Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
al tempo di gesù
LE ABITAZIONI
• I ricchi avevano abitazioni simili
alle “domus” romane ovvero
rettangolari, con le finestre che
davano sul cortile interno, che
poteva essere anche dotato di
giardino o vasche d’acqua.
• La stragrande maggioranza della
popolazione viveva, invece, in un
piccolo cubo di pietra o di
mattoni ampliabile sul davanti o
sui lati da verande fatte con
tendami di stoffa o da pergolati.
• All’interno vi era una prima parte, più bassa,
che fungeva da stalla e una parte rialzata in
muratura o tramite un soppalco di legno
che era il luogo dove si cucinava e anche si
dormiva, spesso tutti insieme, stendendo
una tappeto sopra uno strato di paglia. Il
tetto era in realtà una specie di terrazza,
fatta di pali di legno e di frasche; nelle notti
più calde era conveniente dormire sul tetto.
I pasti venivano perlopiù consumati sul
tavolo posto all’esterno, sotto il pergolato o
la tenda. L’igiene era scarso e la privacy non
esisteva.
• Spesso non vi erano i serramenti, ma delle
semplici tende per limitare l’ingresso della
polvere; la sera, prima di coricarsi, la porta
veniva sbarrate con tavole, mobili e quanto
altro si aveva a disposizione.
L’ABBIGLIAMENTO:Era costituito da due capi
d’abbigliamento: la tunica e il mantello,
entrambi di lana, lavorati a maglia o al telaio
dalle donne. Il mantello poteva essere con le
maniche oppure avere la forma di una coperta.
Sia gli uomini che le donne si coprivano la testa
con una specie di piccolo scialle di lana. Ai piedi
si calzavano dei sandali di cuoio, ma era un
privilegio degli adulti e dei padroni, i bambini e
i servi normalmente andavano scalzi.
I MEZZI DI TRASPORTO: ci si muoveva a piedi,
era normale percorrere anche 40 km al giorno.
Assai diffusi erano gli asini, che però di solito
erano così carichi di bagaglio che al massimo
potevano trasportare un bambino. Se l’asino era
scarico era l’uomo che ci si accomodava, la
donna, anche se in stato interessante, sarebbe
andata a piedi. Le persone più ricche potevano
disporre del cammello, molto più resistente e
costoso dell’asino.
La lingua parlata e gli stranieri