates’ guide to physical examination and
dovresti valutare per comprendere i fattori che potrebbero history taking (10th ed.). Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins.
aver favorito lo sviluppo del tumore? Che tipo di domande De Vita, V., Hellman, S., & Rosenberg, S. (Eds.). (2011). Cancer: Principles and
gli poni per valutare l’impatto psicosociale di questa dia- practice of oncology (9th ed.). Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins.
Gilbert, R., Devries-Aboud, M., Winquist, E., et al. (2009). The management of
gnosi sulla sua vita? Poco dopo l’inizio dell’intervista per head and neck cancer in Ontario: Organizational and clinical practice guideline rec-
raccogliere i dati, ti sembra che l’uomo faccia fatica a respi- ommendations. Toronto, Ontario: Cancer Care Ontario.
rare mentre risponde alle domande. Come modifichi il tuo Tierney, L., McPhee, S. J., & Papadakis, M. (Eds.). (2012). Current medical diag-
nosis and treatment (51st ed.). New York: McGraw-Hill.
approccio e a quali dati da raccogliere dai la priorità?
Riviste e documenti elettronici
3 Qualità Una donna di 68 anni proveniente dal Ackerberg, T. (2011). Nutritional management after total laryngectomy. South
pronto soccorso viene ricoverata nel tuo reparto per emot- African Journal of Clinical Nutrition, 24(2), 107–108.
tisi. Durante la valutazione, la signora ti chiede di spie- American Cancer Society. (2011). What are the risk factors for laryngeal and hy-
B tante
garle perché le fai così i b l idomande
o g r a fsullei a caratteristiche popharyngeal R i s oAvailable
cancers? r s e at: www.cancer.org/Cancer/Laryngealand-
HypopharyngealCancer/DetailedGuide/laryngeal-and-hypopharyngealcan-
dell’espettorato. Come le rispondi?
* L’asterisco Non
indica vorrebbe fare
pubblicazioni la
di ricerca infermieristica. American Academy of Allergy, Asthma & Immunology (AAAAI), www.aaaai.org
cer-risk-factors
American Academy of Otolaryngology–Head and Neck Surgery, www.entnet.org
broncoscopia, che è stata programmata per il giorno suc- American Cancer Society, www.cancer.org
Libri
cessivo. Quali informazioni le fornisci, per motivarla e American Lung Association, www.lungusa.org
Bickley, L. S., & Szilagyi, P. G. (2009).
ridurre l’ansia, su scopo e caratteristiche della procedura? Bates’ guide to physical examination and
history taking (10th ed.). Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins.
Quali sono i dati prioritari
De Vita,daV., raccogliere
Hellman, S., &dopo la procedu-
Rosenberg, S. (Eds.). (2011). Cancer: Principles and
ra e perché? practice of oncology (9th ed.). Philadelphia: Lippincott Williams & Wilkins.
• Risorse  Le risorse elencate alla fine di ciascun capitolo
Gilbert, R., Devries-Aboud, M., Winquist, E., et al. (2009). The management of
fornisco indicazioni su possibili fonti di ulteriori informa-
head and neck cancer in Ontario: Organizational and clinical practice guideline rec-
ommendations. Toronto, Ontario: Cancer Care Ontario.
zioni (siti Web, associazioni, opuscoli informativi ecc.).
Tierney, L., McPhee, S. J., & Papadakis, M. (Eds.). (2012). Current medical diag-
nosis and treatment (51st ed.). New York: McGraw-Hill.

Riviste e documenti elettronici


Ackerberg, T. (2011). Nutritional management after total laryngectomy. South
African Journal of Clinical Nutrition, 24(2), 107–108.
American Cancer Society. (2011). What are the risk factors for laryngeal and hy-
popharyngeal cancers? Available at: www.cancer.org/Cancer/Laryngealand-
HypopharyngealCancer/DetailedGuide/laryngeal-and-hypopharyngealcan-
Presentazione della quinta edizione italiana

A 21 anni dalla prima edizione italiana del testo statunitense Il primo volume, dal capitolo 1 al capitolo 48, è suddiviso
Textbook of medical-surgical nursing di Brunner e Suddarth che in dieci unità. Nelle sue prime parti affronta i contenuti re-
risale al 1995 e a 6 anni dalla quarta edizione, esce questa lativi agli aspetti più concettuali dell’infermieristica, i cosid-
quinta edizione italiana di “Infermieristica Medico-Chirurgica” detti concetti di base, quali i modelli assistenziali, il concetto
sulla 13a edizione americana del 2014. di salute e malattia, le prospettive transculturali dell’assi-
Questo testo continua a riscuotere nel nostro Paese grande stenza in una società che si presenta sempre di più, anche nel
interesse e a rappresentare un punto di riferimento per l’inse- nostro Paese, multietnica. Nella terza e quarta unità vengo-
gnamento e l’apprendimento dell’assistenza infermieristica in no discussi i problemi generali dell’assistenza infermieristica
numerose università. quali la riabilitazione, il dolore, l’equilibrio idroelettrolitico,
Anche con questa edizione, come successo con le prece- l’assistenza pre- e postoperatoria. Nelle successive sei unità
denti, si è proseguito nel lavoro di adattamento, che riguarda (dalla 5a alla 10a), in modo dettagliato e approfondito, viene
pressoché tutti i capitoli, per rendere il testo ancora più ade- presentato il fabbisogno assistenziale delle persone con biso-
rente alla realtà italiana e offrire al lettore una visione del gni sanitari e/o alterazioni delle funzioni indotte da patologie
panorama assistenziale nazionale. Tra i più significativi cam- a carico dei principali sistemi corporei (respiratorio, cardio-
biamenti di questa quinta edizione evidenziamo una puntua- circolatorio, ematologico, immunologico, muscolo scheletri-
le, attenta e dettagliata revisione clinica, a cura del dottor co e gastrointestinale).
Massimo Vanoli, medico internista, che rende ancora di più Il secondo volume è articolato in sette unità (dalla 11
il testo aderente alla realtà italiana e la terminologia scienti- alla 17) e in 25 capitoli. Esso affronta analiticamente gli
fica utilizzata in linea con quella presente nelle nostre univer- aspetti più particolari dell’assistenza a persone con squilibri
sità. Inoltre, ognuna delle 17 unità dell’opera è stata arricchi- e patologie specialistiche quali, per esempio, quelle a carico
ta da una pagina di “Focus sulle competenze QSEN” che, per dei sistemi endocrino e del metabolismo, quelle a carico del
effetto delle complessità intrinseche del sistema sanitario, sia sistema riproduttivo, del sistema neurologico, la dermatolo-
quello americano ma nondimeno il nostro, sfida gli infermie- gia, l’otorinolaringoiatria, l’oculistica e, nell’ultima unità,
ri a dimostrare l’integrazione di competenze interdisciplinari problemi di grande attualità quali le infezioni, le emergenze
specifiche e fondamentali. Tali competenze hanno lo scopo infermieristiche e le emergenze derivanti da disastri e azioni
di salvaguardare l’erogazione di un’assistenza sicura e di qua- terroristiche.
lità. I concetti espressi dal Quality and Safety Education for Lo schema centrale e unificatore dell’opera è il processo
Nurses (QSEN) Institute offrono un inquadramento delle co- infermieristico sviluppato utilizzando le diagnosi infermie-
noscenze, delle capacità e degli atteggiamenti (KSA, dall’in- ristiche NANDA-I, i risultati di salute della classificazione
glese knowledge, skills, attitudes) richiesti agli infermieri per NOC e gli interventi infermieristici della classificazione NIC.
dimostrare specifiche competenza in aree chiave, che com- In tutte le unità la presentazione dei contenuti inizia con la
prendono assistenza centrata sulla persona, lavoro di squadra ripresa di cenni di anatomia, fisiologia e fisiopatologia in mo-
e collaborazione interdisciplinari, pratica basata sulle eviden- do tale da rendere il testo comprensibile e completo senza do-
ze, miglioramento della qualità, sicurezza e uso dell’informati- ver necessariamente ricorrere ad altri volumi di patologia o
ca. Il progetto QSEN è presentato nel dettaglio a pagina xxv. fisiologia per un ripasso degli aspetti più clinici della materia.
La struttura del testo ricalca quella della precedente edizio- Anche l’esposizione propedeutica dei contenuti di patologia e
ne: settantatre capitoli, uno in più per effetto della scelta di farmacologia è più che sufficiente a richiamare alla memoria
dedicare alle patologie ematologiche (inserite nella preceden- dello studente quanto già studiato e appreso in tali discipline,
te edizione nell’unità 6 dedicata alla funzione cardiovascolare, al fine di rendere più agevole lo studio dell’infermieristica cli-
circolatoria ed ematica) una unità con tre capitoli dedicati nica e chirurgica, obiettivo dell’opera.
rispettivamente all’accertamento ematologico, all’assistenza Ogni capitolo è preceduto dagli obiettivi di apprendimen-
alla persona con malattie ematologiche e all’assistenza alla to e da un glossario e si chiude con alcuni “esercizi di pensie-
persona con patologie oncologiche ematologiche. I contenuti ro critico” che consentono allo studente di misurare il grado
sono distribuiti in due volumi, in linea con gli indirizzi del- del suo apprendimento. La riproposizione, come nella prece-
la formazione universitaria degli infermieri. Il primo volume, dente edizione, di oltre 70 piani di assistenza, tra quelli più
con tutta l’infermieristica medico-chirurgica di base, è desti- schematici degli inserti intitolati proprio Piano di assistenza
nato a coprire il bisogno formativo degli insegnamenti di in- infermieristica e quelli più discorsivi delle sezioni intitolate
fermieristica del primo e secondo anno di corso. Il secondo Processo infermieristico, forniscono allo studente, e al profes-
volume invece, con tutta l’infermieristica medico-chirurgica sionista, uno strumento qualitativamente elevato per piani-
specialistica, è destinato a soddisfare il fabbisogno formativo ficare l’assistenza delle persone alle quali erogherà assistenza
del secondo e terzo anno di corso. nel corso del tirocinio o dell’esercizio della professione.
xxii Presentazione della quinta edizione italiana ISBN 978-88-08-18784-0

