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Teurgia – Parte 1: Il Cerchio 

Angelico
Posted on dicembre 14, 2019 by Yuri Abietti

Dopo una serie di articoli sulla Goetia, è giunto il tempo di parlare un po’ anche dell’Arte Teurgica,
cioè delle procedure descritte in vari grimori rinascimentali e medievali atte a evocare entità
angeliche. Sebbene la Chiave Minore di Salomone contenga istruzioni in tal senso (nel libro Ars
Theurgia-Goetia), ho pensato che fosse interessante prima occuparsi di un altro grimorio,
l’Heptameron, considerato da molti praticanti il testo più completo per questo genere di evocazioni.

In questo libro, attribuito a Pietro d’Abano, si descrive un metodo alquanto complesso ma, una volta
compresa la logica su cui è costruito, tutto sommato lineare. Una delle cose più complicate è senza
dubbio la costruzione del Cerchio, dato che la sua struttura cambia a seconda della stagione, del
giorno della settimana e persino dell’ora in cui stiamo compiendo la cerimonia. Come primo
argomento da trattare, dunque, mi sembrava un candidato interessante e ho deciso di scrivere un
articolo per rendere il più possibile semplice tale operazione con una guida “passo dopo passo”.

Il Cerchio Angelico
Il Cerchio di Pietro d’Abano consiste in realtà in quattro cerchi concentrici il cui diametro esterno
dovrebbe essere almeno di 10 piedi (circa 3 metri). Gli altri cerchi interni non devono essere tanto
distanti: tutto ciò che serve è lo spazio necessario per scrivere dei nomi negli “anelli” intermedi.
Nella mia esperienza personale (e in quella del collega Fr. Utcumque, con cui ho condotto
un’evocazione l’anno scorso), posso dire che ci sono metodi molto semplici per tracciare i cerchi e
per “segnarli” a terra. Per essere sicuri di fare una circonferenza regolare, prendete uno spago della
lunghezza di 1,5 metri (più la misura necessaria per fare un paio di nodi) e legatene un’estremità a
un oggetto pesante che porrete al centro del Cerchio da disegnare. All’altra estremità, legate un
gessetto (se potete disegnare a terra) o un qualsiasi altro oggetto. Tendete lo spago e, facendolo
girare attorno all’oggetto pesante al centro, segnate i punti della circonferenza esterna. Se non
potete disegnare a terra con un gesso, l’opzione migliore è dello “scotch” di carta: permette di
segnare il cerchio, può essere rimosso senza lasciare tracce e potete usarlo per scriverci sopra i nomi
dei vari Angeli e Spiriti.
Fatto questo, accorciate lo spago di circa 10 centimetri e ripetete l’operazione disegnando il
secondo cerchio all’interno.

Quindi fate la stessa cosa e disegnate il terzo cerchio.


Infine riducete ulteriormente lo spago e fate il quarto cerchio. La circonferenza interna a questo
punto sarà di circa 2,4 metri. (Potete anche accorciare di meno lo spago, avendo cura di mantenere
lo spazio per scrivere tutti i nomi necessari, se volete avere più spazio all’interno).

Con una bussola (come quella presente ormai in qualsiasi smartphone), controllate la posizione dei
punti cardinali. Tracciate una linea da est a ovest che parta dalla terza circonferenza che avete
tracciato e poi ripetete la stessa operazione andando da nord a sud.
Questo dividerà lo spazio rituale e il primo cerchio interno in quattro quarti. Ponete l’altare al
centro, leggermente spostato verso Oriente, in modo che in piedi dietro di esso vi troviate il più
possible vicini al centro esatto dell’intera figura disegnata a terra.

Sempre con il gesso (o il nastro di carta), disegnate a sud-est, sud-ovest, nord-ovest e nord-est
quattro Pentagrammi (non devono essere precisi ma se volete essere perfezionisti può servire avere
un “template” per tracciare le cinque righe che formano le stelle). Al centro di tali figure mettete
quattro candele (delle tealight bianche vanno benissimo).
Il terzo anello e le iscrizioni al centro della figura sono uguali per tutti i Cerchi Angelici e quindi
possiamo occuparcene subito. Partendo dal quarto di sud-est, disegnate una croce e quindi scrivete
“ADONAY”, seguito da un’altra croce. Fate la stessa cosa nel quarto di sud-ovest, scrivendo
“ELOY” al posto di “ADONAY”. Nel quarto di nord-ovest, disegnate una croce, scrivete “AGLA”
e quindi un’altra croce. Infine, nel quarto di nord-est, disegnate una croce e scrivete
“TETRAGRAMMATON”. Se preferite, potete scrivere tutti questi nomi in Ebraico:
A Est scrivete “ALPHA” o mettete l’equivalente lettera greca (in maiuscolo o minuscolo, secondo
le vostre preferenze). A Ovest, “& OMEGA”. Il cosiddetto Ampersand non è strettamente
necessario (a mio parere) ma, nel caso, potete scriverlo utilizzando la forma “arcaica” che ha dato
origine all’attuale carattere, derivata dall’et latino.

Con questo, il lavoro preliminare di preparazione del Cerchio Angelico è concluso. Ora si entra nel
vivo dell’Heptameron e nel calcolo degli Angeli e dei Re della stagione, del giorno e dell’ora
dell’operazione da compiere.

L’Anello Esterno

Nell’anello esterno vanno scritti i nomi degli “Angeli dell’Aria” corrispondenti al giorno in cui
avete deciso di compiere l’operazione. Il primo nome (seguito da REX, poiché è il Re di questi
Spiriti) va a Est e gli altri seguono in senso orario agli altri punti cardinali. Ecco i nomi divisi per
giorno di competenza:

Gli Angeli dell’Aria


Domenica: Varcan Rex, Tus, Andas, Cynabal
Lunedì: Arcan Rex, Bilet, Missabu, Abuzaha
Martedì: Samax Rex, Carmax, Ismoli, Paffran
Mercoledì: Mediat (o Modiat) Rex, Suquinos, Sallales
Giovedì: Suth Rex, Maguth, Gutrix
Venerdì: Sarabotes Rex, Amabiel, Aba, Abalidoth, Flaef
Sabato: Maymon Rex, Abumalith, Assaibi, Balidet

Avrete notato che il mercoledì e il giovedì i nomi sono solo tre, mentre il venerdì sono ben cinque.
In questi casi, segnate i Nomi nell’anello esterno dividendo la circonferenza nel modo più regolare
possibile.

A titolo di esempio, presenteremo un Cerchio completo realizzato per un’operazione da condurre la


domenica, d’inverno, durante il giorno, nell’ora del Sole. L’anello esterno, quindi, conterrà i nomi
di Varcan Rex a Est, Tus a Sud, Andas a Ovest e Cynabal a Nord.

L’Anello Centrale
L’anello centrale di ogni Cerchio Angelico è senza dubbio la parte più complicata. Nell’ordine, da
Est e procedendo in senso orario, dovremo trovare il modo di inserire nell’anello i seguenti
elementi:

1. Nome dell’Ora e dell’Angelo dell’Ora (cambia a seconda del giorno)


2. Sigillo dell’Angelo
3. Nome dell’Angelo del Giorno
4. Ministri dell’Angelo del giorno
5. Nome della Stagione
6. Nome degli Spiriti che dominano la Stagione
7. Nome del Capo del Segno della Stagione
8. Nome della Terra nella Stagione
9. Nomi del Sole e della Luna nella Stagione
La cosa può apparire incredibilmente complessa ma, come vedremo, facendo semplicemente
riferimento a una serie di tabelle, potremo rapidamente comporre il Cerchio Angelico per qualsiasi
operazione.

1. Nome dell’Ora e dell’Angelo dell’Ora


Ogni ora planetaria (ne abbiamo parlato in questo articolo) ha un suo nome magico preciso. Una
volta calcolata l’ora (diurna o notturna), è sufficiente consultare la tabella relativa al giorno in cui
vogliamo compiere l’operazione per trovare il Nome dell’Ora e il Nome dell’Angelo dell’Ora, le
prime due voci da mettere a partire da Est nell’anello centrale.
Dato che abbiamo deciso di condurre l’operazione di Domenica nell’Ora del Sole, possiamo
scegliere la prima ora della giornata (l’alba) o l’ottava (dopo sette ore il “ciclo planetario” si
conclude e si ritorna al Pianeta d’influenza d’origine). Ammettiamo di voler compiere l’evocazione
nell’ottava ora (in genere attorno alle 13:00): dovremo scrivere nell’anello centrale, quindi, il nome
dell’ottava ora di Domenica e l’Angelo corrispondente (in questo caso, Tanic e Michael).
2. Il Sigillo dell’Angelo
Subito dopo il nome dell’Angelo dell’Ora, disegniamo il suo sigillo basandoci su questa tabella.
Dato che nell’esempio descritto l’Angelo dell’Ora risulta essere Michael, aggiungiamo il suo sigillo
nell’anello centrale subito dopo il nome in questo modo:

3. Nome dell’Angelo del Giorno


Dopo il sigillo dell’Angelo dell’Ora mettiamo il nome dell’Angelo del giorno. Nel nostro caso si
tratterà sempre di Michael, dato che abbiamo scelto come esempio un’operazione condotta nel
Giorno del Sole (Domenica) e nell’Ora attribuita alla stessa influenza planetaria.

Angeli del Giorno

 Domenica: Michael
 Lunedì: Gabriel
 Martedì: Samael
 Mercoledì: Raphael
 Giovedì: Sachiel
 Venerdì: Anael
 Sabato: Cassiel

In questo caso, dunque, scriviamo “Michael” nuovamente dopo il Sigillo:


4. I Ministri dell’Angelo del Giorno
A seguito del nome dell’Angelo del Giorno, scriviamo i nomi dei suoi ministri, seguendo questa
tabella:

 Domenica: Dardiel, Huratapal


 Lunedì:Michael, Samael
 Martedì: Satael, Amabiel
 Mercoledì: Miel, Seraphiel
 Giovedì: Castiel, Asasiel
 Venerdì: Rachiel, Sachiel
 Sabato: Uriel, Machatan

Nel nostro caso, dunque, scriviamo “Dardiel – Huratapal” dopo “Michael” in questo modo:
5. Nome della Stagione
Inserite il Nome Magico della stagione secondo il seguente schema:

 Estate: Casamaran
 Autunno: Ardarael
 Inverno: Farlas
 Primavera: Talvi

Nel nostro caso, dunque, aggiungiamo “Farlas” nell’anello centrale:


6. Angeli della Stagione
Gli Angeli (o Spiriti) della Stagione vanno aggiunti in seguito, seguendo questo schema:

 Estate: Gargatel, Tariel, Gaviel


 Autunno: Tarquam, Guabarel
 Inverno: Amabael, Ctarari
 Primavera: Caratasa, Core, Amatiel, Commissoros

Dato che abbiamo deciso, nel nostro esempio, di condurre l’operazione d’inverno, aggiungeremo
dunque “Amabael – Ctarari”, come nell’immagine qui di seguito:

7. Capo del Segno della Stagione


Aggiungiamo il nome dello Spirito a Capo del Segno dominante la Stagione che abbiamo scelto,
seguendo questo schema:

 Estate: Tubiel
 Autunno: Torquaret
 Inverno: Altarib
 Primavera: Spugliguel

Nel nostro caso, scriviamo “Altarib”:


8. Nome della Terra
Allo stesso modo, aggiungiamo il Nome Magico della Terra durante la stagione scelta per
l’operazione:

 Estate: Festativi
 Autunno: Rabianara
 Inverno: Geremiah
 Primavera: Amadai

Nel nostro caso, ovviamente, “Geremiah”.


