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A Torino marcia pacifica dei diecimila: il vero nemico dei no Tav la violenza che copre le tante buone ragioni

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www.ilfattoquotidiano.it

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Domenica 29 gennaio 2012 Anno 4 n 24


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

LA RIVOLTA DEI SINDACI


A Napoli De Magistris guida con Vendola, Emiliano e Zedda lopposizione dei Beni Comuni al governo Monti contro la svendita di servizi primari come scuole, asili, ospedali

Liste di prescrizione
di Marco Travaglio

Libert condizionata
di Paolo Flores dArcais

dc

a libert operaia la libert di tutti. Possibile che in molti ancora non lo capiscano? Gioved, sul nostro giornale, il responsabile Fiat della Fiom, Giorgio Airaudo, ha raccontato come in pochi mesi sia stato perpetrato un vero e proprio omicidio di diritti, ordinari e costituzionali: il maggior sindacato metalmeccanico esiliato dal suo paese, la fabbrica. A negazione dello Statuto dei lavoratori e di tutti gli articoli della Costituzione che sanciscono la libert di organizzazione. In modo specifico lart. 39: Lorganizzazione sindacale libera. Se un sindacato non pu essere presente sul luogo di lavoro, che libert mai pi? Ci che lascia sgomenti non tanto che padroni antidemocratici e manager reazionari facciano carte false per calpestare diritti elementari: lo hanno fatto e continueranno a farlo fin troppo spesso, considerare i lavoratori parte della propria roba, anzich cittadini, sembra codificato nel Dna di molti tra loro. Ma questi tentativi eversivi visto che di fatto abrogano la Costituzione creando zone di extraterritorialit in una democrazia ancora vitale provocano adeguate risposte di rigetto, efficaci anticorpi spontanei e organizzati, insomma un cordone sanitario di civilt che isola larroganza feudale e la costringe a pi miti consigli. E invece non successo nulla, o quasi. Eppure lostracismo marchionnesco della Fiom riguarda davvero tutti, i tutti, si intende, che abbiano ancora a cuore le libert conquistate con la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. Perch, se quanto resta in Italia di sindacato non corporativo, di sindacato capace di unificare lavoratori e lotte, e di inquadrarle in un orizzonte di interesse generale, viene progressivamente annientato nel silenzio colpevole dei media e degli intellettuali, di ci che in democrazia voce pubblica e dovrebbe essere cane da guardia della stessa, per i ceti il cui disagio sempre pi si approssima alla fame e alla disperazione verr meno ogni possibilit di protesta civile. A manifestare resteranno solo categorie e lobby opulente di santi in paradiso, e linfiltrazione di mafie e fascismi diventer la regola per le ribellioni disperate dei sempre pi numerosi emarginati. Prima che sia troppo tardi, perci, necessario che a surrogare nellimpegno civile una politica assente sia il sindacato non corporativo, siano le testate giornalistiche e le trasmissioni tv (che spesso deragliano nellauto censura, perfino sul teppismo fascista), siano gli intellettuali e le figure pubbliche. Almeno.
Dopo sessantanni di studi, nessuna prova dellesistenza del punto G. E la cavia stremata www.spinoza.it

Centinaia di amministratori pubblici di tutta Italia pronti a firmare la denuncia di atti eversivi e incostituzionali da inviare al Quirinale e a Palazzo Chigi
di Sandra

Amurri

goN el 2013 andremo al per verno del Paese non rappresentare gli interessi di Marchionne, ma quelli degli operai della Fiom perch la rivoluzione si pu fare governando. Il governo Monti un arroccamento dei poteri pag. 2-3 z

In prima linea I sindaci di Napoli, Luigi De Magistris; di Bari, Michele Emiliano; di Cagliari, Massimo Zedda; e il governatore della Puglia, Nichi Vendola

FORUM x Timori per il crac delleuro, le femministe protestano

DAVOS E LE ALTRE LOBBY CHE GOVERNANO IL MONDO


I leader gestiscono la crisi sempre pi a porte chiuse e alimentano le teorie del complotto: dalla Trilateral al Club Bilderberg
pag. 4 - 5 z
La protesta del gruppo femminista Femen al World Economic Forum di Davos ( FOTO LAPRESSE)

Udi Carlo Tecce

Udi Nando Dalla Chiesa

SAMBUCO GIUSTINO, TRA PASSERA I MELOGRANI E BISIGNANI E L AMORE


il ministro n certi giorni di primavera I confermatoCorrado Passera ha Unimmensa macchiaquintali. Roberto Sambu- I ne vengono fuori a co alla guida del dipartimento rossa di Telecomunicazioni del ministero dello Sviluppo . Nelle intercettazioni della P4 Luigi Bisignani diceva di lui: Fa quello che gli dico. pag. 6 z melograni in cima alla Viscontina, come si chiama la collinetta una volta propriet dei Visconti, a Cardano al Campo, Varese. pag. 17 z

CATTIVERIE

Allinterno pag. I - VIII z

e pantomime degli on. avv. Ghedini e Longo al Tribunale di Milano (ricusano i giudici del processo Mills che tagliano tre testimoni della difesa; si levano la toga ed escono platealmente dallaula del processo Ruby perch i giudici non accolgono gli impedimenti istituzionali del loro cliente ormai disoccupato) appartengono ormai alla commedia dellarte. Ma testimoniano anche la stravagante concezione del diritto che regna in Italia da 18 anni, da quando B. entr in politica per non finire in galera e rispett scrupolosamente limpegno. Da allora destra e sinistra si sono scatenate in un centinaio di riforme della giustizia che, con la scusa di sveltire i processi, li allungavano per mandarli in prescrizione. Questa, da agente patogeno della giustizia come lha definita ieri il presidente della Corte dappello di Milano Giovanni Canzio, diventata un diritto acquisito per politici e compari. Ha salvato, negli anni, Andreotti dal processo di Palermo per mafia, poi DAlema dallaccusa di un finanziamento illecito dallimprenditore malavitoso Francesco Cavallari, poi B. nei processi Mondadori (corruzione giudiziaria), All Iberian (tangenti a Craxi) e in altri tre per falso in bilancio. E ora lo salver certamente nel processo Mills (corruzione giudiziaria), non si sa ancora se subito prima o subito dopo la sentenza di primo grado. Alcuni giornali, tipo i suoi, scrivono stravaganze, tipo che il Tribunale calpesterebbe i diritti della difesa per correre e arrivare a una condanna purchessia. Il verbo correre, per un dibattimento iniziato il 13 marzo 2006 e non ancora giunto alla prima sentenza, una barzelletta. Qui lunico che corre B., ma per scappare. Ora s inventato, per giustificare la ricusazione, che i giudici avrebbero anticipato il giudizio di colpevolezza escludendo in extremis tre dei suoi testimoni. In realt i giudici sono liberissimi di tagliare tutti i testi che vogliono quando vogliono, se li ritengono superflui: probabile che dopo sei anni di processo e una sentenza di Cassazione che ha gi accertato la corruzione di Mills da parte di Fininvest nellinteresse di B. si siano gi fatti unidea su B. Ma non hanno mai detto quale, dunque la ricusazione non sta n in cielo n in terra. Come giustamente osserva il vicepresidente del Csm Vietti (ogni tanto ne dice una giusta anche lui), il giudice deve fare di tutto per scongiurare la prescrizione, visto che pagato per accertare la verit processuale. Ma B. ha un sistema infallibile per far reintrodurre i suoi tre testi, peraltro superflui: rinunciare formalmente alla prescrizione per essere giudicato oltre i termini (da lui stesso accorciati da 15 a 10 anni con lex Cirielli). Perch non lo fa? Perch nessuno lo invita a farlo? Un politico accusato di un reato tanto grave non pu incassare la prescrizione con mezzucci indecenti, soprattutto se ritiene di essere innocente. Il guaio che qui, se c uno che anticipa la colpevolezza di B., lo stesso B. Lui sa benissimo di essere colpevole: per questo tanto sicuro di essere condannato. Dopo gli appelli di Vietti, di Canzio e del primo presidente della Cassazione, la prescrizione tornata al centro del dibattito, perch falcidia 160-200 mila reati allanno. La soluzione semplicissima: abrogare la Cirielli e allungare la prescrizione (come raccomandano Corte di Strasburgo e Osce), e uniformare il sistema italiano a quello delle democrazie pi evolute, dove la prescrizione si ferma al rinvio a giudizio. Ma B. non vuole. Infatti ieri la ministra Severino, farfugliando di efficienza della giustizia, ha detto che la prescrizione non una priorit: quel che pensano anche decine di suoi ex clienti, che la aspettano con ansia per mandare in fumo i loro processi. E Bersani, nellintervista al Messaggero sulla giustizia, di prescrizione non parla (preferisce attaccare le intercettazioni). Poi chiede agli alleati di smetterla di accusarlo di inciucio. Forse potrebbe aiutarli smettendola di inciuciare.

pagina 2

Di Pietro: I referendum non erano campati in aria

BENE COMUNE
come cittadino posso dire di essere amareggiato e contrariato perch quel referendum non era campato in aria perch 105 costituzionalisti hanno sottoscritto referendum. Poi Di Pietro ha dettato le sue tre regole per una giusta riforma elettorale: I condannati non devono essere condannati e, se condannati, devono decadere d'ufficio. Coloro che vengono rinviati a giudizio, fino a quando non interviene la sentenza, non possono ricoprire ruoli in amministrazioni locale e centrale. Infine, ci deve essere una clausola di incompatibilit tra la carica elettiva di primo livello e qualsiasi altra attivit: in parlamento siamo quasi met avvocati e met imputati.

a sentenza ormai arrivata gi da qualche giorno. Ma il leader dellItalia dei Valori Antonio Di Pietro ancora non si rassegna allidea che i questiti referendari anti-porcellum sono stati dichiarati inammissibili. Io credo fermamente che le sentenze vanno rispettate - ha detto durante unintervista da Fabio Fazio - Per,

LURLO DEI SINDACI CONTRO MONTI E PARTITI


Il Forum a Napoli: Il futuro siamo noi
di Sandra

Amurri
inviato a Napoli

el 2013 andremo al governo del Paese non per rappresentare gli interessi di Marchionne, ma quelli degli operai della Fiom perch la rivoluzione si pu fare governando. Il governo Monti un arroccamento dei poteri che resistono alle istanze di cambiamento della societ attuando le politiche liberiste di Berlusconi. La riscossa parte da Napoli. Il sindaco Luigi De Magistris lo afferma con accento orgoglioso mentre arriva a salutare i partecipanti ai tavoli tematici (partecipazione e servizi pubblici, politiche del welfare e diritti dei migranti, ambiente e nuovi modelli urbani, economia del territorio e degli enti locali) del Forum dei Beni Comuni per i Beni Comuni. Ben oltre duemila cittadini, sindaci di tutta Italia arrivati non per fare nuove teorie, ma per costruire partendo dalle esperienze locali di resistenza e disobbedienza. Questo il leit motiv del Forum, a cui ne seguiranno altri entro tre mesi, che produrr anche una carta da inviare al presidente Napolitano e al premier Monti in cui saranno evidenziati tutti gli atti eversivi e incostituzionali che hanno progressivamente reso impossibile il funzionamento dei governi locali e lerogazione dei servizi per il soddisfacimento dei diritti fondamentali spiega il giurista Alberto Lucarelli, assessore alla Partecipazione di Napoli. Come eversive

sono le norme sul patto di stabilit, che riducono il welfare a un lusso continua Lucarelli e il federalismo demaniale rappresenta uno smembramento mercantile del demanio nascondendo veri e propri processi di privatizzazione e saccheggio dei beni comuni. Bisogna disobbedire al decreto Monti bis sulle liberalizzazioni che reintroducono la privatizzazione dei servizi pubblici locali violando la volont referendaria.
E PER CHI non avesse ben capito, si tratta di svendita di servizi e beni primari come scuole, asili, ospedali. Gli obbiettivi: organizzare il servizio idrico integrato attraverso societ per azioni a totale capitale pubblico sullesempio di Napoli; un piano per lenergia sostenibile per uscire dal circuito affaristico di inceneritori e discariche dimostrando che la gestione dei rifiuti si pu fondare sulla politica delle R (riciclo, riutilizzo, riqualificazione). E ancora: dare atto a una riforma radicale della mobilit urbana, arrestare il

ANTONIO punito perch della Fiom


ntonio operaio con A tessera Di Luca,tasca, suldella Fiat di Melfideve Fiom in palco parla di lavoro negato, di lavoro umiliato e di un lavoro che tornare a essere bene comune. Racconta la storia di un suo compagno di fabbrica: Era al montaggio. I capi lo hanno fatto stare per 50 giorni, senza fare nulla, in una stanzetta dellinfermeria. Alla fine gli hanno detto: cos impari, vedi quanto salutare avere in tasca la tessera della Fiom?. Parole che Antonio pronuncia con voce spezzata. Lemozione si fa lacrime . La platea tutta in piedi applaude senza fine. bella lespressione sul volto di Antonio che quasi si sente in imbarazzo per aver generato un coinvolgimento empatico cos intenso. Poi aggiunge: Non la sola umiliazione che subiamo ogni giorno. So che sembra impossibile.

non pi alle mafie e alle logiche di spartizione partitica. Siamo con il movimento No Tav e non con chi vuole fermare il dissenso legale con la carta da bollo. Nichi Vendola sottolinea: Oltre i partiti, ma non senza i partiti, vogliamo costruire con Di Pietro, con Luigi e con voi tutti unalternativa al governo Monti che al netto delle celebrate virt, dello stile sobrio, membro effettivo del club dellausterit fondato sulle ricette del liberalismo pi sfrenato che ha portato lOccidente alla rovina. UNA GIORNATA come quella di oggi un seme buono, propone unidea di costruzione del processo di alternativa come unazione di osmosi tra politica e i movimenti. E arriva lo stupore narrato dal sindaco di Bari, Michele Emiliano del Pd: Ho ascoltato il vicesegretario del mio partito dire che le liberalizzazioni delle farmacie e degli orari dei negozi sono il segno di un nuovo Risorgimento, c qualcosa che non funziona pi. Sono, siamo qui perch quello che stiamo costruendo un cammino obbligato per chiunque non voglia accettare lesistente a testa bassa. Tocca a Massimo Zedda, sindaco di Cagliari: Bisogna riprendere a fare politica perch lassenza genera disastri, magari eleganti, come il governo Monti. I partiti non hanno scelta: o si fanno permeare dal basso oppure sottoscrivono la loro fine. Sta a noi ridare dignit al Paese insieme perch nessuno si salver da solo.

Il premier? larroccamento del potere: hanno paura dei movimenti che vengono dal basso

consumo di suolo puntando sulla rottamazione degli edifici di bassa qualit energetica riusando le aree gi compromesse e fronteggiare qualsiasi forma di condono. Una sola la parola dordine: Reagire con forza a quello che viene definito un subdolo disegno eversivo di disarmo del diritto pubblico, di saccheggio dei beni comuni e della democrazia partecipativa concepito ad arte per neutralizzare limponente movimento politico e culturale sorto in questi mesi a tutela dei beni comuni. Lo dice chiaramente De Magistris, premettendo che da sindaco ha rispetto del governo Monti come interlocutore istituzionale. Ma c un ma: Bisogna costruire un modello alternativo di democrazia, oltre lo-

rizzonte attuale. Reagire allinganno della rappresentanza e della delega che si pone molto pi avanti del sistema dei partiti e della sovranit popolare sbandierata, ma non rispettata. Una nuova esperienza, chiamasi democrazia partecipativa contro ogni forma di leaderismo, personalismo e autoreferenzialit, che partendo dal basso riunifichi, includa, accolga tutte le voci e i soggetti in difesa dei beni comuni. I beni comuni, un nuovo paradigma ascrivibile alla categoria dellessere e non dellavere che, sottolinea il sindaco di Napoli ci fanno impadronire di un nuovo concetto di appartenenza. Cos attiviamo un percorso rivoluzionario perch torniamo ad appartenere alle nostre radici,

I PROTAGONISTI Da Emiliano a De Magistris

Cosa dicono e vogliono


debbo relazioD a sindacoquello che stianarmi, naturalmente. Lalternativa mo costruendo: la democrazia partecipativa, la difesa dei beni comuni. Unazione sovversiva per conquistare i moderati che non vogliono un linguaggio elegante e sobrio bens la radicalit delle azioni gi qualcosa che possiamo parlare di politica senza doverci occupare dei vizi privati dellinnominabile. Ma le politiche in atto non sono condivisibili e accettabili. I privati possono contribuire a costruire uno stadio, ma non debbono entrare nella gestione dei beni comuni come lo sono i servizi locali, ad esempio on avere i N tali bastadire cheparametri viper la vita ricominciata mentre il malato ancora in rianimazione. Sono profondamente del Partito democratico che appoggia il governo Monti, ma sono anche un amministratore che sperimenta i danni di politiche contro i diritti. Lalternativa c, bisogna costruirla. disobbedire coL alternativaunaltro sistema ecostruendo nomico da contrapporre a quello liberista. Non pi mettendo assieme i vertici dei partiti, ma le persone, i movimenti, le esperienze, i saperi. Pi diritti: penso alla riqualificazione di aree dismesse da offrire a imprenditori in cambio di assunzioni regolari dei dipendenti.

VESCOVI contro Pisapia sulle coppie di fatto arrivata dalle venire L a condannaMilani, trattarecolonne di Avuguale: La peggiore ingiustizia, lo insegnava anche don Lorenzo in maniera
situazioni differenti. Il quotidiano dei vescovi italiani ce lha con il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha annunciato di voler allargare alcune agevolazioni previste per le famiglie anche alle coppie di fatto, comprese quelle gay. Al giornale della Cei sono sconcertati perch Pisapia avvocato e uomo di legge e non pu non sapere che i diritti della famiglia come societ naturale fondata sul matrimonio sono riconosciuti dallarticolo 29 della Costituzione. Il sindaco per non ha intenzione di cedere alle pressioni: destinare i contributi anti-crisi anche alle coppie gay un dovere: a me sembra assolutamente normale ha detto Pisapia che laddove ci sono soggetti bisognosi il comune faccia tutto quanto possibile. Sono contro ogni discriminazione: chi ha bisogno, legato da vincoli affettivi e si trova in stato di difficolt, va aiutato come chi sposato.

De Magistris Napoli
Eletto con il 66 per cento contro Lettieri

Emiliano Bari
Al secondo mandato come primo cittadino

Zedda Cagliari
Per lui il 59 per cento contro Fantola

Vendola Puglia Al secondo mandato come presidente di Regione

Domenica 29 gennaio 2012

Amministrative a Palermo Scontro tra democratici le primarie slittano ancora

BENE COMUNE
allalleanza con Raffaele Lombardo (Giuseppe Lumia, Antonello Cracolici) si detta pronta a sostenere il consigliere comunale in rotta con lIdv Fabrizio Ferrandelli, mentre il segretario regionale (di area Bersani) ha da sempre sostenuto la candidatura di Rita Borsellino proprio assieme a SeL. La stessa Borsellino ieri ha preso atto che le primarie sono sospese: lei andr avanti lo stesso, rafforzando cos lasse con laltro candidato, lIdv Leoluca Orlando, che da tempo le chiedeva di rinunciare alle primarie (inquinate dalla candidatura di Ferrandelli) e di creare un ticket insieme. Ora il Pd che dovr scegliere con chi stare. Nel frattempo il Terzo Polo ha deciso che andr per la sua strada (e Lombardo sar con loro): in pole position c lassessore regionale siciliano Caterina Chinnici, magistrato in aspettativa.

inistra Ecologia e Libert si sfilata venerd: niente primarie per trovare il candidato sindaco di centrosinistra a Palermo, perch cos come sono rischiano di essere dannose. Cos, a meno di un mese dalla consultazione non ancora chiaro chi parteciper: il comitato organizzativo ha invitato i pretendenti ad aspettare il chiarimento interno al Pd. La parte dei democratici pi favorevole

LE OPINIONI Il cantiere del centrosinistra

Ma lItalia dei Comuni pu davvero vincere?


UN ANNO FA, alle amministrative del maggio 2011, si disse: Il vento cambiato. Da Milano a Napoli, da Cagliari a Venezia, tutti a salutare il nuovo corso del centrosinistra: quello che fa le primarie, quello che vince. Oggi il rischio che la crisi quel vento lo abbia fermato. E che in questa fase di emergenza i tecnici al governo non facciano rimpiangere i politici perduti. Ieri a Napoli alcuni dei protagonisti della primavera scorsa sono tornati a parlare, a discutere di quello che si fatto, a capire come proseguire. Abbiamo chiesto a quattro dei nostri opinionisti se quel vento di cambiamento soffia ancora. E se ancora da questa pattuglia di nuovi sindaci che il centrosinistra pu ricominciare a sperare. Le cose da fare sono tante: c da riconquistare quegli italiani che alla politica non credono pi, c da arginare il successo di Mario Monti, che come leader piace anche allelettorato Pd, c da tenere insieme senza fare troppi guai quella foto di Vasto che rappresenta lunit del centrosinistra. La sfida del governo del Paese si avvicina. Riusciranno a non ricordarla come unaltra occasione persa?

Paolo Flores dArcais Alla conquista del non-voto


n tutti gli ultimi sondaggi, un elettore su due manifesta esplicitamente la scelta del non-voto. Nei due anni successivi alla sconfitta di Veltroni, il Pd ha perso cinque milioni di elettori. E parecchi li aveva persi gi, visto che si trattava di una sconfitta. Lemorragia continuata. Oggi i cittadini di orientamento progressista fortemente tentati dallastensione sono tra i cinque e i dieci milioni. La sinistra pu vincere solo se recupera una parte significativa di questo elettorato. Che non voter per mai pi (tranne quote marginali) per il Pd. Vendola, Di Pietro, De Magistris devono perci decidere tra il piccolo cabotaggio (lucrare qualche voto per le proprie liste, magari aprendole a indipendenti di valore) o una politica davvero nuova: imporre alla alleanza di Vasto (che Veltroni e Letta jr vogliono mandare al macero) la presenza di PIU liste AUTONOME di societ civile, di cittadini senza partito, capaci di rappresentare le lotte della Fiom, degli studenti, per lacqua e i beni comuni, e i vasti settori di opinione che fanno riferimento a Santoro, al Fatto, a MicroMega, a Libert e giustizia, oltre a tanti lettori di Repubblica. Altrimenti lorrore di un ritorno dei Berlusconi-Cosentino-Santanch potrebbe incombere, e qualche onorevole 5 stelle non cambierebbe nulla.

Gianfranco Pasquino Primarie contro gli elefanti


i godano, i sindaci del centrosinistra, quella che, duecento giorni dopo la loro inaspettata elezione, non neppure pi una luna di miele, e se ne vantino. La popolarit di Luigi de Magistris (Napoli), Giuliano Pisapia (Milano e Massimo Zedda (Cagliari) e il grado di soddisfazione dei loro concittadini sono un ottimo segno. Indicano che lelettorato apprezza anche le loro scelte. Aggiungerei a questa bella lista anche Matteo Renzi il quale, bench eletto nel giugno 2009, continua a presidiare saldamente le posizioni di vertice. Grazie soprattutto alla legge elettorale e, lo sottolineo, alle primarie, a livello locale, sembra stia emergendo una nuova classe dirigente, molto dissimile dagli elefanti (e aspiranti tali) e elefantesse del Partito democratico accampatesi in Parlamento. Nientaffatto sospesi nelle loro iniziative dal governo Monti (gli elefanti partitico-parlamentari non ne hanno e non se ne preoccupano), i sindaci del centrosinistra hanno davanti un futuro radioso. Sar la rete delle autonomie locali a salvare lItalia la cui ossatura sempre stata costituita dai comuni, sul buongoverno dei quali il vecchio Pci costru parte delle sue fortune. Ma non si facciano illusioni i sindaci popolari e efficienti. Il salto di carriera nazionale avverr con le primarie quando ciascuno di loro potr sfidare gli ingombranti elefanti e vincere.

Maurizio Viroli Attenzione alle parole


Illustrazione di Emanuele Fucecchi

Oliviero Beha Non facciamo gli schizzinosi

di Pino Corrias

La scarsa memoria del Pd in aiuto del comandante B.


COME AI TEMPI dellastuta campagna elettorale di Veltroni, nessun esponente del Partito democratico pronuncia mai il nome e il cognome di Silvio Berlusconi, come principale artefice del danno che ci assedia. Laltra sera Enrico Letta (da Santoro) parlava come uno smemorato, mai una volta che abbia detto chiaro chi e come ha incagliato lItalia, perfezionando il naufragio, fino allammutinamento dellEuropa, di Napolitano, e dello spread. A differenza di Schettino appeso al cappio del pubblico ludibrio il comandante Silvio gode ancora di libera circolazione sul pontile dei soccorsi. Nessuno che gli chieda conto (cento volte al giorno) della sciagura a cui ci ha condotto. Con le riforme mai fatte. Con le bugie. Con la minorenne di Casoria e quella di Mubarak. Con le pagliacciate in pubblico, le cricche al telefono, le macerie de LAquila e di Bertolaso, le bestemmie e gli sgravi fiscali alla Chiesa, la Finanziaria varata in 9 minuti, lassalto ai magistrati, alle frequenze, agli incassi pubblicitari. Possibile che Bersani e soci non sappiano che sta proprio in quel vuoto di memoria la sopravvivenza di Silvio e della sua scialuppa che potrebbe ricondurlo a bordo dei nostri incubi?

a politica del bene comune o dei beni comuni, come preferisce definirla Luigi De Magistris, la sola via per costruire unalternativa al regime berlusconiano, non ancora definitivamente sconfitto, e per ridare dignit alle istituzioni repubblicane. Caratteristica distintiva del linguaggio e della pratica politica del centrodestra, in questo non sempre contrastato con la sufficiente intransigenza dal centrosinistra, stato ed porre linteresse personale di un uomo o linteresse particolare di alcuni gruppi al di sopra del bene comune. Parlare di bene comune, oltre a essere la via giusta, anche la sola via che pu riunire le forze sociali e culturali che non si riconoscono nel Partito democratico o ci stanno per mancanza di scelte. Colpisce tuttavia nella lista dei beni comuni proposta da De Magistris, lassenza di alcune parole che dovrebbero invece essere non solo sempre menzionate, ma collocate al primo posto. Prime fra tutte libert e governo della legge. Non sono forse i pi importanti beni comuni senza i quali tutti gli altri (acqua, sapere, territorio ecc.) perdono di significato? La polemica contro il liberismo e le diseguaglianze che ne derivano sacrosanta, ma se fosse condotta in termini di libert e di critica alle forme di dominio, sarebbe pi efficace. Mi auguro che il convegno di Napoli non diventi una delle tante occasioni perse dalla Sinistra per imparare a usare bene il linguaggio della critica sociale che si ispira allidea della libert come emancipazione dal dominio.

a politica, come la fisica, non sopporta il vuoto. Vale per la politica tecnica dei Monti viventi, vale per quella dei sindaci e del movimento capitanato da Luigi De Magistris. politica civica di costituzione dubbia e gracile, s, ma o sarebbe la politica per eccellenza, quella che da sempre latita in Italia. Nasce allinsegna della politica amministrativa locale, vero, ma cerca di fare sistema con movimenti e associazioni. Riguarda il basso per sua natura, ma si rif a vertici di potere politicissimi. Qualcuno ha storto il naso da subito, altri lo faranno da ieri in poi, certamente appariranno in fretta rischi e limiti: emb? Con tutto quello che successo in questo Paese, che ha portato al Rinnovamento Ambulatoriale dellattuale emergenza, facciamo gli schizzinosi davanti al movimento dei sindaci che si spera sia o prenda le fattezze di un movimento dei cittadini? Anzi, sapete che vi dico, ho qualche speranzella che De Magistris e i suoi possano essere laltra faccia della moneta di cui Monti e i Precettori sono la faccia europea: vuoi vedere che dalla basculazione delle due facce ne viene fuori unipotesi di migliore avvenire politico?