Il corredo iconografico del testo che comprende circa 400 Il testo è quanto di più completo e aggiornato si possa tro-
figure, circa 300 tabelle e più di 600 tavole e riquadri con vare nel panorama editoriale dei libri per infermieri e può age-
schemi riassuntivi e riepilogativi, protocolli operativi, richia- volmente accompagnare e supportare lo studente nello studio
mi di farmacologia, guide per l’educazione sanitaria, risultati dell’infermieristica clinica.
di ricerche infermieristiche, elenchi di fattori di rischio e in- Giorgio Nebuloni
dicazioni per l’assistenza domiciliare, aiuta lo studente a foca- Dirigente dell’Assistenza Infermieristica
lizzare meglio e a memorizzare con più facilità i contenuti più
importanti del testo. Ottobre 2016
Nota terminologica

G ià da qualche anno CEA, Casa Editrice Ambrosiana, sta 2004 delle classificazioni NOC (risultati di salute) e NIC
operando, attraverso diverse iniziative che coinvolgono pro- (interventi infermieristici). Anche in questo caso, un grup-
fessionisti e studiosi del settore, per dare il suo contributo sia po di esperti dell’ambito infermieristico è riuscito a condivi-
alla definizione, in termini di contenuti e metodi, del campo dere una terminologia comune e il repertorio messo a punto
di attività dell’infermiere (fenomeni che affronta, interventi è stato utilizzato per uniformare il linguaggio infermieristico
che eroga, risultati a cui mira) sia alla standardizzazione del per quanto riguarda la definizione dei risultati di salute della
linguaggio infermieristico. persona assistita sensibili all’assistenza infermieristica e dei
Il primo passo formale, in questo senso, è stato compiuto relativi interventi infermieristici. La pubblicazione dei testi
con la pubblicazione, avvenuta nel 2004, della traduzione di S. Moorhead, M. Johnson e M. Maas, Classificazione NOC
ufficiale del testo NANDA International, Diagnosi infermie- dei risultati infermieristici, e di J. McCloskey Dochterman e
ristiche: definizioni e classificazione 2003-2004. A somiglian- G.M. Bulechek, Classificazione NIC degli interventi infermie-
za di quanto realizzato in altri Paesi per altre lingue, a fian- ristici, avvenuta nel 2007 e relativa alle versioni 2004 delle
co del traduttore principale, è stato costituito un gruppo di due tassonomie, ha costituito un’importante occasione di
lavoro, formato da numerosi professionisti dell’ambito in- confronto sul lavoro effettuato e ha permesso di aggiornare
fermieristico, di diversa provenienza e formazione, che si è la terminologia messa a punto in precedenza per la tradu-
occupato di concordare la terminologia con la quale scrive- zione dei titoli dei risultati di salute NOC e degli interventi
re, in lingua italiana, i titoli e le definizioni delle diagno- infermieristici NIC, e di far condividere al gruppo di lavoro
si infermieristiche. Il repertorio che il gruppo di lavoro ha anche la traduzione delle relative definizioni. Questa attività
prodotto nel corso degli anni è stato utilizzato da CEA per è proseguita negli anni successivi fino alla pubblicazione del-
uniformare il linguaggio infermieristico nell’ambito dia- le edizioni 2013 delle due classificazioni NOC e NIC.
gnostico per tutti i propri testi, e tale repertorio è mante- Attraverso questi processi, il repertorio terminologico
nuto aggiornato attraverso la pubblicazione periodica, ogni utilizzato dalla Casa Editrice Ambrosiana si arricchisce di
due anni fino al 2008 e ogni tre anni a partire dal 2009, del- nuovi importanti contributi e i volumi CEA, tradotti utiliz-
le nuove edizioni del manuale ufficiale di NANDA Inter- zando questa terminologia ufficiale, si presentano a studenti
national [ultima delle quali, al momento di andare in stam- infermieri, infermieri clinici, infermieri formatori, ricercato-
pa, l’edizione 2015-2017: Herdman, T. H. & Kamitsuru, S. ri e dirigenti con un linguaggio coerente, che permette di
(a cura di). (2014) NANDA International Diagnosi Infer- favorire il confronto e lo sviluppo della comunità professio-
mieristiche: Definizioni e Classificazione, 2015-2017. Milano: nale infermieristica nel nostro Paese.
Casa Editrice Ambrosiana]. La conformità dei molteplici testi infermieristici della
Il successo ottenuto da questa iniziativa ha stimolato la CEA alla terminologia NNN qui illustrata viene eviden-
definizione di un progetto analogo, finalizzato alla realizza- ziata con l’inserimento dei loghi di “Traduzione verificata
zione di una traduzione condivisa dei titoli delle versioni NANDA-I” e di “Traduzione verificata NOC e NIC”.
Indice

Unità Epatite da farmaci  36

11 Funzioni metaboliche
ed endocrine 1
INSUFFICIENZA EPATICA FULMINANTE  37
CIRROSI EPATICA  38
TUMORI DEL FEGATO  49
Valutazione e assistenza a persone
49 affette da patologie epatiche  5
Tumori epatici primitivi  49
Metastasi epatiche  49
VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ EPATICA  5 Trapianto di fegato  52
Cenni di anatomia e fisiologia  5 Procedura chirurgica  53
Anatomia del fegato  6 Complicanze  54
Funzioni del fegato  6 Assistenza infermieristica  55
Ascessi epatici  57
Valutazione  8
Anamnesi sanitaria  8 Bibliografia  58
Esame fisico  8
Valutazione diagnostica  10
Valutazione e assistenza a persone
Esami di funzionalità epatica  10
Biopsia epatica  10
50 affette da patologie biliari  60
Altri esami diagnostici  10 CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA  60
MANIFESTAZIONI DI DISFUNZIONI EPATICHE  10 Colecisti  60
Pancreas  61
Ittero  13
Ittero emolitico  13 PATOLOGIE DELLA COLECISTI  62
Ittero epatocellulare  13 Colecistite  62
Ittero ostruttivo  13 Colelitiasi  62
Iperbilirubinemia ereditaria  13 Processo infermieristico: La persona sottoposta
Ipertensione portale  14 a intervento chirurgico per una patologia della colecisti  70
Ascite  14 PATOLOGIE DEL PANCREAS  73
Varici esofagee  19 Pancreatite acuta  73
Encefalopatia epatica e coma epatico  24 Pancreatite cronica  77
Altre manifestazioni di disfunzione epatica  28 Cisti pancreatiche  82
Edema e sanguinamento  28 Tumori del pancreas  82
Carenze vitaminiche  28 Tumori della testa del pancreas  84
Anomalie metaboliche  28
Tumore delle isole del Langerhans  85
Prurito e altre alterazioni cutanee  29
Iperinsulinismo  86
LE EPATITI VIRALI  29 Tumori ulcerogeni  86
Virus dell’epatite A  29
Bibliografia  87
Virus dell’epatite B  32
Virus dell’epatite C  35
Virus dell’epatite D  35 Valutazione e assistenza a persone
Virus dell’epatite E  36 51 affette da diabete mellito  88
Virus dell’epatite G e GB virus-C  36
IL DIABETE MELLITO  89
EPATITE NON VIRALE  36 Epidemiologia  89
Epatite tossica  36 Classificazione  89
xxx Indice ISBN 978-88-08-18790-1