9: Nome del Sole e della Luna
Infine, come ultimi nomi sacri da aggiungere all’anello centrale, scriviamo i Nomi Magici del Sole
e della Luna durante la stagione scelta:

 Estate: Athemay, Armatus


 Autunno: Abragini, Matasignais
 Inverno: Commutaff, Affaterim
 Primavera: Abraym, Agusita

Nell’esempio, dunque, scriviamo “Commutaff – Affaterim”:

Ecco quindi un Cerchio Angelico completo per l’esempio proposto, secondo l’Heptameron di Pietro
d’Abano.

Conclusioni
Nei prossimi articoli ci occuperemo del rituale di Evocazione, sempre secondo lo stesso grimorio,
quindi prenderemo in esame la procedura della Chiave Minore di Salomone, cercando di cogliere
analogie e differenze tra le due fonti principali di Magia Teurgica. Vedremo anche gli Angeli
principali e i loro attributi (in parte abbiamo già parlato di questi argomenti negli articoli riguardanti
la Magia Planetaria).

Come sempre, grazie per essere passati! Mettete like, commentate e condividete questo articolo sui
vostri canali Social. A presto e buon lavoro!
Teurgia – Parte 2: le Consacrazioni
e Purificazioni
Posted on dicembre 22, 2019 by Yuri Abietti

Nota: questo articolo è parte di una serie. Se non l’avete già fatto, andate a leggere la prima parte.

 Teurgia – Parte 1: il Cerchio Angelico

Nell’articolo precedente abbiamo visto come creare un Cerchio Angelico in armonia con il
momento preciso nel quale abbiamo deciso di compiere la cerimonia. Prima di occuparci delle
procedure del rito vero e proprio, vediamo insieme tutte le consacrazioni e purificazioni preliminari
necessarie.
Edizione commentata in lingua inglese dell’Heptameron.

Prima ancora, però, vorrei sottolineare un aspetto di questa operazione. Il Cerchio, così come è stato
descritto nell’articolo precedente, non è adatto solo a operazioni angeliche. Il fatto di specificare
Angeli e Spiriti dell’ora, del giorno e della stagione in cui stiamo praticando lo rende perfetto a
pressoché qualsiasi tipo di lavoro magico. Di fatto si tratta di un metodo per “allineare” la propria
energia a quella del Macrocosmo nel momento specifico del rituale, una sorta di antenna che si
sintonizza sulla “giusta frequenza”. Come vedremo in un articolo futuro sulla Goetia, ci sono
elementi ulteriori che vengono descritti nella Chiave Minore di Salomone per quel tipo di
evocazioni, elementi che possiamo integrare in questo Cerchio. Tuttavia, anche limitandoci a
quanto descritto da Pietro d’Abano, avremo a nostra disposizione uno strumento potentissimo di
allineamento con tutte le “vibrazioni” planetarie e astrali.

Tornando all’argomento specifico di questo articolo: nell’Heptameron vengono specificate le


seguenti consacrazioni:

1. Consacrazione del Cerchio


2. Consacrazione dei Profumi
3. Consacrazione del Fuoco
4. Consacrazione delle Vesti
5. Creazione e consacrazione del Pentacolo
Una recente edizione dell’Heptameron e dell’Arbatel in lingua inglese.

Ci occuperemo del Pentacolo in un prossimo articolo mentre in questa parte vedremo insieme tutte
le altre consacrazioni preliminari. Inoltre, elencherò una lista completa di purificazioni alternative
adatte non solo a questa particolare operazione ma a ogni tipo di lavoro magico nel Cerchio. Tali
purificazioni sono derivate dalla pratica personale mia e dei miei “colleghi” Stregoni e sono formule
personali derivate sia da Pietro d’Abano che dal lavoro di Rudolf Steiner nonché di Julius Evola e
del suo Gruppo di Ur.
(Per quelli di voi che si preoccupano di questo aspetto, specifico che non sono in alcun modo
“allineato” al pensiero politico evoliano e che, anzi, non potrei trovarmi più distante da tali
ideologie. Tuttavia, è inevitabile riconoscere che si è trattato di un importantissimo occultista
italiano e che ci sono molte cose utili a livello pratico nelle opere che portano la sua firma e quella
del suo gruppo di lavoro).

Andiamo dunque a vedere le consacrazioni descritte nell’Heptameron una per una.

1) Consacrazione del Cerchio


Bagnare il Cerchio precedentemente disegnato con Acqua Santificata e poi recitare Salmi 51:7:

Aspergimi, con l’issopo, o Signore, e sarò purificato; lavami e sarò più bianco della neve.

2) Consacrazione dei Profumi

Il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe possa benedire le Creature di questi Profumi:
che possa riempirli con la virtù dei loro aromi così che né nemico né alcuna falsa immagine possa
entrare in loro, attraverso la grazia di Nostro Signore Gesù Cristo, amen.
Quindi spruzzare sugli incensi un po’ di Acqua Santificata.

3) Consacrazione del Fuoco

Io ti esorcizzo, o creatura di Fuoco, attraverso colui che fece ogni cosa, così che ogni fantasma
venga scacciato da te e che non sia più in grado di fare alcun danno. Benedici, o Signore, questa
creatura di Fuoco e santificala, così che possa essere benedetta e cantare le lodi del tuo Santo Nome
e che nessun danno possa colpire il Mago o i presenti. Attraverso la grazia di Nostro Signore Gesù
Cristo, amen.

4) Consacrazione delle Vesti


Mentre si indossano i vestiti che si useranno nella procedura (non necessariamente devono essere
Vesti Rituali), recitare:

Ancor, Amacor, Amides, Theodonias, Anitor. Per il potere del tuo Angelo, o Signore, indosserò
queste Vesti della Salvezza, cosicché il mio volere venga realizzato, tramite il potere del santo
Adonay il cui Regno dura nei secoli dei secoli. Amen.

Consacrazioni complete alternative

Passiamo ora a questa serie alternativa di consacrazioni e purificazioni di ogni elemento presente in
una pratica di Magia Cerimoniale. Come ho detto, si tratta di procedure personali che, però, hanno
dato prova di essere molto efficaci e relativamente semplici. Tali consacrazioni sono anche meno
influenzate dalla cultura cristiana cattolica e più “universali”, adatte dunque a qualsiasi praticante
(anche pagano o non credente).
Dato che molte di queste consacrazioni devono essere recitate dopo aver “segnato” l’elemento da
benedire con un Pentagramma specifico, riportiamo qui uno specchietto con tutti i Pentagrammi di
invocazione necessari. L’elenco delle consacrazioni viene dato nell’ordine in cui andrebbero
compiute prima della cerimonia.
1) Purificazione del Fuoco
Segnare il braciere sull’Altare con un Pentagramma di Invocazione del Fuoco.
Estendere la mano destra sul braciere e recitare l’Invocazione di Purificazione del Fuoco.

Con l’autorità del Principio Unico che pervade l’Universo intero e tutti gli esseri, Pilastro che
collega il più alto dei Cieli al Profondo Abisso, io purifico te, creatura del Fuoco. Geni della
Fiamma, buoni Daimon, io vi invoco perché siate presenti e perché la vostra virtù entri nell’ardore
che io suscito ed invoco. Che qui ed ora ogni Spettro e Daimon maligno venga bandito dal Fuoco e
che non sia più in grado di nuocere a nessuno in alcun modo. Possa la Fiamma essere benedetta e
usata nella mia Opera, senza che venga alcun danno in questo Sacro Tempio.

2) Purificazione dei Profumi


Segnare l’incensiere sull’Altare con un Pentagramma di Invocazione dell’Aria.
Estendere la mano destra sopra l’incensiere e recitare l’Invocazione di Purificazione dei Profumi:

Che il Principio Unico, Mente Suprema dei Cieli, possa consacrare questi incensi. Che gli Angeli e i
Daimon dell’Oriente e tutte le buone Creature dell’Etere possano benedire la virtù di questi
profumi. Fate ciò, in modo che né Daimon maligni né false visioni possano entrare in loro. Che gli
aromi possano portare illuminazione e consapevolezza in questo Sacro Tempio.
3) Purificazione del Sale
Segnare la ciotola di sale sull’Altare con un Pentagramma di Invocazione della Terra.
Estendere la mano destra sopra la ciotola e recitare l’Invocazione di Purificazione del Sale:

Gaia, Madre Terra, invoco te e tutti gli Spiriti Sacri perché veniate a me e consacriate questo Sale,
così che io possa usarlo nella mia Opera. Possa la saggezza risiedere in questo Sale e possa
preservare il corpo e l’anima da ogni corruzione. Spiriti dell’Etere e sotto la Terra, divinità del suolo
ed entità delle pozze d’acqua marina da cui questo Sale proviene, consacratelo e purificatelo.
Possano tutti gli Spettri e i Daimon maligni essere banditi da esso, così che possa diventare Sale
divino, Sale della Terra e Terra di Sale.

Aggiungere quindi il Sale consacrato nella coppa d’Acqua.

4) Purificazione della Cenere dei Profumi


Dopo aver fatto bruciare gli incensi, estendere la mano destra sopra l’incensiere e sulle ceneri,
quindi recitare:

Possa questa cenere tornare alla fonte dell’Acqua Vivente. Possa diventare Terra fertile. Possa
portare con sè l’Albero della Vita. Ciò che ha unito la Terra dell’incenso, il Fuoco della fiamma e
l’Aria del profumo, venga unito all’Acqua della Vita. Che questa diventi sacra e immutabile, con la
benedizione degli Spiriti, degli Dei, degli Angeli e dei Buoni Daimon.

Aggiungere quindi la Cenere consacrata nella coppa d’Acqua.


5) Purificazione dell’Acqua Santa
Segnare la Coppa dell’Acqua Santa con un Pentacolo di Invocazione dell’Acqua.
Mischiare il sale e la cenere nella Coppa dell’Acqua.
Estendere la mano destra sopra la Coppa dell’Acqua e recitare:

Nume del mare profondo che con la tua potenza domini tutte le acque sparse nel mondo, io ti
invoco perché tu possa purificare quest’Acqua Santa. Placa le tempeste, Signore delle limpide
sorgenti e delle pure fonti, tu che reggi le acque sotterranee e le acque celesti. Buoni Daimon che
siete Ministri della sua potenza, conferite virtù a quest’Acqua in modo che io possa essere purificato
e usarla nella mia Opera. Nel Sale dell’Eterna Saggezza, nell’Acqua dell’Approntamento, nella
cenere da cui la Nuova Terra nasce, possa tutto essere compiuto.

