CAPITOLO 1 PARTE MATRIMONIALE

LA CONDIZIONE DELLA DONNA NELL'ANTICO TESTAMENTO ERA SUBORDINATA ALLA

FIGURA DELL'UOMO E QUINDI AL MARITO ED ERA DI SCARSA CONSIDERAZIONE IN
QUANTO LE FAMIGLIE EBRAICHE ( E ANCHE LA SOCIETA' ) ERANO STRUTTURATE N
MANIERA PATRIARCALE EFFETTIVAMENTE IL MATRIMONIO EBRAICO NON ERA UN
MATRIMONIO CONTRATTO PER AMORE CONIUGALE( anche se esistono eccezzioni che
confermano questo costume) MA ERA UN ALLEANZA PER CLAN FAMILIARI E QUINDI
PROPRIO PER QIESTO ERA SIMBOLO DI PRESTIGIO AVERE UN ALTO NUMERO DI
MOGLI SIA PER ALTA PROBABILITA' DI AVERE MOLTI FIGLI CHE COSTITUIVANO
DELLE RISORSE UMANE PER QUANTO CONCERNE  L'AGRICOLTURA E LA
PASTORIZIA SIA PERCHA' AVENDO PIU' MOGLI SI INTRATTENEVANO RAPPORTI CON
UN NUMERO DI FAMIGLIE PIU' ELEVATO CHE SONO LE FAMIGLIE DI PROVENIENZA
DELLA MOGLIE.
ERA QUINDI UN SIMBOLO DI PROSPERITA' SOCIALE AVERE PIU' MOGLI QUESTO
PERCHE'  OLTRE  AL PATRIARCATO A LIVELLO FAMILIARE QUELLO CHE
ACCOMUNAVA I POPOLI ISRAELITI CON QUELLI LIMITROFI ERA LA POLIGAMIA E IL
CONCUBINATO  ANCHE SE IN EPOCA PATRIARCALE LA POLIGAMIA ERA MODERATA
INFATTI IL NUMERO DI MOGLI NON ERA ALTISSIMO (isaù aveva 3 mogli mentre giacobbe
ne aveva 2 principali 2 secondarie O CONCUBINE) era però molto diffuso come costume il
CONCUBINATO. LO STESSO GIACOBBE EBBE 12 FIGLI DALLE DUE MOGLI PRINCIPALI
E DALLE 2 MOGLI SECONDARIE. 
IL FENOMENO DELLA POLIGAMIA INIZIO' A DEGRADARE AD ESSERE QUINDI MENO
DIFFUSO AL RITORNO DALL'ESILIO BABILONESE NON TANTO PER UN CAMBIO DI
CONCEZIONE DELLA DONNA (CHE ERA LIEVEMENTE PIU' DIGNITOSA RISPETTO
PRIMA) PIUTTOSTO PER UN EVIDENTE  RICCHEZZA DI UOMO CHE DOVEVA AVERE
PER POTER MANTENERE UN ALTO NUMERO DI MOGLI INFATTI  LA POLIGAMIA NON
ERA SOLO UN USO MA UN ISTITUZIONE CHE ERA SICURAMENTE COSTOSA E QUINDI
LE FAMIGLIE POST ESILIO BABILONESE NON ERANO  RICCHE COME IN
PRECEDENZA  AD OGNI MODO LA SITUAZIONE DELLA DONNA NON ERA CAMBIATA
QUINDI L'ABBANDONO DELLA POLIGAMIA NON ERA DOVUTA A UN CAMBIO DI
CONCEZIONE DELLA DONNA MA PIUTTOSTO ALLE CONDIZIONI ECONOMICHE.
IL FATTO DELLA RUOLO DELLA DONNA FOSSE SUBORDINATO SI EVINCE DAL FATTO
CHE LOSTESSO ADULTERIO ERA SEMPRE IN RIFERIMENTO ALLA DIGNITA'
DELL'UOMO ALLA QUALE QUELLA DONNA APPARTENEVA INFATTI SE UN UOMO
AVEVA RAPPORTI CON UNA DONNA SPOSATA COMMETTEVA ADULTERIO IN QUANTO
LEDEVA LA DIGNITA' DELL'UOMO ALLA QUALE QUELLA DONNA APPARTENEVA MA SE
LA DONNA ERA LIBERA DA LEGAMI MATRIMONIALI E DA LEGAMI PROTETTIVI ALLORA
L'UOMO NON COMMETTEVA ADULTERIO.
QUINDI LA STRUTTURA SOCIALE E FAMILIARE ERA FORTEMENTE LEGATA AL
PATRIARCATO.