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PRIMA CLASSE
NETWORK
World Economic Forum 1971 Nasce nel 1971 con il
nome di Foundation of the European Management Forum, dal 1987 cambia nome in Wef, World Economic Forum. sia il nome dellevento sia della societ che lo organizza, diretta da Klaus Schwab uno svizzero che ha studiato ad Harvard dove ha intuito la necessit per i grandi della terra di incontrarsi in campo neutro e discutere sia in tavole rotonde che, informalmente, nei corridoi del centro congressi di Davos.

Aspen institute 1950 unorganizzazione


internazionale non profit con lobiettivo di rafforzare i legami transatlantici tra Europa e Stati Uniti. Funziona con dibattiti gestiti con il metodo Aspen, cio a porte chiuse, senza giornalisti e con vincolo di riservatezza assoluta. Cos da parlare in libert. Si accede soltanto su invito. La filiale italiana diretta da Giulio Tremonti.

DAVOS, REGNA LA MERKEL


Nouriel Roubini prevede il crac della moneta unica Nessuno riesce ad ammorbidire la linea tedesca
bale attorno alla crisi delleuro che ha ancora troppi buchi. Sono qui, con la mia piccola borsa, a raccogliere denaro, ha scherzato ma non troppo Christine Lagarde, il direttore del Fondo monetario internazionale che da mesi cerca di coinvolgere Paesi come Cina e Brasile nel salvataggio delleuro. Al Fmi servono subito altri 500 miliardi, i Paesi europei si sono impegnati a trovarli ma per ora non hanno ancora cominciato a versarli (tramite prestiti delle banche centrali nazionali). Anche perch nel giro di pochi mesi dovranno sborsare la prima tranche dei conferimenti di capitale allEsm, il Meccanismo europeo di stabilit che deve sostituire quanto prima lormai inutile Efsf, Fondo salva Stati, azzoppato dai declassamenti di Standard & Poors e da troppi difetti originari. Mentre gli europei si impantanano in bizantinismi contabili per adottare le misure di emergenza dicendo agli elettori che si sta facendo lopposto, chi ci osserva da fuori sempre pi perplesso. A Davos Kenneth Rogoff, un economista di Harvard pi sobrio di Roubini e pi preparato sulla storia delle crisi, ha detto ieri che avremo bisogno di ristrutturazioni in Grecia e Portogallo, probabilmente anche in Irlanda e probabilmente in Spagna, se si include il debito delle grandi banche. LItalia un caso borderline, dove potrebbe verificarsi solo un problema di liquidit.
EPPURE IN GRECIA si sta facendo di tutto per chiudere laccordo tra banche creditrici e governo prima del Consiglio europeo che si apre domani a Bruxelles. Ed evitare cos la ristrutturazione, sinonimo rassicurante di bancarotta (si cambiano scadenze ed entit dei rimborsi del debito). La Germania, che Davos ha celebrato come perno della crisi affidando il discorso di apertura del summit ad Angela Merkel, sta facendo sempre pi pressione, ormai ben oltre gli standard ella diplomazia. Solo smentite poco convinte da Berlino relative alla notizia che apriva il Financial Times di ieri: la richiesta del governo tedesco di scambiare il secondo prestito europeo da 130 miliardi con larrivo di un commissario di Bruxelles ad Atene per gestire il bilancio interno. Una cessione di sovranit praticamente totale, che il governo di Lucas Papadedi Stefano Feltri

Davos non c spazio per lottimismo. Anche questanno il World Economic Forum nella cittadina Svizzera prova, senza riuscirci, a intravedere la fine della crisi. Ma c il solito Nouriel Roubini, leconomista della New York University, a predicare catastrofi: In pochi mesi la Grecia potrebbe essere fuori dallEurozona. Dopo qualche tempo potrebbe essere la volta del Portogallo. Lagenda informale del summit organizzato ogni anno dal manager svizzero Klaus Schwab era chiara: rafforzare la rete glo-

INDIGNADOS Protesta in igloo ausa neve e temperature polari, C gli mai la fantasia si reinventano indignados che non perdono
trasferendo la loro protesta anti-globalizzazione negli igloo. Ne hanno costruiti a decine per sfidare il paesaggio alpino di Davos, mai cos imbiancato negli ultimi sessantanni, e lanciare la loro mobilitazione pacifica contro il Forum economico riunito da mercoled nella cittadina elvetica. Protesta discreta e poco visibile, anche perch le autorit non hanno permesso ai giovani di Occupy Wef di avvicinarsi a meno di un chilometro dal centro congressi. Ma i ragazzi, in tutto una sessantina, sono riusciti comunque a richiamare lattenzione della stampa internazionale. Un po per il loro coraggio (le temperature notturne raggiungono spesso i dieci gradi sotto zero), un po perch sono in maggioranza svizzeri, tra i 16 e i 25 anni det, simpatizzanti del movimento socialista giovanile e di altre organizzazioni di sinistra. Non precisamente, dunque, tra i pi colpiti dalla crisi (il governo di Berna sta valutando lipotesi di portare il salario minimo a 3300 euro mensili). La loro pura solidariet internazionalista. Nel mondo globalizzato di oggi, la crisi di tutti, rivendicano.
A.Op.

mos, per ora, respinge. C effettivamente una nota informale che stata presentata all'Eurogruppo ha spiegato ieri una fonte governativa alle agenzie ma fuori questione che noi accetteremmo. NEPPURE IL FORUM di Davos, dove gli Stati Uniti hanno potuto esercitare tutta la loro moral suasion, sembra aver smosso la Germania dalla sua rigidit fiscale che verr sancita domani a Bruxelles dallaccordo sul trattato internazionale a 26 (Gran Bretagna esclusa) noto come fiscal compact. Ma del summit di

Le attiviste di Femen protestano a seno nudo al World Economic Forum di Davos. Sopra, Christine Lagarde, direttrice del Fmi, chiede capitali per rafforzare il Fondo
(FOTO LAPRESSE)

Pressioni dagli Usa, Christine Lagarde cerca i soldi per il Fondo monetario internazionale

questanno rester almeno la ricetta suggerita dal finanziere George Soros: la Bce potrebbe prestare soldi agli Stati come lItalia a tassi ridotti senza violare il suo mandato se quei prestiti fossero assicurati dai fondi salva Stati Efsf e Esm. Secondo il finanziere che fede quasi saltare il Paese con il suo attacco alla lira, il prezzo del nostro debito scenderebbe all1 per cento. La crisi largomento principale di Davos, ma nella cittadina Svizzera non mai tempo di austerit. Lo denunciano le femministe, quelle dellormai celebre movimento ucraino Femen, che

Lo spread non dice tutto

Euro, i rischi dellottimismo


di Superbonus

a liquidit banche L questeBce haregalata allemercato dalla sostenuto il in settimane diminuendo lo spread e facendo decollare i valori di Borsa. questa luscita dalla crisi che si intravede come sostiene Mario Monti? La riduzione degli spread di Spagna e Italia dovuta a una bolla creata a tavolino dai governi che garantiscono le emissioni obbligazionarie delle banche e dalla Bce che permette di usarle come collaterale per ottenere denaro vero. Mario & Mario (Draghi e Monti) hanno un po' truccato le carte per far vivere allEuropa unillusione di ripresa e stabilit che si scioglier come neve al sole dei dati negativi dalleconomia reale. La Spagna costretta dalla Commissione Ue a varare una nuova manovra, pur avendo una disoccupazione record al 23 per cento. Il Portogallo non

riesce pi a finanziare il suo debito e ha urgentemente bisogno di un nuovo prestito dallEuropa. E per lItalia la previsione del governo di una crescita negativa di appena mezzo punto percentuale si trasformer presto nellincubo di una recessione del 2,5 per cento. Questa lEuropa che i grandi investitori vedono dal Forum di Davos. Un continente in crisi con economie troppo differenti fra loro per essere legate insieme da un'unica moneta e che prima o poi deflagrer. Lo spread potr ridursi ancora, ma a comprare i titoli di Stato italiani saranno sempre le banche nazionali che stanno aumentando la propria esposizione al debito pubblico tanto che in un solo trimestre la percentuale di Btp in mano agli investitori stranieri scesa dal 40 al 30 per cento. Stesso discorso per gli spagnoli, mentre greci e portoghesi sono or-

mai alla disperazione. In questo quadro si terr il Consiglio europeo di domani sul fiscal compact, una serie di misure che imbriglieranno ancora di pi lautonomia decisionale dei singoli Stati costringendoli a manovre dopo manovre per ridurre il debito. Lestablishment europeo con i suoi governi tecnocratici non ha un piano per uscire dalla crisi, tutte le misure prese sino ad ora servono solo a tranquillizzare il mercato per un periodo di tempo sufficientemente lungo per consentire ai grandi investitori francesi e tedeschi di ritirare i loro investimenti dai paesi periferici ma non abbastanza lungo da consentire una reale ripresa. La retorica costante sui nostri figli e le future generazioni ampiamente usata a Davos nasconde lincapacit di guardare in faccia alla realt e decretare il fallimento di una unione monetaria che si basata per troppi anni su bi-

lanci statali addomesticati per rientrare nei famosi parametri europei. Nessuno parla pi della bomba derivati nascosta nelle pieghe dei bilanci spagnolo, italiano e portoghese, nessuno parla dei debiti occulti che questi Stati hanno con le banche internazionali e chi paleseranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Nessuno sa con certezza se, come sostiene unimportante banca daffari, nel 2014 lItalia avr 20 miliardi di oneri aggiuntivi sul debito derivanti dagli swap contratti nel passato. La vera operazione trasparenza che i governi europei dovrebbero fare, e in primis il nostro, dovrebbe essere quella di pubblicare la posizione reale in derivati di ogni Stato. Solo cos gli investitori crederanno che i nostri sacrifici sono reali e non servono solo a tappare i buchi del passato.
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FONSAI Primi guai con Unipol complica proprio quando in diS irittura di Unipol. salvataggio sembrava in Sai darrivo il di Fondiaria da parte La ragione starebbe osservazioni della Consob (informali, perch le coop non hanno ancora posto alcun quesito ufficiale) sulla struttura delloperazione: per lautorit guidata da Giuseppe Vegas sarebbe difficile dare il via libera a un salvataggio che premia soltanto la famiglia Ligresti che ha affondato Fonsai, visto che Unipol farebbe lopa soltanto sulla holding di controllo, Premafin, e non sulla societ assicurativa. La Consob avrebbe chiesto quindi un supplemento di informazioni e forse anche una modifica dell struttura del salvataggio, per tutelare di pi i piccoli azionisti di Fonsai. Ieri si sono tenuti i consigli di amministrazione di Premafin e Unipol, ma senza arrivare a conclusioni. tutto rinviato a oggi, quando i consiglieri delle due societ dovranno votare sulloperazione. Lobiettivo aggiustare i dettagli del salvataggio in modo da evitare la bocciatura della Consob.

Domenica 29 gennaio 2012

PRIMA CLASSE
Club Bilderberg 1954 Nasce su iniziativa del principe
olandese Bernhard van Lippe-Biesterfeld e prende il nome dallHotel Bilderberg dove si tenuta la prima riunione. Ha uno steering committee permanente di 18 persone, ma a ogni riunione partecipano oltre 100 tra leader politici, esponenti del business e intellettuali. Gli incontri annuali sono circondati dal massimo riserbo e anche la lista dei convenuti segreta. Oggi guidato da tienne Davignon, nella foto.

Trilateral Commission 1973 La fonda David


Rockefeller, nella foto, della dinastia americana. un coordinamento informale, un network, rigidamente tripartito tra Europa, Giappone e Stati Uniti. Meno chiusa del Bilderberg, si occupa soprattutto dei grandi temi delle relazioni internazionali, sia economici che politici. Ha un triumvirato di vertice di cui faceva parte anche Mario Monti, che si sospeso dopo la nomina a premier.

Bilderberg Club e Trilateral, il vero potere la discrezione


NON SONO I CENTRI DEL COMPLOTTO GLOBALE, MA L SI PREPARANO I GRANDI CAMBIAMENTI

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ieri hanno sfilato a seno nudo (nonostante il freddo) con slogan come La crisi made in Davos e Poveri a causa vostra. In tre sono state arrestate. Ma limmagine che sintetizza lo spirito di Davos quella delle toilette: come racconta Federico Fubini del Corriere della Sera, tutti i wc delle strutture del Forum sono riservati ai potenti ospiti tranne, uno soltanto a disposizione di centinaia di giornalisti e migliaia di delegati. Sintesi perfetta di quella necessit di rivolta del 99 per cento contro unlite ristretta e arrogante predicata dal movimento Occupy Wall Street.

996. Il giornalista Daniel Estulin racconta di aver incontrato La Fonte in un albergo di Toronto. Quando si salutano, Daniel fa per prendere lascensore. Attento!, lo ferma La Fonte. Le porte si erano aperte, ma la cabina non era al piano, Estulin si sarebbe sfracellato decine di piani pi sotto. Guasto tecnico? No, un messaggio: guai a indagare sul club Bilderberg, giura Estulin. Se volete capire cosa succede dentro il Bilderberg, o negli altri incontri a porte chiuse pi famosi, dalla Commissione Trilaterale allAspen al Forum di Davos, in Svizzera, libri come Il club Bilderberg - La storia segreta dei padroni del mondo di Daniel Estulin (Arianna Editrice) non vi servono a molto. Ma se vi piacciono le teorie del complotto in stile protocollo dei Savi di Sion, allora la lettura vi dar qualche soddisfazione. Ammettiamolo: Estulin e gli altri animatori di migliaia di siti e forum on line non sono mai riusciti a scoprire cosa si dicano i grandi della Terra nei loro conciliaboli riservati. Ma hanno molte ipotesi, tutte rigorosa-

mente prive di riscontri: dividere il Canada, o anche fonderlo con gli Usa, far trionfare il capitalismo, ma anche, perch no, distruggerlo speculando, inventare leuro o abbatterlo. Il lavoro di questi giornalisti dinchiesta non mai andato molto oltre la lista dei partecipanti e qualche foto col teleobiettivo. Ma da quando Mario Monti, frequentatore sia del Bilderberg che della Trilaterale, al governo, queste teorie hanno trovato nuova vita.
SONO GRANDI network globali, servono soprattutto a conoscere persone altrimenti poco accessibili. Si creano culture che possono avere sul lungo e medio periodo un impatto molto forte, ma non si tratta del governo mondiale, spiega Mattia Diletti, un politologo della Sapienza specializzato nello studio dei think tank. Ci sono diverse cerchie di segretezza: Davos il pi accessibile, il Bilderberg il pi riservato, alimentare il mito del proprio potere un modo per rassicurare i membri di appartenere a club esclusivi, dice Diletti. Davos, anzi il Wor-

ld Economic Forum, uninvenzione di Klaus Schwab, un ingegnere svizzero che ha studiato ad Harvard. Nel 1971 torna in Svizzera e da allora organizza un summit invernale che ha due livelli: quello delle tavole rotonde, trasmesse in streaming sul sito, e gli incontri informali. Quello che conta ci che succede nei corridoi e il vertice si evoluto negli anni in modo da favorire questi colloqui, scrive in Superclass (Mondadori) David Rothkopf, ex managing director della societ di consulenza strategia di Henry Kissinger, assiduo frequentatore di tutti i summit riservati. A Davos, nel 1995, Shimon Peres e Yasser Arafat poterono parlare di Gaza al riparo da occhi indiscreti, nel 2003 il ministro inglese Jack Straw pot incontrare a tu per tu il leader iraniano Mohammad Khatami. E sempre a Davos, come ricostruisce Rothkopf, fu preparata la vittoria di Boris Yeltsin nella Russia postsovietica. Il bene prezioso, insomma, proprio la riservatezza di questi summit. E quello che meglio la garantisce senza dubbio il club Bilderberg, nato in

piena Guerra fredda nel 1954 per iniziativa del principe olandese Bernhard van Lippe-Biesterfeld, diretto dal 1998 dallex commissario europeo tienne Davignon. Negli anni le riunioni del Bilderberg sono state individuate come le incubatrici del golpe del 1974 in Portogallo, dellascesa di Bill Clinton e Tony Blair, o di speculazioni valutarie. Esagerazioni? Di certo le informazioni che si scambiano in questi consessi hanno un valore notevole, altrimenti non si spiegherebbe perch gli uomini pi potenti del mondo dedichino tanto del loro prezioso tempo a questi raduni. Grazie a Wikileaks sappiamo qualcosa di come funzionano le riunioni del Bilderberg. Il sito di Julian Assange ha pubblicato i verbali di alcune riunioni, del 1955, del 1963 e del 1980. Nei verbali non mai indicato chi parla, ma il dibattito parte sempre dalla presentazione di un paper che poi viene commentato. I temi sono quelli che si possono immaginare, dalla sicurezza nucleare agli accordi di libero scambio, allevoluzione delle

relazioni internazionali. La Commissione Trilaterale pi trasparente, sul sito c lelenco dei componenti di questa struttura voluta da David Rockefeller nel 1973 per coordinare i tre vertici del mondo non sovietico, America, Europa e Giappone. Pi le cose si fanno confuse, a partire dagli anni Ottanta, pi importanti diventano questi organismi di confronto (e coordinamento). Al vertice c sempre un triumvirato, oggi la casella europea vuota dopo che Mario Monti si autosospeso, per gli americani c il teorico del soft power, il politologo Joseph Nye e il giapponese Yotaro Kobayashi, numero uno del colosso Fuji Xerox. La Trilateral lorganismo meno connotato dal punto di vista del business e pi da quello culturale. ANCHE QUI c una certa riservatezza sugli svolgimenti degli incontri, ma i testi di cui si discute sono pubblici. Come il famoso lavoro del 1975 The crisis of democracy firmato da Michel Crozier, Joji Watanuki e Samuel Huntington, il politologo famoso per la teoria dello scontro di civilit. Queste le conclusioni: Quello che in crisi oggi non il consenso sulle regole del gioco, ma il senso dello scopo che si dovrebbe raggiungere partecipando al gioco. la democrazia anomica, dove la competizione per il potere diventa pi un'arena per laffermazione di interessi in conflitto che un processo per il raggiungimento di un proposito comune. Se la Trilaterale voleva cambiare il mondo, non sembra esserci riuscita molto.
Ste. Fel.

Monti e gli italiani nei salotti buoni del mondo


IL PREMIER UNO DEI POCHI AMMESSI IN QUESTI CIRCOLI ESCLUSIVI, HA LASCIATO LA CARICA QUANDO STATO NOMINATO SENATORE
di Marco

Dolcetta

Monti uno dei pochi italiani che M ariodecennipartecipa alle periodiche da riunioni dei salotti buoni dei poteri forti mondiali. Monti ha rinunciato poco dopo l'elezione a senatore a vita, subito prima di diventare premier, alle cariche nella Trilaterale, nel Gruppo Bilderberg. Senza dilungarci troppo sullorigine di queste entit fumose, basta scorrere negli anni i nominativi degli aderenti per renderci conto come in questi ambienti si fosse sin dai primi tempi diffusa una sorta di intolleranza nei confronti di Silvio Berlusconi. La Trilaterale fu fondata da David Rockefeller e da sempre, cos come il Gruppo di Bilderberg che

Una volta cerano gli Agnelli e Rockefeller, ora Montezemolo, Guarguaglini ed Enrico Letta

prende il nome da un prestigioso Hotel, dove per la prima volta i reali d'Olanda, su invito del principe Bernard, nel 1954 spalleggiato dal co-fondatore David Rockefeller si form quel nucleo di persone destinate a reggere in maniera discreta i destini del mondo. Le associazioni si strutturano con elezioni di membri a differenti livelli: non mancano i reali di Olanda, di Spagna, di Gran Bretagna. Quindi, questi monarchi che accettano la parit con i multimiliardari vedono al loro fianco i Rockefeller, i vari Agnelli di generazione in generazione, i Rothschild, i David-Weil, cui fianco a fianco, non sfigurano i datati Henry Kissinger, Zbigniew Brzezinski, poi anni fa Egidio Ortona, sir Phillip De Zulueta, e

quindi Gianni Auletta Armenise, l'industriale Piero Bassetti cui ha ceduto il posto al parente stretto Gianfelice Rocca, e ai suoi tempi Carlo Bonomi, Francesco Cingano e Umberto Colombo. Poi, l'industriale bolognese Giuseppe Gazzoni Frascara e altri italiani Cesare Merlini, Giuseppe Piovano, Giuseppe Ratti, Cesare Romiti, Mario Schimberni, Paolo Vittorelli, e venendo ai giorni nostri, dopo un breve passaggio di Giorgio Benvenuto, Ottaviano Del Turco, Walter Veltroni, troviamo nelle liste pi aggiornate, maggio 2011 appunto, Mario Monti che un vero decano e fa parte del Comitato esecutivo, insieme, ad esempio, con Paul Volcker. Fra gli italiani il nome di Agnelli scomparso da tempo per fare spazio a John Elkann, che ha preso a sua volta il posto di Luca Cordero di Montezemolo; e, quindi, Enrico Tomaso Chucchiani (Intesa Sanpaolo), il sottosegretario Marta Dass, il noto Pier Francesco Guarguaglini (ex Finmecca-

nica), e Federica Guidi, dei Giovani di Confindustria, Enrico Letta, e non lo zio, il greco Lucas Papademos da poco primo ministro tecnico della Grecia. E poi Carlo Pesenti, Roberto Poli, Dieter Rampl dell'Unicredit, Luigi Ramponi, Marcello Sala, Paolo Scaroni, Eni, Carlo Secchi, ex rettore Bocconi, Maurizio Sella, Stefano Silvestri, Marco Tronchetti Provera e, chiude la lista degli italiani il commentatore del Corriere della Sera Franco Venturini, erede in quel posto di Arrigo Levi. Curiosit finale: non mancano personaggi apparentemente atipici o imprevisti in un consesso di miliardari illuminati e leader occidentali. C per esempio Petar Stoyanov, gi presidente della Bulgaria e considerato a Mosca uno dei veri capi dei servizi dell'Est. In questa compagnia ci si chiede quali fossero gli argomenti di cui poteva discutere lo scrittore Mario Vargas Llosa, premio Nobel della Letteratura 2010.

