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Il Mensile Località Le Lame

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2011
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FEBBRAIO 2011

Regione Lazio
Editoriale Esclusiva Regione Lazio L’Opinione
Notizie Flash

7 8-9 10-11 14-15

FLASH MAGAZINE COMMUNICATIONS


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Avv. Angelo Mauro D’Angelo

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Nicandro D’Angelo

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Massimo Sergio

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Angelo Mauro d’Angelo

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30-31-42 38-39

54-55
58 56 61 62-63 65 66

• Veroli 27
Danza Sport Poesia Occupazione Storia, • Cassino 32
e Dintorni Filosofie • Aquino 32
e Fede • Sora 33
• Roccasecca
In viaggio Castrocielo 35
per la
Ciociaria

HANNO COLLABORATO
angelo mauro d’angelo, federica spaziani testa, massimo sergio,
mauro sabetta, antonio di tacco, amedeo brogli, claudia ambrosetti,
gabriele sabetta, simone sergio, mauro d’angelo, mario cerroni,
vincenzo greci, enzo rossi, alessandro rispoli, giorgia gazzetti, jago,
andrea rispoli, antonio di tacco, gianmatteo fascina, federico riccobono,
fernando riccardi, kaukoff, giancarlo riccardi, emanuela crescenzi,
enza venditti
Diversi lettori ci hanno chiesto se era possibile pubblicare la Cayman della Porsche e qualche notizia.
La Redazione è felice di mettere a disposizione i suoi esperti e dare indicazioni su questa autovettura.

I modelli Cayman rappresentano l’esperienza di autentica guida sportiva. Decisamente Porsche. Dal concetto di base, già rivoluzionario
nel 1953, concepita come “Le Mans Coupé”, con motore centrale basata sulla 550 Spyder ed appositamente concepita per questa
corsa leggendaria, si è concretizzata nei modelli Cayman. Vetture dotate di un motore centrale brioso, potente e con baricentro
basso. I motori sono a 6 cilindri dotati di VarioCamPlus, un sistema di regolazione degli alberi a camme di aspirazione e di comando
alzata valvole di aspirazione in grado di garantire una coppia ancora più elevata ai bassi regimi ed una maggiore potenza ai regimi
più alti. La Cayman sviluppa da una cilindrata di 2,7 litri a 180 KW (245CV) ed una coppia massima di 273 Nm. Il motore da 3,4 litri
della Cayman S offre ancora più potenza: 217 KW (295 CV) e 340 Nm. La velocità massima di 258 Km/h nella Cayman e 275 Km/h
nella Cayman S. Il design pronunciato attira subito l’attenzione e la forma della coupé garantisce un’aerodinamica straordinaria, per
un piacere di guida decisamente dinamico. Diamo un’occhiata all’autovettura. Partendo dal frontale, spiccano le prese d’aria pro-
nunciate e di grandi dimensioni che conferiscono alla parte
anteriore un look decisamente audace. L’insieme dei para-
fanghi, cofano e fari principali asimmetrici crea un’immagine
complessiva dinamica. Il design del cofano e del rivestimento
frontale allunga in avanti il muso dei modelli Cayman accen-
tuandone l’aggressività. Il design fortemente espressivo pro-
segue anche lateralmente e sull’intera vettura. Osservando
la parte posteriore delle vetture balzano subito agli occhi i pa-
rafanghi dal profilo ben definito. L’interno si presenta con se-
dili in finta pelle con seduta in alcantara, oltre agli airbag
aggiuntivi nei fianchi a protezione della gabbia toracica. I se-
dili sono a regolazione elettrica in altezza e lunghezza, oltre
la regolazione schienale nonché supporto lombare.

PORSCHE
Cayman
Editoriale
DALLA FINESTRA
DEL CAMPANILE
Nicandro D’Angelo

N
on è certamente l’abbraccio “idilliaco” di Sil-
vio Berlusconi con una Ninfa, quello rappre-
sentato dal Canova.
Forse è meno “incarnato”, ma certamente più travol-
gente di quello che molti miei colleghi hanno propi-
nato all’opinione pubblica. Noi abbiamo deciso di
fare informazione e non di dare opinioni o di fare po-
litica!! Si è preferito “infangare” l’uomo politico per
discreditarlo agli occhi degli italiani e di tutto il
mondo. I Bunga- Bunga riportati dai giornali hanno
sfiorato il ridicolo e il “fumus persecutionis” è evi-
dente in fatto e diritto.
Come è possibile offendere “l’intellighenzia” del Pre-
mier con una comunicazione giudiziaria a comparire
davanti ai PM del Tribunale di Milano per i reati a
lui ascritti di concussione e sfruttamento della pro-
stituzione minorile? Ora esce fuori anche la droga.In-
tanto la Giunta per le autorizzazioni a procedere ha
rinviato le “carte” alla Procura di Milano affermando
la competenza del Tribunale dei Ministri a procedere
per il reato di concussione. Come credere a Nicole
Minetti che dice di Berlusconi “E’ un vecchio e ci ha
rovinate”. Come pensare a Marysthell Garcia Po-
lanco dove nella sua abitazione hanno trovato 12
chili di cocaina e collegarlo a Silvio Berlusconi? Io
non faccio l’avvocato di Berlusconi, ma è ora di fi-
nirla con il Rubygate tra soldi, sesso e ricatti.
Basta, è ora di finirla, ribadisco, e lasciate lavorare il
Governo, il Parlamento per ridare slancio al Paese in
riforme e leggi.
Quale è il senso della copertina?
Essa vuole avere due scopi. Il primo: il bacio, atto di
amore tra due persone; il secondo: la purezza. (Ber-
lusconi e Canova potrebbero essere gli autori delle
opere). Amore e Psiche, del 1788, è un capolavoro
nella ricerca dell’equilibrio e dell’armonia.
Le due figure sono disposte diagonalmente e diver-
genti fra loro. Questa disposizione piramidale dei
due corpi è bilanciata da una speculare forma trian-
golare costituita dalle ali aperte di Amore. Le braccia
Amore e Psiche di Psiche invece incorniciano il punto focale, apren-
dosi a mo’ di cerchio attorno ai volti. All’interno del
Antonio Canova
cerchio si sviluppa una forte tensione emotiva in cui
1788-1793 il desiderio senza fine di Eros è ormai vicino allo spri-
Louvre, Parigi gionamento.
L’elegante fluire delle forme sottolinea la freschezza
dei due giovani amanti: è qui infatti rappresentata
l’idea di Canova del bello, ovvero sintesi di bello na-
turale e di bello ideale. Forse è proprio la ricerca
dell’equilibrio, che dovrebbe spingere i poteri dello
Stato ad una maggiore armonia nell’interesse di Noi
cittadini, che ancora agogniamo la bellezza di sentirci
orgogliosamente italiani e non dei “Bunga-Bunga”.

febbraio 2011 7
Esclusiva

Intervista al Dott. Fernando Ferrauti


su Centro Consulenza Coc
L’intervista di Nicandro D’Angelo
Ospedale Fabrizio Spaziani Frosinone
“Nitimur in vetitum semper cupimu-
sque negatum” ( propendiamo sempre per
ciò che è vietato e desideriamo ciò che ci è
negato).

Dott. Ferrauti potrebbe essere questa


la frase che sintetizza la propensione
del genere umano al consumo di co-
caina?

“Sì, possiamo tranquillamente affer-


mare che il consumatore di cocaina
soffre di un vuoto nel proprio Io e di
L?anteprima del nostro Direttore uno stato generale di sofferenza psi-
chica, di cui molte volte non è co-
sciente, e che rappresenta una delle

C
onsapevole che affrontare un argomento così importante richiede
determinanti degli impulsi all’azione
alto senso di responsabilità e una “buona” preparazione nel campo
cioè di quei comportamenti di assun-
abbiamo avuto l’onore di intervistare, uno dei massimi esperti della zione che di fatto rappresentano un
materia, il Dott. Fernando Ferrauti, Direttore del Dipartimento D3D del- tentativo infruttuoso di gratificazione
l’ASL di Frosinone. Noi, in questa anteprima, giornalisticamente, diamo attraverso l’atto. In termini neurobio-
solo le caratteristiche e il comportamento del cocainomane, così come da un logici il consumo di cocaina rappre-
incontro casualmente avuto con il nostro direttore. senta un disturbo del “centro del
Chi è il Cocainomane? Una persona che fa uso di cocaina o di anfetamina piacere” che ha una precisa funzione
con sbalzi di umore molto veloci. Può passare da uno stato di iperattività e nell’evoluzione della società umana:
di euforia ad uno stato di abulia, in maniera così veloce da lasciare sbalordita ogni comportamento che “da piacere”
la persona vicina a lui. I suoi occhi sono lucidi e quasi spiritati, ha labbra e attiva una area cerebrale e l’evento
viene ricordato intensamente e in
lingua molto pallidi. Spesso muove la bocca in continuazione, come se stesse
modo durevole orientando i nostri
masticando anche se non ha nulla in bocca.
comportamenti. Il problema comincia
Questi atteggiamenti bisogna interpretarli come veri e propri segnali di al- quando gli individui trovano delle
larme. Una persona che ha questi sintomi va aiutata precocemente, met- scorciatoie attraverso l’uso di sostanze
tendo in atto soluzioni per rendere la sua vita libera da sostanze che attivando i centri del piacere senza
potrebbero solo peggiorare la sua condizione. sforzi”.

8 febbraio 2011
Quindi la cocaina è la sostanza d’ele- singoli spacciatori, è sintona con la ne-
zione per questo compito? cessità di raggiungere ulteriori tipolo-
“ Assolutamente si. Rispetto alle altre gie di consumatori. Dobbiamo
droghe è imbattibile come erogatore di precisare inoltre che all’abuso di crack
piacere: è la compagna perfetta, sempre si associano conseguenze ancora più
pronta e disponibile, incide meno sulle gravi e nocive, sia per le caratteristiche
capacità di svolgere compiti pratici. Po- della sostanza stessa che per la via di
tremmo azzardare che è la droga ideale assunzione (respiratoria) solitamente
per il nostro tempo: possiamo provare utilizzata”.
un piacere “sintetico”, che non richiede
ricerca e socializzazione, ma nel con- Quali sono le strategie messe in atto
tempo mantiene le capacità lavorative dall’Azienda Asl e in particolar modo Come ultima novità assolutamente
e produttive. Bisogna però considerare dal Dipartimento da Lei diretto per innovativa per la nostra provincia è
l’altro lato della medaglia: con il tempo offrire servizi più aderenti ai nuovi l’attivazione di un servizio di consu-
gli effetti gratificanti si riducono per stili di consumo e alle diverse tipolo- lenza telefonica sulle 24 ore orientato
una sorta di tolleranza, il consumatore gie di pazienti? a fornire una risposta e un’indica-
è portato ad aumentarne le dosi per ri- “Il Dipartimento 3D ha differenziato zione immediata alle esigenze di
trovare le sensazioni iniziali, aumen- l’offerta terapeutica offrendo spazi, ognuno”.
tano ansia, irritabilità, disforia, disturbi tempi e modalità operative impron-
del pensiero di tipo paranoideo, alluci- tate ad un maggiore grado di flessi- Quali sono i dati ricavabili dalle at-
nazioni e infine psicosi di tipo lucido bilità unita ad un alto livello di fine tività svolte dal Vostro servizio?
tipo delirium”. specializzazione degli interventi pro- “Nel periodo di attività del Centro e
posti”. fino ad aprile 2010 sono state prese in
Quali sono le caratteristiche del fe- carico 293 persone consumatori/di-
nomeno da un punto di vista dell’au- Potrebbe specificare meglio? pendenti da cocaina: 133 persone in
mentata disponibilità di questa “Sì, da Novembre 2008 è attivo un stato detentivo, 16 persone con trat-
sostanza sul mercato? Centro Specialistico per i problemi le- tamenti presso comunità, 93 persone
“ Il “nuovo mercato” della droga si ca- gati all’uso di cocaina che offre tratta- in ambulatorio territoriale. Le valuta-
ratterizza non solo per le strategie e le menti individualizzati di tipo zioni di esito per i pazienti trattati in
tecnologie (molto simili a quelle pro- multimodale con la possibilità di effet- ambulatorio sono particolarmente
prie della “grande distribuzione”) ma tuare visite mediche specialistiche, confortanti: il livello di drop-out, cioè
anche e soprattutto per essere parte in- consulenza psichiatrica e psicosociale, di abbandono del trattamento, è del
tegrante di una cultura dominante e psicoterapia e trattamenti farmacolo- 14% che rappresenta un valore molto
non di una sottocultura. La cocaina gici che hanno come obiettivo sia la ri- basso se confrontato con altre realtà
viene venduta, così, come una sorta di duzione che la sospensione del territoriali. Un altro elemento sul
doping per la vita quotidiana utilizza- consumo oltre che il raggiungimento quale soffermare l’attenzione è che
bile in modo socialmente integrato a li- di una migliore qualità della vita. Il dai dati a nostra disposizione si evi-
vello ricreativo ma anche lavorativo; i Centro è gratuito, aperto tutti i giorni denzia un periodo di tempo troppo
trend di aumento del fenomeno sono con possibilità di accesso, senza preno- lungo tra l’esordio dei comporta-
costantemente positivi, con interessa- tazione, anche nelle ore serali. I nostri menti di consumo e la richiesta di
mento in particolare delle fasce giova- interventi inoltre sono rivolti ai par- trattamento. Tale elemento testimo-
nili e del genere femminile”. tner, ai familiari, ai docenti e a tutte le nia, ancora una volta, la non facilità
agenzie presenti sul territorio che di accesso di questo target di consu-
Non è dunque più una droga d’elite? avessero necessità di approfondire matori a servizi sociosanitari tradi-
” L’abuso di cocaina non è più da con- questo particolarissimo fenomeno. zionalmente strutturati”.
siderarsi elitario ma trasversale a tutte
le fasce sociali sia per una maggiore di-
sponibilità della sostanza sul mercato,
sia per la relativa diminuzione dei costi Dott. Fernando Ferrauti
(un grammo di cocaina costa circa 80- Direttore del Dipartimento D3d dell’Asl di Frosinone. Centro di Consu-
100 euro), confrontati con l’aumento lenza Cocaina e Nuove Dipendenze: è una parte integrante delle attività
generalizzato del costo di altri beni di del Dipartimento 3 D dell’Azienda Asl di Frosinone, che da sempre si oc-
consumo. Si osserva anche il recente cupa di dipendenze patologiche con particolare attenzione alle nuove
frazionamento della singola dose in forme di abuso e dipendenza. E’ possibile rivolgersi al centro tutti i giorni
vendita sul mercato (oggi pari a 0,20 al T 0775 88210; l’attività clinica, gratuita, è garantita tre giorni a setti-
grammi) tale da rendere il prezzo par- mana, martedì (orario 8-20), giovedì (orario 14-20) e sabato (orario 9-14).
ticolarmente accessibile. Il trend di cre- E’ a disposizione 24h su 24 un numero mobile, il 333 1252289, al quale un
scita, soprattutto nella nostra provincia esperto risponderà offrendo consulenza, aiuto e sostegno a tutti coloro
riguarda anche il crack, la cui distribu- che dovessero avere bisogno.
zione, spesso organizzata in proprio da

febbraio 2011 9
Intervista a
Mario Flash
Abbruzzese di Nicandro D’Angelo

Presidente Abbruzzese come è stata recepita la riforma


Brunetta e quando sarà portata in aula?
“La proposta di legge n. 42 del 2010 che recepisce la “Ri-
forma Brunetta”, approvata mercoledì scorso in commis-
sione Risorse umane, sarà posta all’esame dell’Aula
mercoledì prossimo”. “Si tratta di un provvedimento importantissimo – ha aggiunto Abbruzzese –
che migliorerà la qualità dell’azione amministrativa di Giunta, Consiglio ed Enti regionali, con no-
tevoli benefici anche e soprattutto per i cittadini laziali. Con questa proposta di legge, infatti, si va
ad intervenire sulla ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e sulla valorizzazione
delle risorse umane, attraverso il principio cardine della meritocrazia, esaltata da un accurato e pre-
ciso sistema di valutazione delle prestazioni lavorative. Il ruolo principale in questo processo di
cambiamento ovviamente sarà svolto da tutti quei dirigenti, funzionari e semplici impiegati regio-
nali che rappresentano la vera forza della macchina amministrativa, grazie al loro senso del dovere,
alla dedizione e alle capacità acquisite con l’esperienza e l’aggiornamento continuo. Rafforzeremo,
inoltre, il principio della trasparenza amministrativa, legando l’efficacia di ciascun provvedimento
delle amministrazioni alla sua pubblicazione sui rispettivi siti web. Dobbiamo impegnarci per eli-
minare gli effetti devastanti della burocrazia. Basti pensare a quello che producono sul mondo im-
prenditoriale. Questa semplificazione dovrà rappresentare invece un volano per rilanciare lo
sviluppo. Ringrazio il presidente Galetto e tutti i componenti della Commissione per il lavoro che
hanno svolto e mi auguro che la proposta divenga presto legge, per dare continuità a quella azione
riformatrice che abbiamo avviato anche con la recente riorganizzazione degli uffici del Consiglio
che, oltre alla razionalizzazione delle attività lavorative, ha portato anche una riduzione dei costi e
una maggiore efficienza”.

Giornata memoria, Abbruzzese: politica sia strumento di memoria storica


“La politica deve saper farsi strumento della memoria storica. E la giornata di oggi vuole rappre-
sentare quella testimonianza corale di fratellanza che tutti noi dobbiamo nei confronti di un popolo
che ha subito un crimine così feroce e vergognoso come la Shoah, affinché non sia mai dimenticato.
E’ impossibile cancellare quella brutta pagina di storia che anche noi italiani abbiamo contribuito a
scrivere quando una parte del nostro popolo scrisse le leggi razziali e contribuì alla deportazione
degli ebrei, ma oggi è anche l’occasione per valorizzare e ricordare piuttosto quei sentimenti di
unità e di solidarietà che ci hanno permesso di affermare la democrazia nel nostro Paese. Non è un
caso che già 150 anni fa, ebrei e patrioti lottarono insieme per ottenere quell’unità e quell’indipen-
denza che quest’anno celebriamo con tutti gli onori”.

Presidente cosa pensa su taglio delle leggi inutili proposto dalla Polverini?
“Sono d’accordo con la governatrice Polverini che, in occasione dell’assem-
blea Coldiretti a Viterbo, ha annunciato la necessità di avviare uno snelli-
mento delle leggi regionali, dando mandato ai singoli assessorati di effettuare
un lavoro di ricognizione sulle normative esistenti per poter poi intervenire
in maniera semplificativa cancellando quelle inutili e accorpando quelle omo-
genee, anche attraverso la predisposizione di testi unici”. “In tal senso - ha
aggiunto Abbruzzese - ben vengano le indicazioni dei singoli assessorati sulle
norme preesistenti, ma anche il Consiglio regionale del Lazio deve fare la sua
parte ed impegnarsi affinché sia le proposte di legge che la Giunta predi-
sporrà a tal fine, nonché tutte le altre che verranno sottoposte all’attenzione
dell’Aula e che saranno approvate nel corso di questa Legislatura, siano ef-
fettivamente indispensabili e migliorative rispetto a quelle già esistenti. Oc-
corre, quindi, un’azione riformatrice in grado di garantire a imprese e
cittadini una normativa regionale chiara e snella.

febbraio 2011 11
Progetto
Donna
Avvocato Mandarelli cosa risponde Flash
alle critiche dell’ On.le Rodano per di Federica Spaziani Testa
le spese affrontate dalla Polverini
sul “Progetto Donna”?
“Rimango esterrefatta leggendo le dichia-
razioni dell’ On. Rodano riguardo il con-
teggio delle spese del “Progetto donna - Mi
state a cuore” portato avanti dalla presi-
dente Polverini. Da un bilancio emesso
proprio ieri, sono state contate 6500 visite effettuate presso i camper-ambulatorio
che hanno girato i centri commerciali del Lazio con lo scopo di effettuare controlli
gratuiti per favorire la prevenzione delle malattie femminili. Oltre ai risultati ri-
scontrabili a livello pratico nella cura delle patologie rilevate nelle visite, si è avuto
un largo consenso da parte delle donne stesse che hanno usufruito del servizio. Ri-
cordo poi alla consigliera, che il personale presente all’interno dei camper era inte-
ramente composto dai volontari dell’Istituto San Gallicano di Roma, unitamente
alla contributo di medici volontari. Inoltre si è innescata una collaborazione effi-
ciente con i privati, costituti dai direttori dei centri commerciali che hanno investito
le proprie risorse al fine di consentire una perfetta riuscita dell’iniziativa. Finora
ho sempre rispettato il mio ruolo istituzionale senza rispondere a sterili polemiche,
ma non posso fare a meno di far notale all’On. Rodano che è la prima volta che le
spese di rappresentanza della presidenza vengono utilizzate per scopi sociali e lei,
in quanto ex assessore della giunta Marrazzo, sa bene che questo è un dato di fatto.
Guardando questi dati, mi sembra evidente che il numero delle visite sia andato
incontro agli interessi dei cittadini piuttosto che a quelli della Polverini. In con-
clusione poi, mi stupisce vedere mosse queste critiche proprio da una donna, che
sembra non tenere conto di tutte le altre che hanno invece apprezzato l’iniziativa,
sperando in un immediato proseguo”.

Occupazione di Giogia Gazzetti

Onorevole Brozzi, quali iniziative concrete l’assessore Zezza


sta portando avanti per l’occupazione dei giovani nel nostro
territorio?

“Il nuovo quadro dell’offerta formativa che


si sta definendo per il Lazio dimostra, an-
cora una volta, come il governo regionale sia
pronto ad accogliere e soprattutto a rispon-
dere in modo tangibile alle istanze prove-
nienti dal territorio. In una regione come la nostra in cui si parla di un livello
di disoccupazione giovanile superiore alla media nazionale, riveste un ruolo
fondamentale l’impegno dell’assessore Mariella Zezza, che attraverso impor-
tanti iniziative e investimenti vuole creare nuove e reali possibilità di lavoro
per i nostri ragazzi. L’obiettivo è quello di mettere in atto un sistema efficiente
in cui l’istruzione e la formazione professionale, parole chiave del piano per lo
sviluppo occupazionale, siano strettamente legate alle esigenze del mercato del
lavoro regionale. Siamo, dunque, nella giusta direzione per garantire alle nuove
generazioni l’opportunità di porre solide basi per il proprio futuro, adempiendo
così a uno dei compiti che siamo stati chiamati a svolgere”

febbraio 2011 13
L’Opinione
di Massimo Sergio

I Le Bufale
l Primo Cittadino del Comune luminoso, altrimenti saremmo nel
Capoluogo afferma che tutto va buio più completo,con tutte le conse-
bene, che la Città progredisce guenze del caso. Il fatto è che chi ci
(poco,ma va avanti!) e che per Frosi- governa è improvvido e non pensa
none si fa questo e quello e quest’al-
tro ed altro ancora. Un po’ come
del Sindaco mai per tempo alle incombenze le
più banali.
accade o si legge nei giornali o si può Non parliamo poi delle condizioni in
constatare nelle interviste che rilascia “Speziale, dammi un’oncia cui si trovano strade e marciapiedi
il premier Berlusconi, cioè che “tutto di muschio per profumarmi cittadini. E che ne dite di quella perla
va bene,madama la marchesa,tout va l’immaginazione”. donataci in piazza Risorgimento ove
très bien!”, infischiandosene poi se il (W.Shakespeare/Re Lear) il piedistallo del busto di re Umberto
cittadino italiano non arriva alla fine I^ è sceso al livello del leone e sem-
del mese con quella miseria di sti- bra che sbatta il muso a terra da un
pendi o pensioni che hanno, cioè i cosa pubblica. Vi faccio un piccolo momento all’altro.
più bassi d’Europa. Allora viviamo esempio delle loro sperticate e van- E le mattonelle per abbellire e ren-
in un paese, l’Italia e quindi la Cio- tate capacità manageriali : abito in un dere decorosa la piazza che fine
ciarìa,cioè Frosinone,dove il bianco è fabbricato, al primo piano, di via hanno fatto? Quando si potrà assi-
nero, ed il giallo è rosso,per dirla con Moccia,civico 84 ed in quella stra- stere da parte nostra, summo cum
una battuta banale. Questo gioco sa- dina vi sono quattro o cinque punti gaudio, alla cerimonia di inaugura-
rebbe anche risibile e gustoso se non /luce comunali che da più di due zione di tale scempio, signor Sin-
fosse fatto sulla nostra pelle. A que- mesi sono spenti e quindi fulmi- daco? E tutte le opere incomplete e
ste persone che sono rintanate nei nati,penso. Voi credete che si siano quelle progettate ma mai iniziate?
meandri del Palazzo comunale non preoccupati di porvi rimedio, anche Allora,come la mettiamo, con un si-
affiderei nemmeno la gestione di previa segnalazione continua ed mile andazzo, con un tale stato di
una tabaccheria, figuriamoci della asfissiante? Manco p’’a capa! motteg- cose?! Egregio signor Primo Citta-
giano i partenopei. dino, il conte Camillo Benso di Ca-
Eppure la manuten- vour disse una volta:”Perisca il mio
zione è una cosa nome,perisca la mia reputazione
importante e sacro- purchè l’Italia diventi una nazione”
santa! Vi diranno e tu cosa potresti controbattergli,ri-
che non vi sono guardo al capoluogo ciociaro?! Tu
fondi nemmeno per certamente conoscerai anche la defi-
accendere qualche nizione di Van Wick Brooks nel de-
candela votiva ai scrivere un uomo zelante: uno che
nostri beneamati prende sempre sul serio cose che non
patroni Ormisda e sono serie.
Silverio, per avere E’ per questo che tu eviti di esserlo,
qualche occhio di vero?! Eppure hai dichiarato, esimio
riguardo, qualche signor Sindaco,in un’intervista ad un
grazia atta ad im- mensile nostrano che ti piace essere
pinguare il bilancio sempre al corrente di quello che
asfittico. Meno fanno i tuoi assessori, tanto è vero
male che il nostro che li chiami per telefono tutte le
condominio previ- mattine, spero in ore cristiane!! Ma
dente ha su detta non è che lo fai principalmente per-
via un punto/luce ché stando in soporoso/saporoso le-
proprio abbastanza targo dài loro la sveglia?!!...

