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Preparazione dei Pigmenti

Questa procedura riguarda la riduzione in polvere fine dei pigmenti sintetizzati.


Attrezzature necessarie:
- Macinatore elettrico
- Mortaio con pestello
- Setacci di varia dimensione
L’ultima operazione effettuata nella sintesi dei pigmenti ha riguardato la loro
essiccazione in stufa. Tale operazione molto spesso provoca un compattamento del
solido la cui riduzione in polvere può essere difficile se si utilizza soltanto un
mortaio. In tal caso conviene prima utilizzare un macinatore elettrico per
frantumare la massa solida. Per questa operazione è sufficiente utilizzare un
macinacaffè elettrico ma debbono essere rispettate le seguenti precauzioni:
- utilizzare piccole quantità di pigmento
- tenere in moto soltanto pochi secondi per volta (l’operazione serve per
frantumare i pigmenti e non per ridurli in polvere fine)
- se necessario, tenere inclinato il macinacaffè (o scuoterlo) per favorire l’incontro
fra la massa solida e le pale in movimento
- dopo aver spento il macinacaffè, NON APRIRLO subito ma attendere alcuni
minuti. Infatti, parte del pigmento che si
è comunque polverizzato finemente
potrebbe disperdersi nell’aria.
ATTENZIONE: non deve essere inalato!
Mantenendo chiuso e a riposo il
contenitore, si permette alle polveri di
sedimentare.
I pigmenti grossolanamente polverizzati
vanno poi calibrati per dimensione. Per fare ciò si utilizzano dei setacci a rete. I
setacci disponibili in laboratorio hanno maglie delle seguenti dimensioni: 500 µm;
250 µm; 125 µm. Il set per il setacciamento è composto da tre parti: contenitore di
raccolta; setaccio calibrato; coperchio. L’operazione di setacciamento viene
effettuata nella seguente maniera:
- Si indossano i guanti di protezione e il camice. Per alcuni pigmenti è necessario
indossare anche una mascherina. Tutte le operazioni successive vanno
effettuate mantenendo le attrezzature all’interno di un vassoio. Il vassoio serve
per raccogliere eventuali versamenti di pigmento. Attenzione. I pigmenti
tendono a macchiare tutte le attrezzature e i banchi di lavoro! Terminate le
operazioni, tutte le attrezzature vanno accuratamente pulite.
- Si sistema il setaccio scelto (per esempio quello da 125 µm) sul contenitore di
raccolta
- Si versa sulla rete del setaccio il pigmento che si vuole utilizzare
- Si chiude con il coperchio
- Si tiene stretto con le mani il sistema assemblato e si scuote con movimento
orizzontale
- Si lascia a riposo alcuni secondi per riabbattere le polveri.
- Si solleva il coperchio e il setaccio e si versa in un apposito
contenitore il pigmento che è passato nel contenitore di
raccolta.
- La frazione che resta sul setaccio viene versata nel mortaio di
porcellana
ATTENZIONE: La frazione di pigmento rimasta nel setaccio non va pressata col
pestello per farla passare attraverso la rete! Si potrebbe provocare la rottura della
rete stessa.
- Con il pestello si effettua la macinazione di tale pigmento. Si esegue un
movimento rotatorio esercitando una leggera pressione e mantenendo sempre il
contatto fra il pestello, il pigmento e il mortaio.
ATTENZIONE. Evitare di battere il pestello sul mortaio per frammentare i residui
del pigmento! Questo movimento produrrebbe polveri che potrebbero essere
inalate e può causerebbe la fuoriuscita del pigmento dal mortaio o la rottura del
pestello stesso.
- Con una spatola si raccoglie tutto il pigmento che aderisce sulla superficie del
mortaio e del pestello.
- Si versa il pigmento sul setaccio e si esegue di nuovo la procedura
precedentemente descritta.
- Terminata tutta l’operazione di setacciamento, pulire con cura tutte le
attrezzature. Attenzione. Il setaccio non va bagnato!

In alternativa si possono utilizzare contemporaneamente i


tre setacci disponendoli sopra al contenitore di raccolta in
successione dal setaccio con le maglie più piccole in basso a
quello con le maglie più grandi. In questa maniera si
possono raccogliere diverse frazioni.
Preparazione del supporto (per tempere a uovo)

Questa procedura riguarda la preparazione di una superficie adatta ad essere


trattata con le tempere.
Attrezzature necessarie:
- Tavolette di legno - Pinza di acciaio
- Carta vetrata di varia gradazione - Tazza da gesso
- 2 Agitatori magnetici riscaldanti - Spatola
- Phon - Misurino (circa 25 mL)
- 2 Becher (1000 e 400 mL) - Pennello piatto
- Cristallizzatore Ø140 - Spruzzetta
- Pinza di legno - Setaccio

Materiali necessari:
- Gesso di Bologna - Colla di coniglio

Obiettivo di questa procedura è quello di ricoprire con uno strato di gesso mescolato
con una colla la superficie di una tavoletta di legno. Lo strato colla-gesso va reso
liscio levigandolo con carta vetrata.

Preparazione della soluzione al 20% di colla di coniglio.


La colla di coniglio è disponibile in grani. Prima di essere utilizzata
deve essere lasciata in acqua per almeno 12 ore affinché rigonfi e
ammorbidisca. In un becher da 500 mL si introducono un misurino di
colla e sette misurini di acqua. Per motivi di tempo, gli studenti
troveranno già disponibile in laboratorio la colla di coniglio rigonfiata
in quanto è stata messa in acqua il giorno precedente.
- Prendere il becher da 500 mL contenente circa 200 mL del miscuglio già pronto di
colla di coniglio e acqua.
- Introdurre questo becher in un becher da 1 L e fissarlo alla parete con una pinza
di legno in modo che i bordi superiori siano alla stessa altezza.
- Versare con una spruzzetta acqua distillata nel becher più grande fino a
raggiungere l’altezza di circa due terzi del becher più piccolo.
- Sistemare il tutto sopra una piastra riscaldante e accendere il riscaldamento.
- Con questo sistema a bagnomaria e mescolando continuamente con una
bacchetta di vetro si otterrà una soluzione omogenea di colla (mantenere la colla
al caldo per farla restare liquida e adatta per l’uso)
Stesura della colla sul supporto
Appoggiare il supporto sopra un foglio di carta e, con un pennello, spalmarvi la colla
ancora calda. La colla deve essere spalmata su tutti i lati.
Tenere la tavoletta sollevata per evitare che si attacchi al foglio o al tavolo. (può
essere tenuta sollevata ancorandola ad un filo). Lasciare asciugare prima di spalmare
l’impasto colla-gesso. Per motivi di tempo questa procedura non viene effettuata.

Preparazione dell’impasto gesso-colla


Nella preparazione classica si mescola la colla con il gesso di Bologna detto anche
“da doratore”. La proporzione è la seguente: due parti di gesso per una parte di colla
calda. Il gesso va setacciato prima di essere mescolato alla colla.
Sistemare il becher da un litro sulla piastra riscaldante e riempirlo di acqua fino a
metà. Sistemare la tazza da gesso sopra al becher in modo che si possa effettuare un
riscaldamento a “bagnomaria”.
Dose dell’impasto per 4-6 tavolette
- Mettere 4 misurini di gesso nella tazza da gesso.
- Aggiungere al gesso due misurini della soluzione di
colla calda e amalgamare con un cucchiaio in modo
da fare un impasto molto morbido.
- Mantenendo sempre in caldo, mescolare per
ottenere un impasto molto omogeneo, soffice e cremoso. Attenzione: Il
mescolamento deve essere delicato in quanto occorre evitare che l’imposto
inglobi aria.

Stesura dell’impasto sul supporto


- Appoggiare il supporto sopra un foglio di carta e, con un pennello, spalmarvi
l’impasto caldo in modo regolare con passate perpendicolari (Attenzione!
l’operazione deve essere conclusa in fretta in quanto
l’impasto tende rapidamente a indurire. Subito dopo
l’uso lavare bene con acqua il pennello e la tazza da
gesso).
- Lasciare asciugare (per velocizzare l’operazione far
passare sulla superficie una corrente di aria calda utilizzando un phon).

Levigazione del supporto


Per rendere liscia la superficie del supporto si utilizzano dei fogli di carta abrasiva di
granulosità media, fina e finissima.
Procedura
- Si tiene ferma la tavoletta di legno e con una leggera pressione si passa la carta
abrasiva di granulosità media sulla superficie trattata per eliminare le
disomogeneità dello strato di colla-gesso. Si ripete l’operazione con la carta
abrasiva fina e successivamente con quella finissima. Se al tatto la superficie
appare omogenea e levigata, si pulisce la superficie con un panno umido per
rimuovere la polvere prodotta nel processo di abrasione.
Preparazione del supporto (per colori a olio)

Questa procedura riguarda la preparazione di una superficie adatta ad essere


trattata con colori a olio.
Attrezzature necessarie:
- Tavolette di legno - Pinza di acciaio
- Carta vetrata di varia gradazione - Tazza da gesso
- Agitatore magnetico riscaldante - Bacchetta di vetro e spatola
- Phon - Misurino (circa 25 mL)
- Becher da 1000 mL - Pennello piatto
- Becher da 500mL - Spruzzetta
- Pinza di legno - Setaccio

Materiali necessari:
- Ossido di zinco - Colla di coniglio
- Bianco di Medoun - Olio di lino

Obiettivo di questa procedura è quello di ricoprire con uno strato di gesso mescolato
con una colla la superficie di una tavoletta di legno. Lo strato colla-gesso va reso
liscio levigandolo con carta vetrata.

Preparazione della soluzione al 20% di colla di coniglio.


La colla di coniglio è disponibile in grani. Prima di essere utilizzata
deve essere lasciata in acqua per almeno 12 ore affinché rigonfi e
ammorbidisca. In un becher da 500 mL si introducono un misurino di
colla e sette misurini di acqua. Per motivi di tempo, gli studenti
troveranno già disponibile in laboratorio la colla di coniglio
rigonfiata in quanto è stata messa in acqua il giorno precedente.
- Prendere il becher da 500 mL contenente circa 200 mL del miscuglio già pronto di
colla di coniglio e acqua.
- Introdurre questo becher in un becher da 1 L e fissarlo alla parete con una pinza
di legno in modo che i bordi superiori siano alla stessa altezza.
- Versare con una spruzzetta acqua distillata nel becher più grande fino a
raggiungere l’altezza di circa due terzi del becher più piccolo.
- Sistemare il tutto sopra una piastra riscaldante e accendere il riscaldamento.
- Con questo sistema a bagnomaria e mescolando continuamente con una
bacchetta di vetro si otterrà una soluzione omogenea di colla (mantenere la colla
al caldo per farla restare liquida e adatta per l’uso)
Stesura della colla sul supporto
Appoggiare il supporto sopra un foglio di carta e, con un pennello, spalmarvi la colla
ancora calda. La colla deve essere spalmata su tutti i lati.
Tenere la tavoletta sollevata per evitare che si attacchi al foglio o al tavolo. (può
essere tenuta sollevata ancorandola ad un filo). Lasciare asciugare prima di spalmare
l’impasto colla-gesso. Per motivi di tempo questa procedura non viene effettuata.