6) Purificazione delle Vesti


Segnare le Vesti con un Pentagramma di Invocazione dello Spirito Attivo.
Compiere il Rituale della Croce Cabalistica. Aspergere di Acqua Santa le Vesti.
Estendere la mano destra sulle Vesti, quindi recitare:

Principio Creatore, Angeli e buoni Daimon dell’Etere e della Terra, purificate e consacrate queste
Vesti per la mia Opera. Fate che queste diventino Vesti della Salvezza e tramite loro io possa far
accadere ciò che desidero. Io vesto l’abito immacolato che è il simbolo della mia purezza e vi
chiamo perché essa permanga in me ed affinché il candore divenga splendente Luce.
7) Purificazione delle Offerte
Estendere la mano destra sulle Offerte presenti sull’Altare, quindi recitare:

Signori del raccolto, Fauni e Ninfe della Terra, Angeli e buoni Daimon, scendete con il vostro
sguardo benevolo sulle offerte approntate su questo sacro Altare. Purificatele e date loro la vostra
benedizione, consacrandole per la mia Opera. Principio Creatore, coltivatore dei mistici campi, io ti
consacro questo cibo e queste offerte affinché esse alimentino la mia Sostanza. Che lo Spirito possa
rapidamente innalzarsi ed ottenere la comunione perfetta con il Genio Superiore del mio essere.

8) Purificazione del Cerchio


Segnare il centro del Cerchio con un Pentagramma di Invocazione dello Spirito Passivo.
Aspergere il centro del Cerchio con l’Acqua Santa. Porsi a Ovest del Cerchio rivolti a Est, estendere
la mano destra sul Cerchio e recitare:

Più radioso del Sole, più puro della neve, più sottile dell’Etere è il Vero Sé, lo Spirito nel mio
Cuore. Consacra, oh Principio Ultimo, questo Tempio e questo Cerchio, perché io possa usarlo per
la mia Opera. Che i Guardiani, gli Arcangeli e i buoni Daimon dei Quarti purifichino questo luogo e
lo rendano degno della Volontà Suprema.
9) Purificazione dei Segni
Compiere una circumambulazione da Est in senso orario attorno al Cerchio aspergendo i Segni del
Cerchio con l’Acqua Santa.
Porsi a Ovest del Cerchio rivolti a Est, estendere la mano destra sul Cerchio e recitare:

Secondo la Volontà dell’Anima Suprema, io ho tracciato questi segni, nel Nome del Principio
Creatore, degli Arcangeli e dei buoni Daimon. In essi è la mia Volontà, la mia aspirazione. Possano
essi, con l’ausilio e la benedizione degli Spiriti, guidarmi alla conoscenza cui tendo. Che questo
Cerchio sia di protezione e difesa contro i pericoli della mia natura inferiore e contro tutte le forze
che possono opporsi al compimento delle mie aspirazioni.

10) Purificazione finale del Tempio


Andare a Ovest dell’Altare, rivolti verso Est.
Compiere il Rituale della Croce Cabalistica. Estendere la mano destra sopra l’Altare e recitare:

Spiriti di splendore, fiamme del Fuoco Creativo, Spiriti dell’Acqua rigenerante, Signori della Terra
che dà buoni frutti e buoni Daimon dell’Aria vorticosa, io vi chiamo per assistermi e per conferirmi
Potere e Autorità tramite i quali io possa diventare degno della Suprema Sapienza. Che la fonte
della mia vita sia purificata, che il peso della mia materia sia alleviato, onde io stesso possa essere
lo specchio fedele dello Spirito Superiore. Che io possa essere sicuro e non più turbato e sempre
permanga in me la pace perfetta. Così è e così sia, ogni cosa è compiuta.
Nota: il Rituale della Croce Cabalistica è spiegato nella seconda parte del Rituale Minore del
Pentagramma.

Conclusioni
Questo articolo, insieme a quello precedente della stessa serie, non cerca solo di fornire un metodo
pratico di lavoro con l’Heptameron ma, in generale, presenta una serie di tecniche utilizzabili in
qualsiasi cerimonia. Teniamo presente che, a meno di eventi particolari, non è necessario ogni volta
consacrare gli strumenti presenti sull’altare o l’altare stesso (naturalmente, un nuovo Cerchio con
nuovi Segni andrà purificato a ogni operazione). Allo stesso modo, se abbiamo già consacrato
dell’Acqua Santa non sarà necessario rifare tutta la procedura fino a quando non dovremo crearne di
nuova (ma i profumi e il fuoco – cioè il braciere su cui bruciano o i carboncini usati per i grani di
resina – dovrebbero essere esorcizzati a ogni nuovo rituale). In generale, dunque, usate buon senso e
non trasforrmate queste pratiche in un “iter” meccanico privo della vostra energia e attenzione. Se
decidiamo, d’altronde, di compiere tutta questa procedura preliminare a ogni nuova pratica nel
Cerchio, possiamo pensare ad essa come a un metodo di meditazione, un modo per portare anche
noi “in linea” con le energie invocate e sintonizzarci meglio con il momento astrale dell’operazione.

Spero che l’articolo sia stato di vostro gradimento e vi sia utile per la vostra pratica. Come sempre,
condividete, mettete like e commentate. A presto!

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4 pensieri su “Teurgia – Parte 2: le Consacrazioni


e Purificazioni”
Teurgia – Parte 3: il Pentacolo di
Pietro d’Abano
Posted on dicembre 29, 2019 by Yuri Abietti

Nota: questo articolo è parte di una serie. Se non l’avete già fatto, andate a leggere il primo e il
secondo articolo:

 Prima parte
 Seconda parte

Negli articoli precedenti abbiamo visto come creare un Cerchio Angelico secondo l’Heptameron di
Pietro d’Abano e come condurre le consacrazioni e purificazioni preliminari. In questa terza parte ci
occuperemo di come creare e consacrare il Pentacolo descritto nel Grimorio.

Il libro dice che il Pentacolo va creato di mercoledì nell’Ora di Mercurio (abbiamo trattato le Ore e i
Giorni Planetari in questo articolo) in fase di Luna crescente, con inchiostro, penna e calamaio
(possibilmente anch’essi consacrati) e un piccolo foglio di carta pergamena (viene specificato che
dovrebbe trattarsi di pelle di vitello ma, ovviamente, possiamo considerare della carta grezza o
pregiata un’ottima alternativa). La carta va purificata spruzzandoci sopra un po’ d’Acqua
Consacrata (che abbiamo creato nella fase precedente). La procedura descritta di seguito andrebbe
utilizzata anche per la creazione e consacrazione della Spada di cui, però, non ci occuperemo (serve
solo nel caso sia necessario recitare la Formula di Coercizione che, personalmente, non consiglio
per i motivi descritti negli articoli riguardanti la Goetia).
La forma più “classica” del Pentacolo di Pietro d’Abano

La forma e il significato del Pentacolo di Pietro d’Abano


Iniziamo col dire che il termine “Pentacolo” (o, se è per questo, Pentagramma) viene utilizzato nella
letteratura grimorica per indicare spesso simboli di protezione che non necessariamente presentano
una stella a cinque punte! Questo può apparire un po’ contraddittorio e confonderci, a prima vista,
ma dobbiamo tener conto che si tratta di un altro significato della parola usato in termini molto
specifici. Anche nella Chiave di Salomone vengono descritti molti Pentagrammi Planetari che non
presentano affatto stelle a cinque punte! Alcuni sostengono che si sia trattato di un errore di
trascrizione e che il termine corretto da utilizzare per questi Sigilli, in origine, fosse PANtacolo, con
la stessa radice etimologica greca “Pan” che è utilizzata per la famosa divinità silvana e che
significa “tutto”, a indicare simboli di protezione universale. Per ora, non addentriamoci in questa
discussione e usiamo il termine semplicemente per descrivere questi simboli della Magia
Cerimoniale che vanno disegnati o incisi su supporti da utilizzare durante le cerimonie di
evocazione degli Spiriti.
Forme alternative del Pentacolo in diverse edizioni del Grimorio.

Nel Pentacolo di Pietro d’Abano descritto nell’Heptameron, infatti, vediamo una classica “Stella di
David” o Stella a Sei Punte. Attorno alla suddetta stella vediamo la scritta “AGLA” (che abbiamo
già incontrato parlando del Rituale Minore del Pentagramma), cioè un acronimo della frase ebraica
“Ateh Gibor Le-olam Adonai” che potremmo tradurre all’incirca con “Mio signore, tua è la potenza
nei secoli dei secoli”. Sempre all’esterno, c’è poi un’altra scritta alquanto misteriosa che, secondo i
principali commentatori, è una trascrizione corrotta di “ΙΗΣ“, cioè “YESUS” in greco (o “Ιης” in
caratteri minuscoli). Allo stesso modo, al centro vediamo una sorta di croce e una scritta (Χρυς) che
è “Christus”, sempre usando caratteri dell’alfabeto greco (“X” o la “Chi”, viene utilizzata come
abbreviazione di “Christ”, e questo è il motivo per cui ancora oggi, nei paesi di lingua anglosassone,
“Christmas” viene talvolta scritto “Xmas”).

Le scritte nel “Pentacolo classico” e la loro interpretazione.

La croce, in alcuni manoscritti antichi, risulta essere un simbolo di Saturno che, in edizioni
successive, viene “schiacciato” e ruotato.
Forme diverse della “croce” al centro in varie edizioni del Grimorio e, a destra, il Simbolo
Planetario di Saturno.

Apportando queste correzioni e modificando leggermente la disposizione delle scritte e dei simboli
per ottenere equilibrio e maggiore simmetria, otteniamo il simbolo presentato qui di seguito. È stato
inoltre inscritto in un cerchio poiché il testo insiste che si tratti di un “Pentacolo” e non di un
“Pentagramma”. In genere, questo termine indica un simbolo inscritto in un cerchio e, di
conseguenza, ho pensato che questa potesse essere la forma originaria del “Lamen” in questione. In
alcune rappresentazioni, come nel Mafteah Shelomoh (ossia, la Chiave di Salomone ebraica), tale
simbolo magico viene inscritto, invece, in un quadrato.

La mia versione “riveduta e corretta” del Pentacolo di Pietro d’Abano

Per i praticanti che vogliono utilizzare un sistema simbolico non necessariamente legato alla
tradizione Cristiana Cattolica, ho cercato di “tradurre” i simboli contenuti in questo Sigillo
eliminando, per quanto possibile, gli elementi che si rifanno a tale dottrina. Vista la natura
“planetaria” dell’Heptameron, dunque, al posto di “Christus” ho disegnato un simbolo che è
l’unione di quelli relativi a Giove e al Sole (i due pianeti con le più forti correlazioni con i concetti
di “Dio” e di “Gesù Cristo” in termini Cristiani). Al posto di “Yesus” c’è il simbolo della Terra (in
quanto “Dio che si è fatto Uomo”). Infine, al posto di “AGLA” ci sono i rimanenti sigilli planetari,
alternati tra principi maschili (Mercurio e Marte) e femminili (Venere e Luna).

Una volta creato il Pentacolo, dunque (sentitevi liberi di usare la mia versione “riveduta e corretta”,
quella più “classica” o una delle versioni alternative, naturalmente) il Grimorio istruisce di
appoggiarlo sull’altare e imporre le mani su di esso recitando le seguenti preghiere, tratte dalla
“Messa dello Spirito Santo” della tradizione Cattolica, per consacrarlo. Mi sono preso la briga di
fare una ricerca in merito a tale Messa specifica in modo da fornirvi l’elenco delle invocazioni
necessarie. Seguirà, come nell’articolo precedente, una versione “neutra” e più universale, non
legata specificamente alla tradizione Cristiana Cattolica per la consacrazione del Pentacolo.