14 febbraio 2011
L’Opinione
di Gabriele Sabetta

I
l nuovo contratto di lavoro per i
dipendenti dello stabilimento
FIAT di Mirafiori (Torino) è stato
approvato con il referendum del 14
gennaio scorso, sotto la minaccia di
chiusura e di trasferimento all’estero
della fabbrica. Esso richiama l’ac-
cordo raggiunto nel giugno 2010
presso lo stabilimento di Pomigliano
D’Arco (NA) e comprende orari di
lavoro più lunghi e flessibili, pause
Gli operai si oppongono a Marchionne.
più brevi e un patto di non-sciopero.
Il “sì” ha vinto con il 54,05% dei voti.
Ma è troppo tardi
Con l’eccezione della FIOM – la fe-
derazione dei metalmeccanici della mento, avrebbe prodotto i veicoli avuto la capacità di guardare al di
CGIL – che aveva denunciato l’ac- negli Stati Uniti o in Canada, e l’im- là e più in alto del loro piccolo oriz-
cordo e il successivo referendum pianto torinese sarebbe andato in- zonte quotidiano. Non hanno com-
come “ricatto”, tutti gli altri sindacati contro ad una chiusura certa. preso che la condotta di Sergio
avevano firmato il nuovo contratto e L’accordo, che prevede un contratto Marchionne è solo l’effetto, non la
avevano chiesto di votare “sì”. L’am- specifico per i lavoratori che dipen- “causa” di quanto sta accadendo
ministratore delegato della FIAT, dono da Mirafiori, in deroga al con- nel mondo del lavoro.Il peggiora-
Sergio Marchionne, ha giustificato tratto collettivo della metallurgia, è mento delle condizioni di lavoro
queste misure “radicali” facendo ri- considerato, a ragione, un punto di degli operai italiani e di tutti i lavo-
ferimento alla concorrenza mondiale “svolta” senza precedenti in Italia. Il ratori occidentali ha radici nel-
“spietata” e alla “sovraccapacità” dei capo del governo Silvio Berlusconi si l’ideologia neo-liberista, originatasi
mercati automobilistici, parlando di era espresso a favore del “sì”, ag- nell’area protestante anglosassone,
una vera “questione di sopravvi- giungendo che, in caso di sconfitta, che ha generato la folle globalizza-
venza”. Il contratto appena appro- l’azienda avrebbe avuto “buone ra- zione dei mercati e delle economie.
vato ignora il Contratto Nazionale di gioni per andare a produrre in altri I sindacati non ebbero nulla da ob-
categoria, che ha rappresentato per Paesi”. biettare quando ai piani alti venne
decenni una garanzia per le condi- Lo stabilimento di Termini Imerese, deciso, senza che i popoli avessero
zioni economiche e sociali degli ope- in Sicilia, per l’appunto, verrà chiuso la possibilità di dire la loro, di
rai, e che fu introdotto in seguito ad completamente entro il 2011. Du- aprire le barriere doganali che sepa-
aspre lotte portate avanti dai lavora- rante l’estate, Marchionne aveva già ravano gli Stati, prima a livello eu-
tori nel dopoguerra. Il gruppo FIAT, posto un ultimatum a tutti i lavora- ropeo e poi mondiale.
che da circa due anni è entrato nel tori di Pomigliano D’Arco: o si accet- Tutti quanti sapevano benissimo a
capitale della casa automobilistica tano le peggiori condizioni di lavoro cosa si andava incontro: le aziende
americana Chrysler, ha impianti di o la fabbrica sarebbe stata chiusa. avrebbero avuto la possibilità di
produzione in tutto il mondo, dalla Con l’accordo, egli ha promesso spostare i loro stabilimenti in quei
Polonia alla Serbia, dalla Turchia al nuovi investimenti per 700 milioni di Paesi dove il costo del lavoro è a li-
Brasile. euro e il trasferimento della produ- velli molto bassi per poi re-impor-
La maggior parte dei suoi profitti de- zione del modello Panda da Tychy tare i beni nei Paesi ad alta capacità
rivano proprio dal Sudamerica, (Polonia) allo stabilimento di Pomi- di consumo.
mentre in Europa sta perdendo ter- gliano. Gli operai di Mirafiori e i sin- Di cosa vi lamentate, adesso?
reno. In cambio dell’approvazione dacati hanno mostrato, nei giorni Ormai è tardi. Il danno è fatto e a
dell’accordo, Marchionne si è impe- tragici delle trattative e del voto nulla varrà difendere con le unghie
gnato ad investire oltre un miliardo sull’accordo raggiunto, uno spetta- quei “diritti” che ormai appaiono
di euro a Mirafiori; in caso di falli- colo rattristante. Essi non hanno come “residui del passato”.

febbraio 2011 15
VICE PROCURATORE ONORARIO PRESSO
IL TRIBUNALE DI FROSINONE

Osservatorio Giurisprudenziale
CONDIZIONI PER L’APPLICABI- versa regola di diritto che si sarebbe senso statistico, 3) se sia solo proba-
LITA’ DEL DIRITTO DI PRELA- dovuta applicare al caso di specie. E’ bilistica, bisognerà accertare in con-
ZIONE E DI RISCATTO, IN CASO di tutta chiarezza che non è suffi- creto se l’effetto acceleratore sia la
DI LOCAZIONE DI IMMOBILE A ciente solo porre il quesito in diritto conseguenza fattuale dell’esposi-
USO ABITATIVO NEL VIGORE ma anche indicare la regola giuri- zione protratta alla fonte nociva, 4)
DELLA LEGGE N 431 DEL 1998 dica adottata dal primo giudice e la se nell’arco di tempo, nel periodo tra
La Corte di Cassazione, sezione regola iuris da applicare nel caso di l’inizio dell’attività dannosa e quello
terza civile, Presidente F. Trifone Re- specie. Questo ricorso pur se consi- dell’inizio della malattia, l’innesco
latore M Finocchiaro, con la sen- derato inammissibile, in relazione del processo carcinogenetico e
tenza n 25450 del 16 dicembre 2010 alle violazioni dedotte e alla esposi- l’esposizione siano da considerarsi
ha stabilito il seguente principio di zione della regola iuris da applicare, condicio sine qua non non fondate
diritto: nel vigore della L. n 431 del è stato considerato, ai sensi dell’art. su validi e concreti apporti scienti-
1998, in caso di intimazione di di- 4 del decreto legislativo n 40 del fici. In relazione all’elemento psico-
sdetta del contratto di locazione da 2006 degno di essere deciso dalla logico del reato è da considersi
parte del locatore per la prima sca- Corte d’ufficio in quanto: la que- ascrivibile all’imputato che, pur co-
denza contrattuale, motivata dalla stione decisa è di particolare impor- noscendo tale pericolosità diretta-
volontà di vendere a terzi l’unità im- tanza per affermare un principio mente e tramite i delegati alla
mobiliare locata, il conduttore può nell’interesse della legge. Vi invito sicurezza, non abbia attuato tutte le
esercitare il diritto di prelazione e di ad un approfondita lettura della sen- cautele possibili per abbattere la
riscatto nei confronti del terzo acqui- tenza qui annotata, vista la chiarezza probabilità di contrarre la malattia
rente; al contrario, in caso di intima- con cui vengono affrontate le proble- professionale.
zione di disdetta immotivata il matiche legate al vaglio sull’ammis-
conduttore può pretendere solo la sibilità dei ricorsi in cassazione dopo RESPONSABILITA’ DA REATO
rinnovazione del contratto, in la riforma del 2006. DEGLI ENTI, ESERCENTI
quanto tale disdetta è da considerasi FUNZIONI TRASFRITE DAGLI
per la prima scadenza illegittima e RAPPORTO DI CAUSALITA’ ED ENTI PUBBLICI TERRITORIALI
priva di efficacia. Questa sentenza è EVENTO NEI REATI COLPOSI La Corte di Cassazione, sezione se-
interessante sotto il profilo dell’iter LEGATI ALL’ESPOSIZIONE conda penale, Presidente GF. Pa-
giuridico seguito dalla Cassazione ALL’AMIANTO gano e Relatore G. Diotallevi, con la
nell’arrivare a pronunciare una mas- La Corte di Cassazione, sezione sentenza n 234 del 26 ottobre 2010,
sima di diritto. Di fatti il ricorrente quarta penale, con la sentenza n depositata in data 10 gennaio 2011,
ai sensi dell’art. 366-bis c.p.c. aveva 43786 del 17 settembre 2010, deposi- ha stabilito che le società per azioni,
formulato un quesito, di diritto, il tata il 13 dicembre 2010, ha esami- alle quali vengono affidate le fun-
quale è stato dichiarato prima facie nato varie questioni in tema di zioni trasferite dagli enti pubblici
inammissibile per non aver rispet- causalità e colpa, avente come territoriali, quali raccolta e smalti-
tato il principio di formulazione di evento conseguente la morte con mento rifiuti e gestione dell’acqua
un quesito in modo autosufficiente esposizione ripetuta, nel corso della ad esempio, sono soggette allo
e compiuto, dalla cui risoluzione sua attività lavorativa, all’amianto. stesso regime giuridico di cui al
scaturisca necessariamente il segno La sezione quarta penale, Presidente d.lgs. n 231 del 2001 relativo alla re-
della decisione. F. Marzano e Relatore R.M. Blaiotta, sponsabilità giuridica degli enti con
La Corte ribadisce che con l’introdu- ha affermato che sussiste un rap- applicazione delle misure interdit-
zione del decreto legislativo n 40 del porto di causalità tra le norme antin- tive e cautelari ivi previste, com-
2006 la funzione nomofilattica della fortunistiche e l’evento morte prensiva della responsabilità degli
Cassazione deve essere intesa come professionale, allorquando il Giu- enti per i reati da essa commessi.
un giudizio di legittimità su motivi dice di merito abbia accertato: 1) se La ratio del principio risale al trasfe-
limitati in cui il ricorrente deve vi sia una legge scientifica in ordine rimento dei compiti assegnati agli
esporre in modo riassuntivo: 1) gli all’effetto acceleratore della protra- enti pubblici territoriali, i quali svol-
elementi di fatto sottoposti al Giu- zione all’esposizione dopo l’inizio gevano i compiti istituzionali di at-
dice di merito, 2) la sintetica indica- del processo carcinogenetico, 2) se si tività rivolte alla protezione dei
zione della regola di diritto è in presenza di una legge univer- diritti costituzionali relativi al diritto
applicata da quel giudice, 3) la di- sale e non solo probabilistica in alla salute e all’ambiente.

16 gennaio 2011
Condominio

C
ome è noto, l’art. 68 delle dispo-
sizioni di attuazione del codice
civile, dispone che “Per gli effetti
indicati dagli articoli 1123, 1124, 1126 e
1136 c.c., il regolamento di condominio
deve precisare il valore proporzionale di
ciascun piano o porzione di piano, spet-
tante in proprietà esclusiva dei singoli con-
domini. I valori dei piani o delle porzioni
di piano, ragguagliati a quello dell’intero
edificio, devono essere espressi in mille-
simi in apposita tabella allegata al regola-
mento di condominio”; quindi le tabelle
millesimali rappresentano la misura
dei condomini al godimento delle
parti comuni, in relazione alla costitu-
zione dell’assemblea, alla formazione
della maggioranza e alla partecipa-
zione alle spese. Tuttavia, possono esi-
stere altre tabelle corrispondenti ordinaria, salvo conguagli derivanti delle terrazze a livello di copertura dei
all’uso che ciascuno fa di un determi- dall’approvazione delle tabelle defini- piani sottostanti – non avendo una
nato bene comune, redatte per la ripar- tive. Al riguardo, va precisato che il funzione essenziale e preminente
tizione delle spese di riscaldamento, le successivo art. 69 delle medesime di- come nel caso dei lastrici solari condo-
scale, l’ascensore e per le parti e i ser- sposizioni attuative precisa che “I va- miniali, ma meramente sussidiaria –
vizi destinati a servire i condomini in lori proporzionali dei vari piani o porzioni essa va effettuata tra il proprietario
misura diversa. di piano possono essere riveduti o modifi- della terrazza stessa e gli altri in pro-
Del resto la predisposizione di tali ta- cati, anche nell’interesse di un solo condo- porzione dei vantaggi da essi rispetti-
belle nasce dall’esigenza di accertare il mino, nei seguenti casi: 1) quando risulta vamente tratti; per lo stesso motivo, la
valore delle quote condominiali spet- che sono conseguenza di un errore; 2) terrazza a livello dovrà entrare nel
tanti a ciascun partecipante, con fini quando, per le mutate condizioni dell’edi- computo delle spese di manutenzione
esclusivamente valutativi del patrimo- ficio, in conseguenza della sopraelevazione delle scale, con riferimento all’appar-
nio ai soli effetti della distribuzione del di nuovi piani, di espropriazione parziale tamento a cui serve, sebbene non goda
carico di spese e della misura del di- o di innovazione di vasta portata, è note- della pulizia comune.
ritto di partecipazione alla formazione volmente alterato il rapporto originario tra Del resto, anche l’art. 1124, comma se-
della volontà assembleare (si veda al i valori dei singoli piani o porzioni di condo, cc chiarisce tale concetto e cioè
riguardo Cassazione, sentenza piano” . Quindi si potrà procedere a re- “Al fine del concorso della metà della
19.10.1988 n. 5686). visione in caso di errori di fatto (ad es. spesa, che è ripartito in ragione del valore,
In ordine alla divisione delle spese per una sbagliata misurazione) o di diritto si considerano come piani le cantine, i pal-
la formazione delle tabelle, l’art. 1123 (una pertinenza costituita da una parte chi morti, le soffitte, o camere da letto e i
cc, primo comma, dice espressamente comune); pur tuttavia, la legislazione lastrici solari, qualora non siano di pro-
“Le spese necessarie per la conservazione non risulta – al riguardo – completa e prietà comune” .
e per il godimento delle parti comuni del- la casistica indicata nella norma non Conseguentemente, nella tabella mil-
l’edificio, per la prestazione dei servizi appare esaustiva al fine di procedere lesimale scale, come in quella di pro-
nell’interesse comune e per le innovazioni alla revisione delle tabelle millesimali. prietà, la terrazza viene calcolata in
deliberate dalla maggioranza sono soste- In tal caso, comunque, occorre sotto- base a un coefficiente speciale, come
nute dai condomini in misura proporzio- porre la questione all’assemblea con- anche le cantine, le soffitte, i lastrici so-
nale al valore della proprietà di ciascuno, dominiale, che può deliberarla solo lari, le logge, i box auto e così via; per-
salva diversa convenzione”. Nel’ipotesi con l’unanimità dei consensi ; la modi- ciò la ripartizione delle spese per la
spese urgenti, la giurisprudenza (Cas- fica o la revisione con cui viene mutato pulizia e l’energia elettrica delle scale
sazione, sentenza 24.07.1973 n. 2164) il valore delle quote condominiali in- deve essere suddivisa per metà in ra-
ha stabilito che in mancanza di tabelle cide sui diritti soggettivi dei singoli e gione del valore dei singoli piani o
millesimali l’assemblea possa, a mag- non può pertanto essere deliberata a porzione di piano (terrazze, cantine,
gioranza, decidere criteri per la ripar- maggioranza. camere a tetto comprese) e per l’altra
tizione provvisori per far fronte alle Quanto poi alla ripartizione delle metà in misura proporzionale all’al-
spese occorrenti per la manutenzione spese di manutenzione o ricostruzione tezza di ciascun piano dal suolo.

gennaio 2011 17
A passi di

DANZA
& DANZA

FROSINONE
Via A. Moro, 221
0775.824189
La causa in Criminologia

C
iò che dobbiamo portare ad esperienza che egli ha aggregato alla volta di più la validità della tesi rela-
unità riguarda non solo la per- collettività.Ciò pone in posizione su- tiva alla casualità del risultato che il
sona e il suo mondo, ma ancora bordinata e marginale la figura del- protagonista in definitiva consegna al
quella situazione all’interno della l’agente mentre trasporta a valore destino. In realtà, sia che il crimine sia
quale persona e mondo individuale esasperato il risultato o meglio quel la truffa o l’omicidio per vendetta (e su
hanno collaborato nella produzione di fatto delittuoso che si presenta come questo stesso orizzonte tanto il seque-
quell’alcunchè che è oggetto della cri- possibilità positivamente confortata stro di persona), il problema non è
minologia e che nella specie denomi- dal convincimento razionale. Non si quello di “farla franca” confinando il
niamofatto criminalmente rilevante. danno dunque ipotesi di con conditio colpevole all’inidentificabilità, sibbene
Ora però se il fatto criminalmente rile- sine qua non, né, meno che mai, si ha la sua più completa notorietà, si ché il
vante è l’estrinseco rispetto al connu- a che fare con condizioni di adegua- successivo confinamento al carcere ne
bio di persona e mondo cosi come in tezza rispetto al risultato o con circo- costituisce il risvolto obbligato.
pari tempo è la fattezza esteriore della stanze efficienti nei confronti di Dubbio è pertanto il valore emenda-
situazione nel mondo che è data a quest’ultimo. Il crimine, criminogene- tivo dell’afflizione punitiva e indiffe-
quella personalità, quest’ultima è la in- ticamente considerato dalla parte del rente appare il protarsi della stessa al
teriosità di tale trinomio, quell‘interio- suo agente, è possibilità scontata a cui di là di ogni tempo ragionevole.
sità che è l’oggetto del nostro interesse presiedono condizioni di effettualità Solo raramente, infatti, interviene il
e verso cui dobbiamo muoverci nel consegnate al destino si che le forze pentimento per gli atti compiuti ed è
modello della comprensibilità. Ma qui, del possibile pendono tutte a favore notorio che il “ravvedimento operoso”
quale comprensìbilità potremmo eser- dell’ inclemenza del fato. si realizza solo là dove il fatto crimi-
citare se l’interiosità della persona ci si Sarebbe inutile volersi occupare di cri- nale ha debordato di lungo la previ-
presentasse alla stregua di una strut- minologia ignorando questi punti, sia sione criminale.
tura inscalfibile e se tale inscalfibilità perché, in assenza di essi sfuggirebbe Questi sarebbero gli epicentri sui
riguardasse la stessa ipseità della per- la criminodinamica del processo delit- quali-in realtà-dovrebbe operare pro-
sona agente? E’ chiaro che non i sem- tuoso, sia perché in presenza di essi ficuamente il trattamento, provvedi-
plici modi dell’esperire ci si rivelano non potremmo comprendere l’atteg- mento che in primo luogo dovrebbe
necessari ma che necessarie siano al- giamento del criminale di fronte alla sradicare il criminale innanzitutto
tresì le attualità operative degli espe- sua disfatta. Non vi è infatti criminale dall’area nella quale il suo contegno
riti si da dover rinunciare all’esercizio che non si conduca così, vale a dire ac- sarebbe esaltato (il carcere) e che, in se-
della conoscenza ove gli stessi ci do- cettando il crimine nell’alea del de- condo luogo, dovrebbe curarne il rior-
vessero difettare. Ora checché sia stato stino che gli è pertinente. In realtà dinamento sulla base del procedimento
detto in argomento da coloro che si coloro che non si pongono sotto questa per tentativi e non già attraverso l’edi-
sono occupati del nesso di relazione prospettiva né comprendono il cri- ficante ma ingenua valorizzazione della
causale, deve essere chiaro che in cri- mine in quanto azione, né lo compren- condotta di neutralità.
minologia il problema non riguarda i dono in quanto finalità e contegno
principi della causalità meccanica tra susseguenti allo stesso e ciò davvero è
eventi nè meno che mai le ben difficili utile non solo per una comprensione
questioni delle causalità biologiche. dall’ esterno del fatto delittuoso, ma lo
Ciò che intendiamo per causa in crimi- è- altresì per comprendere perché lo
nologia è qualcosa di diverso, vale a stesso avvenga anche in condizioni di
dire una correlazione di campi di atti- concorso negativo delle circostanze
vità, correlazione nella quale se il “pro- del suo realizzarsi. Qui si dovrebbe
prium” è un interagire personale o considerare quanto eccezionale sia la
criminogenesi, il “comune” sono le reti rinuncia all’azione delittuosa e quanto
storiche personali e quelle situazioni sia solo una figura giuridica 1a quali-
reciproche che sfociano nella crimino- fica del “tentativo” attribuita ad un
dinamica. In effetti il delitto non ha contegno criminale abortito. Fa il paio
una semplice spinta al fare, ma una re- con tali considerazioni tanto la super-
lazione di risultati positivi presupposti ficialità dell’analisi critica del progetto,
dall’agente il quale all’azione delit- quanto l’ingenuità posta alla base
tuosa prima che manualmente, con- delle soluzioni e delle condizioni
corre con l’intiero mondo alla sua d’emergenza che si dovrebbero in ipo-
singolare esperienza e con l’idea di tesi affrontare e questo mostra una

febbraio 2011 19
Banche & Finanza
di Mario Cerroni

Di Mario Cerroni

Q
uando un paese si può defi- rispettano reciprocamente per la salva-
nire democratico? Il nostro
Paese è democratico? Do-
La Finanza guardia del bene comune.
Quando la finanza va al potere ecco
mande che possono sembrare inutili
dal momento che tutti percepiamo e ancella della cosa succede nel mondo. Quando la
politica abdica al suo ruolo ecco i gua-
non solo che in Italia c’è democrazia, sti che si fanno. La crisi , che investe i
che il nostro Paese è ad alto grado di
democrazia e via via dicendo. Non
Politica sistemi democratici, è figlia di una
mancanza alta della Politica che è di-
metto in dubbio sulla presenza più o ventata ancella dei sistemi finanziari
meno attiva di strumenti ed istituzioni nella mancanza della Politica, quella che vogliono ad ogni costo controllare
che garantiscono la democrazia. Il alta non di basso borgo, compromessa tutti i sistemi sociali. Se la politica non
dubbio mi nasce quando si legge che, e collusa. La risposta sta ancora nel fal- torna ad occupare il suo posto di
ad esempio, la metà della ricchezza del limento della Politica da tangentopoli guida, la crisi, le crisi di varia natura
paese è nelle mani del 10% delle fami- in poi, quando le diverse “bande” torneranno a tormentare i già laceri
glie. Il dubbio è quando si leggono sono andate al potere l’una contro l’al- tessuti democratici, dando spazio ad
cifre sull’evasione che spaventano in tra armata per occupare il potere che affarismi di vario genere, il cui unico
quanto ci allontanano da paesi europei non è più strumento per il bene co- obiettivo è fare diventare l’uomo uno
ad alto grado di democrazia. Il dubbio mune ma un modo personale o di clan strumento per moltiplicare la ric-
mi continua ad essere quando assi- di essere politico. Il problema centrale chezza dei pochi. La finanza deve tor-
stiamo a situazioni di conflitti di inte- è nel sentire concreto della dimensione nare ad essere ancella della politica,
ressi a largo spettro. La democrazia si democratica del Paese, entro la quale strumento per far crescere i paese per
può misurare, oltre che dai sistemi vivono attivamente istituzioni che si il bene comune. UTOPIA ??!
elettorali (il nostro è molto discutibile)
anche da sistemi finanziari e fiscali ben La nota del Direttore
equilibrati? E’ concepibile una demo-
crazia il cui potere di controllo è, finan- La democrazia può degenerare in oclocrazia (potere della parte peggiore del popolo)
ziariamente ed economicamente, nelle
mani di pochissimi? Nella costituzione romana si vede il connubio tra questi vari poteri, infatti
Nessuno vuole gratis da nessuno, nes- il consolato garantisce la monarchia, il senato l’aristocrazia e i comizi popo-
suno vuole togliere quanto guada- lari la democrazia. Cicerone non nasconde che le sue simpatie vanno all’ari-
gnato onestamente e con trasparenza, stocrazia, non di certo al popolo dominato da passioni irrazionali. Nell’opera
pagando le tasse senza elusioni ed si fa spesso riferimento ad un PRINCEPS, ma poiché l’opera è lacunosa non
evasioni di vario genere. si capisce bene chi possa intendere, forse Pompeo, forse egli stesso o forse
Dove è finito il demos? Il territorio, le non una sola persona ma un’elite di personaggi importanti e significativi.
persone, il luogo dove la responsabi- Questo Princeps deve avere molte qualità, deve essere virtuoso, onesto, deve
lità e il senso dell’altro sono forti. Dove possedere la PROBITAS, deve evitare passioni egoistiche, il desiderio di ric-
il personalismo, l‘egoismo sfrenato chezza, ha bisogno di forza, di ponderazione, il suo parlare deve essere con-
sono ridotti all’osso. cettoso e sempre fine onesto e non diretto a un vantaggio personale.
La risposta, credo, modestamente, stia

