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Appunti lezioni Geopolitica secondo semestre

lezione 22 febbraio
Ritorno della geopolitica

Yves Lacoste (1929-)


  Lacoste, geografo francese, ispirazione marxista, l’uomo che fa tornare
la geopolitica con la rivista “Erodote”. Ci sono una serie di questioni che
non vengono piu rappresentate con una prospettiva marxista. evento che
dice che con l’ideologia non si riesce a spiegare tutto(in realtà nulla
perché ti fermi alla superficie). 
L’evento è il conflitto tra Cambogia e il Vietnam. Questo manda in tilt
la spiegazione tradizionale basata sull’ideologia. Erano entrambi regimi
comunisti successiva guerra tra Vietnam e cina apre una porta di
interpretazioni che vanno oltre l’economia, la politica e fa rinascere la
geopolitica. si succederanno anche una serie di crisi islamiche che non
possono piu essere spiegate solo con il contesto bipolare est vs ovest.
Zero sum theory, effetto domino e relazioni internazionali non
bastavano più. 
La nuova geopolitica non vuole piu dominare il mondo ma lo vuole
raccontare, vuole tornare a spiegare la complessità del mondo che guardi
agli aspetti locali, identitari. Se la geopolitica tradizionale parlava al
potere, La geopolitica contemporanea parla all’opinione pubblica
sempre con il fine di guardare all interesse nazionale o comunitario,
correlando gli avvenimenti che avvengono localmente. si parte dal micro
per poi espandersi e raccontare, immaginare possibili scenari,
opportunita, crisi e rischi possibili.  Recupero di una dimensione
politica, della rappresentazione politica della geografia, importanza
crescente della narrazione. Ce anche uno sforzo di democratizzazione
della geopolitica, perché dovete va scontare i peccati del passato. era
accusata di essere nazista, fascista, o imperialista(molto) e quindi in
questa fase c’è un cambio di visione. La geopolitica vuole
democratizzare il metodo scientifico, prima era un mezzo
dell’imperialismo ora vuole comunicare con l’opinione pubblica. La
geopolitica diventa di tutti, attraverso riviste, documentari e programmi
tv. 
la rappresentazione
È conoscenza geografica strumento di potere( confronto mappa)
Ogni attore la la propria rappresentazione del territorio e della posta in
gioco e del suo ricolò in confronto c0n gli altri attori. la
rappresentazione suprema è la nazione.  
Lacoste dice che si è sbagliato vedere troppo il dato economico,
ideologico; bisogna trovare  alla rappresentazione in cui racconti gli
avvenimenti complessi in un territorio, le varie rappresentazioni di
questi eventi sono in funzione di interessi locali o internazionali. 
La geopolitica classica sottovaluta sempre la geopolitica interna. La
geopolitica moderna fa l’opposto, guarda non solo oltre le frontiere ma
guarda anche alla proiezione del potere all’interno. 
Il medio oriente è l’esempio di Rappresentazione a fini geopolitici della
differenza religiosa in medio oriente, la polarizzazione delle identità. 
scontro tra paesi nemici che si giustifica con la demonizzazione
dell’altro. 
Iran vs Saudi Arabia vs emirati

Nel sistema bipolare non cerano dinamiche po sfide che non fossero
hard security legate alla polarizzazione. Esempio: l’immigrazione non è
un problema militare, ma è un soft security. Con la caduta del muro, sei
pensava che sarebbe finita la guerra. la realtà è l’esplosione di problemi
interni ai paesi ex URSS come la Jugoslavia, ilm Caucaso ecc. tutto cio
spinge a una ripresa della geopolitica come studio di un dato dispositivo
geografico che ne produce una rappresentazione e delle sue dinamiche
sempre fatta in funzione di interessi. Si parlerà sempre di più di geo
economia e la geopolitica delle risorse, ovvero la competizione per
accaparrarsi le maggiori risorse(energetiche in particolare), la
securitization delle risorse.