Preparazione dell’impasto gesso-colla


Nella preparazione classica si mescola la colla con il gesso di Bologna detto anche
“da doratore”. La proporzione è la seguente: due parti di gesso per una parte di colla
calda. Il gesso va setacciato prima di essere mescolato alla colla.
Sistemare il becher da un litro sulla piastra riscaldante e riempirlo di acqua fino a
metà. Sistemare la tazza da gesso sopra al becher in modo che si possa effettuare un
riscaldamento a “bagnomaria”.
Preparazione del Fondo emulsionato
- Si mette nella tazza da gesso 1 parte bianco di Meudon con 1 parte di ossido di
zinco. Si mescola e si aggiunge 1 parte della colla calda fino ad
ottenere una pasta. Si aggiunge l’olio di lino (½ parte) goccia a
goccia mescolando finché non sia ben amalgamato.
- Mantenendo sempre in caldo, mescolare per ottenere un
impasto molto omogeneo, soffice e cremoso. Attenzione: Il
mescolamento deve essere delicato in quanto occorre evitare
che l’imposto inglobi aria.
- L’impasto va mantenuto in caldo fino al momento dell’utilizzo.

Stesura dell’impasto sul supporto


- Appoggiare il supporto sopra un foglio di carta e, con un pennello, spalmarvi
l’impasto caldo in modo regolare con passate perpendicolari (Attenzione!
l’operazione deve essere conclusa in fretta in quanto
l’impasto tende rapidamente a indurire. Subito dopo
l’uso lavare bene con acqua il pennello e la tazza da
gesso).
- Lasciare asciugare (per velocizzare l’operazione far
passare sulla superficie una corrente di aria calda utilizzando un phon).

Levigazione del supporto


Per rendere liscia la superficie del supporto si utilizzano dei fogli di carta abrasiva di
granulosità media, fina e finissima.
- Si tiene ferma la tavoletta di legno e con una leggera pressione si passa la carta
abrasiva di granulosità media sulla superficie trattata per eliminare le
disomogeneità dello strato di colla-gesso. Si ripete l’operazione con la carta
abrasiva fina e successivamente con quella finissima. Se al tatto la superficie
appare omogenea e levigata, si pulisce la superficie con un panno umido per
rimuovere la polvere prodotta nel processo di abrasione.
Preparazione del supporto (per tempere acriliche)

Questa procedura riguarda la preparazione di una superficie adatta ad essere


trattata con le tempere acriliche.

Attrezzature necessarie:
- Tavoletta di legno - Spatola
- Carta vetrata di varia gradazione - Pennello piatto
- Phon - Panno
- Tazza da gesso - frullatore
- Bacchetta di vetro

Materiali necessari:
- biossido di titanio - emulsione acrilica
- Bianco di Medoun - soluzione metilcellulosa al 2%

Obiettivo di questa procedura è quello di ricoprire con uno strato di materiale inerte
la superficie di una tavoletta di legno. Lo strato va reso liscio levigandolo con carta
vetrata.

Procedura
Mettere una tazza da gesso in una bilancia e fare la tara.
Aggiungere in successione:
- 4 g di biossido di titanio
- 8 g di Bianco di Medoun
- 4 g di emulsione acrilica
- 8 g di soluzione metilcellulosa al 2%

Mescolare i componenti con una bacchetta di vetro fino ad ottenere un impasto


morbido e omogeneo. Per ottenere un impasto molto omogeneo, soffice e cremoso,
si può mescolare con il frullatore

Stesura dell’impasto sul supporto


- Appoggiare il supporto sopra un foglio di carta e,
con un pennello, spalmarvi l’impasto in modo
regolare con passate perpendicolari.
- Subito dopo l’uso lavare bene con acqua il pennello
e la tazza da gesso.
- Lasciare asciugare (per velocizzare l’operazione far
passare sulla superficie una corrente di aria calda
utilizzando un phon).
Levigazione del supporto
Per rendere liscia la superficie del supporto si utilizzano dei fogli di carta abrasiva di
granulosità media, fina e finissima.

Procedura
- Si tiene ferma la tavoletta di legno e con una leggera pressione si passa la carta
abrasiva di granulosità media sulla superficie trattata per eliminare le
disomogeneità dello strato di colla-gesso. Si ripete l’operazione con la carta
abrasiva fina e successivamente con quella finissima.
- Se al tatto la superficie appare omogenea e levigata, si pulisce la superficie con
un panno umido per rimuovere la polvere prodotta nel processo di abrasione.
Preparazione di una tempera grassa

La tempera viene preparata disperdendo il pigmento in un legante. Il legante può


essere di natura proteica (legante a uovo) o di natura polisaccaridica (legante a base
di gomma) o di natura lipidica (legante a olio). A seconda del legante utilizzato si
avrà quindi una tempera a uovo una tempera al guazzo o un colore a olio. Si
possono fare anche tempere miste.
Nella preparazione delle tempere occorre fare attenzione ai seguenti requisiti;
• l’impasto fra il legante e il pigmento deve risultare omogeneo e cremoso.
• non devono essere presenti grumi di pigmento non amalgamati.
• la consistenza dell’impasto deve essere tale da assicurare la perfetta stendibilità.

Tempera: tuorlo d’uovo - olio di lino

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Pinzetta
- Becher da 150 mL - 2 Contenitori con tappo
- Macinello e Lastra di vetro - Navicella grande per pesata
- Cristallizzatore - Due navicelle piccole
- Bacchetta di vetro

Ingredienti per il legante (fra parentesi le proporzioni relative):


- (4) tuorlo
- (1) olio di lino
- (3) acqua distillata
- (1)“grappa”

Procedura per la preparazione del legante


- Preparare il cristallizzatore un becher e un contenitore.
- Aprire l’uovo con delicatezza per separare l’albume dal tuorlo.
- Far cadere l’albume nel becher e il tuorlo nel cristallizzatore.
- Con l’aiuto di una pinzetta, togliere la membrana del tuorlo.
- Trasferire il tuorlo in un contenitore di vetro e chiedere con il
tappo. Utilizzare la quantità di tuorlo necessaria per la tempera e
lasciare la quantità restante per altre preparazioni.

- Porre un contenitore in vetro sulla bilancia e azzerare la tara. Versare nel


contenitore 2 grammi di tuorlo (versarlo direttamente dal contenitore).
ATTENZIONE: mantenere il tuorlo restante per un’altra preparazione

- Aggiungere con molta attenzione 7 gocce (0,5g) di olio di lino. Chiudere il


contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti.
- Aggiungere con molta attenzione 10 gocce (1,5g) di acqua distillata. Chiudere e
agitare vigorosamente.

- Aggiungere con molta attenzione 7 gocce (0,5g) di grappa. Chiudere il


contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti. Si
ottiene una emulsione cremosa.

Procedura per la preparazione della tempera


- Pesare circa 2,5 grammi di pigmento e versarli su una
lastra di vetro.
- Aggiungere poco per volta l’emulsione preparata e
mescolare con una bacchetta di vetro. Fare attenzione a
non aggiungere una quantità eccessiva di emulsione.
Considerare che rispetto a una parte di emulsione vanno
aggiunte circa tre parti di pasta di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con il macinello in modo
da renderlo il più omogeneo possibile (i movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare l’impasto al centro con l’aiuto di una spatola)
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
• Se risulta troppo denso e difficilmente stendibile, aggiungere gradatamente,
goccia a goccia, l’acqua residua per amalgamare meglio.
• Se risulta troppo morbido e con tendenza a spandere, aggiungere
gradatamente altro pigmento per recuperare la consistenza.
- Continuare ad amalgamare fino ad ottenere un impasto
omogeneo e cremoso che deve risultare ben stendibile.
- Raccogliere la tempera in una navicella per pesata. Poiché la
tempera tende ad essiccare rapidamente, chiudere la
navicella per pesata con un’altra navicella.

Lavare con acqua tutto il materiale usato

Per controllare se si è preparata una buona tempera, si dipinge una striscia molto
sottile su una lastra di vetro. Se, quando è asciutta, si stacca come una pellicola, la
tempera è pronta per l’uso. Se invece si screpola, bisogna aggiungere altro uovo.
Preparazione di una tempera a base di gomma

La tempera viene preparata disperdendo il pigmento in un legante. Il legante può


essere di natura proteica (legante a uovo) o di natura polisaccaridica (legante a base
di gomma) o di natura lipidica (legante a olio). A seconda del legante utilizzato si
avrà quindi una tempera a uovo una tempera al guazzo o un colore a olio. Si
possono fare anche tempere miste.
Nella preparazione delle tempere occorre fare attenzione ai seguenti requisiti;
• l’impasto fra il legante e il pigmento deve risultare omogeneo e cremoso.
• non devono essere presenti grumi di pigmento non amalgamati.
• la consistenza dell’impasto deve essere tale da assicurare la perfetta stendibilità.

Tempera: tuorlo - olio - gomma arabica

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Pinzetta
- Becher da 150 mL - 2 Contenitori con tappo
- Macinello e Lastra di vetro - Navicella grande per pesata
- Cristallizzatore - Due navicelle piccole
- Bacchetta di vetro

Ingredienti per il legante (fra parentesi le proporzioni relative):


- (1) Tuorlo d’uovo
- (1) Olio di lino (o di noce - o di papavero)
- (20) Soluzione gomma arabica al 30%

Procedura per la preparazione del legante


- Preparare il cristallizzatore un becher e un contenitore.
- Aprire l’uovo con delicatezza per separare l’albume dal tuorlo.
- Far cadere l’albume nel becher e il tuorlo nel cristallizzatore.
- Con l’aiuto di una pinzetta, togliere la membrana del tuorlo.
- Trasferire il tuorlo in un contenitore di vetro e chiedere con il tappo.
Utilizzare la quantità di tuorlo necessaria per la tempera e lasciare la
quantità restante per altre preparazioni.

- Porre un contenitore in vetro sulla bilancia e azzerare la tara. Versare nel


contenitore 5 grammi di soluzione al 30% di gomma arabica.
- Azzerare di nuovo la tara e aggiungere con molta attenzione 0,2-0,3 grammi di
tuorlo (versarlo direttamente dal contenitore). Chiudere il contenitore e agitare
vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti.
ATTENZIONE: mantenere il tuorlo restante per un’altra preparazione

- Aggiungere con molta attenzione 8 gocce (0,2-0,3g) di olio di lino. Chiudere il


contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti. Si
ottiene una emulsione cremosa.

Procedura per la preparazione della tempera


- Pesare circa 2,5 grammi di pigmento e versarli su una
lastra di vetro.
- Aggiungere poco per volta l’emulsione preparata e
mescolare con una bacchetta di vetro. Fare attenzione a
non aggiungere una quantità eccessiva di emulsione.
Considerare che rispetto a una parte di emulsione vanno
aggiunte circa tre parti di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con il macinello in modo
da renderlo il più omogeneo possibile (i movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare al centro l’impasto con l’aiuto di una spatola)
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
• Se risulta troppo denso e difficilmente stendibile, aggiungere gradatamente,
goccia a goccia, l’acqua residua per amalgamare meglio.
• Se risulta troppo morbido e con tendenza a spandere, aggiungere
gradatamente altro pigmento per recuperare la consistenza.
- Continuare ad amalgamare fino ad ottenere un impasto omogeneo che deve
risultare ben stendibile.
- Con una spatola raccogliere la tempera e trasferirla in una
navicella per pesata. Poiché la tempera tende ad essiccare
rapidamente, coprire la navicella per pesata con un’altra
navicella.

Lavare con acqua tutto il materiale usato


Preparazione di una tempera a base di gomma

La tempera viene preparata disperdendo il pigmento in un legante. Il legante può


essere di natura proteica (legante a uovo) o di natura polisaccaridica (legante a base
di gomma) o di natura lipidica (legante a olio). A seconda del legante utilizzato si
avrà quindi una tempera a uovo una tempera al guazzo o un colore a olio. Si
possono fare anche tempere miste.
Nella preparazione delle tempere occorre fare attenzione ai seguenti requisiti;
• l’impasto fra il legante e il pigmento deve risultare omogeneo e cremoso.
• non devono essere presenti grumi di pigmento non amalgamati.
• la consistenza dell’impasto deve essere tale da assicurare la perfetta stendibilità.