20 febbraio 2011
La Posta
di Danilo Magliocchetti

Nell’ambito del progetto FROSINONE 2012 – LA CITTA’ CHE


VORREI (Domande, idee, proposte suggerimenti per una migliore
vivibilità), continua la finestra di comunicazione e confronto tra i
lettori e  il Consigliere Comunale di Frosinone Danilo Magliocchetti.
Chi volesse avere notizie sull’attività consiliare, segnalare problemi,
porre domande, suggerimenti o anche critiche al Consigliere
Magliocchetti  può farlo scrivendo al seguente indirizzo mail:
info@flashmagazine.info specificando nell’oggetto: la posta di
Danilo Magliocchetti

zione di investimenti modo unitario e ci sarà ancora di


privati con agevola- più nei prossimi mesi.
zioni fiscali, come
l’esenzione del paga- Dr. Magliocchetti, dica la verità
mento delle tasse comu- ma servono veramente le Circoscri-
nali per un anno, o linee di zioni a Frosinone?
Consigliere, lo scorso fine setti- credito agevolato, per chi decide di L’art 44 dello Statuto Comunale
mana sono andato a Perugia con aprire un’ attività commerciale prevede che il decentramento am-
mia moglie per una visita della nuova o ristrutturarne una già esi- ministrativo sia assicurato tramite
città e ho avuto modo di apprez- stente. Sono tutte iniziative queste le Circoscrizioni per consentire ai
zare un meraviglioso centro sto- che servirebbero al recupero della cittadini un contatto diretto e non
rico. Perché anche a Frosinone non zona, invece l’amministrazione con- mediato con la gestione della cosa
si riesce a valorizzarlo allo stesso tinua a rimanere immobile e priva di pubblica. E’ chiaro però che, per
modo? idee. E intanto i negozi del centro come sono strutturate, per le ri-
Caro amico, il problema parte da storico continuano a chiudere. sorse economiche assegnate e per
lontano. Per anni il centro storico la delega gestita, servono vera-
di Frosinone è stato lasciato in to- Caro Magliocchetti, è vero che que- mente a poco perché non hanno un
tale e censurabile abbandono da sta Amministrazione non brilla, vero e proprio potere di determina-
parte di chi ha amministrato il ca- ma anche voi del PDL non fate un’ zione e di intervento sul territorio
poluogo. E’ mancata la volontà po- opposizione particolarmente inci- di competenza, eccezion fatta per
litica e la progettualità di rilancio siva. Come mai? alcuni piccoli interventi sul verde,
della parte storica della città. Come Gentile signore, mi permetta di non ma solo un generico potere consul-
ha detto Lei quello di Perugia è essere totalmente d’accordo con la tivo. D’altronde il legislatore, con-
stato giustamente e adeguata- Sua analisi. Condivido il fatto che il sapevole del problema e della
mente valorizzato, mentre da noi centro destra deve fare di più nei onerosità per i contribuenti delle
sono state  fatte solo tante chiac- confronti dell’Amministrazione Circoscrizioni, con il decreto legge
chiere ma nessuna iniziativa con- Marini che ha totalmente disatteso 25 gennaio 2010 n. 2 recante “Inter-
creta. Perugia, peraltro città le aspettative dei cittadini che l’- venti urgenti concernenti enti locali
storicamente di centro sinistra, è hanno votata, basta leggere il re- e regioni”, ha stabilito dal 2011 in
l’esempio tangibile di come va ge- cente sondaggio sul gradimento poi, l’impossibilità della rielezione
stito il patrimonio culturale, arti- degli amministratori italiani con- dei Consigli di circoscrizione nei
stico e commerciale esistente. dotto da Ipr Marketing per il Sole comuni con popolazione inferiore
Anche lì Lei avrà sicuramente uti- 24 ore. Il sindaco di Frosinone, in- ai 250.000 abitanti.
lizzato la scala mobile, e avrà fatti, ha perso 3,3 punti in percen-
avuto modo di visitare chiese, am- tuale, rispetto al giorno della sua Senta Magliocchetti, che ne pensa
mirare monumenti e apprezzare le elezione; un dato significativo che delle domeniche ecologiche?
tante realtà commerciali esistenti. testimonia una gestione ammini- Se intese a restituire il Capoluogo
A Frosinone tutto questo manca, strativa sicuramente inferiore alle ai cittadini per fare una passeggiata
perché ripeto manca la program- attese e quindi deludente. Detto in bici, o una corsa, o una passeg-
mazione. L’ascensore inclinato, che questo, è anche vero però che il giata con i propri bambini, senza
tanto gradimento ha suscitato nei PDL e tutto il centro destra, in ge- l’assillo del passaggio delle auto-
cittadini, è stato colpevolmente nerale in Consiglio Comunale, ha vetture, possono avere un senso
considerato la panacea per il centro sempre e costantemente denunciato positivo ed andrebbero quindi me-
storico, la soluzione di tutti i mali. le tante inadempienze della Giunta glio strutturate e gestite.
Ma non è così. Per riportare la Marini. Sui conti del Comune ad Se invece utilizzate, come sta fa-
gente al centro storico bisogna esempio, o sui lavori infiniti delle cendo l’amministrazione Marini,
prima creare le attrattive; preve- opere pubbliche, sui project mai allo scopo di fare finta di combat-
dere quindi iniziative legate al turi- realizzati, sulla mancanza di eventi tere il fenomeno dell’inquina-
smo religioso ed enogastronomico, culturali, sulle fallimentari politiche mento, allora non hanno alcun
recupero e valorizzazione degli im- ambientali, o sulla totale assenza di senso.
mobili dismessi da destinare ad iniziative per il recupero delle peri- E questo lo hanno capito tutti i cit-
eventi culturali ed espositivi, attra- ferie. L’opposizione quindi c’è ed in tadini di Frosinone.

febbraio 2011 21
VIA ALDO MORO 314,
03100 FROSINONE (FR)
E-MAIL NOVA3G@GMAIL.COM
CELL +39 393 9650283
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Attualità

Finisce bene quel


che...inizia male?
di Giorgia Gazzetti

S
e il mese di gennaio è lo spec- prioritario pensare a risol-
chio di quello che potrebbe ac- vere la crisi economica,
cadere nel 2011, cari lettori, mettere in atto politiche e
sicuramente non ci sarà da annoiarsi. strategie per risanare i
Iniziamo dalla politica nazionale, conti pubblici e soprattutto
che è quella che ci sta più a cuore, per risolvere i temi caldi
dove a “corte” gli intrighi politici e che assillano gli italiani dal
personali sono sempre più al centro nord al sud della Penisola:
del dibattito mediatico e popolare. la disoccupazione giova-
Anche nei bar, infatti, non si fa che nile, la cassa integrazione,
parlare del Caso B. -Parte seconda (la i tagli alla ricerca, all’istru-
prima è stata pubblicata lo scorso zione e alla sanità; senza
gennaio sul numero 1 di Flash). considerare i fatti di cro-
Se il 2010 si è chiuso con l’immagine naca nera che non fanno altro che venerdì 21 gennaio l’opposizione ha
del Presidente del Consiglio “Mister rendere le nostre vite ancora più in- portato in piazza a Tirana decine di
Silvio” vittorioso dopo il voto di fi- sicure: omicidi anche tra parenti, ra- migliaia di persone per chiedere le
ducia del 14 dicembre, il nuovo anno pine, rivendicazioni mafiose, dimissioni del primo ministro Sali
non sembra per niente favorevole a violenze di ogni tipo sono una piaga Berisha ed elezioni politiche antici-
colui che da oltre 15 anni cavalca le a cui bisogna porre rimedio. pate. La morte di tre civili, insieme
scene televisive e non: dopo l’annul- Ma dove andremo a finire? E soprat- ad una cinquantina di feriti durante
lamento del legittimo impedimento, tutto c’è qualcuno che voglia e sap- gli ultimi scontri, ha portato la ten-
è iniziato quello che Berlusconi ha pia aiutare l’Italia a risorgere? sione ai massimi livelli, peggiorando
definito un vero e proprio “processo Se poi volgiamo uno sguardo alla un braccio di ferro che tra opposi-
mediatico” da parte della Procura di politica internazionale, credo che sa- zione e Governo era già in atto dalle
Milano che, con carte alla mano pre- remo tutti concordi nell’affermare elezioni del 2009 per l’accusa di bro-
sentando un fascicolo di ben 389 pa- che la situazione non è affatto mi- gli elettorali e corruzione. Sul fronte
gine - ha riaperto il caso Ruby. gliore. medio-orientale, la guerra in Afgha-
L’accusa è di concussione e di prosti- nistan continua a fare morti.
tuzione minorile insieme agli amici Dal 3 ottobre 2004 al 19 gennaio 2011
Emilio Fede e Lele Mora. sono 36 le vittime italiane di un “con-
Siamo all’attacco finale? Ma siamo flitto di pace” che, al momento, ha
sicuri che una donna - una escort per portato solo sangue, disperazione e
giunta - riuscirà a mettere in discus- distruzione. Intanto, e la notizia è fre-
sione l’”immortale” Berlusconi che, schissima, solo il 2,2% degli italiani
quasi sempre, nel bene e nel male, è dichiara che la propria fiducia nelle
riuscito a piegare l’opposizione, a Istituzioni è aumentata nel corso
rinsaldare la storica alleanza con dell’ultimo anno, mentre per il 68,5%
Umberto Bossi e ad ottenere il con- è diminuita e per il 27,5% è invece ri-
senso di un gran numero di elettori? In Tunisia è scoppiata la cosiddetta masta invariata.
Dopo il ciclone Ruby, in molti accla- Rivoluzione del Gelsomino che ha Dal 2004, il dato del 2011 è, in asso-
mano le sue dimissioni: consideran- portato alla fuga sia l’ex presidente- luto, il più alto sul fronte della sfidu-
dolo un dovere da parte del capo del dittatore Ben Alì che Leila Trabelsi la cia e il più basso su quello della
PdL che, in veste di Presidente del moglie-parrucchiera aspirante al fiducia. Sono questi alcuni dati dif-
Consiglio, deve fare gli interessi del trono dopo il marito. L’ex first lady fusi dall’Eurispes in occasione della
Paese - che da “sei mesi va a letto tunisina sarebbe fuggita senza il ma- presentazione del Rapporto Italia
presto” riprendendo le parole della rito ma portandosi dietro 1,5 tonnel- 2011 alla Biblioteca Nazionale di
Marcegaglia ospite alla trasmissione late d’oro, ovvero una parte del Roma il 28 gennaio scorso.
di Fazio “Che tempo cha fa” dome- “tesoro” accumulato nel corso degli Ma allora è davvero sufficiente man-
nica 23 gennaio 2011 - e un diritto anni al potere. Agitazioni, morti e dare a casa solo Silvio Berlusconi per
per quanti - e sono molti – ritengono scontri anche in Albania da quando guarire l’Italia? No, purtroppo.

febbraio 2011 23
Cultura

150° anniversario dell’Unità d’Italia


A Gaeta si è fatta l’Italia, a Reggio nell’Emilia si dovrebbero fare gli italiani
di Gianmatteo Fascina

T
ra poche settimane l’unità d’Ita- per secoli diviso e dilaniato da guerre La ferita a distanza di anni è ancora
lia festeggerà centocinquanta fratricide. Credo che la data da tenere aperta e non intendo ora ricostruire i
anni. Le istituzioni e i cittadini si viva sia il 17 marzo perché rappresenta fatti accaduti in quelle ore neppure ri-
faranno trovare pronti all’appunta- il momento che unisce gli italiani dalle cordare gli atti illegittimi compiuti pur
mento. E’ bene però analizzare alcuni Alpi alla Sicilia senza distinzioni poli- di proclamare la nuova forma di stato
aspetti legati alla ricorrenza più im- tiche o addirittura partitiche. Il 2 giu- perché considero ciò secondari rispetto
portante del nostro Paese. Primo fra gno ricorda la nascita della repubblica alla grandezza di una data, quale il 17
tutti che nel corso degli anni non si è e la vittoria del fronte repubblicano sul marzo, ottenuta seguendo un processo
deciso di istituire il 17 marzo quale fronte monarchico ossia la vittoria di socioculturale inevitabile.
festa nazionale alla pari del 2 giugno. una fetta di italiani contro un’altra Mi soffermo sulle capacità politiche di
Credo che la data da commemorare sia fetta di italiani. Storicamente il 17 Camillo Benso Conte di Cavour, abile
quella che ricorda l’unità di un paese marzo ha unito, il 2 giugno ha diviso. giocatore d’azzardo e avveduto uomo
politico. La sua fu una vera e propria
partita d’azzardo e la vinse. Riuscì gra-
zie alle sue capacità diplomatiche a
realizzare il disegno unitario che molti
professavano e teorizzavano ma nes-
suno riusciva a completare. Seppe
stringere rapporti ed alleanze necessa-
rie alla causa senza mai perdere di
vista l’obiettivo finale. Direi che fu la
mente del progetto. Mi soffermo altresì
sulle capacità militari di Giuseppe Ga-
ribaldi, soldato e marinaio a seconda
delle circostanze. Leader carismatico e
ineccepibile trascinatore di folle. Direi
che fu il braccio, armato, necessario al
fine della realizzazione unitaria. Infine
e non per ordine di importanza, il
Padre della Patria quasi sconosciuto ai
giovani di oggi, Vittorio Emanuele II.
Il primo Re d’Italia rappresenta la fa-
miglia reale che più di tutte ha creduto
e sponsorizzato l’unità italiana. Giu-
stamente l’impegno e il sacrificio fu-
rono premiati con la corona del Paese.
Direi che fu lo sponsor principale del-
l’intera operazione senza il quale il
processo non avrebbe avuto esito po-
sitivo.
I tre personaggi diffidavano l’uno
dell’altro eppure insieme furono una
squadra impeccabile. Ai Savoia co-
munque sia va riconosciuto il merito
di avere unito l’Italia e bisogna neces-
sariamente rivolgere un pensiero ai cit-
tadini, ai teorici, ai pensatori e ai tanti
militari che in quegli anni persero la
vita per un ideale vero. Descritto que-
sto meraviglioso quadro risorgimen-

24 febbraio 2011
tale va spesa una parola nei confronti
dell’allora nemico numero uno Fran-
cesco II, re delle due Sicilie e di sua
moglie Maria Sofia di Baviera. Napoli
prima dell’unità d’Italia rappresentava
la terza città d’Europa dopo Londra e
Parigi. Vantava in Italia la maggiore
industria metalmeccanica, un sistema
pensionistico, la prima flotta mercan-
tile, la realizzazione della prima ferro-
via Napoli - Portici e la realizzazione
del primo ponte sospeso in ferro. In-
somma, il Regno delle due Sicilie al-
l’epoca era davvero all’avanguardia e
i primati lo dimostrano ma non investì
su un progetto unitario che avrebbe
potuto scrivere un’altra storia. Si mor-
mora che Francesco II, per evitare
spargimento di sangue tra la popola-
zione civile, abbandonò Napoli al so-
praggiungere di Garibaldi, si imbarcò
su una piccola nave alla volta di Gaeta
e disse al comandante Vincenzo Cri-
scuolo: «Vincenzino, i napoletani non
hanno voluto giudicarmi a ragion ve-
duta. Io però ho la coscienza di avere
fatto sempre il mio dovere, ad essi ri-
marranno solo gli occhi per piangere».
La frase pronunciata o meno lascia ri-
flettere. A Gaeta il re borbone e ancor
più sua moglie Maria Sofia, ribattez-
zata l’eroina di Gaeta, dimostrarono
coraggio e tenacia nel respingere l’at-
tacco sabaudo. L’assedio durò poco
più di cento giorni, alla fine l’esercito
piemontese ebbe la meglio e i Borboni
furono costretti all’esilio.
Bene, a Gaeta fu compiuto l’ultimo
atto. Pochi giorni dopo il 17 marzo
1861 nacque finalmente il Regno d’Ita-
lia. In occasione del centesimo anni-
versario dell’unità i festeggiamenti
partirono da Torino, prima capitale
d’Italia, stavolta invece sono partiti da
Reggio nell’Emilia città in cui sventolò
per la prima volta un tricolore. Occorre con la storia e con il Meridione che montesi e briganti (già borboni).
ricordare però che quel tricolore rap- tanto ha dato al processo unitario. Si- Avrebbe messo fine al contrasto che
presentava la repubblica cispadana, re- curamente una decisione simile cresce con la netta vittoria al sud del
pubblica giacobina nata sotto il avrebbe quantomeno concesso un fronte monarchico rispetto al nord
controllo dell’esercito napoleonico che ruolo finora non riconosciuto ai luoghi dove invece si afferma il fronte repub-
poco ha a che fare con il nostro trico- e ai cittadini del Meridione che hanno blicano ed infine avrebbe messo fine al
lore. Per questo mi domando perché i compiuto l’estremo sacrificio per l’Ita- contrasto che si consolida con lo svi-
solenni festeggiamenti abbiano avuto lia. Anche perché a distanza di cento- luppo economico e industriale del
inizio nella città in cui la bandiera tri- cinquanta anni è ancora di grande nord rispetto all’arretratezza e alla po-
colore fu imposta. attualità l’acuta affermazione <<ab- vertà del sud. Sarebbe stata una buona
Sarebbe stato il caso di iniziare le com- biamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare occasione. Ormai persa. E’ vero anche,
memorazioni nei luoghi in cui la vo- gli italiani>>. Iniziare con il sud al- però, che i festeggiamenti non sono fi-
lontà popolare di realizzare la nostra meno stavolta avrebbe significato niti e qualcosa di importante sotto
Nazione fu espressamente manifestata unire e non dividere. Avrebbe messo questo aspetto potrebbe avvenire ma
e quindi a Gaeta, a Teano, in Aspro- fine al contrasto nord-sud che nasce sembra davvero che puntualmente si
monte o in Sicilia. Una simile iniziativa con la prima guerra civile che gli ita- faccia di tutto per evitare che gli ita-
avrebbe rappresentato un forte legame liani combatterono ossia quella tra pie- liani diventino italiani.

febbraio 2011 25
Veroli

Completato il restauro del palazzo comunale.


Le stanze di piazza Mazzoli tornano all’antico splendore
di Gianmatteo Fascina

T
erminati i lavori di restauro, il sindaco ha invitato
la cittadinanza, le autorità civili e religiose a visitare
l’antico palazzo. Straordinaria cerimonia che ha
visto partecipare il vescovo della diocesi Veroli – Frosi-
none – Ferentino mons. Ambrogio Spreafico e il parroco
della città di Veroli, Don Giuseppe Principali. Presenti
inoltre l’emerito prefetto Piero Cesari, il capo di gabinetto
del prefetto di Frosinone, dott. Ernesto Grossi, il coman-
dante della Compagnia dei Carabinieri di Alatri, capitano
Massimiliano Mengasini, il maresciallo della stazione dei
Carabinieri di Veroli, Giovanni Francese, il vice presi-
dente del Consiglio regionale del Lazio, on. Bruno
Astorre, la dottoressa De Marco in rappresentanza della
governatrice Renata Polverini, l’arch. Anna Ciavardini
del Ministero dei Beni Culturali, i sindaci di Boville e Giu-
liano di Roma, il consigliere provinciale Alessandro Pa-
netta, gli ex sindaci di Veroli, il presidente della Banca
Popolare del Frusinate, Leonardo Zeppieri, gli ammini-
stratori e i funzionari del comune di Veroli e i collabora-
tori del primo cittadino. La cerimonia è cominciata sotto
le note di “Fratelli d’Italia”. “Haec tua domus civis” il sa-
luto del sindaco di Veroli Giuseppe D’Onorio ai presenti,
onorato di aver ridato lustro all’intero palazzo. <<Questa
è la casa di tutti e dobbiamo esserne orgogliosi – ha affer-
mato D’Onorio - Bisogna custodire il valore storico e ar-
tistico del nostro municipio. Rispecchia la storia del
nostro paese. Un patrimonio apprezzato in tutto il
mondo. Il restauro di queste importanti stanze è sintesi
di storia, arte e cultura della comunità che vi si ritrova>>.
Il palazzo comunale di Veroli è tornato al suo antico
splendore grazie all’ottimo lavoro compiuto dall’impresa
Zovini. Tre piani restaurati e un mix di antico e moderno
che caratterizza la bellezza dell’edificio. La serata si è con-
clusa sul terrazzo comunale brindando ai lavori comple-
tati con indiscusso successo. I cittadini di Veroli
soddisfatti del risultato da oggi avranno una casa comu-
nale ancora più accogliente.

febbraio 2011 27
di Emanuela Crescenzi

ASSOCIAZIONE

A.M.A.
auto mutuo aiuto

E’
stata Stefania Casavecchia, di Ce-
prano, presidente dell’Ass.ne
A.M.A., a voler portare a cono-
scenza la realtà della mutualità nella pro-
vincia di Frosinone, dopo la perdita del
proprio figlio Luigi, morto suicida il 16
maggio del 2005 a soli sedici anni.
L’associazione “A.M.A.” Ceprano e
Provincia di Frosinone” è nata a Ce-
prano nell’aprile del 2008 su iniziativa
di Stefania Casavecchia e di alcuni vo-
lontari per collegare, dare voce e svi-
luppare esperienze di auto mutuo
aiuto sul territorio del Frusinate. L’as-
sociazione A.M.A. Onlus è senza fini
di lucro e di solo volontariato, ha lo
scopo di:
• promuovere e sostenere i gruppi per cercare di riuscire a “sopravvi-
A.M.A. in ambiti diversi e su tutto il vere” al proprio figlio”.
territorio provinciale; Perché un gruppo sull’elaborazione
• rappresentare a livello locale un punto di del lutto?
riferimento per i gruppi che condivi- “Perdere una persona cara è sempre
dono questa metodologia; I gruppi sono solitamente formati da una delle esperienze più dolorose che
• sensibilizzare le persone all’auto un minimo di 4-5 persone a un mas- ci si trova ad affrontare nella vita.
mutuo aiuto attraverso corsi e mo- simo di 10-12, s’incontrano una volta Dopo un breve periodo dalla morte
menti di confronto. la settimana con una durata di no- del proprio caro tutto torna alla nor-
vanta minuti e la partecipazione è gra- malità mentre chi sta ancora soffrendo,
L’INTERVISTA tuita. Il numero ristretto di dopo lo smarrimento e la rabbia per
Cos’è l’auto mutuo aiuto? partecipanti facilita l’interazione, l’em- ciò che è successo, vive spesso un
“E’ un modo di trattare i problemi che patia, l’espressione dei sentimenti, la senso di solitudine. Si resta soli, si
ciascuno si trova a dover fronteggiare condivisione del proprio disagio. Il pensa che nessuno possa comprendere
di volta in volta nella propria vita: ma- gruppo non ha pillole salvifiche, ogni il dolore che portiamo dentro come un
lattie, separazioni, dipendenze, lutti, di- partecipante prende e dà aiuto, c’è uno macigno e che ci distrugge giorno
sturbi alimentari, disturbi dell’umore, scambio reciproco: “Aiutando gli altri dopo giorno.
problemi affettivi. Parlare di questi pro- è un po’ aiutare se stessi”. All’interno Nel gruppo ci si sente liberi di poter
blemi con altre persone che hanno at- del gruppo si crea un clima amicale e esprimere il proprio dolore, ci si sente
traversato tali esperienze può aiutarci di fiducia per far sì che le persone si capiti perché tutti stiamo percorrendo
ad affrontare le difficoltà quotidiane e a sentano a proprio agio per parlare la stessa strada. Si ha la possibilità di
imparare a riconoscerle per il futuro”. delle loro preoccupazioni senza timore elaborare la propria perdita e di tro-
Che cosa sono i gruppi di auto mutuo di essere giudicati e criticati. Tutto si vare nuove risorse per affrontare mo-
aiuto? può dire, tutto merita di essere ascol- menti di solitudine e di sofferenza,
“Sono un momento d’incontro tra per- tato con la certezza e la sicurezza che continuare a vivere e perché no? Ri-
sone, singole, in coppia o famiglie, ciò che si dice nel gruppo non sarà prendere a sorridere”.
unite da uno stesso problema (dipen- portato all’esterno. A breve si terrà a Per la realizzazione degli eventi che si
denza, stato di bisogno, difficoltà in Frosinone la 1° Giornata d’informa- prefigge l’A.M.A. si è chiesta una com-
generale o condizione di vita) per rom- zione e promozione dei gruppi partecipazione all’Assessore provin-
pere l’isolamento, per raccontarsi le A.M.A., l’apertura del gruppo sull’ela- ciale alla cultura Arch. Antonio
proprie esperienze di vita (gioiose o borazione del lutto a Frosinone, unita Abbate.
dolorose), per scambiarsi informazioni alla presentazione del libro “Il Corag- Per maggiore informazione e a quanti
e soluzioni, per condividere sofferenze gio del Dolore” di Stefania Casavec- vorrebbero aiutarci o essere aiutati la-
e conquiste con l’obiettivo di risco- chia e Antonio Loperfido. sciamo i nostri contatti:
prirsi risorsa, non solo per sé, ma per Il libro, Il Coraggio del Dolore, riper- e-mail: amaceprano@libero.it
l’intera collettività. (S.Bertoldi) corre la strada intrapresa da Stefania Tel 0775 1692092 Cell.: 340 1424821  

28 febbraio 2011
Economia
CRISI ECONOMICA
Arrivano gli “aiuti” anche per il Portogallo?
Il Portogallo è sotto una pressione costante affinché
accetti – come a suo tempo la Grecia e l’Irlanda – un
“piano di salvataggio finanziario” internazionale.