Consacrazione del Pentacolo

Libro della Sapienza l:7


Latino:

“Spíritus Dómini replévit orbem terrárum: et hoc, quod cóntinet ómnia, sciéntiam habet vocis.”

Italiano:

“Lo spirito del Signore riempie l’universo e, abbracciando ogni cosa, conosce ogni voce.”

Salmo 68:2
Latino:
“Exsúrgat Deus, et dissipéntur inimíci ejus: et fúgiant, qui odérunt eum, a fácie ejus. Glória Patri.”

Italiano:

“Tu li dissiperai come si dissipa il fumo; come la cera si strugge dinanzi al fuoco, così periranno gli
empi dinanzi a Dio. Per la gloria del Padre.”

Orazione “Vieni, Santo Spirito”


Latino:

“Deus, qui corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem Spíritu recta
sápere; et de ejus semper consolatióne gaudére. Per Dóminum in unitáte ejúsdem Spíritus Sancti.”

Italiano:

“Oh Dio, che hai ammaestrato i tuoi fedeli con la luce dello Spirito Santo, concedici di sentire
correttamente nello stesso Spirito, e di godere sempre della sua consolazione. Per il Signore che
vive e regna insieme allo Spirito Santo.”

Atti degli Apostoli 8:14-17


Latino:

“In diébus illis: Cum audíssent Apóstoli, qui erant Jerosólymis, quod recepísset Samaría verbum
Dei, misérunt ad eos Petrum et Joánnem. Qui cum veníssent, oravérunt pro ipsis, ut accíperent
Spíritum Sanctum: nondum enim in quemquam illórum vénerat, sed baptizáti tantum erant in
nómine Dómini Jesu. Tunc imponébant manus super illos, et accipiébant Spíritum Sanctum.”

Italiano:

“Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e vi
inviarono Pietro e Giovanni. Essi discesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo;
non era infatti ancora sceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del
Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.”

Brani tratti dai Salmi 33, 12 e 6


Latino:

“Beáta gens, cujus est Dóminus Deus eórum: pópulus, quem elégit Dóminus in hereditátem sibi.
Verbo Dómini coeli firmáti sunt: et Spíritu oris ejus omnis virtus eórum.”

Italiano:

“Beata la nazione il cui Dio è il Signore, il popolo che si è scelto come erede. Una parola del
Signore creò i cieli, e un soffio della sua bocca li ornò tutti.”

Orazione “Alleluja, alleluja”


Latino:

“Veni, Sancte Spíritus, reple tuórum corda fidélium: et tui amóris in eis ignem accénde. Allelúja.”

Italiano:
“Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in loro il fuoco del tuo Amore.
Alleluia.”

Salmo 104:30
Latino:

“Emítte Spíritum tuum, et creabúntur: et renovábis fáciem terræ. O quam bonus et suávis est,
Dómine, Spíritus tuus in nobis!”

Italiano:

“Tu mandi il tuo spirito, essi sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra. Quanto bello e soave è il
tuo spirito in noi!”

Giovanni 14:23-31
Latino:

“In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Si quis diligit me, sermónem meum servábit, et Pater
meus díliget eum, et ad eum veniémus, et mansiónem apud eum faciémus: qui non díligit me,
sermónes meos non servat Et sermónem quem audístis, non est meus: sed ejus, qui misit me, Patris.
Hæc locútus sum vobis, apud vos manens. Paráclitus autem Spíritus Sanctus, quem mittet Pater in
nómine meo, ille vos docébit ómnia et súggeret vobis ómnia, quæcúmque díxero vobis. Pacem
relínquo vobis, pacem meam do vobis: non quómodo mundus dat, ego do vobis. Non turbátur cor
vestrum neque fórmidet. Audístis, quia ego dixi vobis: Vado et vénio ad vos. Si diligerétis me,
gauderétis útique, quia vado ad Patrem; quia Pater major me est. Et nunc dixi vobis, priúsquam fiat:
ut, cum factum fúerit, credátis. Jam non multa loquar vobíscum. Venit enim princeps mundi hujus,
et in me non habet quidquam. Sed ut cognóscat mundus, quia díligo Patrem, et sicut mandátum
dedit mihi Pater, sic fácio.”

Italiano:

“Gesù rispose e gli disse: Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi
verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola
che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato. Queste cose v’ho detto, stando ancora
con voi; ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà
ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto. Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi
do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti. Avete udito che v’ho detto:
“Io me ne vo, e torno a voi”; se voi m’amaste, vi rallegrereste ch’io vo al Padre, perché il Padre è
maggiore di me. E ora ve l’ho detto prima che avvenga, affinché, quando sarà avvenuto, crediate. Io
non parlerò più molto con voi, perché viene il principe di questo mondo. Ed esso non ha nulla in
me; ma così avviene, affinché il mondo conosca che amo il Padre, e opero come il Padre m’ha
ordinato. Levatevi, andiamo via di qui.”

Tratto da Salmo 67 (o 68 in alcune edizioni):29-30


Latino:

“Confírma hoc, Deus, quod operátus es in nobis: a templo tuo, quod est in Jerúsalem, tibi ófferent
reges múnera. Allelúja.”

Italiano:
“Conferma, o Dio, quanto hai operato in noi: i re Ti offriranno doni per il tuo tempio che è in
Gerusalemme, allelúia.”

Orazione “Secreta” da “In Vigilia Assumpionis Beatae Mariae Virginis”


Latino:

“Múnera, quǽsumus, Dómine, obláta sanctífica: et corda nostra Sancti Spíritus illustratióne
emúnda. Per Dóminum in unitáte ejusdem Spíritus Sancti.”

Italiano:

“Ti preghiamo, Signore, dacci l’opportunità di essere santificati: e che il nostro cuore venga
purificato dalla luce dello Spirito Santo, per nostro Signore che regna con esso.”

Atti 2:2 e 4
Latino:

“Factus est repénte de cælo sonus tamquam adveniéntis spíritus veheméntis, ubi erant sedéntes: et
repléti sunt omnes Spíritu Sancto, loquéntes magnália Dei.”

Italiano:

“E di subito si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, ed esso riempì tutta la
casa dov’essi sedevano: e tutti furon ripieni dello Spirito Santo, e cominciarono a parlare nella
lingua di Dio.”

Postcommunio
Latino:

“Sancti Spíritus, Dómine, corda nostra mundet infúsio: et sui roris íntima aspersióne fecúndet. Per
Dóminum in unitáte ejúsdem Spíritus Sancti.”

Italiano:

“Possa l’infusione dello Spirito Santo, oh Signore, purificare i nostri cuori e renderli fecondi con
l’aspersione interiore della sua rugiada. Per nostro Signore che regnao con lo Spirito Santo.”

Questo conclude la Messa dello Spirito Santo. Di seguito, trovate la “traduzione” in versione
universale e non Cattolica dell’invocazione per la consacrazione del Pentacolo.

Versione alternativa non Cattolica

“Grande Spirito Supremo e Creatore, tu che saturi ogni angolo del cosmo, abbracci ogni cosa,
conosci ogni pensiero e ogni voce, dissipa ogni empia pulsione come fumo nel vento e sciogli ogni
male come cera nel fuoco. Con la tua parola crei i cieli e li orni di stelle. Ti chiedo, Principio Unico,
tu che sei Senza Nascita, di scendere nel mio cuore e di accendere in me la Fiamma Imperitura. Ti
chiedo di essere testimone e di santificare questo rito e questi Segni così che il mio cuore sia
purificato dalla tua Luce. Consacra questo simbolo con la tua presenza e fai che sia fatta la mia
volontà. Sii con me, cosicché io, imponendo le mani, possa far scendere la tua Benedizione su
questi strumenti sacri. Amen.”
Conclusioni
Fatto questo, indossiamo il Pentacolo mettendolo al collo. Quando avremo finito tutte le
consacrazioni e purificazioni preliminari, Pentacolo compreso, saremo finalmente pronti per
invocare l’Angelo che abbiamo scelto per la nostra operazione. Delle invocazioni necessarie ci
occuperemo nei prossimi articoli.

Come sempre, grazie di essere passati a leggere! Vi esorto a mettere like, commentare, contattarmi
per qualsiasi dubbio o domanda e condividere l’articolo su tutti i vostri canali social. A presto!
Buona fine 2019 e buon inizio 2020!

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consacrazione, evocazione, grimorio, heptameron, magia, magia angelica, magia cerimoniale,
magia planetaria, magia teurgica, magic, magick, pentacolo, pentagramma, pietro d'abano,
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Teurgia – Parte 4: l’Evocazione #01


Posted on gennaio 19, 2020 by Yuri Abietti

Nota: questo articolo è parte di una serie. Se non l’avete già fatto, vi consiglio caldamente di andare
prima a leggere le parti precedenti:

1. Il Cerchio Angelico
2. Le Consacrazioni e Purificazioni
3. Il Pentacolo di Pietro d’Abano

In questo quarto articolo vedremo la prima parte del vero e proprio Rituale di Evocazione Angelica
basato sull’Heptameron. In seguito, ci occuperemo di altre forme di Magia Teurgica derivate da
altri noti grimori medievali e rinascimentali.
È importante tenere a mente una premessa: l’Heptameron, come la maggior parte dei libri di Magia
occidentali, è fortemente intriso di spiritualità e dottrina Cristiana Cattolica per ovvi motivi storici,
culturali e sociali. Nei precedenti articoli ho tentato di fornire una versione “neutra” di questa
Cerimonia in modo che anche chi non si riconosce in tale credo possa operare con gli Spiriti
descritti nel Grimorio. In questo caso specifico, però, la cosa potrebbe risultare particolarmente
difficoltosa per motivi che penso potrete comprendere da soli leggendo quanto descritto di seguito.
In ogni caso, è sempre possibile modificare la forma di un Rituale, a patto di aver compreso molto
bene la sua sostanza e i principi, gli archetipi e le energie che va a manipolare utilizzando un
particolare sistema simbolico.

Prima del Rituale


Come sempre, è consigliabile condurre le pratiche preliminari a cui siete abituati. In particolar
modo, in questo caso è bene fare tutto ciò che è descritto negli articoli precedenti. Potremmo
schematizzare la cosa in questo modo:

1. Preparazione
2. Consacrazioni – Pentacolo di Pietro d’Abano
3. Creare il Cerchio
4. Recitazione dei Nomi del Cerchio e Formula
5. Invocazione degli Angeli dei Quattro Quarti
6. Invocazione del Pentacolo
7. Formula dell’Angelo specifico da Evocare
8. Formula di Benvenuto
9. Presentare la propria richiesta o petizione
10. Formula di Licenza
11. Grounding

L’Arcangelo Michele in una classica raffigurazione Copta.


Il Pentacolo:
Così come nella Chiave Minore di Salomone il Mago viene invitato a indossare un Pentagramma e
un Esagramma di protezione con il Sigillo del Demone da evocare, nell’Heptameron si presenta un
Pentacolo che va portato durante tutta la Cerimonia (come abbiamo spiegato nella parte precedente
della serie). Dopo averlo preparato, dunque, indossatelo ripetendo la seguente invocazione:

Ancor, Amacor, Amides, Theodonias, Anitor, per il potere degli Angeli io indosso le vesti della
Salvezza, così che ogni mio desiderio possa realizzarsi, attraverso lo Spitito di Adonai. Salataneh
saletan, alam u Malkuteh, im dar we dar. Amen.