Tempera: tuorlo - gomma arabica

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Pinzetta
- Becher da 150 mL - 2 Contenitori con tappo
- Macinello e Lastra di vetro - Navicella grande per pesata
- Cristallizzatore - Due navicelle piccole
- Bacchetta di vetro

Ingredienti per il legante (fra parentesi le proporzioni relative):


- (4) Tuorlo d’uovo
- (20) Soluzione gomma arabica al 30%
- (1) Soluzione alcolica

Procedura per la preparazione del legante


- Preparare il cristallizzatore un becher e un contenitore.
- Aprire l’uovo con delicatezza per separare l’albume dal tuorlo.
- Far cadere l’albume nel becher e il tuorlo nel cristallizzatore.
- Con l’aiuto di una pinzetta, togliere la membrana del tuorlo.
- Trasferire il tuorlo in un contenitore di vetro e chiedere con il tappo.
Utilizzare la quantità di tuorlo necessaria per la tempera e lasciare la
quantità restante per altre preparazioni.

- Porre un contenitore in vetro sulla bilancia e azzerare la tara. Versare nel


contenitore 5 grammi di soluzione al 30% di gomma arabica.
- Azzerare di nuovo la tara e aggiungere con molta attenzione 1 grammo di tuorlo.
Chiudere il contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli
ingredienti.
ATTENZIONE: mantenere il tuorlo restante per un’altra preparazione

- Aggiungere con molta attenzione 10 gocce (0,2-0,3g) di soluzione alcolica.


Chiudere il contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli
ingredienti. Si ottiene una emulsione cremosa.

Procedura per la preparazione della tempera


- Pesare circa 2,5 grammi di pigmento e versarli su una
lastra di vetro.
- Aggiungere poco per volta l’emulsione preparata e
mescolare con una bacchetta di vetro. Fare attenzione a
non aggiungere una quantità eccessiva di emulsione.
Considerare che rispetto a una parte di emulsione vanno
aggiunte circa tre parti di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con il macinello in modo
da renderlo il più omogeneo possibile (i movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare al centro l’impasto con l’aiuto di una spatola)
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
• Se risulta troppo denso e difficilmente stendibile, aggiungere gradatamente,
goccia a goccia, l’acqua residua per amalgamare meglio.
• Se risulta troppo morbido e con tendenza a spandere, aggiungere
gradatamente altro pigmento per recuperare la consistenza.
- Continuare ad amalgamare fino ad ottenere un impasto omogeneo che deve
risultare ben stendibile.
- Con una spatola raccogliere la tempera e trasferirla in una
navicella per pesata. Poiché la tempera tende ad essiccare
rapidamente, coprire la navicella per pesata con un’altra
navicella.

Lavare con acqua tutto il materiale usato


Preparazione di una tempera a base di gomma

La tempera viene preparata disperdendo il pigmento in un legante. Il legante può


essere di natura proteica (legante a uovo) o di natura polisaccaridica (legante a base
di gomma) o di natura lipidica (legante a olio). A seconda del legante utilizzato si
avrà quindi una tempera a uovo una tempera al guazzo o un colore a olio. Si
possono fare anche tempere miste.
Nella preparazione delle tempere occorre fare attenzione ai seguenti requisiti;
• l’impasto fra il legante e il pigmento deve risultare omogeneo e cremoso.
• non devono essere presenti grumi di pigmento non amalgamati.
• la consistenza dell’impasto deve essere tale da assicurare la perfetta stendibilità.

Tempera: tuorlo - gomma arabica (De Chirico)

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Pinzetta
- Becher da 150 mL - 2 Contenitori con tappo
- Macinello e Lastra di vetro - Navicella grande per pesata
- Cristallizzatore - Due navicelle piccole
- Bacchetta di vetro

Ingredienti per il legante (fra parentesi le proporzioni relative):


- (4) Tuorlo d’uovo
- (6) Soluzione gomma arabica al 30%
- (1) Soluzione alcolica
- (1) Vernice Dammar
- (0,5) glicerina

Procedura per la preparazione del legante


- Preparare il cristallizzatore un becher e un contenitore.
- Aprire l’uovo con delicatezza per separare l’albume dal tuorlo.
- Far cadere l’albume nel becher e il tuorlo nel cristallizzatore.
- Con l’aiuto di una pinzetta, togliere la membrana del tuorlo.
- Trasferire il tuorlo in un contenitore di vetro e chiedere con il tappo.
Utilizzare la quantità di tuorlo necessaria per la tempera e lasciare la
quantità restante per altre preparazioni.

- Porre un contenitore in vetro sulla bilancia e azzerare la tara. Versare nel


contenitore 3 grammi di soluzione al 30% di gomma arabica.
- Azzerare di nuovo la tara e aggiungere con molta attenzione 2 grammi di tuorlo.
Chiudere il contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli
ingredienti.
ATTENZIONE: mantenere il tuorlo restante per un’altra preparazione

- Aggiungere con molta attenzione 6 gocce (0,5g) di glicerina, 10 gocce (0,2-0,3g)


di soluzione alcolica e 18 gocce (0,5g) di vernice dammar. Chiudere il contenitore
e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti. Si ottiene una
emulsione cremosa.

Procedura per la preparazione della tempera


- Pesare circa 2,5 grammi di pigmento e versarli su una
lastra di vetro.
- Aggiungere poco per volta l’emulsione preparata e
mescolare con una bacchetta di vetro. Fare attenzione a
non aggiungere una quantità eccessiva di emulsione.
Considerare che rispetto a una parte di emulsione vanno
aggiunte circa tre parti di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con il macinello in modo
da renderlo il più omogeneo possibile (i movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare al centro l’impasto con l’aiuto di una spatola)
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
• Se risulta troppo denso e difficilmente stendibile, aggiungere gradatamente,
goccia a goccia, l’acqua residua per amalgamare meglio.
• Se risulta troppo morbido e con tendenza a spandere, aggiungere
gradatamente altro pigmento per recuperare la consistenza.
- Continuare ad amalgamare fino ad ottenere un impasto omogeneo che deve
risultare ben stendibile.
- Con una spatola raccogliere la tempera e trasferirla in una
navicella per pesata. Poiché la tempera tende ad essiccare
rapidamente, coprire la navicella per pesata con un’altra
navicella.

Lavare con acqua tutto il materiale usato


Preparazione di una tempera grassa

La tempera viene preparata disperdendo il pigmento in un legante. Il legante può


essere di natura proteica (legante a uovo) o di natura polisaccaridica (legante a base
di gomma) o di natura lipidica (legante a olio). A seconda del legante utilizzato si
avrà quindi una tempera a uovo una tempera al guazzo o un colore a olio. Si
possono fare anche tempere miste.
Nella preparazione delle tempere occorre fare attenzione ai seguenti requisiti;
• l’impasto fra il legante e il pigmento deve risultare omogeneo e cremoso.
• non devono essere presenti grumi di pigmento non amalgamati.
• la consistenza dell’impasto deve essere tale da assicurare la perfetta stendibilità.

Tempera: olio di papavero (De Chirico)

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Bacchetta di vetro
- Becher - Pinzetta
- Macinello - 2 Contenitori con tappo
- Lastra di vetro - Navicella grande per pesata
- Cristallizzatore - Due navicelle piccole

Ingredienti per il legante:

- (4) tuorlo d’uovo


- (1) olio di papavero
- (1) essenza di trementina
- (0,5) glicerina
- (1) acqua distillata
- (1) grappa (o aceto)

Procedura per la preparazione del legante


- Preparare il cristallizzatore un becher e un contenitore.
- Aprire l’uovo con delicatezza per separare l’albume dal tuorlo.
- Far cadere l’albume nel becher e il tuorlo nel cristallizzatore.
- Con l’aiuto di una pinzetta, togliere la membrana del tuorlo.
- Trasferire il tuorlo in un contenitore di vetro e chiedere con il tappo.
Utilizzare la quantità di tuorlo necessaria per la tempera e lasciare la
quantità restante per altre preparazioni.

- Porre un contenitore in vetro sulla bilancia e azzerare la tara. Versare nel


contenitore 2 grammi di tuorlo (versarlo direttamente dal contenitore).
ATTENZIONE: mantenere il tuorlo restante per un’altra preparazione
- Aggiungere con molta attenzione 15 gocce (0,5g) di olio di papavero. Chiudere il
contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti.
- Aggiungere con molta attenzione 18 gocce (0,5g) di essenza di trementina.
Chiudere il contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli
ingredienti.
- Aggiungere con molta attenzione 3 gocce (0,2-0,3g) di glicerina. Chiudere il
contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti.
- Aggiungere con molta attenzione 7 gocce (0,5g) di acqua distillata.
- Aggiungere con molta attenzione 12 gocce (0,5g) di grappa. Chiudere il
contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti. Si
ottiene una emulsione cremosa.

Procedura per la preparazione della tempera


- Pesare circa 2,5 grammi di pigmento e versarli su una
lastra di vetro.
- Aggiungere poco per volta l’emulsione preparata e
mescolare con una bacchetta di vetro. Fare attenzione a
non aggiungere una quantità eccessiva di emulsione.
Considerare che rispetto a una parte di emulsione vanno
aggiunte circa tre parti di pasta di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con il macinello in modo
da renderlo il più omogeneo possibile (i movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare al centro l’impasto con l’aiuto di una spatola)
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
• Se risulta troppo denso e difficilmente stendibile, aggiungere gradatamente,
goccia a goccia, l’acqua residua per amalgamare meglio.
• Se risulta troppo morbido e con tendenza a spandere,
aggiungere gradatamente altro pigmento per recuperare la
consistenza.
- Continuare ad amalgamare fino ad ottenere un impasto
omogeneo e consistente che deve risultare ben stendibile.
- Raccogliere la tempera in una navicella per pesata. Poiché la tempera tende ad
essiccare rapidamente, coprire la navicella per pesata con un’altra navicella.

Lavare con acqua tutto il materiale usato

Attenzione, quando si utilizza il blu di prussia e il nero occorre aggiungere anche


alcune gocce di alcol etilico (all’acqua) per rendere la pasta fluida.
Preparazione di una tempera grassa

La tempera viene preparata disperdendo il pigmento in un legante. Il legante può


essere di natura proteica (legante a uovo) o di natura polisaccaridica (legante a base
di gomma) o di natura lipidica (legante a olio). A seconda del legante utilizzato si
avrà quindi una tempera a uovo una tempera al guazzo o un colore a olio. Si
possono fare anche tempere miste.
Nella preparazione delle tempere occorre fare attenzione ai seguenti requisiti;
• l’impasto fra il legante e il pigmento deve risultare omogeneo e e cremoso.
• non devono essere presenti grumi di pigmento non amalgamati.
• la consistenza dell’impasto deve essere tale da assicurare la perfetta stendibilità.

Tempera: olio di papavero (Pierozzi)

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Bacchetta di vetro
- Becher - Pinzetta
- Macinello - 2 Contenitori con tappo
- Lastra di vetro - Navicella grande per pesata
- Cristallizzatore - Due navicelle piccole

Ingredienti per il legante:


- (4) tuorlo d’uovo
- (1) olio di papavero
- (1) trementina veneta
- (1) miele
- (1) grappa (o aceto)

Procedura per la preparazione del legante


- Preparare il cristallizzatore un becher e un contenitore.
- Aprire l’uovo con delicatezza per separare l’albume dal tuorlo.
- Far cadere l’albume nel becher e il tuorlo nel cristallizzatore.
- Con l’aiuto di una pinzetta, togliere la membrana del tuorlo.
- Trasferire il tuorlo in un contenitore di vetro e chiedere con il tappo.
Utilizzare la quantità di tuorlo necessaria per la tempera e lasciare la
quantità restante per altre preparazioni.