Edward Luttwak (1942-)


È uno dei teorici della Geoeconomia
Articolo su the National Interest nel 1990. con la fine della guerra fredda
ci sarebbe stata una competizione internazionale su un nuovo campo di
battaglia. Lo scontro armato sarebbe rimasto nei paesi piu poveri,
mentre il nuovo campo di battaglia era la dimensione e la competizione
economica per le risorse economiche. l’economia avrebbe sostituito le
armi.
La Logic della competizione geoeconomica è quella della guerra, mentre
la grammatica (tattica) è quella dell’Economia.
Non e semplice mercantilismo ma e molto piu sofisticata. Si modificano
anche le alleanze.
Usa e Ue alleati contro l’URSS ma nell’economia mondiale sono
potenziali competitors
È l’inizio della globalizzazione. Luttwack sbaglia sulla guerra sostituita
dall economia ma ha ragione nel dire che la geo economia avrà sempre
piu un potere crescente. 

Geoeconomia e geopolitica delle risorse


Con post bipolarismo e globalizzazione aumento della competizione
geoeconomica
Ascesa delle nuove potenze mondiali; la tensione sulle risorse( in
particolare l’energia): la geopolitica delle risorse
Dal mercato west-centerd al mercato globale: oleodotti, gasdotti, land
grabbing, competizione per le risorse. Il posto in cui è localizzato il
terminal del gas, ad esempio da potere geopolitico ed economico. 
Lezione sull’idropolitica: anche l’acqua e un argomento geopolitico e
geo economico e una guerra sull’acqua puo succedere. La faremo piu
avanti la lezione
Accordo di libero scambio nel pacifico: con Trump gli usa hanno
rinunciato a questo accordo, lasciando uno spazio libero. Questo spazio
è stato aggredito e conquistato dalla Cina. Questi accordi hanno sempre
piu di un obiettivo: oltre all economia si tratta di cenare geopolitica.
Questo era you u tassello nella strategia geopolitica americana di tenere
compressa la cina tra stati vicini geograficamente ma amici degli usa.
Samuel Huintinghton
Ripropone in un libro una guerra fredda non ideologica ma tra civiltà. Le
civiltà non sono monoliti che si scontrano. Non sono scontri tra civiltà
ma dentro le civiltà. 

La geopolitica delle emozioni 


Dominique Moisi
 dall’ideologia all’identita (etnica, culturale, religiosa)
 Globalizzazione, quest for identita, fiducia
 Il ruolo delle emozioni e delle percezioni nell’epoca