di Gabriele Sabetta

G
ià durante i primi giorni del st’anno, per finanziare il proprio deficit svantaggiate, uno dei più grandi all’in-
nuovo anno, la Germania, la e rimborsare i prestiti precedenti. terno dell’Unione Europea. Un quinto
Francia e altri Paesi della zona In effetti, un salvataggio “indiretto” è della popolazione sopravvive con
euro hanno cercato di indurre Lisbona già in atto, poiché la Banca Centrale meno di 360 euro al mese (4.320 euro
ad aprire le porte ad un pacchetto di Europea (BCE) è praticamente l’unico l’anno).
prestiti, dal valore stimato in 100 mi- acquirente del debito sovrano porto- Quasi l’85% dei pensionati vive con
liardi di euro, provenienti dall’Unione ghese. Nonostante ciò, il tasso di inte- meno di 360 euro mensili. Un terzo dei
Europea e dal Fondo Monetario Inter- resse sul debito sovrano di Lisbona è giovani (di età compresa tra i 16 ei 34)
nazionale. quasi raddoppiato nel corso dell’ul- sarebbe in condizioni di povertà se
Lo scenario che ora si profila per il Por- timo anno, arrivando al 7%. L’aumento avesse da vivere da solo, con un salario
togallo è simile a quello che ha avuto dei tassi di interesse ha alimentato le unico. La disoccupazione ufficiale è
luogo prima che l’Irlanda, a dicembre, voci secondo le quali il Portogallo sarà all’11%. Uno su tre dei lavoratori a
si recasse dall’UE e dal FMI con il cap- costretto a cercare un salvataggio. tempo pieno, quasi un milione, guada-
pello in mano a chiedere soldi. Per di- A questo punto, anche la Spagna di- gna meno del salario minimo di 475
verse settimane, il governo irlandese e venta particolarmente vulnerabile, poi- euro al mese, che in termini reali è del
i leader europei smentirono le notizie ché è il principale partner commerciale 15% inferiore a quello del 1974, quando
relative al fatto che il Paese avesse bi- del Portogallo e il suo più grande cre- cadde la dittatura.
sogno di aiuti dal di fuori – ma alla fine ditore, con le banche spagnole che Quasi il 40% dei lavoratori ha un im-
intascò di corsa 85 miliardi di euro. hanno la pancia gonfia di oltre 70 mi- piego “precario” o part-time, e guada-
Come per l’Irlanda e La Grecia, il liardi di euro di debito portoghese. La gna quasi il 40% in meno alla media dei
“piano di salvataggio” avrebbe come Spagna è anche invischiata, di per sé, lavoratori a tempo pieno. Lo scorso no-
conseguenza il controllo diretto del- in una profonda crisi economica, e si vembre, uno sciopero generale ha por-
l’economia portoghese da parte di parla diffusamente che sia prossima tato il Portogallo ad una vera paralisi.
oscure istituzioni sovranazionali, con anch’essa ad una “richiesta di aiuti” – Milioni di lavoratori del settore pub-
l’attuazione di tagli selvaggi alla spesa un evento che potrebbe minacciare blico e privato sono rimasti lontano dal
pubblica e conseguenti “misure di au- l’esistenza dell’euro e della stessa lavoro per protestare contro il bilancio
sterità” ancor più severe di quelle Unione Europea. del governo e le misure di austerità.
messe in atto dal Partito Socialista at- La Spagna è infatti la quarta economia Lo sciopero è stato un segnale forte che
tualmente al governo, che ha portato a della zona euro, mentre la Grecia, l’Ir- i lavoratori intendono dare battaglia.
riduzioni massicce ai servizi pubblici, landa e il Portogallo rappresentano ap- Tuttavia, l’opposizione di destra, gli
ai salari e ai posti di lavoro, e all’incre- pena il 2% ciascuno. Ci sono già segnali Stati Uniti, gli altri governi europei, il
mento delle imposte. che indicano che il Portogallo sta ca- Fondo Monetario Internazionale, i
Il Portogallo ha avuto esperienza di in- dendo in una nuova recessione. La mercati finanziari, altre istituzioni fi-
tervento del Fondo Monetario Interna- Banca Centrale portoghese ha detto, nanziarie globali e i media stanno tutti
zionale nel 1977 e nel 1983; in entrambi nei giorni scorsi, che le misure di auste- applicando la stessa pressione sul Par-
i casi, gli interventi provocarono pe- rità colpiranno gravemente l’economia. tito Socialista al governo a Lisbona per
santi attacchi al tenore di vita della Ha rivisto la sua previsione di crescita assicurarsi che non ci siano passi indie-
classe operaia e condussero ad una zero per l’anno prossimo, dichiarando tro nei suoi attacchi alla classe lavora-
profonda recessione. Ma questi ricordi che ci sarà un calo dell’1,3%. trice portoghese. Le forze schierate
impallidiscono rispetto alle dimensioni Di questo passo, il Portogallo andrà in- contro la classe operaia sono aiutate e
dell’attacco attuale. Un’indicazione di contro ad un’altra gravissima reces- sostenuti dal Partito Comunista e dalla
ciò che il FMI prevede è contenuto in sione, la seconda nel giro di tre anni. La Confederazione generale dei lavoratori
un rapporto sul debito sovrano porto- Banca ha anche avvertito che i tagli sa- portoghesi (CGTP).
ghese, nel quale si afferma che in Por- lariali, gli aumenti delle tasse e la disoc- La crisi economica, scaturita da
togallo dovrebbe vietarsi ogni aumento cupazione potrebbero causare un crollo un’ideologia disumanizzante – l’iper-
della spesa pubblica per i prossimi 20 della domanda interna del 3,6% e degli liberismo globale – e generata dalla
anni! Il governo sta cercando di tagliare investimenti in misura pari al 6,8%. Le condotta sfrenata dei grandi gruppi
il deficit di bilancio al 4,6% del prodotto esportazioni sono ancora attese in cre- bancari, viene fatta pagare ai lavoratori
interno lordo di quest’anno e al 3% nel scita del 5,9% nel 2011, ma in calo ri- di tutto il mondo.
2012, rispetto a quello dello scorso spetto alla crescita del 9% nel 2010. L’Italia non resti a guardare. Il nostro
anno, stimato al 7,3%. Tuttavia, il Paese La società portoghese presenta un forte destino non sarà poi così diverso da
dovrà ancora prendere in prestito circa divario tra la fascia dei più ricchi e quello degli altri Paesi europei in diffi-
20 miliardi di euro dai “mercati”, que- quelli che si trovano tra le categorie più coltà.

febbraio 2011 29
IX Edizione
Primi in sicurezza
di Giorgia Gazzetti
la sicurezza si fa “a colori”

L
e scuole possono partecipare Mancano meno di due mesi
fino al 15 marzo 2011. Sono i alla scadenza del termine per
“colori della sicurezza” i pro- partecipare al Concorso e
tagonisti del Concorso “Primi in si- sono state oltre 21.000 le vi-
curezza” promosso da ANMIL, site al sito ufficiale in tre
Rossini Trading e la rivista “Okay!” mesi; circa 7.000 gli accessi al
aperto a tutti gli Istituti di ogni or- mese e più di 200 i visitatori
dine e grado che vogliono con- al giorno. Oltre 300, invece, i
frontarsi con il tema della sicurezza regolamenti finora scaricati,
nei luoghi di lavoro. che testimoniano l’elevato
«I colori - come si legge sul portale numero di scuole intenzio-
dedicato www.priminsicurezza.it - nate a partecipare.
sono importanti per segnalare ed av- Risultati importanti e signifi-
vertire le situazioni di rischio e di cativi, a dimostrazione di un
pericolo». sempre maggior coinvolgi-
Obiettivo principale del concorso è mento degli istituti scolastici
quello di sensibilizzare i più giovani italiani. Grazie al suo grande
su questo spinoso problema, attra- valore sociale, l’iniziativa si è
verso il loro impegno diretto, con la guadagnata anche il patroci-
speranza che il loro futuro lavora- nio della Commissione Euro-
tivo possa essere più sicuro di quello pea, della Presidenza della
dei loro genitori, e diffondere una Repubblica, della Presidenza
rinnovata consapevolezza sul tema del Consiglio dei Ministri,
della sicurezza negli ambienti lavo- del Ministero del Lavoro e
rativi e scolastici comprendendo delle Politiche Sociali, del Consiglio sulla possibilità di creare nuove con-
cosa significa subire un infortunio Regionale della Lombardia e della dizioni per migliorare la sicurezza.
sul lavoro e portare sul proprio Provincia di Bergamo. Tutto ciò per familiarizzare con il
corpo i segni indelebili di un’invali- Per tutti coloro che desiderano par- concetto di sicurezza e stimolare la
dità. Gli alunni di tutte le scuole tecipare, le modalità di presenta- riflessione sia nelle generazioni
d’Italia, dalle materne alle medie su- zione dei lavori sono tra le più adulte sia in quelle più giovani. I la-
periori, quindi, sono invitati a parte- disparate e sono spiegate nel bando vori dovranno essere inviati alla re-
cipare con elaborati originali dove 2010-2011. Piena libertà, perciò, a dazione di Okay!, presso Casa M. E.
colori e tonalità differenti, dovranno tutti studenti che vorranno, ad Mazza, via Nullo 48, 24128 Ber-
essere utilizzati per interpretare, at- esempio, approfondire le cause e le gamo, insieme alle seguenti infor-
traverso disegni, video, poster, gio- conseguenze degli incidenti sul la- mazioni: il nome della classe e della
chi di società, i rischi nei luoghi di voro, informarsi sulle normative na- scuola, l’indirizzo completo, numero
lavoro, la prevenzione e la sicurezza. zionali ed europee vigenti e riflettere di telefono, e-mail e il nome del do-
cente referente del progetto. La ceri-
monia di premiazione si terrà a
UNA NOTA DEL DIRETTORE Bergamo la seconda settimana di
L’originale ed educativo approccio con il quale “Primi in sicurezza”, Pre- maggio 2011. L’ANMIL mette a di-
mio Emilio Rossini, si propone al mondo della scuola, ha fatto sì che l’ini- sposizione di scuole e docenti opu-
ziativa, unica nel suo genere sia a livello nazionale che europeo, riscuotesse scoli e pubblicazioni sul tema della
negli anni un crescente successo, grazie soprattutto all’importanza delle sicurezza nei luoghi di lavoro che
tematiche trattate. Un plauso all’ANMIL che ha realizzato opuscoli per le possono essere richieste all’indirizzo
scuole per far prendere maggiore coscienza degli infortuni sul lavoro e e-mail comunicazione@anmil.it.
delle morti bianche, che se pur quest’anno si è registrato un calo, non deve Per informazioni sull’iniziativa, è
far abbassare la guardia. Sconfiggere questa terribile piaga resta l’obiettivo possibile consultare i siti Internet.
del concorso, che attraverso un’efficace campagna di prevenzione intende www.priminsicurezza.it
sensibilizzare i più giovani su questo annoso problema. Solo cosi siamo www.rossinitrading.it
certi che il futuro lavorativo possa essere più sicuro di quello dei genitori. www.anmil.it
www.scuolaokay.org

30 febbraio 2011
Attualità

Corruzione:
mistificazione dubbio
di Mario Cerroni

C
hi sta a contatto con la gente, rità, il senso del morale e dell’etico Invece si è forti con i deboli e deboli
chi ha occasioni di confron- che sono elementi significativi e fon- con i forti. Nei casi in cui è il forte ad
tarsi con amici e conoscenti dativi di un sistema democratico per essere sotto la lente di ingrandimento
raccoglie una serie di informazioni, evitare di cadere nel buio di un si- della giustizia, ecco allora tutti i pro-
di considerazioni e di valutazioni stema senza relazioni. L’Italia,gli ita- tetti e non solo-la cortigianeria-aggre-
sulla situazione italiana molto varie- liani chiedono semplicemente di dire colui o coloro che, per mestiere,
gata, carica di pessimismo che rischia conoscere la verità vera non quella applicano la legge, che, come si legge
di farci chiudere nel bunker del per- televisiva, gossipara, manovrata a nei tribunali, è (!!??) uguale per tutti.
sonalismo, dell’isolamento dai fatti vantaggio dei più forti per fot....re i Un paese democratico deve avere
che ci interessano come comunità. più deboli. Un vero sistema democra- una classe dirigente con una sensibi-
Corruzione, mistificazione, dubbio tico, un Paese che si dice democratico lità ed un’attenzione verso le istitu-
assieme alla crisi in senso lato, da non è tale se non riesce ad uscire zioni e le persone, caratterizzata da
quella finanziaria, del lavoro a quella dalle sabbie nocive della corruzione, un profondo senso di rispetto e di
etico-morale, sono i termini che ven- della mistificazione e del dubbio. Un profonda educazione. Purtroppo non
gono frequentemente usati. Si ha così vero paese democratico deve usare sempre è così: c’è l’idea della sempre
uno spaccato dell’Italia abbastanza equilibrio sia verso i forti che i deboli. eternità di funzione.
problematico, dove la capacità di rea-
zione, rispetto a quanto accade, è
quasi zero se si esclude, per motivi
UNA NOTA DEL DIRETTORE
politici, le forze di opposizione. La
Un minimo di corruzione, sosteneva Winston Churchill, serve da be-
gente, indubbiamente, presa dalla
nefico olio lubrificante per il marchingegno della democrazia. Il grande
quotidianità non facile per i motivi
statista britannico sapeva distillare, con sapiente alternanza, la retorica
noti alle famiglie con figli disoccu-
per i momenti duri e il cinismo per quelli meno duri. Indubbiamente,
pati, con mariti cacciati fuori dal cir-
e fuori da ogni luogo comune, si può ben dire che un minimo di corru-
cuito produttivo da un sistema di
zione - in uno stato che non sia totalitario e controllore maniacale delle
globalizzazione selvaggio che non
vite dei cittadini - sia fisiologico. La natura umana non cambia certo
guarda in faccia a nessuno, in cui la
per editto governativo. La corruzione, soprattutto quella politica, risale
politica è diventata ancella-succube
alle origini dell’umanità, e trovò terreno fertile in Roma antica.
della finanza sempre più speculativa,
C’è corruzione, oggi? Io penso, più di ieri; più di quanto il PM Di Pietro
invadente ed invasiva, è sempre più
cominciò con Mani pulite. Gli anni novanta furono caratterizzati da una
lontana dalla politica chiassosa sem-
serie di indagini giudiziarie condotte a livello nazionale nei confronti
pre più mistificatrice, corrotta e cor-
di esponenti della politica, dell’economia e delle istituzioni italiane.
ruttibile. Il Paese vuole la “verità”,
Quelle indagini portarono alla luce un sistema di corruzione, concus-
vuole che non si speculi, si approfitti,
sione e finanziamento illecito ai partiti a livelli più alti del mondo po-
si mistifichi la realtà. Diversamente
litico e finanziario italiano detto Tangentopoli. Oggi tutto tace, sembra,
subentra l’assuefazione alla corru-
quasi, che la “corruzione del sistema politico” non esiste e tutti questi
zione, alla mistificazione che crea
“intoccabili” vestono un abito bianco.
dubbio: una tecnica per evitare il con-
fronto, il guardare negli occhi la ve-

febbraio 2011 31
Cassino di Federico Riccobono

Il Pdl cerca e forse trova l’unità.


Centrosinistra in difficoltà
A
Cassino i giochi in vista del rin- candidato a sindaco di tale ipotetico nelle primarie invece snobbate a gran
novo del consiglio comunale si schieramento in pole position resta voce dal Pd e dai Socialisti. La sua,
fanno sempre più serrati. sempre Carmelo Palombo. Riuscirà però, quasi sicuramente, non sarà
Anche se rimane in tutti gli schiera- quest’ultimo a reggere agli urti ed a l’unica candidatura in seno al centrosi-
menti una situazione che non è ancora conservare fino alla fine la prestigiosa nistra. Il Partito Democratico si sta
facilmente decifrabile. Nel centrode- investituta? Questo è da vedere ma per adoperando non poco nel tentativo di
stra è in atto il tentativo di ricompat- il momento il suo nome è sicuramente allargare la coalizione. Molto corteg-
tare il fronte e di assottigliare il numero il primo della lista. Naturalmente in giata in particolar modo l’Udc che,
fin troppo corposo dei candidati a sin- seno al Pdl non tutti sono disposti ad però, non sembra intenzionata ad an-
daco. Chi si sta dando molto da fare in allinearsi ed a mettere da parte le pro- dare a sinistra. Ora è in corso un pour
tal senso è il presidente del consiglio prie ambizioni. Chi non vuole fare parler con il magistrato Paolo Andrea
regionale Mario Abbruzzese la cui passi indietro è l’ex assessore all’urba- Taviano che è sceso in campo suppor-
opera di mediazione qualche buon ri- nistica Giuseppe Sebastianelli che, tato da un paio di liste civiche. Ma la
sultato sembra averlo già conseguito. anzi, propone a gran voce l’indizione trattativa è ancora tutta da intavolare.
Si sta profilando, infatti, un apparenta- delle primarie per scegliere il candi- A poche settimane dalle elezioni, dun-
mento tra il Pdl o, per lo meno, una dato a sindaco del centrodestra. Le in- que, pur iniziandosi ad intravedere
gran parte di esso, e la casa delle liste tenzioni sono indubbiamente serie ma qualcosa all’orizzonte, tutto resta an-
civiche che di certo rappresenta la no- la sua, all’atto pratico, sembra essere cora in alto mare, sia sull’uno che sul-
vità più sostanziosa del panorama po- una posizione alquanto isolata e desti- l’altro fronte.
litico della città martire. Se non nata a rimanere tale. Molta confusione Una cosa, comunque, già si può dire:
accadono eventi imprevedibili il matri- regna anche sul versante opposto dopo in questa competizione il centrodestra,
monio si dovrebbe celebrare e questo è il papocchio grossolano ed incredibile per le note ambasce, non partiva certo
già di per sé un elemento importante. delle primarie prima pomposamente con i favori del pronostico. I tentenna-
E poi si vocifera in maniera sempre più sbandierate e poi relegate malinconica- menti e gli errori marchiani del centro-
insistente di un accordo ormai in dirit- mente in soffitta alla stregua delle cose sinistra, però, hanno ormai annullato
tura di arrivo tra la casa delle liste ci- vecchie ed ormai inutili. L’unico candi- completamente il gap.
viche, il Pdl e l’Udc dell’on. Anna dato che conserva un minimo di credi- Ed anche questa, a Cassino, non rap-
Teresa Formisano. Qualora la cosa an- bilità è il rappresentante dell’Italia dei presenta di certo una novità. A volte,
dasse in porto non sono in pochi a pre- Valori l’avvocato e già sindaco di Cas- infatti, non si vince tanto per la propria
vedere una vittoria di tale cartello sino Giuseppe Golini Petrarcone il forza ma anche per le defaillances
elettorale già al primo turno. Quanto al solo, a dire il vero, a credere ancora dell’avversario.

di Federico Riccobono Aquino


Riaperto al traffico lo storico
aeroporto di Aquino
D
opo ben 15 anni è stato finalmente riaperto al traffico lo storico aeroporto di Aquino. Una notizia attesa da tempo
ma che ormai un po’ tutti, considerata la piega che avevano preso gli eventi, ritenevano soltanto una irrealizzabile
chimera. Un sogno destinato a rimanere solamente tale. E invece “Aquiland”, questo è il nome dello scalo coniato
nel 2007 dal sindaco Antonino Grincia, è risorto dalle sue ceneri come la mitica araba fenice ed ha iniziato una nuova e, si
spera, lunga e prospera vita. Nei giorni scorsi, dopo interminabile attesa (nel nostro bel paese le lungaggini procedurali e
burocratiche sono sempre un qualcosa di indescrivibile) l’Enac, Ente Nazionale Aeroporti Civili, ha rilasciato il suo bene-
stare alla HFD, la società concessionaria dello scalo, e così sul verde manto erboso della cittadina aquinate potranno atter-
rare e decollare aeromobili fino a 12 metri di fusoliera e contenenti fino ad un massimo di 9 passeggeri. “Aquiland”, come
ci spiega il direttore dello scalo Lino Della Corte, dispone di una pista in erba lunga 950 metri, di un hangar di 500 metri
quadrati, di un bar-ristorante e c’è anche la possibilità, su richiesta, di effettuare rifornimento. Lo scalo, inoltre, è abilitato
anche, come già accaduto nel passato recente, ad ospitare attività sportive aeronautiche: a tal riguardo vanno ricordate le
tre riuscitissime edizioni del “Para Show”. Di qui a qualche settimana dovrebbe tenersi la cerimonia ufficiale di inaugura-
zione con la canonica operazione del taglio del nastro e con la partecipazione del solito, nutrito ventaglio di autorità e di
personalità politiche, militari e religiose. Intanto, però, lo scalo civile è stato di fatto aperto al traffico aereo tanto qualche
giorno fa è decollato e poi atterrato sulla pista aquinate un “Pilatus Porter” che ha praticamente segnato l’inizio della nuova
avventura dello storico scalo dopo un fin troppo lungo periodo di letargo. Per il momento “Aquiland” resterà aperto solo
di sabato e di domenica, festivi inclusi, dalle ore 8.30 fino al tramonto. Ma in futuro, specie se le cose si indirizzeranno per
il verso giusto, l’apertura potrebbe estendersi anche ai giorni infrasettimanali.

32 febbraio 2011
Sora di Antonio Di Tacco

Sale la polemica su
Piazza Ortara

I
l comitato commercianti “Sora Ortara. Si determinò di abbattere il ci- sostenere che, negli anni in cui ho ricoperto
Sud”, per bocca del presidente Pio nema teatro Capitol e di costruire al la carica di sindaco di Sora, non abbia fatto
Conflitti, interviene sulla vicenda suo posto una mega-struttura che le scelte che il momento, di volta in volta,
inerente Piazza Ortara che negli ultimi avrebbe coperto la quasi totalità della richiedeva, assumendo posizioni anche im-
giorni in città ha alimentato un vele- piazza. Un progetto da dieci milioni di popolari, ma necessarie. Andando nello
noso dibattito tra le opposte fazioni. euro e con una copertura finanziaria specifico, e cioè al concorso di idee lanciato
“In merito all’inaugurazione dell’audi- assolutamente insufficiente. durante il mio mandato e volto a racco-
torium e al rifacimento della piazza Or- A questo punto e soltanto a questo gliere le migliori proposte per riqualificare
tara sulla stampa sono state espresse punto i cittadini, i comitati e le associa- l’intera area di Piazza Mayer Ross, ritengo
critiche ed elogi e molte mezze verità e, zioni, paventando il rischio che una di essere stato chiaro e di aver assunto la
come si sa, le mezze verità allontanano piazza al centro di Sora fosse occupata giusta decisione quando non ho condiviso
la chiarezza. Provo allora a esporre una e degradata da un cantiere senza fine, l’opzione scelta dai tecnici, senza conside-
memoria dei fatti. Il cinema-teatro Ca- si ribellarono al nuovo progetto, chie- rare che quel concorso non era, comunque,
pitol è stato il luogo dove 30/40 anni fa dendo che la piazza tornasse com’era vincolante, oltre a non essere coperto dal
si svolgeva molta parte dell’attività cul- prima della costruzione del cinema tea- necessario finanziamento. Potrei di contro
turale sorana. Veniva concesso per le tro Capitol che ormai era stato abbat- chiedere ai miei detrattori quanti tecnici
assemblee cittadine o per quelle degli tuto. Raccogliemmo migliaia di firme hanno fatto lavorare per produrre quell’ob-
studenti e per cerimonie di consegna di per Piazza Ortara libera dal cemento e brobrio che ora è sotto gli occhi di tutti e
riconoscimenti. Di lì sono passati Ro- dalla speculazione. Con le elezioni am- che tutti giudicano in tal modo, a parte co-
berto Benigni, Lucio Dalla e, in una se- ministrative del 2006 cambiò la mag- loro che se ne sono resi responsabili. Sulla
rata all'insegna delle polemiche, anche gioranza, ma non la sostanza. Fu così inutilità del piccolo auditorium mi sono già
Moana Pozzi. Tanto cinema di qualità che si realizzò un mini auditorium che espresso: come si può accettare di demolire
e tanti amori sbocciati in quelle sale. non risolve i problemi di accoglienza e 1300 posti a sedere e sostituirli con appena
Anni in cui la città di Sora, ricca di vita una piazza che non assolve l’obbiettivo un centinaio? Quel muro di Berlino o del
culturale, era un centro importante fondamentale e dichiarato di unire pianto che dir si voglia, è abbandonato al-
della regione Lazio. Il terreno del Capi- Canceglie con Chianeglie. l’incuria, oggetto delle scorribande dei soliti
tol apparteneva al comune di Sora e fu I fondi regionali sono stati dirottati vandali e non voglio pensare che oltre due
dato in comodato d’uso gratuito ad un verso un progetto sostanzialmente di- milioni di euro siano bastati solo per co-
noto politico sorano fin quando vi fos- verso dall’originale e Sora resta priva struire un campo di calcio in erba in pieno
sero state svolte attività culturali. Negli di un cinema moderno, di un teatro e centro cittadino. Saranno contenti, almeno,
anni '80 le sale cinematografiche entra- di un auditorium. Piazza Ortara sta di- quei ragazzini che da mesi onorano quel-
rono in crisi e la struttura ad un certo ventando un punto di aggregazione l’investimento! Parlare di decisioni mai as-
punto rimase inutilizzata. Un mostro per i giovani che non hanno altri luoghi sunte – prosegue Di Stefano – risulta
di cemento per quindici anni nel cuore dove svolgere, più adeguatamente, at- opinabile e sicuramente soggettivo.
della città. Circa dieci anni fa il comune tività ricreativa o sportiva. Inoltre, Si consideri, ad esempio, il mio rifiuto al
accolse un cospicuo finanziamento per credo sia di tutta evidenza che il pro- progetto di un tunnel sotto la collina della
la riqualificazione dello stabile, in ma- prietario dell’immobile fu pagato inu- Madonna delle Grazie proposto da certi tec-
niera da ricavarne una struttura sostan- tilmente vista poi la fine che ha fatto il nici e, di contro, la quantità di professioni-
zialmente simile alla precedente, ma Capitol. In conclusione – termina Con- sti che le amministrazioni che si sono
più moderna. Partirono i lavori e fu- flitti – credo che con quattro milioni di succedute alla mia hanno fatto lavorare al
rono eseguiti gli opportuni controlli euro si potesse fare di meglio”. palazzetto in via di costruzione: anche que-
della struttura che fu trovata adeguata Sulla stessa questione interviene anche ste sono scelte! Mi si parla di danni che
alla funzione che avrebbe svolto. Se l'ex sindaco di Sora Enzo Di Stefano il avrei prodotto? Quanto è corta la vostra
non ricordo male il proprietario del- quale replica agli amministratori che memoria! Avete appena ringraziato – con-
l’immobile fu liquidato dal comune hanno provato a giustificare il proprio clude il candidato a sindaco alle prossime
con una somma di circa 800.000 euro. operato. elezioni amministrative di Sora – la Presi-
Fino a questo punto – prosegue Con- “Intanto ringrazio i miei interlocutori per dente Renata Polverini che ha finalmente
flitti – non c’erano grandi controversie la risposta che si sono degnati di offrire a sbloccato fondi destinati al distretto del tes-
e le critiche erano limitate. Ricordo sol- me e alla collettività. Considerato che è la sile che personalmente, sul finire del dicem-
tanto un sopralluogo che feci alla strut- prima volta che ciò avviene, ne ravviso l’ec- bre scorso, ho sollecitato, pur non
tura con l’assessore alla cultura cezionalità e la voglio pubblicamente evi- ricoprendo alcuna carica istituzionale, ma
dell’epoca Antonio Lombardi. Ad un denziare, spiegandola, forse con tenendo a cuore un progetto inaugurato
certo punto l’amministrazione Ganino l’approssimarsi dell’appuntamento eletto- grazie al mio impegno e che ha goduto della
decise di cambiare il progetto di Piazza rale. Ad ogni buon conto, sfido chiunque a copertura finanziaria della legge Tofani”.

febbraio 2011 33
COSILAM
Consorzio per lo Sviluppo Industriale del
Lazio Meridionale

Il Consorzio per lo Sviluppo industriale del Lazio Meridionale (Co.S.I.La.M.), costituito con
D.P.G.R. n. 435 del 20 Dicembre 2003, è il risultato di una associazione volontaria tra enti pub-
blici e privati (comuni, imprese, enti, istituti finanziari) fermamente determinati a conseguire
una ripresa ed una crescita economica, finanziaria ed occupazionale nel vasto comprensorio
che va da Cassino a Coreno Ausonio, a Pontecorvo, alla Valle di Comino, a Roccasecca, ad
Esperia.
Si tratta di un'area già economicamente dinamica e variegata, con tutti i requisiti per divenire
un modello di ripresa e di sviluppo dell'economia di piccoli e grandi comuni presenti nella
zona.

