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Guida all'immagine

Un cielo privo di nubi è monotono, no-


ioso. Certo è possibile accentuar-
ne la drammaticità con un bel
filtro rosso scuro, ma in tutti
Il paesaggio bianconero: gli altri casi sarà semplice-
mente noioso. Meglio quindi
la lezione di Ansel Adams scattare quando il tempo non
è “bello” e la luce solare velata
Ansel Adams è tornato? No di certo, ma in questo scatto c’è contribuisce a migliorare la resa
davvero tanto del grande fotografo americano. Conoscere la plastica del soggetto, distribuendo la
storia della fotografia è importante perché può fornire spunti gamma tonale su un intervallo più ampio
di riflessione per creare nuove immagini. Osservate la scelta pur senza limitarla agli estremi.
dalla luce laterale e dura, che però preserva i mezzi toni; que-
sta luce nella fotografia di paesaggio, quella del pomeriggio
o dell’alba per capirci, da sempre un’arma nelle mani dei fo-
tografi di paesaggio poiché consente di mettere in risalto la
texture del soggetto e di esaltare la tridimensionalità dello
scenario.
Inoltre è importante disporre di un’attrezzatura che garanti-
sca un’ampia latitudine di posa, anche se questo non ci esime
da usare gli opportuni accorgimenti (esposizione) per sfrutta-
re tale potenzialità.
L’autore ha poi costruito con abilità la composizione ponen-
do al centro il tronco e contemporaneamente abbassando il
punto di ripresa; in questo modo il cielo screziato da provvi-
denziali nubi è diventato un eccellente fondale per la sagoma
rinsecchita. Imparate quindi a scegliere l’opportuna posizio-
ne della fotocamera, oltre all’ora del giorno e alle condizioni
meteo.
L’autore ha poi scattato in previsione del successivo editing e
non è caduto nella tentazione di esasperare il contrasto e la
definizione del dettaglio in fase di ripresa.
Tutte note positive? No, tra gli aspetti meno riusciti troviamo
© Jan ArendtszSegui

la resa del primissimo piano, eccessivamente morbido poi-


ché affidato a uno sfocato poco coerente con un’immagine
di questo tipo. L’autore potrebbe giustificarsi dicendo di aver
voluto controbilanciare il cielo, anch’esso morbido, ma in re-
altà la mancanza di affilatezza è percepibile.
Vi sono poi alcuni elementi stonati come la mancanza di una
linea continua dell’orizzonte, al di là del tronco. Attenzione
quindi a sovrapporre elementi su piani differenti perché si
spinge l’osservatore a concentrarsi proprio sulla zona che si
sarebbe voluta nascondere. In questo caso il fotografo avreb-
be potuto spostare l’inquadratura leggermente più a destra,
tagliando fuori il cartellone abbandonato in basso a sinistra e
valorizzando maggiormente il “bellissimo” tronco.
Si capisce quindi come nel bianconero sia fondamentale una
composizione in cui tutti gli elementi, a cominciare dal detta-
glio, siano espressi e curati al massimo grado.

In uno scatto così curato il cartellone abbandonato è fuori luogo. Inoltre il tronco
finisce per nascondere l’interruzione della linea dell’orizzonte, lasciando un senso di
sospensione. Sono solo imprecisioni, ma è un peccato che l’autore li abbia trascurati,
anche perché sarebbero state facilmente sanabili.
Ottima la scelta del tronco sinuoso. La luce radente e laterale
mette in risalto le texture del legno che permette di apprez-
zare le forme. Il tronco si staglia netto sul cielo, con i lati
sinistro e destro rispettivamente bianchissimo e scurissimo;
l’effetto può essere accentuato nello sviluppo del Raw sfrut-
tando il filtraggio colore.

>> Dati di scatto: 1/250s a f/5.6, ISO 100. Focale 28mm su Full Frame

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