lezione martedì 23
Geopolitica delle emozioni
Perche le emozioni contano
 nell’era della globalizzazione le emozioni sono divenute
indispensabili per capire la complessità del mondo in cui viviamo
 con la fine delle ideologie vi è stato il ritorno delle identità
collegato a un processo di globalizzazione e multipolarità
asimmetrica che ha acuito i problemi
 processo di democratizzazione e di diffusione e dei valori liberali:
il fallimento di questo processo e la crisi economica occidentale,
associata al successo di regimi autocratici, rappresenta un
indebolimento dell’Occidente e genera sfiducia. 
 Importanza della perdita di monopolio occidentale: prima quello
che vedevamo era quello che l’Occidente voleva che il pubblico
vedesse. Nascita di diverse narrazioni (al jazirah) e il ruolo dei
small media. Enfatizzano una narrazione da punti di vista diversi 
 Privatizzazione della violenza e del terrorismo
 Accentuazione del rapporto Noi-Altro con globalizzazione e
tensioni identitarie
 Tutto ciò provoca la conseguenza che: l’Occidente è più
vulnerabile a tutti i livelli, anche cognitivi, e ciò lo rende più
insicuro. 
Le meta emozioni
 Capire la dimensione emozionale. È il ruolo di archetipo giocato
dalle emozioni primordiali: le meta-emozioni: come nei colori vi
sono colori dominanti(primari). Emozioni che sono riconoscibili 
 Le emozioni sono cicliche e possono cambiare lungo cicli lunghi
on brevi e impattano sulla politica
 Tre emozioni:
1. Hope: confidente.      Asia
2. Fear: insecurity.           (US+UE+Giappone)
3. Humiliation (cattiva,non quella buona che spinge a crescere):
impotence     Medio Oriente
HOPE: è confidence 
 La speranza religiosa e quella sociale. oggi prevale quella socio-
economica con l’idea che “il tempio è dalla nostra parte!”
 il ritorno di Cina e India: ritorno alla grandezza classica. Fine della
frustrazione
 Cina: il senso di equilibrio e la necessità di stabilità. senso di
centralità mondiale. GET RICH AND BE QUIET: crescita
economica e prudenza politica
 Mosse cinesi in politica estera: non sfidare troppo USA tranne che
su Taiwan, ma progressiva arroganza e tempi lunghi
 India e le sue contraddizioni: strada diversa alla cina ma non per
questo meno di Hope 
 L’eccezione Giapponese, che è ovest non Asia
FEAR è INSECURITY
 Reazione a un senso di pericolo imminente. puo essere anche
l’origine di Hope ed è utile contro l’overconfidence. Non è
pericolosa in sè: è pericolo l’eccesso di paura
 due paure diverse: qual in EU e quella negli US
 EU: senso di declinino, paura nel definirsi, nel rafforzarsi,
nell’allargarsi. declinino demografico e politico. Paura economica,
paure della riforma e delle crisi del welfare state. Paura dell’altro,
dell’immigrato, di Eurabia. 
 US: cultura della fiducia e della confidence. Si viene dal secolo
US. Ma ora ha paura che l’Altro minacci gli Stati Uniti, che la
voglia distruggere. Dopo l’11 settembre c’è la paura degli attacchi.
Minacce ovunque e per la sicurezza  rinuncia alle libertà
individuali. Questo rappresenta il declinino del sogno americano. 
 Il Giappone è spaventato, è un paese vecchio, ha paura che gli usa
non li protegga piu cosi come nel passato dalla cina, si sta
riarmando. il giappone sta investendo nella robotica ma per le
faccende domestiche, sociali non economiche. Idea del robot
domestico che aiuta gli anziani. lo fa un robot non un altra persona
di un altro paese (la paura dell’altro).
 Sentimento di chiusura. L’Europa abbandona i progetti
mediterranei proprio i un un momento di caos nel mar
mediterraneo
Lezione del 1 marzo
Humiliation and impotence 
 Senso di dispossesso: l’altro è entrato nella tua vita e ti ha reso
irrimediabilmente dipendente, violando la tua sfera privata. È un
sentimento che esiste in tutte le persone e civiltà
 good Humilitiaon: rinforza la competizione
 bad humiliation: da un senso di rassegnazione e impotenza. 
nichilista e distruttiva
 Medio oriente: la storia egli ultimi secoli ha esacerbato il senso di
HUM e la domanda di dignità. valore fortissimo dell’onore e della
dignità violata 
 Senso di complotto e dei scaricare sugli altri le colpe dei propri
fallimenti
 Le radici di HUM: senso di declino stoico. Hanno perso confidenza
con loro stessi. Senso di HUK culturale, militare, politico e
economico. Nonostante petrolio e ricchezze 
 Il vulnus di Israele: la nakba:il disastro. Il complotto dell’entità
sionista. che israele ha rinforzato con i territori Occupati.
 reazioni all’HUM: radicalita di posizioni, sfide all’Occidente ma
senza costruire, terrorismo
 Terrorismo: percezione che l’ Islam è sotto attacco. quindi reazioni
a tutto campo: un assalto geopolitico all’ISLAM rende necessaria
la violenza.
 HUM nei musulmani che stanno in occidente. Globalizzazione
mescola molto: si sentono sotto scrutinio e non riconosciuti.
Jihad: sforzo. È sempre stato regolato dall’sislam da determinate regole,
con limitazioni molto forti. Non puoi uccidere uomini di altra religione,
non puoi ucciderdonne e bambini, devi rispettare i luoghi sacri.
restrizioni crollate con  Osama bin laden e piu di recente con lo stato
islamico. 
Jihad globale: l’Islam è sotto attacco da tutti, globalmente. l’Islam deve
reagire con ogni mezzo, ed essendo indietro tecnologicamente,
socialmente e economicamente deve reagire con l’atentaìtore suicida.
visione di umiliazione. 
L’impotenza spinge a fare azioni nichilistiche. Quando c’è un problema
che non posso gestire in nessun modo, sono impotente prendo una
decisione drastica, reagire lateralmente che non gestiscono questo
problema. 