Il Consorzio riguarda, infatti, una zona che può offrire all'imprenditore una ideale occasione
di investimento in virtù di importanti servizi già presenti e per la dislocazione strategica in
ordine a collegamenti viari (autostrada, superstrade, etc.) e ferroviari, soprattutto in territorio
di Cassino
Roccasecca - Castrocielo di Federico Riccobono

Si infiamma la bagarre per le comunali

A
Roccasecca le manovre elet- deschi, ha ufficializzato la presenta- dino storico di Castrocielo. A lui do-
torali stanno entrando nella zione di una lista che sarà capeggiata vrebbe contrapporsi il giovane avvo-
fase decisiva. Fino a questo dal commercialista Fabio Nardi. cato Salvatore De Vito che è riuscito
momento, però, c’è solo un punto Nessun accordo con il primo citta- negli ultimi tempi a svolgere una di-
fermo: la ricandidatura del primo cit- dino uscente, dunque, come in molti gnitosa attività di opposizione pur
tadino uscente, Giovanni Giorgio, ipotizzavano, ma una corsa solitaria non essendo presente in consiglio co-
fermamente intenzionato a restare con la speranza di intercettare più munale. A tal proposito è bene ricor-
seduto sullo scranno più alto di Pa- consenso possibile. E poi c’è anche dare che cinque anni fa a Castrocielo
lazzo Boncompagni anche per il suo un quarto incomodo: l’esponente lo- l’opposizione non riuscì neanche a
secondo mandato consecutivo. La cale del Pdl Claudio Alfano che in- presentare una sua lista e Laura Ma-
squadra, all’atto pratico, è già bella siste nel portare avanti la sua teriale quindi potè aggiudicarsi la
che pronta: saranno in gran parte candidatura. Al momento, dunque, i partita senza aspettare il responso
confermati gli assessori e i consiglieri candidati a sindaco di Roccasecca delle urne. Questa volta, invece, do-
uscenti salvo qualche aggiustamento sono quattro. Non è da escludere, vrebbe esserci il confronto elettorale
fisiologico dovuto a defezioni, pas- però, che con il passare dei giorni che è un po’ il sale della democrazia.
saggi di fronte o alla volontà di non tutto possa cambiare. A quanto pare, De Vito, chiaramente, non parte con
ricandidarsi. Sull’altro versante in- infatti, sarebbero in corso trattative i favori del pronostico però ce la met-
vece si pone la lista che fa capo all’as- tra i vari schieramenti (Giorgio - Te- terà tutta per non sfiguare forte,
sessore provinciale Antonio Abbate, deschi e Abbate - Alfano) che potreb- anche e soprattutto, di un’intensa
avversario storico di Giorgio. Al mo- bero anche portare ad un battaglia svolta qualche mese fa sulle
mento non è dato sapere se l’ex sin- rimescolamento di carte. E non è da multe degli auovelox comunali, in
daco di Roccasecca capeggerà la escludere che alla fine possa ripro- seguito quasi tutte annullate, che ha
squadra né lui, ad onor del vero, ha porsi l’eterno duello all’arma bianca riscosso molti apprezzamenti da
sciolto la riserva. Qualcuno ipotizza Giorgio - Abbate che è andato in parte dell’opinione pubblica. In po-
che il capolista possa essere il consi- onda cinque anni fa, facendo regi- sizione di attesa resta, invece, Pino
gliere provinciale de “La Destra” An- strare la netta vittoria del primo. Delli Colli, più volte consigliere co-
tonio Colantonio. Nelle prossime A Castrocielo il sindaco uscente e munale di Castrocielo e più volte av-
settimane, comunque, sicuramente consigliere provinciale Laura Mate- versario dei Materiale. Qualcuno
se ne saprà di più. Una cosa però è riale, avendo già svolto due mandati ipotizza che alla fine possa confluire
certa: la lista di ispirazione abbatiana consecutivi, non potrà riproporre la anch’egli nella squadra di De Vito.
sarà l’avversario più temibile per sua candidatura. Il suo posto, però, Altri pensano che possa scendere in
Giorgio e compagni. Ma non finisce in una sorta di staffetta tutta in fami- campo con una sua lista. Ma, in que-
qui. Un po’ a sorpresa, infatti, nei glia, sarà preso dal padre Filippo sto caso, la competizione per
giorni scorsi il consigliere regionale Materiale, già presidente dell’ammi- l’esperto Filippo Materiale diventerà
dell’Italia dei Valori, Annamaria Te- nistrazione provinciale e primo citta- sicuramente molto più agevole.

febbraio 2011 35
L’arte allo specchio

G
ianluca Fumelli dice di sé e
della sua attività pittorica:
“Ogni lavoro rappresenta
Vitalità cromatica di
per me un periodo particolare della
mia vita”. Ciò vuol dire quanto di
creatività, quanto di sforzo siano ne-
cessari per adempiere al suo intento
Gianluca Fumelli
di Massimo Sergio
mentale e d’esperienza umana. Egli
non ama definirsi artista non per
mera piaggerìa o falsa umiltà. Sono
gli altri (i visitatori delle sue mostre
e i critici più o meno di professione)
che gli danno questa connotazione o
investitura.
Per conto suo Gianluca detesta (ri-
fugge) tutto ciò che è convenzionale;
ha reso nelle sue tele quanto di più
un legame appassionato e continuo,
forte basato sulla vivacità dei colori
che disegnano (contornano) le
forme, prima pensate e poi realizzate
come fatto ed avvenimento estetico.
Le sue opere piacciono anzi amma-
liano attraverso i panorami, le ma-
rine, gli spazi ampi e diversi
(variegati) delle campagne che sono
sicuramente frutto delle sue espe-
rienze in loco, nella zona natìa di
Pontecorvo, cui lo legano un afflato
poetico e di nostalgìa, ma anche di
fantasìa ed aspirazione. Non si può parlare di artista se non come un po’ tutti gli artisti, mano-
Nell’apprezzare la sua sensibilità e quindi non si sottolinea quel quid vrando pennelli e colori da autodi-
filosofìa di vita non si può negare ch’è in lui, quel qualcosa di poetico datta, poi pian piano assimilando
quanto sia facile, agevole per se non di messianico, in quanto tra- anche tecniche ed esperienze di altri
ognuno di noi, davanti ai suoi qua- mite/fòmite di un mistero svelato o da artisti, ha saputo trovare la sua
dri (le sue creature) , essere rapiti cer- scoprire meglio. strada, la sua cifra, il suo stile, che at-
candone però di mettere a fuoco anzi E la luce costituisce per Gianluca Fu- traverso poche ma molto ben orga-
intendere pienamente la passione e melli la potenza energetica, la forza nizzate mostre ed allestimenti vari,
la capacità creativa ch’gli ha abbrac- principale d’ogni sua messinscena su gli ha sempre procurato ampi con-
ciato per sopravvivere alla fuggevo- tela. Il suo percorso artistico si è svi- sensi e grande successo professio-
lezza del tempo ed alla sua caducità. luppato per gradi. Da una partenza, nale.

36 febbraio 2011
Lo specchio dell’arte

Dando vita ad un suo personale e peculiare discorso


d’arte, va sviluppandosi la sua ricerca sino al raggiungi-
mento di una maturità che gli ha fatto conquistare in
breve tempo e a pieno titolo un posto tra i giovani pittori
più interessanti e rappresentativi.
I suoi quadri aprono una prospettiva di attraversamento
e di specchiamento esistenziale, capace di rivelare, al di là
della superficie, altre consistenze temporali e psicologi-
che. Gianluca Fumelli lavora sulla tela rendendola su-
scettibile alla luce e alle infinite variazioni della realtà
che dalle sue spalle si affacciano sulla bidimensionalità
del piano pittorico, con l’unico filtro di una de tessitura
esile (fragile) e geometrica che la guida nel passaggio da
linguaggio quotidiano a linguaggio artistico.
Nascono (Germinano) così composizioni armoniche, de-
licate, ma nel contempo energiche ed espressive, che tra-
smettono la sensibilità e l’amore dell’artista, come
abbiamo più volte detto e ripetuto, per i luoghi a lui più
familiari e perciò più cari. Così anche l’arte diventa di
per sé vita: cioè esaltante e sofferta rivelazione della ine-
sauribile verità che è nel cuore dell’uomo e delle cose,
per superare l’antitesi di fondo del nostro essere.

Gianluca Fumelli è
nato a Roma nel
1974 dove vive e la-
vora. Si diploma al-
l’Istituto Tecnico
Industriale Statale di
Pontecorvo come
Perito Capo Tecnico in Telecomunicazioni
nel 1993, e poi continua con gli studi per
Programmatore informatico. Sin da bam-
bino segue il suo sogno pittorico con schizzi
e disegni. Diplomatosi, inizia a collaborare
in un piccolo giornale di provincia, per il
quale crea vignette e caricature, a Roma la-
vora per diverse società di informatica, e
decide di unire la sua passione per il dise-
gno al lavoro. Inizia quindi a dedicarsi alla
grafica web e a collaborare con diverse so-
cietà, nella costruzione di siti internet e fu-
metti, in progetti anche di respiro nazionale.
In seguito inizia a dipingere ad olio su tela
come paesaggista autodidatta. Si dedica
con passione attraverso i suoi dipinti alla
natura, portando la bellezza della fauna sel-
vatica e di territori selvaggi agli altri; lavora
cercando la precisione nei dettagli. I dipinti
sono visti attraverso la memoria visiva, di


colori e di viaggi immaginari attraverso terre
la luce costituisce per Gianluca Fumelli di un mondo che affascina solo chi sà guar-
la potenza energetica, la forza principale dare con i suoi occhi di artista autodidatta.
d’ogni sua messinscena su tela

febbraio 2011
” 37
News

Matteo Montani
Matteo Montani “… quando cammino mi nutro continuamente, le macchie, le
crepe, le foglie, tutto quello che vedo è come una scrittura che io non posso non
leggere e interpretare”

di Nicandro D’Angelo

schiai la baruffa, evitata in extremis dal- La prima mostra di Montani, nuovo


l’amico che me l’aveva portato e che si talento, si inaugurò nel 1997 nello stu-
frappose fra noi al momento giusto. Sa- dio di Alfredo Pirri. Da allora sono se-
puta la cosa, mio padre mi fece una ra- guite numerose altre mostre a Roma
manzina: “Sciocco devi aumentare il e in altre città italiane. Nel 2004 Mon-
prezzo, e poi abbassarlo!” “Io tornai a tani ha esposto alla Galleria Valentina

Q
ualche anno fa, più precisa-
mente il 18 novembre del casa da mia madre e scoppiando a pian- Bonomo a Roma, e successivamente
2007, ero a Roma a “L’At- gere dissi: mamma, è un mestiere basato alla Galleria Bonomo di Bari. Nel 2007
tico”, alla Galleria di Fabio Sargen- sulla menzogna”. invece ricordiamo una sua impor-
tini che festeggiava cinquant’anni e Certamente non c’è menzogna nei tante personale alla galleria “L’At-
quel giorno esponeva i suoi quadri quadri di Montani! Perché scrivo tico” di Fabio Sargentini a Roma.
Matteo Montani. Fu una giornata in- solo oggi di Montani? Qualche Sempre all’ “Attico”, in una mostra
dimenticabile perché Fabio, un vero giorno fa, in una intervista televi- dedicata alla pittura astratta, sono
gentleman, mi raccontò un inedito siva, l’ho rivisto e sono rimasto col- esposti due dei suoi quadri più re-
incontro con l’attore Jack Palance pito da quel modo di rappresentare i centi; quadri che inseguono la ricerca
per l’acquisto di un quadro di Victor suoi sentimenti sopra quella tela. Di- materica che troviamo anche in que-
Brauner. ceva: “Io vendo i miei quadri con la sta mostra di Capalbio. Montani la-
“Ero alle prime armi -mi diceva- e gli tela in bianco” Come in bianco, repli- vora su carta abrasiva di grandi
avevo chiesto il prezzo minimo, mentre cava l’intervistatrice” dimensioni, adoperando l’olio in
avrei dovuto barare, alzarlo ad arte come “E’ una nuova tecnica; io scavo nella su- parte diluito con la trementina, tec-
fanno tutti, e posi abbassarlo per compia- perficie con la carta vetrata, poi l’acqui- nica che gli permette di creare delle
cere il cliente, e Jack voleva un cospicuo rente va a casa passa un liquido sulla tela immagini fantastiche, in cui sembra
sconto, insomma finimmo per litigare. Ri- e scopre il mio dipinto”. che il cielo si sia integrato nel mare, le

38 febbraio 2011
News

gocce in forme organiche, gli spazi in scarpe strette e non vanno bene. gere la città nei suoi vari aspetti.
luoghi sotterranei e oscuri. Celeste, il Anche il titolo fa parte di quel mo- Ma io, da osservatore e da critico,
fondo scuro vicino al nero assoluto mento fortunato della creazione, come posso giudicare le sue opere?
della carta abrasiva, azzurri e blu, il deve venire da solo. Ieri i quadri che esponeva raffigura-
tutto in un blu sempre dominante, co- A volte appunto la cosa migliore è vano le immagini della città e delle
lore essenziale e indispensabile per quando mentre lavoro mi vengono strade; a me sembravano belli perché
questo pittore. La sua pittura astratta piano piano a galla le parole e allora mandavano un messaggio, perché
entra in sintonia con l’inconscio e il scrivo, ma quando le devo trovare davano più sicurezza, tranquillità e
suo linguaggio, con le pulsioni vitali dopo e sto lì che ci penso non viene l’acquirente capiva subito cos’era e
del nostro essere. Parliamo di una pit- mai un buon titolo”. Altro – La fa- dov’era. Oggi la sua arte si è raffinata
tura gestuale e materica che ci porta mosa “Musa” ispiratrice e il luogo e la pittura assorbe la proiezione delle
dentro e fuori – della pittura, di noi dove l’artista si tuffa per portare il suo luci, e poi il riferimento alla musica,
stessi - e alla complessità infinita della pennello su tela. Mi diceva Fabio che come se fosse una traduzione di
natura. Per arrivare all’immagine, a si era spostato in campagna e la pre- suoni, di melodie e soprattutto di fre-
questo artefatto mentale, Montani diligeva, perché sentiva l’esigenza di quenze danno un vero tocco di classe
deve sbarazzarsi da ogni riferimento andare sempre di più a guardarsi del pittore Montani.
pittorico del passato. E’ una delle sue dentro e che quella condizione di iso- Per chiudere questo spaccato, potrei
scommesse. Rileggendo l’intervista a lamento e raccoglimento influenzava definirlo un’artista “spugna” che as-
Montani, realizzata dalla collega il suo lavoro e la sua pittura, la- sorbe tutto ciò che lo circonda nel
Laura Bistacchia, mi ha colpito una sciando i colori che prendeva dalle mondo e poi lo restituisce al mondo
sua domanda “Quando ha capito di strade, con la carta vetrata, e a dipin- in modo del tutto o quasi.
non poter più contenere la voglia di
cerare e di non poter essere altro che
un’artista?”
Matteo: “Questo me lo ricordo benis-
simo, come una fotografia. Avrò avuto
quindici o sedici anni, stavo sdraiato sul
letto a pancia in giù e guardavo le mac-
chie del pavimento di marmo e le vena-
ture formavano figure, le figure storie e…
e quindi ho preso questa decisione: dovevo
fare l’artista”.

Guardando i suoi quadri, come nel “Il


Bacio” ho visto la sua grande sfida e
l’esasperazione di quel salto nel
vuoto che pur diventando un mo-
mento di crisi ne viene fuori l’opera
dell’artista. Le immagini non sono
cose fragili o che spariscono, come
potrebbero sembrare, ma conservano
il lavoro formalizzato e danno al col-
lezionista il giusto valore dell’opera.
Le opere, quasi sempre, sono rappre-
sentate da un titolo, in special modo
in quelle astratte; ma Montani non
sempre le individua. Egli ha sempre Biografia: Matteo Montani è nato (1972) a Roma dove vive e lavora.
sostenuto che “Certe volte un titolo Alcune mostre: Il Bacio e le altre strade per le stelle, Galleria Valentina
può ampliare tantissimo un’opera, Bonomo, Roma- Oltre Natura (con Irene Kung), il Frantoio, Capalbio
altre volte può richiedere. (GR)- 15° Quidriennale d’Arte, Palazzo delle esposizioni, Roma – Fo-
Quando si crea l’alchimia giusta tra stèr, Fabio Sargentini – Associazione culturale l’Attico, Roma – L’Arca,
titolo e l’immagine e l’immagine è Galleria Marilena Bonomi, Bari- Passerò per Via Nicolò dell’Arca, Gal-
bellissimo. A me certe volte capita di leria Marilena Bonomo, Bari – La Via, Studio Visconti, Milano, a cura
voler per forza dare un titolo al di- di Ludovisi Pratesi
pinto, ma poi mi accorgo di avere la
sensazione di come quando ho le

febbraio 2011 39
Poltrona al cinema

di Andrea Rispoli

Il Grinta
REGIA: Joel Coen, Ethan Coen - SCENEGGIATURA: Joel Coen, Ethan Coen
ATTORI: Jeff Bridges, Hailee Steinfeld, Josh Brolin, Matt Damon, Barry Pepper, Paul Rae, Domhnall
Gleeson, Elizabeth Marvel, Ed Corbin, Dakin Matthews, Joe Stevens, Mary Anzalone, Bruce Green
(II), Brian Brown, Mike Watson
PRODUZIONE: Scott Rudin Productions, Skydance Productions
PAESE: USA 2010 - GENERE: Drammatico, Western, Avventura - DURATA: 110 Min.

I geniali fratelli Coen si cimentano questa volta con un genere western dai risvolti drammatici.
Il loro nuovo film e’ tratto dall’omonimo romanzo di Charles Portis che fu già alla base del we-
stern con John Wayne “Il grinta”. Dopo che il padre è stato ucciso da un pistolero di nome
Tom Chaney, la 14enne Mattie Ross decide di avere la sua vendetta. Per avere aiuto, assolda
il più duro dei Marshall del west, Reuben J. ‘Rooster’ Cogburn, un uomo ruvido e dal carattere difficile che accetta con riluttanza
che Mattie lo accompagni nella caccia all’uomo di cui è stato incaricato. A loro si unisce poi un Texas Ranger di nome LaBoeuf,
da tempo sulle tracce di Chaney.

Cigno nero - Black Swan di Andrea Rispoli

REGIA: Darren Aronofsky - ATTORI: Natalie Portman, Mila Kunis, Christopher Gartin, Winona Ryder,
Vincent Cassel, Barbara Hershey, Sebastian Stan, Toby Hemingway, Kristina Anapau, Janet Montgomery
PRODUZIONE: Cross Creek Pictures, Phoenix Pictures, Protozoa Pictures
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox - PAESE: USA 2010 - GENERE: Drammatico, Thriller - DURATA: 103’

L’intrigante Natalie Portman, già protagonista, fra gli altri, di Guerre Stellari primo, secondo e terzo
episodio, Mars Attak, Tutti dicono I love You, veste questa volta i panni di Nina nel film di Darren Aro-
nofsky “Il Cigno Nero”, ambientato nel mondo del balletto. Nel film che ha aperto il Festival di Venezia
2010 la Portman e’ una veterana della danza che deve fare i conti con la spietata rivalità della più
giovane Lily (Mila Kunis): ma senza avere certezza che Lily sia reale e non invece solo una creazione
della sua mente e senza che questo impedisca la nascita di un’ossessione omoerotica.

Unknown - senza identità di Andrea Rispoli

REGIA: Jaume Collet-Serra - ATTORI: Liam Neeson, Diane Kruger, January Jones, Frank Langella, Aidan
Quinn, Bruno Ganz, Sebastian Koch, Michael Baral, Mido Hamada, Karl Markovics, Stipe Erceg, Sanny Van
Heteren, Clint Dyer, Petra Hartung, Eva Loebau, Olivier Schneider, Adnan Maral, Rainer Bock, Katharina
Blaschke, Helen Wiebensohn - PRODUZIONE: Dark Castle Entertainment, Studio Babelsberg
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures - PAESE: USA 2011 - GENERE: Drammatico, Thriller

Il film tratto dal romanzo di Didier van Cauwelaert “Fuori di me”, racconta la storia del Dott. Martin Harris
(Liam Neeson), che trovatosi a Berlino per un congresso, è vittima di un incidente stradale a bordo di un
taxi. Dopo quattro giorni di coma si risveglia, per scoprire che un altro uomo ha assunto la sua identità e
che persino sua moglie, in viaggio con lui, afferma di non conoscerlo. Ignorato dalle autorità e braccato
da un misterioso assassino, Martin trova nella tassista del suo incidente un alleato per scavare a fondo
in un mistero che mette in gioco la sua identità e la sua sanità mentale.

40 febbraio 2011
Poltrona al cinema

di Andrea Rispoli

I fantastici viaggi di Gulliver 3D


REGIA: Rob Letterman
SCENEGGIATURA: Joe Stillman, Nicholas Stoller
ATTORI: Jack Black, Jason Segel, Emily Blunt, Amanda Peet, Billy Connolly, Chris O’-
Dowd, James Corden, Catherine Tate, Olly Alexander
PRODUZIONE: Electric Dynamite, Twentieth Century-Fox Film Corporation
GENERE: Commedia, Avventura
DURATA: 93 Min.

Il film di Rob Leterman e’ un film per tutti, liberamente tratto dal famosissimo romanzo di
Jonathan Swift “I Viaggi di Gulliver”, narra la storia di Lemuel Gulliver (interpretato dal bril-
lante Jack Black), un addetto alla posta di un quotidiano di New York. Dopo che Gulliver
ottiene con l’inganno l’incarico di scrivere un pezzo sul triangolo delle Bermuda, si reca
sul posto, dove viene trasportato in una terra sconosciuta, Lilliput. In questo fantastico nuovo mondo, Gulliver diventa finalmente
una personalità importante, aumentando sia in dimensioni che in ego, soprattutto dopo che inizia a descrivere racconti mirabolanti,
prendendosi il merito delle maggiori invenzioni del suo mondo e collocandosi al centro degli eventi storici più rilevanti.

Femmine contro maschi


di Alessandro Rispoli

REGIA: Fausto Brizzi


ATTORI: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Francesca Inaudi, Claudio Bisio, Serena Autieri,
Luciana Littizzetto, Nancy Brilli, Emilio Solfrizzi, Luca Biagini, Roberto Angeletti, Wilma De
Angelis, Armando De Razza, Edoardo Cesari, Rosabell Laurenti Sellers, Matteo Urzia, Has-
sani Shapi, Marta Zoffoli, Giuseppe Cederna, Paola Cortellesi, Fabio De Luigi

In Femmine contro Maschi si intrecciano tre storie dedicate ai buffi difetti delle
donne, intorno al tema generale della disperata ricerca dell’uomo ideale. Qui si ri-
trovano tutti i personaggi di Maschi contro femmine, insieme ad alcuni, importanti,
nuovi acquisti. Nella prima, l’androloga Anna (Luciana Littizzetto) e il benzinaio Piero
(Emilio Solfrizzi) sono alle prese con il noioso tran-tran di un matrimonio ven-
tennale. Lei colta e affettuosa, lui ignorante e traditore. Quando un
provvidenziale incidente fa perdere a Piero la memoria, Anna lo ri-
formatta, cercando di trasformarlo nell’uomo perfetto. Nella se-
conda storia, il bidello Rocco e l’impiegato Michele (Ficarra e
Picone) suonano in una cover band dei Beatles. Rocco è osteggiato dalla compagna (Francesca Inaudi), maestra
nella stessa scuola, mentre Michele, grazie ad una sapiente bugia, riesce a tenere all’oscuro sua moglie (Serena
Autieri), una donna manager che crede che abbia smesso con la musica. Nella terza storia, il chirurgo pla-
stico Marcello Claudio Bisio) e l’impiegata Paola (Nancy Brilli) sono una coppia divorziata da anni. I
due fingono di essere una famiglia felice solo quando vanno a trovare la mamma di lui (Wilma
De Angelis) ottantenne e malata di cuore. Quando un cardiologo diagnostica pochi giorni di

Buonae
vita alla nonna, quest’ultima chiede di poterli passare con la sua famiglia a casa loro. Una cu-
riosità: la canzone del film “Vuoto a Perdere” è interpretata da Noemi e scritta da Vasco Rossi e
Gaetano Curreri. Un’altra bella e gradevole commedia di Fausto Brizzi. VOTO 8,5
vision
febbraio 2011 41
Attualità di Federica Spaziani Testa

PARTI: un neonato su due nasce con il cesareo


Nel Lazio un bambino su due nasce con il cesareo. Se nei grandi centri di ostetricia, come il San Camillo,
il Policlinico Gemelli ed il Fatebenefratelli, un’altissima percentuale di gravidanze a rischio spinge ad ef-
fettuare i cesarei per una percentuale del 45%, in molte cliniche convenzionate e soprattutto private si
giunge ad avere tra il 70% e 85% di nascite in sala operatoria. In seguito agli ultimi tragici casi di mala-
sanità e di neonati deceduti ( ricordiamo ad esempio il piccolo Jacopo, venuto a mancare lo scorso Agosto
al Policlinico Casilino), la governatrice del Lazio Renata Polverini ha sollecitato l’Agenzia di Sanità Pubblica
del Lazio (Asp), a fornirle gli esatti dati sui cesarei, non soltanto per le singole Province, ma anche per
ciascuna struttura, sottolineando il fatto che “ la percentuale dei cesarei è elevata non solo nel privato,
ma anche nel pubblico”. Il presidente sottolinea poi la volontà di impegnarsi a sostenere i parti naturali,
in quanto “ bisogna incentivarli”. Non si esclude la sanzione economica qualora emergesse un abuso della
pratica del cesareo. D’altra parte, l’abuso del ricorso al bisturi è un dato ormai storicamente confermato e si osserva in tutti i reparti di maternità.
Gli esperti hanno poi riscontrato un alto ricorso al cesareo, pari al 36,8 %, anche nei parti a basso rischio. Il capo dipartimento materno infantile
del Fatebenefratelli, Elio Cirese, afferma :” Fino agli anni’80 si usavano spesso forcine e ventosa, oggi, invece, si ricorre spesso al cesareo anche
perché i medici non vogliono rischiare eventuali denunce derivanti dal parto naturale. Abusi? Non ne vedo : noi seguiamo tantissime gravidanze a
rischio”. Non bisogna sottovalutare il fatto che le partorienti spesso sono over 35 e sono le prime a chiedere di non soffrire e coloro che hanno
partorito la prima volta col cesareo, sono costrette a ripeterlo la seconda volta. I medici temono eventuali denunce dunque, e molte sono le anomalie
e gli abusi da rivedere... L’importante è migliorare sempre più le attrezzature, il personale e garantire la massima sicurezza a donne e bambini.

