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Mozart (1756) Haydn (1732) Beethoven (1770) rappresentano tre generazioni diverse di classicismo

viennese. Mozart nasce una generazione dopo Haydn ma vive così poco da morire nel 91 quando Haydn
non ha ancora composto sinfonie londinesi. Produzione importante di Haydn avviene dopo la morte di
Mozart. Mozart coincide pienamente con la tradizione settecentesca, pieno classicismo. Muore prima di
mutamenti sociali dell’ultimo decennio del 700. Periodo eroico di Beethoven fra 1802 e 1808 si sovrappone
con l’ultimo periodo della vita di Haydn, infatti quando pensa a riferimento viennese pensa a lui più che a
Mozart. Beethoven nasce e opera più tardi, dal 1800 al 1826 circa, ma si sovrappone ad entrambi e studia
con entrambi. A 17 anni fa un primo viaggio a Vienna per studiare con Mozart. Malgrado rapporto molto
stretto, Beethoven è in una generazione successiva, vive trasformazioni sociali a fine secolo e guerre
napoleoniche. OK

BIOGRAFIA
Nasce a Bonn, in Renania, distante da Vienna, cuore musicale, più di 800 km. Appartiene a mondo luterano
tedesco in cui fermenti culturali e letterari sono sentiti e questo lo influenza da giovane. Vita professionale
si svolge a Vienna. Vive a Bonn fino al 1792 a 22 anni, periodo di formazione. Precoce pianista,
composizione più avanti, diversamente dalla precocità di Mozart.
Tre periodi che si riferiscono a vita compositiva. Ma si può articolare di più.
Entra a pieno titolo nella scuola viennese ma viene dalla Germania, da Bonn città non grande ma nel 700
molto viva e commercio sviluppato grazie a posizione sul Reno, commercio anima della borghesia. Bonn
apparteneva a staterello con principe elettore vescovo, come Salisburgo.
Periodo di Bonn formazione fino a 22 anni, dopo averla lasciata nel 92 non torna più, quindi divaricazione
importante fra formazione e periodo viennese.
1792 va a Vienna per studiare con Haydn e ci resta per svolgere attività pianistica. Si avvia a attività
professionale come pianista.
96 prime avvisaglie di malattia e sordità, attività principale pianistica (92-98) e anche composizioni sono
pianistiche, era comune che interprete si scrivesse composizioni: scrive due concerti per pianoforte e
orchestra. Anche Chopin, Schumann scrivevano musica da eseguire nei propri concerti. Periodo viennese
contraddistinto da breve periodo di formazione, ma soprattutto attività al pianoforte.
1798-1802 primo periodo ufficiale legato alla composizione, prime composizioni importanti, prime due
sinfonie, sonate per pianoforte, sonate per violino, in uno stile condizionato da tradizione viennese e
tradizione Haydniana. Periodo si conclude nel 1802 quando esplode la malattia, testimoniata da una lettera,
testamento di Heiligenstaadt, in cui parla di ciò che la malattia gli ha comportato e rinuncia a carriera
pianistica per dedicarsi alla composizione. Ne deriva periodo intensissimo e ricco per qualità e quantità,
detto periodo eroico, da 1802 a 1808, scrive 4 5 6 sinfonia, quarto concerto, quinto, concerto per violino,
Fidelio, unico balletto. Periodo eroico perché inizia con sinfonia eroica, ma anche per carattere titanico con
cui Beethoven affronta il proprio destino.
1808-1812 periodo critico per Beethoven e per tutti i viennesi, guerre napoleoniche, città invasa dai
francesi più volte, crisi economiche, teatri chiusi, non ci sono opportunità per comporre e suonare – poche
composizioni – periodo difficile si conclude con 7 8 sinfonia.
1813-1817 periodo buio, delusioni amorose, malattia irrecuperabile, non scrive quasi nulla.
1818 sordità totale, inizia a comunicare con i quaderni di conversazione, ma periodo prolifico, grandi
capolavori: ultime 4 sonate per pianoforte da 106 a 111, missa solemnis, 9 sinfonia, ultimi quartetti, grande
fuga che è ultima composizione nel catalogo di Beethoven. Rivede tecnica compositiva, probabilmente
perché in seguito a sordità inizia a concepire opere con orecchio interno che gli viene dall’esperienza e
capacità di elaborare visivamente la scrittura. Elemento costante di questo periodo è il recupero del
contrappunto e della fuga dal passato che consentono di comporre anche al di fuori delle logiche della
tonalità classica.