Geopolitica e demografia
Nel 1950 la popolazione è i 2.5 miliardi. Il 25% della popolazione era
europea. Alla fine del secolo saremo al 6%. Di questa cifra non saranno
europei come intendiamo noi. L’europeo giovane sara verso la fine del
secolo virtuale te estinto. Questo porta a un fortissimo cambiamento. 
Migrazioni si cambiano gli scenari politici degli stati e si dichiarano
anche guerre
Le migrazioni internazionali sono il risultato di fattori strutturali che, a
livello planetario, dipendono dall’assetto economico, politico e sociale
die paesi di partenza e di quelli di arrivo, influendo sull’ambiente, sui
costumi, sugli tali di vita e sui rapporti umani. 
l’avversione all’immigrazione si alimenta, spesso, con la scarsa
conoscenza delle cause globali del fenomeno. I flussi migratori sogno
una costante della storia, sono un fenomeno globale non localizzato. 
Nei posti più svantaggiati tendi a emigrare nei posti dove si vive meglio.
A livello percentuale non muta molto, la percezione pero è ce il
fenomeno sia esploso negli ultimi anni. Quello che cambia è sempre la
demografia. se si passa da 2,5 mld a 7 mld le proporzioni cambiano ma
le percentuali testano uguali, favorendo l’illusione dell invasione. La
demografia avra un impatto sulla geopolitica nel lungo periodo ma si
deve avere una visione a lungo tempo, che a molti stati o organizzazioni
(UE) manca. 

Martedì 2 marzo
La democrafia impat ta sulla politica a e sulla geopolitica sul medio e
lungo periodo. Ad esempio l’Egitto ha giusto una crescita della
popolazione esponenziale negli ultimi decenni. entro la meta del secolo
si stima che la popolazione toccherà 13mln dai 100 mln attutai. questo
costringerà lo stato ad aumentare notevolmente le infrastrutture, le
abitazioni, le scuole e gli you u io spedali per riuscire a mantenere il
livello attuale che è comunque inferiore a molti stati europei
Ogni anno ci saranno centinaia di migliaia di eiùgiziani che vogliono un
lavoro, una casa, una famiglia dei finanziamenti. cose che l’Egitto non
puo garantire. questo ci puo portare a dire che l’Egitto subirà una
fortissima crisi politica causata da una forte spinta demografica che
produrrà delle tensioni. Altro esempio: la politica del figlio unico in
Cina. 
Altro modo di influenza della demografia: una popolazione anziana,
tende a investire e consumare poco, tende a conservare la pèropria
situazione perche cambiandola ci saranno meno occasioni e tempo per
riconquistarla e questo caratterizza anche le scelte in politica estera e
nella strategia internazionale del paese. 

Immigrazione
Push and pull fattore
Fattori di spinta: 
 Le differenze di reddito tra le diverse aree del pa team che postata
o singoli e nuclei famigliari a cercare condizioni di vita migliori
nelklke aree di maggior benessere
 gli sconvolgimenti ambientali (desertificazioni, deforestazioni,
alluvioni, siccità) che a volte determinano spostamenti di intere
popolazioni
 le violenze e i conflitti (civili, militari, etnici, religiosi), che
causano fighe di massa o di singoli come richiedenti asilo
 l’aumentato livello di formazione che, allargando gli orizzonti,
induce molti a inserirsi in contesti piu promettenti.