Preparazione
Il libro specifica che il Rituale andrebbe compiuto in fase di Luna Crescente (e l’ideale sarebbe il
giorno del Primo Quarto). Nei tre giorni precedenti si consiglia di digiunare (o, quanto meno, di non
eccedere con cibo, alcol o altri vizi) e prepararsi spiritualmente secondo la propria pratica (Rituale
di Centratura, Rituale Minore del Pentagramma, Sfera Ermetica, Pilastro Mediano o Meditazione
sui Chakra, eccetera).

Il Rituale
Al centro del Cerchio, dopo aver compiuto tutte le Consacrazioni, voltate l’altare nella direzione
specifica dello Spirito da evocare (tali direzioni verranno specificate nella prossima parte). Quindi
chiamate gli Arcangeli che governano i sette giorni della settimana e recitate la seguente
invocazione:

Michael, Gabriel, Samael, Raphael, Sachiel, Anael, Cassiel. O Angeli supradicti, estote adjutores
meæ petitioni et in adjutorium mihi, in meis rebus et petitionibus.

Traduzione:

Michael, Gabriel, Samael, Raphael, Sachiel, Anael, Cassiel. Oh Angeli che ho nominato, siatemi
d’aiuto in queste richieste e aiutatemi nella mia petizione.

Quindi è necessario invocare i nomi degli Angeli dell’Aria del giorno in cui si sta compiendo
l’operazione. Per comodità, li ripetiamo qui di seguito:

Gli Angeli dell’Aria


Domenica: Varcan Rex, Tus, Andas, Cynabal
Lunedì: Arcan Rex, Bilet, Missabu, Abuzaha
Martedì: Samax Rex, Carmax, Ismoli, Paffran
Mercoledì: Mediat (o Modiat) Rex, Suquinos, Sallales
Giovedì: Suth Rex, Maguth, Gutrix
Venerdì: Sarabotes Rex, Amabiel, Aba, Abalidoth, Flaef
Sabato: Maymon Rex, Abumalith, Assaibi, Balidet
L’Arcangelo Raphael

Dunque recitare:

[Nomi degli Angeli dell’Aria] O vos omnes, adjuro atque contestor per sedem Adonay, per Hagios,
ò Theos, Ischyros, Athanatos, Paracletos, Alpha et Omega, et per hæc tria nomina secreta, Agla,
On, Tetragrammaton, quòd hodie debeatis adimplere quod cupio.

Traduzione:

[Nomi degli Angeli dell’Aria] Io vi invoco e vi chiamo per il potere del Seggio di Adonay e per i
nomi di Hagios, Theos, Iscyros, Athanatos, Paracletus, Alpha e Omega e per questi tre nomi segreti:
Agla, On, Tetragrammaton. Che possiate immantinente realizzare ciò che io desidero.

Invocazione agli Angeli dei Quattro Quarti


Ai quattro punti cardinali del Cerchio (all’estremità Est, Sud, Ovest e Nord, in quest’ordine),
ripetere:

Amorule, Taneha, Latisten, Rabur, Taneha, Latisten. Escha, Aladia, Alpha et Omega, Leyste,
Oriston, Adonay: Oh, Spirito Creatore, volgi il tuo sguardo con benevolenza e dammi il tuo potere
in modo che ogni Spirito mi sia obbediente, così che possa osservare il tuo operato e condividere la
tua saggezza. Che gli Spiriti che io chiamo siano obbedienti e legati al mio volere e possano dare
risposte veritiere alle mie domande, realizzando ogni mio desiderio senza danno a creatura alcuna
né ad alcun uomo o donna.

Invocazione del Pentacolo


Tornare al centro del Cerchio. Imporre le mani sul Pentacolo e recitare:
Per Pentaculum Salomonis advocavi, dent mihi responsum verum. Beralanensis, Baldachiensis,
Paumachiæ et Apologiæ sedes, per Reges potestatesque magnanimas, ac principes præpotentes,
genio Liachidæ, ministri tartareæ sedes: Primac, hic princeps sedis Apologiæ nona cohorte: Ego vos
invoco, et invocando vos conjure, atque supernæ Majestatis munitus virtute, potenter impero, per
eum qui dixit, et factum est, et cui obediunt omnes creaturæ: et per hoc nomen ineffabile,
Tetragrammaton Jehovah, in quo est plasmatum omne seculum, quo audito elementa corruunt, aër
concutitur, mare retrograditur, ignis extinguitur, tera tremit, omnesque exercitus Coelestium,
Terrestrium, et Infernorum tremunt, turbantur et corruunt: quatenus cito et sine mora et omni
occasione remota, ab universis mundi partibus veniatis, et rationabiliter de omnibus quæcunque
interrogavero, respondeatis vos, et veniatis pacifice, visibiles, et affabiles: nunc et sine mora
manifestantes quod cupimus: conjurati per nomen æterni vivi et veri Dei Helioren, et mandata
nostra per ficientes, persistentes semper usque ad finem, et intentionem meam, visibiles nobis, et
affabiles, clara voce nobis, intelligibile, et sine omni ambiguitate.

Traduzione:

Per il potere del Pentacolo di Salomone io vi ho chiamati. Fornitemi risposte veritiere! Beralanensis,
Baldachiensis, Paumachia e Apologia Sedes, per i più alti Re e Poteri e per i potenti Principi, Geni,
Liachidee e Ministri del Trono del Tartaro, per il Principe Supremo del Seggio di Apologia della
Nona Legione. Io vi chiamo e così facendo vi invoco. Armato del potere della Suprema Maestà io
vi comando, tramite Colui che parlò e ogni cosa fu fatta e a cui ogni creatura obbedisce, e tramite il
suo ineffabile nome, Tetragrammaton Jehovah, al cui suono gli Elementi vengono sovvertiti, l’aria
viene scossa, il mare scorre al contrario, il fuoco viene estinto, la terra trema e tutte le schiere
celesti, terrestri e infernali tremano insieme e vengono confuse. Venite dunque senza alcun indugio
da qualsiasi parte del mondo in cui vi troviate e rispondete in modo veritiero a ogni mia domanda.
Venite in pace, con forma affabile, senza ritardo e manifestate ciò che desidero. Giungete evocati
dal Nome del Dio vero e vivente Helioren e obbedite ai miei comandi rimanendo fino alla fine in
accordo alle mie intenzioni, visibili e con forma gradevole, parlandomi con voce chiara,
comprensibile e senza alcuna ambiguità.
Nota: trovo particolarmente interessante sottolineare come anche nel caso dell’evocazione di un
Angelo il Grimorio istruisca il Mago a ripetere determinati “inviti”: a presentarsi con aspetto
gradevole, a rispondere in modo veritiero e non mendace alle sue domande, a essere amichevole e
non ostile, eccetera. Sostanzialmente, le stesse richieste che si fanno normalmente nel caso
dell’evocazione di un Demone della Goetia. Penso che sia molto significativo e che questo dettaglio
debba farci riflettere su come la distinzione netta che siamo abituati a considerare tra Angeli e
Demoni, nella pratica Magica e nella cultura esoterica e teurgica rinascimentale e medievale, sia
molto più sfumata e decisamente più complessa di quanto ci viene normalmente insegnato.

Quindi, continuare recitando:

Ecce Pentaculum Salomonis, quod ante vestram adduxi præsentiam: ecce personam exorcitatoris on
medio Exorcismi, qui est optima a Deo munitus, intrepidus, providus, qui viribus potens vos
exorcizando invocavit et vocat. Venite ergo cum festinotione in virtute nominum istorum, Aye,
Saraye, Aye, Saraye, Aye Saraye, ne differatis venire, per nomina æterna Dei vivi et veri Eloy,
Archima, Rabur et per hoc præsens Pentaculum, quod super vos potenter imperat et per virutem
coelestium Spirituum dominorum vestrorum et per personam exorcizatoris, conjurati, festinati
venire et obedire præceptori vestro, qui vocatur Octinomos.

Traduzione:

Mirate il Pentacolo di Salomone che ho portato al vostro cospetto. Osservate il Mago al centro del
Cerchio, armato dal potere di Dio, senza paura e ben preparato, che vi ha chiamato ed evocato con
potenza. Venite, dunque, velocemente per il potere della Virtù di questi nomi: Aye Saraye, Aye
Saraye! Non rifiutatevi di venire, per il nome del Dio vero e vivente Eloy, Archima, Rabur e per il
Pentacolo che è qui presente che regna con grande potenza su di voi, e per le Virtù degli Spiriti
Celesti, vostri Signori, e per il potere del Mago, al centro del Cerchio. Venite rapidamente e siate
obbedienti al vostro Signore che viene chiamato Octinomos.

Fatto questo, abbiamo chiamato tutte le autorità e gli Spiriti Angelici al nostro cospetto, come
testimoni e protettori del Rituale. Nella prossima parte, dunque, vedremo le formule specifiche per
l’evocazione degli Spiriti, le quali cambiano a seconda del giorno della settimana e, dunque, della
natura specifica dell’Angelo da chiamare di fronte al Cerchio.

Come sempre, grazie per essere passati di qui e buon lavoro! Se questo e gli altri articoli sono stati
di vostro gradimento e vi sono stati utili, vi chiedo di condividerli nei vostri canali social e di
supportare come possibile questo blog. A presto e buon lavoro!

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2 pensieri su “Teurgia – Parte 4: l’Evocazione #01”


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Teurgia – Parte 5: l’Evocazione #02


Posted on gennaio 25, 2020 by Yuri Abietti

Nota: questo articolo è parte di una serie. Se non l’avete già fatto, vi consiglio di andare prima a
leggere i capitoli precedenti:

1. Il Cerchio Angelico
2. Le Consacrazioni e Purificazioni
3. Il Pentacolo di Pietro d’Abano
4. L’Evocazione – Parte 01

In questa parte, finalmente, andremo a vedere le specifiche evocazioni degli Angeli che, secondo il
Grimorio Heptameron, sono a capo dei diversi Pianeti e giorni della settimana, partendo dagli
Angeli del Giorno del Sole (la Domenica):

Le Invocazioni degli Angeli dei Giorni


Invocazione degli Angeli della Domenica

Conjuro et confirmo super vos Angeli fortes Dei, et sancti, in nomine Adonay, Eye, Eye, Eye, qui
est ille qui fuit, est et erit, Eye, Abraye, et in nomine Saday, Cados, Cados, Cados, alte sendentis
super Cherubin, et per nomen magnum ipsius Dei fortis et potentis, exaltatique super omnes coelos,
Eye, Saraye, plasmatoris seculorum, qui creavit mundum, coelum, terram, mare, et omnia quæ in
eis sunt in primo die, et sigillavit ea sancto nomine suo Phaa, et per nomina sanctorum Angelorum,
qui dominantur in quarto exercitu, et serviunt coram potentissimo Salamia, Angelo magno &
honorato: et per nomen stellæ, quæ est Sol, et per signum, et per immensum nomen Dei vivi, et per
nomina omnia prædicta, conjuro te Michael Angele Magne, qui es præpositus Diei Dominicæ: et
per nomen Adona, Dei Israel, qui creavit mundum et quicquid in eo est, quod pro me labores, et
adimpleas omnem meam petitionem, juxta meum velle et votum meum, in negotio et causa mea.