Non vive molto, 57 anni, attività compositiva si concentra in 25 anni perché prime composizione importanti
compaiono a partire dal 98.

Van di solito indica origini aristocratiche, ma non in questo caso, era di provenienza fiamminga. Nonno di B
primo musicista importante della famiglia, maestro di cappella a Bonn nella corte reale, trasferitosi a Bonn.
Padre di B, Johann, anche musicista ma mediocre, tenore di corte non molto dotato, violento e alcolizzato,
muore di cirrosi epatica, costringeva B a suonare di notte per gli amici. Beethoven fa musicista per via di
tradizione di famiglia di ceto medio-basso. Madre anche origini umili, figlia di un fornaio, costretta a primo
matrimonio, resta vedova a 19 anni. Mortalità dei figli molto diffusa, ne rimangono tre, B il più grande.
Padre conosceva storia di Mozart bambino prodigio fatto girare per le corti dal padre, vede qualità del figlio
al pianoforte e pensa di ripetere esperienza e fare soldi. A differenza della famiglia Mozart l’intento del
padre non è la promozione delle qualità del figlio, ma usarlo come elemento da baraccone per fare denaro.
Si racconta che gli abbia tolto due anni per farlo credere più giovane, nato nel 72 anziché 70, e rendere più
clamoroso il suo talento. B ne rimane convinto per anni. Si crea tensione, infanzia non è felice.
Fortunatamente un amico che rimarrà tale per tutta la vita Wegler medico di origini aristocratiche lo
introduce in casa Von Browning vedova aristocratica con due figlie e cerca insegnante per le figlie. Lo
sottrae al padre adottandolo. B scopre in questa casa idee della borghesia, liberalità, si trasferisce lì e
approfitta della biblioteca, discute con le figlie, ha una relazione con una di loro ma non consentita.
Formazione musicale in famiglia, mentre formazione culturale e letteraria a casa Von Browning. Formazione
su letteratura classica, Goethe, Schiller. Tramite famiglia conosce Neefe, compositore di corte che lo prende
come pupillo e gli dà impostazione tradizionale sulla forma classica. Neefe fa parte di alta borghesia
intellettualmente avanzata, frequenta ambienti rivoluzionari, lo avvicina a idee della rivoluzione francese. B
sta fino al 92, nell’89 scoppia rivoluzione francese, quindi fermenti francesi oltre confine iniziano a
diffondersi. B si avvicina all’ambiente, diviene intellettuale – inizia idea di compositore non solo artigiano
della musica. 1789 si iscrive all’università. 77 morta la madre di tubercolosi, padre perde il lavoro nell’89, B
lavora per sostenere la famiglia. Lavora anche come violista alla cappella reale e teatro di corte. Principe
elettore appassionato di musica aveva raccolto ultime sinfonie di Mozart e repertorio importante degli
ultimi anni e se lo fa suonare – musica all’avanguardia, con migliori esecutori con cui B resterà in contatto.
A casa Browning viene notato da conte Waldstein, appassionato di musica, uno dei primi sostenitori di
Mozart, mecenate prende a cuore situazione di B, fa togliere parte della pensione del padre per darla a B
per aiutare i fratelli più piccoli. Gli fa pubblicare prime composizioni. Gli finanzia un viaggio a Vienna nell’87
per studiare con Mozart, ma Mozart imprevedibile gli fece copiare le partiture senza insegnargli nulla, torna
a Bonn. 1790 Haydn liberato da servizi degli Esteraazy, nel 91 va a Londra dove scrive primo ciclo di
sinfonie. Tornando a Vienna, tramite Waldstein, ascolta Beethoven e si rende disponibile a seguirlo.
Waldstein lo manda a Vienna da Haydn nel 92, Mozart appena morto nel 91 e rimane Haydn. Lettera di
Waldstein: dice che Haydn scrive molto ma non ha il genio di Mozart, spirito di Mozart passa a B attraverso
le mani di Haydn. Profezia che si avvera, scritta nel 92 quando Beethoven non è ancora nessuno, solo un
ragazzino che viene da famiglia umile e con carattere difficile. Mecenati scoprivano davvero talenti e
coprivano tutti i costi.
Vienna 92-98
Vienna non è come la cittadina di provincia in cui idee liberali circolano liberamente, è la capitale europea
della cultura, capitale del più importante impero, capitale culturale e musicale, metropoli caotica e resta
impressionato, è periodo complicato per la musica perché Mozart è morto, va lì per studiare con Haydn.