Fattori di attrazione:
 Il fabbisogno di manodopera aggiuntiva dall’estero fra a parte del
m,recato del lavoro nei Paesi a sviluppo avanzato (complice anche
l’invecchiamento demografico interno), in particolare per impieghi
meno graditi agli autoctoni per il basso livello retributivo e
l’elevata pesantezza (mercato del lavoro. Duale)
 l’attivazione di quote di ingresso annuali o di regolarizzazioni
 le collettività già insediate sul posto, che fungono da richiamo
tramite le cosiddette “catene migratorie”
 l’azione delle ONG a favore dei migranti, come fattore rassicurante
(riferimento per farsi aiutare) 
Islamismo: si usa per oggetti. Cultura islamica, 
Musulmano: si usa per le persone.
C’è spesso un misuso della parola islamico usata per riferirsi a
persone(gli islamici). Questo perché la parola somiglia molto a
islamista, e tende a confondere l’opinione pubblica.

Martedì 9 marzo
Trasformazione del concetto di sicurezza

Sicurezza: odine, stabilità economica, benessere sociale


Per secoli la sicurezza e stat intesa solo come la sicurezza dello stato, la
sicurezza nazionale. Oggi parlano di quello che è “human security”.
Dopo Westphalia e dopo la rivoluzione francese si e presentato il
concetto di “national security”.
Era una sicurezza state center, era intesa com è una hard security, basato
sulla forza militare. Semplificazione della sicurezza nazionale.
Da sicurezza nazionale si e passato a International security
Quando si iniziano ad avere problemi con il Bop. Quando si va verso i
sistemi della triplice alleanza e intesa. Questa sicurezza internazionale
ha a che fare con la deterrenza e implica che la sicurezza di uno stato è
intimamente collegata ad agli stati.
Nel 1992 l’Italia impatta brutalmente con l’immigrazione di massa
proveniente dai paesi balcanici. Non c’era l’idea di vedere le
immigrazioni come problemi.
Prima operazione umanitaria in Somalia. Dura poco, per via di alcune
perdite di soldati.
Ma da quel momento arriva la “global security”, l’idea che era possibile
immaginare un altro tipo di sicurezza al di fuori della sicurezza
nazionale e che non fosse solo hard security. La global security aveva a
che fare con la comunità globale. Un sistema che eliminasse l’anarchia
del sistema internazionale. Sistema dove si condividevano principi,
ideali e pratiche comuni.
All’inizio degli anni 90 si capisce che la sicurezza intesa solo come hard
security non basta, si può andare oltre il concetto di state center security.
Lavorare per la sicurezza internazionale non era solo argomento per i
politici.
Questo concetto viene sviluppato l’ex ministro delle finanze del Pakistan
Mahbub ul-Haq nel 1994. UNDP significa United nations development
program.
Questo report sottolinea che bisogna passare da una sicurezza state
center a una sicurezza che è people center.
4 punti chiave della Human Security (HS):
1. HS is universal
2. Threats are interdipendent
3. Prevention is the best way to ensure HS
4. Hs is people centered
7 pericoli per la Human security>
1. Economic security
2. Food security
3. Health security
4. Environmental security
5. Personal security
6. Community security
7. Political security
Questa è una sicurezza più complessa rispetto a quella militare dove ci si
sente sicuri se si hanno piu armi del nemico.
Fare cooperazione significa anche promuovere i propri interessi.
Evoluzione della dottrina della Human security:
- 1994: primo uso del termine (UNDP)
- Marzop 1999: il governo giapponese crea un trust fund,
mettendo molti soldi nell’Onu per promuovere questo
trust fund sulla human security
- 1999: viene creata la Human security Network
- 2000: commissione sulla HS, capitanata da Sadako
Ogata e Amartya Sen per promuovere HS e creare un
piano operativo per implementarlo nelle politiche
internazionali
- 2003: report by CHS: Human Security Now, che porto
alla creazione di un Advisory Board sulla Human
security (ABHS)
2004: creazione della Human security Unit
2005: report sulla human security: attraverso sviluppo, sicurezza e diritti
umani per tutti

2005: risoluzione dell’assemblea che adotta il concetto


2010: report del segretario generale che porta lla prima discussione
plenaria sulla sicurezza umana nel maggio del 2010
2012: l’assemblea delle nazioni unite approva una definizione comune e
concordata
Il Giappone finanzia questo progetto perche fina la mente si verifica il
passaggio dalla hard security militare e ci si puo concentrare sullo
sviluppo. Allora in questo scenario il Giappone è favorito.
Come reagiscono gli Stati Uniti alla Human security?