Traduzione

Io vi evoco e vi chiamo, forti e santi Angeli di Dio, nel nome di Adonai, Eye, Eye, Eye, colui che
fu, che è e che sarà, Eye, Abray, e nel nome di Saday, Cados, Cados, Cados, seduto alto sui
Cherubini; e per il grande nome stesso di Dio, forte e potente, esaltato sopra tutti i cieli; Eye,
Saraye, colui che ha creato il mondo, i cieli, la terra, i mari e tutto ciò che essi contengono nel primo
giorno, e li ha sigillati con il suo sacro nome Phaa; e per il nome degli Angeli che governano il
Quarto Esercito e servono il potentissimo Salamia, Angelo potente e onorevole, e per il nome della
sua stella che è il Sole, e per il suo segno e per l’immenso nome del Dio vivente e per tutti i nomi
citati in precedenza, io ti evoco oh Michael, grande Angelo, tu che sei a capo di questo giorno, e per
il nome di Adonai, Dio di Israele, io ti chiamo, Oh Michael, in modo che tu possa aiutarmi e
realizzare la mia petizione in accordo al mio volere e desiderio, nella mia causa e nel mio interesse.

Fatto questo, dovremo recitare la Formula di Benvenuto (v. sotto) e quindi potremo specificare la
richiesta. Il Grimorio sostiene che gli Angeli della Domenica siano sotto il “Vento del Nord”
(quindi è presumibilmente meglio orientare l’Altare in quella direzione) e possono procurare
gemme, pietre preziose e ricchezze; possono far ottenere il favore e la benevolenza dei potenti,
risolvere inimicizie tra uomini e procurare dignità e onori, nonché curare (o causare) infermità.

Invocazione per gli Angeli del Lunedì

Conjuro et confirmo super vos Angeli fortes et boni, in nomine Adonay, Adonay, Adonay, Eie, Eie,
Eie, Cados, Cados, Cados, Achim, Achim, Ja, Ja, Fortis, Ja, qui apparvis monte Sinai, cum
glorificatione regis Adonay, Saday, Zebaoth, Anathay, Ya, Ya, Ya, Maranata, Abim, Jeia, qui maria
creavit stagna et omnes aquas in secundo die, quasdam super coelos, et quosdam in terra. Sigillavit
mare in alio nomine suo, et terminum, quam sibi posuit, non præteribit: et per nomina Angelorum,
qui dominantur in primo exercitu, qui serviunt Orphaniel Angelo magno, precioso et honorato: et
per nomen Stellæ, quæ est Luna: et per nomina prædicta, super te conjuro, scilicet Gabriel, qui es
præpositus Diei Lunæ secundo quod pro me labores et adimpleas, et ad moleas omnem meam
petitionem, juxta meum velle et votum meum, in negotio et causa mea.
Traduzione

Io vi evoco e vi confermo, forti e buoni Angeli, nei nomi di Adonai, Adonai, Adonai, Adonai, Eye,
Eye, Eye, Cados, Cados, Cados, Achim, Achim, Ja, Ja, potente Ja, che apparve sul Monte Sinai con
la gloria del Re Adonai, Sadai, Zebaoth, Anathay, Ya, Ya, Ya, Maranata, Abim, Jeia, che creò il
mare e tutti i laghi e le acque nel secondo giorno, tutte le acque che sono sopra i cieli e sotto la terra,
e sigillò i mari con il suo alto nome e diede loro i propri confini oltre i quali non possono fluire; e
per i nomi degli Angeli che governano nella Prima Legione che servono il grande, prezioso e
onorevole Angelo Orphaniel, e per il nome della sua Stella che è la Luna. Per tutti i nomi che ho
pronunciato, I ti chiamo, oh Gabriel, tu che governi il giorno del Lunedì, il secondo giorno, tu che
lavori e accogli ogni mio desiderio, in modo che tu possa aiutarmi e realizzare la mia petizione in
accordo al mio volere, nella mia causa e nel mio interesse.

Ancora una volta, recitare quindi la Formula di Benvenuto e fare la propria richiesta. Gli Angeli del
Lunedì sono soggetti al Vento dell’Ovest (che il Grimorio chiama “il Vento della Luna”) ed è loro
natura procurare argento e trasportare oggetti da un luogo all’altro. Possono rendere i cavalli rapidi
e rivelare i segreti delle persone nel presente o nel futuro.

Invocazione per gli Angeli del Martedì

Conjuro et confirmo super vos, Angeli fortes et sancti, per nomen Ya, Ya, Ya, He, He, He, Va, Hy,
Ha, Ha, Va, Va, Va, An, An, An, Aie, Aie, Aie, El, Ay, Elibra, Eloim, Eloim, et per nomina ipsius
Alti Dei, qui fecit aquam aridam apparere, et vocavit terram, et produxit arbores et herbas de ea, et
sigillavit super eam cum precioso, honorato, metuendo et sancto nomine suo: et per nomen
Angelorum dominantium in quinto Exercitu, qui serviunt Acimoy Angelo magno, forti, potenti, et
honorato, et per nomen Stellæ, quæ est Mars; et per nomina prædicta conjuro super te Samael,
Angele magne, qui præpositus es diei Martis: et per nomina Adonay, Dei vivi et veri, quod pro me
labores, et adimpleas, et ad moleas omnem meam petitionem, juxta meum velle et votum meum, in
negotio & causa mea.

Traduzione

Io vi evoco e vi chiamo, forti e buoni Angeli, nei nomi di Ya, Ya, Ya; He, He, He; Va, Hy, Hy, Ha,
Ha, Ha; Va, Va, Va; An, An, An; Aia, Aia, Aia; El, Ay, Elibra, Elohim, Elohim; e per i nomi
dell’Alto Dio che fece il mare e la terraferma, tramite la cui parola fece la terra e produsse alberi e
piantò il suo seme nella terra, con il suo prezioso, onorato e riverito e sacro nome; e per i nomi degli
Angeli che governano il Quinto Cielo, obbedienti al grande Angelo Acimoy, forte, potente e
onorato, e per il nome della sua Stella che è chiamata Marte. Io ti chiamo, Samael, per tutti i nomi
che ho menzionato e per i Grandi Angeli, tu che presiedi al giorno del Martedì, e per il nome di
Adonai, il Dio vero e vivente, in modo che tu possa aiutarmi e realizzare la mia petizione in accordo
al mio volere, nella mia causa e nel mio interesse.
Gli Spiriti dell’Aria del Martedì sono sottoposti al Vento dell’Est e la loro natura è quella di causare
guerre, morte, incendi, fornire fino a duemila soldati, causare infermità e malattie. Tali poteri sono
dovuti senza alcun dubbio al collegamento con Marte/Ares e il suo Pianeta.

Invocazione degli Angeli del Mercoledì

Conjuro et confirmo vos angeli fortes, sancti et potentes, in nomine fortis, metuendissimi et
benedicti Ja, Adonay, Eloim, Saday, Saday, Saday, Eie, Eie, Eie, Asamie, Asaraie, et in nomine
Adonay Dei Israel, qui creavit luminaria magna, ad distinguendum diem a nocte, et per nomen
omnium Angelorum deservientium in exercitu secundo coram Tetra Angelo majori, atque forti et
potenti; et per nomen Stellæ, quæ est Mercurius; et per nomen Sigilli quo sigillatur a Deo fortissimo
et honoratio et per omnia prædicta super te Raphael Angele magne, conjuro, qui es præpositus die
quartæ; et per nomen sanctum quod erat scriptum in fronte Aaron sacerdotis Altissimi Creatoris; et
per nomina Angelorum qui in gratiam Salvatoris confirmati sunt; et per nomen sedis Animalium,
habentium senas alas, quod pro me labores, et ad moleas omnem meam petitionem, juxta meum
velle et votum meum, in negotio et causa mea.

Traduzione

Io vi evoco e vi chiamo, forti e santi Angeli, buoni e potenti, nel forte nome di paura e grazia Ja,
Adonay, Elohim, Saday, Saday, Saday; Eie, Eie, Eie, Asamie, Asamie; e nel nome di Adonay, Dio
di Israele, che ha creato le due grandi luci e ha separato il giorno dalla notte per il beneficio delle
sue creature; e per i nomi di tutti gli Angeli che governano nella Seconda Casa al cospetto del
grande Angelo Tegra, forte e potente; e per il nome della sua stella che è Mercurio; e per il nome
del suo sigillo che è quello di un potente e onorato Dio. E io ti chiamo, Raphael, per tutti i nomi che
ho pronunciato, tu grande Angelo che presiedi al quarto giorno. E per i sacri nomi che sono scritti
sulla fronte di Aronne, colui che fu creato come Altissimo Sacerdote, e per i nomi di tutti gli Angeli
che sono nella perenne grazia di Cristo, e per il nome delle quattro Creature viventi che hanno sei
ali, che tu possa assistermi nella mia opera in modo che tu possa aiutarmi e realizzare la mia
petizione in accordo al mio volere, nella mia causa e nel mio interesse.

Gli Angeli del Mercoledì sono soggetti al vento di Sud-Ovest. La loro natura è quella di procurare
qualsiasi tipo di metallo, di rivelare ogni cosa terrena presente e futura e di causare il favore dei
giudici. Accordano vittorie in guerra, aiutano a riedificare le città, insegnano esperimenti di scienze
dimenticate e possono trasformare alchemicamente gli elementi. Possono causare infermità o salute,
dare ricchezza ai poveri e abbattere i potenti, legare o bandire altri Spiriti, aprire porte e serrature.
Invocazione degli Angeli del Giovedì

Conjuro et confirmo super vos, Angeli sancti, per nomen, Cados, Cados, Cados, Eschereie,
Eschereie, Eschereie, Hatim ya, fortis, firmator seculorum, Cantine, Jaym, Janic, Anic, Calbat,
Sabbac, Berifay, Alnaym: et per nomen Adonay, qui creavit pisces reptilia in aquis, et aves super
faciem terræ volantes versus coelos die quinto: et per nomina Angelorum serventium in sexto
exercitu coram Pastor Angelo sancto et magno et potenti Principe: et per nomen Stellæ, quæ est
Jupiter: et per nomen Sigilli sui: et per nomen Adonay, summi Dei, omnium creatoris: et per nomen
omnium stellarum, et per vim et virtutem earum, et per nomina prædicta, conjuro te Sachiel Angele
magne, qui es præpositus diei Jovis, ut pro me labores et adimpleas, et ad moleas omnem meam
petitionem, juxta meum velle et votum meum, in negotio et causa mea.

Traduzione

Io vi chiamo e vi invoco, forti e sacri Angeli, per i nomi di Cados, Cados, Cados, Eschereie,
Eschereie, Eschereie, Hatim, Ya, potente fondatore di mondi; Cantine, Jaym, Janic, Anic, Calbot,
Sabbac, Berisay, Alnaym; e per il nome di Adonai che creò i pesci e le cose striscianti nelle acque, e
gli uccelli sulla faccia della Terra che volano verso il firmamento nel quinto giorno; e per i nomi
degli Angeli che servono nella Sesta Armata al comando di Pastor, santo Angelo, e per i grandi e
potenti Principi e per il nome della sua stella che è Giove, e per il nome del suo sigillo, e per il
nome di Adonai, sommo Dio, creatore di ogni cosa, e per il nome di tutte le stelle, per il loro potere
e per la loro virtù, e per tutti i nomi menzionati io ti evoco, Sachiel, grande Angelo, tu che governi il
giorno di Giovedì, in modo che tu possa servirmi e realizzare la mia petizione in accordo al mio
volere, nella mia causa e nel mio interesse.

