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quantum5.

mp3
Speaker1: [00:00:00] Quindi diventa praticamente impossibile riuscire ad avere una
creatura affidabile. Quindi questa è la situazione in cui ci troviamo adesso. Dal punto di
vista dello stato dell'arte fisico, molti esperimenti possono essere già fatti e vengono fatti
su queste strutture. Qui alcune dicono che potrebbero essere utili di per sé e altri dicono
no che non serve a niente finché non si riesce a migliorare. La storia degli errori non
serve a niente. In ogni caso no. Quindi tutti gli esempi che vi ho mostrato prima che io
cui accennavo prima rientrano in questa categoria, che è quella è l'era che stiamo
vivendo adesso in cui si vuole puntare. Però naturalmente è un computer fault tolerant,
cioè che non è soggetto a errori, cioè in grado di correggere gli errori e di rilevarli per
conto suo e di correggerli utilizzando che cosa è l'analogo di quello che sono i codici a
correzione di errore. Per un computer classico sono comunemente utilizzati nelle
trasmissioni e nei computer classici. Qui si può fare la stessa cosa. È stato dimostrato
che con qualche sforzo in più, che qui gli errori sono più complicati, ma è possibile
identificare delle architetture in cui ai qubit che memorizzano le informazioni vengono
affiancati dei qubit ancella che servono in pratica per fare il parity, cioè, diciamo così, o
l'equivalente dei parity check dei codici di errore per rilevare l'errore e dare quelle
informazioni per eventualmente correggerlo. Se che queste cose funzionano? Se io ho
una grandissima ridondanza, perché l'idea è questa, io aggiungo ai qubit principale
degli altri qubit di controllo per fare il pari dicendo a questi qubit sono essi stessi
soggetti a errore.

Speaker1: [00:01:44] Quindi chi mi dice che il risultato sia meglio di quello che avevo
fatto all'inizio? Nessuno, anzi è dimostrato che se io errore, il mio qubit fisico ha una
soglia di errore, diciamo di 1%. Quello che sia epsilon no. Ecco, non è detto che
aggiungendo questi sistemi ridondanti io faccia meglio. Per fare meglio occorre che la
soglia di errore fisico sia al di sotto di un certo livello, che è nell'ordine di qualche per
1000 del qualche per 1000. Cioè il mio qubit deve essere affidabile una precisione con
un errore di pochi per 1000 di pochi per 1000. Se è così, allora, aumentando la
ridondanza sempre di più, sempre di più, io riesco a ridurre l'errore equivalente finale a
valori piccoli e a piacere, quindi io l'errore lo posso sbriciolare. In effetti ci riesco fare dei
qubit logici affidabili quasi completamente a prezzo di una ridondanza formidabile. Però
quello che si pensa oggi è che serve una ridondanza di un fattore 1000, addirittura
pensate un po per realizzare per compensare questi errori presenti nei qubit realizzabili.
Il che vuol dire che se io voglio 1000 qubit logici io devo saper integrare 1.000.000 di
qubit. Ok, questo è quello che per cui la partita fondamentale, la partita grossa che si
gioca oggi e che la gente cerca delle soluzioni per arrivare nel giro di dieci vent'anni.

Speaker1: [00:03:17] Non so quanto questa è proprio questa. Molti dicono che senza
questa svolta tutto questo non servirà a nulla e magari hanno anche ragione. Non lo so.
Però questa è la grossa partita che si gioca adesso, cioè riuscire a identificare delle
architetture che garantiscano, senza peggiorare gli errori fisici su ogni qubit no. Una
ridondanza tale, quindi un livello di scaling di integralità tale compatibile con milioni di
qubit. Bene, un altro aspetto importante è la connettività in questa struttura di cui è fatto
riferimento prima. I qubit qui possono interagire solo con i primi vicini, quindi io posso
fare delle operazioni fra due qubit solo col primo vicino. Ma non tutti gli algoritmi
soddisfano questa proprietà, cioè in un algoritmo generico. Io posso aver bisogno di far
interagire questo qubit con uno messo da qualche altra parte. Posso farlo? Sì,
utilizzando dei software. Io posso sempre incominciare a stoppare i bit fra di loro, in
modo da portare dal punto di vista logico vicini i due qubit che prima non lo erano e
quindi posso implementare un'operazione fra due qubit lontani attraverso la
composizione di tanti swap. E poi no. Questo naturalmente peggiora la performance del
computer che otterrò, ma non drammaticamente. Cioè è stato dimostrato che se un
algoritmo su un computer gira con ordine di complessità o in quadro cioè di n quadro
polinomiali, ne quadro resta di ordine n quadro.

