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PAPPAGALLI

ONDULATO
di forma e posizione
l’evoluzione
DELLO
standard
• TERZA PARTE •
testo C.T.N. Ondulati e Psittacidi
foto P. Rocher e C.T.N. O.-P.

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Continuando con il discorso legato alla
forma della testa, la Maschera, o sarebbe
meglio definirlo “bavaglio”, corrisponde
ad una parte importante di questo argo-
mento. Un bavaglio perfetto integra e
definisce al meglio l’intera struttura cra-
niale, completa la linea del collo fonden-
do la testa al corpo offrendo così un col-
po d’occhio eccezionale. Osservando at-
tentamente un buon soggetto, dopo aver
esaminato fronte e profilo della testa, lo
sguardo si posa sulla maschera che si
presenterà ampia, profonda e ornata da
macchie grandi, il più possibile rotonde
e soprattutto equidistanti. I difetti per-
cepibili connessi alla maschera sono so-
L Figura 1 litamente legati a cattiva selezione. La
costante ricerca da parte degli allevatori
di macchie sempre più vistose, associate
poi a piumaggi sempre più lunghi e va-
porosi, ha portato alcune linee d’alleva-
mento a “perle” oblunghe che arrivano,
in diversi casi, ad uscire letteralmente
dal bavaglio. Questo problema penso sia
annodato più che altro ad una pessima
interpretazione delle richieste dello
Standard.
I punti della maschera, ornano la masche-
ra stessa, ma non sono essi stessi la ma-
schera. La figura (1) mostra chiaramente
come dovrebbe presentarsi un bavaglio
largo e profondo ornato da sei macchie o
“perle” il più possibile rotonde (cosa non
facile in soggetti a piumaggio lungo) ed
L Figura 2 equidistanti; le due macchie laterali de-
M Figura 3 M Figura 4
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vono mostrarsi parzialmente coperte dai
marchi guanciali. Di seguito saranno
elencati i difetti più frequentemente ri-
scontrabili, le possibili cause e, dove pos-
sibile, anche le metodologie di correzio-
ne.
Dalla figura (2) è possibile osservare una
delle anomalie più rilevabili in ambito
espositivo.
Il soggetto in questione tende ad “aprire”
il bavaglio mostrando una sgradevole
spaccatura che mostra la parte superiore
del petto.
Come è stato ampiamente illustrato nel
primo capitolo di questa discussione, il
piumaggio della maschera non cresce co-
me fosse una sorta di “barba”, ma piutto-
sto come un paio di folti “basettoni”.
L’Ondulato quando riassetta la livrea del
petto sposta verso l’esterno le piume del-
la maschera che si aprono a “tendina”.
Siffatta irregolarità non può quindi esse-
re annoverata tra i difetti penalizzabili in
quando basta attendere che l’animale ter-
mini le operazioni di pulizia e il piumag-
gio ritornerà sicuramente nella sua posi-
zione originale.
Ben diverso è il discorso penalizzazioni
nel caso di bavagli che non ritornano in
posizione per cause non legate al riasset-
to del piumaggio, ma ad origini più stret-
tamente legate alla selezione.
Nella figura (3) viene illustrata una tipi-
ca situazione in cui l’espositore non abbia
praticato una perfetta toelettatura trala-
M Figura 5
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sciando qualche punto secondario che
può essersi nascosto dietro ad uno “spot”
primario. Il Giudice dovrebbe controllare
che i 6 punti principali siano presenti; os-
servandone attentamente la disposizione
all’interno della maschera.In questi casi
la penalizzazione praticata dovrebbe es-
M Figura 6
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sere minima anche se, alla vista il sogget-
to si presenta non equilibrato.Sarebbe
utile iniziare la toelettatura qualche gior-
no prima dell’esposizione per poi atten-
dere almeno 48 ore per permettere ad
eventuali punti nascosti di evidenziarsi e
cosi rifinire meglio l’opera. In figura (4) è
osservabile uno dei difetti più gravi per
un Ondulato di forma e posizione che am-
bisce ad arrivare a premio. I punti prima-
ri escono letteralmente dal corto bavaglio
dando solo una parvenza di larghezza e
profondità, ma come accennato prima,
non sono i punti ad essere la maschera
che in questa congiuntura non la ornano
affatto. Questo difetto è solitamente le-
gato ad una selezione guidata da una pes-
sima esegesi delle richieste espresse chia-
ramente dagli standard ricalcando più i
gusti personali che non il modello di per-
fezione. Anche una toelettatura troppo
profonda può portare ad evidenziare que-
sta irregolarità; in special modo se si ten-
de a sfoltire troppo il piumaggio del ba-
vaglio.