Fisiopatologia  90 Valutazione diagnostica  142


Prevenzione  92 Esami ematochimici  142
Manifestazioni cliniche  92 Analisi delle urine  142
Valutazione ed esami diagnostici  92 Altre indagine diagnostiche  142
Trattamento medico  93 IPOFISI  142
Assistenza infermieristica  108
Cenni di anatomia e fisiologia  142
COMPLICANZE ACUTE DEL DIABETE  115 Ipofisi anteriore  143
Ipoglicemia (reazioni all’insulina)  115 Ipofisi posteriore  143
Chetoacidosi diabetica  117 Fisiopatologia  143
Sindrome iperglicemica iperosmolare Ipofisi anteriore  144
non chetosica  120 Ipofisi posteriore  145
Processo infermieristico: La persona con chetoacidosi Tumori dell’ipofisi  145
diabetica o con sindrome iperosmolare iperglicemica  121
Diabete insipido  146
COMPLICANZE CRONICHE DEL DIABETE  123 Sindrome da inappropriata secrezione
Complicanze macrovascolari  123 di ormone antidiuretico  146
Ruolo del diabete nelle patologie macrovascolari  124 TIROIDE  147
Trattamento  124
Cenni di anatomia e fisiologia  147
Complicanze microvascolari  124 Ormone tiroideo  147
Retinopatia diabetica  124 Calcitonina  148
Nefropatia  126
Fisiopatologia  148
Neuropatie diabetiche  128
Valutazione ed esami diagnostici  148
Neuropatia periferica  128
Esame fisico  148
Neuropatia autonomica  129
Valutazione diagnostica  149
Problemi ai piedi e agli arti inferiori  130
Assistenza infermieristica  150
PROBLEMI ASSOCIATI ALLA CURA Ipotiroidismo  150
DEL DIABETE  132
Ipertiroidismo  156
Persona diabetica sottoposta a intervento chirurgico  132 Processo infermieristico: La persona con ipertiroidismo  160
Assistenza alla persona diabetica durante Tumori della tiroide  162
il ricovero in ospedale  132
Gozzo endemico (da deficit di iodio)  162
Aspetti correlati alla cura di sé  133
Gozzo nodulare  163
Iperglicemia durante il ricovero in ospedale  133
Tumori maligni della tiroide  163
Ipoglicemia durante il ricovero in ospedale  133
Comuni variazioni della dieta  134 LE PARATIROIDI  165
Igiene  134 Cenni di anatomia e fisiologia  165
Stress  135 Fisiopatologia  165
Assistenza infermieristica  135 Iperparatiroidismo  165
Bibliografia  136 Complicanze: crisi ipercalcemica  167
Ipoparatiroidismo  168
LE GHIANDOLE SURRENALI  169
Valutazione e assistenza a persone Cenni di anatomia e fisiologia  169
52 affette da patologie endocrine  138 Midollare del surrene  169
Corteccia surrenale  169
VALUTAZIONE DEL SISTEMA ENDOCRINO  139
Cenni di anatomia e fisiologia  139 Feocromocitoma  170
Ghiandole del sistema endocrino  139 Insufficienza corticosurrenalica
Funzione e regolazione della produzione (morbo di Addison)  173
degli ormoni  139 Sindrome di Cushing  175
Classificazione e meccanismo d’azione Processo infermieristico: La persona con sindrome
degli ormoni  140 di Cushing  177
Valutazione  142 Iperaldosteronismo primitivo  179
Anamnesi  142 Terapia corticosteroidea  180
Esame obiettivo  142 Effetti collaterali  180
ISBN 978-88-08-18790-1 Indice xxxi

Usi terapeutici dei corticosteroidi  180 TERAPIE SOSTITUTIVE RENALI  232


Trattamento di problemi acuti  180
Dialisi  232
Dosaggio  181
Emodialisi  233
Riduzione progressiva del dosaggio  182
Dializzatore  233
Assistenza infermieristica  182
Accesso vascolare  233
Bibliografia  182 Complicanze  235
Assistenza infermieristica  236
Terapia sostitutiva renale continua  238
Unità Dialisi peritoneale  239

12 Funzione renale e urinaria 185 Procedura  239


Complicanze  241
Modalità di dialisi peritoneale  242
Assistenza infermieristica  244
Valutazione della funzionalità renale Considerazioni speciali: assistenza infermieristica
53 e urinaria  189 di persone in dialisi ricoverate in ospedale  245
Protezione dell’accesso vascolare  245
Cenni di anatomia e fisiologia  189 Precauzioni relative alla terapia endovenosa  246
Anatomia del sistema renale e urinario  189 Monitoraggio dei sintomi dell’uremia  246
Fisiologia del sistema renale e urinario  192 Identificazione delle complicanze cardiache
Valutazione della funzione renale e urinaria  196 e respiratorie  246
Anamnesi sanitaria  196 Controllo dei livelli di elettroliti e della dieta  246
Esame obiettivo  199 Trattamento del dolore e del malessere  246
Monitoraggio della pressione arteriosa  246
Valutazione diagnostica  201
Prevenzione delle infezioni  246
Analisi delle urine e urinocoltura  201
Cura del punto d’inserzione del catetere  247
Peso specifico  203
Somministrazione di farmaci  247
Osmolalità  203
Sostegno psicologico  247
Prove di funzionalità renale  203
Tecniche di imaging  204 CHIRURGIA RENALE  247
Endoscopia urologica  207 Gestione della persona sottoposta
Biopsia  207 a chirurgia renale  247
Bibliografia  208 Considerazioni riguardanti il periodo preoperatorio  247
Considerazioni relative al periodo perioperatorio  247
Trattamento postoperatorio  247
Assistenza a persone Assistenza infermieristica  248
54 con problemi renali  209 Trapianto renale  252
SQUILIBRI IDROELETTROLITICI Trattamento preoperatorio  253
NELLE PATOLOGIE RENALI  210 Trattamento postoperatorio  254
Manifestazioni cliniche  210
TRAUMA RENALE  257
PATOLOGIE RENALI  210
Bibliografia  259
Malattia renale cronica  210
Nefrosclerosi  212
Patologie glomerulari primitive  213
Sindrome nefritica acuta  213 Assistenza a persone
Glomerulonefrite cronica  214 55 con problemi urinari  261
Sindrome nefrosica  216
Malattia policistica renale  217 INFEZIONI DELLE VIE URINARIE  262
Infezioni delle vie urinarie inferiori  262
TUMORI RENALI  217
Processo infermieristico: La persona con infezione
INSUFFICIENZA RENALE  219 delle vie urinarie inferiori  266
Danno renale acuto  219 Infezione delle vie urinarie superiori  268
Malattia renale terminale Pielonefrite acuta  268
(insufficienza renale cronica)  225 Pielonefrite cronica  269
xxxii Indice ISBN 978-88-08-18790-1

DISTURBI DELLA MINZIONE Colposcopia e biopsia cervicale  317


NELLA PERSONA ADULTA  269 Crioterapia e terapia laser  317
Incontinenza urinaria  270 Conizzazione e procedura di escissione elettrochirurgica
Ritenzione urinaria  274 con ansa diatermica  317
Vescica neurologica  275 Biopsia endometriale (aspirazione)  317
Cateterismo  276 Dilatazione e raschiamento  318
Cateterismo a permanenza  276 Esami endoscopici  318
Cateterismo sovrapubico  277 Altre procedure diagnostiche  319
Assistenza infermieristica  277 GESTIONE DEI PROCESSI FISIOLOGICI
FEMMINILI  320
UROLITIASI E NEFROLITIASI  280
Processo infermieristico: La persona con calcolosi Mestruazione  320
renale  284 Considerazioni psicosociali  320
Considerazioni culturali  320
TRAUMI GENITOURINARI  285
Disordini mestruali  320
Lesioni specifiche  285
Sindrome premestruale  320
TUMORI DELL’APPARATO URINARIO  286 Dismenorrea  322
Carcinoma della vescica  286 Amenorrea  322
DERIVAZIONE URINARIA  288 Sanguinamento uterino anomalo  322
Derivazioni urinarie cutanee  288 Menorragia  323
Condotto ileale  288 Metrorragia  323
Ureterostomia cutanea  292 Dispareunia  323
Derivazione urinaria continente  292 Contraccezione  323
Derivazione urinaria continente con neovescica ileale Astinenza  323
(Indiana Pouch)  292 Sterilizzazione  323
Ureterosigmoidostomia  292 Contraccezione ormonale  324
Altre procedure di derivazione urinaria  293 Dispositivi intrauterini  326
Processo infermieristico: La persona sottoposta Barriere meccaniche  326
a intervento chirurgico per derivazione urinaria  293 Diaframma  326
Cappuccio cervicale  326
Bibliografia  297
Condom femminile  327
Spermicidi  327
Condom maschile  327
Unità

13
Coito interrotto  328
Funzione riproduttiva 299
Ciclo e metodi naturali  328
Contraccezione d’emergenza  328
Aborto  329
Aborto spontaneo  329
Valutazione e trattamento dei problemi
56 relativi alla fisiologia femminile  303
Aborto elettivo  330
Sterilità  331
IL RUOLO DELL’INFERMIERE Test diagnostici  331
NELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE Trattamento medico  332
DELLA DONNA  304
Assistenza infermieristica  333
VALUTAZIONE DEL SISTEMA RIPRODUTTIVO Assistenza infermieristica durante le fasi
FEMMINILE  304 del concepimento  333
Panoramica sull’anatomia e sulla fisiologia  304 Gravidanza extrauterina  333
Anatomia del sistema riproduttivo femminile  304 Processo infermieristico: Assistenza alla persona
Fisiologia del sistema riproduttivo femminile  306 con gravidanza extrauterina  335
Valutazione  307 Perimenopausa  336
Anamnesi  307 Menopausa  336
Esame fisico  313
Bibliografia  340
Esami diagnostici e valutazione  316
Esame citologico per la ricerca di cellule cancerose
(Pap-test)  316
ISBN 978-88-08-18790-1 Indice xxxiii