Per alcuni la HS è un semplice concetto, per altri è una teoria delle RI o


un punto di partenza per un analisi, per altri ancora rappresenta una
agenda politica nascosta.

Ci sono varie opinioni:


Waltz dice che rappresenta un idea accattivante ma manca di rigore
analitico
Barra Buzan: accettiamo il termine ma dobbiamo usare in un ambito
ristretto. Ampliando tropo il campo perde di significato e potenza
Altri opinionisti geopolitici riconosce la HS come uno strumento
essenziale per comprendere le crisi attuali. In particolare, è cruciale per
sottolineare i collegamenti tra sicurezza e sviluppo del welfare
individuale

Qui entra in campo il Canada


Nonostante l’iniziale scetticismo, finisce per investire molti soldi per
creare una commissione internazionale che ha a che fare con la
responsibility to protect nel 2000. Tratta il diritto di intervento
Viene approvata dall’Onu nel 2005. Perché il Canada? Paese
anglosassone, perché rassicura americani, inglesi e la NATO. Ha una
buona tradizione militare, non è una ex potenza coloniale, non è una
superpotenza. È solitamente uno stato pacifico. Rassicura la comunità
internazionale. La responsability to Protect si domanda come regolare
l’intervento umanitario.
Regola 5 eyes only:
A un certo punto gli usa si fidano solo degli anglosassoni. Si fidano sono
degli inglesi, canadesi e poi eventualmente Neo Zelandesi e australiani,
occasionalmente anche gli olandesi come stato europeo piu fidato.
La responsability to protect è people-centered security ma riconosce che
anche lo state-centered security è molti importante. Questo anche perche
se non fosse state-centered il Security Council e le potenze tradizionali
non lo avrebbero accettato

Per l’UNDP l’enfasi è sulla violenza indiretta (minaccia economica,


pericoli ambientali, minaccia al lavoro, a esprimere i concetti)
Per il Canada l’enfasi è sulla violenza diretta. Differente pero della
guerra fredda. La violenza diretta tradizionali era fra gli stati, qui
l’attenzione è soprattutto sub-national.
R2P ceca di sviluppare la promozione dell’interferenza umanitaria.
Stessi valori dell’UNDP, ma con piu enfasi sulla sicurezza.
Per l’UNDP il focus è sulla proiezione dello sviluppo umano e
democratico. Valori principali: libertà, welfare, sviluppo, sicurezza
La guerra in Iraq
Guerra o luta a tutti i costi dagli usa senza mandato dell’ONU. Anzi
l’ONU rischia di spaccarsi perché non da semaforo verde all’attacco
dell’Iraq dì Saddam Hussein.
Iraq era sotto sanzioni dopo la guerra del 1991.
Gli usa ingorgano il no delle nazioni unite, banno all’iOS contro con la
nato. Si crea una frattura tra europa e americani. I francesi si oppongono,
diventando odiati dagli statunitensi. Addirittura disi cambia il nome
delle patatine fritte da French Trieste a “liberty fries”.
Gli americani mettono in piedi la coalizione dei volenterosi.
L’amministrazione Bush decide di andare in Iraq a qualsiasi costo, con o
senza appoggio. L’ambasciatore Onu Bolton dice che l’unica azione
buona è bombardare il palazzo di vetro e abbattere almeno 10 piani. Si
va allo scontro totale. Si procede all’invasione anglo-americana
dell’Iraq. Gli Australiani mandano un sottomarino. I governi
conservatori europei e in Giappone tentennano, italia e Spagna decidono
di non fare la guerra ma di parteciparci successivamente. In questa fase
diventa fondamentale salvare il salavbile nell’Onu. Rischio di anarchia
totale, perché gli usa avevano invaso l’Iraq anche un'altra potenza
poteva decidere di invadere un atro stato senza permesso. Si e rischiato
che si spaccasse qualsiasi metodo di sicurezza globale. Alcuni
personaggi americani volevano addirittura uscire dalla NATO.
Chi può gestire la crisi? Lo può fare il Canada, paese anglosassone di
cui USA e Inghilterra si fidano.
E per questo motivo che la responsability to protect è stato approvato
velocemente dall’ONU, perché era necessario intervenire velocemente