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Problemi tecnici: vicende imbarazzanti per il governo

INCIUCI
Anemone, entrambi imputati al processo per il G8. Sotto inchiesta anche Filippo Patroni Griffi, ministro della Funzione Pubblica, per limmobile vista Colosseo acquistato nel 2008 per soli 170mila euro dallInps e una serie di vertenze al Tar superate anche grazie allassistenza proprio di Malinconico. Problemi di doppio incarico per Corrado Clini, ministro dell'Ambiente, che non vuole dimettersi dalla guida dell'Area Science Park di Trieste, e per Francesco Profumo, ministro dell'Istruzione, gi presidente del CNR. Alla Difesa Filippo Milone chiedeva soldi a Finmeccanica. Ultimo in ordine di tempo, il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Zoppini costretto a ritirare l'emendamento ad aziendam per favorire una parte della famiglia Salini nel controllo del gruppo omonimo.

resce il numero delle vicende imbarazzanti che hanno coinvolto membri del governo Monti. A partire dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Carlo Malinconico, dimessosi dopo che Il Fatto ha svelato i suoi soggiorni nellalbergo 'Il Pellicano', pagati dallimprenditore Francesco De Vito Piscicelli, su richiesta di Angelo Balducci e Diego

LA RETE DI SAMBUCO
Tv e frequenze: Passera conferma il capo dipartimento legato a Bisignani
di Carlo Tecce

episodio pi curioso capita sempre nei momenti di maggiore concitazione e tensione. Durante il Consiglio dei ministri che licenziava il primo decreto liberalizzazioni - otto ore di riunione, venerd 20 gennaio - il ministro Corrado Passera (Sviluppo economico) trov il tempo e il modo per proporre e ottenere la conferma di Roberto

Sambuco come capo dipartimento per le Telecomunicazioni. Al ministero di via Veneto ci sono due sottosegretari Massimo Vari e Claudio De Vincenti che aspettano le deleghe, ma il trasversale Sambuco ancora il referente per qualsiasi riforma su televisioni e telefonia. Lunico ingranaggio interno che pu influenzare le decisioni di Passera. Chi il 43enne professore di Economia, gi uomo di fiducia di Claudio Sca-

jola e Paolo Romani? Una telefonata del 2 dicembre 2010 fra il faccendiere Luigi Bisignani (gi conosciuto per la P2, riscoperto per l'inchiesta P4) e l'ex ministro Stefania Prestigiacomo pu introdurre la figura di Sambuco, ex altissimo dirigente di Wind. Prestigiacomo: Che ha detto Sammurri?. Bisignani: Chi Sammurri?. P: No questo.... B: Sambuco?. P: Sambuco. Il capo di gabinetto, amico

Beauty contest Il professor Sambuco, a sinistra, ha scritto le regole. Sopra, Bisignani e Passera

Il faccendiere della P4 al telefono: Se vado l, fa tutto quello che gli dico


tuo?. B: Amicissimo. Quando sono l, se vado l, fa tutto quello che gli dico. P: Minchiate.... Qualche mese prima, il 14 ottobre 2010, proprio Sambuco chiama Bisignani per raccontargli un Consiglio dei ministri velocissimo: Gianni Letta ha portato la Finanziaria pregando tutti di non intervenire, una roba vergognosa. Non funziona pi Luigi, se cos finita. Lui [Giulio Tremonti, ndr] si fatto pure la conferenza stampa. Almeno Paolo Bonaiuti ha avuto il buon gusto di non andare. Sambuco informato, conosce i veleni che indeboliscono il governo Berlusconi anche per il buon rapporto con Gianni Letta. Il capo dipartimento non soltanto amico di Bisignani, che a novembre ha patteggiato una condanna a un anno e sette mesi per la vicenda P4: l'ultimo incarico ricevuto tre anni fa, Garante per la sorveglianza dei prezzi, fa moltiplicare poltrone e relazioni. La somma di nuovi poteri attira, per, l'attenzione del senatore Elio Lannutti (Idv) che il 14 luglio scorso deposita un'interrogazione urgente a Palazzo Madama: Mi chiedo se il governo ritenga che il coinvolgimento di Roberto Sambuco nellinchiesta della P4 con Bisignani e altri membri autorevoli nonch le attivit delle sue numerose societ possano far nascere seri dubbi sulla sua imparzialit?. Nessuna risposta. In carica c'era il governo Berlusconi. In quei giorni il professor Sambuco, insieme con l'Autorit nelle comunicazione e il ministro Romani, stava per pubblicare il concorso per l'assegnazione gratuita di cinque frequenze per il digitale terrestre, il famigerato beauty contest. Il capo dipartimento ha scritto le regole del gioco, che incidentalmente favorivano Mediaset,

RECIDIVI

LA MAGLIE, LINPGI E VECCHI GUAI


elle maglie di Maria Giovanna Maglie, si impigliano odi di ritorno, conti fuori regime e appartamenti. Il fervore antislamico. Lastio verso Gianfranco Fini che accusato sulle colonne di Libero di aver viaggiato a Potenza a spese dello Stato ha parlato di deliri da risolvere davanti a un giudice. Con Maria Giovanna cos. L11 settembre le fece male. La fallacizz, per usare le sue parole. Se per Adorno volgarit era essere dalla parte della propria degradazione, per L Inpgi, listituto nazionale di Previdenza dei giornalisti italiani, la questione molto pi lineare. Alla Maglie imputa il mancato pagamento di due locali romani affittati dalla cronista nel 2010.

Un appartamento ai Parioli e un magazzino in centro citt. Sfratti e pignoramenti, citazioni in tribunale e avvisi di garanzia. Storia di trincea, lo stagno preferito dell ambasciatrice di Craxi a New York quando Bettino non era gi pi il politico neroniano che si atteggiava a Mitterand. Allepoca la Rai le contest il disinvolto uso dellufficio di corrispondenza americano con conti monstre (70 miliardi di lire) che la spinsero alle dimissioni, prima di provare (con fatica) la propria innocenza. Questa volta, con lInpgi (gi pignorati alcuni quadri per 48mila euro) per la viaggiatrice di frontiera che ti guarda dritto negli occhi non abbassarli sar pi difficile.

senza mai contestare la procedura (e dunque se stesso) che, invece di aprire il mercato a nuovi operatori, aiutava i soliti noti. Passera avr consultato Sambuco prima di annunciare larmistizio sul beauty contest : congelato per tre mesi, senza abrogare la legge come chiedeva lAgcom, per evitare pericolosi ricorsi di Mediaset. Sempre Sambuco ha studiato le regole per lindennizzo a pioggia (che non tiene conto di fatturato e telespettatori) per quelle televisioni locali che sciaguratamente occupano le frequenze vendute con lasta per la telefonia mobile. Un esproprio che penalizza le emittenti regionali che trasmettono programmi e premia a suon di milioni le televisioni parrocchiali che saccendono a intermittenza. Passera poteva rimuovere Sambuco e nominare un suo collaboratore, ma ha preferito riproporre il passato perch, forse, pi rassicurante del futuro. Come gi accaduto per decine di uomini di Gianni Letta (e del Cavaliere) nei ministeri. A volte ritornano. A volte non se ne vanno mai.

Rai, la Lei accontenta Berlusconi: Maccari resti al Tg1


TORNA LALLEANZA LEGA-PDL, AL CARROCCIO ANDR LA DIREZIONE DEI TGR. BERSANI: INTERVENGA MONTI. MARTED IL CDA
non il goverI n Rai Marioesistel'alleanza no di Monti, qui comanda ancora Pdl-Lega. Nei giorni di vecchie spartizioni di potere, berlusconiani e leghisti ritrovano la sintonia di un tempo e, complice la sponda del dg Lorenza Lei, si preparano all'ennesima abbuffata di poltrone per controllare l'informazione nonostante l'avvento di tecnici e professori. Il direttore generale ha svelato le nomine per il Consiglio di amministrazione di marted: proroga al 31 dicembre per l'interim di Alberto Maccari al Tg1, anche se il giornalista vicino al Pdl doveva andare in pensione; direzione dei telegiornali regionali per Alessandro Casarin (quota Carroccio). Lorenza Lei gioca per s e per il Cavaliere: autorizza l'occupazione di due testate giornalistiche per cercare di recuperare il rapporto ormai compromesso con il Cavaliere e il voto di Giovanna Bianchi Clerici (Lega).
ADESSO il presidente Paolo Garimberti protesta, prima minaccia e poi smentisce le dimissioni, ma soltanto un mese fa vot per l'interim a Maccari: Non commento. Dopo dir liberamente e sinceramente ci che penso. Il consigliere Nino Rizzo Nervo fa un appello ai colleghi e all'azienda: Avevo sperato in un sussulto di autonomia da parte del direttore generale, ma cos non stato. Il Cda dia un forte segnale di indipendenza rimandando al mittente quelle proposte e chiedendo al direttore generale di dimettersi. Il borsino dei voti, per, indica vincente il direttore generale (5 per il s, 4 per no) anche se, come spiega Rinno Nervo, le sue proposte vanno contro i regolamenti: Oggi si chiede persino di violare le regole che questo stesso Cda si era dato due anni fa: il divieto di affidare direzioni ai dipendenti andati in pensione. Purtroppo non la prima volta che il direttore generale compie atti gestionali calpestando la normativa aziendale. Di solito Pier Luigi Bersani ignora la gestione di viale Mazzini, ma stavolta interviene e si rivolge direttamente al premier Monti: Rai, davvero di tutto di pi. ora di mettere un freno alla progressiva distruzione di una societ pubblica. Spero che il Cda non consenta questa deriva. Occorre mettere mano urgentemente anche su iniziativa dellesecutivo, a una riforma della governance. L'Italia dei Valori annuncia barricate: Il direttore generale Lei, scegliendo di non scegliere, dimostra tutta la sua debolezza, favorisce la lottizzazione politica fra Pdl e Lega, appoggiandone di fatto il vergognoso accordo, e porta lazienda verso il baratro, dice il portavoce Leoluca Orlando. In Cda sar determinante il voto del berlusconiano Antonio Verro, appena nominato deputato Pdl: In questo caso aggiunge Orlando promuoveremo ogni azione legale presso le sedi competenti, di fronte alle illegittimit che si stanno consumando, e valuteremo, inoltre, se esistano i requisiti per una class action contro lazienda. I vari Paolo Romani e Maurizio Gasparri (Pdl) difendono e coccolano Lorenza Lei, ben contenti di ricevere un regalo inatteso con un colpo di mano che viola qualsiasi regola e mette allopposizione il governo di Mario Monti. Forse ha ragione Pippo Giani (Popolari Italia di Domani) che si richiama al manuale Cencelli: Beati quei tempi in cui la professionalit vera si sposava con una logica che accontentava le aree politiche e culturali. Lopposizione non critica Casarin e Maccari, ma la manifesta incapacit del direttore generale di tenere conto di equilibri esistenti nellazienda e nel paese.

Poltronissime Da sinistra, Alberto Maccari, Lorenza Lei e Alessandro Casarin

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Le proteste: avvocati imbavagliati Radicali in sit-in

LANNO GIUDIZIARIO
condividere le ragioni della protesta che non contro la magistratura ma contro un provvedimento del governo e soprattutto chi non ascolta una categoria e non dialoga. Anche i Radicali hanno voluto manifestare in occasione dellevento: da Catania a Trieste i militanti del partito di Pannella hanno chiesto amnistia

i sono fatti trovare allinaugurazione dellanno giudiziario con la bocca chiusa dai cerotti. Cos gli avvocati, da Genova a Napoli, hanno voluto mostrare la propria contrariet allintenzione del governo di procedere a liberalizzare anche la professione forense. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha detto di

GIUDICI, LINCUBO RESTA B.


Da Lecce a Firenze, lex premier e il suo Guardasigilli sono ancora un brutto ricordo per le toghe
per cui si progetta una maggiore efficienza. Linaugurazione dellanno giudiziario daltronde anche la pubblicizzazione dei problemi che la macchina giudiziaria incontra, dalla Sicilia alla Val dAosta: lungaggini dei procedimenti, prescrizioni, mancanza di fondi e personale. Ma anche, ancora una volta, lex premier. A Firenze, il Procuratore Beniamino Deidda, sospira: Non c pi un ministro della Giustizia che, poco prime delle solenni inaugurazioni annuali, andava in televisione per dire che i magistrati perseguitavano il capo del governo. E a chi, indignato, gli chiedeva conto della grave affermazione, rispondeva che si trattava di un fatto oggettivo e snocciolava il numero delle decine di procedimenti penali iniziati a carico del presunto perseguitato. A Lecce il presidente della Corte dappello Mario Buffa ha ringraziato il capo dello Stato in qualit di cittadino ma anche di giudice, per averci allontanati dal precipizio verso il quale inconsciamente marciavamo, per averci tirato fuori dalla palude, per averci fatto svegliare da una sorta di incubo.
Linaugurazione dellanno giudiziario a Milano (FOTO EMBLEMA)

l ministro della Giustizia, Paola Severino, ha scelto Catania per linaugurazione dellanno giudiziario. Una sede, quella siciliana, in cui, come nel resto dei tribunali dellisola si vive in prima linea e i risultati lusinghieri sono stati pagati a caro prezzo dai servitori dello Stato, ha detto ricordando Giovanni Falcone. Il ministro ha puntato sui due temi del suo mandato di tecnico: il sistema carcerario (dallo stato delle carceri si misura il livello di civilt di un Paese) che va seguito con attenzione e quello giudiziario

Roma

Milano

Qui Romanzo Criminale


di Rita Di Giovacchino Roma

La malattia? la prescrizione
di Antonella Mascali Milano

si spara. sapevaA Roma ormailecoLodelleforte mo gi, ma pallottole talmente da seminare il panico tra toghe ed ermellini. Provincia da romanzo criminale, la definisce il presidente della Corte dAppello Giorgio Santacroce, al quale come ogni anno tocca fare il punto su crimini e delitti nel distretto giudiziario pi potente dItalia. In realt gli omicidi nel 2011 sono stati a Roma 37 e il 2012 non cominciato bene. Lalto magistrato non cita fatti specifici ma dietro la sua sconfortante analisi c la rapina di Torpignattara, con luccisione della piccola Joy di appena nove mesi e di suo padre Zhou, lo strano suicidio del killer nordafricano penzolante a quattro metri daltezza e il sospetto che anche il secondo killer possa essere stato eliminato dopo il ritrovamento di un cadavere carbonizzato nelle campagne romane. Ma anche lesecuzione in pieno giorno, nel garage di un condominio signorile, di un immobiliarista che per ambiente ricorda luccisione del gioielliere Flavio Simmi.
NON IL NUMERO degli omicidi, ma la loro qualit. Roma nelle mani di bande criminali in grado di controllare ogni attivit economica. Molte aggressioni, per le modalit esecutive e per le caratteristiche soggettive delle vittime, risultano maturate a seguito di contrasti insorti tra gruppi rivali, spiega con voce piana Santacroce che non sembra aver dubbi sul fatto che Roma sia crocevia di organizzazioni criminali mafiose e non mafiose: questa citt non soltanto una piazza commerciale di primo piano,

specie per il consumo di droghe, anche il centro del potere politico e qui vengono prese le decisioni su investimenti e grandi appalti. SIAMO INSOMMA tra Palermo e Bogot. Soltanto il sindaco Alemanno, presente alla cerimonia, pur intuendo il rischio di infiltrazioni criminali non sembra accorgersi della gravit dellallarme e si dilunga su come aggiustare gli equilibri tra Stato, politica e altre funzioni visto che il nuovo clima politico pu raffreddare i conflitti e le polemiche. Ma certamente non raffredda la polvere da sparo. I dati che la relazione snocciola sono eloquenti: in tre anni i carabinieri hanno sequestrato 153 milioni di euro e negli ultimi dieci mesi 5 mila chili di droga. Un fiume di denaro sporco tracima ovunque: tra il 2009 e il 2011 le banche hanno segnalato l80 per cento in pi nelle operazioni di riciclaggio. Del resto in questa provincia da romanzo criminale sono da tempo radicati clan mafiosi e camorristi come i Mallardo da Giugliano, gli Alvaro di Cosoleto, i Muto di Cetraro, i Gallico di Palmi. A Latina si registra la storica presenza dei Bardellino e dei Moccia, il mercato ortofrutticolo di Fondi nelle mani dei Tripodo-Romeo (legati agli ndranghetisti Bellocco-Pesce). A Tivoli troviamo invece i siciliani, da Cosa nostra e alla Stidda. Rapine ed estorsione sono in aumento, si registra una lieve flessione dellusura (ma solo per quello che riguarda i numero delle denunce), aumentano le violenze sessuali, anche in famiglia, ma non di gruppo. Ma a Roma ci sono anche i palazzi del potere e la scalata contro la Pubblica amministrazione. La corruzione una vera e propria tassa occulta calcolata dalla Corte dei Conti in oltre 50 miliardi di euro lanno, nonostante sia un fenomeno diffuso e giuristi ed economisti chiedano da anni unapposita legge anticorruzione imposta anche dalla normativa europea, lazione di contrasto vacilla, dice Santacroce che dedica l'ultimo passo forte della relazione allex ministro della Giustizia: La nostra una posizione estremamente imbarazzante, di recente il Groupe dEtats contre la corruption del Consiglio dEuropa ha dato un pesante responso sul disegno di legge elaborato dallex ministro Alfano, esprimendo gravi preoccupazioni sugli effetti dannosi della prescrizione nei processi per corruzione, sul conflitto di interessi dei governanti e sulla mancanza di un codice di condotta per i parlamentari.

uando QMilano,Giovanni Canzio, presidente della Corte dappello di pronuncia quelle due parole, agente patogeno, riferite alla norma sulla prescrizione, impossibile non pensare al processo Berlusconi-Mills che andr al macero proprio per quella legge ad personam, la ex Cirielli del 2005. Naturalmente, quando legge la relazione alla cerimonia di apertura dellanno giudiziario, non cita mai il processo allex premier. Naturalmente, il suo discorso (distribuito con un opuscolo) lha scritto prima di venerd, quando la difesa dellex premier ha ricusato i giudici. Ma la posizione sulla prescrizione del capo di uno degli uffici giudiziari pi importanti dItalia inequivocabile: la legge cos com garantisce impunit e offende le vittime. La prescrizione, dice il presidente Canzio, oggi si rivela come un agente patogeno. Ed elenca le gravi conseguenze:

scoraggia i riti alternativi, incentiva strategie dilatorie della difesa, implementa oltre ogni misura il numero delle impugnazioni (per ottenere la prescrizione del reato, ndr). Dunque, ragiona Canzio, si va verso lineluttabile proscioglimento (dellimputato, ndr) per il mero decorso del tempo. Con il risultato che assistiamo al fallimento dellaccertamento della verit. Alla sconfitta dellansia di giustizia delle vittime e della collettivit.
IL SUCCESSORE di Alfonso Marra (costretto a dimettersi per la vicenda P3 e contro cui c stata una sollevazione dei magistrati milanesi), ricorda, come ha fatto il Primo presidente della Cassazione, Ernesto Lupo, che lEuropa ci condanna per la mole di procedimenti incompiuti. Lo Stato italiano si caratterizza per il maggior numero di condanne della corte di Strasburgo per irragionevole durata del processo penale da un lato, e per il pi alto numero di prescrizione dallaltro (circa 200 mila lanno). Il presidente della Corte dappello auspica che i termini di prescrizione possano essere congelati quando si avvia lazione penale o almeno alla fine del processo di primo grado. Una modifica della prescrizione tornato a chiederla il presidente dellAnm, Luca Palamara, ieri a Milano, e il vice presidente del Csm, Michele Vietti. Ma una riforma sembra improbabile. Il Pdl ha minacciato di far cadere il governo Monti. E ieri il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ha criticato anche il fatto che se ne sia parlato: evidente che Canzio vuole confermare pubblicamente che tutto il rito ambrosiano si muove per assicurare a Berlusconi una sicura condanna. La relazione del presidente della Corte dappello si sofferma anche sul conflitto politica-magistratura. Non poteva che essere

cos. Siamo a Milano, a venti anni da tangentopoli e a dieci anni dal resistere, reistere, resistere del procuratore generale, Francesco Saverio Borrelli. Nellaula magna c proprio lex magistrato che fu il capo di Mani pulite. Ci sono anche altri protagonisti di quella stagione: lex procuratore Gerardo DAmbrosio e lex pm, Gherardo Colombo. Presenti anche alcuni magistrati che hanno Berlusconi come imputato. Giulia Turri, presidente del collegio del processo Ruby-Berlusconi. Maurizio Romanelli, procuratore aggiunto, che domani si trover davanti lex premier in udienza preliminare, per la vicenda dellintercettazione Fassino-Consorte. IL PRESIDENTE Canzio ha chiesto ai politici di stare al loro posto e ai magistrati di essere indipendenti e responsabili. Le toghe devono farsi guidare dalla Raccomandazione del Consiglio dEuropa 2010 sui giudici ai quali chiede indipendenza, efficacia e responsabilit. Nei rapporti con la stampa deve esserci moderazione. I politici, invece, devono evitare ogni critica che possa compromettere lindipendenza della magistratura. convinto che il rapporto fra i diversi poteri dello Stato, con il cambio a palazzo Chigi non possono che migliorare: La speciale e obiettiva sovraesposizione, che negli anni pi recenti ha caratterizzato gli uffici giudiziari milanesi, sul piano dei rapporti con i media e con la politica, per la particolare importanza e rilevanza sociale sia dei fatti sia delle persone coinvolti in indagini e processi, destinata a stemperarsi. Chiss se le sue parole sono dettate dallottimismo della volont.

SUICIDA in cella di sicurezza


vita U n marocchino di 27 anni si toltoinlauna nella tarda serata di venerd impiccandosi camera di sicurezza della Questura di Firenze. Luomo, con numerosi precedenti penali, era stato arrestato poche ore prima presso il pronto soccorso di Santa Maria Nuova. Si impiccato alla grata della porta blindata della cella dove era ristretto, accusato dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Era stato trasportato in stato di ubriachezza in ospedale nel pomeriggio, aveva dato segni di escandescenza, anche allarrivo della forza pubblica. Dopo essersi messo al collo una lunga striscia di tessuto ricavata dal margine della coperta in dotazione alla cella e legatala alla grata della porta blindata, il 27enne si lasciato scivolare sul pavimento tentando di strangolarsi. Il personale di vigilanza gli ha prestato i primi soccorsi. Ma non c stato nulla da fare.

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Domenica 29 gennaio 2012

LITI IN FAMIGLIA

LA LEGA METTE LA SORDINA ALLA BASE IN RIVOLTA. VIA ALLE EPURAZIONI


Tosi a Verona potrebbe correre da solo con una sua lista civica
di Erminia della Frattina Venezia

aro Gobbo, perch non porti il tuo culone sotto un gazebo e non provi ad ascoltare i militanti che ti hanno contestato durante il comizio? Magari scopri che le critiche possono essere utili. Affogano nel mare in burrasca del Carroccio le parole del senatore Filippi, ex leghista buttato fuori a calci dai vertici (sono lunico senatore che sia mai stato espulso). Una cacciata di peso, ma solo lultima di tante espulsioni senza motivo, giura limprenditore vicentino di famiglia danarosa e qualche grana con la giustizia. Pugno di ferro o lennesimo segno di debolezza di un movimento che ha perso la bussola, mentre Maroni giura che sar og-

gi in fiera a Verona a sostenere Tosi e sabato prossimo caler Calderoli per tentare di mettere un punto alla lite Tosi-Gobbo?
NEL MAGMA leghista Filippi lancia frecce avvelenate a uno dei totem della Liga veneta: Gian Paolo Gobbo, segretario del partito e bossiano di ferro. Il fattaccio risale a poco tempo prima, e parla ancora una volta di espulsioni. Due militanti hanno contestato le parole di Gobbo durante un comizio a Schio. Dopo qualche giorno senza ascoltare ragioni sono stati espulsi con una lettera dalla Lega. Arrivederci e grazie. Anche lui, lonorevole che amministra una ditta di prodotti chimici ad Arzignano, stato defenestrato senza troppi convenevoli. Come me sono tantissimi quelli che ricevono in questo periodo la lettera di

espulsione dalla Lega. Lamarezza scende assieme al veleno della vendetta, ma le dichiarazioni di Filippi sono lo specchio della frana che si sta aprendo nel Carroccio veneto: 20 espulsi su 30 militanti ad Arzignano (la sua culla elettorale, ndr), moltissime sezioni commissariate nel Vicentino oltre alla sede cittadina di Padova, commissariata da oltre un anno. La verit? Il nodo della partecipazione leghista passare da sostenitore a militante, quindi con diritto di voto. E sa cosa hanno fatto? Ci sono tanti militanti anziani che si sono iscritti 20 anni fa siamo il partito pi longevo dItalia e nessuno andato a far loro rinnovare le tessere. Non li hanno contattati, e cos sono arretrati a semplici sostenitori, cio senza diritto di voto. Un modo per concentrare il potere e governare i voti.
Umberto Bossi e Roberto Maroni. In alto, il sindaco di Verona, Flavio Tosi (FOTO LAPRESSE)

SGARBI Salta la fila in aeroporto: proteste la fila ai detector dellaeroporto. Lo C he noiachiunquemetalSgarbi, sindaco lo ha sicurapensa si debba imbarcare, mente pensato Vittorio di Salemi. Il
noto critico ha pensato di risolvere la questione infilandosi in un varco speciale, senza averne apparentemente diritto. Il fatto, avvenuto allaeroporto di Fiumicino, stato denunciato al quotidiano La Repubblica dal segretario provinciale del Silp di Roma Gianni Ciotti: Qualche giorno fa - racconta - Vittorio Sgarbi ha rifiutato, come i colleghi mi riferiscono fare abitualmente ogni volta che deve imbarcarsi su un volo da Fiumicino, di fare la fil acome tutti gli altri passeggeri, asserendo di aver diritto al passaggio per il posto di polizia come ogni parlamentare con la scorta. Sgarbi, stando al racconto del sindacato di polizia, si sarebbe prima esibito nel consueto show a base di invettive e insulti, quindi si sarebbe fatto inserire nella lista del Cerimoniale di Stato. Linteressato si difende: Esiste un varco per le persone, fra cui magistrati non parlamentari, accompaganate da uomini di scorta. Io non mi sono fatto inserire in alcuna lista, ma ho seguito, come faccio da sempre, regolari procedure. Le modalit delal mia scorta sono state conciordate attraverso circostanziati decreti. Non ho mai invocato diritti che non sono dei parlamentari ma di magistrati, sindaci o altre personalit a rischio, come il noto non parlamentare Roberto Saviano.

rio padovano Bricolo? C tanto Lo scontro scontento anche li tra i militanti) sono solo le retrovie della battaBossi-Maroni glia, lepicentro dello sfaldamento altrove: cerchio magico condilania tro barbari sognanti (povero Slataper), bossiani contro maroniail Carroccio ni. Ora persino la velina verde, il sito che era scomparso e si dice A rischio 150 sia legato ai cerchisti e a Reguztorna sul web e attacca Maamministrazioni zoni,con toni durissimi: Sei il Fini roni della Padania, vergognati. locali A Longare nel Vicentino una decina di sostenitori non sono diventati militanti: Con la scusa che erano parenti tra loro. Ovviamente una motivazione risibile. A Vicenza si inventata la regola che i militanti devono essere un terzo dei sostenitori. Cos sono state bloccate tutte le richieste per diventare militante: I militanti a Vicenza sono 53 in tutto, una manciata per chi deve pilotarli e un numero ridicolo per una citt che ha cullato il leghismo (con Stefano Stefani e Manuela Dal Lago in sella da 20 anni) fin dalla prima ora. Ma Vicenza e Padova commissariata (Ma lei sa che il commissaPICCOLI focolai che in Veneto si traducono in Gobbo contro Tosi. Potevano mancare in questo clima le baruffe chioggiotte? A Chioggia il caso Malaspina segretario di sezione espulso dalla Zaccariotto presidente della Provincia di Venezia insieme ad altri 18 militanti cacciati: come lo giustificano?, dice Filippi. Per essere sicuri i vertici del partito hanno cambiato la serratura della sede chioggiotta e da questestate segretario ed espulsi fanno le riunioni al bar. Unepurazione in salsa veneta che forse non risparmier nemmeno Tosi, raggiunto da sanzioni disciplinari plurime e intenzionato a correre con una lista nominale e senza Pdl alle prossime am-

ministrative. Se la Lega non daccordo lascio la politica, ha detto lapidario dopo che il nemico Gobbo, primo cittadino di Treviso, gli ha fatto sapere il suo dissenso. Lo appoggia invece Gentilini, 83enne vicesindaco di Treviso, che promette di candidarsi pure lui alle amministrative con una civica personale. Una scelta che assieme alle parole di Bossi anti-Formigoni rischia di mettere a repentaglio le 150 amministrazioni locali che governano in Ve-

neto con lasse Pdl-Lega. Ma ormai guerra senza quartiere. Ma la base, i militanti sono sani: la Lega un movimento puro, chiosa Filippi. Per? Per i vertici non stanno facendo bene il loro dovere. Stanno riducendo il partito a un regime nord-coreano, devono smettere di buttare fuori militanti con motivi imbarazzanti e Bossi e Maroni si devono chiarire. Come finir? Non leggo gli oroscopi, non so prevedere il futuro.

di Lidia Ravera

Il sogno mai realizzato dellequit fiscale


ABBASSEREMO LE TASSE la tetta promessa, la grande mammella elettorale che ogni politico in corsa per vincere ha offerto alla fame del votante, alla sua angoscia, alla sua disperata dipendenza. Le abbasseremo, ve lo giuro, toglieremo il Suv a quelli che denunciano un reddito da ladri di biciclette e i vostri magri stipendi non saranno pi taglieggiati alla fonte. Pagherete poco, pagheranno tutti. Da quando ho memoria (e la mia vita lunghetta) la promessa non mai stata mantenuta. diventata il mantra delle buone intenzioni, la madre di tutte le balle da comizio. Se, fra questanno e il prossimo, linverosimile Monti, riuscir a destinare 10-15 miliardi alla riduzione del primo scaglione Irpef dal 23 al 20%, come si dice, verr gi il teatro. Il volume degli applausi far crollare ledificio del nostro scontento. Chi lo accusava di essere efficiente ma iniquo, tecnico ma schierato coi patrimoni, bello ma senzanima dovr tacere o almeno ridurre il volume del mugugno. Se, invece, le cose rimarranno come stanno, con le tasse a gravare su quelli che le hanno sempre pagate e gli evasori sempre pi evocati e sempre pi evanescenti, ci rester soltanto la nostra quota parte di realismo malinconico: impraticabile da noi lequit fiscale! Salvaci dalla noia e dalla ripetizione, Monti, facci sognare!