Gli Spiriti del Giovedì sono soggetti al vento del Sud. La loro natura è di procurare l’amore delle
donne (o degli uomini), procurare gioia e allegria, pacificare liti e contenziosi, accattivarsi
l’amicizia di chi prima era nemico, curare o causare malattie e danni.

Invocazione degli Angeli del Venerdì

Conjuro et confirmo super vos Angeli fortes, sancti atque potentes, in nomine On, Hey, Heya, Ja,
Je, Adonay, Saday, et in nomine Saday, qui creavit quadrupedia & animalia reptilia, et homines in
sexto die, et Adæ dedit potestatem super omnia animalia: unde benedictum sit nomen creatoris in
loco suo: et per nomina Angelorum servientium in tertio Exercitu, coram Dagiel Angelo magno,
principe forti atque potenti: et per nomen Stellæ quæ est Venus: et per Sigillum ejus, quod quidem
est sanctum: et per nomina prædicta conjuro super te Anael, qui es præpositus diei sextæ, ut pro me
labores, et adimpleas, et ad moleas omnem meam petitionem, juxta meum velle et votum meum, in
negotio et causa mea.

Traduzione

Io vi invoco e vi chiamo, forti e santi Angeli, per i nomi di On, Hey, Heya, Ja, Je, Saday, Adonai e
per il nome di Sadai che creò le creature a quattro zampe e le cose striscianti, e gli uomini nel sesto
giorno, e che diede ad Adamo il potere su tutte le creature; benedetto sia il nome del Creatore al suo
posto; e per i nomi degli Angeli che servono nel Terzo Esercito al comando di Dagiel, grane
Angelo, e per i forti e potenti Principi e per il nome della sua Stella che è Venere, e per il suo sigillo
santo, e per tutti i nomi che ho citato io ti evoco, Anael, tu che governi questo giorno, in modo che
tu possa servirmi e realizzare la mia petizione in accordo al mio volere, nella mia causa e nel mio
interesse.

Gli Angeli del Venerdì sono soggetti al vento dell’Ovest e la loro natura è quella di procurare
argento, eccitare le persone portandole alla lussuria, riconciliare nemici attraverso eccessi e
ricchezza e aiutare nei matrimoni. Possono procurare amore degli uomini e delle donne, causare o
curare infermità e provocare emozioni.

Invocazione degli Angeli del Sabato

Conjuro et confirmo super vos Caphriel vel Cassiel Machatori, et Seraquiel Angeli fortes et
potentes: et per nomen Adonay, Adonay, Adonay, Eie, Eie, Eie, Acim, Acim, Acim, Cados, Cados,
Ina vel Ima, Ima, Saday, Ja, Sar, Domini formatoris seculorum, qui in septimo die quievit: et per
illum qui in beneplacito suo filiis Israel in hereditatem observandum dedit, ut eum firmiter
custodirent et sanctificarent, ad habendem inde bonam in alio seculo remunerationem: et per
nomina Angelorum servientium in Exercitu Septimo Booel Angelo magno et potenti principi: et per
nomen stellæ quæ est Saturnus: et per sanctum Sigillum ejus: et per nomina prædicta conjuro super
te Caphriel, qui præpositus es diei septimæ, quæ est dies Sabbati, quòd pro me labores, et
adimpleas, et ad moleas omnem meam petitionem, juxta meum velle et votum meum, in negotio et
causa mea.

Traduzione

Io vi chiamo e vi invoco, Caphriel o Cassiel, Machator e Seraquiel, forti e potenti Angeli; e per i
nomi di Adonai, Adonai, Adonai, Eie, Eie, Eie, Acim, Acim, Acim, Cados, Cados, Ima, Ima, Ima,
Saday, Ja, Sar, Signore e Creatore del Mondo che si riposò nel settimo giorno; e per colui che per la
sua grazia disse di osservare tale giorno ai figli di Israele generazione dopo generazione, in modo da
celebrarlo e santificarlo, così da ricevere la buona ricompensa nel mondo che verrà; e per i nomi
degli Angeli che servono nella Settima Armata tra i Cori del Paradiso al comando di Boel il Grande
Angelo, e per il potente principe; e per il nome della sua Stella che è Saturno; e per il suo sacro
sigillo. E per tutti i nomi che ho citato io ti evoco, Caphriel, governatore del Settimo Giorno che è il
Sabato, in modo che tu possa servirmi e realizzare la mia petizione in accordo al mio volere, nella
mia causa e nel mio interesse.

Infine, gli Spiriti del Sabato sono soggetti al vento di Sud-Ovest. La loro natura è quella di seminare
discordia, odio, pensieri negativi e angoscia. Possono danneggiare o uccidere i nemici del Mago,
colpendo gli arti e rendendo le persone storpie, zoppe o monche.

Ecco quindi la Formula di Benvenuto da recitare:


Formula di Benvenuto

Bene veneritis Spiritus, vel Reges nobilissimi: quia vos vocavi per illum, cui omne genu flectitur
Cœlestium, terrestrium et infernorum: cuius in manu omnia Regna Regum sunt: nec est qui suæ
contrarius esse possit maiestati. Quatenus constringo vos, vt hic ante Circulum visibiles, affabiles
permanetis: tam diu, tamque constantes, nec sine licentia mea recedatis, donec meam, sine fallacia
aliqua et veridice perficiatis voluntatem, per potentiæ illius virtutem, qui mari posvit terminum
suum, quem præterire non potest, et lege illius Potentiæ, non pertransit fines suos, Dei scilicet,
Altissimi Regis, Domini, qui cuncta creavit, Amen.

Traduzione

Benvenuti Spiriti, nobilissimi Principi, poiché io vi ho chiamato attraverso Colui al cui cospetto tutti
si inginocchiano, sia che provengano dal Paradiso, dalla Terra o dall’Inferno; Colui nelle cui mani
stanno tutti i Regni di tutti i Re, né esiste alcuno in grado di contraddire la sua Maestà. Io vi lego in
modo che rimaniate bendisposti e visibili di fronte a questo Cerchio, in modo costante, e nessuno di
voi potrà andarsene senza la mia licenza, fino a che non avrete sinceramente e senza alcuna fallacia
operato il mio volere, per la virtù del suo Potere che ha dato confini al mare, oltre il quale mai potrà
fluire, né andare oltre le leggi della Sua Provvidenza, dell’Altissimo Dio e Re che creò ogni cosa.
Amen.

Fatto tutto ciò, e presentate le richieste e petizioni, è bene permettere agli Angeli di tornare alle loro
Sfere con la Formula di Licenza:
Nota: secondo il Grimorio, ogni volta che vedete il simbolo “+” dovete fare il Segno della Croce.

Formula di Licenza

+ In nomine Patris + et Filii + et Spiritus sancti, ite in pace ad loca vestra: et pax sit inter nos et vos,
parati sitis venire vocati.

Traduzione

+ nel nome del Padre + del Figlio + e dello Spirito Santo, andate ora in pace e tornate ai vostri
Regni e che pace sempiterna ci sia tra di noi, ma siate pronti a tornare quando sarete richiamati.

Come ho già detto in altre sedi, teniamo sempre presente che gran parte di queste formule è dovuta
alla profonda immersione culturale del (presunto) autore nel paradigma filosofico, religioso e
magico cristiano. Inoltre, generalmente non è necessario essere così rigidi e duri nei confronti degli
Spiriti, soprattutto se abbiamo già instaurato un qualche tipo di rapporto con loro (anche se nei
confronti degli Angeli di Marte e di Saturno forse è bene prendere le dovute precauzioni). In articoli
futuri cercheremo di fornire una procedura più “neutra” di questa operazione ma, in questa serie, ho
avuto come priorità quella di presentarvi il contenuto del Grimorio spiegando tecnicamente tutti i
passi necessari.

Spero che tutto ciò vi sia stato utile. Come sempre, condividete sui vostri canali social, mettete
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Teurgia – Parte 6: il Lemegeton


Posted on febbraio 12, 2020 by Yuri Abietti
Nota: questo articolo è parte di una serie. Se non l’avete già fatto, vi consiglio di andare prima a
leggere i capitoli precedenti:

1. Il Cerchio Angelico
2. Le Consacrazioni e Purificazioni
3. Il Pentacolo di Pietro d’Abano
4. L’Evocazione – Parte 01
5. L’evocazione – Parte 02

Abbiamo visto nel dettaglio le operazioni Teurgiche descritte nell’Heptameron di Pietro d’Abano,
ma c’è un’altra fonte tipica di Magia angelica (o, come vedremo, pseudo-tale) che è il Lemegeton o
Chiave Minore di Salomone. Abbiamo ovviamente già parlato a lungo di questo Grimorio
occupandoci di Goetia e, in particolar modo, dell’Ars Goetia e cioè del primo Libro dell’opera. Il
secondo Libro si intitola, in modo alquanto indicativo, Ars Theurgia-Goetia e descrive le procedure
necessarie per evocare una certa classe di Spiriti, entità differenti rispetto ai Demoni del primo
Libro ma, a giudicare dalla descrizione, anche dagli Angeli descritti nell’Heptameron.
La tabella con gli Spiriti dell’Ars Theurgia-Goetia divisi nei punti cardinali. Lo schema sottostante
è stato modificato per chiarezza, mantenendo la struttura classica dei punti cardinali e solo i nomi
degli Spiriti “fissi”.

Ora: è importante fare una premessa. Questo è un grimorio davvero strano. Alcuni Spiriti elencati
vengono descritti come malevoli, ostili e malvagi, pronti a mentire e ingannare il Mago (una
descrizione peggiore di quella della stragrande maggioranza dei Demoni del primo Libro!), mentre
di altri viene detto che sono pacifici e benevoli. Quale sia la natura di tali Spiriti non viene
specificato in alcun punto del Grimorio: si tratta dunque di Angeli caduti o ancora “in Grazia”? Di
Demoni? Di Entità di altro genere? Il libro non lo dice e ci lascia nel dubbio. Inoltre, una delle
prime cose che vengono dette al riguardo è la seguente:

L’Officio di tali Spiriti è uno, poiché ciò che uno di loro può fare, anche gli altri possono farlo.
Possono scoprire e mostrare tutte le cose nascoste e fatte nel mondo. Possono trovare e portare al
Mago ogni cosa e compiere ogni azione che serva o agire sui quattro Elementi – Fuoco, Aria, Terra
o Acqua. Conoscono i segreti dei Re e di ogni altra persona di qualsiasi tipo.

Una descrizione molto generica che li fa apparire quasi come Entità onnipotenti! Inoltre, c’è da
chiedersi: se ogni Spirito contenuto nel Grimorio ha gli stessi poteri, perché prendersi la briga di
stilare un catalogo con dozzine e dozzine di Entità? Se sono sostanzialmente intercambiabili
(almeno, per gli scopi utilitaristici di un Mago Evocatore), a che scopo elencarne così tanti? Non
sarebbe bastato avvertire gli studenti dell’Opera che alcuni sono da evitare in quanto più ostili e
consigliare di chiamarne altri?

Lo schema semplificato con le corrispondenze tra gli Spiriti e i vari punti cardinali.