Speaker1: [00:05:00] Se io ho questa limitazione, cioè di poter far interagire solo i primi
vicini fra loro. Certo, ho un fattore di scala davanti che non è irrilevante. Però se non
altro resta polinomiale l'algoritmo che io vado a realizzare diversamente. In certe
soluzioni è possibile cerca architetture quella. Per esempio io posso fare questi sistemi
con degli ioni messi sospesi nel vuoto mostrando uno vicino all'altro. E posso farli
interagire in maniera ingegnosa, massima, anche a distanza. Però è chiaro che queste
architetture sono particolari, quindi la connettività è una dei punti fondamentali. In
pratica, oggi come oggi su cosa lavora la gente, cioè quali sono i sistemi che sono stati
dimostrati? Avere le carte in regola, la potenzialità, la potenzialità per fare tutte le cose
che abbiamo detto, cioè scaling a livello di milione. Ok, anche se non ci siamo ancora
assolutamente, siamo molto lontani. Diciamo che possiamo dividerli in due categorie
fondamentali, anzi tre. Di solito vengono considerate tre categorie sistemi atomici.
Parliamo di sistemi quantistici e due bit. E chiaro che gli atomi sono pieni di roba
quantistica, anzi, senza la meccanica quantistica, fisica, atomica non la faccio. E quindi
atomi vuole dire ioni o trappole. Ioni che dove io creo dei sistemi a due livelli, cioè gli
stati 0 e 1 e poi riesco a manipolarli in qualche modo meglio, sfruttando proprio i salti
atomici dei livelli atomici di certi atomi, andando a interagire con dei raggi laser.

Speaker1: [00:06:39] Posso costringere il sistema a passare da uno stato all'altro?


Questi sistemi atomici possono essere fatti con ioni con atomi neutri, con difetti. Per
esempio, una cosa molto studiata sono Silicon Carbide, cioè carburo di silicio in cui ho
delle nitro vacancy, cioè delle vacanze, dei buchi, cioè dei difetti. Mancano degli atomi
di carbonio al posto del carbonio. Vado a mettere degli atomi di idrogeno che sono
compatibili con una matrice e questo crea un sistema a due livelli che si può
manipolare. Eccetera eccetera. No? E ok. Perché guarire è un po a parte, sono dei
sistemi fotonici di cui so anche molto poco, per cui non ne parlo. Va bene quindi
dicevamo. Sistemi atomici, quindi o ioni o atomi o trappole, ma atomi che siamo a livello
atomico, oppure i cosiddetti sistemi meso statici in cui io creo degli atomi artificiali,
vengono chiamati Archimede artificiali perché sono sistemi a due livelli. Però sono
sistemi non formati da un solo atomo, per esempio una buca di potenziale creata dentro
al silicio. Quindi le dimensioni sono di diverse decine di nanometri, come minimo, quindi
lì dentro certamente molti altri. In questo caso si sfruttano gli elettroni e lo spin
dell'elettrone che io riesco a catturare in buche di potenziali similari dei transistor. Sono
queste cose qui e riesco a manipolarli attraverso opportuni segnali.

Speaker1: [00:08:11] Cioè riesco a far commutare lo stato elettronico da uno spin
all'altro in qualche modo ricordo che sapete cosa lo spin è il momento angolare
dell'elettrone che può essere solo, si dice un mezzo e un mezzo. Quando si parla della
fisica atomica e la struttura dell'atomo, si dice piano che gli elettroni girano su se stessi
in qualche modo, però, possono farlo solo in due modi diversi, cioè uno spin inverso o
l'altro verso. Quindi quello è un modo naturale per realizzare un sistema, quindi elettroni
che vengono catturati in buche di potenziali sistemi cosiddetti isotopici. Vuol dire con
scala di lunghezze intermedie fra gli atomi e scaglie più grandi. E poi i sistemi
macroscopici, dove le dimensioni possono essere di millimetri, addirittura o comunque
di centinaia di micron di ogni qubit. E quindi abbiamo proprio dei circuiti circuiti che sono
su scale di cui ogni componente ha dimensione. Abbiamo detto del millimetro, quindi
macroscopici che si comportano in maniera equivalente a degli atomi artificiali. Anche in
questo caso questi sono. Sfruttando soprattutto i sistemi a superconduttore che sono
quelli più avanti nella tecnologia, sono decisamente quelli. E infatti gli esempi che vi è
menzionato prima del Google di Sycamore di Google, la Road Net dell'IBM, tutta basata
tutto quello che fa IBM, è investito moltissimo nella direzione dei superconduttori.
Vediamo un attimino questi pochi minuti, qualche numeretto giusto per dire come siamo
messi soltanto con riferimento alle cose principali.

