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Biomeccanica Del Bacino Parte Seconda
Biomeccanica Del Bacino Parte Seconda
Parte seconda
( A cura di Andrea Nascimben . Chinesiologo . Master in Posturologia)
Nel primo articolo abbiamo trattato la biomeccanica dell'iliaco, ora vedremo come e perchè si
genera la mobilità dell'osso iliaco.
Non avendo quest'osso una qualità motrice intrinseca , è del tutto evidente che saranno le catene
muscolari a generare le cinetiche di questa componente ossea.
I movimenti dell'ilaco sono :
–rotazione posteriore
–rotazione anteriore
–apertura
–chiusura
L'iliaco fa parte del tronco e dell'arto inferiore, sarà quindi movimentato dalle catene di queste due
componenti.
A livello del tronco :
dalla catena statica postero-laterale
dalla catena retta anteriore o catena di flessione che determina la rotazione posteriore(o flessione)
dalla catena retta posteriore o catena di estensione che determina la rotaz. Anteriore (o estensione)
dalla catena crociata anteriore o catena di chiusura che determina la chiusura
dalla catena crociata posteriore o catena di apertura che determina la apertura
A livello dell'arto inferiore:
dalla catena di Catena Statica postero-laterale, Apertura , Chiusura , Flessione , Estensione.
Per assicurare mobilità, stabilità e capacità gestuale, queste 5 catene saranno programmabili ovvero
avranno un proprio engramma a livello centrale.
2) La catena di Flessione genererà la flessione di : anca, ginocchia, caviglia, piede, volta plantare ,
dita (flexum del ginocchio e dita a martello del piede) e posteriorità dell'iliaco.
3) La catena di Estensione genererà la estensione di : anca, ginochi, caviglia, piede, volta plantare ,
dita (recurvatum del ginocchio e appoggio sulle teste metatarsali) e anteriorità dell'iliaco.
4) La catena di Apertura genererà apertura dell'iliaco, rotazione esterna del femore e della tibia,
supinazione del piede nel suo complesso (varo dell'anca, del ginocchio e del retropiede).supinazione
delle dita, quinto dito in varo. L'arto nel suo complesso si allunga.
5) La catena di Chiusura genererà chiusura dell'iliaco, rotazione interna del femore e della tibia,
pronazione del piede nel suo complesso ( valgo dell'anca, del ginocchio e del retropiede).pronazione
delle dita, primo dito in valgo. L'arto nel suo complesso si accorcia.
Risponde alla funzioni dettate dalla statica in condizioni di ortostasi resistendo allo squilibrio
antero-mediale dell'uomo.Lo stesso femore ci da una chiara direzione di come le forze si
dispongono sull'arto inferiore. Questa dinamica è accentuata quando il soggetto ha un appoggio
monopodalico,la risultante delle forze sarà verso il centro del poligono di sostentamento.
E' una catena è formata essenzialmente dalla componente fasciale e connettivale che prende inizio
dalla falce del cervello e tentorio del cervelletto ,passa attraverso il legamento nucale, aponeurosi
dorsale, aponeurosi toraco lombare, giunge sulle creste iliache e periosto del sacro.
Continua con il legamento sacro-ischiatico, le strutture fasciali molto presenti nei muscoli
extrarotatori dell'anca, del grande gluteo, fascia lata, perone (osso membranoso il cui compito
principale è sorreggere la volta plantare) e membrana interossea,apeneurosi plantare.
2) La catena di Flessione
Questa catena si alterna da una posizione anteriore per il tronco ed anca ad una posteriore a livello
del ginocchio, anteiore a livello della caviglia e dita per terminare sulla pianta del piede.
Flexum del ginocchio e conseguente iperpressione della rotula sul femore con sindrome femoro-
rotulea e condropatie , facilmente lesioni muscolari agli ischio-crurali a causa di rigidità muscolo-
fasciale e gande contenuto di tessuto fibroso.
Flexum alla caviglia e conseguente tendinopatie achillee.
Flexum della volta plantare con costante tensione dei muscoli che la compongono con conseguente
tendinite e aponeurosite per sovraccarico funzionale.
Dita a martello e spina calcaneare a causa della continua sollecitazione in trazione delle strutture
che formano la volta plantare.
3) La catena di Estensione
E' la continuazione della catena retta posteriore del tronco, essa determina :
estensione dell'iliaco (o anteriorità) , estensione dell'anca , estensione del ginocchio, estensione
della caviglia, del piede , della volta plantare e delle dita.
Retto femorale ,anteriormente e quadrato dei lombi ,posteriormente sono le due strutture più
efficaci per la dinamica in estensione del bacino .Questo risulta ancor più marcato per i sedentari
posizionati in permanente triplice flessione ( anca, ginocchio, caviglia) e conseguente retrazione
muscolo-fasciale
Recurvatum del ginocchio. La rotula appare più alta e non ben funzionale nella troclea femorale
con conseguente instabilità latero-mediale della rotula, facili condropatie e probabili lesioni
muscolo-connettivali delle catene poste in continua tensione.La malattia di Osgood-schlatter ha una
eziopatogenesi meccanica di forte tensione trazionale sulla tuberosità tibiale.