Lezione lunedi 15 marzo

In molti paesi il soggetto che è designato a difendere la popolazione e lo


stato è la persona o l’organo stesso che provoca le cuciono, le
incarcerazioni di dissidenti.
Anche se non c’è una convergenza di diritto internazionale, esiste un
idea iuridicas che cerca di riconciliare questa dicotomia, questo conflitto
d’interesse. Si pensa che esista un diritto, se non un vero dovere, ad
intervenire e che questo ha principi e norme extra legali. C’è qualcosa
che vale di più delle norme. Sono norme e principi che si credono
condivisi da tutti. Ad esempio. La violazione sistematica della
popolazione(genocidio) è qualcosa che nessuno puo giustificare; i
crimini contro l’umanita(pulizia etnica massiccia) è qualcosa che
nessuno puo giustificare.
Se non sono tollerati, devi cercare di impedirli. Il problema è come fare?
Per essere r2p deve rispettare 4 criteri:
- Monitoraggio in capo al consiglio di sicurezza dell’onu.
Missioni, dove si cercano eventi e crimini
- Reccomendations, il segretario generale fa delle
raccomandazioni chiedendo di cambiare atteggiamento.
Queste possono essere anche binding, obbligatorie.
Questo succede quando il consiglio mette una
risoluzione
- Sanzioni: se le raccomandazioni non sono accettate.
Solitamente sono graduali, possono essere brevi,
durature
- Azioni: se le sanzioni non bastano, il consiglio di
sicurezza attraverso un'altra risoluzione prenderà azioni.
Quale è il problema del consiglio di sicurezza? Il diritto di veto.
Senza il permesso di tutti e 15 gli stati membri del consiglio di
sicurezza, nessuna azione puo essere presa.
Altro punto è che ci sia indifferenza. Ci sono aree del mondo a cui
nessuno interessa nulla dal punto di geopolitica. In questo caso organizzi
operazioni di pace dove si chiede la cooperazione di altri stati con
l’intervento di contingenti.
Es: nel 1995/1996 Scoppio tra Hutu e Tutsi tra Ruanda e Burundi. In
100 giorni 1 mln di morti, spesso uccisioni con le armi classiche. Pulizia
etnica.

L’Onu agisce in 2 modi:


Intervento con i caschi blu, truppe nazionali prestate all’Onu a fare
operazioni di peace keeping
Alleanza militare alla nato di organizzare milioni di pace in posti con
conflitti. Afghanistan, libano, Iraq, Bosnia ecc.
Intervento in Ruanda: l’onu è intervenuto ma visto che altri paesi
occidentali non sono intervenuti e neanche la nato, si è chiesto alla
Confederazione africana: soldati non abituati a lavorare assieme, spesso
presi da paesi poveri, di leva con pochi interessi

3 pilastri:
1. Ogni stato a la responsabilità di proteggere la popolazione
contro 4 crimini: genocidio, crimini di guerra, crimini contro
l’umanità e pulizia etnica
2. Obbligo della comunità internazionale Incoraggiare e
insistere con gli stati individuali a rispettare il primo pilastro
3. Se uno stato fallisce nel proteggere la propria popolazione. Il
sistema internazionale deve essere pronto a prendere le giuste
misure collettive, in accordo alle regole Onu (capitoli
VI,VII,VII) ed i un modo che sia efficace e con tempismo
Abu Ghraib: carcere in Iraq dove venivano torurati i carcerati da parte di
soldati di guerra.