Haydn segue B pochissimo, solo due mesi e poi deve tornare a Londra. B deluso per la seconda volta da un
maestro, lascia insegnamento di Haydn e segue Albrechtsberger e Salieri (compositore di corte, scrive
opere, sarà ancora nel convitto reale quando farà l’ammissione Schubert, ha ruolo istituzionale
importante). Ruolo più importante è di Albrechtsberger, compositore minore, organista, conosce e insegna
meglio di tutti contrappunto, B apprende tecnica contrappuntistica e fuga. B vuole avviare carriera
pianistica, strumento nuovo degli ultimi 20 anni, non erano molti a suonarlo bene, è il più interessante
giovane esecutore, frequenta famiglie aristocratiche di Vienna che gli consentono di vivere con agio
economico, grazie a influenza di Waldstein anche a distanza. Principe Lichnowsky, figura autorevole di
Vienna in quegli anni, B ospitato a casa sua insieme alla servitù, gli dedica moltissime composizioni.
Lichnowsky lo fa partecipare ai suoi concerti il venerdì mattina in cambio dell’ospitalità. B si fa subito
conoscere, altri aristocratici lo ospitano. B si fa voler bene così come dai Von Browning. Moglie del principe
trova interessante il giovane che avendo studiato anche in università era di bella compagnia sul piano
sociale, lo invitano alla vita di famiglia, non sta più con la servitù nelle soffitte ma nel piano nobile. Emerge
personalità liberale di B, che ambiva a più libertà della classe borghese e non sopportava abitudini
aristocratiche, abbigliamento affettato con parrucche, ciprie, mondo 700esco che non gli apparteneva.
Contrasto fra ideologia borghese e lavoro al servizio della nobiltà. Ritardo a pranzo perché non sopportava
di smettere di suonare, vestirsi bene e andare a pranzo rispettando l’etichetta di corte. Rinuncia a ospitalità
del principe prende in affitto un appartamento, ma questo non altera rapporto con principe che continua a
sostenerlo.
1796 anno importante, consacrazione come pianista, vince gare fra pianisti, si fa nome importante, avvia
tournée in città importanti Berlino Dresda Lipsia Norimberga Praga con grande successo – scrive primi due
concerti per pianoforte. Primo concerto è del 1795, porta però numero due perché pubblicato dopo il
primo che è del 1798. Prima composizione importante, infatti anno con cui si fa coincidere inizio della sua
produzione è 1798.
Studia classici greci, Shakespeare, Goethe, Schiller, poco più giovane di lui che lo colpisce molto, gli fornirà
testo per inno alla gioia.
Si forma idea di compositore ricco intellettualmente anche grazie a frequentazioni non solo dell’aristocrazia
viennese, ma anche di idee illuministiche che conosce frequentando ambasciata francese, rivoluzionaria
(95-96), personaggi della rivoluzione, idee illuministiche all’ordine del giorno. Ci sono anche musicisti fra cui
Kreutzer violinista francese conosciuto all’ambasciata.
1798-1802 primo periodo di composizione
Composizioni si moltiplicano, nessuno lo sa ma B sa che diventerà sordo e decide di dedicarsi alla
composizione. Rimedi di amico medico Wegler (che l’aveva introdotto a casa Von Browning) non
funzionano, non funzionerà nessun rimedio e forse alcuni di questi gli fanno perdere udito completamente.
Iniziano opere importanti del catalogo ufficiale con concerto per pianoforte numero 1 che è il secondo.
Usa forme compositive nuove rispetto a forme per pianoforte, scrive quartetti per archi, mdc, prima
raccolta di quartetti op 18, settimino per archi e fiati, composizioni piacevoli e leggere, gradevoli, lontane
da immagine titanica di Beethoven, vicino a spirito 700esco. Altre composizioni più mature, sul pianoforte
ha più padronanza, sonata patetica, 1 sinfonia nel 1800. 2 aprile 1800 organizza prima accademia, concerto
per sottoscrizione per pubblico vario, non solo aristocrazia, fuori dal circuito ufficiale del teatro d’opera, a
pagamento, organizzati da compositori per promuovere propria musica. Accademie si organizzavano
quando teatri erano chiusi e orchestre erano libere, avvento e quaresima, teatri usati per attività religiose.