Assistenza a persone affette da patologie Valutazione e trattamento


57 del sistema riproduttivo femminile  341 58 delle patologie mammarie  376
INFEZIONI VULVOVAGINALI  342 VALUTAZIONE DELLA MAMMELLA  377
Candidosi  342 Cenni di anatomia e fisiologia  377
Vaginosi batterica  344 Valutazione  377
Tricomoniasi  344 Anamnesi sanitaria  377
Processo infermieristico: La persona con infezione Esame fisico: le mammelle femminili  377
vulvovaginale  345 Esame fisico: le mammelle maschili  380
Papillomavirus umano  346 Valutazione diagnostica  380
Infezioni da Herpes virus di tipo 2 Autoesame della mammella  380
(Herpes genitalis, Herpes simplex)  347 Mammografia  381
Processo infermieristico: La persona assistita con infezione Galattografia  383
genitale da Herpes virus  348 Ecografia  383
Endocervicite e cervicite  349 Risonanza magnetica  383
Infezione da Clamidia e gonorrea  349 Procedure per l’analisi istologica  383
Malattia infiammatoria della pelvi  351 PATOLOGIE DEL CAPEZZOLO  385
Infezione da HIV e AIDS  352 Secrezioni mammarie  385
PATOLOGIE STRUTTURALI  353 Ragadi  386
Fistole vaginali  353
INFEZIONI MAMMARIE  386
Prolasso pelvico: cistocele, rettocele, enterocele  354
Mastite  386
Prolasso uterino  355
Ascesso mammario  386
PATOLOGIE BENIGNE  357
PATOLOGIE MAMMARIE BENIGNE  386
Vulvite e vulvodinia  357
Dolore mammario  386
Cisti vulvari  357
Cisti  386
Distrofia vulvare  358
Fibroadenomi  386
Cisti ovariche  358
Patologie mammarie proliferative benigne  387
Tumori benigni dell’utero: fibromi Iperplasia atipica  387
(leiomiomi, miomi)  359
Carcinoma lobulare in situ  387
Endometriosi  360
Altre patologie benigne  387
Dolore pelvico cronico  362
PATOLOGIE MAMMARIE MALIGNE  388
Adenomiosi  362
Tipologie di cancro mammario  388
Iperplasia endometriale  362
Fattori di rischio  389
PATOLOGIE MALIGNE  362 Fattori protettivi  390
Cancro della cervice  362 Strategie per la prevenzione del cancro mammario
Cancro dell’utero (cancro dell’endometrio)  365 nelle popolazioni ad alto rischio  390
Cancro della vulva  366 Manifestazioni cliniche  390
Cancro della vagina  368 Valutazione ed esami diagnostici  390
Stadiazione  391
Cancro delle tube di Falloppio  369
Prognosi  391
Cancro dell’ovaio  369
Trattamento chirurgico  391
Isterectomia  371
Processo infermieristico: La persona sottoposta
Gestione preoperatoria  371 a intervento chirurgico per tumore mammario  393
Gestione postoperatoria  371 Radioterapia  399
Processo infermieristico: La persona sottoposta Terapie sistemiche  400
a isterectomia  371
Trattamento delle recidive e delle metastasi
Radioterapia  373 di tumore mammario  403
Metodi di somministrazione della radioterapia  374 Procedure ricostruttive dopo mastectomia  403
Considerazioni infermieristiche relative Uso di protesi  405
alla radioprotezione  374
Aspetti particolari della gestione
Bibliografia  375 del tumore mammario  406
xxxiv Indice ISBN 978-88-08-18790-1

CHIRURGIA RICOSTRUTTIVA DELLA MAMMELLA  407 Varicocele  444


Mastoplastica riduttiva  408 Vasectomia  444
Mastoplastica additiva  408 Vasovasostomia (ripristino della fertilità)  445
Mastopessi  408 Deposito e crioconservazione dello sperma  445
PATOLOGIE MAMMARIE MASCHILI  408 PATOLOGIE DEL PENE  445
Ginecomastia  408 Fimosi  445
Tumore mammario maschile  408 Cancro del pene  445
Bibliografia  409 Priapismo  446
Malattia di Peyronie  447
Stenosi uretrale  447
Valutazione e trattamento dei problemi
59 riguardanti il sistema riproduttivo Circoncisione  447
maschile  411 Bibliografia  447
VALUTAZIONE DEL SISTEMA RIPRODUTTIVO
MASCHILE  412
Unità

14
Cenni di anatomia e fisiologia  412
Valutazione  414
Apparato tegumentario 451
Anamnesi sanitaria  414
Esame fisico  414
Valutazione diagnostica  415
Valutazione della funzione
Antigene prostatico specifico  415
Ecografia  415
60 tegumentaria  455
Analisi del liquido prostatico o del tessuto Cenni di anatomia e fisiologia  455
prostatico  415 Anatomia di cute, capelli e peli, unghie
Test per la valutazione della funzione sessuale e ghiandole cutanee  455
maschile  415 Funzioni della cute  458
DISTURBI DELLA FUNZIONE SESSUALE Valutazione  460
MASCHILE  415 Anamnesi e manifestazioni cliniche  460
Disfunzione erettile  415 Anamnesi sanitaria  460
Disturbi dell’eiaculazione  419 Esame fisico  460
Conseguenze cutanee di alcune patologie sistemiche  467
INFEZIONI DEL TRATTO UROGENITALE
Valutazione diagnostica  468
MASCHILE  420
Biopsia cutanea  468
PATOLOGIE DELLA PROSTATA  421 Immunofluorescenza  468
Prostatite  421 Patch test  468
Iperplasia prostatica benigna Raschiamento cutaneo  468
(ingrossamento della prostata)  422 Striscio di Tzanck  469
Cancro della prostata  424 Esame alla lampada di Wood  469
La persona sottoposta a chirurgia della prostata  431 Fotografie cliniche  469
Procedure chirurgiche  431 Implicazioni infermieristiche  469
Complicanze  433 Bibliografia  469
Processo infermieristico: La persona sottoposta
a prostatectomia  434
Assistenza alla persona
PATOLOGIE DEI TESTICOLI
E DELLE STRUTTURE ADIACENTI  439 61 con problemi dermatologici  470
Orchite  439 TRATTAMENTO DELLA CUTE DELLE PERSONE
Epididimite  440 CON ANOMALIE DELLA PELLE  470
Torsione testicolare  440 Protezione della cute  471
Cancro del testicolo  441 Prevenire un’infezione secondaria  471
Classificazione dei tumori testicolari  441 Far regredire il processo infiammatorio  471
Fattori di rischio  441 MEDICAZIONI PER FERITE CUTANEE  471
Idrocele  443 Sbrigliamento autolitico  472
ISBN 978-88-08-18790-1 Indice xxxv

Categorie di medicazioni  472 Processo infermieristico: La persona con melanoma


Progressi nel trattamento delle ferite  473 maligno  504
Trattamento medico  474 Tumori cutanei metastatici  506
Assistenza infermieristica  476 Sarcoma di Kaposi  506
PRURITO  476 CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA
Prurito diffuso  476 E TRATTAMENTI ESTETICI  507
Prurito perianale e perineale  477 Plastica delle ferite: innesti e lembi  507
Innesti cutanei  507
PATOLOGIE SECRETORIE  477
Lembi cutanei  508
Idrosadenite suppurativa  478
Procedure estetiche  508
Dermatite seborroica  478 Peeling chimico del viso  508
Acne  479 Dermoabrasione  508
DERMATOSI INFETTIVE  481 Chirurgia ricostruttiva del viso  509
Infezioni cutanee batteriche  481 Ritidectomia  509
Impetigine  481 Trattamento laser delle lesioni cutanee  509
Follicolite, foruncoli e pustole  482 Bibliografia  510
Infezioni cutanee virali  483
Herpes zoster  483
Assistenza a persone ustionate  512
Herpes simplex  484 62
Infezioni fungine (micotiche)  484
Panoramica delle ustioni  512
Patologie cutanee parassitarie  485 Incidenza  512
Pediculosi: infestazione da pidocchi  485 Prevenzione  514
Scabbia  486 Prospettive per la sopravvivenza e la guarigione  514
DERMATITI INFIAMMATORIE NON INFETTIVE  487 Gravità delle ustioni  514
Dermatite irritativa da contatto  487 Fisiopatologia  516
Psoriasi  488 Trattamento delle ustioni  521
Dermatite esfoliativa generalizzata  491 Fase di emergenza/rianimazione
nella cura dell’ustione  522
MALATTIE BOLLOSE  492 Fase acuta/intermedia dell’ustione  525
Pemfigo volgare  493 Fase di riabilitazione  538
Pemfigoide bolloso  493 Sostegno psicologico  538
Dermatite erpetiforme  494 Guarigione anomala della ferita  539
Processo infermieristico: La persona con patologie Processo infermieristico: Assistenza alla persona ustionata
vescicolanti bollose  494 durante la fase di riabilitazione  539
Necrolisi epidermica tossica e sindrome Trattamento delle ustioni in regime ambulatoriale  541
di Stevens-Johnson  495
Bibliografia  544
Processo infermieristico: Assistenza a persone
con necrolisi epidermica tossica o con sindrome
di Stevens-Johnson  496 Unità
TUMORI CUTANEI  499
Tumori cutanei benigni  499
Cisti  499
15 Funzione sensoriale 547