Intervista a Vittorio Feltri

Il Pdl finito, B. torna sul ponte


di Fabrizio dEsposito

pate come chiedono i falchi di La Russa? In questo momento il centrodestra perderebbe. l partito dellamore come la Concordia e il Ca- Chiedono il voto per andare allopposizione? Ti valiere come il capitano Schettino? Al blasfemo sembra logico? sospetto ha dato voce Daniela Santanch, in pri- Si dice che tra un anno si perderebbe di pi. ma fila tra i falchi del Pdl contro il governo Monti. Sono calcoli che fa chi, come La Russa, vuole solo In sostanza: meglio votare invece di assistere, im- tornare a sedersi in Parlamento. Ma io ragiono da potenti, al feroce stillicidio che sta consumando il orobico. Facciamo un altro esempio, molto teomondo berlusconiano. Da editorialista del Giorna- rico. Mettiamo che si voti e il centrodestra vinca. le, Vittorio Feltri ha una sola certezza: Chiedere la Cosa accadrebbe? Vedremmo di nuovo il brutto film di questi anni. cittadinanza svizzera. Direttore, il Pdl spaccato. E spacciato? Non c scampo. Silvio torna a bordo, cazzo, sarebbe stato un bel Viviamo la fase di decadenza di un sistema polititolo. Volevamo farlo gi una settimana fa. Perch tico. Che senso avrebbe votare con il Porcellum, senza Berlusconi peggio ancoquali sarebbero le prospettive Vittorio Feltri (F A ) per la coalizione vincente? Il dira. Il Pdl allo sbando completo. scorso vale anche per il centroAddio Pdl, come ha titolasinistra: quanto durerebbero to Libero? Bersani, Di Pietro e Vendola? S, il Pdl finito. Dovrebbe rinaChiunque vada al governo doscere Forza Italia o Viva Silvio, vrebbe attuare il programma di perch sempre lui che ha i voti. Monti. I voti ci sono, ma manIl 15 per cento non glielo toglie cano i partiti. Anche la Lega? Bossi ha chianessuno. Ma il punto un altro. mato Berlusconi mezza Quale? cartuccia. Se a giugno si andasse alle eleTi faccio una domanda: seconzioni che se ne farebbe Berludo te Bossi ha a cuore gli intesconi del suo 15 per cento? Quindi niente elezioni anticiressi dellItalia?

OTO

NSA

No. Al massimo, e gli faccio una generosa apertura di credito, pu fare gli interessi del nord. Detto questo. Bossi uno che non riuscito a diventare medico. Per lui la Lega la vita, rappresenta la sua pensione e sta cercando di difendersi da Maroni pi che da Berlusconi. Bossi vuole solo tenersi il partito. Ormai il federalismo se n andato a quel paese. In Italia non si far mai perch c il sud. La pensione, ma anche il futuro per i figli: Renzo detto il Trota e Roberto Libert. La questione dinastica nella Lega fa ridere. Ma lItalia potr mai dipendere dal Trota? Hanno rotto davvero Berlusconi e Bossi? Il Cavaliere fa sul serio il responsabile con Monti? La mia impressione che ora Berlusconi si occupi poco di politica. Ha altro per la testa. Il processo Mills? S, questa una storia che lo angustia parecchio. bollito secondo te? Se per questo siamo tutti bolliti, anche io. No, non una questione det. Di cosa allora? venuto meno un certo spirito e questo sistema

politico non regge pi. A questo punto, se i falchi non la spuntano, saranno le colombe di Alfano a dare la linea. Senza Berlusconi, questo partito non esisterebbe pi. Il povero Alfano sar pure una persona perbene che sa usare le posate per il pesce, ma senza il Cavaliere dove cazzo va? Non pu prescindere da Berlusconi che lo ha messo l. Torniamo al punto di partenza: Silvio torna a bordo, cazzo. E io ripeto: senza di lui sarebbe peggio. In prospettiva non resta che la Svizzera o Corrado Passera, il superministro che vogliono tutti. Camusso a parte, destra e sinistra sono uguali. La differenza tra Pd e Pdl la fanno le coalizioni: la Lega da una parte e Vendola dallaltra. Potrei iscrivermi anche io al Pd. Se c Renzi, potrei starci anche io, perch no?

SOLO UN COMICO.
Ne conosco uno di sedici anni, fa il liceo scientifico, nero, gioca a pallone e quando lo sbattono gi dice li mortacci tua meglio di un bancarellaro di Porta Portese. Un'altra sembra uscita da Bollywood, bellissima, ha quattordici anni ed era insieme alle sue coetanee davanti a un grande albergo sperando di vedere uno dei protagonisti di Twilight. Sono nati a Roma da gente che lavora, paga le tasse e manda i figli a scuola. Sono italiani, come me, come te. Stefano Disegni

timenti & sen satira


Mannelli

29 GENNAIO 2012

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Cinema ow ruman Sh Th 4

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di Andrea Aloi

Caro italiano, intanto complimenti per la fiducia accordata al tuo Paese. Peccato che il Paese della tua fiducia non sappia che farsene. Perch sei di quelli che credono nellutilit delle leggi e sai per istinto che nessuna nazione pu finire bene se trascura linteresse generale, ma questi, scusa sai, sono pensieri veramente da fighetto e perfino un po da ricchione: lItalia non finisce bene o male, non finisce e basta. In fondo rassicurante. Non finiranno mai, caro italiano, i masanielli campanuli e annessi burattini camorrati, gli autonomisti siciliani che vivono con le flebo dello Stato e insieme lo maledicono, il partito padano che fa proprio lo stesso, i Tir selvaggi al sapore di mille sigle e i magici ultraminoritari di Trasportunito che se ne impippano dei codici di autoregolamentazione, i poliziotti che triturano volentieri gli operai che bloccano i binari e i poliziotti che prima di far due chiacchiere coi camionisti ci pensano su.

Tir e molla

Leletta compagnia al massimo va dietro le quinte per qualche tempo e poi rientra in scena per altri applausi. Perch lItalia un favore fatto a quelli che studiano la storia dItalia: letto un capitolo, letti tutti. Il comandante Schettino, la moldava, il computer sparito e Cocciolone my name is Cocciolone con la scatola nera del Tornado. Le faccette nere belle abissine e i charter di trombatori italici nella Russia di Eltsin. Monti nel mirino delle lobbies e Prodi nel mirino di Faust Bertinotti. Mauro De Mauro asportato dalla mafia e Giovanni Tizian sotto scorta a Reggio Emilia quarantanni dopo. Boom e boom e boom (bombe, giorno mese anno a scelta). La Falange Armata e il capitano La Bruna. Il conte Igor Marini e i lavoretti occulti di Pio Pompa. Il trasformismo di Depretis e il Parlamentobagascia dei Responsabili. Guareschi in galera e Minzolini a piede libero. La Banca Romana e lo Ior. Il principe nero Borghese e il console nero Vattani. LItalia un libro giallo senza il commissario Maigret, Ombre Rosse senza la cavalleria, una partita senzarbitro.

Il gioco da tavolo che cancella i diritti

Ecco Riforma del Mercato del Lavoro,


di Alessandro Robechi

Pi entusiasmante di Risiko! Pi divertente di Monopoli! Finalmente un gioco che bastona i lavoratori senza usare la polizia! Il ministro Fornero gi una campionessa: basta un tiro di dadi per eliminare larticolo 18 e la cassa integrazione Il gioco in realt antichissimo, ma Monti lo presenta in Europa come una grande novit italiana. Sergio Marchionne raggiante: Ottimo! Si possono fregare i lavoratori italiani anche vivendo a Detroit!

Un gioco da tavolo entusiasmante, un passatempo perfetto per riempire le pause in Consiglio dei Ministri, per dilettare banchieri e sottosegretari. Si tratta del nuovissimo Riforma del Mercato del

Lavoro, un gioco che unisce strategia, abilit, cinismo ed economia. La struttura ricorda quella dei giochi tradizionali: un tabellone, pedine colorate, dadi e carte. Ma il segreto del successo che ognuno fa le regole come cazzo vuole. Per abolire larticolo 18, per esempio, basta fare sei con i dadi e dire che si tratta di giustizia sociale. Lo stesso vale per la cassa integrazione. Per i sussidi ai disoccupati e il reddito minimo garantito, invece, sar necessario fare quindici volte consecutive uno tirando due dadi: nessuno c mai riuscito. Riforma del Mercato del Lavoro in commercio da meno di un mese e gi ci sono campioni conclamati.Il ministro Fornero molto forte dice un esperto soprattutto per il suo cinismo. Pare sia imbattibile, ha ordinato un tabellone in pelle umana e dadi di osso di metalmeccanico. Intanto si affinano tecniche e strategie di gioco. La migliore fingere di occuparsi dei precari.Con la scusa di aiutare i precari si cancellano i diritti a tutti gli altri, e il gioco fatto dice un sottosegretario spesso i sindacati ci cascano alla grande. Molto preziosa, nel gioco, la carta diritti acquisiti: chi la pesca la butta nel cesso ed favorito per la vittoria. Come ogni gioco di strategia, richiede buona predisposizione alla menzogna. Per esempio convincere tutti che licenziare i lavoratori faccia bene alleconomia aiuta molto, cos come leggere gli articoli di Alesina e Giavazzi sul Corriere.Vince, alla fine, chi fa pi regali alle banche e ai padroni, riuscendo per a passare per un riformista di stampo europeo che modernizza il Paese. Un gioco bellissimo, insomma. Unico neo, il prezzo: Riforma del Mercato del Lavoro costa infatti tre punti di Pil e cinque di inflazione. Ma anche qui, nessun timore: se i giocatori sono abili, pagheranno i lavoratori.

Faccetta nera bella Farnesina

di Enrico Caria

Ci risiamo. Una recrudescenza di moralismo rischia di Intendiamoci, Mario Katanga non rapinerebbe mai una banca, per almeno due motivi. infettare ancora la politica italiana. La vittima Mario VattaVattani ricco di suo. Paparone, gi nel ramo, lha fatto enni, Katanga per gli amici e i camerati, console generale italiatrare in diplomazia un anno dopo la laurea (viva il fascio-neno a Osaka. I maligni lo infamano per via di una esibizione potismo) e lui ne ha fatta di carriera. Brillante nelleloquio live con la sua band, i Sotto Fascia Semplice, non perch come nella scrittura dei testi musicali, il suo talento non abbia cantato male, ma per via dei testi inneggianti alla Repassa inosservato. Il camerata Alemanno ad esempio lo pubblica di Sal, alla discriminazione razziale e al neofasciassume due volte (quandera ministro e poi da smo in generale. Richiamato in patria per essindaco di Roma) come consigliere diplomatisere deferito alla commissione disciplinare, Katanga invia una memoria difensiva dove contesta di Andrea Garello co, un lavoretto da oltre duecentomila allanno. In omaggio avr avuto qualche CD della band di esser giudicato per vicende estranee alla sua del Katanga, sai che culo, ma deve avere ascoltato distrattaattivit professionale. Non fa una piega. mente, senn si sarebbe accorto che le canzonette innegSe ti comporti bene al lavoro, i reati che compi nel tempo giavano al caro, vecchio fascio littorio. libero (apologia del fascismo, istigazione alla violenza etc.) Eppure il segreto di Pulcinella sulla doppia identit del Vatsaranno pure cazzi tuoi? tani Katanga dura dagli anni novanta fino al maggio 2011, Non ha tutti i torti, lesperto di diritto internazionale Kaquando si esibisce dal vivo con i fascio amichetti in un triputanga. Nella sua illuminata visione, un prete che si inchiapdio di saluti romani, finendo dritto su YouTube. petta un minorenne dopo (non durante) aver detto messa Qui sorge un dubbio: moralismo a parte, uno che fa cos si liberissimo di farlo, si tratta solo di un hobby, infatti spessente invulnerabile o solo un po minchione? so i superiori lasciano correre. E se un impiegato delle poProbabilmente un po tutte due, da bravo fascio-bambocste rapinasse le banche una volta staccato dal lavoro, percione. Comunque vada a finire, la morale della storia poch dovrebbe essere licenziato? Non ha arrecato nessun sitiva: se i fascisti del ventunesimo secolo sono come Kadanno allazienda, anzi, visto che le banche sono societ tanga, possiamo dormire tranquilli. concorrenti nel ramo del credito.

Prendi i soldi e scappa


Ma che te ne fotte / a vit e` sul cul rutt... cantava il pingue Pino Daniele a consolazione di chi nella vita combina poco o niente. E come dargli torto? Hai voglia a sudare sette camicie ma senza un po di culo non vai da nessuna parte. Ma attenzione, come ogni bella donna anche la Dea Bendata non basta essere desiderata, vuole essere corteggiata. Arte nella quale noi italiani non siamo secondi a nessuno: totocalcio, lotto, superenalotto, lotteria Italia, totip, grattaevinci... pi la crisi morde, pi si tenta quella Fortuna che qualcuno dovr pur baciare. Pochi giorni fa, per esempio, a Secondigliano, nella tabaccheria in via del Cassano a due passi da Scampia, ne ha schioccato uno di quelli grossi: un bacio da 5milioni di euro. Il vincitore? Non lo so, ha dichiarato il tabaccaio Enrico Barone, spero sia una brava persona... e soprattutto, speriamo noi, che il suo nome non venga mai fuori. Perch hai voglia a non festeggiare, a non dare nellocchio, a nasconderti: quelli prima o poi ti beccano e ti piombano fin dentro casa. Amici? Parenti? Vicini di casa? Anche... ma soprattutto camorristi. Perch a Scampia, come quasi ovunque in Campania, come vinci qualcosa ti ritrovi braccato dal boss locale. Non solo per la dovuta tangente sul superenalotto milionario, oggi come oggi al camorrista fa gola persino un fetentissimo gratta e vinci da mille euro. Come del resto alla ndrangheta. Sempre pi spesso infatti i narcos usano i flussi delle vincite per lavare i soldi sporchi e a tal fine hanno addirittura uomini specializzati a scovare biglietti vincenti sull'intero territorio nazionale. Al nord per, non con le minacce ma con le lusinghe che i fortunati vengono accalappiati; vinci, che ne so, 10.000 euro? Eccone 11.000 e molla il biglietto che mi serve a riciclare. A chiudere il cerchio poi quei punti Snai e quelle sale Bingo, gestite in prima persona dai clan che possono cos avvicinare i vincitori in tempo reale, alimentano un flusso costante di pezze dappoggio per i proventi illeciti. E non solo: pare che a Scampia come in altre piazze dello spaccio, il modo pi tranquillo per i boss di pagare i loro pusher sia proprio quello di girar loro tagliandi vincenti. La fortuna sar pure cieca ma i boss ci vedono benissimo.

Il naufragio della metafora


di Saverio Raimondo

Come diceva Bertold Brecht, Sventurato il paese che ha bisogno di metafore.

Il disastro della Concordia stata la scialuppa di salvataggio nella quale sono cascati dentro giornalisti, editorialisti, commentatori, grandi firme, corsivisti, vignettisti e battutisti italiani che, dopo il saluto a Berlusconi e lo scoglio del governo tecnico, naufragavano nella complessit della nuova realt italiana. La metafora della nave che affonda stata provvidenziale: ha risposto alla domanda che assilla da sempre l'opinionismo italiano (E oggi che cazzo scrivo???) in modo facile e ghiotto; certo non originale, ma di fronte ad una ventina di dispersi e almeno16 morti le accuse di banalit risulterebbero di cattivo gusto. E allora da Facebook alle prime pagine dei giornali passando per i talk show, tutti si sono scatenati nell'esercizio di stile di paragonare la Concordia allItalia, Schettino a Berlusconi, la moldava alla marocchina, De Falco a Napolitano, la Costa Crociere allUnione Europea e lisola del Giglio allisola del Giglio. Era dai tempi del passero solitario che non capitava una metafora cos popolare. L'allarme ambientale per le acque del Giglio lanciato in questi giorni ci distrae dal vero disastro della Concordia, quello culturale. Un paese che non sa raccontarsi, se non in modo banale, e che si diverte a rispecchiarsi in un naufragio, per compatirsi e rilassarsi nel mal-comune-mezzogaudio, delle due l'una: o non vale la pena di essere raccontato, oppure facciamocelo raccontare da altri. Ma per ora il relitto del giornalismo italiano giace ancora in un mare di retorica con il rischio di inquinarlo (ulteriormente) e a fare da sfondo per le foto ricordo. E il naufragar mi amaro in questo mare.

III

IL GRANDE solo successi internazionali! CINEMADEL

the truman show


buongiorno eminenza! buongiorno eminenza! buongiorno, buongiorno a voi! Mi raccomando il messaggio evangelico! Come no! A badilate! Iniziamo una giornata di cristiano lavoro. Buongiorno, sorella. e sempre sia lodato!
sempre!

Tadoriaam, ostia divinaaatadoriaam, ostia damooor

Suona la sveglia! Ors allopra! C da dirigere la CEI! Mi aspettano mille e mille opere di bene ispirate direttamente dal Signore!

Che belle giornate, in Vaticano! Tutto funziona bene, tutti sono contenti, tutti adorano il Signore e nel suo nome diffondono la lieta novella e amano il prossimo loro come s stessi! un mondo bellissimo! ...avete immobili per miliardi sul territorio italiano, ma la volete pagare o no sta cazzo di ICI come tutti i poveri cristiani? Distinti saluti, Equitalia Territorio italiano? Sorella, cos il territorio italiano? C un altro territorio oltre il Vaticano con poveri cristiani da aiutare?

Ciao, chierichetto, stai correndo lesto a servir messa? No, corro lesto dal dottore. Mi spiace, come mai? Ho un gran male allo sfintere. Mi brucia di brutto. Birichino, troppa cioccolata!

C una lettera per lei, eminenza.

Unaltra richiesta di benedizione pastorale per qualche nuova parrocchia?

No, c scritto Equitalia.


Kristo! Sempre sia lodato. Zorella, lei Una parola! S messo in testa di andare teve fermarlo! a vedere com il territorio italiano e conoscere i problemi dei poveri cristiani!

S, cio No mai sentitosar uno sbaglioguardi che bel crocefisso, si vedono tutte le costoline
Addo, sorella, vado a conoscere il territorio italiano e i poveri cristiani in pericolo.

Porca troia, no!

Prego?!

Riskiamo ke ze ne akkorga! Kome ha fatto ad arrivargli kvella lettera?

Santit, non potevamo continuare a rimandarle indietro con Destinatario sconosciuto. Il Vaticano troppo famoso

Fatemi parlare con zuora! Allora, ke fa? Si kalmato? No! Ha detto il bene va fatto bene, senza cercare alibi, auto-remunerazioni o auto-esenzioni, nellumile esemplarit della propria esistenza e con la trasparenza delle opere e se n andato!

Scheisse! Kvesto ci manta in rofina la Krande Fiction! Ognuno teve fare zua parte in kommedia! Se uno zi mette a fare il pravo prete, sputtana tutti gli altri! Lo blokki! Eccomi, poveri cristiani in pericolo, sto arrivando con cuore puro per aiutarvi! Mi spiegherete cos questa ICI e chi deve pagare pagher! Ma un fondale dipinto! Altro che cieli azzurri e angioletti!

Voglio dire, cio, qui c molto bisogno di lei, eminenza, la sua mente lucida e la sua devozione ci sono indispensabili Tutto finto, s. Ma l fuori peggio. La gente teve lavorare turamente per kuadagnarsi da vivere. Zempre che trovi un lavoro. E fa figli che kostano zacrifici e a sedici anni ti mantano affankulo. E ci zono le rate e i mutui ke strozzano e gli ospedali pubblici che se ti ammali puoi zolo prekare Dio, ke non c. Te li scordi gli agi ke hai qua, kurato e pasciuto. E ora vai pure.

Bagnasko, tuo kreatore ke ti parla askolta me, bitte.

Sia fatta la volont del Signore. Resto.

La trasparenza telle opere!? Ma ke vuole fare qvesto, la fine di Papa Luciani!?

Santit! Era tutto finto! I ceri, San Pietro, gli altari, i cardinali con le croci doro massiccio, le immobiliari e le societ alle Cayman! E il chierichetto, altro che cioccolata! Se lo sono inchiappettato!

Amen.

SPECIAL GUEST: LUCA IMBOLITO, VINCITORE DEL CONCORSO. MONTAGGIO: PAOLO CUCCI. SCENEGGIATURA: STEFANO DISEGNI. FOTO: RICCARDO CASCINO

IV

GIUNGE LORA FATALE! DISINIBIRSI!


Il momento non pu pi essere rimandato. giunta lora di superare senza rimpianti i tab di epoche ormai trascorse, quando non avevamo alcuno spread su per il culo. Come la vergine si libera delle mutande per la prima volta, cos lieti liberiamoci di obsoleti tab, primo tra tutti lart.18, facendo contento Monti ed entrando finalmente nel club della gente di mondo. Anzi, dEuropa.

illustrazioni di Antonello Romano

La congiuntura troppo delicata per continuare a tener fede alle raccomandazioni di qualche vecchia zia. Si potr fare il bagno dopo mangiato. Con incentivi statali, quali il 30% di sconto sul conto del ristorante per chi, appena abbuffatosi, si getta in acqua. Anche in questo caso i decessi consentiranno ai giovani nuove opportunit di lavoro e gli oneri pensionistici saranno alleviati, mentre crescer la richiesta di bagnini e di nuovi pattni. Doloroso, ma ce lo chiede lEuropa.

Tab del bagno dopo pranzo

Tab delle corna

Vero, accettare che il coniuge fornichi con persone terze difficile da mandar gi. Ma superando il tab delle corna e comunicandolo ai partners si otterr un aumento torrenziale delle attivit sessuali del Paese con conseguente incremento della produzione e vendita di preservativi, abbigliamento intimo e sexual toys oltre alla crescita del settore alberghiero che pertanto necessiter di nuova forza lavoro. Doloroso certo, ma ce lo chiede lEuropa.

Tab della schiavit

Tab del s

Il mezzo pi rapido per rilanciare l'economia, battendosi con i paesi emergenti, non quello di produrre tecnologia ad alto valore aggiunto, puntando su ricerca e innovazione, ma quello di tenere i salari pi bassi che nel Terzo Mondo. Un obiettivo che si raggiunge con sicurezza e stabilmente rinunciando al tab pseudoumanitario della schiavit. Rinunciando al salario e a qualsiasi diritto, gli schiavi ottengono in cambio occupazione stabile e uno stile di vita privo delle angosce quotidiane degli uomini liberi: niente pi mutuo n tempo libero n code alle poste n burocrazia. doloroso e inumano ma ce lo chiede lEuropa.

Tab del semaforo verde

Quando l'economia langue e geme, si deve essere rigorosi e non cedere n a favoritismi n a sentimentalismi. giusto, dunque, che nel decidere tagli del personale e licenziamenti manager e dirigenti non abbiano il tab di escludere se stessi dal novero dei possibili prossimi disoccupati. Un amministratore delegato che si licenzi, sia per eliminare la spesa del proprio faraonico stipendio sia per il dubbio che tra il fatto che l'azienda va male e l'evidenza che la dirige lui ci possa essere una relazione, pu fare un gran bene alla ripresa economica. doloroso, solo per qualcuno, ma dovrebbe chiedercelo l'Europa.

Tab della fetta di culo

Diciamocelo, si pu vivere anche con una chiappa sola. Alla luce della crisi che impazza, il tabu del culo integro pu essere superato. Dando allo Stato anche una fetta di culo, immediata sarebbe limpennata del tessile con la creazione di nuovi modelli di mutande, costumi da bagno e tanga che non scivolino via. Notevole anche la spinta per il settore arredamento grazie alle richieste di sedie anatomicamente adatte alla mononatica; si avrebbero infine benefci anche per il segmento degli alimenti per animali, cui sarebbe destinata la materia organica rimossa. Molto doloroso, ma ce lo chiede lEuropa.