S.O.S. Bullismo
Un fenomeno sempre più allarmante che affligge la nostra società e che certamente non è
da sottovalutare è quello del bullismo. “Mobbing in età evolutiva” è il significato di una nuova
generazione per indicare atti di violenza a scuola, generalmente nel periodo adolescenziale e
pre- adolescenziale. Molto frequenti sono i fatti di cronaca in cui ragazzi violenti e problematici
compiono atti di questo tipo, trovando risposta da parte delle autorità competenti che prendono
prontamente posizione e provvedimenti contro i malfattori; ma, purtroppo, tantissime sono
anche le situazioni di bullismo in cui la vittima della violenza e la sua famiglia non hanno il
coraggio di sporgere denuncia, soprattutto nell’ambito del mobbing scolastico. Dobbiamo considerare che più saranno numerose le sentenze
di bullismo più sarà possibile avvicinarci ad un riconoscimento giuridico della violenza tra giovani in particolari modalità ed ambienti. E’ ne-
cessario dunque denunciare, per arrivare ad un riconoscimento di questo tipo. Bisogna evitare che il bullismo diventi fonte di seri danni per
le vittime e per i familiari di quest’ultime, vittime prive di colpa di un fenomeno definibile come vera e propria calamità sociale. Basta con
il silenzio: scuola e violenza sono sostantivi che non devono assolutamente procedere di pari passo. A tale scopo è stata creata anche
un’associazione: “SOS BULLISMO”, ( sito web ) per dare il sostegno necessario alle vittime ed alle loro famiglie, per sensibilizzare al problema
parlandone tanto negli enti scolastici quanto nei pubblici centri di aggregazioni giovanili. La “paura” non deve avere la meglio: umiliazioni,
derisioni, lesioni e minacce devono cessare. Stop al senso di vergogna e alle notti insonni, è tempo di dire, anzi di urlare, un forte e deciso
si al rispetto ed alla legalità.

Mamme a 50 anni si o no?


Sempre più spesso donne over quaranta o addirittura cinquantenni, decidono di diventare mamme ( una fra
tutte, la cantante Gianna Nannini ). L’opinione pubblica si spacca in due: c’e chi sostiene la gravidanza anche in
età avanzata, purchè ci siano tutti i requisiti ed i presupposti per la crescita sana ed equilibrata del bimbo, e chi
invece è contrario puramente, per il fattore anagrafico. Ma quali sono le complicazioni ed i rischi cui possono
andare incontro le donne che scelgono di avere un bambino in un’età legata fisiologicamente alla menopausa?
Se ne è molto discusso in una ricerca pubblicata su “Obstetrics e Gynicology”. I ricercatori del Dipartimento di
Ostetricia e Ginecologia dello Sneba Medical Center” di Tel Hashomer, in Israele, hanno portato avanti un indagine
prospettica per valutare le effettive complicazioni di questo tipo di gravidanze. E’ emerso che le donne sulla
soglia dei cinquanta presentano un elevato rischio di partorire prima del termine bambini con un basso peso alla
nascita e di avere complicazioni come diabete ed ipertensione, che rendono poi necessari frequenti ricoveri in ospedale. Di sicuro, dopo i quaranta
anni, rimanere incinta non è una cosa semplice ed il bambino potrebbe soffrire di sindrome di Down o avere altri tipi di malformazioni. Fortunata-
mente tale sindrome e problematiche si possono riscontrare già in gravidanza tramite l’amniocentesi, per cui non bisogna scoraggiarsi! Oggi, con
le moderne tecniche di analisi e screening, tutto può essere monitorato con bassissime percentuali d’errore, per cui, se tutto procede per il meglio,
a quaranta o a cinquanta anni si può essere madri favolose e splendide, magari meglio di una ventenne, con maggiore maturità e notevole bagaglio
di esperienza. Forse non si avrà la stessa energia di una ragazzina ma di sicuro un occhio più attento e riflessivo. L’importante è poter garantire
la massima serenità e stabilità al nascituro ed un clima di amore e di affetto.

42 febbraio 2011
Curiosità
dal mondo
di Federica Spaziani Testa

Carissimi lettori, eccoci come ogni mese al nostro appuntamento con


tutte le notizie curiose provenienti da ogni parte del mondo.

Iniziamo riportando una notizia sulle fastidiosis-


sime zanzare. Stando agli esiti di una ricerca
dell’Università di Aberdeen effettuata lungo le
rive del celebre lago di Loch Ness, gli insetti
sceglierebbero le loro vittime in quanto attratte
da sostanze prodotte dall’alito e dalla pelle. Non
si tratterebbe di una questione di sangue più o
meno dolce dunque. I ricercatori scozzesi della
Università hanno scoperto che
tra le vittime predilette della “ re-
gina estiva” ci sono le donne un
po’ più in carne e gli uomini alti.
I risultati sono il frutto di un
esperimento condotto su un campione di tre-
cento persone ed emerge anche un altro dato:
la reazione alle punture sarebbe peggiore nel
sesso femminile, forse perché le donne sono
più preoccupate per la propria pelle rispetto agli
uomini.

Voliamo adesso nel Minnesota, dove una coppia ha lanciato


un insolito sondaggio on line. Avrebbe infatti deciso in base al-
l’esito di quest’ultimo, se la donna, incinta di sedici settimane,
avrebbe dovuto abortire o meno. Pete ed Alisha, entrambi tren-
tenni, avrebbero mostrato sul sito, creato appositamente, una
ecografia del feto, assicurando che non si tratta assolutamente
di uno scherzo e precisando che comunque la decisione finale
sarebbe stata presa da loro. Riportiamo un commento apparso
su internet, molto esplicativo :”….che stratagemma patetico e
disgustoso per guadagnare i vostri quindici minuti di gloria!!
“Che dire….?Non c’è mai fine al peggio!.

Spostiamoci ora in Florida, dove un trentasettenne di nome


Paul Hartness ha chiamato la polizia spinto dalla solitudine,
dicendo di essere in un hotel assieme ad un ragazzino di
quindici anni che “avrebbe stuprato”. La polizia, anche se
molto perplessa dalla telefonata, ha iniziato le ricerche in tutti
gli hotel, non trovando però nessuno che corrispondesse alla
descrizione data dall’uomo. Rintracciando il numero della
precedente telefonata, gli agenti sono riusciti a raggiungere
casa di Hartness, che era solo. Nessun ragazzino in pericolo.
A cosa si arriva pur di avere compagnia!. Incredibile.

Appuntamento al prossimo mese cari amici.


febbraio 2011 43
Moda
di Emanuela Crescenzi

Che ti sei messa in testa?


C
are amiche eccoci giunte al mese di feb-
braio, ho notato con gioia che lo scorso
mese mi avete contattato in molte per i
consigli sui saldi e devo dire, che ci siamo anche
divertiti in giro a fare shopping..... grazie mille a
tutti voi per la collaborazione e per la fiducia che
mi avete dato ascoltando i miei consigli...per que-
sto mese vi consiglio di continuare con la classe
e l'originalità, parlandovi di accessori importanti,
quali cappelli e borse. Come avrete notato in
questi giorni, io do molta importanza al partico-
lare, anche un abbigliamento casual può diven-
tare chic aggiungendo un cappello importante e
particolare.... chi di voi non ricorda i telefilm anni
80? dove un borsalino o un trench creavano un
personaggio, ebbene care amiche seguite quella
tendenza e osate cappelli di ogni forma, tessuto
e colore come il mio preferito scozzese di Don-
dup o il maxi di lana di Cnc che indosso
quando voglio sembrare più giovane, ma questo
è un segreto e non ditelo a nessuno!!!!!!!!!!
Proviamo, in questo mese a fare un gioco, con lo
stesso abito indossiamo vari tipi di cappelli e vediamo che effetto
che fa e soprattutto, quale ci piace maggiormente.
Passiamo ora alla borsa, la quale penso che sia per una donna, un
valido biglietto da visita, un flash sul carattere della per-
sona che la indossa, una continuazione immaginaria
del corpo, non c'è un modello o un colore ideale, la
borsa rispecchia ciò che siamo dentro, un oggetto più
personale di un profumo o di un rossetto, sbagliato
pensare che va abbinata all'abbigliamento, la borsa
deve essere abbinata con la nostra testa e ciò lo di-
mostra il fatto che adoro portare la tracolla Chanel
con i jeans vintage e non disdegno una maxi bag con
il tailleur.... e voi ora penserete che sono matta, forse
è vero, ma di certo non sono banale e scontata, ed è
proprio questo che cerco di insegnarvi, la donna di
classe sa essere chic in jeans e sneakers come quella
insignificante lo rimane anche con l'abito di ceneren-
tola, pensate alle grandi Hepburn o Kelly, la loro classe
sarebbe prevalsa su tutto anche se fossero uscite di
casa in pigiama e pantofola, è questo che voglio per
voi e se mi ascoltate ci riusciremo insieme.
Prima di salutarvi vi ricordo di curare molto anche trucco e capelli ed
il gioco è fatto!
Vi saluto e vi do appuntamento al prossimo mese con tante novità e
tanti nuovi eventi glamour, intanto vi aspetto virtualmente sulla mail o
personalmente nel salotto delle mie amiche di Ithaca libri e mu-
sica in via Garibaldi a Frosinone, per parlare davanti ad un the ed
una fetta di buona torta, e tra le tante serate con cene a tema presto
ce ne sarà una sulla moda, ma anche questo è un segreto che deve
restare tra noi, vi aspetto...... baciiiiiiiiii

44 febbraio 2011
Moda
Alleate preziose: di Federica Spaziani Testa

Le collane

Armani
C
arissime amiche, per rendere prezioso ogni look e va-
lorizzare al meglio il nostro volto, niente di più utile di
collane e pendenti!
Da sempre l’uomo subisce il fascino del prezioso accessorio:
sin dalla preistoria, quando i monili non erano altro che conchiglie
o pietre legate assieme attraverso un filo, per passare poi al mo-
mento in cui l’uomo intuì il valore dei metalli preziosi ed arrivare ad
oggi….epoca in cui il design dei gioielli è ormai una vera e propria

Armani
opera d’arte. Unico comun denominatore è questo: il decolletè di
ogni donna è sempre stato impreziosito dall’importante accessorio.
Ognuna di noi, anche la meno avvezza ed attenta ai gioielli, possiede
almeno un girocollo di perle ( non necessariamente vere ) o un pic-
colo pendente. In queste ultime stagioni il punto di forza dei
gioielli è stato quello di puntare sulla dimensione.
Per enfatizzare mise sobrie ed eleganti, si ai maxi accessori,

Cavalli
e soprattutto a modelli frutto di menti originali e creative.
Collane che sembrano autentiche sculture, conferenti ca-
rattere e sex – appeal!.
Ce ne è per tutti i gusti: maxi pietre ed intrecci di velluto fir-
mati Giorgio Armani, nastri e perle multipli dal sapore quasi
Tribale di Emporio Armani, delicati e fascinosi i pendenti di
MISIS, selvaggi invece quelli a forma di foglia di Roberto Cavalli. Vo-
lendo ancora restare in atmosfera di festa, si alle perle decorate a

Tous
tema natalizio ( come ad esempio il vischio) si alle raffinate pietre
dure ed ai grandi amuleti ambrati. Tra i pendenti che riprendono la
natura con foglie di cipresso o ghiande, particolare rilievo assumono

Tous
le creazioni TOUS, marchio che si cimenta anche nell’astrazione di
metalli intrecciati e particolarmente elaborati. Insomma, care lettrici,
le collane sono un bijou a cui difficilmente potremmo dire no…. in
quanto fungono da cornice alla parte più esposta del corpo: il volto,
e valorizzano la nostra femminilità al massimo!.

Tempo di moda baby a Firenze di Federica Spaziani Testa

E’terminata la settimana della moda di Pitti Bimbo a Firenze. Quella di quest’anno è


una edizione da record con ben 530 marchi (di cui il 36% è estero) e caratterizzata
dalla presenza di molti baby vip come modelli per le sfilate. Tra gli altri infatti calche-
ranno la passerella la piccola Ginevra Gilardino, Eleonora e Matilde Caressa, Georgia
Muniz e Bianca Calvani. Le nuove tendenze di quest’anno portano verso uno stile Bon
ton molto romantico per le bambine e college per i maschietti con tante linee e stilisti
nuovi. Guest star della manifestazione è il più giovane dj al mondo, si chiama Niccolò
Masi ed ha solo 10 anni. Il suo
compito sarà quello di intratte-
nere i giovani ospiti e di aiutarli
ad imparare alcune tecniche di
missaggio ed a riscoprire i vec-
chi vinili di mamma e papà.

febbraio 2011 45
Teatro
di Enza Venditti

Ninetta e le altre. Le Marocchinate del ‘44


Sacra rappresentazione in XIV stazioni
Spettacolo vincitore Festival “Chimere”
(Amnesty International)
Scritto e diretto da: Damiana Leone
con: Consuelo Cagnati, Damiana Leone, Francesca Reina
Ninetta e le altre è uno spettacolo inserito nel progetto Racconta la Guerra,
promosso dall’ Associazione Culturale “Errare Persona” con lo storico
Anthony Santilli, con il contributo della Provincia di Frosinone, per la
creazione di un archivio storico sul fronte di Montecassino, e incentrato
sulla ricerca storica di fonti orali applicata al teatro antropologico e di
narrazione. I fatti e i personaggi, tutti reali, sono ispirati alla violenza contro le donne delle truppe nord-africane dell’
esercito francese sulla linea Gustav durante la Seconda Guerra Mondiale; in meno di dieci giorni vennero violentate
50.000 donne tra gli 11 e gli 85 anni, ma anche bambini, uomini e animali. Nel 2004 il Marocco ha fatto le scuse ufficiali
all’ Italia per gli stupri del ‘44. In scena ci sono tre donne: Ninetta, Celeste e Maria, tre diversi aspetti della donna che
parlano un linguaggio arcaico, unendo il dialetto ciociaro e quello veneto. La scena è nuda; unico elemento scenico
sono tre conche disposte ai tre lati della scena che formano un triangolo- recinto entro il quale le tre donne si muovono.
Nelle conche ci sono oggetti, lenzuola e soprattutto l’ acqua, elemento purificatore e vitale. La conca è la vita e la
donna, le sue forme sinuose ne ricordano infatti il corpo. A scandire la vita delle tre donne c’è un tempo circolare, ba-
sato sulla sola alternanza delle stagioni, in una vita sempre uguale.Elemento fondamentale della messa in scena è
proprio l’ elemento ritmico, costruito con originalità e maestria, con mezzi semplici, ma suggestivi (il battito delle
mani, le lenzuola agitate e battute, l’ acqua che scorre nelle conche...). Dalla festa di fidanzamento di una delle tre
protagoniste si arriva alla guerra in casa e al conseguente stupro; dalla purezza incontaminata alle marocchinate,
come furono soprannominate le donne violentate. Queste donne cercheranno di tornare nelle loro case, ma troveranno
solo macerie e distruzione, morte. La violenza alla donna è la violenza alla terra, e una terra intera è stata violentata
dalla guerra senza pietà, dignità ne tantomeno vincitori.

L’uomo dal fiore in bocca di Enza Venditti

Atto unico di Luigi Pirandello


con: Corrado Tedeschi, Marco Rampoldi, Roberta Petrozzi
regia: Marco Rampoldi
“Avete visto due persone? Potete rispondermi, dico proprio a voi, cari spet-
tatori”. Fatta irruzione nella scena, Corrado Tedeschi, esordisce cosi’, coin-
volgendo ed interagendo con un pubblico che presto si trasformerà in parte
integrante dello stesso spettacolo. Ma in realtà lo spettacolo ha inizio già da
prima. Una strana signora, con portamento elegante, e capo coperto da uno
scialle di pizzo nero osserva con sguardo vigile e attento tutti noi seduti in
poltrona, dalla galleria alla platea, nessuno escluso. Tra battute e risatine,
che ne mettevano in dubbio l’integrità mentale, il mistero di chi fosse la
donna, sarà presto svelato solo dall’ attore alla disperata ricerca di due per-
sonaggi pirandelliani, un uomo e una donna usciti chissà da quale opera, che controlleranno che l’opera rimanga coerente
e fedele all’ originale, come sentinelle vigili e sospettose. Una lunga e giocosa introduzione, magistralmente portata avanti
da Tedeschi, avvicina il pubblico al mondo pirandelliano, ai suoi personaggi, alla sua concezione di “giocare a fare sul
serio” nel tentativo di riconoscere quell’estraneo che tutti vedono in noi, ma che noi non vediamo e dunque a mettersi a
nudo, scoprirsi. Uno spettacolo in cui si va per vedere lo spettacolo, e ci si ritrova invece sul palcoscenico; palcoscenico
che inizialmente non gode della misteriosa suggestività del golfo mistico, e dove invece le luci restano accese per far si che
tutti possano distinguere tutto e salire e scendere dal palco più agevolmente. Ma ecco che le luci si spengono e il dialogo
in un atto ha inizio; il dialogo si svolge in un bar notturno tra un uomo condannato a morte per un epitelioma (“il fiore in
bocca”) e un pacifico interlocutore che ha perduto il treno; e cioè uno che vive intensamente il poco tempo concessogli e
uno che è ricco di ore da trascorrere oziosamente, in attesa del treno del mattino ed è tutto preso dal banale contrattempo.
L’ eccezionalità del momento per chi sente la morte addosso, per usare pirandelliana espressione, e la normalità per chi è
preso nel giro usuale della vita, segnano i due termini della dialettica che si anima nel grande soliloquio del protagonista.
La misura poetica del soliloquio scandito dall’ attore, che sembra scritto proprio per essere recitato come un’ode sommessa
alla vita che sfugge, contribuisce in assoluto a rendere L’ uomo dal fiore in bocca un capolavoro del teatro pirandelliano che
non invecchia mai ed è sempre attuale.

46 febbraio 2011
Teatro
di Enza Venditti

Serata Roland Petit Teatro dell’ Opera di Roma


Carmen
musica di: Georges Bizet
scene e costumi: Antoni Clavé
Carmen: Polina Semionova
Don Josè: Robert Tewsley

Una grande serata, dedicata ad un grande nome della storia della


danza e del teatro di danza. Roland Petit è stato ed è un assoluto inno-
vatore, e in termini coreografici e in termini di allestimento scenico,
dall’ illuminotecnica al modo di concepire lo spazio scenico in toto. La
sua cifra stilistica è senz’ altro il minimalismo, che non vuol dire sem-
plicità, ma pulizia di forme seppur complesse ed articolate. La sua Car-
men ne è un esempio concreto e lampante; Petit ha infatti preferito
sintetizzare, a suo modo, il libretto dell’ opera di Prosper Merimèe, concentrandosi sui due protagonisti, Carmen e
Don José, contrapponendo gli elementi primari della novella. Amore e odio, libertà e legame, maschio e femmina,
trasformati allusivamente in torero e toro, trovano nell’ originale dualismo uomo-animale una sintesi appagante.
Carmen, donna libera, femme fatale e tentazione irresistibile, non ha nemmeno bisogno di essere collocata nella zin-
garesca dimensione di guardiana del fato che legge le carte o i fondi del caffè: la sua personalità luciferina esce in
una danza androgina e il suo destino è scritto nella trasformazione in anomale selvatico (il toro, appunto,specie nella
scena finale) che preferisce la morte alla cattività. Ma Petit ha fatto di più: scartate le digressioni pittoresche e le se-
duzioni folkoristiche è giunto ad una coreografia di stile omogeneo grazie ad un collage di brani orchestrali tratti
dall’ opera e accostati liberamente nei punti strategici del balletto. Echi realistici si rierberano nel linguaggio classico
della danse d’ecole, ma con molta ironia e una dose incontestabile di erotismo esplicito che, comunque, non scade mai
nella volgarità. Ne è un esempio la danza d’ amore nella camera di Carmen (nella terza scena): si racconta in termini
di puro movimento una travolgente passione e come mai era successo prima in un balletto degli anni Quaranta.
“Dalla creazione del mio balletto Carmen è passato mezzo secolo, molte belle e grandi ballerine hanno cercato di danzare la se-
guidilla come io l’avevo concepita, e vale a dire con lo charme di Merimée. Per la creazione di questa coreografia mi sono ispirato
alla foga di Bizet e alla tecnica del balletto classico contemporaneo che mi ha sedotto fin dalla mia giovinezza. Dopo Zizi Jeanmaire,
che ha creato il ruolo, poche ballerine si sono avvicinate al modello”. Roland Petit

di Enza Venditti
L’innocente
Liberamente tratto dall'omonimo romanzo
di Gabriele D'Annunzio
con: Ruben Rigillo - Silvia Siravo
regia: Giancarlo Marinelli

Tullio Hermil, protagonista della storia, è il tipico antieroe dannunziano, giovane


esteta vittima di una sensualità disperata che lo porta a tradire ripetutamente la
moglie e la sua è la storia di un infanticidio, di una malattia psichica, di un amore
nevrotico, ma, soprattutto, la storia di una confessione. Giovanna, moglie di Tullio,
è a sua volta vittima, non solo dei tradimenti del marito, ma dell' amore che le fa
subire e sopportare l'incuria e l'indifferenza di Tullio e il carattere pressante e riso-
lutivo della madre di questi. In un vortice di equivoci, bugie, ostacoli solo raggirati
e mai chiaramente risolti a pagarne le amare conseguenze è l'infante crudelmente
lasciato morire al freddo da Tullio, perché creduto figlio illegittimo, ma in realtà la sua illegittimità è l'ultimo disperato
tentativo di Giovanna di rendersi preziosa e richiamare l'attenzione di un incurante ed egoista, ma in realtà nient'altro
che una bugia. Tullio uccide suo figlio, e per una volta diventa vittima e carnefice del suo ego, del suo narcisismo,
del suo finto orgoglio e dignità. La messa in scena e l' idea registica è lineare, forse non totalmente coerente e unitaria,
ma nel complesso a venir fuori sono i grandi temi esistenziali, la disperazione e il modo di non-reazione, o meglio
del finto reagire, dei protagonisti.

febbraio 2011 47
Geologia di Mario Catullo Gentilcore

L’AREA CARSICA DI PASTENA Parte prima

PREMESSA stessa, nelle due vallate laterali, che

G
li Ausoni costituiscono le abbracciano e circondano, quasi in-
propaggini della Ciociarìa teramente, il centro cittadino di
ed il confine naturale tra le Pàstena. Anzi lo stesso centro sto-
province di Frosinone e Latina. Già rico cittadino (che sorge su un hum
nel cretaceo la storia geologica degli di sbarramento) deve la sua esi-
Ausoni si presenta complessa e tor- stenza all’erosione carsica selettiva
mentata per le note vicende oroge- che ha demolito, a monte, le litolo-
netiche legate alla piattaforma gie dei Piani di S.Andrea (a sud-
laziale e alla sedimentazione micri- ovest) e a valle, la Piana Madonna
tica e marnosa che caratterizza tutto delle Macchie (a nord-est).
l’Appennino meridionale. Nell’area Oggi canali di bay pass artificiali
troviamo imponenti fenomeni car- realizzati alcuni anni or sono come
sici come l’abisso la Vettica (Castro collegamento tra polje superiore ed
dei Volsci), la voragine Catausa(Son- inferiore hanno certamente per-
nino), le grotte di Pàstena assieme a messo di recuperare per tutto
centinaia di manifestazioni carsiche l’anno l’uso antropico del polje su-
minori. Del resto il termine stesso di periore, modificando molti usi e co-
Ausòni è legato alla radice “aus” che negli antichi lin- stumi locali, ma con conseguenze tutte da determinare
guaggi italici è sinonimo di corso d’acqua. Parimenti il per il futuro sul microclima locale e sulla carsogenesi
termine Pàstena ha le radici nel latino “pastinare” ov- delle aree montana e valliva.
vero lavorare la terra, zappare, che ben si relaziona con A tale scopo, vista la nascita del museo speleologico at-
le fertili terre rosse delle vallate di contorno al paese(re- tiguo all’ingresso delle grotte, sarebbe auspicabile af-
sidui dell’azione carsica operata dalle acque dei monti fiancare alla tipica attività turistica e museale quelle di
Ausòni sulle rocce carbonati che poste più a monte). ricerca e studio sulla meteorologìa ed il carsismo con lo
Nella provincia di Frosinone, le grotte di Pàstena occu- scopo di controllare anche i parametri fisico/chimici
pano con i loro 3210 metri lunghezza ufficiale (ma che della cavità come i regimi di afflusso e deflusso delle
secondo le ultime ricerche speleologiche potrebbero acque, l’idraulica, la percolazione stalattitica e così via.
raggiungere agevolmente i cinque chilometri di svi- Infatti la sopravvivenza di una cavità specialmente se
luppo) il primo posto tra i più estesi complessi carsici soggetta a forti afflussi turistici ed altresì inserita in un
del Lazio e tra quelli maggiori d’Italia, e sono collegate contesto territoriale antropizzato, necessita di uno
ad un gigantesco polje multiplo non complanare, che stretto controllo tecnico e scientifico per evitare tutti
rappresenta il naturale canale di deflusso delle acque quei gravi guasti che hanno subìto moltre altre grotte
che si raccolgono sui massicci carbonatici ricadenti nel italiane, aperte al turismo di massa, vedi Castellana e
comprensorio dei monti Ausòni. Frasassi. Così come sarebbe necessario ed auspicabile
Tutto il territorio comunale era un tempo condizionato, incrementare il patrimonio di conoscenze e studi sulla
nei suoi ritmi agricoli e vitali, dalla presenza della cavità, il che implica la realizzazione di congressi nazio-
grotta e dei suoi cicli idrogeologici che, alternando pe- nali di speleologìa che sono sempre apportatori di no-
riodi di magra a quelli di piena, determinava le attività vità ed interessi scientifici che arricchiscono il territorio
delle popolazioni locali che vivevano a ridosso della interessato.