Il disegno numero (5) sottolinea una im-
perfezione molto simile a quella descrit-
ta dalla figura (4) solamente che, in
questo esempio, il bavaglio non è corto,
ma perfettamente regolare; ad essere ir-
regolari sono i punti che debordano vi-
stosamente.
La figura 6 illustra una maschera non
toelettata presentante dei punti in evi-
dente sovrannumero. Nell’Ondulato da
esposizione (F/P e Colore) è ammessa
una toelettatura estetica non finalizzata
alla frode che ha come scopo l’evidenzia-
zione dei caratteri richiesti dallo Stan-
dard. L’introduzione di soggetti della va-
rietà opalina ha giovato sicuramente al-
la qualità delle maschere, ma ha pure
prodotto generazioni di soggetti con so-
vrabbondanza di punti presenti nel bava-
glio. Per ottemperare alle richieste volu-
te dagli standard qualitativi, l’espositore
è costretto ad attuare un pesante sfolti-
mento che in taluni casi arriva a creare
uno “scalino” nella maschera danneg-
giandone profondamente l’armonia del
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L Figura 7
profilo inducendo al Giudice di penaliz-
zare il soggetto alla voce “Forma”. L’im-
magine numero (7) illustra un altro pro-
blema legato alla toeletta espositiva; si
può incappare, purtroppo, in soggetti
destinati all’esposizione e così lunga-
mente preparati che nel mentre ci si ap-
presta a tagliare il calamo di un difficile
punto secondario, le lame della forbicina
recidano il punto primario, oppure che
questi si apprestino ad effettuare una
muta leggera del piumaggio, oppure che
i soggetti si siano azzuffati il giorno pri-
ma, fatto sta che in casi come questi è
piuttosto facile che nella maschera faccia
bella mostra di sé un punto secondario al
posto del primario. Logica vuole che tra
i due mali sia scelto il male minore e nel
nostro caso la penalizzazione visiva di
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L Figura 8
un soggetto in esposizione è decisamen-
te mitigata se alla mancanza di un pun-
to della maschera si preferisce lasciare al
suo posto uno “spot” di minore rilievo.
La figura (8) evidenzia un bavaglio semi
aperto con punti quasi sovrapposti.
Anomalia collegata a scadente selezione
della struttura ossea del cranio e dello
sviluppo delle aree degli Pterili. In alcuni
soggetti si può rilevare una sovrapposi-
zione dei punti in maniera quasi comple-
ta che arriva a snaturare l’importanza ar-
monica della maschera stessa che all’os-
servatore apparirà spoglia.
Nell’illustrazione numero (9) si manifesta
un difetto conosciuto come “spot ad un-
ghia”; connesso a piumaggi extra lunghi
e ad anomalie nel disegno melanico.
Spesso questo tipo di punti si presenta
L Figura 9
coi bordi sfrangiati, parzialmente incom-
pleti o col bordo inferiore a punta; in
questo caso sono detti “spot a punta di
lancia”.
Nel terminare la terza parte del discorso
non ci si poteva dimenticare quel fenome-
no di eccesso di melanina nella livrea del-
la faccia che prende il nome di Ticchiola-
tura.
Questa imperfezione si manifesta con
piumaggio che esibisce una ossidazione
melanica più o meno estesa e fa sembra-
re le parti interessate come macchiate da
spruzzi di vernice nera, grigia o bruna a
seconda della varietà o mutazione del
soggetto e può colpire: fronte, testa e ma-
schera. La Ticchiolatura è difetto trasmis-
sibile alla prole e fortemente penalizzato
in ambito espositivo.