Cheratosi seborroiche e attiniche  499


Valutazione e assistenza
Verruche  499
Angiomi  499
63 a persone affette da problemi
Nevi pigmentati  499
alla vista e disturbi agli occhi  551
Cheloidi  499 VALUTAZIONE DELL’OCCHIO  552
Dermatofibroma  500 Cenni di anatomia e fisiologia  552
Neurofibromatosi: malattia di Von Recklinghausen  500 Valutazione  554
Tumori maligni della cute  500 Anamnesi oculistica  554
Carcinoma a cellule basali e a cellule squamose  500 Acuità visiva  555
Melanoma maligno  502 Esame dell’occhio esterno  556
xxxvi Indice ISBN 978-88-08-18790-1

Valutazioni diagnostiche  556 Congiuntivite  586


Oftalmoscopia diretta  556 Uveite  588
Oftalmoscopia indiretta  556 Cellulite orbitaria  589
Esame con la lampada a fessura  557
TUMORI OCULARI E ORBITARI  589
Tonometria  557
Test sulla visione dei colori  557 Tumori benigni dell’orbita  589
Griglia di Amsler  557 Tumori benigni delle palpebre  589
Ecografia  557 Tumori benigni della congiuntiva  590
Tomografia a coerenza ottica  557 Tumori maligni dell’orbita  590
Fotografia del fundus  558 Tumori maligni della palpebra  590
Scansione laser  558 Tumori maligni della congiuntiva  590
Angiografia  558
Tumori maligni del globo  591
Esame perimetrico  558
PROCEDURE CHIRURGICHE ED ENUCLEAZIONE  591
DEFICIT VISIVO  558
Interventi chirurgici orbitari  591
Errori di rifrazione  558
Enucleazione  591
Ipovisus e cecità  559
Protesi oculari  592
SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI OFTALMICI  562
CONSEGUENZE OCULARI
Farmaci oftalmici di uso comune  563
DI PATOLOGIE SISTEMICHE  593
Glaucoma  565
Retinopatia diabetica  593
Cataratta  571
Retinite da citomegalovirus  593
PATOLOGIE DELLA CORNEA  574 Alterazioni oculari correlate a ipertensione  593
Distrofie corneali  574
Bibliografia  594
Cheratocono  575
Distrofia endoteliale di Fuchs  575
Chirurgia della cornea  575 Valutazione e assistenza
Cheratectomia fototerapeutica  575 64 a persone affette da disturbi
Cheratoplastica perforante  575 dell’udito e dell’equilibrio  596
Ulteriori interventi di cheratoplastica  576
VALUTAZIONE DELL’ORECCHIO  597
Cheratoprotesi  576
Cenni di anatomia e fisiologia  597
Chirurgia refrattiva  576
Anatomia dell’orecchio esterno  597
Correzione laser della vista:
cheratectomia fotorefrattiva  576 Anatomia dell’orecchio medio  597
Cheratomileusi in situ laser-assistita (LASIK)  577 Anatomia dell’orecchio interno  598
Lenti fachiche intraoculari  577 Funzione dell’orecchio  599
Cheratoplastica conduttiva  577 Valutazione  599
PATOLOGIE DELLA RETINA  477 Ispezione dell’orecchio esterno  599
Esame otoscopico  599
Distacco di retina  577
Valutazione dell’acuità uditiva generale  601
Patologie vascolari della retina  579
Valutazione diagnostica  602
Occlusione della vena centrale della retina  579
Audiometria  602
Occlusione di un ramo della vena retinica  580
Timpanogramma  602
Occlusione dell’arteria centrale della retina  580
Risposta uditiva del tronco cerebrale  603
Degenerazione maculare correlata all’età  580
Elettronistagmografia  603
TRAUMA OCULARE E ORBITARIO  581 Posturografia con pedana  603
Trauma orbitario  581 Accelerazione armonica sinusoidale  603
Lesione dei tessuti molli ed emorragia  582 Endoscopia dell’orecchio medio  603
Fratture orbitarie  582
PERDITA DELL’UDITO  603
Corpi estranei  583
Manifestazioni cliniche  604
Trauma oculare  583
Prevenzione  604
CONDIZIONI INFIAMMATORIE E INFETTIVE  585 Trattamento medico  606
Malattia dell’occhio secco  585 Assistenza infermieristica  606
ISBN 978-88-08-18790-1 Indice xxxvii

PROBLEMI DELL’ORECCHIO ESTERNO  607 Angiografia cerebrale  652


Tappo di cerume  607 Mielografia  652
Corpi estranei  607 Studi non invasivi del flusso carotideo  653
Otite esterna  607 Doppler transcranico  653
Elettroencefalografia  653
Otite esterna maligna  608
Elettromiografia  654
Neoformazioni dell’orecchio esterno  608
Esama della conduzione nervosa  654
PROBLEMI DELL’ORECCHIO MEDIO  608 Esame dei potenziali evocati  654
Perforazione della membrana timpanica  608 Puntura lombare ed esame del liquido cerebrospinale  654
Otite media acuta  609 Promuovere l’assistenza domiciliare e di comunità  656
Otite media sierosa  610 Bibliografia  656
Otite media cronica  610
Assistenza a persone affette
66
Processo infermieristico: La persona sottoposta
a intervento chirurgico alla mastoide  611 da disturbi neurologici  657
Otosclerosi  613
LIVELLO DI COSCIENZA ALTERATO  658
Masse dell’orecchio medio  613 Processo infermieristico: La persona con livello
PROBLEMI DELL’ORECCHIO INTERNO  614 di coscienza alterato  659
Cinetopatia  614 AUMENTO DELLA PRESSIONE INTRACRANICA  665
Sindrome di Ménière  615 Processo infermieristico: La persona con aumento
Vertigine posizionale parossistica benigna  616 della pressione intracranica  670
Tinnito  616 CHIRURGIA ENDOCRANICA  677
Labirintite  619 Approcci sopratentoriali e infratentoriali  677
Ototossicità  619 Gestione preoperatoria  677
Neurinoma acustico  620 Gestione postoperatoria  678
Ridurre l’edema cerebrale  678
RIABILITAZIONE ACUSTICA  620
Alleviare il dolore e prevenire le convulsioni  678
Apparecchi acustici  620
Monitorare la pressione intracranica  679
Apparecchi acustici impiantabili  622
Processo infermieristico: La persona sottoposta
Cani guida per non udenti  623 a chirurgia endocranica  679
Bibliografia  624 Chirurgia transfenoidale  683
Complicanze  683
Unità Valutazione preoperatoria  683

16
Gestione postoperatoria  683
Funzione neurologica 625
PATOLOGIE CONVULSIVANTI  684
Epilessia  686
Fisiopatologia  687
Valutazione della funzione neurologica  629 Donne affette da epilessia  687
65 Prevenzione  687
Trattamento medico  688
Cenni di anatomia e fisiologia  629 Processo infermieristico: La persona con epilessia  689
Cellule del sistema nervoso  630 Stato di male epilettico  691
Neurotrasmettitori  630
CEFALEA  692
Sistema nervoso centrale (SNC)  630
Sistema nervoso periferico  635 Bibliografia  696
Vie motorie e sensoriali del sistema nervoso  638
Assistenza a persone affette
Valutazione del sistema nervoso  640
Anamnesi  640
67 da disturbi cerebrovascolari  698
Esame obiettivo  641 Ictus ischemico  699
Esami diagnostici  650 Processo infermieristico: La persona ricoverata
Tomografia computerizzata  650 per ictus ischemico  708
Risonanza magnetica  650 Ictus emorragico  717
Tomografia a emissione di positroni  651 Processo infermieristico: La persona con aneurisma
Tomografia computerizzata a emissione cerebrale  720
di singolo fotone  652 Bibliografia  723
xxxviii Indice ISBN 978-88-08-18790-1