NOTE STORICHE
La cavità è conosciuta fin dagli inizi del
‘900 coi nomi di Grotte dei S.Cataldo o
anche Grotte del Pertuso. Agli inizi del
secolo precedente è stata oggetto di at-
tenzione sporadica da parte di curiosi e
di qualche ricercatore di reperti antichi.
La speleologìa esplorativa vede i primi
interventi del 1926 del barone Carlo
Franchetti del Circolo Speleologico Ro-
mano (CSR) che esplora il ramo fossile
oggi attrezzato turisticamente. Una
targa a memoria di questo evento è
posta all’inizio del percorso fossile e il
Pastena.Un’antica cartolina turistica, in bianco e nero, risalente agli anni cinquanta, mostra
“corridoio Franchetti” vuole ricordare
il centro abitato che sovrasta il lago effimero del polje superiore. Questo lago, oggi definitiva- questa iniziale esplorazione maturata
mente scomparso, a seguito della creazione di gallerie artificiali di bypass sottostanti al paese, agli albori del secolo passato. Tra gli
rappresentava un naturale invaso che assicurava, alla grotta, un costante e regolare afflusso anni 1964/’67, il geologo Lamberto Fer-
di acqua. riricchi con l’ausilio del Gruppo Speleo-

48 febbraio 2011
Geologia

logico Urri di Roma porta a termine


l’esplorazione del ramo attivo inferiore.
Poi seguono i lavori di adattamento e
stravolgimento idraulico di questo in-
ghiottitoio con il concorso della ditta
Pouchain di Roma. Iniziano in tale pe-
riodo i faraonici progetti di adatta-
mento turistico della cavità con
aberranti proposte di camminamenti ar-
tificiali, gallerie di bay pass, avveniri-
stici trenini a trazione elettrica, percorsi
turistici ad anello e quant’altro una fan-
tasìa malata di megalomania riesca ad
immaginare. Purtroppo alcuni di que-
sti progetti vanno in porto e la grotta
perde definitivamente ogni assetto na-
turale per andare incontro ad una pre-
coce speleo poiesi a tutt’oggi in ampia
fase di avanzamento. Parimenti tutto
l’assetto idraulico di calmierazione e re- Fosso Mastro. L’eccezionale piena documentata in questa immagine storica, risalente
gimazione delle acque perde ogni signi- agli anni sessanta, dimostra l’importanza idrogeologica di tutto il sistema carsico, facente
ficato ed allora nascono altri nuovi capo alle grotte di Pastena. Tutti i lavori di adattamento turistico hanno modificato pro-
progetti faraonici come una diga d’in- fondamente l’assetto idraulico del territorio. Solo il tempo potrà dare un’adeguata risposta
gresso alle grotte, una condotta forzata sulla ricaduta che questi interventi avranno sull’intero sistema.
di bay pass dell’inghiottitoio, un ma-
neggio galoppatoio accanto all’ingresso
e quante altre amenità possibili,che
senza minimamente risolvere i pro-
blemi di sicurezza per il turista in visita,
hanno solo lo scopo di mungere e lucrare
su possibili finanziamenti.
Meno male che qualcuna di queste fol-
lìe non va in porto, ma ogni aspetto na-
turalistico e scientifico della grotta è
definitivamente compromesso. Infine
nel 1975 chi scrive assieme al Gruppo
Speleologico Ciociaro (GSC) frusinate
compie studi tecnici sulla grotta riguar-
danti in particolare la morfologia e
l’idrologìa del ramo attivo inferiore con
misure di portata, pressione e sezione
dei condotti rendendosi immediata-
mente conto dello scempio perpetrato e
soprattutto delle incongruenze proget-
tuali anche ai fini turistici!! In tale oc-
casione viene scoperta una nuova
diramazione nel ramo attivo e una prima la funzione di riparo per le popolazioni locali contro i bombarda-
breve nota a riguardo viene discussa menti americani. Poi, instauratosi il fronte a Cassino, divenne il rifugio pro-
dallo scrivente al XIII° Congresso Na- tetto dello stato maggiore dell’esercito tedesco agli ordini del generale
zionale di Speleologìa di Perugia nel Albert Kesserling, dalla quale dirigeva le operazioni di guerra.Lo scrivente
1978. Oggi la cavità rappresenta una ha svolto per oltre trent’anni attività di ricerca e di studio, come speleologo,
mèta nel turismo regionale e, dopo i la- di molti sistemi carsici nazionali ed esteri, dedicando particolare attenzione
vori di riadattamento, può essere visi- alla morfologia ipogea e all’idraulica sotterranea con misure e controlli delle
tata comodamente nel giro di qualche sezioni carsiche interessate da fenomeni di scorrimento di acque, sia in re-
ora. Il visitatore viene accompagnato gime laminare che turbolento.
da alcune guide locali, addestrate allo Particolare attenzione è stata dedicata allo studio dei condotti idraulici del
scopo dal GSC, che illustrano sia il ramo inferiore attivo e quello superiore fossile delle Grotte di Pàstena dove
ruolo speleologico che scientifico svolto lo stesso, anche in veste di fisico e presidente del Gruppo Speleologico Cio-
dalla cavità e l’importante funzione sto- ciaro di Frosinone, negli anni Ottanta, in concomitanza con l’apertura al
rica avuta nel corso della seconda pubblico delle grotte medesime ha svolto lavori di ricerca, studi e pubbli-
guerra mondiale per la battaglia sul cazioni con articoli giornalistici e conferenze pubbliche.
fronte cassinate. Infatti, in quella occa-
sione, il grande complesso carsico ebbe (continua al prossimo numero)

febbraio 2011 49
u o n A n n o!
B
Teatro

Per Altra Strada


QUANDO IL TEATRO
RACCONTA IL SOCIALE
di Rodolfo Coccia

Q
uesta volta la Compagnia “Le europea familiari e vittime della strada Barbara Caracci, Elisa Conti, Giovanna
Nuvole Teatro” si è resa dispo- di Latina , con l’Associazione culturale De Giudici, Alessandra Rossi, Viviana
nibile a sostenere e portare in “Il lago dei poeti “ e il Comune di Ca- Vittigli, che hanno letto anche brani
scena un progetto educativo sulla sicu- stro dei Volsci, ha fortemente voluto la poetici G. Afola, A. Aliti, L. Maniscalco
rezza stradale, già rappresentato agli preparazione di questo progetto che si Blasi, E. Bonacci, A. Buraglia, E.S. Car-
inizi dell’anno nuovo nei teatri di Giu- avvale anche di una proposta video a rino, R. Coccia, I. De Pace, R. Familiari,
liano di Roma e Castro dei Volsci. La cura di Imago di Alessandro Riccardi M. Francesconi, M.I. Gangemi, O.A.
volontà degli autori del progetto è per la regia di Viviana Panfili e di una Gannico, J. Leccese, E. Marchioni, M.
quella di spostare la rappresentazione installazione artistica “Incastri” ideata Pacella, U. Pichi, L.Riccobene, N.R. Ro-
dalle tavole del palcoscenico ai banchi e realizzata da Luca Arduini e la stessa solini, M. Siddi, N.Tria.
di scuola per un pressante bisogno di Panfili, una sequenza ed esposizione di La presentazione critica è stata di Eu-
insegnamento e abitudine al rispetto e pezzi d’auto come contachilometri, la- genia Marchiaonne e lo stesso Gianni
guida sulla strada. Un percorso dram- miere contorte, ecc. muniti di cartellino Afola direttore artistico della compa-
maturgico di Barbara Amodio tratto con la data e i nomi dei morti nell’im- gnia ha tenuto a evidenziare il lavoro
dalla Sinfonia poetica dell’opera edito- patto per un feticismo del dolore che sociale dell’importante proposta ri-
riale “ La strada d’asfalto per cercare la vuole scuotere le giovani coscienze dei volta alle scuole ma anche alle comu-
vita” curata dal critico letterario Gio- tanti ragazzi che vedranno la mostra e nità giovanili per un corretto uso
vanni Amodio, , si carica di poesia di assisteranno allo spettacolo. Brave le dell’auto ed una educazione stradale
denuncia racchiusa nei versi, nei qua- cinque attrici, Alessandra Buraglia, rivolta al rispetto per l’altro.
dri, nei racconti dei molti autori ospiti
del libro edito da “Lago dei poeti”
qualche anno fa nella Provincia di La-
tina. Gli allievi della scuola teatrale di-
retta dalla stessa regista dello
spettacolo, Barbara Amodio, si sono
confrontati sul palcoscenico con una re-
citazione asciutta, scarna e spesso ca-
denzata da un’autoritaria “lettura della
regola” in un inevitabile e tragico de-
stino già scritto e già riconosciuto
troppe volte nell’esposizione, forse ma-
cabra ma efficace, delle parti metalliche
dell’oggetto del dolore, la macchina. La
strada diventa così il testimone e il
mezzo di tanto dolore e l’Associazione

febbraio 2011 51
Musica Classica

Franz Listz a cura di Cesare Marinacci

S
e il 2009 aveva celebrato il musica di intendere le suggestioni
genio musicale di Felix Men- estetiche ad un livello più profondo,
delssohn ed il 2010 il bicente- ne sostenevano il diritto di legarsi
nario della nascita di Chopin e più spesso ad altre estrinsecazioni ar-
Schumann, il 2011 non è da meno tistiche. Nascono da questa filosofia
quanto a prestigio storico-musicale. capolavori che, attraverso l’idioma
Duecento anni or sono, infatti na- sonoro, interpretano spinte emotive
sceva Franz Liszt (Raiding, 22 otto- provenienti da un ‘programma-
bre 1811 – Bayreuth, 31 luglio 1886) ’esterno: una lirica, un quadro, una
altro titano della musica che si im- narrazione. Seguendo tale ideale
pone nel panorama dell’Ottocento Liszt persegue, in gran parte della
come figura poliedrica ed appassio- sua produzione, una forma rigorosa
nata di artista. Al pari di Beethoven negli equilibri ma libera nello svi-
egli sentiva la musica come una luppo che non si adegua ad uno
missione, la prova del proprio schema prestabilito ma rincorre il di-
ruolo nella storia. Juke box egli diffondeva instancabil- venire dell’ispirazione. Non sor-
Liszt è musicista romantico per ec- mente il meglio del repertorio musi- prende dunque come nel suo
cellenza, votato alla sua Musa ed cale in un’epoca che vedeva catalogo, pur sterminato, figuri una
impegnato in innumerevoli attività, nell’esecuzione concertistica l’unico sola sonata per pianoforte, richia-
volte tutte ad un unico fine: la dif- veicolo di conoscenza. mante la forma classica per eccel-
fusione di un messaggio univer- Liszt prende parte anche alla dia- lenza. Molto più numerose invece
sale, attraverso l’unica arte in grado triba, più apparente che reale, tra le sono le composizioni , evocative di
di avvicinarsi alle sfumature di diverse filosofie romantiche appli- un mondo strettamente collegato alla
quell’indefinibile sentimento che cate al suono: i sostenitori della co- poesia.
pervade l’umanità intera ma che siddetta arte ‘assoluta’, tra i quali Se Chopin aveva di volta in volta de-
solo il genio artistico può efficace- spicca il nome di Johannes Brahms, nominato con appellativi generici -
mente percepire e tradurre. Liszt è ritenevano che la musica, proprio Notturni, Preludi, Studi, Sonate - le sue
infatti compositore, didatta, critico, perché in grado di interpretare, come creazioni, in Liszt prevale invece la
letterato, direttore d’orchestra; so- nessun’altra filosofia, l’indefinibile titolazione evocativa e meta-artistica;
prattutto è il più strabiliante vir- emozionale umano, non dovesse ne- Paysage, Tormenta di neve, Ricor-
tuoso del pianoforte che la storia cessariamente contaminarsi con altre danza… sono i titoli di alcuni ‘studi’
abbia conosciuto. Era in grado di discipline né cercare riferimenti in- per pianoforte, mentre riferimenti
suonare praticamente qualunque terpretativi esterni, ma esprimersi in ancor più espliciti si trovano nei ‘So-
partitura dopo una sola lettura, forme esclusive ed autonome. netti del Petrarca’o Sinfonia Dante.
perfino i terribili studi di Chopin Viceversa i sostenitori della crea- Nei 12 poemi sinfonici si definisce in-
che, a detta dello stesso autore, zione ‘programmatica’, capeggiati, fine un moderno tipo di composi-
Franz eseguiva come nessuno; sempre idealmente, appunto da zione orchestrale, dominante nel
come un vivente e preziosissimo Liszt, affermando la capacità della secondo ‘800, che interpreti non di-

52 febbraio 2011
Classica Musica
dascalicamente ma emotivamente uno spunto
poetico extra musicale traducendolo in stimolo
sonoro attraverso una forma sostenuta da sottili
equilibri interni ma fluida nello schema.
Liszt è in questo pioniere con Orfeo, Tasso e so-
prattutto Preludi. Allo stesso tempo è antesignano
delle discipline etnomusicologiche rivalutando
sistematicamente, all’interno di composizioni
colte, ritmi e melodie di origine popolare, come
nelle celebri Rapsodie Ungheresi.
Tra le altre opere si citeranno senz’altro la Sinfonia
Faust, l’Album d’un voyageur gli Années de pèleri-
nage, tutti capolavori che ancor non esauriscono
ma certo aiutano a tratteggiare meglio la perso-
nalità caleidoscopica di un musicista totale,
spesso offuscata dalla sua sola fama di pianista
trascendentale, che invece, anticipando addirit-
tura ricerche di Wagner, Debussy e Schoenberg,
si pone tra le più originali ed influenti della sua
epoca.

Una nota del Direttore


Mi consenta, l’illustre Maestro Cesare Marinacci, di aggiungere al suo articolo la biografia di Franz Liszt, solo perché amo
la sua musica ed è uno dei miei preferiti. A volte, stanco dalla routine quotidiana, rientrando a casa, sento volentieri la sua
musica, in particolare il Sogno d’amore n. 3 e la Rapsodia ungherese n 2 in Do Diesis Minore, e mi rilasso.

Come non pochi musicisti del suo tempo, Liszt, mostrò già prima dei dieci anni notevoli capacità in ambito musicale.
viene ricordato anche per le sue mani più grandi del normale che facevano invidia agli altri musicisti di quel tempo. Dopo
aver iniziato precocissimo lo studio del pianoforte con il padre Adam, funzionario del principe Esterházy, a undici anni si
trasferì con la famiglia a Vienna dove seguì lezioni di composizione con Salieri e di pianoforte con Czerny. Nel 1823, a
Parigi, studiò teoria e composizione con Paer, ma non fu ammesso al Conservatorio della capitale da Cherubini. Nel 1825,
quando era già conosciuto come pianista, suonò a Londra al cospetto di Re Giorgio IV e completò la sua unica opera, Don
Sanche, che presentò per la prima volta a Parigi. Nel 1826 fu in tournée in Francia e Svizzera pur proseguendo gli studi con
Reicha. Dal 1828 si stabilì a Parigi dove visse insegnando musica. Nel 1830 assisté alla prima esecuzione della Sinfonia Fan-
tastica di Hector Berlioz; conobbe Felix Mendelssohn e Chopin. Nel 1833 incontrò la contessa Marie d’Agoult; l’anno se-
guente George Sand. Tra il 1835 e il 1839 Liszt intraprende un lungo viaggio-fuga con Marie d’Agoult, che abbandona il
marito e due figlie ed è stata la sua ispiratrice dell’ Album d’un voyageur e il Primo libro delle Années de pèlerinage. Nel di-
cembre 1835 nasce la loro prima figlia Blandine. Nel frattempo Liszt non trascura la sua attività di pianista (andando a co-
struire per tentativi l’archetipo del recital moderno) e torna a Parigi per difendere la sua notorietà, specie nei confronti di
Thalberg col quale ingaggia una sfida musicale organizzata dalla principessa Belgiojoso. Si è ormai nel 1837 quando Liszt
e Marie d’Agoult giungono in Italia, dove nasceranno Cosima e Daniel. A questa esperienza si rifanno moltissime pagine
musicali, tra le quali il Secondo libro delle Années de pèlerinage. Molti sono anche gli scritti che Liszt ha pubblicato in rela-
zione a questo viaggio e alla condizione musicale dell’epoca (soprattutto le Lettres d’ un Bachelier ès Musique). Tuttavia è
oggi chiaro che gli articoli, pur esprimendo il pensiero del musicista, sono dovuti alla penna di Marie d’Agoult. Nel 1840
incontrò due persone che si riveleranno fondamentali per lui e per la storia della musica: Robert Schumann e Richard Wag-
ner. Con quest’ultimo, il sodalizio, in nome del progetto di una musica per l’avvenire, fu immediato e trasformò il Liszt
pianista, ormai idolo delle folle in senso pienamente moderno, in uno dei più accesi sostenitori dell’arte totale wagneriana.
Il carteggio che ci è rimasto costituisce un documento di rara intensità e profondità poetica.Nel 1862 compose il Cantico del
sol di san Francesco d’Assisi; nello stesso anno morì la primogenita Blandine. Decise di entrare nel monastero della Madonna
del Rosario di Roma, certo che solo la fede avrebbe potuto essere vero conforto. La relazione tra la figlia Cosima e Wagner
(nel 1865 ebbero una figlia Isolde, a cui seguirono Eva nel 1867, e Siegfried Wagner nel 1869) minarono i rapporti con que-
st’ultimo. Nel 1864, in memoria di Blandine, scrisse La Notte.Nel 1865 ricevette in Vaticano la tonsura e gli ordini minori
divenendo abate, la sua vena compositiva si volse sempre più verso la musica sacra: compose la Missa Choralis e il Christus
(1867).In Germania, durante il festival di Bayreuth del 1886 (festival creato da Wagner), Liszt si ammalò gravemente di
polmonite e morì il 31 luglio dello stesso anno. Vari dei suoi pezzi sono entrati nel repertorio della musica classica e sono
conosciuti da un vasto pubblico; tra essi la celeberrima Rapsodia ungherese n. 2 in Do Diesis Minore, il Sogno d’amore n. 3, il
Mefisto valzer, la Ballata in Si minore, il Concerto in Mi Bemolle Maggiore e la Sonata in Si Minore.

febbraio 2011 53
Sport CALCIO SERIE B di Franco Turriziani e Vincenzo Greci

Inizia a Portogruaro il nuovo campionato della formazione canarina.


Restano da giocare diciassette importanti e difficili sfide salvezza.

RIVOLUZIONE NEL FROSINONE


Il presidente Stirpe licenzia ”la squadra senza anima” ultima in classifica,
e consegna nelle mani di mister Campilongo dodici nuovi canarini
nella speranza di evitare la retrocessione.

C
omincia a Portogruaro il squadra canarina, dobbiamo accen- vezza, il consulente di mercato En-
nuovo campionato del Frosi- nare alla sconfitta subita ad opera rico Graziani ed il direttore spor-
none, quello della salvezza. dell’arbitro Pinzani che, con la sua tivo Ortoli. Maurizio Stirpe ha
Da affrontare, da fanalino di coda parziale condotta di gara, ha fatto cancellato quella che ha chiamato
della classifica, ci sono diciassette sì che la capolista di Colantuono si “squadra senza anima” , protagoni-
sfide, tutte importanti ed anche dif- aggiudicasse i tre punti della posta sta in negativo dell’ultimo posto in
ficili. La squadra canarina dovrà in palio. Decisione assurda l’ espul- classifica, per consegnare nelle
vincerne il più possibile e, comun- sione diretta di Beati, decisione che mani di Sasà Campilongo, una
que, conquistare almeno ventotto fa pensare male di quella dell’arbi- nuova formazione, quella che ha
dei cinquantuno punti in palio se tro e dei suoi collaboratori che soprannominato “squadra dell’en-
vorrà restare nella serie cadetta. hanno chiuso invece tutti e due gli tusiasmo” capace di raggiungere
L’impresa è di quelle che non fanno occhi sul rigore subito da Stellone e l’obiettivo della salvezza. Dodici i
dormire sonni tranquilli ma che non accordato alla squadra di Cam- volti nuovi del Frosinone del nuovo
può essere alla portata della forma- pilongo. E così l’Atalanta ha vinto corso dopo la rivoluzione di gen-
zione ridisegnata dal presidente ed il Frosinone ha perso. Ultimo in naio. Il rischio c’è ed è rappresen-
Maurizio Stirpe. Ma prima di par- classifica, due punti in più l’Ascoli, tato dal fatto che per il tecnico i
larvi della rivoluzione in seno alla tre la Triestina, quattro il Sassuolo e tempi sono molto stretti per poter
cinque Portogruaro e Piacenza. Ma amalgamare la nuova formazione.
torniamo alla rivoluzione di gen- Alla presentazione dei nuovi cana-
naio. Il patron canarino, che in rini, Stirpe ci è apparso fiducioso:
prima persona ha seguito le fasi del “Ringrazio questi ragazzi - ha pre-
mercato di riparazione invernale, cisato - poiché hanno accettato di
ha svolto un lavoro da far venire i giocare nel Frosinone in un una si-
brividi. Una ventina le trattative tuazione di classifica poco invi-
concluse e di queste ben dodici tante. Si tratta di giocatori che
hanno riguardato gli acquisti. Lo hanno gli stimoli giusti e tanto en-
hanno assistito nell’operazione sal- tusiasmo dentro di loro ed onore-

LA NOTA DEL DIRETTORE

C’era da aspettarselo! Ieri sera i canarini hanno giocato alla pari con la capolista,
ma si sono dovuti arrendere al gol di Tiribocchi. Forse potevamo portare a casa
un puntino, ma Pinzani ci ha negato un rigore. Erano partiti i nostri giocatori
con tanto orgoglio e forza di vincere, ma ancora una sconfitta ci ha relegato al-
l’ultimo posto in classifica. Certamente, non bisogna arrendersi e in queste 18
partite i Canarini dovranno mostrare grinta e determinazione per la salvezza.
Noi continueremo con il nostro motto “Mai dire mai” diventato il motto anche
di molti tifosi, e siamo sicuri che la prossima partita, contro il Portogruaro, di-
mostreranno coraggio e voglia di vincere. Due righe, prima di congedare la par-
tita contro l’Atalanta. Ha ragione Maurizio Stirpe che gli arbitri, in diverse
occasioni, determinano il risultato delle partite. La nostra squadra, senza pole-
miche, spesso è causa di errori arbitrali penalizzandoci. In questa partita i gial-
lazzurri hanno dovuto affrontare un dodicesimo uomo in giacchetta “nera”
(Pinzani di Empoli), che ha espulso senza pensarci due volte Beati per un fallo
da dietro e poi ha ignorato (forse dolosamente) un fallo da rigore commesso da
Peluso, ai danni di Stallone, impedendolo di colpire il pallone a due passi dalla
porta. Il mancato pareggio non ha deluso i tifosi della curva Nord i quali sono
convinti del riscatto della loro squadra.

54 febbraio 2011
mai dire mai
ranno la maglia di questo sodalizio I centrocampisti Nicola Beati (1983)
che, classifica a parte, resta una dal Crotone; Manolo Pestrin (1978)
piazza molto importante”. dalla Salernitana, Gaetano Masucci
“Ho solo il rammarico - ha ag- (1984) dal Sassuolo e Christian Ce-
giunto Stirpe - di non essere riu- saretti (1987) dall’Empoli.
scito a chiudere prima le trattative Gli attaccanti Alain Pierre Baclet
ma vi assicuro che è estremamente (1986) dal Vicenza e Gianmarco Zi-
difficile muoversi in un marcato goni 81991) dal Genoa. Tutti gioca-
così confuso e nel quale anche le tori di categoria oltre ad alcuni
cose più facili diventano troppo giovani di talento.
spesso inestricabili”. “Da questo
momento - ha concluso il patron LE CESSIONI - La più importante
del Frosinone - dovremo remare è quella di Francesco Lodi al Cata-
tutti insieme dalla stessa parte e bi- nia, poche ore prima della chiusura
sognerà incitare la squadra durante del mercato. Per Lodi si tratta di un
tutti i 95 minuti di gioco. Per sal- ritorno nella massima serie dopo la
varci non ci sono altre strade”. parentesi di Udine.
Antonio Bocchetti è passato al Sas-
GLI ACQUISTI - Come detto sono suolo, Aurelio alla Salernitana,
dodici i nuovi canarini giunti alla Calil al Crotone, Robert Gucher è
corte di Campilongo. Sono i due tornato in Austria, Diogo Tavares è
giovani portieri Alberto Frison stato ceduto alla Ternana. Frattali è
(1988) dal Vicenza e Matteo Vacca- approdato al Vicenza mentre Basso
recci (1990) dalla Sangiovannese. a la Spezia. Anche Faccioli ha fatto
I difensori Sebastian De Maio ritorno a casa mentre Scarlato e Ca-
(1987) dal Brescia, Gianlugi Bianco remi hanno rescisso il contratto.
(1989) dal Sassuolo, Dario Biasi Nei prossimi giorni anche Nicola
(1979) dal Cagliari, Mauro Minelli Ascoli dovrebbe seguire la stessa
(1981) dal Sassuolo. strada.