- Porre un contenitore in vetro sulla bilancia e azzerare la tara. Versare nel


contenitore 2 grammi di tuorlo (versarlo direttamente dal contenitore).
ATTENZIONE: mantenere il tuorlo restante per un’altra preparazione
- Aggiungere con molta attenzione 10 gocce (0,5g) di olio di papavero. Chiudere il
contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti.
- Aggiungere con molta attenzione 10 gocce (0,5g) di trementina veneta. Chiudere
il contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti.
- Aggiungere con molta attenzione 10 gocce (0,5g) di miele. Chiudere il
contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti.
- Aggiungere con molta attenzione 10 gocce (0,5g) di grappa. Chiudere il
contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti. Si
ottiene una emulsione cremosa.

Procedura per la preparazione della tempera


- Pesare circa 2,5 grammi di pigmento e versarli su una
lastra di vetro.
- Aggiungere poco per volta l’emulsione preparata e
mescolare con una bacchetta di vetro. Fare attenzione a
non aggiungere una quantità eccessiva di emulsione.
Considerare che rispetto a una parte di emulsione vanno
aggiunte circa tre parti di pasta di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con il macinello in modo
da renderlo il più omogeneo possibile (i movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare al centro l’impasto con l’aiuto di una spatola)
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
• Se risulta troppo denso e difficilmente stendibile, aggiungere gradatamente,
goccia a goccia, l’acqua residua per amalgamare meglio.
• Se risulta troppo morbido e con tendenza a spandere,
aggiungere gradatamente altro pigmento per recuperare la
consistenza.
- Continuare ad amalgamare fino ad ottenere un impasto
omogeneo e consistente che deve risultare ben stendibile.
- Raccogliere la tempera in una navicella per pesata. Poiché la tempera tende ad
essiccare rapidamente, coprire la navicella per pesata con un’altra navicella.

Lavare con acqua tutto il materiale usato

Attenzione, quando si utilizza il blu di prussia e il nero occorre aggiungere anche


alcune gocce di alcol etilico (all’acqua) per rendere la pasta fluida.
Preparazione di una tempera a uovo

La tempera viene preparata disperdendo il pigmento in un legante. Il legante può


essere di natura proteica (legante a uovo) o di natura polisaccaridica (legante a base
di gomma) o di natura lipidica (legante a olio). A seconda del legante utilizzato si
avrà quindi una tempera a uovo una tempera al guazzo o un colore a olio. Si
possono fare anche tempere miste.
Nella preparazione delle tempere occorre fare attenzione ai seguenti requisiti;
• l’impasto fra il legante e il pigmento deve risultare omogeneo e cremoso.
• non devono essere presenti grumi di pigmento non amalgamati.
• la consistenza dell’impasto deve essere tale da assicurare la perfetta stendibilità

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Pinzetta
- Becher - 2 Contenitori di vetro con tappo
- Macinello e Lastra di vetro - Navicella grande per pesata
- Cristallizzatore - Due navicelle piccole
- Bacchetta di vetro - Pipetta Pasteur con tettarella

Ingredienti per il legante (fra parentesi le proporzioni relative):


- (1) uovo
- (1) acqua distillata

Procedura per la preparazione del legante


- Preparare il cristallizzatore un becher e un contenitore.
- Aprire l’uovo con delicatezza per separare l’albume dal tuorlo.
- Far cadere l’albume nel becher e il tuorlo nel cristallizzatore.
- Con l’aiuto di una pinzetta, togliere la membrana del tuorlo.
- Trasferire il tuorlo in un contenitore di vetro e chiedere con il tappo.
Utilizzare la quantità di tuorlo necessaria per la tempera e lasciare la
quantità restante per altre preparazioni.

- Porre un contenitore in vetro sulla bilancia e azzerare la tara. Aggiungere 2


grammi di tuorlo (versarlo direttamente dal contenitore).
ATTENZIONE: mantenere il tuorlo restante per un’altra preparazione

- Azzerare la tara e aggiungere 2 grammi di acqua (utilizzare una pipetta Pasteur).


Chiudere il contenitore e agitare vigorosamente in modo da amalgamare gli
ingredienti. Si ottiene una emulsione cremosa.
Procedura per la preparazione della tempera
- Pesare circa 2,5 grammi di pigmento e versarli su una
lastra di vetro.
- Aggiungere acqua goccia a goccia e mescolare con una
bacchetta fino a quando non si ottiene una pasta. Se non
si riesce a bagnare il pigmento utilizzato, aggiungere
anche qualche goccia di alcol.
- Alla pasta di pigmento aggiungere poco per volta l’emulsione preparata e
mescolare con una bacchetta di vetro. Fare attenzione a non aggiungere una
quantità eccessiva di emulsione. Considerare che per tre parti di pigmento va
aggiunta circa una parte di emulsione.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con il macinello in modo
da renderlo il più omogeneo possibile. I movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare al centro l’impasto con l’aiuto di una spatola. Accertarsi
che l’impasto sia cremoso.
- Se risulta troppo denso e difficilmente stendibile, aggiungere acqua
gradatamente e goccia a goccia per amalgamare meglio.
- Se risulta troppo morbido e con tendenza a spandere, aggiungere gradatamente
altro pigmento per recuperare la consistenza.
- Continuare ad amalgamare fino ad ottenere un impasto
omogeneo e consistente che deve risultare ben stendibile.
- Raccogliere la tempera in una navicella per pesata. Poiché la
tempera tende ad essiccare rapidamente, coprire la navicella
per pesata con un’altra navicella.

Lavare con acqua tutto il materiale usato


Per controllare se si è preparata una buona tempera, si dipinge una striscia molto
sottile su una lastra di vetro. Se, quando è asciutta, si stacca come una pellicola, la
tempera è pronta per l’uso. Se invece si screpola, bisogna aggiungere altro uovo.
Attenzione, quando si utilizza il blu di prussia e il nero occorre aggiungere anche
alcune gocce di alcol etilico (all’acqua) per rendere la pasta fluida.
Preparazione di una tempera grassa

La tempera viene preparata disperdendo il pigmento in un legante. Il legante può


essere di natura proteica (legante a uovo) o di natura polisaccaridica (legante a base
di gomma) o di natura lipidica (legante a olio). A seconda del legante utilizzato si
avrà quindi una tempera a uovo una tempera al guazzo o un colore a olio. Si
possono fare anche tempere miste.
Nella preparazione delle tempere occorre fare attenzione ai seguenti requisiti;
• l’impasto fra il legante e il pigmento deve risultare omogeneo e cremoso.
• non devono essere presenti grumi di pigmento non amalgamati.
la consistenza dell’impasto deve essere tale da assicurare la perfetta stendibilità

Tempera: uovo - stand-oil - vernice dammar

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Pinzetta
- Becher da 150 mL - 2 Contenitori con tappo
- Macinello e Lastra di vetro - Navicella grande per pesata
- Cristallizzatore - Due navicelle piccole
- Bacchetta di vetro

Ingredienti per il legante:


- (4) Tuorlo d’uovo - (1) Vernice dammar
- (1) Stand-oil - Grappa

Procedura per la preparazione del legante


- Preparare il cristallizzatore un becher e un contenitore.
- Aprire l’uovo con delicatezza per separare l’albume dal tuorlo.
- Far cadere l’albume nel becher e il tuorlo nel cristallizzatore.
- Con l’aiuto di una pinzetta, togliere la membrana del tuorlo.
- Trasferire il tuorlo in un contenitore di vetro e chiedere con il tappo.
Utilizzare la quantità di tuorlo necessaria per la tempera e lasciare la
quantità restante per altre preparazioni.

- Porre un contenitore in vetro sulla bilancia e azzerare la tara. Versare nel


contenitore 2 grammi di tuorlo.
ATTENZIONE: mantenere il tuorlo restante per un’altra preparazione

- Aggiungere 6 gocce (0,4-0,6g) di stand-oil. Chiudere il contenitore e agitare


vigorosamente in modo da amalgamare gli ingredienti.
- Aggiungere con molta attenzione 20 gocce (0,4-0,6g) di vernice dammar.
Chiudere il contenitore e agitare molto vigorosamente in modo da amalgamare
gli ingredienti. Si ottiene una emulsione.

ATTENZIONE: può essere difficoltoso amalgamare bene tutti i componenti. Si può


utilizzare una bacchetta di vetro e mescolare direttamente dentro al contenitore.

Procedura per la preparazione della tempera


- Pesare circa 2,5 grammi di pigmento e versarli su una
lastra di vetro.
- Aggiungere poco per volta l’emulsione preparata e
mescolare con una bacchetta di vetro. Fare attenzione a
non aggiungere una quantità eccessiva di emulsione.
Considerare che rispetto a una parte di emulsione vanno
aggiunte circa tre parti di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con il macinello in modo
da renderlo il più omogeneo possibile (i movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare al centro l’impasto con l’aiuto di una spatola)
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
• Se risulta troppo denso e difficilmente stendibile, aggiungere gradatamente,
goccia a goccia, l’acqua residua per amalgamare meglio.
• Se risulta troppo morbido e con tendenza a spandere, aggiungere
gradatamente altro pigmento per recuperare la consistenza.
- Continuare ad amalgamare fino ad ottenere un impasto omogeneo che deve
risultare ben stendibile.
- Con una spatola raccogliere la tempera e trasferirla in una
navicella per pesata. Poiché la tempera tende ad essiccare
rapidamente, coprire la navicella per pesata con un’altra
navicella.

Lavare con acqua tutto il materiale usato


Colore a Olio

La tempera viene preparata disperdendo il pigmento in un legante. Il legante può


essere di natura proteica (legante a uovo) o di natura polisaccaridica (legante a base
di gomma) o di natura lipidica (legante a olio). A seconda del legante utilizzato si
avrà quindi una tempera a uovo una tempera al guazzo o un colore a olio. Si
possono fare anche tempere miste.
Nella preparazione delle tempere occorre fare attenzione ai seguenti requisiti;
• l’impasto fra il legante e il pigmento deve risultare omogeneo e cremoso.
• non devono essere presenti grumi di pigmento non amalgamati.
• la consistenza dell’impasto deve essere tale da assicurare la perfetta stendibilità

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Navicella grande per pesata
- Cristallizzatore - Due navicelle piccole
- Bacchetta di vetro

Ingredienti per il legante:


- Olio di lino (cotto in Sali di Cobalto)

Procedura per la preparazione della tempera


- Indossare i guanti di protezione
- Pesare circa 2,5 grammi di pigmento direttamente in
un cristallizzatore.
- Versare sul pigmento poco per volta l’olio con
l’apposito contagocce e mescolare con una bacchetta
di vetro. Fare attenzione a non aggiungere una
quantità eccessiva di olio. Considerare che rispetto a
una parte di legante vanno aggiunte tre parti di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con la bacchetta in modo
da renderlo il più omogeneo possibile
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
• Se risulta troppo denso e difficilmente stendibile, aggiungere gradatamente,
goccia a goccia, altro olio.
• Se risulta troppo morbido e con tendenza a spandere, aggiungere
gradatamente altro pigmento per recuperare la consistenza.
- Continuare ad amalgamare fino ad ottenere un impasto omogeneo e consistente
che deve risultare ben stendibile.
- Raccogliere la tempera in una navicella per pesata. Poiché la
tempera tende ad essiccare rapidamente, coprire la navicella
per pesata con un’altra navicella.