Speaker1: [00:09:45] Questa tabella poi vedete qui le varie tecniche che vengono
utilizzate o si sta su cui si sta facendo ricerche superconduttore, lo spin, il silicio,
eccetera eccetera. E qui in orizzontale dei parametri che sono, diciamo, delle cifre di
merito con cui confrontare le varie soluzioni attualmente presenti. Le caselle sono o già
linee o verdi o colori intermedi. Verde vuol dire che è messo bene, cioè da quel punto di
vista quella tecnologia è avanti già, lo vuol dire che è molto più lieve, per esempio la
dimensione. Sicuramente la capacità di integrare sul silicio è non ha uguali. Bene, se io
voglio fare uno più bit in silicio ci riesco con delle dimensioni di 100 nanometri, anche
meno a superconduttore. Questa roba è di tre ordini di grandezza più grande, cioè
parliamo di 100 micron. Ok, per cui in prospettiva di una realizzazione scalata con
1.000.000 di questi oggetti non è chiara la partita. Come andrà a finire? Va bene, la
fidelity vuol dire l'accuratezza, l'accuratezza dipende molto dall'implementazione. Quelle
più precise sono le soluzioni atomiche, ma non sorprende gli atomi non sono artificiali,
sono veri e quindi sono tutti uguali. Sono i livelli, sono definiti con precisione dalla
natura e non dall'uomo, per cui è tutto, è molto più ripetibile, molto più certo. Ok, la
velocità ok. I superconduttori sono decisamente quelli più veloci, gli ioni sono quelli più
lenti, almeno al momento, perché per interagire con questi ogni ho bisogno di laser.

Speaker1: [00:11:29] Quindi l'apparato di controllo per gestire questa massa di roba
passa attraverso lotto elettronica e sapete bene che non è così semplice fare
velocemente commutare dei raggi laser. Insomma, orientarli è tutta una storia
complicata. La variabilità e quindi la dispersione dei parametri. Come già detto, gli ioni
sono fantastici perché sono tutti uguali per definizione. I superconduttori sono circuiti
fatti dall'uomo artificiali e come tutti i circuiti analogici, sono soggetti a dispersione dei
parametri data. Mostrano una grandissima flessibilità, ma fanno quello che possono.
Come ovvio abbiamo una dispersione, la temperatura di lavoro. Questo è un parametro
molto cruciale. Allora superconduttori ma anche spine richiedono temperature
estremamente basse. Questo è proprio per motivi termodinamici, genere da fare se
questi due stati sono molto vicini fra loro in energia. Io gli voglio trattare. Bisogna che
siano separati di almeno un'energia termica media, quindi bisogna che l'energia termica
media no. L'energia termica media è kt, k è la costante di Boltzmann k per t. Bisogna
che sia molto minore della separazione energetica fra i due livelli. Allora in questi casi io
devo lavorare a temperature che sono ben al di sotto del kelvin e faccio notare che non
è irrilevante questo fattore venti che e anche di più perché un fattore venti vuol dire che
il frigorifero, il il posto che deve mantenere questa roba, queste temperature deve
consumare almeno altrettanto di più di potenza. Per ottenere lo stesso risultato, quindi,
non è irrilevante questo fatto della bassa temperatura.