Gli Spiriti, rispetto ai Demoni goetici, sono più rigidamente divisi nelle loro associazioni cardinali.
Come possiamo vedere nello schema sottostante, abbiamo quattro “Imperatori” esterni ai quattro
punti cardinali principali (un’organizzazione gerarchica che ricorda i Re Esterni della Goetia),
quattro “Arciduchi” sottostanti, sempre a Est, Sud, Ovest e Nord, nonché altri quattro Arciduchi e
otto Duchi ai punti mediani, per un totale di venti Spiriti “fissi”. A questi, vanno aggiunti undici
Spiriti “raminghi” che possono viaggiare tra le varie direzioni.
Nota: (*) Gli Spiriti definiti come “Ambigui” hanno sotto di sé servitori diurni e notturni. Il
Grimorio specifica che quelli diurni sono benevoli e volenterosi di aiutare il Mago mentre quelli
notturni sono ostili e mentitori.

Ognuna di queste Entità ha sotto di sé altri Spiriti che vengono scrupolosamente elencati, con tanto
di Sigillo da usare come Lamen sul petto per poterli chiamare nel Triangolo.

Un’altra perplessità è l’associazione dei vari Spiriti alle stagioni dell’anno e agli Elementi: la cosa
non viene affrontata maggiormente nel dettaglio e ci lascia, anche in questo caso, nell’incertezza.
Tali associazioni sono state inserite perché è bene chiamare uno Spirito che “appartiene” alla
stagione in cui ci troviamo? E perché undici di questi “Principi” sono “mobili” mentre tutti gli altri
hanno un punto cardinale prefissato? E come mai le associazioni elementali sono differenti rispetto
a quelle tradizionali? Molte di queste domande rimangono senza risposta e ogni Mago ha fatto le
sue ipotesi in merito. Resta il fatto che, nonostante l’operazione tecnica sia completa, leggendo il
Libro si ha la netta impressione che in questo caso (ancor più che in altri, come nel Grimorium
Verum) ci troviamo di fronte a una tradizione che è stata interrotta e “azzoppata”, e che i copisti
rinascimentali abbiano tramandato ciò che era rimasto senza però comprendere del tutto il contesto
originario.

Schema degli Elementi

La procedura
Come abbiamo detto, sebbene le Evocazioni appaiano “funzionali”, il Grimorio è alquanto parco di
indicazioni specifiche, in netto contrasto con l’Heptameron. Dice semplicemente di seguire le
istruzioni contenute nel Primo Libro (l’Ars Goetia) e fornisce le diverse invocazioni da recitare nel
Cerchio a seconda del grado gerarchico dello Spirito da chiamare. L’unica vera differenza
procedurale descritta riguarda gli “Imperatori Esterni”, che possono essere chiamati senza ulteriori
precauzioni. Per tutti gli altri Spiriti, invece, il Grimorio dice che sarebbe necessario porre
sull’Altare la Tavola di Salomone (v. illustrazione – una tavoletta di legno con inciso il simbolo
mostrato) e, sopra di essa, una “pietra di cristallo” (con tutta probabilità uno specchio consacrato,
simile allo Specchio Nero usato nelle evocazioni goetiche) di circa dieci centimetri di diametro,
spiegando che ciò è necessario sia per proteggersi dalle energie degli Spiriti gerarchicamente
“inferiori”, sia per affermare ulteriormente la propria autorità.
Curiosamente, anche le Invocazioni degli Imperatori, però, nominano la “pietra di cristallo”.
Presumibilmente, dunque, lo Specchio va tenuto sull’Altare (o nel Triangolo) per tutti i tipi di
operazione, ma va messo sopra la Tavola di Salomone nel caso di evocazione degli Spiriti
“inferiori”.
La “Tavola di Salomone” come illustrata in due disegni provenienti da differenti versioni del
Grimorio.

Una versione “ripulita” della Tavola di Salomone.

Le Invocazioni

Invocazione dei Quattro Imperatori Esterni


(Carnesiel, Caspiel, Amenadiel, Demoriel)
Voltare l’altare nella direzione del punto cardinale di riferimento e recitare:

Io ti evoco, grande e potente [Nome Spirito], Imperatore che governi come Sovrano nel Dominio
del [Punto Cardinale]. Che tu possa apparire di fronte a me, in questa pietra di cristallo o di fronte
a questo Cerchio, con bell’aspetto e con desiderio di compiere il mio volere e realizzare ogni mio
desiderio.

Quindi aggiungere la parte finale delle Invocazioni, uguale per tutte le forme (v. sotto).
Invocazione degli Spiriti subordinati dei Punti Cardinali
(Pamersiel, Padiel, Camuel, Asteliel, Barmiel, Gediel, Asyriel, Maseriel, Malgaras, Darochiel, Usie,
Cabariel, Rasiel, Symiel, Armadiel, Baruchas)
Nota: questa “forma” è adatta sia per questi Spiriti superiori sia per tutti i loro subordinati, descritti
con nome e Sigillo nel Grimorio.
Voltare l’altare nella direzione del punto cardinale di riferimento e recitare:

Io ti evoco, grande e potente Duca [Nome Spirito], che governi sotto il potere dell’Imperatore
[Nome dell’Imperatore – v. schema] nel Dominio del [Punto Cardinale]. Che tu possa apparire
da solo o con i tuoi Servitori in questa pietra di cristallo o di fronte a questo Cerchio, con
bell’aspetto e con desiderio di compiere il mio volere e realizzare ogni mio desiderio.

Quindi aggiungere la parte finale delle Invocazioni, uguale per tutte le forme (v. sotto).

Una pagina d’esempio tratta dal Grimorio (in questo caso, la pagina dedicata a Pamersiel e a tutti i
suoi Spiriti subordinati di cui viene fornito nome e Sigillo).

Invocazione dei Principi Raminghi


(Geradiel, Buriel, Hidriel, Pirichiel, Emoniel, Icosiel, Soteriel, Menadiel, Macariel, Vriel, Bydiel)
Sia per questa che per l’Invocazione successiva, non è necessario orientare l’altare in una direzione
specifica, poiché questi Spiriti non sono legati a nessun punto cardinale particolare.

Io ti evoco, grande e potente Principe [Nome Spirito] che vaghi ramingo da questo a quel punto
nell’Aria con i Duchi e gli altri tuoi servitori. Ti chiamo così che tu possa apparire di fronte a me, in
questa pietra di cristallo o di fronte a questo Cerchio, con bell’aspetto e con desiderio di compiere il
mio volere e realizzare ogni mio desiderio.

Quindi aggiungere la parte finale delle Invocazioni, uguale per tutte le forme (v. sotto).

Altra pagina d’esempio (in questo caso, del Principe Errante Hidriel e dei suoi Spiriti subordinati).

Invocazione degli Spiriti minori Raminghi


Questa invocazione è adatta per tutti gli Spiriti che gerarchicamente sono sotto il comando degli
Undici Principi descritti qui sopra. (Ad esempio, Bydiel ha sotto di sè dieci Duchi: Mudriel,
Charobiel, Crucham, Andrucha, Bramsiel, Manasael, Armoniel, Persifiel, Lemoniel e Chremo. Il
Grimorio elenca e fornisce nomi e Sigilli di tutti gli Spiriti sottoposti a quelli principali che abbiamo
visto in questo articolo).

Io ti evoco, grande e potente Duca [Nome Spirito] che vaghi ramingo da questo a quel punto
nell’Aria con il tuo Principe [Nome del Principe] e con gli altri della sua corte. Ti chiamo con i
tuoi servitori così che tu possa apparire di fronte a me, in questa pietra di cristallo o di fronte a
questo Cerchio, con bell’aspetto e con desiderio di compiere il mio volere e realizzare ogni mio
desiderio.

Quindi aggiungere la parte finale delle Invocazioni, uguale per tutte le forme (v. sotto).

Formula finale
Da aggiungere in coda alle specifiche Invocazioni viste precedentemente:

Io ti chiamo, oh Spirito [Nome Spirito] tramite il potere di colui che parlò e ogni cosa venne fatta e
tramite tutti i suoi potenti e sacri nomi, i nomi del Creatore dei Cieli, della Terra e dell’Inferno e di
tutto ciò che contengono: Adonay, El, Elohim, Elohe, Elyon, Eyeh Asher Eyeh, Tsabaoth, Jah,
Tetragrammaton, Saday. Per il potere dei Dio degli Eserciti, così che tu appaia a me in questa pietra
di cristallo o di fronte a questo Cerchio con bell’aspetto e forma umana, senza alcun danno a me o a
ogni altra creatura che il Creatore ha fatto. Vieni in pace, renditi visibile e benevolo, e manifesta
senza indugio ciò che chiedo. Tu vieni chiamato per il nome del Dio Vivente Helioren,
Tetragrammaton, Anephexeton. Obbedisci ai miei comandi e rimani fino a che non ti darò licenza
di tornare da dove sei venuto. Ti chiamo per l’Alpha e l’Omega e per il nome di Primeumaton che
guidò l’Esercito dei Cieli, e per tutti i nomi elencati da Mosè che portarono grandi piaghe al
Faraone d’Egitto. Tsabaoth, Eyeh Asher Eyeh, Oriston, Elyon, Adonay, Primeumaton e per il nome
di Schemes Amathia che Joshua chiamò fermando il Sole nella sua corsa, e per il nome di Hagios e
il Sigillo di Adonay, per Agla, On, Tetragrammaton, a cui tutte le creature sono obbedienti, per il
Giudizio divino, per i Sacri Angeli dei Cieli e per la grande saggezza e virtù del Creatore. Vieni da
ogni parte del mondo e rispondi in modo veritiero a ogni mia domanda. Vieni in pace e renditi
visibile e benevolo, con voce comprensibile. Vieni dunque nel nome di Adonay, Tsabaoth, Adonay,
Amioram. Vieni! Adonay, Saday, il Re dei Re ti comanda.

Nota:
Come abbiamo già visto in alcuni articoli della Goetia e in questa serie sulla Teurgia, è possibile
compiere le stesse operazioni slegando un po’ il rituale dalla classica struttura ebraico-cristiana e
facendo appello ad altre autorità e divinità più “in linea” con le credenze e la tradizione del Mago.
Inoltre, soprattutto se stiamo evocando Spiriti che il Grimorio specifica essere di “buona natura”,
non è strettamente necessario minacciarli con toni così autoritari. In ogni modo, nulla può essere
paragonabile alla pratica personale nel Cerchio e alle proprie esperienze dirette.
Per quanto riguarda la “Formula di Benvenuto” e la “Formula di Licenza”, il Libro dice di utilizzare
le stesse formule contenute nell’Ars Goetia (che abbiamo già visto negli articoli dedicati) e, anche
in questo caso, di indossare il Pentacolo di Salomone durante tutte le operazioni.

Con questo articolo chiudiamo (almeno, per ora) la serie sulla Magia Teurgica. Molto altro ci
sarebbe da dire (non abbiamo parlato di Magia Enochiana, per esempio) e molto altro diremo in
futuro. Questa prima serie di articoli, comunque, fornisce ai Praticanti (o aspiranti tali) tutti gli
strumenti necessari per cominciare a entrare in contatto con queste Entità.
Spero, come sempre, che l’articolo sia stato utile e di vostro gradimento e vi ringrazio per essere
passati di qui! Non mancate di andare a iscrivervi al canale Youtube di Octagram e alla pagina
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