UN ALTRO COSTUME TIPICO DI QUELL'EPOCA E' QUELLO DEL RIPUDIO CHE E' UNA
PAROLA PIU' CORRETTA DI DIVORZIO PERCHE' ERA UN ISTITUZIONE DELLA QUALE
NE POTEVA USUFRUIRE SOLO IL MARITO ANCHE SE SONO PERVENUTI ANOI DEI
CASI IN CUI LA MOGLIE PUO' LIBERAMENTE FAR RICHIESTA DEL LIBELLO DEL
RIPUDIO IN ALCUNE CIRCOSTANZE QUALI MALATTIA DEL MARITO, LAVORO POCO
DIGNITOSO DEL MARITO O ABBANDONO DELLA FEDE ISRAELITICA. AD OGNI MODO
LA LEGISLAZIONE STESSA DELLA ISTITUZIONE DEL RIPUDIO ERA FORTEMENTE
SBILANCIATA VERSO I DIRITTI DELL'UOMO. QUESTO COSTUME O ISTITUZIONE
VIENE REGOLAMENTATA DAL CODICE DEUTERONOMICO E VIENE DATA LA
POSSIBILITA' AL MARITO CHE ABBIA CON LA PROPRIA MOGLIE GIACIUTO DA
MARITO NEL MOMENTO IN CUI ELLA AI SUOI OCCHI ABBIA PERSO GRAZIA PER UN
COMPORTAMENTO O PER UNA COSA GRAVE (ervat dabahr=cosa vergognosa) E'
LEGITTIMATO A FORNIRE UN ATTO DI RIPUDIO QUINDI LIBELLO DEL RIPUDIO ALLA
MOGLIE CHE E' UN ATTO SCRITTO, DARGLIELO IN MANO E MANDARLA VIA DALLA
LORO CASA.
QUESTO SCARSO GRADO DI SPECIFICAZIONE DELLA COLPA PERO' permise a molti
uomini di applicare iL RIPUDIO CON UN ARBITRIO MOLTO PIU' LIBERO DI QUELLO CHE
IL LEGISALTORE AVREBBE VOLUTO IN QUANTO IL LEGISLATORE AVEVA
L'INTENZIONE DI LIMITARE L'ARBITRIO DEL MARITO E TUTELARE I DIRITTI DELLA
MOGLIE.
IL VALORE CHE AVEVA LA PROCREAZIONE IN UQESTA MENTALITA' GIUDAICO
ANTICA, ERA QUELLA DI CONFERMARE / CONSEGUIRE UNA PROPRIA
DISCENDENZA LEGITTIMA AL MARITO QUINDI IL TUTTO RIMANEVA INSCRITTO
ALL'INTERNO DI UN ORIZZONTE PATRIARCALE E NON ESSENDOSI ANCORA
SVILUPPATA LA CONCEZIONE DELL'IMMORTALITA' DELL'ANIMA, L'UNICA COSA
CHE PERMETTEVA LA CONTINUITA' DELLA BENEDIZIONE CHE INVESTIVA I
GENITORI E IN PARTICOLAR MODO IL PADRE ERA LA BENEDIZIONE DEI FIGLI,
APPUNTO PROCREARE ERA MOLTO IMPORTANTE INFATTI LA STERILITA' ERA
ATTRIBUITA ALLA DONNA E SE LA DONNA NON CONCEPIVA UN FIGLIO SI SENTIVA
UN INUTILE RAMO SECCO. UNA PECULIARITA' CHE EMERGE DI TUTELA VERSO LA
CONTINUITA'  E LA LEGITTIMA DISCENDENZA ERA LA PRATICA DEL LEVIRATO CHE
ERA LA PRATICA CHE  PERMETTEVA AL FRATELLO DI UNA DONNA SPOSATA
RIMASTA VEDOVA SENZA FIGLI DI PRENDERE  IL POSTO DEL FRATELLO MORTO
ACCANTO ALLA VEDOVA COME SE NE FOSSE IL MARITO E DI CONSEGUENZA
L'ASPETTO POSITIVO E' CHE COMUNQUE NEL MOMENTO DELLA PROCREAZIONE, IL
PRIMO GENITO AVREBBE AVUTO TUTTI I PRIVILEGI DELLA PRIMOGENITURA E
AVREBBE AVUTO IL PATRONIMICO DEL PADRE QUINDI DEL BAMBINO SEPPUR NON
FIGLIO BIOLOGICO DEL PRIMO MARITO MORTO, SAREBBE STATO RICONOSCIUTO
LEGITTIMAMENTE COME DISCENDENTE DI ESSO.