Nel bambino l'iperprogrammazione di questa catena genera un'impronta di compressione al di sopra
della troclea femorale.in posizione di riposo si può notare quanto la statica venga chiusa in questo
solco osseo,mantenedo il ginocchio in Recurvatum.Al momento della flessione del ginocchio il
paziente avvertirà dolore dovuto allo scavalcamento verso la troclea.
La volta plantare sarà ridotta ,se alla catena di estensione si aggiunge la sucessiva catena di
chiusura si andrà verso la tendenza ad avere un piede sempre più pronato con un retropiede in
valgo. Nella deambulazione sarà valorizzato l'appoggio sul tallone.
Le dita tenderanno ad elevarsi favorendo l'appoggio delle teste metatarsali con conseguenti duroni
e dolori perforanti.
Catene di estensione e flessione
4) La catena di Apertura
E' la continuazione della catena Crociata di apertura del tronco, ovvero catena crociata posterore,
essa determina :
Apertura dell'iliaco, Varo nell'anca , varo nel ginocchio, varo nel retropiede , extrarotazione del
femore , supinazione del piede
Sartorio
esegue l'apertura iliaca e la extrarotazione dell'arto inferiore
Grande gluteo
apertura iliaca
Piramidale
flessione del sacro (e conseguente posteriorità iliaca o flessione iliaca)
e extrarotazione dell'anca
Bicipite femorale
Flessione dell'iliaco e extrarotazione dell'arto inferiore
Vasto laterale
Apertura dell'arto inferiore o extrarotazione
Tibiale anteriore
Apertura del piede associata a flessione della tibiotarsica
Gastrocnemio
apertura della gamba e flessione della gamba
Il varo del ginocchio viene accentuato soprattutto dell'intervento del vasto laterale che grazie alle
sue espansioni muscolo-connettivali sul condilo tibiale interno, trascina verso l'interno
l'articolazione( o meglio adduce la tibia). La catena di apertura è valorizzata molto dagli sportivi
producendo nel comparto interno del ginocchio forti pressioni che generano un punto di relativa
fissazione costringendo il condilo esterno a ruotare maggiormente durante la flesso-estensione del
ginocchio.La frequenza di lesioni al legamento crociato anteriore diventa alta per sovraccarico
funzionale. Stessa cosa per le lesioni meniscali del comparto interno risultano più frequenti
Troviamo un piede in sostanziale supinazione (apertura del piede) e retropiede in varo. La catena di
flessione se fortemente associata a quella di Apertura, genera un piede in cavo varo. A volte ci
troviamo in presenza di quinto in varo in virtù della catena di apertura che agisce sul piede
supinandolo, e del primo dito in valgo poiché la eccessiva supinazione porterebbe ad un distacco
dal suolo rendendo la dinamica del passo e la statica in condizioni precarie, il meccanismo
involontario del Sistema Tonico Posturale, iperprogramma la catena di chiusura anteriormente
generando un piede in torsione ed in cavism, ma ristabilendo una sorta di equilibrio del sistema e un
mantenimento della caduta dei vettori gravitari entro il poligono di sostentamento.
Al piede cavo o con una catena di flessione fortemente coinvolta le tensioni della volta plantare si
applicano con forza alla tuberosità anteriore del calcagno generando una spina calcaneare.
Grande gluteo e tensore della fascia lata Riduzione del valgismo = Verticalizzazione dell'arto
Catena di Apertura arto inferiore Raffigurazione schematica della catena di Apertura
Inserimento del grande gluteo su banderella ileo-tibiale Tragitto postero interno della catena
5)La catena di Chiusura
E' la continuazione della catena Crociata anteriore del tronco,ovvero catena di Chiusura , essa
determina :
Chiusura dell'iliaco, Valgo nell'anca , valgo nel ginocchio, valgo nel retropiede , intrarotazione del
femore , pronazione del piede.
Il valgo dell'anca viene accentuato soprattutto dell'intervento del vasto mediale che trascina verso
l'esterno l'articolazione.La chiusura iliaca associata alla adduzione e rotazione interna dell'anca è
uno degli schemi funzionali più favorevoli all'artrosi.
Le situazioni di iperpressione mantenute nel tempo favoriscono le condizioni degenerative
dell'articolazione.
Questo particolare schema biomeccanico sopraccitato è frequentemente presente nelle donne,la
malattia degenerativa è infatti più diffusa in questo sesso.
Il valgo nel ginocchio crea una perdita nell'allineamento del retto anteriore, generando pressioni
anomale e costante sul condilo laterale del ginocchio. Il trattamento dovrà prendere in
considerazione non solo il ginocchio ma anche il bacino e il piede sottostante. Il lavoro attraverso le
catene da il più delle volte grandi riscontri clinici.
Troviamo un piede in sostanziale pronazione (chiusura del piede) e retropiede in valgo. La catena di
estensione se fortemente associata a quella di chiusura genera un piede valgo piatto.
Le dita del piede saranno anch'esse pronate con i polpastrelli rivolti verso l'esterno.
Vasto mediale
Intrarotazione del femore e accentuazione del valgo del ginocchio