Lavare con acqua ragia o con acetone tutto il materiale usato

Alcune formulazioni alternative per colori a olio (quantità in grammi)

Ingredienti: Pigmenti
olio di lino Azzurrite
stand oil Giallo Cadmio
olio di papavero Biossido di Titanio
carbonato di calcio Lacca di garanza
ossido di Zinco
silicato di alluminio

Azzurrite Giallo Cadmio Bianco di titanio


Azzurrite (3) Giallo Cadmio (3) Biossido di Titanio (3,5)
carbonato di calcio (2,5) carbonato di calcio (2,5) ossido di Zinco (2)
olio di lino (4,0) olio di lino (4) olio di papavero (3,5)
stand oil (0,5) stand oil (0,5) stand oil (1)

Lacca di garanza
lacca di garanza (1,0)
silicato di alluminio (4,0)
olio di lino (4,0)
stand oil (1,0)

Procedura
Amalgamare in un mortaio il pigmento e l’altro componente solido (migliora la
scorrevolezza dell’impasto).
Mescolare i due oli in un contenitore.
Mettere il pigmento nella lastra di vetro e aggiungere goccia a goccia la miscela dei
due oli. Procedere alla preparazione del colore con la stessa procedura descritta in
precedenza.
Preparazione di una Tempera a Guazzo (gouache)

Il legante è costituito da una soluzione di gomma arabica in acqua. Questo legante,


da solo, risulterebbe troppo rigido con conseguente screpolatura dello strato
pittorico. Va quindi plastificato con glicerina o, meglio ancora, con sciroppo di
glucosio. Queste aggiunte, oltre che a funzionare da plastificanti, servono a
rallentare l’asciugatura del dipinto che risulterebbe troppo rapida. Poiché la
soluzione di gomma arabica e glucosio è sottoposta all’attacco di muffe e fermenti, è
indispensabile aggiungere un battericida. Si consiglia di aggiungere al legante nella
misura dell’1% la Nipagina (sale sodico dell’estere metilico dell’acido
paraossibenzoico) per la sua bassa tossicità. Considerato che il legante preparato
viene subito utilizzato, così come la tempera, il battericida non viene aggiunto.
Il pigmento viene mescolato al gesso o al silicato di alluminio e caolino. Si ottiene
però un colore più opaco che molto adatto ai bozzetti.

Materiale occorrente:
- Agitatore con piastra riscaldante - Mortaio con pestello
- Spatola a cucchiaio - 2 Cristallizzatori
- Becher da 50 mL - Pipetta graduata da 5 mL
- Bacchetta di vetro - Spruzzetta
- Navicella grande per pesata - Setaccio
- Due navicelle piccole

Ingredienti:
- Gomma arabica
- Soluzione alcolica
- Caolino
- Glicerina (o miele o sciroppo di glucosio)
- Silicato di alluminio
- Gesso
- Pigmento

Preparazione del Legante


- Pesare in un cristallizzatore 2 grammi di gomma arabica
- Mettere a scaldare poca acqua in un becher da 50 mL.
- Prelevare 4 mL di acqua calda e versarli direttamente sulla gomma arabica.
Mescolare fino a scioglierla.
- Aggiungere circa 10 gocce di glicerina o 10 gocce di miele (1g).
- Agitare con la bacchetta di vetro fino ad amalgamare bene il legante.

Preparazione della tempera (Indossare i guanti di protezione)


- Pesare in una navicella 3 g di pigmento, 2 g di caolino e 1 g di silicato di alluminio
(serve per proteggere le particelle di pigmento in superficie che non sono
ricoperte dal legante). Amalgamare in un mortaio il pigmento, il caolino e il
silicato di alluminio.
- Setacciare le polveri cercando di recuperarle completamente. Se necessario
rimacinare nel mortaio le polveri residue e setacciare di nuovo.
- Trasferire le polveri setacciate in un cristallizzatore e aggiungere una soluzione
alcolica goccia a goccia fino a bagnare l’impasto e ottenere una pasta
consistente.
- Aggiungere goccia a goccia il legante preparato.
- Mescolare con una bacchetta di vetro. Fare attenzione a non aggiungere una
quantità eccessiva di legante.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con la bacchetta di vetro
in modo da renderlo il più omogeneo possibile. Accertarsi che l’impasto sia
consistente
- Conservare la tempera nella navicella per pesata. Poiché la tempera tende ad
essiccare rapidamente, coprire la navicella per pesata con un’altra navicella.

In alternativa al caolino e al silicato di alluminio si può utilizzare il gesso in pari


quantità
Preparazione di una Tempera Acrilica

E’ una tempera moderna (anni ’60) moltissimo utilizzata per la praticità, la resistenza
e la brillantezza. E’ costituita da un’emulsione acquosa di un polimero acrilico in cui è
stato disperso il pigmento. L’emulsione viene ottenuta facendo polimerizzare un
estere dell’acido metacrilico in acqua al 50% mediante aggiunta di acqua ossigenata
come catalizzatore di tipo radicalico. Si ottengono così emulsioni ad alto peso
molecolare le cui goccioline, una volta evaporata l’acqua, aderiscono per
coalescenza e formano una pellicola elastica e flessibile. Sono adatte a produrre i
colori acrilici le emulsioni con particelle di diametro non superiore ai 10µm. Particelle
più grandi non riuscirebbero a penetrare nei pori del supporto (muro, tela o tavola
preparata) e si verrebbe a formare un film non sufficientemente ancorato e che
quindi tenderebbe a distaccarsi sfogliandosi.
Il pigmento non può essere disperso direttamente nell’emulsione ma bisogna prima
disperderlo in una soluzione alcolica o in una soluzione acquosa al 2% di
metilcellulosa.

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - 2 Navicelle grandi per pesata
- Bacchetta di vetro - Parafilm

Ingredienti:
- emulsione acrilica (già pronta)
- pigmento

Formulazione della dispersione del pigmento


- Pesare in una navicella 2,5 grammi di pigmento.
- Pesare direttamente nella navicella 3 grammi di emulsione acrilica.
- Aggiungere il pigmento, poco per volta, direttamente sull’emulsione acrilica.
Mescolare accuratamente con la bacchetta di vetro fino ad ottenere un impasto
omogeneo e cremoso.
- Se l’impasto risulta troppo consistente aggiungere altra emulsione acrilica. Se
risulta troppo morbido aggiungere altro pigmento. Si deve ottenere un impasto
scorrevole che può essere utilizzato sia a pennello in strato
sottile sia a spatola in fortissimo spessore senza timore di
screpolature o di distacchi
- Poiché la tempera preparata tende ad essiccare rapidamente,
coprire la navicella con un’altra navicella.
E’ importante lavare immediatamente subito dopo l’uso tutti gli attrezzi e
conservare in recipienti ermeticamente chiusi questi colori perché l’essiccazione e
la formazione di pellicole sono praticamente irreversibili.

L’aspetto dei colori così ottenuti è lucido o satinato. Se si diluiscono questi colori con
acqua e si aggiunge contemporaneamente carbonato di calcio sedimentario (bianco
Meudon) fino alla giusta consistenza, si ottengono le tempere acriliche praticissime
per la pittura murale, su carta e cartone.
Preparazione di Acquerelli

Sono colori che non differiscono molto nella composizione dalla tempera a guazzo.
Non contengono, o contengono in piccola parte, una carica inerte e opacizzante. Il
legante è identico a quello preparato per la tempera a guazzo. Si può aggiungere
anche la glicerina. Rende l’acquerello più brillante e, quando fa caldo, impedisce una
essiccazione troppo rapida. Poiché la soluzione di gomma arabica è sottoposta
all’attacco di muffe e fermenti, sarebbe indispensabile aggiungere un battericida. Si
consiglia la Nipagina (sale sodico dell’estere metilico dell’acido paraossibenzoico)
per la sua bassa tossicità.

Materiale occorrente:
- Piastra riscaldante - Navicella grande per pesata
- Spatola a cucchiaio - Due navicelle piccole
- Becher da 50 mL - Nebulizzatore
- Bacchetta di vetro - Piastra di vetro e macinello
- Mortaio con pestello - Pipetta graduata da 5 mL
- Spruzzetta - Cristallizzatore

Ingredienti:
- Gomma arabica - Pigmento
- Acqua distillata - Silicato di alluminio
- Glicerina - Nipagina
- Soluzione alcolica

Preparazione del Legante


- Pesare in un cristallizzatore 2 grammi di gomma arabica
- Mettere a scaldare poca acqua in un becher da 50 mL.
- Prelevare 4 mL di acqua calda e versarli direttamente sulla gomma arabica.
Mescolare accuratamente con una bacchetta di vetro fino a scioglierla.
- Aggiungere circa 10 gocce di glicerina e una punta di spatola di nipagina.
- Agitare con la bacchetta di vetro fino ad amalgamare bene il legante.

Preparazione dell’acquerello (indossare i guanti di protezione)


- Pesare in una navicella 2,5 g di pigmento (in alternativa si possono pesare 1,25 g
di pigmento e 1,25 g di silicato di alluminio. In tal caso trasferire in un mortaio le
due polveri e amalgamare bene con un pestello).
- Mettere il pigmento su una lastra di vetro e aggiungere alcune gocce di
soluzione alcolica per bagnare il pigmento. Mescolare con una bacchetta di vetro
fino ad ottenere una pasta consistente.
- Versare sul pigmento poco per volta il legante preparato e mescolare con una
bacchetta di vetro. Fare attenzione a non aggiungere una quantità eccessiva di
legante. Considerare che rispetto a una parte di legante vanno aggiunte tre-
quattro parti di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con
il macinello in modo da renderlo il più omogeneo
possibile. I movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare l’impasto con l’aiuto di una
spatola. Se si asciuga e non risulta più fluido, spruzzare
acqua (una sola volta) sulla superficie utilizzando il
nebulizzatore
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
- Conservare la tempera nella navicella per pesata. Poiché la
tempera tende ad essiccare rapidamente, coprire la navicella
per pesata con un’altra navicella.

Lavare bene tutte le attrezzature utilizzate

Una volta che il colore è stato disperso, lo si può conservare in pasta dentro
contenitori chiusi ermeticamente, oppure si può seccarlo dentro dei contenitori di
plastica o di porcellana (godet). In questo modo il colore si scioglie semplicemente
strofinando il godet con il pennello bagnato d’acqua. L’acquerello può essere
eseguito su tela, legno o carta. La preparazione del supporto è identica a quella per i
colori a tempera. Il supporto più usato per questa tecnica è la carta contenente
un’alta percentuale di cotone in quanto la fibra lunga di questo vegetale non si
modifica a contatto con l’acqua.
Preparazione di Acquerelli

Sono colori che non differiscono molto nella composizione dalla tempera a guazzo.
Non contengono, o contengono in piccola parte, una carica inerte e opacizzante. Il
legante è identico a quello preparato per la tempera a guazzo. Si può aggiungere
anche la glicerina. Rende l’acquerello più brillante e, quando fa caldo, impedisce una
essiccazione troppo rapida. Poiché la soluzione di gomma arabica è sottoposta
all’attacco di muffe e fermenti, sarebbe indispensabile aggiungere un battericida. Si
consiglia la Nipagina (sale sodico dell’estere metilico dell’acido paraossibenzoico)
per la sua bassa tossicità.

Materiale occorrente:
- Piastra riscaldante - Navicella grande per pesata
- Spatola a cucchiaio - Due navicelle piccole
- Becher da 50 mL - Nebulizzatore
- Bacchetta di vetro - Piastra di vetro e macinello
- Mortaio con pestello - Pipetta graduata da 5 mL
- Spruzzetta - Cristallizzatore

Ingredienti:
- Gomma arabica - Pigmento
- Acqua distillata - Silicato di alluminio
- Miele - Soluzione alcolica
- Alginato di Sodio - Nipagina

Preparazione del Legante


- Pesare in un cristallizzatore 2 grammi di gomma arabica
- Mettere a scaldare poca acqua in un becher da 50 mL.
- Prelevare 4 mL di acqua calda e versarli direttamente sulla gomma arabica.
Mescolare fino a scioglierla.
- Aggiungere circa 10 gocce di miele e una punta di spatola di nipagina.
- Agitare con la bacchetta di vetro fino ad amalgamare bene il legante.
- Pesare 0,5g di alginato di sodio e aggiungerlo. Agitare e amalgamare bene.