Introiti accademia sostentamento compositore. Accademia iniziava con una sinfonia di Mozart, aria per
orchestra, settimino, miscuglio di molto generi, anche improvvisazioni al pianoforte, programma molto
vario. 1 sinfonia scritta per prima accademia, che concludeva serata.
Questo periodo si conclude nel 1802 con testamento di Heiligenstadt.
Heligenstaadt, cittadina termale vicina a Vienna dove B va per cercare di curare la sordità nell’estate 1802,
B amava le cure termali e la vita di campagna lontana dalla vita frenetica della città. Qui scrive testamento
di Heiligenstradt nel 1802, lettera ai due fratelli Kaspar e Johann. Nel 92 quando si trasferisce a Vienna il
padre muore, rimanevano solo loro e gli era molto legato. Racconta difficoltà, lettera mai spedita trovata
dopo la sua morte, parla della malattia apertamente e delle sue conseguenze, senso della vita e del ruolo
del musicista in questi anni.
Opere del primo periodo: Primavera 1800, chiaro di luna 1800, seconda sinfonia 1802, piano concerto n 3
eseguito in seconda accademia 5 aprile 1803 che conclude primo periodo.
Lettura di passaggi dal testamento, slide 10_4a. In quegli anni si era diffusa immagine di Beethoven
scontroso e misantropo, ma in realtà semplicemente non sentiva e si isolava. Dice di aver pensato
seriamente al suicidio, ma non l’ha fatto perché ha avuto un dono che lo obbliga a rispondere nei confronti
dell’umanità. Passaggio che ha portata storica fondamentale perché è la testimonianza del diverso
atteggiamento che Beethoven mette in campo rispetto ai suoi predecessori.
Beethoven realizza desiderio di Mozart di libera professione, fino a 700 compositore era legato ad
aristocrazia da contratti, professione e stipendio stabile, fa parte della servitù. B è il primo che vive
autonomamente senza mai un contratto di dipendenza: nuova figura del libero professionista di fine 700
inizio 800. Compositore trae sostentamento da 1 mecenati: può sembrare che l’aristocrazia esca dalla porta
e rientri dalla finestra, ma in realtà cambia atteggiamento, mecenate sostiene perché riconosce qualità
artistica. Soldi dati per mettere compositore nella condizione mentale di poter comporre senza
preoccupazioni. Lichnowsky dà a Beethoven stipendio equivalente a 600 fiorini quando paga media
giornaliera di un dipendente era di 2 fiorini, musicisti importanti potevano arrivare a 600/700 fiorini,
Mozart prende primo incarico in orchestra per 120 fiorini. Si compone liberamente per ispirazione, non c’è
obbligo contrattuale. Mecenate guadagna riconoscenza e dedica. Se mecenatismo non era sufficiente 2
seconda fonte di sostentamento è insegnamento della musica a giovani aristocratici dilettanti, infatti
Beethoven giovanissimo a 11/12 ani era stato introdotto in casa Von Browning come insegnante di
pianoforte delle figlie della vedova. Arciduca Rodolfo, fratello dell’imperatore, prende lezioni di pianoforte
da B. 3 Terza fonte di introito editoria. Nell’800 diventerà la fonte più importante. Nuove tecniche di
stampa permettono di moltiplicare stampe e rispondere a mercato più ampio fatto da dilettanti che
studiano strumento emergente che è pianoforte, musica da camera per intrattenimento. Ciò che si vende di
più costa di più, infatti sonate per pianoforte erano pagate dall’editore più di un’intera sinfonia. Pianoforte
era strumento nuovo gettonato, sonate venivano acquistate molto, quindi B ne compone parecchie.
Risvolto pratico di nuovo modo -> compositore vero artista, non solo artigiano, può dedicarsi alla
composizione con attenzione e profondità nuove. B ci mette due anni a scrivere una sinfonia, mentre
Mozart o Haydn una settimana o due perché ritmi di produzione erano stabiliti contrattualmente.
Dimensione della composizione diversa, più ricercata e artistica. 700 musicista formazione musicale
conosce tecniche della composizione e si limita ad applicarle, anche per questo la produzione è rapidissima.
800 musicista non è più solo musicista che conosce aspetti musicali, armonia, solfeggio, basso continuo etc.