LO SCARSO LIVELLO DI SPECIFICAZIONE DI QUALI SIANO LE COSE VERGOGNOSE E
GRAVI (ervaht dabahr) sono nate alcune scuole: quella rigorista rabbi shammai seguita dai farisei
ammetteva il ripudio solo in casi di gravi comportamenti  morali della moglie quali l'adulterio ,
quella lassista rabbi hellel ammetteva il ripudio per per una qualsiasi causa che disturbasse il marito
come nell'eventualità che la moglie non fosse una buona donna di casa e rabbi akiga  permetteva il
ripudio della moglie anche in caso in cui il marito incontrasse una donna più bella e più giovane.
CULTO E SESSUALITA':  veniva negata la partecipazione della donna al culto nei giorni
successivi a rapporti sessuali in quanto bisognava essere puri ,nei giorni di ciclo e di puerpuerio
cioè aveva da poco partorito. tutto ciò perchè nel culto dell'antico testamento c'era una grossa
trascendenza del culto jhavè che di conseguenza portò la negazione di ogni caratterizzazione
sessuale in Dio e quindi con decisione al diniego di elementi sessuali nel culto la nota positiva è che
scompaiono riti che sono che ora sono gravemente puniti dalla legge come la prostituzione sacra sia
maschile che femminile perchè questi comportamenti vengono identificati con l'idolatria (sessualità
creata da Dio quindi è buona).
in luce dell'alleanza che il popolo di Israele ha stretto con jahvè,  la concezione della sessualità che
Israele costruisce non resto senza effetti anche dal punto di vista delle strutture normative e
istituzionali come dice zuccaro nell'at la sessualità avviene all'interno di una relazione
interpersonale perchè non solo in luce dell'alleanza ma si prospetta già il compimento del
significato unitivo che ha l'atto coniugale perchè solo all'interno  dell'orizzonte di una legge d'amore
e quindi  all'interno di una relazione intepersonale si comprende l'autentico significato della
sessualità già in israele ed è un traguardo importantissimo che all'epoca solo il popolo di Israele in
luce dell'alleanza che ha con dio ha sviluppato e costruito infatti un paese contemporaneo a Israele
che è Gomorra continuava a praticare il culto della prostituzione sacra sia maschile che femminile
mentre invece già da tempo Israele indentificando lacuno di questo comportamenti sessuali
inappropriati  con l'idolatria stessa, aveva già provveduto a punire anche per legge questi
atteggiamenti tanto che iniziano a scomparire questo costume e altri come l'omosessualità e la
bestialità.
LE DUE GENESI: in entrambe anche se ci sono diverse tempistiche nella creazione della donna in
quanto nella versione piu antica la donna viene creata dopo mentre in quella piu recente la donna
viene creata inseme all'uomo 
GENESI 1: è il racconto nella tradizione sacerdotale più recente è che è quello riconosciuto valido e
rappresentativo . la donna viene creata nello stesso momento dell'uomo e ambedue sono creati a
immagine e somiglianza di Dio seppur realizzati in modi diversi solo contemporaneamente possono
riprodurre l'immagine di Dio (attraverso l'atto e l'amore coniugale) in quanto è amore che si dona
(gen.1 maschio e femmina li creò) 
Genesi 2: è la versione più antica in cui la donna viene creata dalla costola di Adamo e quel torpore
è il desiderio di Adamo di chi volesse aver al suo fianco  (interpretazione) e che colmerà la sua
solitudine originaria. Non emerge pari dignità tra i due in quanto è da lui che viene riconosciuta
come donna come quando gli animali vennero ordinati la cospetto di Adamo in modo tale che gli
ordinasse un nome (gen 2 -24: l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due
saranno un unica carne)

L'UOMO E LA DONNA SONO STATI CREATI IN MODI DIVERSI QUINDI CON UNA LORO
PRECISA SESSUALITA' PERCHE' L'UNIONE SPONSALE DEL CORPO POTESSE
TESTIMONIARE ANCHE L'UNIONE SPIRITUALE (UNA CARO- UNA SOLA CARNE)
VIVENDO APPIENO IL DONO RECIPROCO DELL'AMORE DIVENIRE ANCHE UNA
PERSONA CONIUGALIS DUNQUE EMERGE L'UOMO A IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI
DIO  PUO' ESSERE NELL'UNIONE DEI DUE DIVERSI APPOSITAMENTE CREATI IN DUE
MODI DIFFERENTI DA DIO PERCHE' POTESSERO ESPRIMERE QUELLO CHE E' IL DONO
DELL'AMORE E IN QUESTA OTTICA ACCOGLIERE L'EVENTUALE BENEDIZIONE DEI
FIGLI AI QUALI TRASMETTERE L'IMMAGINE DI DIO. 