Assistenza a persone colpite Assistenza a persone affette


68 da trauma neurologico  725 70 da patologie neurologiche
Traumi cranici  725 degenerative e oncologiche  790
Lesione cerebrale  728 DISTURBI ONCOLOGICI CEREBRALI
Tipi di lesione cerebrale  728 E DEL MIDOLLO SPINALE  790
Gestione dei traumi cerebrali  730 Tumori cerebrali  790
Processo infermieristico: La persona con trauma cerebrale  732 Metastasi cerebrali  796
Lesione del midollo spinale  742 Processo infermieristico: La persona con metastasi
del sistema nervoso o con tumore cerebrale primitivo  797
Trattamento di emergenza  745
Tumori del midollo spinale  800
Trattamento medico (fase acuta)  745
Trattamento delle complicanze acute DISORDINI DEGENERATIVI  802
della lesione del midollo spinale  747 Morbo di Parkinson  802
Processo infermieristico: La persona con lesione acuta Processo infermieristico: La persona con morbo
del midollo spinale  747 di Parkinson  806
Trattamento medico a lungo termine delle complicanze Malattia di Huntington  809
delle LMS  753 Sclerosi laterale amiotrofica  810
Processo infermieristico: La persona tetraplegica Distrofia muscolare  812
o paraplegica  753 Discopatia degenerativa  814
Bibliografia  758 Ernia del disco cervicale  815
Processo infermieristico: La persona sottoposta
a discectomia cervicale  816
Assistenza a persone affette Ernia del disco lombare  817
69 da infezioni neurologiche, malattie Sindrome post-poliomielitica  820
autoimmuni e neuropatie  760 Bibliografia  821
PATOLOGIE NEUROLOGICHE INFETTIVE  760
Meningite  760 Unità

17
Ascesso cerebrale  764 Altri problemi acuti 823
Encefalite da Herpes simplex virus  765
Encefalite virale trasmessa da un vettore artropodo  765
Encefaliti fungine  766
Assistenza a persone affette
Malattia di Creutzfeldt-Jakob e variante
della malattia di Creutzfeldt-Jakob  767
71 da malattie infettive  827
Il processo infettivo  830
PROCESSI AUTOIMMUNI  768
Il meccanismo a catena dell’infezione  830
Sclerosi multipla  769
Colonizzazione, infezione e malattia infettiva  831
Processo infermieristico: La persona con sclerosi multipla  772
Controllo e prevenzione delle infezioni  831
Miastenia gravis  776 Prevenzione delle infezioni in ospedale  832
Sindrome di Guillain-Barré  780 Prevenzione delle infezioni nelle comunità  836
Processo infermieristico: La persona con sindrome Assistenza domiciliare a persone
di Guillain-Barré  781 con malattie infettive  839
DISFUNZIONI DEI NERVI CRANICI  783 Riduzione del rischio per il malato  839
Nevralgia del trigemino (tic douloureux)  784 Riduzione del rischio per i familiari  840
Paralisi di Bell  786 Trattamento infermieristico  840
Dissenteria  842
DISFUNZIONI DEL SISTEMA NERVOSO
Trasmissione  842
PERIFERICO  787
Cause specifiche  842
Neuropatie periferiche  787 Processo infermieristico: La persona con diarrea infettiva  849
Mononeuropatia  787 Malattie a trasmissione sessuale (MTS)  850
Bibliografia  788 Sifilide  851
Chlamydia trachomatis e infezione
da Neisseria gonorrhoeae  852
Processo infermieristico: La persona con malattia
a trasmissione sessuale  853
ISBN 978-88-08-18790-1 Indice xxxix

Malattie infettive emergenti  855 Morsi di ragno  886


Virus del West Nile  855 Morsi di zecca  887
Morbo del legionario  855
AVVELENAMENTO  887
Pertosse  856
Sindrome polmonare da Hantavirus  857 Ingestione di veleni  888
Febbri emorragiche virali  857 Avvelenamento da monossido di carbonio  888
Viaggi e immigrazione  858 Avvelenamenti da contaminazione cutanea
Immigrazione e sindrome da immunodeficienza (ustioni chimiche)  889
acquisita  858 Avvelenamento da cibo  889
Immigrazione e tubercolosi  858 ABUSO DI SOSTANZE  890
Immigrazione e malattie trasmesse da vettori vivi  858
Intossicazione acuta da alcol  890
Bibliografia  859 Sindrome da astinenza da alcol/delirium tremens  895
VIOLENZA, ABUSO E NEGLIGENZA  896
Assistenza infermieristica
72 di emergenza  861
Violenza familiare, abuso e negligenza  896
Violenze sessuali  898
IL SISTEMA DI SOCCORSO  862 EMERGENZE PSICHIATRICHE  899
Ospedale sede di DEA di I Iivello  862 Persone iperattive  899
Ospedale sede di DEA di II Iivello  862 Disturbo post-traumatico da stress  900
ASPETTI DELL’ASSISTENZA DI EMERGENZA  863 Persone depresse o ipoattive  900
Documentazione per il consenso e la privacy  863 Persone con tendenze suicide  900
Limitazione dell’esposizione al rischio per la salute  863
Bibliografia  901
Violenza in pronto soccorso  863
Fornire un’assistenza olistica  864
Assistenza infermieristica in casi
ASSISTENZA DI EMERGENZA E CONTINUITÀ
DELLE CURE  866
73 di terrorismo, catastrofi e disastri  903
Pianificazione della dimissione  866 Il Meccanismo Europeo di Protezione Civile  904
Servizi di comunità  866 Agenzie statali e locali  905
PRINCIPI DELL’ASSISTENZA DI EMERGENZA  867 Gestione medica/ospedaliera dei disastri (H-MDM)
e sistema d’ordine per gli incidenti (ICS)  906
Triage  867
Sistema d’ordine per gli incidenti  906
Valutare e intervenire  868
Predisposizione di piani di emergenza ospedaliera  906
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE  869 Il piano di emergenza  907
EMORRAGIA  872 Piano nazionale  908
Programma regionale  908
SHOCK IPOVOLEMICO  873
Piano provinciale  908
FERITE  873 Centrali operative sanitarie 118  908
TRAUMA  874 Predisposizione di piani di emergenza ospedaliera  909
Raccolta di prove legali  875 Stato di allarme  910
Prevenzione delle lesioni  875 Funzioni dell’unità di crisi nella fase preparatoria
Politrauma  875 del piano  910
Lesioni intraaddominali  876 Dare avvio al Piano di emergenza  911
Incidenti  878 Essere preparati e rispondere ad attacchi terroristici  915
Riconoscimento e consapevolezza  915
Fratture  878
Dispositivi di protezione individuale  916
EMERGENZE AMBIENTALI  879 Decontaminazione  916
Malattie indotte dal calore  879 Disastri naturali  916
Congelamento  880 Armi del terrore  918
Ipotermia  881 Lesioni dovute a esplosione  918
Annegamento non fatale  882 Armi biologiche  919
Malattia da decompressione  883 Armi chimiche  922
Morsi di animali ed esseri umani  883 Esposizione alle radiazioni nucleari  925
Morsi di serpenti  884 Bibliografia  928
Unità

11 Funzioni metaboliche
ed endocrine

UNA PERSONA A CUI È STATO RECENTEMENTE DIAGNOSTICATO


Caso clinico IL DIABETE

Il signor Berti è un agricoltore in pensione di 78 anni a cui è stato da poco diagnosticato


un diabete di tipo 2. Pesa 23 kg più del suo peso ideale e, recentemente, gli è stato
prescritto un farmaco antidiabetico orale, da assumere due volte al giorno,
insieme alla lovastatina, prescritta per trattare un’ipercolesterolemia.
Al signor Berti, che vive in campagna in una zona caratterizzata
da inverni freddi e nevosi e distante circa 35 km dallo studio
del suo medico di famiglia, viene offerta la possibilità di aderire
a un programma di telemedicina. In particolare, gli viene proposto
di partecipare a un programma educativo via web finalizzato
alla riduzione del peso corporeo, al mantenimento di normali
valori di glicemia e al miglioramento dello stato nutrizionale.
Inoltre, gli sarà possibile trasmettere periodicamente al proprio
medico di medicina generale dati riguardanti i valori di glicemia,
parametri vitali e peso corporeo.
2 Unità 11  Funzioni metaboliche ed endocrine ISBN 978-88-08-18790-1

Linguaggi e classificazioni della professione infermieristica


Diagnosi infermieristiche Risultati di salute Interventi infermieristici
NANDA-I NOC NIC
Disponibilità a migliorare Conoscenze: promozione Educazione alla salute (5510)
la gestione della salute (00162) della salute (1823) Sviluppo e trasmissione di informazio-
Modello di regolazione e integrazione Livello di comprensione manifestato ri- ni ed esperienze pratiche per facilitare
nella vita quotidiana di un regime tera- guardo le informazioni necessarie per l’adattamento volontario a comporta-
peutico per il trattamento di una malat- raggiungere e mantenere uno stato di menti che favoriscono la salute di per-
tia e delle sue sequele che può essere salute ottimale. sone, famiglie, gruppi o comunità.
rafforzato.
Assistenza nella riduzione
del peso corporeo (1280)
Sostegno nella riduzione del peso cor-
poreo e/o della massa adiposa.

Conoscenza insufficiente (00126) Conoscenze: gestione del diabete Insegnamento: individuale (5606)
Assenza o inadeguatezza di informa- (1820) Pianificazione, attuazione e valutazio-
zioni cognitive correlate a uno specifi- Livello di comprensione manifestato ne di un programma di insegnamento
co argomento. riguardo il diabete mellito, il suo tratta- rivolto a specifici bisogni di una per-
mento e la gestione delle complicanze. sona.