B studia classici greci etc., idee liberali, trasforma pensiero in parte fondante della composizione. Non solo
materia musicale ma contenuti. Assimilazione di concetti della tradizione classica come la metrica antica
diventano strutture e strumenti che si fanno musica: Allegretto della 7 sinfonia, ritmi dattilo e spondeo si
combinano nel costruire il tema tradizionale. Diverso atteggiamento per cui ogni composizione deve essere
diversa da tutte le altre. In B composizione deve essere sempre originale, nuova, completamente diversa da
tutte le altre. Ogni composizione ha identità marcata. Questo richiede molto tempo che il mecenate mette
a disposizione sostentando economicamente il compositore. Coscienza del “dovere nei confronti
dell’umanità”, nella lettera, coscienza di essere un artista con responsabilità nei confronti dell’umanità
futura, Mozart non pensava all’umanità futura, viveva nel suo tempo presente, nella quotidianità, con la
necessità di fare musica come artigianato, per mangiare. Mozart aveva provato a lavorare come libero
professionista, ma vive troppo poco per poterlo sperimentare appieno. B vive come un artista vero e
troviamo questi contenuti nel testamento di Heiligenstadt, dove ci dà la misura delle trasformazioni
interiori che sta vivendo, anche per via della malattia e delle decisioni che deve prendere di conseguenza.
Nel 1802 c’è un altro dramma: B ha relazioni con donne sposate o di alto rango con cui non poteva sposarsi,
fra cui alcune allieve: Giulietta Guicciardi figlia di un conte che lo ricambiava, ma non si sposa mai. Questa
tristezza non traspare nelle sue opere.
Periodo eroico 1802-1808, più intenso, moltissimi lavori.
Sinfonia 3 eroica, la composizione lo impegna per oltre due anni, da fine seconda sinfonia fino a 1804,
parallelamente ad altri lavori. 1805 Fidelio, unica opera, celebrazione di amore coniugale che lui non riesce
a realizzare, tema tipico dei drammi della letteratura rivoluzionaria francese, a Vienna poco gradito,
scrittura complessa lontana da tradizione italiana, strumentazione molto densa. Fiasco clamoroso la prima
esecuzione perché troppo lunga e pesante, la rivede e ridimensiona nel 1806, nuovo fiasco. 1814
apprezzata. Fidelio unicum, B è espressione della nuova corrente e scrive musica strumentale.
Compone piano concerto 4, quartetti 7 8 9, 4 5 6 sinfonia oltre alla 3, concerto per violino, alcune
ouverture in spirito eroico: Coriolano.
Principe Lichnowsky appassionato di musica ospita B sin dal suo arrivo a Vienna e con lui ha rapporto
stabile almeno fino al 1806 e grazie a lui B può vivere tranquillamente. Gli dà vitalizio di 600 fiorini
rinnovato ogni anno, lo considera uno di famiglia e lo invita a vivere insieme alla famiglia, ma B poi prende
appartamento. B gli dedica molte opere in cambio della protezione. 1806 Viaggio in campagna in Slesia col
principe in una tenuta. Slesia occupata dai francesi, ma principe ospita comunque ufficiali francesi facendo
buon viso a cattivo gioco e chiede a B di suonare per gli ufficiali, B, che aveva dedicato l’Eroica a Napoleone
per poi strappare la dedica, si rifiuta. Nasce una disputa, principe minaccia di farlo arrestare. B lascia la
tenuta con un biglietto (vedi slide) e interrompe protezione. Tipico atteggiamento dei romantici, chi ha
coscienza di essersi fatto con la cultura e non con diritti di nascita o denaro. Lichnowsky non glielo perdona
e B avrà difficoltà in seguito.
B aveva frequentato ambasciata francese e si era fatto idea dei francesi rivoluzionari come primi a fondare
società su principi liberali, francesi portatori di libertà, B vede in Napoleone liberatore dell’umanità, gli
dedica l’eroica. Ries allievo di B (compositore e direttore d’orchestra importante a Londra) racconta che B
aveva completato eroica e sul pf c’era partitura con dedica a Bonaparte.
Arriva a Vienna la notizia che Napoleone vuole farsi incoronare imperatore, B lo vede come un tradimento
perché lui doveva liberarli dal giogo dei sovrani e poi si fa nominare imperatore. B strappa dedica e
sostituisce con il titolo “Eroica” e sottotitolo che comparirà in seguito “grande sinfonia per celebrare il
sovvenire di un grande uomo”, grande uomo che deve ancora venire, non più Napoleone. Questo episodio
ci dà misura della liberalità di B che guarda con distacco potere aristocratico. Pur essendone dipendente,
non tollera quando fanno pesare il proprio potere.

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