Da che mondo mondo col verde si passa, col rosso ci si ferma. Ma oggi il mondo in bilico e bisogna correre ai ripari senza fare gli schizzinosi. Per tre ore al giorno, a discrezione di ogni automobilista, si potr passare col rosso. Evidente limmediato beneficio per il settore automobilistico con laumento degli acquisti di nuove auto in sostituzione di quelle distrutte. Benefici anche per loccupazione giovanile con la necessit di nuovo personale ospedaliero e infermieristico, mentre ad ogni decesso si creeranno nuovi posti di lavoro e non si dovranno pagare pensioni. Doloroso, ma ce lo chiede lEuropa.

Tab della non violenza

(o della discussione civile o del confronto civile o del rimaniamo calmi) Imporre che trattative e discussioni debbano svolgersi senza il ricorso alla violenza fisica un tab insostenibile in tempo di crisi. La libert di reazione violenta ha diversi aspetti positivi: riduce all'osso le acrobazie dialettiche, crea posti di lavoro per giovani paramedici e, soprattutto, attenua le tensioni sociali. Chi si assicura dei previlegi, con il naso rotto sar meno arrogante e chi ha dovuto, come al solito, piegarsi ai sacrifici avr liberato la propria rabbia e sar pronto ad essere un cittadino volenteroso e un tenero genitore. doloroso, per qualcuno pi per qualcuno meno, ma ce lo chiede lEuropa.

Tab dello stipendio

Nel caso di deprecabile mantenimento del tab che proibisce la schiavit, dobbiamo almeno rinunciare a quella riserva mentale che non ci fa concepire un lavoro senza uno stipendo o una qualche retribuzione. Naturalmente, assurdo discutere di lavoro se ogni volta si pretende di affrontare anche l'argomento denaro: con la venalit, non si fa molta carriera. Senza l'obbligo di dover pagare chi lavora, l'imprenditoria decollerebbe e i lavoratori conserverebbero tutta la loro libert, i diritti civili e persino quello alla felicit. doloroso, ma ce lo chiede lEuropa.

Termina purtroppo qui la collaborazione col Misfatto di Antonello Romano. Peccato, era tanto bravo. (Nota del Direttore)

Falliti anche a 24 anni


grazie al corso di sfigataggine breve
Lo sdegno unanime suscitato dallincauta uscita del viceministro del Lavoro Michel Martone (Se a 28 anni non hai ancora la laurea sei uno sfigato) ha strappato al governo una prima misura concreta a favore dei giovani.
Gli sfigati sono inoltre molto ricercati come protagonisti di fortunati romanzi-verit sui precari; non dei film che ne vengono tratti, per, in cui si preferisce far recitare il ruolo degli sfigati ad attori e attrici giovani, benestanti e con una dizione migliore. Al corso di Sfiga si acceder con un severo test dammissione: passeranno solo quelli che non riescono a sapere in anteprima i quiz grazie ad e bustarelle. Poi Celi amicizie, parentele fatiscenti, con prof le lezioni in aule sovraffollate e menefreghisti o maneggioni e burocrazia kafkiana. Risulta quindi difficile capire cosa differenzi Sfiga da un normale corso di laurea: Niente, spiega Martone. tranne i tempi brevi. Se uno comincia a sentirsi sfigato gi intorno ai ventanni a 28 pu conseguire un master in Vittimismo, Qualunquismo e Lamentela Comparata, specializzazioni molto richieste sia nei partiti di destra che in quelli di sinistra e, dopo un Erasmus a Gemonio per disimparare litaliano, trovare unoccupazione come scrittore di lettere indignate a Libero e alla Padania. Per il resto, gli sfigati titolati avranno le stesse chances degli altri laureati. Grazie alla proposta di abolizione del valore legale del titolo di studio, nella ricerca di un lavoro dignitoso quella in Sfiga varr come qualunque laurea in Italia: un cazzo.

NO MARTONE, NO PARTY DI LAUREA

Senza Fede, se Dio vuole


di Stefano Pisani
Emilio Fede potrebbe lasciare la direzione del Tg4entro il prossimo giugno: Pu darsi che l'azienda decida che nella ristrutturazione io possa essere destinato ad altro incarico ha dichiarato Fede anche se, oggettivamente, difficile chiedere a uno con tanti anni di carriera di smettere improvvisamente di fare l'assaggiatore di figa per il capo. Non si sa di preciso cosa Emilio abbia chiesto a Berlusconi in cambio delle dimissioni ma sembra strano che, proprio in questi giorni, il Cavaliere stia cercando disperatamente di vendere le sue ville di Antigua. D'altronde, Silvio economicamente in crisi, con i debiti del Milan - 80 milioni l'anno e dopo aver pagato 560 milioni di euro a De Benedetti. E i guai economici si incrociano con quelli giudiziari: i magistrati milanesi hanno sentito cos spesso Mills nell'ultimo mese che Berlusconi ha potuto a stento corromperlo tutte le volte.E in Parlamento si vocifera che sia ormai cos al verde che ha votato a favore delle liberalizzazioni solo per abbassare un po il prezzo del Viagra. Ma sul tavolo delle trattative con Fede potrebbe esserci anche l'offerta proprio di un posto in Parlamento: Mi stato proposto pi volte e ho sempre detto no ha chiarito - ma stavolta lo chieder a Berlusconi, anche considerando gli esiti positivi della vicenda Cosentino. Comunque, alla fine, Fede potrebbe essere sostituito da Minzolini che si detto disposto ad accettare l'incarico: devo solo verificare il plafond della carta aziendale. Alla guida del Tg1, nel frattempo, ci sarebbe lintenzione di confermare Maccari anche se, date le sue ultime prese di posizione, Lorenza Lei starebbe gi pensando all'alternativa Beppe Grillo. La speranza che comunque si trovi presto un'intesa per la direzione del tg della rete ammiraglia Rai, altrimenti gli spettatori saranno costretti a distorcersi le notizie da soli.

Grazie a una sinergia tra ministeri del Lavoro e dellUniversit verr istituito un corso di laurea in Sfiga triennale che permetter ai giovani italiani di sentirsi ufficialmente sfigati ben prima di Lia del termine indicato da Martone. Sono stato superficiale, ammette, non tutti possono permettersi di considerarsi falliti solo dopo aver pagato nove anni di tasse universitarie. Grazie alla laurea triennale in Sfiga, a soli 24 anni un ragazzo potr considerarsi un perdente senza prospettive e spendere subito la sua qualifica su un mercato in rapida evoluzione. I tradizionali sbocchi per i senzarte ne parte (Grande Fratello, Amici, quiz preserali) sono diventati meno sicuri, ma con ben quattro talk-show dedicati alla crisi continua a tenere la domanda televisiva di ragazzi avviliti e demoralizzati, pronti a esporre le proprie recriminazioni nei confronti di Stato, governi presenti e passati, agenzie di rating, concorrenza degli immigrati e deriva dei continenti.

Lappello allitalianit - come quello che trionfa nellultimo spot della Panda - lultima risorsa del disperato. Quando un popolo raso al suolo, quando vorresti grattare il fondo del barile ma te lo sei impegnato, ecco, allora sai che qualcuno tirer fuori che essere italiani vince su tutto. Soprattutto sulla miseria che vivi e su chi ne ha colpa. Dimenticala, lavora. Quante italie conosciamo? ci chiede la voce fuori campo. In un minuto e 30 secondi di spot ci sono circa 70 stacchi di montaggio, perch lussureggiante la Patria e innumerevoli immagini servono a raccontarci. Quindi, mentre la Panda viene modernissimamente as-

Non c niente di male a essere italiani, ma proprio indispensabile andarlo a dire in giro?

Pandemanio

di Nicola Baldoni

semblata, vediamo moka, pummarola, golfo di Napoli, marmo di Carrara, Pulcinella, panni stesi, un bimbo che corre col tricolore a mantello e - fuori dallinquadratura - il prelato che lo rincorre, indi la fregna, ma non la fregna berlusconiana a cui eravamo abituati, no, qui c la fregna che lotta contro la recessione per orgoglio e amore della famiglia, sobria. Che fa? Allaccia il grembiule al pupo, abbraccia marito e suocera, e poi, mentre la Panda corre per autostrade e borghi medioevali, lavora con gioia che non vi dico alla catena di montaggio. Una pacchia. Perch ogni giorno in Italia qualcuno si sveglia e mette nel suo lavoro talento, passione, creativit e allora, maledetto, mentre litaliana cos socialmente impegnata, mentre lItalia il marmo di Michelangelo, il tornio del metallurgico e il giovane che cerca un futuro, tu, stronzo, ti vuoi comprare unauto giapponese? Un tempo gli spot spiegavano che se acquistavi il giusto telefonino avresti avuto un sacco di amici, ora ti viene venduta unauto lucrando sui sensi di colpa. Se prendi una Panda non tradirai il giovane che inchioda sportelli e cerchioni non sputerai sulle tue radici. Ricorda, ogni volta che compri una Toyota Silvio Pellico piange. Essere italiani, da armiamoci e partite, a fregatene dellarticolo 18 e acquista. Non perdere tempo a discutere il contratto questo il momento di ripartire. Siamo italiani, non disoccupati, amministratori delegati, precari, management che tratta gli accordi sindacali come carta da culo, no, solo italiani. La patria cancella ogni differenza, la notte dove tutte le vacche sono nere. E, tra laltro, ti stanno cacando addosso. LItalia il paese che amo, e anche da Predappio c una vista della Madonna.

VI

E Rubrica di realt romanzesca CHICCH

LO STATO NON PAGA IL CONTO, 50 IMPRENDITORI SI UCCIDONO.


Questo il titolo sparato in prima pagina dal Fatto Quotidiano mercoled scorso. Lungi da noi scherzare con il dramma. Ma siamo onesti, il titolo sembra suggerire che i 50 imprenditori, appena lo Stato ha esclamato non vi pago, hanno detto pronti, via e si sono ammazzati tutti contemporaneamente. Una strage. Un po come i Lemmings, quegli animali strani che allimprovviso decidono di buttarsi tutti insieme da una rupe. Solo a pagina sette poi scopriamo (nei pi acuti, pi di un sospetto era sorto) che i suicidi sono avvenuti in tre anni. Un po di rispetto delle tempistiche, nel titolo, non avrebbe guastato. Ma la sintesi, nel giornalismo tutto. E poi veniva pi moscio.

Canta anche tu col simpatico Max! Ogni settimana un brano reinventato dal bravo fantasista da cantare intorno al fuoco. E con gli accordi!

di Max Paiella
Sulle note di SU DI NOI (E. Ghinazzi - Pupo)
do Su di noi, nemmeno un tassista pi misu di noi, la farmacia non c pi la resu di noi, non vedo pi commercialisti, avvocati, notai sol Su di noi, adesso si sciopera, mi su di noi lo stato non coopera!!! lasu di noi, c forse una cupola fa su di noi, lo spread una favola sol su di noi, se tu vuoi fallire miTi prego investiamo lasul bot italiano re e muti facciamo qua e l sol fregati del tutto con quel tasso brutto miad uscire ma come si fa laLa Grecia vicina, una faccia una razza re m ci somigliamo di pi sol prima salassati e poi declassati miper colpa di Standard and Poors do Su di noi la sorte va male e poi re su di noi, ci sta Equitalia poi su di noi, se non vuoi pagare

E P R O V A T! C I VOI!
E PROPRIO QUI DEVE FARLO LIBERALIZZARE?

Stavolta non era per niente facile: luniverso quotidiano disegnato da Grassilli richiede un di pi di fantasia. Il premio se lo aggiudica Elena Palazzi, battuta secca e buon cortocircuito satirico. Per la prossima volta, Tauro propone Bersani e la sua birra. Sul tema sono gi circolate molte battute. Ma voi saprete fare di meglio.

Invia la tua battuta a: liberiebelli@ilmisfatto.it

Non abbiamo capito questa vignetta di Mauro Biani ma la pubblichiamo lo stesso, memori del premio Nobel o gi di l vinto poco tempo fa dal suddetto Biani con unaltra vignetta di cui non avevamo capito il significato. Onde evitare di fare unaltra figura di merda la sottoponiamo volentieri ai nostri lettori, elogiando Biani .

radio2.rai.it

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LALBUM DELLE FIGURacce

A cura di Alberto Graziani

effediemme effediemme effediemme effediemme


148
VLADIMIR PUTIN
Dal mio punto di vista, il risultato elettorale indiscutibile e riflette realisticamente gli equilibri politici nel Paese.
(it.euronews.net, 15 dicembre 2011)

149
ANTONIO CASSANO
Convinto di essere l'oggetto delle riprese il giocatore del Milan si scagliato contro una giornalista e un cameraman di una televisione ligure che erano impegnati nella realizzazione di un sondaggio
(Repubblica, 21 dicembre 2011)

150
MARCO RIZZO
Il Segretario del Partito Marco Rizzo e il Responsabile esteri Alfonso Galdi, hanno espresso dolore e presentato le proprie condoglianze al popolo nordcoreano per la morte di Kim Jong-il, guida della causa rivoluzionaria dellideologia Juche e del Partito, dellesercito e del popolo della Repubblica Democratica Popolare di Corea.

151
SENATORI LEGHISTI
Oltre a cercare di impedire al ministro dei Rapporti con il Parlamento Giarda di prendere la parola in aula al Senato, i senatori del Carroccio hanno esposto uno striscione verde con la scritta Governo ladro in bianco.
(ansa, 21 dicembre 2011)

Misfatto - 29 Gennaio 2012


Direttore Responsabile Stefano Disegni Caporedattore Paolo Aleandri Art Director Cristina Trov Segretaria di Redazione Francesca Piccoletti Grafico Paolo Cucci Direttore Amministrativo Carlo Bancomat Pontesilli Prodotto e realizzato da: Imprese Disperate S.r.l. Sede Legale: Via Iberia 20 00183 Roma Sede Amministrativa: Studio Pontesilli Via SantErasmo 23 - 00184 Roma

(www.comunistisinistrapopolare.com 20 dicembre 2011)

VII

gass di Dario Ver

ola

con la collaborazione di Dario Tiano

Se Berlusconi non stacca la spina a Monti, Bossi minaccia di mandare in crisi la Regione Lombardia. Pi di cos? Ci ha gi infilato dentro il Trota! Fisco. La Chiesa dice: Non vogliamo privilegi. E seppure ce ne sono, saranno al massimo un 8x1000 dei casi.

A causa del blocco dei Tir a rischio frutta e verdura. Ma il Governo rassicura: Agli italiani arriveranno regolarmente i nostri cetrioli. La Guardia di Finanza ha scoperto 7.500 evasori totali. Intervistati dai giornalisti, hanno detto di non avere nulla da dichiarare.

Si aggrava la posizione della Costa Crociere. La procura:Schettino inadeguato, ma chi lha scelto?. La compagnia si difende: caduto accidentalmente nella plancia di comando. Torino, il viceprefetto si cancella da solo una multa. Lui si difende: Nessun personalismo. Avrei fatto lo stesso anche se si fosse trattato di mio figlio.

LA SORA

Dai trionfi sul Web al Misfatto.

CESIRA

Gemme televisive per fritture di canone


Non capisco proprio il bisogno di pagare la tv via satellite quando, sulle reti aggratis, come diciamo noi a Roma, ci sono manicaretti insospettabili. Io amo le "Fiction" e ho scoperto da poco che questa parola si pronuncia "Ficscio". Ora poi mi hanno messo "Centovetrine" in prima serata e mi sento una donna felice e realizzata. Gli attori di questa ficscio (spero che non si offendano se li chiamo cos) sono molto avanti. Hanno studiato tutti da Massimo Perla, che quello che ha addestrato anche gli attori di "Un posto al sole" e il Border Collie delle pubblicit. proprio per ringraziare gli autori e i produttori di molte di queste gemme, che da tanti anni porto avanti la mia crociata per pagare il canone anche a Mediaset. Poi adesso che va in onda "Il tredicesimo apostolo", sono ancora pi fiera della mia presa di posizione. Questo capolavoro di suspense merita veramente di essere guardato; c' un prete roscio con la moto che si collega con i morti senza il wi-fi ed talmente bravo che, quando un buono muore, lui si concentra e qualche volta lo resuscita. Nella puntata scorsa per si spremuto troppo e mi sembrato di sentire un rumore un po' demoniaco, che per a mio parere sarebbe stato disonesto attribuire a Belzeb. Se Il tredicesimo apostolo" fosse un cocktail, io lo preparerei cos: un sussurro di "Esorcista", una parte di "Protestantesimo", due parti di " Teletubbies" e una spruzzata di telepromozione con Giorgio Mastrota, giusto per sottolineare il lato horror. Italianz du it molto better e io non riesco a smettere di domandarmi come si faccia a non amarci.

Io adoro la Rai radiotelevisione italiana, infatti soffriggo il bollettino del canone con i pomodorini e una spruzzata di Tavernello.

In settimana si avvertita una forte scossa in tutto il nord. Ma Bossi continua a fare finta di niente. Il Viceministro Martone ha dichiarato: da sfigati laurearsi a 28 anni. Mai quanto sparar cazzate a 37.

Libert dinformazione. LItalia si classificata al 61 posto nel mondo. Ritira il premio Augusto Minzolini. Il Senato ha approvato il decreto svuota carceri, ora tocca alla Camera. Anche se l sar pi dura mandarli tutti a casa.

Berlusconi attacca: La giustizia in uno stato preoccupante. LItalia. Processo Mills. Per protesta lavvocato Ghedini si tolto la toga. Fosse stato il processo Ruby, si sarebbe tolto anche le braghe.

Scoperti mille dipendenti statali col doppio lavoro. Pare che anche a casa avessero un computer con cui giocavano al solitario. La Marcegaglia dice no al salario minimo. Forse ha paura che vogliano darlo a lei. Regione Lombardia. Formigoni ammette: La Minetti non doveva essere candidata. Ecco un altro che voleva trombarla.

A QUALE TITOLO

di Stefano Disegni

VIII

Domenica 29 gennaio 2012

pagina 9

CRONACHE

DALLA VALLE DI SUSA A TORINO, LA MARCIA NO TAV DEI 10 MILA


Nessun incidente dopo i 25 arresti: uninchiesta politica
di Andrea Giambartolomei Torino

N
MILANO

Blitz della Gdf come a Cortina

oveva essere una manifestazione per coinvolgere i cittadini, ma diventata una marcia di solidariet ai 25 No Tav arrestati gioved. Ieri pomeriggio a Torino 10 mila militanti (almeno secondo gli organizzatori), con in testa sei carriole riempite di tronchetti, calcinacci, fili spinati e candelotti lacrimogeni (le macerie di Chiomonte scaricate in piazza Castello di fronte alla sede della Regione Piemonte) hanno sfilato per le strade di Torino sotto la neve. Un corteo misto, senza incidenti, composto come al solito da No Tav della Val Susa e della provincia, autonomi e anarchici pi qualche esponente di Sel (tra cui il capogruppo in Consiglio comunale Michele Curto) e di Rifondazione comunista. Tutti uniti, ancora una volta, contro la grande opera inutile, ma soprattutto per gridare contro la repressione e manifestare solidariet ai compagni in carcere.

Pochi negozi nella via dello shopping abbassano le serrande per sicurezza. Il titolare di una boutique dabbigliamento, davanti alla porta chiusa, afferma che la paura che spacchino c, ma adesso tranquillo. Lunico atto violento si rivolge contro la libreria nellex sede de La Stampa in via Roma, con lancio di uova, barattolini di vernice rossa e scritte minacciose contro il cronista Massimo Numa. A FARNE le spese sono stati soprattutto i muri dei palazzi del centro, ricoperte di slogan solidali con i compagni arrestati, tra cui Mau, lex capo storico delle Brigate Rosse Paolo Maurizio Ferrari attualmente detenuto a San Vittore (interrogato, si avvalso della facolt di non rispondere) e di minacce al procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli (tav-vertiamo, boia, mafioso e altre simili amenit). I pi, tuttavia, sono interessati alla sorte di Guido Fissore e di Mario Nucera, il barbiere di Bussoleno: Esprimiamo indignazione per gli arresti paradossali - afferma Doriana Tassotti di Susa - tra cui quelli di due persone assolutamente pacifiche. Di fronte alla custodia cautelare di persone coinvolte nelle violenze, la replica la solita: Si parla solo delle violenze dei No Tav, ma non di quelle delle forze dellordine. Questo movimento il paraful-

Il corteo No-Tav in via Roma a Torino (FOTO ANSA)

mine delle tensioni che stanno coinvolgendo categorie finora rimaste fuori - commenta un altro manifestante - Loperazione sembra fatta apposta per bilanciare la partecipazione degli indecisi. C la volont di dividere il movimento in buoni e cattivi. C la documentazione dei fatti da diversi punti di vista, ma adesso ne stanno esponendo solo una parte. La Procura fa il suo mestiere, ma evidentemente agisce sotto pressioni politiche rilevanti. Dopo larrivo in piazza Castello e la deposizione delle macerie, il corteo proseguito per via Po verso piazza Vittorio Veneto. Dove dopo le 17, sotto la neve, rimangono quasi solamente gli attivisti dei centri sociali torinesi Askatasuna e Gabrio e gli anarchici, alcuni provenienti da Milano, Monza e Genova.

Navigli, le Colonne di San Lorenzo e corso Como. Come a Cortina e a Roma, le verifiche fiscali della Gdf hanno colpito le zone simbolo della movida a Milano. Loperazione - scattata in simultanea alle 20.30 nelle tre zone pi frequentate dai giovani coinvolge quasi 200 accertatori dellAgenzia delle entrate, aiutati da decine di vigili urbani e vigili del fuoco. Gli agenti del Fisco, senza divisa, si sono appostati alle casse di alcuni dei pi noti locali milanesi, avviando verifiche sullemissione di ricevute e scontrini.

COSTA CONCORDIA

SIAMO TUTTI black bloc, non esistono buoni e cattivi, grida il portavoce Alberto Perino, secondo quella di gioved stata una grandissima provocazione e unoperazione chirurgica sulle teorie strampalate, per cui il movimento diviso tra buoni e cattivi. Per Lele Rizzo

del centro sociale Askatasuna, lazione della magistratura politica e vuole dimostrare che nella valle ci sono infiltrati violenti, ma gioved sera e oggi il movimento ha dimostrato di restare unito. Un manifestante, Elio Acquaviva di Susa, esprime un sentimento diffuso: Doveva essere una manifestazione ludica per instaurare un contatto con le persone, ma con quel che successo non abbiamo molta voglia di aprirci. C qualcosa che non va se si arresta una persona per una stam-

pellataa un poliziotto (il riferimento a Guido Fissore, consigliere comunale di Villarfocchiardo da venerd ai domiciliari, ndr) e non si d lautorizzazione a procedere per Cosentino. La pioggia e la neve hanno stemperato gli animi - afferma Paolo Piras, insegnante di Ivrea - il movimento sa gestire questi sentimenti quando c bisogno. Tra i commercianti di piazza Carlo Felice e via Roma, da dove parte il corteo, c timore di danneggiamenti. Ho visto solo persone normali, afferma un tabaccaio.