Speaker1: [00:13:16] Certamente queste soluzioni, tanto per chiarire, non sono adatte
per soluzioni di portatile tipo cellulare. Questo è poco, ma sicuro. Ma per centri di
calcolo di dimensioni grosse, nei quali megawatt di potenza sono comunque
tranquillamente consumati già oggi come oggi. La connettività. Ne abbiamo parlato
prima tentando il bis. Questo vuol dire che questa 4.ª riga riporta i valori, almeno valori,
fino a un anno fa. Adesso c'è andato un po avanti in cui sperimentalmente si era
arrivati, cioè nelle varie tecnologie. Cioè 53 era quello di Google entangled, anche se
non tutti perfettamente funzionanti. Entangled. Questo vuol dire che io posso mantenere
il loro funzionamento accoppiati. Cioè posso veramente creare un registro che segue le
leggi che abbiamo visto prima in teoria di 53 qubit. Poi le operazioni. Non è che
funzionino tutte bene, ma lo si dice molto più indietro. Sono soltanto due al momento i
qubit che sono stati sperimentalmente dimostrati, cioè non si è andati oltre a una
dimostrazione sperimentale di due qubit OK di porte a due. Più di così non si è andati
per per chiarire. E giusto per concludere, per darvi un occhio facciamo quando sono tre,
finiamo in pochi minuti. Tante volte stiamo facendo delle chiacchiere, giusto per darvi un
claims così dell'idea superconduttore che è quello più importante. Forse qualcosa
pratico, se non altro per la quantità e la qualità dei risultati raggiunti finora e anche per
la pesantezza dei partner che ci stiamo dietro.

Speaker1: [00:14:54] Perché se parliamo del Gould, del team di Google su cui c'è
dietro l'Intel pure sta investendo molto su sta roba, l'IBM, eccetera eccetera. Stiamo
parlando di protagonisti di peso non irrilevante. Ok, l'idea è quello di utilizzare dei
superconduttori superconduttori. Come forse sapete sono dei metalli, ma l'alluminio in
un superconduttore non può andare molto in là. Molto meglio cercare delle cose strane
che, se utilizzati al di sotto di una temperatura critica che per l'alluminio è 1 o 2 gradi
kelvin, purtroppo è un tantino bassa e 1.2 gradi kelvin diventano superconduttori. Cosa
vuol dire che la loro resistività diventa praticamente zero? Cioè è possibile generare
correnti, spire che di correnti in anelli di queste cose o stati dimostrati che durano per
anni senza nessun generatore di tensione che le sostiene. Quindi questi
superconduttori io posso avere delle perdite veramente ridotte e mini con questi
superconduttori che cosa ci faccio questi metalli? Ci faccio un oscillatore elettronico
molto bene, ma una induttanza e una capacità ok questo oscillatore LC In realtà
l'induttore è sostituito da una giunzione Josephson che è quasi un po più complesso,
che però si comporta come un induttore non lineare. Che cosa ottengo ottengo? Se io
faccio le cose con la meccanica quantistica, se lo studio, la meccanica quantistica
ottengo dei livelli discreti di energia possibili in cui il sistema può trovarsi, faccio in modo
di utilizzare solo i due livelli più bassi, che saranno quindi il nostro zero e il nostro uno e
sono a posto.

Speaker1: [00:16:32] Quindi sfrutto la quantizzazione del campo elettromagnetico, in


altre parole un campo elettromagnetico che è quello che si trova in un circuito che è
banalmente un oscillatore lt ok in cui l'induttore è qualcosa di un pochino più complesso.
Questo è l'elemento di base e la ragione per cui sono più avanti rispetto agli altri è che
quando faccio questi circuiti, che sono circuiti quindi che vengono fatti con tecniche
litografiche standard, quelle con cui vengono fatti i circuiti a microonde, di fatto le
frequenze che devono essere utilizzate. I segnali per eccitare questi due livelli, cioè per
eseguire le operazioni, sono. Nel campo delle microonde sono frequenze nel campo dei
cinque dieci gigahertz, tipicamente cosa che vengono fatte comunemente nei circuiti a
microonde. Quindi l'alluminio viene depositato su dei substrati a bassa conducibilità.
Basta il silicio semplicemente. Il silicio a bassa temperatura è un isolante fantastico
perché tutti gli elettroni vengono fatti fuori tutti gli elettroni e le lacune vivendo vengono
immobilizzati a bassa temperatura. Quindi alluminio su silicio tranquillamente e io con
tecniche litografiche devo semplicemente disegnare le piste e tutto quello che mi serve
per fare questi circuiti. Quindi i circuiti? La flessibilità è enorme perché posso scegliere
come voglio le geometrie. Posso ottimizzare l'iPad e questo è il motivo per cui oggi
come oggi questi partner di peso di cui parlavo prima hanno raggiunto risultati che sono
in effetti un pochino un piedino, anche anche due più avanti rispetto alle altre
tecnologie.

