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EPODO 11.

METRO: DISTICO(TRIMETRO GIAMBICO + ELEGIAMBO)

TRADUZIONE.

“ O Pettio, non mi piace più come prima scrivere

dei versi quando sono colpiti da un amore grave( amore non corrisposto)

da quell’amore che costringe me più di qualunque altro

a bruciare per i graziosi fanciulli e le belle fanciulle.

Questo è il terzo dicembre da quando ho smesso(1 lutto non ancora elaborato,metabolizzato.) di

fare pazzie per Inachia, che lascia nudi gli alberi. (2 riferimento al tempo e alla misura dell’amore.)

Ahimè, per la città che favola sono stato

e infatti mi vergogno di aver sofferto così tanto e mi pento di

tutti quei simposi durante i quali i sospiri,i silenzi e il languore

mi hanno rivelato come uomo innamorato(3 perifrasi:riapertura del discorso.)

e il sospiro tratto dal profondo.

Piangendo con te mi lamentavo del fatto che contro il lucro

a nulla serve l’animo sincero del povero tutte le volte che

il Dio inverecondo(Bacco) faceva muovere i miei segreti

di me che mi scaldavo per il vino più forte dal luogo in cui erano custoditi.

Che se la bile scorresse libera nelle mie viscere(4 motore della poesia giambica:la rabbia.)

io spargerei ai venti questi ingrati rimedi che non valgono a sanare nessuna cattiva ferita,

il mio sottomesso pudore smetterebbe di fare a gara con impari rivali?

E quando io severo alla tua presenza dicevo queste cose ,

ricevuto da te il consiglio di tornare a casa mi muovevo con un piede incerto(5 non sicuro della direzione.)

e mi recavo , ahimè, nelle porte non amiche( 6 cioè nemiche),

davanti alle quali mi sono spezzato la schiena e il fianco( 7 riferimento osceno).


Ora mi tiene l’amore per Licisco, che si vanta di vincere in fascino qualunque donna;

dal quale non potrebbero liberarmi né i pacati consigli degli amici né i gravi insulti,

ma solo un altro amore o per una candida fanciulla

o per un ragazzo avvenente che si annoda la lunga chioma.

Commento.
L’epodo rappresenta l’amore omoerotico. Orazio sfoga la sua malinconia per essersi separato da un ragazzo
che amava, Inachia.

L’amore secondo Orazio può produrre 2 tipi di reazioni: l’insulto e il lamento. Ora il poeta è innamorato di
Licisco e potrebbe liberalo da questa sua passione solo un altro amore forte. Orazio quando è innamorato non
gradisce più scrivere versi. La poesia è intesa come strumento di seduzione.

Archiloco è sicuramente il modello oraziano, anche metrico.

E’ un teso antielegiaco, in quanto l’elegia è basata sull’opposto(A ama B, B forse ama A, ma ama anche
altri..).

C’è una sorta di patto perverso: un vincolo tra 2 persone ,in posizione di sudditanza rispetto all’innamorato.
Questo è un vero e proprio giambo. L’amore qui è quasi inteso come una malattia, perchè tutto ciò che porta
fuori dal dominio di noi stessi è negativo.

ANALISI GRAMMATICALE:

vv2 : amore gravi: è un ossimoro, cioè accostare 2 parole di significato opposto.

Vv3-4: expetit urere: è un adattamento della sintassi latino, c’è un infinito al posto di
UT + CONGIUNTIVO.

Vv9 : quis: forma contratta

Vv9 : languor,silentium, spiritus: elementi che identificano l’innamorato.

Vv14: promorat: forma contratta di promoverat( è una temporale iterativa, indica


un’azione ripetuta nel tempo).
Vv16: ut..dividat: sfumatura consecutiva.

Vv19 ubi… laudaveram: temporale iterativa.

Vv20: ussus arbitre domum: nominativo + infinito.

Vv21: infregi: apofonia latina = in + frango infringo.

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