Herdman, T. H. & Kamitsuru, S. (a cura di). (2014). NANDA International Diagnosi Infermieristiche: Definizioni e Classificazione, 2015-2017.
Milano: Casa Editrice Ambrosiana.
Moorhead S., Johnson M., Maas M., Swanson E. (2013). Classificazione NOC dei risultati infermieristici. Milano: Casa Editrice Ambrosiana.
Bulechek G. M., Butcher H., Dochterman J. M., Wagner C. M. (2014). Classificazione NIC degli interventi infermieristici, Milano: Casa Editrice Ambrosiana.
ISBN 978-88-08-18790-1 Capitolo 49  Valutazione e assistenza a persone affette da patologie epatiche 3

Il signor Berti, una persona


a cui è stato recentemente diagnosticato
il diabete

Riceve le diagnosi Sono pianificati Sono pianificati


infermieristiche i seguenti risultati i seguenti interventi

Disponibilità
richiede Conoscenze: promozione Educazione alla salute
a migliorare la gestione di migliorare
attraverso
della salute (1823) (5510)
della salute (00162)

gra
de e zie
e hie rar e a e
ric iglio
m
di

Conoscenza richiede Conoscenze: gestione Assistenza nella riduzione


insufficiente (00126) di migliorare del diabete (1820) del peso corporeo (1280)

att
rav
ers
o e

Insegnamento: individuale
(5606)
4 Unità 11  Funzioni metaboliche ed endocrine ISBN 978-88-08-18790-1

Focus sulle competenze QSEN: Uso dell’informatica


Le complessità intrinseche dell’odierno sistema sanitario sfidano gli infermieri a dimostrare l’integrazione di competenze in-
terdisciplinari specifiche e fondamentali. Tali competenze hanno lo scopo di assicurare l’erogazione di un’assistenza sicura
e di qualità (Institute of Medicine, 2003). Il Quality and Safety Education for Nurses (QSEN) Institute è un’associazione che
promuove lo studio e la formazione relativamente ad alcuni concetti chiave (2012) che forniscono un quadro delle conoscen-
ze, delle capacità e degli atteggiamenti (KSA, dall’inglese knowledge, skills, attitudes) richiesti agli infermieri per dimostrare le
proprie competenze in alcune aree chiave, che comprendono: assistenza centrata sulla persona, lavoro di squadra e collabo-
razione interdisciplinari, pratica basata sulle evidenze scientifiche, miglioramento della qualità, sicurezza e uso dell’informatica.

Definizione di Uso dell’informatica: Utilizzare informazioni e risorse tecnologiche per comunicare, gestire e applicare
conoscenze, ridurre il rischio di errore e supportare il processo decisionale.

CONOSCENZE E CAPACITÀ PROFESSIONALIZZANTI APPLICAZIONI E RIFLESSIONI

Conoscenze

Spiegare perché le capacità di utilizzare informazioni Riferendovi alla situazione del signor Berti, descrivete
e risorse tecnologiche sono fondamentali per garantire i vantaggi offerti dalla telemedicina per l’autogestione
cure sicure alla persona assistita. della salute. In che modo le caratteristiche della zona
in cui abita il signor Berti (distanza dall’ambulatorio
del medico di famiglia, difficili condizioni climatiche
durante i mesi invernali) ostacolano la sua capacità
di autogestione della salute? In che modo l’utilizzo
della telemedicina può migliorare la qualità delle cure?

Capacità
Utilizzare strumenti informativi e risorse tecnologiche Identificate quali sono le capacità richieste al signor Berti
per supportare la sicurezza dei processi di cura. e ai professionisti responsabili della sua assistenza
affinché la telemedicina possa risultare un efficace
strumento di cura.

Atteggiamenti
Acquisire consapevolezza sulla necessità di un continuo Riflettete sulle vostre convinzioni sull’utilizzo delle risorse
aggiornamento riguardo agli strumenti informativi tecnologiche nell’assistenza di persone in situazioni
e alle risorse tecnologiche. analoghe a quella del signor Berti. Riterreste poco sicuro
monitorare a distanza le condizioni dell’assistito?
Se così fosse, pensate che questa convinzione potrebbe
creare ostacoli a un’assistenza efficace?

Cronenwett, L., Sherwood, G., Barnsteiner, J., et al. (2007). Quality and safety education for nurses. Nursing Outlook, 55(3), 122–131.
Institute of Medicine. (2003). Health professions education: A bridge to quality. Washington, DC: National Academies Press.
QSEN Institute (2012). Competencies: Prelicensure KSAs. Disponibile all’indirizzo: qsen.org/competencies/pre-licensure-ksas
Capitolo

49
Valutazione e assistenza
a persone affette
da patologie epatiche
Obiettivi di apprendimento
Completando lo studio di questo capitolo lo studente sarà in grado di:
1 Identificare le funzioni metaboliche del fegato e le relative 5 Utilizzare il processo di assistenza infermieristica per pianifi-
alterazioni associate alle patologie epatiche. care l’assistenza a persone con cirrosi epatica.
2 Spiegare gli esami di funzionalità epatica e le manifestazioni 6 Descrivere il trattamento medico e infermieristico per la
cliniche di disfunzioni epatiche, ponendoli in relazione ad persona con varici esofagee.
alterazioni fisiopatologiche del fegato. 7 Confrontare il trattamento non chirurgico e chirurgico della
3 Correlare ittero, ipertensione portale, ascite, deficit nutrizio- persona con tumore del fegato.
nali e coma epatico ad alterazioni fisiopatologiche del fegato. 8 Descrivere l’assistenza infermieristica postoperatoria della
4 Confrontare le diverse forme di epatite in termini di eziolo- persona sottoposta a trapianto di fegato.
gia, prevenzione, manifestazioni cliniche, trattamento, pro-
gnosi e assistenza domiciliare.

Glossario
aprassia costruttiva: incapacità di disegnare figure bi- o tri- ipertensione portale: elevata pressione a livello della circo-
dimensionali lazione portale che deriva dall’ostruzione del flusso venoso
ascite: condizione caratterizzata da accumulo di liquido nella verso e attraverso il fegato
cavità peritoneale ittero: colorazione giallastra della cute, delle sclere e di altri
asterissi: movimenti involontari di flesso-estensione delle tessuti causata da un eccesso di bilirubina circolante
mani associati a disfunzione metabolica di origine epatica legatura endoscopica delle varici gastroesofagee: tecni-
cirrosi: epatopatia cronica caratterizzata da alterazioni fibro- ca endoscopica che prevede, durante una gastroscopia,
tiche e dalla formazione di tessuto connettivo denso all’in- di posizionare degli elastici che chiudono le vene varicose
terno del parenchima epatico, da successive alterazioni gastroesofagee in modo da prevenire o arrestare il sangui-
degenerative e da perdita di cellule funzionali namento
encefalopatia epatica: disfunzione del sistema nervoso cen- scleroterapia: iniezione di sostanze che causano vasocostri-
trale secondaria a epatopatia, spesso associata a iperam- zione, ispessimento e indurimento delle varici gastroesofa-
moniemia, con conseguente alterazione dello stato menta- gee, per arrestare un sanguinamento
le, del livello di coscienza e coma trapianto ortotopico di fegato: procedura chirurgica che
fetor epatico: odore dolciastro e leggermente fecale dell’ali- comporta l’asportazione di un fegato irreversibilmente ma-
to, che si presume essere di origine intestinale; si manifesta lato e la sua sostituzione con un organo sano prelevato da
comunemente in presenza di un’ampia circolazione portale un donatore
collaterale nelle patologie epatiche croniche xenotrapianto: trapianto di organi fra individui di specie di-
insufficienza epatica fulminante: grave insufficienza epa- verse
tica acuta, a insorgenza rapida, che si manifesta entro 8
settimane da un primo sintomo di ittero

La funzione del fegato è estremamente complessa e un’epa- VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ


topatia ha in genere conseguenze sull’intero organismo. Per EPATICA
questo motivo l’infermiere deve conoscere il funzionamento
del fegato e possedere affinate capacità di valutazione e di
gestione clinica delle persone che devono sottoporsi a terapie
o indagini diagnostiche su di esso. L’infermiere deve inoltre
Cenni di anatomia e fisiologia
conoscere gli ultimi progressi scientifici in tema di trattamen- Il fegato, la più grande ghiandola del corpo, può essere consi-
to delle patologie epatiche. I disturbi che interessano il fegato derato una fabbrica chimica che produce, accumula, modifica
sono molto diffusi e possono essere di origine virale o derivare e secerne un elevato numero di sostanze coinvolte nel meta-
da obesità, insulinoresistenza, tumore o esposizione a sostanze bolismo (Hall, 2011). La sua localizzazione è fondamentale
tossiche, come l’alcol. per questa funzione: il fegato riceve, direttamente dal trat-
6 Unità 11  Funzioni metaboliche ed endocrine ISBN 978-88-08-18790-1

Vena cava inferiore Sezione trasversale di un lobulo epatico

Lobo epatico Dotto biliare


destro
Cellule
Vena porta
di Kupffer

Lobo epatico
sinistro Arteria
epatica
Legamento
falciforme Cellule
epatiche
Legamento Ramo dell’arteria
rotondo epatica
Ramo della Sinusoide
Colecisti vena porta Canalicolo
Vena
centrale
Dotto biliare
FIGURA 49-1 • Fegato e vie biliari.

