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IL TURIFERARIO

Il turiferario è colui che porta il turibolo e la navicella (o navetta).


Distinguiamo cinque diversi momenti della Messa durante i quali il
turiferario svolge il suo servizio: processione introitale, lettura del Vangelo,
offertorio, consacrazione e processione finale.

PROCESSIONE INTROITALE
Durante l’ingresso, il turiferario sta davanti a tutti e guida la
processione. Arrivato davanti l’altare, senza fare l’inchino sale i gradini
e si posiziona sul lato sinistro vicino la credenzina.
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Dopo che il sacerdote e, se c’è, il diacono hanno baciato l’altare, il
turiferario si avvicina e porge la navetta al ministro (diacono,
cerimoniere o, in assenza di questi, direttamente al sacerdote) e subito
dopo apre il turibolo e lo alza per permettere al celebrante di infondere
l’incenso. Dopo che il sacerdote ha benedetto l’incenso, il turiferario
chiude il turibolo, lo porge e riceve la navetta.
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Se non sono presenti il secondo cerimoniere o il diacono, sarà il
turiferario (tenendo la navetta in mano) a girare intorno all’altare per
l’incensazione.
Al termine dell’incensazione dell’altare, il turiferario riprende il turibolo
e, dopo avere fatto l’inchino verso la sede al sacerdote, rientra in
sacrestia.

LETTURA DEL VANGELO


Il turiferario entra a prepararsi in sacrestia all’inizio della seconda
lettura ed esce insieme ai ceroferari durante il canto dell’Alleluia (del
lode a te o Cristo in Quaresima). Non appena uscito, fa l’inchino rivolto
al sacerdote seduto e sale gli scalini fino ad arrivargli di fronte. Porge la
navetta al ministro (diacono, cerimoniere o, in assenza di questi,
direttamente al sacerdote) e subito dopo apre il turibolo e lo alza per
permettere al celebrante di infondere l’incenso. Dopo che il sacerdote ha
benedetto l’incenso, il turiferario chiude il turibolo, riceve la navetta,
scende gli scalini e senza fare inchino si posizione a lato della
credenzina rivolto verso l’ambone.
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Lì poi viene raggiunto dal cerimoniere che, al momento opportuno, si
servirà del turibolo per poi porgerlo nuovamente al turiferario.
Terminata la proclamazione del Vangelo, dopo che il diacono o il
sacerdote ha baciato il Lezionario, si rientra in sacrestia con il turibolo e
il cerimoniere avanti e i due ceroferari dietro. Se c’è il diacono ci si
ferma tutti all’altare mentre lui fa l’inchino e poi si rientra in sacrestia.
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Quando c’è anche l’Evangeliario la parte iniziale resta invariata fino a
quando il sacerdote infonde l’incenso. Dopo questo gesto, il turiferario
insieme al cerimoniere, se c’è il diacono, prima di andare di fronte alla
porta della sacrestia, scesi gli scalini della sede fanno l’inchino al
sacerdote, altrimenti vanno direttamente al posto stabilito.
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Non appena il diacono o il sacerdote solleva l’Evangeliario, inizia la
processione guidata dal cerimoniere e dal turiferario. Passando davanti
l’altare si va verso l’ambone e il turiferario e il cerimoniere si
posizionano accanto alla credenzina.
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Dopo di ciò, si svolgerà tutto come quando non si porta l’Evangeliario.

OFFERTORIO
Il turiferario, all’inizio della preghiera dei fedeli entra in sacrestia e
accende un carboncino che metterà all’interno del turibolo. Terminate le
preghiere, il turiferario scende i gradini e va a guidare la processione dei
doni. Arrivato dinanzi al sacerdote, fa l’inchino, sale i gradini e si
posiziona sul lato sinistro vicino la credenzina.
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Dopo che il sacerdote ha terminato di pronunziare le preghiere di
offertorio il turiferario si avvicina e porge la navetta al ministro
(diacono, cerimoniere o, in assenza di questi, direttamente al sacerdote)
e subito dopo apre il turibolo e lo alza per permettere al celebrante di
infondere l’incenso. Dopo che il sacerdote ha benedetto l’incenso, il
turiferario chiude il turibolo, lo porge e riceve la navetta.
Se non sono presenti il secondo cerimoniere o il diacono, sarà il
turiferario (lasciando la navetta ad un ministrante vicino o sulla
credenzina) a girare intorno all’altare per l’incensazione.
Al termine dell’incensazione dell’altare, il turiferario riprende il turibolo
e, dopo avere fatto l’inchino al sacerdote, lo incensa con due colpi per
tre volte, fa di nuovo l’inchino e incensa l’assemblea con due colpi al
centro, due a sinistra e due a destra. Terminata l’incensazione fa
l’inchino verso l’assemblea e rientra in sacrestia.
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Se c’è il diacono, sarà lui ad incensare il sacerdote e l’assemblea, e il
turiferario, tenendo la navetta in mano, seguirà il diacono. Terminata
l’incensazione, il turiferario riprende il turibolo ed entra in sacrestia.

CONSACRAZIONE
All’inizio della preghiera sulle offerte il turiferario, insieme ai
ceroferari, si prepara in sacrestia e al canto del Santo esce (senza portare
la navetta) posizionandosi tra loro e scendendo fino a sotto l’ultimo
gradino.
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Non appena il sacerdote stende le mani sulle offerte per l’epiclesi, il
turiferario e i ceroferari si inginocchiano. Il turiferario prepara il
turibolo e all’ostensione del Pane e del Vino incensa con due colpi per
tre volte. Dopo il mistero della fede ci si alza e, terminata
l’acclamazione annunciamo la tua morte, si rientra in sacrestia senza
genuflettere.

PROCESSIONE FINALE
Prima della preghiera dopo la comunione, alle parole del sacerdote
preghiamo, il turiferario, insieme al crocifero e ai ceroferari, entra in
sacrestia e si prepara perla processione finale che inizia non appena il
sacerdote o il diacono congeda l’assemblea. Dopodiché si procede come
sempre.

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