Clown in piazza e striscioni colorati, ma anche minacce al procuratore Caselli e ai cronisti

Trovato il 17esimo corpo

IN RICORDO DELLA MOGLIE

GIUSTINO CHE REGALA I MELOGRANI, PER AMORE


di Nando Dalla Chiesa

giorni di primaI ndicertiMontepunto esatvera, in quel to via Bianco, ne vengono fuori a quintali. Unimmensa macchia rosGiustino Ferrazzi e sua moglie Giannina, da bambini sa di melograni in cima alla Viscontina, come si chiama la collinetta una volta pro- ci con un fiocco bianco di lato che li priet dei Visconti a Cardano al Cam- teneva insieme. Anche lei era l per il po. Siamo in provincia di Varese, zo- raduno, come piccola italiana. na di piccola industria e agricoltura Aveva un sorriso indimenticabile. familiare. Scorre qui una delle storie Guardi qui la foto, io non ci riesco a pi poetiche che si possano ascolta- descriverla bene. Mi chiese il mio nore. Il protagonista un signore ro- me: Giusto risposi, e lei non mi prebusto e sorridente di settantotto an- se in giro come facevano tutti, giusto ni. Baffi quasi bianchi, golf bianco e e sbagliato, mi scherzavano. Mi reuna maltese scodinzolante bianca gal per merenda un melograno dipure lei. Giusto Ferazzi il suo nome. cendomi Mi chiamo Gianna ma se Origini e nostalgie contadine alle vuoi chiamami Giannina. quali ha dedicato anche versi che re- Una visione. Poi per la riincontrai a scuola. E poi di nuovo quando provai gala volentieri al visitatore. senza successo a iniziare le scuole INIZI a lavorare nei campi a sette commerciali. Andai a lavorare a undici anni: La licenza elementare lho pre- anni, infatti, portavo il carbone con sa grazie a qualche cappone e salame un asino. Ma poi negli anni ci siamo che mia madre regalava alla maestra. rivisti lo stesso. Finch ci siamo spoSa, i miei avevano bisogno di me, al- sati. Sa, venivamo anche da famiglie lora non usava andare a scuola. Ep- simili. Contadini noi, contadini loro, pure proprio ai tempi della scuola di Treviglio, dove ancora circolavano i che bisogna tornare se si vuol capire racconti degli anziani sul signorotto qualcosa di quei melograni che arri- locale che pretendeva lo ius primae vano a ondate dal giardino di una villa noctis, come si chiama. Tutti e due i sulla pubblica via: Ci portarono in padri mandati al confino dal fascismo. corriera a Mornago, qua vicino, per Il mio perch una volta al bar, durante un raduno fascista. Io ero un figlio del- un discorso del duce alla radio, si era la lupa. Restai solo sul muretto della alzato in piedi ma si era rifiutato di Casa del balilla, non avevo niente da togliersi il cappello. mangiare per merenda. E fu allora che Abbiamo lavorato tutta la vita. Io alla venne verso di me una bambina della Dragoni, una ditta di tessuti, dove enmia et, una nuvola di capelli neri ric- trai a 14 anni per fare le pulizie e da cui

sono uscito a sessanta come vicedirigente. Pensi che quando ho fatto il caporeparto la produzione raddoppiata, quello prima di me tirava le sberle ai ragazzi e li trattava a parolacce. La Giannina invece ha iniziato alla Vittoria, una grande azienda di maglieria intima di Gallarate, poi si dedicata alla ditta di pizzi e ricami che abbiamo messo su insieme gi da fidanzati, lavorandoci la sera. C ANCORA, ci lavoro io - mica ho smesso, sa? - con mia figlia Caterina. Pensi che questa casa lho costruita tutta con le mie mani, io e la Giannina. Sono 170 metri quadri a pianterreno e altrettanti al primo piano, pi i terrazzi. E poi il giardino qui intorno. Ulivi, nocciolo ritorto, camelie, anche le palme. E i fichi e i castagni. E poi i melograni, certo. Ci ho messo pure il ruscello, come quello che scorreva nella nostra corte contadina. romantico ed energico, il signor Giusto. Ha fatto sport. Come tennista e soprattutto come ciclista, pedalando sbancava alle gare aziendali. C una foto nella stanza dei ricordi in cui punta il traguardo solitario con le braccia alzate e la Giannina gli corre incontro sulla strada strapazzando il regolamento: Ho avuto la fortuna di sposare la donna pi bella del mondo, o almeno cos mi sembrava. Poesie e memorie, foto in album e foto sulle pareti: Guardi qui la Giannina con il foulard in testa sul lungomare, guardi questaltra sulla

Voglio che tutti possano prendere i frutti dalle mie piante. Tutti quelli che passano: non bellissimo?

vespa Se ne andata cinque anni fa, dopo una malattia di un anno. E dopo quarantaquattro di vita insieme. Ma aveva iniziato a morire molto prima. Il signor Giusto ha in gola una storia terribile da raccontare e che viene fuori dimprovviso. Suo figlio Umberto che cade nella voragine della droga e nel 1994 muore a trentadue anni, appena dopo la moglie ventottenne. La Giannina abbracciata fino alla fine a quel figlio maggiore, cercato dalla prima sera di nozze. Lo disse allora che era finita, che nulla sarebbe stato pi come prima. E cos fu. Lei vuol sapere dei melograni, chiss chi glielha raccontata questa storia. Per davvero come le hanno detto. I rami delle piante arrivano sulla via, colmi di frutti, e io chiedo sempre al giardiniere di non potarli. Voglio che i melograni stiano l e che tutti possano prenderne. Le donne, i bambini che passano. Vede questa lettera? Oggi sono contento, ti scrivo per dirti che mi hanno rubato i melograni. Proprio cos, quando un bambino ne prende io sono felice, perch mi sembra che sia la Giannina a darglielo, proprio come laveva dato a me. il suo dono damore. Tutti devono poterli prendere, basta che non ne approfittino come quel tale che da subito non mi era piaciuto e un giorno si port via tutto per s. Beh, s che li ho piantati io. Ma non tutti, sa? Almeno quattro sono venuti su spontaneamente. E secondo me ne verranno fuori altri. Ci pensano gli uccelli a mangiare i frutti e a lasciar cadere i semi in giro. Anche loro mi aiutano a regalare i melograni. Ma non bellissimo?

stato recuperato sul ponte 6, nella parte sommersa della nave, il corpo della diciassettesima vittima del naufragio della Costa Concordia. Non indossava il giubbotto di salvataggio e forse si tratta di un membro dellequipaggio, con molta probabilit Erika Fani Soriamolina, peruviana, lunica donna dellequipaggio ancora ufficialmente tra i dispersi. Continuano intanto le ricerche. Nella lista dei dispersi della Protezione civile ci sono infatti ancora quindici nomi. Oggi, intanto, verr ascoltato in Procura a Grosseto Roberto Ferrarini, direttore delle operazioni marittime della Costa Crociere.

LEGNANO

Beccato dalle Iene, si dimette

ontattare ragazze su Facebook spacciandosi per il presidente di Bulgari, promettendo contratti di lavoro e cast. Era il passatempo preferito di Paolo Campiglio, alias Paolo Bulgari, presidente del consiglio comunale di Legnano (Va). Stabilito il contatto, convocava le fanciulle in lussuosi alberghi milanesi e molto spesso ne otteneva i favori (senza molta fatica per il vero) dietro promessa di prestigiosi ingaggi nella nota maison. Smascherato da un servizio de Le Iene Campiglio (esponente del Pdl) ha prima cercato goffamente di negare, poi ha deciso di dimettersi per difendere la propria onorabilit e tutelare quella del Comune di Legnano.

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Domenica 29 gennaio 2012

ALTRI MONDI
Senegal NDour escluso, scontri a Dakar
Il cantante senegalese Youssou NDour stato escluso dalle elezioni presidenziali: un colpo di mano del presidente uscente Abdoulaye Wade, che potr presentarsi alle elezioni per ottenere un terzo mandato. Sono e resto un candidato, ha detto Youssou N'Dour. Nella notte di scontri a Dakar rimasto ucciso un poliziotto. (FOTO ANSA)

Bosnia Catturato levaso Radovan Stankovic


Radovan Stankovic era evaso quasi cinque anni fa, mentre stava scontando una condanna a 20 anni di carcere per crimini contro lumanit, tra cui stupro, riduzione in schiavit e tortura. stato catturato in Bosnia, a Foca. Il Tribunale penale si congratulato con Sarajevo per la cattura. Tra lagosto e lottobre del 1992 il suo battaglione assedi proprio Foca. (FOTO LAPRESSE)

SPANAIR SALUTA 23 MILA PASSEGGERI E 4000 LAVORATORI


Barcellona Il caos al desk della Spanair (F
di Alessandro

zo finale: aggiungi le tasse, aggiungi le spese di gestione, e vedi che le cose cambiano radicalmente. Di fronte a questa situazione di caos, e allimprovviso abbandono dei passeggeri, il ministro delle Infrastrutture Ana Pastor ha annunciato limmediata apertura di una procedura dinfrazione nei confronti della compagnia, che potrebbe essere condannata a pagare una multa di 9 milioni di euro, sia per aver provocato la sospensione del servizio aereo, sia per aver violato lobbligo di assicurare la continuit nella prestazione del servizio. MA TRA tutti i viaggiatori coinvolti (i voli previsti nel fine settimana erano quasi 650), a trovarsi pi in difficolt sono i 340 che si trovano fuori di Spagna, bloccati negli aeroporti africani del Mali e del Gambia, oltre a un gruppo che da Nador, in Marocco, si sta gi spostando verso Melilla da dove potr rientrare pi facilmente a Barcellona. La bancarotta di Spanair mette poi a rischio i posti di lavoro dei 2000 dipendenti diretti della compagnia e altri 2000 che lavoravano per le imprese dei servizi a terra, catering, manutenzione e pulizie.

Addio senza preavviso: Scusate, ma non esistiamo pi


LAPRESSE)

OTO

Oppes
Madrid

na voce femminile, gentile e moderatamente avvilita, fa sapere attraverso un messaggio registrato che Spanair non esiste pi, che tutti i voli sono cancellati e che, in poche parole, ognuno se la cavi come pu. Se avete acquistato il biglietto con carta di credito, contattate la vostra entit finanziaria; se avete contrattato unassicurazione di viaggio, rivolgetevi alla compagnia dassicurazioni; se lacquisto avvenuto attraverso unagenzia di viaggi, fate riferimento allagenzia. Abbandonati e presi in giro. Si sentono cos i 23 mila passeggeri lasciati allimprovviso al loro destino per la fragorosa bancarotta di una delle pi importanti compagnie aeree spagnole. Assistenza zero. Persino la linea telefonica al-

Cancellati 650 voli previsti nel weekend Abbandonati addirittura 340 viaggiatori in Mali e Gambia

lestita per fornire queste poche, inutili informazioni, a pagamento. Per non parlare della beffa: Ulteriori chiarimenti li potete trovare sulla nostra pagina web. Macch, scomparsa pure quella, rimossa dalla Rete a tradimento venerd sera, appena i vertici della compagnia, a Barcellona, hanno deciso che lavventura impossibile di ridare fiato allimpresa era arrivata al capolinea. Volti smarriti e impotenza al terminal T2 dellaeroporto internazionale di Madrid Barajas, dove Spanair diventata da un momento allaltro una compagnia fantasma. Saracinesche abbassate agli sportelli della vendita biglietti e allufficio informazioni, e insegne rimosse in tutta fretta dai banchi daccettazione. Sul grande tabellone nero delle partenze e degli arrivi, una lunga sfilza di cancelado accanto ai voli con la sigla JK, che dopo 25 anni viene rimossa dagli elenchi della Iata, lorganizzazione internazionale per il trasporto aereo.
TRA CHI doveva partire ieri, i pi fortunati si sono accorti del crac di Spanair la mattina presto, ascoltando la radio prima di uscire di casa. A chi aveva fornito un numero di cellulare comprando il biglietto via Internet, stato mandato un sms alle 3 del mattino. Lhanno visto solo al risveglio, ma in parecchi so-

prattutto chi doveva tornare ai luoghi dorigine hanno comunque preferito andare allaeroporto, alla ricerca di una soluzione. Impresa ardua. Linvito iniziale quello a compilare un modulo di reclamo, che comunque non serve per dare una risposta al problema immediato, allesigenza di partire per una vacanza, o di tornare a casa. Poi un impiegato, con tono mesto, quasi annoiato, fa sapere che i moduli sono esauriti, ci di-

spiace. Spanair si impegna a restituire il prezzo del biglietto, ma non offre una sistemazione ai passeggeri, la cui indignazione aumenta con il passare delle ore. Ci hanno detto che ci dobbiamo arrangiare, il coro pressoch unanime che viene dai viaggiatori. Si diffonde la voce che Iberia, Air Europa e Vueling hanno accettato di dare una mano per favorire lo spostamento delle migliaia di viaggiatori rimasti bloccati: offro-

no, fino al 3 febbraio, tariffe speciali. In teoria, 60 euro per i voli nazionali, 90 per chi va alle Canarie e 100 per gli internazionali. Ma linformazione si rivela imprecisa. curioso dice sconsolato Jorge, intenzionato a partire per Las Palmas . Ho provato a vedere se potevo imbarcarmi con Air Europa, ma mi hanno chiesto 240 euro. In effetti, come spesso accade nel misterioso mondo dei biglietti aerei, la tariffa spesso lontana dal prez-

DOPO IL NO DELLA QATAR AIRWAYS

COMPAGNIA DI BANDIERA CATALANA, SOGNO FINITO


Madrid

il fiore D oveva essereambisceallocchiello di una regione che a diventare Stato. Volevano trasformarla nella compagnia di bandiera catalana, rilanciando cos anche il progetto di fare di El Prat, laeroporto di Barcellona, un hub intercontinentale. Lillusione andata in frantumi in appena due anni, dopo aver bruciato decine di milioni di fondi pubblici. Spanair era gi sullorlo del fallimento nellestate del 2008 quando, a complicare terribilmente le cose, arriv la tragedia di Barajas: 154 morti nello schianto del volo Jk5022 appena decollato da Madrid per la Gran Canaria. Allora la compagnia, gi in estrema difficolt (tanto che erano stati programmati un migliaio di licenziamenti) era di propriet della Sas (Scandinavian Airlines) che da mesi cercava inutilmente un compratore in grado di salvarla. Lofferta arriv poco dopo linci-

dente, quando limmagine del marchio Spanair era ormai danneggiata, forse in modo definitivo. Un gruppo di imprenditori catalani, sotto lombrello delle amministrazioni pubbliche, decise di tentare il salvataggio. Il controllo dell85 per cento delle azioni pass alla Iniciatives Empresarials Aeronutiques (Ieasa), un consorzio del quale facevano parte, tra gli altri, la Fiera di Barcellona, lufficio del turismo, la banca pubblica Icf. Tutte istituzioni partecipate o dalla Generalitat (lamministrazione regionale) o dallAyuntament (il Comune). Liniezione di capitali pubblici negli ultimi due anni proprio in piena crisi finanziaria, e mentre venivano tagliate le spese per la sanit e leducazione stata di circa 100 milioni di euro. Una situazione insostenibile, tanto che la compagnia ha dovuto avviare nelle ultime settimane una disperata ricerca di nuovi soci. Ma le trattative con

Qatar Airways sono fallite improvvisamente venerd pomeriggio, mentre Regione e Comune erano costretti ad annunciare la chiusura dei rubinetti del credito. Inevitabile, a quel punto, la decisione di sospen(a. op.) dere immediatamente i voli.

DECLINO Dopo il grande football e la fabbrica di auto non c pi neppure la stazione di polizia

Pontiac, la citt di Supercar vende anche il cimitero


di Angela Vitaliano New York

vederla oggi sembra quasi una citt fantasma, eppure c stato un tempo, nemmeno troppo lontano in cui Pontiac, nel Michigan, era uno dei centri di eccellenza del boom economico americano. Quando il 24 gennaio del 1982, il Pontiac Silverdom, ospit la finale del Super bowl, lAmerica pensava a questo luogo come ad uno dei simboli del suo sogno. Al Silverdom, infatti, dal 1975 al 2002, giocarono i Lions, prima di trasferirsi a Detroit, accelerando, in qualche modo il lento declino della citt. Fa impressione vedere quello stadio semi abbandonato, con cancellate intorno che ne impediscono laccesso, in un silenzio che mette tristezza. Pontiac, per, era diventata la citt del benessere economico, grazie soprattutto alla General Mo-

tors che qui produceva la famosa, omonima, automobile prima che la crisi del 2009 ne decretasse la fine, cancellando cos 83 anni dAmerica in un colpo solo. La prima Pontiac, infatti, fu introdotta sul mercato nel lontano 1902 e lultima ha varcato la soglia degli stabilimenti della Gm, verso la fine del 2009, poco prima della chiusura definitiva. Lautomobile, che deve il suo nome ad un capo trib indiano, fu concepita dalla Gm come lauto giusta per tutte le tasche e per tutti gli usi come recitava uno degli slogan.
UNAUTO, dunque, alla portata di tutti ed in grado di far sognare tutti, generazione dopo generazione, soprattutto con modelli indimenticabili come la Grand Prix, la Firebird e la Gto. Celebrata in film come La corsa pi pazza dAmerica o Il bandito e la madama e in canzoni come Little

Gto di Ronnie and the Daytonas. Sen- fa vitale nelle casse cittadine. Senza riza dimenticare la serie tv Supercar, sultato, finora. Non sembra, infatti, con la Trans-Am protagonista. La Pon- che al momento nessuno abbia abbatiac aveva, per, soprattutto, dato ric- stanza interesse o quattrini per divenchezza e benessere ad una citt che og- tare proprietario di strutture di una citgi, a meno di due anni dalla dismissio- t che diventa sempre pi vuota. Con ne del marchio, sullorlo del tracollo la chiusura dello stabilimento della finanziario. La chiusura della locale Gm-Pontiac, infatti, si innestato un meccanismo a catena stazione di polizia, la scorsa estate, stato La Pontiac Kitt (F O ) che ricaduto pesantemente su molte altre atuno dei primi segnali tivit commerciali. Perveramente drammatici sino il Dunkin Donuts di quanto, giorno per locale, catena a basso giorno sta avvenendo e costo per caff e ciamche sembra, purtropbelle, sembra far fatica a po, irreversibile. Il fattirare avanti perch chi to che la sede della ha un po di denaro va polizia, cos come quelvia e chi non ne ha non la del Municipio, i campu pi permettersi pi da golf, la biblioteca nemmeno una consue altre propriet comumazione da un dollaro. nali, sono state messe Lou Schimmel il comin vendita per cercare missario per lemergendi portare un po di linOTO LYCOM

za economica che sta provando a salvare il destino della cittadina si dice convinto che Pontiac risorger presto anche se, al momento, bisogna affrontare una situazione drammatica. Tanto drammatica che nella lista dei beni in vendita, oltre ai vari parcheggi e a centri ricreativi, compare addirittura il cimitero locale. MENO ottimisti, per, quelli che da mesi non riescono a trovare nessun tipo di lavoro. Per decenni, vivere a Pontiac significava costruire una Pontiac e ora sono tutti come attoniti, di fronte ad un futuro che non riescono nemmeno ad immaginare. Per gli operai che con il loro lavoro hanno sfornato centinaia di modelli di quello che era parte del sogno americano, Pontiac morta e chi resta qui lo fa solo perch non aveva mai pensato ad una vita lontano dalle quattro ruote e dallentusiasmo di un touchdown.

Domenica 29 gennaio 2012

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ALTRI MONDI
Guatemala Rios Montt alla sbarra: genocidio
Sar processato per genocidio lex dittatore militare Jos Efrain Rios Montt, 85 anni. Lo ha deciso il giudice Carol Flores Polanco Vazquez, al termine di unudienza durata oltre 12 ore. Montt, al governo tra il 1982 e il 1983, sarebbe responsabile delluccisione di 1771 indios, 1400 stupri e nellesodo di 29 mila persone della popolazione di etnia maya ixil (FOTO LAPRESSE)

Siria Lega araba lascia: troppe violenze


Mentre sul terreno il numero delle vittime aumenta e gli scontri armati tra forze regolari e disertori prendono il sopravvento, la Lega Araba ha deciso di sospendere la missione dei suoi osservatori - riservandosi per di decidere se ritirarli il 5 febbraio - e ha avviato trattative dirette con la Russia per una risoluzione al Consiglio di Sicurezza dellOnu (FOTO LAPRESSE)

GRECIA, CHIUSA PER 8 ANNI


Gli effetti della macelleria sociale si vedono per le strade. Lontano ricordo i fasti olimpici del 2004
inviato ad Atene di Malcom Pagani

i sono cani. E ci sono uomini randagi. Dormono vicini. Nelle strade di Atene. Nei primi rischi di inciampare. Sui secondi di posare lo sguardo, chiedendoti se tra cartoni, fuochi fatui e sacchi a pelo, di greco, non sia rimasta solo la tragedia. Mentre intorno, un sirtaki impazzito di macchine, clacson e soldati a guardia dei negozi balla senza convinzione, nella piazza della Costituzione, in faccia al Parlamento, si raccolgono firme per tornare alla Dracma. Era la moneta della Grecia autarchica e inconsapevole. Quella del turismo anni 80. Riemersa dallorgia di dollari, torture e stupidit descritto da Costa Gavras: (I militari hanno proibito i capelli lunghi, le minigonne, Twain, la libert di stampa, dire che Socrate era omosessuale) una patria che oggi spogliata, nuda, senza cognizione del domani, ha la lucidit del pugile in attesa del conteggio. Vetrine prese a martellate, poliziotti a presidio dei quartieri ricchi, saldi urlati a un pubblico immaginario che cammina curvo, guardando a terra, senza credere pi a nulla. Bisogna sacrificarsi per rimanere in Europa, dicono quelli seri che non guidano il taxi di Kostas alle cinque di mattina.

di teatro, bellezze in collisione che prima dellabbandono, tentano di vivere la loro et. Se dovranno partire, non lo faranno osservando dietro le persiane. Anche se i vecchi che trascinano aste che sembrano croci con i biglietti della lotteria commuovono, e certe nuove immigrazioni gettate nelle vie in bilico tra dignit calpestata e romanzi criminali (Bangladesh, Iran, Sri Lanka, i neri, quasi assenti, confinati alle periferie dello spaccio semi-legalizzato) non sanno di festa ma di requiem anticipato. Non si pu pagare tutto. Non si pu perdere ogni cosa a iniziare dalla giovinezza. Chi non ha voglia di mediare neanche con se stesso incendia yacht (sette, solo venerd), assedia alberghi con gli ispettori del Fmi (cariche di fronte allHilton), improvvisa manifestazioni che fanno pensare che la prossima volta, qualcuno, potrebbe buttarsi a sinistra. Non nel Pasok: Socialisti da operetta, i complici di questa disgrazia, ti dice un agente nella via delle am-

basciate (giardini, silenzio, unenclave mimetica, una Svizzera extraterritoriale). Ma i comunisti. Saltando indietro. Perch nella sintesi forzata di un dramma collettivo, nellillusione tradita che nel 2004 (Europei di calcio vinti, Olimpiadi, milioni sprecati per laeroporto) ubriac tutti, lutopia sembra lunica cosa sensata. Non finita, comunque. Questa la Grecia. Su un muro, una poesia. di Panagulis. Leroe della Resistenza. Luomo descritto da Oriana Fallaci. Chiediamo di tradurla: Le lacrime che dai nostri occhi vedrete sgorgare/ non crediatele mai segni di disperazione/ promessa sono/ solamente promessa di lotta. Questa la Grecia. Al funerale di Theo Angelopoulos non pioveva. Avevano tutti gli ombrelli neri. Gli dei, in cielo, sono sempre pi malvagi. Al passaggio del feretro li hanno aperti tutti insieme. in silenzio. Come in Sogni di Kurosawa, quando dal drago, dal mostro nucleare, il protagonista si difende sventolando la sua giacchetta.

Atene 27 gennaio. Una delle scene sempre pi frequenti. Saracinesche abbassate e povert diffusa in centro (F

OTO

ANSA)

LA GRECIA altrove e si far in un altro modo: 8 anni di lacrime e macelleria sociale, per un mezzo sorriso, forse, nel 2020. Per liberare un prestito di 130 milioni di euro, i burocrati dettano al premier Papademos la lista. Taglio di stipendi, libert di licenziamento, abolizione del contratto collettivo di lavoro e tanto, tanto altro ancora. Dietro i vetri di Washington, dove lo spazio concesso alla filantropia un piano di

Guadagno la met rispetto a due anni fa, nessuno ci salver Ma attenti, i prossimi siete voi italiani
rientro concordato con le banche, indulgere alle astuzie mediterranee potrebbe essere rischioso. Se la politica prover a monetizzare il dissenso in vista delle elezioni primaverili, al tavolo non mancher una gamba, ma lo spazio per esistere. Nei vicoli stretti di Monestiraki in cui maiali passati a miglior vita riempiono laria

abbronzandosi sul girarrosto, artigiani che plasmano il cuoio, ragionano sulla loro pelle. Melissinos, il poeta dei sandali, barba bianca, riflessi hippy, uno che ha intrecciato scarpe e brandelli di filosofia per Onassis e John Lennon: Ci siamo indebitati? Non colpa nostra. Hanno mentito i politici. Alterando i conti e le nostre vite per sempre. Guadagno il 40% in meno di due anni fa. Nessuno ci salver, ma i prossimi sarete voi italiani. Seguono gentilezze rivolte alla Germania e alla signora Merkel, Anghela, con la g dura, placidamente paragona-

ta ad Hitler. Sono tutti daccordo. colpa dei tedeschi e degli americani, con la Cia evocata in ogni discorso. Finanza e geopolitica. Complottismo e disperazione balcanica. Rassegnazione. Quando a sera, scendi negli odori della capitale, tra le rovine e la condanne di un passato luminoso, vedi unaltra Atene. Sensuale. Misteriosa. Non quella che almeno nei caff, trascorre il giorno fumando in faccia alla crisi dalle finestre dei bistrot, ma quella di Seferis o di Kavafis, in cui morte e piacere si fondono e di notte, labbra, sensazioni e carne, si regalano unaltra occasione. Rispetto a ci che si dice della Grecia, al coprifuoco dellanima e allallarmismo, un fiume straniante e poeticamente normale. Sono ragazzi, studenti

MURDOCH Arrestati quattro giornalisti


uattro del tabloid The Sun (e poliziotto), Q tuttiierigiornalistiBretagna nellambitofra un persone arcon funzioni dirigenziali, sono le restate in Gran di unindagine di Scotland Yard sulle intercettazioni illecite di personaggi noti da parte del gruppo britannico di Rupert Murdoch, News International: i quattro, scrive la stampa britannica, sono accusati di aver fatto pagamenti illegali alla polizia. I nomi che circolano sugli online sono quelli di Mike Sullivan, 48 anni, capo redattore di nera, Fergus Shanahan, 56 anni, ex vice di Rebekkah Brooks quando questultima era direttrice del tabloid; Chris Pharo, 42 anni, Graham Dudman, 48, capi redattore. Con questi quattro sale a 13 il totale degli arresti dellOperazione Elveden sulle mazzette pagate da testate alla polizia in cambio di informazioni.