Preparazione dell’acquerello (indossare i guanti di protezione)


- Pesare in una navicella 3 g di pigmento (in alternativa si possono pesare 1,5 g di
pigmento e 1,5 g di silicato di alluminio. In tal caso trasferire in un mortaio le
due polveri e amalgamare bene con un pestello).
- Mettere il pigmento su una lastra di vetro e aggiungere alcune gocce di
soluzione alcolica per bagnare il pigmento. Mescolare con una bacchetta di vetro
fino ad ottenere una pasta consistente.
- Versare sul pigmento poco per volta il legante preparato e mescolare con una
bacchetta di vetro. Fare attenzione a non aggiungere una quantità eccessiva di
legante. Considerare che rispetto a una parte di legante vanno aggiunte tre-
quattro parti di pigmento.
- Una volta mescolati gli “ingredienti” lavorare l’impasto con
il macinello in modo da renderlo il più omogeneo
possibile. I movimenti sono rotatori. Ogni tanto è
necessario riaccumulare l’impasto con l’aiuto di una
spatola. Se si asciuga e non risulta più fluido, spruzzare
acqua (una sola volta) sulla superficie utilizzando il
nebulizzatore
- Accertarsi che l’impasto sia cremoso.
- Conservare la tempera nella navicella per pesata. Poiché la
tempera tende ad essiccare rapidamente, coprire la navicella
per pesata con un’altra navicella.

Lavare bene tutte le attrezzature utilizzate

Una volta che il colore è stato disperso, lo si può conservare in pasta dentro
contenitori chiusi ermeticamente, oppure si può seccarlo dentro dei contenitori di
plastica o di porcellana (godet). In questo modo il colore si scioglie semplicemente
strofinando il godet con il pennello bagnato d’acqua. L’acquerello può essere
eseguito su tela, legno o carta. La preparazione del supporto è identica a quella per i
colori a tempera. Il supporto più usato per questa tecnica è la carta contenente
un’alta percentuale di cotone in quanto la fibra lunga di questo vegetale non si
modifica a contatto con l’acqua.
Preparazione di Acquerelli

L’acquerello può essere preparato facendo adsorbire il pigmento su allumina idrata

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Agitatore magnetico con piastra
- 3 Becher (150 alto, 100 e 50 mL) riscaldante
- Bacchetta di vetro - Beuta codata con anello di gomma
- Spruzzetta e tubo di gomma
- Navicella grande per pesata - Imbuto di Buckner e carta da filtro
- Due navicelle piccole - Cilindro graduato da 50 mL
- 2 Ancorette magnetiche - Termometro
- Vetrino da orologio

Ingredienti:
- Gomma arabica - Carbonato di Sodio
- Acqua distillata - Allume di potassio
- Glicerina ( o miele fluido o - Pigmento (ocra rossa e ocra gialla)
sciroppo di glucosio)

Procedura
- Pesare 1,6 g di Na2CO3.
- Introdurre il Carbonato di Sodio in un becher alto da 150 mL.
- Aggiungere 30 mL di acqua distillata e una ancoretta magnetica.
- Mettere il becher sull’agitatore magnetico con piastra riscaldante.
- Agitare per sciogliere il sale e riscaldare fino a circa 70-80 °C.

- Pesare 2,4 g di KAl(SO4)2 x 12 H2O.


- Introdurre l’allume di potassio in un becher da 100 mL.
- Aggiungere 20 mL di acqua distillata e una ancoretta magnetica.
- Mettere il becher sull’agitatore magnetico con piastra riscaldante.
- Agitare per sciogliere il sale e riscaldare fino a circa 70-80 °C.

Utilizzare lo stesso agitatore magnetico per sciogliere e riscaldare i due sali.

- Versare molto lentamente la soluzione di allume potassico nella soluzione di


carbonato sodico. ATTENZIONE: si sviluppa CO2 che produce la formazione di una
schiuma che tende a fuoriuscire dal becher. L’aggiunta lenta serve ad evitare lo
sviluppo troppo rapido del gas.
- La soluzione diventa torbida per la formazione di una sospensione bianca di
allumina idrata. Mantenere sotto agitazione
- Pesare 1,5 g di un pigmento (utilizzare l’ocra rossa o l’ocra gialla)
- Aggiungere con cautela il pigmento alla sospensione di allumina.
- Mettere un vetrino da orologio sul becher
- Mantenendo sempre sotto agitazione, continuare a scaldare fino all’ebollizione
per circa 10 minuti.
- Lasciare a riposo la sospensione per circa 5 minuti.

Preparare l’apparecchiatura per la filtrazione sotto vuoto.

- Filtrare e continuare a tenere sotto vuoto fino a che sulla superficie della massa
solida non si formano delle fessure.
- Mettere un becher da 50 mL sulla bilancia e fare la tara.
- Introdurre nel cristallizzatore tutta la massa solida (aiutarsi con una spatola) e
pesare. Annotare il peso e fare di nuovo la tara.
- Devono essere aggiunti alla massa solida, in successione la gomma arabica e la
glicerina. Considerare che per circa 5 grammi di massa solida ottenuta si
aggiunge circa 5 gocce (0,5g) di glicerina e 1,5 g di gomma arabica. Occorre
quindi calcolare le quantità necessarie in funzione della massa solida pesata.
- Aggiungere goccia a goccia la quantità necessaria di glicerina direttamente nel
cristallizzatore facendo attenzione al peso. Fare di nuovo la tara.
- Aggiungere poco per volta con una spatola la quantità necessaria di gomma
arabica direttamente nel cristallizzatore facendo attenzione al peso.
- Mescolare con una bacchetta di vetro per omogeneizzare tutti i componenti.

Risulta una massa densa e cremosa se ben omogeneizzata

Trasferire l’acquerello prodotto in una navicella da pesata e


chiuderlo con un’altra navicella.

Lavare bene tutte le attrezzature utilizzate


Inchiostro di China

Vengono preparati usando come legante una soluzione acquosa decerata di gomma
lacca preparata facendo bollire fino a completa dissoluzione 4 grammi di gomma
lacca in 20 grammi di acqua distillata e 1 grammi di borace. Dopo raffreddamento a
temperatura ambiente si formerà alla superficie del recipiente uno strato di cera che
va eliminata (si asporta il disco intero). In questa soluzione viene disperso col
macinello il 10% di carbon black. Lo stesso procedimento si può utilizzare per gli altri
colori sciogliendo nella soluzione acquosa di gomma lacca sbiancata dei coloranti
solubili in acqua.
La pittura con l’inchiostro di china produce risultati quasi identici a quelli con
l’acquerello. In genere gli inchiostri di china vengono utilizzati per il disegno tecnico.
Se si vuole conservare l’inchiostro sarebbe necessario aggiungere anche un
antifermentativo.

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Agitatore magnetico con piastra
- Becher da 100 mL riscaldante
- Contenitore in vetro (contenitore) - Ancoretta magnetica
- Bacchetta di vetro - Cilindro graduato da 25 mL
- Mortaio - Pipetta graduata da 10 mL
- Spruzzetta - Vetrino da orologio
- Navicella grande per pesata

Ingredienti:
- Gomma lacca decerata - Acqua distillata
- Borace - Pigmento

Preparazione del legante


- Pesare con la navicella per pesata 4 grammi di gomma lacca
- Trasferirli in un becher da 100 mL e aggiungere 25 mL di acqua distillata.
- Introdurre un’ancoretta magnetica e agitare con un agitatore magnetico.
- Pesare con la navicella per pesata 1 grammo di borace (tetraborato di sodio
Na2B4O7·10H2O) e introdurlo nel becher. Chiudere il becher con un vetrino da
orologio.
- Accendere il riscaldamento e agitare fino a completa dissoluzione (ci vuole tempo
per sciogliere la gomma lacca).
- Lasciare raffreddare la soluzione.

Preparazione dell’inchiostro
Per fare un inchiostro nero:
1g di carbon black va disperso in 10 mL soluzione di gomma lacca.
Per fare un inchiostro rosso:
1g di carminio di alizarina va disperso in 10 mL soluzione di gomma lacca.
Per fare un inchiostro blu:
1g di blu di prussia va disperso in 10 mL soluzione di gomma lacca.

ATTENZIONE: il pigmento è finemente suddiviso e


tende molto a macchiare. Utilizzare i guanti e fare
attenzione a non disperderlo. Per la pesata usare
una navicella da pesata.

Procedura – INDOSSARE I GUANTI DI PROTEZIONE


- Pesare 1 g di pigmento finemente polverizzato e metterlo nel mortaio.
- Prelevare con la pipetta graduata circa 1 mL della soluzione di
gommalacca e aggiungerlo al pigmento.
- Disperdere il miscuglio con il pestello fino ad ottenere un impasto
omogeneo.
- Aggiungere la restante soluzione di gommalacca (circa 9 mL) e
continuare ad agitare.
- Mettere l’inchiostro prodotto in un vial e chiudere.

Lavare molto bene tutta l’attrezzatura utilizzata.


Inchiostro ferrogallico

E’ un inchiostro nero generalmente a base acquosa. La sua colorazione è dovuta alla


formazione del gallato di ferro a seguito della reazione fra un tannino e un sale
ferroso in rapporto 4:1. Il ferro viene complessato dal tannino producendo un
inchiostro chimicamente stabile. Il gallato di ferro si comporta come un pigmento. La
reazione è lenta e occorre tempo perché si svolga completamente.

Storicamente veniva ottenuto mescolando, in varie proporzioni, un infuso di galle,


escrescenze ricche di tannini che si sviluppano su alcuni alberi (per esempio la
“gallozza” della quercia), solfato ferroso e gomma arabica (addensante per
mantenere in sospensione il gallato di ferro). Se si vuole conservare l’inchiostro
sarebbe necessario aggiungere anche un antifermentativo.

Inchiostro per documenti ufficiali


Deve dare una scrittura nero-intenso dopo 8 giorni di essiccazione all’aria e alla luce.
Il rapporto fra acido gallico e acido tannico rispetto al ferro deve essere compreso
nell’intervallo 4,5÷6,75 / 1. Non deve alterarsi dopo due settimane di calamaio e
deve colare dalla penna con facilità. Se si lava con acqua o con alcol a 85% e a 50°C
non deve cambiare di colore.

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Navicella per pesata
- Becher da 100 mL - Agitatore magnetico
- Contenitore in vetro (vial) - Ancoretta magnetica
- Bacchetta di vetro - Cilindro graduato da 50 mL
- Spruzzetta

Ingredienti:
- Acido tannico - Gomma arabica
- Acido gallico - Acido cloridrico 1M
- Solfato ferroso eptaidrato - Acqua distillata
Procedura
- Introdurre 30 mL di acqua distillata e un’ancoretta magnetica in un becher da
100 mL.
- Mettere il becher sopra un agitatore magnetico e mantenere in agitazione.
- Pesare 0,70 g di Acido tannico
- Aggiungere l’acido tannico e agitare fino a che la soluzione non è omogenea.
- Pesare 0,20 g di Acido gallico
- Aggiungere l’acido gallico e agitare fino a che la soluzione non è omogenea
- Pesare 0,3 g di Gomma arabica
- Aggiungere la gomma arabica e agitare fino a che la soluzione non è omogenea
- Aggiungere 2 mL di HCl 1M e agitare.
- Pesare 0,90 g di Solfato ferroso eptaidrato
- Aggiungere il solfato ferroso e agitare fino a che la soluzione non è omogenea.