IN CONCLUSIONE DA ENTRAMBE LE TRATTAZIONI EMERGE COME LA COPPIA
UMANA E' CREATA NELL'UGUAGLIANZA DELLA DIGNITA' E CON DUE DIVERSI
GENERI AFFINCHE L'UNIONE DI QUESTI POSSA VEICOLARE QUAL E' IL SENSO
UNITIVO E IL SIGNIFICATO UNITIVO DEL MATRIMONIO CHE DAL PRINCIPIO IL
MATRIMONIO HA CHE ALL'INTERNO DI UN PROGETTO DIVINO DI COMUNIONE E DI
FECONDITA' IN QUANTO ANCHE NELL'EVENTUALITA' NON ARRIVINO FIGLI,
COMUNQUE IL MATRIMONIO E' FECONDO IN QUANTO FRUTTO DI UN UNIONE DI
AMORE RECIPROCO DI UNA RELAZIONE INTERPERSONALE I DUE PARTNER SI
DONANO RECIPROCAMENTE L'UNO ALL'ALTRO DIVENENDO UNA PERSONA
CONIUGALIS DUNQUE IL MATRIMONIO E' FECONDO SEPPUR NON FERTILE QUINDI
SIN DAL PRINCIPIO IL MATRIMONIO E' INTRISO DA QUESTE DIE SIGNIFICATIVE E
INDISSOLUBILI DIMENSIONI DELL'AMORE CHE SONO L'UNIONE E LA 
PROCREAZIONE.
IL PROGETTO DIVINO SULLA COPPIA UMANA VIENE STRAVOLTO DAL PECCATO
ORIGINALE. IL peccato va a ledere e sciogliere quel significato sponsale che aveva prima
(riguardo l'unione tra adamo e eva) quindi si trovano a litigare ed accusarsi vicendevolmente e si
trovano a provare pudore e vergogna per il proprio corpo che viene vissuto e desiderato quasi
istintualmente come un oggetto e non più come prima come unione sia fisica che spirituale di due
persone divenendo una persona coniugalis  dunque non solo si vergognano perchè si vedono come
degli oggetti ma si vestono e provano pudore in luce del fatto che hanno perso la protezione di Dio
e dunque non vivendo più l'amore come comunione, avviene che i due si vergognano e si coprono
anche per dire l'uno all'altra io non sono solo il mio corpo, se mi vuoi  devi unirti anche al mio
spirito. In quest ottica emerge come le conseguenze del peccato (che non sono attribuibili solo ad
Eva ma ad entrambi) [ il maligno (serpente) ha utilizzato Eva come mezzo per condurre i due al
peccato  ma avevano come coppia deciso di disobbedire a Dio cercando di essere come lui e quindi
di scegliere il bene e il male (gen3-5)] tra cui quella di non essere più come Dio ma di essere
coscienti del loro limite animale ma la ulteriore conseguenza, che non deve essere vista come una
punizione ma appunto come una conseguenza del peccato stesso, c'è tuttavia una speranza di
rinnovata comunione con Dio nonostante questo peccato abbia degli effetti anche sulla progenie di
Adamo ed Eva Lamec poligamia vizi di Sodoma e di Gomorra pervesioni di Lot in genesi 19
tuttavia  Dio non abbandona mai le sue creature e nella stessa lotta tra il serpente e la donna dio si
schiera dalla parte della donna e non toglie ad Eva la benedizione della fertilità dunque dio tramite
un faticoso e lungo cammino di redenzione darà sempre ai suoi figli la possibilità di redimersi e
rinnoverà la sua benedizione nella rinnovata alleanza nuanica inaffatti Dio benedisse Noè dei suoi
figli.
nei vangeli Gesù si definisce il Dio sposo in quanto la paternità e l'amore di dio si possano riflettere
nell'unione di un uomo e di una donna nel sacramento del matrimonio.
G.P2 l'amore vero e reciproco possa essere il riflesso dell'amore divino del signore e tutto ciò da
adito a un attitudine positiva e permette di partecipare al culto anche se ha il ciclo o il puerperio
tabù che era molto praticato nel mondo antico.
questi tabù vengono cancellati in quanto queste impurità vengono cancellate dall'incontro col nostro
Dio rivelato e anche perchè Gesù sottolinea superiore proprio la purezza del cuore.
dunque sia gli uomini che le donne devono perseguire la purezza del loro cuore e di spirito viene
superata così quella legge del puro e dell'impuro che legava l'uomo e la donna a tabù tipici
dell'epoca.
la stesa rivelazione viene presentata come l'invito ad un banchetto nuziale.