R2p ha tre dimensioni


Responsibility to Prevent: s insiste che è la parte piu importante
dell’azione dell’ONU. È basata sugli avvisi iniziali, distinzione tra cause
immediate e cause profonde di una crisi. Fare la pace non significa solo
fermare il conflitto, ma creare una pace positiva. Per fare questo bisogna
lavorare sulle radici del conflitto
Responsibility to React: se le misure preventive falliscono, allora il
prossimo passo sono le azioni le cosiddette smart actions), non solo
militari ma anche finanziarie e politiche. La misura non deve mai
superare l’entità dell’intervento, causando altri crimini
Responsibility to rebuild: una volta intervenuti si ha il dovere di restare
sul territorio fino a quando non si finito i processo di restaurazione e
ristabilizzazione. Questo è un compito più lungo e più difficile rispetto
all’intervento.
In bosnia, in Serbia, in Congo, nella guerra ei 33 giorni nell’estate del
2006 si è intervenuti e risolto il confitto in tempi rapidi. Queste
operazioni sono tuttora in corso per via della difficoltà nel ristabilizzare i
paesi o le zone di conflitto. In Afghanistan c’è l’ordine di stabilizzare il
paese dal 2001, la missione sta finendo ma senza che si arrivi a
stabilizzare.
Stabilizzare in 4 aree: sicurezza, riconciliazione, giustizia e sviluppo
Cimic
Gli stati sono quindi i responsabili delle loro azioni, che possono
sfociare in crimini di guerra, umanità e sterminio i parte della
popolazione.

Martedì 15 marzo
Scarsità dell’acqua. È fisica ed economica
Fisica perché ci sono molte zone del pianeta che sono aride o semi aride.
È economica per l’incapacità di utilizzare l’acqua

Martedì 23 marzo
Guardare appunti
ISAF= più grande sforzo per stabilizzare un paese e aiutarlo a
ricostruirsi. Nel 2001 si voleva fare tutto in poco tempo, previsione
irrealistica. Perché la NATO deve andarsene dall’Afganistan? Perché
agisce come alleanza difensiva. Può operare solo su richiesta ONU per
operazioni di stabilizzazione.
La missione in Afghanistan ebbe una partecipazione enorme, quasi 60
paesi parteciparono
Prt: provicial recostruction teams, l’Afghanistan è stato diviso in regioni
affidate alle varie nazioni che decidono di partecipare all’operazione
ISAF. Queste regioni pero non comunicano tra di loro. Il 40% delle
scuole costruite rimangono vuote, vengono fatti doppioni, Kabul non sa
che esistono , non ci sono insegnanti. 7 programmi di training per la
polizia che si pestano i piedi tra di loro.
Stesso discorso per gli ospedali costruiti ma senza personale o senza
strategie. Gli usa impongono un sistema politico come quello americano
con un uomo forte al comando. Ma in un paese coi frammentato
servirebbe un ticket presidenziale con presidenti di diverse etnie, cosi da
rappresentare piu popoli possibili. Bisognava applicare il light footprint,
applicare regole per il loro paese non esportare il sistema in atto nel tuo
paese.
Nel 2014 creiamo la resolutre support mission, facccio il training per la
democrazia e assistiamo le forze nazionali. Questo porta che il ruolo
della NATO si indebolisce. Trump fece un accordo con i talebai per un
compromesso.
L’intervento occidentali ci insegna che abbiamo una superiorità
tecnologica e militare ma non si traduce in capacita di gestione delle
situazioni di crisi. L’occidente dopo un tot di anni si stanca di avere
personale militare in paesi lontani e si inizia il rientro delle truppe.
Abbiamo scoperto che il uovo modello di guerra è estremamente
oneroso S temporalmente ed economicamente. È anche uno dei pochi
strumenti che abbiamo, l’alternativa è quello di tornare a una visone
delle relazioni internazionali bastai puramente sulla potenza, basati sugli
interessi nazionali.

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