TAGLI SENZA FINE A LISBONA

PORTOGALLO NELLA CRISI, SCAPPANO ANCHE I MEDICI CUBANI


Madrid

e ne vanno persino i medici cubani. Erano arrivati in Portogallo tre anni fa, inviati in 44 dallAvana per assistere 70 mila pazienti nelle regioni dellAlentejo e dellAlgarve. A fine mese scade il loro contratto e il ministero della Sanit non sembra intenzionato a rinnovarglielo. Stagione di tagli senza fine per Lisbona, dove la parola pi temuta bancarotta si riaffacciata sulle prime pagine dei giornali dopo lultimo declassamento del rating deciso da Standard and Poors: Bonos spazzatura, cos come avevano decretato nei mesi scorsi anche Moodys e Fitch. Il governo di centrodestra guidato da Pedro Passos Coelho sa di avere margini di manovra ridotti. il prezzo da pagare dopo aver concordato, un anno fa, un piano di risanamento finanziario da 78 miliardi di euro. Lo

scorso fine settimana proprio mentre gli indignados portoghesi riconquistavano le piazze del Paese tornata a Lisbona la troika formata dai rappresentanti di Ue, Fmi e Bce. Per tre giorni hanno esaminato al microscopio i conti, valutando le decisioni prese dallesecutivo, ed emettendo un verdetto positivo. Anche perch, appena pochi giorni prima, il premier era riuscito a incassare laccordo tra la Confindustria e uno dei principali sin-

dacati, per la riforma del mercato del lavoro. Unaltra organizzazione sindacale, la Cgtp, di orientamento comunista la prima in Portogallo con 800 mila iscritti si rifiutata di firmare parlando di un ritorno al feudalesimo.
IL PROVVEDIMENTO prevede la riduzione del numero di giornate festive e dei giorni di ferie annuali (saranno 22 anzich 25), oltre alla possibilit che i ponti vengano conteggiati come giornate di riposo. Il documento propone poi la creazione di un pacchetto di 150 ore per ogni lavoratore, che limpresa pu gestire a piacimento, in modo tale che limpiegato pu essere chiamato a lavorare di pi alcuni giorni e recuperare in altri momenti, senza po-

La loro presenza un accordo tra il governo e lAvana: per 70 mila pazienti. Disoccupazione oltre il 13 per cento

ter pi percepire lo straordinario. In cambio, lunica concessione del governo stata la promessa di ritirare una misura annunciata nelle scorse settimane: laumento di mezzora della giornata lavorativa. Sar per pi facile licenziare, e alle aziende coster meno. Mentre il numero di disoccupati continua a crescere (sono gi pi del 13%), chi ha ancora un impiego vede peggiorare continuamente la propria situazione. Il blocco dei salari e la sospensione delle tredicesime hanno ridotto in modo pesante il potere dacquisto dei funzionari pubblici. Per questo la politica di austerit esasperata comincia a suscitare forti perplessit. E non solo a sinistra. Miguel Cadilhe, che fu ministro delle Finanze nei governi di Cavaco Silva (lattuale presidente della Repubblica dello stesso partito, il Psd, del premier Passos Coelho) ammette il rischio di veder migliorare il deficit pubblico senza che

vengano applicate vere riforme strutturali importanti. Il Banco centrale portoghese prevede per questanno una contrazione senza precedenti delleconomia, con una caduta del Pil del 3,1%. Nessuno si nasconde che, con un apparato produttivo fragile come quello di cui dispone il Paese, la ripresa non potr che essere lunga ed ardua. Bisogna andare oltre lausterit avverte il Nobel per lEconomia, Joseph Stiglitz . Se non si stimolano gli investimenti sar impossibile rilanciare la crescita. Ma Lisbona continua a essere ossessionata dallesigenza di far quadrare i conti. Lultima asta di buoni del tesoro ha consentito di collocare 2 miliardi e mezzo di titoli a tassi ridotti rispetto allemissione precedente. Non bastato, per, neppure lintervento della Bce sul mercato secondario per evitare che le obbligazioni a dieci riprendessero la loro scalata, con un tasso vicino al 15%. (a. op.)

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Domenica 29 gennaio 2012

SECONDOTEMPO
SPETTACOLI,SPORT,IDEE
in & out

ISOLE DI CULTO

Dopo Lost J.J. Abrams sbarca su Alcatraz


di Federico Pontiggia

Bellocchio Anche senza fondi luned il primo ciak al film su Eluana

Elio Con la sigla del Muppet show punto a diventare immortale

Azarenka Travolge la Sharapova a Melbourne: lei la prima al mondo

Setterosa Batte la Grecia e si aggiudica il campionato europeo

dite, udite, il famigerato penitenziario di Alcatraz non mai stato chiuso. Non solo, continua a mietere vittime, ma stavolta a piede libero: prima, delle tracce assassine su una scena del crimine, poi, addirittura un cecchino da un morto ammazzato al giorno. Fantascienza, incubo o mistero, chiss, ma lattesa sale, ladrenalina monta, perch isola che vince (non) si cambia. Vi ricordate Lost? Cambiate latitudine, e spostatevi su Alcatraz, Lisola dei dimenticati (1937), quella dellUomo di Frankenheimer (1962), della Fuga di Siegel e Eastwood (1979). Lisola dellingiustizia (1994), lisola pi rocciosa The Rock (1996) dellimmaginario americano dietro le sbarre: poteva esimersi J. J. Abrams? Ovviamente, no, ed ecco Alcatraz, serie tv Fox in 13 episodi dal 30 gennaio sui nostri piccoli schermi (luned in prima serata su Premium Crime, e anche in free-view sul canale 309). Si parte da una intro sibillina, in puro stile J. J.: Il 21 marzo 1963, Alcatraz venne ufficialmente chiusa. Tutti i prigionieri vennero trasferiti fuori dall'isola. Ma questo non ci che accadde realmente. Per niente.
SIAMO sulla terraferma, eppure qualcosa si muove tra mistery, thriller e oltre 10 milioni di spettatori incollati alla premire nordamericana del 16 gennaio: 302 uomini, 256 detenuti e 46 secondini della prigione nella Baia di San Francisco, scomparsi nel lontano 1963. Protagonisti, vecchie conoscenze del calibro di Jorge Garcia lo Hugo Hurley Reyes di Lost trapiantato nei panni del dottor Diego Soto, lespertone del penitenziario californiano e altri pezzi da novanta dei serial: Sarah Jones

(Sons of Anarchy), Sam Neill (Tudors), Parminder Nagra (ER) e Santiago Cabrera (Heroes). Eppure, forse non basta uno Jorge e un isolotto per fare un Lost 2.0: Entrambi i serial hanno in comune unisola, entrambi sono avvolti dal mistero e in entrambi recita lo stesso ragazzo, ma non ci sono altre somiglianze, ha premesso e promesso J. J.. Ma c da credergli? Tra depistaggi marketing e rivendicazioni creative, arcipelaghi di senso e identit differenziali, pi di qualcosa ritorna nel serial ideato da Bryan Wynbrandt, Steven Lilien, Elizabeth Sarnoff e tenuto a battesimo (executive producer) da Mr Super 8: innanzitutto, per dirla con Michel Houellebecq, la possibilit di unisola, e le mille possibilit del plot, tra indagini, diversioni, incursioni sci-fi,

Ancora sparizioni nel tempo e nello spazio, in un luogo simbolo del cinema americano

scheletri confidenziali e armadi top secret. Il faccia a faccia con la detective della polizia di San Francisco Rebecca Madsen (Sarah Jones): un caso di omicidio, e sulla scena del crimine impronte digitali che appartengono a Jack Sylvane (Jeffrey Pierce), un detenuto di Alcatraz dichiarato morto nel 1963. Partono le ricerche, a quattro mani col dottor Soto, e si scopre che Jack Sylvane non solo vivo e vegeto, ma non mai invecchiato. Che ci sia lo zampino della fantascienza? A metterci il naso lagente Emerson Hauser (Sam Naill) e lassistente Lucy Banerjee (Parminder Nagra), ma a fiutare puzza di bruciato saranno ancor prima gli spettatori, perch Sylvane non lunico, ma solo il primo di una lunga teoria di redivivi, dati per spacciati nel 63 e misteriosamente ricomparsi 40 anni pi tardi. PROVERBIO vuole, la verit viene a galla, ma Alcatraz gi un luogo comune, La fortezza, il penitenziario per antonomasia, una realt coercitiva cos solida da scongiurare voli pindarici e visioni immaginifiche: riuscir a farci evadere il buon J. J.? Dalla sua, un lusinghiero curriculum che nel mistery ha fatto professione di fede: per qualcuno complice amicizia e collaboAlcatraz, la nuova serie firmata da J.J. Abrams debutta domani sera su Mediaset Premium

razioni Abrams lo Steven Spielberg del Terzo millennio, onnivoro (esisterebbe Alcatraz senza il recente Shutter Island di Denis Lehane/Martin Scorsese?) e ondivago, capace di perdersi (Lost) e sdoppiarsi (Alias) rimanendo fedele a se stesso, senza paura del mlo (Felicity) e delle Mission:

Impossible, delle epifanie di genere (Fringe) e delle resurrezioni cult (Star Trek). Dunque, un uomo per tutte le stagioni (daltronde, parliamo di serial...), buono per lhorror che non c (Cloverfield) e per le debite citazioni di E.T., Incontri ravvicinati del terzo tipo e The Goonies assemblate in Su-

per 8. In bilico tra passato (del cinema) e presente (della tv), lhomo novus dellaudiovisivo 2.0, uno ma poliedrico, tanti ma riconoscibile, Jeffrey e Jacob, per tutti J. J.. Forse non riuscir a farla franca da Alcatraz, ma lo diceva gi Eastwood: Vale sempre la pena rischiare se vuoi qualcosa.

Pentimenti e assoluzioni

Allegri: Partite truccate? Chiedete a Doni


di Giancarlo Padovan

il giornalismo sportivo S ee magari anche qualche doavesse ancora buona memoria, se di coraggio in pi nei confronti di quella sorta di Minculpop che sono diventati gli uffici stampa delle societ di calcio, ieri non avrebbe perso l'occasione per mettere alle strette Massimiliano Allegri, attuale allenatore del Milan ed ex giocatore talentuoso, seppur con qualche macchia che gli provoca sempre un certo fastidio. Insomma, in una situazione pi conflittuale, Allegri non avrebbe replicato con: Io sono stato assolto, una cosa che si riferisce a dodici anni fa, Doni si assumer la responsabilit di quanto detto. Perch tutto questo ovvio, anche se non

del tutto vero. E, soprattutto, perch non smentisce quanto affermato da Doni: quell'Atalanta-Pistoiese, gara di Coppa Italia del 2000, naturalmente finita 1-1 come indicavano i flussi anomali alla Snai, era una combine. Nata, pare, da una goliardata dopo una cena un po' troppo corposa.

All'epoca lavoravo per il Corriere della Sera e fui destinato al servizio del processo sportivo che si teneva nei saloni della Lega Calcio di Milano con circuito televisivo aperto. Ricordo bene tutto, dal terreo pallore degli imputati alle loro imbarazzanti spiegazioni.
C'ERA UN atalantino che sostenne di aver lasciato la propria abitazione alle due del pomeriggio di un agosto feroce per andare agli allenamenti a Zingonia che sarebbero cominciati almeno tre ore pi tardi (in realt pass alla Snai dove lo riconobbero). Vidi Allegri, un ragazzo di 33 anni, irrigidirsi di fronte a una domanda: Non voglio mica finire nei casini io. Strano come non capisse di esserci gi dentro. E non certo per

quell'inveterata abitudine di scommettere sui cavalli. Anche allora in aula si parl di telefonate. Troppe e a tutte le ore. La differenza, non accessoria, che non eravamo ancora di fronte a intercettazioni cio ai brogliacci dei colloqui ma a una quantit smisurata di chiamate tra utenze dei calciatori delle due squadre, alcuni loro familiari, qualche fidanzata. L'epicentro era la Toscana e il Pistoiese. Ora non propriamente vero che Allegri venne assolto. Non in primo grado, per lo meno. Visto che la Commissione disciplinare inflisse un anno di squalifica sia a lui, sia ad Aglietti, compagno di squadra nella Pistoiese. Stessa pena a Gallo, Zauri e Siviglia (Atalanta), sei mesi per Banchelli, anch'egli dell'Atalanta. Solo in se-

conda istanza, a prosciogliere tutti, ci pens la Corte d'appello federale. Cosa pu accadere adesso? Dal punto di vista sportivo, purtroppo, nulla. La revisione del processo ammessa solo se si verificano due ipotesi contemporanee. La prima: l'accertamento dei fatti nuovi raccontati da Doni che, peraltro, ammette se qualcuno vorr altre spiegazioni sono pronto a darle. La seconda: la condanna di almeno un imputato. Ma essendo stati tutti prosciolti, la possibilit della revisione decade. Pi interessante capire se il procuratore federale Palazzi voglia risentire Doni sul contenuto delle sue recenti dichiarazioni. Nel frattempo, il pentitismo dilaga tra gli ex del Bari: dopo Andrea Masiello, anche Marco Rossi ha iniziato a dire tutto.

Domenica 29 gennaio 2012

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SECONDO TEMPO

TELE COMANDO
TG PAPI

SALISCENDI

Invasioni solitarie
Tecce
di successo o di contorno. Anche il Tg1 rientrato nei ranghi con i suoi notiziari istituzionalmente impeccabili. Il telegiornale pi seguito (e pi esaminato), senza perdere tempo, nasconde la gestione di Augusto Minzolini (che cova sotto le ceneri, non Minzolini, ma la gestione), e si riscopre aderente a palazzo Chigi come ai tempi di Gianni Riotta con Romano Prodi. Ecco che Mario Monti debutta al Tg1 per unintervista senza domanda. Dunque: dov la novit? Tutto si ripete. Come le polemiche per la partecipazione di Adriano Celentano al Festival di Sanremo. Cerano problemi? S, allora perch esplodono a tre settimane dal via? assurdo pensare che la Rai, per un paradosso ancora pi strano, allimprovviso si scopra libera e felice. E cos viale Mazzini cerca di ingabbiare il cantante con i soliti codici deontologici, che poi ritira per fingere di aver ceduto. Stessa dinamica con esiti diversi per la proroga allinterim di Alberto Maccari al Tg1. La settimana scorsa, il Consiglio di
Daria Bignardi, conduce le Invasioni Barbariche, il venerd sera in prima serata su La7

Il traino dei famosi


di Paolo Ojetti

T g1 macchina un pezzetto di Cassieri (nelri-a La propagandistica montiana regime. Si rivede


cordo imbarazzante delle interviste di Susanna Petruni e Sonia Sarno a Berlusconi, sembra un Biagi taciturno), arriva Cecilia Primerano con le riforme del lavoro e arranca subito dopo Marina Nalesso con le meraviglie del semplificaitalia. Cosa si vuole di pi? Se un giorno Monti dovesse occuparsi del Tg1, avr uno stuolo di antemarcia ai suoi piedi. C pure Gasparri (che nostalgia, ormai lo si vede solo ogni tre giorni) che annuncia uniniziativa del Pdl per passare dalle parole ai fatti. Ma la cosa pi inquietante la danza del sisma, una danza sciamana che si esegue nella redazione del Tg1 per invocare un terremoto vero, di quelli storici: per ora, si occupa del terremoto che non c, facendo sforzi immani per trasformare le crepe sui muri in distruzioni di massa. Laura Chimenti ha il suo sismologo e chiede: Come mai tante scosse?. Il sismologo risponde da sismologo: Siamo un paese a rischio sismico. Terremotata, Laura lo congeda bruscamente.

Cristiano Malgioglio, l aver pescato sei diconsi sei pescetti. La frase del giorno : Parlami delle piramidi di Cheope, costruisci tre e seppellisci uno. Il doppio senso nello spettacolo di un serpente che si sta ingoiando un uccello. Quindi ci vuole uno stomaco di ferro per aspettare l arrivo di Luca Salerno con il tema dolente delle carceri. E, con cadenza simile al Tg1, ecco che, omaggiate le semplificazioni, si arriva al terremoto dove il solito sismologo smonta tutto: con queste scosse non succeder proprio niente di serio. S, i tg della Rai sono efficientissimi quando non ci sono catastrofi: la notte dellAquila dormirono. Lunico servizio di peso era di Gerardo Greco dagli Stati Uniti: i passeggeri americani della Concordia chiederanno risarcimenti stellari.

di Carlo

lattesa che avC onsumata evento televisivolge un vo, Daria Bignardi tornata su La7 con le sue Invasioni Barbariche. A volte, lusato sicuro non piace. Anche perch somiglia a troppi capi presenti sul mercato e di migliore fattura. La Bignardi fa interviste, come Fabio Fazio, Lucia Annunziata, Lilly Gruber, Luca Telese, Nicola Porro, e lelenco potrebbe continuare allinfinito. La Bignardi ha esordito con Roberto Saviano e Lorenzo Jovanotti, racimolando un modesto 4,3 per cento di share, venerd sera sceso al 3 per cento. Troppo presto per parlare di fallimento, forse sar opportuno (e sufficiente) aspettare un pochettino per dirlo completamente. Non chiaro se stanca chi fa le domande o chi evita di dare risposte. Il genere televisivo abusato per un motivo elementare: il pi semplice, il conduttore e lospite. Non c scontro fra opinioni, se il conduttore fragile e debole. Non c notizia per le agenzie, se lospite sonnecchia. La televisione il regno di tradizioni consolidate, non importa se

T g3d Appello. Impossibile giudiziario nelle Inaugurazione dellanno Corti dire ci che non
funziona. Meglio dire ci che funziona: niente. Se questa la prima notizia, quella che stupisce molto, ma molto di pi la seconda: la Germania raccontava Giuseppina Paterniti disposta a scucire gli euro alla Grecia solamente se gli ellenici le consegnano il controllo sulleconomia. E una novit assoluta per la governance europea: se fosse toccata a noi, Sallusti avrebbe parlato di wermacht al Brennero. Qualche minuto su quanto bravo Monti e quanto va alla deriva (firmata da Antonella Zunica) Berlusconi, per finire su un piccolo viaggio fra i sistemi per ripulire i soldi in nero e sottratti al fisco. Elementare.

T g2 Limpresa del giorno, santificata dei Come traino del Tg2 serale, c lIsola Famosi. da

amministrazione stato rinviato perch il presidente Paolo Garimberti minacciava di ribaltare le scrivanie di viale Mazzini. Allentata la tensione, il direttore generale Lorenza Lei rivela le sue proposte per il Cda di marted. E chi sar il fortunato? Alberto Maccari (vicino al Pdl), un pensionato che si ritrova a dirigere la testate pi prestigiosa del servizio pubblico esattamente a fine carriera: anzi, oltre la fine. Il governo di Mario Monti in carica da quasi tre mesi, ma in viale Mazzini comandano ancora i berlusconiani e i leghisti che, oltre le antenne Rai, se le danno di santa ragione. Quello che c dentro la televisione, e quello che le gira intorno, tutto tristemente gi visto. Sar che linformazione governa pi di un primo ministro, sar che in ventanni linformazione ha manipolato le notizie e le schede elettorali. Per convincere i milioni di italiani a pagare labbonamento, la Rai ha rispolverato il miglior Fiorello. E La7 cercher di aumentare la concorrenza copiando da Rai3 Vieni via con me con Fazio e Saviano. Non ha la colpe, la Bignardi, se va male. Quello che aveva da dire, lavevamo gi sentito.

LA TV DI OGGI
I FILM
12.00 EVENTO Recita dellAngelus - Linea verde 13.30 NOTIZIARIO TG1 TG1 Focus 14.00 VARIET Domenica In - LArena 16.30 NOTIZIARIO TG1 16.35 IN DIRETTA DAL NOMENTANO 4 DELLA DEAR VARIET Domenica in - Cos la vita 18.50 GIOCO Leredit 20.00 NOTIZIARIO TG1 20.35 RUBRICA SPORTIVA Rai TG Sport 5 minuti di recupero 20.40 DAL TEATRO DELLE VITTORIE DI ROMA GIOCO Soliti ignoti 21.30 PRIMA TV FICTION Il restauratore 23.45 ATTUALIT Speciale TG1 0.50 NOTIZIARIO TG1 Notte - Che tempo fa 1.05 RUBRICA Applausi 2.20 RUBRICA Sette note - Musica e musiche 11.30 VARIET Mezzogiorno in famiglia 13.00 NOTIZIARIO TG2 Giorno 13.30 RUBRICA TG2 Motori 13.40 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 2 13.45 VARIET SPORTIVO Quelli che aspettano 15.40 VARIET Quelli che il calcio 17.05 NOTIZIARIO TG2 L.I.S. - Meteo 2 17.10 RUBRICA SPORTIVA RaiSport Stadio Sprint 18.00 RUBRICA SPORTIVA RaiSport 90 Minuto 19.35 TELEFILM Lasko 20.30 NOTIZIARIO TG2 20.30 21.00 TELEFILM N.C.I.S. 21.45 PRIMA TV TELEFILM Charlies Angels 22.35 RUBRICA SPORTIVA La Domenica Sportiva 1.00 NOTIZIARIO TG2 1.20 RUBRICA RELIGIOSA 11.15 RUBRICA TGR Mediterraneo - RegionEuropa 12.00 NOTIZIARIO TG3 TG3 persone 12.25 ATT. TeleCamere 12.55 CULTURALE Prima della Prima (REPLICA) 13.25 CULTURALE Il Capitale di Philippe Daverio 14.00 NOTIZIARIO TG Regione - Meteo 14.15 NOTIZIARIO TG3 14.30 ATTUALIT In 1/2 h 15.00 NOTIZ. TG3 L.I.S. 15.05 ATTUALIT Alle falde del Kilimangiaro 17.55 VARIET Per un pugno di libri 18.55 PREVISIONI Meteo 3 19.00 NOTIZIARIO TG3 TG Regione - Meteo 20.00 VARIET Blob 20.10 ATTUALIT Che tempo che fa 21.30 ATTULAIT Presa diretta 23.35 NOTIZIARIO TG3 TG Regione 20.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 21.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 21.30 RUBRICA Meridiana - Scienza 1 21.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 22.00 ATTUALIT Inchiesta 3 (Interni) (REPLICA) 22.30 NOTIZIARIO News lunghe da 24 22.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.00 RUBRICA Consumi e consumi 23.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 23.30 RUBRICA Tempi supplementari 23.57 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 0.00 NOTIZIARIO News lunghe da 24 0.27 PREVISIONI DEL TEMPO Meteo 18.50 GIOCO The Money Drop 20.00 NOTIZIARIO TG5 Meteo 5 20.40 VARIET Paperissima Sprint 21.30 Riassunto: CentoVetrine 21.35 SOAP CentoVetrine 23.30 ATTUALIT Terra! 0.30 NOTIZ. TG5 Notte 15.05 FILM Torna El Grinta 16.50 FILM Walker, Texas Ranger: Riunione mortale 18.55 NOTIZ. TG4 - Meteo 19.35 SOAP Tempesta damore 21.30 FILM Un ciclone in casa 23.45 FILM Il grande Lebowski
SC1= Cinema 1 SCH=Cinema Hits SCP=Cinema Passion SCC=Cinema Comedy SCF=Cinema Family SCM=Cinema Max

LO SPORT
SP1=Sport 1 SP2=Sport 2 SP3=Sport 3

18.30 NOTIZIARIO Studio Aperto - Meteo 19.00 TELEFILM Mr. Bean 19.30 FILM Lara Croft: Tomb Raider 21.30 VARIET Chiambretti Sunday Show - La muzika sta cambiando 0.20 RUBRICA SPORTIVA Controcampo - Linea notte

19.00 VARIET The show must go off - Domenica 20.00 NOTIZIARIO TG La7 20.30 ATTUALIT In Onda 21.30 TEATRO Ausmerzen - Vite indegne di essere vissute (REPLICA) 23.35 NOTIZIARIO TG La7 23.50 "LA GRANDE ILLUSIONE - LE STORIE DELLA STORIA" FILM El Cid

19.05 Io, Robot SC1 19.10 Mildred Pierce "Terza e ultima puntata" SCP 19.15 Amelia SCH 19.20 Sharm El Sheikh Un'estate indimenticabile SCC 19.25 Shrek - E vissero SCF felici e contenti 21.00 Caino & Caino SCC 21.00 Il mio primo bacio SCF 21.00 Prima tv Cyberbully Pettegolezzi on Line SCP 21.00 L'ultimo esorcismo SCM 21.10 Prima tv Milo su Marte SC1 21.10 Shutter Island SCH 22.35 Erin Brockovich SCP Forte come la verit 22.45 Dieci cose che odio di te SCF 22.45 Armageddon SC1 22.50 Spia e lascia spiare SCC 23.00 E ora... SCM divertiamoci

17.25 Calcio, Bundesliga 19a giornata 2011/2012 Stoccarda Borussia Mnchengladbach (Diretta) SP3 19.10 Wrestling WWE Domestic Smackdown Episodio 31 SP2 19.25 Calcio, FA Cup 2011/2012 Quarto turno Arsenal - Aston Villa (Replica) SP3 20.40 Calcio, Serie A 2011/2012 Posticipo 20a giornata Milan - Cagliari (Diretta) SP1 21.00 Basket, NBA 2011/12 Milwaukee Bucks - Los Angeles SP2 Lakers (Replica) 21.25 Calcio, Liga 21a giornata Malaga - Siviglia (Diretta) SP3 23.15 Wrestling WWE Experience Episodio 31 SP2 0.00 Calcio, FA Cup 2011/2012 Quarto turno Arsenal SP3 Aston Villa (Replica) 0.05 Poker WPT Series 8 Episodio 6 SP2

TRAME DEI FILM


/ Un ciclone in casa
Peter Sanderso, avvocato in carriera, stato piantato dalla moglie. E non riesce a farsene una ragione. Passa le sue intere giornate andando a zonzosu Internet. Un giorno, frequentando una chat, incontra Charlene. Virtualmente sembra la donna dei suoi sogni, ma, quando i due si incontrano in carne e ossa, Peter scopre che Charlene, appena evasa di prigione, vorrebbe ingaggiarlo per dimostrare la sua innocenza...

PROGRAMMIDA NON PERDERE


Presa diretta
Terra violata. Il clima impazzito? E colpa delluomo e della corsa allo sviluppo? Si pu ancora fare qualcosa per rimediare? Genova, la Liguria, la Sicilia e poi pi lontano le Filippine, il Brasile la Tailandia, lAustralia, gli Stati Uniti: vi mostreremo le immagini delle ultime catastrofi climatiche che hanno sconvolto le nostre regioni e gli angoli remoti del mondo causando decine di migliaia di morti.

Ausmerzen - Vite indegne di essere vissute


In occasione del Giorno della Memoria della Shoah, Marco Paolini presenter Ausmerzen -Vite indegne di essere vissute. Dallex ospedale psichiatrico Pini di Milano, uno dei narratori teatrali pi efficaci del nostro tempo, ripercorrer la tragica storia degli esperimenti di genetica che i nazisti condussero sui malati di mente e portatori di handicap tra il 1934 e il 1945.

/ Milo su Marte
Milo, 9 anni e un carattere ribelle, poco sopporta le imposizioni di mamma e pap. Soprattutto con lestate alle porte. Milo sogna giornate allinsegna del divertimento, ma deve fare i conti con la disciplina di mamma. Quando il nostro eroe, per aver infranto la regola "niente broccoli, niente tv", si trova in castigo, spedito a letto presto, straboccante di astio immagina una vita senza la noiosa madre...

/ El Cid
Il giovane Rodrigo, accusato di tradimento, deve difendersi davanti al Re. Insultato da Gormaz, padre della sua fidanzata Jimena, Rodrigo lo uccide a duello. Jimena pur amando Rodrigo, giura di vendicare la morte del padre. Rodrigo ha intanto chiesto al Re di poter combattere in duello contro un avversario per la conquista di una citt. Rodrigo supera la prova ed il Re lo proclama suo campione...