Via Marco Tullio Cicerone - FROSINONE


febbraio 2011 55
Volley SERIE A2

L’alta classifica non fa venire


le vertigini alla Globo BPF Sora
La squadra allenata da coach Alberto Gatto copre
il quarto posto della graduatoria di lega volley A2
di Vincenzo Greci

M
entre scriviamo, a fine gen- sultato finale è quello da tutti atteso rando che “l’obiettivo è quello di
naio, la Globo Banca Popo- con lo splendido crescendo di Li- posizionarsi almeno 12/13 squadre
lare del Frusinate Sora ha braro e compagni che possono esal- sopra nella classifica generale alla
appena battuto il Pineto con una tarsi per la vittoria finale: giusto fine della regular season perché la
splendida rimonta partita sullo zero premio per un’ottima prestazione di squadra è stata allestita per raggiun-
due e conclusasi solo al tie-break con tutta la squadra. Soffermiamoci al- gere questi risultati”. E tutti i gioca-
un 3 a 2 finale. Gara dura per Libraro lora su quella che è un’altra bella re- tori si stanno dimostrando all’altezza
e compagni che, nonostante il buon altà del panorama sportivo cociaro della situazione: in primis il capitano
gioco messo in campo, impattano che si sta mettendo in grande evi- Mario Scappaticcio, vero faro della
contro un avversario che sbaglia denza nel corso del 66° Campionato formazione, poi i centrali Giuseppe
meno e che soprattutto mostra doti di Pallavolo Nazionale di serie A2. Il Costantino, Marco Pavan e Giovanni
difensive di altissimo livello. Con quarto posto in classifica con 36 Polidori, l’opposto Santiago Darrai-
Anderson Giacomini e Mario Scap- punti all’attivo dietro Padova, Ra- dou per una squadra costruita da
paticcio non al meglio della forma e venna e Santa Croce rispettivamente atleti di maggiore fisicità. Anche
sotto di due set, il Sora fa quadrato a 50, 47 e 38 punti non stupisce più Paolo De Rosas, Lorenzo Scuderi, i
ed inizia la sua lenta e difficile ri- di tanto ed è semplicemente il risul- due neo posti 4 ed il libero Michele
monta che, dopo ulteriori due equi- tato dell’ottimo lavoro svolto, sin da Gatto stanno dimostrato tutto il loro
libratissimi set giocati tutti sul settembre, dalla dirigenza e dallo valore tecnico. Lo stesso dicasi di
cambio palla, conquista un punto staff tecnico della formazione sorana Nathan Roberts, atleta della nazio-
certo per la classifica che vale l’ac- consacrando a livello nazionale l’al- nale australiana giunto direttamente
cesso al tie-break per Roberts e com- lenatore “frusinate dop” Alberto da Modena, e dello schiacciatore En-
pagni. Gatto, il neo direttore generale Albe- rico Libraro insieme al palleggiatore
Tutta sul filo del rasoio anche l’ul- rico Vitullo nonche il Presidente En- Gaetano Lazzaro.
tima frazione di gioco che vede il rico Vicini ed il suo vice Ubaldo In ultimo a gennaio è arrivato a rin-
Sora prendere il largo per poi subire Carnevale che questa squadra l’ha forzare il team il forte opposto brasi-
la rimonta del Pineto fino all’8 pari. vista praticamente nascere. Coach liano Anderson Giacomini Menezes,
Nel finale mister Gatto mette le sorti Alberto Gatto sin dalla presenta- miglior realizzatore della Lega Vol-
dell’incontro nelle preziose mani di zione ufficiale della squadra per la ley Serie A nella stagione 2008/09. In
Scappaticcio e si affida ad Anderson; stagione 2010-2011 ha mostrato di Campionato il ruolino di marcia del
La mossa risulta azzeccata ed il ri- aver i piedi ben saldi a terra dichia- Sora è piu che onorevole anche se da
montagne russe: dopo la falsa par-
tenza nella prima trasferta del cam-
pionato contro la neo promossa
Genova per 3 a 0, Sora rompe il
ghiaccio nel Palasport Città di Frosi-
none contro il Reggio Emilia per 3
set a 1. Segue la prima importantis-
sima vittoria in trasferta a Loreto con
un netto 3-0. Anche a Pineto ed a Mi-
lano il Sora raccoglie il bottino pieno
mentre l’Isernia viene superata al tie-
break. Uscita sconfitta dal PalaFabris
di Padova per 3 a 1, la Globo cede,
ma solo al tie break, al Ravenna
dopo due intense ore di grande
pallavolo. Nonostante le sconfitte la
squadra tiene duro; prima espugna
il PalaEvangelista di Perugia in soli
4 set e poi si permette il lusso di vin-
Alberto Gatto MIchele Gatto cere il derby dell’Immacolata contro

56 febbraio 2011
Giovanni Polidori Giuseppe Costantino

Anderson Giacomini Lazzaro Gaetano

Mario Scappaticcio Nathan Roberts


Marco Pavan Paolo De Rosas

Salvatori Roberti

Enrico Libraro Santiago Darraidou

la formazione capitolina con un Segrate per 3 a 0. Nonostante le tre 3 a 0 e quella in trasferta a Reggio
secco 3 a 0. Il Gela restituisce la terz- scivolate di fine anno l’anno 2011 Emilia per 3 a 1. Poi la sconfitta per
ina secca ai ciociari che vengono re- parte però alla grande e con altret- 1 a 3 contro il Loreto ma la vittoria
cuperati e battuti nel tie-break anche tante vittorie: la prima arriva contro nel tie-break casalingo con il Pineto
nella successiva gara casalinga con- il Santa Croce per 3-0 nell’ultima permette al Sora di mantenere ben
tro il Città di Castello e l’anno si con- gara del girone di andata; Seguono saldo il suo quarto posto nella clas-
clude con la sconfitta natalizia a la vittoria casalinga sul Genova per sifica di serie A2.

febbraio 2011 57
Danza di Massimo Sergio
di Massimo Sergio

JOLANDA ROCCHI
I
l Ballet Studio Centre/Accademia Danza e Spettacolo, in
via Firenze 24 è il fiore all’occhiello della Frosinone alta e
storica. La direzione artistica della danza classica è affi-
E L’ACCADEMIA DI DANZA data ad Ernestina Cilento, mentre di quella moderna spetta a
Jolanda Rocchi, la quale in un breve colloquio mi ha specifi-
E SPETTACOLO cato quanto si va ad insegnare nella Scuola e le sensazioni che
vi aleggiano. Scuola che è aperta a tutti, dai più piccoli di al-
meno 5 anni ai quali l’insegnante offre la sua materna atten-
zione ai più grandi, finchè almeno il fiato li sorregge e che si
estrinseca nei corsi di Jazz lyrical, Fusion, Hip Hop,
Musical(La Bella e la Bestia, Pinocchio e Rugantino,fra gli altri),
Passo a due, Break dance, Salsa-Latino americane e caraibi-
che. Ma non mancano la Danza del ventre, quella contempo-
ranea,con i Balli di coppia e il Tango argentino, che va per la
maggiore ed è molto seguito. Tutti i corsi , di danza classica e
moderna, sono stati autorizzati dal Ministero della P.I. con
D.M. 13.09.1988 e per quello specifico di Tango argentino si
avvale della esperienza professionale dei campioni interna-
zionali Gioia Abballe e Simone Facchini. Sono stati effettuati,
nel corso dei vari anni d’attività della Scuola, numerosi in-
contri,conferenze e stages con personalità nazionali ed estere,
come ad esempio, Garrison Rochelle nel 2007 e Marco Garo-
falo, appena un anno fa. I saggi di fine corso, tantissimi e cu-
rati con meticolosità e passione,sia nella coreografia che nei
costumi, sono stati sempre apprezzati e portati in scena nelle
varie strutture del territorio locale frusinate,ma hanno avuto
particolari attenzioni e consensi nei vari concorsi regionali e
nazionali ai quali la Scuola ha partecipato (Fitness Day di
Roma e Fiuggi, Emozioni in movimento e Passi in scena, a
Roma), ottenendo anche numerose borse di studio per gli al-
lievi più meritevoli e dotati. Jolanda Rocchi ci tiene a preci-
sare di essere sempre vissuta in un ambiente familiare
artistico (non bisogna dimenticare che il papà Gianni è un va-
lente chitarrista e docente, che ha fatto parte di varie forma-
zioni musicali) e di aver iniziato da piccolissima, sotto gli
insegnamenti di Wanda Silvestre.
Nella sua infaticabile attività d’insegnamento e di diffusione
della danza Jolanda ha sempre messo in primo piano la cre-
scita artistica dei propri allievi,ai quali assegna,al termine di
ogni anno in occasione del saggio spettacolo,una borsa di stu-
dio a beneficio logicamente di chi si è distinto per
impegno,disciplina e risultati artistici ottenuti.
Lo scopo è quello di favorire la prosecuzione dello studio fa-
cilitandone economicamente il percorso,oltre che essere un
premio alla costanza e serietà dimostrate.
Alla fine del nostro dialogo Jolanda Rocchi ribadisce quanto
riportato nella brochure esplicativa dedicata allo spettacolo
di fine anno nel giugno 2010, affermando:”
…posso definire come Danza Moderna quel vasto mondo di
colori,suoni,passi,movimenti che la tecnologia ci rende acces-
sibili molto più di quanto non fosse qualche decennio fa …
insomma, universi diversi ma altrettanto compatibili tra
loro,per lo meno nel “mio mondo” ballettistico.
Infatti non amo prediligere uno stile su un altro, ma usarli
tutti,secondo le capacità e le predisposizioni degli allievi in
primo luogo,ma anche e soprattutto secondo ciò che il brano
musicale da me prescelto per una determinata coreografìa mi
trasmette a livello emotivo,epidermico. E sì,perché per me la
Danza è emozione,passione…e queste cose non sono prevedi-
bili ma si possono solo sentire nell’anima,quando la musica
riesce a scatenarle “…

58 febbraio 2011
Musica
Di padre in figlio,
nel nome del Rock
di Rodolfo Coccia

prio perché l’offerta è rivolta a tutto


campo e a tutte le età. Negozi musi-
cali e di dischi, liutai, addirittura sa-
lette prove, sono al servizio di una
richiesta crescente che proviene dal
mondo giovanile ma anche tanta do-
manda viene da chi più tanto gio-
vane non è. Anche le riviste del
settore o i tanti siti Internet godono
di una ampia rete di lettori e se i
gruppi emergenti, incuriosiscono
anche quelli degli “anta” i gruppi
storici, i complessi come li chiama-
vamo noi, stanno vivendo una flo-
rida e nuova stagione, vuoi che
siano metallari o rocchettari, blue-
sman o westcostiani.
Stanno ritornando in voga anche i

A
nni 1970, anni in cui la mu- italiani, tutto canzonetta e ye ye, grandi raduni vedi il successo
sica così detta leggera ac- inevitabilmente si è arrivati a risco- dell’Heineken Festival ed è bello
quistava finalmente una prire quel periodo compreso tra la vedere ai concerti sempre più un
dignità e tutto quello che era già fine dei sessanta e gli inizi dei set- pubblico misto di adulti e ragazzi,
successo sul finire dei fatidici anni tanta, dove la musica rock diventava specialmente in quelli delle vecchie
sessanta con l’epilogo ( ma anche il studio di un fenomeno sociale e si glorie del rock che ancora non per-
principio) di Woodstock veniva riscopriva la gioia del suonare in- dono lo smalto, anzi essendo pro-
consolidato per sempre. Si provava sieme e confrontarsi nei grandi ra- fessionalmente cresciuti superano
a suonare di tutto in un inglese mac- duni musicali. Ed era ovvio che il addirittura se stessi. Un’occasione
cheronico se non inventato, ma i fenomeno rock rientrasse appieno per tornare a goderseli come un
mezzi erano quelli e a Londra si an- nei gusti dei giovani di questo ini- tempo, stando magari seduti in una
dava solo in treno con l’Interrail, so- zio secolo, come i tanti ragazzi di al- comoda poltroncina di teatro o in un
gnando magari di vedere qualche lora che vissero quel periodo si anfiteatro dall’acustica eccezionale
gruppo d’oltreoceano o assapo- ritrovano oggi ad essere depositari come i luoghi dell’Auditorium di
rando tutto quello che musical- di una realtà musicale entrata subito Roma.
mente veniva dalla nazione che nelle corde dei propri figli, non solo La nuova stagione è ancora tutta da
aveva visto nascere i Beatles. in quelle sentimentali ma anche in cominciare ma personalmente porto
Si suonava di tutto, sfacciatamente quelle delle vecchie chitarre rispol- ancora caro il ricordo di Jackson
anche nelle metro londinesi, emu- verate per l’occasione dal genitore Browne o Crosby Stills & Nash di
lando il suono più vicino al “one orgoglioso di condividere insieme qualche mese fa a Roma per non
man band” armati di sola chitarra, un periodo che fino ad allora era perdermi qualche nuovo vecchio
armonica e tamburo. Poi il riflusso solo generazionale. Così in molte nome che verrà quest’anno, incon-
degli anni ottanta, l’ascesa dei no- case padre e figlio si ritrovano go- trando magari mio figlio sotto il
vanta e l’impegno di un lavoro per mito a gomito a suonare insieme palco a battere il tempo,, lo stesso
campare avevano sepolto tutto, ma musica rock ma non solo, perché il che portavamo noi anche se, a diffe-
come nei corsi e ricorsi del Vico fenomeno crescente di questi ultimi renza loro, con i fustini della batte-
dopo il revival musicale spremuto anni ha visto un incremento di la- ria e qualche chitarra EKO
fino all’osso dei primi anni sessanta voro nel commercio musicale pro- rimediata.

febbraio 2011 59
di Antonio Atorino
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novembre 2010
Poesia & Dintorni
a cura di Rodolfo Coccia

Quando il so
ma con la megno rimane inedito,
zza idea di p
ubblicarlo

I
l sogno nel cassetto è pura reto- romanzi e libri di poesia non tutti Paolo Tanzj la torrenziale scrittura
rica (nel senso brutto della pa- prettamente legati a quel movi- nelle lettere dello scambio “dicome-
rola), ma la poesia si ciba di mento. Ginsberg, Kerouac, Ferlin- vailmondo” cosi carica di signifi-
retorica (nel senso bello della parola) ghetti & C. sono i maestri che hanno cato e apologia del sogno diventa il
e quando la realtà, la memoria, si lasciato il segno e il modo di vita, termometro della temperatura nella
fonde con il sogno si ha un certo pu- con i dovuti paralleli, talmente forti vita, la cartina tornasole di un
dore a rivelarlo, quasi a svelare un da condizionare e trasformare un in- mondo tanto rigettato perché fin
dogma dimenticato, lasciando che il tera vita passata nel sogno tanto rin- troppo amato.
buio faccia il suo dovere di censore corso, ma anche le tante vicende e A leggere l’inedito sono tutte belle
nella vita vissuta e raccontata. Ma la lotte politiche del movimento stu- le ragazze incontrate da Francesco
forza delle parole e del pensiero tra- dentesco hanno influito non poco a come anche gli amici sono tutti da
passa anche il duro massello del più forgiare l’ossatura del romanzo. conoscere nel bene e nel male, un
chiuso dei cassetti, ed emerge dopo Sono piccoli momenti, attimi, storie male che ha bussato spesso alle
anni, come un buon vino lasciato al intense ma anche leggere a princi- porte della vita come quegli anni di
prezioso lavorio del tempo, la storia piare magari intorno ad un tavolo di piombo che ha fatto vittime dall’
inedita ma vissuta di un romantico trattoria, dalla mitica Jole, qualche una e dall’altra parte della barricata
moderno. Il professore di Filosofia, decennio di anni fa per finire alle so- o il rapporto con la droga che ha ac-
poeta e scrittore, Francesco Paolo glie del nuovo millennio, con un carezzato più volte la testa degli
Tanzj, molisano di adozione ma nato nuovo bagaglio di esperienze e ami- amici più sensibili, vittime inco-
e vissuto a Roma, racconta, nel suo cizie che hanno formato L’UOMO scienti di un mercato internazio-
romanzo autobiografico inedito, ri- POETA. Ed il gioco di assumere nale votato al dio denaro. Una
spolverato ma ancora gelosamente nomi ed identità nuove portano lo inedita storia, un conosciuto e mai
custodito per revisioni, tagli e ag- scrittore a tessere una fitta trama di dimenticato sogno giovanile, un
giunte, la storia di una scoperta, la un racconto ricco di personaggi, in- libro sepolto da rispolverare come
coscienza di sentirsi giovani (nel tervallata e riassunta nello scambio una vecchia bottiglia di cantina, da
senso letterario) che poi è la storia epistolare con l’amico, parente, co- stappare intorno ad un tavolo dalla
dei tanti ragazzi negli anni sessanta smopolita affabulatore rivoluziona- tovaglia a quadri e, bicchieri in
che per la prima volta scoprivano la rio dai mille nomignoli. E come per mano, a brindare ancora una volta
forza devastante di una nuova età Kerouac il suo amico Neal Cassady alla cucina di Jole ed a un movi-
sconosciuta fino ad allora, ma che si diventava specchio ed eroe di una mento che non morirà mai come il
incuneava tra l’età adolescenziale e realtà irraggiungibile, per Francesco sogno di una generazione.
l’età adulta, L’età dei GIOVANI.
Tanzj descrive quella generazione
che si riconobbe da subito nel movi-
mento giovanile, dove per la prima
volta le parole amore, pace, rivolu-
zione, fratellanza assumevano un
nuovo significato. Un’esperienza e
un sogno vissuto in prima persona
dallo scrittore in una Roma ampia-
mente descritta con strade, quartieri,
nomi e case, tra gli anni sessanta e
settanta e oltre, tutta da scoprire tra
scambi di amicizie, nuovi quartieri
da esplorare e ragazze da conqui-
stare non per mero piacere ma per
mettere in pratica quelle lezioni di
vita impregnate di puro e limpido
scambio di amore. E si ritrova anche
la lezione del mondo beat ad incar-
nare la scrittura e gli umori del
poeta, che già dal mitico incontro di
Castelporziano del 1979 in poi pro-
durrà una discreta raccolta di saggi,

febbraio 2011 61
Conoscere la Ciociaria
per meglio amarla
di Massimo Sergio

Tanto per cominciare

A
ndare per palazzi, ville e castelli, per pievi e chiese e borghi soli-
tari caratteristici. In Ciociarìa si può e si deve per far conoscere a
chi non sa, e sono i più, dell’esistenza di tali perle, di tali e tante
bellezze. Forse non ci si rende ben conto di quante e quali siano queste
realtà; perché non si è avuta mai l’opportunità di visitarle o ci si è limitati
e quindi accontentati di sfogliare qualche rivista specializzata o qualche
testo di storia e di geografìa. Da questo mese vogliamo iniziare un cam-
mino, lungo e faticoso ma ben remunerato in quanto a riconoscenza dalla
vostra curiosità, dalla vostra attenzione e voglia di conoscere.
Sull’esempio di viaggiatori illustri, e non ne mancano certo, vorremmo
ricalcare i loro itinerari ma soprattutto le loro impressioni. Sulle orme di
questi illustri gaudenti del Sette/Ottocento, come Th. Mommsen, F.Gre-
gorovius,J.Ruskin, Stendhal e tanti altri, che seppero letterariamente farci
meglio gustare/apprezzare le peculiarità di queste bellezze nascoste.
Come W.Goethe che lasciò la sua patria per fuggire in Italia, trascinato da
un irresistibile bisogno; che a Venezia non visita monumenti, ma abita la
città, perché bisogna vivere assieme, all’interno per poter penetrare il
segreto, l’humus, il profumo di ciò che essa offre; bisogna gustarla, va
gustata e non contemplata. Le parole scritte da questo turista/pel-
legrino come il tedesco Goethe noi le accettiamo pienamente
e le sottoscriviamo.

Per sentito dire Sarà questo l’aire di un percorso che o riscoperti, visitati e rivisitati, de-
vorrei fosse duraturo nel tempo per scritti e commentati grazie anche a
il semplice fatto che le perle che po- pubblicazioni locali, che non man-
tremmo rinvenire in Ciociarìa sono cano e che vengono èdite per gli
tali e tante, ed anche diverse l’una sforzi profusi da studiosi solitari e
dall’altra che neppure adesso ce ne misconosciuti.
rendiamo conto. Troppo spesso co-
nosciamo per modo di dire o ve- Si fa un gran parlare di turismo, di
niamo a sapere di vestigia e luoghi pacchetti turistici, di manifestazioni
per averli letti, talvolta anche e itinerari eno-gastronomici tipici.
troppo frettolosamente, su libri di E’ come se fosse invalsa una moda.
storia o depliants turistici o averli In amministrazione provinciale gli
intravisti su schermi televisivi. Ma assessori preposti (al Turismo, alla
al dunque, potremmo dire di sa- Cultura, ai Problemi Sociali ed altri)
perne di più avendoli visitati e cen- si stanno dando da fare e nelle tv
tellinati con ospiti cortesi che private locali si fanno trasmissioni
magari ci hanno fatto anche da ad hoc sia per proporre le bellezze,
guide. Voglio dire perciò che la dif- le peculiarità di questa o quell’altra
ferenza è proprio questa, non le si città o paese, le prelibatezze e le lec-
conosce affatto queste realtà locali, cornìe della cucina e tradizione cio-
perché non vi siamo stati mai o non ciare. Ma ancora non basta, perché
conoscevamo affatto la loro esi- manca o è carente la concertazione,
stenza. Ma essi, i palazzi d’antico collante necessario e indispensabile
lignaggio, le ville, le chiese, i ca- fra tutte le istituzioni per fare
stelli, le torri, i borghi romiti sono quindi alla fin fine un discorso uni-
qui, in Ciociarìa, per essere scoperti tario e completo. La Provincia, i

62 febbraio 2011
In viaggio per la
Ciociaria

Comuni, le Pro-loco, le Associa- costruzioni che visiteremo e di cui provinciale FAI, per continuare con
zioni, tutti debbono unirsi per il vi faremo partecipi. Cominceremo il Palazzo Ducale di Atina ed altri
bene della Ciociarìa. Ormai siamo con il conoscere il Palazzo/Castello ancora che non sto qui ad elencarvi
quasi al fatidico punto di fusione Boncompagni Viscogliosi ad Isola ma che conosceremo di volta in
per permetterci di gareggiare con del Liri, per me una vera e propria volta, di mese in mese.
regioni e zone più pubblicizzate. Ci sorpresa, anzi un salutare pugno
siamo attrezzati per partecipare a nello stomaco, per proseguire con Sarà, come vi ho già detto sopra, un
Fiere e Mostre nazionali tanto da quello Giorgi-Roffi Isabelli a Feren- viaggio lungo e faticoso, pieno di
aver centuplicato in percentuale le tino, di cui ben conosco il padrone belle sorprese e di godimento per le
presenze di operatori economici e di casa Pio Roffi-Isabelli, presidente vostre menti…
produttori locali tanto da esserci
fatti conoscere soprattutto in Italia
ma anche, e meglio, all’estero. Si
deve incentivare soprattutto la qua-
lità e l’eccellenza dei nostri pro-
dotti, poi la quantità e il ritorno in
termini economici verranno da soli,
e saranno proficui e abbondanti.

Questo era un discorso che andava


comunque fatto e che io vi ho ester-
nato, cari lettori, e sono le doverose
premesse di un colloquio con voi
che andremo a fare e ad incomin-
ciare nel prossimo mese con la de-
scrizione particolareggiata delle

febbraio 2011 63
Promograph
COMMUNICATION SAS

• Creazione e promozione Poster, Brochure, di «presentation»


dell'Immagine Aziendale • Packaging • Fotografia per la Moda
• Strategie di comunicazione • Fotografia industriale e per il Beauty
• Brand per prodotti o servizi ed architettonica • Organizzazione
• Marchi aziendali • Foto Still-life di meeting aziendali
• Campagne pubblicitarie • Fotografia per l'arredamento • Consumer-promotion
• Pubblicità editoriale • Audiovisivi industriali, • Direct Marketing
dinamica-televisiva didattici e tecnici • Settore editoriale
• Cataloghi industriali, • Diapositive per programmi

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Occupazione

Formazione vera
per rilanciare il
mondo del lavoro
di Mario Cerroni

S
econdo una recente ricerca A cui si aggiunge, direi in
del Censis sull’andamento del maniera prioritaria, la ina-
mercato del lavoro e dei pro- deguatezza del sistema
cessi formativi, la crisi, che, in ma- formativo nel dare le com-
niera strana, pesa sulle spalle del petenze necessarie alle im-
cittadino e di alcuni settori produt- prese.
tivi del sistema Italia, sembra aver Il sistema della forma-
prodotto i suoi contraddittori e zione è senza dubbio una
perversi effetti su una sola compo- parte importante nelle di-
nente del mercato del lavoro, namiche sociali e di pro-
quella giovanile. Soni i giovani a spettiva, se fatta bene,
pagare, nell’immediato e pur- diversamente rischia di
troppo nel futuro, salvo decise in- diventare un momento
versioni di marcia, le non sempre negativo che allontano il
corrette politiche del lavoro e dei giovane dal percorso della forma- alle spalle. Si scopre la classica
sistemi produttivi attivi. zione. Vi sono casi ed esperienze acqua calda: è normale, in presenza
Nel 2009, tra gli occupati di 15-34 che purtroppo vanno in questa di- di  un sistema scolastico carente ed
anni, si sono persi in Italia (ed in rezione, seppur in maniera limitata un sistema dell’apprendistato  e
percentuale anche nel nostro terri- ma sufficiente per mettere in chiaro della formazione discutibile per ef-
torio) circa  485.000 posti di lavoro scuro una realtà importante. ficienza ed efficacia, che i giovani
(-6,8%) e nei primi due trimestri Basta  avere l’occasione di vivere abbiano pochissime occasioni di
del 2010 sono stati bruciati quasi ,seppur limitatamente,una seppur imparare il mestiere.
altri 400mila (-5,9%). minima esperienza in tale contesto Diamo più spazio all’apprendi-
Negli altri segmenti generazionali per capire che, come la scuola, il si- stato, leghiamo fattivamente il
(dai 45 ai 54 anni) si è registrato, al stema della formazione serve più mondo della scuola a quello del la-
contrario, positivamente un incre- agli operatori che a coloro che deb- voro, evitiamo che la scuola sia il
mento dell’occupazione (]+ 1,4% bono essere formativi. A fronte di luogo dove parcheggiare energie
tra il 2008 ed il 2009) e più 100mila una domanda di un sistema pro- necessarie a mantenere acceso il
tra gli over 55 anni(+3,7%). duttivo, dinamico ma in sofferenza motore della produzione, facciamo
Le ragioni? per carenza o peggio per mancanza leggi che vadano anche nella dire-
Tra le ragioni che hanno registrato di manodopera specializzata e di zione dei giovani e non solo del-
la penalizzazione del segmento gio- esperienza (qui l’altro nodo di un l’impresa nel senso che il datore di
vanile, oltre al discutibile fenomeno sistema bloccato anche per respon- lavoro, ad esempio, sia messo ancor
dell’eccessiva flessibilità che sta ca- sabilità del mondo datoriale, il più, soprattutto quelli a piccola di-
dendo pericolosamente nel feno- quale dovrebbe avere più coraggio mensione,nella condizione di for-
meno della precarietà e della ad assumere i giovani da affiancare mare il giovane attraverso incentivi
mancanza della prospettiva imme- a lavoratori con esperienza da tra- reciproci. E soprattutto ridiamo va-
diata di un futuro certo, c’è  stata mandare) l’offerta rischia di risul- lore al lavoro quello concreto,
una fortissima contrazione sia del tare poco rispondente in quanto in quello che produce, crea, educando
lavoro a progetto del 14,9% che del pochissimi casi i giovani possono i giovani al senso del dovere e del
lavoro temporaneo del 7,3%. vantare un’esperienza lavorativa sacrificio.

febbraio 2011 65
Storia, Filosofia e Fede seconda parte

Orfanotrofi di Monica Ciotoli

Riportiamo il testo integrale ed originale dell’antico Regolamento dell’Orfanotrofio di Portaromana


da datarsi intorno la 1883 tratto da ASDC, Carte di Nocera 3/Portaromana (1883-1900) e contenuto negli
scritti di Sr. M. Agnese Pignataro ( dell’ Ordine delle Suore Serve di Maria Addolorata di Nocera in
Salerno) dal titolo “SCRIPTA PONTIFICIAE FACULTATIS THEOLOGICAE “MARIANUM” “ Edi-
zioni Marianum”.
Ringraziamo Suor Agnese per avercene permesso la pubblicazione.

66 febbraio 2011
Il piacere delloShopping

A FROSINONE IN VIA ALDO MORO, 511


TEL. 0775.854659 r.a • Ampio parcheggio sul retro

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