Si osserva l’annerimento della soluzione.

L’inchiostro, se utilizzato subito, lascia un tratto molto chiaro che però annerisce
rapidamente.
Può essere utile aggiungere una puntina di spatola di carminio di
indaco in modo che l’inchiostro lasci subito un traccia ben visibile nella
scrittura. Il tratto, inizialmente, appare però bluastro

Trasferire l’inchiostro in un vial e chiudere (ricordarsi di recuperare


l’ancoretta magnetica).

Lavare molto bene tutta l’attrezzatura utilizzata.


Inchiostro ferrogallico

E’ un inchiostro nero generalmente a base acquosa. La sua colorazione è dovuta alla


formazione del gallato di ferro a seguito della reazione fra un tannino e un sale
ferroso in rapporto 4:1. Il ferro viene complessato dal tannino producendo un
inchiostro chimicamente stabile. Il gallato di ferro si comporta come un pigmento. La
reazione è lenta e occorre tempo perché si svolga completamente.

Storicamente veniva ottenuto mescolando, in varie proporzioni, un infuso di galle,


escrescenze ricche di tannini che si sviluppano su alcuni alberi (per esempio la
“gallozza” della quercia), solfato ferroso e gomma arabica (addensante per
mantenere in sospensione il gallato di ferro).
Se si vuole conservare l’inchiostro sarebbe necessario aggiungere anche un
antifermentativo.
Inchiostro nero (con le galle)

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Agitatore magnetico
- Becher da 100 mL - Ancoretta magnetica
- Contenitore in vetro (vial) - Cilindro graduato da 25 mL
- Bacchetta di vetro - Macinino elettrico
- Spruzzetta - Setaccio
- Navicella per pesata - Pipetta graduata da 5 mL

Ingredienti:
- Galle - Alcol etilico
- Solfato ferroso eptaidrato - Acqua distillata
- Gomma arabica

Procedura
- Tritare finemente le galle (la frantumazione e la successiva polverizzazione si
effettua con il macinino elettrico.
FARE MOLTA ATTENZIONE! prima di aprire il coperchio del macinino, attendere
alcuni minuti per consentire il riabbattimento delle polveri).

- Setacciare il materiale tritato e utilizzare soltanto la frazione che attraversa le


maglie del setaccio

ATTENZIONE: in genere lo studente trova già pronte le galle tritate e setacciate

Procedura
- Mettere 20 mL di acqua distillata e 1,5 mL di alcool etilico in un becher da 100
mL e sistemarlo sull’agitatore magnetico. Introdurre anche un’ancoretta
magnetica.
- Pesare 2 g di Gomma arabica
- Aggiungere la gomma arabica e agitare fino a scioglierla. Scaldare fino a 50-60°C.
- Pesare 5 g di Galle in polvere
- Aggiungere quindi le galle polverizzate. Lasciare in agitazione 30 minuti alla
stessa temperatura.
- Pesare 5 g di Solfato ferroso eptaidrato
- Aggiungere il solfato ferroso e lasciare in agitazione circa 10 minuti.
- Filtrare utilizzando un imbuto di vetro e 2-3 garze di tela (far
scendere la soluzione direttamente nel vial e ricordarsi di
recuperare l’ancoretta).

Lavare molto bene tutta l’attrezzatura utilizzata.

NB. La preparazione dell’inchiostro richiede tempi molto più lunghi (alcuni giorni).
Tutti i passaggi vengono accelerati per cui è possibile osservare la formazione
dell’inchiostro anche se prodotto in questa maniera non risulta di buona qualità.
Inchiostro ferrogallico

E’ un inchiostro nero generalmente a base acquosa. La sua colorazione è dovuta alla


formazione del gallato di ferro a seguito della reazione fra un tannino e un sale
ferroso in rapporto 4:1. Il ferro viene complessato dal tannino producendo un
inchiostro chimicamente stabile. Il gallato di ferro si comporta come un pigmento. La
reazione è lenta e occorre tempo perché si svolga completamente.

Storicamente veniva ottenuto mescolando, in varie proporzioni, un infuso di galle,


escrescenze ricche di tannini che si sviluppano su alcuni alberi (per esempio la
“gallozza” della quercia), solfato ferroso e gomma arabica (addensante per
mantenere in sospensione il gallato di ferro. Quando si asciuga forma una specie di
vernice protettiva).
Se si vuole conservare l’inchiostro sarebbe necessario aggiungere anche un
antifermentativo.

Inchiostro nero (con il tannino)

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Agitatore magnetico con piastra
- Becher da 100 mL riscaldante
- Contenitore in vetro (vial) - Ancoretta magnetica
- Bacchetta di vetro - Cilindro graduato da 50 mL
- Spruzzetta - Termometro
- Navicella per pesata

Ingredienti:
- Acido Tannico - Gomma arabica
- Solfato ferroso eptaidrato - Acqua distillata
Procedura
- Mettere un becher da 100 mL su un agitatore riscaldante e introdurre 25 mL di
acqua distillata. Aggiungere un’ancoretta magnetica e scaldare fino a 50°C.
- Pesare 1,2 g di Acido Tannino
- Aggiungere l’acido tannico e agitare fino a scioglierlo.
- Pesare 0,8 g di Gomma arabica
- Aggiungere quindi la gomma arabica e continuare ad agitare fino a scioglierla.
- Pesare 1,1 g di Solfato ferroso eptaidrato
- Aggiungere il solfato ferroso e mantenere in agitazione alcuni
minuti.
- Lasciare decantare
- Trasferire la fase liquida in un vial (ricordarsi di recuperare
l’ancoretta) e lasciarla al buio per quattro giorni per far decantare il
residuo solido.

Lavare molto bene tutta l’attrezzatura utilizzata.


Inchiostro ferrogallico

E’ un inchiostro nero generalmente a base acquosa. La sua colorazione è dovuta alla


formazione del gallato di ferro a seguito della reazione fra un tannino e un sale
ferroso in rapporto 4:1. Il ferro viene complessato dal tannino producendo un
inchiostro chimicamente stabile. Il gallato di ferro si comporta come un pigmento. La
reazione è lenta e occorre tempo perché si svolga completamente.

Storicamente veniva ottenuto mescolando, in varie proporzioni, un infuso di galle,


escrescenze ricche di tannini che si sviluppano su alcuni alberi (per esempio la
“gallozza” della quercia), solfato ferroso e gomma arabica (addensante per
mantenere in sospensione il gallato di ferro).

Inchiostro nero

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Agitatore magnetico
- 3 Becher (100 mL e 2 da 50mL) - Ancoretta magnetica
- contenitore in vetro (Vial) - Cilindro graduato da 25 mL
- Bacchetta di vetro - Pipetta graduata da 10 mL
- Spruzzetta - Imbuto
- Navicella per pesata

Ingredienti:
- Acido tannico - Carminio di indaco
- Acido pirogallico - Acqua distillata
- Solfato ferroso eptaidrato - HCl 1M
- Gomma arabica

Procedura
Soluzione 1
- Introdurre 25 mL di acqua distillata e un’ancoretta magnetica in un becher da
100 mL.
- Mettere il becher sopra un agitatore magnetico e agitare.
- Pesare 1,4 g di Acido tannico
- Aggiungere l’acido tannico e agitare fino a che la soluzione non è omogenea (se
necessario, scaldare fino a 50°C).
- Pesare 0,35 g di Acido pirogallico
- Aggiungere l’acido pirogallico e agitare fino a che la soluzione non è omogenea
- Pesare 0,6 g di Carminio d’indaco
- Aggiungere il carminio d’indaco e agitare fino a che la soluzione non è omogenea
- Aggiungere 2 mL di HCl 1M e agitare.

Soluzione 2
- Introdurre 25 mL di acqua distillata e un’ancoretta magnetica in un becher da 50
mL. Mettere il becher sopra un agitatore magnetico,
- Pesare 0,90 g di Solfato ferroso eptaidrato
- Aggiungere il solfato ferroso e agitare fino a che non è sciolto.

Soluzione 3
- Pesare 1,8 g di Gomma arabica
- Introdurre 6 mL di acqua distillata e un’ancoretta magnetica in un becher da 50
mL. Mettere il becher sopra un agitatore magnetico
- Aggiungere la gomma arabica e agitare per farla disciogliere (scaldare
leggermente se necessario)

Mescolamento delle Soluzioni 1 e 2


- Aggiungere la soluzione 2 di solfato ferroso alla soluzione 1.
- Agitare per circa 10 minuti.

Filtrazione
- Filtrare la soluzione ottenuta utilizzando imbuto e carta da filtro.

Mescolamento della soluzione filtrata con la soluzione 3


- Aggiungere la soluzione di gomma arabica alla soluzione filtrata e
agitare.
- Trasferire l’inchiostro preparato in un vial.

Lavare molto bene tutta l’attrezzatura utilizzata.


Inchiostro con un colorante
In questa formulazione si utilizza un colorante solubile in acqua che conferisce il
colore all’inchiostro. Si aggiungono anche altre sostanze che danno brillantezza al
colore, scorrevolezza al tratto e adesione alla carta.

Inchiostro blu con blu di metilene

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Navicella per pesata
- Becher da 100 mL - Agitatore magnetico
- Contenitore in vetro (vial) - Ancoretta magnetica
- Spruzzetta - Pipetta Pasteur con tettarella

Ingredienti:
- Blu di metilene - Allume cromico
- Glicol etilenico - Acqua distillata
- Alcol etilico 95° (etanolo)

Procedura
- Mettere sulla bilancia un becher da 100 mL e fare la tara.
- Introdurre 37 grammi di acqua distillata e fare la tara
- Versare goccia a goccia 1 g di alcool etilico e fare la tara
- Versare goccia a goccia 2 g di glicol etilenico
- Togliere il becher dalla bilancia e sistemarlo sull’agitatore magnetico.
- Introdurre un’ancoretta magnetica e mettere in agitazione.
- Pesare 0,20 di Allume cromico
- Aggiungere l’allume cromico e agitare fino a scioglierlo.
- Pesare 0,40 di Blu di metilene
- Aggiungere quindi il blu di metilene e lasciare in agitazione
per omogeneizzare la soluzione.
- Trasferire l’inchiostro in un vial.
Lavare molto bene tutta l’attrezzatura utilizzata.
Coloranti

I coloranti sono sostanze di origine organica, naturali o di sintesi, solubili in solventi.