Speaker1: [00:18:10] Quindi è questo semplicemente per dire come può essere
manipolato lo Stato utilizzando tecniche tipiche delle microonde che voi conoscete.
Oscillatori, mixer? No. Ecco, questo è di tutto per fare, per far finire come un'immagine.
Questa è un'immagine di un chip sperimentale fatto in ambito universitario. Non
sarebbe così facile vedere avere. Immagine. Questo è di qualche anno fa, ha fatto Delft,
del gruppo di Delft, in Olanda, dove hanno un gruppo di ricerca molto forte su queste
cose di come si presentano questi questi. La parte quantistica è quasi sotto. Abbiamo
solo a parte quanto poi tutti i circuiti di controllo elettronici. Ovviamente quelli non sono
qui, sono su dei chip separati e si presentano in questo modo. Questi sono i qubit.
Questo è un sistema a cinque qubit. Questa serpentina separa due conduttori che
servono e sono incastrati a pettine l'uno con l'altro che serve per realizzare una
capacità, ma è una capacità. Quindi vedete che qui dentro c'è l'elemento che ho detto
prima? La giostra del Jobs non si vede su questa scala, che è l'induttore equivalente,
quindi ognuno di questi è un LC e un oscillatore LC e sono accoppiati fra loro da delle
vedete da questi metal, da queste strisce di cose messe a serpentina per questioni di
compattezza che non sono altro che dei risonatori, non sono altro che di risonatori di
fatto distribuiti del tipo di quelli che si usano nei circuiti a microonde stampati che
servono per accoppiarsi.

Speaker1: [00:19:43] Ovviamente non abbiamo tempo di dire perché per come devo
utilizzare i risonatori, ma il modo più efficiente di accoppiare fra loro due due qubit è
quello di accoppiati attraverso dei risonatori che vengono anche utilizzati per leggere il
risultato, cioè anziché leggere il qubit direttamente, io vado a leggere il risonatore che è
occupato dal QB. È evidente come potrei fare a leggere un qubit in un qubit. Io ho uno
stato zero uno, stato uno e la differenza è un fotone. È un'energia talmente piccola che
non posso nemmeno pensare di andarlo a leggere senza distruggere l'informazione
contenuta. E infatti quello che si fa è di leggere l'effetto che questo fiume ha su un
risuonatore che ha copiato. Adesso quindi si presentano meno male. Certo che da qua
a integrarne non so quanti abbiano detto prima. La strada è lunga, ma questo è quello
di cui stiamo parlando e direi che possiamo fermarci qui. Se proprio avete voglia salto
tutto il resto. Perché dunque le slides sono due cose? Giusto per dire. Che siamo
ingegneri elettronici. In fin dei conti l'elettronica circuitale dove va a finire? In questa
roba è imponente. La quantità di circuiti che serve generare per controllare questi
oggetti.

Speaker1: [00:21:01] Sia per la calibrazione è odio. Questi oggetti vanno calibrati uno
ad uno, sia per la generazione dei segnali che servono per farli commutare. E c'è un
problema non piccolo che è quello della temperatura. Tutti questi circuiti io non posso
farli a temperatura ambiente e poi collegarli con dei fili al di sotto che lavora a 50 mi
richelmy. Perché tutti questi fili servirebbero tanto di quel calore, a parte la parte pratica,
ma servirebbero tanto di quel calore che non riuscirai a mantenere a 50/1000000 da
parte. Perché tutti i conduttori di calore? Quindi io devo avvicinare la parte elettronica
sia digitale che analogica, quindi gli amplificatori, i convertitori il più possibile alla zona a
bassa temperatura, diciamo da 1 a 4 kelvin. Questi refrigeratori funzionano per stadi a
diverse temperature, sempre più basse. L'oggetto a bassa temperatura si trova qua, ma
gli stati intermedi sono a temperatura intermedia, quindi ho un problema di di capire
come fare, far funzionare. Intendo bene. In realtà però è un problema abbastanza
nuovo. Tutti questi circuiti a temperature così basse, temperature cosiddette
criogeniche, non vado oltre, anche perché non ho più tempo, quindi mi fermo qui. Va
bene. Se ci sono domande bene, sennò ci fermiamo tanto. Stacco la monoposto mi
sembra di stop fatto. Ok, va bene. Se non ci sono domande possiamo salutarsi da casa.
Ci sono domande. Non le vedo, non vedo nessuna chat niente. Allora chiudo la
condivisione e anche chiudo. Abbandono things. Arrivederci.

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