Chiambretti Sunday Show La muzika sta cambiando


Seconda puntata del nuovo programma di Piero Chiambretti della prima serata di Italia 1. Bar Rafaeli, supermodella israelina, divenuta ancora pi famosa dopo la sua storia damore con Leonardo Di Caprio, la prima volta che ospite in un programma della televisione italiana e ha scelto il nuovo show di Piero Chiambretti per unintervista assolutamente esclusiva.

Rete 4 21,30

Rai 3 21,30

La 7 21,30

Sky Cinema 1 21,10

La 7 23,50

Italia 1 21,30

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Domenica 29 gennaio 2012

PIAZZA GRANDE
Italia e Libia, prima e dopo
di Furio Colombo

FATTI di VITA

di Silvia Truzzi

ei giorni 17 e 18 gennaio, mattina e pomeriggio, la Camera dei deputati stata impegnata nell'esame, dibattito e voto su un argomento cos indicato: Mozioni sulla cooperazione con il governo libico per la gestione dei flussi migratori originati dalla Libia nel recente conflitto. Qualunque cittadino dotato di media informazione e di un normale senso critico avrebbe proposto subito due obiezioni. La prima: nonostante apocalittiche previsioni (la Lega Nord e il suo ministro dell'Interno avevano predetto una marea di molte decine di migliaia di persone in fuga) soltanto poche migliaia di libici sono riusciti a giungere a Lampedusa e in pochi altri punti di sbarco. La seconda: sono tutti profughi di guerra e rifugiati politici, e questa una condizione oggettiva, secondo i trattati internazionali (fuggono da una guerra) che non deve essere convalidata da alcuna verifica o procedura. La guerra sboccata in una situazione incerta. Le armi di diverse fazioni sono ancora strumento quotidiano per regolare e organizzare la vita dei cittadini, e non ancora subentrata una struttura politica con la quale si possano progettare garanzie e ritorni non volontari. Indifferente a questa evidenza, che rendeva inutile e impossibile la discussione, il Parlamento italiano ha proceduto nel lavoro che si era assurdamente assegnato, fondato sulla persuasione, purtroppo largamente condivisa, che il trattato Gheddafi-Berlusconi detto anche Trattato di amicizia fra l'Italia e la Libia fosse ancora vivo e funzionante. Ma ecco uno stralcio della prima mozione in discussione (Lega Nord): Il trattato di amicizia italo-libico, del 30 agosto 2008 costituisce il quadro normativo ed economico per tutti i bilaterali con Tripoli in materia di contrasto, gestione e rimpatrio degli immigrati, sospeso di fatto durante il conflitto, che risulta essere stato ripristinato

nei suoi effetti il 15 dicembre 2011.... La seconda recita: L'Italia dei Valori impegna il governo alle necessarie iniziative sul piano politico-diplomatico volte ad assicurare piena applicazione di quanto previsto dagli articoli 1 e 6 del Trattato italo-libico del 2008 e a consentire che le operazioni di contrasto alla immigrazione clandestina siano pienamente conformi al diritto internazionale. Il terzo del Pdl: Il Trattato di amicizia italo-libico del 30 agosto 2008 costituisce il quadro

nuato a proclamare "il ripristino" del trattato da prima a dopo la guerra, bench la partecipazione dell'Italia alla guerra abbia violato in pieno un punto centrale di quel Trattato (alleanza e collaborazione militare perenne tra Italia e Libia in qualunque circostanza, e divieto dell'uso di basi italiane in caso di conflitto di alleati dell'Italia contro la Libia) e lo abbia rivelato in conflitto con tutti i trattati di cui parte il nostro Paese. Ma ha offerto almeno l'occasione, per alcuni, di dire tutto l'or-

normativo per tutti i bilaterali con Tripoli in materia di contrasto, gestione e rimpatrio degli immigrati, sospeso di fatto durante il conflitto, risulta essere stato ripristinato nei suoi effetti il 15 dicembre 2011.... Il testo della mozione Udc si apre cos: L'attuazione dell'articolo 19 del Trattato di amicizia italo-libico ha comportato il respingimento dalle acque internazionali verso il territorio libico di oltre 800 cittadini stranieri, rifugiati e migranti, tra cui cittadini eritrei, sudanesi, etiopi, fuggiti dai loro Paesi per motivi politici (...).
ED ECCO una citazione dalla mozione del Pd: Nel febbraio 2011, a seguito del deflagrare degli eventi bellici e delladozione della prima risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, il trattato rimasto di fatto sospeso, per essere poi ripristinato nei suoi effetti il 15 dicembre 2011, a seguito di una decisione assunta dall'attuale presidente del Consiglio e dal presidente libico Mustafa Abdul Jalil, in un incontro a Palazzo Chigi. Il dibattito dei giorni 17 e 18 gennaio ha avuto questo di assurdo e irreale: ha conti-

In una seduta surreale, il nostro Parlamento ha discusso il ripristino del Trattato bilaterale da noi stessi violato. Ma come confermato dalla visita a Tripoli di Mario Monti, quel patto non esiste pi
rore per la parte del Trattato che riguardava i respingimenti degli immigrati e che ha portato a migliaia e migliaia di morti in mare, a negazioni in massa del diritto d'asilo. Ha offerto l'occasione per una mozione dei Radicali, che ho firmato. Chiede che sia garantita la protezione internazionale e, nei casi consentiti, il diritto di asilo secondo quanto previsto dalla Costituzione e dalla legge italiana, alle persone giunte dalla Libia, da coloro che provengono da Paesi dove sono in corso conflitti o crisi umanitarie, dove la loro incolumit sarebbe a rischio. La richiesta era legittima, ma il dibattito era sul vuoto. Infatti due giorni dopo, il 21 gennaio, il premier italiano si recato a Tripoli. Ecco Repubblica del giorno 22 : La stretta di mano tra Mario Monti e il pre-

sidente libico Rahimal-Kib sancisce il nuovo Patto di amicizia tra Roma e Tripoli messo nero su bianco con il titolo Tripoli Declaration. Dunque un nuovo trattato. Ed ecco il titolo (stesso giorno) del Corriere della Sera: Firmata una intesa. Il trattato congelato (intende il vecchio trattato, ndr). Occhiello: Libia e Italia, amicizia sulla base di una nuova visione di relazioni bilaterali e multilaterali per realizzare i principi della gloriosa rivoluzione. Il disumano trattato Berlusconi-Gheddafi voluto solo per bloccare i migranti in mare e mandarli nelle prigioni di Gheddafi per soddisfare le fobie della Lega, in cambio di una somma enorme (5 miliardi di dollari a carico dellItalia), non esiste pi. Peccato che qualcuno non abbia avvisato in tempo il Parlamento italiano, che ha creduto, fino al 22 gennaio, che i trattati si sospendono di fatto mentre stai facendo la guerra al partner, e si ripristinano tali e quali, bench la controparte vincente, dopo il conflitto, sia il nemico giurato ed estremo del contraente di prima, e bench l'intero ordinamento sociale, morale, politico, militare del Paese ex partner si sia rovesciato.
Il Festival di Hay-on-Wye, la citt dei librai. Sopra, il presidente Rahimal-Kib (FOTO LAPRESSE)

utti quelli che rompono con le tradizioni per il semplice fatto di dichiararlo o di attuarlo sono salutati come coraggiosi, originali, moderni. Ma il moderno invecchia, il vecchio torna di moda, ammoniva con illuminato sarcasmo Leo Longanesi. Non sar particolarmente lungimirante, eppure chi scrive non si rassegna allipotetica scomparsa del libro. Quelloggetto rilegato, odorante, fisico. Questoggetto caldo e vivo pare destinato a soccombere in favore di una sterminata serie di informazioni informatiche che insieme fanno il testo. successo con la musica e con la fu lettera, a beneficio dellemail. Il postino di Skarmeta oggi non incontrerebbe Pablo Neruda. E le sue metafore quelle tanto pericolose secondo la madre della sua innamorata non sarebbero fogli preziosi da nascondere nel reggiseno, accanto al cuore. Al massimo, un microchip. Prendiamo Paolo e Francesca. Una passione fatale e travolgente, il destino in una frase. Oggi sarebbe cos: Galeotto fu leBook e chi lo scrisse, onestamente fa tutto un altro effetto. Nostalgismo snob da due soldi, si dir: i libri interattivi, con collegamenti ipertestuali filmati e audio sono la nuova frontiera delleditoria. Ma non tuttoro quel brilla, avverte Tolkien. Ecco, Il signore degli anelli una miniera per i produttori dei formati digitali. Perch molto pi di un romanzo, un poema epico. Un mondo intero con popoli diversi e mappe da taggare. Ma il bello di un racconto che mentre leggi immagini e immaginando entri in quelluniverso. Che diventa tuo: i tuoi raminghi, i tuoi elfi. Se qualcuno disegna per te paesi, monti, fiumi o il volto di un personaggio qualcosa ti ruba: la fantasia. E non un furto da poco. Unaltra cosa che non si pu fare con il libro digitale regalarlo: o meglio si pu, ma non si presenta un granch. Il libro anche un gesto: spedire un file con le poesie di Montale decisamente meno romantico che consegnare un pacco da scartare a un appuntamento. Come spiega Firmino, il topo librofago del romanzo di Sam Savage: I buoni libri si divorano, lasciano il miele in bocca e un po damaro nelle viscere. Cosa avrebbe potuto mangiare, il ratto solitario, per sfuggire alla fame? Megabyte? Limmagine del funerale di Carlo Fruttero il pi dolce e poetico addio cui abbia mai assistito una montagna di libri. Le figlie li hanno distribuiti attorno alla bara perch sono stati i compagni di viaggio duna vita intera. Una catasta di immateriali file non avrebbe mai spiegato la lunga storia damore tra lo scrittore e i suoi libri. Detto tutto questo, la rivoluzione digitale ha degli aspetti positivi. Il libro elettronico costa meno: ci sono pochi soldi e la cultura deve essere accessibile a tutti. Il carattere del testo si modula a piacimento, a seconda delle diottrie del lettore. Si pu tenere una biblioteca intera nella borsa. leggero: Il Visconte di Bragelonne, per esempio, un tomo da mille e trecento pagine non proprio agevole da tenere in mano. LeBook ha innegabili pregi. Ma leggere su uno schermo la scena in cui ne La Certosa di Parma il conte Mosca, potente ministro del Principe, istupidisce di gelosia come uno scolaretto, non d lo stesso piacere. un po come abbracciare un manichino, fare una lampada invece che scaldarsi al sole, mangiare una pillola proteica al posto di un filetto. Val la pena esporsi al ridicolo duna visione di retroguardia per le cose che si amano? Forse s. Sperando in una lunga e pacifica convivenza tra pagine e schermo.

QUEL MICROCHIP POCO GALEOTTO T

Il nulla dopo la tempesta


di Marina Boscaino

che punto la scuola italiana? Sembra scampata a un naufragio dantesco, sopravvissuta alla fase pi pericolosa e travagliata della storia del nostro Paese dal dopoguerra a oggi. Una fase caratterizzata non da gambizzazioni o omicidi dei nemici di classe, ma dalla sospensione di tratti fondamentali della democrazia. La scuola stata bersaglio di invettive e di disinvestimento. La tempesta Berlusconi passata; ma la successiva prolungata quiete soporifera non promette nulla di buono. Il senso di sollievo provato per lo scongiurato pericolo rischia di impantanarci in unacquiescenza acritica e artificiale, che allimpegno e al-

la passione sui temi dei diritti collettivi antepone il compiacimento per una sorte scampata che avrebbe potuto essere ben pi drammatica.
E ORA SIAMO qui, esistiamo in unItalia dominata dalla familiarit con lo spread e da una restaurata sobriet, un po disorientati nel ricollocarci in una posizione alternativa a quella in cui la storia degli ultimi anni ci aveva destinato. Il silenzio assordante, interrotto da una serie di annunci che sarebbe incauto voler veder realizzati, ma che per il momento rimangono strettamente legati allintenzionalit. Assistiamo alla rappresentazione mediatica di drammi e tragedie concrete che svaporano nella reiterazione delle immagini.

La quiete soporifera che sta seguendo alla cura Gelmini non promette nulla di buono per listruzione. Unica novit, lipotesi di accorciamento di un anno del percorso scolastico
Zitti e ragionevoli. Ci hanno detto che stavano arrivando i Buoni. E immaginavamo forse che questo arrivo sarebbe stato confermato da qualche concreta dimostrazione di cambiamento di rotta. Tra gli annunci di Profumo, abbiamo accolto con soddisfazione la dichiarazione che si conclusa lepoca dei tagli. E invece in conseguenza della legge 111/11 le Regioni

sono chiamate a rendere esecutivi gli accorpamenti, in istituti comprensivi di minimo 1000 alunni, di scuole dellinfanzia, primaria e secondaria di I grado, per risparmiare su segreterie e ausiliari, dirigenti, docenti. Non certo per far star meglio studenti, venire incontro alle famiglie,

creare ambienti di apprendimento pi favorevoli, individuare strategie didattiche che consentano lestensione del successo formativo: possiamo chiamarlo dimensionamento, ma significa taglio. Ci sono poi sentenze dei Tar e del Consiglio di Stato che hanno rivelato precise illegittimit del governo precedente, nella determinazione degli organici, nellapplicazione di

una riforma quella delle superiori considerata tale quando ancora non era testo di legge, per potersi affrettare a compiere latto finale della falcidia prevista dalla legge 133/08. Non una parola, invece, su quelle pronunce, nemmeno su quelle in merito a sostegno e inclusione, che pure negli ultimi anni sono stati oggetto di odioso risparmio da parte del Miur. Abbiamo assistito piuttosto allibiti al valzer di notizie sulleventuale accorciamento di un anno del percorso scolastico (da 13 a 12 anni): prima s, poi forse, poi il decreto gi pronto, poi chiss, poi no... per ora; in un rimpallo di dichiarazioni tra Rossi Doria e Profumo che sa molto di unantica maniera della quale speravamo di esserci sbarazzati. Intanto ci pensa lIstat a riportarci con i piedi per terra e a richiamare la nostra attenzione obnubilata dalla sbornia di questa liberazione. NEL RAPPORTO Noi Italia, pubblicato il 19, si rivela che nel nostro Paese l'incidenza sul Pil della spesa in istruzione e formazione pari al 4,8% (2009),

mentre nella media Ue il 5,6%. Circa il 45% della popolazione tra 25 e 64 anni ha conseguito la licenza di scuola media inferiore come titolo di studio pi elevato (media Ue, 27,3% nel 2010). La quota dei pi giovani (18-24enni) che ha abbandonato gli studi senza conseguire un titolo di scuola media superiore pari al 18,8% (media Ue 14,1%). Sono alcuni dei dati della dbcle, che nellinerzia attuale rischiano di passare inosservati. Anche se non pi contrasto a un avversario della Costituzione, non possiamo abbandonare limpegno e la determinazione decisivi nellesigere linteresse generale e nel sensibilizzare a esso la comunit civile che hanno animato la mobilitazione nella e per la scuola. Per fortuna, a differenza della Concordia, la scuola non ancora un relitto, nonostante le avvisaglie e i segnali sinistri. La distrazione potrebbe per ridurci a passeggeri inermi, incapaci di valutare autonomamente la situazione e dipendenti da qualcuno per lallarme. Non rinunciamo a trarre in salvo la nave con le nostre forze.

Domenica 29 gennaio 2012

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SECONDO TEMPO

MAIL
Nessuno pensa ai commessi
L'unico provvedimento di liberalizzazione passato senza un sibilo di protesta stato quello sugli orari dei negozi. Apertura sullarco delle 24 ore, 7 giorni su 7, senza limiti. Ci rimetteranno i commercianti al dettaglio a vantaggio della grande distribuzione organizzata. Ricordo una ricerca secondo la quale un posto di lavoro guadagnato in un centro commerciale equivale a 4 posti di lavoro persi nel commercio tradizionale. Ma il vero danno sar a carico dei commessi, in maggioranza donne e madri (dimissioni in bianco permettendo). Una categoria debolissima, ignorata dalla politica, poco o per nulla rappresentata dai sindacati. Sono figlio di una commessa e so quale sia la vita di un addetto alle vendite: orari lunghi, aperture domenicali e festive, salari infimi, iperflessibilit e un potere contrattuale nullo, nessuna progressione di carriera e compenso, molto lavoro nero e sorriso obbligatorio. Ora leggo che ci sar uno sciopero delle commesse in Veneto. Spero si estenda e abbia successo.
Andrea Di Meo

BOX
A DOMANDA RISPONDO TASSE, CHI PAGA E CHI NON PAGA
quantit di percorsi alternativi per i grandi capitali e pochissimo per i redditi medi o minori. E praticamente nulla per il reddito fisso o da lavoro dipendente. Di solito il tipico capro espiatorio viene identificato nel mondo dello sport o dello spettacolo, ovvero ununica persona celebre identificata come grande evasore. Giusto, ma la stessa cosa non accade mai (o solo in rarissime situazioni di emergenza e di implicazione con altri reati) per i titolari di ricchezze di azienda, di famiglia o finanza. Forse nasce da qui lidea che, se non ti proteggi da solo, non ti protegge nessuno e che se lo fanno loro perch non dovrei farlo io? Bello e utile e importante spingere in scena centinaia di persone che non avevano mai pagato tasse prima per dimostrare che il sistema implacabile. Impossibile non pensare alla forte implicazione di pedagogia fiscale, se qualcuno riuscisse a sorprendere il ricco regolare e presunto cittadino modello, con la prova che manca qualcosa di importante al suo esemplare 740.
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it

IL FATTO di ieri29 gennaio 1976


La solita storia delloscenit e delloffesa al comune senso del pudore. Con laggiunta criptica di un pansessualismo fine a se stesso. Cos, con accanimento da Santa Inquisizione, il 29 gennaio 1976 la censura mand al rogo Ultimo Tango, oggetto di devozione ma anche di indigeribile erotismo, in un Paese stretto tra opposti conformismi. Per uno dei film pi perseguitati della storia del cinema, una sentenza choc. Distruzione di tutti i negativi, tranne uno salvato dallintervento del presidente Leone, condanne varie agli autori, perdita dei diritti civili per il regista Bertolucci. Unavventura cine-giudiziaria che andr avanti fino all87, quando gli esperti del Tribunale di Roma decideranno che il vecchio senso del pudore era culturalmente cambiato. La storia dellamour fou tra Paul e Jeanne, che 14 milioni di italiani, tra un sequestro e laltro, fecero in tempo a vedere, resta comunque un magnifico apologo sulleterno connubio tra eros e thanatos, sulla disgregazione di personaggi alla deriva, naufraghi della vita travolti da unattrazione fatale e allucinata. Banalmente ridotto alla scena della violenza nel buio dellappartamento vuoto di Passy. Solo un inserto di crudo erotismo.
Giovanna Gabrielli

Furio Colombo

7
C

aro Furio Colombo, sento dire spesso anche da brave persone: Se dovessi pagare fino all'ultimo centesimo di imposte, sarei costretto a chiudere la mia attivit. Lei ritiene che l'affermazione riportata fra virgolette abbia un fondamento? Non riesco a darmi una risposta. Andrea

CI SONO due risposte e tutte e due

cominciano e finiscono con la frase: ogni cittadino deve pagare le tasse secondo il suo reddito e chi non lo fa si mette nella categoria dei disonesti che vivono a carico dei cittadini onesti. Comunque una prima risposta la trovo nella mia esperienza americana. Il sistema delle imposte, in quel Paese, duro e implacabile. Ma si basa su leggi semplici, moduli chiari, procedure accessibili anche senza specialisti. Al punto che un cittadino pu usare lo stesso ufficio locale delle imposte come consulente. Limpiegato si presta a indicare tutto ci che possibile e previsto, comprese le deduzioni e le soluzioni pi favorevoli al cittadino. Una seconda risposta che quasi tutti i Paesi democratici offrono una

Fenomenologia dellinchino
La sciagurata vicenda del naufragio davanti allisola del Giglio ci ha messo sotto il naso una consuetudine tanto diffusa quanto nefasta, quella dell'inchino, praticata senza remore e consapevolmente a ogni livello e in ogni occasione nel nostro paese. Che, in generale, tale modo di comportarsi sia insito nel nostro dna lo testimoniano gli inchini allo strapotere mafioso che riesce sempre a colpire pesantemente chi va a disturbare i suoi affari. O gli inchini, di recente nascita, alla miriade di trasmissioni trash che mischiando abilmente finzione e realt ci stordiscono a tal punto da farci credere che crisi, disoccupazione, mancanza di servizi essenziali siano solo le bugie di iettatori da far tacere immediatamente. Lunica riverenza che dovremmo fare, invece, quella allumilt, alla ragione e al buon senso. Se ne gioverebbe immediatamente lintero paese.
Vittore Trabucco

LA VIGNETTA

tomobilista italiano quello che paga di pi in Europa, ogni tanto lantitrust si sveglia e stacca qualche multa apparentemente salata. Un milione di euro per una compagnia petrolifera che fattura miliardi ogni anno una goccia nel mare, lequivalente di pochi centesimi per le nostre tasche. E cos tutto rimane come prima. I cartelli si combattono con misure pi drastiche come ad esempio la sospensione della licenza. Se il governo Monti vuol dimostrare che quello che ha fatto contro Microsoft pu essere fatto anche in Italia allora mostri il pugno duro. Avrebbe il coraggio di bloccare per un mese una societ petrolifera, unassicurazione di Stato? Non credo proprio.
Clementina Nosemi

che unione se tutti vanno in ordine sparso? Dovremmo essere una vera unione di Stati, ma perch ci accada le regole devono essere comuni in tutti i campi. Partire dalle modalit di acquisizione della cittadinanza dellUnione europea pare fondamentale.
Giuseppe Nava

La riforma fiscale dovrebbe consistere nel far pagare, in percentuale, di pi a chi ha di pi e far pagare di meno, in percentuale, a chi ha di meno. Lo Stato, precisate le proprie necessit finanziarie e appurato il reddito di ognuno, stabilisce l'esatto contributo che ciascuno deve secondo il criterio di progressivit di cui sopra. Il cittadino sapr quanto deve e si preoccuper, a fine anno, di dimostrare quanto ha gi dato tramite le imposte dirette e quanto con le imposte indirette e, eventualmente, quanto ancora deve. Le imposte indirette saranno dimostrate con la documentazione di tutte le ricevute dei vari balzelli, quali l'IVA, l'accisa sui carburanti, quelli relativi alle prestazioni professionali. In omaggio al buon senso, alla giustizia, questa la riforma fiscale che io sogno.
Enrico Gambacorta

Inquinamento da crociera
Fra i tanti commenti che il naufragio della Costa ha suscitato, non ne ho letto uno che accennasse al fatto che una nave di simili proporzioni di per s, metaforicamente, un continuo naufragio, un reiterato spreco energetico con un impatto ambientale altamente negativo. Sarebbe interessante conoscere i dati della quantit di energia necessaria ad alimentare eliche, ascensori, impianti di aria condizionata, cucine e quantaltro. E linquinamento che simili cattedrali del mare spargono dovunque, vorrei si calcolasse anche questo, limpronta ecologica. Non solo l'acqua un bene comune, ma anche lenergia non solo di chi la paga, un bene limitato che non deve essere sprecato e non pu essere solo di chi pu permettersi di pagare. Questa tragedia potrebbe essere un ottimo spunto per rendere noto anche a chi forse non ci ha mai pensato che una bella luminara cittadina o una crociera dallaltra parte del mondo cui tu non partecipi coinvolge anche te e sicuramente presenter il conto ai tuoi figli.
Stefania Giaccai

Effetto domino
Se Berlusconi non fa cadere Monti, Bossi far cadere Formigoni. Se Formigoni cadr, questi sfascer il Pdl, cio far cadere Alfano. Il gioco dei birilli cominciato: tutti tentano di lanciare le palline per far cadere gli altri stando attenti a non farsi colpire.
Francesco Degni

Unipotesi di riforma fiscale


Le riforme? Ipotizziamone una: la riforma fiscale. Si pone il problema di come reperire i costi di cui la societ necessita per realizzare quanto desiderato dai suoi componenti. Chi e quanto deve contribuire stabilito dall'art. 53 della Costituzione che al primo comma cos recita: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacit contributiva.

Manuale di sopravvivenza per aziende


Nel decreto cresci-italia contenuta anche la norma che permette di diventare imprenditori con un solo euro di capitale sociale e con meno di trentacinque anni det. Facilitare lapertura di una nuova realt imprenditoriale importante, garantirne la sopravvivenza indispensabile. Quello di cui lo Stato si dovrebbe preoccupare di ridurre il tasso di mortalit infantile delle imprese, perch avere contestualmente tanti parti e tante morti in fasce, porta pi danni che benefici.
Andrea Sillioni

Attenzione ai cartelli
Dalle liberalizzazioni si calcola che ogni famiglia potr risparmiare circa 900 euro lanno. Un po pochini, non bastano certamente per riportare il bilancio in pareggio visto che grazie alle nuove tasse ogni anno se ne vanno 2000 euro in pi. Va bene liberalizzare e lasciare che il mercato faccia il suo corso e livelli prezzi verso il basso, ma tutto questo perfettamente inutile se non si mette in atto una seria campagna di contrasto alla formazione dei cartelli che inevitabilmente si vengono a formare. Le assicurazioni Rc auto sono state liberalizzate eppure lau-

Ascoltare gli imprenditori


Un architetto si tolto la vita in un ufficio delle imposte nei pressi di Parigi. Questa notizia ha fatto il giro dEuropa suscitando rammarico e costringendo la giustizia francese ad aprire uninchiesta. Pare di essere in Italia dove gli imprenditori continuano a suicidarsi e nessuno se ne accorge, pure la magistratura pare avere altro a cui pensare.
Mario Moreggi

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Immigrati, serve una normativa europea


I figli degli immigrati nati in Italia devono essere da subito italiani? Il tutto dovrebbe venire regolato da ununica normativa europea. Altrimenti

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