Vengono utilizzati per colorare fibre tessili o resine o materie plastiche. Non
agiscono coprendo semplicemente di colore l’oggetto, ma danno un colore stabile a
tutta la massa in quanto si legano con le sostanze da colorate con formazione di
legami chimici.
I coloranti vengono classificati sulla base della:
- costituzione chimica (con gruppi cromofori o con gruppi auxocromi)
- origine (naturali e sintetici)
- impiego sui materiali da tingere
Le fibre prima di essere tinte vanno opportunamente trattate.
- Cotone grezzo
Preparazione del bagno:
1kg di cotone asciutto
15 litri di acqua
Sapone neutro in scaglie
Una tazzina di soda solvay
Si scalda l’acqua, si aggiunge abbondante sapone in scaglie e la soda. Si immerge il
cotone e si fa bollire per due ore. Al termine il cotone va risciacquato molto bene.
- Lana grezza
Preparazione del bagno:
1kg di lana asciutta
15 litri di acqua
Sapone neutro in scaglie
Si scalda l’acqua, si aggiunge abbondante sapone in scaglie fino a d avere una buona
saponata. Si immerge la lana e si porta lentamente a bollore. Si fa sobbollire adagio
adagio per 45 minuti. Al termine si risciacqua molto bene in acqua calda. Attenzione:
la lana non deve mai subire sbalzi di temperatura altrimenti si infeltrisce e si sciupa.
- Seta
Preparazione del bagno:
1kg di seta asciutta
10 litri di acqua
Sapone neutro in scaglie
Si scalda l’acqua fino a circa 60°C. Si aggiunge abbondante sapone in scaglie fino a d
avere una buona saponata fluida. Si immerge la seta e si mantiene il bagno a 60-
70°C per 30 minuti. Al termine si risciacqua molto bene in acqua calda. Attenzione:
la seta non deve mai bollire (Quando in una tintura si indica un tempo di ebollizione,
per la seta occorre che la temperatura del bagno non sia superiore a 85-90 °C. Si
mantiene il bagno a questa temperatura per tutto il tempo di bollitura).
Mordenzatura di fibre vegetali con allume potassico.
Preparazione del bagno (% in peso del filato asciutto)
Allume potassico: 26%
Soda Solvay (6,2%)
Acqua (20-30 volte il peso del filato asciutto)
Procedimento:
Si lascia il filato in acqua normale per circa 5-10 minuti.
Si scalda l’acqua necessaria per la mordenzatura e si aggiunge l’allume e la soda
precedentemente sciolti in poca acqua calda. Si mescola e si immerge il filato. Si
porta all’ebollizione e si lascia bollire per 1-2 ore. Lasciare il filato nel bagno per una
notte. Il giorno successivo si estrae il filato, lo si strizza e lo si risciacqua prima di
immergerlo nel bagno di tintura.
Tintura di una fibra vegetale con l’Indaco

L’indaco appartiene alla classe chimica degli indigoidi. Come classe tintoriale è un
colorante al tino. I coloranti al tino sono insolubili in acqua. Per applicarli alle fibre
devono essere portati in soluzione. Ciò è possibile attraverso una reazione di
riduzione.
Per questa classe di coloranti esistono due forme:
a) la forma ossidata, insolubile in acqua e dal colore brillante
b) la forma ridotta, solubile in acqua ma incolore. Questa forma è detta “leuco”
(bianco)
Per la riduzione viene utilizzato un riducente (idrosolfito di sodio Na2S2O4) in
ambiente basico (NaOH). La forma ridotta si fissa
facilmente alle fibre vegetali in quanto forma dei
legami a ponte con gli ossidrili della cellulosa.

Dopo il fissaggio, la fibra viene esposta all’aria e


l’ossigeno atmosferico agisce da ossidante. Si
riforma la forma ossidata, insolubile e colorata, ma
stabilmente fissata alla fibra.

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Navicella per pesata
- Becher da 1000 e 2 da 300 mL - Agitatore magnetico con piastra
- Cristallizzatore da 500 mL riscaldante
- Bacchetta di vetro - Ancoretta magnetica
- Pinzetta - Termometro
- Spruzzetta

Ingredienti:
- Indaco
- NaOH
- Idrosolfito di sodio (Na2S2O4)
- Acqua distillata
Procedura.
- Mettere a bagno in acqua la stoffa da tingere

- Pesare:
1 g di indaco in polvere
2 g di NaOH
4 g di idrosolfito di sodio (Na2S2O4)

- In un becher da 1000 mL mettere circa 500 mL di acqua distillata e scaldare fino a


circa 50°C.

- Mettere l’Indaco in polvere in un cristallizzatore da 500 mL. Aggiungere


pochissima acqua scaldata a 50°C e mescolare con una bacchetta di vetro fino a
formare una pasta omogenea.
- Versare in un becher circa 300 mL di acqua scaldata a 50°C e aggiungere poco per
volta l’idrossido di sodio. Agitare fino a portare in soluzione tutta l’NaOH.
- Versare lentamente la soluzione di NaOH nel becher contenente la pasta di
Indaco.
- Agitare molto lentamente fino ad ottenere una sospensione omogenea.
- Aggiungere l’idrosolfito di sodio sempre sotto lenta agitazione. Aggiungere altri
150 mL di acqua scaldata a 50°C.

- Mettere il cristallizzatore sulla piastra riscaldante, aggiungere un’ancoretta


magnetica e riscaldare la soluzione, sotto lenta agitazione magnetica, per
mantenere la temperatura di 50°C (Attenzione! La temperatura della soluzione
non deve superare i 70°C). Ne risulterà una soluzione giallo verde la cui
colorazione è dovuta alla forma ridotta dell'indaco. Lasciare riposare la soluzione
per alcuni minuti.

- Immergere la stoffa bagnata nel bagno di colore, senza agitare, lasciandola al suo
interno per circa 5 minuti, possibilmente completamente stesa.

- Con l’aiuto di una pinzetta, estrarre il filato (la cui colorazione tenderà al verde
scuro), strizzarlo delicatamente per rimuovere l’eccesso di liquido e esporlo
all'azione ossidante dell'aria.

- Dopo 15−20 minuti esso apparirà ai nostri occhi di colore blu.

L'indaco risulta sicuramente il colorante per eccellenza più conosciuto in quanto è


proprio con questo che si ottiene il colore del jeans.
Tintura di una fibra vegetale con Alizarina

L’alizarina si trova in natura come glucoside e viene


estratto dalle radici della rubia tinctorum. Appartiene
alla classe chimica degli antrachinonici. E’ un
colorante al mordente.
I coloranti al mordente tingono le fibre animali e
vegetali. Quando il colorante non ha presa sulle fibre
si mordenza il tessuto con dei sali metallici. Il
colorante si fissa al tessuto formando dei complessi chelati coi metalli legati sulle
fibre. Per secoli l’alizarina è stata impiegata come colorante naturale su mordente
d’alluminio, così da ottenere il rosso turco o il rosso di alizarina.

Materiale occorrente:
- Spatola a cucchiaio - Agitatore magnetico con piastra
- 2 Becher da 500 e uno da 300 mL riscaldante
- Bacchetta di vetro - Ancoretta magnetica
- Pinzetta - Termometro
- Spruzzetta - Vetrino da orologio
- Navicella per pesata

Ingredienti:
- Alizzarina
- Soda Solvay (Na2CO3)
- Allume potassico (KAl(SO4)2 · 12H2O)
- Acqua distillata
La mordenzatura
La mordenzatura consiste nell'effettuare un bagno di mordente alla stoffa prima del
bagno di colore.

Procedura della mordenzatura con allume potassico.


- Pesare la stoffa da mordenzare e metterla in acqua per circa 10 minuti
- Pesare l’Allume potassico: 25% in peso del filato asciutto
- Pesare la Soda Solvay: 6% in peso del filato asciutto
- Misurare il volume di acqua (30 volte il peso del filato asciutto)
- In un becher da 500 mL introdurre l’allume e la soda e poca acqua calda (circa 20
mL ogni 10 g di fibra). Agitare. Si osserva la formazione di una opalescenza
bianca.
- Scaldare fino a circa 40°C l’acqua necessaria per la mordenzatura e aggiungerla
alla soluzione di allume e soda.
- Mescolare bene e immerge il filato.
- Per la fibra di cotone: portare all’ebollizione e lasciare bollire per una ora.
Coprire il Becher con un vetrino da orologio (quando necessario aggiungere
acqua per mantenere invariato il volume della soluzione).
- Per la fibra di seta: portare lentamente a 85-90°C e mantenere a questa
temperatura per una ora. Coprire il Becher con un vetrino da orologio
(attenzione: non fare bollire!)
- Al termine spengere il riscaldamento.

La tintura
Preparazione del bagno:
- pesare l’alizarina (2-3% del peso del filato) e metterla in un becher da 500 mL.
Aggiungere 200 ml di acqua e riscaldare fino a 50-60°C, mantenendo in
agitazione.
Tintura:
- con una pinza afferrare la stoffa, estrarla dal bagno di mordenzatura e
immergerla in un secondo bagno di acqua calda per un breve risciacquo. Estrarre
la stoffa dal secondo bagno e immergerla nel bagno di colore. Mantenere la
stoffa immersa nel bagno di colore e iniziare a riscaldare.
- Per la fibra di cotone: portare a circa 80°C e lasciare per mezz’ora a questa
temperatura. Coprire con un vetrino da orologio.
- Per la fibra di seta: portare a circa 80°C e lasciare per mezz’ora a questa
temperatura. Coprire con un vetrino da orologio.
- Al termine afferrare la stoffa con una pinza e estrarla dal bagno, lavarla e farla
asciugare.
La seta assume una colorazione arancione molto intensa e lucente
Il Cotone assume una colorazione arancione più chiaro.
Inchiostro al Campeggio

Si utilizza l’estratto di Campeggio che viene ricavato da una pianta da cui prende il
nome e che è originaria della Baia di Campeche nel Messico. Il principio colorante è
l’ematina

Formulazione 8
estratto di campeggio 30, acqua calda (60°) 300, aggiungere poi allume di cromo 24, solfato ferroso 6,
carminio di indaco 8, infine destrina 3, acqua, 20

acido gallico

Inchiostro rosso (al campeggio)


Formulazione 10
legno di campeggio 2 (estratto acquoso contenente ematina),
cromato di potassio 0,2,
acqua distillata 20
acido acetico glaciale 1

per penna stilografica


acido gallico 100
solfato di ferro 150
acido acetico glaciale 10
blu di metilene 35
acqua 10000
Lavare molto bene tutta l’attrezzatura utilizzata.
“Applicazione” delle tempere
Le tempere preparate dagli studenti vengono messe a disposizione di tutti.

Molto importante: Le tempere a uovo non vanno mescolate con le tempere a olio!

Ogni studente può realizzare il proprio “progetto artistico” utilizzando il supporto


che ha preparato e le tempere disponibili.
Quando la tempera viene stesa sul supporto, l’acqua evapora e l’uovo e il pigmento
formano un sottile ma resistente strato di colore. La tempera a uovo non ha la
flessibilità degli oli e poiché essicca molto rapidamente, i colori non possono essere
mescolati uno nell’altro come avviene con quelli a olio. Questa tecnica però ha i suoi
vantaggi: i colori quando sono asciutti sono molto simili al pigmento originale e
quindi chi dipinge può prevedere più facilmente il risultato finale del suo lavoro. La
tempera non ingiallisce ne scurisce con gli anni come accade ai colori a olio.

E’ necessario essere metodici quando si dipinge con il colore a tempera a uovo. Il


lavoro va pianificato, stabilendo anche l’ordine con cui utilizzare i colori. E’ bene
tracciare un disegno sul fondo prima di iniziare a dipingere, usando un carboncino
sottile.

La pennellata non deve mai essere pesante e carica di colore perché impasterebbe
la superficie. In ogni caso, se la tempera oltrepassa lo spessore di un millimetro, non
riesce ad aderire bene al supporto e cola.
Le pennellate devono essere date in una sola direzione senza mai ripassare su uno
strato non ancora asciutto. Lo tirerebbe via o si otterrebbe un effetto grumoso.
Il recipiente contenente la tempera deve essere tenuto chiuso quando non viene
utilizzata in quanto secca in fretta rendendola inutilizzabile.

Il pennello deve essere accuratamente lavato in acqua dopo essere stato utilizzato e
mantenuto umido.
La stesura dell’acquarello può avvenire secondo tre tecniche principali:
- Per velature sovrapposte le quali, oltre a conferire forza e tonalità al colore
stesso, conferiscono al disegno preparatorio solitamente eseguito a matita
leggera, la necessaria profondità pittorica utile alla rappresentazione dei volumi,
delle ombre e della luce.
- Pittura bagnato su bagnato, ovvero la stesura del pigmento colorato effettuata
su foglio di carta bagnato in precedenza cosicché i colori si diffondano scorrendo
e conferendo un aspetto soffuso al dipinto.
- Pittura bagnato su asciutto in cui il pigmento viene steso dopo essere stato
disciolto con una quantità di acqua sufficiente a farlo scorrere sul foglio
asciutto.

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