Epatociti
to gastrointestinale, sangue ricco di sostanze nutritive che (cellule epatiche)
accumula o trasforma in sostanze chimiche da utilizzare in
altre parti del corpo per le necessità metaboliche. Il fegato
è particolarmente importante nella regolazione del metabo- Schema di una sezione
lismo glucidico e proteico. Produce e secerne la bile, che ha di un lobulo epatico
un ruolo fondamentale nella digestione e nell’assorbimento FIGURA 49-2 • Sezione di un lobulo epatico che mostra la localizza-
dei grassi a livello del tratto gastrointestinale. Funziona anche zione di vene epatiche, epatociti, sinusoidi epatici, ramificazioni della
come organo di escrezione, rimuovendo dal circolo sangui- vena porta e dell’arteria epatica.
gno i prodotti di scarto e secernendoli nella bile che viene
depositata temporaneamente nella colecisti fino al momento
della digestione, quando la colecisti si svuota e la bile entra particolato (come i batteri) che entra nel fegato attraverso il
nell’intestino (Fig. 49-1). sangue portale.
I più piccoli dotti biliari, detti canalicoli, sono localizzati tra
i lobuli del fegato. Essi raccolgono le secrezioni degli epatociti
Anatomia del fegato e le portano a dotti biliari di maggior calibro, che formano il
Il fegato è un organo grande e molto vascolarizzato, localizzato dotto epatico. Il dotto epatico, proveniente dal fegato, e il
dietro le coste, nella parte superiore destra della cavità addo- dotto cistico, proveniente dalla colecisti, si uniscono a forma-
minale. Nella persona adulta ha un peso variabile tra i 1200 e re il coledoco, che si svuota nell’intestino tenue. Il flusso di
i 1500 g ed è diviso in 4 lobi, ciascuno dei quali circondato da bile nell’intestino è controllato dallo sfintere di Oddi, localiz-
un sottile strato di tessuto connettivo, che penetra all’interno zato alla giunzione tra coledoco e duodeno.
di ogni lobo dividendo il fegato in piccole unità, chiamate
lobuli (Hall, 2011). Funzioni del fegato
La circolazione sanguigna in entrata e in uscita è di prima-
ria importanza per la funzionalità epatica. Il sangue che irrora Metabolismo del glucosio
il fegato proviene per circa l’80% dalla vena porta, che drena Il fegato ha un importante ruolo nel metabolismo del glu-
il tratto gastrointestinale ed è ricco di sostanze nutritive ma cosio e nella regolazione della concentrazione di glucosio
povero di ossigeno. Il resto proviene dall’arteria epatica ed è nel sangue. Dopo un pasto, il glucosio presente nel sangue
ricco di ossigeno. Le ramificazioni terminali di queste due vie venoso portale viene captato dal fegato e trasformato in gli-
di apporto ematico si uniscono a formare letti capillari comuni, cogeno; questo viene immagazzinato negli epatociti e suc-
che costituiscono i sinusoidi del fegato (Fig. 49-2). Le cellule cessivamente riconvertito in glucosio (glicogenolisi), che
epatiche (epatociti) sono così irrorate da una miscela di sangue viene rilasciato in circolo secondo il fabbisogno, in modo
venoso e arterioso. I sinusoidi si svuotano in una venula loca- che i suoi livelli plasmatici rimangano nella norma. Questo
lizzata al centro di ogni lobulo epatico, chiamata vena centrale. processo produce però solo una quantità limitata di glucosio.
Le vene centrali si uniscono a formare la vena epatica, respon- Il fegato è in grado di sintetizzare il glucosio anche attraverso
sabile del drenaggio venoso del fegato, che confluisce nella ve- il processo detto gluconeogenesi, che, in risposta a una condi-
na cava inferiore vicino al diaframma (Hall, 2011). zione di ipoglicemia, utilizza gli amminoacidi derivati dalla
Oltre agli epatociti, sono presenti nel fegato cellule fagoci- degradazione delle proteine o il lattato, prodotto dall’attività
tarie appartenenti al sistema reticoloendoteliale. Altri organi muscolare (Hall, 2011).
che contengono cellule del sistema reticoloendoteliale sono
la milza, il midollo osseo, i linfonodi e i polmoni. Nel fegato Conversione dell’ammoniaca
le cellule fagocitarie sono chiamate cellule di Kupffer (Hall, L’utilizzo degli amminoacidi per la gluconeogenesi comporta
2011). La loro principale funzione è la fagocitosi di materiale la formazione di ammoniaca, un sottoprodotto che viene poi
Janice L. Hinkle · Kerry H. Cheever Brunner - Suddarth

Kerry H. Cheever
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La quinta edizione del Brunner – Suddarth, Infermieristica medico-chirur-
gica, mantiene inalterate tutte le caratteristiche che hanno fatto delle Janice L. Hinkle · Kerry H. Cheever
precedenti edizioni un punto di riferimento indispensabile per studenti ASSISTENZA • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE • DIAGNOSI
INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE
di infermieristica e professionisti infermieri. DELLA SALUTE • RISULTATI • RISTULTATI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • INTEGRAZIONE
Inoltre, il manuale si arricchisce di nuove caratteristiche per andare PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA
INFERMIERISTICA • NANDA-I • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE •
sempre più incontro alle necessità degli infermieri del nuovo millennio. DIAGNOSI INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE •
I casi clinici che aprono le diverse unità del testo, accompagnati dalla PROMOZIONE DELLA SALUTE • RISULTATI • INTERVENTI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA
• INTEGRAZIONE PROFESSIONALE • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA INFERMIERISTICA
pianificazione assistenziale con le diagnosi infermieristiche NANDA-I, i • VALUTAZIONE • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE • DIAGNOSI
risultati di salute NOC e gli interventi infermieristici NIC, sono stati ar- INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE
DELLA SALUTE • RISULTATI • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • INTERVENTI • NOC • NIC • QUALITÀ
ricchiti con domande che richiedono al lettore di ragionare utilizzando • INFORMATICA • INTEGRAZIONE PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA •
particolari conoscenze e capacità importanti per gli infermieri nel cor- PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA INFERMIERISTICA • ASSISTENZA • PROCESSO INFERMIERISTICO
• VALUTAZIONE GLOBALE • DIAGNOSI • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE
so della loro attività professionale quotidiana per sviluppare specifiche DELLA SALUTE • INTERVENTI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • PRATICA BASATA SU
competenze cliniche messe in evidenza dall’istituto QSEN (Quality and EVIDENZE • COLLABORAZIONE INTERDISCIPLINARE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA
• PIANI DI ASSISTENZA • NOC • NIC • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE
Safety Education for Nurses). • DIAGNOSI INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • PIANIFICAZIONE •
All’interno del testo sono inoltre stati inseriti nuovi box denominati PIANIFICAZIONE • NOC • NIC • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE DELLA SALUTE • RISULTATI •
INTERVENTI • VALUTAZIONE GLOBALE • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • INTEGRAZIONE
Concetto importante – Attenzione che evidenziano e chiariscono concetti PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA • LAVORO DI SQUADRA • NANDA-I
infermieristici fondamentali per migliorare la comprensione da parte • PROCESSO INFERMIERISTICO • LAVORO DI SQUADRA • DIAGNOSI INFERMIERISTICA •
PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE DELLA SALUTE
del lettore degli argomenti più complessi o di quelli che potrebbero • RISULTATI • INTERVENTI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • INTEGRAZIONE
essere fraintesi. PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA
INFERMIERISTICA • ASSISTENZA CENTRATA SULLA PERSONA • DIAGNOSI INFERMIERISTICA
Un manuale sempre più ricco e completo, presentato anche in questa • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE • PROMOZIONE DELLA SALUTE
quinta edizione in due volumi, il primo con tutta l’infermieristica me- • RISULTATI • INTERVENTI • SICUREZZA • QUALITÀ • INFORMATICA • INTEGRAZIONE
PROFESSIONALE • PRATICA BASATA SU EVIDENZE • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA
dico-chirurgica di base e il secondo dedicato all’infermieristica medi-
INFERMIERISTICA • ASSISTENZA • PROCESSO INFERMIERISTICO • VALUTAZIONE GLOBALE
co-chirurgica specialistica. • DIAGNOSI INFERMIERISTICA • PIANIFICAZIONE • PENSIERO CRITICO • COMUNICAZIONE
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• PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA INFERMIERISTICA • RICERCA • PIANI DI ASSISTENZA • TEORIA

Quinta edizione Volume 2


Volume

2
BRUNNER*INFERM CHIRURGICA 2 5ED(CEAKQ
ISBN 978-88-08-18790-1

L’edizione originale in lingua inglese è pubblicata da

9 788808 187901

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