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In questo canto della Commedia, Dante ci presenta l’organizzazione morale del Purgatorio.
Tale organizzazione, secondo Rosella Pescatori, si fonda sulla dottrina cristiana della
Summa Theologica di San Tommaso d'Aquino, la quale fornisce due concezioni diverse
teorico, Dante osserva che il primo tipo di amore è sempre giusto, giacché è indirizzato
Allo stesso modo, l’amore d’animo può essere indirizzato verso il bene, ma
attraverso un’energia scarsa o eccessiva. Questo aspetto si verifica in due modi diversi: se
rivolge eccessivamente verso i beni terreni, l’individuo diventa una persona avara o
denaro o il piacere sessuale. Nel caso della gola, per esempio, il bene desiderato è il cibo.
Nel canto XVII del Purgatorio, è evidente che Dante vuole sottolineare la
tripartizione della superbia, l’invidia e l’ira. Questo discorso è costruito attraverso una
un odio che nullifica la soddisfazione dei beni fisici e spirituali. 2 Visto che non si può
desiderare il proprio male, né il male di Dio, l’individuo rivolge il proprio odio verso il
1
Cfr. Rosella Pescatori, “Dante e l’invidia”, en Viator [en línea]. 2010, no. 41, p. 262.
<https://www.academia.edu/1057598/Dante_e_linvidia> [Consulta: 12 de marzo de 2022].
2
Cfr. Ibid. p. 260.
desiderio del male altrui. In questa ottica, possiamo affermare che l’invidia, contrariamente
agli altri peccati capitali, non produce nessun piacere, come la lussuria, la gola o l’avarizia.
Un altro aspetto importante è il modo in cui l’invidia è legata agli altri peccati
sicura della propria superiorità, cerca una condizione sempre maggiore a causa del proprio
odio. Un altro esempio è la nascita dell’ira, la quale, secondo Dante, sorge quando un
soggetto riceve un’offesa e per vendetta desidera il male delle altre persone.
importante nella Commedia, giacché rappresenta la via che conduce l’anima ad innalzarsi
verso Dio.3 Quest’ultimo aspetto è fondamentale perché ci permette capire che l’essere
umano, quando si abbandona all’odio, non solo fa male al suo prossimo, ma anche a sé
stesso. In generale, tutti questi sentimenti negativi rappresentano, per Dante, un ostacolo
che limita il sentimento di soddisfazione che si prova nella contemplazione giusta dei beni
fisici e spirituali.
RIFERIMENTI
CORBY, Andrea, Purgatorio Canto XVII facile facile, 18 de enero de 2017, recuperado de
2022].
PESCATORI, Rosella, “Dante e l’invidia”, en Viator [en línea]. 2010, no. 41, pp. 259–268.
2022].
3
Cfr. Ibid. p. 268.